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(Allegato 1) SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA ENTE 1) Ente proponente il progetto: COMUNE DI PERUGIA 2) Codice di accreditamento: 3) Albo e classe di iscrizione: CARATTERISTICHE PROGETTO 4) Titolo del progetto: Perugia Smart City: Progetti per la Città 5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3): Settore Ambiente Area 04 Salvaguardia e tutela di parchi e oasi naturalistiche 6) Descrizione dell’area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si realizza il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili; identificazione dei destinatari e dei beneficiari del progetto : 3^ NZ01303 REGIONE UMBRIA

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(Allegato 1)

SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA

ENTE

1) Ente proponente il progetto:

COMUNE DI PERUGIA

2) Codice di accreditamento:

3) Albo e classe di iscrizione:

CARATTERISTICHE PROGETTO

4) Titolo del progetto:

Perugia Smart City: Progetti per la Città

5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3):

Settore Ambiente Area 04 Salvaguardia e tutela di parchi e oasi naturalistiche

6) Descrizione dell’area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si realizza

il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori

misurabili; identificazione dei destinatari e dei beneficiari del progetto:

3^

NZ01303

REGIONE UMBRIA

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Obiettivo primario del progetto è la realizzazione del programma “Perugia Smart City”

elaborato dall’Amministrazione Comunale ed inteso come un nuovo modello di sviluppo

che attraverso la collaborazione tra sistema imprenditoriale, mondo della ricerca, istituzioni,

sistema finanziario e cittadini, porti alla costruzione partecipata di un progetto di città

intelligente, sostenibile e inclusiva, dotata di nuove tecnologie e di una nuova governance

pubblica. Un modello di sviluppo in grado di esaltare il capitale ambientale, sociale e

culturale della città anche attraverso l’individuazione di strumenti operativi innovativi volti

a migliorare la qualità della vita, sostenere l'attività economica, incrementare l’occupazione

e sviluppare l'attrattività del territorio. L’intero programma si fonda sull’analogia tra

“smart city” e “città sostenibile”, dove la sostenibilità è vista come un processo di sviluppo

dinamico in grado di coniugare le tre dimensioni fondamentali: la sostenibilità ambientale,

intesa come la capacità di valorizzare l’ambiente come elemento distintivo del territorio

garantendo la tutela ed il rinnovamento delle risorse naturali, la sostenibilità economica,

intesa come la capacità di generare reddito e lavoro valorizzando la specificità dei prodotti e

dei servizi, la sostenibilità sociale, intesa come la capacità di garantire la partecipazione

attiva e consapevole dei cittadini e la concertazione tra i diversi livelli istituzionali. In una

smart city ogni problematica non viene più affrontata singolarmente, ma diventa parte di un

sistema complessivo e viene definita nell’ambito di una nuova visione globale di città che

trova nuovi riconoscimenti anche nella iniziativa della Commissione Europea “European

Green Capital”. Nell’ambito del programma sono state definite 10 linee guida progettuali,

alcune delle quali sono inserite nel progetto in questione ed in particolare:

1) L’ambiente richiede partecipazione:

La protezione dell’ambiente e il diritto a un ambiente sano rappresentano alcune delle sfide

che la comunità globale è chiamata ad affrontare con adeguate politiche pubbliche. Nel

corso degli ultimi anni questi principi hanno trovato sempre maggiore spazio all’interno

della legislazione europea e delle legislazioni nazionali, sviluppando un processo globale e

sistemico di crescita dell’informazione e partecipazione pubblica alle scelte in materia

ambientale culminato nella firma della Convenzione di Aarhus. Al fine di attuare tale

Convenzione, l’Amministrazione Comunale vuole promuovere un nuovo modello di

governance dell’ambiente in grado di garantire l’accesso del pubblico alle informazioni

ambientali, favorire la partecipazione dei cittadini alle attività decisionali aventi effetti

sull’ambiente, estendere le condizioni per l’accesso alla giustizia in materia ambientale con

la finalità di prevenire e/o dirimere il conflitto ambientale. E’ inoltre prevista l’istituzione di

uno specifico ufficio, l'Informambiente, che avrà la funzione di agevolare i processi

partecipativi nonché la realizzazione di un registro dei Comitati e delle Associazioni che

dovranno essere chiamati a partecipare ai procedimenti amministrativi contenenti possibili

ricadute sul territorio.

2) Perugia rischio zero:

La problematica del dissesto idrogeologico e dello sviluppo delle infrastrutture idriche è

stata affrontata dal Governo nazionale attraverso il progetto “Italia Sicura” che prevede un

modello di intervento basato sul coinvolgimento attivo di diversi Enti territoriali tra cui i

Comuni. Le criticità legate ai fenomeni di dissesto idrogeologico per frana e di

alluvionamento ad opera dei corsi d’acqua che si sono verificate negli anni nell’ambito del

Comune di Perugia richiedono, per la messa in sicurezza del territorio, cospicue risorse

pubbliche che potrebbero essere ridotte con idonee misure di prevenzione. Partendo da tale

situazione, l’Amministrazione Comunale ha elaborato un progetto articolato su un doppio

binario: l’eliminazione delle frane in atto mediante specifici interventi, il monitoraggio e la

prevenzione dei potenziali fenomeni di dissesto con riguardo anche al rischio idraulico

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connesso alla manutenzione dei reticoli secondari e alla mancata applicazione di pratiche

antierosive. Il progetto che oltre a mettere in sicurezza il territorio comunale, mira ad

incentivare la ripresa dell’economia, dell’edilizia e dell’occupazione in un’ottica di

sostenibilità ambientale, vuole privilegiare il ruolo di un nuovo protagonismo civico

coinvolgendo tutte le principali professionalità della città chiamate a collaborare con gli

Uffici Comunali. Con Delibera n.160 del 03.12.2014 la Giunta Comunale ha approvato gli

studi di fattibilità degli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico stimando le

risorse necessarie in circa 60 milioni di euro ed avanzando la relativa richiesta di

finanziamento al Governo nazionale nell'ambito del progetto Italia Sicura.

3) Perugia cresce verde:

Le politiche europee tendono sempre di più verso città del futuro che siano luogo, non solo

dello sviluppo sociale e della crescita economica, ma anche luogo verde, di rinascita

ecologica ed ambientale e di promozione della salute. Principi fondati sull’importanza del

“verde” per la qualità della vita delle persone e del territorio, non solo in termini quantitativi

ma soprattutto qualitativi. Partendo da tali considerazioni l’Amministrazione Comunale ha

voluto elaborare un progetto capace di integrare coerentemente i diversi aspetti del verde,

individuando scelte e interventi efficaci ed efficienti in grado anche di ottimizzare la spesa

sia pubblica che privata. Tenendo ben presenti i tanti benefici che il verde urbano può

offrire in termini ambientali, culturali, sociali ed economici, il progetto si pone scopi

differenti: preservare e migliorare la biodiversità; riqualificare e rendere più accessibile il

verde pubblico; diffondere una cultura ecologica; realizzare “cinture verdi” intorno agli

abitati; potenziare le Aree SIC e l’area lungo il Tevere. Tali scopi verranno perseguiti

mediante l’attivazione di strumenti ed azioni sia di tutela che di gestione, nel rispetto degli

obiettivi e dei criteri fissasti dalla Strategia Nazionale sulla Biodiversità e delle politiche

legate alla realizzazione di una “Smart City”

4) Università in bicicletta:

Con il LIBRO VERDE verso una nuova cultura della mobilità urbana la Commissione

Europea “lancia” le cinque sfide che le città europee devono affrontare nell’ambito di un

approccio integrato che tenga conto del fatto che la mobilità urbana deve agevolare lo

sviluppo economico delle città, la qualità di vita degli abitanti e la tutela dell’ambiente

cittadino: 1. Per un traffico scorrevole in città; 2. Per una città più pulita; 3. Per un trasporto

urbano più intelligente; 4. Per un trasporto urbano accessibile; 5. Per un trasporto urbano

sicuro. Perugia è una città nella quale negli ultimi anni il traffico ha raggiunto, soprattutto in

alcune zone e ore della giornata, picchi molto elevati a causa dell’ingente aumento di mezzi

privati con i quali i cittadini decidono di programmare i propri spostamenti e dello scarso

utilizzo di mezzi di trasporto alternativi quali la mobilità ciclistica, pedonale o il trasporto

pubblico. La città di Perugia è inoltre sede di due Università e di alcuni Istituti superiori di

Istruzione Artistica che hanno inciso sul tessuto cittadino non solo da un punto di vista

culturale, ma anche urbanistico e quindi della mobilità urbana. Con questa linea guida

l’Amministrazione Comunale intende promuovere nuove forme di mobilità urbana in grado

di ridurre la percentuale di emissioni inquinanti nell’aria, migliorare la qualità della vita dei

cittadini, facilitare la mobilità a costi contenuti e decongestionare il traffico urbano nel solco

delle politiche legate alla realizzazione di una “Smart City” con ripercussioni positive sullo

sviluppo economico del territorio. A tal fine si prevede il potenziamento dell’attuale sistema

di bike sharing mediante l’incremento sia del numero di stazioni che delle biciclette a

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pedalata assistita, la realizzazione di nuove piste ciclabili, la predisposizione della relativa

segnaletica stradale ed un’azione particolare dal titolo “Adotta una bici” rivolta agli studenti

universitari regolarmente iscritti all’Ateneo perugino che avranno la possibilità di ottenere

singole biciclette in comodato d’uso gratuito.

5) Rifiuti ed economia del riciclo:

I cambiamenti climatici, le crisi relative a biodiversità, energia, acqua, derrate alimentari e,

in aggiunta, la crisi del sistema finanziario e dell’intera economia mondiale hanno fornito

in questi ultimi anni l’occasione per una profonda riflessione sugli attuali modelli di

sviluppo. Specifici studi hanno dimostrato che per superare la recessione, è necessario

abbandonare i tradizionali modelli economici basati sul paradigma produrre-consumare-

buttare, sostituendo il concetto di economia lineare con quello più virtuoso di economia

circolare in grado di coniugare sviluppo economico, livelli occupazionali e tutela

dell’ambiente verso la realizzazione di un modello di società sostenibile ed inclusiva. La

Commissione Europea, con la comunicazione del 2 luglio 2014 Verso un’economia

circolare: programma per un’Europa a zero rifiuti, traccia un programma basato sulla

riduzione dei rifiuti e sull’incremento del recupero e del riciclo nella prospettiva di abolire il

ricorso alle discariche. Accogliendo tali indicazioni, l’Amministrazione Comunale oltre ad

impegnarsi nell’adottare migliori politiche di gestione dei rifiuti, vuole farsi promotrice

verso il mondo imprenditoriale di un nuovo modello di sviluppo basato sulla

“ecocreatività” e capace di mettere in campo conoscenze, tecnologie ed innovazione per la

realizzazione di prodotti ecosostenibili e l’elaborazione di sistemi del riciclo. Un nuovo

sistema in grado di favorire la ripresa economica, sviluppare i livelli occupazionali e

perseguire un benessere solidale e duraturo, chiamando l’intero sistema imprenditoriale a

sostenere investimenti nel settore del riciclo e svolgere attività di ricerca nel campo della

progettazione e realizzazione dei prodotti ecosostenibili. Il Comune inoltre si impegna ad

incrementare il mercato del riciclo mediante il potenziamento degli acquisiti verdi,

promuovere la creazione di una rete di rapporti, culturali, scientifici, istituzionali, territoriali

ed economici atti a sostenere e pubblicizzare il sistema imprenditoriale operante nel campo

dell’economia circolare, diffondere le migliori tecnologie disponibili, le buone pratiche ed i

migliori risultati promuovendo misure premiali, promuovere la creazione di un marchio

unico per le società operanti nel campo dell’economia circolare dando evidenza alle imprese

che partecipano al progetto.

6) Car Pooling:

Uno degli assi principali di ogni “Smart City” è quello che riguarda la mobilità sostenibile

intesa come quella serie di azioni volte alla promozione della cultura dell’intermodalità dei

mezzi di spostamento ovvero alla realizzazione di forme di spostamento alternative

all’utilizzo sistematico dell’auto privata. Mobilità sostenibile vuol dire in pratica scegliere

modalità di spostamento urbano che, modificando le abitudini consolidate, utilizzino

soluzioni e strumenti innovativi in grado di diminuire gli impatti ambientali sociali ed

economici generati dai veicoli privati come l'inquinamento atmosferico e le emissioni di gas

serra, l'inquinamento acustico, la congestione stradale, l'incidentalità, il degrado delle aree

urbane causato dallo spazio occupato dagli autoveicoli a scapito dei pedoni, il consumo di

territorio legato alla realizzazione di strade ed infrastrutture viarie. Partendo da tali

considerazioni, l’Amministrazione Comunale vuole promuovere l’adozione di un sistema di

car pooling ovvero la condivisione di un mezzo di trasporto privato da parte di più persone

che percorrono lo stesso tragitto. Un sistema in grado di dare un contributo concreto al

miglioramento della qualità dell'aria riducendo in modo significativo gli impatti ambientali

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del traffico veicolare e, nello stesso tempo, capace di offrire vantaggi economici agli utenti

a causa del sensibile taglio dei costi legati agli spostamenti, che verranno ripartiti fra i

partecipanti al sistema. A tal fine, il Comune di Perugia partecipa, in partenariato

internazionale con le città di Edinburgo (UK), Toulouse (F), Leuven (BE) e Craiova (RO),

al progetto denominato CHUMS (Changing Habits for Urban Mobility Solutions),

cofinanziato con fondi europei all’interno del Programma IEE, e finalizzato ad aumentare

l’attuale coefficiente di occupazione delle auto e suggerire alternative per quegli

spostamenti urbani che non trovano risposte adeguate nel trasporto pubblico convenzionale.

Il progetto, che in una prima fase sarà rivolto ai dipendenti del Comune di Perugia e

dell’Università agli Studi di Perugia, prevede che i due Enti interessati mettano a

disposizione dei propri dipendenti un adeguato sistema di car pooling promuovendo la sua

adozione anche attraverso incentivi specifici riservati ai dipendenti che vorranno

sperimentare tale nuovo sistema; gli stessi Enti dovranno inoltre impegnarsi a fornire al

proprio personale, attraverso lo strumento del Piano Spostamenti Casa-Lavoro (PSCL),

ulteriori sistemi di mobilità sostenibile, alternativi concrete all’uso dell’auto per il

raggiungimento del posto di lavoro.

CONTESTO TERRITORIALE

Il territorio del Comune di Perugia si estende su una superficie di 449,92 Kmq ed ha una

conformazione prevalentemente collinare il cui punto più alto è situato a nord con il rilievo

del Monte Tezio, che raggiunge la quota di 961 m. s.l.m., il punto più basso è situato a sud

est, nei pressi del Fiume Tevere, al confine con i Comuni di Torgiano e Deruta, e tocca i 170

m. s.l.m.. La città di Perugia è posta immediatamente a ovest del Tevere, nella sua riva

destra, a una quota media intorno ai 450 m., in posizione dominante rispetto alla stessa valle

e ai colli posti a sud e a sud-ovest, con quota massima, nella zona di Porte Sole di 493 m.

s.l.m. Nel suo insieme il territorio comunale evidenzia una notevole complessità

morfologica e strutturale caratterizzata da diversi elementi:

1) il grande centro urbano di Perugia con la “città storica”

2) 54 frazioni di dimensioni variabili tra cui alcuni centri storici minori;

3) il vasto sistema collinare;

4) i grandi massicci montuosi settentrionali;

5) gli ampi spazi rurali caratterizzati da una urbanizzazione sparsa e diffusa;

6) l’area della Media Valle del fiume Tevere con il suo caratteristico ambiente ripariale.

DATI DI BASE RELATIVI ALLA POPOLAZIONE COMUNALE

La popolazione anagrafica residente al 31.12.2014 è pari a 165.979 unità. A tale dato va

aggiunta la popolazione presente senza residenza e quella cosiddetta “fluttuante”. Alla

prima categoria appartengono domiciliati, studenti (principalmente studenti delle Scuole

Superiori e dell’Università) e lavoratori con residenza fuori comune ed extracomunitari non

domiciliati. Alla seconda turisti e presenze occasionali dovute all’attrazione che ha il

capoluogo in virtù della presenza di diversi organi direzionali statali, provinciali e regionali.

AREA D’INTERVENTO, DESTINATARI E BENEFICIARI

Il progetto si rivolge in particolare a tutti i cittadini, alle Imprese, agli Ordini Professionali,

alle Università, alle Associazioni del territorio, ai Comitati.

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7) Obiettivi del progetto:

L’obiettivo del progetto è di collaborare alle realizzazione del programma “Perugia

Smart City” nelle diverse fasi di progettazione, gestione e monitoraggio delle azioni

specifiche contenute nelle linee guida progettuali sopra descritte, sviluppando in

modo particolare le attività relative alla comunicazione bidirezionale.

Si specifica di seguito il tipo di collaborazione per ogni linea guida progettuale:

1. L’ambiente richiede partecipazione: azioni di comunicazione.

2. Perugia rischio zero: azioni di comunicazione.

3. Perugia cresce verde: azioni di rilevamento del territorio, censimento e

progettazione per il recupero del verde

4. Università in bicicletta: azioni di rilevamento e progettazione percorsi e di

comunicazione

5. Rifiuti ed economia del riciclo: azioni di comunicazione.

6. Car Pooling: azioni di comunicazione e coordinamento

OBIETTIVI SPECIFICI –

CRITICITA’/BISOGNI OBIETTIVI

SPECIFICI

INDICATORI DI

RISULTATO

(riferiti al 2014)

INDICATORI

EX-POST

Criticità 1

Scarsa partecipazione

ai processi decisionali

della ‘governance

ambientale’,

Obiettivo 1.

1.1 Garantire

l’accesso del

pubblico alle

informazioni

ambientali

1.2 Favorire la

partecipazione dei

cittadini alle attività

decisionali

1.3 Migliorare le

condizioni per

l’accesso dei

cittadini alla

giustizia in materia

ambientale

1.4 Ridurre il

contenzioso in

materia ambientale.

1.1 Numero soggetti

coinvolti nei

processi

partecipativi: non

specificato e molto

variabile

1.2 Numero

pratiche inerenti il

contenzioso

ambientale: non

conosciuta.

1.1 Numero soggetti

coinvolti nei

processi

partecipativi

1.2 Numero

pratiche inerenti il

contenzioso

ambientale.

1.3 Numero pratiche

trattate dall’ufficio

Infoambiente.

Criticità 2

Numerosi disagi,

crescenti pericoli e

necessità di risorse

pubbliche per la

presenza, nel territorio,

del rischio

idrogeologico ed

Obiettivo 2

2.1 Realizzare

interventi di

mitigazione del

rischio

idrogeologico

2.2 Coinvolgere le

imprese del settore

2.1Numero

interventi individuati

nell’ambito del

progetto “Italia

sicura”.

2.1Numero

interventi realizzati

nell’ambito del

progetto “Italia

sicura”.

2.2 Numero imprese

coinvolte

2.3 Numero

iniziative di

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idraulico. nell’attuazione di

tali interventi per

stimolare

l’economia e

l’occupazione

2.3 Condividere i

singoli progetti con i

cittadini e l’intero

sistema

imprenditoriale,

accademico e

professionale.

partecipazione

realizzate

Criticità 3

Presenza di aree a

verde pubblico non

qualificate e poco

fruibili

Obiettivo 3.

3.1 Preservare e

migliorare la

biodiversità

3.2 Riqualificare il

verde urbano

migliorandone

l’accessibilità e la

fruizione da parte

dei cittadini

3.3 Diffondere una

cultura ecologica

3.4 Realizzare

cinture verdi intorno

agli abitati secondo

gli obiettivi della

Strategia nazionale

sulla Biodiversità

3.5 Migliorare le

aree SIC presenti nel

territorio e l’area del

Tevere

3.1 Numero aree a

verde pubblico

presenti nel

territorio

3.1 Numero aree a

verde pubblico da

riqualificare

3.2 Numero

interventi di

riqualificazione ed

aumento della

fruibilità realizzati

2.3 Numero

iniziative di

comunicazione

realizzate

Criticità 4.

Eccesso di traffico

veicolare ed

insufficienza di servizi

offerti alla popolazione

universitaria.

Obiettivo 4.

4.1 Migliorare i

servizi offerti agli

studenti universitari

4.2 Diffondere il

sistema del bike

sharing anche al fine

di migliorare la

qualità dell'aria

4.3 Promuovere

l’affermarsi di una

nuova cultura tesa

alla mobilità

4.1 Numero

biciclette sistema

bike sharing

4.2 Numero veicoli

privati circolanti in

ambito urbano

4.3 Numero piste

ciclabili

4.1 Numero di

biciclette concesse

in comodato gratuito

agli studenti

universitari

4.2 Numero di

nuove piste ciclabili

realizzate

4.3 Numero di

nuove percorsi di

bike sharing

realizzati

4.4 Numero veicoli

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sostenibile

4.4 Promuovere

l’adozione di

comportamenti

sostenibili

4.5 Riqualificare il

tracciato

ciclopedonale.

privati circolanti in

ambito urbano

Criticità 5

Aumento produzione di

rifiuti ed eccessivo

consumo di materie

prime

Obiettivo 5

5.1 Ridurre la

produzione di rifiuti

5.2 Incrementare il

recupero e il riciclo

dei rifiuti al fine di

ridurre il ricorso alle

discariche

5.3 Stimolare il

mondo

imprenditoriale

verso un nuovo

modello di sviluppo

5.4 Adottare

politiche di gestione

dei rifiuti basate

sulla prevenzione,

sul riutilizzo sul

riciclo e sul recupero

5.5 Promuovere la

realizzazione di un

polo del riciclo che

possa sviluppare

processi produttivi

ecosostenibili

5.6 Sviluppare i

livelli occupazionali

5.1 Quantità annuale

rifiuti prodotti

suddivisi per

categorie

merceologiche

5.2 Quantità annuale

rifiuti avviati a

riciclo o riutilizzo

5.3 Numero imprese

coinvolte nel settore

del riciclo e

riutilizzo dei rifiuti

5.1 Quantità

annuale di rifiuti

prodotti suddivisi

per categorie

merceologiche

5.2 Quantità

annuale rifiuti

avviati a riciclo o

riutilizzo

5.3 Numero imprese

coinvolte nel settore

del riciclo e

riutilizzo dei rifiuti

Criticità 6

Eccesso di autoveicoli

privati individuali per

spostamenti urbani con

conseguente

congestione del traffico

ed aumento

dell’inquinamento

atmosferico

Obiettivo 6

6.1 Partecipare al

progetto europeo

CHUMS (Changing

Habits for Urban

Mobility Solutions),

finalizzato ad

aumentare il

coefficiente di

occupazione delle

auto e suggerire

6.1 Numero medio

di persone a bordo

della stessa auto

6.3 Dati qualità

dell’aria in ambito

urbano

6.1 Numero medio

di persone a bordo

della stessa auto

6.2 Numero dei

dipendenti del

Comune e

dell’Università che

hanno aderito al

progetto car pooling

6.3 Dati qualità

dell’aria in ambito

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metodi alternativi

per gli spostamenti

urbani che non

trovano risposte

adeguate nel

trasporto pubblico

convenzionale

6.2 Mettere a

disposizione dei

dipendenti del

Comune e

dell’Università degli

Studi di Perugia, un

adeguato sistema di

car pooling

6.3 Promuovere

l’utilizzo di tale

sistema con sistemi

incentivanti riservati

ai dipendenti che

sperimenteranno il

car pooling

6.4 Fornire ai

dipendenti

interessati,

attraverso lo

strumento del Piano

Spostamenti Casa-

Lavoro (PSCL),

alternative concrete

all’uso dell’auto per

il raggiungimento

del posto di lavoro.

urbano

8) Descrizione del progetto e tipologia dell’intervento che definisca in modo puntuale le

attività previste dal progetto con particolare riferimento a quelle dei volontari in

servizio civile nazionale, nonché le risorse umane dal punto di vista sia qualitativo

che quantitativo: 8.1 Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi :

Per poter svolgere e raggiungere adeguatamente gli obiettivi del progetto, occorre attuare le

seguenti azioni per i singoli obiettivi:

Obiettivo 1.

- Implementazione dei dati ambientali sul sito internet del Comune

- Accrescere la partecipazione dei cittadini tramite azioni di comunicazione sui social.

- Realizzazione di iniziative per ampliare e consolidare i contatti con la popolazione.

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- Realizzazione del Registro dei Comitati e delle Associazioni aventi interessi in materia

ambientale

- Progettazione ed attivazione dell’Ufficio Infoambiente

Obiettivo 2.

- Monitoraggio fenomeni di dissesto idrogeologico e di rischio idraulico

- Progettazione interventi di mitigazione del rischio e di messa in sicurezza

- Individuazione e progettazione interventi di mitigazione dei fattori di rischio per la perdita di

suolo e di biodiversità

- Realizzazione di iniziative di comunicazione alla popolazione

Obiettivo 3.

- Individuazione aree a verde pubblico da riqualificare

- Progettazione interventi di riqualificazione aree a verde pubblico individuate

- Realizzazione iniziative locali per lo sviluppo degli spazi verdi urbani

- Progettazione ed attivazione percorsi di educazione ambientale per le scuole del territorio

Obiettivo 4.

- Realizzazione di iniziative di promozione del progetto presso le Università

- Attuazione del progetto mediante la stipula dei contratti di comodato d’uso delle biciclette

- Individuazione e progettazione nuovi percorsi di bike sharing

- Individuazione e progettazione nuove piste ciclabili

Obiettivo 5.

- Realizzazione iniziative locali di promozione dei sistemi di riciclo e riutilizzo dei rifiuti

- Realizzazione campagne di divulgazione per l’adozione di comportamenti volti alla riduzione dei

rifiuti

- Progettazione e realizzazione di un marchio unico per le imprese operanti nel se campo

dell’economia circolare.

Obiettivo 6.

- Realizzazione campagne di promozione del sistema di car pooling presso la popolazione

- Realizzazione campagne di promozione del sistema car pooling presso i dipendenti del Comune

e dell’Università

- Monitoraggio dello stato di attuazione del sistema mediante riscontro utilizzo da parte dei

dipendenti

Progetto: Arco temporale

FASI ATTUATIVE

Mes

e 1

Mes

e 2

Mes

e 3

Mes

e 4

Mes

e 5

Mes

e 6

Mes

e 7

Mes

e 8

Mes

e 9

Mes

e 10

Mes

e 11

Mes

e 12

AVVIO AL SERVIZIO E

CONOSCENZA DELLA

PROTEZIONE CIVILE

X

FORMAZIONE

GENERALE X X X

AZIONI OBIETTIVO 1 X X X X X X X X X X

AZIONI OBIETTIVO 2 X X X X X X X X X X

AZIONI OBIETTIVO 3

X X X X X X X X X X

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AZIONI OBIETTIVO 4 X X X X X X X X X X

AZIONI OBIETTIVO 5 X X X X X X X X X X

AZIONI OBIETTIVO 6 X X X X X X X X X X

Formazione specifica x x x x x

Monitoraggio del piano

della formazione generale e

specifica

X

X

X

X

Monitoraggio della

formazione generale DGR

639 del 05/06/2012

x X

Monitoraggio valutazione

andamento attività

X

X

X

X

Nel corso dei primi mesi i volontari parteciperanno al corso di formazione generale sull’attività

di Protezione Civile, al termine del quale verrà loro somministrato un test finale di valutazione

per verificare le conoscenze acquisite. Sempre nel corso dei primi mesi i volontari parteciperanno

al corso di formazione generale (vedi par. 29-34) al termine del quale verrà loro somministrato

un test finale di valutazione per verificare le conoscenze acquisite. Il modello di sistema adottato

è finalizzato a rilevare e a descrivere l’efficacia della formazione generale erogata non solo in

termini di conoscenze concettuali ma anche in termini di capacità di riflessione su quanto trattato

di lettura critica della realtà, di valutazione della propria capacità di impatto nella comunità come

cittadino attivo.

8.2 Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste, con

la specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette attività

OBIETTIVO 1.

Azioni Professionalità impegnate

Implementazione dati ambientali sul sito

internet del Comune

n. 2 Funzionari dell’Ente (area ambiente e

servizi informativi) e n. 2 volontari

Azioni di comunicazione sui social n. 2 Funzionari dell’Ente (area ambiente e

comunicazione) e n. 4 volontari

Realizzazione iniziative per ampliare i

contatti con la popolazione

n. 2 Funzionari dell’Ente (area ambiente e

comunicazione) e n. 2 volontari

Realizzazione registro Comitati e

Associazioni

n. 1 Funzionario dell’Ente (area ambiente)

e n. 4 volontari

Attivazione dell’Ufficio Infoambiente n. 2 Funzionari dell’Ente (area ambiente e

personale) e n. 4 volontari

OBIETTIVO 2.

Azioni Professionalità impegnate

Monitoraggio fenomeni di dissesto

idrogeologico e di rischio idraulico

n. 2 Funzionari dell’Ente (area ambiente) e

n. 2 volontari

Progettazione interventi di mitigazione del

rischio e di messa in sicurezza

n. 2 Funzionari dell’Ente (area ambiente e

tecnica) e n. 4 volontari

Progettazione interventi di mitigazione n. 2 Funzionari dell’Ente (area ambiente e

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rischio per perdita suolo e biodiversità urbanistica) e n. 4 volontari

Realizzazione di iniziative di

comunicazione alla popolazione

n. 2 Funzionari dell’Ente (area ambiente e

comunicazione) e n. 2 volontari

OBIETTIVO 3

Azioni Professionalità impegnate

Individuazione aree a verde pubblico da

riqualificare

n. 1 Funzionario dell’Ente (area ambiente) e

n. 4 volontari

Progettazione interventi di riqualificazione

aree individuate

n. 1 Funzionario dell’Ente (area ambiente) e

n. 4 volontari

Realizzazione iniziative locali per lo

sviluppo degli spazi verdi urbani

n. 2 Funzionari dell’Ente (area ambiente e

comunicazione) e n. 2 volontari

Progettazione ed attivazione percorsi di

educazione ambientale per le scuole

n. 1 Funzionario dell’Ente (area ambiente) e

n. 2 volontari

OBIETTIVO 4

Azioni Professionalità impegnate

Realizzazione iniziative di promozione del

progetto presso le Università

n. 2 Funzionari dell’Ente (area ambiente e

mobilità) e n. 4 volontari

Attuazione del progetto mediante stipula

contratti di comodato d’uso

n. 1 Funzionario dell’Ente (area ambiente) e

n. 4 volontari

Individuazione e progettazione nuovi

percorsi di bike sharing

n. 2 Funzionari dell’Ente (area ambiente e

mobilità) e n. 2 volontari

Individuazione e progettazione nuove piste

ciclabili

n. 2 Funzionari dell’Ente (area ambiente e

mobilità) e n. 2 volontari

OBIETTIVO 5

Azioni Professionalità impegnate

Realizzazione iniziative di promozione

sistemi di riciclo e riutilizzo dei rifiuti

n. 1 Funzionario dell’Ente (area ambiente) e

n. 2 volontari

Realizzazione campagne finalizzate alla

riduzione dei rifiuti

n. 2 Funzionari dell’Ente (area ambiente e

comunicazione) e n. 2 volontari

Progettazione e realizzazione di un marchio

unico per le imprese

n. 1 Funzionario dell’Ente (area

comunicazione) e n. 4 volontari

OBIETTIVO 6

Azioni Professionalità impegnate

Realizzazione campagne di promozione

sistema di car pooling per popolazione

n. 2 Funzionari dell’Ente (area ambiente e

mobilità) e n. 2 volontari

Realizzazione campagne di promozione car

pooling presso Comune e Università

n. 2 Funzionari dell’Ente (area ambiente e

mobilità) e n. 2 volontari

Monitoraggio stato di attuazione con

riscontro utilizzo da parte dei dipendenti

n. 1 Funzionario dell’Ente (area ambiente) e

n. 4 volontari

8.3 Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto

Con il supporto e la direzione del personale dell’ente

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Obiettivo 1.

Azioni Ruolo e attività dei volontari

Implementazione dati ambientali sul sito

internet del Comune

Collaborare alla raccolta dei dati

ambientali ed al loro inserimento nel sito

internet del Comune

Azioni di comunicazione sui social Progettare attività di comunicazione sui

social per promuovere la partecipazione

attiva dei cittadini

Realizzazione iniziative per ampliare i

contatti con la popolazione

Realizzare iniziative a livello locale per

consolidare i rapporti con i cittadini

Realizzazione registro Comitati e

Associazioni

Collaborare alla predisposizione del

Registro dei Comitati e delle Associazioni

aventi interessi in campo ambientale

Attivazione dell’Ufficio Infoambiente Collaborare con gli Uffici Comunali per

l’attivazione e la gestione dell’Ufficio

Infoambiente

Obiettivo 2.

Azioni Ruolo e attività dei volontari

Monitoraggio fenomeni di dissesto

idrogeologico e di rischio idraulico

Collaborare all’individuazione e mappatura

dei fenomeni di dissesto e di rischio

idraulico del territorio

Progettazione interventi mitigazione

rischio e messa in sicurezza

Partecipare alla progettazione di interventi di

mitigazione del rischio e messa in sicurezza

del territorio

Progettazione interventi mitigazione

rischio perdita suolo e biodiversità

Partecipare alla progettazione di interventi

volti a mitigare i rischi di perdita del suolo e

di biodiversità

Realizzazione di iniziative di

comunicazione alla popolazione

Individuare e realizzare specifiche campagne

di comunicazione sul rischio idrogeologico

rivolte ai cittadini

Obiettivo 3.

Azioni Ruolo e attività dei volontari

Individuazione aree a verde pubblico da

riqualificare

Collaborare ad individuare e mappare le

aree a verde pubblico non qualificate e

poco fruibili presenti nel territorio

Progettazione interventi di riqualificazione

aree individuate

Collaborare alla progettazione degli

interventi di riqualificazione delle aree

individuate

Realizzazione iniziative locali per lo

sviluppo degli spazi verdi urbani

Ideare e realizzare iniziative a livello locale

per stimolare la partecipazione dei cittadini

allo sviluppo del verde pubblico

Progettazione ed attivazione percorsi di

educazione ambientale per le scuole

Progettare percorsi di educazione

ambientale da realizzare in collaborazione

con i CEA comunali

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Obiettivo 4.

Azioni Ruolo e attività dei volontari

Realizzazione iniziative di promozione del

progetto presso le Università

Realizzare specifiche campagne di

promozione dell’uso della bicicletta presso

gli studenti universitari

Attuazione del progetto mediante stipula

contratti di comodato d’uso

Collaborare alla stipula dei contratti di

comodato d’uso gratuito delle biciclette

con gli studenti universitari

Individuazione e progettazione nuovi

percorsi di bike sharing

Collaborare all’individuazione e

progettazione dei nuovi percorsi di bike

sharing rispetto alle esigenze dei cittadini

Individuazione e progettazione nuove piste

ciclabili

Collaborare all’individuazione e

progettazione di nuove piste ciclabili

rispetto alle esigenze dei cittadini

Obiettivo 5.

Azioni Ruolo e attività dei volontari

Realizzazione iniziative di promozione

sistemi di riciclo e riutilizzo dei rifiuti

Collaborare alla realizzazione di campagne

di promozione dei sistemi di riciclo e

riutilizzo dei rifiuti

Realizzazione campagne finalizzate alla

riduzione dei rifiuti

Collaborare alla realizzazione di attività di

informazione finalizzate all’adozione di

comportamenti virtuosi tesi alla riduzione

dei rifiuti

Progettazione e realizzazione di un

marchio unico per le imprese

Collaborare alla realizzazione di un

marchio unico per le imprese operanti nei

settori dell’economia circolare

Obiettivo 6.

Azioni Ruolo e attività dei volontari

Realizzazione campagne promozione

sistema car pooling per la popolazione

Ideare campagne di informazione rivolte ai

cittadini per promuovere sistemi di

mobilità sostenibile

Realizzazione campagne promozione car

pooling presso Comune e Università

Realizzare una campagna di informazione

per i dipendenti di Comune ed Università

in merito al sistema car pooling

Monitoraggio stato di attuazione con

riscontro utilizzo da parte dei dipendenti

Collaborare al monitoraggio del progetto

mediante verifica dell’utilizzo del sistema

car pooling da parte dei dipendenti di

Comune ed Università

9) Numero dei volontari da impiegare nel progetto:

10) Numero posti con vitto e alloggio:

4

0

4

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11) Numero posti senza vitto e alloggio:

12) Numero posti con solo vitto:

13) Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo:

14) Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) :

15) Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio:

Flessibilità oraria e disponibilità all’impegno in alcuni giorni festivi.

Disponibilità a partecipare ai corsi di formazione generale e specifica nelle sedi

opportunamente individuate.

Disponibilità alla guida di automezzi messi a disposizione dall’Ente

Rispetto degli obblighi previsti in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro

conseguenti alla informativa che riceveranno i volontari appena entrati in servizio.

Al volontario è richiesto inoltre di adottare la massima riservatezza nel trattamento

dei dati, oltre ai normali obblighi legati alla normativa vigente

0

30

5

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16) Sede/i di attuazione del progetto, Operatori Locali di Progetto e Responsabili Locali di Ente Accreditato:

N.

Sede di

attuazione del

progetto

Comune Indirizzo Cod.

ident. sede

N. vol. per

sede

Nominativi degli Operatori Locali di

Progetto

Nominativi dei Responsabili Locali di Ente

Accreditato

Cognome e

nome

Data di

nascita C.F.

Cognome e

nome

Data di

nascita C.F.

1

Comune di

Perugia

Area Risorse

Ambientali -

Smart City e

Innovazione

Perugia Strada Santa Lucia 2

Perugia 2164

4 Gabriella

Agnusdei

ERCOL

ANONI

DANILA

2

3

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17) Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile nazionale:

Vista la molteplicità delle tematiche affrontate, il progetto consentirà di realizzare

diverse attività di promozione del servizio civile nazionale quali:

- distribuzione di volantini in occasione delle iniziative locali

- diffusione attraverso le diverse campagne di informazione e promozione delle linee

guida progettuali

- diffusione attraverso i social

- pubblicizzazione attraverso il sito del Comune

Per la realizzazione delle suddette attività si prevedono n. 30 ore/uomo

18) Criteri e modalità di selezione dei volontari:

Criteri di selezione definiti dal Decreto Direttoriale UNSC n 173 del 11 giugno 2009

19) Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione

dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):

NO

20) Piano di monitoraggio interno per la valutazione dell’andamento delle attività del

progetto:

Piano di monitoraggio interno: il modello proposto è finalizzato a rilevare il grado di

partecipazione, coinvolgimento soddisfazione dei volontari nonché a verificare

l’andamento generale del progetto indicandone la sua efficacia o eventuale criticità.

Tale modello prevede :

- la somministrazione di questionario da effettuarsi entro il 3° mese dall’avvio

- l’analisi delle risultanze e la rilevazione delle eventuali problematiche al fine

di elaborare le eventuali misure correttive necessarie.

- la somministrazione di un questionario finale da effettuarsi tra il 10° e 11°

mese.

Inoltre Arci Servizio Civile provvederà ad effettuare la valutazione dell’efficacia

della formazione generale ai sensi delle DGR 639 del 5.6.2012 e del DGR 839 del

7.7.2014

21) Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sede di accreditamento (eventuale

indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):

no

22) Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli

richiesti dalla legge 6 marzo 2001, n. 64:

si richiedono i seguenti requisiti :

diploma di laurea triennale o magistrale in scienze ambientali: geologia, scienze

agrarie, scienze forestali, scienze naturali, ingegneria ambientale

possesso della patente di guida (cat. B)

conoscenze informatiche di base

in quanto i volontari impiegati nel progetto dovranno svolgere, direttamente o in

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collaborazione con i funzionari dell’Ente, attività di progettazione, gestione e monitoraggio

delle diverse azioni previste (progetti di mitigazione rischio idrogeologico, progetti di

riqualificazione aree verdi, progetti di piste ciclabili, progetti percorsi bike sharing, ecc.)

Costituiscono titolo preferenziale un’esperienza nell’ambito delle Discipline Ambientali

E’ importante lo spirito collaborativo e la disponibilità al lavoro di gruppo.

23) Eventuali risorse finanziarie aggiuntive destinate in modo specifico alla realizzazione del

progetto:

Per l’attività di formazione specifica è previsto un costo di € 1493,89 calcolato sulla

base delle ore di docenza svolte dal personale dipendente dell’amministrazione

comunale in possesso delle adeguate competenze.

€ 1346,00 che l’Amministrazione comunale sostiene per lo svolgimento della

formazione generale a copertura delle spese eccedenti rispetto al rimborso previsto

dal UNSC.

24) Eventuali reti a sostegno del progetto (copromotori e/o partners):

no

25) Risorse tecniche e strumentali necessarie per l’attuazione del progetto:

n. 2 personal P.C. collegati alla rete internet e intranet, caselle di posta elettronica

personalizzata, programmi dedicati, telefono e fax, n. 1 auto di servizio.

Per lo svolgimento della formazione generale l’Ente mette a disposizione un’aula

corsi con la strumentazione adeguata (video proiettore, lavagna a fogli mobili, p.c.

portatile, penne e fogli)

CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI

26) Eventuali crediti formativi riconosciuti:

-----

27) Eventuali tirocini riconosciuti :

-----

28) Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l’espletamento del servizio,

certificabili e validi ai fini del curriculum vitae:

La formazione (generale e specifica), e soprattutto l’intero corpo delle attività

previste, sono volte a creare un percorso trasversale di formazione valoriale e di

apprendistato, teso a concretizzare una esperienza di cittadinanza, di solidarietà, di

comunità e di impegno. Collaborando con i funzionari e gli operatori specifici i

volontari potranno valorizzare le proprie competenze comunicative e relazionali,

avere occasioni di conoscenza del territorio, approfondire e mettere in pratica le

conoscenze ambientali acquisite.

Sarà inoltre importante la formazione che riceveranno, con una forte valenza verso il

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volontariato da effettuare negli ambiti sopradetti.

Le specifiche competenze e professionalità acquisite dai volontari durante

l’espletamento del servizio civile, saranno certificate dall’Ente e riconosciute valide

ai fini del curriculum vitae nell’ambito di selezioni che il Comune di Perugia

attiverà per reperire personale da adibire a mansioni da considerare attinenti a quelle

svolte in sede di attuazione del presente progetto e ai sensi dell’ art. 13 del d.lgs.

5.04.2002 n. 77, saranno valutate con lo stesso criterio del servizio prestato presso

l’Ente.

Ai volontari del servizio civile viene proposta un’esperienza di cittadinanza attiva,

di solidarietà, di comunità e di impegno civile di alto livello e a tutto tondo.

In questo progetto i volontari:

- Collaborano direttamente con gli uffici che si occupano delle tematiche

ambientali in situazioni concrete,

- contribuiscono al servizio facendosi recettori delle istanze esplicite ed

indirette di coloro che si avvicinano al servizio,

- comunicano attenzione e rispetto, si adattano a casi e situazioni di vario

genere,

- sperimentano un servizio pubblico di un’istituzione locale all’avanguardia ,

- collaborano con professionisti del settore e beneficiano di tutta l’esperienza e

la conoscenza del territorio che la struttura e i suoi responsabili hanno

maturato nel tempo

Entro i primi sessanta giorni dall’avvio i volontari parteciperanno ad un corso di

formazione generale obbligatoria in materia di sicurezza ai sensi del D.Lgs.81/2008

e dell’Accordo Stato Regioni del 21 dicembre 2011. La partecipazione al corso

consentirà l’ottenimento di credito formativo permanente valido per eventuali nuovi

rapporti di lavoro.

Formazione generale dei volontari

29) Sede di realizzazione:

La formazione generale dei volontari sarà effettuata direttamente da Arci Servizio

Civile, attraverso il proprio staff nazionale di formazione, con svolgimento nel

territorio di realizzazione del progetto. Di norma questa formazione avverrà presso

la sede dell’ente accreditato indicato al punto 1 del presente progetto. Eventuali

variazioni dell’indirizzo saranno comunicate tempestivamente.

30) Modalità di attuazione:

In proprio presso l’ente con servizi acquisiti da enti di Servizio Civile Nazionale di I Classe con esperienza pluriennale dichiarata all’atto dell’accreditamento attraverso i modelli: - Mod. FORM - Mod. S/FORM

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31) Ricorso a sistemi di formazione verificati in sede di accreditamento ed eventuale

indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio:

SI Arci Servizio Civile – Codice Accreditamento NZ00345

32) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:

I corsi di formazione tenuti da Arci Servizio Civile prevedono: lezioni frontali - LF (lezioni formali con metodo espositivo, proiezione di video,

proiezione e discussione di power point, letture di materiali, lezioni interattive con coinvolgimento diretto dei partecipanti tramite metodo interrogativo…). La lezione frontale è utilizzata per non meno del 30% del monte ore complessivo di formazione in aula. Nelle giornate di formazione con prevalente metodologia di lezione frontale si possono prevedere sino a 28 partecipanti in aula.

dinamiche non formali – DNF- (giochi di ruolo, di cooperazione, di simulazione, di socializzazione e di valutazione, training, lavori di gruppo, ricerche ed elaborazioni progettuali). Le dinamiche non formali sono utilizzate per non meno del 40% del monte ore complessivo di formazione in aula. Nelle giornate di formazione con prevalente metodologia non formale si possono prevedere sino a 25 partecipanti in aula.

formazione a distanza F.A.D. in percorso consiste in moduli conclusi da un apposito test di verifica , allocati su una piattaforma e-learning dedicata, con contenuti video, audio, forum e simili, letture, dispense, strumenti collaborativi)

In merito al monitoraggio per la valutazione delle conoscenze/nozioni acquisite al fine di verificare l’efficacia e la riuscita della formazione generale, nonché stimolare un’attenzione maggiore da parte dei volontari per questa fase rilevante del Servizio civile, ai sensi delle DGR n. 639 del 05/06/2012 e n.839 del 07/07/2014 della Regione dell’Umbria, sarà utilizzata la seguente metodologia:

- strumenti non formali di gradimento della formazione generale, proposti in aula al termine di ognuna delle quattro giornate di formazione( la Valigia, la Sedia, l’Agenda strappata, il Giudizio scritto sul corso)

- questionari di valutazione dell’apprendimento, proposti alla fine dei ognuno dei moduli di FAD

questionario di valutazione delle modalità di analisi critica, ragionamento, capacità di azione sul contesto, somministrato attraverso una piattaforma informatica on line tra l’8° ed il 9° mese di servizio

33) Contenuti della formazione:

La formazione dei volontari ha come obiettivi il raggiungimento delle finalità di cui all’art. 1 della legge 64/2001: la formazione civica, sociale culturale e professionale dei volontari. Essa intende fornire ai partecipanti strumenti idonei all’interpretazione dei fenomeni storici e sociali al fine di costruire percorsi di cittadinanza attiva e responsabile. Attraverso i corsi di formazione si intende altresì fornire ai volontari competenze operative di gestione di attività in ambito no-profit. I contenuti della formazione generale, in coerenza con le “Linee guida per la formazione generale dei giovani in servizio civile nazionale”, (Decreto 160/2013 del Dipartimento Gioventù e SCN del 13/07/2013) prevedono: 1 “Valori e identità del SCN”

a. L’identità del gruppo in formazione e patto formativo b. Dall’obiezione di coscienza al SCN c. Il dovere di difesa della Patria – difesa civile non armata e nonviolenta d. La normativa vigente e la Carta di impegno etico

2 “La cittadinanza attiva”

a. La formazione civica

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b. Le forme di cittadinanza c. La protezione civile d. La rappresentanza dei volontari nel servizio civile

3 “Il giovane volontario nel sistema del servizio civile”

a. Presentazione dell’ente accreditato, finalità, struttura, soci, settori di intervento

b. Il lavoro per progetti

c. L’organizzazione del servizio civile e le sue figure

d. Disciplina dei rapporti tra enti e volontari del servizio civile nazionale

e. Comunicazione interpersonale e gestione dei conflitti Infine, per la valutazione delle conoscenze nozionistiche dei moduli per la formazione generale

sopra citati indispensabile per effettuare una conseguente valutazione delle capacità di analisi critica,

ragionamento, capacità di azione sul contesto , ai sensi delle Linee Guida della formazione generale,

sarà effettuato un monitoraggio così come indicato nel box 31 riferibile ai seguenti temi:

- L’identità del gruppo in formazione

- Dall’obiezione di coscienza al servizio civile nazionale

- Il dovere di difesa della patria e la difesa civile non armata e non violenta

- La protezione civile

- La solidarietà e le forme di cittadinanza

- la normativa vigente(Carta di impegno etico, organizzazione del SCN, rappresentanza

Volontari, l’Ente, disciplina enti/volontari)

- Il lavoro per progetti

- La comunicazione interpersonale e la gestione dei conflitti

34) Durata:

La durata complessiva della formazione generale è di 42 ore. Ai fini della rendicontazione, verranno tenute 32 ore di formazione in aula attraverso metodologie frontali e dinamiche non formali e ulteriori 10 ore attraverso la formazione a distanza (FAD). In base alle disposizioni del Decreto 160 del 19/07/2013 “Linee guida per la formazione generale dei giovani in SCN” del Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale Ufficio per il Servizio Civile Nazionale questo ente erogherà l’intero monte ore di formazione generale entro e non oltre il 180° giorno dall’avvio del progetto. La Formazione generale è parte integrante dei progetti ed è conteggiata a tutti gli effetti ai fini del monte ore. In merito al monitoraggio per la valutazione delle conoscenze/nozioni acquisite al fine di verificare l’efficacia e la riuscita della formazione generale, nonché stimolare un’attenzione maggiore da parte dei volontari per questa fase rilevante del Servizio civile, ai sensi delle DGR n. 639 del 05/06/2012 e n.839 del 07/07/2014 della Regione dell’Umbria sarà effettuato un questionario di valutazione delle modalità di analisi critica, ragionamento, capacità di azione sul contesto, somministrato attraverso una piattaforma informatica on line tra l’8° e il 9° mese di servizio.

Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari

35) Sede di realizzazione:

Comune di Perugia – Area Risorse Ambientali Smart City e Innovazione -

36) Modalità di attuazione:

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La formazione specifica verrà realizzata presso l’Ente con formatori interni La

formazione specifica verrà realizzata presso l’Ente con formatori interni e per

quanto riguarda il modulo sulla sicurezza a cura della Scuola Umbra di

Amministrazione pubblica in modalità e_learning.

L’ente ha scelto di erogare il 70% del monte ore della formazione specifica entro e

non oltre 90 giorni dall’avvio del progetto ed il restante 30% entro e non oltre 270

giorni dall’avvio dello stesso. Tale scelta viene ritenuta opportuna in quanto

consente di accompagnare efficacemente con la formazione specifica l’inserimento

dei volontari nelle attività del progetto.

37) Nominativo/i e dati anagrafici del/i formatore/i:

Vincenzo Piro,– Dirigente Tecnico del Comune di Perugia

Roberto Chiesa,– Funzionario Tecnico del Comune di Perugia

Guendalina Antonini,– Funzionario Tecnico del Comune di Perugia

Gabriella Agnusdei,– Funzionario Tecnico del Comune di Perugia;

38) Competenze specifiche del/i formatore/i:

Dr. Piro Vincenzo (Geologo) con competenze specifiche in problematiche ambientali, di

protezione civile e con i compiti e le responsabilità previste per la figura di dirigente ai sensi

del D.Lgs.81/2008 e s.m.i;

Dr.ssa Agnusdei Gabriella (Agronoma e Forestale) con competenze specifiche in

tematiche ambientali;

Dr. Chiesa Roberto (Geologo) con competenze specifiche in tematiche ambientali e di

protezione civile

Dr. Guendalina Antonini (Geologo) con competenze specifiche in tematiche ambientali e

di protezione civile;

39) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:

La formazione specifica prevede:

- lezioni frontali, letture, proiezione video e schede informative;

- formazione a distanza tramite piattaforma e learning

- dinamiche non formali: incontri interattivi con coinvolgimento diretto dei

partecipanti, presentazione casi di studio, attività di role playing, visite guidate

40) Contenuti della formazione:

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Modulo formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego dei

volontari: nei primi 90 giorni dall’avvio del progetto tutti i volontari verranno

informati ed addestrati ai sensi dell’art. 36 del D.Lgs. 81/2008: a) sui rischi per la

salute e sicurezza sul lavoro connessi alle attività e ai luoghi di lavoro con

l’illustrazione del Documento di valutazione dei rischi del Comune di Perugia b)

sulle procedure che riguardano il primo soccorso la lotta antincendio, l’evacuazione

dei luoghi di lavoro c) sui rischi specifici cui è esposto il volontario in relazione

all’attività svolta, sulle normative di sicurezza e sulle misure e le attività di

prevenzione e protezione riportate nelle istruzioni di Salute e Sicurezza.

Docente: Piro Vincenzo Durata: 2 ore

Il modulo verrà completato con un corso online tramite piattaforma e-learning della

durata di 4 ore in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro ai sensi

dell’art.37 del D.lgs.81/2008 e dell’Accordo Stato regioni del 21 dicembre 2011. Si

allega l’attestazione di conformità del corso alle normative sulla sicurezza rilasciata

dalla Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica.

Durata: 4 ore

Modulo pratico di introduzione al progetto:

Le Smart City: il concetto di città intelligente per assicurare uno sviluppo

ambientale ed economico sostenibile e un'alta qualità della vita, una gestione

sapiente delle risorse naturali, attraverso l'impegno e l'azione partecipativa. La

Convenzione di Aarhus (Piro Vincenzo - 5 ore)

Concetti e nozioni fondamentali sulla pianificazione territoriale, gestione

ambientale, politiche ambientali e comunicazione in campo ambientale (Piro

Vincenzo - 4 ore)

Concetti e nozioni fondamentali di protezione civile, normativa di riferimento,

Piano Comunale di protezione civile, con particolare riferimento al rischio

Idrogeologico – resilienza e progetto Italia Sicura – casi pratici e visite guidate

(Roberto Chiesa - 6 ore)

La georeferenziazione, archiviazione e gestione dei dati ambientali – casi

pratici (Guendalina Antonini - 5 ore)

La progettazione e gestione del verde urbano – processi partecipativi e forme

divulgative - casi pratici e visite guidate (Gabriella Agnusdei – 8 ore)

La gestione dei rifiuti ed economia del riciclo (economia circolare) con visite

guidate e casi pratici (Roberto Chiesa - 6 ore e Gabriella Agnusdei 6 ore)

La mobilità dolce e la mobilità sostenibile nelle smart city - le misure ecologiche

sia di controllo sia di risparmio energetico, - visite guidate (Roberto Chiesa 3 ore

- Gabriella Agnusdei 3 ore)

Durata totale modulo: 46 ore

41) Durata:

52 ore

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Altri elementi della formazione

42) Modalità di monitoraggio del piano di formazione (generale e specifica) predisposto:

Piano di monitoraggio interno : il modello proposto è finalizzato anche a verificare

l’andamento del percorso formativo intrapreso e a valutare l’apprendimento di

nuove conoscenze e competenze nonché la crescita individuale dei volontari. Tale

modello prevede l’inserimento di specifiche domande per il monitoraggio della

formazione generale e specifica nel questionario predisposto per la valutazione

dell’andamento delle attività del progetto, da effettuarsi entro il 3° mese dall’avvio e

tra il 10° e 11° mese.

Inoltre Arci Servizio Civile provvederà, ad effettuare in aggiunta al modello

depositato, la valutazione delle conoscenze/nozioni acquisite al fine di verificare

l’efficacia e la riuscita della formazione stessa, nonché stimolare un’attenzione

maggiore da parte dei giovani volontari per questa fase rilevante del servizio civile

in linea con la DGR n.639 del 05/06/2012.