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n° 20 novembre 2015 News IRD International Record Distribution • www.ird.it • facebook: www.ird.it/mipiace.htm Phil Woods - Dave Douglas - Stoney Larue - Opus 5 The Orphan Brigade - Popa Chubby - Joey DiFrancesco rené aubry

rené aubry

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n° 20 novembre 2015

News

IRD International Record Distribution • www.ird.it • facebook: www.ird.it/mipiace.htm

Phil Woods - Dave Douglas - Stoney Larue - Opus 5The Orphan Brigade - Popa Chubby - Joey DiFrancesco

r e n é a u b r y

Sono passati dieci anni dall’ultimo album live del mitico Popa Chubby, vero animale da palcoscenico che regala sempre delle grandissime performance. Ora, dopo un decennio, il gigante blues di New York esce con “Big, Bad And Beautiful Live”, 27 canzoni per più di due ore e mezza di musica racchiuse in un doppio CD. L’occasione, nel marzo del 2015, è una data francese del suo “I’m Feeling Lucky” tour e sul palco, insieme a Popa Chubby, troviamo musicisti straordinari come Dave Keyes (sideman di Bo Diddley) alle tastiere e gli italiani Francesco e Andrea Beccaro rispettivamente al basso e alla batteria. Con un programma esplosivo, che comprende sia brani dello stesso Popa Chubby, sia alcune personalissime cover dei The Rolling Stones, Harold Arlen (la bellissima Somewhere Over the Rainbow), Dick Dale e altri. 2 CD.

Popa ChubbyBig, Bad and Beautiful Live

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LIVE AT BABYLON Registrato in un famoso club di Istambul, “Live at Babyon” è un disco che celebra il centenario della nascita ed il genio compositivo di Sun Ra, al secolo Herman ‘Sonny’ Blount. La splendida voce di Tara Middleton, i il potente sax tenore di James Stuart (erede di John Gilmore), ma anche Cecil Brooks alla tromba e Vincent Chancey al corno francese, il tutto coordinato dallo straordinario Marshall Allen, che, alla veneranda età di 91 anni, troneggia ancora con il proprio sax alto e volteggia attraverso un collage di suoni coinvolgenti.

Sun Ra ArkestraUnder the Direction of Marshall Allen

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Un album che ispira una naturale riflessione, “Brazen Heart” è un programma che ruota intorno alla domanda “Coma contrastare il continuo senso di perdita e vuoto che permea questo secolo?” la risposta è l’Amore, con la “A” maiuscola, per coinvolgere quante più anime possibili in questo progetto di ritorno alla sensibilità. Non a caso tra gli undici brandi del disco compaiono, tra le altre composizioni originali anche due spirituals (“Deep River” e “There Is A Balm In Gilead”). Feat. Matt Mitchell (piano), Rudy Royston (drums), Jon Iranagon (tenor sax) e Linda Oh (basso).

Dave Douglas QuintetBrazen Heart

Questo non è solo un disco, ma una vera esperienza, è il caso di dirlo, al limite del paranormale. Tutto nasce quando tre songwriter, Ben Glover, Neilson Hubbard e Joshua Britt, decidono di incidere un nuovo album e filmare un documentario nell’Octagon Hall a Franklin, nel Kentucky, un edificio dell’epoca della guerra civile che si dia il caso essere ora infestato dai fantasmi. L’ispirazione per questa potente combinazione di musica Roots e Storia sudista, proviene dalle vicende stesse della Octagon Hall, dalla lettura di scritti, poesie e testimonianze dei soldati secessionisti e unionisti, mentre lo stesso nome del progetto è quello dell’Orphan Brigade, un gruppo di combattenti del Kentucky particolarmente attivo durante la Guerra di Secessione. Le voci graffianti si Ben Glover Neilson Hubbard e Joshua Britt sembrano nate per tramandarci le paure dei giovani soldati in “The Story You Tell Yourself”, i tormenti per la donna amata nella accattivante “Trouble My Heart (Oh Harriet)” e le storie straordinarie di fratellanza di chi combatte sotto la stessa bandiera in “Good Old Flag”. Il disco è prodotto dallo stesso Neilson Hubbard e completano la line up Heather Donegan, Kim Richey, Danny Mitchell, Dean Marold e Eamon Mcloughlin. E poi ci sono le special guest: Gretchen Peters, Barry Walsh, Carey Ott, Brad Talley, Zach Bevill, Jim DeMain e Ryan Beach.

The Orphan BrigadeSoundtrack to a Ghost Story

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Continua l’auto-produzione di René Aubry, chitarrista e compositore autore di molti capolavori nell’ambito della musica per balletto e colonne sonore. Autore di melodie affascinanti e ricche di pathos capaci di creare nell’ascoltatore sensazioni che coprono tutta la gamma delle umane emozioni, Aubry giunge con questo suo nuovo disco sulla vetta dei “sound artists”, al pari di altri grandi nomi come Francois de Roubaix, Pascal Comelade ed il nostro Ennio Morricone. Come quest’ultimi, l’alchimia della sua musica comprende di tutto: l’electro, il dub, il flamenco, il celtico, il rock, musica minimalista, orchestrale, il jazz, il bebop, e tutto quanto è fatto di ritmo e melodia. Riduttivo definire emozioni musicali a 360° con termini come age o musica per balletto. Uno dei grandi musicisti del nostro tempo! Il nuovo album “Now” è la colonna sonora del balletto di Carolyn Carlson e si avvale di musicisti come: Doriane Gable (violin), Renaud Gabriel Pion (clarinetto e sax), Mickael Gasche (tromba), Sara Simeoni (voce nella 12).

René AubryNow

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Da casa Philology presentiamo il nuovo album, il secondo volume, di colui che ha ispirato lo stesso nome e il logo di uno dei marchi storici della discografia jazz italiana. Soprannominato “The New Bird” in omaggio al suo più grande modello stilistico, Phil Woods ha poi via via personalizzato il proprio linguaggio imprimendo le vicende jazzistiche dagli anni Cinquanta in avanti con la freschezza del suo eloquio improvvisativo. In “Songs Two” troviamo l'ormai scomparso sassofonista di Springfield in una recente incisione realizzata, poco prima della sua dipartita, insieme al chitarrista Vic Juris, ed al contrabbassista Tony Marino. “Songs Two” vede i tre grandi artisti protagonisti di dialoghi strumentali di pura bellezza, sullo sfondo di brani dei “Great American Songbook”.

Phil Woods TrioSongs Two

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“Us Time” è un gesto d’amore, un sentito e onesto ringraziamento da parte del bravo Stoney LaRue ai suoi fans più appassionati, che l’hanno sostenuto durante la sua carriera, con tutto l’affetto di una famiglia. Troviamo così, tra le undici tracce di questo splendido disco, le canzoni più richieste dal pubblico durante i concerti, tra cover “Into The Mystic” (Van Morrison), “Wichita Lineman” (Glen Campbell) e “Empty Glass” (Gary Stewart) e alcuni cavalli di battaglia con cui Stoney infiamma il palco ogni volta. Completano questa splendida raccolta due brani originali: la track title “Us Time” e “Easy She Comes”. Un disco, registrato in studio, che è la conferma delle straordinarie doti di LaRue, che dell’artista possiede la bravura, ma ance la sensibilità necessaria per ringraziare chi lo ha sempre sostenuto e apprezzato. Tra i più bei dischi di quest’anno!

Stoney LarueUs Time

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Il più importante organista di Hammond B3 sulla scena mondiale è senza dubbio Joey Defrancesco. Ricercatissimo come session man ma anche leader di numerose formazioni, Defrancesco ha registrato diversi dischi a proprio nome. Per questo suo nuovissimo lavoro che sicuramente bisserà il successo del precedente “One For Rudy” sempre su Highnote Records, si avvale della chitarra di Dan Wilson, della batteria di Jason Brown e del basso di Mike Boone. DeFrancesco prende meritatamente il posto a fianco di grandi organisti del passato come Jimmy Smith, Jack McDuff e Larry Young. Un viaggio musicale dove continua la padronanza dell’organo mostrando la versatilità musicale di Joey che lo vede suonare in alcuni brani il pianoforte e la tromba.

Joey DeFrancescoTrip Mode

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Secondo album su la Posi-Tone Records per l’inarrestabile sassofonista Michael Dease. In “Decisions” troviamo dieci brani tra cui 7 scritti dallo stesso trombettista, brani piacevolmente melodici e di una scaletta ben equilibrata e ben pensata. Nel disco ritroviamo alcuni musicisti “compagni di vita” tra cui: Tim Green (sax), Ulysses Owens (batteria), Glenn Zaleski (piano) e Rodney Whitaker (basso). Un vero leader!!

Michael DeaseDecisions

T R A C K L I S T

Grove's GrooveJason's Gonna Get Ya TrayvonGorgeous GwenDecisionsRight Place Wrong Time Everything Must Change Three and OneYou're My EverythingThe Big D

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Lo straordinario sassofonista Doug Webb prosegue il proprio ispirato percorso compositivo con l’ultimo “Back East”. Webb spinge ulteriormente in alto l’asticella della propria coscienza musicale, verso una nuova dimensione, fedelmente accompagnato da una sezione ritmica stellare composta dal pianista Peter Zak, il bassista Ben Wolfe e il batterista Rudy Royston, che, insieme supportano le intense melodie del band-leader al sax. Attraverso bellissimo un programma di cover e brani dello stesso Doug Webb, “Back East” dà voce a uno dei sassofonisti più entusiasmanti del momento, a cui prestare la giusta attenzione.

Doug WebbBack East

T R A C K L I S TBack EastSally's SongSpiralRdw Esq. Vivo Sonhando254 West 82nd DreamsvilleStanleyDown East Mr. GreenIf Ever I Would Leave You Snicker's LamentOld Times

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A dispetto dei numerosi impegni, i cinque co-leader degli Opus5 sono ornati con il loro quarto album, “Tickle”, un magistrale esempio di grande virtuosismo, integrità melodica e ritmo. Ritroviamo con piacere questa band in splendida forma e piena di energie per interpretare la meglio le composizioni ad opera di ogni membro del gruppo. Dal funky del batterista Donald Edwards alla purezza del sassofonista Seamus Blake e alla cadenza poetica del basso di Boris Kozlov, completano il set una ballata del pianista David Kikoski e “Equilibrium” del trombettista Alex Sipiagin.

Opus FiveTrickle

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Silver PocketsTickleNew Old BalladFive CornersEquilibriumCrack to the CreviceMurzake

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Il pianista Danny Grissett ha deciso di intitolare il proprio quinto album per Criss Cross “The In-Between” per evocare l’esperienza di volare avanti e indietro tra New York, come sidemand di Jeremy Pelt e Vienna, dove vive con la moglie e il figlio. Insieme a sax tenore Walter Smith, il bassista Vicente Archer e il bravissimo batterista Bill Stewart, Danny Grissett ci propone un programma delicato, fatto di 5 brani originali, 4 standard e una ballata composta dalla moglie.

Danny GrissettIn The Between

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Blue JSeven TuneThe KickerWinter SilenceThe In-BetweenMr. Wiggle WormDreamsvilleStablematesHow Deep Is the OceanSweetest DispositionJ

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In pochi possono vantarsi della fama di leggende viventi e Kenny Burrell è uno di questi. Ha contribuito a fare la storia nel passato, è sempre attuale e straordinario nel presente e affronta con talento le sfide artistiche del futuro. Oggi Burrell è un performer straordinario, un maestro seguito e un’autorità nel mondo musicale. In questo “The Road To Love” troviamo alcuni dei classici della West Coast cari Kenny Burrell, ma anche alcuni suoi lavori, tra cui uno del tutto nuovo. A coronare questa carrellata di capolavori l’esuberante voce della guest star Barbara Morrison che n tre brani apporta il suo personale e vivace contributo.

Kenny BurrellThe Road to Love

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Houston Person ancora se lo ricorda il giorno in cui nel 1950 in cui la sua vita è cambiata: il giorno in cui ha ricevuto per Natale un sax tenore. Diverse decadi e decine album dopo, la sa vita e la sua carriera girano ancora intorno a questo strumento, che Person utilizza magistralmente passando trasversalmente, da un genere all’altro (senza mai tralasciare l’amato soul-jazz). Il marchio di fabbrica di Huston Person è anche in questa nuovissima uscita per la HighNote Records: insieme ai bravi Steve Nelson (vibrafono), John Di Martino (piano), James Chirillo (chitarra), Ray Drummond (basso) e Lewis Nash (batteria), “Something Personal” vi guiderà attraverso melodie accattivanti e swing coinvolgenti.

Houston PersonSomething Personal

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Nel dare il benvenuto tra le nostre labels distribuite alla Encore Jazz di Roberto Ioli presentiamo il nuovo album di Cristiano Arcelli. Arcelli in questo nuovo progetto si presenta con un trio di tutto rispetto dove, oltre l’alto sax di Cristiano, dal suono netto e puro, troviamo Stefano Senni al basso e Bernardo Guerra alla Batteria. Il trio suona una musica fresca e rinnovata, dove le espressioni musicali nascono sotto il comune denominatore di un’ironia in grado di filtrare tanto gli impulsi funk quanto la coolness e l’intimismo di brani di grande sensualità il tutto avendo come necessità primaria quella “di creare un alter ego alla forma primordiale”. Nel jazz, premette Arcelli, il materiale musicale viene continuamente trasformato, il linguaggio si arricchisce ed evolve in forme complesse per poi tornare ad una radice comune. Tracce di questa memoria, proprio per la stessa natura del trio, non possono che rimandare a Ornette Coleman e Lee Konitz, come osserva lo stesso Giuseppe Vigna nelle liner notes, sentieri che devono essere visti come punto di partenza per capire quanti appena tracciati da questi due grandi leggende del jazz mondiale siano ancora da percorrere tracciandone di nuovi e cogliendo in questo modo l’essenza stessa di questo linguaggio musicale, il jazz, che nel suo frenetico divenire ha sempre bruciato le tappe proprio come questo trio. A supporto di questa nuova produzione è prevista una importante campagna promozionale.

Cristiano Arcelli Solaris

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Denise Donatelli è una incantevole vocalist jazz che riesce a mettere il cuore e l’anima in ogni singola nota cantata. Con ricercatezza ed eleganza, la voce di Denise si inserisce con eleganza e raffinatezza tra le energiche melodie del gruppo Jazz che l’accompagna: Leonardo Amuedo alla chitarra, Chris Botti alla tromba, Christine Jensen al sax e Marvin “Smitty” Smith alla batteria e Geoffrey Keezer al piano. Lei raggiunge un equilibrio caldo con il suo canto, bontà di cuore e la sincerità estendono per tutto il disco, all’interno di una track list eterogenea e unica allo stesso tempo, dove l’arte emerge sovrana nella sua più bella sfumatura jazz.

Denise DonatelliFind a Heart

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Fausto Mesolella canta Stefano Benni con la partecipazione dello stesso Benni, Mimi Ciaramella (batteria) e Ferdinando Ghidelli (pedal steel). La superba qualità della registrazione rende all’ascoltatore i bellissimi brani di “Canto Stefano” una profondità e un’intensità di suoni che solo quest’etichetta è in grado di creare.

Fausto MesolellaCanto Stefano

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Un’altra splendida produzione in SACD per l’etichetta Toscana Fonè, il cui marchio di fabbrica, oltre che alla qualità artistica, è la superba qualità sonora della registrazione. I due protagonisti questa volta sono il chitarrista Peo Alfonsi, ed il contrabbasso di Salvatore Maiore. SACD con registrazione superlativa nell’antico palazzo nel cuore della Toscana!

Peo Alfonsi& Salvatore MaioreAlma

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(Il Cremonese-Antonio Stradivari, 1715) Omaggio a Fritz Kreisler. Feat. Salvatore Accardo (violino) e Laura Manzini (piano). Registrato al Palazzo Cavalcabò, Cremona.

Salvatore AccardoIl Cremonese

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(Ludwig Van Beethoven-Concerto per violino e orchestra in RE maggiore, opera 61) Salvatore Accardo violino e conduttore di quest’opera dalla superba registrazione in SACD. Disponibile anche in LP.

Salvatore AccardoOrchestra da Camera Italiana

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(Sheherazade – Suite Sinfonica Op. 35) Orchestra condotta dal maestro Gianandrea Noseda registrato live al Teatro Regio, Torino. Una grande registrazione live per rivivere tutte le emozioni del concerto.

Gianandrea NosedaNikolaj Rimsky-Korsakov

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Stampa in vinile per il nuovo progetto della cantautrice Dolcenera, “Le stelle non tremano”, il suo sesto lavoro in studio, con 11 brani inediti da lei scritti e prodotti e orientato verso un sound elettropop. La Fonè lo ha rimasterizzato con un’abilità ormai nota, rendendo i suoni più naturali, più veri e regalando una profondità e un’intensità all’ascolto che solo la qualità dei dischi Fonè è in grado di creare.

DolceneraLe Stelle non Tremano

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La Grande MusicaAmericana

La Grande MusicaAmericana

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Suona da noi!

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Debutto per Ariel Pocock, cantante-pianista e compositrice originaria di Seattle, “Touchstone” si presenta un album fresco di classic jazz, con composizioni originali. Prodotto da Matt Pierson, l’album è composto da una band di all-stars: Julian Lage (chitarra), Eric Harland (batteria), Larry Grenadier (basso) e Seamus Blake (sax). Alcuni critici USA hanno descritto questo album cosi: “Touchstone” contiene “il misterioso mixology di Thelonious Monk, la sorgente limpida di Keith Jarrett e la nostalgia oceanica di Bill Evans!

Ariel PocockTouchstone

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Nono album in studio per la trentenne cantante, autrice e jazz singer di Eugene, Oregon, vocalist molto popolare nel suo stato ed in tutto il nord-ovest. Con “Butterfly Blue”, nuovo splendido album ricco di sentimento, si conferma come una delle jazz-singer più interessanti e dotate delle nuove generazioni. La line-up delle 12 tracce cambia in continuazione e troviamo chitarre, pianoforte, organo, contrabbasso, corno, violoncello e voci, una varia e ricca gamma musicale di canzoni originali, uno standard e qualche brano sconosciuto del repertorio della cantante dell’Oregon.

Halie LorenButterfly Blue

Yellow BirdI Wish You LoveBlueStormy WeatherButterflyAfter the FallOur Love Is Here to StayI've Got You Under My SkinDanger In Loving YouBoulevard of Broken DreamsCarry Us ThroughPeaceJ

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THE BEST OF AMERICANA ROCK MUSIC VOL. 2 Dopo il successo della prima compilation, ecco ora la seconda uscita in doppio CD che celebra gli onorati primi vent’anni di casa Blue Rose. “The Best Of American Rock Music – Vol. 2” mantiene la consueta divisione tra Passato e Futuro, presentando dunque sia diciotto tra artisti che hanno fatto la storia della label, sia diciannove tra i nomi più recenti, ma già importanti a livello internazionale. Completa questa imperdibile uscita un booklet da 16 pagine la storia della storia etichetta Bluerose. Copertina in rilievo! 2 CD.

AAVV20 Years Blue Rose Records

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Il nuovo album di Filippo Cosentino insieme ad un quartetto d’eccezione: Antonio Zambrini (pianoforte), Jesper Bodilsen (contrabbasso) e Andrea Marcelli (batteria). Le composizioni sono tutte originali, con una spiccata vena melodica, che da sempre contraddistingue la scrittura di Cosentino. Nell’album sono quindi presenti composizioni con influenze medio-orientali che già hanno caratterizzato i lavori precedenti del solista, ballads con bellissime melodie e brani con un’intenzione decisamente free jazz!

Filippo CosentinoL’AstronautaFeat. Zambrini, Bodilsen, Marcelli

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Mediterranean CloudsNessieL'astronautaMore Than TimesInside the BlueMomento17:03VilleroSeven Days

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Titus Wolfe si è fatto conoscere come cantante e chitarrista dapprima sulla scena locale, poi su quella nazionale tedesca. Il salto di qualità è avvenuto, però, con la conoscenza di David J. Keyes, bassista del leggendario Willy DeVille, che ha creduto nel talento di Wolfe e ha gettato le basi per la realizzazione di questo album. Insieme a Kenny Margolis e Boris Kinberg della Mink DeVille Band e sotto la guida del produttore Tom Merlynn, ha preso forma “Ho-Ho-Kus N.J.”, dal nome dello studio di Tom. Titus Wolfe ci propone composizioni originali, uno straordinario duetto con Joe Lynn Turner sulle note di “Willin”, di Little Feat e, ovviamente due cover del grande Willi DeVille.

Titus WolfeHo-Ho-Kus N.J.

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Dal 1994 a oggi lo svizzero Hank Shizzoe ha messo in fila 14 album di buona qualità, compreso questo “This Place Belongs To The Birds” che segna in un certo senso un suo ritorno alle origini, al folk e al country blues acustico: un punto di arrivo, oltre che di partenza, composto da dieci canzoni lievi e swinganti che mettono al centro della scena voce e sei corde lasciando loro tutto lo spazio necessario per respirare (nonostante la presenza di archi, marimbe e corni francesi), Shizzoe non ha paura di confrontarsi con la “I Wanna Be Loved By You” resa celebre da Marilyn Monroe, o con “End Of The Line” dei Traveling Wilburys, ed è ovviamente a suo agio nella rielaborazione di un pezzo del suo collaboratore e bandleader Stephan Eicher. In tutto il disco svetta come sempre la sua abilità alla slide, nel solco di grandi specialisti come Ry Cooder.

Hank ShizzoeThis Place Belongs to the Birds

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Le Psycho Sisters (Vicki Peterson e Susan Cowsill) sono due stimatissime e famose musiciste femminili legate da una profonda e sincera amicizia. Un talento musicale di famiglia: Susan infatti è conosciuta per la propria partecipazione alla band di famiglia The Cowsills, mentre Vicki è stata, insieme alla sorella Debbi e a Susanna Hoffs, fondatrice delle mitiche Bangles. Le dieci armoniose e calde canzoni di “Up On The Chair, Beatrice” sono una sorpresa molto piacevole, dove le voci dolci, ma forti, delle Psycho Sisters sono accompagnate da una schiera di musicisti e amici, tutti riuniti nel leggendario Dockside studio in Maurice (Louisiana): Janson Lohmeyer alle tastiere, Sam e Jack Craft rispettivamente al violino e al violoncello, il bassista Derrick Anderson, la batteria è affidata a Russ Broussard e John Cowsill, mentre Vicki Peterson si occupa delle chitarre elettriche e acustiche.

The Psycho SistersUp On The Chair, Beatrice

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I cantautori affrontano gli stessi momenti negativi e le stesse emozioni di noi altri, ma, al contrario della gente comune, hanno la sensibilità necessaria per trarne vantaggio, distillando il tutto in canzoni dalla funzione catartica. È così che nasce “Dream It All Away”, undicesima fatica in studio del cantautore canadese Leeroy Stagger, un viaggio che parte dalla notizia inaspettata della nasica del proprio figlio, ma si snoda attraverso un universo di stati d’animo, dal buio della più profonda depressione fino alla luce della meritata rinascita. Alla produzione troviamo l’amico (e occasionale compagno di band) Russell Broom, mentre il disco è un crogiolo di chitarre spavalde, che fanno da cornice perfetta ai testi diretti e incisivi di Stagger.

Leeroy StaggerDream it all Away

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Mike LeDonne è conosciuto soprattutto per la propria attività di sideman al fianco di innumerevoli stelle del Jazz, tanto da comparire in più di un centinaio di album. In “Awwlright!” lo troviamo nel ruolo di band leader accompagnato dallo storico The Groove Quartet (Eric Alexander, Peter Berstein e Joe Farnsworth) a cui si aggiunge il prezioso contributo di Jeremy Pelt alla tromba e Bob Cranshaw al basso. Con una line up del genere, una combinazione di talenti più unica che rara, “Awwlright!” non può che essere un disco davvero imperdibile.

Mike LedonneAwwlright!

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AwwlRIGHT!Love Don't Love NobodyNever Can Say GoodbyeThe BossLet It GoMary Lou's BluesYou Are So BeautifulHadley JoeJ

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FEAT. SCOTT HENDERSON Pianista italo-svizzero classe 1966, inizia a suonare il piano già all’età di 6 anni e a 15 il suo maestro era Franco D’andrea e successivamente Enrico Pieranunzi, due BIG! Nel corso degli collabora con molti musicisti di fama internazionale incidendo più di 20 album! Questo nuovo disco a suo nome lo vede esibirsi lo scorso Marzo al Jazz Appeal di Gallarate in compagnia di una pietra miliare internazionale, Scott Henderson più Luciano Milanese al contrabbasso e Marco Castiglioni alla batteria. Ottima la qualità artistica e soprattutto la qualità sonora!

Carlo Uboldi TrioLive at Jazz Appeal

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Il leggendario percussionista Sammy Figueroa esce con uno straordinario nuovo album di Latin Jazz, che combina una sofisticata bellezza insieme al insieme all’immancabile ritmo swing creato da una varietà di strumenti a percussione insieme al pianista e compositore Silvano Monasterios e al bassista Gabriel Vivas. Si aggiungono al trio Troy Roberts (al sax), Alex Pope (alla tromba) e il bravissimo e giovane David Chiverton alla batteria mentre due special guest completano il quadro: Chico Pinheiro alla chitarra e Cisco Dimas alla tromba, rendendo ancora più imperdibile questo album, il quarto di Figueroa e grande testimonianza della sua maturità come autore e musicista.

Sammy FigueroaImaginary World

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L’approccio al canto jazz di Giacomo Gates ha due anime, perché mantiene nello stesso tempo l’atteggiamento di un vero showman e lo zelo del più autentico degli aficionados. Con la suo profonda voce baritonale e il suo lessico dal gusto vintage, con il suo fraseggio e il suo portamento, Gates impersona alla perfezione grandi classici jazz (su tutti una straordinaria reinterpretazione di “Almost Blue”), ma anche alcune rarità in “Everything is Cool” con disinvoltura che lo contraddistingue, insieme alla collaborazione di John Di Martino al piano, Grant Stewart al sax, Tony Lombardozzi alla chitarra, Ed Howard al basso e Willard Dyson alla batteria. Che sia soft o sottile oppure alla moda e divertente, una cosa è certa: Giacomo Gates e il suo disco sono davvero unici!

Giacomo GatesEverything is Cool

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Classe 1981 e per l’album del suo debutto come solista ha scelto di reinterpretare ed arrangiare brani del repertorio di uno dei pianisti che ha contribuito a scrivere una parte della storia del jazz: Bill Evans. Nata a Palmanova e cresciuta a Novara, dove si è diplomata con il massimo dei voti in chitarra classica, cui è seguita la laurea in canto jazz al Conservatorio di Como – un’antica passione, la sua, quella per la vocalità – la Sallustio arriva ad affrontare questo affascinante viaggio nel mondo Evansiano dopo le più diverse esperienze formative, sia nel campo della musica pop, come vocalist del gruppo Dirotta su Cuba, che dopo aver approfondito l’improvvisazione jazz studiando con cantanti del calibro di Roberta Gambarini, Norma Winstone, Sheila Jordan, Maria Pia De Vito o Bob Stoloff. “Around Evans” stato concepito nel 2013 con l’aiuto di cinque amici–musicisti ed il decisivo contributo del pianista Rudy Fantin, che ha curato con lei gli arrangiamenti di tutti i brani del disco, ad eccezione di “A House Is Not A Home”, arrangiato da Giuseppe Emanuele, pianoforte, ospite insieme al trombettista Alberto Mandarini della seduta di registrazione. Il progetto è naturalmente incentrato sia su composizioni di Evans che su standards da lui particolarmente amati, come “Detour Ahead” ed “Emily”, ma comprende anche un brano originale con testo in italiano della Sallustio, “Il Colore Dell’inquietudine”, ed uno di Roberto Cecchetto, “Sea Ballad”, senza parole, in cui la voce diventa davvero uno strumento, confermando tutte le grandi qualità musicali della giovane cantante friulana.

Giorgia Sallustio Around Evans

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Torna a pubblicare con Caligola il vicentino Michele Polga, uno dei più interessanti e originali tenor-sassofonisti attivi oggi in Italia, dopo due dischi incisi per Abeat in quintetto con Fabrizio Bosso: «Live at Panic» (2011) e «Studio Session» (2013). Questo suo nuovo lavoro – ma non troppo, a leggere la data di registrazione – ci riporta invece al precedente Cd Caligola, «Clouds over me», che vede all’opera lo stesso quartetto, completato da musicisti sensibili e virtuosi come Paolo Birro – più impegnato al Rhodes che al piano acustico – Stefano Senni e Walter Paoli. Chi ha ascoltato l’album del 2008, troverà qui molte affinità con quei climi sognanti, spesso rarefatti, ma sempre intrisi di pregnante musicalità. Ma scoprirà allo stesso tempo un musicista molto maturato, ormai pienamente consapevole dei propri mezzi espressivi, e quindi senza alcun timore reverenziale verso i grandi maestri, passati (Coltrane) e presenti (Shorter). I brani del disco portano tutti la firma dal leader ed evidenziano, pur con atmosfere diverse (dalla sognante Way of escape alla più aggressiva Day light, quasi “free”), una marcata continuità espressiva, facendo di «Little magic» un’opera estremamente coerente e lineare, da ascoltare tutta d’un fiato. Feat. Paolo Birro (piano, Fender Rhodes), Stefano Senni (double bass), Walter Paoli (drums) e in un brano Giulio Polga (woodwinds).

Michele Polga Little Magic

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Nuovo progetto musicale ideato da Renzo Ruggieri, maestro fisarmonicista jazz moderno tra i più fervidi in Italia, con testo, regia e recitazione a cura del raffinato attore Umberto Fabi. La fisarmonica, racconta in cinque scene introdotte da un testo a canovaccio, la storia del mito del cinema Rodolfo Valentino. “La formula del concerto jazz con testo e commento denominata J.M.S. (Jazz Musical Story), spiega il maestro Renzo Ruggieri, si basa essenzialmente sull'improvvisazione nonostante la scelta di rispettare profondamente la poesia del tango”. Questo progetto rappresenta la quarta opera del maestro fisarmonicista, preceduta da “Kramer Project” del 2010, dedicato a Gorni Kramer (primo fisarmonicista jazz italiano), “Opera?” del 2011, dedicato al melodramma e “Inni d’Italia” del 2012, rivisitazione di famose melodie italiane, omaggio di Renzo Ruggieri all’italianità. Quest’ultimo lavoro gli conferirà il notevole premio Orpheus Award, come miglior CD di fisarmonica jazz dell’anno, e la grande richiesta in un tour di concerti nel Mondo.

Renzo RuggieriValentino è Tango

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Con questo lavoro per largo ensemble Paolo Botti non cambia rotta, anzi, sviluppa e affina il progetto musicale volto al recupero in chiave contemporanea del blues, iniziato nel 2008 con “Looking back” e proseguito quattro anni dopo con “Slight imperfection”. Del suo storico quartetto sono rimasti sia Dimitri Grechi Espinoza che Tito Mangialajo Rantzer, mentre Filippo Monico è stato sostituito alla batteria da Zeno De Rossi. L’indovinata aggiunta alla formazione base di tre fiati (Luca Calabrese, Tony Cattano, Edoardo Marraffa) ha consentito di arricchire con nuovi colori la già variopinta tavolozza espressiva di Botti, che continua ad alternare alla viola, suo principale strumento, banjo e dobro. Pubblicato da Caligola, “La Fabbrica dei Botti” è stato realizzato grazie anche al supporto di Rai RadioTre, che prima lo ha registrato dal vivo, e poi mandato in onda. Non ha voluto far cadere l’entusiasmo di quella serata il leader, che appena due mesi dopo s’è chiuso in studio per registrare quella musica con la medesima formazione. Tutto è sembrato funzionare alla perfezione, dai serrati bop colemaniani di Aprile al Trotter e Roll, al blues “sudato” di Son, o a quello più disteso di Prima che torni. Va segnalata la ripresa di Lenor, composizione tratta dal disco del debutto. Sono intrisi di nostalgico lirismo, anche per l’aggiunta della fisarmonica di Mariangela Tandoi, gli ultimi due brani dell’album, che sono un’originale rivisitazione di una raffinata ballad ellingtoniana, Angelica, dove “canta” anche la batteria di Zeno De Rossi, e l’accorata sommessa preghiera di E così sia, chiusura quanto mai appropriata di un lavoro riuscito, intriso di echi mingusiani, che non mancherà di lasciare il segno.

Paolo Botti La Fabbrica dei Botti

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Mai fermarsi e mai smettere di muoversi, passando dal grande Nord al caldo Sud attraverso orizzonti e luoghi. È ciò che fa Dirik Schilgen nel suo ultimo disco “On The Move”, il terzo in carriera, costruendo con versatilità composzioni che spaziano dal Jazz e Soul ai suoni latinoamericani e brasiliani, in un vortice di gioia, charme e armonia. I nove brani raccontano di viaggi ed esperienze, mentre la composizione lascia molto spazio all’improvvisazione, dove il percussionista Schilgen è affiancato da Volker Deglmann (tromba e flicorno), Matthias Dörsam (sax), Daniel Prandl (piano) e Matthias Debus (basso).

Dirik Schilgen JazzgroovesOn The Move

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Pisano di nascita, cresciuto a Viareggio, laureato in letteratura angloamericana all'Università di Pisa, Luciano Federighi ha insegnato all'università di Davis, in California, dal 1978 al 1980 e (prima e dopo) ha lungamente viaggiato attraverso gli Stati Uniti: un'esperienza riassunta in tanti reportage per la rivista Musica Jazz ed in numerosissimi saggi e romanzi, oltre che nelle canzoni scritte e interpretate negli album “In a blizzard of blue” (Splasch 1989) e “15 minutes & 30 years (Ethnoworld 2004), entrambi con il gruppo dei Fabio's Fables. Tutto questo per introdurre il personaggio protagonista di questa seconda produzione Appaloosa. Federighi conosce come le proprie tasche la materia che tratta ed è dotato di una voce formidabile, possente e ricca di “negritudine”. Blues, jazz, swing ed un approccio “old time”, fanno di “By The Lonely Lights Of The Blues” il suo disco più maturo, dove riesce ad incanalare tutta la propria conoscenza e passione. Accompagnato da musicisti di prim’ordine, Alessio Bianchi (trumpet e fluegelhorn), Davide Moretti (harmonicas), Andrea Garibaldi (piano), Tiziano Montaresi (guitar), Mirco Capecchi (bass), Lou Faithlines (blues harp) e una splendida voce femminile quale è quella di Michela Lombardi, il disco, ottimamente inciso, scorre che è un vero piacere.

Luciano FederighiBy The Lonely Lights of the Blues

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Dalla prima battuta di questo disco, non potrete fare a meno di tamburellare con le vostre dita. I Groovin High rappresentano uno dei più interessanti ensemble del momento e raccolgono al loro interno alcuni tra i più talentuosi musicisti sulla scena. Il sassofonista August-Wilhem Scheer coniuga un interessante mix di Jazz, Swinge Bebop; al suo fianco troviamo il sax di Johannes Muller, il basso di Gautier Laurent, Pierre-Alain Goualch al piano e il batterista Remi Vignolo. Nove squisiti brani originali composte dai membri della band, che si rivolgo non solo agli amanti del jazz, ma anche a chiunque sia interessato ad ascoltare musica di buona qualità.

Groovin HighGroovin’ in

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Cresciuto studiando il piano attraverso Beethoven, Brahms, Chopin e Debussy, ma “contaminato” dal latin jazz e dalle diverse culture che pervadono la città di New York, Sebastian Schunke, europeo di nascita e newyorkese di adozione, per il suo “Symbiosis” trae ispirazione dai frammenti di vita, dagli incontri e dalle storie che intrecciano la sua esistenza. Sonorità coinvolgenti e un mix di influenze ritmiche diverse (Eddi Palmieri su tutti) compongono questo album davvero imperdibile per ogni amanti del genere latin jazz.

Sebastian SchunkeSymbiosis T R A C K L I S T

An Die LiebeAbschiedFernwehBajarLebenswandelSuite Für PüppelMi Sueno en EspanolMaxi and MalinJ

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Il secondo album di Mayito Rivera “Estoy Aqui”, che parte dal presupposto di creare nuova musica, facendo propri diversi stili musicali per arrivare, sperimentando a crearne uno proprio, che esprima le proprie idee. Dieci brani in cui Rivera viene accompagnato dai Sons Of Cuba (Rafael Alejandro Avila Perez al piano, Carlos Josue Remis Lorenzo al basso, Juan Miguel Elias Alvarez e Jairan Yaque Gutierrez al trombone e molti altri…)

Mayito Rivera& The Sons of CubaEstoy Aqui

T R A C K L I S T

Se MatanCada Uno Con Su RumbaHacerte MiaFosforoEstoy AquíCha Cha Cha TermidorRezoPilonLa PropustaLa MalagueñaJ

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Solcano i palchi di tutto il mondo da ben 38 anni, hanno all’attivo ben 26 album (anche come pionieri dell’audiophile) e più di quattromila show, ma quello che davvero dimostra la bravura di Todorovic e compagni è, più di ogni statistica o numero, la loro musica, sempre coinvolgente e al passo coi tempi. Anche ora la sperimentazione continua, infatti “Ain’t Nothin’ But… The Blues Company” è stato registrato in uno studio di registrazione davanti ad un pubblico in modalità “silent concert”, dove il pubblico ascolta la musica indossando delle cuffie. Il repertorio è davvero notevole: dal più classico e accattivante Chicago Blues a tenere ballate, ma non mancano mai potenti assoli di chitarra e bassi esplosivi che aggiungono sfumature rock e soul ad un disco che si rivela vibrante, vivace e sperimentale.

Blues CompanyAin’t Nothin’ But… The Blues Company

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Splendido tributo ai Beatles per questo straordinario chitarrista USA di origine italiane. 14 brani in versione fusion, che vi faranno tornare indietro nel tempo. L’album uscito nel 2013!

Al Di MeolaAll Your Life(A Tribute to the Beatles)

T R A C K L I S TIn My LifeAnd I Love HerBecauseMichelleI WillEleanor RigbyPenny LaneBlackbirdI Am the WalrusDay in the LifeBeing for the Benefit of Mr. KiteWith a Little Help from My FriendsIf I FellShe's Leaving HomeG

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Un talento sardo, fattosi conoscere dal pubblico internazionale al fianco di Al DiMeola e ora finalmente esce con un nuovo album. Peo Alfonsi mostra la propria capacità alla chitarra in “Change Of Heart”, con cui omaggia Pat Metheny, musicista che è stato per Alfonsi non solo un maestro, ma anche una constante fonte di ispirazione. Virtuosismi e rivisitazioni ad hoc delle più belle composizioni di Metheny che incontreremmo il plauso di molti amanti della chitarra.

Peo AlfonsiChange of Heart

T R A C K L I S TFarmer's TrustMidwestern Nights DreamJamesStory from a StrangerIt's Just TalkMas Alla (feat. Ivan Lopez)Unity VillageSo May It Secretly BeginAntoniaEvery Day (I Thank You)80/81Change of HeartThe BatG

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Marco Zanzi è partito per il suo lungo viaggio il 6 Agosto di quest’anno e ha lasciato un grosso vuoto a tutti gli appassionati di musica e non solo. Poco prima della sua scomparsa ci ha consegnato questa incisione natalizia, un capolavoro di brani, (alcuni suoi) riarrangiati come solo i Piedmont Brothers sanno fare. Marco, Ron e amici hanno registrato questi brani convinti non solo di volerci omaggiare di momenti di gioia e di spensieratezza in vista delle imminenti festività, ma consapevoli anche della possibilità di richiamare con forza l’attenzione sul significato più intrinseco e recondito dell’evento. Un album country-folk rock profumato di stelle e strisce e con occhiate di riguardo al vecchio continente, molto più intimo e personale che mai. Marco era una persona piena di vita, molto gioiosa anche nel suo ultimo periodo e avrebbe voluto vederci gioire ascoltando quest’album, cosa che faremo visto la sorprendente bellezza. Ospiti d’eccezione: Richey Furay e la figlia Jesse.

Piedmont Brothers BandA Piedmont Christmas

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Il grande Grover Washington Jr. ha supportato e prodotto di persona i Pieces Of A Dream fin dai loro primi lavori, e ora, dopo una carriera internazionale che conta numerosi tour e oltre un milione di copie vendute esce “All In”, con il quale raggiungono l’ennesimo picco creativo. Insieme alla guest star Rohn Lawrence e al sassofonista Tony Watson, James Lloyd e i suoi hanno composto 10 brani originali che spaziano dall’R&B a quello smooth jazz che i ha resi delle leggende. Dalla romantica ballata “Alone with you” al funk di “In The City” fino alla title track “All In”, una profusione di suoni gioiosi che si aggiungono questo già straordinario disco.

Pieces of a DreamAll In

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Una delle più grandi cantanti americane, un vera icona senza tempo, le cui performance sono state incluse nel film di successo “Pomodori Verdi Fritti” e nella famosa serie televisiva americana “Mama Flora's Family”. Shanachie propone una ricca collezione tra i più grandi successi della Williams, come la title track “Packin’ Up”, ma non mancano anche rare registrazioni live, accompagnata dai bravissimi The Famous Ward Singers. Un disco e un repertorio bellissimi, dove sono tangibili le influenze degli altri grandi, come Little Richard, The Isley Brothers, James Brown e molti altri.

Marion WilliamsPackin’ Up: The Best Of

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Ora disponibile in vinile un album originariamente pubblicato nel 1976 e subito diventato un classico, un’icona. Robert Crumb, come illustratore underground, è diventato nel tempo una leggenda della cultura pop e un apprezzato musicista che, insieme ai suoi Cheap Suit Serenaders, ha intrattenuto i propri fan per decenni. Il divertente mix di numeri popolari, classici americani e spiritose composizioni originali rendono questo ensemble unico nel suo genere.

Robert Crumband his CheapSuit Serenades n. 2Same

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Miami and The Groovers Anna Granata Di Bonaventura, Ceccarelli

Giorgio Cordini Lowlands Francesco Garol�

Michele Gazich Cristiano Arcelli Renzo Ruggieri

Tino Cappelletti Valerio Pontrandolfo Cheap Wine

Rusties Obliquido Paolo Gerbella

Now, l’ultimo lavoro di René Aubry, chitarrista e compositore autore di molti capolavori nell’ambito della musica per balletto e colonne sonore.

Artefice di melodie affascinanti e ricche di pathos capaci di suscitare nell’ascoltatore sensazioni che coprono tutta la gamma delle umane emozioni.

Giunge con questo suo nuovo disco sulla vetta dei “sound artists”, al pari di altri grandi nomi come Francois de Roubaix, Pascal Comelade e il nostro Ennio Morricone.

l’alchimia della sua musica spazia tra electro, dub, flamenco, celtico, rock, minimalista, orchestrale, jazz, bebop e tutto quanto è fatto di ritmo e melodia.

Il nuovo album “Now” è la colonna sonora del balletto di Carolyn Carlson

Disponibile tutta la discografia

Distribuzione: IRDInternational Records Distribution

www.ird.it - facebook: www.ird.it/mipiace.htm

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Una delle più rispettabili violiniste nella musica contemporanea che sa miscelare sapientemente i suoni del suo strumento con una voce straordinaria. L’artista folk Andrea Zonn esce con il suo secondo disco, “Rise”, per la Compass Record. Dieci tracce in cui troviamo una nuova confidenza compositiva che attraversa differenti generi, mentre il cuore della sezione ritmica è affidato al bassista Willie Weeks (Eric Clapton, George Harrison, Rolling Stones) al batterista Steve Gadd (Paul Simon, Steely Dan, Simon & Garfunkel). Non solo: al fianco di Andrea, Willie e Steve segnaliamo come special guest James Taylor, Vince Gill, Keb’ Mo’, Trace Adkins, Jerry Douglas, Sam Bush, John Cowan, Jim Oblon, Bryan Sutton, Michael Landau, Mac McAnally, Alison Brown e molti altri. Notevole!!

Andrea ZonnRise

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Nuovo album per il sassofonista barese Roberto Ottaviano prodotto dalla Dodicilune e promosso con il sostegno di Puglia Sounds. Ottaviano è affiancato da tre straordinari musicisti: Gianluigi Trovesi (clarinetto), Glenn Ferris (trombone) e Michel Godard (tyba, serpent e el. Bass). L’Astrolabio era uno strumento che misurava l’altezza apparente degli astri sull’orizzonte. Qui diventa il suono di quattro strumenti a fiato che si compatta e diventa nuova macchina immaginifica per guidare il viandante alla ricerca della mèta.

Roberto OttavianoAstrolabio

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AstrolabioHicaz Mand?raSchooldaysA Natural HeroMeu Sidi IbrahimAntonious BlockAspirationsTemptationsAntidotum Ghost ChurchJ

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Esordio discografico per i MUX che sono: Gaia Mattiuzzi (voce), Pasquale Mirra (vibrafono), Achille Succi (sax, clarinetto, flauto), Francesco Canavese (chitarra), Filippo Pedol (contrabbasso e basso elettrico) Stefano Rapicavoli (batteria). Suono e tempo sono gli elementi cardine del progetto del quintetto MUX. Un ordito attorno al quale si tessono le trame visionarie e coloristiche di rivisitazioni di brani celebri, derivati da tradizioni diverse e di composizioni originali costellate di richiami alla tradizione afroamericana. L’equilibrio e la pariteticità tra scrittura e improvvisazione e tra i singoli strumentisti, caratterizzano l’approccio alla materia musicale d’insieme, in virtù della costruzione ed elaborazione di cangianti paesaggi sonori immersi in una scansione temporale sognante e ipnotica. Il trio di musicisti fiorentini che hanno inizialmente ideato il progetto e gli arrangiamenti si è arricchito di tre solisti tra i più interessanti e originali del panorama jazzistico e di ricerca italianoche hanno contribuito con brillante sensibilità alla forma e ai colori del repertorio.

MuxViale Redi Blues

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Feat. Michel Godard. Rino Arbore, compositore e chitarrista pugliese molto attivo in varie formazioni sin dalla fine degli anni ’70, in questo nuovo album è accompagnato da Michel Godard, Mike Rubini (alto sax e flutes) e Pippo D’ambrosio (drums e percussion). “The Roots Of Unity” è un progetto che indaga sul concetto di unità prendendo spunto dalla coincidenza iconografica della madonna addolorata con la donna araba con il burqa. Queste due immagini, magicamente sovrapponibili, costituiscono motivo di grande interesse e approfondimento: la simmetria iconografica diviene sinergia e creativa fusione di stilemi popolari e colti, sinestetica fusione. La musica, di matrice improvvisativa, ma con una decisa e puntigliosa “scrittura”, muove dai suoni ancestrali del rito, con l’obiettivo di evocare immagini che si riferiscono alle tradizioni popolari con l’intento di mostrare l’esistenza di un linguaggio che nella diversità riconduce all’unità, rinnovando il senso della musica come espressione di socialità religiosa, lungo i tòpoi della Puglia primitiva (con le influenze della religiosità araba e bizantina), sulla tradizione che muove in transizione verso suggestioni nuove e che si collega idealmente alla musica popolare, ma tende al futuro del suono incognito.

Rino Arbore The Roots of Unity

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Uno tra i pianisti di successo tra i più richiesti nel panorama italiano ed europeo, dalle qualità fuori dal comune e a dir poco stupefacenti, elogiato anche dal grande maestro Pollini. Nel suo tocco prezioso c’è una matrice classica che lo ha reso unico e perfettamente distinguibile, mostrando un tratto melodico e allo stesso tempo una tecnica eccellente con pochi eguali in circolazione. In questo nuovo piano solo intitolato “Flying”, Di Toro mette in evidenza tutte le sue virtù, non solo come pianista ma anche come compositore dal repertorio interamente originale ma ispirato da alcuni dei più grani compositori del panorama classico: Debussy, Ravel, Mozart, Bach… Altissima la qualità della registrazione, la musica è eccellente ed è anche un grande piacere ascoltarla.

Michele Di ToroFlying (Piano Solo)

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Una voce sorprendente, e soprattutto un artista che fa già parlare di se, capace di articolare delle composizioni originali rielaborate partendo dalle “contradanze” di Manuel Saumell ed Ernesto Lecouna, geniali compositori cubani dell’ottocento. Un disco davvero fuori dal coro che si segnala per una qualità complessiva davvero superiore. “Contradanza” è un lavoro di caratura artistica davvero speciale per concezione e realizzazione! Ispirato interamente ai luoghi e alle persone che hanno visto nascere, accompagnato e poi perduto per sempre Bas Jan Ader, artista olandese attivo negli anni settanta del Novecento, scomparso misteriosamente in mare durante una performance che lui stesso intitolò “In cerca del miracolo”. Un disco articolato, ricco di spunti creativi e con sonorità davvero inusuali: l’harmonium Galvan, il Theremin, la Philicorda, il Susaphone, Conchiglie, Tromboni, Percussioni africane… Degna di nota la presenza di un cast di musicisti davvero speciale: tra i tanti ed illustri nomi citiamo Mauro Ottolini con tutto il suo set di originalissimi strumenti, ed il grande pianista americano Ethan Uslan, tre volte vincitore del World Championship Old-Time Piano Playing Contest Peoria.

Vanessa Tagliabue YorkeContradanza

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L’Oirquartett è una formazione consolidata ed attiva dal 2011, composta da 4 talentuosi musicisti che una volta di più danno conferma dell’eccellente vitalità del panorama italiano contemporaneo, segnalandosi come una delle realtà emergenti più significative. Un quartetto moderno, proiettato verso sonorità ed idiomi che partendo dalla tradizione afroamericana si connotano di venature di stampo europeo. Composizioni originali, sperimentazioni timbriche innovative, tecnica e fantasia nell’utilizzo di nuovi linguaggi sonori. L’apporto degli ospiti Cisilino alla tromba e Troncon al tenore impreziosiscono ed arricchiscono il lavoro regalando , grazie alla loro espressività, una componente ulteriore che rende l’ascolto di questo disco assai piacevole ed interessante. Feat. Giovanni Perin (vibes), Giulio Scaramella (piano), Marco Trabucco (acoustic bass), Max Trabucco (drums) + special guest: Mirco Cislino (trumpet) e Tommaso Troncon (tenor sax).

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Un incontro suggestivo Tra Medio Oriente e Jazz nel solco della migliore tradizione world music. Sharg Uldusù 4Tet è l’incontro tra due musicisti che da anni propongono un repertorio tradizionale di brani popolari e colti del vicino e medio Oriente e altri 2 che hanno fatto del jazz la loro ragione artistica e di stile. Ermanno Librasi, polistrumentista che passa senza remore dal clarinetto basso al balaban (duduk dell’Azerbaijan), dal furulya (flauto balcanico) al clarinetto in metallo (tipico della musica turca) Elias Nardi, virtuoso di Oud (liuto arabo) Max De Aloe, tra i più attivi armonicisti jazz in Europa (armonica cromatica, bassa e fisarmonica) Francesco D’Auria, con la sua raffinata potenza e incredibile versatilità che lo rendono uno dei più apprezzati percussionisti contemporanei. Un incontro unico e ricco di possibilità espressive, sperimentazioni e suggestioni, paesaggi, sapori e colori tutti da godere in un turbinio di sonorià originali. Melodie evocative e ritmi coinvolgenti che aprono nuovi orizzonti di dialogo tra culture da sempre amiche che si affacciano su quella incredibile agorà che si chiama Mediterraneo. Dialoghi tra Oriente e Occidente che riscoprono un senso comune e una umanità condivisa, come solo la musica sa creare, quando supera pregiudizi, frontiere e luoghi comuni.

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Distribuzione:IRD - International Records Distributionwww.ird.it - facebook: www.ird.it/mipiace.htm

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La perfetta colonna sonoraper le vostre feste!

La perfetta colonna sonoraper le vostre feste!

Uno degli obiettivi di Dave McDonnell è quello di produrre una musica il più possibile immediata e al contempo reattiva, consapevole del battito e della forza vitale innata in ogni corpo. Il groove è la colonna portante del disco dal primo all’ultimo brano del disco, una carrellata di stili, dalla poliritmica “Bullitt” alle influenze latine di “Nodes Of The Moon” fino alle improvvisazioni scoppiettanti di “Bakers Man”. Al fianco di Dave (sax alto) troviamo Chris Welcome alla chitarra, Joshua Abrams al basso, Frank Rosaly alla batteria e le guest Jason Adasiewicz, Tomeka Reid e Nate Lepine.

Dave McDonnell GroupThe Time Inside a Year

T R A C K L I S TBullittVox OrionThe Contract with BeesAepse Mvt 1Bakers ManCycloDiscovery of the Ancient GeologistAepse Mvt 2BrandywineNodes of the MoonAepse Mvt 3J

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Terzo album per la Delmark per questa stella nascente del jazz, Josh Bernam, la cui carriera ha recentemente fatto grandi balzi in avanti. Nel suo “A Dance And A Hop” troviamo anche i colleghi Jason Roebke al basso e Frank Rosaly alla batteria. Tutti gli undici brani del disco sono, come sostiene lo stesso Bernam, estremamente collegati all’utilizzo della cornetta nel processo compositivo, immancabile in questa fase della nascita del disco. Le musiche sono si spandono libere e tra gli strumenti, che portano le composizioni di Josh Berman ad un livello ulteriore.

Josh BermanA Dance And A Hop

T R A C K L I S THang UpsBluesWoodenTime/TroubleYour UncleMintThat's NowLuggageBridgesToday's DateCold SnapJ

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Un viaggio nel grande Delta del Mississippi al fianco di questo spaccone del sud. “It Ain’t Right” è una gioiosa testimonianza delle straordinarie doti vocali di Jimmy Burns insieme al quasi scontato talento come musicista. Altri artisti si limitano forse a coprire una serie di toni, ma solo Jimmy riesce a far passare un messaggio diretto, ma intimo allo stesso tempo. La line up è quella storica: Anthony Palmer alla chitarra, Greg McDaniel al basso e Bryan “T” Parker alla batteria, con la preziosa collaborazione di alcuni artisti, come Sumito “Ariyo” Ariyoshi al piano, Roosvelt Purifoy all’organo, Marques Carroll alla tromba, Chris Neal al sax tenore e Aaron Getsug al sax baritono.

Jimmy BurnsIt Ain’t Right

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Un condensato di puro Chicago Blues in questo secondo disco di Dave Weld, è pronto a infiammare gli animi insieme ai The Imperial Flames (Monica Myhre- voci, Jeff Taylor- batteria, Dave Kaye al basso) e ad alcuni fantastici special guest, come Bobby Rush all’armonica, Gordon Beadle al sax e Greg Guy alla chitarra. Dave spinge i suoi al massimo delle potenzialità di ognuno dei tredici brani del disco, che raggiunge un altissimo livello di groove e blues.

Dave Weld &The Imperial FlamesSlip Into a Dream

T R A C K L I S TSlip Into A DreamSweet Rockin' SoulLooking For A manTake Me BackMay Be Right, May Be WrongSweet Love (Dulce Amor)LouiseTrembleWalk On DownDorothy MaeToo Bad, So Sad20 % AlcoholSlip Into A Dream (Reprise)B

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Negli ultimi cinque anni BettySoo ha girovagato tra il Nordamerica ed Europa non solo in tour, ma anche visitando centri di riabilitazione, ospedali psichiatrici e amici con famiglie in difficoltà. Sempre in aiuto dei più bisognosi, sempre pronta ad accorrere dove serve. È in questa situazione che è nato “When We’re Gone”, dove BettySoo ha raccolto dodici tra le dozzine di brani scritti in questo periodo. Prodotto insieme a Brian Standefer nel suo studio di Buda, Texas, il disco ha un taglio molto intimistico, come uno sguardo puntato dritto sull’anima. In un turbinio di testi che parlano di valige lasciate, pronte, sulla porta, di case e pezzi di arredamento, fiorisce la bella voce di BettySoo, le sue melodie e le inconfondibili trame create dal violoncello di Brian Standefer. Una folksinger texana di origine coreane dotata di una voce potente e vulnerabile al tempo stesso!!

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Ad un anno di distanza da “Beggar Town” I Cheap Wine escono con un nuovo album dal vivo i cui brani sono stati suonati da un concerto tenutosi al Teatro Sperimentale di Pesaro nell’Aprile del 2015. Nessuno dei brani contenuti in questo nuovo live appare nel live precedente del 2010, e la band ha voluto scegliere appositamente una scaletta di brani tratti da album fuori catalogo o da brani nuovi riarrangiati. In sostanza i Cheap Wine hanno voluto ufficializzare 8 brani che continuano ad essere “pezzi” importanti dei concerti della band e che esprimono un lato molto significativo della loro personalità musicale. La veste grafica di “Mary And The Fairy” è stata curata dal pittore Giuliano Del Sorbo. E' una sorta di coronamento di un percorso che Giuliano e la band stanno realizzando su strade parallele, nelle rispettive arti.

Cheap WineMary and the Fairy (live)

Con l’esordio del cd “Senza bastoni tra le ali” nel 2012, Raffaele Vasquez aveva raccontato il mondo attraverso la lente distorta dell’ironia tracciando storie fiabesche e surreali e giocando con la musica e le parole. Per questa nuova avventura discografica ha sentito invece la necessità di raccontare il suo nuovo presente in modo completamente diverso. Chiave di volta del processo creativo è il connubio artistico con il pianista, compositore Mauro Tre che darà a Vasquez la possibilità di distacco dal solo piano e dal solo strumento, utilizzati nelle esperienze passate, dirigendolo sempre di più verso la sua voce. La track list comprende 10 brani dei quali 9 inediti e una cover di Piero Ciampi “Hanno arrestato anche l’inverno” che Vasquez e Tre pubblicano in un video clip a Natale 2014 come virtuale dono ai suoi fan e come anticipazione del nuovo lavoro in arrivo. Il lungo processo compositivo dei brani è stato supportato dalla collaborazione con il batterista Paolo Provenzano, il bassista Luca Alemanno, il chitarrista Luigi Bruno, il violinista Francesco Del Prete.

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Ancora una volta Kinky Friedman reinventa se stesso, in questo nuovo album da studio in quasi quarant’anni. Grazie all’aiuto del produttore Brian Molnar e insieme al chitarrista Joe Cirotti al pianista (ex Texas Jewboy) Little Jewford, lo ritroviamo un nuovo album, “The Loneliest Man I Ever Met”. Nuova è anche la musica, che va oltre il mero suono con arrangiamenti accattivanti e interpretazioni emozionanti: tra i 12 brani, molte solo le composizioni inedite, insieme ad alcune splendide cover di artisti come Tom Waits, Warren Zevon e Willie Nelson. “The Loneliest Man I Ever Met” è un disco che va oltre la solita musica, lo dimosrano anche le collaborazioni del bassista Kevin Smith e l’arpista Mickey Raphael.

Kinky FriedmanThe Loneliest Man I Ever Met

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Dietro lo pseudonimo di Landstorm si celano Goran Lindstrom e Carina MìLandin, compagni sia nella vita che nella carriera musicale. Il terreno di ispirazione è il modo intero, le loro musiche risentono naturalmente dell’influenza melanconica del grande nord, ma non manca un genuino gusto folk americano, che fa dei Landstorm, per semplificare, una versione svedese dei Cowboy Junkies o dei 16 Horsepower. Mini album di 25 minuti composto da 6 brani.

LandstromWhat We Saw

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A Single WordThe Whole SkyAt WarCapturedDon't LeaveBack Home AgainF

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Un disco che mostra come, in un mondo dove il flusso di informazioni è continuo, le differenze tra il North Carolina e il nord della Svezia non sono poi così grandi. I musicisti di Durham e quelli di Piteå sembrano essere influenzati dalla stessa musica, anche se i Northern Indians (Josef Eriksson e John Andersson), nel loro album di debutto “The Great Escape” non mancano di ricordare i suoni del grande Nord, che li rendono paragonabili a gruppi come i Avett Brothers e Judah & The Lion.

Northern IndiansThe Great Escape

T R A C K L I S TThe Strangest Little FearOn a Losing StreakThe Great EscapeTalk to MeJust Like TokyoYou and I TogetherWe Can't WinBad City BluesHeartbeatsChasing GhostsA Great Big LieThe Great Escape IIA

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Quello proposto da Bert Deivert & Copperhead Run è un ritorno a un Blues più antico, prima della rivoluzione elettronica di Chicago, che vede il mandolino farla da padrone. La combinazione di bassi, chitarre elettriche di primo Dopoguerra e batterie creano in “Blood In My Eyes For You” un mix dinamico e un groove coinvolgente. Delle dodici canzoni che compongono l’album, dieci sono classici composti dai grandi Sleepy John Estes, Big Joe Williams, RL Burnside e Son House, mentre altri due brani sono usciti dalla penna di Bert.

Bert Deivert& Copperhead RunBlood in my Eyes for You

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Prodotto dal leggendario Jim Scott e con la partecipazione di una band straordinaria, “Holding Up The Sun” è un disco di una bellezza assoluta, destinato a proiettare il chitarrista e cantautore Danny Click in nuovi orizzonti. Registrato in sole due settimane presso gli Scott’s plyrz Studios di Los Angeles, il disco è pieno di suoni freschi e testi affinati da un sogwriting attento: Danny Click osserva il mondo intorno a lui e lo descrive con onestà e speranza.

Danny ClickHolding Up The Sun

T R A C K L I S TBrokenWhen You CryEva JaneHolding up the SunWithout YouEverything's AlrightWhat I DoTrouble's Comin'Where Were YouWhat'll I Tell My HeartAfter AllR

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Tre album storici in 2 CD per questa leggenda vivente del New Orleans R&B, funk e southern soul inserito in ben 2 Hall of Fame (Rock’n’ Roll e Blues). 3 album originali (“Toussaint”, “Life, Love And Faith” e “Southern Nights”) che coprono il culmine della sua carriera creative arricchiti da 2 bonus tracks! Superba la qualità audio!

Allen ToussaintToussaint:The Real Thing 1970 - 1975

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Gli Yawpers fanno risuonare il loro grido dal tetto di un mondo pieno di rovina e oblio, dove le piccole cittadine e i grandi sogni languono apatici e frenati. Il primo album di questa band per casa Bloodshot si intitola “American Man” ed entra nel disperato e torbido panorama della musica americana. Un mix di dark country, punk cinetico e acid blues che fa di questo disco un viaggio straordinario e tagliente allo stesso tempo. Grezzi e melodici allo stesso tempo, contagiosi e irriverenti, i brani di “American Man” sono un passo in avanti rispetto all’iniziale grande sogno di Springsteen di uscire dalla propria generazione.

The YawpersAmerican Man Doing It Right

American ManBurdensTiedDeacon BrodieFaith and Good Judgment9 To 5WalterBeale StreetKiss It3 A.M.The DesertR

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Iniziare un album con un intro non accompagnato da una ballata indica una certa fiducia nel solista principale di questo eccellente doppio CD, il giovane talentuoso pianista americano Sands in questo caso in compagnia dei due bassista danesi Thomas Fonnesbæk e la leggenda di Montmartre, il batterista Alex Riel. La musica è registrata dal vivo nella Jazzhus Montmartre di Copenaghen, nel mese di ottobre 2014. I tre musicisti si erano mai incontrati prima, ma già dalla prima sera hanno trovato il loro ritmo comune, sviluppato attraverso i successivi concerti, la cui summa viene raccolta per questo doppio CD.

Christian Sands,Thomas Fonnesbaek& Alex Riel Take One

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4 lp in 2 cd anni 1970 al 1973. Questo gruppo pop, R&B, soul e jazz raggiunge la notorietà verso la fine degli anni ’60 e inizio settanta vincendo il “Grammy”. In questo doppio cd troviamo alcuni classici (Laura Nyro, Jimmy Webb, John Phillips, Bucharach) e includono le hits: “One Less Bell To Answer”, “Puppet Man”, “Save The Country”, “Love’s Lines, Angles And Rhymes”. La rimasterizzazione è superlativa!

The 5th DimensionPortrait - Love’s Lines, Angels & Rhymes - Individually & Collectively - Living Together, Growing Together

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A.J. Croce celebra in casa Compass records il ventennale del suo successo “That’s me in the bar” con il suo assoluto tocco jazz e una voce splendida, velata di blues. Ai brani originali del disco si affianca una bonus track “If You Want Me to Stay”, mentre il timbro inconfondibile di A. J. Croce viene supportato da uno stuolo di importanti collaborazioni: Ry Cooder, Jim Keltner, il polistrumentista David Hidalgo (dei Los Lobos), Robben Ford, Bill Payne (Little Feat), Waddy Wachtel, Sweet Pea Atkinson, Sid Page & Flea dei RHCP. Un disco leggendario, dunque, che esce in una nuova veste accompagnato da collaborazioni importanti e un protagonista, come Croce, che porta addosso una carriera e un talento unici. Edizione MINIATURE.

A.J. CroceThat’s Me in the Bar(20TH ANNIVERSARY EDITION)

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Chris Spedding è un chitarrista rock dallo stile unico, maestro assoluto progressive jazz e della scena jazz rock, presenza fissa nei migliori album dei più grandi, da Mike Westbrook a Michael Gibbs, Frank Ricotti, Jack Bruce e molti altri. “Songs Without Words” è un disco che vede la luce solo ora, perché, sebbene registrato per la Harvest Records negli anni Settanta, è stato volutamente messo da parte dell’artista che solamente oggi ha acconsentito alla sua pubblicazione. Ora 45 anni più tardi, con l’aggiunta di una bonus track, “Songs Without Words”, con i suoi sette brani e le sue illustri collaborazioni (Roger Potter al basso, John Marshall alla batteria, John Mitchel alle tastiere e Paul rutherford al trombone), può prendere il proprio, meritatissimo, posto tra i classici del British Jazz rock.

2 LP in 1 CD. Per la prima volta su CD due introvabili album per questo leggendario country-singer songwriter Americano attivo sulla scena per oltre trentanni.

Chris Spedding Songs Without Words

Jim Reeves Songs of Love + Nashville 1978

2 LP in 1 CD, album del 1967 e 1969 per questa cantante country Americana inserita di recente nella “Country Music Hall of Fame”. 22 brani.

Connie SmithDowntown Connie + Connie in the Country

Un progetto discografico che celebra il primo cantante country latinoamericano di successo, che ha portato il proprio contributo al genere attraverso contaminazioni latine e cantando addirittura qualche verso in spagnolo. Celebre soprattutto tra gli anni Settanta e Ottanta, anni durante i quali ha registrato molti successi internazionali. Per la prima volta troviamo gli album “Rodriguez” (1979) e “Through My Eyes” (1980) riuniti in una sola edizione per casa HUX.

Johhny RodriguezRodriguez; Through my Eyes

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YR I E P I L O G O N U O V E U S C I T E

Feat. Bocephus King. Ali Razmi, innovativo musicista di Teheran specializzato nel Tar e nel Setar ci propone una straordinaria miscela di generi e suoni sofisticati insieme all’ochestra Familia, ovvero Ali Razmi (setar e voce), Owen Bryce Connell (tastiere), Max Malavasi (batteria), Fulvio Renzi (violino), Charlie Hase (pedal steel), Wynston Minckler (upright bass), Hamin Honari (tombak, daf) e con la collaborazione dell’amico Bocephus King, che partecipa al disco suonando la chitarra, il banjo e le percussioni. “The Traditional” è un viaggio musicale che esplora scenari innovativi e tradizionali allo stesso tempo. La mente segue di pari passo il fluttuare meditativo dei sette brani che compongono l’album.

Ali Razmi & Orchestra FamiliaThe Traditional

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ATTESER ISTA MPE!

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M I C H E L E P O L G A

Distribuzione:IRD - www.ird.it - facebook: www.ird.it/mipiace.htm

“Uno dei migliori dischi di Sax tenore usciti nel 2015”(Musica Jazz)

www.ird.it

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Clifford Brown, Max Roach All StarsBest Coast JazzRistampa dell’album del 1954 con l’aggiunta di una bonus track! Feat. Herb Geller, Joe Maini, Walter Benton, Kenny Drew, Curtis Counce. 2 LP in 1 CD + bonus track!J

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Luca Mecca, Bill De Arango, Chuck Wayne3 Swing Guitar Sessions3 ristampe in 10” su un CD dei primi anni ’50. LUCA MECCA QUARTET feat. Jack Hitchcock, Vinnie Burke e Jimmy Campbell + BILL DE ARANGO QUARTET feat. Johnny Williams, Teddy Kotick e Art Mardigan + CHUCK WAYNE QUINTET Feat. Brew More, Zoot Sims, Chuck Wayne, Harvey Leonard e George Duvivier.J

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Stan Getz & Chet Baker QuartetLive at The Haig 1953Los Angeles 1953, 15 rari brani finalmente in CD. Feat. Garson Smith e Larry Bunker.J

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The Larry Young Trio

TESTIFYING + YOUNG BLUES + GROOVE STREET + FORREST FIRE 4 LP in 2 CD. Albums del 1960 e 1962. Feat. Thornel Schwartz, Jimmie Smith, Joe Holiday, Wendell Marshall, Bill Leslie e Jimmy Forest.J

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Yousef Lateef Quintet The Dreamer + The Fabric of Jazz2 lp in 1 cd, album del 1959. Feat. Terry Pollard, Bernard McKinney, William Austin e Frank Gant.J

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Paul Desmond Quintet & QuartetDesmond: Here I Am2 lp in 1 cd del 1954 e 1956. Feat. Dick Collins, Dave Van Kriedt, Bob Bates, Joe Dodge, Jack Weeks, Barney Kessel, Sue Allen, Bill Brown, Loulie Jean Norman, Bernie Parke, Bill Thompson e Gloria Wood.J

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Joachim GovinElementsBassista in quartetto feat. Ben Van Gelder (alto sax), Tony Tixier (piano) e Gautier Garrigue (drums).

Kirk KnuffkeLamplighterCornet in quartetto, tutti brani originali scritti da Knuffke. Feat. Stomu Takeishi (acoustic bass guitar), Kenny Wollesen (bass, drums and percussion) e Bill Goodwin (drum set e percussion).

Miguel FernandezOcean BloodTenor Sax in quintetto feat. Jason Palmer (trumpet), Marco Mezquida (piano), Masatoshi Kamaguchi (bass) e David Xirgu (drums).

Pawel WszolekChoiceBassista in quartetto. Feat. Lukasz Kokoszko (guitar), Sebastian Zawadzki (piano) e Szymon Madej (drums).

A T T E S E R I S T A M P E

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Boo Boo Davis alle voci e all’armonica, John Gerritse alla batteria e Jan Mittendorp alla chitarra: è questa la formazione che ha girato l’Europa in tour e che ritroviamo in questo ultimo “Oldskool”. Affiatati come al solito, a Boo Boo Davis e compagni è bastato poco per creare un nuovo disco: in una sola sessione di registrazione di cinque ore sono nate le undici nuove canzoni di “Oldskool”: Hold Your Head Up, Boo Boo Fool, Got My Love, Boy Blues, What Is Wrong with You, Call Me a Clown, Old Skool, Where We Gonna Go, Down the Road I Go, What It Is, Lucky Man.

Boo Boo DavisOldskool

T R A C K L I S THold Your Head UpBoo Boo FoolGot My LoveBoy BluesWhat Is Wrong with YouCall Me a ClownOld SkoolWhere We Gonna GoDown the Road I GoWhat It IsLucky ManB

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La band australiana capitanata da Joe Camilleri torna in tuta la sua potenza con una nuova uscita, “Endless Sleep”, 14 tracce che celebrano gli eroi musicali che hanno reso grande questo genere di musica. Troviamo così un bellissimo e commovente tributo ad artisti del calibro di JJ Cale, Lou Reed, Warren Zevon, Blind Willie McTell, Eddie Hinton, John Coltrane, Willie DeVille e molti altri, a cui si aggiunge, per l’uscita europea, un bonus CD monografico intitolato “One More Time”, che raccoglie i migliori successi della storia dei Black Sorrows negli ultimi 25 anni in tredici tracce, incluse le hit come “Snakeskin in Shoes, “Hold On To Me” e “Harley And Rose”. 2 cd.

The Black SorrowsEndless Sleep XL

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R I E P I L O G O N U O V E U S C I T E

THE ORPHAN BRIGADESOUNDTRACK TO A GHOST STORY

Distribuzione: IRD - www.ird.itfacebook: www.ird.it/mipiace.htm

APPALOOSA

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Uno degli ultimi sopravvissuti dell’epoca del Buena Vista Social Club, la leggenda del pianoforte Guillermo Rubalcaba accompagnato da uno splendido gruppo. Un eccitante mix di stili diversi: cha-cha-cha, bolero, guaracha, danzon… ad 88 anni ci colpisce ancora il suo talento per l’improvvisazione, il vecchio che si combina con il nuovo, accompagnato dall’entusiasmante ed inesauribile Luis Frank! Nei 13 brani quasi tutti composti da Luis frank, troviamo un brano di Roberto Carlos, uno di Charlie Chaplin e Benni More.

Guillermo Rubalcaba& Luis Frank AriasCandilejas

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Ristampa dell’album del 1996 da casa Intuition che vede la collaborazione dei due fratelli tedeschi Joachim e Rolf Kuhn, rispettivamente pianista e clarinettista , artisti affermati con le proprie carriere individuali, che finalmente si sono uniti in un progetto insieme.

Rolf Kuhn& Joachim KuhnBrothers

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Lover ManExpressSaturday BluesWalkOpalWhat Is LeftLoveBrothersEv'ry Time We Say Goodbye

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Il poeta Mochèlan e il suo clan, gli Zoku, escono con un nuovo album, dove si mischiano testi poetici, rap e canzoni, in un contenitore musicale a metà strada tra jazz, electro e Soulful. “Image À La Pluie” è in realtà un doppio CD, con ben sette bonus tracks tratte dalla performance live “Nés Poumons Noirs”.

Mochèlan ZokuImage à la Pluie

T R A C K L I S TZokuTrente verresImage à la pluieSit-ZookaRien à défendreOn fait du rapOn reste actifL'envergureLa période de la meringueJ'veux bienRestons calmesLâcher priseSable dans le bouleRe: J'voulais direLa fin de l'histoireLe taf est fraisJ

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Qual’è il contrappunto europeo dei bravissimi jazzisti americani? I cultori della materia potranno discutere all’infinito, ma la collana “European Jazz Legend” ce ne propone una selezione, iniziando con Dieter Glawisching, classe 1938, polistrumentista talentuoso fin dalla prima infanzia (piano e tromba). Glawisching è noto per le sue composizioni di musica impegnata e per l’utilizzo del jazz come veicolo per i propri testi. Piano trio feat: Hans Glawischinig (basso) e Manfred Schoof (trumpet e flugelhorn).

Dieter GlawischingWinged by Distance(Live At Theater Gutersloh)

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Winged by DistanceMy Own SongOrbitandoWinged by Distance IILiad fira MadlA LiedPattern (Live)Winged by Distance III Ballad Nr. 2Liad fira Madl IIPanoramaSolidaritätslied Nr. 2 FolksongJ

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Charlie Sayles Night Ain’t RightSuperba e ancora straordinariamente originale dopo ben 25 anni, ritroviamo la voce e l’armonica di Charlie Sayles, accompagnate dal basso di sua moglie Kerry e dalla formazione originale dell’epoca: Robert Palinic alla chiatrra e Chip Oswald alla batteria. Completa la lineup Larry Wise alla seconda armonica. Del 1990! B

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Lonnie Shields Live at the 100 Club LondonNel cuore di Londra, il 100 Club, un paradiso per gli amanti del Blues e per gli stessi musicisti. Un DVD che testimonia una grande serata, uno spettacolo unico che vede Lonnie Shield alla chitarra e voce, Mads Anderson alla batteria, Steve Diamond alle tastiere, Dave Stevens al basso e Simeon Jones al sax e armonica. Registrazioni del 1994. B

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Bing Crosby Kraft Music Hall CDPer i fan di Bing Crosby, o semplicemente per gli amanti dei vocalist del passato sarà una scoperta poter ascoltare questo materiale radiofonico inedito degli anni Trenta, che getta una nuova luce sullo stile di questo cantante per un totale di 26 brani. Dal 1935 al 1936.J

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Takimi of Epirus Vitsa

Da uno dei villaggi più alti della Grecia arrivano i “Takimi”, una espressione che in greco significa “gruppo di amici” ed è proprio questo senso di familiarità che pervade “Vitsa”, un disco che si snoda sulle musiche di diverse epoche e stili. W

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Papa Charlie Jackson & Bo Weavil JacksonWhy Do You Moan When You Can Shake That ThingUna straordinaria raccolta antologica di vero blues d’autore, purtroppo al momento immeritatamente poco considerato, ma di certo degni di nota. Novanta canzoni del blues più rurale e autentico, in cofanetto BOX 4 CDS, 103 brani. B

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AAVV A Short Cut to the GraveUna carrellata di immagini di una vita dissacrante, scandita dall’amore per l’alcol e le donne e quello immancabile per la musica. 4 CDs - feat. Papa Charlie Jackson, Mississippi Sheiks, Leroy Carr, Blind Blake, Bumble Bee Slim, Roosvelt Sykes, Washboard Sam e molti altriB

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AAVV Texas BluesÈ descritto come lo Stato dalla stella solitaria, ma in realtà il Texas ha già regalato al mondo del Blues moltissimi artisti, selezionati in questo cofanetto. 4 CDs – feat. Black Ace, Henry Thomas, Pete Harrism, Rambli’ Thomas, Willie Reed, Oscar Woods, Smith Casey, Coley Jones, Little Hat Jones e molti altriTE

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AAVV Garden City BluesDetroit, la città della grande industria e della crescita, che nonostante il suo magro destino, è stata la fucina di grandi artisti, di cui troviamo una selezione in questo cofanetto. 4 CDs - feat. John Lee Hooker, Eddie Burns, Richard Brothers, Big Jack Reynolds, Sylvester Cotton, Alfred Dunham e molti altriJ

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AAVVThe FamousHokum BoysOttimi musicisti dediti all’Hokum, un tipo di musica molto particolare, che ritroviamo in questa selezione degli anni Trenta. 2 CDs - feat. Scrapper Blackwell, Arthur Petties, Frank Brasswell e Mozelle Alderson

IRD International Record Distributionwww.ird.it • facebook: www.ird.it/mipiace.htm

DAVE DOUGLAS

TOM HARRELL