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web: legambientealtosebino.org tel: 348-5411746 mail: [email protected] sede: via Rocca,6 24063 Castro -BG- NOTIZIARIO N.9 - DICEMBRE 2016 Pubblicazione occasionale ciclostilato in proprio Stampato su carta riciclata SALUTO DEL PRESIDENTE Prima di Christo, l'isola di San Paolo era stata aperta al pubblico una sola volta, a fine anni sessanta. Per decenni la vita di questi luoghi è stata cadenzata dal ritmo pacato di chi non ha inseguito la frenesia veloce delle cose che ha dato identità agli ultimi decenni del novecento. Eccellenti le nicchie di crescita economica, i motoscafi della Riva, le reti da pesca di Montisola e Sulzano e Sale Marasino, i segmenti marginali del turismo, gastronomia, week end, molti campeggi, e perfino la fortunata invenzione del Franciacorta, noto in tutto il mondo della viticoltura, ma mai una spinta di largo consumo, una occasione universale di forti investimenti e adeguate promozioni. Il territorio, un tutt'uno dalla Franciacorta al lago, alla media Valle Camonica, con le incisioni rupestri, è rimasto laterale, fuori moda e fuori rotta. Poi, è arrivato Christo, celebrità riconosciuta dell'arte contemporanea, con una idea visionaria quanto semplice in apparenza, costruire un ponte galleggiante, dalla terra ferma all'isola. L'opera dall'alto appare una geometria improvvisa, una intrusione profonda, una scenografia colossale a ridisegnare la baia verde dell'isola, ma anche un effetto abbagliante, una pura attrazione da oggetto del desiderio. Sono stati sedici giorni di euforia, è saltato ogni rapporto, tutto è stato fuori misura, una sequenza cinematografica kolossal, una fantasia alimentata da comportamenti individuali oscillanti dal disagio estremo alla felicità infantile. E sono stati migliaia, decine di migliaia i selfie, le fotografie, i video che hanno invaso la rete. Poi il silenzio, il miraggio che scompare, il lago restituito ora per ora alla sua pacifica essenza. Che rimane? L'immagine certo di un evento irripetibile. E insieme due domande cui dare, con il tempo necessario, le dovute risposte. La prima è di tipo culturale. Quella avventura individuale e collettiva rappresenta simbolicamente la faccia mediatica di un bisogno culturale che è autentico. Pochi forse, avranno colto la misura dell'ambiente. Ma le foto di quel lungo nastro giallo srotolato dentro l'acqua a ridisegnare l'orizzonte verde sono una emozione che ha catturato facilmente l'immaginario di ciascuno. La seconda domanda riguarda il territorio. La necessità di capire se quell'evento è stato utile a farne conoscere in qualche modo le qualità, i caratteri intimi, specifici, unici, o se il lago è stato semplicemente il fondale di scena, lo Pag 1

SALUTO DEL PRESIDENTE NOTIZIARIO · La “Passerella di Christo”, ha messo in evidenza, in modo chiaro e inequivocabile, questa contrapposizione. Il nostro territorio, per 16 giorni

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web: legambientealtosebino.orgtel: 348-5411746 mail: [email protected]: via Rocca,6 24063 Castro -BG-

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SALUTO DEL PRESIDENTE

Prima di Christo, l'isola di San Paolo era stata aperta al pubblico una sola volta, a fine anni sessanta. Per decenni la vita di questi luoghi è stata cadenzata dal ritmo pacato di chi non ha inseguito la frenesia veloce delle cose che ha dato identità agli ultimi decenni del novecento. Eccellenti le nicchie di crescita economica, i motoscafi della Riva, le reti da pesca di Montisola e Sulzano e Sale Marasino, i segmenti marginali del turismo, gastronomia, week end, molti campeggi, e perfino la fortunata invenzione del Franciacorta, noto in tutto il mondo della viticoltura, ma mai una spinta di largo consumo, una occasione universale di forti investimenti e adeguate promozioni. Il territorio, un tutt'uno dalla Franciacorta al lago, alla media Valle Camonica, con le incisioni rupestri, è rimasto laterale, fuori moda e fuori rotta. Poi, è arrivato Christo, celebrità riconosciuta dell'arte contemporanea, con una idea visionaria quanto semplice in apparenza, costruire un ponte galleggiante, dalla terra ferma all'isola. L'opera dall'alto appare una geometria improvvisa, una intrusione profonda, una scenografia colossale a ridisegnare la baia verde dell'isola, ma anche un effetto abbagliante, una pura attrazione da oggetto del desiderio. Sono stati sedici giorni di euforia, è saltato ogni rapporto, tutto è stato fuori misura, una sequenza cinematografica kolossal, una fantasia alimentata da comportamenti individuali oscillanti dal disagio estremo alla felicità infantile. E sono stati migliaia, decine di migliaia i selfie, le fotografie, i video che hanno invaso la rete. Poi il silenzio, il miraggio che scompare, il lago restituito ora per ora alla sua pacifica essenza. Che rimane? L'immagine certo di un evento irripetibile. E insieme due domande cui dare, con il tempo necessario, le dovute risposte. La prima è di tipo culturale. Quella avventura individuale e collettiva rappresenta simbolicamente la faccia mediatica di un bisogno culturale che è autentico. Pochi forse, avranno colto la misura dell'ambiente. Ma le foto di quel lungo nastro giallo srotolato dentro l'acqua a ridisegnare l'orizzonte ve r de s ono una emozione che ha catturato facilmente l ' immag i n a r i o d i ciascuno. La seconda domanda riguarda il territorio. La necessità di capire se quell'evento è stato utile a farne conoscere in qualche modo le qualità, i caratteri intimi, specifici, unici, o se il lago è stato sempl i cemente i l fondale di scena, lo

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strumento facile di una operazione d'arte volutamente transitoria, effimera, che ha utilizzato la bellezza dei luoghi per enfatizzare la bellezza di un manufatto.

Così la pensa anche Vittorio Sgarbi“Il territorio ha perso l'occasione di essere un ruolo reale, e non ideale, dove la passerella di Christo stabilisse un collegamento con paesi, monumenti, chiese, siti archeologici, che meritavano dopo anni di disinteresse ed oblio, di diventare mete di un percorso delle meraviglie. Nulla sulle rive del lago, nelle province di Brescia e Bergamo, è meno importante dei reclamati progetti di Christo esposti al museo di S. Giulia di Brescia.L'attrazione della passerella, con la bella idea di camminare sull'acqua, non può che coinvolgere emotivamente, ma il coinvolgimento emotivo non è sufficiente. Mi chiedo perché la regione e i comuni non hanno predisposto visite organizzate con orari di apertura anche notturni per i luoghi che ho citato. Alle autorità locali doveva stare a cuore animare e far rivivere paesi e monumenti, in una occasione così vantaggiosa e non soltanto fine a se stessa, ma utile per rivelare meravigliosi tesori segreti, in questi giorni e per l'avvenire”

Archiviamo un evento spettacolare che piaccia o no, ha portato una ventata di ottimismo sulle rive del lago e lo ha fatto conoscere al mondo. Sfruttiamo il meraviglioso spot promozionale che l'evento ha prodotto. Dobbiamo essere consapevoli che ci siamo trovati di fronte ad una meravigliosa opera ingegneristica che nulla ha a che fare con l'arte e la cultura di cui questo territorio è particolarmente ricco. E' fondamentale individuare da subito in quale direzione andare, perché da qui deriverà una idea del futuro. Inseguire la forza della immagine o conservare solo il riflesso di un successo per preservare le qualità di una magia e rafforzare i valori di un ambiente che ha così forti radici territoriali e umane.

Massimo Rota

THE FLOATING PIERS

L'hanno scorso sul notiziario, avevo proposto una riflessione sul rapporto tra turismo e l'ambiente; un connubio troppe volte contradditorio che spesso e volentieri porta a prese di posizione divergenti. La “Passerella di Christo”, ha messo in evidenza, in modo chiaro e inequivocabile, questa contrapposizione.Il nostro territorio, per 16 giorni è stato al centro dell'attenzione dei media di tutto il mondo; la passerella di Christo è stata uno degli eventi artistici mondiali più attesi del 2016. Fotografie, video, articoli sui più importanti quotidiani del mondo hanno fatto diventare l'evento un vero e proprio volano per la conoscenza del nostro territorio.E' andato tutto bene? Per gli organizzatori e gli amministratori sicuramente si. Qualcuno però ha il coraggio di cantare fuori dal coro

clicca

The Floating Piers ha fatto si che l'industria turistica abbia vissuto una stagione da incorniciare, perché è evidente a tutti l'impatto positivo dal punto di vista economico. Ora è difficile però prevedere gli effetti e la ricaduta spalmati a lungo termine. La posta in gioco è alta; tutto quello che verrà a livello di strategie di

http://www.dagospia.com/rubrica-31/arte/christo-non-ha-fatto-miracolo-sua-decantata-passerella-lago-127327.htm

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un'occasione di cambiamento.Puntare sulla bellezza è un obiettivo imprescindibile e una chiave fondamentale per capire come il nostro Paese possa ritrovare le idee e la forza per guardare con ottimismo al futuro. “Questo paese non produce più nuova bellezza, se non per qualche oggetto isolato. Le periferie, il consumo di suolo, l'abusivismo, l'emarginazione dei giovani, l'individualismo esasperato, i tagli alla cultura e alla scuola sono tutti fenomeni che rubano bellezza al nostro paese. Proprio la bellezza, invece può essere la chiave per rivedere politiche che interessano fortemente il territorio e concorrono in maniera rilevante a definirne caratteri e qualità. E' necessario innescare nei territori processi di trasformazione che puntino a rendere più belle, moderne e vivibili le città italiane, a migliorare la qualità della convivenza, del benessere individuale e collettivo e a muovere la creatività. La sfida, insomma, è invertire la tendenza, promuovendo un modello di sviluppo alternativo a quello che ha distrutto la bellezza naturale senza produrne di nuova”.

Tutela e riqualificazione del patrimonio paesaggisticoTutela del suolo e contenimento del consumo; Bellezza delle opere pubbliche e concorsi di progettazione; Rigenerazione urbana; Contributo per la tutela del suolo; Repressione dell'abusivismo edilizio e recupero ambientale delle aree, sono i temi che chi amministra deve inserire nelle proprie agende di lavoro.

attenzione.A tal proposito, a seguire alcune considerazioni care alla nostra associazione sul concetto di territorio ed il suo utilizzo.

La bellezza, il nostro futuroBellezza è il nostro immenso patrimonio di arte e cultura incastonato in paesaggi mozzafiato. Bellezza è un ambiente sano e pulito. Bellezza è agire nell'interesse del bene comune. Vogliamo proteggere tutta la bellezza che vive e resiste nel nostro Paese. La bellezza è la principale caratteristica che il mondo riconosce all'Italia. La nostra dote, la nostra ricchezza. Individuarla, tutelarla, crearne di nuova è la chiave per immaginare un futuro oltre la crisi. Perchè questo diventi realtà è necessario non solo investire risorse per contrastare il degrado, l'abbandono, il consumo insensato del territorio: la vera sfida è ricostruire il conce t to d i bene comune, l ' o rgog l io dell'appartenenza e della partecipazione alla vita collettiva. c'è un'Italia del territorio, delle imprese, dell'associazionismo, della società civile che costruisce dal basso pezzi di cambiamento dando vita a esperienze di bellezza.

La qualità è il fattore decisivo su cui costruire il nostro sviluppoLa bellezza come tema portante di scelte concrete, la qualità come chiave di ogni trasformazione del territorio. E' questo il filo conduttore del disegno di legge redatto da Legambiente: una proposta per fare della prossima legislatura finalmente

ANGELMAN

Legambiente Alto Sebino da quattro anni sposa la causa dell'associazione Angelman, una onlus locale che raccoglie fondi per sostenere la ricerca scientifica sulla sindrome di Angelman. Abbiamo scelto di legare la manifestazione estiva di Festambientelaghi a questa charity donando un'euro per ogni coperto. Grazie a questa iniziativa, nelle diverse edizioni, abbiamo raccolto una cospicua somma di denaro che ha contribuito a finanziare una borsa di studio di quattro anni per una giovane ricercatrice bergamasca al centro Erasmus MC di Rotterdam in Olanda. La Sindrome di Angelman è una grave malattia rara di origine genetica che colpisce un neonato ogni 12.000 circa. I bambini che ne sono affetti non possono parlare, hanno gravi difficoltà motorie e cognitive e soffrono di epilessia. Hanno bisogno di assistenza per tutta la vita. Ad oggi non esiste una cura ma è in atto un grande impegno scientifico in Europa e negli Stati Uniti per trovarla. L'Associazione Angelman si impegna dal 2012 per finanziare la ricerca scientifica del professor Ype Elgersma al centro Erasmus di Rotterdam, considerata tra le più promettenti al mondo. Per maggiori informazioni: www.associazioneangelman.it - face: associazione Angelman

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Festambientelaghi 2016

Festambiente 2016 è stata una bella festa, faticosa però coronata da quel successo di pubblico che ci aspettavamo; peccato per la serataccia di sabato, il temporale ci ha veramente rovinato la serata. Una manifestazione di questo livello ha bisogno del lavoro di tante persone, ma soprattutto di gente che abbia voglia di fare squadra. E noi ancora una volta abbiamo dimostrato che siamo una grande squadra !

Il menù come sempre è stato apprezzato e il nostro servizio ha stupito i nostri ospiti. E allora ... bravi tutti !- Giusi che quest'anno ci ha fornito un sistema

informatico, senza il minimo intoppo. - Dori per il grande lavoro svolto in cucina - Armida e Gina le nostre signore della polenta.- Stefania ed Elisa ai formaggi.- Dino l'artista della composizione della grigliata

e la sua signora Eugenia alle insalate e non solo.

- Simon e Antonio la bella coppia di forgisti !- Silvia tutto fare dalle cipollate alle caponate

dal decoro dei piatti ai formaggi, per non parlare dei dolci.

- Mila, Brunella, Sonia e Dario come sempre instancabili.

- Andrea e Diego alle comande- Maurizio, Matteo, Natan, Nicola e Jimmi

affidabili e instancabili gestori del bar del ristorante

- Ivo, Federico, Marco e Fabio professori della raccolta differenziata

- Dario, Bianca, Elena, Lucrezia, Ludovica e Lorenza i nostri valorosi addetti al servizio in sala.

- Monica, Mara e Marzia le lavapiatti.- Massimo il guardiano notturno- Augusto l'addetto all'approvvigionamento degli

alimenti- Il mitico Micotti alla raccolta differenziata- Roberta, Nicola, Luca, Domenico e tutta

la squadra Angelman- Clara per la presenza costante alla bancarella- Vera che ha giocato con i bambini- Patty, Antonella e Bigio il loro Bar-H anche

quest'anno si è fatto notare

Un grazie ancora a tutti; siamo veramente una grande squadra.

PROGRAMMI PER IL 2017

Ecco per grandi linee i progetti da sviluppare per il prossimo anno:

1) Festambientelaghi

2) Lavori di ristrutturazione della casetta del parco

3) La promozione del nostro parco, 4) L'educazione ambientale nelle scuole.

Progetti che ci impegneranno per tutto il 2017, che richiederanno un grande impegno da parte di tutti, ma da cui ci aspettiamo tante soddisfazioni.

GOLETTA DEI LAGHI

Anche quest'anno Goletta dei laghi, giunta alla sua 11 edizione, ha fatto tappa sul Sebino ospite di Festambientelaghi 2016. La campagna di Legambiente, che monitora la qualità delle acque, degli ecosistemi e dei territori lacustri italiani, ha evidenziato, ancora una volta, la non buona qualità delle acque del nostro lago.

Tutti i punti indagati risultano inquinati o fortemente inquinati

Il Lago d'Iseo anche quest'anno mostra diverse criticità per quanto riguarda gli scarichi non depurati che finiscono nelle acque lacustri. Degli 8 punti monitorati dalla Goletta dei laghi di Legambiente 3 sono risultati inquinati e 5 fortemente inquinati.

Corriere della Sera:http://brescia.corriere.it/notizie/cronaca/16_giugno_30/legambiente-boccia-lago-iseo-inquinato-tutti-punti-monitorati-2f35cd60-3ed8-11e6-8ec2-e2fce013ce00.shtml

Il Giorno: http://www.ecodibergamo.it/stories/bergamo-citta/la-goletta-dei-laghi-boccia-il-sebinoinquinati-tutti-i-punti-monitorati-vide_1190327_11/

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Lavori di recupero alla casetta del parco

Proseguono i lavori per il recupero del manufatto dell'ex acquedotto che diventerà la nostra sede e il luogo per l'accoglienza dei visitatori del parco. Crediamo che le fotografie più delle parole diano l'idea di quanto è stato fatto. Ancora molto c'è da fare e ce la faremo!

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(A cura di Fabio Oscar)

A compimento del percorso di studi presso la facoltà di Scienze Agrarie e Alimentari dell'Università degli Studi di Milano ho avuto il piacere di strutturare la tesi di laurea lavorando sul territorio in cui risiedo, più nello specifico Castro.L'elaborato finale ha come titolo “Parco Gola del Tinazzo (Lago d'Iseo): aspetti ambientali e gestionali”.Il lavoro ha avuto come obiettivo lo studio ambientale del Parco in tutti i suoi aspetti (cenni storici, flora e vegetazione, fauna, acque sorgive, clima, bioclima, geologia, geomorfologia, idrologia, aspetti fruitivi) ai fini di redigere linee-guida contenenti indicazioni per interventi migliorativi dell'area e sue prospettive future per una corretta gestione, conservazione e valorizzazione. Dopo aver inquadrato l'area di studio nel contesto dell'Alto Sebino, il territorio del Parco è stato suddiviso in due zone, in base al regolamento recentemente approvato: l'area A (7.634 m2) comprende la forra fossile del torrente Borlezza-Tinazzo, un ruscello sorgivo ed un bosco umido, l'area B è invece caratterizzata dalla presenza di balze terrazzate a prato ed orli boschivi (12.765 m2) ed una parte del crinale di San Lorenzo (14.339 m2), con bosco, una tipica gariga montana e praterie di versante.Dal punto di vista geologico le rocce del Parco appartengono quasi interamente alla Formazione di Castro (Carnico superiore - 220 milioni di anni fa). La gola, profondamente incisa dallo scorrere impetuoso delle acque, è caratterizzata da pareti alte 40 m, mentre l'alveo originale si stima possa trovarsi ad altrettanti metri sotto l'attuale livello del terreno.Nel Parco sono presenti alcune sorgenti, che vanno a costituire un rivo: le analisi delle acque mostrano come queste risultino limpide e pulite: conducibilità nella norma, pH leggermente alcalino, acque dure, cloruri quasi assenti e solfati piuttosto elevati. Nel ruscello prolifica l'Austropotamobius pallipes (gambero di fiume), specie protetta a livello europeo dalla direttiva Habitat 92/43/CEE. Di notevole interesse è il ritrovamento all'interno di una piccola grotta di un mollusco gasteropode polmonato (altezza media 1-2 mm) appartenente al genere Zospeum, finora mai rinvenuto ad occidente del Lago d'Iseo!Dal punto di vista floristico, nel Parco sono state riscontrate 298 entità differenti (78 Famiglie), sulle quali sono stati effettuati studi riguardanti lo spettro

biologico e lo spettro corologico, oltre all'ecogramma relativamente ad alcuni fattori ecologici.Da un'attenta analisi degli aspetti fruitivi del Parco e dalle risposte di visitatori e docenti di scolaresche ai questionari di valutazione online appositamente predisposti è stata poi proposta l'analisi SWOT del Parco Gola del Tinazzo (ovvero punti di forza, punti di debolezza, opportunità e minacce).La tesi si conclude con un suggerimento su alcuni interventi migliorativi da attuare.L'augurio è che il lavoro possa contribuire a far conoscere maggiormente questo prezioso spazio naturalistico e a renderlo sempre più accogliente per i visitatori.Des idero r i vo lgere un par t i co la re ringraziamento a Massimo Rota, presidente del circolo Legambiente Alto Sebino, per avermi suggerito ed invitato a realizzare questa tesi e per la sua presenza in un continuo confronto e scambio di informazioni sul lavoro.Grazie anche alla prof.ssa Ilda Vagge (docente Unimi e relatrice della tesi), al dott. Aldo Avogadri (conservatore del Museo Civico di Scienze Naturali di Lovere) e ad Enrico Pezzoli (malacologo) per il supporto ed i suggerimenti offertimi.

Tesi di Laurea «PARCO GOLA DEL TINAZZO»

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PROGETTO CARIPLO

L'ente capofila, promotore del Progetto "Miglioramento della connettività ecologica fluviale e terrestre nell'Alto Sebino e nella Val Cavallina", rappresentato dalla Comunità Montana dei Laghi Bergamaschi (CMLB) si contraddistingue per il grande impegno profuso nell'ultimo decennio, nella tutela dell'ambiente naturale, nello sviluppo turistico sostenibile e nella promozione ecosostenibile del territorio del Sebino e delle sue peculiarità.Testimonianza di tale evidenza sono le attività svolte nell'ambito di progetti cofinanziati da Fondazione Cariplo in diversi bandi dell'area "Ambiente":- Tutelare la qualità delle acque:- "Coordinarsi per agire insieme sulle acque del Sebino. Definizione di accordi e strumenti perprepararsi al Contratto di lago" - bando Cariplo anno 2005;- "Realizzazione di interventi condivisi finalizzati al miglioramento delle condizioni ecologiche, dello stato qualitativo e alla rinaturazione del lago d'Iseo" - bando Cariplo anno 2008;- "Interventi di riqualifica dell'ecosistema acquatico lacustre e degli ambienti naturali del lago d'Iseo ed interventi di miglioramento delle condizioni biologiche ed ecologiche del lago d'Endine, nonché miglioramento naturalistico e di qualità delle acque del lago Moro" - bando Cariplo 2010;- Tutelare e Valorizzare la Biodiversità nel 2011, "Tra Lago e Lago - Un collegamento ambientale tra le aree adalta naturalità della Comunità Montana dei Laghi Bergamaschi";- Tutelare e valorizzare la biodiversità nei siti della Rete Natura 2000 nel 2007, "Riserva Naturale Valle del Freddo: serbatoio di biodiversità".Nell'ambito del bando 2014, Fondazione Cariplo ha approvato il cofinanziamento del progetto "Facciamo rete nell'area dell'Alto Sebino. Connettere per conoscere e fruire il nostro territorio", dove sono stati identificati gli interventi di primaria importanza da realizzarsi quanto prima sul territorio dell'Alto Sebino, attualmente in corso.Inoltre nell'ambito del bando Cariplo 2015 Connessione ecologica è stato presentato il progetto “Conservazione degli elementi di unicità della Valle del Freddo e valorizzazione del corridoio ecologico del T. Oneto”, che prevedeva la realizzazione di significativi interventi a scala locale finalizzati al rafforzamento della matrice ambientale e delle caratteristiche strutturali della rete ecologica. L'esito della richiesta è stato negativo in quanto non completamente coerente con gli indirizzi di connessione ecologica a vasta scala delle azioni proposte.Il presente progetto ha ripreso gli interventi previsti dal progetto del 2015, introducendo nuove azioni volte alla realizzazione di corridoi ecologici sia di tipo fluviale che

terrestre su vasta scala coerentemente all'assetto definito dalla RER, nell'area dell'Alto Sebino, interessando i laghi d'Endine e Gaiano ed il T. Borlezza.Tali interventi riguardano il miglioramento del corridoio fluviale del T. Borlezza, la creazione di un ponte ecologico terrestre lungo la SS42; la realizzazione di interventi di sistemazione fluviale nell 'area umida localizzata in prossimità dell'incubatoio di Endine, oltre che il miglioramento delle condizioni trofiche dei Laghi di Endine e Gaiano e la creazione di habitat per la fauna anfibia, con particolare attenzione ai rospi.Infine un ulteriore intervento prevede il miglioramento della naturalità degli ambienti umidi, a favore del gambero di fiume ed il miglioramento della fruibilità nell'area del Parco Gola del Tinazzo.Gli interventi previsti hanno quindi lo scopo generale di ripristinare, sviluppare e consolidare corridoi ecologici terrestri e fluviali nell'area dell'Alto Sebino in grado di collegare i siti oggetto di intervento che diventeranno stepping stones, aree naturalistiche importanti per il mantenimento della biodiversità.

Interventi nel Parco Gola del Tinazzo

Tempi di realizzazioneRilievi intervento all'interno della gola: gen'17-mar'17Progettazione e Direzione Lavori: gen'17-dic'18Realizzazione interventi: gen'18-dic'18Responsabile: CMLBEsecutore: Società di progettazione; Impresa appaltatrice; personale non strutturato CMLBCosto totale: 62.390 €DescrizioneL'azione ha il duplice scopo di migliorare la naturalità degli ambienti umidi presenti e la fruibilità dell'area del Parco Gola del Tinazzo.Rilievo interventi all'interno della Gola del TinazzoAl fine di meglio definire le caratteristiche topografiche dell'area di interesse, si prevede di eseguire un rilievo topografico di dettaglio.

Progettazione e DL all'interno dell'area del Parco Gola del TinazzoGli interventi sono stati ad oggi individuati ad un livello di Studio di fattibilità, di conseguenza prima della loro attuazione dovrà essere redatto un progetto definitivo-esecutivo. Saranno inoltre svolte le attività di DL e CS.

Interventi per la fruizionePer incrementare la fruibilità e l'accessibilità nell'area della Gola del Tinazzo, è prevista la realizzazione di una scala interna alla gola, che funga da collegamento valle-monte.

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“A STRAPIOMBO SUL BLU “

A fine estate abbiamo partecipato alla manifestazione “A strapiombo sul blu” a seguire il testo della news-letter spedita a soci e sostenitori.In occasione della manifestazione "A strapiombo sul blu", domenica 25 settembre 2016 la litoranea tra Castro e Riva di Solto diventerà pedonale dalle ore 9.30 alle ore 12.30 e dalle ore 13.30 alle ore 18.30.L'evento concretizza un progetto condiviso dalle amministrazioni di Riva di Solto, Solto Collina, Castro. Prende finalmente forma il sogno di vivere diversamente il territorio, di poter guardare con un occhio diverso il paesaggio meraviglioso che accompagna questi paesi e la strada litoranea. Per il programma

A Castro, in uno dei vecchi bunker risalenti alla 2^ guerra mondiale, ambientazione quanto mai suggestiva e a tema, il circolo Legambiente Alto Sebino nel contesto della manifestazione a Strapiombo sul blu, presenterà:

a Strapiombo sulla forra del Tinazzo.Un percorso video fotografico in un territorio che dorme su millenni di battaglie infinite tra le forze dell'acqua e della roccia, modellato da glaciazioni ancestrali ed eroso dallo scorrere impetuoso del torrente Borlezza.Un portale in muratura con due pesanti porte in legno permette l'accesso al sentiero verso la gola del Tinazzo; attraverso il piccolo bosco, grazie al comodo sentiero, si giunge ad una parete rocciosa che sembra chiudere la via. In realtà avvicinandosi si scorge un'altissima fessura nella roccia; da qui nel corso dei millenni sono passati centinaia di milioni di metri cubi di sabbia e roccia trascinati fino al lago dalla forza impetuosa del torrente. Due enormi pareti alte più di 40 metri fanno da ali all'ingresso della gola che è visitabile in sicurezza per oltre cento metri per una larghezza variabile da 1 fino a 4 metri. Nelle stratificazioni rocciose ben visibili si legge lo scorrere del tempo.

http://www.iseolake.info/it/eventi/Eventi/910-a-strapiombo-sul-blu

www.parcogoladeltinazzo.org

AL VIA LA CAMPAGNA ADESIONI 2017

Se anche quest'anno vuoi unirti a noi per rendere possibile la realizzazione delle nostre numerose iniziative e dare il via ad un vero cambiamento, iscriviti subito. Il tuo contributo renderà la nostra associazione ancora più forte! Sono aperte le adesioni per l'anno 2017. Puoi iscriverti o rinnovare la tua tessera alla nostra sede “Legambiente Alto Sebino” in via Rocca, 6 a Castro.

Di seguito le tariffe:

SOCIO JUNIOR fino a 14 anni (nati dal 2003 in poi) € 10

SOCIO GIOVANE dai 15 a 28 anni(nati dal 1989 al 2002) € 15

SOCIO ORDINARIO Con abbonamento "La Nuova Ecologia" € 30Senza abbonamento € 20

SOCIO SCUOLA E FORMAZIONE Con abbonamento "La Nuova Ecologia” € 30 Senza abbonamento € 20

SOCIO SOSTENITORE Con abbonamento "La Nuova Ecologia" eil volume "Ambiente Italia" € 80Solo volume "Ambiente Italia" € 70

TESSERA COLLETTIVA Con abbonamento "La Nuova Ecologia" € 50Senza abbonamento € 40

Per maggiori informazioni si può consultare il sito www.legambientealtosebino.org, scrivere a [email protected] oppure chiamare il seguente numero 348 5411746.

Miglioramento della naturalità degli ambienti umidiPer favorire le popolazioni di gambero di fiume e di salamandra pezzata, la cui presenza è stata rilevata all'interno del Parco, è prevista la realizzazione di alcune pozze all'interno del bosco di forra: lo scopo è valorizzare l'ambiente, creando nuovi habitat specifici per anfibi ed invertebrati. Le pozze rappresenteranno degli elementi fondamentali per la ricolonizzazione degli ambienti limitrofi e dell'area vasta, nell'ottica di creazione e tutela di corridoi ecologici legati agli ambienti umidi.Risultati attesiCon gli interventi saranno migliorati gli ambienti umidi, per favorire le popolazioni di gambero di fiume e della salamandra pezzata. Inoltre gli interventi per la fruizione riqualificheranno l'area dal punto di vista didattico-fruizionale.Criteri di valutazione degli esitiAttuazione degli interventi nei tempi dettati dal cronoprogramma.Diffusione in corrispondenza delle aree di intervento del gambero di fiume e della salamandra.

Purtroppo al momento di andare in stampa con il notiziario, abbiamo appreso con rammarico che il progetto non è stato scelto dalla Cariplo tra quelli che riceveranno il finanziamento.Ci riproveremo!