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PARROCCHIA DI SANT’ANDREA APOSTOLO – UDINE/PADERNO - Piazza Paderno 1 – 33100 UDINE Tel. 0432 42809 / email: [email protected] Anno V – n. 222/05/19 QUINTA SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO 10 - 16 febbraio 2019 Rinunciare per il Signore significa fiorire riempire la vita In quel tempo, mentre la folla gli faceva ressa attorno per ascoltare la parola di Dio, Gesù, stando presso il lago di Gennèsaret, vide due barche accostate alla sponda. I pescatori erano scesi e lavavano le reti. Salì in una barca, che era di Simone, e lo pregò di scostarsi un poco da terra. Sedette e insegnava alle folle dalla barca. Quando ebbe finito di parlare, disse a Simone: «Prendi il largo e gettate le vostre reti per la pesca». Simone rispose: «Maestro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterò le reti». Fecero così e presero una quantità enorme di pesci e le loro reti quasi si rompevano. Allora fecero cenno ai compagni dell’altra barca, che venissero ad aiutarli. Essi vennero e riempirono tutte e due le barche fino a farle quasi affondare. Al vedere questo, Simon Pietro si gettò alle ginocchia di Gesù, dicendo: «Signore, allontànati da me, perché sono un peccatore». Lo stupore infatti aveva invaso lui e tutti quelli che erano con lui, per la pesca che avevano fatto; così pure Giacomo e Giovanni, figli di Zebedèo, che erano soci di Simone. Gesù disse a Simone: «Non temere; d’ora in poi sarai pescatore di uomini». E, tirate le barche a terra, lasciarono tutto e lo seguirono. La nostra vita si mette in cammino, avanza, cammina, corre dietro a un desiderio forte che nasce da una assenza o da un vuoto che chiedono di essere colmati. Che cosa mancava ai quattro pescatori del lago per convincerli ad abbandonare barche e reti e a mettersi in cammino dietro a quello sconosciuto, senza neppure domandarsi dove li avrebbe condotti? Avevano il lavoro e la salute, una casa, una famiglia, la fede, tutto il necessario per vivere, eppure qualcosa mancava. E non era un'etica migliore, non un sistema di pensiero più evoluto. Mancava un sogno. Gesù è il custode dei sogni dell'umanità: ha sognato per tutti cieli nuovi e terra nuova.

Rinunciare per il Signore significa fiorire riempire la vita · R O Signore, quanto è mirabile il tuo nome su tutta la terra! 12 MARTEDÌ LO 1ª set ore 8.00 Santa Messa ... R Benedici

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PARROCCHIA DI SANT’ANDREA APOSTOLO – UDINE/PADERNO - Piazza Paderno 1 – 33100 UDINE Tel. 0432 42809 / email: [email protected]

Anno V – n. 222/05/19

QUINTA SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO 10 - 16 febbraio 2019

Rinunciare per il Signore significa fiorire riempire la vita

In quel tempo, mentre la folla gli faceva

ressa attorno per ascoltare la parola di Dio,

Gesù, stando presso il lago di Gennèsaret,

vide due barche accostate alla sponda. I

pescatori erano scesi e lavavano le reti. Salì

in una barca, che era di Simone, e lo pregò

di scostarsi un poco da terra. Sedette e

insegnava alle folle dalla barca.

Quando ebbe finito di parlare, disse a

Simone: «Prendi il largo e gettate le vostre

reti per la pesca». Simone rispose:

«Maestro, abbiamo faticato tutta la notte e

non abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterò le reti». Fecero così e presero

una quantità enorme di pesci e le loro reti quasi si rompevano. Allora fecero cenno ai

compagni dell’altra barca, che venissero ad aiutarli. Essi vennero e riempirono tutte e

due le barche fino a farle quasi affondare.

Al vedere questo, Simon Pietro si gettò alle ginocchia di Gesù, dicendo: «Signore,

allontànati da me, perché sono un peccatore». Lo stupore infatti aveva invaso lui e tutti

quelli che erano con lui, per la pesca che avevano fatto; così pure Giacomo e Giovanni,

figli di Zebedèo, che erano soci di Simone. Gesù disse a Simone: «Non temere; d’ora in

poi sarai pescatore di uomini».

E, tirate le barche a terra, lasciarono tutto e lo seguirono.

La nostra vita si mette in cammino, avanza, cammina, corre dietro a un desiderio forte

che nasce da una assenza o da un vuoto che chiedono di essere colmati. Che cosa

mancava ai quattro pescatori del lago per convincerli ad abbandonare barche e reti e a

mettersi in cammino dietro a quello sconosciuto, senza neppure domandarsi dove li

avrebbe condotti?

Avevano il lavoro e la salute, una casa, una famiglia, la fede, tutto il necessario per

vivere, eppure qualcosa mancava. E non era un'etica migliore, non un sistema di

pensiero più evoluto. Mancava un sogno. Gesù è il custode dei sogni dell'umanità: ha

sognato per tutti cieli nuovi e terra nuova.

I pescatori sapevano a memoria la mappa delle rotte del lago, del quotidiano piccolo

cabotaggio tra Betsaida, Cafarnao e Magdala, dietro agli spostamenti dei pesci. Ma

sentivano in sé il morso del più, il richiamo di una vita dal respiro più ampio. Gesù offre

loro la mappa del mondo, anzi un altro mondo possibile; offre un'altra navigazione:

quella che porta al cuore dell'umanità «vi farò pescatori di uomini», li tirerete fuori dal

fondo dove credono di vivere e non vivono, li raccoglierete per la vita, e mostrerete

loro che sono fatti per un altro respiro, un'altra luce, un altro orizzonte. Sarete nella

vita donatori di più vita.

Gesù si rivolge per tre volte a Simone:

- lo pregò di scostarsi da riva: lo prega, chiede un favore, lui è il Signore che non si

impone mai, non invade le vite;

- getta le reti: Simone dentro di sé forse voleva solo ritornare a riva e riposare, ma

qualcosa gli fa dire: va bene, sulla tua parola getterò le reti. Che cosa spinge Pietro a

fidarsi? Non ci sono discorsi sulla barca, solo sguardi, ma per Gesù guardare una

persona e amarla erano la stessa cosa. Simone si sente amato.

- non temere, tu sarai: ed è il futuro che si apre; Gesù vede me oltre me, vede

primavere nei nostri inverni e futuro che già germoglia.

E le reti si riempiono. Simone davanti al prodigio si sente stordito: Signore, allontanati

da me, perché sono un peccatore. Gesù risponde con una reazione bellissima che

m'incanta: non nega questo, ma lui non si lascia impressionare dai difetti di nessuno,

dentro il presente lui crea futuro. E abbandonate le barche cariche del loro piccolo

tesoro, proprio nel momento in cui avrebbe più senso restare, seguono il Maestro

verso un altro mare. Sono i “futuri di cuore”. Vanno dietro a lui e vanno verso l'uomo,

quella doppia direzione che sola conduce al cuore della vita.

Chi come loro lo ha fatto, ha sperimentato che Dio riempie le reti, riempie la vita,

moltiplica libertà, coraggio, fecondità, non ruba niente e dona tutto. Che rinunciare per

lui è uguale a fiorire.

(Letture: Isaia 6, 1-2.3-8; Salmo 137; 1 Corinzi 15, 1-11; Luca 5, 1-11).

p. Ermes Ronchi

DOMENICA 3 FEBBRAIO, ALLE PORTE DELLA

CHIESA ABBIAMO RACCOLTO 930,00 EURO

DESTINATI AI MALATI DI LEBBRA E

AL CENTRO AIUTO ALLA VITA.

GRAZIE PER LA VOSTRA GENEROSITA’.

CC AA LL EE NN DD AA RR II OO LL II TT UU RR GG II CC OO SS EE TT TT II MM AA NN AA LL EE 5ª settimana del Tempo Ordinario e 1ª settimana della Liturgia delle Ore

5ª DEL TEMPO ORDINARIO Is 6,1-2a.3-8; Sal 137 (138); 1 Cor 15,1-11; Lc 5,1-11 Lasciarono tutto e lo seguirono. R Cantiamo al Signore, grande è la sua gloria.

10 DOMENICA

LO 1ª set

ore 8.00 Santa Messa ore 10.30 SANTA MESSA ore 19.00 Santa Messa

B. Vergine Maria di Lourdes (mf) Gn 1,1-19; Sal 103 (104); Mc 6,53-56 Quanti lo toccavano venivano salvati. R Gioisca il Signore per tutte le sue creature.

11 LUNEDÌ

LO 1ª set

• Giornata mondiale del malato ore 8.00 Santa Messa ore 19.00 Santa Messa ore 20.30 GRUPPO GIOVANI

Gn 1,20–2,4a; Sal 8; Mc 7,1-13 Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini. R O Signore, quanto è mirabile il tuo nome su tutta la terra!

12 MARTEDÌ

LO 1ª set

ore 8.00 Santa Messa ore 19.00 Santa Messa ore 20.30 CORO PARROCCHIALE

Gn 2,4b-9.15-17; Sal 103 (104); Mc 7,14-23 Ciò che esce dall’uomo è quello che rende impuro l’uomo. R Benedici il Signore, anima mia!

13 MERCOLEDÌ

LO 1ª set

ore 8.00 Santa Messa ore 19.00 Santa Messa ore 20.30 GRUPPO DEL VANGELO

Ss. Cirillo e Metodio (f) At 13,46-49; Sal 116 (117); Lc 10,1-9 La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai. R Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo.

14 GIOVEDÌ

LO Prop

ore 8.00 Santa Messa ore 19.00 Santa Messa

Gn 3,1-8; Sal 31 (32); Mc 7,31-37 Fa udire i sordi e fa parlare i muti. R Beato l’uomo a cui è tolta la colpa.

15 VENERDÌ

LO 1ª set

ore 8.00 Santa Messa ore 14.30 CATECHISMO ore 16.30 CATECHISMO ore 19.00 Santa Messa

Gn 3,9-24; Sal 89 (90); Mc 8,1-10

Mangiarono a sazietà. R Signore, tu sei stato per noi un rifugio di generazione in generazione.

16 SABATO

LO 1ª set

ore 8.00 Santa Messa ore 14.30 CATECHISMO ore 19.00 Santa Messa

6ª DEL TEMPO ORDINARIO Ger 17,5-8; Sal 1; 1 Cor 15,12.16-20; Lc 6,17.20-26 Beati i poveri. Guai a voi, ricchi. R Beato l’uomo che confida nel Signore.

17 DOMENICA

LO 2ª set

ore 8.00 Santa Messa ore 10.30 SANTA MESSA ore 19.00 Santa Messa

UFFICIO PARROCCHIALE

Ogni mattina da lunedì a sabato,

dalle ore 11 alle ore 12. Il martedì e il venerdì anche nel pomeriggio,

dalle ore 16 alle ore 18

Telefono canonica 0432 42809 - e-mail [email protected]

«Sulla tua parola getter le reti». (Lc 5,5).

Straordinario il primo versetto del Vangelo di questa domenica: «la folla faceva ressa per ascoltare la parola di Dio». Faceva ressa attorno a Gesù. Già… perché lui non la proclamava in una sinagoga o durante alcuni momenti al tempio. Lui non aveva bisogno di riti e liturgia per ascoltare e far parlare Dio.

Per lui ogni dove era un luogo giusto: terraferma, barca, pendii, radure, case di gente comune, e anche luoghi di culto e di preghiera. Per lui tutti potevano ascoltare Dio: uomini e donne, grandi e piccoli, giusti e peccatori. Per lui Dio non parlava attraverso riti e parole difficili. Il Padre raggiungeva il cuore dei figli attraversando la loro esperienza quotidiana, accarezzando i loro fallimenti e sofferenze, facendo sentire la sua presenza rassicurante in momenti particolari. Ecco allora, per questo la gente faceva ressa. Aveva sete di Dio e tra loro c’era qualcuno capace di dissetare davvero, senza chiedere contraccambio; uno capace di donare parole preziose capaci di trasformare la vita. E si sa… quando incontri qualcuno così non lo molli facilmente.

Ora sta a noi fermarci un attimo e dire a noi stessi alcune verità, ognuno per la parte che gli compete… per la vita che vive. Quella parola donata da Gesù viene donata anche a noi oggi: è parola che può davvero fare la differenza nella nostra vita. È parola che può davvero scomodarci, aprire prospettive nuove, spostare i nostri rassicuranti baricentri, destabilizzarci, spingerci verso un largo poco confortevole. E allora a noi scegliere. Primo, se attivare o meno l’audio.

Poi se, dopo aver ascoltato, seguire sul serio quanto la Parola chiede o limitarci a fare quello che abbiamo sempre fatto, credendola volontà di Dio.

OGNI LUNEDI’,

ALLE ORE 20.30,

IN CANONICA,

INCONTRO

CON I GIOVANI

«Sesso si, sorprese no: metodi contraccettivi?» è il tema della serata, che avrà per relatore il prof. Giuseppe Spimpolo, vicepresidente dell’INER di Verona (Istituto nazionale per l’educazione alla sessualità e alla

fertilità). L’incontro del 13 febbraio, che avrà inizio alle 20.30, si abbinerà con un secondo appuntamento legato a tematiche di affettività/sessualità, previsto per il 27 febbraio sul tema «Crisi di coppia: lasciarsi, sopportarsi, amarsi?».

GRUPPO DEL VANGELO

OGNI MERCOLEDI’, ALLE ORE 20.30,

NELLA CAPPELLA FERIALE,

L’incontro si svolgerà nella consueta location dell’oratorio parrocchiale di San Paolino (Udine, angolo tra v.le Trieste e via XXX ottobre).

Un’avventura tutta da coltivare» ed è una serata

di preghiera e animazione per i pre-adolescenti

del Vicariato Urbano. Sembra una cosa banale,

invece la sera di sabato 16 febbraio sarà una

bella festa per tutti i ragazzi del Vicariato

Urbano, dalla V elementare alla III media. Il

ritrovo sarà alle 19.00 nella chiesa di Pasian di

Prato, per celebrare assieme la Santa Messa. A

seguire, nell’oratorio pasianese, ci sarà una

grande “pizzata” e un gioco a tema.

ISCRIZIONI: Iscrizioni entro e non oltre mercoledì 13

febbraio alla mail.

[email protected]

quota d’iscrizione:

€4 da consegnare il giorno 16

Domenica 3 marzo3 marzo3 marzo3 marzo 2012012012019999

Una giornata sulla neveUna giornata sulla neveUna giornata sulla neveUna giornata sulla neve a a a a SappadaSappadaSappadaSappada

ore 7.30: Ritrovo dei partecipanti in Piazza Paderno

(Piazza della Chiesa), partenza per sappadapartenza per sappadapartenza per sappadapartenza per sappada

ore 9.30 ca. arrivo a Sappada, e mattinata a disposizione per

qualche ora di sci o per una passeggiata nei diversi borghi ore 12.30 ca. pranzo al sacco portato da casa o in un bar o

pizzeria.

Nel pomeriggio ulteriore tempo libero fino alle ore 16.30.

Ore 16.45 Santa Messa nella chiesa parrocchiale

Ore 17.30ca inizio del viaggio di ritorno con arrivo a Udine previsto per le ore

20.00ca.

QUOTA DI PARTECIPAZIONE:

€ 15,00 da versare al momento dell’iscrizione.

Si chiede ai genitori di accompagnare i bambini più piccoli.

Si rinnova anche nella Chiesa udinese, domenica 10 febbraio, la Giornata del malato che sarà celebrata con la Santa Messa presieduta dall’arcivescovo di Udine, mons. Andrea Bruno Mazzocato, in Cattedrale alle 16 (alle 15 ci sarà la recita del Santo Rosario).

Come sempre la celebrazione vedrà la partecipazione dei tanti volontari dell’Unitalsi che insieme agli ammalati gremiranno la Cattedrale di Udine e ascolteranno le parole del messaggio di Papa Francesco per la Giornata, intitolato Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date (Mt 10,8).

Cade quest’anno un anniversario particolare e molto sentito, nel 2019 ricorre infatti il 150° anniversario della nascita e 140° della morte di Santa

Bernadette.

Nel suo messaggio il Santo Padre ricorda che «ogni uomo è povero, bisognoso e indigente».

«Quando nasciamo – scrive infatti il Papa – per vivere abbiamo bisogno delle cure dei nostri genitori, e così in ogni fase e tappa della vita ciascuno di noi non riuscirà mai a liberarsi totalmente dal bisogno e dall’aiuto altrui, non riuscirà mai a strappare da sé il limite dell’impotenza davanti a qualcuno o qualcosa». «Il leale riconoscimento di questa verità – osserva Francesco – ci invita a rimanere umili e a praticare con coraggio la solidarietà, come virtù indispensabile all’esistenza».

«La gratuità umana è il lievito dell’azione dei volontari che tanta importanza hanno nel settore socio-sanitario e che vivono in modo eloquente la spiritualità del Buon Samaritano», ricorda ancora il Papa, ringraziando e incoraggiando le associazioni di

volontariato e tra queste l’Unitalsi. Realtà importantissima anche nella diocesi di Udine.

Come detto l’appuntamento in Cattedrale a Udine è fissato per domenica 10 febbraio alle ore 15. Alla recita del S. Rosario seguirà, alle 16, la concelebrazione eucaristica (in diretta su Radio Spazio). Al termine, la tradizionale e suggestiva fiaccolata al canto dell’«Ave Maria di Lourdes».