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SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI OPERATORI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA Le voci contrassegnate dall’asterisco devono essere compilate obbligatoriamente a pena di esclusione del progetto. ENTE 1) Ente proponente il progetto (*)
Arci Servizio Civile Informazioni aggiuntive per i cittadini: Via Monti di Pietralata 16 – 00157 Roma Tel: 06.41734392 Fax 06.41796224 Email: [email protected] Sito Internet: www.arciserviziocivile.it Associazione locale dell’ente accreditato a cui far pervenire la domanda Arci Servizio Civile Viterbo Indirizzo: Via Genova 15, 01100 Viterbo Tel:0761321860 Email: [email protected] Responsabile dell’Associazione locale dell’ente accreditato: Celoni Paola Responsabile informazione e selezione dell’Associazione Locale: Celoni Paola
1.1) Eventuali enti attuatori
Comune di Cellere Comune di Latera
2) Codice di accreditamento SCN/iscrizione SCU dell’Ente proponete (*) 3) Albo e classe SCN o Albo e sezione SCU
dell’ente proponente (*)
CARATTERISTICHE PROGETTO 4) Titolo del progetto (*)
CULTURA DA VALORIZZARE
Sezione Nazionale
SU00020
Albo unico
2
5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 1) (*)
Settore: Patrimonio storico, artistico e culturale Area di intervento: Valorizzazione Storie e culture locali Codifica: 3
6) Durata del progetto (*)
8 mesi
9 mesi
10 mesi
11 mesi
X 12 mesi
7) Descrizione del contesto territoriale entro il quale si realizza il progetto e dell’area di intervento (*) 7.1) Presentazione dell’ente proponente e degli eventuali enti attuatori (*)
Ente accreditato proponente: ASC Nazionale è un’associazione di promozione sociale, costituita nel 1996 che opera per la promozione e qualificazione di un servizio civile che promuove l’educazione alla pace e all’impegno civico, attraverso attività territoriali concrete che promuovano lo sviluppo del Paese e dell’Unione Europea. Le finalità sono espresse dallo Statuto e dal Manifesto 2007 (www.arciserviziocivile.it) ASC e’ un’associazione di associazioni, con 5 soci nazionali (Arci, Arciragazzi, Auser, Legambiente, Uisp) e centinaia di soci locali, aggregati nelle ASC Regionali e locali. ASC Nazionale, in modo diretto, svolge attività di promozione durante i bandi, sostiene la progettazione delle organizzazioni, eroga la formazionale generale ai giovani e agli OLP, esegue il monitoraggio sull’andamento dell’esperienza, cui partecipano sia i giovani in servizio sia gli OLP, produce il Rapporto Annuale. Tramite le ASC Regionali e locali è a disposizione delle esigenze dei giovani e degli enti di accoglienza durante il periodo di servizio civile e promuove la collaborazione fra gli enti di accoglienza. L’Assemblea Nazionale è la sede ove vengono prese le scelte di fondo e il Consiglio Nazionale le attua. ASC è stato ente convenzionato per il SC degli obiettori di coscienza dal 1984 al 2004; ente accreditato di SCN dal 2003 e ha in corso la procedura per diventare Ente accreditato di SCU. Ente/i attuatore/i: Gli enti attuatori del progetto saranno i comuni di Cellere e Latera. Attraverso l’iniziativa “Cultura da valorizzare” i due comuni promovueranno l’organizzazione di una serie d’iniziative culturali e informative (ad esempio la notte bianca dei 2 paesi con apertura notturna dei Musei del Brigantaggio e della Terra), che vedranno il coinvolgimento della cittadinanza in maniera attiva e partecipata. Tra gli obiettivi vi é quello di inserire i comuni di Lartera e Cellere tra le realtà di riferimento della zona per eventi di carattere culturale in modo da attrarre un turismo consapevole nelle aree considerate. Sedi delle attività per gli operatori volontari in servizio civile saranno le rispettive sedi comunali, il Museo del brigantaggio di Cellere e il Museo della Terra di
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Latera.
7.2) Breve descrizione del contesto territoriale e dell’area di intervento. Analisi delle criticità/bisogni sociali sui quali si intende intervenire e che giustificano la realizzazione del progetto (*)
Premessa Lo scopo del progetto “Cultura da valorizzare” ideato dai Comuni di Cellere e Latera, comuni territorialmente molto vicini, è quello di potenziare il servizio di promozione e comunicazione delle iniziative culturali dei due comuni attraverso la realizzazione di un sistema integrato informativo, di azioni per la valorizzazione delle iniziative culturali comunali e della valorizzazione del “Museo del Brigantaggio” di Cellere e del “Museo della Terra” di Latera. Il tutto verrà fatto nell’ottica di aumentare il numero dei visitatori, stranieri e italiani, attraverso un miglioramento dell'accoglienza degli stessi. Il progetto verrá realizzato in continuitá rispetto ai progetti già realizzati a Cellere e Latera
nell’ambito della valorizzazione culturale, dato che la somministrazione e la valorizzazione di servizi e attenzioni di caratterere culturale hanno la necessitá di essere fruiti e migliorati costantemente nel tempo. L’esperienza del Servizio Civile effettuata nell’anno 2017/2018 ha dato risultati positivi, infatti, l’analisi delle presenze negli eventi e nelle strutture museali di Cellere e Latera ha evidenziato un aumento delle visite durante tale annualitá. La presenza degli operatori volontari ha sicuramente contribuito al miglioramento dell’erogazione dei servizi informativi legati alla valorizzazione del patrimonio culturale di Latera e Cellere. In particolare è migliorato l’accesso dei cittadini alle informazioni attraverso l’utilizzo di modalità comunicative innovative ed integrate. La messa a sistema di un canale organizzato che informa e comunica è “l’approdo” necessario sia in termini di efficacia del messaggio sia di ottimizzazione delle risorse (umane, economiche). Per arrivarci nell’arco dei prossimi anni occorrerá continuare ad attuare azioni di educazione culturale coordinate capaci in definitiva di rimarcare direttamente e costantemente i tre principali valori “comunicativi dell’Ente pubblico” quali sono i comuni di Latera e Cellere: ‐ la qualità, ‐ l’ufficialità, ‐ la trasparenza. Per tali ragioni si ritiene indispensabile continuare a favorire l’ingresso degli operatori volontari di SC all’interno delle strutture comunali dei due comuni anche attraverso il progetto in oggetto. Il contesto territoriale e i punti di valore dei due comuni La necessità negli ultimi anni di valorizzazione le storie e le culture locali ha attivato processi di sviluppo che hanno investito sulla valorizzazione delle identità locali, sull'attenzione per l'ambiente e per il patrimonio culturale e umano, rendendo evidente la componente estetica e relazionale delle varie realtà. Quindi territorio e identità hanno permesso di creare nuove reti di relazione che vanno oltre i luoghi, verso modelli di sviluppo locale e anche turistici che hanno bisogno di coesione sociale e autenticità ma che promuovono sviluppo e competitività. Questi due fattori infatti, costituiscono quel patrimonio intangibile, capace non solo di incrementarne il valore aggiunto, la competitività e la visibilità, ma anche di promuovere il benessere della comunità locale. Il Comune di Cellere è ubicato nella provincia di Viterbo, ha una superficie di 37,2 Km² con un’altezza di 344 m.s.l.m. Comune collinare, sorto nel Medioevo è posto su un altopiano tufaceo stretto tra due piccole valli; la parte antica, cui si accede attraverso una porta sormontata da una torre, si dispone ai
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lati della strada principale che porta all’antico castello, trasformato in dimora nobiliare. Secondo le rilevazioni ISTAT al 31 dicembre 2017 la popolazione è di 1.184 abitanti, con una conferma della tendenza alla diminuzione della popolazione a partire dal 2007 (1.304 abitanti al 31 dicembre 2007). L’età media è di 51,7 anni, mentre la struttura della popolazione per età risulta cosi composta:
Anno 1°
gennaio
0‐14 anni
15‐64 anni
65+ anni
Totaleresidenti
Età media
2017 104 690 390 1.184 51,7
Cellere, come accennavamo ha origini medievali. Questo periodo storico ha dato origine ad un importante patrimonio artistico e architettonico (che sarà meglio descritto in seguito), L’antico borgo medioevale è dominato dal Castello Farnese e si affaccia sulla valle del Timone. A pochi chilometri, il piccolo borgo medioevale di Pianiano, nascondiglio del famoso brigante ottocentesco Tiburzi. Il Comune di Latera ha avviato e rafforzato un processo di trasformazione e modernizzazione volto ad affermare il diritto del cittadino/utente a un’efficace informazione. Per assicurare questo diritto è stato necessario riprogettare le attivitá culturali da proporre e la comunicazione connessa con l’obiettivo di: ‐ garantire l’accesso all’informazione, secondo un principio di semplificazione. ‐ interconnettere e coordinare le reti civiche e gli uffici pubblici, per garantire la reciproca informazione tra tutti i vari attori interessati sul territorio. Connettere spazi fisici, progetti ed opportunità aiuta ad orientarsi nella complessità dei servizi. In quest’ottica, rilevanti sono i processi di verifica della qualità dei servizi resi e di gradimento da parte dell’utenza, al fine di avvicinarsi il più possibile alle reali esigenze ed istanze dei cittadini. Pertanto la progettazione dei progetti di servizio civile si identificano non con qualcosa di statico, bensì di profondamente dinamico e legato ai bisogni del territorio. Latera è anch’esso un comune ubicato nella provincia di Viterbo, distante circa 42 chilometri dal capoluogo. Il paese fa parte dell'Alta Tuscia, compreso tra la Toscana e il lago di Bolsena, in una vasta conca già conosciuta come Val di Lago. Il paese è arroccato a chiocciola su un colle situato al margine nord‐orientale di una vallata di origine vulcanica, circondata da altre colline più alte e formatasi con lo sprofondamento di un'enorme caldera, la stessa che ha originato i laghi vicini. Nelle campagne circostanti abbondano acque minerali magnesiache solforose e ferruginose e si notano i caratteristici soffioni dovuti ai gas che si sprigionano dal sottosuolo. Il suo territorio si estende su una superfice di 22,70 Km² ed è situato a 508 metri s.l.m. Secondo le rilevazioni ISTAT al 31 dicembre 2017 la popolazione è di 823 abitanti, anche in questa realtà la tendenza generale a partire dall’inizio del nuovo millennio é sicuramente negativa (1.021 abitanti al 31 dicembre 2001). L’età media è di 53,2 anni mentre la struttura della popolazione per età risulta così composta:
Anno 1°
gennaio
0‐14 anni
15‐64 anni
65+ anni
Totaleresidenti
Età media
2017 56 480 287 823 53,2
Anche Latera ha un’origine medievale e vanta un importante patrimonio artistico e architettonico di quest'epoca. Il centro storico conserva ancora in maniera discreta la natura dell'antico paese. Si sa con certezza che Latera ed il relativo castello avessero nei tempi più
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remoti del periodo medievale una vistosa torre che svettava imponente. Numerosi disegni e documenti ne attestano l'esistenza e una storica via del paese, via della Torre appunto, richiama la presenza dell'antico elemento architettonico. Anche il Comune di Latera ha avviato e rafforzato un processo di trasformazione e modernizzazione dei servizi rivolti alla promozione culturale L’Amministrazione Comunale di Latera intende proseguire sul percorso coordinato sulla gestione delle attività di comunicazione ai cittadini e d’informazione ai media al fine di sviluppare e consolidare relazioni interne ed esterne comprensibili, condivisibili ed evolutive rispetto agli obiettivi dell’ente e alle esigenze del territorio. In quest’ottica risulta fondamentale veicolare gran parte delle informazioni, siano esse di natura culturale, siano esse di natura prettamente informativa, attraverso l’utilizzo tutti i sistemi possibili, nuovi media o comunque attraverso una buona comunicazione integrata. I comuni di Cellere e Latera distano tra loro solo 7 Km. Area d’intervento Nello specifico il progetto si occuperà della valorizzazione di storie e culture dei comuni di Latera e Cellere e dei rispettivi patrimoni artistico‐culturali attraverso il potenziamento degli Uffici alla Cultura dei 2 Comuni, il miglioramento delle attività di informazione, comunicazione e ascolto delle varie iniziative culturali ed infine la valorizzazione del Museo del Brigantaggio di Cellere e del Museo della Terra di Latera.
Cellere come descritto nel paragrafo precedente si trova in una posizione naturale incantevole, grazie ai boschi che la circondano ovunque ed al notevole panorama di cui gode. Oltre al “Museo del Brigantaggio” poco distante dall'abitato, in aperta campagna, sorge la bella chiesa di Sant'Egidio, il monumento architettonico più importante dedicato al patrono del paese, eretta intorno al 1512 su disegno di Sangallo il Giovane, che viene considerata un piccolo capolavoro dell'arte rinascimentale. Da visitare vi è anche la Rocca Farnese e il Palazzo di Giustizia che vennero edificati nella posizione dominante il centro abitato sopra un precedente insediamento preistorico. D’interesse artistico culturale è anche il piccolo centro di Pianiano che si trova a 4 Km da Cellere. Questo insediamento presenta stratificazioni di epoche successive, a partire probabilmente da una originaria fase etrusca fino ad interventi di età medievale e rinascimentale. Il Comune propone qualche evento (pochi ancora) di promozione del territorio . Tra questi vanno segnalati i seguenti: La festa di S.Egidio A. celebrazione del Santo Patrono con manifestazioni religiose, sagra
paesana, corse di cavalli e tombola in piazza; “La Festa del I° Maggio” che si svolge presso il Parco Timone con passeggiate organizzate
mattutine su percorsi di circa 8 km, a piedi (inserito nel circuito WALK IN TUSCIA 2016), e a cavallo (Centro Equestre Cellere) o anche accompagnati dal proprio cane; con visite guidate presso il Museo del Brigantaggio e la chiesa di S.Egidio del Sangallo il Giovane,
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conferenze su tematiche ambientali; l’evento impegna istituzioni, soggetti pubblici e privati, insieme al mondo economico locale nell’obiettivo di accoglienza e promozione turistica della città;
La rassegna decennale florovivaistica “Al di là del Giardino” in cui vengono esibiti i tesori frutto del lavoro di esperti vivaisti specializzati. La varietà di specie botaniche danno vita ad una magica atmosfera dove i petali profumano di storia.
Molteplici sono gli appuntamenti dedicati a rendere protagonisti anche il gusto e l’udito: da momenti di musica, arte e poesia sino alle degustazioni di prodotti tipici locali.
Anche Latera, come descritto nel paragrafo precedente, al pari di Cellere è un borgo medievale, con le sue viuzze, gli scorci panoramici, i colori delle case con le loro forme rimaste quelle per secoli. Le prime case risalgono al Medioevo quando, a ridosso del Castello, sorsero le modeste abitazioni delle classi più povere: piccoli artigiani, contadini, servi. Ancora oggi le caratteristiche architettoniche e urbanistiche originarie sono ben evidenti. Oltre al “Museo del Brigantaggio” a Latera è possibile visitare altre attrazioni d’interesse artistico‐culturale; ad esempio nel centro storico si ammirano il palazzo Ducale, eretto nel XVI secolo dai Farnese è il palazzo più antico di Latera, le 4 fontane, dislocate nel territorio in maniera omogenea così da risultare simbolo principale dei quattro rioni del paese, che si sono sviluppati in epoca medievale intorno al Palazzo Farnese e alla chiesa: Canale, Piscero, Ponte e Trinchieri, la seicentesca fontana del duca Pietro Farnese (1648) e la chiesa di San Clemente, che affonda le sue radici in tempi remotissimi; era l'unica sede battesimale alla quale facevano capo le chiese di S.Salvatore, S.Pietro e S.Maria a Mezzano e resta della primitiva costruzione l'antica facciata romanica ed un arco gotico inglobato nel Palazzo Farnese; infatti venne ricostruita nel Seicento su precedenti strutture romaniche: slanciato il campanile di stile borrominiano risalente al 1790. L’interno custodisce alcuni dipinti di varie epoche, un bel crocifisso di legno, il battistero (1591) e un organo eseguito intorno al 1865 da Angelo Morettini. Il Comunedi Latera propone qualche evento (pochi ancora) di promozione del territorio . Tra questi vanno segnalati i seguenti: “La sagra del marrone” nel mese di Ottobre con degustazioni presso gli stands
gastronomici, la mostra mercato artigianale e gli eventi di musica in piazza. La festa principale di Latera è la festa del Patrono “Sant'Angelo”, che si tiene ad inizio
settembre, con feste religiose e laiche e una fiera di origine abbastanza antica che ha luogo la prima domenica del mese.
in estate da pochi anni prende vita il Bivacco Medievale, una rievocazione storica in costume dell'epoca medievale con banchetti e danze.
Un'altra festa estiva è la sagra del pizzicotto, pasta tipica locale di farina e acqua tirata a mano che si svolge nella seconda settimana di luglio.
la sagra della castagna si svolge gli ultimi due week‐end di ottobre e attira numerosi turisti da tutte le zone limitrofe. Le castagne vengono degustate dal pubblico arrostite
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oppure si possono acquistare sacchetti del prodotto tipico locale presso i numerosi stand e le varie cantine aperte per l'occorrenza.
Il numero delle presenze agli eventi organizzati dal Comune di Cellere è stato di 2.150 presenze nel 2017, mentre agli eventi organizzati dal Comune di Latera sono state registrate 1.940 presenze. Attualmente i 2 Comuni organizzano, come evidenziato precedentemente, ancora poche iniziative culturali, ma hanno l’obiettivo di inserirsi tra le realtà di riferimento della zona per l’offerta culturale attraverso il potenziamento di alcuni servizi nevralgici nel campo della relazione e della conoscenza: servizi museali, servizi di accoglienza, di informazione e di promozione del patrimonio culturale, promuovendo cosí le bellezze dei rispettivi territori e coinvolgendo le diverse componenti della cittadinanza nel farsi parte attiva per l’organizzazione di manifestazioni in grado di ampliare il pubblico e attrarre turismo. Strumento necessario per raggiungere un aumento delle presenze nei 2 Comuni sarà l’organizzazione di una serie di iniziative promozionali di valorizzazione del territorio sia a livello locale che regionale. Focus sui due Musei Il Museo del Brigantaggio di Cellere rappresenta, anche per i Comuni limitrofi, una istituzione culturale di primaria importanza, la sua originalità risiede nell’essere nato senza collezioni: l’esposizione presenta pochi oggetti (tutti di fine Ottocento) e riporta il mondo del brigantaggio maremmano attraverso le storie che raccontavano all’epoca politici, giornalisti, artisti, giudici, avvocati, cantastorie, e anche attraverso le parole di chi ancora oggi conosce quel mondo, le vicende ad esso legate. La ricostruzione di questo mondo, in parte reale in parte immaginario, è il frutto di un grande impegno: ben 18 diverse linee di ricerca sviluppate in piú di due anni di lavoro. Archivi storici e fotografici, emeroteche, nastroteche. Libri, canti e narrazioni colte e popolari. Oggetti, suoni, sapori. Patrimoni, nostalgie, merchandising. Nulla di ciò che riguarda i briganti maremmani è stato trascurato. Per questo possiamo definire il Museo del brigantaggio di Cellere come etno‐antropologico: restituisce l’immaginario presente e passato sul fenomeno alla luce di fonti diversificate e contestualizzazione degli sguardi. Il Museo offre una particolare comprensione del territorio, del paesaggio, della cultura e della storia in virtù di una messa a fuoco specifica, in grado di fornire interpretazioni e nessi inediti, anche se non esaustivi. Costituisce un riconoscimento alla storia e alla cultura del Nord del Lazio, un omaggio alla specificità di un territorio che ha conosciuto fenomeni laceranti di illegalismo e che è stato in modo significativo associato a personaggi che nel passaggio di questa terra alla modernità ricevettero l’etichetta di briganti. Valorizza la connotazione sociale dei personaggi nel loro radicamento in trame locali ed evoca l’immaginario del ribellismo: un campo evocativo potente, un nucleo eversivo rispetto ad un reale che si vorrebbe pacificato, uno spazio “letterario”, dove conta il primato del gesto vitale e della battuta sagace. O dove prende spazio il potere dei deboli, la fantasia che lenisce e redime vite di stenti, esperienze radicali di emarginazione e diseguaglianza. Interpreta l’epopea di Tiburzi non come una reazione alla modernità, ma come una sua espressione. Un frutto acerbo che segnala quanto grandiose furono le aspettative di un popolo, deluse dalle vicende che caratterizzarono l’Italia e il territorio alto laziale in quello scorcio di fine Ottocento. Il Museo del Brigantaggio è allestito su due piani: ill piano terra rappresenta le ragioni storiche e le fonti documentarie coeve del brigantaggio in una scenografia che ripropone simbolicamente il bosco (la tradizione) e il treno (la modernità delusa). Una foresta in cui addentrarsi ascoltando suoni, manipolando pareti, cassetti, spiragli, botole, osservando filmati; il secondo piano rende conto dell’immaginario che ha mantenuto vivo fino ad oggi il personaggio Tiburzi. Le storie, le vicende e gli esiti della vita del famoso brigante cellerese restituite attraverso una serie di installazioni multimediali. Infine la “taverna del brigante”, spazio dedicato all’immagine del brigante nei suoi usi contemporanei: dalla narrazione leggendaria al marchio di fabbrica.
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Il Museo della Terra di Latera inaugurato nel 1999 è allestito nell’antica “Grancia” di San Pietro.La Grancia (dal latino parlato granaio) è un edificio, che nel medioevo era annesso alle abbazie, in questo caso di proprietà dei monaci del Monte Amiata. Dal sogno di un uomo semplice Luigi Poscia, nato in un piccolo paese del viterbese, inizia la storia del Museo della terra. La sua volontà è di mantenere viva la memoria del proprio borgo attraverso la raccolta di circa 1500 oggetti. Nel museo si coglie la stretta relazione che c’era tra la casa, la bottega, il mercato, gli animali e la terra. Gli strumenti che erano usati nel quotidiano restituiscono la semplicità che abbiamo dimenticato. Conoscere la vita e il lavoro del contadino è un’occasione unica per apprezzare i segni della vita dell’uomo. La storia di Latera è raccontata dai protagonisti, ripresi in video e audio e dalle antiche foto.Attraverso le immagini si rivelano la religiosità, i giochi, le storie, i proverbi e i canti che s’incrociano con le dolorose lotte per la gestione del territorio. Al piano superiore è stato allestito il gioco dei quattro cantoni e l’ingresso nella “soffitta dei ricordi”, dove la storia si materializza uscendo dalle casse dei bauli. Il giardino esterno è il laboratorio per imparare a riconoscere: la vigna, il frutteto, la macchia mediterranea, i grandi alberi (quercia, castagno e olivo), l’orto medievale, le piante aromatiche e medicinali. Il percorso che parte dal Museo della terra si snoda tra le acque e i campi, lungo i sentieri battuti da pastori e pellegrini, per visitare chiese e cappelle innalzate a protezione del paese e dei forestieri, si conclude davanti alle miniere abbandonate, simbolo dell’antico tentativo di sfruttamento del sottosuolo. Uno dei motivi che contraddistingue il mondo contadino è, da sempre, la contrapposizione tra il borgo e la campagna, tra un luogo protetto e l’irrompere della natura, tra il dentro e il fuori, tra il bene e il male. A difesa dell’uomo era evocato Dio. La presenza delle chiese e delle edicole, adornate dalle figure dei santi e della Madonna, all’esterno della cerchia delle mura, aveva la funzione di proteggere dalla natura. Quest’amore e odio è ancora vivo nei racconti degli anziani e nelle leggende popolari, animate da spiriti maligni, da streghe e lupi mannari contrapposti a presenze benefiche fate e “Madonne del Carmine, della Cava”. Il compito degli operatori del museo è di rigenerare, durante la visita, il rapporto che c’era tra gli abitanti di Latera e la terra. Gli uomini semplici, legati da antiche tradizioni al loro territorio l’hanno coltivato ed esplorato all’interno, alla ricerca del calore prodotto dal vulcano, sono stati minatori di zolfo e di ferro, di acqua, aria e vapori caldi dovuti alla formazione vulcanica dell’area. Questo tentativo, riuscito solo in parte, di sfruttare la forza che la terra emana dai suoi strati più profondi, è stato interpretato come emanazione del “Maligno” a guardia del quale sorge la Madonna della Cava. L’olezzo dello zolfo è, infatti, una delle caratteristiche di Satana. Il numero delle presenze nei due musei è stato nel 2017 di circa 1.2300 unità per il museo del Brigantaggio di Cellere e di 1.050 unità per il museo della Terra di Latera (numeri incoraggianti ma ancora esigui per le potenzialità culturali dei 2 Musei). L’aumento delle presenze nei 2 Musei passa attraverso un’apertura al pubblico regolare, l’organizzazione di un maggior numero di iniziative all’interno delle 2 strutture museali e l’organizzazione di una serie di iniziative promozionali di valorizzazione sui mezzi di comunicazione di massa sia a livello locale che regionale. Criticità/Bisogni sociali rilevati I dati a disposizione rivelano una scarsa fruizione dei 2 complessi museali sia da parte dei residenti nei comuni di Cellere e Latera, anche se le attivitá progettuali dei due comuni hanno negli ultimissimi anni favorito un miglioramento in questo senso, sia da parte dei turisti. Si ritiene quindi necessario migliorare il livello qualitativo e quantitativo delle informazioni destinate ai visitatori degli eventi e manifestazioni locali per partecipare alla salvaguardia e tutela del patrimonio storico‐culturale locale. Infatti, il bisogno che sta alla base del presente progetto è di coniugare l’interesse a valorizzare e far conoscere, soprattutto ai giovani, non solo i beni monumentali ma anche le tradizioni, gli usi e i costumi locali, puntando sulla promozione e informazione agli eventi e manifestazioni promossi dai due comuni. Infine l'idea progettuale vuol lavorare anche nella direzione di stimolare gli attori locali a una
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programmazione più integrata delle politiche culturali e per il turismo, che consideri le potenzialità del territorio come un tutto unico, senza settorializzazioni (turismo religioso, turismo naturalistico, turismo enogastronomico, turismo culturale).
7.3) Destinatari e beneficiari del progetto (*)
Destinatari diretti Target del progetto, dati i bisogni rilevati, sono potenzialmente tutti i cittadini residenti nei comuni di Cellere e Latera, ai quali gli interventi previsti si rivolgeranno per incrementare la conoscenza e la fruizione dei beni e del patrimonio culturale del territorio, con particolare attenzione ai 2 complessi museali. Le azioni avranno come target anche i turisti che transitano nella zona di riferimento, che si cercherà di intercettare ed attrarre verso il complesso museale ed il territorio in generale. Saranno infine destinatari diretti delle azioni progettuali tutti quei beni culturali materiali ed immateriali presenti nel territoriodei due comuni. Beneficiari indiretti Gli enti locali del territorio (comuni di Cellere e Latera) e gli attori pubblici e privati preposti alla programmazione del turismo locale (agenzie di incoming, strutture ricettive) sono da considerarsi beneficiari indiretti di tali interventi di promozione territoriale; infatti la valorizzazione dei 2 beni museali significherà lo sviluppo di un indotto economico, di relazioni, di pubblicità per la zona intera.
7.4) Indicazione della domanda di servizi analoghi e della relativa offerta presente nel contesto di riferimento.
Di seguito verranno elencate le realtà culturali più importanti presenti nel territorio circostante:
Museo della preistoria della Tuscia (Valentano): Il Museo offre un interessante percorso espositivo e, soprattutto, è un museo che vuole essere non soltanto una sequenza di reperti, quanto un ripercorrere le tappe evolutive della presenza dell’uomo nella Regione Lazio soprattutto nel periodo della Preistoria, anche attraverso apparati didattici come pannelli didascalici, ricostruzioni, plastici, videoproiezioni e uso di strumenti informatici. In alcune sale è possibile ritrovare testimonianze essenziali della presenza etrusca e romana al fine di realizzare un itinerario organizzato cronologicamente che si va a completare con le fasi successive legate più particolarmente al territorio di Valentano dal periodo longobardo, medievale e rinascimentale sino all’epoca moderna. Il Museo è ambientato nel monumentale Castello dei Farnese riedificato, nel 1296, a partire dal torrione ottagonale, su preesistenti costruzioni difensive medievali.
Pro Loco Cellere: si occupa, in collaborazione con il Comune, di organizzare manifestazioni di promozione del territorio e delle produzioni locali. La pro loco di Latera invece risulta inattiva al momento della scrittura del presente progetto.
8) Obiettivi del progetto (*)
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Le due sedi di attuazione del presente progetto (Latera e Cellere) realizzano attività e programmi di intervento comuni. Pertanto gli obiettivi individuati saranno raggiunti attraverso l’impegno condiviso e realizzato parimenti. Obiettivo generale è aumentare il numero degli utenti che usufruiscono dell’offerta culturale dei Comuni di Cellere e Latera garantendo una maggiore e migliore promozione al fine di raggiungere un pubblico sempre più vasto e favorendo una nuova consapevolezza sul patrimonio artistico e culturale presente sul territorio dei comuni sedi di attuazione. Di seguito verrá invece illustrato attraverso l’utilizzo delle tabelle come sono stati individuati gli obiettivi specifici del progetto a partire dai bisogni riscontrati e come questi possono essere descritti da indicatori verificabili. CRITICITA’/BISOGNI OBIETTIVI
Bisogno 1. Necessità di incrementare l’offerta culturale in modo da assicurare una sempre più ampia e qualificata conoscenza e fruizione dei beni e del patrimonio culturale e del territorio.
Obiettivo 1.1 Aumentare il numero degli utenti che usufruiscono dell’offerta culturale dei Comuni di Cellere e Latera
Obiettivo 1.2 Potenziare il livello di promozione e di informazione degli eventi culturali del comune di Cellere e Latera
Bisogno 2 Necessità di incrementare la conoscenza e la fruizione del Museo del Brigantaggio e del Museo della Terra
Obiettivo 2.1 Aumentare il numero di presenze nei 2 Musei
Obiettivo 2.2 Organizzazione e gestione di attività didattiche all’interno dei Musei con particolare attenzione verso disabili, giovani in età scolare ed anziani
Obiettivo 2.3 Promozione e pubblicizzazione delle iniziative culturali
OBIETTIVO INDICATORI
Obiettivo 1.1 Aumentare il numero degli utenti che usufruiscono dell’offerta culturale dei Comuni di Cellere e Latera
Indicatore 1.1.1 Aumento del numero degli utenti attraverso l’incremento delle proposte culturali e alla costituzione di una rete di partenariato con le altre realtà culturali della Provincia di Viterbo
Obiettivo 1.2 Potenziare il livello di promozione e di informazione degli eventi culturali dei Comune di Cellere e Latera
Indicatore 1.2.1 Numero eventi organizzati e pubblicizzati su mezzi stampa e web
Indicatore 1.2.2 Maggiore % di gradimento da parte dei turisti verifica tramite la distribuzione di questionari
Obiettivo 2.1 Aumentare il numero di presenze nei 2 Musei
Indicatore 2.1.1 Aumento delle proposte attrattive sul territorio offerta visite guidate
Obiettivo 2.2 Organizzazione e gestione di attività didattiche all’interno dei Musei
Indicatore 2.2.1 Numero laboratori per scuole, per anziani e perutenti diversamente abili
INDICATORI ex ANTE Ex POST
Indicatore 1.1.1 Aumento del numero degli utenti attraverso l’incremento delle proposte culturali e alla costituzione di una rete di partenariato con le altre realtà culturali della Provincia di Viterbo
‐Numero iniziative/anno: 6 Latera, 8 Cellere ‐Numero frequentatori/anno nei 2 Comuni: 5.500 (3.400 Cellere, 2.100 Latera) ‐Numero partnership attivate dai 2 Comuni: 2
‐Numero iniziative/anno nei 2 Comuni: 7 Latera, 9 Cellere ‐Numero frequentatori/anno: 6.500 (4.000 Cellere, 2.500 Latera) ‐Numero partnership attivate:4
Indicatore 1.2.1 Numero eventi organizzati e pubblicizzati su mezzi stampa e web
‐Numero uscite stampa e sui media televisivi, radiofonici e on line/evento:4
‐ Numero uscite stampa e sui media cartacei televisivi e on line/evento:6
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‐Numero conferenze stampa/evento: 1 ‐ Numero medio accessi al sito/giorno:6 per ognuno dei siti comunali ‐Brochures/evento:1
‐Confermare numero conferenze stampa/evento:1 ‐ Numero medio accessi al sito/giorno:8 per ognuno dei siti comunali ‐Mantenere il numero di Brochures/evento:1
Indicatore 1.2.2 Maggiore % di gradimento da parte dei turisti verifica tramite la distribuzione di questionari
0 1 questionario di valutazione delle iniziative culturali
Indicatore 2.1.1 Aumento delle proposte attrattive sul territorio offerta visite guidate
‐ Numero di convegni, Conferenze, presentazioni di libri, incontri con l’autore nei 2 Musei/anno: 2 ‐ Numero iniziative‐mostre nei 2 Musei/anno: 2 (1 per museo) ‐ Visite guidate attivate ma non continue durante l’orario d’apertura ‐ Pannellistica materiale informativo in lingua inglese non adeguato
‐ Numero di convegni, Conferenze, presentazioni di libri, incontri con l’autore nei 2 Musei/anno: 4 (2 Museo Brigantaggio e 2 Museo della Terra) ‐ Numero iniziative‐mostre nei 2 Musei/anno: 4 (2 per museo) ‐ Visite guidate: sempre attive durante gli orari di apertura ‐ Miglioramento del materiale promozionale in inglese esistente e della pannelistica delle sale
Indicatore 2.2.1 Numero laboratori per scuole, per anziani e per utenti diversamente abili
‐Numero di Laboratori di attivitàcon anziani e utenti disabili/museo:1 ‐Numero di scolaresche accolte/anno:5 per ogni museo
‐ Numero di Laboratori di attività con anziani e utenti disabili nei 2 Musei: 3 per ogni museo per un totale di 6 ‐Numero di scolaresche accolte/anno nei 2 Musei :10 per ogni museo
Obiettivi rivolti agli operatori volontari di SC: • formazione ai valori dell’impegno civico, della pace e della nonviolenza dando attuazione alle linee guida della formazione generale al SCN e al Manifesto ASC 2007; • apprendimento delle finalità, delle modalità e degli strumenti del lavoro di gruppo finalizzato alla acquisizione di capacità pratiche e di lettura della realtà, capacità necessarie alla realizzazione delle attività del progetto e successivamente all’inserimento attivo nel mondo del lavoro, a cominciare dai soggetti no profit; • fornire ai partecipanti strumenti idonei all’interpretazione dei fenomeni socio‐culturali al fine di costruire percorsi di cittadinanza attiva e responsabile; • crescita individuale dei partecipanti con lo sviluppo di autostima e di capacità di confronto, attraverso l’integrazione e l’interazione con la realtà territoriale.
9) Descrizione delle attività con la relativa tempistica, ruolo degli operatori volontari e altre
risorse umane impiegate nel progetto (*)
9.1) Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi (*) Ideazione del progetto Il progetto “Cultura da valorizzare” si inserisce all’interno dei servizi, progetti ed attività che i
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Comuni di Cellere e Latera attuano annualmente sul territorio. L’ideazione è nata dall'esigenza di migliorare e diffondere le proposte culturali ed informative offerte dalle iniziative culturali comunali, dal “Museo del Brigantaggio” e dal “Museo della Terra” con l’obiettivo di favorire una nuova consapevolezza sul patrimonio artistico e culturale presente sul territorio dei comuni sedi di attuazione. E’ forte inoltre l'urgenza di incentivare maggiormente la frequentazione delle iniziative culturali comunali da parte di utenti con bisogni speciali in età scolare Costruzione del progetto In questo secondo momento si è stata organizzata la fase di costruzione del progetto e tenendo presenti i bisogni emersi nella fase di ideazione, l'equipe progettuale costituita dai dipendenti dell’Assessorato alla Cultura dei Comuni di Latera e Cellere ha definito: ‐i bisogni emergenti ‐gli obiettivi da raggiungere con tale progetto di SCN ‐il numero dei ragazzi in SCN necessari per la tipologia di progetto ‐le risorse umane ed economiche da destinare ‐le azioni da intraprendere ‐le attività da sviluppare ‐Il programma di formazione generale e specifica ‐la metodologia di verifica ‐la definizione dell'equipe che insieme al progettista dovrà elaborare e seguire il progetto. Preparazione dell’elaborato progettuale In questa fase sono stati contattati i referenti e gli operatori dei partners previsti dal progetto, sono stati predisposti incontri e si sono verificate le risorse umane ed economiche che verranno messe in campo. Successivamente alle verifiche sopra descritte l’equipe locale ha elaborato il progetto di SCN, in seguito inviato per le valutazioni del caso allo staff di Arci Servizio Civile Nazionale. Azioni specifiche del progetto Nel progetto in oggetto gli operatori volontari in SC coadiuveranno il personale dei Comuni di Latera e Cellere, del Museo del Brigantaggio e del Museo della Terra nell’attivazione e nell’implementazione dei servizi previsti dal progetto, che, pensato in rete, realizzerà azioni comuni nelle 3 sedi di attuazione: Comune di Cellere, Museo del Brigantaggio e Museo della Terra di Latera. Si prediligerà la scelta metodologica del lavoro in rete, della partecipazione a tutti i livelli, valorizzando il contributo degli operatori volontari in SC quale possibilità di crescita in termini di partecipazione consapevole del territorio. Nel progetto “Cultura da valorizzare” saranno impegnati 4 operatori volontari: 1 al Comune di Cellere, 1 al Museo del Brigantaggio e 2 al Museo della Terra di Latera. Bisogno 1 Necessità di incrementare l’offerta culturale in modo da assicurare una sempre più ampia e qualificata conoscenza e fruizione dei beni e del patrimonio culturale e del territorio. Obiettivo 1.1 Aumentare il numero degli utenti che usufruiscono dell’offerta culturale dei Comuni di Cellere e Latera Attività 1.1.1 Aumentare il numero degli utenti attraverso l’incremento delle proposte culturali grazie alla costituzione di una rete di partenariato con le altre realtà culturali della Provincia di Viterbo Con questa attività si punterà ad aumentare il numero annuale di eventi culturali nei Comuni di Cellere e Latera dai 14 già presenti nei 2 territori comunali (tra i quali a Cellere: la festa del
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Patrono S.Egidio, la festa del del 1 Maggio , l’Agosto cellerese e a Latera: la festa del Patrono Sant’Angelo, la sagra del castagno ecc...ecc....) ai 16 previsti dal progetto; a tal proposito si predisporrà un calendario delle iniziative individuate. Si prevede che l’organizzazione e la realizzazione delle manifestazioni porterà nei Comuni un numero di frequentatori che si aggirerà intorno alle 6.500 unità. La gestione invece sarà supervisionata dalla Protezione Civile data la maturata esperienza nella direzione degli eventi di massa. L’organizzazione dei 16 eventi presuppone l’avvio di almeno due partnerships con i Comuni vicini e con la Provincia di Viterbo oltre al consolidamento della partnership esistente con l'EtnoMuseo Monti Lepini di Roccagorga (Latina) e con le ProLoco di Cellere e Latera (4 in totale come da indicatore). I 4 operatori volontari assegnati al progetto affiancheranno 2 addetti dell’Assessorato alla Cultura dei Comuni di Cellere e Latera, 2 membri del direttivo delle pro‐loco di Cellere (quella di Latera è momentaneamente inattiva), 2 rappresentanti delle Associazioni locali e 2 rappresentanti della Protezione Civile nell’organizzazione, la realizzazione e la gestione degli eventi. Obiettivo 1.2 Potenziare il livello di promozione e di informazione degli eventi culturali del comune di Cellere e Latera Attività 1.2.1 Aumentare la diffusione degli eventi organizzati su mezzi stampa e web nei 2 comuni Con la presente attività verrà garantita piena visibilità agli eventi organizzati dai Comuni di Cellere e Latera. L’iniziativa prevede 6 passaggi promozionali per ogni evento organizzato : 2 uscite sugli organi di stampa locale (1 un mese prima dell’evento ed 1 alla vigilia), 2 sui media televisivi o radiofonici locali (1 una settimana prima dell’evento ed 1 alla vigilia) e 2 sui media locali on line(1 una settimana prima dell’evento ed 1 alla vigilia). Ogni evento verrà inoltre presentato in una conferenza stampa dai Sindaci di Cellere o Latera 1 settimana prima dell’iniziativa. Per aumentare ulteriormente la visibilità si provvederà all’aggiornamento continuo del sito e della newsletter dei 2 Comuni ed alla realizzazione di una brochure informativa per ogni manifestazione organizzata da distribuire in tutta la Provincia di Viterbo. Due dei quattro operatori volontari assegnati al progetto affiancheranno 2 addetti dell’Ufficio Stampa dei Comuni di Cellere e Latera nelle iniziative di comunicazione su descritte. Attività 1.2.2 Monitorare il gradimento del pubblico partecipante tramite la distribuzione di questionari Con quest’attività si cercherà di avviare un processo di valutazione dei servizi offerti ai frequentatori degli eventi culturali dei Comuni di Cellere e Latera attraverso l’aggiornamento del questionario per la rilevazione del grado di soddisfazione/insoddisfazione dei servizi stessi. I risultati verranno elaborati e condivisi con la pro‐loco di Cellere e le associazioni locali in modo da realizzare un’analisi approfondita del tipo di utenza servita durante la manifestazioni e delle debolezze organizzative riscontrate dagli utenti in modo da poter modulare le iniziative future in maniera più consona, partecipativa ed efficiente. Due operatori volontari affiancheranno 2 addetti degli Assessorati alla Cultura dei 2 Comuni, 2 membri del direttivo della pro‐loco e 2 rappresentanti delle Associazioni locali nella redazione, la distribuzione e la raccolta dei questionari, nonchè nella elaborazione dei dati raccolti (Tipologia di utenza per sesso, età, Comune di provenienza e professione, rilevazione dei punti di forza e debolezza ecc...). Bisogno 2 Necessità di incrementare la conoscenza e la fruizione del Museo del Brigantaggio e del Museo della Terra Obiettivo 2.1
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Aumentare il numero di presenze nei 2 Musei Attività 2.1.1 Ampliamento dell’orario di apertura dei Musei Con tale attività si provvederà all’ampliamento dell’orario di fruibilità dei Musei passando dalle attuali 30 ore di apertura alle 51 future, favorendo le visite dei cittadini ed in particolar modo degli studenti, delle persone diversamente abili e degli anziani, rendendo così il Museo del Brigantaggio ed il Museo della Terra degli spazi aperti di aggregazione territoriale. Il prolungamento degli orari di apertura dei musei avverrá soprattutto nei giorni festivi e prefestivi in modo da avvicinare alla storia di Latera e Cellere un pubblico sempre piú vasto, contribuendoalla rivitalizzazione dei due comuni restituendoli ai residenti ed ai turisti che sceglieranno Latera e Cellere come loro meta. Due operatori volontari assegnati a tale attività che affiancheranno il personale (6 persone per ogni Museo) delle 2 strutture nell’accoglienza agli utenti. Attività 2.1.2. Potenziare la diversificazione dell’offerta e mettere a disposizione visite guidate L’attività prevede il miglioramento della qualità dell’offerta culturale dei Musei grazie ad un ampliamento delle iniziative proposte. In particolare si prevede l’organizzazione di almeno 2 eventi tra convegni, conferenze, presentazioni di libri ed incontri con l’autore in ognuno dei 2 Musei (per un totale di 4) oltre a proporre almeno 4 mostre tematiche sul brigantaggio maremmano e 2 sulla vita ed il lavoro contadino ( 2 per Museo). Una più completa fruizione dei servizi museali sarà garantita dal miglioramento del servizio di visite guidate, da rendere permanente durante gli orari di apertura, che permetterà di avvicinare gli utenti alla piena comprensione e consapevolezza delle tematiche dei 2 Musei. Inoltre si provvederà a un miglioramento della veste grafica del materiale promozionale già presente (brochure, volantini, pannellistica delle sale espositive) e della relativa traduzione in lingua inglese. I 2 operatori volontari assegnati a questa attività affiancheranno 2 addetti museali per ognumo dei Musei nella realizzazione delle attività appena descritte. Attività 2.1.3 Utilizzare i locali comunali della Pro‐Loco per la promozione socio – culturale dei Musei L’attività prevede almeno 2 riunioni annuali tra le componenti attive nella realizzazione e gestione degli eventi museali (mostre, conferenze, incontri, animazioni, percorsi didattici per le scuole, ecc.), in modo da migliorare il coordinamento per la promozione socio‐culturale del Museo del Brigantaggio e del Museo della Terra. I 2 operatori volontari assegnati all’attività assisteranno alle riunioni insieme ai Responsabili dei 2 Musei, gli Assessori alla Cultura dei 2 comuni coinvolti, il direttore della pro‐loco, i rappresentanti delle Associazioni locali e 1 rappresentante della Protezione Civile. Obietivo 2.2 Organizzazione e gestione di attività didattiche all’interno dei Musei Attività 2.2.1 Organizzare laboratori per scuole, gli anziani e gli utenti diversamente abili L’attività prevede l’organizzazione nei 2 Musei di una serie di laboratori per ragazzi in età scolare, utenti con disabilitá e anziani che sappiano rispondere alla necessità di rinnovare, a partire dai “saperi locali” e dalle specificità culturali, le ragioni dell’appartenenza ad un’identità cittadina, contadina e comunitaria, fornendo gli strumenti per comprendere ed affrontare una realtà specifica. Partendo dagli spunti offerti dall’allestimento, i percorsi didattici che il Museo di Cellere propone hanno come tematiche principali:a) la storia di Cellere b) le modalità di rappresentazione del reale c) l'impatto della modernità nella cultura italiana d) la lettura
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antropologica del brigantaggio maremmano. La durata media dei laboratori sará di mezza giornata. Mentre i percorsi didattici offerti dal Museo di Latera avranno come tematiche principali: a) la storia di Latera b) l’antropologia visuale c) la contrapposizione tra il borgo e la campagna d) visite alle chiese rurali di San Rocco, San Sebastiano e Madonna della Cava. Gli strumenti utilizzati durante i laboratori andranno dai video, alle fotografie sino alla lettura di testi popolari e saranno adeguatamente correlati al tipo di utenza partecipante: per gli utenti diversamente abili ad esempio verranno messi a disposizione delle spiegazioni con il linguaggio dei segni (per i non udenti), dei testi in Braille (non vedenti) dei percorsi sensoriali (per gli autisitici) e del personale preparato nell’approccio con la disabilità (Fattorie solidali da anni si occupa di attività che abbiano una funzione educativa, terapeutico‐riabilitativa e di inclusione sociale). Si prevede che possano accedere ai servizi di ognuno dei 2 Musei almeno 10 scolaresche durante l’anno. I 4 operatori volontari assegnati al progetto affiancheranno il personale delle 2 strutture (6 persone in ognuno dei 2 Musei) e 2 addetti di Fattorie solidali nella realizzazione delle laboratori appena descritti.
Gli obiettivi progettuali verranno verificati durante lo svolgimento del progetto attraverso un monitoraggio di gradimento tramite la distribuzione di questionari Con questa attività si cercherà di avviare un processo di valutazione dei servizi offerti, messi in atto con la realizzazione del progetto, mettendo a punto un questionario per la rilevazione del grado di soddisfazione/insoddisfazione rivolto ai frequentatori dei 2 Musei, in modo da individuare gli eventuali punti di debolezza sui quali agire per un miglioramento dei servizi stessi. I dati raccolti per fini statistici, riguarderanno in particolare: il numero di accessi giornalieri e settimanali tipologia di utenza (sesso, età, Comune di provenienza e Professione) la tipologia del materiale preso in visione il tempo medio di permanenza presso la struttura la verifica della soddisfazione dell’utente al termine della consultazione i punti di forza rilevati i punti di debolezza rilevati
I risultati verranno poi elaborati con in modo da poter modulare le iniziative future in maniera più consona alle esigenze dell’utenza. I 2 operatori volontari assegnati a tale attività affiancheranno i Responsabili delle 2 strutture nell’aggiornamento dei questionari, e i 2 addetti dei 2 Musei nella distribuzione e raccolta degli stessi, nonchè nell’elaborazione dei dati raccolti.
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9.2) Tempi di realizzazione delle attività del progetto descritte al punto 9.1(*) Diagramma di Gantt:
Fasi ed Attività 1° mese
2° mese
3° mese
4° mese
5° mese
6° mese
7° mese
8° mese
9° mese
10° mese
11° mese
12° mese
AREA DI BISOGNO 1 Necessità di incrementare l’offerta culturale in modo da assicurare una sempre più ampia e qualificata conoscenza e fruizione dei beni e del patrimonio
culturale e del territorio.
Obiettivo 1.1 Aumentare il numero degli utenti che usufruiscono dell’offerta culturale dei Comuni di Cellere e Latera
Attività 1.1.1 Aumentare il numero degli utenti attraverso l’incremento delle proposte culturali grazie alla costituzione di una rete di partenariato con le altre realtà culturali della Provincia di Viterbo
Obiettivo 1.2 Potenziare il livello di promozione e di informazione degli eventi culturali del comune di Cellere e Latera
Attività 1.2.1 Aumentare la diffusione degli eventi organizzati su mezzi stampa e web nei 2 comuni
Attività 1.2.2Monitorare il gradimento del pubblico partecipante tramite la distribuzione di questionari
AREA DI BISOGNO 2 Necessità di incrementare la conoscenza e la fruizione del Museo del Brigantaggio e del Museo della Terra
Obiettivo 2.1 Aumentare il numero di presenze nei 2 Musei
Attività 2.1.1 Ampliamento dell’orario di apertura dei Musei
Attività 2.1.2. Potenziare la diversificazione dell’offerta e mettere a disposizione visite guidate
Attività 2.1.3 Utilizzare i locali comunali della Pro‐Loco per la promozione socio – culturale dei Musei
Obietivo 2.2 Organizzazione e gestione di attività didattiche all’interno dei Musei
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Attività 2.2.1 Organizzare laboratori per scuole, gli anziani e gli utenti diversamente abili
Monitoraggio di gradimento, delle attività progettuali, tramite la distribuzione di questionari
Monitorare il gradimento del pubblico partecipante alle iniziative progettuali tramite la distribuzione di questionari
AZIONI TRASVERSALI
Avvio progetto, inserimento degli operatori volontari, incontro di coordinamento progettuale
Formazione Specifica
Formazione Generale
Informazione e sensibilizzazione
Monitoraggio operatori volontari
Monitoraggio olp
Azioni trasversali: Durante tutto il periodo di servizio civile, dalla formazione generale, (box 30/35) a quella specifica, (box 36/42), al monitoraggio (box 22), sono previste attività che permetteranno ai giovani partecipanti al progetto di sviluppare le competenze poi attestate (box 29). I giovani partecipanti al progetto saranno altresì coinvolti nelle azioni di diffusione e sensibilizzazione previste dal progetto (box 18). Il complesso di tutte le attività previste dal progetto sono funzionali alla realizzazione delle finalità previste dalla legislazione nazionale (Legge 6 marzo 2001 n. 64 e Legge 6 giugno 2016 n. 106).
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9.3) Ruolo ed attività previste per gli operatori volontari nell’ambito del progetto (*) In relazione alle azioni descritte nel precedente punto 9.1 gli operatori volontari in SC coadiuveranno con un ruolo di supporto il personale dei Comuni di Latera e Cellere, del Museo del Brigantaggio e del Museo della Terra nell’attivazione e nell’implementazione dei servizi previsti dal progetto. Inizialmente gli operatori volontari in SC saranno inseriti nelle strutture ospitanti cosí che possano essere consapevoli del funzionamento del servizio, dei differenti livelli di responsabilitá del personale, e di quanto compete loro. Successivamente, compatibilmente con i tempi residui lasciati dalla formazione generale nel corso dei primi mesi, dopo una fase di “osservazione” delle attivitá cominceranno una fase di formazione specifica e l’inserimento al servizio con l’affiancamento del personale dipendente specificamente preposto. Preventivamente all’avvio ai differenti servizi e ai differenti livelli di responsabilitá relativa che gli operatori volontari avranno, si realizzerá la formazione necessaria e il controllo dell’assimilazione della stessa per opera del personale responsabile di ogni distinto servizio. Gli operatori volontari avranno sempre come referenti i responsabili locali di progetto (OLP) per essere consultati in caso di necessità, nonché tutte le figure di professionisti che compongono l’organico delle differenti strutture. Il numero degli operatori volontari richiesti per la realizzazione del progetto è di 4 unità ed è rapportata al contesto territoriale e settoriale entro il quale si colloca, alla tipologia dell’utenza, agli obiettivi fissati ed alle azioni previste per la loro realizzazione. Saranno impiegati nelle 3 sedi previste dal progetto: 1 al Comune di Cellere, 1 al Museo del Brigantaggio e 2 al Museo della Terra di Latera. Gli operatori volontari presteranno il proprio servizio prevalentemente in una singola sede indicata nel progetto, ma per la proficua realizzazione del progetto stesso, gli operatori volontari per alcune fasi o attività progettuali potranno svolgere comunque il proprio servizio in tutte le sedi previste dal progetto, e potranno essere altresì coinvolti in iniziative che comportano anche attività all’esterno delle rispettive sedi, sul territorio comunale ed in altri contenitori culturali, luoghi e sedi del Comune, anche perché alcune delle attività progettuali si realizzano sul territorio, ivi comprese quelle di divulgazione dell’esperienza del Servizio Civile, di formazione, di momenti di aggregazione, ecc. Di seguito il dettaglio del ruolo degli operatori volontari in SC in relazione ad ognuna delle attivitá previste dal progetto:
Obiettivi Attivita’ Ruolo
Obiettivo 1.1 Aumentare il numero degli utenti che usufruiscono dell’offerta culturale dei Comuni di Cellere e Latera
Attività 1.1.1 Aumentare il numero degli utenti attraverso l’incremento delle proposte culturali grazie alla costituzione di una rete di partenariato con le altre realtà culturali della Provincia di Viterbo
Supporto all’organizzazione, la realizzazione e la gestione degli eventi. Gli operatori volontari si occuperanno dei contatti con l’esterno e dell’organizzazione logistica, predisporranno i materiali, si occuperanno dell’accoglienza e del servizio informazioni.
Obiettivo 1.2 Potenziare il livello di promozione e di informazione degli eventi culturali dei Comuni di Cellere e Latera
Attività 1.2.1 Aumentare la diffusione degli eventi organizzati su mezzi stampa e web nei 2 comuni
Supporto all’addetto stampa del Comune nelle attività di visibilità. Gli operatori volontari si occuperanno dei contatti con i mezzi di comunicazione stampa e tv, aggiornano il sito
Attività 1.2.2 Monitorare il gradimento del pubblico partecipante tramite la distribuzione di questionari
Supporto nella redazione e distribuzione del questionario di valutazione e supporto all’analisi dei dati. Gli operatori volontari distribuiscono i questionari ai visitatori e registrano le risposte e analizzano i dati ottenuti
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Obiettivo 2.1 Aumentare il numero di presenze nel Musei
Attività 2.1.1 Ampliamento dell’orario di apertura del Musei
Supporto alle attività del personale museale. Accoglienza dei visitatori, diffusione del materilae promozionale prodotto ed aggiornato
Attività 2.1.2 Potenziare la diversificazione dell’offerta e mettere a disposizione visite guidate
Supporto all’organizzazione di convegni, conferenze, presentazioni di libri ed incontri con l’autore Supporto alla realizzazione delle visite guidate Si occuperanno dei contatti con l’esterno e dell’organizzazione logistica, predisporranno i materiali, si occuperanno dell’accoglienza e del servizio informazioni. Si occuperanno della traduzione in lingua inglese (affiancati dal personale di riferimento), del materiale informativo e della pannellistica
Attività 2.1.3 Utilizzare i locali comunali della Pro‐Loco per la promozione socio – culturale dei Musei
Partecipazione agli incontri organizzati si occuperanno dei contatti con l’esterno e dell’organizzazione logistica, predisporranno i materiali. Avranno ache ruoli di segreteria organizzativa: verbali riunioni, agenda degli incontri
Obiettivo 2.2 Organizzazione e gestione di attività didattiche all’interno dei Musei
Attività 2.2.1 Organizzare laboratori per scuole, gli anziani e gli utenti diversamente abili
Supporto all’organizzazione e realizzazione dei laboratori, si occuperanno dei contatti con l’esterno e dell’organizzazione logistica, predisporranno i materiali, si occuperanno dell’accoglienza e del servizio informazioni.
9.4) Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste, con la specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette attività (*) Di seguito il dettaglio delle risorse umane impiegate ed il rispettivo ruolo all’interno di ognuna delle attivitá previste dal progetto:
Attività del progetto Professionalità Ruolo nell’attività Numero
Attività 1.1.1 Aumentare il numero degli utenti attraverso l’incremento delle proposte culturali grazie alla costituzione di una rete di partenariato con le altre realtà culturali della Provincia di Viterbo
Addetti Assessorato alla Cultura dei 2 Comuni
Curano le attività di organizzazione e responsabili coordinamento
1 comune di Latera 1 comune di Cellere
Membri direttivo pro‐loco
Supporto all’organizzazione delle attività culturali nei comuni di Latera e Cellere
2
Rappresentanti Associazioni locali
Supporto all’organizzazione delle attività culturali nei comuni di Latera e Cellere
2
Rappresentanti della Protezione Civile
Responsabili gestione degli eventi nei comuni di Latera e Cellere
2
Attività 1.2.1 Aumentare la diffusione
Addetti Ufficio Stampa dei Comuni di Cellere e
Curano la visibilità degli eventi organizzati nei
1 comune di Latera1 comune di Cellere
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degli eventi organizzati su mezzi stampa e web nei 2 comuni
Latera comuni di Latera e Cellere
Attività 1.2.2 Monitorare il gradimento del pubblico partecipante tramite la distribuzione di questionari
Addetti Assessorato alla Cultura
Responsabili redazione questionario di valutazione
1 comune di Latera 1 comune di Cellere
Membri direttivo pro‐loco
Responsabili distribuzione questionario di valutazione
2
Rappresentanti Associazioni locali
Supporto alla distribuzione questionario di valutazione
2
Attività 2.1.1 Ampliamento dell’orario di apertura dei Musei
Personale Museo del Brigantaggio e Museo
della Terra
Funzioni varie per il funzionamento del museo e per la messa in opera di tutte le attività previste dal progetto
6 Museo del Brigantaggio
6 Museo della Terra
Attività 2.1.2 Potenziare la diversificazione dell’offerta e mettere a disposizione visite guidate
Operatori culturali dei 2 complessi museali
Organizzazione di convegni, conferenze, presentazioni di libri ed incontri con l’autore Realizzazione delle visite guidate Preparazione del materiale promozionale
2 Museo del Brigantaggio
2 Museo della Terra
Attività 2.1.3 Utilizzare i locali comunali della Pro‐Loco per la promozione socio – culturale dei Musei
Responsabili del Museo Responsabili realizzazione e gestione degli eventi nei 2 Musei
1 Museo del Brigantaggio
1 Museo della Terra
Assessori alla Cultura Supporto realizzazione e gestione degli eventi nei 2 Musei
1 comune di Latera 1 comune di Cellere
Direttore pro‐loco Supporto realizzazione e gestione degli eventi museali
1
Rappresentanti Associazioni locali
Supporto realizzazione e gestione degli eventi museali
1
Rappresentante della Protezione Civile
Supporto realizzazione e gestione degli eventi museali
1
Attività 2.2.1 Organizzare laboratori per scuole, gli anziani e gli utenti diversamente abili
Operatori culturali dei 2 complessi museali
Organizzazione e realizzazione di laboratori
2 Museo del Brigantaggio
2 Museo della Terra
Addetti Fattorie solidali Sostegno agli utenti disabili
2
10) Numero degli operatori volontari da impiegare nel progetto (*)
11) Numero posti con vitto e alloggio
4
0
21
12) Numero posti senza vitto e alloggio
13) Numero posti con solo vitto
14) Numero ore di servizio settimanali degli operatori volontari, oppure, in alternativa,
monte ore annuo (*) Con un minimo di 20 ore e un massimo di 36 ore settimanali, monte ore su cui si sommano 20 giorni di permesso retribuito
15) Giorni di servizio settimanali degli operatori volontari (minimo 5, massimo 6)(*) 16) Eventuali particolari obblighi degli operatori volontari durante il periodo di servizio:
Le giornate di formazione potrebbero essere svolte anche nella giornate del sabato. Ci saranno alcuni fine settimana impegnati per la realizzazione di eventi
CARATTERISTICHE ORGANIZZATIVE
17) Sede/i di attuazione del progetto, Operatori Locali di Progetto e Responsabili Locali di Ente
Accreditato (*): Voce non compilata in quanto il sistema "Helios" la genera automaticamente sulla base dei dati inseriti, e all'atto dell'attivazione della funzione "presenta", la include nella documentazione del progetto. 18) Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile universale con indicazione delle
ore dedicate:
Complessivamente, gli Operatori volontari del SC saranno impegnati nelle azioni di diffusione del Servizio Civile per un minimo di 21 ore ciascuno nei 6 mesi centrali del progetto, come di seguito articolato: Gli Operatori volontari del SC partecipanti al progetto, nell’ambito del monte ore annuo, saranno direttamente coinvolti nelle attività di promozione e sensibilizzazione del Servizio Civile Universale che l’ente intende attuare almeno tramite incontri presso: ‐ associazioni, precipuamente giovanili con cui la sede Arci Servizio Civile locale organizza attività di informazione e promozione. ‐ luoghi, formali ed informali, di incontro per i giovani (scuole, università, centri aggregativi, etc.) con cui la sede di attuazione intrattiene rapporti nell’ambito della propria attività istituzionale. Verranno programmati un minimo di 3 incontri di 3 ore cadauno, durante i quali gli operatori volontari in SC potranno fornire informazioni sul servizio civile nazionale, grazie alle conoscenze acquisite durante la formazione generale. Inoltre un giorno al mese, presso la sede di attuazione o presso la sede locale di Arci Servizio Civile, gli operatori volontari in SC saranno direttamente coinvolti nell’attività degli sportelli informativi sul Servizio Civile Universale, propri delle nostre associazioni Arci Servizio Civile, che
4
0
1.145
5
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da anni forniscono informazioni e promuovono il SCU nel territorio, per complessive 12 ore. Le azioni sopra descritte tendono a collegare il progetto stesso alla comunità locale dove gli operatori volontari del SC prestano servizio, portando alla luce (tramite la loro testimonianza diretta) le positive ricadute del progetto nel contesto in cui esso interviene. L’azione informativa, di promozione e sensibilizzazione viene intesa quale attività continuativa che tende a coinvolgere attivamente gli operatori volontari in SC e si esplica in 3 differenti fasi: ‐ informazione sulle opportunità di Servizio Civile (da effettuare ex ante, precipuamente nel periodo di vigenza del bando tramite le sotto indicate modalità di comunicazione sociale) ‐ sensibilizzazione alla pratica del SCU (effettuata in itinere, con i succitati interventi presso i “luoghi aggregativi” e coinvolgendo in modo attivo i giovani tramite le associazioni suddette) ‐ diffusione dei risultati del progetto (da effettuare ex post, anche grazie alla partecipazione dei giovani in SCU alle attività promozionali dell’associazione) Comunicazione sociale: il testo del progetto e le modalità di partecipazione verranno pubblicati sul sito internet dell’ente per l’intera durata del bando (www.arciserviziocivile.it). Verrà inoltre diffuso materiale informativo presso le sedi di attuazione di Arci Servizio Civile interessate dal progetto, con particolare attenzione agli sportelli informativi che le nostre sedi di assegnazione organizzano nel proprio territorio. La sede locale di Arci Servizio Civile curerà la possibile diffusione del progetto sui media locali, regionali e nazionali presenti nel proprio territorio.
19) Criteri e modalità di selezione degli operatori volontari non verificati in sede di accreditamento (*)
20) Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento o acquisiti da altri enti (*)
Ricorso a sistema selezione depositato presso il Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale descritto nel modello: ‐ Mod. S/REC/SEL ‐ Sistema di Reclutamento e Selezione
21) Piano di monitoraggio interno per la valutazione dell’andamento delle attività del progetto (*)
22) Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sede di accreditamento o acquistati da altri enti (*)
Ricorso a sistema di monitoraggio depositato presso il Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale descritto nel modello: ‐ Mod. S/MON/VAL ‐ Sistema di Monitoraggio e Valutazione
23) Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli richiesti
dal decreto legislativo, n. 40 del 6 marzo 2017:
I candidati dovranno predisporre, come indicato negli allegati alla domanda di partecipazione, il proprio curriculum vitae, evidenziando in esso eventuali pregresse esperienze nel settore.
SI
SI
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24) Eventuali risorse finanziarie aggiuntive destinate in modo specifico alla realizzazione del progetto:
Per la realizzazione del progetto i comuni di Latera e Cellere destineranno le seguenti risorse finanziarie valorizzate necessarie alla realizzazione del progetto
FORMAZIONE SPECIFICA
Compenso docenti € 1.200,00
Costo totale della cancelleria per la formazione specifica € 500,00
Subtotal € 1.700,00
PROMOZIONE S.C. E PUBBLICIZZAZIONE PROGETTO
Spazi pubblicitari su mass media a diffusione locale € 3.000,00
Materiale divulgativo (brochures, volantini ecc...) € 1.000,00
RISORSE TECNICHE E STRUMENTALI AL PROGETTO
Materiali di cosumo (dispense, colori, carta, penne, taglierini ecc... ) € 1.000,00
Sedi ed attrezzature (pc, fotocopiatrici, proiettore, plotter, impianto amplificazione, scrianie, aule per incontri/riunioni)
€ 6.000,00
Spese di viaggio per spostamenti specifici € 150,0
Utenze dedicate € 3.000
RISORSE UMANE
Personale bibliotecario specifico coinvolto nel progetto € 9.000,00
Subtotale € 22.150,00
Totale € 24.850
25) Eventuali reti a sostegno del progetto (partners):
Partner Tipologia Attività (rispetto alla voce 9.1)
ProLoco Cellere Associazione di volontariato C.F. 90013540563
‐ Organizzazione e realizzazione di 15 manifestazioni ‐ Mettere a punto un questionario per la rilevazione del grado di soddisfazione/insoddisfazione dei servizi offerti ai frequentatori degli eventi culturali dei Comuni di Cellere e Latera ‐ Organizzazione di 2 riunioni annuali tra le componenti attive del progetto sulla realizzazione e gestione degli eventi museali
Protezione Civile No profit C.F.
‐ Organizzazione e realizzazione di 15 manifestazioni ‐ Organizzazione di 2 riunioni annuali tra le componenti attive del progetto sulla realizzazione e gestione degli eventi museali
Fattorie Solidali Onlus C.F. 01909660563
Organizzazione di laboratori per scuole, gli anziani e gli utenti diversamente abili
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26) Risorse tecniche e strumentali necessarie per l’attuazione del progetto (*)
Gli operatori volontari in SC saranno integrati nei processi della quotidiana attività istituzionale dei due Comuni, ed avranno a disposizione tutti gli impianti tecnologici e logistici presenti nelle sedi di attuazione. In coerenza con gli obiettivi (box 8) e le modalità di attuazione (box 9.1) del progetto, si indicano di seguito tutte le risorse tecniche e strumentali ritenute necessarie ed adeguate per l’attuazione del progetto e fornite dai due Comuni: Obiettivo 1.1 Aumentare il numero degli utenti che usufruiscono dell’offerta culturale dei Comuni di Cellere e Latera Obiettivo 1.2 Potenziare il livello di promozione e di informazione degli eventi culturali dei Comuni di Cellere e Latera
Risorse tecniche e strumentali
Descrizione risorse Adeguatezza
Tecnologie facilitatrici della informazione, della comunicazione
Comune Latera: 4 Computer con stampanti e connessione internet, plotter, programmi di editing e grafica 1 Fotocamera e videocamera digitale 1 automezzo Comune Cellere: Latera: 3 Computer con stampanti e connessione internet, plotter, programmi di editing e grafica. 1 Fotocamera e videocamera digitale 1 automezzo
Utilizzati per agevolare la fruibilità dei servizi. A disposizione per attività di archiviazione, catalogazione, organizzazione banca dati, elaborazione monitoraggio, ideazione creazione materiale informativo e divulgativo. Tramite le fotocamera e videocamera digitali si conserverà memoria degli eventi Gli automezzi permetteranno gli spostamenti degli operatori volontari per lo svolgimento di alcune attività al di fuori delle sedi assegnate
Risorse Logistiche Comune Latera: 2 Stanze, 3 scrivanie, telefoni, fax, 2 fotocopiatrici, materiale di cancelleria Comune Cellere: 2 Stanze, 3 scrivanie, telefoni, fax, 2 fotocopiatrici, materiale di cancelleria
Garantire lo svolgimento delle attività di informazione degli eventi culturali di Cellere e Latera e di valutazione dei servizi offerti ai frequentatori degli eventi culturali dei Comuni di Latera e Cellere
Obiettivo 2.1 Aumentare il numero di presenze nel MuseiObiettivo 2.2 Organizzazione e gestione di attività didattiche all’interno dei Musei
Risorse tecniche e strumentali
Descrizione risorse Adeguatezza
Sale musei Museo del Brigantaggio: 4 sale dotate di arredi adeguati (scrivanie, tavoli lettura, sedie) Front office Museo della Terra: 3 sale dotate di arredi adeguati (scrivanie, tavoli lettura, sedie) Front office
Utilizzate per l’accoglienza dei gruppi, per la realizzazione di incontri a tema, convegni, incontri con gli autori
Tecnologie facilitatrici della informazione, della comunicazione
Museo Latera: 4 Computer con stampanti e connessione internet, programmi di editing e grafica. Museo Cellere: 4 Computer con stampanti e connessione internet, programmi di editing e grafica. 1 Software grafica per il rinnovamento del materiale promozionale
Utilizzati per agevolare la fruibilità dei servizi. A disposizione per attività di archiviazione, catalogazione, organizzazione banca dati, elaborazione monitoraggio, ideazione creazione materiale informativo e divulgativo e traduzione in lingua inglese
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Risorse Logistiche Museo Latera: 2 Stanze, 2 scrivanie, 2 telefoni, 1 fax, 2 fotocopiatrici, materiale di cancelleria 1 automezzo Museo Cellere: 2 Stanze, 3 scrivanie, 2 telefoni, 1 fax, 3 fotocopiatrici, materiale di cancelleria 1 automezzo
Garantire lo svolgimento delle attività di informazione degli eventi culturali di del Museo del Brigantaggio e del Museo di Cellere e della Terra di Latera e di valutazione dei servizi offerti ai frequentatori degli eventi culturali dei 2 Musei. Gli automezzi permetteranno gli spostamenti degli operatori volontari per lo svolgimento di alcune attività al di fuori delle sedi assegnate
Sala proloco Cellere
2 sale dotate di arredi adeguati (scrivanie, tavoli , sedie, proiettore)
Utilizzate per coordinare la promozione socio‐.culturale del Museo del Brigantaggio e del Museo della Terra
CARATTERISTICHE DELLE COMPETENZE ACQUISIBILI 27) Eventuali crediti formativi riconosciuti:
28) Eventuali tirocini riconosciuti:
29) Attestazione delle competenze acquisite in relazione alle attività svolte durante l’espletamento del servizio utili ai fini del curriculum vitae
ASC Nazionale, in accordo con Emit Feltrinelli, ente titolato alla certificazione delle competenze (Albo Regione Lombardia, Sezione A, 1.08.2008), rilasciano l’attestato standard e l’attestato specifico, ai sensi dell’Allegato A dell’Avviso 16 Ottobre 2018 pubblicato sul sito del DGSCN. In particolare l’attestato standard contiene: dati anagrafici dell’operatore volontario, dati degli enti coinvolti nel progetto; titolo del progetto; indicazione del superamento delle prove selettive; data di inizio e fine servizio; sede di servizio; settore ed area di impiego. Nell’attestato standard è riportato il riferimento a: • le conoscenze che l’operatore volontario ha avuto l’opportunità di maturare attraverso la formazione generale e la formazione specifica sui rischi connessi all’impiego degli operatori volontari nei progetti di servizio civile ai sensi del Dlgs 81/2008 e s.m.i.; • le conoscenze e le capacità che l’operatore volontario ha avuto l’opportunità di maturare attraverso lo svolgimento del servizio civile, e cioè: la conoscenza dell’ente e del suo funzionamento, la conoscenza dell’area d’intervento del progetto, la migliore conoscenza del territorio in cui si realizza il progetto e la capacità di gestione del tempo in relazione all’orario di servizio. • le “competenze sociali e civiche”, di cui alla Raccomandazione del Parlamento
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FORMAZIONE GENERALE DEGLI OPERATORI VOLONTARI 30) Sede di realizzazione (*)
La formazione generale sarà erogata presso la Sala “Biancovolta” in Via delle Piagge n. 26 a Viterbo. Eventuali variazioni dell’indirizzo saranno comunicate tempestivamente.
31) Modalità di attuazione (*)
In proprio presso l’ente con formatori dell’ente .
32) Ricorso a sistemi di formazione verificati in sede di accreditamento o acquisiti da altri
enti (*)
SI Ricorso a sistema di formazione depositato presso il Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale descritto nel modello: ‐ Mod. S/FORM ‐ Sistema di Formazione
33) Tecniche e metodologie di realizzazione previste (*)
Europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006 relativa a competenze chiave per l'apprendimento permanente (2006/962/CE), che l’operatore volontario ha avuto l’opportunità di maturare attraverso lo svolgimento del servizio civile. Le competenze sociali e civiche includono competenze personali, interpersonali e interculturali e riguardano tutte le forme di comportamento che consentono alle persone di partecipare in modo efficace e costruttivo alla vita sociale e lavorativa, in particolare alla vita in società sempre più diversificate, come anche a risolvere i conflitti ove ciò sia necessario. La competenza civica dota le persone degli strumenti per partecipare appieno alla vita civile grazie alla conoscenza dei concetti e delle strutture sociopolitiche e all’impegno a una partecipazione attiva e democratica. Nell’attestato specifico saranno indicate le ulteriori competenze che l’operatore volontario ha avuto l’opportunità di maturare durante lo svolgimento del servizio, attraverso la realizzazione delle specifiche attività che lo hanno visto impegnato nell’ambito del progetto cui è stato assegnato. In particolare, le ulteriori competenze sono da riferire alle competenze chiave di cittadinanza, di cui al Decreto Ministeriale n.139 del 22 agosto 2007 del MIUR, ossia: imparare ad imparare, progettare, comunicare, collaborare e partecipare, agire in modo autonomo e responsabile, risolvere problemi, individuare collegamenti e relazioni, acquisire ed interpretare l’informazione.
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34) Contenuti della formazione (*)
35) Durata (*)
La durata complessiva della formazione generale è di 42 ore. Ai fini della rendicontazione, verranno tenute 32 ore di formazione in aula attraverso metodologie frontali e dinamiche non formali e ulteriori 10 ore attraverso formazione a distanza (FAD). In base alle disposizioni del Decreto 160 del 19/07/2013 “Linee guida per la formazione generale dei giovani in SCN” questo ente erogherà l’intero monte ore di formazione generale entro e non oltre il 180° giorno dall’avvio del progetto. La Formazione generale è parte integrante dei progetti ed è conteggiata a tutti gli effetti ai fini del monte ore.
FORMAZIONE SPECIFICA (RELATIVA AL SINGOLO PROGETTO) DEGLI OPERATORI VOLONTARI
36) Sede di realizzazione (*)
La formazione specifica sarà realizzata presso il Museo della terra che si trova in località Via San Sebastiano snc, 01010 Latera (VT). Eventuali variazioni verranno comunicate tempestivamente.
37) Modalità di attuazione (*)
La formazione specifica verrà effettuata in proprio, presso l’ente con formatori dell’ente di seguito indicati
38) Nominativo, dati anagrafici e competenze/esperienze specifiche del/i formatore/i in relazione
ai singoli moduli (*)
Dati anagrafici del formatore di formazione specifica
(Cognome, Nome, nato a, il)
Competenze/Titoli/ Esperienze specifiche
Modulo/i formativo/i
D’Aureli Marco Titolo di Studio: Laurea in Lettere e Filosofia presso Università degli Studi di Roma “La Sapienza” Ruolo ricoperto presso l’ente: Direttore Museo del Brigantaggio Comune di Cellere (VT) Esperienza nel settore: esperienza pluriennale nelle realtà museali Competenze nel settore: Docente di Antropologia culturale e Storia delle tradizioni popolari; realizzazione di ricerche d'archivio sul tema della bande di briganti maremmani; Ricognizione riguardante i musei appartenenti al Sistema museale
Modulo 1. 2.
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antropologico DEMOS (limi‐tatamente alle province di Viterbo e Rieti); Cura dell'allestimento della Mostra permanente di chiavi della collezione del Museo della terra di Latera
Zapponi Domenico Titolo di Studio: Conseguimento Diploma di Maturità Professionale Tecnico delle Industrie Meccaniche presso l’istituto Professionale Industria e Artigianato di Orvieto. Ruolo ricoperto presso l’ente (Comune di Latera): Istruttore Direttivo ‐ Titolare di posizione organizzativa in qualità di Responsabile dell’Area Amministrativa Esperienza nel settore: esperienza dal 1981 Competenze nel settore: responsabile dell’area finanziaria
Modulo 3.
39) Nominativo, dati anagrafici e competenze specifiche del formatore in riferimento al modulo concernente “formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego degli operatori volontari in progetti di servizio civile universale” (*)
Nominativi, dati anagrafici e competenze specifiche dei formatori in riferimento al modulo “formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego degli operatori volontari in progetti di servizio civile universale”: Andrea Morinelli: nato il 18/02/1969 a Torricella in Sabina (RI) ‐Laurea in Geologia ‐Abilitazione alla professione di Geologo; ‐Qualifica di Disaster Manager Certificato Cepas ‐Consulente per sicurezza, piani di protezione civile, ubicazione aree di emergenza, Legge 626/96 e DL 81/08, NTC 2008 e Microzonazione sismica, ricerche geologiche, stabilità dei versanti, ricerche di acqua, perforazioni, edifici, piani di protezione civile, cartografia dei rischi, geologia ambientale; ‐Realizza piani di fattibilità per aree di emergenza per Protezione Civile per i Comuni; ‐Progettista di corsi di formazione ad hoc sia per la formazione generale (corsi di recupero, corsi per enti esteri su progettazione e comunicazione interpersonale, sui comportamenti in emergenza), che per la formazione specifica (sui temi dei rischi connessi all’impiego degli operatori volontari in progetti di SC, DL 81 e sicurezza sul lavoro), coprogettista (per i contenuti, test, ricerche e materiali), autore e tutor della parte di formazione generale che ASC svolge in FAD (2007/2014); ‐dal 2003 ad oggi formatore accreditato presso l’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile con Arci Servizio Civile; ‐dal 2004, supervisione delle attività di SCN dei progetti di ASC, relativamente ai settori e ai luoghi di impiego indicati nel progetto. Vincenzo Donadio: nato il 14/07/1975 a Frankenthal (D) ‐Diploma di maturità scientifica ‐Responsabile del Servizio per la Prevenzione e la Protezione sul luogo di lavoro;
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‐Progettista di soluzioni informatiche, tecniche e didattiche per la Formazione a Distanza. ‐Progettista della formazione generale, specifica ed aggiuntiva; ‐Referente a livello nazionale per le informazioni sull’accreditamento (tempi, modi, DL 81 e sicurezza dei luoghi di lavoro e di SC); ‐Progettista ad hoc sia per la formazione generale (corsi di recupero, corsi per enti esterni su gestione e costruzione di piattaforme FAD, manutenzione e tutoraggio delle stesse), che per la formazione specifica ai sensi della Linee Guida del 19/07/2013(coprogettista per i contenuti, test, della formazione specifica che ASC svolge in FAD sul modulo di Formazione ed informazione sui Rischi connessi all’impiego nel progetto di SCN (2014); ‐Formatore accreditato presso l’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile con Arci Servizio Civile; ‐Responsabile informatico accreditato presso l’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile con Arci Servizio Civile; ‐dal 2004, supervisione delle attività di SCN dei progetti di ASC, relativamente ai settori e ai luoghi di impiego indicati nel progetto.
40) Tecniche e metodologie di realizzazione previste (*)
Per conseguire gli obiettivi formativi verranno privilegiate le metodologie didattiche attive che favoriscano la partecipazione dei giovani, basate sul presupposto che l'apprendimento effettivo sia soprattutto apprendimento dall'esperienza. Le metodologie utilizzate saranno: ‐ Lezione partecipata – consente di trasmettere elementi conoscitivi e di omogeneizzare le disparità di conoscenze teoriche; ‐ Lezione frontale – finalizzata alla trasmissione diretta delle informazioni di base; ‐ Il lavoro di gruppo – permette di suddividere il gruppo in sottogruppi, di operare in autonomia su aspetti che prevedono la partecipazione attiva dei partecipanti, permette lo scambio delle reciproche conoscenze ed esperienze, fa crescere l’autostima e la consapevolezza delle proprie capacità, stimola e crea lo “spirito di gruppo” ‐ Learning by doing – apprendere attraverso l’esecuzione dei compiti così come si presentano in una giornata di servizio. Si tratta di Role Playing individuale in cui si simulano in modo realistico una serie di problemi decisionali ed operativi. ‐ Casi di studio – finalizzati a esemplificare le buone prassi.
41) Contenuti della formazione (*)
Vengono riportate le specifiche dei moduli formativi indicati nel box 38:
Formatore Temi Ore
Marco D’Aureli
Argomento principale: Organizzazione di eventi culturali Temi da trattare: a) organizzazione di mostra permanenti, documentaristiche e fotografiche con tematiche della cultura popolare della maremma laziale b) organizzazione di laboratori didattici con le scuole elementari e medie presso il Museo del brigantaggio di Cellere e presso il Museo della terra di Latera c)come realizzare un inventario informatizzato
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d) come realizzare seminari e mostre e)come utilizzare i Media ed i socialmedia per la valorizzazione di Beni ed Eventi Culturali
Modulo 1
Formatore Temi Ore
Marco D’Aureli
Argomento principale: Front office museale Temi da trattare: a) Spiegazione esauriente dei contenuti, delle finalità e dell’organizzazione dei due servizi/interventi inerenti il presente progetto b) conoscenze sull’apparato amministrativo dell’Ente Locale e sulle istituzioni e sui servizi culturali del territorio c) competenze in ordine all’organizzazione dei servizi in oggetto sul piano amministrativo/organizzativo e gestionale d) nozioni generali sull’ordinamento degli enti locali e) finalità e organizzazione dei singoli servizi inerenti al presente progetto: servizi culturali e musei civici
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Modulo 2
Formatore Temi Ore
Zapponi Domenico
Argomento principale: Leggi e risorse per la cultura Temi da trattare: Esposizione delle leggi che regolano i comuni riguardo alle tematiche relative alla cultura, iter di processo che permette e regola il reperimento dei finanziamenti, nozioni di rendicontazione
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Modulo 3
Formatore Temi Ore
Dott. Andrea Morinelli Vincenzo Donadio
Formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego degli operatori volontari in progetti di Servizio Civile
8 ore (complessive)
Modulo A: Poiché le sedi di svolgimento dei progetti di SC sono, come da disciplina dell’accreditamento, conformi alle norme per la tutela dei luoghi di lavoro, ed in esse si svolgono i progetti di SC, si reputa adatto e necessario partire con un modulo omogeneo per tutti gli operatori volontari sulla tutela e sicurezza dei luoghi di lavoro. DURATA: 6 ore
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Contenuti: Comprendere: cosa si intende per sicurezza sul lavoro e come si può agire e lavorare in sicurezza ‐ cos’é, ‐ da cosa dipende, ‐ come può essere garantita, ‐ come si può lavorare in sicurezza
Conoscere: caratteristiche dei vari rischi presenti sul luogo di lavoro e le relative misure di prevenzione e protezione ‐ concetti di base (pericolo, rischio, sicurezza, possibili danni per le persone e misure di tutela valutazione dei rischi e gestione della sicurezza) ‐ fattori di rischio ‐ sostanze pericolose ‐ dispositivi di protezione ‐ segnaletica di sicurezza ‐ riferimenti comportamentali ‐ gestione delle emergenze
Normative: quadro della normativa in materia di sicurezza ‐ codice penale ‐ codice civile ‐ costituzione ‐ statuto dei lavoratori ‐ normativa costituzionale ‐ D.L. n. 626/1994 ‐ D.L. n. 81/2008 (ed testo unico) e successive aggiunte e modifiche
Il modulo, erogato attraverso una piattaforma FAD, sarà concluso da un test di verifica obbligatorio.
Modulo B: Nell’ambito delle attività svolte dagli operatori volontari di cui al precedente box 9.3, si approfondiranno le informazioni sui rischi specifici esistenti negli ambienti di frequentazione indicati al precedente box17, per i settori e le aree di intervento individuate al precedente punto 5. DURATA: 2 ore
Contenuti: Verranno trattati i seguenti temi relativi ai rischi connessi all’impiego degli operatori volontari in SC nel settore Patrimonio storico, artistico e culturale, con particolare riguardo all’area di intervento indicata al box 5 Patrimonio storico, artistico e culturale Fattori di rischio connessi ad attività di cura e conservazione di biblioteche, archivi, musei
e collezioni Fattori di rischio connessi ad attività di valorizzazione di centri storici e culture locali Focus sui contatti con l’utenza Modalità di comportamento e prevenzione in tali situazioni Gestione delle situazioni di emergenza Sostanze pericolose ed uso di precauzioni e dei dispositivi di protezione Segnaletica di sicurezza e riferimenti comportamentali Normativa di riferimento
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Inoltre, come indicato del Decreto 160/2013 (Linee Guida…), “in considerazione della necessità di potenziare e radicare nel sistema del servizio civile una solida cultura della salute e della sicurezza … e soprattutto, al fine di educarli affinché detta cultura si radichi in loro e diventi stile di vita”, con riferimento ai luoghi di realizzazione ed alle strumentazioni connesse alle attività di cui al box 9.3, si approfondiranno i contenuti relativi alle tipologie di rischio nei seguenti ambienti:
Per il servizio in sede Verranno approfonditi i contenuti relativi alle tipologie di rischio possibili nei luoghi in cui gli operatori volontari si troveranno ad utilizzare le normali dotazioni (vedi in particolare box 26) presenti nelle sedi di progetto (rispondenti al DL 81 ed alla Circ. 23/09/2013), quali uffici, aule di formazione, strutture congressuali, operative, aperte e non al pubblico , per attività di front office, back office, segretariato sociale, operazioni con videoterminale, oltre agli spostamenti da e per detti luoghi. Fatto salvo quanto indicato come possibilità al box 16
Per il servizio fuori sede urbano (outdoor) Verranno approfonditi i contenuti relativi alle tipologie di rischio possibili nei luoghi aperti urbani (piazze, giardini, aree attrezzate o preparate ad hoc) in cui gli operatori volontari si troveranno ad operare in occasioni di campagne, promozione e sensibilizzazione su temi connessi al SCN e/o al progetto, utilizzando le dotazioni (vedi in particolare box 26) presenti e disponibili in queste situazioni (quali materiali promozionali, stand, sedie, tavoli e banchetti,…) materiali e dotazioni rispondenti a norme UE e al DL 81), per le attività indicate al box 9.3, oltre agli spostamenti da e per detti luoghi. Fatto salvo quanto indicato come possibilità al box 16
Per il servizio fuori sede extraurbano (ambiente naturale e misto) Verranno approfonditi i contenuti relativi alle tipologie di rischio possibili nei luoghi aperti extraurbani (parchi, riserve naturali, aree da monitorare o valorizzare, mezzi quali Treno Verde, Carovana Antimafia, individuate ad hoc) in cui gli operatori volontari si troveranno ad operare in occasioni di eventi, incontri, campagne, promozione e sensibilizzazione su temi connessi al SCN e/o al progetto, utilizzando le dotazioni (vedi in particolare box 26) presenti e disponibili in queste situazioni (quali abbigliamento ed attrezzature ad hoc, tutte rispondenti a norme UE e al DL 81), per le attività indicate al box 9.3, oltre agli spostamenti da e per detti luoghi. Fatto salvo quanto indicato come possibilità al box 16.
Il modulo, erogato attraverso una piattaforma FAD, sarà seguito da un incontro di verifica con l’OLP del progetto.
42) Durata (*)
La durata complessiva della formazione specifica è di 73 ore di cui 8 ore da svolgersi attraverso FAD. La formazione specifica è parte integrante del progetto ed è conteggiata a tutti gli effetti ai fini del monte ore. La formazione specifica, relativamente a tutte le ore dichiarate nel progetto, sarà erogata agli operatori volontari entro 90 giorni dall’avvio del progetto stesso.
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ALTRI ELEMENTI DELLA FORMAZIONE 43) Modalità di monitoraggio del piano di formazione (generale e specifica) predisposto (*)
Roma, 27 Dicembre 2018
Il Responsabile Legale dell’Ente / Il Responsabile del Servizio Civile Nazionale dell’Ente /
Il Coordinatore Responsabile del Servizio Civile Universale dell’Ente Dott. Licio Palazzini