12
Numero unico Distribuzione gratuita Zibaldone con cronache, curiosità, ricette e quant’ altro dell’Ottocento umbertidese A cura di Adriano Bottaccioli Rievocazione storica della “Fratta dell’Ottocento” UMBERTIDE 15-16-17-18 SETTEMBRE 2011 I VOLONTARI DI UMBERTIDE ALLE GUERRE PER L’INDIPENDENZA benché ricercato minuziosamente, non s’è potuto rinvenire. (I volontari di Umbertide alle guerre per l’In- dipendenza. - Archivio Storico del Risorgi- mento Italiano - Archivio di Stato di Perugia) 1) Giulia Modena (1818-1869), moglie del famoso atto- re Gustavo, fervente mazziniano, si distinse, assieme a Cristina di Belgiojoso, per l’assistenza prestata ai feriti delle guerre per l’indipendenza, anticipando l’iniziativa di Florence Nigthingale formando un corpo di infer- miere volontarie operanti già nel 1849. Dalla cronaca del tempo: Umbertide – 22 maggio 1866 - Partiranno oggi, dopo il lauto pranzo allestito per l’oc- casione dal Comitato delle donne um- bertidesi, i giovani volontari che hanno coraggiosamente scelto di accorrere al fronte, per cacciare dal nostro paese la soldataglia austro-ungarica, che in più occasioni ha spadroneggiato con arroganza sulle nostre terre. Ai giovani volontari, durante la cerimonia di saluto della cittadinanza, che si terrà davanti al Municipio, le signore e signorine del Comitato doneranno un Tricolore di seta nissima con ricamata la scritta: LE DONNE UMBERTIDESI AI LORO VOLONTARI – 1866 ... entusiastica invero e intensa fu sempre la partecipazione degli umbertidesi alla grande opera del patrio riscatto e l’opera loro si esplicò oltre che nel prendere parte attiva ai moti anche nel favorire lo sconnamento dei volontari, aiutandoli nanziariamente, ri- coverandoli, soccorrendoli in ogni modo. Tra gli altri meritano speciale menzione i Vibi, allora ricchissima famiglia, che molto spesero per la causa italiana e che pagarono anche di persona. Uno di essi, capitano Luigi, ferito alla difesa di Roma, fu ricoverato all’Ospedale Santo Spirito e poi a quello dei Pellegrini, dove morì. In questo ospedale fu amorosamente curato dalla grande Giulia Modena 1 e un’altra eroina, la principessa Cristina di Belgiojo- so ne dette comunicazione alla famiglia, in Umbertide, ma il prezioso autografo, Numero speciale per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia CHI PER LA PATRIA MUOR ... (Parole di Paolo Pola – Musica di F.S. Mercadante - 1826) Aspra del militar benché la vita, al lampo dell’acciar gioja l’invita. Chi per la patria muor vissuto è assai; la fronda dell’allor non langue mai. Più tosto che languir per lunghi affanni, è meglio di morir Sul or degli anni Chi muore e che non dà di gloria un segno alla futura età, Di fama è indegno Il garibaldino umbertidese Torello Maccarelli Vuole la tradizione che questo inno fosse cantato dai due eroi, Attilio ed Emilio Bandiera, all’annuncio della loro condanna a morte che fu esegui- ta, tramite fucilazione e per ordine di Re Ferdinando II, il 25 luglio 1844 in località Vallone di Rovito (Cosenza). L’inno, tratto dall’opera “Donna Ca- ritea di Spagna”, entrò a far parte del vasto repertorio di canti risorgimen- tali che accompagnarono le gesta dei volontari, molti dei quali, come il presente ed il più noto coro del Na- bucco, erano popolari arie d’opera che ben si adattavano agli ideali dei patrioti.

Sabato 17 settembre Domenica 18 settembre · Numero unico Distribuzione gratuita Zibaldone con cronache, curiosità, ricette e quant’ altro dell’Ottocento umbertidese A cura di

Embed Size (px)

Citation preview

Page 1: Sabato 17 settembre Domenica 18 settembre · Numero unico Distribuzione gratuita Zibaldone con cronache, curiosità, ricette e quant’ altro dell’Ottocento umbertidese A cura di

Numero unicoDistribuzione gratuita

Zibaldone con cronache, curiosità, ricette e quant’ altro dell’Ottocento umbertidese

A cura di Adriano Bottaccioli

Rievocazione storica della “Fratta dell’Ottocento”UMBERTIDE 15-16-17-18 SETTEMBRE 2011

I VOLONTARI DI UMBERTIDE ALLE GUERRE PER L’INDIPENDENZA

benché ricercato minuziosamente, non s’è potuto rinvenire.

(I volontari di Umbertide alle guerre per l’In-dipendenza. - Archivio Storico del Risorgi-mento Italiano - Archivio di Stato di Perugia)

1) Giulia Modena (1818-1869), moglie del famoso atto-re Gustavo, fervente mazziniano, si distinse, assieme a Cristina di Belgiojoso, per l’assistenza prestata ai feriti delle guerre per l’indipendenza, anticipando l’iniziativa di Florence Nigthingale formando un corpo di infer-miere volontarie operanti già nel 1849.

Dalla cronaca del tempo: Umbertide – 22 maggio 1866 - Partiranno oggi, dopo il lauto pranzo allestito per l’oc-casione dal Comitato delle donne um-bertidesi, i giovani volontari che hanno coraggiosamente scelto di accorrere al fronte, per cacciare dal nostro paese la soldataglia austro-ungarica, che in più occasioni ha spadroneggiato con arroganza sulle nostre terre. Ai giovani volontari, durante la cerimonia di saluto della cittadinanza, che si terrà davanti al Municipio, le signore e signorine del Comitato doneranno un Tricolore di seta fi nissima con ricamata la scritta:

LE DONNE UMBERTIDESI AI LORO VOLONTARI – 1866

... entusiastica invero e intensa fu sempre la partecipazione degli umbertidesi alla grande opera del patrio riscatto e l’opera loro si esplicò oltre che nel prendere parte attiva ai moti anche nel favorire lo sconfi namento dei volontari, aiutandoli fi nanziariamente, ri-coverandoli, soccorrendoli in ogni modo. Tra gli altri meritano speciale menzione i Vibi, allora ricchissima famiglia, che molto spesero per la causa italiana e che pagarono anche di persona. Uno di essi, capitano Luigi, ferito alla difesa di Roma, fu ricoverato all’Ospedale Santo Spirito e poi a quello dei Pellegrini, dove morì. In questo ospedale fu amorosamente curato dalla grande Giulia Modena1 e un’altra eroina, la principessa Cristina di Belgiojo-so ne dette comunicazione alla famiglia, in Umbertide, ma il prezioso autografo,

pag. 12 settembre 2011

TIP. CALDARI - UMBERTIDE

REGIONEUMBRIA

CAMERA DI COMMERCIO

PERUGIA

AZIENDA SERVIZI INTERCOMUNALI

REPUBBLICAITALIANA

GRUPPO NAZIONALE LOCALE

ALTA UMBRIA srl

FONDO EUROPEO AGRICOLO PER LO SVILUPPO RURALE“L’Europa investe nelle zone rurali”

Numero speciale per il 150° anniversariodell’Unità d’Italia

CHI PER LA PATRIA MUOR . . . (Parole di Paolo Pola – Musica di F.S. Mercadante - 1826)

Aspra del militar benché la vita,al lampo dell’acciargioja l’invita.Chi per la patria muorvissuto è assai;la fronda dell’allor non langue mai.

Più tosto che languir per lunghi affanni,è meglio di morirSul fi or degli anniChi muore e che non dàdi gloria un segnoalla futura età, Di fama è indegno

Il garibaldino umbertidese Torello Maccarelli

Vuole la tradizione che questo inno fosse cantato dai due eroi, Attilio ed Emilio Bandiera, all’annuncio della loro condanna a morte che fu esegui-ta, tramite fucilazione e per ordine di Re Ferdinando II, il 25 luglio 1844 in località Vallone di Rovito (Cosenza). L’inno, tratto dall’opera “Donna Ca-

ritea di Spagna”, entrò a far parte del vasto repertorio di canti risorgimen-tali che accompagnarono le gesta dei volontari, molti dei quali, come il presente ed il più noto coro del Na-bucco, erano popolari arie d’opera che ben si adattavano agli ideali dei patrioti.

Sabato 17 settembre

Domenica 18 settembre

Piazza Matteotti dalle ore 18Ore 21,30 (replica ore 22,50) Dal “DON CHISCIOTTE” di Ludwig MinkusCentro Studi Danza Coreografi e di M.Paola Fiorucci e Marzia Magi

Piazza XXV AprileOre 21,00 (replica ore 22,00) – CIRCO ARENA DEI FRATELLI PETTÈ Il più piccolo spettacolo del mondo con gli artisti del “Circolistico” di Senigallia

Piazza delle Erbe – Caffè Concerto, la piazzetta delle illusioni. Magia, danza e poesiaOre 21,00 (replica ore 22,30) -LA CARMEN: amore e morteCompagnia di Danza “L’elfo ballerino” diretta da Sabina MoniOre 21,30 KENZO ... IL MAGO Cabaret magico, micromagia, illusionismo

Piazza del MercatoOre 21,00 (replica ore 22,30) UNA GIORNATA IMMAGINARIA PER L’UNITÀ D’ITALIAAccademia dei Riuniti – Regia di Giampiero Frondini con la partecipazione degli eserciti austriaci e napoleonici

Museo di Santa CroceDalle ore 21,00- IL MERAVIGLIOSO MONDO DI ALICEFilantropia ed educazione scolastica nell’opera di Alice Franchetti a cura di Tela Umbra – Città di Castello- Esposizione nuove TARGHE STRADALI dedicate di personaggi storici di Umbertide

ItinerantiESERCITI RISORGIMENTALILa vita quotidiana delle truppe, tra battaglie, esercitazioni e bivacchi.MUSICA DA STRADAL’eterno fascino della musica meccanica (Organi di Barbe-ria, organetti, pianole etc.)

Piazza MatteottiOre 11,00 ESIBIZIONI DELLE TRUPPE RISORGIMENTALIOrgani Ore 21,00 CONCERTO del Chorus Fractae Ebe IgiOre 22,00 - Proclamazione della Taverna vincitrice del Palio “Fratta dell’Ottocento”Ore 22,30 – CONCERTO della Fanfara della Banda Civica

Piazza XXV AprileOre 21,00 (replica ore 22,00) – CIRCO ARENA DEI FRATELLI PETTÈ Il più piccolo spettacolo del mondo con gli artisti del “Cir-colistico” di Senigallia

Piazza del Mercato Dalle ore 18,00 - BALLI POPOLARI IN FESTA – Gruppo balli popolari “La Frullana” di Pietralunga Ore 21,00 - BALLI POPOLARI IN FESTA – Gruppo balli popolari “La Frullana” di PietralungaDalle ore 21,00 – I FABBRI DELLA FRATTA Arte, forza e fantasia

Piazza delle ErbeOre 18,00 - KENZO ... IL MAGO Cabaret magico, micro-magia, illusionismoOre 21,00 (replica ore 22,30) – CAFFE CONCERTOOre 21,30 – CAN CAN: l’ultima follia da Parigi - “The Dilettanti dancers” Ore 22,00 KENZO ... IL MAGO Cabaret magico, microma-gia, illusionismo

I pontiOre 21,30 e ore 22,30 – Musica sotto i Pontia cura di Nero Fratta Sax

Museo di Santa CroceOre 18,00 – INCONTRO CON L’AUTORE - Presentazione del libro “La dama e il compasso” di Ales-sandra Oddi Baglioni - Cangemi editoreDalle ore 21,00- IL MERAVIGLIOSO MONDO DI ALICE Filantropia ed educazione scolastica nell’opera di Alice Franchetti, a cura di Tela Umbra – Città di Castello- Esposizione nuove TARGHE STRADALI dedicate di personaggi storici di Umbertide

Palazzo ComunaleDalle ore 21,30 – DA FRATTA A UMBERTIDE: la notte che Umbertide cambiò nomeRievocazione della seduta del Consiglio Comunale che decretò il cambiamento del nome della città. ItineranteMUSICA DA STRADAL’eterno fascino della musica meccanica (Organi di Barberia, organetti, pianole etc.)

Page 2: Sabato 17 settembre Domenica 18 settembre · Numero unico Distribuzione gratuita Zibaldone con cronache, curiosità, ricette e quant’ altro dell’Ottocento umbertidese A cura di

pag. 2 pag. 11numero unico

PRIMA GUERRA D’INDIPENDENZA 1848 -1849

Insurrezione contro gli Austriaci a Milano e Ve-nezia – Coalizione di alcuni stati italiani guidata da Carlo Alberto di Savoia – Il Granduca Leo-poldo II abbandona la Toscana e viene sostituito da un Governo provvisorio – Papa Pio IX si rifugia a Gaeta e la sua fuga consente la proclamazione della Repubblica Romana - Insuccesso delle truppe piemontesi ed alleate - Carlo Alberto abdica a favore di Vittorio Emanuele IIAgostini Giuseppe, capitano a Venezia e a Roma - Banelli Giovanni - Baldacci Luigi – Benedetti Antonio – Benedetti Settimio – Bettoni Domenico – Caracchini Domenico (legione Garibaldi) – Cencini Filippo (idem) – Cristoferi Angelo Antonio – Facchini Giovanni Domenico – Faticoni Alessandro (legione Roselli) – Igi Dome-nico – Igi Giovanbattista – Lotti Antonio – Lotti Carlo – Lotti Domenico – Livi Ga-briele – Mastriforti Domenico – Mercanti Francesco (colonna Zambianchi) – Pasqua-li Antonio – Romitelli Fioravante – Romi-telli Luigi – Romitelli Tito (nel 1831 aveva preso parte alla rivoluzione di Rimini) – Rovinati Giuseppe – Tonanni Settimio – Vibi Luigi (capitano, morto a Roma)

SECONDA GUERRA D’INDIPENDENZA 1859

Camillo Benso Conte di Cavour riesce a coinvolgere l’Imperatore Napoleone III nella guerra contro gli Austriaci - Dopo l’armisti-zio di Villafranca i Francesi ottengono la

Lombardia - Cavour dà le dimissioni da Primo Ministro – Grazie ai Plebisciti i Ducati di Parma e Piacenza, quello di Modena e Reggio, la Legazione della Romagna e l’ex Granducato di Toscana, sono annessi al Regno di Sardegna, mentre Nizza e la Savoia passano ai Francesi - Venezia resta sotto gli Austriaci, il Papa torna a governare sullo Stato Pontifi cio e il Regno delle Due Sicilie, viene governato dal fi glio Fran-cesco II. – Cavour viene richiamato al governo.Baldacci Domenico – Barcaroli Do-menico (20° reggimento) – Bastianelli Mauro – Boldrini Giovanni - Baracchini Giovanni (20° reggimento) – Carotini Serafi no – Censi Amerigo – Ciangottini Bartolomeo (20°reggimento) – Cristofe-ri Angelo Antonio – Faticoni Alessandro – Garognoli Giovanbattista (20° reggimen-to) – Giappichelli Genesio (caporale nel Genio) – Igi Domenico – Igi Giovanbattista – Igi Giuseppe fu Antonio – Igi Settimio – Magnanelli Agostino – Mencarelli Gervasio – Natali Filippo (caporale 34° reggimento) – Polidori Luigi (44° reggimento) – Por-rini Enrico – Reggiani Aristide (caporale maggiore del 38° reggimento) – Santini Giuseppe – Santini Leopoldo – Valdam-brini Giovanni – Valeri Luigi – Vespucci Americo – Vibi Gervasio

TERZA GUERRA D’INDIPENDENZA 1866

Spedizione di Garibaldi contro lo Stato Pon-tifi cio fermata dall’esercito italiano per timore di interventi da parte dei Francesi – Alleanza

con la Prussia contro l’Austria ed annessione del Veneto al Regno d’Italia – Nel 1870 fu annessa anche Roma Barattini Mariano – Barcaroli Domenico – Benedetti Odoardo – Mercanti Giu-seppe – Burelli Alessandro – Caneschi Tommaso – Censi Amerigo – Ciangottini Bartolomeo – Crisostomi Nazzare-no – Frati Valeriano – Gili Silvio – Igi Giuseppe di Giovanbattista (caporale) – Maccarelli Macario (prigioniero a Con-dino) – Mastriforti Ruggiero – Moretti Giovanbattista – Polidori Luigi – Santini Giuseppe – Santini Pio – Testi Luigi – Valdambrini Giovanni

TERZA GUERRA D’INDIPENDENZA 1867

Barattini Mariano – Barcaroli Domenico (prigioniero) – Bartoccini Sante – Bellezzi Giacomo – Benedetti Orlando – Burelli Alessandro (sottotenente farmacista) – Caneschi Pericle – Caneschi Tommaso – Checconi Luigi (prigioniero) – Ciangottini Michelangelo – Fornaci Salvatore – Fratini Giuseppe – Giappichelli Genesio – Cili Sil-vio – Igi Giovanbattista (morto a Mentana) – Latterini Reginico – Maccarelli Macario – Maccarelli Torello – Martinelli Massimo – Migliorati Giovanni – Morelli Giovanbat-tista – Polidori Luigi – Porrini Domenico – Rometti Settimio – Rovinati Giuseppe – Santini Pio (tenente) – Testi Luigi – Tonan-ni Agostino – Troni Giuliano – Valdambri-ni Giovanni – Vespucci Americo

ELENCO DEI VOLONTARI UMBERTIDESI

settembre 2011

Umbertide, 15-16-17-18 Settembre 2011

Le Taverne storiche resteranno aperte

dalle ore 19,30 alle ore 24,00

IL TRICOLORE IN POESIA

Il bianco mostra ch’ella è santa e pura il rosso che col sangue è a pugnar presta e quel’altro color che vi s’innesta che mai mancò la speme alla sventura (Giovan Battista Niccolini – sec.XIX)

Sui limiti schiusi, su i troni distrutti piantiamo i comuni tre nostri color ! Il verde la speme tant’anni pasciuta, il rosso la gioia d’averla compiuta, il bianco la fede fraterna d’amor (Giovanni Berchet 1831)

Se una rosa vermiglia o un gelsomino a una foglia d’allor metti vicino i tre colori avrai più cari e belli a noi che in quei ci conosciam fratelli i tre color avrai che fremer fanno chi ancora si ostina ad esser tiranno. (Domenico Carbone 1848)

... e subito quei colori parlarono alle anime generose e gentili, con le ispira-zioni e gli effetti delle virtù onde la patria sta e si augusta: il bianco, la fede serena alle idee che fanno divina l’anima nella costanza dei savi; il verde, la perpetua rifi oritura della speranza a frutto di bene nella gioventù de’ poeti; il rosso, la pas-sione ed il sangue dei martiri e degli eroi... (Giosuè Carducci – Discorso tenuto in occasione del 1° centenario della nascita del Tricolore – Reg-gio Emilia 1897)

Il tricolore della Repubblica Romana

Giovedi 15 settembre

Venerdì 16 settembre

Piazza Matteotti Ore 20,30 - SI ALZA IL SIPARIO SULLA FESTA Alzabandiera alla presenza delle Regie autorità civili e militari, della Fanfara della banda civica, dei garibaldini, dei rappresentanti delle Taverne ed Osterie e del pubblico che accorrerà numeroso.CAN CAN: l’ultima follia di Parigi - “The Dilettanti dancers” INTERVENTI MUSICALI dei Nero Fratta Sax L’ordine pubblico sarà garantito dal 1° Battaglione di Fanteria di Linea del Ducato di Modena.

Piazza XXV Aprile Dalle ore 21,15 – FAVOLAGIOCANDO Spettacolo per bambini

Piazza del Mercato Dalle ore 21,30 – CIRCO ARENA DEI FRATELLI PETTÈ Il più piccolo spettacolo del mondo con gli artisti del “Circolistico” di SenigalliaDalle ore 21,00 – I FABBRI DELLA FRATTA Arte, forza e fantasia

Scalinata di Piazza del Mercato Dalle ore 22,00 (replica ore 22,50) – STRAUSS IERI ...E OGGI Centro Studi Danza - Musica di Johann Strauss jr - Coreografi a di Maria Paola Fiorucci

Piazza delle Erbe – Caffè degli Artisti Dalle ore 21,30 – LA CARMEN: amore e morte Compagnia di Danza “L’elfo ballerino” diretta da Sabina Moni – Musica di George BizetDalle ore 22,00 – CAN CAN: l’ultima follia da Parigi - “The Dilettanti dancers” Dalle ore 22,30 – CAFFÈ CONCERTO

Museo di Santa Croce Dalle ore 21,00 - IL MERAVIGLIOSO MONDO DI ALICEFilantropia ed educazione scolastica nell’opera di Alice Fran-chetti a cura di Tela Umbra – Città di Castello- Esposizione nuove TARGHE STRADALI dedicate di personaggi storici di Umbertide

I pontiOre 21,30 e ore 22,30 – MUSICA SOTTO I PONTICaffè Concerto - a cura del M° Nicola LucarelliA passo di corsa... con rappresentanza storica della Fanfara Bersaglieri

Palazzo ComunaleDalle ore 22,00 – DA FRATTA A UMBERTIDE: la notte che Umbertide cambiò nome Rievocazione della seduta del Consiglio Comunale che decretò il cambiamento del nome della città.

ItinerantiESERCITI RISORGIMENTALI - La vita quotidiana delle truppe, tra battaglie, esercitazioni e bivacchi.

Piazza Matteotti Dalle ore 21,30 – LA CARMEN: amore e morteCompagnia di Danza “L’elfo ballerino” diretta da Sabina Moni – Musiche di George Bizet

Piazza XXV Aprile Dalle ore 21,00 BALLI POPOLARI IN FESTA – Gruppo balli popolari “La Frullana” di Pietralunga

Piazza del Mercato Dalle ore 21,30 - CIRCO ARENA DEI FRATELLI PETTÈIl più piccolo spettacolo del mondo con gli artisti del “Circolistico” di SenigalliaDalle ore 21,00 I FABBRI DELLA FRATTA Arte, forza e fantasia

Piazza delle Erbe – Caffè degli Artisti Ore 21,00 –CONCERTO Chorus Fractae Ebe Igi (1a parte)Ore 21,30 – IL MAGICO MONDO DI KENZO Cabaret magico, micromagia, illusionismo Ore 22,00 – CONCERTO Chorus Fractae Ebe Igi (2a parte)Ore 22,30 – IL MAGICO MONDO DI KENZO Cabaret magico, micromagia, illusionismo

Museo di Santa Croce Dalle ore 21,00- IL MERAVIGLIOSO MONDO DI ALICE Filantropia ed educazione scolastica nell’opera di Alice Franchetti a cura di Tela Umbra – Città di Castello- Esposizione nuove TARGHE STRADALI dedicate di personaggi storici di Umbertide

Passeggiata lungo le mura Ore 21,00 e ore 22,30 – MUSICA SOTTO I PONTI a cura di Nero Fratta Sax

Palazzo Comunale Dalle ore 21,30 – DA FRATTA A UMBERTIDE: la notte che Umbertide cambiò nome Rievocazione della seduta del Consiglio Comunale che decretò il cambiamento del nome della città.

Il bianco l’è la fé che ci incatena il rosso l’allegria dei nostri cuori ci metterò una foglia di verbena ch’io stesso alimentai di freschi umori. (Francesco dall’Ongaro – 1847)

Page 3: Sabato 17 settembre Domenica 18 settembre · Numero unico Distribuzione gratuita Zibaldone con cronache, curiosità, ricette e quant’ altro dell’Ottocento umbertidese A cura di

1800 - L’alba del secolo vede alcuni frattegiani rinchiusi in carcere con l’accusa di essere giaco-bini; tra questi Don Bartolomeo Borghi “carto-grafo idrostatico” di Fratta. Il 19 luglio, in piena estate, un forte temporale fa straripare la Reggia causando notevoli disastri tra i quali l’abbatti-mento del muro di sostegno del terrapieno che dà verso la Rocca e di quello che riparava il bor-go di Santa Croce, che viene invaso dalle acque. Il Governo di Perugia non dà aiuto alla popola-zione, contribuendo ad esasperare gli animi già inaspriti dalle passate vicende dell’Albero della Libertà, abbattuto dai clericali che al suo posto piantarono una croce. Ai piedi di questa apparve ben presto una piccola coccarda tricolore, un piccolo segno, quasi una premonizione, di ciò che sarebbe avvenuto negli anni seguenti...

1801 - Scarseggiano pane e vino e altri beni di consumo. Il cardinale Rivarola risponde picche alle proteste degli abitanti e li obbliga a riparare i danni causati dalla piena. La Fratta è luogo di passaggio di truppe straniere e deve contribuire al loro mantenimento. Agli Ebrei residenti nel paese (in buona parte commercianti di maioli-che), viene intimato di allontanarsi. Un paio di galline costa 30 bajocchi.

1805 - Nonostante il pessimo stato dell’econo-mia comunale si decide di commissionare ad un sarto di Perugia nuovi costosi abiti che gli Amministratori di Fratta dovranno indossare nell’espletamento dei loro incarichi .

1809 - Fratta diventa Comune di terza classe dell’Impero Francese. Viene nominato Maire il cantante Domenico Bruni, mentre lo stemma imperiale francese domina il Palazzo Comunale. Grandi feste in onore del “despota” Napoleone con luminarie, fuochi d’artifi cio e distribuzione di “pollami a guisa di cuccagna”.

1810 - Le autorità francesi provvedono alla creazione dell’anagrafe rendendo obbligatoria la registrazione di nascite, morti e matrimoni. Si istallano le tabelle delle vie ed i numeri civici. L’autorità sopprime le Confraternite, istituendo il “Burò di Benefi cenza” e la “Società Materna”. Il Comune eroga 10 scudi per la costruzione

pag. 10 pag. 3numero unico

del Teatro e diventa socio dell’Accademia dei Riuniti.

1811 - Una grossa piena del Tevere interrom-pe la strada per Città di Castello nei pressi di Montalto. Per raggiungerla si dovrà passare per il Molinello e poi, costeggiando il fi ume, nel vicino territorio di Montone.

1812 - I Francesi confi scano le opere d’arte delle chiese di Fratta, tra queste l’ “Incoronazione della Vergine” del Pinturicchio. Vengono sequestrati anche i volumi della biblioteca del Monastero di Montecorona. Si procede alla vaccinazione contro il vaiolo.

1813 - Viene stabilito il pagamento del dazio per l’uva vendemmiata. La gabella si aggiunge alle tante altre cui sono sottoposti soprattutto i meno abbienti. Il Fieno viene pagato 9 franchi (francesi al quintale).

1814 - La coltivazione del tabacco è già ampia-mente diffusa nel territorio di Fratta, così come quella del guado usato per tingere i tessuti. Il 16 maggio Perugia ed i comuni circostanti ritornano sotto il dominio del Papa.

1815 - A causa di cedimenti viene abbassata (di 45 palmi=11 mt. circa) la Torre dell’Orologio, controporta della Campana. Viene eseguito il selciato del Ponte sul Tevere. L’offerta per la celebrazione di una Messa è di 15 bajocchi.

1817 - Si lamenta la mancanza di generi di prima necessità, tra i quali anche le ghiande che oltre a serivire da alimentazione per gli animali, vengono utilizzate anche come cibo per la povera gente.

1818 - La Rocca viene destinata a prigione ed ospita mediamente una decina di carcerati. Vie-ne abolito il “gioco dello steccato”, lotta cruenta e crudele tra buoi e cani.

1825 - Vengono”lastricate” la piazza del Mar-chese e la via Dritta (piazza Matteotti e via Cibo). Il Segretario Comunale G.Battista Burelli chiede di essere collocato in pensione dopo 43 anni di servizio, a patto che il suo posto venisse occupato, come poi avvenne, dal fi glio Ruggero.

1826 - Vengono emanate severe disposizioni contro i mugnai che spesso “facevano le più immorali azioni” nei confronti delle donne che andavano a macinare il grano da loro.

1827 - Papa Leone XII stabilisce che il Gonfalo-niere debba essere scelto tra “le primarie famiglie del luogo” e cioè tra i più ricchi. Tra questi anche il marchese Florenzi, marito di Marianna. Questa era l’amante di Lodovico di Baviera ed ebbe in regalo da lui il castello di Ascagnano.

1828 - Si sistemano le cunette delle strade interne per evitare le infi ltrazioni di acque piovane nelle case. Il vino viene pagato 2 scudi per una soma da 300 libbre.

1831 - Viene ripristinato un lungo tratto del muro di sostegno lungo il torrente Reggia, distrutto da una piena nell’inverno precedente. Il cioccolato costa 20 bajocchi la libbra.

1832 - Si vieta di giocare “alla ruzzola”, salvo che nei posti stabiliti e cioè sulla strada montonese nel tratto sotto Santa Maria.

1835 - Una grave epidemia di “colera”, prove-niente da Toscana e Marche, colpisce il nostro Comune. Il bilancio comunale registra 2.763 scudi di Entrata e 2.762 di Uscita.

1844 - Festeggiamenti per il secondo centenario della “Guerra del Granduca” che dal 1641 al 1644 aveva pesantemente coinvolto i cittadini di Fratta. 1845 - Muore il Canonico don Antonio Guerrini, autore della prima “Storia di Umbertide”, com-pletata, dopo la sua morte, dal nipote Genesio Perugini. Il grano costa 8 scudi il rubbio. Il granturco 1,10 scudi la mina

1846 - L’inverno particolarmente rigido seguito da mesi primaverili particolarmente asciutti prenanunciano la scarsità dei raccolti. Si acqui-sta una partita di grano a Fano, ma la temuta carestia è meno dannosa del previsto.

1847 - Viene istituita la Guardia Civica che è composta da 180 uomini e controlla i territori di Fratta, Montone e Pietralunga. Un fucile militare costa 6 scudi.

1848 - Partono dalla Fratta 26 giovani volontari per la Prima Guerra d’Indipendenza. Viene istituito il “libretto di lavoro” per gli operai sopra i 15 anni.

1849 - Muore a Roma il valoroso capitano di Fratta, Luigi Vibi, ferito in combattimento

settembre 2011

Aggiacente Adiacente, limitrofa, contigua BiaccaMateria di colore bianco, ricavata dal piombo calcinato mediante aceto. Pur avendo elevata tossicità, veniva usato per farne impiastri e come colore dai pittori. BigattieraAmbiente adibito all’allevamento di bachi da setaCartografo idrostatico Era una specializzazione di Don Bartolomeo Borghi, ingegnere del Comune di Umbertide, che all’attività di scienziato e di sacerdote univa quella, mal tollerata dalle autorità del tempo, di fervente giacobino. Facanapa La maschera che dà nome al giornale satirico umbertidese fece il suo debutto nel 1836 nel veneziano Teatro della Minerva. Facanapa è caratterizzato dal modo di parlare veloce, storpiando le parole e creando ilarità con il suo continuo muoversi con buffe piroette. Ferrari, cappellari, cocciari, vetrari, cordari, canepini, scarpari, bollettariVenditori e fabbricanti di ferramenta, cappelli, terracotte, vetri, corde, canapa, scarpe e chiodi.Fitolacca É una pianta con azione emetica, purgativa e depurativa; in passato veniva impiegata nel trattamento dei reumatismi, artrite, sifi lide e le cosiddette forme “scrofolose”. Pur avendo proprietà tossiche, veniva frequentemente usata per dare colore al vino.Gioco della ruzzola Gioco popolare già praticato dagli Etruschi che consiste nel lanciare il più lontano possibile un disco di legno (o una forma di formaggio stagionato), imprimendogli velocità tramite una fettuccia legata attorno ad un braccio.Gioglio(Lolium temulentum) Loglio, zizzania ubriacanteMalsanìa Scarsità d’igiene, insalubrità. Pannina e bracciatura Il termine pannina indicava le pezze di lana o stoffa e bracciatura qualsiasi tessuto che secondo gli usi del tempo veniva venduto a braccia.Pristinai Fornai, prestinari ZanelleCanali per lo scolo delle acque piovane poste ai lati delle stradeZolfanelli fosforici, o pirofori Fiammiferi in legno imbevuti di zolfo nella parte superiore

UN’OMBRA OFFUSCA IL SUCCESSODELLA PRIMA “STORIA DI UMBERTIDE”

L’autorevole e colto intellettuale di ori-gine eugubina, interviene pesantemente nella polemica sollecitata dal consigliere Filippo Natali sul contributo stanziato dal Consiglio Comunale per la pubbli-cazione del volume. La sua critica non è rivolta soltanto frutto della costata-zione che molte delle notizie fornite dal sacerdote sono, a suo dire, prive di fondamento, ma soprattutto al fatto che a giovarsi del successo ottenuto dalla pubblicazione, sia stato il nepote Genesio Perugini che ha raccolto le carte del defunto e, per ottemperare ai desideri espressi dallo stesso, le ha date alla stampa senza curarsi di verifi care le fonti o, almeno di migliorarne la forma scritta. Eh, sì, perché a detta del professore il testo è pieno di nefandezze ed infarcito da termini roboanti e spropositati, per fatti, fi gure e situazioni di scarsissimo interesse storico. Un testo con “periodi sgrammaticati e troppo rei, quasi ad ogni pa-gina”, altri gonfi di boria retorica come questo: “Affi nché poi nell’avvenire perenne rimanesse monumento della ricuperata Terra e non rinnovassero i Vitelli pretensioni sopra di lei, o non addivenisse più guiderdone d’altri Magnati per sanguinose gesta famosi...”. Oppure stomachevoli e pretenziose esibizioni letterarie come: Il puro cielo d’Ausonia che sorrideva alla soavità di aure tranquille, videsi ben presto onnubilare al sorgere di un nembo che tutto ingombrava con rutilante fragore il pontifi cal reggimento”. O, ancora, bolzi come questo: “Il sec.XVII nel fosco suo tramonto lasciò l’Europa sopra il cratere d’immenso vulcano, al cui tremendo

scoppio poco mancherà che dessa non resti dalle vorticose fi amme distrutta”. Ma il dotto professore prosegue nella disamina del volume della Storia di Umbertide, definendo ironicamente “idropici” periodi come questo che lui segnala tra gli altri : “...Nel mercoledi Santo il Sole col primo raggio illuminava un trionfale vessillo, ove scorgeansi effi giati il mistico calice d’oro, su cui innocenti colombe curvavano pietose il candido collo, la soprastante candida cometa , l’autorevole feltro gentilizio e gli astri scintillan-ti; vivi simboli di religione, di mansuetudine, di possanza”. L’autore, con questo periodo, fregiato di tredici aggettivi insulsi, ha vo-luto dire che la Fratta nel 1830 ritornava sotto il dominio pontifi cio. Cosa dire poi, prosegue il Mazzatinti, dei molti versi, sparsi in questa brutta esposizio-ne della storia Frattense. Qua dentro ve n’ha di svariate armonie e misure; piani come questo: “dal perugino General Consiglio”; tronchi come questo; “per dar notturno assalto alla citta” ; o sdruccioli come quest’altro: “dal vittorioso fi orentino esercito”.A conclusione della sfavorevole recen-sione del prof. Mazzatinti, dalla quale abbiamo estratto solo pochi esempi, Filippo Natali si chiede se “dopo questo, vi sarà nessuno che vorrà ostinarsi a ritenere la Storia di Umbertide del Guerrini e del Perugini per un bel lavoro storico -letterario, che giusti-fi casse la spesa fatta coi denari del pubblico?”

Fonti bibliografi che :“Umbertide nel secolo XIX” di R.Codovini e R.Sciurpa –Comu-ne di Umbertide – Gesp – 2001“Umbertide nelle immagini “ a cura di Bruno Porrozzi - Pro Loco Umbertide – 1977“La storia di Umbertide giudi-cata dal Sig.Giuseppe Mazzatinti nell’Archivio Storico per le Mar-che e l’Umbria” Grifani – Donati – Città di Castello 1885 (copia anastatica a cura della Digital Editor s.r.l.)

Archivio Fotografi co del Comune di Umbertide

FONTI BIBLIOGRAFICHE

I 100 ANNI CHE CAMBIARONO IL MONDOImpossibile fare una sintesi di un secolo tanto ricco di avvenimenti e di profonde e radicali trasformazioni sotto il profi lo sociale, politico ed economico. Le notizie che riportiamo qui sotto sono soltanto un piccolo esempio di cosa accadeva in una cittadina come la nostra che, pur consapevole di ciò che avveniva nel resto del mondo e spesso direttamente coinvolta in questi cambiamenti, doveva fare i conti con i problemi di tutti i giorni

L’Albero della Libertà Il gioco della Ruzzola

Il prof. Giuseppe Mazzatinti critica aspramente l’opera di don Antonio Guerrini, curata dal nepote Genesio Perugini e stampata dalla Tipografi a Tiberina nel 1883

Page 4: Sabato 17 settembre Domenica 18 settembre · Numero unico Distribuzione gratuita Zibaldone con cronache, curiosità, ricette e quant’ altro dell’Ottocento umbertidese A cura di

settembre 2010pag. 4 pag. 9numero unico

L’AVVISO DE LA COLLEGIÉTAHè letto quell’avviso appiccichèto

su la tabella de la Collegièta?Ce dice ch’Arlechino infurïèto vol fè t’a Fracanapa ‘na scenèta.

ed insieme col popolo ha giurèto de fè de Fracanapa ‘n’insalèta

co’ na ricetta ch’esso ha preparèto de certa roba là nella Pineta.

Basta, fi òlo mio. Staremo a vede’ chi fré de loro meio se la chèva.

Ma ch’Arlecchin le dia, ‘n ce posso crede.

Te ricordi a teètro che faceva? Appena Fracanapa alzév’el piede, il tu’ Arlecchino subito scappéva.

Ri-mo-re (31 dicembre 1893)

durante la difesa della Repubblica Romana. Lo stesso anno viene giustiziato dagli Austriaci, in prossimità del muro di cinta del Convento di San Francesco, Cipriano Angioloni, detto Berlicche.

1853 - Si stabilisce un nuovo Capitolato per il commercio della “carne bassa” e quello del pane che viene distinto tra quello “bianco” e quello “bruno”. La celebrazione di una messa costa 15 bajocchi come 35 anni prima.

1854 - Tra i generi di cereali che il Comune doveva procurarsi a “sfamo della popolazione”, il granturco, per il minor costo, era il più richiesto soprattutto dai poveri.

1857 - Quattro carabinieri vengono accusati di ubriachezza molesta e di aver malmenato un malcapitato e minacciato i suoi parenti ed i clienti del Caffè Ungherini in piazza.

1859 - Un gruppo di 28 volontari umbertidesi parte per la Seconda guerra d’Indipendenza. 100 mattoni costano 71 bajocchi, i coppi per il tetto 120 ogni cento.

1860 - Passano per la Fratta le truppe piemontesi guidate dal gen. Manfredo Fanti che pernotta in città ospite della famiglia Mavarelli. Il 4 ed il 5 novembre si vota per l’annessione al Regno di Vittorio Emanuele II con 2564 favorevoli e solo 4 contrari.

1861 - Il 14 novembre alle ore 10,30, dall’Uffi cio Postale di Fratta viene spedito il primo tele-gramma con il seguente testo: “Viva Vittorio Emanuele – Felicità d’Italia – ecco le prime parole che pronunciano sul concesso telegrafo gli abitanti di Fratta, sudditi eternamente grati, eternamente fedeli”

1863 - In data 29 marzo 1863, Fratta cambia nome e diventa Umbertide. La cera da candele costa 6 lire al kg.

1866 - Altri volontari (29) partecipano alla Terza guerra d’Indipendenza. A questi se ne aggiun-gono altri 31 nell’anno successivo.

1869 - Viene ingrandita, su progetto dell’Inge-

gnere Comunale Genesio Perugini, la Piazza del Foro Boario o del Mercato per la spesa di 961 lire. L’olio costa 1,70 lire al kg.

1870 - Viene istituito il servizio di diligenza giornaliero dei Fratelli Guardabassi per Perugia e Città di Castello. Fino ad allora il servizio era gestito dall’imprenditore Liborio Marignoli.

1880 - Gli ammalati di “pellagra” sono 576. L’epidemia è dovuta a scarsa ed insana alimen-tazione. Frequenti i casi di follia provocati dalla malattia.

1883 - Viene vietato il gioco della “Passatella” per il timore di risse; allo stesso tempo si proibiscono anche i “Pellegrinaggi religiosi”, ma questi per motivi d’igiene (sic).

1885 - Vengono inaugurate le due sculture dei pa-dri della Patria Vittorio Emanuele II e Giuseppe Garibaldi, istallate sulla facciata del Comune.

1886 - Il 15 agosto viene inaugurata la Ferrovia dell’Appennino Centrale. Velocità massima 35 km. all’ora. Cento uova costano 6 lire.

1888 - A causa delle ristrettezze del bilancio, il Comune decide di vendere, a prezzi stracciati, i libri della Biblioteca.Tra questi anche gli antichi volumi requisiti ai Camaldolesi di Montecorona, un patrimonio di valore inestimabile, mai più recuperato.

1891 - Si comincia a parlare del 1° Maggio come “Festa dei Lavoratori”, ma questa verrà celebrata per la prima volta solo otto anni più tardi, nel 1899.

1899 - Il secolo termina con un’Amministra-zione Comunale fortemente indebitata ed un clima politico nazionale rovente, premessa per il formarsi di quel fermento politico che porterà all’associazionismo militante ed alla formazione dei partiti. Un altro segno dei tempi è che il car-cere situato nella Rocca di Umbertide conta, in questa fi ne di secolo, oltre 65 detenuti: molti di più di quanti ne ospitava 100 anni prima ...

Il Foro Bovario di E. Freguglia (1875)

DALLA CRONACA LOCALE

Tra un ballo e l’altro, torta e maccheroni. I veglioni, dati a cura della simpatica Società del ’64, non potevano riuscire più splendidi ed attraenti. Il secondo specialmente, rimarrà indimenticabile per il fulgore delle bellezze, per la eleganza delle toilettes, e per le quadriglie monstre dirette con ammirabile precisione e sangue fred-do dai nostri egregi cavalieri di sala dott. Angelo Utili e rag. Ellero Pier Ottavio. Oltre ogni dire indovinata la mascherata dei Contadini, felicissima quella dei Pagliacci. Festeggiata con entusiasmo la torta dei Contadini, e accolti con delirio i maccheroni dei Pagliacci, massime dal sig. Floriani, che ne andava ancora in cerca ... dopo esserseli fi niti. Non facciamo i nomi delle signore e signorine presenti, tutte vezzosissime. (11 febbraio 1894)

I Riuniti per poco non vanno in aria... Per poco il Teatro dei Riuniti non è andato in aria. I nostri lettori crederanno subito a una bomba. No. Semplicemente l’esattore lo aveva messo all’asta, perché i signori dell’Accademia non pagavano le imposte. Queste cose non succedono alla redazione Facanapa, che non ha nemmeno in affi tto, un bugigattolo dove riunirsi. (22 aprile 1894)

DAL REGOLAMENTO DELLA PUBBLICA IGIENEPolizia e sicurezza dei luoghi pubblici

Le botteghe dei pizzicagnoli devono essere provvedute d’acqua, e fognoli, specialmente per dar esito alle lavature dei pesci salati. È proibito in essi lo accumulamento di materie grasse.I grandi depositi di salumi come fonti di umidità, e di malsanìa saranno ventilati in modo da impedire cattive esalazioni.È proibito di vuotare le botti di olio, e di vino nella pubblica via, dovendosi ciò ese-guire nello interno dei magazzini.La vuotatura dei pozzi neri, la ripulitura del-le chiaviche, delle fogne, delle cloache non potrà cominciarsi avanti le ore 12 di notte.Le piante degli orti, e dei giardini, nello interno dell’abitato saranno tenute a tale distanza dalle abitazioni prospicienti in essi da non impedire la necessaria insolazione, e da evitare l’umidità prodotta dal loro accumulamento.

È proibita l’introduzione nel Comune, e la circolazione in esso di bestie malefi che e feroci, che non sieno rinchiuse in apposite gabbie.Il commercio all’ingrosso di zolfanelli fosforici, o pirofori è vincolato ad un per-messo, che colla ingiunzione di speciali cau-tele si rilascia dal Sindaco, allorquando sia riconosciuta l’idoneità del luogo di spaccio...Nei luoghi abitati dove esistono, o dove potranno essere permesse fi lande di boz-zoli, è vietato di fare ammasso di larve, e di bacocci, che dovranno esportarsi fuori dell’abitato, nel tempo e nelle località indi-cate dal Sindaco. Alle stesse regole saranno sottoposti anco gli avanzi dei letti delle bigattiere.La macerazione del lino e della canape, non potrà aver luogo che in aperta campagna, purché non sia fatta nelle acque che alimen-tano i pozzi dell’abitato...Il bruciamento delle Stoppie non potrà prati-carsi prima della fi ne d’agosto, onde non si accrescano i calori della stagione con danno della pubblica salute.

Salubrità degli alimenti e delle bevande

Il commercio delle derrate alimentari, i luo-ghi di deposito di vendita dei commestibili e delle bevande, come pure gli ambulanti e coloro che in genere ne fanno il trasporto, sono sottoposti per quanto riguarda l’igiene alla sorveglianza dell’Autorità Municipale... all’oggetto di assicurarsi che non vi sia cosa capace di nuocere alla salute.Saranno tolti dalla vendita fi no a che non siano completamente espurgati i grani conte-nenti semi assolutamente dannosi del gioglio (Lolium temulentum) nonché del rafano silvestre È proibito l’uso delle salamoie, dell’acqua di gesso e del solfato di rame per la pani-fi cazione.È proibito ai panettieri di servirsi nella con-fezione del pane di farine provenienti da cereali guasti, od altrimenti corrotti, avariati o raccolti sul lido del mare.Le bilance nelle quali si pesa la pasta per fare il pane di giusta misura dovranno avere i piatti perfettamente stagnati, quando non fossero di vetro, o di porcellana ... e dovranno essere costantemente tenuti colla massima nettezza, e ben conservati.

Frutta, ortaggi e funghiNon si potranno né vendere, né esporre in vendita le frutta evidentemente immature o fradicie, i legumi guasti o corrotti, le erbe, le radici, i tuberi in stato di corruzione...È proibito il traffi co di funghi secchi, e di quelli conservati in olio e sale. La vendita dei funghi avrà luogo nel sito destinato al mercato della frutta e degli erbaggi, previa visita dell’incaricato comunale.

Alimenti animaliOgni bottega posta all’interno dei luoghi abitati, che sia destinata alla vendita delle carni, dovrà essere selciata, colle pareti per-fettamente intonacate di calce, ove non sia possibile inverniciarle a lucido per un’altezza inferiore a due metri tutto all’intorno, essere imbiancate.Coloro che apponessero alle carni bolli levati da altri animali uccisi o già venduti o in qualche modo cercassero di falsifi carlo, andranno soggetti alle pene di polizia, oltre il sequestro delle carni, salvo le maggiori pene portate dal Codice penale.Non è permessa l’esposizione di pesce fresco, per vendita in altri luoghi fuori di quelli assegnati o consentiti dalle Autorità comunali.Ai pizzicagnoli, trattori, osti, friggitori, caf-fettieri e rivenditori di sale e tabacco è asso-lutamente proibito di fare uso di recipienti di rame e di ottone non stagnati all’interno, e di vasi di piombo.

CondimentiÈ severamente vietata la vendita del sale adulterato con gesso crudo; del pepe sofi stica-to con biacca; del thè colorato con sali di rame; dello zucchero misto a gesso, a zinco, o a sali di piombo. Si esclude pure dal consumo l’aceto artefatto per l’aggiunta degli acidi minerali, dell’allume, dei sali di calce, dell’aro italico, o reso impuro dalla presenza dell’arsenico e dai sali di piombo e di rame provenienti dai vasi.

Paste, dolci, bomboni, confetture ec.

Per abbellire le confetture non sarà fatto uso di alcun metallo, eccettuato l’oro e l’argento in foglie. Nemmeno potranno i venditori valersi di polveri metalliche per brillantarle, di carte colorate con sostanze venefi che per involgerle, né di fi li d’altro metallo che di ferro per riunir e congegnarne i pezzi.Si vieta pure l’uso degli acidi minerali per la preparazione dei gelati o delle limonate.

Bevande diverse

È proibita la vendita del Vino artifi cialmente modifi cato coll’aggiunta dei preparati di rame, di piombo, del gesso e dell’allume, degli acidi minerali, della infusione di mandorle ama-re, di lauro ceraso, di fi tolacca dopo la fi oritura, dell’alcool in eccesso, dei sali terrosi, non che di altre sostanze naturalmente disciolte nel vino quando vi esistano in dose tripla della normale. È esclusa dal consumo la Birra adulterata per l’uso fatto nella fabbrica-zione di essa dei semi della sabadiglia, della veratrina, dell’acido picrico, della stricnina, della coloquintida, delle foglie di menianto mezzereo, delle teste di papavero, dei sali calcarei, o dei sali di rame, o di piombo provenienti dai vasi.È proibita la vendita dell’Acquavite adulte-rata con il loglio, il lauro ceraso, lo stramonio, l’allume e l’acido solforico. Sarà ugualmente impedita la vendita dell’Amaraschino o altro rosolio o liquore, che contenga eccedenza d’acqua crobata di lauro ceraso, nonché del verdolino rav-vivato con Sali di rame, o che sia colorato con sostanze vegetabili e minerali di azione pericolosa e nociva.

Dal “Regolamento di Pubblica Igiene” del Comune di Umbertide - Siena 1872 - Tip. Sordo-muti L. Lazzeri

Page 5: Sabato 17 settembre Domenica 18 settembre · Numero unico Distribuzione gratuita Zibaldone con cronache, curiosità, ricette e quant’ altro dell’Ottocento umbertidese A cura di

settembre 2011

DAL REGOLAMENTO DI POLIZIA URBANA

... mentre l’Unione si scioglie ? Il Circolo “L’Unione”, per la stessa ragione per cui il Teatro è detto “dei Riuniti”, in un paese dove tutto è disunione, non è più quella bella cosa che s’immaginarono i suoi fondatori e che in principio fu veramente. I soci diminuiscono, gl’incassi del giuoco sono cessati e c’è persino chi propone lo scioglimento. Così andrebbe a perire mi-seramente una delle poche istituzioni che si oppongono agli effetti di quella forza centrifuga che allontana sempre di più i cittadini l’uno dall’altro. E guardate destino ! Il Consiglio direttivo del Circolo si può dire quasi la copia della Giunta comunale. Vi troviamo come Presidente il signor dottor Mavarelli Francesco e come consiglieri i sigg. Ciro Mavarelli, Marzani Tertulliano, Giuseppe Ramaccioni e il Dott. Cecchini. Né vi manca il nostro carissimo amico, il sig. Dal Bianco. Come si vede, in questo paese non ci sono che tre o quattro che hanno cervello, e senza di loro, è inutile, non si va avanti. Si vede ancora che gli elettori ave-vano la voglia de la Giunta, come succede alle donne gravide che poi le fanno ritrovare nei neonati. Difatti, in altre circostanze, chi sarebbe andato a pensare, per esempio, al sig. Giuseppe Ramaccioni? E questo non perché non abbia le qualità necessarie, ohibò! nessuno lo pensa; ma perché in tutto il tempo, da che è socio del Circolo, non ha salito le scale, scommettiamo, tre volte. Quindi non c’è dubbio che gli elettori avevano la voglia. Adesso bisognerebbe che se ne facessero venire un’altra. Quella di rimandarli a casa, dal momento che portano la jettatura. (20 maggio 1894)

Il vino, a volte, fa dimenticare l’ac-qua... Ci pervengono lagnanze sull’uso dell’acqua potabile in Umbertide, che non è regolato da nessun regolamento, mentre di regolamenti ve n’è tanti per ogni altra cosa, che non si sa come regolarsi. É ragionevole che chi consuma per dieci debba pagare come chi consuma per uno? Oltre che un’in-giustizia per i contribuenti, non è questa una perdita per l’amministrazione? Si capisce che preferiscasi il vino all’acqua, ma che lassù, in Municipio, spingano l’odio per l’acqua fi no al non volerne sentir parlare nemmeno in un regolamento, questo è troppo. Sig. Dal Bianco, faccia lei, per carità. Gli altri è inutile, non ce l’hanno buona con l’acqua e poi lei sa fare così presto e così bene! (17 giugno 1894)

Ma che latte è ? Riceviamo e pubbli-chiamo integralmente: Caro Facanapa – si vendono in paese generi alimentari guasti. Il latte poi è assolutamente imbevibile e del latte non ha né il colore, né il sapore. E si che il latte si dà più specialmente agli ammalati ed ai bambini. Tu, Facanapa, unisci un poco la tua autorevole voce alla mia e fa cessare una buona volta ‘sta birbonata !

La piena del Tevere inghiotte due barche La Società dei Canottieri del Te-vere che fu così disgraziata con quelle due lancie che furono acquistate in Firenze l’anno scorso e che poi il Tevere si portò via in una piena come due fuscelli di paglia inghiotten-done una, la più piccola, e fracassando l’altra; ha in una recente adunanza deliberato la ricostruzione di una nuova lancia della stessa forma e delle stesse dimensioni di quella grande, ed ha già provveduto in proposito. Avremo così, sulla fi ne del prossimo giugno, la nuova lancia, la quale, non dubitiamo, avrà più fortuna dell’antica. Siamo informati che nell’occasione del varo avranno luogo feste

attraentissime e si farà con gran pompa quello che si usa per le navi della marina militare. Interverrà pure il Gran-Soaffa il quale terrà un discorso sulla “Storia della Marineria fl uviale, con speciale riguardo al Tevere”. (8 aprile 1894)

... e i Canottieri ci riprovano La So-cietà dei Canottieri metterà in acqua stasera la nuova lancia, di cui annunciammo già la costruzione. Il varo verrà festeggiato dai soci con una fraterna bicchierata, alla quale non mancheranno naturalmente brindisi e urli. Vi sarà anche della musica e tutto fi nirà con una superba luminaria della spesa di circa 5 lire. (15 luglio 1894)

Le donne reclamano il diritto di bagnarsi nel Tevere. Il caldo che s’’è fatto tanto aspettare, è venuto con tanta maggior violenza quanto più era desiderato dopo le piogge che abbiamo avuto in addie-tro quasi di continuo. Non c’è che dire. Si va a fuoco. In mezzo a tanta acqua, ci fosse almeno un luogo, una capanna, una baracca, per bagnarsi con un po’ di comodo ! Tutte le speculazioni, in questo paese, sono state tentate, meno quelle che avrebbero potuto crescere il benessere del paese, recando un sensibile benefi cio, anche a chi se ne fosse fatto imprenditore. Specialmente per le don-ne, non è meno questione di decenza che di comodo. Il municipio, è vero, ha rimesso fuori la solita ordinanza, che stabilisce le Colonne d’Ercole per i Canottieri, anzi per gli scafi guidati ecc.ecc., ma i bagni si fanno male, ugualmente. (1 luglio 1894)

“Facanapa”, giornale satirico umbertidese, uscì, in 14 numeri, dal 3 dicembre 1893 al 15 luglio 1894. Aspramente critico verso l’Amministra-zione pubblica e per nulla intimorito dalle varie pressioni cui fu sottoposto, ci offre uno spaccato di vita della Umbertide di fi ne ‘800, particolarmente signifi cativo e non privo di importanti insegnamenti sul modo di rapportarsi con le istituzioni e con chi le rappresenta.

pag. 8 pag. 5numero unico

La testata di “Facanapa” opera del famoso Yambo (Enrico Novelli) fi glio dell’attore Ermete

Amuleti contro la Jella

Bagnanti

È vietato di esporre oggetti in vendita, fuori dei luoghi destinati, senza l’opportuno permesso., come pure d’innalzare baracche, anche provvisorie per qualsiasi titolo in luoghi pubblici.Nelle strade, piazze ed altri luoghi pubblici è vietato di tenere fornelli, far cuocere vivande, non meno che eseguire altri lavori tanto per gli usi domestici, quanto per qualsivoglia in-dustria, o mestiere, senza aver prima ottenuto il permesso delle Autorità.È vietato di sfrondare gli alberi delle passeg-giate , quelli della piazza e del foro Boario, salirvi sopra, ed in qualunque modo guastarli o danneggiarli. Così dicasi delle siepi, arginelli ed altre piante che servono ad abbellire i luoghi pubblici....

I proprietari ed inquilini delle botteghe e dei piani terreni hanno però l’obbligo di spazzare il tratto di strada fronteggiante la bottega, o casa fi no alla metà, e se fronteggiano una piazza per metri tre in larghezza...... Lo sgombro della neve è obbligatorio per tutti gli abitanti del piano terreno e tenenti bot-tega come già detto per le spazzature. Questi avranno anche l’obbligo di rompere il ghiaccio davanti alle loro case o botteghe, oltre a quello che si forma nelle gronde ed alle balconate. Il tratto in cui fu rotto il ghiaccio dovrà essere cosparso di sabbia, terra, o cenere.I fornai, pristinai venditori di pasta in genere dovranno tenere i loro negozi costantemente provvisti di pane, e pasta in quantità propor-zionata ai bisogni del rispettivo consumo giornaliero. I fornai non potranno rifi utarsi dal cuocere il pane dei privati, e dovranno restituirlo cotto a dovere. I venditori di pane dovranno tenere i loro negozi aperti al pub-blico tutti i giorni dal levar del Sole fi no a due ore dopo l’Ave Maria.I mercati e le fi ere si faranno solo nelle piazze, ed altri luoghi a ciò appositamente destinati, che in Umbertide sono i seguenti :

a) La via Cavour dalla cantonata della casa Reggiani fi no alla casa Perugini è destinata pei venditori di pannina, e generi di brac-ciatura

b) La piazza Umberto I (Piazza Matteotti) per la Orifi ceria.

c) La via Cibo, dalla porta della Farmacia Mavarelli fi no alla casa Burelli, ed aggia-cente strada Alberti per la Chincaglieria.

d) La piazzetta retro il Palazzo Comunale (Piazza delle Erbe) , nella stessa via Al-berti, pei fi eni, erbaggi, frutta, pesce e capretti.

e) La piazza aggiacente al foro bovario di fronte alla Casa Mavarelli (ora Reggiani), pei pollami, uova, cacciagione ecc.

f) La piazzetta sotto alla casa Tognaccini aggiacente al mercato dei cereali in San Francesco per la legna e carbone.

g) La piazza avanti alla Chiesa della Madon-na della Reggia (Collegiata) e sue adiacen-ze pei ferrari, cappellari, cocciari, vetrari, cordari, canepini, scarpari, bollettari ecc.

h) I venditori di granaglie, pristinai , vendi-tori di castagne tanto fresche che secche, in una parola tutti i cereali nella piazza di questo nome, antica denominazione, piaz-za San Francesco.

i) Il piazzone pei Bestiami è quello che por-ta il nome di Foro Bovario, ed i Bestiami saranno ripartiti nelle diverse specie per mantenere l’ordine ed il transito libero.

È vietato di occupare il posto dei vicini, e ciascun venditore dovrà contentarsi dell’area che gli viene assegnata. Nei luoghi di mercati e fi ere dovrà sempre lasciarsi libero transito ai passeggieri, e libero accesso alle case, bot-teghe e magazzini vicini, ne potrà mai per qualsivoglia titolo ingombrarsi la strada Pro-vinciale all’interno dell’abitato.

Nel trasporto delle persone, e delle merci non si potranno adoperare vetture, carri, ed altri veicoli che per vetustà, o vizio di costruzione possano essere pericolosi. Nel percorrere il Paese di notte tempo dovranno i veicoli essere muniti di fanali, o lanterne ac-cese e dovranno essere condotti al passo.

È vietato nell’interno dell’abitato di andare al galoppo, ed anche al trotto serrato, o forzato con bestie da tiro o da soma. Non si può affi da-re neppure momentaneamente la conduzione di bestie a persone che per età, o stato normale di ragione, o di forze siano incapaci di guidarle.

È vietato lasciar vagare per le strade dei luoghi abitati polli, tacchini, anitre, porci ecc. come pure lasciar vagare i cani senza collana, ed in cui non vi siano le iniziali del nome, e cogno-me del proprietario.

Le falci, le seghe, i ferri, ed altri utensili taglienti ed atti a ferire dovranno trasportarsi sempre coperti, e riparati in modo da escludere qua-lunque pericolo di offesa o danno alle persone, ed alle cose.

Il giuoco della Ruzzola, Ruzzoloni, Formaggio ecc. non potrà farsi che dalla strada a ciò de-stinata, cioè dalla colonnetta di pietra apposta per segnale sotto la fornace Cerrini nella strada Montonese, fi no all’altro presso la casa Palchetti. Il gioco della Palla senza tamburello potrà farsi in via Cavour dal fabbricato delle pubbliche Scuole fi no alla casa del conte Ra-nieri. Quello della palla col Tamburello, o del Pallone nella piazza San Francesco, mercato dei cereali.

È proibito di fare sdruccioli sul ghiaccio lungo le strade, i viali e le piazze destinate al pubblico passeggio.

A prevenire ed allontanare i pericoli d’incen-dio tutti i camini, o canali dal fumo dovranno essere spazzati una volta almeno in ogni anno a diligenza dei proprietari od inquilini di case secondo che sarà convenuto. Manifestandosi un incendio, ogni persona che ne venga in cognizione è tenuta a renderne immediata-mente avvertita l’Autorità. Tutti quelli che si trovano sul luogo dell’incendio sono obbligati ad adoperarsi per la sua estinzione, se ne sono giudicati capaci. I lavoranti per l’estinzione dell’incendio potranno all’occorrenza intro-dursi nelle case e su i tetti vicini cogli utensili impiegati per l’estinzione ed i proprietari sa-ranno obbligati a permettere l’uso dei loro pozzi, delle vasche, cisterne e simili.

Dal “Regolamento di Polizia Urbana” del Comune di Umbertide - Siena 1873 - Tip. Sordo-muti L. Lazzeri

Page 6: Sabato 17 settembre Domenica 18 settembre · Numero unico Distribuzione gratuita Zibaldone con cronache, curiosità, ricette e quant’ altro dell’Ottocento umbertidese A cura di

settembre 2010 pag. 7numero unico

TAVERNE, LOCANDE ed OSTERIE… andando per

PIAZZA MATTEOTTI- Inaugurazione e chiusura della edizione 2011 della Rievocazione Storica “Fratta dell’800” - Spettacoli di danza, concerti di Musica e cori ri-sorgimentali - Premiazione del Palio delle Taverne- Annullo speciale Postale “Fratta dell’800”

PALAZZO COMUNALE- Rievocazione seduta del Consiglio per “Cambio del nome da Fratta ad Umbertide” a cura degli studenti del Liceo Scientifi co Leonardo da Vinci

PIAZZA SAN FRANCESCO- Concerto risorgimentale della Fanfara (venerdi ore 21,30)

PIAZZA XXV APRILE - Circo arena fratelli Petté con spettacoli di arte varia - Canti e danze popolari

PIAZZA DELLE ERBE- Caffè concerto - La piazzetta delle illusioni - Spettacoli di magia, danza e poesia

PIAZZA DEL MERCATO- UNA GIORNATA IMMAGINARIA PER L’UNITÀ D’ITALIA Accademia dei Riuniti – Regia di Giampiero Frondini - Circo Arena Fratelli Petté con spettacoli di arte varia - Canti e danze popolari - I Fabbri della Fratta: arte forza e fantasia

SCALINATA DI PIAZZA DEL MERCATO- “Strauss ieri... e oggi” - spettacolo di danza

LARGO VIBI- Musiche da Operetta (venerdi e sabato dalle ore 22,00)

MUSEO DI SANTA CROCE- Esposizione nuove targhe stradali dedicate ai personaggi storici umbertidesi - Presentazione del libro “La dama ed il compasso” di Alessandra Oddi Baglioni - Cangemi editore - Il meraviglioso mondo di Alice - Filantropia ed educazione scolastica nell’opera di Alice Franchetti,a cura di Tela Umbra

I PONTI- “Musica sotto i ponti” con i Nero Fratta Sax - La piccola Fanfara dei bersaglieri - Caffè Concerto

alla ricerca di ricette dimenticate e di sapori, profumi ed ambienti di altri tempi ! I piatti elenca-ti qui sotto sono solo una parte di quelli proposti. I menu completi saranno esposti, giorno per giorno, presso ogni locanda e comprenderanno in genere anche Torta sul panaro con salsicce ed erba, prosciutto, Frittelle, Bruscatelle etc. Locande, Taverne ed Osterie resteranno aperte dalle 19,30 alle 24,00 (domenica 18 l’apertura sarà anticipata alle 17,30) La vendita di alcolici sarà consentita soltanto se abbinata alla consumazione di cibo.

pag. 6

I LUOGHI E GLI EVENTIVIA SPUNTA- “Casina dei piaceri” ospitata nell’atelièr di un pittore della Belle Epoque

VICOLO MANCINI- Il Borgo degli Artigiani, oggi come ieri: arti e mestieri del passato - Rievocazione “Pranzo di ma-trimonio” con piatti tradizionali (Domenica 15 su prenotazione)

VIA STELLA- Il Banco di San Giovanni con fusaglie, il prodigioso preparato Scanagatta e Pinocchietti e Lecca lecca per bambini, kit patriottico.- Appuntamento con le lettere d’amore al tavolo del “Segretario Galante” - Fogli volanti e Cantastorie del Banco di San Gio-vanni con rievocazione di episodi risorgimentali e favole per bambini.

BOCCAJOLO E PIAZZA DEL TROCASCIO- La Taverna dei Fióli a cura del Centro di Aggre-gazione Lucignolo (... ‘ndù se magna senza fa le tigne e ‘n se paga gnente). Giochi dei bambini di una volta, balli, letture animate (Via Leopoldo Grilli) - Luci ed ombre Percorso attraverso fi lmati ed immagini dei primi anni della “Nostra Italia” (ex Monastero di S.Maria Nuova) - Rievocazione Antichi Mestieri- Giochi popolari a cura della Croce Rossa- Coro e Spettacolo Teatrale (giovedi e venerdi) a cura degli alunni Scuola Primaria Garibaldi - Scampagnata al patollo (domenica Parco Lido Tevere)- Scartocciatura e Musica Popolare (domenica Piazza Trocascio)

ITINERANTITruppe risorgimentali e Garibaldine, Fanfara della Banda Civica e dei Bersaglieri, Bande di Briganti, Musici, Cantastorie, Giocolieri etc.

MUSICA DI STRADAL’eterno fascino della musica meccanica (organetti di barberia, pianole ecc.)

Ogni sera le Taverne gestiranno in autonomia spet-tacoli ed animazioni. Si consiglia di consultare il programma giornaliero delle manifestazioni esposto presso le stesse.

1) LOCANDA DELLA TORRE Per riassaporare i piatti delle antiche osterie di campagna: Fagioli con le cotiche e quadrucci coi ceci, padelata di maiale, spezzatino di cinghiale ed altri piatti tradizionali.

2) ANTICA PASTICCERIA MIGLIORATI Il solleticante profumo della vaniglia vi inviterà all’assaggio di irresistibili crostate, ciaramicola, fave dei morti, petit fours, zuppa inglese etc.

3) TAVERNA DEGLI ANTICHI SAPORI Esce profumo di buono dalle pentole fumanti della sua cucina che offre una ricca scelta di antipasti, paste ai fagio-li ed ai ceci, coda di vitello al sugo, anguilla alla brace ed altre specialità caserecce.

4) OSTERIA DEL MATTATOIO Un punto di riferimento per i mercanti di bestiame e gli agricoltori che qui convenivano per gustare tagliatelle al sugo d’oca, coradelle d’agnello, stinchi di maiale e altre specialità della casa.

5) OSTERIA DEI MILLE Rancio “fuori ordinanza” per Camicie Rosse ed ospiti per gustare zuppe di

roveja, cipolle e fave, tagliolini con fagioli, polenta al sugo di carne, lam-predotto, baccalà in umido e stracotto.

6) OSTERIA DELLA CORONA Tradizionale luogo d’incontro per cit-tadini e forestieri, l’Osteria propone gnocchi al sugo d’oca, polenta con salsicce, spezzatino di pollo, stinco di maiale, torcolo e vinsanto.

7) TAVERNA DELLA LUNA Un nome esotico in onore dei clienti stranieri e locali che apprezzano il suo ricco “menu degustazione” con bru-schette miste, zuppa di farro, padellata, la tradizionale bandiera ed i dolci umbri.

8) OSTERIA DEI BRIGANTI Figure ed ambienti pittoreschi per una cucina semplice e ricca di sapori stuz-zicanti come la Merenda ed il Tagliere del Brigante, i fagioli con le cotiche, il pollo all’arrabbiata e dolci a sorpresa.

9) ALLE DAME Attorniato da briganti e donnine di piacere il Circolo di benefi cienza offre dolci casalinghi come polentine, roc-ciate, maritozzi, brutti ma buoni assie-me a rosolio di cannella o mandolino.

10) TAVERNA DEI TINTORI In una raffi nata cornice d’epoca vengo-no proposti piatti gustosi come antipasti del tintore, crema di ceci, tagliatelle ai porcini, polenta al sugo, pollo all’arrab-biata, baccalà in umido e dolci vari.

11) OSTERIA DEL MUSICANTE Un gustoso menu tra squilli di tromba e rullar di tamburi con pasta di fagioli e salsicce, quadrucci e ceci, grigliata mista di maiale, coradella, torta con sal-sicce ed erba e squisiti dolci casalinghi.

12) OSTERIA DEGLI ARTIGIANI L’ambiente è quello del popolare quartiere di San Giovanni, la cucina è quella di casa con crostoni, parmigia-na di melanzane, salsicce e patate al forno, trippa, arrosto misto, pandolce della Fratta

Page 7: Sabato 17 settembre Domenica 18 settembre · Numero unico Distribuzione gratuita Zibaldone con cronache, curiosità, ricette e quant’ altro dell’Ottocento umbertidese A cura di

settembre 2010 pag. 7numero unico

TAVERNE, LOCANDE ed OSTERIE… andando per

PIAZZA MATTEOTTI- Inaugurazione e chiusura della edizione 2011 della Rievocazione Storica “Fratta dell’800” - Spettacoli di danza, concerti di Musica e cori ri-sorgimentali - Premiazione del Palio delle Taverne- Annullo speciale Postale “Fratta dell’800”

PALAZZO COMUNALE- Rievocazione seduta del Consiglio per “Cambio del nome da Fratta ad Umbertide” a cura degli studenti del Liceo Scientifi co Leonardo da Vinci

PIAZZA SAN FRANCESCO- Concerto risorgimentale della Fanfara (venerdi ore 21,30)

PIAZZA XXV APRILE - Circo arena fratelli Petté con spettacoli di arte varia - Canti e danze popolari

PIAZZA DELLE ERBE- Caffè concerto - La piazzetta delle illusioni - Spettacoli di magia, danza e poesia

PIAZZA DEL MERCATO- UNA GIORNATA IMMAGINARIA PER L’UNITÀ D’ITALIA Accademia dei Riuniti – Regia di Giampiero Frondini - Circo Arena Fratelli Petté con spettacoli di arte varia - Canti e danze popolari - I Fabbri della Fratta: arte forza e fantasia

SCALINATA DI PIAZZA DEL MERCATO- “Strauss ieri... e oggi” - spettacolo di danza

LARGO VIBI- Musiche da Operetta (venerdi e sabato dalle ore 22,00)

MUSEO DI SANTA CROCE- Esposizione nuove targhe stradali dedicate ai personaggi storici umbertidesi - Presentazione del libro “La dama ed il compasso” di Alessandra Oddi Baglioni - Cangemi editore - Il meraviglioso mondo di Alice - Filantropia ed educazione scolastica nell’opera di Alice Franchetti,a cura di Tela Umbra

I PONTI- “Musica sotto i ponti” con i Nero Fratta Sax - La piccola Fanfara dei bersaglieri - Caffè Concerto

alla ricerca di ricette dimenticate e di sapori, profumi ed ambienti di altri tempi ! I piatti elenca-ti qui sotto sono solo una parte di quelli proposti. I menu completi saranno esposti, giorno per giorno, presso ogni locanda e comprenderanno in genere anche Torta sul panaro con salsicce ed erba, prosciutto, Frittelle, Bruscatelle etc. Locande, Taverne ed Osterie resteranno aperte dalle 19,30 alle 24,00 (domenica 18 l’apertura sarà anticipata alle 17,30) La vendita di alcolici sarà consentita soltanto se abbinata alla consumazione di cibo.

pag. 6

I LUOGHI E GLI EVENTIVIA SPUNTA- “Casina dei piaceri” ospitata nell’atelièr di un pittore della Belle Epoque

VICOLO MANCINI- Il Borgo degli Artigiani, oggi come ieri: arti e mestieri del passato - Rievocazione “Pranzo di ma-trimonio” con piatti tradizionali (Domenica 15 su prenotazione)

VIA STELLA- Il Banco di San Giovanni con fusaglie, il prodigioso preparato Scanagatta e Pinocchietti e Lecca lecca per bambini, kit patriottico.- Appuntamento con le lettere d’amore al tavolo del “Segretario Galante” - Fogli volanti e Cantastorie del Banco di San Gio-vanni con rievocazione di episodi risorgimentali e favole per bambini.

BOCCAJOLO E PIAZZA DEL TROCASCIO- La Taverna dei Fióli a cura del Centro di Aggre-gazione Lucignolo (... ‘ndù se magna senza fa le tigne e ‘n se paga gnente). Giochi dei bambini di una volta, balli, letture animate (Via Leopoldo Grilli) - Luci ed ombre Percorso attraverso fi lmati ed immagini dei primi anni della “Nostra Italia” (ex Monastero di S.Maria Nuova) - Rievocazione Antichi Mestieri- Giochi popolari a cura della Croce Rossa- Coro e Spettacolo Teatrale (giovedi e venerdi) a cura degli alunni Scuola Primaria Garibaldi - Scampagnata al patollo (domenica Parco Lido Tevere)- Scartocciatura e Musica Popolare (domenica Piazza Trocascio)

ITINERANTITruppe risorgimentali e Garibaldine, Fanfara della Banda Civica e dei Bersaglieri, Bande di Briganti, Musici, Cantastorie, Giocolieri etc.

MUSICA DI STRADAL’eterno fascino della musica meccanica (organetti di barberia, pianole ecc.)

Ogni sera le Taverne gestiranno in autonomia spet-tacoli ed animazioni. Si consiglia di consultare il programma giornaliero delle manifestazioni esposto presso le stesse.

1) LOCANDA DELLA TORRE Per riassaporare i piatti delle antiche osterie di campagna: Fagioli con le cotiche e quadrucci coi ceci, padelata di maiale, spezzatino di cinghiale ed altri piatti tradizionali.

2) ANTICA PASTICCERIA MIGLIORATI Il solleticante profumo della vaniglia vi inviterà all’assaggio di irresistibili crostate, ciaramicola, fave dei morti, petit fours, zuppa inglese etc.

3) TAVERNA DEGLI ANTICHI SAPORI Esce profumo di buono dalle pentole fumanti della sua cucina che offre una ricca scelta di antipasti, paste ai fagio-li ed ai ceci, coda di vitello al sugo, anguilla alla brace ed altre specialità caserecce.

4) OSTERIA DEL MATTATOIO Un punto di riferimento per i mercanti di bestiame e gli agricoltori che qui convenivano per gustare tagliatelle al sugo d’oca, coradelle d’agnello, stinchi di maiale e altre specialità della casa.

5) OSTERIA DEI MILLE Rancio “fuori ordinanza” per Camicie Rosse ed ospiti per gustare zuppe di

roveja, cipolle e fave, tagliolini con fagioli, polenta al sugo di carne, lam-predotto, baccalà in umido e stracotto.

6) OSTERIA DELLA CORONA Tradizionale luogo d’incontro per cit-tadini e forestieri, l’Osteria propone gnocchi al sugo d’oca, polenta con salsicce, spezzatino di pollo, stinco di maiale, torcolo e vinsanto.

7) TAVERNA DELLA LUNA Un nome esotico in onore dei clienti stranieri e locali che apprezzano il suo ricco “menu degustazione” con bru-schette miste, zuppa di farro, padellata, la tradizionale bandiera ed i dolci umbri.

8) OSTERIA DEI BRIGANTI Figure ed ambienti pittoreschi per una cucina semplice e ricca di sapori stuz-zicanti come la Merenda ed il Tagliere del Brigante, i fagioli con le cotiche, il pollo all’arrabbiata e dolci a sorpresa.

9) ALLE DAME Attorniato da briganti e donnine di piacere il Circolo di benefi cienza offre dolci casalinghi come polentine, roc-ciate, maritozzi, brutti ma buoni assie-me a rosolio di cannella o mandolino.

10) TAVERNA DEI TINTORI In una raffi nata cornice d’epoca vengo-no proposti piatti gustosi come antipasti del tintore, crema di ceci, tagliatelle ai porcini, polenta al sugo, pollo all’arrab-biata, baccalà in umido e dolci vari.

11) OSTERIA DEL MUSICANTE Un gustoso menu tra squilli di tromba e rullar di tamburi con pasta di fagioli e salsicce, quadrucci e ceci, grigliata mista di maiale, coradella, torta con sal-sicce ed erba e squisiti dolci casalinghi.

12) OSTERIA DEGLI ARTIGIANI L’ambiente è quello del popolare quartiere di San Giovanni, la cucina è quella di casa con crostoni, parmigia-na di melanzane, salsicce e patate al forno, trippa, arrosto misto, pandolce della Fratta

Page 8: Sabato 17 settembre Domenica 18 settembre · Numero unico Distribuzione gratuita Zibaldone con cronache, curiosità, ricette e quant’ altro dell’Ottocento umbertidese A cura di

settembre 2011

DAL REGOLAMENTO DI POLIZIA URBANA

... mentre l’Unione si scioglie ? Il Circolo “L’Unione”, per la stessa ragione per cui il Teatro è detto “dei Riuniti”, in un paese dove tutto è disunione, non è più quella bella cosa che s’immaginarono i suoi fondatori e che in principio fu veramente. I soci diminuiscono, gl’incassi del giuoco sono cessati e c’è persino chi propone lo scioglimento. Così andrebbe a perire mi-seramente una delle poche istituzioni che si oppongono agli effetti di quella forza centrifuga che allontana sempre di più i cittadini l’uno dall’altro. E guardate destino ! Il Consiglio direttivo del Circolo si può dire quasi la copia della Giunta comunale. Vi troviamo come Presidente il signor dottor Mavarelli Francesco e come consiglieri i sigg. Ciro Mavarelli, Marzani Tertulliano, Giuseppe Ramaccioni e il Dott. Cecchini. Né vi manca il nostro carissimo amico, il sig. Dal Bianco. Come si vede, in questo paese non ci sono che tre o quattro che hanno cervello, e senza di loro, è inutile, non si va avanti. Si vede ancora che gli elettori ave-vano la voglia de la Giunta, come succede alle donne gravide che poi le fanno ritrovare nei neonati. Difatti, in altre circostanze, chi sarebbe andato a pensare, per esempio, al sig. Giuseppe Ramaccioni? E questo non perché non abbia le qualità necessarie, ohibò! nessuno lo pensa; ma perché in tutto il tempo, da che è socio del Circolo, non ha salito le scale, scommettiamo, tre volte. Quindi non c’è dubbio che gli elettori avevano la voglia. Adesso bisognerebbe che se ne facessero venire un’altra. Quella di rimandarli a casa, dal momento che portano la jettatura. (20 maggio 1894)

Il vino, a volte, fa dimenticare l’ac-qua... Ci pervengono lagnanze sull’uso dell’acqua potabile in Umbertide, che non è regolato da nessun regolamento, mentre di regolamenti ve n’è tanti per ogni altra cosa, che non si sa come regolarsi. É ragionevole che chi consuma per dieci debba pagare come chi consuma per uno? Oltre che un’in-giustizia per i contribuenti, non è questa una perdita per l’amministrazione? Si capisce che preferiscasi il vino all’acqua, ma che lassù, in Municipio, spingano l’odio per l’acqua fi no al non volerne sentir parlare nemmeno in un regolamento, questo è troppo. Sig. Dal Bianco, faccia lei, per carità. Gli altri è inutile, non ce l’hanno buona con l’acqua e poi lei sa fare così presto e così bene! (17 giugno 1894)

Ma che latte è ? Riceviamo e pubbli-chiamo integralmente: Caro Facanapa – si vendono in paese generi alimentari guasti. Il latte poi è assolutamente imbevibile e del latte non ha né il colore, né il sapore. E si che il latte si dà più specialmente agli ammalati ed ai bambini. Tu, Facanapa, unisci un poco la tua autorevole voce alla mia e fa cessare una buona volta ‘sta birbonata !

La piena del Tevere inghiotte due barche La Società dei Canottieri del Te-vere che fu così disgraziata con quelle due lancie che furono acquistate in Firenze l’anno scorso e che poi il Tevere si portò via in una piena come due fuscelli di paglia inghiotten-done una, la più piccola, e fracassando l’altra; ha in una recente adunanza deliberato la ricostruzione di una nuova lancia della stessa forma e delle stesse dimensioni di quella grande, ed ha già provveduto in proposito. Avremo così, sulla fi ne del prossimo giugno, la nuova lancia, la quale, non dubitiamo, avrà più fortuna dell’antica. Siamo informati che nell’occasione del varo avranno luogo feste

attraentissime e si farà con gran pompa quello che si usa per le navi della marina militare. Interverrà pure il Gran-Soaffa il quale terrà un discorso sulla “Storia della Marineria fl uviale, con speciale riguardo al Tevere”. (8 aprile 1894)

... e i Canottieri ci riprovano La So-cietà dei Canottieri metterà in acqua stasera la nuova lancia, di cui annunciammo già la costruzione. Il varo verrà festeggiato dai soci con una fraterna bicchierata, alla quale non mancheranno naturalmente brindisi e urli. Vi sarà anche della musica e tutto fi nirà con una superba luminaria della spesa di circa 5 lire. (15 luglio 1894)

Le donne reclamano il diritto di bagnarsi nel Tevere. Il caldo che s’’è fatto tanto aspettare, è venuto con tanta maggior violenza quanto più era desiderato dopo le piogge che abbiamo avuto in addie-tro quasi di continuo. Non c’è che dire. Si va a fuoco. In mezzo a tanta acqua, ci fosse almeno un luogo, una capanna, una baracca, per bagnarsi con un po’ di comodo ! Tutte le speculazioni, in questo paese, sono state tentate, meno quelle che avrebbero potuto crescere il benessere del paese, recando un sensibile benefi cio, anche a chi se ne fosse fatto imprenditore. Specialmente per le don-ne, non è meno questione di decenza che di comodo. Il municipio, è vero, ha rimesso fuori la solita ordinanza, che stabilisce le Colonne d’Ercole per i Canottieri, anzi per gli scafi guidati ecc.ecc., ma i bagni si fanno male, ugualmente. (1 luglio 1894)

“Facanapa”, giornale satirico umbertidese, uscì, in 14 numeri, dal 3 dicembre 1893 al 15 luglio 1894. Aspramente critico verso l’Amministra-zione pubblica e per nulla intimorito dalle varie pressioni cui fu sottoposto, ci offre uno spaccato di vita della Umbertide di fi ne ‘800, particolarmente signifi cativo e non privo di importanti insegnamenti sul modo di rapportarsi con le istituzioni e con chi le rappresenta.

pag. 8 pag. 5numero unico

La testata di “Facanapa” opera del famoso Yambo (Enrico Novelli) fi glio dell’attore Ermete

Amuleti contro la Jella

Bagnanti

È vietato di esporre oggetti in vendita, fuori dei luoghi destinati, senza l’opportuno permesso., come pure d’innalzare baracche, anche provvisorie per qualsiasi titolo in luoghi pubblici.Nelle strade, piazze ed altri luoghi pubblici è vietato di tenere fornelli, far cuocere vivande, non meno che eseguire altri lavori tanto per gli usi domestici, quanto per qualsivoglia in-dustria, o mestiere, senza aver prima ottenuto il permesso delle Autorità.È vietato di sfrondare gli alberi delle passeg-giate , quelli della piazza e del foro Boario, salirvi sopra, ed in qualunque modo guastarli o danneggiarli. Così dicasi delle siepi, arginelli ed altre piante che servono ad abbellire i luoghi pubblici....

I proprietari ed inquilini delle botteghe e dei piani terreni hanno però l’obbligo di spazzare il tratto di strada fronteggiante la bottega, o casa fi no alla metà, e se fronteggiano una piazza per metri tre in larghezza...... Lo sgombro della neve è obbligatorio per tutti gli abitanti del piano terreno e tenenti bot-tega come già detto per le spazzature. Questi avranno anche l’obbligo di rompere il ghiaccio davanti alle loro case o botteghe, oltre a quello che si forma nelle gronde ed alle balconate. Il tratto in cui fu rotto il ghiaccio dovrà essere cosparso di sabbia, terra, o cenere.I fornai, pristinai venditori di pasta in genere dovranno tenere i loro negozi costantemente provvisti di pane, e pasta in quantità propor-zionata ai bisogni del rispettivo consumo giornaliero. I fornai non potranno rifi utarsi dal cuocere il pane dei privati, e dovranno restituirlo cotto a dovere. I venditori di pane dovranno tenere i loro negozi aperti al pub-blico tutti i giorni dal levar del Sole fi no a due ore dopo l’Ave Maria.I mercati e le fi ere si faranno solo nelle piazze, ed altri luoghi a ciò appositamente destinati, che in Umbertide sono i seguenti :

a) La via Cavour dalla cantonata della casa Reggiani fi no alla casa Perugini è destinata pei venditori di pannina, e generi di brac-ciatura

b) La piazza Umberto I (Piazza Matteotti) per la Orifi ceria.

c) La via Cibo, dalla porta della Farmacia Mavarelli fi no alla casa Burelli, ed aggia-cente strada Alberti per la Chincaglieria.

d) La piazzetta retro il Palazzo Comunale (Piazza delle Erbe) , nella stessa via Al-berti, pei fi eni, erbaggi, frutta, pesce e capretti.

e) La piazza aggiacente al foro bovario di fronte alla Casa Mavarelli (ora Reggiani), pei pollami, uova, cacciagione ecc.

f) La piazzetta sotto alla casa Tognaccini aggiacente al mercato dei cereali in San Francesco per la legna e carbone.

g) La piazza avanti alla Chiesa della Madon-na della Reggia (Collegiata) e sue adiacen-ze pei ferrari, cappellari, cocciari, vetrari, cordari, canepini, scarpari, bollettari ecc.

h) I venditori di granaglie, pristinai , vendi-tori di castagne tanto fresche che secche, in una parola tutti i cereali nella piazza di questo nome, antica denominazione, piaz-za San Francesco.

i) Il piazzone pei Bestiami è quello che por-ta il nome di Foro Bovario, ed i Bestiami saranno ripartiti nelle diverse specie per mantenere l’ordine ed il transito libero.

È vietato di occupare il posto dei vicini, e ciascun venditore dovrà contentarsi dell’area che gli viene assegnata. Nei luoghi di mercati e fi ere dovrà sempre lasciarsi libero transito ai passeggieri, e libero accesso alle case, bot-teghe e magazzini vicini, ne potrà mai per qualsivoglia titolo ingombrarsi la strada Pro-vinciale all’interno dell’abitato.

Nel trasporto delle persone, e delle merci non si potranno adoperare vetture, carri, ed altri veicoli che per vetustà, o vizio di costruzione possano essere pericolosi. Nel percorrere il Paese di notte tempo dovranno i veicoli essere muniti di fanali, o lanterne ac-cese e dovranno essere condotti al passo.

È vietato nell’interno dell’abitato di andare al galoppo, ed anche al trotto serrato, o forzato con bestie da tiro o da soma. Non si può affi da-re neppure momentaneamente la conduzione di bestie a persone che per età, o stato normale di ragione, o di forze siano incapaci di guidarle.

È vietato lasciar vagare per le strade dei luoghi abitati polli, tacchini, anitre, porci ecc. come pure lasciar vagare i cani senza collana, ed in cui non vi siano le iniziali del nome, e cogno-me del proprietario.

Le falci, le seghe, i ferri, ed altri utensili taglienti ed atti a ferire dovranno trasportarsi sempre coperti, e riparati in modo da escludere qua-lunque pericolo di offesa o danno alle persone, ed alle cose.

Il giuoco della Ruzzola, Ruzzoloni, Formaggio ecc. non potrà farsi che dalla strada a ciò de-stinata, cioè dalla colonnetta di pietra apposta per segnale sotto la fornace Cerrini nella strada Montonese, fi no all’altro presso la casa Palchetti. Il gioco della Palla senza tamburello potrà farsi in via Cavour dal fabbricato delle pubbliche Scuole fi no alla casa del conte Ra-nieri. Quello della palla col Tamburello, o del Pallone nella piazza San Francesco, mercato dei cereali.

È proibito di fare sdruccioli sul ghiaccio lungo le strade, i viali e le piazze destinate al pubblico passeggio.

A prevenire ed allontanare i pericoli d’incen-dio tutti i camini, o canali dal fumo dovranno essere spazzati una volta almeno in ogni anno a diligenza dei proprietari od inquilini di case secondo che sarà convenuto. Manifestandosi un incendio, ogni persona che ne venga in cognizione è tenuta a renderne immediata-mente avvertita l’Autorità. Tutti quelli che si trovano sul luogo dell’incendio sono obbligati ad adoperarsi per la sua estinzione, se ne sono giudicati capaci. I lavoranti per l’estinzione dell’incendio potranno all’occorrenza intro-dursi nelle case e su i tetti vicini cogli utensili impiegati per l’estinzione ed i proprietari sa-ranno obbligati a permettere l’uso dei loro pozzi, delle vasche, cisterne e simili.

Dal “Regolamento di Polizia Urbana” del Comune di Umbertide - Siena 1873 - Tip. Sordo-muti L. Lazzeri

Page 9: Sabato 17 settembre Domenica 18 settembre · Numero unico Distribuzione gratuita Zibaldone con cronache, curiosità, ricette e quant’ altro dell’Ottocento umbertidese A cura di

settembre 2010pag. 4 pag. 9numero unico

L’AVVISO DE LA COLLEGIÉTAHè letto quell’avviso appiccichèto

su la tabella de la Collegièta?Ce dice ch’Arlechino infurïèto vol fè t’a Fracanapa ‘na scenèta.

ed insieme col popolo ha giurèto de fè de Fracanapa ‘n’insalèta

co’ na ricetta ch’esso ha preparèto de certa roba là nella Pineta.

Basta, fi òlo mio. Staremo a vede’ chi fré de loro meio se la chèva.

Ma ch’Arlecchin le dia, ‘n ce posso crede.

Te ricordi a teètro che faceva? Appena Fracanapa alzév’el piede, il tu’ Arlecchino subito scappéva.

Ri-mo-re (31 dicembre 1893)

durante la difesa della Repubblica Romana. Lo stesso anno viene giustiziato dagli Austriaci, in prossimità del muro di cinta del Convento di San Francesco, Cipriano Angioloni, detto Berlicche.

1853 - Si stabilisce un nuovo Capitolato per il commercio della “carne bassa” e quello del pane che viene distinto tra quello “bianco” e quello “bruno”. La celebrazione di una messa costa 15 bajocchi come 35 anni prima.

1854 - Tra i generi di cereali che il Comune doveva procurarsi a “sfamo della popolazione”, il granturco, per il minor costo, era il più richiesto soprattutto dai poveri.

1857 - Quattro carabinieri vengono accusati di ubriachezza molesta e di aver malmenato un malcapitato e minacciato i suoi parenti ed i clienti del Caffè Ungherini in piazza.

1859 - Un gruppo di 28 volontari umbertidesi parte per la Seconda guerra d’Indipendenza. 100 mattoni costano 71 bajocchi, i coppi per il tetto 120 ogni cento.

1860 - Passano per la Fratta le truppe piemontesi guidate dal gen. Manfredo Fanti che pernotta in città ospite della famiglia Mavarelli. Il 4 ed il 5 novembre si vota per l’annessione al Regno di Vittorio Emanuele II con 2564 favorevoli e solo 4 contrari.

1861 - Il 14 novembre alle ore 10,30, dall’Uffi cio Postale di Fratta viene spedito il primo tele-gramma con il seguente testo: “Viva Vittorio Emanuele – Felicità d’Italia – ecco le prime parole che pronunciano sul concesso telegrafo gli abitanti di Fratta, sudditi eternamente grati, eternamente fedeli”

1863 - In data 29 marzo 1863, Fratta cambia nome e diventa Umbertide. La cera da candele costa 6 lire al kg.

1866 - Altri volontari (29) partecipano alla Terza guerra d’Indipendenza. A questi se ne aggiun-gono altri 31 nell’anno successivo.

1869 - Viene ingrandita, su progetto dell’Inge-

gnere Comunale Genesio Perugini, la Piazza del Foro Boario o del Mercato per la spesa di 961 lire. L’olio costa 1,70 lire al kg.

1870 - Viene istituito il servizio di diligenza giornaliero dei Fratelli Guardabassi per Perugia e Città di Castello. Fino ad allora il servizio era gestito dall’imprenditore Liborio Marignoli.

1880 - Gli ammalati di “pellagra” sono 576. L’epidemia è dovuta a scarsa ed insana alimen-tazione. Frequenti i casi di follia provocati dalla malattia.

1883 - Viene vietato il gioco della “Passatella” per il timore di risse; allo stesso tempo si proibiscono anche i “Pellegrinaggi religiosi”, ma questi per motivi d’igiene (sic).

1885 - Vengono inaugurate le due sculture dei pa-dri della Patria Vittorio Emanuele II e Giuseppe Garibaldi, istallate sulla facciata del Comune.

1886 - Il 15 agosto viene inaugurata la Ferrovia dell’Appennino Centrale. Velocità massima 35 km. all’ora. Cento uova costano 6 lire.

1888 - A causa delle ristrettezze del bilancio, il Comune decide di vendere, a prezzi stracciati, i libri della Biblioteca.Tra questi anche gli antichi volumi requisiti ai Camaldolesi di Montecorona, un patrimonio di valore inestimabile, mai più recuperato.

1891 - Si comincia a parlare del 1° Maggio come “Festa dei Lavoratori”, ma questa verrà celebrata per la prima volta solo otto anni più tardi, nel 1899.

1899 - Il secolo termina con un’Amministra-zione Comunale fortemente indebitata ed un clima politico nazionale rovente, premessa per il formarsi di quel fermento politico che porterà all’associazionismo militante ed alla formazione dei partiti. Un altro segno dei tempi è che il car-cere situato nella Rocca di Umbertide conta, in questa fi ne di secolo, oltre 65 detenuti: molti di più di quanti ne ospitava 100 anni prima ...

Il Foro Bovario di E. Freguglia (1875)

DALLA CRONACA LOCALE

Tra un ballo e l’altro, torta e maccheroni. I veglioni, dati a cura della simpatica Società del ’64, non potevano riuscire più splendidi ed attraenti. Il secondo specialmente, rimarrà indimenticabile per il fulgore delle bellezze, per la eleganza delle toilettes, e per le quadriglie monstre dirette con ammirabile precisione e sangue fred-do dai nostri egregi cavalieri di sala dott. Angelo Utili e rag. Ellero Pier Ottavio. Oltre ogni dire indovinata la mascherata dei Contadini, felicissima quella dei Pagliacci. Festeggiata con entusiasmo la torta dei Contadini, e accolti con delirio i maccheroni dei Pagliacci, massime dal sig. Floriani, che ne andava ancora in cerca ... dopo esserseli fi niti. Non facciamo i nomi delle signore e signorine presenti, tutte vezzosissime. (11 febbraio 1894)

I Riuniti per poco non vanno in aria... Per poco il Teatro dei Riuniti non è andato in aria. I nostri lettori crederanno subito a una bomba. No. Semplicemente l’esattore lo aveva messo all’asta, perché i signori dell’Accademia non pagavano le imposte. Queste cose non succedono alla redazione Facanapa, che non ha nemmeno in affi tto, un bugigattolo dove riunirsi. (22 aprile 1894)

DAL REGOLAMENTO DELLA PUBBLICA IGIENEPolizia e sicurezza dei luoghi pubblici

Le botteghe dei pizzicagnoli devono essere provvedute d’acqua, e fognoli, specialmente per dar esito alle lavature dei pesci salati. È proibito in essi lo accumulamento di materie grasse.I grandi depositi di salumi come fonti di umidità, e di malsanìa saranno ventilati in modo da impedire cattive esalazioni.È proibito di vuotare le botti di olio, e di vino nella pubblica via, dovendosi ciò ese-guire nello interno dei magazzini.La vuotatura dei pozzi neri, la ripulitura del-le chiaviche, delle fogne, delle cloache non potrà cominciarsi avanti le ore 12 di notte.Le piante degli orti, e dei giardini, nello interno dell’abitato saranno tenute a tale distanza dalle abitazioni prospicienti in essi da non impedire la necessaria insolazione, e da evitare l’umidità prodotta dal loro accumulamento.

È proibita l’introduzione nel Comune, e la circolazione in esso di bestie malefi che e feroci, che non sieno rinchiuse in apposite gabbie.Il commercio all’ingrosso di zolfanelli fosforici, o pirofori è vincolato ad un per-messo, che colla ingiunzione di speciali cau-tele si rilascia dal Sindaco, allorquando sia riconosciuta l’idoneità del luogo di spaccio...Nei luoghi abitati dove esistono, o dove potranno essere permesse fi lande di boz-zoli, è vietato di fare ammasso di larve, e di bacocci, che dovranno esportarsi fuori dell’abitato, nel tempo e nelle località indi-cate dal Sindaco. Alle stesse regole saranno sottoposti anco gli avanzi dei letti delle bigattiere.La macerazione del lino e della canape, non potrà aver luogo che in aperta campagna, purché non sia fatta nelle acque che alimen-tano i pozzi dell’abitato...Il bruciamento delle Stoppie non potrà prati-carsi prima della fi ne d’agosto, onde non si accrescano i calori della stagione con danno della pubblica salute.

Salubrità degli alimenti e delle bevande

Il commercio delle derrate alimentari, i luo-ghi di deposito di vendita dei commestibili e delle bevande, come pure gli ambulanti e coloro che in genere ne fanno il trasporto, sono sottoposti per quanto riguarda l’igiene alla sorveglianza dell’Autorità Municipale... all’oggetto di assicurarsi che non vi sia cosa capace di nuocere alla salute.Saranno tolti dalla vendita fi no a che non siano completamente espurgati i grani conte-nenti semi assolutamente dannosi del gioglio (Lolium temulentum) nonché del rafano silvestre È proibito l’uso delle salamoie, dell’acqua di gesso e del solfato di rame per la pani-fi cazione.È proibito ai panettieri di servirsi nella con-fezione del pane di farine provenienti da cereali guasti, od altrimenti corrotti, avariati o raccolti sul lido del mare.Le bilance nelle quali si pesa la pasta per fare il pane di giusta misura dovranno avere i piatti perfettamente stagnati, quando non fossero di vetro, o di porcellana ... e dovranno essere costantemente tenuti colla massima nettezza, e ben conservati.

Frutta, ortaggi e funghiNon si potranno né vendere, né esporre in vendita le frutta evidentemente immature o fradicie, i legumi guasti o corrotti, le erbe, le radici, i tuberi in stato di corruzione...È proibito il traffi co di funghi secchi, e di quelli conservati in olio e sale. La vendita dei funghi avrà luogo nel sito destinato al mercato della frutta e degli erbaggi, previa visita dell’incaricato comunale.

Alimenti animaliOgni bottega posta all’interno dei luoghi abitati, che sia destinata alla vendita delle carni, dovrà essere selciata, colle pareti per-fettamente intonacate di calce, ove non sia possibile inverniciarle a lucido per un’altezza inferiore a due metri tutto all’intorno, essere imbiancate.Coloro che apponessero alle carni bolli levati da altri animali uccisi o già venduti o in qualche modo cercassero di falsifi carlo, andranno soggetti alle pene di polizia, oltre il sequestro delle carni, salvo le maggiori pene portate dal Codice penale.Non è permessa l’esposizione di pesce fresco, per vendita in altri luoghi fuori di quelli assegnati o consentiti dalle Autorità comunali.Ai pizzicagnoli, trattori, osti, friggitori, caf-fettieri e rivenditori di sale e tabacco è asso-lutamente proibito di fare uso di recipienti di rame e di ottone non stagnati all’interno, e di vasi di piombo.

CondimentiÈ severamente vietata la vendita del sale adulterato con gesso crudo; del pepe sofi stica-to con biacca; del thè colorato con sali di rame; dello zucchero misto a gesso, a zinco, o a sali di piombo. Si esclude pure dal consumo l’aceto artefatto per l’aggiunta degli acidi minerali, dell’allume, dei sali di calce, dell’aro italico, o reso impuro dalla presenza dell’arsenico e dai sali di piombo e di rame provenienti dai vasi.

Paste, dolci, bomboni, confetture ec.

Per abbellire le confetture non sarà fatto uso di alcun metallo, eccettuato l’oro e l’argento in foglie. Nemmeno potranno i venditori valersi di polveri metalliche per brillantarle, di carte colorate con sostanze venefi che per involgerle, né di fi li d’altro metallo che di ferro per riunir e congegnarne i pezzi.Si vieta pure l’uso degli acidi minerali per la preparazione dei gelati o delle limonate.

Bevande diverse

È proibita la vendita del Vino artifi cialmente modifi cato coll’aggiunta dei preparati di rame, di piombo, del gesso e dell’allume, degli acidi minerali, della infusione di mandorle ama-re, di lauro ceraso, di fi tolacca dopo la fi oritura, dell’alcool in eccesso, dei sali terrosi, non che di altre sostanze naturalmente disciolte nel vino quando vi esistano in dose tripla della normale. È esclusa dal consumo la Birra adulterata per l’uso fatto nella fabbrica-zione di essa dei semi della sabadiglia, della veratrina, dell’acido picrico, della stricnina, della coloquintida, delle foglie di menianto mezzereo, delle teste di papavero, dei sali calcarei, o dei sali di rame, o di piombo provenienti dai vasi.È proibita la vendita dell’Acquavite adulte-rata con il loglio, il lauro ceraso, lo stramonio, l’allume e l’acido solforico. Sarà ugualmente impedita la vendita dell’Amaraschino o altro rosolio o liquore, che contenga eccedenza d’acqua crobata di lauro ceraso, nonché del verdolino rav-vivato con Sali di rame, o che sia colorato con sostanze vegetabili e minerali di azione pericolosa e nociva.

Dal “Regolamento di Pubblica Igiene” del Comune di Umbertide - Siena 1872 - Tip. Sordo-muti L. Lazzeri

Page 10: Sabato 17 settembre Domenica 18 settembre · Numero unico Distribuzione gratuita Zibaldone con cronache, curiosità, ricette e quant’ altro dell’Ottocento umbertidese A cura di

1800 - L’alba del secolo vede alcuni frattegiani rinchiusi in carcere con l’accusa di essere giaco-bini; tra questi Don Bartolomeo Borghi “carto-grafo idrostatico” di Fratta. Il 19 luglio, in piena estate, un forte temporale fa straripare la Reggia causando notevoli disastri tra i quali l’abbatti-mento del muro di sostegno del terrapieno che dà verso la Rocca e di quello che riparava il bor-go di Santa Croce, che viene invaso dalle acque. Il Governo di Perugia non dà aiuto alla popola-zione, contribuendo ad esasperare gli animi già inaspriti dalle passate vicende dell’Albero della Libertà, abbattuto dai clericali che al suo posto piantarono una croce. Ai piedi di questa apparve ben presto una piccola coccarda tricolore, un piccolo segno, quasi una premonizione, di ciò che sarebbe avvenuto negli anni seguenti...

1801 - Scarseggiano pane e vino e altri beni di consumo. Il cardinale Rivarola risponde picche alle proteste degli abitanti e li obbliga a riparare i danni causati dalla piena. La Fratta è luogo di passaggio di truppe straniere e deve contribuire al loro mantenimento. Agli Ebrei residenti nel paese (in buona parte commercianti di maioli-che), viene intimato di allontanarsi. Un paio di galline costa 30 bajocchi.

1805 - Nonostante il pessimo stato dell’econo-mia comunale si decide di commissionare ad un sarto di Perugia nuovi costosi abiti che gli Amministratori di Fratta dovranno indossare nell’espletamento dei loro incarichi .

1809 - Fratta diventa Comune di terza classe dell’Impero Francese. Viene nominato Maire il cantante Domenico Bruni, mentre lo stemma imperiale francese domina il Palazzo Comunale. Grandi feste in onore del “despota” Napoleone con luminarie, fuochi d’artifi cio e distribuzione di “pollami a guisa di cuccagna”.

1810 - Le autorità francesi provvedono alla creazione dell’anagrafe rendendo obbligatoria la registrazione di nascite, morti e matrimoni. Si istallano le tabelle delle vie ed i numeri civici. L’autorità sopprime le Confraternite, istituendo il “Burò di Benefi cenza” e la “Società Materna”. Il Comune eroga 10 scudi per la costruzione

pag. 10 pag. 3numero unico

del Teatro e diventa socio dell’Accademia dei Riuniti.

1811 - Una grossa piena del Tevere interrom-pe la strada per Città di Castello nei pressi di Montalto. Per raggiungerla si dovrà passare per il Molinello e poi, costeggiando il fi ume, nel vicino territorio di Montone.

1812 - I Francesi confi scano le opere d’arte delle chiese di Fratta, tra queste l’ “Incoronazione della Vergine” del Pinturicchio. Vengono sequestrati anche i volumi della biblioteca del Monastero di Montecorona. Si procede alla vaccinazione contro il vaiolo.

1813 - Viene stabilito il pagamento del dazio per l’uva vendemmiata. La gabella si aggiunge alle tante altre cui sono sottoposti soprattutto i meno abbienti. Il Fieno viene pagato 9 franchi (francesi al quintale).

1814 - La coltivazione del tabacco è già ampia-mente diffusa nel territorio di Fratta, così come quella del guado usato per tingere i tessuti. Il 16 maggio Perugia ed i comuni circostanti ritornano sotto il dominio del Papa.

1815 - A causa di cedimenti viene abbassata (di 45 palmi=11 mt. circa) la Torre dell’Orologio, controporta della Campana. Viene eseguito il selciato del Ponte sul Tevere. L’offerta per la celebrazione di una Messa è di 15 bajocchi.

1817 - Si lamenta la mancanza di generi di prima necessità, tra i quali anche le ghiande che oltre a serivire da alimentazione per gli animali, vengono utilizzate anche come cibo per la povera gente.

1818 - La Rocca viene destinata a prigione ed ospita mediamente una decina di carcerati. Vie-ne abolito il “gioco dello steccato”, lotta cruenta e crudele tra buoi e cani.

1825 - Vengono”lastricate” la piazza del Mar-chese e la via Dritta (piazza Matteotti e via Cibo). Il Segretario Comunale G.Battista Burelli chiede di essere collocato in pensione dopo 43 anni di servizio, a patto che il suo posto venisse occupato, come poi avvenne, dal fi glio Ruggero.

1826 - Vengono emanate severe disposizioni contro i mugnai che spesso “facevano le più immorali azioni” nei confronti delle donne che andavano a macinare il grano da loro.

1827 - Papa Leone XII stabilisce che il Gonfalo-niere debba essere scelto tra “le primarie famiglie del luogo” e cioè tra i più ricchi. Tra questi anche il marchese Florenzi, marito di Marianna. Questa era l’amante di Lodovico di Baviera ed ebbe in regalo da lui il castello di Ascagnano.

1828 - Si sistemano le cunette delle strade interne per evitare le infi ltrazioni di acque piovane nelle case. Il vino viene pagato 2 scudi per una soma da 300 libbre.

1831 - Viene ripristinato un lungo tratto del muro di sostegno lungo il torrente Reggia, distrutto da una piena nell’inverno precedente. Il cioccolato costa 20 bajocchi la libbra.

1832 - Si vieta di giocare “alla ruzzola”, salvo che nei posti stabiliti e cioè sulla strada montonese nel tratto sotto Santa Maria.

1835 - Una grave epidemia di “colera”, prove-niente da Toscana e Marche, colpisce il nostro Comune. Il bilancio comunale registra 2.763 scudi di Entrata e 2.762 di Uscita.

1844 - Festeggiamenti per il secondo centenario della “Guerra del Granduca” che dal 1641 al 1644 aveva pesantemente coinvolto i cittadini di Fratta. 1845 - Muore il Canonico don Antonio Guerrini, autore della prima “Storia di Umbertide”, com-pletata, dopo la sua morte, dal nipote Genesio Perugini. Il grano costa 8 scudi il rubbio. Il granturco 1,10 scudi la mina

1846 - L’inverno particolarmente rigido seguito da mesi primaverili particolarmente asciutti prenanunciano la scarsità dei raccolti. Si acqui-sta una partita di grano a Fano, ma la temuta carestia è meno dannosa del previsto.

1847 - Viene istituita la Guardia Civica che è composta da 180 uomini e controlla i territori di Fratta, Montone e Pietralunga. Un fucile militare costa 6 scudi.

1848 - Partono dalla Fratta 26 giovani volontari per la Prima Guerra d’Indipendenza. Viene istituito il “libretto di lavoro” per gli operai sopra i 15 anni.

1849 - Muore a Roma il valoroso capitano di Fratta, Luigi Vibi, ferito in combattimento

settembre 2011

Aggiacente Adiacente, limitrofa, contigua BiaccaMateria di colore bianco, ricavata dal piombo calcinato mediante aceto. Pur avendo elevata tossicità, veniva usato per farne impiastri e come colore dai pittori. BigattieraAmbiente adibito all’allevamento di bachi da setaCartografo idrostatico Era una specializzazione di Don Bartolomeo Borghi, ingegnere del Comune di Umbertide, che all’attività di scienziato e di sacerdote univa quella, mal tollerata dalle autorità del tempo, di fervente giacobino. Facanapa La maschera che dà nome al giornale satirico umbertidese fece il suo debutto nel 1836 nel veneziano Teatro della Minerva. Facanapa è caratterizzato dal modo di parlare veloce, storpiando le parole e creando ilarità con il suo continuo muoversi con buffe piroette. Ferrari, cappellari, cocciari, vetrari, cordari, canepini, scarpari, bollettariVenditori e fabbricanti di ferramenta, cappelli, terracotte, vetri, corde, canapa, scarpe e chiodi.Fitolacca É una pianta con azione emetica, purgativa e depurativa; in passato veniva impiegata nel trattamento dei reumatismi, artrite, sifi lide e le cosiddette forme “scrofolose”. Pur avendo proprietà tossiche, veniva frequentemente usata per dare colore al vino.Gioco della ruzzola Gioco popolare già praticato dagli Etruschi che consiste nel lanciare il più lontano possibile un disco di legno (o una forma di formaggio stagionato), imprimendogli velocità tramite una fettuccia legata attorno ad un braccio.Gioglio(Lolium temulentum) Loglio, zizzania ubriacanteMalsanìa Scarsità d’igiene, insalubrità. Pannina e bracciatura Il termine pannina indicava le pezze di lana o stoffa e bracciatura qualsiasi tessuto che secondo gli usi del tempo veniva venduto a braccia.Pristinai Fornai, prestinari ZanelleCanali per lo scolo delle acque piovane poste ai lati delle stradeZolfanelli fosforici, o pirofori Fiammiferi in legno imbevuti di zolfo nella parte superiore

UN’OMBRA OFFUSCA IL SUCCESSODELLA PRIMA “STORIA DI UMBERTIDE”

L’autorevole e colto intellettuale di ori-gine eugubina, interviene pesantemente nella polemica sollecitata dal consigliere Filippo Natali sul contributo stanziato dal Consiglio Comunale per la pubbli-cazione del volume. La sua critica non è rivolta soltanto frutto della costata-zione che molte delle notizie fornite dal sacerdote sono, a suo dire, prive di fondamento, ma soprattutto al fatto che a giovarsi del successo ottenuto dalla pubblicazione, sia stato il nepote Genesio Perugini che ha raccolto le carte del defunto e, per ottemperare ai desideri espressi dallo stesso, le ha date alla stampa senza curarsi di verifi care le fonti o, almeno di migliorarne la forma scritta. Eh, sì, perché a detta del professore il testo è pieno di nefandezze ed infarcito da termini roboanti e spropositati, per fatti, fi gure e situazioni di scarsissimo interesse storico. Un testo con “periodi sgrammaticati e troppo rei, quasi ad ogni pa-gina”, altri gonfi di boria retorica come questo: “Affi nché poi nell’avvenire perenne rimanesse monumento della ricuperata Terra e non rinnovassero i Vitelli pretensioni sopra di lei, o non addivenisse più guiderdone d’altri Magnati per sanguinose gesta famosi...”. Oppure stomachevoli e pretenziose esibizioni letterarie come: Il puro cielo d’Ausonia che sorrideva alla soavità di aure tranquille, videsi ben presto onnubilare al sorgere di un nembo che tutto ingombrava con rutilante fragore il pontifi cal reggimento”. O, ancora, bolzi come questo: “Il sec.XVII nel fosco suo tramonto lasciò l’Europa sopra il cratere d’immenso vulcano, al cui tremendo

scoppio poco mancherà che dessa non resti dalle vorticose fi amme distrutta”. Ma il dotto professore prosegue nella disamina del volume della Storia di Umbertide, definendo ironicamente “idropici” periodi come questo che lui segnala tra gli altri : “...Nel mercoledi Santo il Sole col primo raggio illuminava un trionfale vessillo, ove scorgeansi effi giati il mistico calice d’oro, su cui innocenti colombe curvavano pietose il candido collo, la soprastante candida cometa , l’autorevole feltro gentilizio e gli astri scintillan-ti; vivi simboli di religione, di mansuetudine, di possanza”. L’autore, con questo periodo, fregiato di tredici aggettivi insulsi, ha vo-luto dire che la Fratta nel 1830 ritornava sotto il dominio pontifi cio. Cosa dire poi, prosegue il Mazzatinti, dei molti versi, sparsi in questa brutta esposizio-ne della storia Frattense. Qua dentro ve n’ha di svariate armonie e misure; piani come questo: “dal perugino General Consiglio”; tronchi come questo; “per dar notturno assalto alla citta” ; o sdruccioli come quest’altro: “dal vittorioso fi orentino esercito”.A conclusione della sfavorevole recen-sione del prof. Mazzatinti, dalla quale abbiamo estratto solo pochi esempi, Filippo Natali si chiede se “dopo questo, vi sarà nessuno che vorrà ostinarsi a ritenere la Storia di Umbertide del Guerrini e del Perugini per un bel lavoro storico -letterario, che giusti-fi casse la spesa fatta coi denari del pubblico?”

Fonti bibliografi che :“Umbertide nel secolo XIX” di R.Codovini e R.Sciurpa –Comu-ne di Umbertide – Gesp – 2001“Umbertide nelle immagini “ a cura di Bruno Porrozzi - Pro Loco Umbertide – 1977“La storia di Umbertide giudi-cata dal Sig.Giuseppe Mazzatinti nell’Archivio Storico per le Mar-che e l’Umbria” Grifani – Donati – Città di Castello 1885 (copia anastatica a cura della Digital Editor s.r.l.)

Archivio Fotografi co del Comune di Umbertide

FONTI BIBLIOGRAFICHE

I 100 ANNI CHE CAMBIARONO IL MONDOImpossibile fare una sintesi di un secolo tanto ricco di avvenimenti e di profonde e radicali trasformazioni sotto il profi lo sociale, politico ed economico. Le notizie che riportiamo qui sotto sono soltanto un piccolo esempio di cosa accadeva in una cittadina come la nostra che, pur consapevole di ciò che avveniva nel resto del mondo e spesso direttamente coinvolta in questi cambiamenti, doveva fare i conti con i problemi di tutti i giorni

L’Albero della Libertà Il gioco della Ruzzola

Il prof. Giuseppe Mazzatinti critica aspramente l’opera di don Antonio Guerrini, curata dal nepote Genesio Perugini e stampata dalla Tipografi a Tiberina nel 1883

Page 11: Sabato 17 settembre Domenica 18 settembre · Numero unico Distribuzione gratuita Zibaldone con cronache, curiosità, ricette e quant’ altro dell’Ottocento umbertidese A cura di

pag. 2 pag. 11numero unico

PRIMA GUERRA D’INDIPENDENZA 1848 -1849

Insurrezione contro gli Austriaci a Milano e Ve-nezia – Coalizione di alcuni stati italiani guidata da Carlo Alberto di Savoia – Il Granduca Leo-poldo II abbandona la Toscana e viene sostituito da un Governo provvisorio – Papa Pio IX si rifugia a Gaeta e la sua fuga consente la proclamazione della Repubblica Romana - Insuccesso delle truppe piemontesi ed alleate - Carlo Alberto abdica a favore di Vittorio Emanuele IIAgostini Giuseppe, capitano a Venezia e a Roma - Banelli Giovanni - Baldacci Luigi – Benedetti Antonio – Benedetti Settimio – Bettoni Domenico – Caracchini Domenico (legione Garibaldi) – Cencini Filippo (idem) – Cristoferi Angelo Antonio – Facchini Giovanni Domenico – Faticoni Alessandro (legione Roselli) – Igi Dome-nico – Igi Giovanbattista – Lotti Antonio – Lotti Carlo – Lotti Domenico – Livi Ga-briele – Mastriforti Domenico – Mercanti Francesco (colonna Zambianchi) – Pasqua-li Antonio – Romitelli Fioravante – Romi-telli Luigi – Romitelli Tito (nel 1831 aveva preso parte alla rivoluzione di Rimini) – Rovinati Giuseppe – Tonanni Settimio – Vibi Luigi (capitano, morto a Roma)

SECONDA GUERRA D’INDIPENDENZA 1859

Camillo Benso Conte di Cavour riesce a coinvolgere l’Imperatore Napoleone III nella guerra contro gli Austriaci - Dopo l’armisti-zio di Villafranca i Francesi ottengono la

Lombardia - Cavour dà le dimissioni da Primo Ministro – Grazie ai Plebisciti i Ducati di Parma e Piacenza, quello di Modena e Reggio, la Legazione della Romagna e l’ex Granducato di Toscana, sono annessi al Regno di Sardegna, mentre Nizza e la Savoia passano ai Francesi - Venezia resta sotto gli Austriaci, il Papa torna a governare sullo Stato Pontifi cio e il Regno delle Due Sicilie, viene governato dal fi glio Fran-cesco II. – Cavour viene richiamato al governo.Baldacci Domenico – Barcaroli Do-menico (20° reggimento) – Bastianelli Mauro – Boldrini Giovanni - Baracchini Giovanni (20° reggimento) – Carotini Serafi no – Censi Amerigo – Ciangottini Bartolomeo (20°reggimento) – Cristofe-ri Angelo Antonio – Faticoni Alessandro – Garognoli Giovanbattista (20° reggimen-to) – Giappichelli Genesio (caporale nel Genio) – Igi Domenico – Igi Giovanbattista – Igi Giuseppe fu Antonio – Igi Settimio – Magnanelli Agostino – Mencarelli Gervasio – Natali Filippo (caporale 34° reggimento) – Polidori Luigi (44° reggimento) – Por-rini Enrico – Reggiani Aristide (caporale maggiore del 38° reggimento) – Santini Giuseppe – Santini Leopoldo – Valdam-brini Giovanni – Valeri Luigi – Vespucci Americo – Vibi Gervasio

TERZA GUERRA D’INDIPENDENZA 1866

Spedizione di Garibaldi contro lo Stato Pon-tifi cio fermata dall’esercito italiano per timore di interventi da parte dei Francesi – Alleanza

con la Prussia contro l’Austria ed annessione del Veneto al Regno d’Italia – Nel 1870 fu annessa anche Roma Barattini Mariano – Barcaroli Domenico – Benedetti Odoardo – Mercanti Giu-seppe – Burelli Alessandro – Caneschi Tommaso – Censi Amerigo – Ciangottini Bartolomeo – Crisostomi Nazzare-no – Frati Valeriano – Gili Silvio – Igi Giuseppe di Giovanbattista (caporale) – Maccarelli Macario (prigioniero a Con-dino) – Mastriforti Ruggiero – Moretti Giovanbattista – Polidori Luigi – Santini Giuseppe – Santini Pio – Testi Luigi – Valdambrini Giovanni

TERZA GUERRA D’INDIPENDENZA 1867

Barattini Mariano – Barcaroli Domenico (prigioniero) – Bartoccini Sante – Bellezzi Giacomo – Benedetti Orlando – Burelli Alessandro (sottotenente farmacista) – Caneschi Pericle – Caneschi Tommaso – Checconi Luigi (prigioniero) – Ciangottini Michelangelo – Fornaci Salvatore – Fratini Giuseppe – Giappichelli Genesio – Cili Sil-vio – Igi Giovanbattista (morto a Mentana) – Latterini Reginico – Maccarelli Macario – Maccarelli Torello – Martinelli Massimo – Migliorati Giovanni – Morelli Giovanbat-tista – Polidori Luigi – Porrini Domenico – Rometti Settimio – Rovinati Giuseppe – Santini Pio (tenente) – Testi Luigi – Tonan-ni Agostino – Troni Giuliano – Valdambri-ni Giovanni – Vespucci Americo

ELENCO DEI VOLONTARI UMBERTIDESI

settembre 2011

Umbertide, 15-16-17-18 Settembre 2011

Le Taverne storiche resteranno aperte

dalle ore 19,30 alle ore 24,00

IL TRICOLORE IN POESIA

Il bianco mostra ch’ella è santa e pura il rosso che col sangue è a pugnar presta e quel’altro color che vi s’innesta che mai mancò la speme alla sventura (Giovan Battista Niccolini – sec.XIX)

Sui limiti schiusi, su i troni distrutti piantiamo i comuni tre nostri color ! Il verde la speme tant’anni pasciuta, il rosso la gioia d’averla compiuta, il bianco la fede fraterna d’amor (Giovanni Berchet 1831)

Se una rosa vermiglia o un gelsomino a una foglia d’allor metti vicino i tre colori avrai più cari e belli a noi che in quei ci conosciam fratelli i tre color avrai che fremer fanno chi ancora si ostina ad esser tiranno. (Domenico Carbone 1848)

... e subito quei colori parlarono alle anime generose e gentili, con le ispira-zioni e gli effetti delle virtù onde la patria sta e si augusta: il bianco, la fede serena alle idee che fanno divina l’anima nella costanza dei savi; il verde, la perpetua rifi oritura della speranza a frutto di bene nella gioventù de’ poeti; il rosso, la pas-sione ed il sangue dei martiri e degli eroi... (Giosuè Carducci – Discorso tenuto in occasione del 1° centenario della nascita del Tricolore – Reg-gio Emilia 1897)

Il tricolore della Repubblica Romana

Giovedi 15 settembre

Venerdì 16 settembre

Piazza Matteotti Ore 20,30 - SI ALZA IL SIPARIO SULLA FESTA Alzabandiera alla presenza delle Regie autorità civili e militari, della Fanfara della banda civica, dei garibaldini, dei rappresentanti delle Taverne ed Osterie e del pubblico che accorrerà numeroso.CAN CAN: l’ultima follia di Parigi - “The Dilettanti dancers” INTERVENTI MUSICALI dei Nero Fratta Sax L’ordine pubblico sarà garantito dal 1° Battaglione di Fanteria di Linea del Ducato di Modena.

Piazza XXV Aprile Dalle ore 21,15 – FAVOLAGIOCANDO Spettacolo per bambini

Piazza del Mercato Dalle ore 21,30 – CIRCO ARENA DEI FRATELLI PETTÈ Il più piccolo spettacolo del mondo con gli artisti del “Circolistico” di SenigalliaDalle ore 21,00 – I FABBRI DELLA FRATTA Arte, forza e fantasia

Scalinata di Piazza del Mercato Dalle ore 22,00 (replica ore 22,50) – STRAUSS IERI ...E OGGI Centro Studi Danza - Musica di Johann Strauss jr - Coreografi a di Maria Paola Fiorucci

Piazza delle Erbe – Caffè degli Artisti Dalle ore 21,30 – LA CARMEN: amore e morte Compagnia di Danza “L’elfo ballerino” diretta da Sabina Moni – Musica di George BizetDalle ore 22,00 – CAN CAN: l’ultima follia da Parigi - “The Dilettanti dancers” Dalle ore 22,30 – CAFFÈ CONCERTO

Museo di Santa Croce Dalle ore 21,00 - IL MERAVIGLIOSO MONDO DI ALICEFilantropia ed educazione scolastica nell’opera di Alice Fran-chetti a cura di Tela Umbra – Città di Castello- Esposizione nuove TARGHE STRADALI dedicate di personaggi storici di Umbertide

I pontiOre 21,30 e ore 22,30 – MUSICA SOTTO I PONTICaffè Concerto - a cura del M° Nicola LucarelliA passo di corsa... con rappresentanza storica della Fanfara Bersaglieri

Palazzo ComunaleDalle ore 22,00 – DA FRATTA A UMBERTIDE: la notte che Umbertide cambiò nome Rievocazione della seduta del Consiglio Comunale che decretò il cambiamento del nome della città.

ItinerantiESERCITI RISORGIMENTALI - La vita quotidiana delle truppe, tra battaglie, esercitazioni e bivacchi.

Piazza Matteotti Dalle ore 21,30 – LA CARMEN: amore e morteCompagnia di Danza “L’elfo ballerino” diretta da Sabina Moni – Musiche di George Bizet

Piazza XXV Aprile Dalle ore 21,00 BALLI POPOLARI IN FESTA – Gruppo balli popolari “La Frullana” di Pietralunga

Piazza del Mercato Dalle ore 21,30 - CIRCO ARENA DEI FRATELLI PETTÈIl più piccolo spettacolo del mondo con gli artisti del “Circolistico” di SenigalliaDalle ore 21,00 I FABBRI DELLA FRATTA Arte, forza e fantasia

Piazza delle Erbe – Caffè degli Artisti Ore 21,00 –CONCERTO Chorus Fractae Ebe Igi (1a parte)Ore 21,30 – IL MAGICO MONDO DI KENZO Cabaret magico, micromagia, illusionismo Ore 22,00 – CONCERTO Chorus Fractae Ebe Igi (2a parte)Ore 22,30 – IL MAGICO MONDO DI KENZO Cabaret magico, micromagia, illusionismo

Museo di Santa Croce Dalle ore 21,00- IL MERAVIGLIOSO MONDO DI ALICE Filantropia ed educazione scolastica nell’opera di Alice Franchetti a cura di Tela Umbra – Città di Castello- Esposizione nuove TARGHE STRADALI dedicate di personaggi storici di Umbertide

Passeggiata lungo le mura Ore 21,00 e ore 22,30 – MUSICA SOTTO I PONTI a cura di Nero Fratta Sax

Palazzo Comunale Dalle ore 21,30 – DA FRATTA A UMBERTIDE: la notte che Umbertide cambiò nome Rievocazione della seduta del Consiglio Comunale che decretò il cambiamento del nome della città.

Il bianco l’è la fé che ci incatena il rosso l’allegria dei nostri cuori ci metterò una foglia di verbena ch’io stesso alimentai di freschi umori. (Francesco dall’Ongaro – 1847)

Page 12: Sabato 17 settembre Domenica 18 settembre · Numero unico Distribuzione gratuita Zibaldone con cronache, curiosità, ricette e quant’ altro dell’Ottocento umbertidese A cura di

Numero unicoDistribuzione gratuita

Zibaldone con cronache, curiosità, ricette e quant’ altro dell’Ottocento umbertidese

A cura di Adriano Bottaccioli

Rievocazione storica della “Fratta dell’Ottocento”UMBERTIDE 15-16-17-18 SETTEMBRE 2011

I VOLONTARI DI UMBERTIDE ALLE GUERRE PER L’INDIPENDENZA

benché ricercato minuziosamente, non s’è potuto rinvenire.

(I volontari di Umbertide alle guerre per l’In-dipendenza. - Archivio Storico del Risorgi-mento Italiano - Archivio di Stato di Perugia)

1) Giulia Modena (1818-1869), moglie del famoso atto-re Gustavo, fervente mazziniano, si distinse, assieme a Cristina di Belgiojoso, per l’assistenza prestata ai feriti delle guerre per l’indipendenza, anticipando l’iniziativa di Florence Nigthingale formando un corpo di infer-miere volontarie operanti già nel 1849.

Dalla cronaca del tempo: Umbertide – 22 maggio 1866 - Partiranno oggi, dopo il lauto pranzo allestito per l’oc-casione dal Comitato delle donne um-bertidesi, i giovani volontari che hanno coraggiosamente scelto di accorrere al fronte, per cacciare dal nostro paese la soldataglia austro-ungarica, che in più occasioni ha spadroneggiato con arroganza sulle nostre terre. Ai giovani volontari, durante la cerimonia di saluto della cittadinanza, che si terrà davanti al Municipio, le signore e signorine del Comitato doneranno un Tricolore di seta fi nissima con ricamata la scritta:

LE DONNE UMBERTIDESI AI LORO VOLONTARI – 1866

... entusiastica invero e intensa fu sempre la partecipazione degli umbertidesi alla grande opera del patrio riscatto e l’opera loro si esplicò oltre che nel prendere parte attiva ai moti anche nel favorire lo sconfi namento dei volontari, aiutandoli fi nanziariamente, ri-coverandoli, soccorrendoli in ogni modo. Tra gli altri meritano speciale menzione i Vibi, allora ricchissima famiglia, che molto spesero per la causa italiana e che pagarono anche di persona. Uno di essi, capitano Luigi, ferito alla difesa di Roma, fu ricoverato all’Ospedale Santo Spirito e poi a quello dei Pellegrini, dove morì. In questo ospedale fu amorosamente curato dalla grande Giulia Modena1 e un’altra eroina, la principessa Cristina di Belgiojo-so ne dette comunicazione alla famiglia, in Umbertide, ma il prezioso autografo,

pag. 12 settembre 2011

TIP. CALDARI - UMBERTIDE

REGIONEUMBRIA

CAMERA DI COMMERCIO

PERUGIA

AZIENDA SERVIZI INTERCOMUNALI

REPUBBLICAITALIANA

GRUPPO NAZIONALE LOCALE

ALTA UMBRIA srl

FONDO EUROPEO AGRICOLO PER LO SVILUPPO RURALE“L’Europa investe nelle zone rurali”

Numero speciale per il 150° anniversariodell’Unità d’Italia

CHI PER LA PATRIA MUOR . . . (Parole di Paolo Pola – Musica di F.S. Mercadante - 1826)

Aspra del militar benché la vita,al lampo dell’acciargioja l’invita.Chi per la patria muorvissuto è assai;la fronda dell’allor non langue mai.

Più tosto che languir per lunghi affanni,è meglio di morirSul fi or degli anniChi muore e che non dàdi gloria un segnoalla futura età, Di fama è indegno

Il garibaldino umbertidese Torello Maccarelli

Vuole la tradizione che questo inno fosse cantato dai due eroi, Attilio ed Emilio Bandiera, all’annuncio della loro condanna a morte che fu esegui-ta, tramite fucilazione e per ordine di Re Ferdinando II, il 25 luglio 1844 in località Vallone di Rovito (Cosenza). L’inno, tratto dall’opera “Donna Ca-

ritea di Spagna”, entrò a far parte del vasto repertorio di canti risorgimen-tali che accompagnarono le gesta dei volontari, molti dei quali, come il presente ed il più noto coro del Na-bucco, erano popolari arie d’opera che ben si adattavano agli ideali dei patrioti.

Sabato 17 settembre

Domenica 18 settembre

Piazza Matteotti dalle ore 18Ore 21,30 (replica ore 22,50) Dal “DON CHISCIOTTE” di Ludwig MinkusCentro Studi Danza Coreografi e di M.Paola Fiorucci e Marzia Magi

Piazza XXV AprileOre 21,00 (replica ore 22,00) – CIRCO ARENA DEI FRATELLI PETTÈ Il più piccolo spettacolo del mondo con gli artisti del “Circolistico” di Senigallia

Piazza delle Erbe – Caffè Concerto, la piazzetta delle illusioni. Magia, danza e poesiaOre 21,00 (replica ore 22,30) -LA CARMEN: amore e morteCompagnia di Danza “L’elfo ballerino” diretta da Sabina MoniOre 21,30 KENZO ... IL MAGO Cabaret magico, micromagia, illusionismo

Piazza del MercatoOre 21,00 (replica ore 22,30) UNA GIORNATA IMMAGINARIA PER L’UNITÀ D’ITALIAAccademia dei Riuniti – Regia di Giampiero Frondini con la partecipazione degli eserciti austriaci e napoleonici

Museo di Santa CroceDalle ore 21,00- IL MERAVIGLIOSO MONDO DI ALICEFilantropia ed educazione scolastica nell’opera di Alice Franchetti a cura di Tela Umbra – Città di Castello- Esposizione nuove TARGHE STRADALI dedicate di personaggi storici di Umbertide

ItinerantiESERCITI RISORGIMENTALILa vita quotidiana delle truppe, tra battaglie, esercitazioni e bivacchi.MUSICA DA STRADAL’eterno fascino della musica meccanica (Organi di Barbe-ria, organetti, pianole etc.)

Piazza MatteottiOre 11,00 ESIBIZIONI DELLE TRUPPE RISORGIMENTALIOrgani Ore 21,00 CONCERTO del Chorus Fractae Ebe IgiOre 22,00 - Proclamazione della Taverna vincitrice del Palio “Fratta dell’Ottocento”Ore 22,30 – CONCERTO della Fanfara della Banda Civica

Piazza XXV AprileOre 21,00 (replica ore 22,00) – CIRCO ARENA DEI FRATELLI PETTÈ Il più piccolo spettacolo del mondo con gli artisti del “Cir-colistico” di Senigallia

Piazza del Mercato Dalle ore 18,00 - BALLI POPOLARI IN FESTA – Gruppo balli popolari “La Frullana” di Pietralunga Ore 21,00 - BALLI POPOLARI IN FESTA – Gruppo balli popolari “La Frullana” di PietralungaDalle ore 21,00 – I FABBRI DELLA FRATTA Arte, forza e fantasia

Piazza delle ErbeOre 18,00 - KENZO ... IL MAGO Cabaret magico, micro-magia, illusionismoOre 21,00 (replica ore 22,30) – CAFFE CONCERTOOre 21,30 – CAN CAN: l’ultima follia da Parigi - “The Dilettanti dancers” Ore 22,00 KENZO ... IL MAGO Cabaret magico, microma-gia, illusionismo

I pontiOre 21,30 e ore 22,30 – Musica sotto i Pontia cura di Nero Fratta Sax

Museo di Santa CroceOre 18,00 – INCONTRO CON L’AUTORE - Presentazione del libro “La dama e il compasso” di Ales-sandra Oddi Baglioni - Cangemi editoreDalle ore 21,00- IL MERAVIGLIOSO MONDO DI ALICE Filantropia ed educazione scolastica nell’opera di Alice Franchetti, a cura di Tela Umbra – Città di Castello- Esposizione nuove TARGHE STRADALI dedicate di personaggi storici di Umbertide

Palazzo ComunaleDalle ore 21,30 – DA FRATTA A UMBERTIDE: la notte che Umbertide cambiò nomeRievocazione della seduta del Consiglio Comunale che decretò il cambiamento del nome della città. ItineranteMUSICA DA STRADAL’eterno fascino della musica meccanica (Organi di Barberia, organetti, pianole etc.)