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HOTEL JOLI s.r.l. Via Michele Amari 11 Palermo - tel. 0916111765 - WWW.hoteljoli.com SCHEDA CONOSCITIVA EX CASEIFICIO GERACI SICULO

SCHEDA CONOSCITIVA EX CASEIFICIO GERACI SICULO · 2015. 7. 8. · socio-economica tra Sicilia e Italia, realizzatasi a livello elitario dal IV secolo in avanti, continuò a dare buoni

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Page 1: SCHEDA CONOSCITIVA EX CASEIFICIO GERACI SICULO · 2015. 7. 8. · socio-economica tra Sicilia e Italia, realizzatasi a livello elitario dal IV secolo in avanti, continuò a dare buoni

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SCHEDA CONOSCITIVA EX CASEIFICIO GERACI SICULO

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Parco dei NebrodiParco dei NebrodiParco dei NebrodiParco dei NebrodiParco dei NebrodiParco dei NebrodiParco dei Nebrodi

Parco Fluviare AlcanteraParco Fluviare AlcanteraParco Fluviare AlcanteraParco Fluviare AlcanteraParco Fluviare AlcanteraParco Fluviare AlcanteraParco Fluviare AlcanteraParco Fluviare AlcanteraParco Fluviare Alcantera

Parco Naturale dell’EtnaParco Naturale dell’EtnaParco Naturale dell’EtnaParco Naturale dell’EtnaParco Naturale dell’EtnaParco Naturale dell’EtnaParco Naturale dell’Etna

Parco delle Madonie

Gestore: Ente Parco Regionale delle MadonieIstituzione: Parco Naturale Regionale istituito il 9/11/1989.Regioni: SiciliaProvince: PALERMOComuni : N°17Tipologia dell'area: Rilievi montuosi di tipo calcareo.Superficie: circa 40.000 ettari.

Gestore: Ente Parco Naturale Regionale dei NebrodiIstituzione: Parco Naturale Regionale istituito il 04/08/1993.Regioni: SiciliaProvince: MESSINA, CATANIA, ENNAComuni: N°20Tipologia dell'area: Rilievi arenaceo argillosiSuperficie: circa 86.000 ettari.

Gestore: Ente Parco Fluviale dell’Alcantara.Istituzione: Parco Fluviale dell’Alcantara Iistituito nel 2001.Regioni: SiciliaProvince: MESSINA, CATANIAComuni: N°12Tipologia dell'area: Bacino idrograficoSuperficie: circa 1.930 ettari.

Gestore: Ente Parco Naturale Regionale dell’EtnaIstituzione: Parco Naturale Regionale dell’Etna Istituito nel 1987.Regioni: SiciliaProvince: CATANIAComuni : N°20Tipologia dell'area: Massiccio vulcanico attivoSuperficie: circa 58.000 ettari.

Parco Regionale delle Madonie

Parco Fluviale dell’Alcantara

Parco Naturale Regionale dell’Etna

Parco Naturale Regionale dei nebrodi

I PARCHI IN SICILIA

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Il PARCO DELLE MADONIE

Parco Regionale delle Madonie Secondo parco istituito in Sicilia, nel 1989, la riserva naturale delle Madonie racchiude, nei suoi 39.972 ettari, 17 comuni, centri agricoli di notevole impor-tanza. Il paesaggio, infatti, è un insieme eterogeneo di ambienti diversi e peculiari. Un alternarsi di profonde vallate, al cui fondo scorrono corsi d'acqua a regime torrentizio, di aspre montagne che si affacciano sul mare, di "pizzi", alture calcaree svettanti e ripide, di "cozzi" di origine argillosa tra i quali si interpongono numerose pianure. A bassa quota troviamo la tipica macchia mediterranea con il pino domestico, l'erica, la ginestra, l'euforbia e il corbez-zolo. La vegetazione delle Madonie varia a seconda dell'altitudine: al di sopra degli 800 metri, sul versante settentrionale, si alternano fitti boschi di faggio, di quercia da sughero e di castagno. Nella zona montuosa tra il manto del bosco di leccio e faggio si incontrano le vegetazioni endemiche, comeL'Abies Nebrodensis, il ginepro, il vischio, il biancospino. Scendendo si incontrano uliveti secolari e tra Pollina e Castelbuono, frassini e agrifogli. Vero e proprio paradiso botanico il Parco delle Madonie ospita la maggior parte delle 2.600 specie floreali presenti in Sicilia. Numerosi sono i sentieri e le "trazzere" sterrate che si addentrano nella vegetazione, per scoprire gli angoli più nascosti e suggestivi, dove godere degli splendidi paesaggi della natura. Dopo il parco dell'Etna, la riserva delle Madonie è il gruppo montuoso più alto della Sicilia. Le vette più alte e spettacolari sono Pizzo Carbonara (1979 m), Monte San Salvatore (1912 m), Monte Ferro (1906 m) Monte Ouacella (1869 m), Monte dei Cervi (1656 m). Pur facendo parte dello stesso complesso, le cime appaiono molto diverse le une dalle altre: tondeggianti o aguzze, coperte di vegetazione o spoglie; disegnano valli, pianori, altipiani, dirupi e dorsi dolce-mente ondulati. Dall'alto di queste vette l'occhio spazia su un ampio orizzonte, abbracciando suggestivi paesaggi: l'Etna, i Nebrodi e le isole Eolie. In questo paradiso naturale anche la fauna è ricca e varia di numerose specie animali: volpi, donnole, istrici e lepri, quercini, gufi reali, capinere, picchi rossi, ghiri, corvi imperiali e la straordinaria aquila reale. Ambiente naturale a parte, i 17 comuni della riserva vantano origini antiche e i centri urbani conservano un impianto prevalentemente medievale, con un ricco patrimonio artistico, custo-dito tra chiese e palazzi nobiliari. In questi piccoli centri è possibile gustare i prodotti genuini dell'agricoltura e dell'allevamento, come la "tuma", la ricotta fresca ed i vari caci, prodotti artigianalmente dai pastori della parte superiore delle Madonie.

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Geraci Siculo

GERACI SICULO

Fino all’VIII secolo a.C. la Sicilia fu abitata da popoli indoeuropei arrivati dalla penisola Italica molto tempo prima (Sicani, Siculi, Elimi, Morgeti). I Siculi si erano attestati ad Est del fiume Platani e abitavano molto probabilmente anche le Madonie e Geraci in esse. La colonizzazione greca dell’Isola avviene a partire dall’VIII secolo a.C. ma non interessò le Madonie almeno sino alla mettà del VI secolo. Intorno al 550 a.C. i greci sicelioti avanzarono verso l’interno ed è presumibile che siano arrivati anche a Geraci, dando il nome “Jerax” (Avvoltoio) al loro insediamento, stante che la Rocca era abitata da tali preda-tori. Già nel 241 a.C. Geraci è un fiorente “Borgo”; così lo descrive lo storiografo “Cantu” nella sua opera “Storia Universale”. Successivamente le Madonie sono entrate a far parte dell’ambito culturale del mondo “greco-romano, bizantino, arabo”. Tra il IV e il VI secolo la Sicilia fu un centro economico e politico dell’Occidente. Roma guardava alla Sicilia come un estremo lembo d’Italia e pertanto la difendeva dalla “Vastitas” barbarica. Quindi la compenetrazione socio-economica tra Sicilia e Italia, realizzatasi a livello elitario dal IV secolo in avanti, continuò a dare buoni frutti durante l’età vandalica e protobizantina. Nel 632, dopo la morte di Maometto, inizia la conquista islamica. Il 15 giugno 827 gli arabi sbarcano a Mazara e iniziarono la conquista dell’Isola. Nell'831 capitola Palermo; nell’ 858 Enna; nell’878 viene messa a sacco Siracusa; nel 903 cade Taormina; nell’843 Messina e infine nel 965 Rametta. Notizie certe riguardanti specificatamente Geraci si hanno a partire dall’839/40 d.C., data della conquista saracena ad opera dell’Emiro Ibna Timna (gli Arabi chiamarono Geraci “R.RHAH”), il quale trovò a “Jerax” un Castello costruito precedente-mente, che ebbe cura di ampliare, modificare e fortificare. Le Madonie e quindi Geraci fecero parte della Val Demone, i cui abitanti, nonostante le suggestioni culturali degli Arabi, mantennero intatta la loro fede cristiana convivendo con l’elemento “Islamico”. Durante la dominazione saracena sembra che Geraci fosse la località più importante delle zone interne dell’Isola, soprattutto se consideriamo la posizione strategica di cui godeva che gli attribuiva un ruolo determinante nelle vicende militari. Dopo la conquista Normanna (1062-64) e durante questa dominazione, Geraci assume un importantissimo ruolo strategico-militare ed è sede di uno dei capisaldi della nuova feudalità del “Regnum Siciliae”. Nel 1252, inizia la grande epopea dei Ventimiglia, quando Isabella normanna, membro della Casa reale di Federico II Imperatore, sposa Enrico Ventimiglia figlio di Guglielmo Ventimiglia ligure. La potenza dei Ventimi-glia fu tale che Geraci divenne il centro della Contea assumendo posizioni di rilievo fra i Paesi delle Madonie.

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ZONA OGLIARO

la Contrada Ogliaro è ubicata in una zona baricentrica ai centri abitati di Geraci Siculo, Ganci, Petralia Soprana e molto vicina alla frazione Madonnuzza, nodo di confluenza del traffico commerciale.

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EX CASEIFICIO

PROSPETTO LATERALE

PROSPETTO PRINCIPALE

Strada Statale 120 - Km 72

data

pro

getto

198

1

PLANIMETRIA GENERALE

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EX CASEIFICIO

PIANTA PIANO TERRA mq 800 PIANTA PRIMO PIANO mq 160

PIANTA COPERTURA

QUANTITA’Superficie coperta 841 mqSuperfice parcheggi 2500 mqSuperfice esterna 20000 mq

Breve Storia delle caratteristiche tecniche del caeseificio e ciclo di produzione al 1981. La zona del caseifico ricade nel comprensorio numero 9 del piano urbanistico di Geraci Siculo, in contrada “Oglia-ro“, è classificato come verde agricolo ed è di ha 2 circa, del fg.41, parte n°156. L’ubicazione si presenta oltremodo opportuna, data la vicinanza dai centri abitati di Geraci Siculo, Ganci, Petralia e la frazione di Madonnuzza, divenuta quest’ultima un nodo strategico per il traffico commerciale di un’ampia zona delle Madonie. L’approvvigionamento dell’acqua dal torrente limitrofo completa la possibilità di un facile smaltimento delle acque. Il caseificio è collegato con le strade più importanti dell’ANAS e agli impianti di energia elettrica e telecomuni-cazione. La materia prima del caseificio, è costituita dal latte di vacca . Il prodotto finito si rivolgeva alla completa trasformazione della materia prima, in prodotti primari (formaggi) e secondari (ricotta e burro). I prodotti ottenuti dal latte di vacca e loro metodo di produ-

zione sono i seguenti: Caciocavallo, Mozzarella, Burro, Ricotta, Formaggi fusi, Latte magro, Siero. Cararrteristiche tecniche. Il caseificio ha una struttura portante costituta in c.a. con copertura in prefabbricato di acciaio profilato, completa di capriata a due falde in profilato ad anima piena. La fonda-zione a travi rovesce poggiano su platea e pilastri, solai in latero-cemento. I muri di tompagnamento in tavelle in cotto esterne, in pomice interno, i tramezzi in cemento e pomice. L’intonaco è di tipo civile, la pavimentazione in gres e mattonelle di ceramica. La copertura è in lastre ondulate di fibro-cemento. L’intero edificio copre una superficie di 798 mq e comprende: un centro di ricevimen-to, una sala di prima lavorazine, una sala di seconda lavorazione, una burreria, una zona di deposito con celle frigorifere, una zona di stagionatura, una centrale termica, servizi igienici, zona uffici. Tratto dalla relazione di progetto anno 1981

PIANTA COPERTURA

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EX CASEIFICIO OGGI

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EX CASEIFICIO OGGI

PROSPETTO PRINCIPALE

PIANTA PIANO TERRA

RELAZIONE TECNICACon concessione Edilizia n. 2 del 03.06.1981 a nome della PRO.CA.LA.MA s.r.l. sono stati autorizzati dal Comune di Geraci Siculo i lavori per la “Costruzione di un Caseificio in C.da Ogliaro nel territorio di Geraci Siculo”, in seguito alla variante interna, dei prospetti e alla costruzione della cabina ENEL, veniva rilasciata in data 31.10.1983 una nuova Concessione Edilizia n.13 in Variante. In data 26 Giugno 1980 prot. 10279 veniva rilasciato il Nulla Osta da parte del Genio Civile di Palermo, mentre con provvedimento del 5 Ottobre 1983 prot. 11427 veniva esitato il Nulla Osta alla Variante.A lavori ultimati ai sensi dell’art. 28 della legge 64/74 veniva rilasciato da parte del Genio Civile di Palermo il “Certificato di

Conformità “, mentre il Comune di Geraci Siculo in data 8 Gennaio 1985 rilasciava “L’Autorizzazione di Agibilità”.La struttura nasce come insediamento produttivo in verde agricolo in applicazione dell’art. 22 della Legge Regionale 27 Dicembre 1978 n. 71 ed esattamente come caseificio con annessi servizi ed uffici, la zona su cui sorge il fabbricato in oggetto era individua-ta nel piano urbanistico del comprensorio n. 9 del Comune di Geraci Siculo (L.R. 3.2.1968 n 1 e L.R. n. 20 del 18.07.1968) come verde agricolo

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EX CASEIFICIO OGGI

PROSPETTO LATERALE

PIANTA PRIMO PIANO

CARATTERISTICHE DELL’EDIFICIO - STATO ATTUALEIl manufatto è stato rilevato dalla Società Hotel Joli s.r.l. in data 05.04.2004 (rep. N. 176.312 Racc. n. 5.903). Il com-plesso edilizio è ubicato in C.da Ogliaro agro del Comune di Geraci Siculo ed individuato in catasto nel foglio n. 41 e particella n. 171, su un lotto di terreno part. 166 di proprie-tà della ditta, esteso mq 19.928 circa. Attualmente il locale in disuso, si sviluppa per una superficie complessiva di mq 841,00 circa, il piano terra ha un’estensione di mq 650, mentre l’altra porzione a due piani fuori terra ha uno sviluppo complessivo di mq 191. La struttura risulta essere in c.a. con travi e pilastri e con fondazioni a travi rovesce, mentre la copertura dei corpi

bassi a due falde inclinate con capriate in ferro e manto di copertura con pannelli precoibentati della Isotecnica mod. SuperCoppo. La copertura del corpo di fabbrica a due elevazioni fuori terra risulta essere a più falde inclinate in c.a. con travetti e massetto in calcestruzzo e sovrastante tegole, una piccola porzione risulta avere la copertura piana a terrazzo. I locali ubicati nel piano terra risultano essere carrabili è accessibili sia lungo il prospetto princi-pale che lungo il retroprospetto.La seconda parte non risulta carrabile, ma accessibile attraverso vani porta, il piano primo è accessibile tramite una scala in c.a. interna con pedate e alzate in marmo del

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EX CASEIFICIO OGGI

SEZIONE A-A

PIANTA SOTTOTETTO

tipo botticino e ringhiera in ferro verniciato. La struttura risulta pavimentata con mattoni a scaglia e battuto di cemento, le pareti in tonachina. Gli infissi esterni in ferro con vetro, gli ingressi carrabili risultano muniti di saracine-sche a diversa altezza. La parte adibita ad uffici risulta essere in buono stato di conservazione con pareti tinteg-giate e con le pavimentazioni integre in marmo a piccole scaglie.L’edificio si presenta in buono stato di conservazione per quanto riguarda le strutture Murarie, i solai e la copertura. L’accesso all’edificio in oggetto avviene tramite una diramazione che si diparte dalla Strada Statale n. 120, (giusta autorizzazione da parte dell’ANAS prot. 21051 del

24 Maggio 2005). Il percorso carrabile è pavimentato con selci di pietra locale, che immette in un ampio spazio antistante il complesso edilizio pavimentato anch’esso in selci, cosi come le parti laterali e retrostanti.I muri in c.a. a diversa altezza disposti lungo la perimetra-zione risultano essere rivestiti in pietra locale disposte ad opus incertum.Un cancello in ferro battuto con apertura a comando e un cancelletto anch’esso in ferro battuto delimitano la proprietà, l’intero lotto risulta recintata con rete e paletti in ferro.

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EX CASEIFICIO OGGI

RETROPROSPETTO

SEZIONE B-B

SEZIONE C-C

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EX CASEIFICIO OGGI

PIANO REGOLATORE(Approvato con Decreto n. 1022/D.R.U. del 15.09.2006. Approvazione del P.R.G., P.E. ed R.E. - Art. 4 della L.R. n. 71/78, trasmesso il 25 Settembre 2006 prot. 64445 e ricevuto dal Comune di Geraci Siculo in data 4 Ottobre 2006 con prot. 4724)

La zona secondo le norme di attuazione è classifica-ta, zona agricola E1.La stessa zona dell’ambito del Parco delle Madonie è classificata zona D di parco.Il cambio della destinazione è stato possibile in virtù di quanto disposto dalle “Norme di Attuazione del P.R.G. art. 23 comma c “ed in particolare dalla varia-zione dell’art. 22 della L.R. 71/78”.“Autorizzazione di mutamento di destinazione d’uso per gli immobili edificati nelle zone a verde agricolo (integrato dall’art. 14 comma 3 della L.R. 40/95 e modificato dall’art.89, comma 6 della L.R. 6/2001) ed integrato dall’art. 30 comma 2 della L.R. n. 2/2002“.

Che in virtù delle modifiche ed integrazioni, l’art. 22 della L.R. 27 Dicembre 1978 n.71 risulta come di seguito modifi-cato nei commi attinenti l’attività da realizzare:Comma 2“Per gli immobili già ultimati alla data di entrata in vigore della presente legge, in base a regolare concessione edilizia rilasciata a norma del previdente testo dell’art. 22 della L.R. 27 Dicembre 1978 n. 71 o comunque realizzati in zona agricola secondo le previsioni del piano regolatore e che non posso-no essere utilmente destinati alle finalità econo-miche originarie, è facoltà dei comuni consentire il cambio di destinazione d’uso con riferimento ad altra attività, ancorché diversa da quella origi-naria, nel rispetto della cubatura esistente e purchè la nuova destinazione non sia in contra-sto con rilevanti interessi urbanistici o ambienta-li. E’ in ogni caso esclusa l’autorizzazione per cambio della destinazione a uso abitativo.

LEGENDA

ZONE D DEL PARCO DELLE MADONIE

PARCO DELLE MADONIE (zone A, B, C,)

CONFINE COMUNALE

CONFINE COMUNALE

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