Upload
hobo5
View
204
Download
0
Embed Size (px)
Citation preview
RIFLESSIONE SUL VANGELO DI OGGI
MARTEDI’
24 APRILE
Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, la
folla disse a Gesù: «Quale segno tu
compi perché vediamo e ti crediamo? Quale opera fai? I
nostri padri hanno mangiato la manna nel deserto, come sta
scritto: “Diede loro da mangiare
un pane dal cielo”».Rispose loro Gesù: «In verità, in verità io vi dico: non è Mosè che vi ha dato il pane dal cielo, ma è il Padre mio che vi dà il pane dal cielo, quello vero. Infatti il pane di Dio è colui che discende dal cielo e dà la vita al mondo».Allora gli dissero: «Signore, dacci sempre questo pane».Gesù rispose loro: «Io sono il
pane della vita; chi viene a me non avrà fame e chi crede in me
non avrà sete, mai!».
La folla, affamata di facili soluzioni, si arresta al livello
dell’apparenza e non della fede, e continua a chiedere
l’eccezionalità di un miracolo sul tipo di quello della manna. Ma il
vero pane del cielo, ribatte Gesù, non è quello che i padri mangiarono nel deserto: è il Padre che dà il vero pane del
cielo. Grazie alla tecnica letteraria del fraintendimento,
la parola di Gesù, incompresa, è ripetuta, sviluppata, spiegata,
sino ad aprire orizzonti inconcepibili per le sole vedute umane: è lui il pane della vita!
(Gv 6,35).L’evangelista ci mette così a
confronto per la prima volta con le forme di auto-rivelazione di Gesù introdotte dalla formula «Io Sono»: la luce (8,12), la porta (10,9), il buon pastore
(10,11.14), la risurrezione e la vita (11,25), la via, verità e vita
(14,6), la vite (15,1). Tali espressioni sono usate da Giovanni in una sorta di
crescendo che culminerà nella scena dell’arresto quando, men-tre tutto sembra umanamente perduto, col triplice IO SONO si svela la gloria divina del Cristo che fa stramazzare a terra gli
avversari (18,5-8). Le attese più profonde dell’uomo, di cibo, di bevanda, di rinascita, di vita eterna trovano un nome e un volto nel tuo IO SONO, Gesù,
pane di vita.