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Molti fra i nostri lettori conosco- no per fama Pietro Sbarbaro come uomo tutt'altro che benevolo verso i cattolici, cosa di cui egli non ha mai fatto mistero. Il modo con cui egli giudica il divieto che il Governo oppone alle processioni del Corpus Domini è dunque. tanto più eloquente, e lo ri- feriamo dalla Liguria Occidentale che lo fa precedere da un cappello così pesato che ci asteniamo dal ri- ferirlo. Ecco la lettera dello Sbarbaro al Direttore del giornale Savonese: « Ammetto il diritto naturale della Libera Processione, in Libera Strada, in Libero Stato. L' ammetto per i Cattolici e per i Liberi Mu- ratori. « Ti autorizzo a farlo sapere ai lettori della Liguria Occidentale: Pietro Sbarbaro avversario del cat- tolicismo, ammette la libertà del Corpus Domini. ~m»: lo-ommoilIrilna. 't wr.zr-nr 111~111ir 4". ~IV VW"1W 4l 111~111111" la ANNO IX , i 6 Littglio 1 881 No. 29. NE ni, LI ha ed fa- cor- ter- Avvertenze. Prezzo d' Abbonamento. Il Giornale si pubblica ogni Sabato Direzione e Amministrazione via la, Faggiola n. 8. - Le lettere non francate si -respingono. - I manoscritti ancorale non pubblicati non si resti- tuiscono: - &renderà conto dei libri e :giornali. , rimessi all' Uffizio qualora sieno conformi allo spirito del perio- dico: - Gli annunzi cent. 15 per linea o spazio di linea. A domicilio in tutta l'Italia Un anno L. 4. 60 Un semestre L. 2, 30 Un trimestre L. 1, 15— All'Uffizio Un anno L. 4. 00 t Et n essee ine L. I, 0 semestre L. 2, 00 — l'i, tri- tr Un numero separato costa cent. 10. Mac, e di del o, — Ferro ecc. Deus Vos benedicat, dummodo Verita,t praecettat, eomitetur et sequatur. P. PI'. IX. ( Pio I X agii Soritetwi della Croce Plsrtna,i SETTIMA NA L E natica Le inserzioni per l' Italia si ricevono ali' Ufficio del giornale, Via la Faggiola. 8. — Per la Francia si ricevono esclusivamente presso l' Agence principale d3 Publi- cité E. E. OBLIEGHT , Parigi, 21, Saint Marc . — Per l' Inghilterra presso i sigg. G. L. Daube e C. Londra, 130, Fleet street E. C. arigi, HAM- ( P i) 3 ri N Arit- .esti- gi il stato ste la lli il tutte e li ioni rica 4.ft4 Pè/lo i reni. o e a 3) a t t IIIMMIEMZ21m ti ;e 000 e e o o o o o e e o o e o e e 1. LE ELEZIONI AMMINISTRATIVE 1•■■ Ancora pochi 'giorni, e i nostri concittadini saranno chiamati alle urne per eleggere i nuovi rappre- sentanti del paese, quelli che ricever dovranno il difficile e delicato inca- rico di amministrare la pubblica cosa e curare gl'interessi locali. Ancora pochi giorni, e il movimento della città e dei sobborghi, l'andare e ve- nire delle vetture e delle carrozze (alcune messe forse gratuitamente a disposizione dei votanti di queste., o di quel partito) e i soliti lenzuoli cartacei appiccicati alle cantonate, ai muri e ai muricciuoli, daranno a Conoscere che la gran lotta elet- torale è incominciata, e che i fa- mosi partiti sono scesi sul campo a battersi a petto a petto, e a contra- starsi l'ambita palma. Che faranno intanto i veri cat- tolici?... O, a meglio dire, che do- vranno essi rare in tal uunsivtut.,&___ ra ? ... Lasceranno tranquillamente disputarsi il terreno ai due partiti, senza prender parte alla lotta? Le autorevoli parole dei Sommi Ponte- fici Pio IX e Leone XIII, che noi riporteremo , diranno a chiunque voglia esser sincero cattolico e buon cittadino quale sia in proposito la via da tenersi. Qui non si tratta di elezioni politiche, riguardo alle quali è comandato ai cattolici lo astenersi dalle urne. Il terreno per il quale si combatte, è un terreno comune a tutti i cittadini ; e siccome si trat- ta degl' interessi di tutti, così tutti debbono avere a cuore di provve- dere ai medesimi, eleggendo perso- ne oneste e idonee a curare quegli interessi e a tenere alto l'onore e il decoro della città. È d'uopo quindi non aver riguardi personali, non ri- spetto umano, non spirito di partito, non; ambizione di conseguire il fa- vore, l'amicizia o la protezione di questo o di quello ; in una parola, di non esser ligi di Tizio o di Caio. Questo è ciò che convien fare come buoni cittadini. Come veri cattolici poi è necessario far di più ; cioè avere in mira sopra di tutto i van- taggi della religione, scegliendo a tal fine per candidati coloro, che agli accennati requisiti accoppiano il timor di Dio ed il rispetto alla fede degli avi ad alle patrie tradi- zioni. 'Che disdoro sarebbe per una città cattolica l' essere arra rninistrata da persone ostili alla Chiesa, non curanti degl'interessi religiosi, e in- chinevoli piuttosto a favorire gli ete- rodossi e i settarii ! Se allora qual- che cattolico si lagnasse dei padri della patria, ogni saggio forestiero avrebbe il diritto di rinfacciargli che è colpa dei cattolici se in quella città le cose vanno noti bene, ini- perocchè essi cattolici dovevano, tutti uniti e concordi con il clero alla testa, provvedere quand' era tempo ; cioè a tempo delle elezioni. qui, se non si temesse di andare per le lunghe, bisognerebbe far toc- care con mano quali e quanti van- taggi civili..e religiosi possono deri- vare a un paese dalla buona scelta di coloro che debbono aministrare la cosa pubblica. Alcuni invidiano certe città dove la religione è in onore : dove- si fanno pubblicamente e sontuosamente feste, funzioni e processioni; dove l'Autorità munici- nalA enr: COM72 l onere nie e i monu- menti sacri e questi concorre ad ab- bellire ; dove essa fa rispettare la santità dei cimiteri cattolici e sod- disfa agli antichi voti ed obblighi sacri ; e dove infine le buone scuole mantiene e promuove: or bene, tutto questo è appunto l'effetto della buona scelta dei consiglieri. Lo stesso è a dirsi riguardo a tutti gli altri van- taggi materiali che si rinvengono in altre città prospere e tranquille, il merito dei quali vantaggi nella mas- sima parte è dovuta a quei saggi che con annegazione, disinteresse, zelo e vero amor patrio, curano gli interessi locali. Senonchè taluno per avventura opporrà che per trovare oneste ed intelligenti persone da proporre alla candidatura , la è cosa facile ; ma che è altrettanto difficile far trion- fare persone schiettamente cattoli- che, in mezzo a tante difficoltà che adesso si attraversano all'azione be- nefica della Chiesa. È vero, veris- simo, diciamo noi; ma che dunque? Si dovrà per questo perdere il co- raggio , e non fare qualche buon tentativo, mentre tanti rei tentativi van facendo per tutto il mondo i nemici del bene ? Si prenda esempio da quel che hanno fatto e fanno i cattolici di altre città, i quali non potendo avere l' ottimo, si sono con- tentati di avere il mediocre ; ossia, come dice un giornale, sono stati costretti di fare il minimum possi- bile, affine di evitare il maximum roilile nella sfera, dell'errore e del male. Se non si è potuto far trion- fare una lista esclusivamente ripiena di nomi cattolici: a tutta prova, si è cercato almeno che vincesse una li- sta contenente alcuni di quei nomi uniti ad altri di persone probe e non propense a combattere la religione cattolica. Stiamo dunque all'erta e sappia- mo va - lerci di quella saggia prudenza che ci è anche consigliata dal Van- gelo. Diversamente saremmo simili a quegli inerti operai che dormendo lasciarono che il nemico la zizania seminasse nel buon campo. Messe da banda le gare dei par- titi (che tanto hanno danneggiato la -patri3 nostra), siamo una buona vol- ta uniti e concordi a procacciare il vero bene della città, la quale per l'amena sua posizione, per l'indole dei suoi abitati, per i suoi monu- menti, ptla sua storia e fama an- tica, e piu. , tralità, potrebbe essere una delle più belle, floride e stimate città della italica terra. Ecco intanto le autorevolissime parole papali intorno alle elezioni amministrative PAROLE DI PIO IX. « È desiderabile che il Generale Congresso il quale è per adunarsi, volga il suo pensiero anche a ciò che è da sperarsi o temersi per interessi religiosi della benevola ed ostile autorità di coloro che ven- gono proposti alla amministrazione del Municipio o della Provincia. E poichè l' una e l'altra condizione dipendono dalla scelta di uomini che venerino o che disprezzino la Chie- sa, gioverebbe al certo che i cat- tolici venissero eccitati a procurare ed aiutare l'elezione di coloro che sulla religione poggiano il fonda- mento di ogni ordine, e che sono conosciuti realmente capaci di am- ministrare gli affari pubblici a ve- ro vantaggio del popolo; sicchè, ac- cresciuto sia a poco a poco il loro numero, possa il giusto ed il retto conseguire almeno quella libertà di che gode il male. » (Da un breve diretto al terzo Congresso Cattoli- co Italiano in data del 25 settem- bre 1876). PAROLE DI LEONE XIII. « Conviene che usiate le cure più assidue e facciate gli sforzi più generosi perchè sia cristiana la e- ducazione e la istruzione della gio- ventù, speranza dell'avvenire, e perchè sia mantenuta in onore pres- so di voi la degna professione di cattolico, per opera di una stampa invereconda e per altri mezzi tanto oggidì vilipesa. E siccome insieme agl'interessi cattolici sono ora mi- macciati anche quelli della famiglia e- della società, anche a questi è necessario che accorriate portando la vostra azione sul campo delle am- ministrazioni comunali e provincia- li; il solo che per ragioni di ordino altissimo •è al presente consentito ai cattolici d'Italia. » (Dal discorso rivolto alle Società cattoliche di Ro- ma il 24 aprile 1881). A.nnunziamo che pres- so lo Ufficio del nostro travasi un de- posito di t)ignetti C.14:311.CL LOTTERIA NAZIONALE di Milano -- Prezzo L. 1 ciascuno. La D'usino del. Coulls o o I , ú a 1 ! .••• momar ms- -1~ 4.1~ 111~1~.~11" MIE1 COV 1111■ ..~11,11:11111111 11.- -ah. ma -4,3■1■111011,,:,-

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Molti fra i nostri lettori conosco-no per fama Pietro Sbarbaro comeuomo tutt'altro che benevolo versoi cattolici, cosa di cui egli non hamai fatto mistero.

Il modo con cui egli giudica ildivieto che il Governo oppone alleprocessioni del Corpus Domini èdunque. tanto più eloquente, e lo ri-feriamo dalla Liguria Occidentale

che lo fa precedere da un cappellocosì pesato che ci asteniamo dal ri-ferirlo.

Ecco la lettera dello Sbarbaro alDirettore del giornale Savonese:

« Ammetto il diritto naturaledella Libera Processione, in LiberaStrada, in Libero Stato. L' ammettoper i Cattolici e per i Liberi Mu-ratori.

« Ti autorizzo a farlo sapere ailettori della Liguria Occidentale:Pietro Sbarbaro avversario del cat-tolicismo, ammette la libertà delCorpus Domini.

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ANNO IX , i 6 Littglio 1 881 No. 29.

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Avvertenze. Prezzo d' Abbonamento. Il Giornale si pubblica ogni

SabatoDirezione e Amministrazione via

la, Faggiola n. 8. - Le lettere nonfrancate si-respingono. - I manoscrittiancorale non pubblicati non si resti-tuiscono: - &renderà conto dei librie :giornali. , rimessi all' Uffizio qualorasieno conformi allo spirito del perio-dico: - Gli annunzi cent. 15 per lineao spazio di linea.

A domicilio in tutta l'Italia —Un anno L. 4. 60 — Un semestreL. 2, 30 — Un trimestre L. 1, 15—All'Uffizio — Un anno L. 4. 00 —

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Deus Vos benedicat, dummodo Verita,tpraecettat, eomitetur et sequatur.

P. PI'. IX.( Pio I X agii Soritetwi della Croce Plsrtna,i

SETTIMA NA L E natica

Le inserzioni per l' Italia si ricevono ali' Ufficio del giornale, Via la Faggiola. 8. — Per la Francia si ricevono esclusivamente presso l' Agence principale d3 Publi-cité E. E. OBLIEGHT , Parigi, 21, Saint Marc . — Per l' Inghilterra presso i sigg. G. L. Daube e C. Londra, 130, Fleet street E. C.arigi,

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Ancora pochi 'giorni, e i nostriconcittadini saranno chiamati alleurne per eleggere i nuovi rappre-sentanti del paese, quelli che riceverdovranno il difficile e delicato inca-rico di amministrare la pubblica cosae curare gl'interessi locali. Ancorapochi giorni, e il movimento dellacittà e dei sobborghi, l'andare e ve-nire delle vetture e delle carrozze(alcune messe forse gratuitamentea disposizione dei votanti di queste.,o di quel partito) e i soliti lenzuolicartacei appiccicati alle cantonate,ai muri e ai muricciuoli, darannoa Conoscere che la gran lotta elet-torale è incominciata, e che i fa-mosi partiti sono scesi sul campo abattersi a petto a petto, e a contra-starsi l'ambita palma.

Che faranno intanto i veri cat-tolici?... O, a meglio dire, che do-vranno essi rare in tal uunsivtut.,&___

ra ? ... Lasceranno tranquillamentedisputarsi il terreno ai due partiti,senza prender parte alla lotta? Leautorevoli parole dei Sommi Ponte-fici Pio IX e Leone XIII, che noiriporteremo , diranno a chiunquevoglia esser sincero cattolico e buoncittadino quale sia in proposito lavia da tenersi. Qui non si tratta dielezioni politiche, riguardo alle qualiè comandato ai cattolici lo astenersidalle urne. Il terreno per il qualesi combatte, è un terreno comunea tutti i cittadini ; e siccome si trat-ta degl' interessi di tutti, così tuttidebbono avere a cuore di provve-dere ai medesimi, eleggendo perso-ne oneste e idonee a curare quegliinteressi e a tenere alto l'onore eil decoro della città. È d'uopo quindinon aver riguardi personali, non ri-spetto umano, non spirito di partito,non; ambizione di conseguire il fa-vore, l'amicizia o la protezione diquesto o di quello ; in una parola,di non esser ligi di Tizio o di Caio.Questo è ciò che convien fare comebuoni cittadini. Come veri cattolicipoi è necessario far di più ; cioèavere in mira sopra di tutto i van-taggi della religione, scegliendo atal fine per candidati coloro, cheagli accennati requisiti accoppianoil timor di Dio ed il rispetto allafede degli avi ad alle patrie tradi-zioni. 'Che disdoro sarebbe per una

città cattolica l' essere arra rninistratada persone ostili alla Chiesa, noncuranti degl'interessi religiosi, e in-chinevoli piuttosto a favorire gli ete-rodossi e i settarii ! Se allora qual-che cattolico si lagnasse dei padridella patria, ogni saggio forestieroavrebbe il diritto di rinfacciargli cheè colpa dei cattolici se in quellacittà le cose vanno noti bene, ini-perocchè essi cattolici dovevano,tutti uniti e concordi con il cleroalla testa, provvedere quand' eratempo ; cioè a tempo delle elezioni.

qui, se non si temesse di andareper le lunghe, bisognerebbe far toc-care con mano quali e quanti van-taggi civili..e religiosi possono deri-vare a un paese dalla buona sceltadi coloro che debbono aministrarela cosa pubblica. Alcuni invidianocerte città dove la religione è inonore : dove- si fanno pubblicamentee sontuosamente feste, funzioni eprocessioni; dove l'Autorità munici-nalA enr: COM72 l onere nie e i monu-menti sacri e questi concorre ad ab-bellire ; dove essa fa rispettare lasantità dei cimiteri cattolici e sod-disfa agli antichi voti ed obblighisacri ; e dove infine le buone scuolemantiene e promuove: or bene, tuttoquesto è appunto l'effetto della buonascelta dei consiglieri. Lo stesso è adirsi riguardo a tutti gli altri van-taggi materiali che si rinvengono inaltre città prospere e tranquille, ilmerito dei quali vantaggi nella mas-sima parte è dovuta a quei saggiche con annegazione, disinteresse,zelo e vero amor patrio, curano gliinteressi locali.

Senonchè taluno per avventuraopporrà che per trovare oneste edintelligenti persone da proporre allacandidatura , la è cosa facile ; mache è altrettanto difficile far trion-fare persone schiettamente cattoli-che, in mezzo a tante difficoltà cheadesso si attraversano all'azione be-nefica della Chiesa. È vero, veris-simo, diciamo noi; ma che dunque?Si dovrà per questo perdere il co-raggio , e non fare qualche buontentativo, mentre tanti rei tentativivan facendo per tutto il mondo inemici del bene ? Si prenda esempioda quel che hanno fatto e fanno icattolici di altre città, i quali nonpotendo avere l' ottimo, si sono con-tentati di avere il mediocre ; ossia,come dice un giornale, sono stati

costretti di fare il minimum possi-bile, affine di evitare il maximumroilile nella sfera, dell'errore e delmale. Se non si è potuto far trion-fare una lista esclusivamente ripienadi nomi cattolici: a tutta prova, si ècercato almeno che vincesse una li-sta contenente alcuni di quei nomiuniti ad altri di persone probe e nonpropense a combattere la religionecattolica.

Stiamo dunque all'erta e sappia-mo va-lerci di quella saggia prudenzache ci è anche consigliata dal Van-gelo. Diversamente saremmo similia quegli inerti operai che dormendolasciarono che il nemico la zizaniaseminasse nel buon campo.

Messe da banda le gare dei par-titi (che tanto hanno danneggiato la-patri3 nostra), siamo una buona vol-ta uniti e concordi a procacciare ilvero bene della città, la quale perl'amena sua posizione, per l'indoledei suoi abitati, per i suoi monu-menti, ptla sua storia e fama an-tica, e piu. ,tralità, potrebbe essere una delle piùbelle, floride e stimate città dellaitalica terra.

Ecco intanto le autorevolissimeparole papali intorno alle elezioniamministrative

PAROLE DI PIO IX.

« È desiderabile che il GeneraleCongresso il quale è per adunarsi,volga il suo pensiero anche a ciòche è da sperarsi o temersi per

interessi religiosi della benevolaed ostile autorità di coloro che ven-gono proposti alla amministrazionedel Municipio o della Provincia. Epoichè l' una e l'altra condizionedipendono dalla scelta di uomini chevenerino o che disprezzino la Chie-sa, gioverebbe al certo che i cat-tolici venissero eccitati a procurareed aiutare l'elezione di coloro chesulla religione poggiano il fonda-mento di ogni ordine, e che sonoconosciuti realmente capaci di am-ministrare gli affari pubblici a ve-ro vantaggio del popolo; sicchè, ac-cresciuto sia a poco a poco il loronumero, possa il giusto ed il rettoconseguire almeno quella libertà diche gode il male. » (Da un brevediretto al terzo Congresso Cattoli-co Italiano in data del 25 settem-bre 1876).

PAROLE DI LEONE XIII.

« Conviene che usiate le curepiù assidue e facciate gli sforzi piùgenerosi perchè sia cristiana la e-ducazione e la istruzione della gio-ventù, speranza dell'avvenire, eperchè sia mantenuta in onore pres-so di voi la degna professione dicattolico, per opera di una stampainvereconda e per altri mezzi tantooggidì vilipesa. E siccome insiemeagl'interessi cattolici sono ora mi-macciati anche quelli della famigliae- della società, anche a questi ènecessario che accorriate portandola vostra azione sul campo delle am-ministrazioni comunali e provincia-li; il solo che per ragioni di ordinoaltissimo •è al presente consentitoai cattolici d'Italia. » (Dal discorsorivolto alle Società cattoliche di Ro-ma il 24 aprile 1881).

A.nnunziamo che pres-so lo Ufficio del nostro

travasi un de-posito di t)ignetti C.14:311.CL

LOTTERIA NAZIONALEdi Milano -- Prezzo L. 1ciascuno.

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« E come potrei negarlo, senzacontraddire a tutto me stesso?

«.Nel 1877 incontrai un proces-so a Macerata per una pacifica pro-cessione al grido di Viva Crispi !

« Io riconosco nei cattolici il di-ritto di adunarsi pacificamente esenz' arnzi, come dice lo Statutoper le piazze e per le vie. Affron-terei cento processi per questa ve-rità! Il divieto posto dal Governodi A. Depretis'ai cattolici di Genova'e un' infamia senza nome.

« Credenti e liberi intelletti de-VO2ZO mandare contro quell'atto ti-rannico — non un grido, ma un ur-/o di riprovazione !

« Così la pensaIl tuo amico

P. SBARBARO»

Annunziando, come altri gior-nali cattolici hanno fatto, il Giornaleper i bambini, non abbiamo già in-teso di raccomandarlo ad alcuno,e molto meno di assumerne in pro-posito qualsiasi responsabilità.

Nell' ufficio del nostro giornalesono state depositate alcune copiedi un importante articolo pubblicatotempo fa dall' Unità Cattolica col ti-tolo l' azione dei cattolici in Italiae la parola del S. Padre Leone XIIIperché sia largamente conosciuto.

Tutti coloro pertanto che lo de-siderano si rivolgano all'ufficio sud-detto e l'avranno GRATUITAMENTE.

UMIA VISETA A PESA

CLVII.

Poco discosto da S. Cristina nelLungarno trovasi l' Ufficio postale,il quale per la grandiosità della suafacciata e delle sue scale interneindica essere stato un palazzo si-gnorile; e di fatto fu abitazione dellapatrizia famiglia Mosca o del Mosca,cui appartennero un Guido ed unEnrico che nel 1188 furon de' milleche sottoscrissero la pace coi Geno-vesi, un Primo valoroso soldato fattoprigioniero all'infausta battaglia del-la Meloria, un Colo che nel 1344 eradegli Anziani della Repubblica edun Giovanni nel 1356 Operaie) dellaTerzana del Porto, come vedesi nellibro del sig. Tanfani intorno allaSpina, un Bartolommeo ed un Cam-mino menzionati nell' elenco dei pa-trìzii riportato dal Dal Borgo(Dip. pag. 433) e finalmente un Cav.Cammillo (che non sappiamo se fosselo stesso or rammentato) ed un Ma-rio gran Tesoriere della Religionedi S. Stefano, come si legge nellibro del Fontana (1). Per quali pe-ripezie abbia questa illustre prosa-pia perduto nella nostra città il suosplendore (come é accaduto a tantealtre non meno illustri nostre fami-glie), noi sappiamo con certezza

solo dal labbro dei nostri vecchiabbiamo inteso dire che questa deiMosca e quella dei Gaetani perde-cono i loro bei palazzi e la maggiorparte delle avite sostanze per esseredisgraziatamente cadute tra le gran-fie di quelle arpe che colle usurefabbricano le proprie fortune sullerovine delle altrui, e che perciò ilvolgo con acconcia metafora chiamastrozzini . Queste piante parassitache un tempo vivevano come inproprio terreno nel ghetto, adesso,grazie alla moderna immoralità eirreligione, si sono propagate nelseno della società in modo spaven-tevole, ed hanno reso l'usura tiri,ramo d'industria adottato da millepersone d' ogni sesso e condizione,dalla volgare donnicciuola fino - aquei messeri, alto o basso locati, iquali danno danari al sessanta e piùper cento. In tal modo vediamo gliuni andare in su, e gli altri in giù;e non conoscendo talvolta l' occultacausa di tante rovine di patrimonii,ne facciamo le meraviglie. L'esem-pio della famiglia Mosca ci ha fattoconoscere quale è d'ordinario il tarloche rode le sostanze: la esperienzaperò ci fa anche conoscere un altrotarlo che consuma le male acqui-state ricchezze, e questo è i . effettodella giustizia divina. Ma rimettia-moci in carreggiata colla nostra de-scrizione.

Il palazzo che segue quello del-la Posta, è l' antico palazzo Gamba-corti. La parte di esso che prospet-ta il lungarno conservi a n t .--

,itibet,Lura gotico-moderna, colle suefinestre a due archi e colonnettanel mezzo e colle sue bozze e orna-ti scuriti dal tempo. La porta è fian-cheggiata da due leoni di marmodei quali parla (se non erriamo) ilPolloni accennandone la provenien-za. Sopra la porta stanno due iscri-zioni latine, delle quali una dice diessere stata posta dai Forentini al-lorquando l' otto di giugno 1509 en-trarono in Pisa, dopo la resa di es-sa, condotti da tre comandanti, An-tonio Filicaria, Alemanno Salviati eNiccolò Capponi, e dopo avere as-sediato per quattro mesi tre nostrefortezze. Questo marmo, come o-gnun vede, è un importante monu-mento per la patria storia. L'altroricorda il nome di Lorenzo Giu per-ti Filicaria, patrizio fiorentino, unodel nostro Consolato del mare; e fuposto questo marmo nel 1661. Alqual proposito è da notarsi che tan 7to dal riferito marmo, quanto daun' altra iscrizione che si vede af-fissa sul muro della piccola chio-stra interna del palazzo (iscrizioneche si vede dalle finestre della log-gia superiore) rilevasi che quivi fugià la Dogana del Consolato marit-timo, postavi da Cosimo III. La sa-la terrena è spaziosa ed ha perlungo alcune grosse colonne chesembrano sepolte in basso per qual-che notevole rialzamento di suolo.

Da queste colonne, e da quelle mu-rate che si osservano nella chiostraattuale, si può argomentare che inantico questo palazzo avesse un cor-tile a colonne come quello di via S.Cecilia appartenente al sig. ConteAgostini della Seta. Al di sopra cor-reva una loggia rettangolare, comequelle dei chiostri religiosi ; e tut-tora se ne vedono le tracce, affac-ciandosi ai finestroni del piano su-periore. La Dogana fu soppressanel 1809, come dice il Morrona, evi fu rimessa alquanto dopo. Sullafronte del palazzo vedonsi gli stemmidel Granduca e di Pisa, ed a grancaratteri vi si legge:

S. P. Q. P.D. S.

(1) Nei Diplomi pubblicati dal DalBorgo, si ved3 in quello riguardante laCapitolazione di Pisa, anno 1509, che uncerto Noferi del Mosca Giovanni Gatani,Gregorio Orlandi e Tonuccio di Dogio daCasciavola furono compresi tra quei cit-tadini ai quali il governo fiorentino, dive.nuto padrone di Pisa, perdonò le passateribellioni contro la Repubblica di Firenze.L'atto di Capitolazione è scritto in linguavolgare nei patti o capitoli, in latino nul-la sua prefazione e chiusura.

IN PISA■•:■

15 Luglio.

La sig. Orietta Lucchesini assas-sinata così barbaramente nel mododa, noi raccontato nello scorso nu-mero, dovette soccombere alle orri-L•I• -.a., aa, aveva riportate. Essaspirava sabato sera nelle ore pome-ridiane.

La donna di servizio GesualdaVannini prosegue nel miglioramen-to, e v'è da sperare che presto siafuori di pericolo.

Intanto l'autorità giudiziaria i-struisce alacremente il relativo pro-cesso.

A rettifica però di quanto nar-rammo nello scorso numero, possia-mo ora assicurare che non furonole due guardie che arrestarono l'as-sassino, ma il sig. Angiolo Cremisiabitante nel quartiere attiguo a quel-lo dei Lucchesi, il quale accorso allegrida della serva Vannini si preci-pitò sull'assassino e lo tenne fermofinché non giunsero le due guardiemunicipali. Registriamo ben volen-tieri questo fatto che torna a granlode di un cittadino il quale compìcosì coraggiosamente il proprio do-vere.

Sul ferimento della bambina dicui pure si parlava nella cronacadel numero passato, possiamo ag-giungere questi particolari. Il colpodell'arma da fuoco colpi la poverabambina figlia del sig. Egisto Be-nedetti in una mano e in altre partidel corpo. Condotta allo spedale, funecesssario procedere alla dolorosaoperazione dell'amputazione di tre

dita della mano ed ora è in via diguarigione.

Venerdì sera si era sparsa lavoce di un furto colossale avvenutoalla nostra stazione centrale. For-tunatamente il fatto non stava nelmodo nel quale veniva narrato. Aquanto si asserisce, si trattava inve-ce di un furto si , ma di tenue va-lore. Pur nonostante nei giorni suc-cessivi sono state operate molte per-quisizioni ed anche arresti d'impie-gati ferroviarii da delegati ed agentidi P. S. spediti perfino da Firenze.Segno che qualcosa di grosso c' è!

Purtroppo dobbiamo anch' oggiregistrare un altro doloroso fattoche poteva avere conseguenze bendolorose.

Cilià da qualche tempo il sacer-dote M. veniva guardato a vistagiorno e notte da un suo cognato,giacchè aveva datò non dubbi segnidi pazzia. Nene prime ore antime-ridiane di Domenica scorsa questopovero sacerdote svegliatosi chieseda bere al cognato il quale dormivanello stesso suo letto. 11 cognatoaderì alla sua richiesta e posciatornò ad addormentarsi. Ad un trat-to sente al collo un acuto dolore ;si sveglia e vede con raccapriccioche l' M. impugnato un rasojo stavatagliandogli tranquillamente la gola.Il poveretto si diè a gridare e giun-se a strappare di mano al pazzo ilLba••o sanguinoso. Poi non creden-dosi sicuro dov'era, andò a chiudersiin cantina gridando al soccorso. Fuudito da alcuno che passava, e chetosto corse a cercare le guardie diP. S. Le quali giunte ed entratenella camera del sac. M. trovaronoche era tornato a letto e che si di-sponeva ad addormentarsi tranquil-lamente. Allorchè vide le guardie,disse loro che aveva ucciso il co-gnato perchè lo aveva avvelenato econsentì di andar con loro allo spe-dale ove fu chiuso nelle stanze diosservazione per i pazzi.

Il ferito fu curato prontamenteed ora è in via di guarigione.

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Domenica scorsa -gli alunni delSeminario e Collegio Arcivescovile.di S. Caterina erano nuovamente in.festa. Nella lor chiesa decorosamen-te addobbata celebravano la festi-vità dell'angelico giovinetto S. Lui-gi Gonzaga, la divota imagine delquale in mezzo a gran numero difaci campeggiava sul maggiore al-tare. La mattina fu cantata inap-puntabilmente da un coro di semi-naristi sotto la direzione dell'infa-ticabile sig. sac. M. Bardelli unabella Messa a due voci con solo ac-compagnamento d'organo composta.dall'abile M. Del Chicca, un .bel la-voro musicale, facile e piano, e riccodi bei pensieri naelorlici , ma quel,

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che più monta, di stile prettamentechiesastico, di quello stile tanto rac-comandato dai Congressi cattolici edai Concili.

La sera disse bellamente le lódidel Santo il seminarista sig. Cordonie data la benedizione, terminò lafesta un bell'inno italiano musicatodallo stesso sig. M. Dei Chicca digrandissimo effetto ed ottimamenteeseguito.

Nella chiesa di S. Stefano extramoenia domenica scorsa si celebra-va con solenne pompa e divoto con-corso di popolo la festa del S. Cuordi Gesù a cUra. di una pia associa-zione istituita colà per lo zelo di

Mquel M. R. Parroco. La mattina ve-niva cantata la essa Canonicalecon accompagnamento di musica, e_la sera dopo il canto della Compietaessendo mancato il Sacerdote chedoveva fare opportuno panegirico,sali in pulpito lo stesso M. R. Par-roco sac. Galligani ed improvvisò,così li per li, un bel discorsettoprendendo a testo le parole di S.Bernardo o quam bonum et jucun-dum habitare in corde hoc, tessendocon accenti pieni di santo zelo le lo-di del S. Cuore di Gesù con gene-rale sorpresa ed ammirazione.

Quindi dopo il canto delle litaniemusicate dal celebre Romani e delTantum ergo, si impartiva la Bene-dizione, dopo la quale col canto del-l' inno al S. Cuor di Gesù musicatoda M. Mannari si chiudeva questadivota festività.

X231.-~,33.11,

La Notestailte AmericaE LE SUORE E I PRETI CATTOLICI

L'ex governatore Washburn del-lo Stato del Wisconsin, Stati Unitidi America, prima di partire perl'Europa il di 28 maggio per unviaggio di salute, donava alle suoredi S. Domenico di Madison la suatenuta di Edgewood sul lago Win-gert. Sono trentatre aeres di ter-reno con tutti gli immobili ed iperfezionamenti desiderabili in unatenuta principesca. Il magnifico do-natore accompagnato dalle benedi-zioni delle buone suore che fonde-ranno in quel luogo un istituto dieducazione per le signorine, ha fe-licemente traversato l'oceano e tro-vasi adesso in Germania ai bagnidi Ems.

Il sig. Teodoro Havemeyer raf-finatore di zucchero nella diocesi diBrooklynn, New York, Stati Uniti,presentava al Parroco di S. Paolo,il Rev. sacerdote Malone, una trattadi 25,000 dollari, cioè 125,000 fran-chi perché potesse fare un giro inEuropa per ristabilirsi in salute. Ilsig. Havemeyer è protestante !

Ricevuto il dono, il curato Ma-lonè scriveva al donatore che unquinto della somma gli bastava per

un anno di viaggi. Il sig. Have-meyer ricusò di ricevere indietrola differenza. Il segretario di Statodegli Stati Uniti ha dato al P. Ma-lone lettere per tutti gli ambascia-tori americani.

•-••••=.

LIBRI E GIORNALI

L'ARMONIA considerata come vera scien-za , ossia dimostrazione delle leggifisiche dell' armonia, del Sac. Burlo-lommeo Grassi-Lancli — Milano Cal-cografia Musica Sacra. S. Sofia n. 1,1881 — Prezzo L. 3.

11 titolo stesso di questo importantis-simo libro ne rileva il pregio; e-I una per-sona perita nell'arte musicale potrebberidire quanta utilità, possa arrecareotadiligente lettura e studio di esso libro.Per parte nostra ci limitiamo a d'ire chein appositi capitoli si tratta dottamentedel suono, della musica come vera scienza,delle varie specie dei suoni, della gradua-zione di essi, della numerazione, del mo-nocordo, del rapporto o relaz,ione tra suo-ni, del movimento di questi. della relazioneo rapporto degli accordi e dell' anticipa-zioni e ritardi. Termina la prima partecon un Coronario, in cui si spiega la pro-porzione dei suoni per mezzo delle pro-porzioni numeriche e relazione delle vi-brazioni colle medesime. La parte secondatratta del Monocordo come base e fonda-mento del! Armonia.

Non istiamo a raccomandare questolibro, il quale si raccomanda, per così dire,da sè. tanto per il pregio suo scientifico,quanto per il nome illustre del sno auto-re. Questi è l' Ill.mo e Rev.mo sig. DottoreBartolomrneo Grassi-Landi di Villetta (Gar-fagnana) dimorante in Roma. Egli è queldesso che prima del 1879 inventava laTastiera Cromatica con Regolatore tra-spositore; invenzione che gli ottenne il bre-vetto di privativa da varie nazioni : il che,come ognun vede, torna a sommo decorodella patria nostra e del Clero cattolico,cui si debbono tante altre utili e stupendeinvenzioni scientifiche, che dimostrano adevidenza come i ministri del Santuario nonsieno nemici della vera scienza e del veroprogresso.

Il libro è dedicato all'Eminent.mo eRev.mo Cardinale Luigi Ore,glia, sotto icui anspicii l' autore ha reso di pubblicaragione le opere del proprio ingegno.

VARIETÀ

La fotantracogralia alla por-tata (il tutti ossia l'arte i co-piare colla luce e col colori —Siamo lieti di partecipare ai lettori, comeil sacerdote Alessandro Sobacchi di Lodiabbia fatto di pubblica ragione la sua in-venzione la Fotantracografia, avendo datoalla un. Manuale completo della me-desima.

Certo non potrà dio recare un gran-dissimo vantaggio alle arti, alle scienzeed alle industrie, quando venga generaliz-zato l' uso della Fotantracografia, perciòalla sua massima semplicità ed economia,unisce un così vasto campo di svariate emolteplici -applicazioni da poter essere congrande utilità usata non solo dai fotogra-fi, ma anche dagli ingegneri, architetti,disegnatori , pittori e da tutti quelli cheavranno bisogno di copiare qualunque cosatanto per lavoro come per divertimento.

Colla Fotantracografia infatti senzabisogno di macchine fotografiche, sì co-piano direttamente foglie, penne, pizzi,veli, merletti e simili, con tale verità enaturalezza da sembrare le riproduzionialtrettanto penne, foglie, pizzi, veli ecc.incollati sulla carta,

Si copiano pure direttamente, trafori,incisioni, litografie, disegni, stampe, foto-grafie, carte geografiche, topografiche,piani e simili, in quei colori che meglioconfaccia, non essendovi bisogno di adope-rare carta speciale, nè colori appositi.

Oltre ai colori soliti, esclusi solo lo" lacche e quelli d'anilina, si usano pure le

polveri di bronzo, così dette porporine,come pure lo smeriglio, il vetro pesto ela sabbia fina.

I colori ponno essere adoperati tantoin polvere come macinati ad acqua e adolio.

Col gesso e la maiolica poi si otten-gono colla Fotantracografia dei magnificigraffiti copiati, da incisioni, litografie, di-segni ecc.

Aggiungasi poi che lo stesso sistemasi presta benissimo ad una corrisponden-za segretissima. dacchè sopra un foglio dicarta bianca o colorata, su cui nulla siscorge, si può avere uno scritto. uno stam-pato, un piano, un ritratto, un panoramae mille altre cose, che si farrebbero Cit11-

padre con un semplicissimo sistema.Ognuno pertanto vede di quale uti-

lità pratica è questo sistema per il qualenon si richiedono nè apparecchi costosi,componendosi il materiale occorribile peril lavoro solo di qualche recipiente perl'acqua, di un torchietto da stampa osatoin fotografia, di un termometro, un pen-nello, una spugna ed alcuni fogli di carta

asciuganteGli agenti chimici poi si riducono a

tre, cioè gelatina, bicromato di potassa, equel colore che si desidera. Del resto, luceacqua comune, ed un po' di colore.

Raccomandiamo pertanto in special mo-do ai nostri lettori questo processo che po-trà servire loro di utile occupazione e pas-satempo: non senza richiamare l'attenzio-

ne sul fatto, che è pure un prete che dà

all'Italia la gloria di una nuova invenzio-ne, gloria che ci sarà ben presto tolta dastranieri, ove tra noi non fosse chi le diaappoggio e mezzi di applicazione.

- - - - -

La Pia Società per la vi-sita dei Luoghi Santi rammen-ta che la Carovana Italiana per la Pale-stina, partirà sulla fine del vicino agosto.Chi prenderà parte a questa Carovana po-trà imbarcarsi a Genova il 22 agosto, aLivorno il 23, a Napoli il 25, a Messina eCatania il 26 dello stesso mese. La sommanecessaria che dovrà pagarsi in oro, oppu-re in carta, ma valutando l' aggio corrente,sarà per chi parte da Genova di L. 1250 inprima classe, di L. 1120 in seconda e di L.900 in terza. Chi partirà da uno degli altripunti accennati avrà una riduzione pro-porzionale. Chi invece dell'intera TerraSanta desidera visitare soltanto Gerusa-

lemme e le vicine città, pagherà 400 liremeno delle somme riferite. E poi da no-

tare che in queste somme sono comprese

le spese tutte d'andata e ritorno vale adire viaggio, vitto, alloggio, mance dirittiecc. La domanda definitiva dovrà farsi en-tro il 1. Agosto al Presidente della PiaSocietà Sig. Niccolò Martelli, via della For-cd. 8. Firenze. Chi desidera l'intero pro-gramma ne faccia domanda al medesimosig. Presidente e gli sarà gratuitamentespedito.

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Esposizione Nazionalene MILANO

A utorizzata Governocon. Decreto 5 Marzo 1881

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5 Premi del complessivo valore diLIME 30e 000 ono9

cioè uno di L. 100,000» s0.000» 60.000 »» 40.000 »» 20,000 »

E stato pubblicato l' Elenco Generaledei rioo premi della Lotteria Nazio-nale di Milano aventi il valore di Lire700,000.

I cinque grandi premi formano unapiramide di oro massiccio del valore effet-tivo di Lire it. 300,000.

Gli altri 495 premi scelti da appositaCommissione fra i migliori e più belli oggettiesposti hanno nn valore di 403;030Lire. Oltre questi 500 premi del valore di

LE 7009 000ci saranno molti altri premi destinati dagliespositori alla lotteria ; fra questi premi

i che sono di già circa 500, ci sono oggetti digrande e reale valore.

Gli elenchi dei 500 premi principali sonovisibili ed in vendita per Cent. 10 pressotutti i rivenditori dei biglietti della LotteriaNazionale, presso i quali sono ostensibili an-che le fotografie delle principali vincite.

Pozzo di ogni biglietto LIRE UNAPer l' acquisto dei biglietti diri-

gersi alla Ditta assuntrice E. E. O-blieght in Milano, incaricata dellavendita dei biglietti sia all' ingrossoche al dettaglio.

La suddetta Ditta si impegna formal-mente di acquistare a semplice richiesta delvincitore con danaro contante i cinque gran-di premi. pagandogli il valore garantito diLire 100,000, 80,000 60,000 40,000 e 20,000.

Essa spedisce i ti:ghetti in provincia edali' Estero dietro richiesta munita dell' im-porto o vaglia postale. — Per le spese po-stali aggiungere cent. 20 per ogni 5 bigliet-ti. — Se la spedizione deve farsi in letteraraccomandata occorre invece di mandarecentesimi i0 per l' affrancazion e.

I biglietti della Lotteria Nazio-nale di Milano si vendono in Pisapresso il sig. Cuzzeri Abramo,.alla Direzione del nostro Giornale.

Effemeridi storiche pisane

Luglio17. Anno 1496 — Il Capitano Malvezzi

parte da Cascina e viene a Pisa. I Fio-rentini usciti da Bientina sono fatti pri-gionieri dai Pisani. ( Porloveneri ).

19. An. 1139 — Corrado Imperatorea istanza di S. Bernardo conferma con unsuo privilegio dato da Norimberga gli an-tichi privilegi dei Pisani o loro concedealtre elargizioni. ( Roncioni).

20. An. 1397 — Una banda di fantisale a Rupecava. ( Sardo ).

21. An. 1496 — Giunge in Pisa dallaparte di Genova Monsignore di Lingua-doca con circa cento cavalli. ( Portov. ).

22. An. 1167 — Guido Fornari e Bul-garino Anfossi che con due galere avevanovalorosamente inseguito i Genovesi pren-dendo loro ricche navi, tornano in questogiorno con molto onore in Pisa. ( Ron-cioni ).

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F. BURCHI - Gerente responsabile gratuito

— Pisa, tipografia Mariotti e Cc. 1881.Zuglio

17 Dona. VI dopo la Pent. Festa del SS. -N019- Più AlreclieineRedentore e com. di S. Alessio Conf. Festa in restitui-P""F" TI SALUTELirt1 LT s. ,,., sl la a tutti& Michele degli Scalzi nel sobborgo. Al Carminefesta solenne di Nostra Signora del Monte Car- senza medicine, senza purghemelo, di cui ivi esiste la pia Congregazione . ne spese. metigante la «Ihrlizhma 'Copioso numero di messe nel corso della mat -

Farina d5'alute Deas H arry ditina e a ore 11 Messa cantata in musica, dopo LOM: VIII, 4 Re,lia :

la quale viene impartita al popolo la solenne REVALENTA ANABiC4Benedizione Papale. La sera circa ore 7 predicadi valente oratore, indi il canto delle Litanie che guarisce le dispepsie, gastralgie, etisie,in musica e la Benedizione. Nel successivo Ot - dissenterie, stitichezze, catarro , fiattuosità,tavario in ogni giorno vi sono messe in tutta agrezza, acidità, pituita. flemma, nausee, rio-la mattinata, e la sera predica e analoga fun- vio e vomiti, anche durante la gravidanza,zione. Nella congiuntura di questa solenne fe- diarrea, coliche, tosse. asma, soffocamenti,sta è stata donata da pio benefattore alla sacra stordimenti, oppressione, languori diabeti,

Immagine della Vergine una bella corona dicongestioni, nevrosi , insonniemelanconiadebolezze, sfinimento, atrofia, a'nemia, doro '

argento. In S. Torpè Messa cantata corale a si, febbre miliare, etutte le altre febbri,ore 11. Quivi durante l'Ottavario vi sono ogni tutti i disordini del petto, della gola, delgiorno messe in tutta la mattina, e analoga fiato, della voce, dei bronchi , del respiro,.funzione la sera. In S. Anna a ore 23 e mez. male alla vescica, al fegato, alle reni, agliNovena della Santa titolare. In S. Stefano ex- intestini, mucosa, cervello, il vizio del san-tra moenia, a ore 23 canto del Te Deum in gue; ogni irritazione ed ogni sensazione fe-

brile allo svegliarsi.musica.

18 Lun. S. Cammino di Lellis, istitutoreEstratto di 100,000 cure,- compresevi

quelle di molti medici. del Duca di Plusliowdei Ministri degli Infermi. Com. di S. Sinfo- e della marchesa di Bréhan, ecc.rosa e dei sette suoi figli Mm Festa in S. Pao- Cura N. 49,842 — islaria_Joly di 50 an-lo all'Orto. ni da costipazione, indigestione, nevralgia,

19 Mart. S. Vincenzo dei Paoli. Conf. isti- insonnia. asma e nausee.tutore dei Missionarii e delle Suore di Carità. Cura N. 46.260. — Signor Roberts, daFesta in S. Sepolcro. consunzione polmonare , 'con tosse, vomiti.

20 Merc. S. Margherita V. e M. In S. Tor-costipazione e sordità di 25 anni.

Cura N. 65.184. — Pruneto, 24 ottobrepè a ore 7 e al Carmine a ore 11 messa can - 1866. — Le posso assicurare che da due an-tata per la festa di S. Elia Profeta Patriarca ni , usando questa meravigliosa Revalenta,dei Carmelitani. Oggi si celebra la memoria non sento più alcun incomodo della vecchia-del portentoso rapimento di detto Profeta so - la, nè il peso dei miei 84 anni. Le mie garn-pra il carro di fuoco. Indulgenza Plenaria. be diventarono forti, la mia vista non chiede

9 1 Giov. S. Girolamo Emiliani Conf. Isti - Più occhiali, il mio stomaco è robusto cometutore dei Cherici regolari Somaschi, e com. a 30 anni. Io mi sento insomma ringiovani-

di S. Prassede V.to, e predico, confesso, visito ammalati, fac-

22 Ven. S. M. Maddalena Penitente. Festacio viaggi a piedi, anche lunghi, e sentomichiara la mente e fresca la memoria.

alla sua chiesa titolare prioria. ID. P. Castelli, Baccel. in Teol. ed Arcipr.23 Sab. Vigilia con digiuno. S. Apollinare di Pruneto.

V. e M. e com. di S. Lihorio V. e C. Al Duo- Cura N. 98,614. —Da anni soffrivo dimo, circa ore 11 ant., Messa cantata votiva mancanza d'appettito, cattiva digestione,all'altare di Maria SS. di sotto gli Organi, con malattie di cuore, delle reni e vescica, irri -

assistenza del Clero , per legato di D. Luisa tazione nervose e melanennia : tutti questiRoncioni, Monaca di S. blatteo. mali sparvero sotto l'influenza ben1gna della

, vostra divina Revalenta Arabica. — LeonePeyclet, istitutore a Eynangas (Alta Vienna)

Avvertenze salutari. sulla evvi di più nocivo Francia.al benessere fisico e morale dell'uomo che una N. 63.476. — Signor Curato Comparet,cattiva digestione sia dello stomaco che delle da diciott'anni di dispepsia, gastralgia, ma-intestina. Pur troppo in tali casi i più curano le di stomaco, dei nervi, debolezze e sudoregli effetti senza badare alla causa ed abusando notturni. ... I

N. 99.62a. — Avignone (Francia), 18 a-sia di bicarbonato di soda, sia di bromuro diprile 1876. La Revalenta Du ,Barrv mi ha

potassio onde combattere le acidità e Il dulenze risanata all'età di 61 anni di spaventosi do-producono lente irritazioni o catarri del ven- lori durante vent'anni. Soffrivo d'oppressio-tricolo. Altri per salvarsi dalle ricorrenti diar- ni le più terribili e di debolezza tale da nonree, tenesmi, dissenterie ecc. si rendono schiavi poter far nessun movimento, nè poter ve-del Tamarindi, del Magistero di Bismuto, del stimi, nè svestire, con male di stomacoLaudano senza raggiungere lo scopa. Moltissi- giorno e notte, ed insonnie orribili. Ogni al -

mi anche per combattere la stitichezza usano a tro rimedio contro tale angoscia rimase va-

larga mano di purgativi, di drastici , prepa-, no, la Revalenta invece mi amari completa -

mente. — Borrel, nata Carbonety, me durandosi lente flogosi ed ulcerazioni intestinali. Balai, 11. - -,La causa vera di tutto ciò, sebbene sotto di -

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23. An. 1405 — Presentandosi di fac-cia alla Cittadella una galera con tre altri

legni nemici, i Pisani animosamente assa-

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lendoli e combattendo con gran valore in

Arno, se no impadroniscono : ( Rondoni)

Diario S acr o

FARRIACNA CENTRALE ~CANINIPosta Lung' Arno Regio — 11'I S A. antica Farmacia Passerini.

Siroppo contro la tosse cartina — II distinto medico Troussau hadato una formola per la guarigione certa di questa terribile malattia dei bambini, edil preparatore ha formato con questa formola una preparazione da prendersi con fa-cilità dai bambini in forma di Siroppo, per cui raccomanda alle madri di tosto ricor-rere a questo prezioso medicamento appena che i propri figli dieno sintomi del ter-ribile morbo (Cocheluque). — Prezzo della Bottiglia lire 1,00,

DEPOSITARIA delle specialità — della Farmacia Britanioa di Firenze — di CARLO ERBA dl Milano,del vero Ferro 13ravais di Parigi e China Bravais, — dell' Essenza Callifuga di Landgrebe diMonaco, - dell' Acqua dentifricia del dott. Pierre di Parigi, — delle Pasticche del DoWer delLosi di Firenze, — delle Pasticche del Marchesini, - delle Specialità Penerai di Livorno, —delle Specialità Zanetti di Milano come Pasticche di Codeina, Algontina pel dolor dei denti, FerroManganico dializzato, Olio fegato di •Merluzzo fetruginoso e Fosfato ferroso, Ferro Favilli ecc.

- --DEPOSITO DEL SIROPPO DI 19ANNA SIEGLE della Carta e Cigarotte Clerpiel della Carta Antiasmatioa

!ossia. dell Acqua di .Colonia di M. Farina de' Prodotti della Lana di Pino Siatestre.—

Gran Deposito di Acque Minerai Estere e NazionaiDEPOSITARIO della Profumeria di Atkinson di Londra della Casa Rowland, e di molte altre Case di Parigi.

Londra ec.Grande Emporio di speciaità Estere e Nazionai

Agente per la Vendita COGNAC e VINI di BORDEAUX di E. Francony. — MARSALA INGHAM — THE e CHAM-PAGNE EDVCHE FILS. (7)

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Vero Ristoratore dei Capelli- k... _-::,,_ - -• - 2 .3.5.2:11,..: ' l'unico preparato che in modo positivo resti-~7.‘t--:;V-Z4Tf2 'i ''. tuisce inadataniente ai capelli bianchi o grigi ilt.-

- --:',,,kA,,,,,. 1,,,,,,,,, , ,,:„_• primitivo colore nero, bruno o biondo, che sia stato--...- ,fr:.;.;-e'-•-, ' .".' perduto per malattie o per età avanzuta. Assiste la

natura fornendo quel fluido che dà ai capelli ilcolore naturale, la lucidezza, la forza e la bellezza di gioventù. Distrugge la forfora e tuttole altre immondizie della testa, impedisce la caduta del capelli li fa crescere, fortifica e lifa rinascere sulla parte calva quando vi resti ancora la radice. Diffidare delle imitaaioniche si vendono col nome di Rossetter. Il preparato genuino porta il marchio di fabbricacome pure il nome di B R. Keith e le etichette in inglese ed in italiano.

Contro i contraffatori e gli usurpator-i del nome si procede a termini di legge come ftfatto col sig. C. L. di Milano, che con senten,:a 19 Aprile 1879, confermata in appello-e cassazione fu condannato alla multa, alle spese di processo ed al ri,sarcimento dei danni.

Vendita all' ingrosso presso Dunn e Malatesta ed al dettagliopresso i rivenditori di articoli di toeletta di tutta Italia.

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