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Rivelatori a semiconduttore nella
fisica di Sapore (I Parte)
Marcello A GiorgiVilla Gualino25-26,02,2010
2/25/2010 1M.A.Giorgi Villa Gualino
2/25/2010 M.A.Giorgi Villa Gualino 2
Outline
• Motivazioni
• Inizio dell’ avventura
• Principio di funzionamento e caratteristiche rivelatori a strip
• semiconduttori
• funzionamento e scelte tecniche
• Processo di fabbricazione
• segnale e rumore
• risoluzione spaziale
• Esempio di un rivelatori
• Altri rivelatori a semiconduttore:
– Pixel, Silicon drift chamber, CCD, 3D, pixel monolitici
2/25/2010 M.A.Giorgi Villa Gualino 3
Rivelatori a semiconduttore
• Utilizzati da tempo in fisica nucleare per misure di energia edin radioprotezione.
• In fisica delle alte energie sono stati utilizzati a partire daglianni ’80 in esperimenti di fisica di sapore.
• Successivamente impiegati (vedi esperimenti ad LHC) come strumenti di tracciatura di particelle cariche.
• Grazie alle peculiarita’ di questi rivelatori (ottima risoluzionespaziale, compattezza, velocita’):
1. Sono risultati fondamentali nei sistemi di tracciatura di tutti gli attualie futuri esperimenti HEP
2. E’ stato possibile lo studio accurato della fisica del charm e del beauty.
Misure di tempi di decadimento
La misura della vita media da’ informazioni sulla
interazione responsabile del decadimento della
particella instabile.
Inoltre, come ben noto la vita media, cosi’ come la
massa, la carica elettrica e gli altri numeri quantici
additivi e’ uno dei caratteri identificativi di una
particella.
2/25/2010 4M.A.Giorgi Villa Gualino
Misure di tempi di decadimento
La misura della vita media da’ informazioni sulla interazione
responsabile del decadimento della particella instabile.
Inoltre, come ben noto la vita media, cosi’ come la massa,
la carica elettrica e gli altri numeri quantici additivi e’ uno
dei caratteri identificativi di una particella.
La misura del tempo di decadimento consente (anche in
tempo quasi reale eg. con il Silicon Vertex Trigger di
CDF) il tag di eventi .
2/25/2010 5M.A.Giorgi Villa Gualino
2/25/2010 M.A.Giorgi Villa Gualino 6
Esempi di misura del tempo di decadimento
Particelle
con flavour pesate (B, D, tau):
• Vita media dell’ordine di 1 ps• Decadono in volo in punti (vertici secondari) a distanze dal punto di
produzione (vertice primario) misurabili con metodi che fornisconoprecisioni ≤ O(100mm) .
• La molteplicita’ di particelle cariche varia dopo il decadimento.• Le tracce da particelle cariche del decadimento provengono da vertici
secondari e possono avere un hanno elevato parametro d’impatto
b
b=parametro d’impatto
Minima distanza della traccia dal
vertice primario
tc
Primary vertexSecondary vertex
Sd KJB /E.g.
Inizio della storia…….
• 1974 scoperta dello stato fondamentale del
charmonio J/Ψ (1 -- ).
• 1978 studio degli stati eccitati Ψ’ e Ψ” e
scoperta dei mesoni con charm D0 e D±
• Ipotesi su vita media ( O(10-12 – 10-14 s).
Misure molto preliminari con emulsioni
mostravano indicazioni di τ≤ 10-14 s. (?)
2/25/2010 7M.A.Giorgi Villa Gualino
Cont……..
Per una misura diretta elettronica della vita
media del charm c’era bisogno di 2 ingredienti
di base:
Lorentz boost= per estendere il cammino del
mesone prima del decadimento
Precisione nella misura del punto di decadimento
O(100-200mm)
2/25/2010 8M.A.Giorgi Villa Gualino
Fotoproduzione diffrattiva di charm
L’idea base per la misura della vita media del Charm consisteva in:
• Fotoprodurre diffrattivamente con gamma di energia maggiore di
100 GeV uno stato puro (1 --) con il minimo di trasferimento di
impulso al bersaglio.
• L’energia incidente fluisce nello stato
fornendo pertanto un boost ~20-30 che permette lunghezze di
decadimento dell’ordine dei millimetri rendendo possibile la misura
nel range 5 10 -14 – 10 -12 s.
NECESSARIO UN RIVELATORE CHE MISURI IL PUNTO DI
PRODUZIONE E DI DECADIMENTO CON RISOLUZIONE
O(100micron).
__
DDAA 0
__0 DDreoppuDD -
2/25/2010 9M.A.Giorgi Villa Gualino
Idea
Un telescopio che funzioni da targhetta e che misuriil punto di produzione e di decadimento
Si misura il rinculo e la variazione di molteplicita’ con la altezza di impulso dei singoli costituentidel telescopio
2/25/2010 M.A.Giorgi Villa Gualino 10
Misura di ionizzazione
2/25/2010 M.A.Giorgi Villa Gualino 12
Il segnale di ionizzazione e’ proporzionale
al numero di particelle al minimo che
attraversano il singolo layer.
E’ necessario un rivelatore ad ionizzazione:
camera ad ionizzazione molto sottile una
per stato del telescopio
Rivelatori di ionizzazioneP.F.Manfredi @Scuola di
Dottorato Pisa (2004)
2/25/2010 13M.A.Giorgi Villa Gualino
Camere a ioniozzazione cont..
P.F.Manfredi @Scuola di
Dottorato Pisa (2004)
2/25/2010 14M.A.Giorgi Villa Gualino
• Elettrodi depositati su un cristallo isolante
consentono di realizzare un contatore a
ionizzazione. Questo non e’ possibile con
silicio e germanio che hanno gap di energia fra
le bande di valenza e di conduzione
rispettivamente di 1.1 eV e 0.67 eV.
2/25/2010 15M.A.Giorgi Villa Gualino
2/25/2010 M.A.Giorgi Villa Gualino 16
Camere a ionizzazione a stato solido
• Rispetto al gas:
– Piu’ denso -> piu’ sottile (300 um di Si)
– Carica sufficiente senza moltiplicazione
– Utilizza I portatori di entrambi I segni
– Bassa energia di ionizzazione
+ -+
++
-
--
-V
0
mm300
2SiO
AContatto-
AContatto-
2SiO
cmk
typen
-
5
p
n
E
2/25/2010 M.A.Giorgi Villa Gualino 17
Domande Parametro fisico
• Quanta energia perde la
particella
• Quanta carica produce
• Quanta carica riesco a
raccogliere
• Riesco a distinguerla da
rumore
• r, Z, spessore
dE/dl= r x 1.66 MeV/g•cm-2
• EI = Energia di ionizzazione
Q = q •DE/ EI
• Mobilita’
Vita media dei portatori
Intrappolamento
• Corrente di leakage
Rumore elettronico
Evhe
,
m
2/25/2010 M.A.Giorgi Villa Gualino 18
E’ necessario:
• Energia di ionizzazione piccola
– Ei<20eV
• Mobilita’ elevata
• Vita media dei portatori elevata
– tau>100 us
• Leakage basso
– Pochi portatori liberi a temperatura ambiente
• Queste caratteristiche si trovano in Si, Ge, GaAs
(semiconduttori)
2/25/2010 M.A.Giorgi Villa Gualino 19
Gli elettroni di valenza sono usati per costruire il legame fra due ioni adiacenti. Silicio e germanio (i
semiconduttori più comuni) hanno legami covalenti.
Sia il silicio che il germanio hanno una struttura cristallina come indicato, cioè hanno un
legame tetravalente.
Il silicio ha in totale 14 elettroni di cui 4 di valenza il nucleo ionico ha carica +4.
Siccome gli elettroni di valenza servono ad unire gli atomi adiacenti, sono strettamente legati al
nucleo a 0 K bassa conducibilità.
Cristallo di Silicio
2/25/2010 M.A.Giorgi Villa Gualino 20
Struttura a bande nei cristalli
• Ogni banda puo’ accogliere 2N e- (N atomi nel cristallo)
• La struttura delle bande (gap, larghezze) dipende dal tipo di cristallo
• L’occupazione delle bande dipende dal numero di elettroni disponibili (posizione nella
tavola periodica)
• L’ultima banda completamente occupata e’ detta di valenza, quella successiva di
conduzione
• La struttura cristallina trasforma I livelli atomici discreti in bande di
energia continue
E
E=0
E2
E1
E3
En
Eg3
Eg2
Eg1
CRISTALLO
2/25/2010 M.A.Giorgi Villa Gualino 21
Conduttori,Semiconduttori,Isolanti
•In un metallo banda di conduzione e di
valenza sono sovrapposte.
molti elettroni liberi e alta
conducibilità.(n~1022 elettroni/cm3)
•In semiconduttori ed isolanti banda di
valenza e di conduzione sono separate:
Isolanti Eg 5 eV
Semiconduttori Eg 1 eV
(Si Eg=1.12 eV, Ge Eg=0.67 eV)
WW
W
Conduction
Band
Valence
Band
Metal Semiconductor Insulator
Eg=Ec-Ev
Eg
Ef
E
valence band
conductance band
h
e
Elettroni in banda
di conduzione (n)
Eg
Ec
Ev Lacune in banda di
valenza (p)
•Per eccitazione termica si hanno transizioni di e- tra banda di valenza e conduzione.
•La conducibilità dipende da entrambi i portatori (n e p) e cresce al crescere della temperatura.
2/25/2010 M.A.Giorgi Villa Gualino 22
Mobilita’ e Resistivita’
• Mobilita’ me,h
– m dipende dal campo E (saturazione per alti campi) e dalla densita’ di drogante
• Resistivita’
• Semiconduttori intrinseci (puri)
– Si r=230 Kcm, Ge r=45 cm
)(
1
pnq hn mmr
Si Ge
me cm2/Vs 1350 3900
mh cm2/Vs 480 1900
Evhe
,
m
2/25/2010 M.A.Giorgi Villa Gualino 23
Portatori all’equilibrio termico
• Probabilita’ di occupazione: Fermi-Dirac f(E)
– Livello di fermi EF = energia per cui si ha probabilita’ di occupazione 1/2
• Densita’ degli stati g(E): dal calcolo delle bande (“stato solido”)
• Densita’ di portatori:
n(E) = f(E)•g(E)
p(E) = [1-f(E)]•g(E)
• Nei semic. Intriseci ni= pi
E
f(E)
E
E
g(E)
n(E), p(E)
EcEv
EF
np
-
kT
EEEf
Fexp1
1)(
2/25/2010 M.A.Giorgi Villa Gualino 24
Densita’ di portatori in semiconduttori
intriseci
• Nei semiconduttori intrinseci (non drogati):
– Densita degli stati ai bordi delle bande
– Fattore termico: raddoppio ogni 80C
• Livello di Fermi a meta’ della gap
• Per Si (a Temp ambiente) ni=1.5*1010 cm-3
-
kT
ENNnnp
g
vci exp2
iipn
2/25/2010 M.A.Giorgi Villa Gualino 25
Semiconduttori drogati
• Drogaggio: sostituzione di un atomo del cristallo con un elemento
diverso (semiconduttori estrinseco)
• Droganti introducono livelli energetici:
– Pieni vicini a Ec = tipo n = donori (V gruppo: 5 e- valenza: P,As )
– Vuoti vicini a Ev = tipo p = accettori ( III gruppo: 3 e- valenza: B,
Ga)
E
conduction band
valence bandE=Ev
E=Ec
Ea
Ed
(p-type)
(n-type)
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La giunzione p-n
Consideriamo 2 pezzi di silicio uno di tipo p e l’altro di tipo n e attacchiamoli l’uno all’altro.
Normalmente il p+ è più drogato dell’ n.
Valori tipici di drogaggio sono: 1012/cm3 (n) e 1015/cm3 (p) (molto minori che nei circuiti integrati e diodi o transistor, nei quali la concentrazione è ~ 1017(18)/cm3 )
Nella fabbricazione del silicio utilizzato per rivelatori e’ fondamentale il controllo del livello di impurezze.
1022 atomi/cm3 ,drogaggio 1012/cm3 impurezze al di sotto di 1 parte in 1011
2/25/2010 M.A.Giorgi Villa Gualino 27
Regione di svuotamento non ci
sono portatori di carica liberi.
Nessuna carica libera nella regione di
svuotamento
Gli elettroni diffondono nel p , le
lacune nell’n
si crea una differenza di
potenziale la diffusione si ferma
(A. Peisert, Instrumentation In High Energy
Physics, World Scientific)
2/25/2010 M.A.Giorgi Villa Gualino 29
Giunzione polarizzata inversamente come rivelatore di
particelle
Polarizzando inversamente il diodo (VB~100V a n+) la zona di carica spaziale in cui e’ presente il campo elettrico si estende diodo completamente svuotato d~xn~(2eVB/qNd)
1/2
Il deposito di energia nella zona completamente svuotata, dovuto al passaggio della particella carica, crea delle coppie libere e-lacuna.
Nel campo elettrico, gli elettroni derivano verso il lato n, le lacune verso il lato p inducendo un segnale sugli elettrodi di raccoltacorrente rivelabile
La zona svuotata dai portatori e’ la parte attiva del rivelatore perche’ il campo E 0
)()(53.02 VVcmmVxd rmrem
2/25/2010 M.A.Giorgi Villa Gualino 30
Schema di rivelatore al Silicio
+ -+
++
-
--
-V
0
mm300
2SiO
AContatto-
AContatto-
2SiO
cmk
typen
-
5
p
n
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Motivazioni scelte tecniche
• Silicio n-type 5 k•cm: Disponibilita’ e costo
• Drogaggio n+: definisce la fine della zona svuotata e forma
un buon contatto ohmico
• Drogaggio p+: per fare la giunzione
• Contatto Al: collegamento elettrico, Al facile da depositare
e forma buon contatto
• Ossido SiO2 : Passivazione evita che alla superficie del Si
restino legami non chiusi che formano centri di
intrappolamento e generazione
• 300 um: tecnologia elettronica OK (300-1000um)
2/25/2010 M.A.Giorgi Villa Gualino 32
Rilascio di carica nel Silicio
• EI = 3.6 eV (> Eg)
– transizioni indirette
Valore + probabile
Valor medio
n
•M.I.P. rilasciano:
–24000 e- / 300 um
–Fluttuazioni di Landau
• Necessita’ di
– basso leakage
– Elettronica a basso rumore
EI
EG
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Contributi alla corrente di leakage in
polarizzazione inversa
• Centri di generazione nel volume– IL Xd (Nd)
1/2 10 nA/cm2•300 um
– Importante la qualita’ del materiale e del processo di fabbricazione
• Generazione superficiale: viene ridotta con– Ossido di buona qualita’
– Anelli di guardia che la assorbono
)1( /
0 - kTqVeII
1 mA
1 uA
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C-V
• VTD = tensione di svuotamento totale
• CD = Capacita’ di lavoro del rivelatore
• Se gli elettrodi sono suddivisi ci sono altri contributi alla capacita’
Vx
AC
d
1
e
AcmpFd
AcmpFCD
2/33
/1
VTDV
md m300
2/1 CC
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Formazione del segnale
• Il moto della carica induce sugli elettrodi
• Tempo di raccolta (85% della carica)
• Il silicio e’ veloce!
)/exp(1)( erttq --
nse 102 er eeheh mm 3/ cmk 5r
-V
0
d
++++
----
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Rivelatori a microstrip
• Struttura geometrica e caratteristiche elettriche
• Tecnologia di produzione
• Rumore nella lettura
• Risoluzione
• Lettura sulle due facce
2/25/2010 M.A.Giorgi Villa Gualino 43
Densita’ di portatori in semiconduttori
drogati
• Legge di azione di massa sempre valida n•p=ni2
• Livello di Fermi nei semiconduttori drogati si sposta verso Ec (tipo n) o verso Ev (tipo p):– n=ni•exp[(EF-Ei)/kT]
– p=ni•exp[(Ei-EF)/kT] con Ei livello di Fermi intrinseco a meta del gap tra bande val. Conduz.
• Assunzioni:– Semiconduttori tipo n:
• Livelli donori tutti ionizzati n=ND=portatori maggioritari– n=elettroni in b. conduzione, ND=densita’ di drogante donore
– Densita’ di lacune (portatori di minoranza) p=ni2/ND
– Semiconduttori tipo p:• Livelli accettori tutti occupati p=NA=portatori maggioritari
– p=lacune in b. valenza, NA=densita’ di drogante accettore
– Densita’ di elettroni (portatori di minoranza) n=ni2/ NA
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Riassunto proprieta’ del Si
Nel silicio puro Eg=Ec-Ev=1.12 eV ed ni=1.45x1010 cm-3 a temperatura ambiente. Nei silici drogati (n o p) anche compensati (n=ND-NA) non si riesce a ridurre la densita’ di portatori al di sotto di 1011 cm-3
In un silicio di superficie 1cm2 e spessore 300mm abbiamo 4.5x108 portatori di carica, ma una particella al minimo (MIP) crea circa 2.4x104 coppie e-h S/N~10-4
impossibile vedere un segnale.
Il controllo del leakage non e’ possibile con il drogaggio uniforme
Si può migliorare la situazione raffreddando il silicio (non molto pratico) o svuotandolo (depleting) nella regione di svuotamento o di carica spaziale la densita’ di portatori liberi e’ molto ridotta