If you can't read please download the document
Upload
tranminh
View
227
Download
0
Embed Size (px)
Citation preview
1
RILEGGENDO IL PROCESSO DI KAFKA.
1.- Premessa
Si, rileggendo1, perch lo lessi tutto di un fiato
circa una cinquantina di anni fa, quando iniziavo la
mia attivit professionale, dunque, non prima del
1944, in una nota del Foro Italiano (una gloriosa
rivista giuridica, tuttora pubblicata),in uno scritto
di Ascarelli, un maestro di diritto commerciale e di
teoria generale che citava il processo di Kafka, non
ricordo a che proposito. Incuriosito mi procurai il
volume e ricordo la impressione che mi rimase e che
mi riaccompagn2, fino a quando, sollecitato dalla
Presidente per una conferenza su questo tema, ripresi
quellopera dalla mia confusa biblioteca.
La vicenda pu cos riassumersi: il protagonista
Josef K., un procuratore di banca, trentenne,uomo
normale che ha fatto una discreta carriera, riceve
una mattina di buon'ora due personaggi misteriosi,
vestiti in modo strano, i quali gli comunicano che
in istato di arresto. Tuttavia non sar trattenuto;
baster che egli si sottoponga al giudizio di un
fantomatico tribunale,il quale dovr stabilire la
1 1 Quale sintonia con le parole di GIDE,Diario,28 agosto 1940: io rileggo il processo dio Kafka con
una ammirazione pi viva ancora ,se possibile, di quando ho scoperto per la prima volta questo libro
prestigioso 2 Infatti, in epoca recente, nella Rivista in Iure Praesentia,1997,
2
pena da infliggergli. K. respinge dapprima l'accusa
di aver violata la legge,in quanto ignora di quale
delitto sia accusato, accetta con reticenza di
scegliersi un avvocato,Huld,cerca poi di guadagnarsi
il favore dei giudici ricorrendo a un pittore
Titorelli; ha un colloquio imprevisto col cappellano
del carcere. Ma il suo destino segnato: alla
vigilia del suo trentunesimo compleanno,due signori
vestititi di nero lo prelevano dalla pensione ove
abita, lo conducono nei dintorni della citt e lo
sgozzano con un coltello da macellaio,secondo un
cerimoniale cui K. non tenta nemmeno di sottrarsi.
Limpressione che riportai, allora, era di amarezza
e di commiserazione per quel povero Josef K, Ma,
poco alla volta, - e ci allora mi meravigliava per
la progressiva sempre crescente rassegnazione, si
persuase di una colpa non meglio identificata (ma non
occorreva mi aveva insegnato i professori di penale,
una imputazione puntuale?); come mai non si faceva
valere questo argomento? E come mai un valente
avvocato, al quale,come vedremo si rivolse,
lavv.Huld, di cui diremo, lo tratt con sufficienza
e nulla fece per lui?
3
Kafka per meglio conoscerlo, va inquadrato nelle
diverse epoche in cui di volta in volta ha vissuto le
sue creazioni letterarie; ai tre periodi della sua
breve esistenza, corrisponde il diverso contenuto
della sua produzione letteraria: il primo periodo
quello che va dal 1912 al 1915 (quando scrive: la
condanna, la metamorfosi, il processo); i temi
prevalenti sono quelli della colpa, della condanna,
della esclusione, suggeritigli evidentemente dal
dissidio con suo padre, alla difficolt di integrarsi
nella societ, al fallimento del suo progetto
matrimoniale con Felice3.
Il secondo periodo va dal 1916 al 1918, il periodo
della esclusione; egli ha superato le conseguenze
della rottura del fidanzamento con Felice, e scrive
brevi racconti ( un medico di campagna, una visita
alla miniera, il cruccio di un padre di famiglia).
Si ha qui limpressione che la esclusione dalla
famiglia, dalla societ, si sia gi consumata; emerge
una fatalit inesorabile ( questo un altro tema
del processo).
Nel terzo periodo, dal 1919 inizia il lavoro sul
castello, caratterizzato dalla ricerca.
3 In questo periodo si sviluppano pensieri sull'arte, sulla inefficienza impersonata nel pittore meschino
Titorelli,che dipinge quadri prevelentemente di giudici assai mediocre, di ncui diremo.
4
In questa vasta e variegata attivit che egli alla
fine della vita voleva forse rinnegare, estremamente
difficile l'interpretazione delle opere,incluso il
processo, Avendo ottenuto il risultato di dare forma
coerente alla sua angoscia, egli aveva trovato la sua
strada originale nella letteratura4. Ed altrettanto
difficile distinguere i vari filoni della sua opera.
Possono distinguersi: il tema della colpa, (che
impinge nella psicanalisi freudiana); quello che, per
cos dire, attiene alla visione religiosa della vita;
quello psicologico; quello umoristico(della comicit
dell'opera. Fra questi prescelgo per il processo,per
il momento5 il filone, che pu qualificarsi
giuridico- giudiziario, occasionato dal fatto che
Kafka era laureato(se pur contro la sua volont) in
legge. Peraltro, questa scelta nasce, forse, come
naturale6, dalla mia distorsione professionale. Gli
aspetti giuridici attengono ai temi della legge,della
organizzazione giudiziaria,degli interrogatori,
dell'opinione di K.sugli operatori di giustizia.
4 CRESPI,Kafka umorista,Milano,1984,pag.90 ss. 5 Per ora accantono l'altro filone che pure mi attrae, quello della comicit di Kafka,se ne potr parlare in altra
occasione. 6 Mi occupo di diritto dalla data della mia iscrizione in giurisprudenza nell'Unoiversit di Messina,
1940, a tuttoggi, sono ben 72 anni !
5
Ma, per cercare di puntualizzare i contenuti '
opportuna una premessa:
a)sul metodo seguito da Kafka: un particolare
metodo induttivo,(quello tipico del discorso legale,
che ha base nel pensiero aristotelico e in quello
ciceroniano).Per Kafka, il metodo muove da narrazioni
molto puntuali ed analitiche,irreali, e trasforma
queste narrazioni in conseguenze reali, dando cos
luogo a stranezze che impressionano il lettore. Egli
scende via via al particolare in una sorta di unit
concettuale tra l'immaginario e il reale, ed
nell'analisi del reale che si trova spesso per il
contrasto, l'aspetto umoristico
b) sull'ansia che comincia a insinuarsi fin
dall'inizio, quando dopo il primo momento di
incredulit circa la visita dei due poliziotti, sia
per il luogo: una casa in un sobborgo,ove egli non
era mai stato,
Qui si manifesta il primo germe dell'idea che poi si
svilupper ossessivamente in varie occasioni, che
tutti sapevano della di lui (indeterminata e
generica) colpa.
c)sulla descrizione dei luoghi,spesso con l'analisi
dei personaggi e degli atti da questi compiuti,
6
tendente a screditare gli ambienti che avevano un
diretto nesso con la giustizia e con la
legge.mostrandovi la inabitabilit,la mancanza
d'aria,l'affollamento,etc.
Tema ancor oggi di attualit.In particolare:l'aula di
udienza piena, la descrizione della udienza,
anticipa, profeticamente,quello che oggi si verifica.
Josef giunse finalmente alla prima porta del quinto
piano, ove una giovane donna con due occhi neri e
luminosi (vedremo il ripetersi di tali descrizioni
degli occhi femminili)) , gli indic una porta aperta
della stanza accanto, dicendogli: avanti si
accomodi. Siamo in piena fantasia,nel regno della
irrealt)). E qui descritta l'aula di udienza, una
stanza con 2 finestre di media grandezza,intorno a
cui proprio sotto il soffitto, correva una galleria
dove la gente doveva stare curva e toccava il
soffitto con la testa,tanto che si portava i cuscini
per metterli sopra la testa e non urtare col soffitto
(satira). L'ingresso nell'aula pone K. A contatto
visivo e auditivo col giudice: alla estremit della
sala dove c'era un podio basso,ma affollato anch'esso
di gente,con un tavolo messo di traverso, dietro il
quale, presso l'orlo del podio sedeva un ometto
7
grasso e sbuffante Questi era l'inquirente (il
p.m.attuale,il gip,che so io),questi era colui che
prese a rimproverarlo per il ritardo, L'ometto grasso
e sbuffante, pur dicendo di non avere l'obbligo di
sentirlo, disse che eccezionalmente voleva farlo, ma
che non si ripetesse pi il ritardo. E la gente si
pigiava dietro K., come accade,oggi, nelle udienze
affollate, dovette tenersi saldo sulle gambe per non
rovesciare il tavolino del giudice istruttore.
Nell'altro capitolo dedicato alla sala delle adunanze
vuota , alle cancellerie vi qualche riferimento
alla organizzazione giudiziaria, e si incrocia la
prosecuzione del dialogo con una donna che gli offre
laiuto che K in un primo tempo rifiuta; nonch la
giustificazione di K che prega la donna di non fare
nulla per il suo processo, rispetto al quale afferma
a me non me ne importa nulla dellesito di questo
processo e anche una condanna mi farebbe solo
ridere. Qui un accenno alla lungaggine del processo
Ancora una volta il dialogo si inframmette sui
rapporti che la donna ha col giudice istruttore, con
uno studente e con Bertaldo, il marito. In soffitta;
si accorse di un cartello appeso alla fine di una
scala di