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J uventus La Vecchia Signora del calcio italiano Fondata nel 1897 da un gruppo di giovani studenti torinesi, è diventata, in più di un secolo di storia, la squadra più blasonata in Italia e uno dei club più prestigiosi del mondo, l'unico ad aver vinto tutti i trofei e le coppe ufficiali a livello internazionale rosanero SPECIALE Supplemento al n. 12 di Rosanero del 21 febbraio 2009 •AVVISO BAR LORENA A PAG. 5

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JuventusLa Vecchia Signora del calcio italiano

Fondata nel 1897 da un gruppo di giovani studenti torinesi, è diventata, in più di unsecolo di storia, la squadra più blasonata in Italia e uno dei club più prestigiosi delmondo, l'unico ad aver vinto tutti i trofei e le coppe ufficiali a livello internazionale

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Supplemento al n. 12 di Rosanero del 21 febbraio 2009

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II SPECIALE JUVENTUS rosanero

«Nel 1896 una brigata di studenti del Liceod’Azeglio soleva avviarsi, finite le elezionipomeridiane, verso il corso Duca di Genovae quindi, deposti i libri su d’una panca, de-dicarsi al giuoco di “barra”. Il foot-ball si in-sinuò più tardi: già si era visto giocarlo pri-ma alla patinoire del Valentino e poscia inPiazza d’Armi da alcuni stranieri residenti aTorino i quali avevano fondato il Fc Interna-zionale mutandosi poi in Fc Torinese. Contante iniziative una società ci voleva e nel-l’autunno del 1897 se ne decise la fondazio-ne. Qui cominciarono le vere origini dellaJuventus...».

Frammento di un documento appartenentead Enrico Francesco Canfari, socio fondato-rie e secondo presidente della Juventus

E’il 1º novembre 1897 quando, grazie al-l’idea di alcuni studenti del liceo classi-co “Massimo d’Azeglio”, che erano so-

liti ritrovarsi su una panchina oggi custoditanell’attuale sede del club, nasce a Torino loSport Club Juventus. La prima maglia dellasquadra è rosa, con cravatta o papillon nero,e solo nel 1903 diviene bianconera. Nel 1900,con il nome di Football Club Juventus, la socie-tà si iscrive al suo primo campionato naziona-le ma viene eliminata, al debutto, dal FootballClub Torinese. Il primo titolo arriverà dopo cin-que anni. A quel tempo, la presidenza è rico-perta dallo svizzero Alfred Dick che però, do-po alcune accese discussioni di spogliatoio,lascia il sodalizio e fonda, insieme ad un grup-po di soci dissidenti, il Football Club Torino.La squadra ne risente a tal punto, specie fi-nanziariamente, da rischiare quasi la retro-cessione in Promozione nel 1913. Con la finedella Grande guerra una Juventus rinata, gra-zie alla guida di Giovanni Hess e Corrado Cor-radini, tra il 1914 ed il 1920 migliora il suo piaz-zamento in campionato fornendo anche alcu-ni giocatori alla Nazionale maggiore, tra cuiil portiere Giovanni Giacone.

Nel 1923 è la volta di un presidente che cam-bierà la storia del club: Edoardo Agnelli, figlio

del fondatore della Fiat, a capo di una delle fa-miglie più ricche e potenti del Paese. Il nu-mero uno bianconero decide di lasciare subi-to il segno con la costruzione dello stadio diCorso Marsiglia, il primo impianto sportivo ita-liano ad essere stato realizzato interamentein cemento armato, e l’arrivo del primo alle-natore della storia della società, l’unghereseJens Károly. Grazie a giocatori importanti qua-li Ferenc Hirzer e Carlo Bigatto, primo capita-no della storia juventina, i bianconeri vinco-no il loro secondo tricolore nella stagione 1925-1926. Dopo l’istituzione del campionato a gi-rone unico alla fine degli anni ‘20, la Juventusconquista cinque titoli consecutivi, primato ita-liano, dalla stagione 1930-1931 alla stagione1934-1935, riuscendo ad arrivare inoltre perben quattro anni consecutivi alle semifinali del-la Coppa dell’Europa Centrale. Un periodo digrandi successi che termina bruscamente conla scomparsa di Edoardo Agnelli, nel 1935. Lasquadra bianconera non riesce a riprendersilo scudetto nonostante il supporto di calciato-ri come Alfredo Foni e Pietro Rava, medaglied’oro ai Giochi olimpici di Berlino.

Nel 1945 la denominazione Juventus-Cisi-talia, presa dalla società due anni prima du-rante la seconda guerra mondiale, cambia inJuventus Football Club. L’avvocato GiovanniAgnelli ricopre la carica di presidente del so-dalizio torinese dal 1947 e, dopo una serie diriforme all’interno del club, i bianconeri, congiocatori del calibro di Carlo Parola e Giam-piero Boniperti, tornano alla vittoria nelle sta-gioni 1949-1950 e 1951-1952. Nel 1956 il cam-

bio alla guida della squadra: Umberto Agnel-li prende il posto del fratello e, durante la suacarica, si apre un nuovo ciclo di vittorie gra-zie al supporto del “Trio Magico” composto daBoniperti, dal gallese John Charles e dall’ar-gentino di origine italiana Omar Sivori. Nellastagione 1957-1958 la società bianconera ri-ceve per la prima volta la Stella d’Oro al Me-rito Sportivo dopo essersi aggiudicata per die-ci scudetti. Il club torinese conquisterà anchei titoli nazionali nelle stagioni 1959-1960 e 1960-1961 e le edizioni della Coppa Italia 1958-1959e 1959-1960. Nel resto del decennio, la Juven-tus arriva prima solo una volta, nella stagione1966-1967.

Il 13 luglio 1971 è la volta della presidenza diGiampiero Boniperti, che affida la guida tec-nica della squadra a Cestmír Vycpálek: il tec-nico ceco porta i bianconeri alla conquista del-lo scudetto nelle stagioni 1971-1972 e 1972-1973 e alla prima finale in Coppa dei Campio-ni con giocatori del calibro di Roberto Bettega,Franco Causio e Giuseppe Furino. Il club tori-

La Juve festeggiail titolo di Campione d’Italia 1949-50. In basso, il trio magicoSivori, Charles e Boniperti

JUVENTUS: LA GRANDE STORIA

di Gianluca Rubino

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IIISPECIALE JUVENTUSrosanero

nese, successivamente, con l’allenatore Car-lo Parola vince il campionato 1974-1975; nel1976 l’ex calciatore Giovanni Trapattoni vieneassunto come tecnico, permettendo ai bian-coneri di vincere sei scudetti tra il 1976 e il 1986e a ricevere la seconda Stella d’Oro al MeritoSportivo nel 1982, dopo il ventesimo titolo na-zionale. A livello internazionale, tra il 1977 e il1985, la bacheca del club si arricchisce di unaCoppa dei Campioni, una Coppa delle Cop-

pe, una Coppa Uefa, una Supercoppa euro-pea ed una Coppa Intercontinentale. Fonda-mentale si rivela l’apporto di campioni del ca-libro di Michel Platini, Zbigniew Boniek, Stefa-no Tacconi, Dino Zoff, Gaetano Scirea, Anto-nio Cabrini e Paolo Rossi tra i tanti. Fra il 1987ed il 1990, la Juventus attraversa una serie distagioni poco esaltanti, durante le quali nonvince mai il campionato.

L’avvocato Vittorio Caissotti di Chiusanoarriva alla presidenza del club nel 1990,anno dell’inaugurazione dello Stadio

Delle Alpi. La squadra torinese, allenata dal-l’ex-portiere Zoff, si aggiudica Coppa Italia eCoppa Uefa. Nella stagione successiva l’exnumero uno della Nazionale lascia il posto algiovane Luigi Maifredi, il quale non riuscirà adandare oltre il settimo posto in campionato.Con il ritorno di Trapattoni, la Juventus vincela sua terza Coppa Uefa nel 1993. Nella sta-gione successiva nuovo cambio in panchina,su cui si accomoda Marcello Lippi. Dopoben nove anni, il nuovo tecnico riporta lo scu-detto a Torino. Artefici dell’impresa sono CiroFerrara, Gianluca Vialli, Didier Deschamps edun giovanissimo Alessandro Del Piero. Nel1996 arriva la Champions League: i bianco-neri hanno la meglio, all’”Olimpico” di Ro-ma, sugli olandesi dell’Ajax. La squadra gui-data da Lippi, rafforzata dall’arrivo di Zinédi-ne Zidane, Paolo Montero, Edgar Davids e Fi-lippo Inzaghi, vince altri due titoli nazionali,due Supercoppe italiane, una Supercoppa eu-ropea ed una Coppa Intercontinentale, arri-vando consecutivamente anche ad altre duefinali nella principale manifestazione europeafino al 1998. Nella stagione 1999-2000, conCarlo Ancelotti, i bianconeri si aggiudicano laCoppa Intertoto e, trascinati dalle reti del fran-co-argentino David Trézéguet, raggiungonodue secondi posti consecutivi nei campiona-ti 1999-2000 e 2000-2001. Ma questo non ba-sta ad Ancelotti per salvare la propria panchi-na. Lippi torna nel 2002 e con lui arrivano gio-catori di rilievo come Gianluigi Buffon, Pavel

Nedved e Lilian Thuram, decisivi per la con-quista di due scudetti e due Supercoppe ita-liane nelle stagioni 2001-2002 e 2002-2003.La squadra ottiene il quinto successo in cam-pionato in nove stagioni e nel 2003 arriva perla settima volta in finale di Champions Lea-gue, la quarta in otto anni, persa ai rigori con-tro il Milan dell’ex tecnico Ancelotti. Il 28 mag-gio 2004 è il turno di Fabio Capello e con lui icalciatori Emerson, Fabio Cannavaro, Pa-trick Vieira e Zlatan Ibrahimovic. La Juventusottiene due primi posti al termine dei campio-nati 2004-2005, poi revocato, e 2005-2006,in seguito assegnato d'ufficio all'Inter. In se-guito allo scandalo di Calciopoli, il club re-trocede in B, per la prima volta nella storia del-la società. Tuttavia la squadra, con un nuovoCdA presieduto da Giovanni Cobolli Gigli, rie-sce a ritornare nella massima serie già nellastagione 2007-2008, raggiungendo, sotto laguida dell'allenatore romano Claudio Ra-nieri, un terzo posto che permette di acce-dere alla fase di qualificazione della Cham-pions League, competizione dalla quale il clubbianconero mancava da due anni.

ANDE STORIA

IL PALMARES

Campionato italiano 27Coppa intercontinentale 2Champions League 2Supercoppa Europea 2Coppa Uefa 3Coppa Italia 9Supercoppa italiana 4Coppa delle Coppe 1Coppa Intertoto 1

Alessandro Del Piero

Dino Zoff

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IV SPECIALE JUVENTUS rosanero

Allo stadio Renzo Barbera Pa-lermo e Juventus si sono in-contrate 20 volte, in serie A,

per un totale di 8 vittorie bianco-nere, 8 pareggi e 4 vittorie per i si-ciliani, di cui due messe a segno nel-l’era Zamparini, con 15 reti realizza-te dai rosa e 25 subite. Il primo deidue successi ottenuti sotto la presi-denza del vulcanico imprenditorerisale al 5 febbraio 2005. Al 12’ Brien-za segna un bellissimo gol da fuo-ri area che fa esplodere lo stadio digioia, visto che l’ultima vittoria risa-liva a quasi 50 anni prima, esatta-mente all’8 maggio del 1949. La se-conda è del 6 aprile dello scorso an-no per 3-2, con doppiette di Amau-ri e del Piero ed il gol vittoria firma-to da Cassani, con gran tiro da fuo-ri area che lascia di stucco il portie-re Buffon. Ma il primo storico suc-cesso del Palermo risale al lontano26 gennaio 1936. L’incontro finì 1-0con il gol di Demanzano al 68’. Quel-l’anno il Palermo retrocesse assie-me al Brescia. Nella loro storia i dueclub si sono sfidati più volte dandoluogo ad emozionanti match, dalrisultato spesso rocambolesco: dal5-0 del 1932-33 al 6-2 del 1949-50,passando per il 4-1 e il 5-1 del 1950-51, il 4-0 dell’anno successivo, il 6-4 del 1956-57 e il 4-1 del 1969-70 edel 1972-73.

Ma dagli anni ‘70 in poi, per ben33 anni, le due squadre non si so-

no più incontrate, complice un Pa-lermo girovago nei meandri dellaB e della C.

In Coppa Italia i due club si so-no sfidati 2 volte. Una partita è sta-ta vinta per 2-0 il 12-12-73, con igol di Ballabio al 21’ e di Barbanaal 42’st, arbitro Gussoni. L’altra èstata persa per 1-3 l’1-9-85, con igol di De Vitis (P) su rigore al 19’,Laudrup al 22’, Platini su rigore al26’ e Serena all’8’ del secondo tem-po. Arbitro dell’incontro il sig. Pie-ri. In tutti e due gli incontri il Paler-mo militava in serie B.

Sabato sera, se il Palermo batte-

rà la Juventus, eguaglierà il recorddi vittorie casalinghe consecutivedel campionato 1949-50, realizza-

to battendo le seguenti squadre: In-ter 4-2, Lazio 2-1, Torino 2-1, Nova-ra 3-1, Como 3-2 e Padova 3-0.

Tutti i precedenti al Barbera

L’11 gennao del 1970, al 17’ del secondo tempo, viene assegnato adAnastasi un gol fantasma nel momento migliore del Palermo chestava pressando alla ricerca del pareggio. Un duro colpo che tagliòle gambe ai giocatori rosanero. Così riportava il giornale L’Ora: «Irosa, dopo un primo tempo dominato dalla squadra torinese, invantaggio di due reti (Vieri e Del Sol), riescono ad accorciare le di-stanze con un gol di Ferrari. Poi, nel tentativo di rimonta, l’episodiodel gol fantasma di Anastasi (nella foto accanto): la moviola tele-visiva dimostra che il pallone era stato ribattuto da Giubertoni pri-ma di entrare in porta, mettendo in risalto il grave errore del guar-dalinee». Palermo –Juventus 1-3Palermo: Ferretti, Lancini, Giubertoni, Bandoni, Bertuolo, Ladri, Pel-lizzaro, Causio, Troia, Bercellino (Sgrazzutti dal 19’ st), Ferrari. 12° Cei.Allenatore Di Bella.Juventus: Tancredi, Salvadore, Furino, Roveta, Morini, Cuccureddu,Leonardi (Zigoni dal 42’ st), Vieri, Anastasi, Del Sol, Haller. 12° An-zolin. Allenatore Rabitti.Note: giornata nuvolosa, spettatori 40.000 circa, ammonito Ladri.

Accadde che…

pagine a cura di Filippo Compagno

Michel Platinì e Umberto Agnelli

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VSPECIALE JUVENTUSrosanero

Giorn. Data Incontro R.f. Marcatori Arbitri

17a 05-02-1933 Palermo–Juventus 0-2 4’ e 19’st Monti (J)6a 15-10-1933 Palermo–Juventus 0-1 32’ Borell (J)11a 06-01-1935 Palermo–Juventus 0-0 16a 26-01-1936 Palermo–Juventus 1-0 23’st Demandano35a 08-05-1949 Palerm –Juventus 2-0 35’ De Santis, 37’st Boniforti-rig. Orlandini32a 16-04-1950 Palermo–Juventus 0-0 Galeati31a 15-04-1951 Palermo–Juventus 1-5 29’ Boniperti (J), 33’ Muccinelli (J), 37’ Preast (J), 5’st Vivolo (J),

22’st Hansen (J), 25’st Giaroli-rig. Corallo33a 11-05-1952 Palermo–Juventus 0-0 Agnolin1a 14-09-1952 Palerm –Juventus 1-1 4’st Bettini, 8’st Carapellese (J). Agnolin16a 10-01-1954 Palermo–Juventus 1-3 5’ e 17’ Ricagni (J), 43’ Muccinelli (J), 39’st Giaroli-rig. Jonni13a 30-12-1956 Palermo–Juventus 0-2 28’ Stivanello (J), 44’st Stivanello (J) Grillo34a 05-06-1960 Palermo–Juventus 1-1 38’ Sivori (J), 9’st Greatti (Sivori ha segnato con la mano) Jonni9a 08-10-1961 Palermo–Juventus 0-0 Rigato12a 09-12-1962 Palermo–Juventus 1-1 3’ Borjesson, 5’st Sivori (J) Gambarotta17a 09-02-1969 Palermo–Juventus 1-1 14’ Salvadore-aut (J), 7’st Haller (J). Sbardella16a 11-01-1970 Palermo–Juventus 1-3 11’ Vieri (J), 27’ Del sol (J), 9’ st Ferrari, 17’ st Anastasi (J) Monti10a 0-12-1972 Palermo–Juventus 0-1 36’ Altafini (J) Toselli23a 05-02 2005 Palermo–Juventus 1-0 12’ Brienza De Santis18a 07-01-2006 Palermo–Juventus 1-2 12’ Terlizzi, 15’ e 34’ Mutu (J) Bertini32a 06-04-2008 Palermo–Juventus 3-2 11’ e 49’ Amauri, 7’ st e 26’ st Del Piero, 43’ st Cassani Morganti

ECCO, NEL DETTAGLIO, TUTTI GLI INCONTRI DI CAMPIONATO GIOCATI A PALERMO

A fianco, due immaginidel match casalingodello scorso campionato conclusosi con la vittoria dei rosa (3-2)

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VI SPECIALE JUVENTUS rosanero

Carvalho De Oliveira Amauri èstato, sicuramente, uno de-gli indiscussi protagonisti del-

la recente storia del Palermo. Ri-cordato con affetto dalla tifoseriarosanero, beniamino del Barbera,il brasiliano, in soli due anni, si è ri-tagliato un posto di riguardo nelcuore di questa città. Attaccantebrasiliano atipico, che si basa piùsulla forza fisica che sulla tecni-ca, bravo nel tenere palla e far sa-lire la squadra creando spazi per icompagni, nasce a Carapiquiba,in Brasile, il 3 maggio del 1980.

Inizia la sua carriera calcistica nel2000, con la maglia del Bellinzo-na, squadra che milita nella serieB svizzera, dove disputa cinque ga-re e realizza una sola rete. Nel gen-naio del 2001 il suo procuratoredi allora, Mariano Grimaldi, lo por-ta in Italia dove viene acquistatodal Parma e dato in prestito al Na-poli. Con i partenopei, Amauri fa ilsuo esordio in serie A il 14 aprile2001 in Bari-Napoli (0-1), gara in cuigli viene anche ingiustamente in-validato un gol, collezionando, nelcorso della campionato, sei pre-senze e una rete.

Nella stagione 2001-2002 l’at-taccante brasiliano approda al Pia-cenza, sempre in A, dove disputaappena sette gare. L’anno succes-sivo passa all’Empoli, senza però

mai giocare, per poi vestire nel set-tembre del 2002 la maglia del Mes-sina in B. Con i peloritani collezio-na 23 presenze e realizza quattroreti, contribuendo al raggiungimen-to del tredicesimo posto in classi-fica. La stagione 2003/2004 è quel-la della sua consacrazione. Tornanella massima serie indossandola maglia del Chievo, dove in trestagioni (dal 2003 al 2006) colle-ziona in totale 90 presenze, realiz-zato 17 reti e raggiungendo con iclivensi, nell’ultima anno, la quali-ficazione al terzo turno prelimina-re di Champions League.

Nell’agosto del 2006 Amauri vie-ne acquistato dal Palermo di Fran-cesco Guidolin. Segna, con gol,strapotere fisico e capacità di fa-re reparto da solo, il girone d’an-data ai vertici del Palermo. E da so-lo, il brasiliano (18 presenze e 8 re-ti) trasforma un’ottima squadra inun collettivo vincente, capace d’im-porsi in casa e in trasferta, giocan-do partite memorabili. La favola,però, si interrompe sul più bello: adicembre, a Siena, una rovinosauscita del portiere dei toscani Man-ninger gli costa un grave infortunioe un intervento in cui gli viene rico-struito il legamento crociato del gi-nocchio destro. Solo nell’agosto del2007 Amauri si lascia alle spallel’infortunio e torna a giocare con irosanero, mettendo a segno 15 re-ti in 34 gare.

Il 30 maggio 2008 il brasiliano ap-proda alla Juventus, firmando uncontratto quadriennale da 3,5 mi-lioni di euro l’anno più duecentocin-quanta mila euro per eventuali pre-mi bonus. Nel club bianconero fail suo esordio il 13 agosto 2008,nei minuti finali della gara di Cham-pions League disputata contro l’Ar-tmedia Bratislava. In questo cam-

pionato invece realizza la sua pri-ma rete, decisiva per la vittoria, il 14settembre 2008 nella partita control’Udinese, mentre nella gara dispu-tata contro il Milan, il brasiliano, conuna doppietta raggiunge il traguar-do delle 50 reti segnate in serie A.Fino ad ora in questa stagione hacollezionato 25 presenze e realiz-zato dodici reti.

Amauri, un ritorno da “nemico”di Roberta Siino

Amauri e Chiellini

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