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ROMA, 25 maggio 2007
SERVIZI PUBBLICI SU MOBILE E STRATEGIE MULTICANALE
L’INFOMOBILITA’ IN VALLE D’AOSTA
Giorgio CONSOL, Dipartimento sistema informativo
Presidenza della Regione
Assessorato Bilancio, Finanze, Programmazione e Partecipazioni
regionaliDipartimento Sistema Informativo
2
Mobilità e infomobilitàMobilità e infomobilità
In ambito europeo, il quadro strategico i2010 ha evidenziato la necessità di rendere più sicura ed efficiente la mobilità, poiché : i costi europei derivanti dalla congestione stradale sono di ca 120MLD€ (2% PIL); i cittadini europei passano in media 1 ora/giorno sulle strade (il 30% è dovuto a congestionamenti) 48.000 incidenti mortali e 1.700.000 i feriti sulle strade europee ogni anno15MLD€ i costi sociali per le spese mediche dovute a incidenti
Fonte : European Mobility Forum 2007
L’infomobilità può essere definita come il complesso di elementi organizzativi e strumenti (hardware, software, telecomunicazioni) finalizzati a migliorare l’efficienza, la qualità, la sicurezza e l’impatto della mobilità di veicoli, persone e merci.
Le nuove tecnologie, grazie alla convergenza su IP, rendono possibili applicazioni innovative ed efficaci in diversi ambiti connessi alla mobilità:WebMobile (GPRS, 3G e HSDPA)DVB-HLocalizzazione (GPS)
3
Quadro regionale generale di riferimentoQuadro regionale generale di riferimento
La Valle d’Aosta nel sistema logistico nazionale e internazionale
Interventi relativi alla mobilità
Sotto il profilo logistico la Valle d’Aosta è connotata dalle seguenti caratteristiche rilevanti :
-la morfologia del territorio montano condiziona il sistema di trasporto, comportando la presenza di forti vincoli e criticità derivanti dall’assetto; -la sua posizione rappresenta un “nodo” transfrontaliero importante per gli eventi di mobilità nazionale da/verso la Francia e la Svizzera
- Forte coordinamento tra operatori addetti all’emergenza e alla sicurezza- Prevenzione di fenomeni di congestionamento del traffico e più in generale di potenziale pericolo- Interscambio informativo con i territori limitrofi rappresentati dalla C.A.F.I. (Valle d’Aosta, le Province di Torino, Imperia e Cuneo, i Dipartimenti francesi Haute-Savoie, Savoie, hautes-Alpes, Alpes de Haute-Provence, Alpes Maritimes)- Informazione coordinata all’utenza
4
Il contesto territoriale regionaleIl contesto territoriale regionale
Le condizioni del traffico possono essere rilevate siaLe condizioni del traffico possono essere rilevate sia direttamente direttamente sia sia indirettamenteindirettamente, facendo , facendo riferimento a riferimento a fonti informativefonti informative già operanti già operanti sul territorio, dalle quali attingere e scambiare sul territorio, dalle quali attingere e scambiare reciprocamente informazioni.reciprocamente informazioni.
L’L’area di interesse area di interesse da porre sotto osservazione è costituita da :da porre sotto osservazione è costituita da :
autostrada (tratto di competenza regionale)
trafori (MB/GSB) strada statale SS26 reticolo stradale di adduzione
L’attività di informazione è strettamente connessa al tipo di destinatario/utente che si desidera raggiungere, riferibile ad un traffico di tipo
pesante o di attraversamento (autostrade e trafori)
turistico (anche strade statali) o stagionale
NUS
AOSTA
VERRES
PONT SAINT MARTIN
MORGEXCOURMAYEUR
CERVINIA
LA THUILE
COGNEVALSAVARANCHERHÊMES
N. DAME
ST. BERTHÉLEMY
ST. RHÉMYCHAMPOLUC
GRESSONEY
VALGRISANCHE
CHÂTILLON
VAL FERRET
5
Gli obiettivi strategici dell’infomobilità in Valle d’AostaGli obiettivi strategici dell’infomobilità in Valle d’Aosta
Aumentare l’efficienza del sistema di mobilità autostradale e stradale
Accrescere la sicurezza e l’informazione
-Migliorare l’organizzazione dei flussi sull’asse-Migliorare le relazioni tra mobilità autostradale e mobilità locale (collegamenti autostrada, nodi urbani, reticolo di adduzione)
-Informare l’utenza in relazione ad eventi critici (presenti o potenziali) connessi alla viabilità-Creare le condizioni affinché gli operatori addetti alla prevenzione ed alla sicurezza operino “in rete”
Controllare/limitare gli impatti ambientali
-Analizzare emissioni e concentrazioni di fattori inquinanti-Definire soglie di allerta correlate ai volumi di traffico
6
Il quadro normativoIl quadro normativo
Raccomandazione UE n. 1102 del
4 luglio 2001
diffusione di servizi telematici di infoviabilità e
viaggi
Legge 296/2006 (Legge Finanziaria 2007)
Sicurezza stradale, informazione agli utenti e centrale di infomobilità
LEGGE 40/2007Obblighi di informazione sui
prezzi dei carburanti e sul traffico lungo la rete autostradale e
stradale
LEGGE REGIONALEN. 20/1994
Trasporto di merci su strada e rispetto della salute, della sicurezza e dell’ambiente
LEGGE REGIONALE N. 26/2006
Raccolta dati di transito, monitoraggio e controllo dei
flussi di traffico
7
Il quadro normativo regionaleIl quadro normativo regionale
Legge regionale del 20 novembre 2006 n. 25 (di modifica alla legge regionale 27 maggio 1994 n. 20) “Disposizioni in materia di trasporto di merci su strada per la sicurezza della circolazione, la salvaguardia della salute e dell’ambiente
ed altre disposizioni per il contenimento della produzione di inquinanti atmosferici”
ARTICOLO 4 (Sostituzione dell’articolo
3)Iniziative di
monitoraggio e controllo
ARTICOLO 4 (Sostituzione dell’articolo
3)Iniziative di
monitoraggio e controllo
1. La Regione, anche in collaborazione con le società concessionarie dei trafori del Monte Bianco, del Gran San Bernardo e delle autostrade valdostane e con l’ANAS, dispone, avvalendosi, per il supporto tecnico e scientifico, di propri enti strumentali, iniziative di monitoraggio e controllo dei flussi di traffico nel territorio regionale e dei relativi impatti sull’ambiente. Con le medesime modalità, la Regione dispone, inoltre, l’effettuazione di appositi studi, rapporti e relazioni sulle caratteristiche, le peculiarità e le prospettive di sviluppo compatibile dei trasporti attraverso le Alpi.
2. La Regione provvede ad istituire, ai sensi delle leggi di settore in vigore, anche in accordo con le forze dell’ordine, adeguati dispositivi di controllo nei valichi e lungo gli assi stradali di accesso o in apposite aree di regolazione.”
1. La Regione, anche in collaborazione con le società concessionarie dei trafori del Monte Bianco, del Gran San Bernardo e delle autostrade valdostane e con l’ANAS, dispone, avvalendosi, per il supporto tecnico e scientifico, di propri enti strumentali, iniziative di monitoraggio e controllo dei flussi di traffico nel territorio regionale e dei relativi impatti sull’ambiente. Con le medesime modalità, la Regione dispone, inoltre, l’effettuazione di appositi studi, rapporti e relazioni sulle caratteristiche, le peculiarità e le prospettive di sviluppo compatibile dei trasporti attraverso le Alpi.
2. La Regione provvede ad istituire, ai sensi delle leggi di settore in vigore, anche in accordo con le forze dell’ordine, adeguati dispositivi di controllo nei valichi e lungo gli assi stradali di accesso o in apposite aree di regolazione.”
ARTICOLO 5(Sostituzione dell’articolo
4)Rilevamento di dati
ARTICOLO 5(Sostituzione dell’articolo
4)Rilevamento di dati
La Regione, per il tramite della struttura regionale competente in materia di ambiente, assicura la raccolta, l’elaborazione e la diffusione dei dati sui transiti, trasmessi mensilmente dalle società concessionarie dei trafori del Monte Bianco e del Gran San Bernardo e delle autostrade valdostane, nonché la raccolta e l’elaborazione dei dati relativi all’inquinamento atmosferico e al rumore ambientale, rilevati mediante i sistemi e le apparecchiature allo scopo dislocati sul territorio regionale”.
La Regione, per il tramite della struttura regionale competente in materia di ambiente, assicura la raccolta, l’elaborazione e la diffusione dei dati sui transiti, trasmessi mensilmente dalle società concessionarie dei trafori del Monte Bianco e del Gran San Bernardo e delle autostrade valdostane, nonché la raccolta e l’elaborazione dei dati relativi all’inquinamento atmosferico e al rumore ambientale, rilevati mediante i sistemi e le apparecchiature allo scopo dislocati sul territorio regionale”.
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Il quadro normativo regionaleIl quadro normativo regionale
ARTICOLO 7 (Sostituzione
dell’articolo 6)Disposizioni per il
contenimento progressivo dei flussi
di traffico
ARTICOLO 7 (Sostituzione
dell’articolo 6)Disposizioni per il
contenimento progressivo dei flussi
di traffico
1. Sulla base delle conoscenze tecniche e scientifiche disponibili allo stato e delle informazioni derivate dalle iniziative di monitoraggio, studio e controllo disposte ai sensi dell’articolo 3, il Consiglio regionale definisce, ogni due anni, su proposta della Giunta regionale, la media massima giornaliera di veicoli adibiti al trasporto di merci di massa complessiva superiore a 7,5 tonnellate, autorizzata al transito in entrata ed uscita attraverso il traforo del Monte Bianco e il traforo del Gran San Bernardo, in modo distinto, in quanto compatibile con le esigenze di salvaguardia della sicurezza della circolazione, di tutela della salute della popolazione e dell’ambiente.
2. La deliberazione di cui al comma 1 è trasmessa alle competenti autorità statali ed europee.
3. La Giunta regionale definisce, in accordo con le autorità territorialmente competenti della Regione Piemonte, del Dipartimento dell’Alta Savoia e del Cantone Vallese, le misure e gli interventi, anche di emergenza, necessari ad evitare il sistematico superamento della media massima giornaliera, come definita ai sensi dei commi 1 e 2.”.
1. Sulla base delle conoscenze tecniche e scientifiche disponibili allo stato e delle informazioni derivate dalle iniziative di monitoraggio, studio e controllo disposte ai sensi dell’articolo 3, il Consiglio regionale definisce, ogni due anni, su proposta della Giunta regionale, la media massima giornaliera di veicoli adibiti al trasporto di merci di massa complessiva superiore a 7,5 tonnellate, autorizzata al transito in entrata ed uscita attraverso il traforo del Monte Bianco e il traforo del Gran San Bernardo, in modo distinto, in quanto compatibile con le esigenze di salvaguardia della sicurezza della circolazione, di tutela della salute della popolazione e dell’ambiente.
2. La deliberazione di cui al comma 1 è trasmessa alle competenti autorità statali ed europee.
3. La Giunta regionale definisce, in accordo con le autorità territorialmente competenti della Regione Piemonte, del Dipartimento dell’Alta Savoia e del Cantone Vallese, le misure e gli interventi, anche di emergenza, necessari ad evitare il sistematico superamento della media massima giornaliera, come definita ai sensi dei commi 1 e 2.”.
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Le progettualità in atto
MONITRAF(INTERREG III B SPAZIO ALPINO)Giugno 2004
ALPINE MOBILITY CHECK (ALPCHECK)(INTERREG SPAZIO ALPINO)Giugno 2006
-Monitoraggio effetti traffico stradale sulle Alpi-Elaborazione Misure comuniPartecipanti : ARPA Valle d’Aosta – Rhones Alpes
-Monitoraggio trasporto merci pericolose-Sperimentazione strumenti tecnologici di rilevazionePartecipanti : Regione Valle d’Aosta – Regioni Spazio Alpino
Observatoire Transfrontalier des Trafics Transalpins (OTTT)(INTERREG III ALCOTRA)Febbraio 2006
-Analisi di impatto traffici in attraversamento MB-Proiezione ipotesi intervento-Definizione organizzativa centrale infomobilitàPartecipanti : Territori C.A.F.I.
Infomobilità (ATTO INTEGRATIVO APQ)Dicembre 2006
-Definizione servizi infomobilità-Analisi e progettazione sistema informativo-Realizzazione azioni pilotaPartecipanti : Regione Autonoma Valle d’Aosta (in condivisione C.A.F.I.)
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Gli obiettivi specifici del progetto infomobilitàGli obiettivi specifici del progetto infomobilità
L’obiettivo principale consiste nel mettere a disposizione un sistema di “infostrutture” organizzato, efficiente e cooperante con i territori limitrofi, a supporto della centrale di infomobilità Valle d’Aosta in fase di definizione, che permetta di superare le carenze e le problematiche causate da un sistema “infrastrutturale” fortemente vincolato dal territorio, basato sui seguenti elementi :
•Informazioni alfanumeriche e territoriali, integrate con l’esistente e con quanto prodotto nei progetti in corso •Servizi di informazione multicanale, localizzata e multilingue •Integrazione con le infrastrutture telematiche e gli strumenti di rilevazione del traffico esistenti o di nuova concezione•Sviluppo di un modello informatico integrato del territorio e della mobilità
Fattori critici di successo :•Forte integrazione con i principali infoproviders (accordi di servizio);•Importanza del ruolo della centrale e del modello di gestione
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Articolazione dell’intervento previsto in APQArticolazione dell’intervento previsto in APQ
ProjectManagement
ProjectManagement
Fase 3: Azioni pilotaFase 3: Azioni pilota
Fase 1: Definizione requisiti funzionaliFase 1: Definizione requisiti funzionali Fase 2: Analisi e progettazione SIFase 2: Analisi e progettazione SI
• Analisi tecnica sistemi esistenti• Progettazione funzionale• Progettazione tecnica• Definizione modello di gestione
• Definizione “isole pilota”• Adozione/integrazione tecnologie• Prototyping• Test di interazione e divulgazione
• Identificazione del “perimetro di azione” della centrale
• Individuazione soggetti coinvolti e flussi
• Definizione servizi centrale infomobilità
• Impostazione accordi di servizio
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L’attuale flusso di raccolta delle informazioniL’attuale flusso di raccolta delle informazioni
La raccolta delle informazioni relative al flusso di traffico sull’asse autostradale della Regione Valle d’Aosta ad oggi viene gestito dalle forze dell’ordine (Polizia stradale, Carabinieri, Protezione Civile, etc.) e dalle Società Concessionarie (Autostrade e tunnel), che attraverso il presidio del territorio rilevano gli eventi perturbativi
incrementi incrementi del del flusso flusso di di traffico dei mezzi pesanti traffico dei mezzi pesanti
in attraversamento degli assi stradaliin attraversamento degli assi stradali incidenti incidenti con eventuali e conseguenti riduzioni della con eventuali e conseguenti riduzioni della
capacità delle infrastrutturecapacità delle infrastrutture
etc.etc.
La codifica delle procedure di emergenza, è ora in fase di affinamento da parte della Protezione civile per ottenere uno scambio strutturato delle informazioni tra gli attori istituzionali coinvolti, volto all’attuazione di azioni correttive progressive in base al livello di allerta registrato.
A5
E25
RACCORDO IVREA-SANTHIA’
AUTOSTRADA TORINO-AOSTA
A5 E612
A4 A5 E25
AUTOSTRADA TORINO-AOSTA
AOSTA
QUINCINETTO
IVREA
TMB
SITRASBE27
SANTHIA’
TORINO
RACCORDO AUTOSTRADALE VALLE D’AOSTA
SOCIETA’ AUTOSTRADE VALDOSTANE
AUTOSTRADA TORINO IVREA VALLE D’AOSTA
SOCIETÀ ITALIANA TRAFORO DEL GRAN SAN BERNARDO
GRUPPO EUROPEO DI INTERESSE ECONOMICO DEL TRAFORO DEL
MONTE BIANCO
RACCORDO AUTOSTRADALE VALLE D’AOSTA
SOCIETA’ AUTOSTRADE VALDOSTANE
AUTOSTRADA TORINO IVREA VALLE D’AOSTA
SOCIETÀ ITALIANA TRAFORO DEL GRAN SAN BERNARDO
GRUPPO EUROPEO DI INTERESSE ECONOMICO DEL TRAFORO DEL
MONTE BIANCO
FONTI ISTITUZIONALI
SOCIETÀ CONCESSIONARIE
POLIZIA DI STATO
VIGILI DEL FUOCO
PROTEZIONE CIVILE
CARABINIERI
POLIZIA MUNICIPALE
CORPO FORESTALE
FERROVIE DELLO STATO
POLIZIA DI STATO
VIGILI DEL FUOCO
PROTEZIONE CIVILE
CARABINIERI
POLIZIA MUNICIPALE
CORPO FORESTALE
FERROVIE DELLO STATO
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Il processo attuale di diffusione delle Il processo attuale di diffusione delle informazioniinformazioni
La diffusione delle informazioni sul traffico in Regione Valle d’Aosta avviene attraverso Radio Traffic.
Agenzia Radio Traffic srl è una agenzia giornalistica dell’Automobile Club d’Italia nata nel 1991,
che opera in Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia e Campania.
Il servizio Radio Traffic Valle d’Aosta è promosso da
Regione Autonoma Valle d’AostaSAV S.p.A.SAV S.p.A.
RAV S.p.A.RAV S.p.A.
SITRASB S.p.A.SITRASB S.p.A.
Società Italiana per Azioni per il Traforo del Monte BiancoSocietà Italiana per Azioni per il Traforo del Monte Bianco
L’iniziativa è nata con l’obiettivo di monitorare in tempo reale e instantaneamente la situazione della
viabilità sulle arterie stradali della Valle d’Aosta e presso i Trafori del
Monte Bianco e del Gran San Bernardo.
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L’attuale processo di diffusione delle L’attuale processo di diffusione delle informazioniinformazioni
15
L’attuale processo di diffusione delle L’attuale processo di diffusione delle informazioniinformazioni
Le informazioni vengono raccolte sia presso fonti istituzionali quali la Regione, Comuni, Polizia stradale, Carabinieri ed Enti Pubblici, che presso le società che gestiscono diversi tratti stradali ed autostradali. Lo scambio informativo tra la redazione di Infotraffic e le varie Fonti nominate è reciproco e costante e avviene via telefono o E-mail (al momento non vi è nessuna forma di integrazione avanzata).
Le notizie vengono immediatamente elaborate e diffuse attraversocanali canali radio radio (6 emittenti in Regione Valle d’Aosta)(6 emittenti in Regione Valle d’Aosta)
TelevideoTelevideo
Internet Internet (sito della Regione). (sito della Regione).
Radio Traffic non diffonde le informazioni su Mobile né dispone di strumentazioni atte al rilevamento automatico di informazioni sul traffico (telecamere e sensori). Dispone però di una piattaforma tecnologica che, potendo utilizzare il protocollo europeo di comunicazione DATEX, è in grado di interscambiare le informazioni sullo stato del traffico tra i soggetti che le rilevano direttamente.
Attualmente tale piattaforma è in via di sperimentazione con la Centrale Operativa del Traforo del Monte Bianco.
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DIFFUSIONE DELLE INFORMAZIONI IN VALLE DIFFUSIONE DELLE INFORMAZIONI IN VALLE D’AOSTA - RADIO TRAFFICD’AOSTA - RADIO TRAFFICIl disegno della centrale di infomobilita’ Valle Il disegno della centrale di infomobilita’ Valle d’Aostad’Aosta
La Centrale di infomobilità regionale dovrà assolvere le seguenti funzioni principali
Controllo e rilevazione sistematica dello stato del traffico e delle relative criticità/emergenze/eventi eccezionali in tempo realeRilevazione delle situazioni correlate ad eventi/attività pianificati
Selezione e validazione dei dati su traffico, garantendo coerenza delle informazioni eventualmente derivanti da diverse fonti
Canalizzazione delle informazioni verso i diversi soggetti interessati (viaggiatori, figure istituzionali, etc.)
Convenzioni con altri soggetti preposti al monitoraggio del traffico
coordinamento transfrontaliero (Condivisione delle informazioni sullo stato del traffico di interesse comune)
Definizione soglie di allerta Predisposizione azioni correttive in
corrispondenza di eventi critici da attivare in tempo reale (CUS)
Predisposizione di azioni correttive a livello strategico degli interventi (di concerto con gli Enti territoriali preposti)
Condivisione degli interventi di breve e lungo termine inserite nei piani programmatici
MISSION MISSION
DIFFUSIONE DELLE INFORMAZIONIDIFFUSIONE DELLE INFORMAZIONI
RACCOLTA DELLE INFORMAZIONIRACCOLTA DELLE INFORMAZIONI VERIFICA DELLE INFORMAZIONIVERIFICA DELLE INFORMAZIONI
PIANIFICAZIONE DEGLI INTERVENTIPIANIFICAZIONE DEGLI INTERVENTI
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GESTIONE DELLE INFORMAZIONIGESTIONE DELLE INFORMAZIONITipologia delle informazioniTipologia delle informazioni
Le principali tipologie di dati sullo stato del traffico acquisibili si riferiscono a
Monitoraggio Monitoraggio ORDINARIO FLUSSI DI TRAFFICOORDINARIO FLUSSI DI TRAFFICO ((auto private e auto private e veicoli pesantiveicoli pesanti))
Monitoraggio Monitoraggio TEMPI DI PERCORRENZATEMPI DI PERCORRENZA ((misurato tra due stazioni misurato tra due stazioni di rilevamento successivedi rilevamento successive))
Rilevamento Rilevamento EVENTI SPECIFICIEVENTI SPECIFICI
Eventi antropici: incidenti, lavori in corso, …..Eventi naturali: eventi meteorologici avversi (neve, piogge intense, incendi, frane, etc.)
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Modalità di acquisizioneModalità di acquisizione
La raccolta delle informazioni sul traffico avverrà attraverso :
FONTI ESTERNEFONTI ESTERNE:: acquisizione delle informazioni sul traffico, a acquisizione delle informazioni sul traffico, a partire da altre fonti dotate di apposita strumentazione, partire da altre fonti dotate di apposita strumentazione, mediantemediante
Telefono/Mobile Mail/WebFlussi di trasmissione dati
FONTI DI PROPRIETÀFONTI DI PROPRIETÀ:: acquisizione dei dati mediante attrezzature acquisizione dei dati mediante attrezzature specialistiche (sensori, telecamere) di proprietàspecialistiche (sensori, telecamere) di proprietà
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Verifica delle informazioniVerifica delle informazioni
Le informazioni raccolte costituiranno una banca dati storica, attraverso la quale sarà possibile
elaborare “analisi” funzionali ad una corretta pianificazione degli interventi di regolazione e
pianificazione a breve o a lungo termine.
Attività propedeutica alla diffusione dei dati è rappresentata dalla verifica delle informazioni
raccolte e sistematizzate nella banca dati.
La verifica consiste nell’individuare e gestire eventuali casi di
discordanza
eventuale ripetizione degli eventi raccolti
correlazione
Le notizie in ingresso vengono confrontate con quelle già presenti nel database e vengono
automaticamente riconosciuti elementi appartenenti alla stessa situazione, evidenziando eventuali
relazioni causa/effetto tra i vari elementi (sistema esperto & decision support system).
Le attività di verifica saranno espletate il più possibile attraverso automatismi.
20
Diffusione delle informazioniDiffusione delle informazioni
Una volta espletata l’attività di verifica, si procede, secondo i canali definiti, alla diffusione dell’informazione all’utente sia attraverso la propria rete sia mediante canali esterni.
MONITORAGGIO qualità del servizio offerto
Le informazioni diffuse si riferiscono a Stati di allerta e situazione traffico in tempo reale Misure intraprese a seguito di situazioni di criticità (si veda “Pianificazione
interventi”)
CANALI ESTERNI (Contratti di Servizio)
Radio privateRadio privateConcessionari (Pannelli a Concessionari (Pannelli a
Messaggio Variabile)Messaggio Variabile)Altri operatori privati Altri operatori privati
(Walkie/Radiotraffic)(Walkie/Radiotraffic)Telefonia mobile - multioperatore Telefonia mobile - multioperatore
(SMS-WAP)(SMS-WAP)Portali webPortali web
CANALI DI PROPRIETÀ
Call Center (numero Verde)Call Center (numero Verde)
Portali webPortali web
Pannelli a messaggio variabilePannelli a messaggio variabile
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Gestione e pianificazione delle azioni correttiveGestione e pianificazione delle azioni correttive
La pianificazione degli interventi da adottare in merito alla gestione dei flussi di traffico, basata sulle informazioni fornite dalla centrale, sarà organizzata su due livelli :
AZIONI CORRETTIVEAZIONI CORRETTIVE
TEMPO REALE(GESTIONE)
TEMPO REALE(GESTIONE)
STRATEGICHE(PIANIFICAZIONE)
STRATEGICHE(PIANIFICAZIONE)
Coordinamento unità di interventoCoordinamento unità di intervento in caso di incidenti in caso di incidenti o inagibilità degli assi stradali (Eventi Meteorologici, o inagibilità degli assi stradali (Eventi Meteorologici, materiale sulle carreggiate, etc.)materiale sulle carreggiate, etc.)
Attivazione di piani di gestioneAttivazione di piani di gestione e coordinamento delle e coordinamento delle correnti di traffico in caso di rilevanti incrementi nei correnti di traffico in caso di rilevanti incrementi nei flussiflussi
Controllo del livello di saturazione delle aree di Controllo del livello di saturazione delle aree di regolazioneregolazione e e attivazioneattivazione delle delle procedureprocedure previste previste nel Piano nel Piano di emergenza delle viabilità principaledi emergenza delle viabilità principale
Etc.Etc.
Definizione e taratura delle soglie massime di traffico Definizione e taratura delle soglie massime di traffico ammissibileammissibile
Affinamento e definizione deiAffinamento e definizione dei Piani di intervento Piani di intervento
Affinamento e definizione delle Affinamento e definizione delle procedureprocedure di di verifica e verifica e controllo dei mezzi pesanti nelle aree di controllo dei mezzi pesanti nelle aree di regolazioneregolazione (tipologia di merce, peso, opacimetro, (tipologia di merce, peso, opacimetro, etc.)etc.)
Definizione dei Piani di monitoraggio Definizione dei Piani di monitoraggio e e contenimento contenimento del trafficodel traffico
Localizzazione degli impianti di rilevamento Localizzazione degli impianti di rilevamento e e diffusionediffusione delle informazioni delle informazioni
Etc.Etc.
22
Coordinamento transfrontalieroCoordinamento transfrontaliero
Il coordinamento transfrontaliero tra Italia e Francia si realizza attraverso la messa in rete dei trafori tra Italia e Francia (Monte Bianco e Frejus) nonché dei valichi minori. Analogamente è in valutazione un coordinamento con la Svizzera (Cantone Vallese) attraverso il traforo del Gran
San Bernardo. Nella regione dell’Alta Savoia, sulla base del progetto Mobilalp ad oggi sono in fase di definizione le linee guida per la costituzione di un centro dipartimentale preposto al monitoraggio delle arterie stradali principali, in questo contesto le centrali locali (Albertville, Chamonix, Annecy, etc.) dovranno uniformarsi al modello centrale ed assumeranno il ruolo
di “antenne satellite” rispetto al sistema complessivo.
LA CENTRALE DI CHAMONIX È AD OGGI IN VIA DI COSTITUZIONE.
MISSION: CENTRALIZZAZIONE E DIFFUSIONE DI INFORMAZIONI SUL
TRAFFICO, SIA DI TIPO STATICO-STRUTTURALE SIA DI TIPO
DINAMICO, DA DIRAMARE OVE POSSIBILE IN TEMPO REALE, A
TUTTE LE CATEGORIE DI UTENTI, CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AI
TURISTI ED AI RESIDENTI.
CHAMONIXCHAMONIX
ANNECYANNECY
ALBERTVILLEALBERTVILLE
23
Coordinamento interregionaleCoordinamento interregionale
Il coordinamento interregionale con il Piemonte si realizzerà attraverso la cooperazione con la centrale operativa di Torino (società consortile), con particolare riferimento all’integrazione delle informazioni disponibili in relazione al traffico extraurbano ed autostradale :
situazione del traffico prevista e eventuali criticitàdirezioni consigliate in determinati punti di svolta (sulla base dei flussi)
CHAMONIXCHAMONIX
ANNECYANNECY
ALBERTVILLEALBERTVILLE
www.5t.torino.it/PANNELLI PANNELLI
A A MESSAGMESSAG
GIO GIO VARIABILVARIABIL
EE
43 impianti, di cui 42 posizionati su strade urbane e 1 su autostrade
RDS - RDS - TMCTMC
Accordi commerciali per la diffusione di informazioni sul traffico via RDS-TMC
SMSSMS Servizio a richiesta
INTERNEINTERNETT
Servizio web gratuito (in previsione un anche Wap).
24
Coordinamento interregionaleCoordinamento interregionale
Il coordinamento interregionale con la Liguria si potrà realizzare attraverso la cooperazione con la centrale operativa di Genova (amministrazione comunale), con particolare riferimento agli eventi eccezionali potenzialmente influenzanti i flussi di traffico in direzione N-O rilevati dalle telecamere a circuito chiuso finalizzate al controllo del traffico e dai sensori elettromagnetici cittadini.
20 webcam (20 in previsione) posizionate sulle strade urbane di tutta la città, sono visionabili da Internet con immagini aggiornate ogni 30 secondi
355 spire su 73 incroci di strade urbane
che consentono il conteggio dei veicoli transitanti su tutti i settori della città e la rilevazione delle velocità in corrispondenza dei sensori “doppiati”
TELECAMERETELECAMERE
SPIRE/SENSORI SPIRE/SENSORI ELETTROMAGNETICIELETTROMAGNETICI
SMSSMS
In automatico, ad utenti registrati, vengono forniti SMS su argomenti di pubblica utilità come, ad esempio, informazioni sulla viabilità urbana (traffico, chiusure di strade, cantieri). Attualmente sono gratuiti.
INTERNETINTERNET Vengono diffuse, gratuitamente dal
sito (www.tu6genova.it)
25
Contesto istituzionale localeContesto istituzionale locale
I principali soggetti istituzionali coinvolti nell’ambito del monitoraggio e della gestione delle informazioni e dei piani di intervento relativi al traffico sono
REGIONE A. VALLE D’AOSTAPresidenza della Regione
COMITATO REGIONALE DI CONTROLLO DEI FLUSSI DI TRAFFICO ATTRAVERSO IL TERRITORIO REGIONALE
SOCIETÀ CONCESSIONARIE TRAFORI
ARPA REGIONE VALLE D’AOSTA
PROTEZIONE CIVILE
PROTEZIONE CIVILE
FORZE DELL’ORDINE
SOGGETTI ISTITUZION
ALISOCIETÀ CONCESSIONARIE
AUTOSTRADE
26
Le aree operative della protezione civileLe aree operative della protezione civile
PRESIDENZA DELLA REGIONE
DIPARTIMENTO ENTI LOCALI, SERVIZI DI
PREFETTURA E PROTEZIONE CIVILE
DIREZIONE ENTI LOCALI
DIREZIONE PROTEZIONE CIVILE
DIREZIONE ANTICENDIO E DI
SOCCORSO
COMANDO REGIONALE DEI VIGILI DEL FUOCO
SERVIZIO INTERVENTI OPERATIVI
SERVIZIO FINANZA CONTABILITA’ ENTI
LOCALI
SERVIZIO AFFARI DI PREFETTURA
CENTRO OPERATIVO REGIONALE
(C.O.R.)
AREA STRATEGICA
SALA OPERATIVA
CORPO DEI VIGILI DEL FUOCO
FORZE DELL’ORDINE
USL VDA
FORZE ARMATE
CRI SOCCORSO ALPINO (S.A.V.)
CORPO FORESTALE A.R.P.A.
ORGANIZZAZIONI VOLONTARIATO
AZIENDE PRIVATE E CITTADINI
DISSESTI IDROGEOLOGICI
VALANGHE
VIBILITA’
IMPIANTI A FUNE
INCENDI BOSCHIVI
La Protezione Civile gestisce attraverso il Centro Operativo Regionale (C.O.R.) tutte le attività legate al coordinamento delle forze dell’ordine e dei soccorsi in caso di dissesti idrogeologici, valanghe, problemi di viabilità e agli impianti a fune e gli incendi boschivi.
27
Inquadramento istituzionale della centrale del Inquadramento istituzionale della centrale del trafficotraffico
Per ottimizzare gli impatti organizzativi e per valorizzare le strutture esistenti nell’ambito dell’organizzazione regionale, la Centrale del Traffico in una prima fase potrà essere ubicata all’interno dell’attuale Centrale Operativa Regionale (già ad oggi strutturata ed organizzata per occuparsi di emergenze legate ai flussi di traffico) con l’obiettivo, in prospettiva, di costituire un area operativa autonoma (anche dal punto di vista logistico – Torre delle Comunicazioni) dal punto di vista della gestione dell’informazione con riferimento particolare alla raccolta, alla sistematizzazione ed alla diffusione dei dati relativi al traffico ai diversi soggetti potenzialmente interessati.
PRESIDENZA DELLA REGIONE
DIPARTIMENTO ENTI LOCALI, SERVIZI DI
PREFETTURA E PROTEZIONE CIVILE
DIREZIONE ENTI LOCALI
DIREZIONE PROTEZIONE CIVILE
DIREZIONE ANTICENDIO E DI
SOCCORSO
COMANDO REGIONALE DEI VIGILI DEL FUOCO
SERVIZIO INTERVENTI OPERATIVI
SERVIZIO FINANZA CONTABILITA’ ENTI
LOCALI
SERVIZIO AFFARI DI PREFETTURA
CENTRO OPERATIVO REGIONALE
(C.O.R.)
CENTRALE DEL
TRAFFICO
AREA STRATEGICA
SALA OPERATIVA
CORPO DEI VIGILI DEL FUOCO
FORZE DELL’ORDINE
USL VDA
FORZE ARMATE
CRISOCCORSO ALPINO
(S.A.V.)
CORPO FORESTALE A.R.P.A.
ORGANIZZAZIONI VOLONTARIATO
AZIENDE PRIVATE E CITTADINI
RACCOLTA INFORMAZIONI SUL TRAFFICO
VERIFICA DELLE INFORMAZIONI
DIFFUSIONE
DISSESTI IDROGEOLOGICI
VALANGHE
VIBILITA’
IMPIANTI A FUNE
INCENDI BOSCHIVI
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Lo sviluppo del sistema informativo a supporto Lo sviluppo del sistema informativo a supporto della centraledella centrale
Il sistema informativo a supporto della centrale è preposto alla raccolta, all’archiviazione ed alla diffusione delle informazioni relative al traffico sugli assi viari del territorio regionale e sarà "modellato" su procedure codificate in grado di garantire un elevato livello di sicurezza ed integrità delle informazioni.
L’implementazione del sistema, sulla base della complessità tecnologica e dell’esistenza/acquisizione di apparati di rilevazione e diffusione automatica dei dati di traffico, nonché rispetto alle sinergie tra i diversi progetti sarà attuata rispetto a due fasi temporali di riferimento
FASE I(Processo)FASE I
(Processo)
FASE II(Tecnologia
)
FASE II(Tecnologia
)
FOCALIZZAZIONE SULLA DIFFUSIONE DELLE INFORMAZIONI RISPETTO AI DIVERSI
CANALI ESISTENTI
FOCALIZZAZIONE SULLA DIFFUSIONE DELLE INFORMAZIONI RISPETTO AI DIVERSI
CANALI ESISTENTI
ACQUISIZIONE AUTOMATICA DELLE INFORMAZIONI DA NUOVI SISTEMI DI
RILEVAMENTO E DIFFUSIONE ATTRAVERSO PIU’ CANALI
ACQUISIZIONE AUTOMATICA DELLE INFORMAZIONI DA NUOVI SISTEMI DI
RILEVAMENTO E DIFFUSIONE ATTRAVERSO PIU’ CANALI
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Fase IFase I
La prima fase di realizzazione del sistema informativo consentirà la raccolta e la sistematizzazione delle informazioni fornite dai soggetti preposti al controllo del territorio
(polizia stradale, vigili del fuoco, carabinieri, ecc.) attraverso protocolli codificati in grado di limitare il più possibile la reinterpretazione dei contenuti delle informazioni fornite che saranno diffuse
attraverso i canali attualmente disponibili (radio, web, sms, etc.).
SCHEMA FUNZIONALE ESEMPLIFICATIVO
DECODIFICA SECONDO
PROTOCOLLI STANDARD
PREDEFINITIINFORMAZIONE
ANALISI
OPERATORE CENTRALE DEL TRAFFICO
VERIFICA
SELEZIONE
DIFFUSIONE DELLE
INFORMAZIONIARCHIVIAZIONE
SMS
WEB – E-MAILRADIO
TELEGIORNALI
FONTI DI RILEVAMENTO
SOFTWARE CENTRALE DEL TRAFFICO
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Fase IIFase II
SCHEMA FUNZIONALE ESEMPLIFICATIVO
In una seconda fase il sistema informativo dovrà essere in grado di gestire direttamente le informazioni derivanti dagli apparati automatici di rilevazione dei flussi e di veicolare le
informazioni anche attraverso eventuali pannelli a messaggio variabile che saranno installati sul territorio regionale. A tale scopo, in fase di progettazione dell’applicativo, saranno
previste piattaforme di sviluppo flessibili in grado di interfacciarsi con qualsiasi tipo di dispositivo di raccolta o diffusione delle informazioni ed adottare protocolli standard diffusi
a livello Europeo (DATEX, RDS-TMC: Traffic Message Channel).
DECODIFICA SECONDO
PROTOCOLLI STANDARD
PREDEFINITIINFORMAZIONE
ANALISI
OPERATORE CENTRALE DEL TRAFFICO
VERIFICA
SELEZIONE
DIFFUSIONE DELLE
INFORMAZIONIARCHIVIAZIONE
SMS
WEB – E-MAIL
RADIO
TELEGIORNALI
SOFTWARE CENTRALE DEL TRAFFICO
<
FONTI DI RILEVAMENTO AUTOMATICO-TELEMATICO
FONTI DI RILEVAMENTO TRADIZIONALI
PANNELLI A MESSAGGIO VARIABILE
SMART PHONE
……..
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Servizi di infomobilità –tassonomiaServizi di infomobilità –tassonomia
Gestione Flotte
Trasporto Merci
Gestione Flotte
Trasporto Merci
2.2.Gestione
Flotte Trasporto Individui
Gestione Flotte
Trasporto Individui
Controllo Avanzato
Autoveicolo
Controllo Avanzato
Autoveicolo
Gestione Traffico e Sicurezza
Gestione Traffico e Sicurezza
1.1. 3.3.Pagamenti
per la Mobilità
Pagamenti per la
Mobilità
5.5.4.4.
Gestione Squadresul Territorio
Gestione Squadresul Territorio
Gestione Trasporto Merci Regolari
Gestione Trasporto Merci Regolari
Gestione Trasporto Merci Pericolose
Gestione Trasporto Merci Pericolose
Gestione Trasporto Merci Deperibili
Gestione Trasporto Merci Deperibili
Gestione Trasporto Privato Persone
Gestione Trasporto Privato Persone
Gestione Car SharingGestione Car Sharing
Gestione SanzioniGestione Sanzioni
Gestione Dati Statistici di Traffico
Gestione Dati Statistici di Traffico
Gestione accessi ZTL
Gestione accessi ZTL
Gestione Semaforica Intelligente
Gestione Semaforica Intelligente
Gestione ParcheggiGestione Parcheggi
Pagamento SostaPagamento Sosta
Road Pricing urbano ed extraurbano
Road Pricing urbano ed extraurbano
Pagamento Servizi Ferroviari e TPL
Pagamento Servizi Ferroviari e TPL
VehicleTracking e
Televigilanza
VehicleTracking e
Televigilanza
Sistemi di Navigazione Intelligente
Sistemi di Navigazione Intelligente
Soluzioni Integrate per Sicurezza del
Veicolo
Soluzioni Integrate per Sicurezza del
Veicolo
Servizi
Famiglie di servizi
Distribuzione Contenuti6.6.
Pagamento Servizi di trasporto individuale
(Taxi, NCC, …)
Pagamento Servizi di trasporto individuale
(Taxi, NCC, …)
Pagamento Altri Servizi alla città (Musei, ecc.)
Pagamento Altri Servizi alla città (Musei, ecc.)
Integrazione gestionale tecnologica e tariffaria dei
pagamenti
Integrazione gestionale tecnologica e tariffaria dei
pagamenti
Gestione Trasporto Pubblico Persone
Gestione Trasporto Pubblico Persone
Gestione Dati Statistici Incidentalità
Gestione Dati Statistici Incidentalità
City LogisticCity Logistic
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Distribuzione di contenuti – descrizione dei Distribuzione di contenuti – descrizione dei serviziservizi
Servizi
La “Distribuzione Contenuti” comprende funzionalità di info-mobilità fruibili dagli utenti :
in fase “pre-trip” , a supporto della pianificazione del viaggio:
Servizi sullo stato del traffico, condizioni meteo attuali (Web cam) e previsionali
in fase “en-route” ovvero info fornite durante il viaggio :
Servizi sullo stato del traffico, situazioni di allerta, percorsi alternativi, posizione del veicolo
in modalità multi-canale (portale internet, messaggistica mobile, connettività mobile, radio).
Il mobile (Wap/Palmare) sarà impiegato anche per la raccolta dati da parte di soggetti identificati
Gestione Flotte Trasporto MerciGestione Flotte Trasporto Merci
2.2.Gestione Flotte Trasporto Individui
Gestione Flotte Trasporto Individui
Controllo Avanzato
Autoveicolo
Controllo Avanzato
AutoveicoloGestione TrafficoGestione Traffico
1.1. 3.3.Pagamenti per la
MobilitàPagamenti per la
Mobilità
5.5.4.4.
Distribuzione Contenuti
6.6.
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Apparati tecnologici in azioni pilota fase II: raccolta Apparati tecnologici in azioni pilota fase II: raccolta dati da telecameredati da telecamere
Ai fini della raccolta dei dati sui flussi di traffico verranno impiegate telecamere a tecnologia evoluta, associate ad applicativi, che consentono in tempo reale
Il conteggio dei veicoliIl conteggio dei veicoliLa classificazioneLa classificazioneLa rilevazione della velocitàLa rilevazione della velocitàL’individuazione di codeL’individuazione di codeL’individuazione delle distanze tra veicoliL’individuazione delle distanze tra veicoliLa rilevazione di incidentiLa rilevazione di incidentiIl calcolo dei tempi di percorrenzaIl calcolo dei tempi di percorrenza
Tali strumenti, a differenza delle tradizionali spire elettromagnetiche posizionate direttamente sull’asfalto, presentano i vantaggi di flessibilità di utilizzo e facilità di installazione, visione in diretta, elevato contenuto informativo; inoltre non necessitano di interruzioni del traffico per essere posizionate né di particolari attività di manutenzione anche in relazione condizioni atmosferiche (le telecamere possono essere inserite in apposite custodie riscaldate).
Tali tecnologie, saranno posizionate all’ingresso della Valle d’Aosta nell’area multimodale “Porta della Vallée”
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Apparati tecnologici in azioni pilota fase II : Apparati tecnologici in azioni pilota fase II : raccolta dati con tecnologie RFIDraccolta dati con tecnologie RFID
Ai fini del controllo puntuale del singolo veicolo, con particolare riferimento alle merci pericolose, nell’ambito delle azioni pilota verranno utilizzati sperimentalmente sistemi radio innovativi “all weather” basati su tecnologia RFID, nell’ambito di attività svolte in collaborazione con il Politecnico di Torino.
Gli RFID saranno inseriti, in fase sperimentale iniziale, su appositi pannelli a bordo di mezzi “civetta” messi a disposizione dalla Regione Autonoma Valle d’Aosta, circolanti sull’asse da/verso il Traforo del Gran San Bernardo.
La progettazione esecutiva, attualmente in corso, comporterà la scelta delle frequenze, la definizione del campo di misura, la progettazione delle antenne, la caratterizzazione dell’RFID e la valutazione delle informazioni inseribili, la caratterizzazione del sistema di lettura, caratterizzazione del sistema di trasmissione dati via GPRS.
Tali informazioni saranno rese disponibili in forma automatica al sistema informativo della centrale.
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Apparati tecnologici: diffusione datiApparati tecnologici: diffusione dati
La diffusione dei dati, per cui si demanda anche all’intervento diretto dei Gestori/Concessionari stradali e autostradali (Cfr Legge Bersani), si realizza principalmente attraverso i Pannelli a Messaggio Variabile posto lungo gli assi stradali presi in esame.
La centrale fornirà servizi di informazione su dispositivi di tipo mobile (Cellulari, Palmari), sfruttando tutte le possibili sinergie con l’iniziativa CNIPA “Centro servizi mobile”.
Con riferimento alla diffusione dei dati, l’utilizzo delle telecamere per la rilevazione dei flussi di traffico offre l’opportunità di utilizzare le immagini raccolte direttamente per la visualizzazione all’utente (tramite Web) dello stato della viabilità in tempo reale.
ESEMPIO DI DIFFUSIONE DEI DATI A PARTIRE DA TELECAMERE INSTALLATE PER IL CONTEGGIO DEL TRAFFICO
ESEMPIO DI PANNELLO A MESSAGGIO VARIABILE
INFORMAZIONI PRE-VIAGGIO INFORMAZIONI IN VIAGGIO