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Eventi Lunedì 10 giugno 2013 6 Packaging & Automazione Alle macchine di riempimen- to, commercializzate sia come semplici riempitrici oppure abbinate in monoblocco a sezioni di tappatura, sono stati a mano a mano affianca- ti altri prodotti atti a rendere completamente automatico l’intero ciclo produttivo. Sono stati realizzati, per esempio, un nuovo tipo di riordinato- re di bottiglie per allineare in posizione corretta le bottiglie, nonché un sistema molto effi- cace di orientamento dei con- tenitori. Grazie all’affermazione otte- nuta sui principali mercati internazionali e ai grandi successi conseguiti, nel 1983, la Camera di Commercio di Milano ha conferito a Ron- chi Mario un diploma e me- daglia d’oro per meriti allo sviluppo delle esportazioni. L’azienda produce attual- mente una media di 85 mac- chine all’anno, vendute in tutti i continenti, e rappre- senta un esempio di quella creatività e capacità di lavo- ■■ RONCHI MARIO SPA / Nel 1983, ha ricevuto una medaglia d’oro per meriti nello sviluppo dell’export Da oltre 40 anni, leader nelle macchine per l’imbottigliamento di prodotti liquidi L’azienda ha sempre privilegiato la ricerca e la sperimentazione tecnologica È il 1966 quando Mario Ronchi fonda la Ronchi Mario Officine Meccaniche (www.ronchipackaging.it). Ronchi, da subito, intuisce che per sviluppare adegua- tamente la propria azienda doveva puntare non solo al mercato nazionale ma anche, e soprattutto, a quello estero. Era quindi necessario di- sporre di un prodotto in grado di soddisfare le più so- fisticate esigenze della clien- tela internazionale in mate- ria di affidabilità e precisione di lavoro. Bisognava inoltre creare un’adeguata rete di vendita e assistenza tecnica che potesse operare sui prin- cipali mercati mondiali in modo tempestivo ed efficace. E fu così che Mario Ronchi, focalizzandosi su obiettivi ben precisi, nel giro di po- chi anni riuscì a conquistare quote di mercato sempre più rilevanti. L’azienda ha sempre puntato alla produzione di macchine per il confezionamento di prodotti liquidi chimici, co- smetici e alimentari: settori che, verso la fine degli an- ni ’70, sono stati interessati da una rivoluzione epocale dovuta all’avvento dei con- tenitori in plastica. Contem- poraneamente, la naturale evoluzione del mercato e le nuove normative di legge hanno dato grande impulso alla commercializzazione dei prodotti di largo consumo in confezioni di piccoli e medi volumi, preconfezionati alla fonte dai vari produttori. Per meglio rispondere a queste esigenze, la Ronchi Mario ha presentato sul mercato una linea di macchine di riempi- mento di tipo volumetrico, in grado di garantire con preci- sione la quantità di prodotto immesso nel contenitore. Da sempre l’azienda Ronchi Mario ha privilegiato la ri- cerca e la sperimentazione e gli sforzi profusi in que- sta direzione hanno porta- to, nel corso dei primi anni ‘90, all’introduzione di una nuova tecnologia di riempi- mento con strumenti di mi- surazione di flusso a funzio- namento elettronico. Si tratta di una soluzione che garanti- sce la massima precisione di lavoro e un’estrema flessibili- tà operativa che consente di trattare differenti tipologie di prodotti. ■■ SINERGIE / Il contratto di rete è ancora poco noto Un network di sette aziende proiettate verso il Propack Cina S ono sette le aziende che fanno parte della rete “Processing&Packaging: e High-Tech Italian Way”. Accanto a Mario Ronchi Spa (Gessate-Milano) che produce riordinatori, riempitrici e tappatrici per l’industria cosmeti- ca, chimica e alimentare troviamo Pfm Group di Torrebelvi- cino (Vi), un gruppo di nove imprese specializzate in packa- ging flessibile per food e non food; P.E. Labellers di Porto Mantovano (Mn), che costruisce macchine etichettatrici ro- tative e lineari ad alta tecnologia; Clevertech di Cadelbosco di Sotto (Re) che offre sistemi di automazione per impianti di confezionamento e imballaggio; Cama Group di Garba- gnate Monastero (Lc), che propone linee complete e mac- chine per il packaging secondario; Mbf di Veronella (Vr), macchine per l’imbottigliamento e Tmci Padoan di Vittorio Veneto (Tv), macchine enologiche. Attuale presidente della rete, Gianmario Ronchi: “Il contratto di rete viene stipulato tramite un atto pubblico o una scrittura privata autenticata, con cui più imprese perseguono l’obiettivo di accrescere la propria competitività e capacità d’innovazione attraverso un programma comune con cui si impegnano a collaborare mediante lo scambio di informazioni e prestazioni di natu- ra industriale, tecnica o tecnologica. Il contratto prevede, inoltre, l’istituzione di un fondo comune patrimoniale, che tuttavia non è obbligatorio”. Ma come è nata l’idea di creare una rete tra aziende? “Que- sto tipo di contratto non è ancora molto conosciuto - rivela Gianmario Ronchi -, nonostante si tratti di un progetto in cui Confindustria crede molto. La rete può essere conside- rata l’evoluzione dei consorzi, dove però era obbligatorio scegliere una forma giuridica, e dei distretti industriali che, in tempi di globalizzazione, hanno il limite di rappresentare un territorio circoscritto, mentre oggi possono far parte della rete anche delle società estere, purché europee”. “Processing&Packaging” ha visto la luce alla fine dello scor- so anno: “Le basi dell’accordo sono state poste nel marzo 2012, nel corso di Ipack-Ima, un evento fieristico italiano che rappresenta il punto di riferimento per le aziende del settore e che ha deciso si sostenere la creazione del nuovo network. Ma il vero banco di prova sarà Propack China, in programma nel mese di giugno, un’occasione importante per dimostrare l’eccellenza produttiva delle aziende italia- ne, senza problemi di concorrenza ma decise a raggiungere obiettivi comuni”. U n riordinatore flaconi modello Roto- matic 220/SP; un monoblocco di ri- empimento e tappatura modello Exacta/rm 12/12/8 con due giostre di riempimento, cia- scuna con 12 stazioni equipaggiate con flussi- metri di tipo massico, e un tappatore a 8 teste; un depucker per estrarre i contenitori riempi- ti e tappati dalle tazzette. Così è composta la “super-linea” che Ronchi Mario ha progettato e costruito per riempire le “dosi” di condimen- to che troviamo nelle insalate pronte, fialet- te da 25 g già dosate di olio, aceto e sale, in fragranze e sapori diversi, che i consumatori devono solo aprire e versare sulla loro insala- ta. Si tratta di una linea completa, installa- ta in Francia, ideata per la preparazione di “salad dressing“. Il riordinatore flaconi pone le “fialette-dosi” in una tazzetta - indispen- sabile per via del fondo arrotondato - e le fa arrivare alla prima riempitrice che immette la giusta quantità di un mix composto da sale e aceto. La scelta dei mix è ampia, e spazia dal semplice aceto di vino fino al più aroma- tico aceto balsamico, passando per l’aceto di fragole con scalogno, aceto di Xères con purea di agrumi, aceto con purea di peperone e così via. Le fialette passano quindi alla seconda riempitrice che immette olio d’oliva oppure olio di girasole. Al termine delle operazioni di riempimento, le fialette vengono tappate sulla giostra di tappatura a 8 teste. Il tutto a temperatura controllata, 4°C costanti per evitare condensa nelle fialette, e a una velocità di produzione di 200 b.p.m. Grazie alla tecnologia dei flus- simetri di tipo massico da anni adottata dalla Ronchi, il cui principio di funziona- mento si basa sulla generazione delle forze di Coriolis, l’esatto dosaggio è garantito in ogni fialetta; la misurazione della portata massi- ca è uno dei procedimenti più avanzati tra le tecniche di misura dei fluidi ed è in grado di fornire un segnale proporzionale diretta- mente in grammi o in altra unità di misura ponderale; e ciò indipendentemente dalla conducibilità, densità, viscosità e temperatura del liquido da misurare. Una “super-linea” per riempire le dosi di condimento delle insalate pronte in fragranze e sapori diversi Progettata e costruita dalla Ronchi Mario, garantisce un dosaggio perfetto di ogni fialetta, a tutto vantaggio del consumatore Una macchina di riempimento prodotta dalla Mario Ronchi Veduta aerea dell’azienda situata a Gessate (Mi) Gianmario Ronchi, cotitolare della Ronchi Mario Spa ro tipicamente italiane che si sono guadagnate in tutto il mondo rispetto, fiducia e ammirazione. Ronchi è presente in Inghilterra, Stati Uniti, Tailandia, Cina e India attraverso le proprie filiali. Il considerevole aumento dei volumi di vendita ha reso ne- cessaria la creazione di una nuova sede in grado di age- volare il processo produttivo. Nel 1996, proprio in occasio- ne del 30esimo anniversa- rio della fondazione, è stato inaugurato il nuovo e mo- dernissimo stabilimento di Gessate che sorge su un’area di 20.000 m 2 , di cui 12.000 coperti.

RONCHI MARIO SPA Da oltre 40 anni, leader nelle macchine ......tappatura a 8 teste. Il tutto a temperatura controllata, 4 C costanti per evitare condensa nelle fialette, e a una velocità

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Page 1: RONCHI MARIO SPA Da oltre 40 anni, leader nelle macchine ......tappatura a 8 teste. Il tutto a temperatura controllata, 4 C costanti per evitare condensa nelle fialette, e a una velocità

EventiLunedì 10 giugno 20136 Packaging & Automazione

Alle macchine di riempimen-to, commercializzate sia come semplici riempitrici oppure abbinate in monoblocco a sezioni di tappatura, sono stati a mano a mano affianca-ti altri prodotti atti a rendere completamente automatico l’intero ciclo produttivo. Sono stati realizzati, per esempio, un nuovo tipo di riordinato-re di bottiglie per allineare in posizione corretta le bottiglie, nonché un sistema molto effi-cace di orientamento dei con-tenitori. Grazie all’affermazione otte-nuta sui principali mercati internazionali e ai grandi successi conseguiti, nel 1983, la Camera di Commercio di Milano ha conferito a Ron-chi Mario un diploma e me-daglia d’oro per meriti allo sviluppo delle esportazioni.L’azienda produce attual-mente una media di 85 mac-chine all’anno, vendute in tutti i continenti, e rappre-senta un esempio di quella creatività e capacità di lavo-

■■■ RONCHI MARIO SPA / Nel 1983, ha ricevuto una medaglia d’oro per meriti nello sviluppo dell’export

Da oltre 40 anni, leader nelle macchine per l’imbottigliamento di prodotti liquidiL’azienda ha sempre privilegiato la ricerca e la sperimentazione tecnologica

È il 1966 quando Mario Ronchi fonda la Ronchi

Mario Officine Meccaniche (www.ronchipackaging.it).Ronchi, da subito, intuisce che per sviluppare adegua-tamente la propria azienda doveva puntare non solo al mercato nazionale ma anche, e soprattutto, a quello estero.Era quindi necessario di-sporre di un prodotto in grado di soddisfare le più so-fisticate esigenze della clien-tela internazionale in mate-ria di affidabilità e precisione di lavoro. Bisognava inoltre creare un’adeguata rete di vendita e assistenza tecnica che potesse operare sui prin-cipali mercati mondiali in modo tempestivo ed efficace. E fu così che Mario Ronchi, focalizzandosi su obiettivi

ben precisi, nel giro di po-chi anni riuscì a conquistare quote di mercato sempre più rilevanti.L’azienda ha sempre puntato alla produzione di macchine per il confezionamento di prodotti liquidi chimici, co-smetici e alimentari: settori che, verso la fine degli an-ni ’70, sono stati interessati da una rivoluzione epocale dovuta all’avvento dei con-tenitori in plastica. Contem-poraneamente, la naturale evoluzione del mercato e le nuove normative di legge hanno dato grande impulso alla commercializzazione dei prodotti di largo consumo in confezioni di piccoli e medi volumi, preconfezionati alla fonte dai vari produttori. Per meglio rispondere a queste

esigenze, la Ronchi Mario ha presentato sul mercato una linea di macchine di riempi-mento di tipo volumetrico, in grado di garantire con preci-sione la quantità di prodotto immesso nel contenitore.Da sempre l’azienda Ronchi Mario ha privilegiato la ri-cerca e la sperimentazione e gli sforzi profusi in que-sta direzione hanno porta-to, nel corso dei primi anni ‘90, all’introduzione di una nuova tecnologia di riempi-mento con strumenti di mi-surazione di flusso a funzio-namento elettronico. Si tratta di una soluzione che garanti-sce la massima precisione di lavoro e un’estrema flessibili-tà operativa che consente di trattare differenti tipologie di prodotti.

■■■ SINERGIE / Il contratto di rete è ancora poco noto

Un network di sette aziende proiettate verso il Propack Cina

Sono sette le aziende che fanno parte della rete “Processing&Packaging: The High-Tech Italian Way”.

Accanto a Mario Ronchi Spa (Gessate-Milano) che produce riordinatori, riempitrici e tappatrici per l’industria cosmeti-ca, chimica e alimentare troviamo Pfm Group di Torrebelvi-cino (Vi), un gruppo di nove imprese specializzate in packa-ging flessibile per food e non food; P.E. Labellers di Porto Mantovano (Mn), che costruisce macchine etichettatrici ro-tative e lineari ad alta tecnologia; Clevertech di Cadelbosco di Sotto (Re) che offre sistemi di automazione per impianti di confezionamento e imballaggio; Cama Group di Garba-gnate Monastero (Lc), che propone linee complete e mac-chine per il packaging secondario; Mbf di Veronella (Vr), macchine per l’imbottigliamento e Tmci Padoan di Vittorio Veneto (Tv), macchine enologiche. Attuale presidente della rete, Gianmario Ronchi: “Il contratto di rete viene stipulato tramite un atto pubblico o una scrittura privata autenticata, con cui più imprese perseguono l’obiettivo di accrescere la propria competitività e capacità d’innovazione attraverso un programma comune con cui si impegnano a collaborare mediante lo scambio di informazioni e prestazioni di natu-ra industriale, tecnica o tecnologica. Il contratto prevede, inoltre, l’istituzione di un fondo comune patrimoniale, che tuttavia non è obbligatorio”.Ma come è nata l’idea di creare una rete tra aziende? “Que-sto tipo di contratto non è ancora molto conosciuto - rivela Gianmario Ronchi -, nonostante si tratti di un progetto in cui Confindustria crede molto. La rete può essere conside-rata l’evoluzione dei consorzi, dove però era obbligatorio scegliere una forma giuridica, e dei distretti industriali che, in tempi di globalizzazione, hanno il limite di rappresentare un territorio circoscritto, mentre oggi possono far parte della rete anche delle società estere, purché europee”.“Processing&Packaging” ha visto la luce alla fine dello scor-so anno: “Le basi dell’accordo sono state poste nel marzo 2012, nel corso di Ipack-Ima, un evento fieristico italiano che rappresenta il punto di riferimento per le aziende del settore e che ha deciso si sostenere la creazione del nuovo network. Ma il vero banco di prova sarà Propack China, in programma nel mese di giugno, un’occasione importante per dimostrare l’eccellenza produttiva delle aziende italia-ne, senza problemi di concorrenza ma decise a raggiungere obiettivi comuni”.

Un riordinatore flaconi modello Roto-matic 220/SP; un monoblocco di ri-

empimento e tappatura modello Exacta/rm 12/12/8 con due giostre di riempimento, cia-scuna con 12 stazioni equipaggiate con flussi-metri di tipo massico, e un tappatore a 8 teste; un depucker per estrarre i contenitori riempi-ti e tappati dalle tazzette. Così è composta la “super-linea” che Ronchi Mario ha progettato e costruito per riempire le “dosi” di condimen-to che troviamo nelle insalate pronte, fialet-te da 25 g già dosate di olio, aceto e sale, in fragranze e sapori diversi, che i consumatori devono solo aprire e versare sulla loro insala-ta. Si tratta di una linea completa, installa-ta in Francia, ideata per la preparazione di “salad dressing“. Il riordinatore flaconi pone le “fialette-dosi” in una tazzetta - indispen-

sabile per via del fondo arrotondato - e le fa arrivare alla prima riempitrice che immette la giusta quantità di un mix composto da sale e aceto. La scelta dei mix è ampia, e spazia dal semplice aceto di vino fino al più aroma-tico aceto balsamico, passando per l’aceto di fragole con scalogno, aceto di Xères con purea di agrumi, aceto con purea di peperone e così via. Le fialette passano quindi alla seconda riempitrice che immette olio d’oliva oppure olio di girasole. Al termine delle operazioni di riempimento, le fialette vengono tappate sulla giostra di tappatura a 8 teste. Il tutto a temperatura controllata, 4°C costanti per evitare condensa nelle fialette, e a una velocità di produzione di 200 b.p.m. Grazie alla tecnologia dei flus-simetri di tipo massico da anni adottata dalla

Ronchi, il cui principio di funziona-mento si basa sulla generazione delle forze di Coriolis, l’esatto dosaggio è garantito in ogni fialetta; la misurazione della portata massi-ca è uno dei procedimenti più avanzati tra le tecniche di misura dei fluidi ed è in grado di fornire un segnale proporzionale diretta-

mente in grammi o in altra unità di misura ponderale; e ciò indipendentemente dalla conducibilità, densità, viscosità e temperatura del liquido da misurare.

Una “super-linea” per riempire le dosi di condimentodelle insalate pronte in fragranze e sapori diversi Progettata e costruita dalla Ronchi Mario, garantisce un dosaggio perfetto di ogni fialetta, a tutto vantaggio del consumatore

Una macchina di riempimento prodotta dalla Mario Ronchi

Veduta aerea dell’azienda situata a Gessate (Mi)

Gianmario Ronchi, cotitolare della Ronchi Mario Spa

ro tipicamente italiane che si sono guadagnate in tutto il mondo rispetto, fiducia e ammirazione. Ronchi è presente in Inghilterra, Stati Uniti, Tailandia, Cina e India attraverso le proprie filiali.Il considerevole aumento dei volumi di vendita ha reso ne-cessaria la creazione di una

nuova sede in grado di age-volare il processo produttivo. Nel 1996, proprio in occasio-ne del 30esimo anniversa-rio della fondazione, è stato inaugurato il nuovo e mo-dernissimo stabilimento di Gessate che sorge su un’area di 20.000 m2, di cui 12.000 coperti.