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Rassegna Stampa di sab. 26, dom. 27 e lun. 28 luglio 2014
SNALS / CONFSAL Il Mattino - Ed. Caserta 26/07/2014 LE SCUOLE DEL VILLAGGIO IN BILICO La Gazzetta del Molise 26/07/2014 SERVIZI PER L'INFANZIA, STANZIATI 1.466.000 EURO La Sicilia - Ed. Enna 26/07/2014 "I LAVORI GESTITI DALLE SCUOLE" Testate on line 26/07/2014 ARTICOLI PRESI DAL WEB Il Giornale di Vicenza 28/07/2014 CORRIDOI DI SICUREZZA, OLTRE LE SOLITE IMMAGINI Il Quotidiano del Sud - Basilicata
27/07/2014 NIENTE INDENNITA' DI LUGLIO A VILLA D'AGRI I SINDACATI SCRIVONO ALLA DIRIGENZA
Corriere del Veneto - Ed. Padova e Rovigo
26/07/2014 LA BANCA DICE SI': LICENZA MATRIMONIALE ANCHE AI GAY
Il Giornale dell'Umbria 26/07/2014 ASSOTRASPORTI, ANCORA FUORI DALL'ALBO LA SICILIA 26/07/2014 "ASILI NIDO, MANTENUTI I 14:4 FINANZIATI CON I PAC" Prima Pagina Modena 26/07/2014 FONDAZIONE SCUOLA, PD E SEL VERSO L'ACCORDO 'STABILIZZARE I
PRECARI E PARIFICARE LE RETRIBUZIONI' Prima Pagina Modena 26/07/2014 "LE DIFFERENZE CI SONO: IL COMUNE APPLICHI IL CONTRATTO ENTI
LOCALI"
Scuola, Formazione, Università, Ricerca il Sole 24 Ore 26/07/2014 II EDIZIONE SUBITO IN PENSIONE 4MILA INSEGNANTI Corriere della Sera 27/07/2014 STATALI IN PENSIONE A 62 ANNI, MEDICI E PROF A 65 Corriere della Sera 27/07/2014 LE VIE DIFFICILI DELLA LIBERTA' E DELL'UGUAGLIANZA la Repubblica 27/07/2014 Int. a M.Boschi: "SI VOTA L'8 O NIENTE FERIE SUL SENATO PRONTI A
TRATTARE MA CIMA VANNO RITIRATI GLI EMENDAMENTI… la Repubblica 27/07/2014 STATALI PENSIONABILI GIA' ALL'ETA' DI 62 ANNI MAGISTRATI VIA A 70 la Stampa 28/07/2014 IL PARROCO DICE NO L'ASILO PUBBLICO NON PUO' APRIRE la Stampa 28/07/2014 Int. a G.Pentenero: "UNA NORMA SBAGLIATA FARO' DA MEDIATORE" il Messaggero 27/07/2014 PENSIONI, COSI' SI CAMBIA PER GIUDICI E PROF il Messaggero 27/07/2014 CONCORSONE, BEFFA PER 8 MILA DOCENTI il Messaggero 27/07/2014 Int. a M.Pascarella: "NEL LAZIO E' ANCORA TUTTO FERMO E SBAGLIANO
PURE LA GRADUATORIE" il Messaggero 26/07/2014 II EDIZIONE PENSIONAMENTO D'UFFICIO E STRETTA SUI GIUDICI
CAMBIA LA RIFORMA PA Libero Quotidiano 26/07/2014 LA VERITA' SULLA SCUOLA: DISTRUTTA DAGLI ORDIGNI DI HAMAS Avvenire 27/07/2014 SCUOLA, SBLOCCATE LE PENSIONI A 61 ANNI L'Unita' 28/07/2014 NON DATE SOLDI PUBBLICI ALLE SCUOLE CHE DISCRIMINANO SUL
SESSO il Tempo 27/07/2014 INTANTO IL GOVERNO MANDA IN PENSIONE QUATTROMILA
INSEGNANTI Gente 05/08/2014 I PROBLEMI DELLA SCUOLA SONO I DOCENTI IMMATURI NON LE PROF
LESBICHE Corriere della Sera - Milano 28/07/2014 LE PAROLE SBAGLIATE DEGLI INSEGNANTI Roma 28/07/2014 ASILI NIDO, CALDORO TORNA ALL'ATTACCO: "ORA SERVE UNA
BATTAGLIA DEL SUD" Il Fatto Quotidiano 27/07/2014 SCUOLA, UNO SPIRAGLIO PER I "QUOTA 96" il Manifesto 27/07/2014 IL 10 OTTOBRE CONTRO IL "PIANO GIANNINI" il Manifesto 27/07/2014 UN SOLLIEVO PER I "QUOTA 96" il Mattino 27/07/2014 NUOVA PA, IN PENSIONE QUATTROMILA PROFESSORI Il Tempo - Cronaca di Roma 27/07/2014 LA FORMAZIONE PROFESSIONALE COMINCIA A SCUOLA
continua Scuola, Formazione, Università, Ricerca la Gazzetta del Mezzogiorno 27/07/2014 ANCHE NEL PUBBLICO IMPIEGO ARRIVA LA ROTTAMAZIONE Roma 27/07/2014 IL GOVERNATORE: "ASILI NIDO, UN ATTACCO AL MEZZOGIORNO" Il Secolo XIX 26/07/2014 DIRIGENTI SCOLASTICI IN PENSIONE IN ARRIVO DAL MINISTERO LE
NUOVE NOMINE il Sole 24 Ore 27/07/2014 UNIVERSITA', NUOVA CHANCE PER 40MILA BOCCIATI il Sole 24 Ore 26/07/2014 LA NUOVA ABILITAZIONE DURERA' 6 ANNI il Sole 24 Ore 26/07/2014 UNIVERSITA', CAMBIANO I CONCORSI Corriere della Sera 27/07/2014 CONCORSO NAZIONALE PER DIVENTARE SPECIALIZZANDI Corriere della Sera 26/07/2014 Int. a G.Azzone: LA "RESISTENZA" DEI CORSI IN INGLESE Corriere della Sera 26/07/2014 MENO PUBBLICAZIONI E PIU' SESSIONI ABILITAZIONE SEMPLICE PER I
PROF la Repubblica 27/07/2014 Int. a R.Lagalla: "MA PER EVITARE GLI ABBANDONI SERVONO NUOVE
INIZIATIVE" la Repubblica 27/07/2014 STANGATA IN ATENEO TRA ISCRIZIONE E QUIZ OLTRE MILLE EURO
L'ANNO L'Unita' 26/07/2014 SPECIALITA' DI MEDICINA, VIA AL CONCORSO NAZIONALE il Tempo 26/07/2014 DECRETO COMPETITIVITA' SALVATO DAI MINISTRI
Economia, Lavoro, Previdenza il Sole 24 Ore 28/07/2014 EQUIVOCI PREVIDENZIALI il Sole 24 Ore 28/07/2014 UN SISTEMA "DIFETTOSO" il Sole 24 Ore 28/07/2014 SUL TRAGUARDO DELLE PENSIONI L'ITALIA RESTA TAGLIATA IN DUE il Sole 24 Ore 28/07/2014 TRA STRETTA E SEMPLIFICAZIONI il Sole 24 Ore 28/07/2014 I VOUCHER PRENDONO QUOTA TRA I GIOVANI il Sole 24 Ore 28/07/2014 TETTI ECONOMICI E COMUNICAZIONI: IL VADEMECUM PER EVITARE
SANZIONI il Sole 24 Ore 28/07/2014 REBUS CALCOLI SUL TAGLIO AI PERMESSI il Sole 24 Ore 27/07/2014 CON "QUOTA 96" SALGONO A SETTE LE DEROGHE ALLA FORNERO il Sole 24 Ore 27/07/2014 DIRIGENTI PA IN PENSIONE 4 ANNI PRIMA il Sole 24 Ore 26/07/2014 SENZA LAVORO L'IO SI PUO' AMMALARE Corriere della Sera 27/07/2014 ASSEGNI DI REVERSIBILITA' ADDIO AGLI AUMENTI la Repubblica 28/07/2014 "NO ALLA MOBILITA' ARBITRARIA NELLA PA" la Repubblica 26/07/2014 OPERA DI ROMA A RISCHIO CHIUSURA, ORA E' SCONTRO TRA I
LAVORATORI la Stampa 28/07/2014 L'AUTUNNO DI RENZI: UNIONI CIVILI E LAVORO la Stampa 27/07/2014 ALITALIA, LUPI ATTACCA "SOLO UN MARZIANO PUO' CAPIRE I
SINDACATI" il Messaggero 28/07/2014 PER LA SVOLTA SUL LAVORO I TEMPI SARANNO ANCORA LUNGHI il Messaggero 28/07/2014 STATALI, NON SERVIRANNO SPIEGAZIONI PER IL TRASFERIMENTO IN
UN ALTRO UFFICIO il Messaggero 27/07/2014 IL NODO DEI PILOTI, SONO LORO GLI IRRIDUCIBILI DEL NEGOZIATO il Messaggero 26/07/2014 LA RIFORMA DELLA PA CAMBIA ANCORA ALTRA STRETTA SUI GIUDICI il Tempo 28/07/2014 Int. a C.Tarlazzi: "SE GLI ARABI LASCIANO ALITALIA NON E' COLPA DEL
SINDACATO. CHIARO?" il Tempo 28/07/2014 OPERA, IL COMUNE GIOCA L'ULTIMA CARTA il Sole 24 Ore 27/07/2014 DOPPIO BONUS PER GLI INVESTIMENTI Corriere della Sera 28/07/2014 LE STIME DEL TESORO SUI CONTI I TIMORI PER LA CRESCITA ZERO Corriere della Sera 28/07/2014 UN'ESTATE DI TASSE PER 20 MILIONI DI CONTRIBUENTI Corriere della Sera 28/07/2014 SALVATAGGIO ALITALIA, BANCHE E POSTE ALL'ULTIMA TRATTATIVA la Repubblica 28/07/2014 SENATO, PARTE LA TRATTATIVA SU IMMUNITA' E REFERENDUM RENZI
VEDRA' BERLUSCONI la Stampa 28/07/2014 LA TREGUA UMANITARIA FA RIFIATARE GAZA HAMAS: ORA VINCIAMO il Messaggero 27/07/2014 INCENTIVI AL FOTOVOLTICO, UN ERRORE TIRA L'ALTRO
25 lug 2014
CAMPOBASSO – Petraroia: “Stanziati 1.466.000 ai servizi per l’infanzia” Redazione - CAMPOBASSO. Il Tavolo di Concertazione per i Servizi per l’Infanzia, composto dal Direttore dell’USR del Molise, Ernesto Pellecchia, dal Presidente Regionale dell’ANCI, Pompilio Sciulli, dal Segretario Regionale CGIL Lavoratori della Conoscenza, Giuseppe La Fratta, dal Segretario Regionale UIL Scuola, Ferdinando Mancini, dal Segretario Regionale dello SNALS Molise, Vittorio Maj, dal Coordinatore Regionale GILDA UNAMS, e dal Presidente Regionale della FISM Molise, Santella Mario, riunito presso l’Assessorato alle Politiche Sociali ha esaminato il seguente ordine del giorno:
Resoconto delle attività delle “Sezioni Primavera” per gli anni educativi 2012/2013 e 2013/2014;
Resoconto delle domande di “Voucher per l’accesso ai servizi per la prima infanzia” (DDG n. 141 del 08.04.2014);
Proposta di Avviso Pubblico per le Sezioni Primavera per l’anno educativo 2014/2015;
Proposta di prosecuzione dell’azione sperimentale “Voucher per l’accesso ai servizi per la prima infanzia” (DDG n. 141 del 08.04.2014) per l’anno educativo 2014/2015;
Analisi della qualità del servizio “Sezioni Primavera” e proposte di modifica alla normativa regionale per l’autorizzazione e l’accreditamento dei servizi alla prima infanzia.
Nell’anno scolastico 2013/2014 sono stati finanziati n.56 progetti per un importo di 890 mila euro che hanno coinvolto n.35 comuni, e pur registrando le difficoltà attuative su n.8 progetti, si è registrato un consolidamento della copertura territoriale dei Servizi educativi per l’infanzia passata dal 2,2% di comuni nel 2004 col 3,2% dei bambini sul totale della fascia di età 0/6 anni, a percentuali nel 2013-2014 che superando il 22% dei comuni ed il 10% dei bambini avvicinano il Molise ai dati della media nazionale.
Resta da rafforzare ulteriormente l’offerta di servizi educativi e didattici per l’infanzia e a tal proposito il Tavolo di Concertazione ha adottato l’Avviso Pubblico per 1.466.000 euro per le Sezioni Primavera 2014-2015 prevedendo la pubblicazione del bando che è rivolto ai comuni il 1°agosto sul Bollettino Ufficiale al fine di far completare le procedure di adesione al 15 settembre e garantire l’apertura delle attività per il 1° ottobre prossimo.
Da registrare due elementi positivi inseriti nell’Avviso Pubblico. Il primo è la conferma del sostegno alle famiglie con un reddito annuo inferiore a 16 mila euro come valore ISEE, per permettere l’accesso al servizio a tutti i bambini interessati. La seconda disposizione positiva è la previsione per le Strutture
Scolastiche e le Cooperative che attiveranno il Servizio di assumere il personale con contratti a tempo determinato e non con contratti precari o di collaborazione.
L’Assessore Regionale al Welfare, Michele Petraroia, ha preso atto del contributo positivo emerso dagli interventi dell’ANCI, dell’Ufficio Scolastico Regionale, della FISM e dei rappresentanti sindacali del comparto scuola, ad ha espresso apprezzamento per l’impegno della struttura che predisponendo l’Avviso Pubblico agevola il potenziamento dei servizi per l’infanzia in Molise, aiuta i comuni ad implementare le loro attività sociali, collabora con il Provveditorato agli Studi per migliorare l’offerta educativa territoriale, consente alle famiglie di poter accedere ad un servizio importante e non da ultimo aiuta a creare e tutelare 500 posti di lavoro valorizzando professionalità e competenze di personale qualificato.
25/07/2014 15,07
MANDURIA - Nuove aule al "Prudenzano": alle 17 docenti e genitori incontrano il sindaco Massacra Le sorti della scuola nella mani del sindaco: penalizzerà nuovamente il territorio dopo l'infausta chiusura della "Frank" di alcuni anni fa?
Confronto fra il sindaco Roberto Massafra e la popolazione scolastica del comprensivo " Prudenzano" (dirigente, docenti e genitori ) questa sera, alle 17, per discutere sulle legittime esigenze della scuola di disporre di nuove aule ave allocare le classi della scuola secondaria di primo grado. AI confronto parteciperanno anche i rappresentanti della Cisl Scuola e dello Snals Scuola, che hanno già manifestato il proprio sostegno all'istanza avanzata dall'istituto comprensivo sottoscrivendo un nuovo documento elaborato dal Consiglio d'Istituto e firmato, oltre che dai rappresentanti di tutte le classi, anche da Cosima Vozza (Cisl ) ed Elvira Serafini (Snals).
Dopo aver a lungo atteso una soluzione da parte dell'Amministrazione (la prima Pec in cui si poneva in evidenza il problema risale all'ottobre del 2013), la scuola ha ricevuto una prima comunicazione scritta da parte del sindaco in data 14 luglio. Con questa missiva, Massafra ha dato incarico ai suoi dirigenti di verificare se vi fossero aule disponibili in altre scuole della città, soluzione sempre prospettata dal primo cittadino (a questo punto senza aver contezza precisa dell'esistente), ma rifiutata dal Consiglio di Istituto per una serie di oggetti ve difficoltà.
«L'incremento della popolazione scolastica è la naturale conseguenza della decisione istituti va del comprensivo "Prudenzano", deliberata nel 2012» si legge nell'ultimo verbale del Consiglio d'Istituto. «In quel momento andavano
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La storia Dipendente trevigiano di Intesa Sanpaolo vince la sua battaglia per i diritti e apre la strada nel mondo del credito
La banca dice SÌ: licenza matrimoniale anche ai gay TREVISO - Licenza matrimoniale an
che per le coppie omosessuali: il gruppo Intesa Sanpaolo ha raccolto la sfida lanciata da Maurizio Sammito, uno dei suoi dipendenti veneti, e da giovedì sera tutti gli sposi dell'istituto sono uguali. Che siano etero, che siano gay, la discriminazione non c'è più: avranno la stessa concessione di 15 giorni e il medesimo riconoscimento di diritti aziendali e contrat -tuali. Dopo questa importante vittoria, il segretario regionale del sindacato Uni sin mm:l Luca Pinton alza la posta: «Ora speriamo che gli stessi traguardi possano essere raggiunti anche nell'imminente trattativa per il rinnovo del contratto di categoria».
Per Sammito, 50 anni compiuti a gennaio' è un giorno da segnare sul calendario. «Sono felicissimo - commenta -, la mia lotta ha dato frutti che sono diventati un diritto per tutte le coppie sposate della mia azienda. Spero che questo risultato venga raggiunto anche dal mio compagno che sta ancora aspettando una risposta dalla sua azienda ospedalie-ra .. Nonostante il tam tam mediatico e il polverone che si è sollevato, sono convinto che fosse un atto dovuto». L'uomo, di stanza a L'Aquila ma residente a Silea
Maurizio Sammito
(Treviso) e il compagno Michele, oncologo nel Veneziano, si sono sposati a Oporto in Portogallo il 28 maggio, dove i matrimoni fra persone dello stesso sesso sono consentiti. Il bancario aveva fatto richiesta di avere la licenza matrimoniale lo scorso settembre, ma era stata rigettata perché per l'istituto di credito l'atto non era legittimo ai fini di legge. Il vincolo era una questione non etica o morale, ma puramente giuridica. Che però è stata affrontata con i sindacati e portando a un documento unico e rivoluzionario.
«Siamo riusciti a superare delle barriere che sembravano invalicabili - continua Sammito -. È una lotta che spero possa dare maggiore serenità a chi ancora fa fatica a dichiararsi. Non volevo farne un caso nazionale, ma se questo è servito a dare dei diritti a tutte le coppie, senza discriminazioni, sono felice che sia partito da me. Spero che altre aziende faccia-
no lo stesso». La battaglia di Sammito non finisce qui: «Mi piacerebbe poter registrare il matrimonio a Silea, come ha fatto a Napoli De Magistris».
L'accordo sindacale è stato siglato dopo due mesi di discussione fra Intesa Sanpaolo e Unisin &m! che era pronto a portare le istanze di Sammito in tri-
Sono felicissimo, abbiamo lottato tanto e siamo riusciti a superare
barriere
bunale. Non è servito perché l'apertura, alla fine è arrivata. L'azienda ha comunicato proprio ieri al bancario che potrà usufruire a breve della licenza non concessa, magari per un secondo viaggio di nozze. Giusto il tempo di sbrigare le for-
malità burocratiche. Poche settimane fa anche il gruppo
Dhl aveva aperto alle licenze matrimoniali per coppie omosessuali, ma Intesa Sanpaolo è andata oltre. «Abbiamo tutelato ogni matrimonio, anche se non trascritto nei registri di stato civile italiano, rimuovendo ogni discriminazione - sot -tolinea Pinton -. E stiamo lavorando a un protocollo che, in prospettiva, estenda i diritti a tutte le coppie anche per quanto riguarda fondo pensionistico, tutele sanitarie, indennità, permessi per assistenza e lutto. Se questo potrà fare da sponda al governo sull'importante tema dei diritti civili, ne saremo ancora più orgogliosi. Hanno vinto il buon senso e l'intelligenza di quella parte aziendale che è riuscita a vedere lontano e ad accettare di porre come priorità un tema che ormai la nostra società è pronta ad affrontare e che, altrimenti, avrebbe relegato immeritatamente il nostro istituto di credito in un angolo culturalmente buio».
Silvia Madiotto © RIPRODUZIONE RISERVATA
I vincitori della battaglia Maurizio Sammito e il compagno Michele
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Alleati più vicini dopo l'incontro di ieri pomeriggio tra Bosi, Si rotti e Trande
Fondazione scuola, Pd e Sei verso l'accordo 'Stabilizzare i precari e parificare le retribuzioni' di LUCA GARDINALE
g uello istituzionale non aveva portato molto in là,
tan o che il sindaco Muzzarelli ha perso la pazienza, lasciandosi andare a qualche espressione 'forte'. Quello politico, invece, è andato un po' meglio, tanto è vero che da ieri sera le strade del Pd e di SeI si sono avvicinate, almeno per quanto riguarda la questione scuole materne (mentre sulla tassa sui rifiuti - articolo a pagina 8 - c'è qualche problema in più). Dopo il difficile incontro di martedì scorso tra il primo cittadino e i rappresentanti delle forze di maggioranza, ieri pomeriggio c'è stato un nuovo vertice tra Pd e SeI per cercare di smussare gli angoli sulla q uestione Fondazione scuola.
I nodi da sciogliere Il problema, in sostanza, è il
'no' degli alleati di SeI all' allargamento della Fondazione Cresci@mo, che ad oggi gestisce cinque materne comunali, a due ulteriori scuole, annunciato dal sindaco Muzzarelli per settembre prossimo. Un allargamento che non è piaciuto alle forze di sinistra che sostengono il primo cittadino, preoccupate dal rischio di una 'fuga' verso la Fondazione (la quale, va detto, è al 100% di proprietà comunale, pur essendo un ente privato)
che porterebbe gradualmente ad una privatizzazione della scuola.
Il riavvicinamento Ad incontrarsi, ieri, sono stati
il segretario cittadino del Pd Andrea Sirotti, il capogruppo in Comune Paolo Trande e il coor-
dinatore cittadino di SeI Andrea Bosi. E il vertice ha portato ad un risultato: «Si è trattato di un incontro lungo e costruttivo - spiega Bosi - incentrato sui prossimi provvedimenti all'ordine del giorno in Consiglio comunale. Si è così delineata una linea unitaria che
mette al centro la tutela del lavoro, la giusta retribuzione per gli insegnan ti e la necessità di stabilizzare più precari possibili. La scuola pubblica comunale è e resta un valore assoluto - incalza il coordinatore di SeI - dal quale non si prescinde negli intenti di tutti, ma occorre anche stabilizzare i precari negli altri settori del Comune: ora la trattativa proseguirà su questi punti».
Le richiesta Ma quali sono i fattori che
hanno portato al riavvicinamento tre le due prhlcipali forze di maggioranza? Al centro c'è la consapevolezza che il passaggio alla Fondazione darà la possibilità di assumere a tempo indeterminato gli insegnanti precari che il Comune difficilmente riusciurebbe a stabilizzare. E poi c'è la questione delle differenze contrattuali (che per qualche sindacato sono più rilevanti, per altri sono quasi inesistenti, come dimostra il botta e risposta tra Csa e tlMilm! riportato in basso a destra), sulla quale SeI ha chiesto di far ottenere agli insegnanti assunti dalla Fondazione lo stesso trattamento dei colleghi delle scuole comunali. In sostanza, SeI ha chiesto di parificare completamente le due retribuzioni, già avvicinate con l'ultimo integrativo.
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Paola Santi (Csa)
ccle differenze ci sono: il Comune applichi
il contraHo enti locali» , davvero veramente spiace-
vole leggere le reazioni della""[m-.-"m-.~Inei nostri confronti pubblicate martedì su Prima Pagina». Lo spiega Paola Santi, coordinatrice provinciale del Csa, replica così al segretario regionale del [l1mU!!!11 Letizia Giello sulla questione della disparità di trattamento tra le insegnanti delle materne assunte dalla Fondazione Cresci@mo e quelle sotto contratto con il Comune.
«Tutti sappiamo che un bicchiere riempito a metà può essere mezzo pieno o mezzo vuoto a seconda
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della tesi che si vuole dimostrare - locali. Questo continuiamo a rispiegalaSanti-macrediamochela chiedere, l'applicazione del conrealtà sia che il bicchiere è riempi-tratto enti locali che davvero non le to a metà. La scrivente non ha mai penalizzi, ma che le consideri oggi dichiarato che esistono insegnanti e sempre insegnanti 'uguali' alle aldi serie A e di serie B; anzi, ci si è tre. Possiamo - ripetiamo - racconsempre impegnati affinché queste tarla come vogliamo, ma circa 100 insegnanti -precarie da anni e con euro mensili, circa 500 euro annuauna alta professionalità acquisita li di produttività, 2 ore settimanali con costanti e continui corsi di for- in più con un maggior numero di mazione - fossero assunte dal Co- settimane annuali lavorative, turmune; per loro, da parte nostra, la ni spezzati ed auto sostituzione sostima è massima. Purtroppo cre- no elementi che continuano a fare diamo che il Comune le abbia trat- la differenza. Chiediamo quindi a tate da insegnanti di serie B non SeI e a tutti i partiti all'interno delconcedendo loro di partecipare a la maggioranza e dell'opposizione concorsi pubblici (che avrebbero di riaprire un confronto sulfuturo sicuramente superato per la prepa- della gestione della scuola dell'inrazione acquisita) e imponendo al- fanzia; chiediamo che a settembre la Fondazione il contratto Aninsei si assumano almeno le8 insegnanti di Confindustria, non volendo ap- in graduatoria non smantellando -plicare il contratto nazionale enti senza discussioni, ragionamenti
condivisi - il sistema pub blico.
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I Più poteri a Cantone: commissariamento anche per le aziende concessionarie
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Corsa contro il tempo Ieri ennesima maratona notturna in commissione: lunedì dI in aula alla Camera
· Subito in pensione 4mila insegnanti Ripristinata «quota 96» per la scuola - Nuova stretta sui magistrati in aspettativa
Eugenio Bruno Claudio Tutti ROMA
Hanno dovuto aspettarel'ultimo articolo dell'ultimo giorno di votazione in commissione Affari costituzionali ma alla fine i 4IDila insegnanti bloccati al lavoro dalla legge F ornero hanno ottenuto la buona notizia che attendevano: potranno andare inpensione da subito grazie al ripristino di «Quota 96» che èla somma di età anagrafica e contributiva. Ora vanno fissati i termini per le domande di collocamento in quiescenza e cosÌ si potranno aprire le porte (forse però a settembre 2015) a nuove assunzioni di docenti nelle scuole.
Ma le novità per il decreto Pa, che si avvia a essere approvato in commissione Affari costituzionali della Camera, e ad approdare lunedì nell'Aula di Montecitorio, non finiscono qui. Innanzitutto per i magistrati che si vedono rafforzare la stretta prevista dal provvedimento. Non solo viene confermata la cancellazione dei trattenimenti in servizio a131 dicembre 2015 ma viene anche rivi-
L.E ALTRE MODIfICHE Via libera alla spalmatura su 3 anni del taglio ai diritti camerali, al ristoro dai danni in sanità e all'assunzione di 1.030 vigili del fuoco
sto il regime di aspettativa per le toghe che vogliono approdare agli uffici di diretta collaborazione con la Pa: se vogliono ricoprire un incarico, anche di semplice consulenza giuridica, devono andare fuori ruolo. E con effetto retroattivo: da settembre, quando entrerà in vigore il decreto, il beneficio dell'aspettativa cessa per tutti. Al tempo stesso, per ricoprire ruoli direttivi, devono avere ancora davanti tTe anni: di tavQro e non più due. Per restare in tema va segnalata poN'ammissione diretta al concorso in magistratura per i giovani laureati in giurisprudenza, scelti tra i più meritevoli, e ammessi allo stage formativo di 18 mesi presso gli uffici giudiziari. Un emendamento depositato in nottata prevede che le pubbliche amministrazioni possono procedere a pensionamenti d'ufficio del personale motivando la scelta. Per non penalizzare l'uscita ciò non può avvenire prima dei 62 anni, che salgono a 65 anni per medicie professori universitari.
Per gli avvocati dello Stato resta confermato il tetto retributivo a 240mila euro. Ma sugli onora-
ri professionali piccoli ritocchi
sono arrivati per i legali degli enti territoriali.
La giornata di ieri ha visto anche l'ampliamento dei poteri del presidente dell' Anticorruzione (Anac) , Raffaele Cantone. Sarà estesa anche ai concessionari delle opere pubbliche la norma che prevede il commissariamento delle imprese al centro di inchieste giudiziarie per fenomeni di corruzione. Una norma che sembra spianare la strada a un intervento dell' Anac nei confronti del Mose, l'altra grande opera, insieme all'Expo, al centro dellecrona~ che giudiziarie in questi giòtlii, gestita tramite una vecchia con-
cessione dal Consorzio Venezia Nuova.
Per le Camere di commercio arriva la spalmatura su tre anni del taglio dei diritti annuali dovuti dalle imprese (era una richiesta forte di Ncd). La riduzione sarà del 35% per il 2015, del 40% per l'anno successivo e del 50% a decorrere dal 2017. A fronte del dimezzamento secco già dal prossimo anno disposto all'inizio. Si prevede poi che tariffe, diritti an-
nuali di segreteria e altri còntributi previsti da fonti normative "siano fissati sulla base di costi standard" defmiti dal ministero dello Sviluppo economico, sentiti U nioncamere e la Società per gli studi di settore (Sose).
Si aprono le porte a mille assunzioni di vigili del fuoco in più (1.030 unità, per l'esattezza). Novità anche sul fronte dell' abrogazione del diritto di rogito del Segretario comunale che, in base a un emendamento approvato in sede referente, non vale se si tratta di un dipendente senza qualifica dirigenziale. In questi casi quindi il segretario comunale rogante, o se ha l'obbligo di stipulare atti, riceverà una quota (del provento annuale spettante al comune) non superiore un quinto dello stipendio. La I commissione ha acceso semaforo verde anche all'emendamento, proposto dal ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, che riconosce ai pazienti danneggiati da emotrasfusioniinfette e da vaccinazioni obbligatorie un'equa riparazione una tantum pari, rispettivamente, a 100 mila euro e·20 mila euro per ciascun: dan'Reggì.aru,' i
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Le ultime novità
MAGISTRATI
Freno alle carriere parallele Str:etta sull'a$pettativa per le toghe chevo~liono approdare agli uffici di diretta collaborazione con la Pa: anche per le tonsulenze giuridiche obbligatorio il fuori ruolo. Perdirigere un offida un magistrato dovrà avere 3 anni di lavoro davanti anziché 2
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3anni
UNIVERSITÀ
Nuova abilitalione docenti Arriva il ma.quiUage peri concorsi unlìlersitari a ordinarioo assodato. L'abilitazione nazionale, introdotta dall'ex ministro Mariastella Gelmini. cambia pelle: sarà a "sportello" e durerà sei anni e non più quattro
NUOVA DURATA
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QUOTA 96
In pensione 4mfla docenti In nottata è stato sciolto il nodo di «quota 96» per consentire a circa 4mila professori bloccati in servizio dalla legge Monti·Fornero di poter andare subito in pensione. In questo caso si aprono le porte peraltrettante nuove assunzioni
LA PLATEA
4 mila docenti
SEGRETARI COMUNALI
Sì ai diritti se no,. dirigenti L~abrogazione del diritto di rogito del segretario comunale non vale se si tratta di un' dipendente non dirigente. In questo caso, al segretario comunale rogante è attribuita una quota del provento annuale spettante al comune pari a non più di un quinto dello stipendio
TETTO MASSIMO STIPENDIO
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Data 26-07 -2014 Pagina 5 Foglio 2/2
Il taglio si spalma su tre anni Nelle more del riordino delle Camere di commercio si ammorbidisce il taglio ai diritti annuali versati dalte imprese. La riduzione sarà del 35% ne12015. del 40% nel 2016. de\sO% a decorrere da12017. La versione .originaria deldl Pa prevedeva il dimezzamentogià nel~015
Il SACRlFlClO
400 milioni
VIGILI DEL FUOCO
In arrivo nuove assunlioni' La dotazione organica dei vigili del fuoco aumenterà di 1.030 unità in più per garantire gli standard e i livelli di efficienza necessari. Per le assunzioni si prevede il ricorso allè graduatorie. La misura sarà coperta con una riduzione delle risorse peri volontari
LE NUOVE UNITÀ
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COBBIEBE DELLA SEBA I
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27-07-2014 4 1
I La riforma Primo via libera alla Camera al decreto. Sbloccato il nodo degli insegnanti «esodati» con la legge Fornero
Statali in pensione a 62 anni, medici e prof a 65 Per i magistrati la soglia a 70 Corruzione, pjù poteri a Cantone
Pensionati d'ufficio sì, <<Pt!r esigenze organizzative e senza recare pregiudizio ai servizÌ», ma non prima dei 62 anni: è una delle principali novità inserite nel testo della riforma sulla Publica amministrazione, licenziato nella notte tra venerdi e sabato dalla commissione Affari costituzionali e atteso in Aula per la prossima settimana. Anche grazie all'eliminazione della regola del cosiddetto <<trattenimento in servizio», che consente di restare a lavoro per altri due anni, i dipendenti pubblici, compresi i dirigenti, potranno essere pensionati d'obbligo, ma mai prima dei 62 anni, che diventano 65 per i medici e i professori.
La norma non si applica ai magistrati: per loro la soglia resta i 70 anni. Ma i togati, salvaguardati da una parte, vengono sfavoriti dall'altra: quanti ricoprono incarichi in uffici di diretta collaborazione con la Pa, pure se solo di consulenza giuridica, non possono più godere dell'aspettativa, devono quindi per forza andare fuori ruolo (per un massimo di dieci anni). E la norma ha, per così dire, valore retroattivo: da settembre, quando entrerà in vigore il decreto, il beneficio dell'aspettativa cessa per tutti. E chi vuole andare volontariamente in pensione prima dei 62 anni? Potrà farlo senza penalizzazioni, grazie ad un
emendamento di Maria Luisa Gnecchi, che cancella tutte le decurtazioni economiche previste dalla legge Fornero e soprattutto elimina la dizione di <<prestazione effettiva di lavoro»: ovvero, per maturare i 41 anni e sei mesi di anzianità (per le donne) e 42 anni e sei mesi (per gli uomini), necessari per la pensione di anzianità, si potrà tenere conto di tutto l'arco di vita lavorativa, compresi i giorni di sciopero, congedo matrimoniale, maternità facoltativa, e così via.
Un altro traguardo raggiunto venerdì notte è quello dei «quota 96», l'intricata e spinosa vicenda dei circa 4 mila lavoratori della scuola - insegnanti, ma anche collaboratori tecnici e amministrativi - che due anni fa dovevano andare in pensione. Ma che, per quello che è stato riconosciuto come un errore nella norma, sono rimasti incastrati nelle maglie lavorative, bloccati nelle aule dalla riforma Fornero che cambiava in corsa i requisiti per la pensione. Adesso, dopo un passaggio che sembra scontato in commissione bilancio e una veloce approvazione al Senato, non appena il decreto sulla Pa sarà diventato legge -si stima entro 1'8, 9 agosto - potranno richiedere di andare in pensione dal primo settembre. Non avranno però subito diritto al Tfr, che arriverà
Pubblica amministrazione
Pensionamemo la fine del trattenimento in servizio per 2 anni per 4 mila professori
Sbloccati 4 mila 2 Abolito il «trattenimento in pensionamenti nella scuola I servizio» che consentiva di già a partire da settembre. rimanere al lavoro per altri Si tratta degli insegnanti due anni. Pensionamenti ribattezzati "quota 96",61 d'ufficio possibili a partire da anni di età e 35 di 62 anni per il complesso dei
1 contributi, oppure 60 anni lavoratori pubblici e da 65 per di età e 36 di contributi. I medici e professori. Erano rimasti "intrappolati" Resta invariata a 70 anni la
dopo la riforma Fornero. I _ •• S.o.g.lia.p.e.r.i .m.a.gi.st.r.at.i. •••
solo tra due anni: la liquidazione sarà infatti rinviata al momento in cui avrebbero dovuto andare in pensione secondo i criteri Fornero. E la somma sarà ricevuta non per intero, ma a rate, scansionate in base al reddito. Ma non perderanno neanche un giorno di lavoro: come per gli altri lavoratori pubblici, il calcolo dell'ammontare dell'assegno avverrà con criteri misti. E cioè: per il lavoro svolto fino al 31-12-92 si terrà conto dell'ultima busta paga, quella di agosto 2014; per quello svolto fino al 31-12-2011 varrà la retribuzione media; per gli ultimi due anni e otto mesi di lavoro si terrà conto della contribuzione versata. <<È stato un grande successo, a cui stiamo lavorando da 31 mesi - dice Manuela Ghizzoni, pd - viene risolta un'ingiustizÌa».ll provvedimento non varrà solo per i quota 96, ma anche per un centinaio di insegnanti che avevano deciso di usufruire dell'opzione «donna» per poter andare in pensione prima, ma utilizzando il calcolo contributivo della pensione, e quindi rinunciando al retrlbutivo (più vantaggioso). Ora ci sarà una rivalutazione della loro pensione (circa il 30%, 2-300 euro) per evitare che siano penalizzate economicamente rispetto ai colleghi.
Valentina Santarpia © RIPRODUZIONE RISERVATA
Camere di commercio. tre anni per dimezDre i diritti
311 dimezzamento dei diritti camerali viene spalmato in tre anni. La riduzione è del 35%, del 40% nel 2016 e del 50% nel 2017. Le Camere di Commercio avranno dunque più tempo per riorganizzarsi e far fronte ai mancati introiti di circa 400 milioni.
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Data 27 -07 -2014
COBBIEBE DELLA SEBA Pagina 24 Foglio 1
Le vie difficili della libertà e dell'uguaglianza di PIETRO ICHINO
l caso dell'insegnante lasciata a casa da una scuola religiosa trentina per non essere disposta a nascondere la propria convivenza omosessuale pone una questione di difficile soluzione: prevale la tutela del-
la libertà morale e sessuale dell'insegnante, o la tutela della libertà religiosa della scuola?
il problema nasce dal fatto che non può esserci vera libertà politica o religiosa per tutti se non viene garantita anche la libertà delle associazioni politiche o religiose di selezionare il proprio personale secondo criteri di coerenza con le rispettive idee. ~esto è il motivo per cui in tutti gli ordinamenti democratici viene protetta la libertà di pensiero e di attività politica delle persone, ma al tempo stesso anche la libertà dei partiti di escludere dai propri organici chi ha un orientamento politico diverso; la libertà religiosa e morale delle persone, ma al tempo stesso la libertà delle Chiese e associazioni religiose di esigere l'adesione al proprio credo da chi da esse dipende.
Non ci sarebbe vera libertà di opinione circa temi etici caldi come quello dell'aborto o dell'eutanasia se si vietasse all'Associazione Luca Coscioni di escludere Paola Binetti dal novero dei propri collaboratori, né se si vietasse a Radio Maria di fare l'esame di catechismo ai propri speaker. A patto, ovviamente, che la «causa» sia lecita, cioè non sia soggetta a uno specifico divieto. Per esempio, il decreto legge n. 122/1993 commina una sanzione penale per chi promuova idee razziste o xenofobe; e vieta la costituzione di associazioni che abbiano tale finalità.
Ora, nel caso da cui siamo partiti la «causa» che la scuola religiosa trentina intende sostene-
re comporta l'affermazione secondo cui l'esercizio dell'omosessualità costituisce un male, un comportamento immorale, «contro natura». L'opinione di moltissimi italiani, tra i quali chi scrive, e probabilmente anche di papa Francesco, è che questa affermazione sia sbagliata e contraria allo spirito del Vangelo; una cosa, però, è certa: oggi in Italia sostenere questa tesi non è vietato. Anche il disegno di legge n. 1052/2013, approvato dalla Camera dei deputati nel novembre scorso e attualmente all'esame del Senato, che si propone di prevenire e reprimere le manifestazioni di omofobia, esclude dal divieto «la libera espressione e manifestazione di convincimenti od opinioni riconducibili al pluralismo delle idee, purché non istighino all'odio o alla violenza».
Tuttavia possiamo affermare con altrettanta certezza che la discriminazione ai danni di un lavoratore riferita al suo orientamento sessuale oggi in Italia è, in linea generale, positivamente vietata: lo stabilisce il secondo comma dell'articolo 15 dello Statuto dei lavoratori, a seguito di un'integrazione apportata nel 2003. E una recente raccomandazione del Consiglio dei ministri Ue invita gli Stati membri a porre in atto misure efficaci non solo per vietare, ma anche per prevenire la discriminazione omofobica.
Così stando le cose, tre scuole di pensiero si confrontano: quella secondo cui, quando è in gioco una prerogativa essenziale della persona qual è l'esercizio della sua sessualità, la tutela della sua libertà morale deve prevalere in ogni caso sulla tutela della libertà della scuola privata; quella intermedia, sostenuta da Nadia Urbinati su Repubblica di mercoledì scorso e diffusamente condivisa, secondo cui lo Stato può su-
bordinare il sostegno finanziario al rispetto da parte della scuola privata del divieto generale di discriminazione; infine quella secondo cui la libertà di pensiero e di religione sarebbe lesa anche dal condizionare il finanziamento pubblico a una scuola religiosa al rispetto da parte sua del divieto di discriminazione. ~est'ultima linea di pensiero corrisponde di fatto al modo in cui vanno le cose in Italia, dove è accaduto più volte che scuole e atenei religiosi abbiano licenziato per motivi ideologici pur beneficiando di finanziamenti pubblici.
La soluzione intermedia parrebbe a prima vista la più equa. Ma per sposarla occorre superare due argomenti molto forti a sostegno, rispettivamente' delle due tesi estreme. il primo è quello di chi osserva che negare alla scuola A, perché sostiene una sua ideologia, il finanziamento pubblico concesso invece alla scuola B che aderisce a quella statuale, non è poi così diverso dal mettere fuori legge la prima e, in ultima analisi, limitare la libertà ideologica di entrambe.
Drammaticamente opposto è l'argomento secondo cui negare a una persona, sia pure solo nell'ambito di un rapporto di lavoro, la libertà di manifestare il proprio orientamento sessuale menoma la sua esistenza più intimamente di quanto non faccia una riduzione della sua libertà di manifestazione del pensiero: una mutilazione che neppure la tutela della libertà di una comunità religiosa, con o senza finanziamento pubblico, potrebbe giustificare.
La questione è aperta. La soluzione incerta come poche.
* Senatore di Scelta civica © RIPRODUZIONE RISERVATA
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la Repubblica -='::::IOVO:-=AN"'N"'A=-(ASA=-::CCD"'I"'O- ---------- siamo al giorno zero, abbiamo alle spalle
un lavoro in commissione Affari costitu-ROMA. «I grillini, arrabbiati, sono venuti zionali lungo 3 mesi e mezzo, fatto di acachiedermiperchésorridessiinaula,du- cordi, mediazioni, miglioramenti. E siarante la discussione della riforma. Ave- mo convinti che ci possa essere un ultevano scambiato il sorriso per scherno. In riore confronto anche in aula. Ottomila realtà il sorriso non è arroganza, è la con- emendamenti Rfantasiosi
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, per così dire, vinzione che ce la possiamo fare e ce la fa- sonounricatto.Alleopposizioni chiedo di remo. N onsiamo mai stati così vicini alri- dare un segnale di buona volontà: ritirasultato.Epoistiamofacendounacosaim- te gli emendamenti. Quelli di merito saportante, non è che siamo sul fronte di rannooggettodiconfrontopolitico,conguerra». Maria Elena Boschi, la ministra sentendo così ai cittadini di farsi un' opinell'occhio del ciclone, a cui Renzi ha af- nione. Ma quale senso ha stare un'ora e fidato la partita di cambiare l'architettu- mezza su un emendamento prima di VI:}
ra istituzionale del paese, tiene il punto. tarlo in aula? Un lavoratore normale, Annuncia: niente ferie se non portiamo a quale idea avrà dei politici eletti, cheven-casa la riforma. gono pagati dai cittadini?».
Ministro Boschi, ce la farete? Se il fronte del "no" riuscisse a blocca-«Sono stata fiduciosa dal primo giorno re la rifonna, c'è ilriscbio di voto anti-
e continuo aesserlo. Noncediamodi fron- dpatoin autùnno? te alle provocazioni e, con un sorriso, an- «Non voglio pensare a voti anticipati, diamo avanti». ma solo ad andare avanti per condurre il
Anche con il contingentamento dei paese fuori dall'immobilismo». tempi, sarà un'impresa il voto finale E sull'Italicum, la nuova legge eletto-1'8 agosto. Se salta quella data, cosa rale,sietedispostiacederesuqualco-succede? sa, a modifiche? «Dobbiamo continuare a lavorare per «L'Italicum verrà in un secondo mI)-
ilvotofinale1'8agosto,masenonsaràl'8 mento. Siamo disponibili a modifiche sarà il lO o il 12 ... comunque si andrà quandocominceràl'esameinSenato.Ovavanti fino a quando non l'approveremo. viamente si fanno conIa condivisione dei Faremo qualche giorno di ferie in meno, partiti. Ma oggi non possiamo mettere la pazienza. Se un'impresa ha una conse- priorità sull'Italicum, perdendo di vista gna da fare, lavora un po' in più. Se il via la riforma costituzionale. Se avessimo libera sarà all'inizio di settembre non è approvato in prima lettura a Palazzo Maun dramma. Ma il punto è che noi dofr. dama il superamento del Senato, la legbiamo mantenere l'impegno». ge elettorale sarebbe già in discussione.
Sietesicuridiriuscireadaveresempre Appena le riforme saranno approvate, il numero legale in aula? incardiniamo l'Italicum». «Lo garantiranno i senatori del Pd, del- E quali modifiche sono in vista?
la maggioranza e anche il gruppo di FI «Posso dire i nodi principali in discus-non ha fatto mancare il proprio impegno. sione, cioè le soglie, le preferenze. Ma deSe SeI, Lega e 5Stelle preferiscono stare vono essere d'accordo i cittadini». fuori dall'aula, possono già da adesso ri- L'allarme sulla "svolta autoritaria" nunciare all'indennità». svela però un rischio reale, e cioè che
La "marcia per la democrazia" delle Renzi si trasformi nell'uomo solo al co-opposizioni al Quirinale non l'ha mando, con i "nominati" dell'Itali-preoccupata? Non va ascoltata? cum, un forte premio di maggioranza, «Non ci sono minacce per la democra- il Senato non elettivo.
zia, non c'è alcun rischio di svolta autori- «Intanto per noi del Pd, se anche ritaria. La riforma propone semplicemen- manesse il sistema delle liste corte teilsuperamentodelbicameralisinoper- bloccate, sono previste le primarie. fetto,abolisceilCnel,leProvinceerivede Poi ~edremo cosa accadrà. ReJ?Zi i poteri tra Stato e Regioni. Se ne parla da non e un.uomo so~o al comando. E ~ trent'anni. La RmarciaR è semplicemen- I le~d~r di ~n partIto ch~ ha preso ~ te inutile. Abbiamo anche annunciato 41:0 .. un TIsultato st?TIco. Tutto SI
checomunquesottoporremoleriformea puo dire tr~e ch~ SI~ solo». . referendum e saranno i cittadini ad ave- In questo clima SI puofare lariforre l'ultima parola. Più aperti al confronto ma d~lla giustizia? . democratico di così... Non mi preoccupo «NOlan?re~?av~tI~chesullariforper SeI, 5Stelle e Lega che marciano sul madellagmstIZla.llffilDlstroOrlandosta Colle, mi preoccupo per la guerra in Me- svolgendo incontri e confronti in questa dioriente, per la situazione in Ucraina. fase di consultazione sulle linee guida». Aggiungo che c'è un atteggiamento sur- Con tutti i problemi che hanno gli ita-reale della Lega che marcia sul Quirinale liani,daIlavoroalletasse,èsicurache e straccia la Costituzione in aula, ma in sia prioritaria la riforma costituzio-commissione ha votato 1a riforma e uno naIe? dei duerelatori, Calderoli, è leghista e ha «Noi stiamo lavorando a tutte queste contrib~ito a correzioni del testo. Nem-l cose.L~riformacostituzio~?leè~tasmeno Prrandello potrebbe fare di più ... ». I sello di un quadro molto pm ampIO. In
Ma aprite al confronto o il governo in- questi stessi giorni alla Camera si esasistenelmurocontromuro? mina il provvedimento sulla Pubblica «Non abbiamo mai chiuso al dialogo. amministrazione che il ministro Madia
Però non possiamo cedere ai ricatti. Non ha seguito in commissione e va ora in aula. Ai 54 mila posti in più in giugno hanno
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contribuito le nuove norme sull'apprendistato e i contratti a termine. È poi partito il piano per l'edilizia scolastica».
Cosa c'è in dma al programma dei mille giorni? «Lo presenteremo il primo settembre,
sarà la road map dei prossimi tre anni. Ci sono le linee guida dalla scuola agli incentivi per l'export delle piccole e medie imprese».
Non è che ci sarà dentro anche una manovracorrettiva? «No, non c'è una manovra correttiva
all'orizzonte». Senta, perché ha scomodato Fanfani, un dc della vecchia politica, nel suo discorso sulle riforme a Palazzo Madama? «Anche per orgoglio aretino, e poi è
stato un grande statista, presidente del Senato, una personalità politica molto stimatadamiopadre.HocitatoancheDe Andrè,manonhafatto lo stesso effetto».
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VJA LE MOOIf1CHE FANTASIOSE
Mettere da parte le proposte di modifica "fantasiose" sarebbe un segnale di buona volontà. Quelle di sostanza saranno poi oggetto di confronto politico
NO Al.LEF.LEZIOMANnOPATE
Pensiamo a tirar fuori l'Italia dall'immobilismo, non ci sono in vista elezioni anticipate. Andremo avanti anche sulla riforma della giustizia
8OGUED'ACCESSOE~
La legge elettorale può essere ridiscussa sui nodi delle soglie e delle preferenze. Nel "piano dei 1000 giorni" non ci sarà là nessuna manovra correttiva
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Statali pensionabili già alI' età di 62 anni magistrati via a 70 Si definiscono gli emendamenti al decreto sulla Pa Medici e professori,sogliaa65.Scuola, largo a 4 mila giovani
ROBERTopmntl
ROMA. Prepensionamenti d'ufficio e obbligatori per gli statali che dovranno lasciare i lavoro al raggiungimento di 62 annidi età ( e di 42 anni e sei mesi di contributi) invece dei 66 anni e 3 mesi previsti. Abbandono forzoso, quando naturalmente ci saranno motivi organizzativi rilevanti, anche per medici e professori universitari che dovranno lasciare il lavoro a 65 anni invece di rimanere fino ai 70. Vanno in pensione anche 4.000 insegnanti, dalle elementari alle scuole medie, che erano rimasti bloccati dalla riforma Fornero nel 2012: sono rimasti al lavoro due anni in più ma da settembre potranno abbandonare con il vecchio requisitodi«quota96» (60-61 anni più 36-35 anni di contributi raggiunti nel 2012). «Largo all'assunzione di 4.000 giovani insegnati», ha commentato il presidente della Commissione Bilancio, Boccia (Pd).
Sono queste le novità apportate al decreto-Madia sulla pubblica amministrazione l'altra notte
presso la commissione Affari costituzionali della Camera: il decretoè atteso domaniinaula, per poi passare al Senato. Sventato nella notte il blitz della forzista Centemero che, sulla responsabilità dei medici, aveva proposto un emendamento con l'inversione dell' onere della prova: avrebbe dovuto essere il paziente-vittima a dimostrare l'errore del medico e non il medico stesso come accade oggi.
Un'altra norma; improntata allo «svecchiamento» della pubblica amministrazione riguarda l'istituto del trattenimento in servizio che nello Stato può com-
portareunaprorogaallavoroper due anni: la possibilità vienecan-
celIata. Deroghe restano in vita per i militari che hanno una.proprianormativa che prevede il cosiddetto "richiamo" in servizio. Per quanto riguardai magistrati viene confermata la decisione di Palazzo Chigi di portare a 70 anni l'età pensionabile rispetto ai 75 attuali con la deroga al dicembre 2015 per chi compie 70 anni al ridosso dell'entrata in vigore della legge. Quindi non viene accoltalarichiestada partedelletoghe di un ulteriore slittamento al 2016. Ai magistrati non sarà applicata invece la norma che prevede il prepensionamento d'ufficio, nel caso del raggiungimento dei42 anni esei mesi di anzianità contributiva. I magistrati, ordinari, contabili Q amministrativi, non potranno inoltre più collocarsi in aspettativa per assumere incarichi nei gabinetti dei ministri o semplici consulenze. La misura, anche retroattiva, riguarda un paio di magistrati impegnati nei ministeri.
Novità anche sul calcolo degli anni contributivi validi al fine di raggiungere i 42 anni per andare - in questo caso volontariamente - in pensione di anzianità. Un emendamento di Luisa Gnecchi (Pd) ha abolito la norma della Fornero che calcolava gli anni al netto degli anni di riscatto della laurea, di congedi o giorni di sciopero: non si parlerà più di anni «effettivi» di lavoro ma semplicemente di anni di la-\Toro.
Sul piano dei conti pubblici ci sono naturalmente dei costi tant'è che ieri l'ex ministro del Lavoro Damiano si è augurato che il Tesoro «non ostacoli la mi-sura».
Cl RIPRODUllONE RISERVATA
SOGLlAA62 ANNI La pubblica amministrazione può procedere a pensionamenti d'ufficio del personale una volta raggiunti i 62 anni
LE ECCUIONI Lasogliadel pensionamenti d'ufficio sarà di 65 anni per medici e professori. Soglia di 70 anni per i magistrati
4MlLAINSEGNANTI Viene sbloccato il pensionamento di 4 mila insegnanti, il che, secondo molti, favorirà l'assunzione di altrettanti giovani
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la Repubblica
La caduta dei dipendenti pubblici PIlR5Q:NALÈ A "tEMPO l'N()ETERMINA 1'0
3.429.271 3.436.814
2007 2008 2009
Statali, il numero maggiore in Lombardia • RAGtçN~llìAtifNfMlE D~u;osrAro Al ,HH01l9:
0,35";. . Valle d'Aosta
3,10% Liguria
12,57% Lombardia
6,430;'
Toscana
3,24%p . Sardegna
8,63% Sicilia
2,57% Friuli V.G.
··········697% VeÒefo
....... ..p 697% Emiia- Rom8gna
··········257% M8n:he
••••• PP 2,230/0 Abruzzo
0,63% Mòlise
6,60% Pùglia
3,68% Calabria
9,450/0 Campania
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2010 2011
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LA STAMPA
«Una norma sbagliata farò da mediatore»
Gianna Pentenero Assessore regionale
MARIA TERESA MARTINENGO
Quando è stata approvata la norma che prevede il consenso della Fism per poter aprire una scuola statale dove ne esiste una paritaria, Gianna Pen-' tenero, assessore regionale all'Istruzione e Lavoro, Pd, era c9nsigliere di opposizione.
Come aveva reagito allora? «Avevo presentato un emendamento. Non mi pareva correttò il parere vincolante, avevo chiesto di tenere presente
l'offerta del territorio». Intanto a Bibiana il problema è scoppiato ... «E non è il solo. Ci sono alcune discus-sioni in corso
e me ne sto occupando. Secondo la Fism, se aprisse la scuola costruita dal Comune con il denaro della Regione, la loro materna chiuderebbe e si creerebbero problemi occupazionali. E questi problemi è chHlro che sono da tenere in conto. Come è chiaro che il ruolo della Fism, che in Piemonte copre il 40 per cento delle necessità di scuole materne, è un ruolo prezioso. Però ... ».
Data 28-07 -2014 Pagina 16 Foglio 1
Però? «Ero assessore all'Istruzione nella giunta Bresso quando sulla scorta dei dati delle nascite a Bibiana assegnammo i finanziamenti. Poi, durante la giunta di centrodestra fu approvata quella norma. Dopo sono cambiate tante cose. Oggi, con la crisi economica, non si può obbligare le famiglie a pagare una retta mensile che, anche se bassa, in molti casi pesa. Nella scuola statale non si paga. Sen- . za contare che la "libera scelta" invocata dai cattolici, in questo caso si capovolge».
Ci sono soluzioni all'orizzonte?
«Stiamo cercando tutti gli spazi di dialogo. In settimana ho in programma un incontro con la Fism e con il Comune di Bibiana. Bisogna tenere insieme le esigenze occupazionali e quelle delle famiglie».
Il Piemonte con questa norma ha influenzato altre Regioni?
«No, siamo l'unica Regione ad avere questo vincolo».
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ta Pa che vCITà
Pensioni per giudici e professori ecco cosa cambia Andrea Bassi
guesta volta sembra davvero fatta. Manca, certo, l'ultimo avallo, quello della Ragioneria dello Stato, ma sembra
di lcile che i tecnici del Tesoro possano mettersi di traverso.
Apag.5
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Pensioni, così si cambia per giudici e prof ~Prim? sì alla ~iforma della Pa: una finestra per far ~scire i docenti ~Addio dal 2016 al trattenimento in servizio di cinque anni nmastl bloccati dalla Fornero, ma con un tetto a 4 mila domande per i magistrati. Salta all'ultimo istante il salvagente per i militari
Il PROVVEDIMENTO ---------------
ROMA Questa volta sembra davvero fatta. Manca, certo, l'ultimo avallo, quello della Ragioneria dello Stato, ma sembra difficile che i tecnici del Tesoro possano mettersi di traverso. Dopo l'appro, azione in Commissione alla Camera della riforma della Pa, per i docenti e il personale amministrativo della scuola che nell'anno 2011-2012 aveva maturato i requisiti per il pensionamento, ma che non aveva potuto lasciare il lavoro per un errore "tecnico" della legge Fornero (si era equiparato l'anno scolastico a quello solare), si apre la via della pensione. Con un percorso rapidissimo e che potrebbe premiare chi prima presenterà la domanda. I professori cosiddetti «quota 96», che cioè potranno lasciare il lavoro avendo maturato nel 2011-201260 anni di età e 36 di contributi (oppure 61 di età e 35 di contributi), potranno lasciare il lavoro già dal prossimo primo settembre. Non appena il decreto del governo sarà legge (manca ancora il passaggio in aula alla Camera e la seconda lettura al Senato), i professori «quota 96» potranno presentare domanda all'Inps. L'Istututo nazionale di previdenza, avrà 15 giorni di tempo per esaminare la richiesta e dare il suo assenso. Ma, e qui sta il punto, la norma stabilisce anche che l'Inps dovrà
fare un monitoraggio delle domande assegnando un ordine wtogressivo risultante dall'età anagrafica e dell'anzianità contributiva dei singoli richiedenti. Se le domande supereranno le 4 mila, quelle in eccesso non potranno essere prese in considerazione. Altro punto importante riguarda il trattamento di fine rapporto. La liquidazione sarà pagata con i tempi della Fornero, ossia quando sarebbero maturati i requisiti per lasciare il lavoro con le norme della riforma del governo Monti. Nel passaggio parlamentare è stata inserita una ulteriore importante novità. Le docenti che avevano maturato i requisiti nel 2011-2012 e che per bypassare l'allungamento dei tempi della pensione stabilito dalla legge Fornero avevano scelto l'unica via possibile per lasciare il lavoro, ossia l'opzione-donna, il pensiona-
mento con il calcolo contributivo della pensione (con una penalizzazione fino al 30 per cento), ora potranno chiedere di vedersi liquidato l'assegno con le più convenienti regole del sistema retributivo.
LE REAZIONI Nel mondo politico in molti si erano spesi per risolvere il nodo dei professori «quota 96». A cominciare da dalla vice presidente della commissione bilancio della Camera, Barbara Saltamartini. «È stata sanata», ha detto, «una gran-
de ingiustizia». Anche il vice segretario del Pd, Lorenzo Guerini, via twi~ter, si è congratulato con i parlamentari della commissione finanze per il risultato sui pensionamenti, mentre Francesco Boccia, presidente della Commissione bilancio, tra i più strenui difensori della norma, ha spiegato che l'emendamento «consentirà a quasi 4 mila giovani insegnanti di coronare il sogno di un ingresso a tempo indeterminato nella scuo-
la». Sul fronte pensioni sono state modificate anche alite norme. Come per esempio quelle sul trattenimento in servizio. Per i magistrati è confermato l'abbassamento dell'età pensionabile da 75 anni a 70 anni a partire dal 31 dicembre del 2015. Ma, nell'ultima versione del testo, sono stati fatti salvi non solo i trattenimenti in servizio in essere ma anche quelli non ancora concessi. L'abbassamento dell'età, invece, scatterà subito per i militari e non più dal 2015. Questi ultimi potranno continuare ad essere richiamati in servizio anche dopo il raggiungimento dei requisiti di pensione. Le amministrazioni, infine, potranno pensionare «d'ufficio» tutti i dipendenti che hanno raggiunto il massimo dei contributi previdenziali (42 anni e 6 mesi), e che abbiano un'età anagrafica di almeno 62 anni. Per i professori universitari e per i primari, il requisito è di 65 anni.
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Tutte le novità
Mobilità arrivano le eccezioni
Arriva la mobilità obbligatoria per i dipendenti pubblici entro 50 chilomem,Mancl. parlamentare sono state inserite ed eccezioni. La prima è che i lav figli sotto i tre anni legge 104, dovrann loro c eventuale spostamento. Le norme un ruolo dei sindacati. Le confeder dovranno essere sentite per la def'fuizi9J1e dei criteri che le amministrazioni dovrahilo decidere per i trasferimenti obbligatori dei dipendenti statali.
Stop alJecarriere parellele dei gi
I magistrati, siano essi ordinari. contabili o amministrativi, per assumere incarichi presso istituzioni, organismi pubblici Q.in uffici di diretta collaborazione dei ministeri, dovranno essere collocati fuori ruolo e non potranno in nessùn caso essere messi in aspettativa. Nell'ultimo passaggio in Commissione Affari Costituzionali alla Camera è stato anche stabilito che decadranno anche le aspettative già
.. concesse. 'Quella che si profila, in~mma, è tìna ulteriore stretta sulle carriere parallele dei magistrati.
SPUNTA ANCHE 1l RICAlCOlO DEll' ASSEGNO PER LE DONNE CHE HANNO SCELTO l'OPZIONE CONTRIBUTIVA
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Mansioni più bas~,e persalvare il posto
I dipendenti dello Stato che saranno considerati eccedenti rispettO'alIe esigenze delle ..
... amministraziop.i di appartenenza, per mantenere 11 t pestò di lavoro e non finire in mobilità, potranno
aCèettare di svolgere mansioni inferiori rispetto a quelle previste dal loro contratto. Durante il passaggio parlamentare è stato approvato un emendamento che stabilisce che questa . retrocessione non potrà essere maggiore diun livello. Anche in questo caso ì sindacati dOVranno essere consultati per stabilire i criteri del demansionamento.
Camere commercio ammorbiditi i tagli
Rivisti i tagli ai contributi che te'imprese pagano alle Camere di Commercio, L'iniziale sforbiciata a partire dal 2015 del 50 per cento, è stata sostituita con un percorso più graduale. Per il prossimo anno la riduzione dei contributi alle Camere di Commercio sarà de135 per cento, per poi salire al 40 per cento nel 2016 e arrivare al 50 per cento nel 2017. Secondo le stime, con questo nuovo meccanismo, la riduzione dei contributi per i12015 sarà ridotta dagli iniziali 400 milioni di euro, ad una cifra vicina ai 250 milioni di euro. Le norme dovranno ora essere raccordate con quell'e presenti nella legge delega
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anticorruzione più poteri a Cantone
Arrivano più poteri per iI presidente dell' Authority anticorruzione, Raffaele Cantone,che potrà chiedere al Prefetto competente il commissariamento, per sospetta corruzione, delle aziende che gestiscono appalti dì «servizi o forniture» e per i «concessionari di lavori pubblici» anche in assenza di procedimenti pena lì. Il presidente dell'Authority anticorruzione, inoltre, dovrà informare il Procuratore della Repubblica nel caso di appalti sospetti. I nuovi poteri all' Anac di Cantone erano stati decisi dopo i casi di corruzione per Bxpo e per il Mose di Venezia.
Marianna Madia
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Assunzione per 1.030· • fuoco
ArrÌva 1'assunzione di 1.030 Vigili del fuoco. A prevedeilo è stato un emendamento approvato nel passaggio in Commissione MfaTi Costituzionali alla Camera della riforma della Pubblica amministrazione. Il costo dell' operazione sarà di quasi 67 milioni di euro in treannLAi maggiori costì della norma si provvede con lo stanziamento di 130.843 euro per il 2014, 24.276.826 per iI 2015 e 42,501.482 per il 2016 attraverso la riduzione della spesa per la retribuzione del personale volontario del Corpo stesso.
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Concorsone, beffa per 8 mila insegnanti ROMA Da due anni aspettano di vedersi riconoscere una cattedra, dopo aver superato le tre prove del concorsone del 2012. Ma sono ancora in attesa di un posto oltre ottomila insegnanti che hanno superato la selezione. Il maxi concorso di due anni fa metteva a bando 11.542 posti d'insegnamento nelle scuole italiane. Ad aver ottenuto una cattedra lo scorso anno sono stati 3.500 insegnanti (mille in meno rispetto alle previsioni) e per i vincitori di concorso che restano ancora fuori i tempi e le modalità di chiamata sono incerte. All'origine dei ritardi sembra esserci anche un errore nel conteggio dei reali posti disponibili.
Mozzetti a pag.13
Concorsone, beffa per 8 mila docenti ~Hanno vinto da due anni ma l'assunzione ancora non arriva ~Spunta l'ipotesi di una nuova selezione per altre cattedre E la maggior parte di loro dovrà aspettare fino al 2015-2016 Le speranze dal probabile sblocco di 4mila pensionamenti
Il CASO ROMA Seguendo un puro ragionamento logico, l'assunzione attraverso un concorso pubblico dovrebbe essere la procedura più semplice da attuare. Non è così per la categoria professionale degli insegnanti costretti a confondere la parola concorso con caos. Sono ormai due anni che aspettano di vedersi riconoscere una cattedra, dopo aver superato le tre prove del concorsone del 2012. Parliamo degli oltre 8mila insegnanti italiani che, pur avendo superato la selezione indetta dall'allora responsabile di viale Trastevere, .Francesco Profumo, (dopo ben 13 anni dall'ultima prova) sono ancora in attesa di un posto. Il maxi concorso di due anni fa metteva a bando 11.542 posti d'insegnamento nelle scuole italiane. Alle prove si presentarono in oltre 320 mila. L'obiettivo del ministero era quello di assorbire i vincitori in maniera graduale: un primo gruppo docenti - 4.500 persone - sarebbe dovuto diventare di ruolo nel corso dell'anno scolastico 2013/2014, mentre il secondo gruppo di 7.042 insegnanti avreb-
be potuto finalmente ottenere un contratto nel successivo anno scolastico. Queste erano le promesse. I risultati, finora, invece sono altri. Anche se dei posti potrebbero rendersi presto disponibili in seguito all'approvazione di un emendamento al ddl sulla pubblica amministrazione, che prevede il pensionamertto per quattromila prof.
I DOCENTI Ad aver ottenuto una cattedra lo scorso anno sono stati 3.500 insegnanti (mille in meno rispetto alle previsioni) e per i vincitori di concorso, che restano ancora fuori, i tempi e le modalità di chiamata sono incerte. Lo stesso ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini, lo scorso 17 luglio, durante il question time a Montecitorio, toccando il capitolo degli insegnanti precari, si era limitata a fotografare la situazione odierna: «Degli 11.542 posti banditi, nell'anno scolastico 2013-2014 sono già stati immessi in ruolo 3.527 - affermò la responsabile del dicastero - mentre quest'anno si procederà all'immissione degli ulteriori vincitori». «Non posso ancora dare garanzie formali - concluse la Giannini - che saranno immessi tutti i
restanti 8.015». Ma non è solo una mancanza di fondi a frenare la chiamata dei docenti o il blocco del turn-over, che non permette assunzioni senza un ugual numero di pensionamenti. All'origine dei ritardi sembra esserci anche un errore nel conteggio dei reali
posti disponibili. Al sud Italia le scuole potranno garantire qualche cattedra solo nel 2016, al nord, invece, pur essendoci dei posti disponibili, per poter mettere in gioco possibili trasferimenti, ci sarebbe bisogno di un prowedimento di legge specifico. In più, in alcune regioni come il Lazio e la Toscana, ad esempio, il ritardo sulle procedure d'immissione deriva anche da altri fattori: dalla lentezza delle commissioni esaminatrici chiamate a correggere le prove, fino alle incertezze sulle modalità di verifica delle commissioni stesse. E il risultato è solo uno: più di 8mila insegnanti, la gran parte dei quali da anni già abilitati al!'insegnamento, è ancora in attesa di un posto.
Intanto, su altri fronti, si accendono le polemiche. L'argomento in questo caso riguarda le selezioni per il Tfa, il tirocinio formativo attivo, necessario per acquisire
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l'abilitazione all'insegnamento. fisica. E ancora: latino e greco. Eb- tica, come un'unione, scritto senNelle scorse settimane, si sono te- bene, più di una domanda, di quel- za apostrofo, per la classe di italianute le prove per oltre quaranta le presentate ai candidati,_ risuIta- no, alle domande che offrivano riclassi di materie. Da storia e fiIo- va sbagliata o formulata in manie- sposte dubbie. sofia a matematica, da italiano a ra errata. Dagli errori di gramma- Camilla Mozzetti
I numeri Il CONCORSO
I concorrenti nel 2012 320.000
I posti a bando per l'insegnamento biennio 2013/2015
-
-~ =- ~~- - ~-- ~--~ ~"'---=-
I docenti chiamati lo scorso anno
3.500
Ouelli ancora in attesa di una cattedra .-. - Ile
. . ~ -=-----.--.--=...=.-= - --=-----=---'=-'=----
----- -- !
I PROFESSORI I . I docenti in Italia, dalla scuola
Scuole
dell'infanzia alle scuole superiori 728.325
Scuola dell'infanzia
90.889
Scuole medie 167.916
Scuola primaria 239.552
Insegnanti di sostegno 101.391
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Professori precari controllano le graduatorie esposte
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Vil1citrice precaria
«Nel Lazio è ancora tutto fermo e sbagliano pure le graduatorie» ROMA Manuela Pascarella ha 34 anni e in tasca un'abilitazione per l'insegnamento di Storia e Filosofia nelle scuole superiori. Insieme ad altri 8.071 precari, vincitori del concorso 20l2, è ancora in attesa di una cattedra. Manuela, qual è stato il suo percorso professionale? «Dopo il conseguimento del diploma di Laurea in Lettere e filosofia decisi di tentare la strada dell'insegnamento. Sapevo che il percorso sarebbe stato difficile, ciononostante sembravano esserci le possibilità di riuscire a ottenere un contratto in tempi ragionevoli». E invece? «Invece, pur avendo ottenuto l'abilitazione nel 2007, ho ottenuto solo supplenze. Poi nel20l2 uscì il concorso, nonostante io
(ASSURDO ANNUNCIARE UN ALTRO CONCORSO QUANDO CI SONO ANCHE ALTRE 20MIlA IMMISSIONI PREVISTE DAll'EX MINISTRO CARROZZA»)
avessi già un titolo per insegnare, ma le graduatorie erano troppo lente, così decisi di provarlo». E riuscì a passarlo, tuttavia ancora non ha una cattedra. «Esattamente, sono due anni che aspetto. Chissà quando riuscirò ad averla, considerato che ci sono in ballo, oltre a noi vincitori di concorso, altre 20 mila immissioni previste dal precedente ministro Carrozza che dovrebbero partire a settembre ma delle quali non si sa ancora nulla e di cui nessuno parla». Il ministero parla nel frattempo di un nuovo concorso per la prossima primavera. «Sarebbe un paradosso, più di 8mila precari aspettano da oltre due anni di diventare insegnanti di ruolo, mentre si paventano posti Der altri 14mila docenti senza
prima aver soddisfatto le graduatorie esistenti». Ha mai pensato di abbandonare la professione? «Insegnare in Italia è come fare la gimkana. Solo nella mia regione, il Lazio, le immissioni sono tutt'oggi a zero. E i proweditorati sbagliano anche la pubblicazione delle graduatorie. A me, per esempio, hanno pubblicato un punteggio erroneo solo pochi giorni fa. Non ho mai pensato di abbandonare questa mia passione, al contrario; ho sempre cercato di difenderla. Ma l'insegnamento in questo Paese è come una macchina ingolfata che nessuno sembra capace di far ripartire».
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Pensionamenti d'ufficio e stretta sui giudici, cambia la riforma Pa
EMOTRASFUSIONI, RISARCIMENTO UNA TANTUM DI 100 MILA EURO AI CITTADINI DANNEGIATI
~ Niente aspettativa ai magistrati nei ministeri. Via a 62 anni gli statali col massimo di contributi. Pensione per 4 mila docenti
Il PROVVEDIMENTO ------------------
ROMA È un ritorno al passato. Alla prima bozza del decreto sulla pubblica amministrazione. Nel passaggio parlamentare del provvedimento la stretta sulle incompatibilità dei magistrati torna ad inasprirsi. I giudici, siano essi ordinari, contabili o amministrativi, non soltanto saranno costretti ad essere messi fuori ruolo per assumere incarichi ministeriali, ma non potranno nemmeno più avere aspettative. Questo, ed è la prima novità, sarà valido per gli incarichi in corso anche nel caso in cui si tratti di semplici consulenze e non solo di uffici di diretta collaborazione dei ministri. Insomma, chi ha già esaurito il bonus del massimo di dieci anni fuori ruolo previsto dalla legge Severino del governo Monti, dovrà scegliere se lasciare definitivamente la magistratura o lasciare gli incarichi nei ministeri. Non solo. La seconda novità è che anche i magi~trati amministrativi, che oggi potevano anche scegliere di lavorare part time per la ma-gistatura e poi prestare consulenze ai ministeri, saranno obbligati ad uscire dai ruoli e non potranno più esercitare le funzioni di giudice. Ma chi sono quelli in carica che rischiano di decadere? Ad una prima sommaria analisi sarebbero almeno due i casi rile-
vanti su cui questa tagliola si potrebbe abbattere. Il primo è quello di Italo Volpe, già nel gabinetto di Giulio Tremonti quando quest'ultimo era ministro dell'Economia ed oggi nella struttura di vertice dei Monopoli di Stato. Il secondo caso riguarderebbe Domenico Carcano, attuale cap9 del legislativo del ministero della giustizia. In realtà il Consiglio superiore della magistratura ha già deliberato il ritorno nei ruoli di Carcano, bocciando la proroga dell'aspettativa concessa ai tempi in cui era capo di gabinetto del ministro del a giustizia Annamaria Cancellieri. A conti fatti, dunque, almeno per il momento, l'unico magistrato coinvolto,dall'emendamento dovrebbe essere Volpe. L'altra modifica che riguarda sempre i giudici è quella che porta da due a tre anni il periodo che deve separare il magistrato dalla pensione per poter far domanda di un incarico apicale. Nella prima versione questo lasso di tempo era stato ridotto da4a2anni.
LE MODIFICHE Via libera a tarda sera anche all'emendamento sul pensionamento dei professori «quota 96», i 4 mila docenti rimasti bloccati dalla riforma Fornero e che ora potranno andare in pensione già da settembre. Le amministrazioni, poi, potranno pensionare d'uf-
ficio i dipendenti che hanno il massimo dei contributi (42 anni e 6 mesi) e 62 anni di età. La norma vale anche per primari e professori universitari, ma per loro l'età sarà di 65 anni. Salta invece la norma che faceva salvi i trattenimenti in servizio dei militarifino al 2016. Confermate le novità sulla mobilità obbligatoria, con l'esclusione dei lavoratori con figli minori di tre anni o disabili a carico, e !'introduzione del concerto dei sindacati nella definizione dei criteri di trasferimento. Rivisto il capitolo anticorruzione. È stato approvato un emendamento che dà al presidente dell'Anac, Raffaele Cantone, il potere di proporre al prefetto una gestione straordinaria del contratto d'appalto e, viene aggiunto, della concessione, a rischio, anche nei casi in cui non sia già oggetto di procedimento penale. Approvato anche un emendamento proposto dal ministro della salute Beatrice Lorenzin, che prevede un' equa riparazione una tantum pari, rispettivamente, a 100 mila euro e 20 mila euro per ciascun danneggiato da emotrasfusioni infette o vaccinazioni obbligatorie, e sblocca l'iter dei ristori economici per circa 6.500 cittadini che hanno presentato domanda entro il 19 gennaio 2010, semplificando le relative procedure di liquidazione.
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Le novità
Tagli più soft per le camere di commercio Il taglio deL 50 per cento dei contributi aLLe Camere di Commercio avverrà in tre anni. Per iL primo anno, iL 2015, La riduzione sarà deL 35 per cento. Le Camere avranno un più di tempo per riorganizzarsi e far fronte ai mancati introiti. NeL primo anno La riduzione non sarà più di 400 milioni ma soLo di 250 milioni
Mansioni più basse ma solo di un livello Il passaggio parlamentare ha portato modifiche anche aLLe norme sui demansionamenti.1 Lavoratori pubblici in esubero potranno essere retrocessi per non perdere iL posto di Lavoro, ma di un soLo gradino. Anche in questo caso, come per La mobilità obbligatoria, i sindacati avranno un ruoLo nella definizione dei criteri.
Figli piccoli, D niente obbligo di mobilità La mobilità obbligatoria entro i 50 chiLometri avrà delle eccezioni. Per i Lavoratori che hanno figli minori di tre anni e per coLoro che hanno disabili a carico con i benefici della Legge 104, sarà necessario iL consenso aL trasferimento. I sindacati avranno un ruoLo nella definizione dei criteri di mobilità.
Professori, "quota 96" per la pensiòne I professori «quota 96», queLli con 60 anni di età e 36 di contributi, cl)e non hanno potuto Lasciare alL'entrata in vigore della Legge Fornero per un errore, potranno fare domanda di pensionamento e ritirarsi entro settembre. IL Tfs sarà invece Liquidato quando si sarebbero maturati i requisiti con Le norme della Legge Fornero.
Data 26-07 -2014 Pagina 4 Foglio 2/2
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armati, tutto questo a totale spregio di ogni regola di onore che caratterizza il soldato in guerra. Le denunce in questo senso da parte del governo israeliano sono rimaste inascoltate e per troppi anni chi doveva mettere fine a tutto questo ha preferito guardare altrove permettendo ad Hamas, associazione riconosciuta terroristica da mezzo mondo, di continuare indisturbato. In tutto questo c'è anche da annotare che i missili trovati nei giorni scorsi nelle scuole dell'ONU anziché essere distrutti sono stati restituiti ai legittimi proprietari, cioè Hamas, che ora potrà di nuovo usarli contro i civili che abitano nelle città israeliane. Il tutto nel silenzio e nell'imbarazzo dei media di mezzo mondo, italiani compresi.
LA SCHEDA
VERSIONE UFFICIALE La versione ufficiale racconta che la scuola Unrwa di Beit Hanoun sarebbe stata colpita da missili sparati dall'esercito israeliano. Le fotografie diffuse mostrano però solo l'interno perlopiù intatto della scuola e non l'esterno
IMMAGINI Altre fotografie, non ufficiali, mostrano come tra i banchi di una scuola fossero nascosti armi, tra le quali razzi anticarro RPG. Il pavimento e i banchi di questa scuola sembrano essere gli stessi della scuola bombardata
COLPI ED ESPLOSIONI Testimonianze importanti, suffragate da alcune fotografie, parlano di colpi di mortaio arrivati sull'edificio. E di una forte esplosione successiva non compatibile con i colpi di mortaio. Perfino il portavoce dell'Unrwa Chris Gunness ha dovuto ammettere su Twitter i lanci di razzi da parte di Hamas su Beit Hanoun
L'ALLARME Da alcuni giorni le autorità israeliane avevano chiesto all'Onu di evacuare la scuola in quanto si trova in una delle zone dove è più alta la concentrazione dei combattimenti. La scuola è invece diventata rifugio per i cittadini
Data 26-07 -2014 Pagina 1 Foglio 2/2
In grande un'immagine pubblicata su tutti i giornali che mostra il sangue sul pavimento nella scuola colpita. In piccolo due immagini che mostrano come tra i banchi di una scuola fossero nascoste armi e razzi. Come si può notare pavimento e banchi sono identici in tutte e tre le foto: la scuola potrebbe essere la stessa [Ansa]
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Data 27 -07 -2014 Pagina 7 Foglio 1
Scuola, sbloccate le pensioni a 61 anni GIANNI SANTAMARIA ROMA
ia libera in Commissione Affari costituzionali della Camera al decreto legge sulla rifor-
ma della Pubblica amministrazione. La commissione, che ha terminato l'altra notte l'esame degli emendamenti, ha dato il mandato al relatore, Emanuele Fiano (Pd) e il prowedimento, che va dalla mobilità per gli statali ai poteri per il presidente Anac Raffaele Cantone, andrà in aula domani. Poi passerà al Senato, per essere convertito entro il 24 agosto. «Il Parlamento si è fatto portatore di interessi generali e non particolari», ha commentato il ministro della Pubblica amministrazione, Marianna Madia. Il prowedimento che «esce confermato nel suo impianto, ma molto migliorato», sottolinea, «segue due logiche: cambiamento ed equità». Diverse sono state le modifiche apportate dalla commissione presieduta da Francesco Paolo Sisto (Fi). In particolare sono stati sbloccati 4mi-la pensionamenti nella scuola, già da settembre, aprendo così anche alla pos-sibilità di nuove as-sunzioni. Si tratta
Riforma della P.A. da domani in aula l'impianto resta
con alcune modifiche su scuola e turn over
Il ministro Madia: cambiamento ed equità
degli insegnanti ribattezzati "quota 96" (61 annidietàe 35 di contributi oppure 60 anni di etàe 36 di contributi). Tutti rimasti "intrappolati" al lavoro dopo la riforma Fomero, che non ha tenuto conto della data di pensionamento nel settore, legata all'anno scolastico e non a quello solare. Nuovi posti anche per vigili del fuoco (oltre mille) e perla Polizia. Resta la mobilità obbligatoria entro 50 km, con le eccezioni già annunciate per chi ha figli sotto i tre anni o con problemi. Un emendamento dà voce ai sindacati in sede di definizione dei criteri generali. Tra le altre principali novità, c'è l'eliminazione del trattenimento in servi-zio, che consente di restare al lavoro per altri due anni. Ma l'amministrazione può procedere a pensionamenti d'ufficio del perso-nale, inclusi i diri-genti. Un emenda-mento del relatore ne stabilisce in det-taglio le modalità,
prevedendo che la scelta sia motivata da esigenze organizzative e senza recare pregiudizio ai servizi offerti. Soprattutto vengo-
no fissati limiti d'età, per cui non si può scendere sotto i 62 anni (soglia che impedisce penalizzazioni nell'assegno) per tutti i lavoratori pubblici, 65 per medici e professori. Per i magistrati la soglia resta a 70 anni. Anche le Camere di commercio possono tirare un sospiro di sollievo: il dimezzamento dei diritti camerali è stato spalmato in tre anni (-35% nel 2015, -40%ne12016e -50%ne12017). Così avranno più tempo per riorganizzarsi e far fronte ai mancati introiti. Nel primo anno l'ammanco sarà, infatti, di 250 milioni e non di 400. Cambiamenti pesanti toccano i magistrati, quanti ricoprono incarichi in uffici di diretta collaborazione con la P.a., pure se solo di consulenza giuridica, non possono più godere dell' aspettativa' devono quindi per forza andare fuori ruolo, posizione per cui gli spazi non sono infiniti (la durata massima è di dieci anni). Stop alle collaborazioni e consulenze per i vertici della Banca d'Italia, dell'Ivass e della Consob nei due anni successivi alla cessazione dell'incarico. Viene invece allargato il campo d'azione del presidente dell'autorità Anticorruzione. La sua vigilanza sui contratti d'appalto a rischio coinvolgerà pure le concessionarie e potrà proporre commissariamenti anche nei casi in cui il procedimento penale non sia stato ancora aperto (informando il procuratore della Repubblica).
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Non date soldi pubblici alle scuole che. dis~riminano sul sesso accolgono chiunque, accettandone Ii Il Tnbunale supreI?? s~agnol~ ha
BRUNO MORETTO*
È LEGIITIMO FINANZIARE scuole private che discriminano gli
insegnanti in base all' orientamento sessuale o gli studenti in base al sesso? Ha fatto scalpore la mancata proroga dell'incarico a una insegnante di una scuola cattolica paritaria di Trento a causa dei suoi supposti orientamenti sessuali. L'episodio solleva tante questioni, a partire dalla violazione dell'art. 3 della Costituzione. La Costituzione riconosce con l'art. 33 c. 4 alle scuole private che chiedono la parità «piena libertà». Proprio per garantire tale libertà prevede al comma 3 che non ci siano oneri per lo Stato, poiché ad ogni finanziamento corrisponderà un controllo. Ad esempio in Francia le scuole private finanziate non impartiscono insegnamenti religiosi e il loro personale è selezionato da concorsi pubblici. La legge 62 del 2000, invece, afferma che «alle scuole paritarie private è assicurata piena libertà per quanto concerne l'orientamento culturale e l'indirizzo pedagogico-didattico. Tenuto conto del progetto educativo della scuola, l'insegnamento è improntato ai principi di libertà stabiliti dalla Costituzione. Le scuole paritarie, svolgendo un servizio pubblico,
progetto educativo, richieda di rece~tem~nte stabilito I ~scluslO~e iscriversi ... Il progetto educativo dal fmanzlamento pubblico degl~ . indica l'eventuale ispirazione di , istituti che «ammettono stude~tl di carattere culturale o religioso» . E un unico sesso» (sempre quelli evidente la contraddittorietà del del'Opus dei). comma 3 alla luce dei principi di È urgente una ~e~is.ione ~ella ~eg~~ libertà di coscienza, uguaglianza e di parità che elImllll. O~lll .amblgUita non discriminazione stabiliti dalla relativamente alla dlstmzlOne delle Costituzione e la previsione di funzioni delle scuole statali e di un'adesione a un progetto educativo quelle private e ai finanziamenti di carattere religioso di parte. Tale pubblici alle scuole private introdotti contraddizione appare stridente di in modo surrettizio per aggirare il fronte al caso dell'insegnante divieto costituzionale. In Italia le licenziata non per avere insegnato al scuole paritarie private ricevono di fuori del progetto educativo della circa 500 milioni all'anno dal scuola, ma per il suo supposto bilancio statale a partire dall'an~o . orientamento sessuale personale. Si 2000 e circa un miliardo da ReglOlli dice che i genitori si sarebbero e Comuni, che li erogano a vario lamentati con la scuola. Se costoro titolo e in modo incontrollato. pretendono che ai loro figli venga In provincia di Trento le scuole impartito un insegnamento fondato paritarie privat.e sono parte .del su determinate idee da personale sistema educatiVo basato sUl selezionato allo scopo, ne hanno «principi di sussidiari età, di piena libertà, ma non hanno quella di differenziazione e di adeguate~za». pretendere finanziamenti derivanti Nel 2014 dette scuole hanno ncevuto dalla tassazione comune che devono ]3 milioni di euro. La scuola Sacro essere rivolti a garantire i principi cuore 66.000 euro più i contributi della libertà di insegnamento, della per le rette degli studenti. laicità e del pluralismo posti a Il Ministro Giannini cade dalle fondamento della nostra nuvole di fronte al caso di Trento. Costituzione. Altrettanto stridente Eppure lei stessa ha affermato che appare il riconoscimento della parità finanziare le scuole paritarie «ci e dei relativi finanziamenti alle conviene», mettendo sullo stesso scuole gestite dall'Opus Dei (centri piano scuole religiose ~ a pagam~nto Faes) che dai 6 anni istituiscono con la scuola statal~ laica e .gra~Ulta e classi e in certi casi intere scuole solo viene meno all'obbligo costituzIOnale femminili (o solo maschili), di istituire scuole statali per tutti gli discriminando in base al genere ordini e gradi. A chi conviene? l'accesso alle classi e alle scuole. Comitato bolognese scuola
e Costituzione
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-ILILL'Tl E~M! \\,/ \~' 1 ~ I/d .1 [---_II '~'J __
Data 27 -07 -2014 Pagina 4 Foglio 1
Pubblica amministrazione Approvato in Commissione l'emendamento su «Quota 96». Saltamartini (Ncd): «Ora spazio nella scuola ad altrettanti giovani»
Intanto il governo manda in pensione quattromila insegnanti • «Grande successo sui quota 96. Finalmente 4mila lavoratori del comparto scuola potranno andare in pensione nel rispetto di un loro sacrosanto diritto. È stata sanata una ingiustizia». Così il portavoce N cd e vicepresidente della commissIone Bilancio, Barbara SalLamaruni, ha commentato l'approvazione l'altra notte in commissione Affari costituzionali alla Camera dell'emendamento al decreto sulla riforma dellaPub blicaAmministrazione sui cosiddetti «quota 96». Si tratta, sottolinea Saltamartini, di «un risultato tanto atteso che parte da lontano, da una mia risoluzione firmata all'unanimità e che ha trovato una ulteriore convergenza bipartisan in Parlamento nel percorso di conversione del decreto sulla riforma della Pubblica amministrazione». «Adesso - conclude Saltamartini - 4mila lavoratori avranno finalmente riconosciuto un loro diritto, lasciando campo a 4mila gio-
vani di entrare nel comparto della scuola».
Il presidente della commissione Bilancio della Camera, Francesco Boccia (Pd) , si congratula con «il ministro Madia e la commissione Affari Costituzionali». «È l'eccellente risultato finale - afferma Boccia - dopo il lavoro congiunto e unitario di ben tre commissioni parlamentari Bilancio, Cultura e Lavoro sintetizzato nella risoluzione Saltamartini col voto di tutti i gruppi parlamentari. Nel decreto Pa siamo riusciti a sanare le ferite aperte di un'intera generazione di insegnantÌ».
Anche l'Anief ha commentato con soddisfazione il via libera all'emendamento su «quota 96»: «Si rende finalmente giustizia a tanti lavoratori ultrasessantenni, rimasti "intrappolati" al lavoro dopo la riformaFornero, che avevano diritto ad andare in pensione già due anni fa». «Il nostro sindacato - dichiara Marcello Pacifico, presidente Anief e segretario organizzativo
Stefania Giannini Ministro Pubblica Istruzione
Barbara Saltamartini Portavoce nazionale del Nuovo Centrodestra
Confedir - è quello che prima di tutti ha avviato una dura battaglialegale per poter mandare in pensione i colleghi che avevano maturato il diritto negli anni 2011 e 2012, chiedendo di attuare una deroga ai "Quota 96"!, coloro che al termine dell' anno scolastico 2011 / 12 avevano maturato 61 anni di età e 35 di contributi oppure 60 anni di età e 36 di contributi versati. Ovvero il giusto riconoscimento del prerequisito della riforma Fornero, poiché nella scuola gli anni di servizio si calcolano per anno scolastico e non solare». E aggiunge: «Ora però chiediamo anche che non ci si fermi qui: la riformaFornero va modificata, inserendo l'insegnamento tra le professioni logoranti. Va data la possibilità a chi ha insegnato per più di 20-25 anni, oppure ha compiuto i 60 anni di età, di diventare docente" senior", sganciandolo dalla didattica per assegnargli il ruolo di tutor delle nuove leve di insegnanti».
Lui. Fra.
IL PAESE CHE NON RIPARTE
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Data 05-08-2014 Pagina 25 Foglio 1
PERSON SECONDO COSCIENZA DI DON ANTONIO MAZZI
I PR BLEMI DELLA SCUOLA S N I DOCENTI IMMATURI NON LE PR F LESBICHE
oi, popolo italiano, possiamo vivere solo di litigate da parrucchiere. Ora scoppia il caso della professo
ressa alla quale, nell'Istituto Sacro Cuore di Trento, la madre superiora Eugenia Libratore non ha voluto rinnovare il contratto perché, forse, lesbica. Con tut· to quello che sta distruggendo la scuola italiana, litighiamo per un eventuale caso di docente lesbica. Non è un problema da sottovalutare. Ma non sarebbe più saggio curare meglio le selezioni dei nostri docenti'? Accorgersi un anno dopo, o dover sopportare per un anno, qualsiasi docente che, per vari
Eugenia Libratore, madre superiora dell' Istituto del Sacro cuore di Trento.
motivi, non fa il suo dovere o non risponde ai programmi dell'Istituto che lo ha assunto, non rende seria l'attività educativa e, tanto meno, agevola il delicatissimo mestiere dell'insegnamento. Sappiamo tutti, ormai, che la scuola non è più solo luogo di apprendimenti e di addestramenti, soprattutto se si tratta di prima adolescenza. Se poi veniamo al caso dell'insegnante licenziata, io credo che non ci debba essere nessun motivo per tenerla o licenziarla, solo perché lesbica. Se la condotta, !'impegno e il rispetto di sé e degli altri è buono, non vedo perché debba
accadere un caso così doloroso. Se invece c'è qualcosa, si analizzi il qualcosa e si decida. Finiamola di inventare un mezzo scandalo al giorno nelle nostre scuole. Fa tanto male a tutti. Per finire, permettete che parli di finanziamenti dati dal "pubblico", poiché che si sta dicendo che quando lo Stato paga è lo Stato che comanda. Eresia! Comunque, ho fatto il preside per anni prima di dedicarmi ai disperati totali. L'ente pubblico non ha mai sopperito alle necessità anche minime degli enti privati. Questo è uno degli
scandali italiani, decantati da una certa sinistra ideologica e facinorosa, come conquista e come segnale di una Repubblica che ha sempre qualcosa da insegnare al mondo. Tanto è vero che in Europa- le cose non vanno così. E ora,
che abito tra i disperati. il "pubblico servizio" esige il massimo della sicurezza dando il minimo delle diarie, nei tempi che vanno bene solo a lui. E io non credo di essere il solito democristiano bacchettone, sempre sotto le finestre del sindaco, e capace solo di piagnucolare. Vivo da 30 anni in un appartamentino, in mezzo ai ragazzi nel Parco Lambro, mangio quello che mangiano tutti e molte volte disobbedisco al mio cardiologo per la vitaccia che conduco. E così fanno decine e decine di altri educatori "veri", che non hanno tempo di domandarsi se sono davanti a insegnanti "normali" o no. Ma che, invece, sono molto preoccupati per l'immaturitàdi tanti docenti e dirigenti.
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CORRIERE DELLA SERA
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Le parole sbagliate degli insegnanti In questi ultimi anni, nel mio
lavoro di psicoanalista, ho incontrato i danni di un certo funzionamento dell'istituzione scolastica, sovente invisibile, silenzioso, ma ahimè non nei suoi effetti rischiosi. Specchio di un modo di fare scuola de-motivato e de-responsabilizzato rispetto all'indispensabile funzione formativa e nutritiva di giovani soggetti, connaturata alla figura dell'insegnante. Sento la responsabilità e il desiderio di scrivere per sensibilizzare, lontana da posizioni giudicanti e/o accusatorie, laddove ritengo necessario focalizzare la lettura del disagio infanti -le e giovanile, costantemente e rigidamente fermo ad analizzare i contesti familiari, anche su un <<reale» che circola nella scuola.
Come scrive Umberto Galimberti nel suo libro «L'ospite inquietante», l'istituzione scolastica contemporanea è permeata da un «virus» che, implicitamente ed esplicitamente, attacca, corrode e ammala l'animo di soggetti giovani, negli anni più delicati della formazione e della costituzione della soggettività. Danni che produce un insegnamento quando scuola e professori si offrono «con quel volto irresponsabile di chi si tiene fuori dai problemi connessi ai processi di crescita ( ... ) non si prende cura della
soggettività dei giovani». Nel mio lavoro capita sempre
più spesso di dover «curare» le profonde ferite causate da posizioni scorrette e parole irrispettose da parte di educatrici, maestre e docenti. Incontro bambini e giovani che patiscono gli effetti destabilizzanti di un modo di fare scuola e di reI azionarsi agli studenti disattento, burocratizzato e centrato più sulla prestazione che nello sforzo di conoscere e valorizzarne la particolarità soggettiva. L'insegnamento non può ridursi solo alla trasmissione di nozioni e alla valutazione in cifre dello studente; laddove ciò accade va sempre a scapito della dimensione umana
Gli insegnanti occupano una posizione simbolica e di vitale importanza per la vita e la crescita di esseri umani, negli anni più delicati dello sviluppo: occorrono dunque desiderio, responsabilità etica, passione per la trasmissione culturale e soprattutto un'attenzione costante alla cura del mondo emotivo, psicologico. Come ricorda Aristotele nella Retorica è nelle cause prime che va ricercata l'origine delle cause seconde: è cioè inutile occuparsi del disagio giovanile (difficoltà cognitive, assenteismo scolastico, devianza, suicidi) se non si presta la giusta attenzione alle
cause prime: penso che tra queste, la scuola ed il particolare rapporto tra insegnanti e studenti, abbiano un posto unico e centrale.
Sovente i genitori si sentono «con le mani legate», intimoriti dal rischio di ritorsioni sul proprio figlio, quando cercano di riportare agli insegnanti malessere, paure, inibizioni, fobie legate alla scuola, che colgono o ascoltano in famiglia. Se è vero che è bene che i figli sentano riconosciuto da padre e madre il valore simbolico dei referenti istituzionali, è altrettanto necessario poter riconoscere che oggi non è più come prima, vale a dire che anche nell'istituzione scolastica esiste un «reale» che non consente a priori il supporto dell'indispensabile patto di fiducia tra fanftglia e scuola.
E necessario poteme dire;riflettere insieme, affinché non venga perso il valore centrale della funzione formativa del percorso scolastico, fin dai primi anni della scolarizzazione. n malessere che circola tra i muri dell'istituzione scolastica è bene possa interpellare chiunque, a vario titolo, ha la responsabilità della crescita di giovani individui.
PamelaPace Psicoanalista
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Data 28-07 -2014 Pagina 4 Foglio 1
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Data 27 -07 -2014 Pagina 7 Foglio 1
Scuola, uno spiraglio per i "quota 96" LA CAMERA SBLOCCA LA SITUAZIONE DI 4MILA DOCENTI RIMASTIINTRAPPOLATI PER GLI ERRORI DELLA FORNERO
L a Commissione Affari costituzionali della Camera dà una buona
notizia a circa 4 mila docenti della scuola pubblica. Si tratta dei cosiddetti Quota 96, uno dei tanti errori della riforma pensionistica di Elsa Fornero, bloccati al lavoro nonostante avessero già conseguito i requisiti per il pensionamento. Il via libera è giunto con un emendamento al decreto legge di riforma della Pubblica amministrazione. La misura per ora è viva a livello di commissione parlamentare ma dovrà attendere il via libera dell' Aula. In particolare, dovrà ottenere il via libera da parte del Mef, il ministero dell'Economia diretto da Carlo Padoan.
INTANTO ESULTANO quei sindacati che si sono battuti per ottenere il risultato. Tra loro, l'Anief-Confedir che ne fa una vittoria personale: "Dopo due anni di battaglie legali - dichiara il presidente Marcello Pacifico - durante le quali il sindacato ha
difeso i diritti negati di tanti di questi lavoratori, portiamo a compimento quella soluzione logica che solo dei governanti miopi si ostinavano a negare.
La riforma delle
pensioni aveva
confuso tra anno
scolastico e anno
solare. Manca, però,
il via libera di Padoan
Ringraziamo, piuttosto, i tanti rappresentanti dell'attuale parlamento, in particolare l' ono Manuela Ghizzoni del Pd, l'ono Maria Marzana e i tanti componenti del Movimento 5 Stelle, che hanno creduto e tanto si sono impegnati nel raggiungimento di questa soluzione". La questione si trascina da tempo e assume i caratteri kafkiani di tante cose italiane. I docenti in questione, infatti, avevano conseguito i requisiti per la pensione ne120ll ma, per effetto delle norme specifiche della scuola pubblica, non potevano lasciare l'incarico prima del mese di settembre. Nel frattempo è arrivata la riforma Fornero che li ha obbligati, sovrapponendo l'anno solare a quello scolastico, a rimanere in servizio. A rendere loro ragione non sono bastate quattro sentenze della magistratura e i tanti ricorsi presentati dai sindacati. Ora, con l'emendamento approvato, si profila
un risarcimento.
CANTA VITTORIA il presidente della Commissione Lavoro della Camera, il Pd Cesare Damiano che sottolinea "la larga convergenza
Un aula scolastica Ansa
di forze, di maggioranza e opposizione" che "consentirà "a 4 mila lavoratori della scuola, intrap-polati dalla riforma Fornero per un errore che ha scambiato l'anno scolastico con quello solare, di andare in pensione e di far assumere 4 mila nuovi insegnanti". Stessa impostazione da parte della mini stra Stefania Giannini secondo la quale "siamo a un passo dalla fine di quello che per centinaia di insegnanti italiani era diventato un incubo". La mini stra, poi, apre anche alla possibilità di nuovi posti di lavoro che si libereranno nella scuola: "Dai pensionamenti c'è sempre una speranza per i precari", ha precisato. Tra le misure che sono state inserite nel decreto ci sono altri provvedimenti importanti come l'abolizione del trattenimento in servizio oltre l'età pensionabile. L'amministrazione può procedere a pensionare d'ufficio il personale, per esigenze organizzative e senza recare pregiudizio ai servizi offerti. Resta in sospeso quello che è l'auspicio di Damiano: "Ci auguriamo che non giungano ostacoli dal ministero dell'Economia al momento della discussione in Aula alla Camera".
Sal. Can.
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il manifesto SCUOLA I PAGINA 6
Il Pd «libera» i prof a «quota 96» In 4 mila possono andare in pensione
ROBERTO ClCCAREW
Data 27 -07 -2014 Pagina 6 Foglio 1
SCUOLA • Emendamento Pd sblocca il pensionamento di centinaia di docenti
Un sollievo per i «quota 96» Roberto Ciccarelli
Quattromila lavoratori della scuola che hanno maturato un diritto alla pensione tra il
lO g naio 2012 e il 31 agosto 2012 potranno lasciare il posto di lavoro a partire dal prossimo settembre. Si dovrebbe chiudere in questo modo la vicenda dei «Quota 96)), rimasti in servizio a causa di uno dei grossolani errori compiuti dal governo Monti al momento dell'approvazione della riforma Fornero delle pensioni.
La vertenza dovrebbe chiudersi il 28 luglio. Secondo fonti vicine all'esecutivo, infatti, dovrebbe essere approvato un emendamento al decreto legge sulla rifonna della pubblica amministrazione da Manuela Ghizzoni (Pd), da tempo impegnata per trovare una soluzione. "Ora anche chi era rimasto bloccato a scuola - sostiene Ghizzoni - pur avendo maturato i requisiti nel corso dell' an-
no scolastico 2011-2012, potrà finalmente andare in pensione fra poco più di un mese e lasciare il proprio posto a personale più giovane e motivato, oggi precario».
La misura, in realtà, attende ancora il via libera da parte della Commissione Bilancio e Finanze della Camera, e poi l'approvazione dell'Aula, dove il governo è intenzionato a porre la fiducia sull'intero pacchetto normativo. L'emendamento da approvare pennetterà inoltre un ricalcolo della pensione secondo il sistema contribuivo per le lavoratrici. Questo significa che i lavoratori che rientrano nella "quota 96" dovranno attendere 3 o 4 anni per ricevere la prima parte del Trattamento di fine servizio (Ifs) e poi un altro anno per la seconda.
Si ritiene, inoltre, che una volta mandato in pensione questo personale, si libererebbero alcune migliaia di posti per le supplenze previste
per il prossimo anno. Ma come tutte le questioni che riguardano la politica scolastica in tempi di austerità, anche in questo caso il condizionale è d'obbligo. Una simile decisione deve essere coerente con i conti, non con il reale fabbisogno degli istituti scolastici. Se il ministero dell'Economia alzasse un muro, quello dell'lstruzìone potrà solo abbozzare. Lo stanziamento previsto dall'emendamento è pari a 416 milioni di euro.
Sempre in questa logica i lavoratori che rientrano nella "Quota 96" dovranno rinunciare alla liquidazione immediata del Tfs che percepiranno solo una volta soddisfatti i parametri stabiliti dalla legge Fornero.ll decreto ha inoltre abrogato le nonne che pennettono di restare al lavoro oltre l'età del pensionamento: 62 anni per i lavoratori Rubblici, 65 per medici e professori. E stato deciso di non applicare questa misura ai magistrati per i quali la soglia resta a 70 anni.
Negli altri casi l'amministrazione può procedere a pensionare d'ufficio il personale, inclusi i dirigenti. Una scelta che potrebbe essere motivata con esigenze organizzative.
Sul fronte politico sono tutti soddisfatti. Per restare ai partiti che prima hanno imposto la rifonna Fornero, per poi constatare gli errori marchiani compiuti dal governo da loro sostenuto, su Twitter il vicesegretario del Pd, Lorenzo Guerini, si è complimentato con le colleghe della commissione. Renata Polverini (Forza Italia) si augura che il governo trovi una soluzione per tutti gli esodati. Per Barbara Saltamartini (N cd) è stata sanata un'ingiustizia
Il presidente della commissione Lavoro della Camera Cesare Damiano (Pd) va al sodo e si augura che "il Mef non ostacoli la soluzione per la quota 96". Un auspicio non casuale che potrebbe anche non essere rispettato. «Ora si passi alle assunzioni dei precari», sostiene Marcello Pacifico dell' Anief-Confedir.
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Data 27 -07 -2014
IL~MA.TTINO Pagina 10 Foglio 1
Nuova Pa, in pensione quattromila professori Sono quelli di «quota 96»: 61 anni e 35 di contributi. Limiti previdenziali, a riposo d'ufficio
Andrea Bassi
ROMA. Questa volta sembra dawero fatta. Manca, certo, l'ultimo avallo, quello della Ragioneria dello Stato, ma sembra difficile che i tecnici del Tesoro possano mettersi di traverso. Dopo l'approvazione in Commissione alla Camera della riforma della Pa, per i docenti e il personale amministrativo della scuola che nell'anno 2011-2012 aveva maturato i requisiti per il pensionamento, ma che non aveva potuto lasciare il lavoro per un errore «tecnico» della legge Fornero (si era equiparato l'anno scolastico a quello solare), si apre la via della pensione. Con un percorso rapidissimo e che potrebbe premiare chi prima presenterà la domanda. I professori co-siddetti «quota 96», che cioè potranno lasciare il lavoro avendo maturato nel 2011-201260 anni di età e 36 di contributi (oppure 61 di età e 35 di contributi), potran-no lasciare il lavoro già dal prossimo primo settembre. Non appena il decreto del go-verno sarà legge (manca an-cora il passaggio in aula alla
Camera e la seconda lettura al Senato), i professori «quota 96» po-tranno presentare domanda all'lnps. L'Istituto nazionale di previdenza, avrà 15 giorni di tempo per esaminare la richiesta e dare il suo assenso. Ma, e qui sta il punto, la norma stabilisce anche che l'lnps dovrà fare un monitoraggio delle domande assegnando un ordine progressivo risultante dall'età anagrafica e dell'anzianità contributiva dei singoli richiedenti. Se le domande supereranno le 4 mila, quelle in eccesso non potranno essere prese in considerazione. Altro punto importante riguarda il trattamento di fine rapporto. La liquidazione sarà pagata con itempi della Fornero, ossia quando sarebbero maturati i requisiti per lasciare il lavoro con le norme della riforma del governo Monti. Nel passaggio parlamentare è stato poi, è stata inserita una ulteriore importante novità. Le docenti che avevano maturato i requisiti nel 20 11-20 12 e che per bypassare l'allungamento dei tempi della pensione stabilito dalla legge Fornero avevano scelto l'unica via possibile per lasciare illavoro, ossia l'opzione-donna, il pensionamento con il calcolo contributivo della pensione (con una penalizzazione fino al30 per cento), ora potranno chiedere di vedersi liquidato l'asse-
L'accordo con i lavoratori corsa
Le domande oltre la quota stabilita dalla legge non verranno esaminate dall'lnps
ricollocati in Alita li a
250 assistenti di volo in solidarietà
200 a sostituire i contratti a tempo determinato
166 pensionamenti o dimissioni volontarie
in con sperimentazione
del contratto di ricollocamento
1 esuberi reali
entro il 2D14 in altre aziende
100 piloti ad Etihad
100 ingegneri ad Etihad
481 manutenzione
nel settore It o servizi fornitura
dei fornitori Alitalia e AdR
I firmatari dell'accordo col Governo
sindacati
Cis/l Ug/i UII associazioni di categoria Anpac I Anpav I Avia
gno con le più convenienti regole del sistema retributivo.
Nel mondo politico in molti si erano spesi per risolvere il nodo dei professori «quota 96». A cominciare da dalla vice presidente della commissione bilancio della Camera, Barbara Saltamarti-ni. «È stata sanata», ha detto, «una grande ingiustizia».
Sul fronte pensioni sono state modificate anche altre norme. Come per esempio quelle sul trattenimento in servizio. Per i magistrati è confermato l'abbassamento dell' età pensionabile da 75 annia 70 anni a partire dal31 di-cembre del 2015. Ma, nell'ultima versione del testo, sono stati fatti salvi non solo i trattenimenti in servizio in essere ma anche quelli non ancora concessi. L'abbassamento dell'età, invece, scatterà subito per i militari e non più dal 2015. Questi ultimi potranno continuare ad essere richiamati in servizio anche dopoilraggiungimento deirequisiti di pensione. Le amministrazioni, infine, potranno pensionare «d'ufficio» tutti i dipendenti che hanno raggiunto il massimo dei contributi previdenziali (42 anni e 6 mesi), e che abbiano un'età anagrafica di almeno 62 anni. Per i professori universitari e per i primari, il requisito è di 65 anni.
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ILTEIIPO
Itl']~U Data 27 -07 -2014 Pagina 7 Foglio 1
Appia Antica Dai 14 ai 18 anni ma anche adulti e cassintegrati fanno riferimento al «Centro Nazionale Opere Salesiane»
La fonnazione professionale comincia dalla scuola • Forte crescita della scuola come formazione professionale, non più ripiego dai corsi classici ma scelta cosciente. Una «filiera professionalizzante» che vede protagonista il Centro Nazionale Opere Salesiane di settore, il Cnos-Fap, diffuso in Italia e all' estero (www.cnos-fap.it) .
«Nella formazione, il nostro modello è il più strutturato - dice Don Mario Tonini, capo di Cnos Scuola e Cnos-Fap, dalla sede direttiva sull'Appia Antica - La sua vitalità è data dalla qualità dell'offerta, curando linee di orientamento, formazione professionale e servizio al lavoro, necessari per aggredire problemi di preparazione dei ragazzi e della disoccupazione. Danoi giovani dai 14 ai 18 anni, ma anche adulti e cassintegratÌ». «La domanda per questi corsi è esplosa, tanto che in questo contesto di crisi economica i bilanci regionali e dello Stato sono inadeguati - continua - Grande crescita anche nel Lazio, localizzata nella provincia di Roma anche se
ancora incompleta rispetto al N ord. In genere a Roma si è forti nei percorsi triennali, per chi a 17 anni ottiene una qualifica professionale, mentre deve ancora strutturarsi il quadriennale, utile peril diploma professionale». Dopo, corsi di specializzazione, l'università.
«Il successo è rilevato dall'Isfol. E' un percorso privo della rigidità delle discipline della scuola classica - conclude Don Tonini - Abbiamo grappoli di aree disciplinari, molto laboratorio, stage, forte rapporto con le imprese che delineano con noi i profili professionali. E' didattica attiva e anche un pezzo di giustizia sociale».
Nei centri Cnos-Fap 1.678 corsi, 25.374 allievi e 735.844 ore di formazione. Coinvolte aziende come Fiat, DMG Italia, Heidenhain, Schneider Electric, Eni, Meusburger GeorgGmbH &KG.Allafine dell'anno 201112012, il30% dei diplomati già lavorava (settore Energia 40, 7l %; Meccanica industriale 38,82).
Pasticceri Uno dei tanti mestieri da imparare
«L'uomo è innanzitutto relazione come sottolinea Papa Francesco e qui entra chiaramente anche nel mondo del lavoro - dice Don Maurizio Verlezza, direttore studentato internazionale San Tarcisio presso le catacombe di San Callisto - I dirigenti oggi sanno che un ambiente con armonia fra persone, produce di più. L'ambiente deve essere sano e rispettato come l'uomo in ogni sua dimensione, sociale, spirituale, relazionale, motivazionale».
«Il principio che Don Bosco ci ha lasciato: l'uomo va innanzitutto amato - continua - L'ho vissuto quando ero direttore del Borgo Don Bosco. Molti giovani, tolti da situazioni critiche, hanno iniziato a vivere in un ambiente sano, hanno imparato mestieri, l'intelligenza nelle loro mani. Tanti oggi sono imprenditori. Mentre da Cina, Africa, Asia ci chiedono di fare lì formazione professionale, lo Stato italiano invece nonne intuisce lo sviluppo e la grande valenza sociale».
Giu. Gri.
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Pag. 47
Data 27 -07 -2014
lA GAZZEllA DELMEZZOGIORNO Pagina 4 Foglio 1 /2
Pensionamento d'ufficio per i dipendenti pubblici a partire dai 62 anni, però solo se motivato da esigenze organizzative
Anche nel pubblico impiego arriva la «rottamazione» La riforma supera lo scoglio modifiche, 4mila prof salvati dalla «gabbia» della Fornero
• ROMA. Il decreto legge di ri· forma della Pubblica Amministra· zione supera il primo passaggio par· lamentare e ne esce «confermato nel suo impianto, ma molto migliorato», seguendo sempre due direttrici «cambiamento» ed «equità», spiega il ministro della Pa, Marianna Madia che aggiunge: «Il testo esce confero mato nel suo impianto, ma molto migliorato». Il ministro definisce «ot· timo» il lavoro svolto in commis· sione «sia dai gruppi di maggioranza che di opposizione, attraverso una discussione costruttiva». E aggiun· ge: «Mi auguro che anche per le riforme istituzionali si trovi la via del dialogo e si superi l'ostruzio· nismo».
In effetti non sono mancate le no· vità, mentre probabilmente i tempi per apportarne delle altre si sono fatti molto stretti. Il testo è quindi quasi blindato ed è così pronta la ricetta per «rivoluzione copernica· na», come l'ha ribattezzata il premier Matteo Renzi.
E il lavoro della commissione af· fari costituzionali della Camera ha rafforzato il principio del turn over, o meglio della staffetta generazionale: la vera chiave per «rottamare» la macchina dello Stato. Uno degli ul· timi atti della commissione è, infatti,
stata l'approvazione di un emenda· mento che stabilisce il pensionamen· to d'ufficio per i dipendenti pubblici a partire dai 62 anni.
Il travet che abbia raggiunto i requisiti massimi d'anzianità (41,6 anni per le donne e 42,6 per gli uomini) può essere mandato ari· posto, purchè, appunto, non abbia meno di 62 anni, in modo tale da evitare penalizzazioni nell'assegno. L'uscita anticipata, l'età standard è ferma a 66 anni, però deve essere motivata «con riferimento alle esi· genze organizzative e ai criteri di scelta applicati e senza pregiudizio per la funzionale erogazione dei ser· vizi», si legge nella modifica avano zata dal relatore, Emanuele Fiano (Pd). Le regole valgono per tutti com· presi medici e professori universi· tari, categorie per cui però l'asticella sale a 65. Esclusi restano solo i ma· gistrati. Si tratta di una novità che potrebbe aprire diversi spazi nella Pa, eventualmente da riempire con nuovi assunti.
Insomma non ci sarebbe più esclu· sivamente l'abolizione del tratteni· mento in servizio, come unico stru· mento per svecchiare la pubblica amministrazione. Lo stop a restare a lavoro dopo avere raggiunto i limiti è stato confermato anche per le toghe,
pure se un emendamento ha fatto salvi non solo quanti hanno già at· tivato l'istituto, ma anche coloro che ne hanno i requisiti.
Intanto è sicuro che da settembre 4 mila tra insegnanti e personale della scuola saranno a riposo, è stata in· fatti trovata una soluzione per i la· voratori rimasti intrappolati dopo la riforma Fornero. «L'approvazione al· la Camera dei deputati di un emen· damento al decreto P.A. che sblocca la vicenda degli insegnanti della co· siddetta Quota 96 è un' ottima notizia. Ora siamo ad un passo dalla fine di quello che per centinaia di inse· gnanti italiani era diventato un in· cubo. La proficua collaborazione fra Governo e maggioranza parlamen· tare ha giocato in questa partita un ruolo fondamentale», ha dichiarato il Ministro dell'Istruzione, dell'Uni· versità e della Ricerca Stefania Gian· nini. «Lo sblocco di questi pensio· namenti - spiega - apre poi a nuove possibili assunzioni per altrettanti precari che da tempo attendono una soluzione per la loro stabilizzazio· ne».
Ora tocca all' Aula della Camera, dove il dI approderà lunedì, mentre sono attesi i pareri della commis· sione Bilancio sugli emendamenti.
Marianna Berti
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La riforma dei concorsi. All'abilitazione nazionale riformata e prevista nel 2015 potrà partecipare anche chi non ha superato le tornate 2012 e 2013
Università, nuova chance per 40mila bocciati Gianni Trovati MILANO
La seconda chance aperta dalla riscrittura delle regole per l'abilitazione nazionale potrebbe riportare nella lista dei candidati a una cattedra universitaria o a una "promozione" a ordinario circa40miladomande che sono inciampate nelle prime due tornate. La prima prova dell'abilitazione riformata, insomma, potrebbe raggiungere o superare i numeri della prima maxi-tornata, quando il blocco sostanziale per cinque anni dei concorsi universitari ha moltiplicato il numero delle domande.
Tutto nasce dal correttivo approvato alla Camera al decreto di riforma della pubblica amministrazione, che anticipa i contenuti del decreto in lavorazione al ministero dell'Università per riformare ancora una volta l'accesso all'insegnamento universitario e riscrive i
I CRITERI DI VALUTAZIONE Saranno rivisti con decreto ministeri aIe del Miur sentiti Anvure (un: diventeranno più flessibili intervenendo innanzitutto sulle «mediane»
parametri dell'abilitazione (si veda anche Il Sole 24 Ore di ieri). Oltre a ridurre da 12 a 10 il numero minimo di pubblicazioni necessarie a presentarsi ai nastri di partenza e a promettereun meccanismo più "flessibile" nei parametri di valutazione (questa è la parte ancora da attuare, e rappresenta il cuore vero della riforma), il correttivo cancella lo stop biennale imposto a chi ha rimediato una bocciatura nelle precedenti tornate dell'abilitazione. Si tratta di un atto quasi scontato, dal momento che se cambiano le regole è naturale cancellare la "sanzione" prevista dal vecchio meccanismo, ma proprio questo aspetto potrebbe a conti fatti catalizzare su di sé l'interesse maggiore.
A dirlo sono i numeri, che si possono ricavare a partire dai numeri iniziali dell'abilitazione e dai documenti che l'agenzia nazionale di valutazione
(Anvur) ha presentato qualche nuovi criteri di valutazione, che settimana fa nell'audizione in dovranno essere rivisti consulParlamento. Arrivata dopo un tando Cun e Anvur: l'idea, viste limbo pluriennale che aveva le polemiche che hanno accompraticamente paralizzato il re- pagnato il primo modello, è clutamento u~iv~r.sit~io, il pri- quella di rendere più "flessibili" mo round dell abl~ltazlO~e ave- i parametri intervenendo priva raccolto quasI 60mlla do- ma di tutto sulle mediane cioè mande (i candidati effettivi so- sui valori che le pubblic;zioni no un po' meno, perché oltre di ogni candidato devono supe-3mila persone avevano presen- rare per poter aspirare all'abilitato domane plurime, per più tazione. In realtà, già nel primo settori disciplinari "confinan- ciclo era stata data alle commisti" fra loro). Circa 32mila candi- sioni la possibilità di allontanardature, dunque poco più della si dalle mediane, aprendo la pormetà del totale, erano inciampa- ta anche a candidati che non le te in una valutazione negativa: superavano ma che alla prova il secondo ciclo di abilitazioni è dei fatti si mostravano meriteancora in corso, ma i numeri so- voli del "patentino" da associano più contenuti (circa 16mila to o da ordinario. Una possibilidomande), e ipotizzando un esi- tàche, stando ai numeri presento analogo alla tornata d'esor- tatidall'AnvurinParlamento,è dio si possono stimare circa stata utilizzata ma senza mette-8mila "bocciature". Da qui i re davvero in discussione il 40mila che potrebbero ritenta- principio: più di nove abilitati re la sorte nel 2015 senza atten- su dieci, infatti, hanno in curridere il "fermo" biennale. culum pubblicazioni che li han-
La promessa più attesa è nei no portati a superare le mediane del loro settore.
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I risultati del primo bando ------------------
Gli esiti della prima tornata dell'abilitazione nazionale. Numero di domande
Abilitati .. Non abilitati TOTALE
Strutturati 17.300
9.800 (56,7%)
Non strutturati 39.300
22.500 (57,3%)
TOTALE 56.600
32.300 (57,1%)
I Font; elaborazione del Sole 24 Ore su dati Miur·A~~~;
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... no""",. Sì all'emendamento Ghizzoni: dal2015 per diventare ordinari e associati basteranno 10 pubblicazioni
La nuova abilitazione durerà 6 anni ROMA
L'abilitazione nazionale, che la legge Gehnini del 2010 ha introdotto per sostituire le vecchie selezioni locali e chetantiricorsi ha generato, si rinnova: sarà a "sportello" e durerà sei anni e non più quattro. A prevederlo èunemendamento-aprimafrrma Manuela Ghizzoni (Pd) - al dI Pa che ha ottenuto giovedì notte l'okdella commissione Mfari costituzionali della Camera. E che ha potuto contare sull'ok del ministro Stefania Giannini: «TI nuovo sistema - sottolinea la titolare del Miur - rende più snella la selezione e responsabilizza gli atenei. In attesa della conversione in legge In attesa che il decreto diventi legge - aggiunge - il ministero sta già lavorando ai provvedimenti attuativi».
I contenuti rispecchiano quanto anticipato sul Sole 24 Ore dell'uluglio scorso. Tranne che per lo strumento prescelto:
anziché àlimentare l'ingorgo parlamentare con un nuovo decreto il governo ha preferito inserire una norma ad hoc nel dl Madia. TI punto focale resta comunque l'eliminazione delmeccanismo "bando-domande" applicato nelle ultime due tornate (2012 e 2013). La presentazione dell'istanza per essere abilitati e poter accedere così alle chiamate dei singoli atenei sarà «senza scadenze prefissate». Anche se la selezione degli aspiranti professori sarà di fatto scaglionata dal numero di riunioni delle commissioni esaminatrici (che saranno formate da 5 membri ma senza l'esperto dell'area Ocse, ndr). Che potrebbero tenersi due--tre volte l'anno.
In attesa del regolamento at-, tuativo l'emendamento Ghizzoni fissa al 28 febbraio 2015 il termine per l'avvio della nuova selezione. Niente bando nel 2014 dunque. Con la precisazione ulteriore che l'abilitazione
nazionale2.oavrà una durata di sei anni invece che quadriennale. Incluse le due tornate che si sono già svolte. Con una buona notizia anche per i "bocciati": anziché stare fenm al box per due anni chi fallito dovrà aspettare solo un anno per poter ripresentare una domanda «per lo stesso settore e per la stessa fascia o per la fascia superiore». Anche i "non abilitati" delle tornate già fatte negli anni passati avranno la possibilità di ripresentarsi il prossimo anno conle nuove regole.
Passando ai criteri di valutazione sono due i cambiamenti degni di nota. TI primo riguarda le pubblicazioniminirne da allegare alla richiesta: dieci e non dodici; il secondo interessa in prima persona gli atenei: se faranno cattivo reclutamento saranno penalizzati nella distribuzione della quota premiale del fondo di fmanziamento ordinario (Ffo) delle università.
Criteri di valutazione che saranno rivisti alla luce dei parametri per singolo settore concorsuale con un nuovo decreto del ministro, sentiti il Consiglio universitario nazionale (Cun) e l'Agenzia per la valutazione (Anvur), e che andranno aggiornati ogni due anni.
«Questa revisione dell'abilitazione riprende la nostra proposta», avverte Andrea Lenzi presidente del Cun. Che promuove le nuove regole perché «fmalmente l'abilitazione può diventare così una valutazione dei requisiti minimi necessari per diventare docente e non una selezione che spetta poi agli atenei». Per Lenzi c'è però ancora una carenza: «Si dà troppa importanza alla valutazione della qualità scientifica dei candidati e non anche alla capacità didattica».
. Mar.B. Eu.B.
© RIPRODlllJON~ Rl.Sf_RVATA
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Decreto Pa: l'abilitazione durerà sei anni, meno rigidi i criteri di valutazione -Verso il pensionamento di 4mila insegnanti
Università, cambiano le regole dei concorsi ll:tUT Cambiano le regole dei concorsi
all'università. Per i magistrati si rafforza la stretta su aspettativa e collocamehto fuori ruolo. Per le Camere di commercio si spalma su tre anni il taglio ai diritti annuali. Sono le principali novità al dI Pa approvate ieri dalla commissione Affari costituzionali della Camera. Il testo è atteso in Aula a Montecitorio lunedì.
Più poteri a Cantone: commissariamento anche per le aziende concessionarie Corsa contro il telupo Ieri ennesima maratona notturna
Bruno e lucti .. pagina 5 in commissione: lunedì dl in aula alla Camera
Università, cambiano i concorsi Novità in vista per la scuola: 4mila docenti più vicini alla pensione -Nuova stretta sulle toghe i Eugenio Bruno , Claudio lucci
ROMA
Arriva il maquillage per i concorsi universitari a ordinario o associato. L'abilitazione nazionale cambia pelle: sarà a "sportello" e durerà sei anni e non più quattro. Per i magistrati (nonostante gli appelli del Csm) si rafforza la stretta, con un ulteriore giro di vite su aspettative e fuori ruolo (e quindi sulle carriere parallele). Mentre per le Camere di commercio arriva la spalmatura su tre anni (chiesta con forza da N cd) del taglio ai diritti annuali dovuti dalle imprese. A tarda sera risultava in vista
'I del traguardo ma non ancora approvato il ripristino di «quota 96» che consentirebbe un immediato pensionamento di 4mila professori bloccati allavoro dalla legge Monti-Fornero.
La commissione Affari costituzionali della Camerasiavviaadare l'ok al dI Pa, senza grandi stravolgimenti. Il provvedimento è atteso in Aula a Montecitorio lunedì. E anche ieri non sono mancate novità. Innanzitutto per imagistrati. Non solo viene confermatala cancellazione dei trattenimenti in servizio al 31 dicembre 2015 ma viene anche rivisto il regime di aspettativa per le toghe che vogliono approdare agli uffici di diretta collaborazione con la Pa: per ricoprire un incarico, anche di semplice consulenza giuridica, si deve andare fuori ruolo. E con effetto retroattivo: da settembre, quando entrerà in vigore il decreto, il beneficio dell'aspettativa cessa per tutti. Al tempo stesso, per ricoprire ruoli direttivi, de-
vono avere ancora davanti tre anni di lavoro e non più due. Per restare in tema, va segnalata poi l'ammissione diretta al concorso in magistratura per i giovani laureati in giurisprudenza, scelti tra i più meritevoli, e anlffiessi allo stage formativo di 18 mesi presso gli uffici giudiziari.
La giornata di ieri ha visto anche l'ampliamento dei poteri del presidente dell'Anticorruzione (Anae), Raffaele Cantone. Sarà estesa anche ai concessionari delle opere pubbliche la norma che prevede il commissariamento delle imprese al centro di inchieste giudiziarie per fenomeni
lE AI. TRE !IIIOmnCHf Via libera alla spalmatura su 3 anni del taglio ai diritti camerali, al ristoro dai danni in sanità e all'assunzione di 1.030 vigili del fuoco
di corruzione. Una norma che sembra spianare la strada a un intervento dell'Anac nei confronti delMose,l'altragrandeopera,inc
sieme all'Expo, al centro delle cronache giudiziarie in questi giorni, gestita tramite una vecchia concessione dal Consorzio Venezia Nuova.
Per le Camere di commercio arriva la spalmatura su tre anni del taglio dei diritti annuali dovuti dalle imprese. La riduzione sarà del 35% per il 2015, del 40% per l'anno successivo e del 50% a decorrere dal 2017. A fronte del dimezzamento secco già dal prossimo anno disposto all'inizio. Si
prevede poi che tariffe, diritti annuali di segreteria e altri contributi previsti da fontinormative «siano fissati sulla base di costi standard» definiti dal ministero dello Sviluppo economico, sentiti Unioncamere e la Società per gli studi di settore (Sose). Un altro emendamento approvato ieri apre le porte a mille assunzioni di vigili del fuoco in più (1.030 unità, per l'esattezza), e la copertura (24,2 milioni per il 2015 e 42 milioni dal 2016) arriverà dallariduzione delle spese per il personale volontario. Le pubbliche amministrazioni, poi, dovranno destinare a un «fondo per la progettazione e l'innovazione» risorse fmanziarie «in misura non superiore al due per cento» degli importi posti a base di gara di un'opera o di un lavoro.
Novità anche sul fronte dell'abrogazione del diritto di rogito del segretario comunale che, in base a un emendamento approvato in sede referente, non vale se si tratta di un dipendente senza qualifica dirigenziale. In questi casi, quindi, il segretario comunale rogante o obbligato a stipulare atti, riceverà una quota (del provento annuale spettante al comune) non superiore a un quinto dello stipendio. La I commissione ha dato l' ok anche all'emendamento, proposto dal ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, che riconosce ai pazienti danneggiati da emotrasfusioni infette e da vaccinazioni obbligatorie un'equa riparazione una tantum pari, rispettivamente, a 100mila euro e 20mila euro per ciascun danneggiato.
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Le ultime novità
Freno alle carriere parallele Stretta sull'aspettativa per le toghe che vogliono a pproda re agli uffici di diretta collaborazione con la Pa: anche per le consu lenze giuridiche obbligatorio il fuori ruolo. Per dirigere un ufficio un magistrato dovrà avere 3 anni di lavoro dava nti anziché 2
DISTAIa,A, DAUA PENSIONE
3 anni
Nuova abilitazione docenti Arriva il maquillage peri concorsi universitari a ordi nario o associato. L'abilitazione nazionale, introdotta dall'ex ministro Mariastella Gelmini, cambia pelle: sarà a "sportello" e durerà sei anni e non più quattro
NUOVA DURAlA
6 anni
In bilico 4mila docenti A ta rda serata di ieri non è ancora stato sciolto il nodo di «quota 96» per consentire a circa 4mila professori bloccati in servizio dalla legge Monti-Fornero di poter andare subito in pensione. In questo caso si aprirebbero le porte per altrettante nuove assunzioni
IN6IUCO
4 rnfla docenti
51 ai diritti se non dirigenti L'abrogazione del diritto di rogito del segretario comunale non vite se si tratta di un dipendente non dirigente. In questo caso, al segretario comunale rogante è attribuita una quota del provento annuale spettante al comune pari a non più di un quinto dello stipendio
uno MASSIMO STIPENDIO
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Il taglio si spalma su tre anni Nelle more del riordino delle Camere di commercio si ammorbidisceiltaglio ai diritti annuali versati dalle Imprese. La riduzione sarà del3S% ne1201S, de140% nel 2016, delSO% a decorrere da12017. La versione originaria del di Pa prevedeva il dimezzamento già ne120:t.5
Il SACRIfICIO
400mfli6ni
In arrivo nuove assunzioni La dotazione organica dei vigili del fuoco aumenterà di 1.030,unità in più per ga ra nti re gli standard ei livelli di efficienza necessari. Per le assunzioni si prevede il ricorso alle graduatorie. La misura sarà coperta con una riduzione delle risorse peri volontari
lE NUOVEUNlTA
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COBBIEBE DELLA SEBA
Medicina
Concorso nazionale per diventare specializzandi
Stop ai concorsi organizzati dalle singole università. I nuovi medici che vorranno entrare in una scuola di specializzazione dovranno superare una prova per esami e titolj su base nazionale. Le nuove regole sono contenute in un decreto che è stato da poco pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Arriva alla conclusione, dunque, un percorso pensato per arginare il «potere» delle baronie accademiche locali, avviato dalI'ex ministro delllstruzione Maria Chiara Carrozza e portato a ' compimento da quello attuale Stefania Giannini. Una svolta, insomma Che fa il paio con quella avviata dopo l'introduzione di
un'unica graduatoria per l'ammissione alle facoltà di Medicina In ogni caso, il primo concorso con le nuove disposizioni è in programma a ottobre mentre il bando sarà pubblicato già nei prossimi giorni. I posti per le scuole di specializzazioni in medicina dovrebbero crescere nel breve periodo. TI premier Renzi, presentando il decreto di riforma della Pubblica amministrazione, ha annunciato un aumento dello stanziamento di 6 milioni per il 2014 e 42 milioni dal 2015 per le borse di studio destinate alle sedi di specializzazione medica e di conseguenza un aumento dei posti a
disposizione dei neolaureati. Quanto alla prova che i camici bianchi dovranno superare, sono parecchie le novità rispetto al passato. Ciascun candidato potrà scegliere complessivamente fino a sei scuole, anche appartenenti ad aree diverse (medica, chirurgica, servizi clinici). La prova scritta sarà telematica, i candidati dovranno rispondere allO quesiti a risposta multipla: 70 su argomenti caratterizzanti il corso di laurea di Medicina, 40 su scenari predefiniti di dati clinici, diagnostici e analitici, di cui 30 domande comuni a tutte le scuole appartenenti alla stessa area e 10 quesiti specifici per ogni tipo di scuola I.: esame
Data 27 -07 -2014 Pagina 17 Foglio 1
si celebrerà lo stesso giorno per tutte gli istituti appartenenti alla medesima branca. Si cambia anche in riferimento alla composizione della commissione che dovrà convalidare i quesiti da' sottoporre ai candidati. I.: organismo sarà guidato da un direttore di una scuola di specializzazione e da cinque professori universitari per ciascuna area Alla commissione verrà riconosciuto infine il diritto di deteiminare i criteri per l'assegnazione dei punteggi. Quindici i punti in palio: massimo due per il voto di laurea, fino a tredici per il curriculum degli studi universitari.
Antonio Ricchio © RlPROOtIZIONE RISERVATA
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Lezioni in lingua decise dai singoli corsi di laurea: aggirato il divieto dei giudici
TI Politecnico all'inglese spiazza il Tar di GIANNA FREGONARA I l Politecnico di Milano
non può decidere di tenere tutti i corsi in inglese perché viola la Costituzio-
ne. Ma se a stabilirlo sono i professori di ogni singolo corso di laurea, invece dell'Ateneo, allora si può fare.
Perché il Tar, il Tribunale amministrativo regionale, non potrà fare nulla contro le singole dec~i().I1Ì.
A PAGINA 15
Milano La sentenza aggirata dai singoli corsi di laurea, «Non sono i giudici a decidere come si forma un ingegnere»
La «resistenza» dei corsi in inglese TI Politecnico disobbedisce al 'Tar che imponeva la lingua italiana
di GIANNA FREGONARA
L a battaglia è persa ma la guerra è (quasi) vinta: il Politecnico di Milano
non può decidere di tenere tutti i corsi in inglese perché viola la Costituzione, il regio decreto del 1933, la libertà di insegnamento, il primato della lingua italiana e contravviene alle indicazioni della Crusca. Ma se a decidere di insegnare in inglese sono i professori di ogni singolo corso di laurea, invece dell'ateneo, allora si può fare: l'inglese, o forse me'glio il «globish» (quell'inglese ormai semplificato che sta diventando la lingua franca dell'insegnamento scientifico), può diventare la lingua madre anche in una università italiana. Perché il Tar non potrà nulla contro le singole decisioni. La delibera del Senato accademico del 2011, quella in cui si stabiliva che «almeno 100 insegnamenti fossero tenuti'da docenti stranieri» e che le lauree magistrali e i dottorati di ricerca a partire dall'anno scolastico 2014-2015 si tenessero «esclusivamente» in inglese, è stata invece cancellata dai giudici amministrativi un anno fa e il Consiglio di Stato ha rinviato la sua decisione a novembre quando i
corsi saranno già iniziati e dunque anche se cambierà il verdetto del Tribunale amministrativo di primo grado sarà comunque troppo tardi per impostare la didattica e i corsi per il prossimo anno scolastico.
Ma dal prossimo autunno, come da tabella di marcia stabilita due anni fa, al Politecnico di Milano si potrà frequentare il corso di laurea magistrale esclusivamente in inglese. Solo sei corsi su 34 saranno in italiano, 21 saranno esclusivamente in inglese e 8 a scelta o in italiano o in inglese. Abbastanza per parlare di internazionalizzazione.
«Noi speriamo ancora che il Consiglio di Stato ci dia ragione - spiega il rettore Giovanni Azzone - ma intanto quattro studenti su 5 potranno vivere in un ambiente internazionale, studiare in inglese e confrontarsi anche con ragazzi che vengono da altri Paesi e altre realtID>. CosÌ come del resto sta avvenendo nelle università francesi e tedesche che ormai organizzano molti corsi di laurea magistrale e/o master esclusivamente in inglese.
La decisione del Senato accademico del Politecnico, certo molto netta, aveva pro-
vocato la rivolta di una parte (minoritaria) dei docenti che avevano fatto ricorso. La Crusca aveva pubblicato un appello - firmato anche dal ministro Giannini allora «soltanto» glottologa, con due figli al Politecnico di Mi-1ano - contro l'abbandono della lingua italiana. Il Tar ha giudicato «irragionevole» voler pensare di spingere verso l'internazionalizzazione usando !'inglese, perché «non si tiene conto dell'ampio respiro sotteso all'esigenza di internazionalizzazione che comporta un'apertura verso il pluralismo culturale ... e non un'apertura selettiva, limitata ad una particolare lingua», l'inglese appunto.
<<Ma noi non vogliamo fare una crociata contro !'italiano - insiste Azzone -. Avevamo proposto uno sforzo dei nostri professori per dare più opportunità agli studenti: molti docenti italiani hanno accettato di insegnare in inglese, non è scontato. Siamo la terza università per la qualità dei laureati secondo le classifiche dei cacciatori di teste, sapremo ben come si forma un ingegnere per il ventunesimo secolo? I laureati che possono lavorare in lingua inglese hanno cinque volte le offerte di lavoro di chi non sa l'in-
glese. Invece come si forma un ingegnere oggi lo decide il Tar e diventa una questione di protezione o meno della lingua italiana: non è questo il punto».
Del resto i corsi in inglese ormai sono presenti in tutte le facoltà scientifiche da Mi-1ano a Lecce, che addirittura da quest'anno nella facoltà di ingegneria ha le quote per i cinesi: cinque posti riservati a cittadini dell'estremo Oriente per l'anno prossimo nei corsi di laurea magistrale.
Lo sforzo di creare un ambiente di studio internazionale e di aprire alle iscrizioni degli studenti stranieri continua in tutte le università italiane, anche se i dati di afflusso dall'estero - complice anche la lingua - non sono competitivi. Al Politecnico di Milano, mentre per la laurea triennale gli studenti sono esclusivamente italiani, solo il 6 per cento viene dall'estero, nelle lauree magistrali uno studente su 5 (il 18 per cento, circa) è ormai in arrivo da altri Paesi, nel 2010 era uno su sei. La politica dell'internazionalizzazione, degli scambi, da ormai dieci anni è infatti tutta puntata sulla seconda parte del corso di studi, sulla laurea magistrale. Tar permettendo.
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11111 I Il Il
ladedsione dell'ateneo milanese /' Nel 2011 il Politecnico di
V Milano decide di attivare per il 2014/15 lauree magistrali e dottorati solo in lingua inglese
/' Ma 150 docenti fanno V ricorso al Tar: nel maggio
2013 i giudici bocciano il prowedimento dell'ateneo
la {(violazione» del regio decreto /' La decisione
V dell'ateneo violerebbe anche il regio decreto del 1933 e il primato della lingua italiana
L'escamotage e le lezioni /' Ma i corsi partiranno lo
V stesso: se a decidere di insegnare in inglese sono i professori di ogni corso allora si può fare
l. rettore AaoM «Noi non vogliamo fare nessuna crociata contro la nostra lingua»
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Da Nord a SUd Leziòni «globish» sono presenti in tutte le facoltà da Milano a Lecce
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Unlvlrsltà Sparisce il commissario Ocse, saranno tutti italiani
Meno pubblicazioni e più sessioni Abilitazione semplice per i prof
La terza sessione si farà. Ma con le nuove regole. La valutazione, per esempio, sarà sottoposta al parere di più organismi. Le pubblicazioni minime dei candidati scenderanno da dodici a dieci. Sparirà il commissario straniero dell'Dese: doveva dare un contributo importante ai lavori, ma in qualche occasione ha finito per complicarli. L'abilitazione, poi, sarà valida per sei anni (non più quattro). E chi non è stato giudicato idoneo nelle tornate precedenti (2012 e 2013) potràripresentarsi dal 1 o marzo 2015.
Dopo le polemiche e le denunce, le sentenze del Tar e le lettere anche degli esperti mondiali' un emendamento approvato nella commissione Affari
costituzionali - e riscritto con l'accordo del governo e del ministero dell'Istruzione - cambia il «volto» dell' Abilitazione scientifica nazionale, la tappa obbligatoria per gli aspiranti docenti. «lI nuovo sistema rende più snella la selezione e responsabilizza gli atenei: la qualità delle loro assunzioni peserà sulla quota premiale del Fondo di finanziamento annuale», commenta il ministro del-
IImlnlltm «II nuovo sistema responsabilizza gli atenei: la qualità delle assunzioni peserà sui fondi erogati»
2d
l'Istruzione Stefania Giannini. La term sessione dovrà esse
re indetta «entro il 28 febbraio 2015» e si baserà, appunto, sulle nuove regole. Tra queste c'è anche quella che prevede un ruolo maggiore per l'Anvur (l'agenzia di valutazione della ricerca) e il Consiglio universitario nazionale. E ancora: il candidato potrà presentare la domanda in ogni momento e chi non risulterà abilitato potrà ripresentarsi «trascorsi 12 mesi dalla precedente candidatura». Resta però qualche nodo da sciogliere. Uno su tutti: la capacità delle «mediane» di giudicare davvero la produzione scientifica.
Leonara Berberi @leonard_berberÌ
(s) R,f>RODUZIONf R"':,ERVAT A
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la Repubblica
"Ma per evitare gli abbandoni selVono nuove inizìative"
«LE università sono costrette a rivolgersi alle famiglie per i tagli ai finanziamenti statali, ma così si rischia di incrementare gli abbandoni». Lo chiarisce Roberto Lagalla, vicepresidente dellaConferenzadeirettorieacapodell'universitàdiPalermo, uno degli atenei che ha incrementato maggiormente le tasse.
«È vero, ma siamo ancora il penultimo ateneo in fatto di tassazione. Noi facciamo pagare agli studenti in media 479 euro all'anno, contro quasi mille a livello nazionale».
IL RmORE Roberto Lagalla rettore dell'università di Palermo
Ma perché ci sono stati questi awnenti? «Dal 2008 c'è stato un taglio dei trasferi
menti statali del 13 per cento. Solo Palermo ha perso in 5 anni 40 milioni di finanziamenti e siamo saliti nella classifica Censis. Vuol dire che abbiamo fatto di più con meno. Ma siamo cO: stretti a chiedere il contributo delle famiglie».
Se fosse ministro, cosa farebbe? «Come sta facendo l'attuale ministro, mi 0c-
cuperei di rifinanziare gli atenei». Intanto, ci sono studenti che non ce la fanno a pagare e abbandonano gli studi. «Purtroppo èvero.Alcuni ragazzi danno esa-
mi che poi il cervellone cancella perché non figurano le tasse pagate».
Cosa possono fare gli atenei per allentare la morsa su famiglie e studenti? "Ciascuno hale sue iniziative. A Palermo, supporteremo gli
studenti con corsi direcupero per evitare che vadano fuori-corso. E faremo pagare le tasse agli studenti in base ai crediti che pensano di ottenere: se anziché 60 crediti un ragazzo prevede di poterne ottenere 30, pagherà metà delle tasse annuali».
(s.i.)
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la Repubblica T.A.SSEAllMfXU:IEDD.G&ft:ReENIOINDmaAMU
La grande stangata delle università 1.000 euro tra iscrizione e test
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GLI atenei statali fanno cassa con gli studenti. Tra tasse di iscrizione e immatricolazione, quo
te per i test di ammissione e tassa regionale per il diritto allo studio,le famiglie sono tartassate. Dal 2003 al 2013, gli introiti delle università dovuti a contributi e altri balzelli sono aumentati del 57%, mentre il numerodeglistessidiminuivade17. Così,le tasse a carico di ogni iscritto sono passate in media dai 683 euro del 2003 ai 1.151 del 20 13 ,lievitando del 69%.
Stangata in ateneo tra iscrizione e quiz oltre mille euro l'anno Tasse per gli studenti cresciute del 70 per cento dal 2003
APAGINA21 E le facoltà fanno cassa col numero chiuso: più 274 per cento
.. acronimo che sta per Tirocinìo for"CSA-L"V·""O-=.N=T=RA-=VA=-=.:=-A-----·-- mativo attivo-per coloro che, una
GLI atenei statali fanno cassa con gli studenti. Tra tasse di iscrizione El
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test di ammissione ai corsi a nume· ro chiuso e tassa regionale per il di· ritto allo studio, le famiglie sono tartassate. In dieci anni, dal 2003 al 2013, gliintroitidelleuniversitàstatali dovuti a contributi e altri balzel· li versati dagli iscritti - studenti, dottorandi, specializzandi, che sia· no-sono aumentati del 57 per cento, mentre il numero degli stessi di·· minuiva del 7 per cento. Così, le tas-· se a carico di ogni iscritto sono passate in media dai 683 euro del 2003 ai 1.151 del 2013, lievitando del 69 per cento. Ma gli atenei non alleggeriscono soltanto le tasche dei nuclei familiari con ragazzi intenti a raggiungere la laurea. Riescono ad arrotondareibilanci anche con altre voci, un tempo inesistenti, come l'organizzazione dei corsi Tfa -
Gli introiti delle statali dovuti a contributi e altri balzelli versati dagli iscritti aumentati del 57 per cento
volta laureati, aspirano ad ottenere l'abilitazione all'insegnamento nellascuola. Unavocechegarantiscealle università 20 milioni di euro l'anno. Ci sono poi gli introiti relativi ai corsi di dottorato, quelliper i corsi di specializzazione e per i master.
Proprio in questi giorni, le famiglie sono alle prese con i primi balzelli da sborsare: l'iscrizione ai test di ammissione alle facoltà a numero chiuso, che sono la maggior parte dei corsi organizzati dalle università italiane. Per iscriversi occorre sborsare da 15 a 100 euro. Tutte somme U non riffiborsabili a nessun titolo", precisano tutti bandi pubblicati per l'anno accademico 2014/2015, e che hanno fatto lievitare la relativa voce di bilancio degli atenei del 274per cento negli ultimi dieci anni.
Superati i test, sarà la volta delle tasse vere e proprie. In pochi annidal 2008 al 2013 - il Fondo di finanziamento ordinario si è assottigliatodel10percento-passandoa
6.695 milioni - e il numero degli studenti ha subito lo stesso destino: meno 7 per cento. Così, gli atenei s0-
no stati Ncostretti" a rivolgersi alle famiglie per fare quadrare ibilancie letasseversatedaisoli studenti si sono impennate del 51 per cento. Per Gianluca Scuccimarra, coordinatore dell'Unione degli universitari, «a supplire ai tagli dei finanziamenti sono solo ed esclusivamente gli studenti». «Nonostante - rontinuaci siano in discussione due proposte di legge per rimodulare la contribuzione studentesca, ad oggi, il governo, come i precedenti, non ha detto nulla su un tema fondamentale per il Paese». Ma, per evitare la fuga dagli atenei, qualcosa si muove. Alla Sapienza di Roma dal prossimo set: tembre le tasse saranno personalizzate: in base al proprio Isee. E non per fasce di reddito. Edè stato riconfermato il bonus-fratelli - unosconto sulle tasse fino al 30 per cento, in base al reddito - per chi ha più figli nello stesso ateneo e anche l'esenzione per gli studenti meritevoli.
ClRlPRODUZIONE RlSER'\IATA
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Il boom delle tasse universitarie degli atenei statali
.. Gli iscritti Le tasse .. Entrate dalle tasse versate solo dagli studenti
Iscritti totali tra studenti universitari, dottorandi e specializzandi
euro a testa in media
2073
1.805.437 1.677.286 2073
-7'Mt Il calo di iscritti negli ultimi 10 anni
• Entrate dalla tassa regionale per ij diritto allo studio (se riscossa dagli atenei)
88.931.057 153.948.435
• EntBte da esami di stato. tirodni e test di ammissione dejle facoltà a numero chiuso 9.417.527 35.207357
5.906.676,00 I:Z -f4f !@ {ilHllHXHm ,~ ~'
ll<iII' 'li< !lo"1!; 111 Iii< ifJìf *' ,illlIiI '@HIì< I1H1iHil!
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49.865.984
• Enb"ate da corsi di perfezionamento El master
41.421.788 il91i'"I!'
71.763.659 I •••••••• l
• Entrate dai tiredni formativi attivi per i'abilitazione all'insegnamento
20.764.863
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43.702.232 (anno2002) 92.999.689
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• Entrate totali di tutti gli atenei statali
1.232.722326 1.?30.613.923 .j. . ••••...•..•.. , ..•.......•......•.. .. ........... ... , .•.................. •••••••••••• •• 1 ••••••••••••••••••••
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Data 26-07 -2014
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UNIVERSITÀ
Scatta l'esame anti-baroni A valutare una Commissione con cinque docenti per ciascuna delle Aree di specializzazione e È legge la nuova e Medicina: l'accesso alla
specializzazione con un concorso unico nazionale
Da ottobre i laureati in Medicina accederanno alle Scuole di specializzazione non piil tramite selezioni locali ma attraverso un concorso unico nazionale. È una piccola rivoluzione, voluta dall' ex ministro Carrozza, ch e mette fine al potere dei baroni universitari.
COMASCHI A PAG. 11
selezione per titoli e con un esame telenlatico di 110 quesiti e Addio alle prove locali su cui pesava la discrezionalità dei baroni e Carrozza: «Ora più borse di studio»
Specialità di Medicina, al concorso nazionale • vIa
ADRIANA COMASCHI [email protected]
È una piccola ma significativa rivoluzione, nell'Italia ancora afflitta dalla logica delle raccomandazioni e delle parentele. Quella che era stata ribattezzata la norma anti baroni da giovedì è legge con la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale: da ottobre 2014 i laureati in Medicina potranno accedere alle Scuole di specializzazione non più tramite selezioni locali ma solo attraverso un concorso unico nazionale per titoli e con un esame, da svolgere tutto per via telematica con no quesiti a risposta multipla. Addio dunque alla famigerata seconda prova pratica, contro cui era scattata la rivolta dei giovani camici bianchi per la discrezionalità di giudizio a cui lasciava spazio, giudizio affidato alle realtà locali e ai loro vertici.
Simpatie e antipatie di primari e luminari non potranno dunque più incidere sulla possibilità di seguire la specializzazione medica desiderata. A pesare saranno i titoli e il punteggio assegnato nella prova, uguale per tutti su scala nazionale. L'impianto della nuova norma annunciata da viale Trastevere è in sostanza quello messo a punto ancora dall'ex ministro Maria Chiara Carrozza a febbraio, in un decreto firmato poco prima di venire sostituita al Miur da Stefania Giannini. Quindi c'è stato il vaglio della Corte dei Conti. E
ora il nuovo decreto, firmato da Giannini. Un via libera sollecitato da migliaia di studenti di Medicina e pure da molti camici bianchi già in servizio, ricorda Carrozza, «in tanti mi avevano sollecitato una riforma in questo senso». Una riforma per spazzare concorsi pubblici i cui esiti erano spesso già scritti, perché "baroni" e cattedratici potevano influire attivamente sul risultato dell'esame, compensando con il giudizio nella seconda prova un curriculum magari non migliore di altri per favorire chi era più "fedele" al capo, era di casa in facoltà o in corsia e via dicendo. Secondo la logica del "mettetevi in coda o non ci sperate proprio, qui passano prima i miei", logica che poteva finire (certo non sempre) per tagliare fuori candidati più meritevoli ma esterni.
Rischio che ora dovrebbe essere scongiurato, «certo poi questo concorso andrà valutato, come tutte le novità. Ma mi piaceva l'idea di una prova tutta telematica - racconta Carrozza -. È importante dire basta a quello che era un sistema molto discrezionale e molto locale, si tratta di fondi pubblici quindi è giusto avere una garanzia di trasparenza ed equità». COME SI SVOLGE LA PROVA A fare la differenza sarà ora un'unica Commissione nazionale, composta da un direttore di una scuola di specializzazione con funzioni di presidente, oltre che da cinque professori universitari per ciascuna delle tre Aree di riferi-
mento (Medica, Chirurgica, Servizi Clinici). Sempre la Commissione ha fissato i criteri per l'attribuzione del punteggio relativo ai titoli. Altra novità importate rispetto al passato, la maggiore libertà assegnata agli aspiranti specializzandi visto che ciascuno potrà chiedere - con la domanda di iscrizione, anche questa da presentare solo per via telematica -di concorrere per l'accesso a un massimo di sei tipologie di scuola, due per ciascuna Area. Quanto ai quesiti 70 domande verteranno su argorr:enti caratterizzanti il corso di laurea. Una seconda parte prevede 40 quesiti si concentreranno invece su scenari predefiniti di dati clinici, diagnostici e analitici: di questi 30 saranno comuni a tutte le Scuole della stessa Area, lO specifici per ciascuna Scuola (e questi ultimi avranno un peso maggiore in fase di correzione). Il bando con i dettagli arriverà la prossima settimana.
Ma ci sono altri fronti che sempre a proposito di Medicina aspettano di essere trattati, secondo l'auspicio di Carrozza: come «una laurea abilitante che elimini l'esame di Stato, una riorganizzazione delle Scuole di specialità in chiave europea, la riforma dell'accesso alla facoltà di Medicina e borse di studio per gli specializzandi, oggi troppo poche rispetto ai laureati e allo stesso fabbisogno. Mi auguro che il governo Renzi se ne occupi, e soprattutto che ci sia una maggiore continuità con l'idea riformatrice che avevo perseguito».
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Stefania Giannini
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Data 26-07 -2014 Pagina 6 Foglio 1 /2
Decreto Competitività salvato dai ministri Per raggiungere il numero legale al Senato servono i membri del governo. Avviso a Renzi
Daniele Di Mario [email protected]
• Il governo corre in soccorso del governo. Il Senato approva con la fiducia il decreto Competitività in scadenza il24 agosto, ma per consentire all' Aula di raggiungere il numero legale e consentirgli di votare il provvedimento serve la presenza di tutti i membri dell'esecutivo che sono anche senatori.
Ministri, vice ministri e sottosegretari salvano nel vero senso della parola il decreto legge. Il testo - licenziato con voto di fiducia dal Senato con 159 sìe l no -rischia grosso. Senza la presenza in aula degli esponenti del governo probabilmente sarebbe saltata la votazione. Le opposizioni compatte non partecipano al voto eperpoco non manca il numero legale (147 senatori). Per questo il governo schiera in massa una decina di suoi componenti -senatori senza la cui presenza l'incidente parlamentare sarebbe stato
Pietro Grasso Duro sfogo del presidente del Senato alla cerimonia del Ventaglio. - .
\.jrasso e addolorato e indignato per lo scontro su Senato e Titolo Ve ha ribadito di essere il garante di tutti
inevitabile. La scelta delle opposizioni
viene letta come un chiaro segnale all'esecutivo sul disegno di legge costituzionale presentato dal ministro per le Riforme Maria Elena Boschi: la votazione verrà ripresa la prossima settimana. Alcuni esponenti del MoVimento 5 Stelle, pur non partecipando al voto sul decreto legge, rimangono in Senato per assistere alla scena. Il blitz non riesce per un pelo, proprio perché ai senatori di maggioranza vengono in soccorso gli esponenti del governo. Tra gli esponenti del governo presenti in Aula ci sono il ministro Giannini, i viceministri Bubbico e Nencini, i sottosegretari Pizzetti, Cassano, Vicari, Della Vedova, D'Onghia.
La votazione viene preceduta fino all'ultimo dai conti sul pallottoliere del Pd. Anche nei banchi della Presidenza del Senato c'è frenesia: si sfogliano le pagine delRegolamento per capire che cosa comporti la man-
canza del numero legale per il destino del decreto Competitività. Ma a preoccupare maggiormente sono le possibile ricadute sul governo guidato dal segretario del Partito democratico Matteo Renzi. I grillini fanno notare che, per alzare il numero legale, viene fatto risultare presente ma non votante anche il presidente del Senato Pietro Grasso. Qualcuno in bouvette spiega che anche il senatore Gal Lucio Barani (unico esponente presente delle opposizioni, che infatti vota contro il decreto), sia stato «precettato».
Il voto di ieri è un segnale per le prossima settimana quando si dovrà votare sulla riforma di Senato e Titolo V. Se la strategia delle opposizioni continuerà, il governo dovrà schierare tutti i suoi ministri, viceministri e sottosegretari che sono anche senatori per evitare di non avere il numero legale sulle riforme costituzionali e non far quindi slittare il termine perentorio - fissato dopo la «tagliola»
- dell'8 agosto per discutere e approvare in prima lettura le ri -forme costituzionali.
A proposito di riforme, durante la Cerimonia del Ventaglio, il presidente Grasso si sfoga. «A forza di essere tirate, le mie giacche hanno perso la forma originaria - dice ai giornalisti -Maio sono eresto il garante di tuttÌ». «A proposito dei tempi, dell'ostruzionismo e del contingentamento - aggiunge Grasso - lo spettacolo offerto dal duro scontro politico mi ha molto addolorato e indignato. Ho rivolto ripetuti appelli per convincere le parti ad aprire un tavolo di mediazione, soprattutto su quei punti che potrebbero essere oggetto di una riscrittura da parte dei relatori. Questo darebbe modo di poter trattare in maniera approfondita in Aula solo quegli emendamenti che affrontano i temi di interesse, lasciando cadere quelle migliaia di contorno. Lo stallo è evidente e, per usare le famose parole di don Milani, sortirne tutti insieme è politica».
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Lavoro e previdenza
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n Sole9]{l mmrn
Un sistema «difettoso» di Sandro Gronchi
a riforma contributiva, in tà contributive di almeno 18 an-~vigore dalI o gennaio 1996, ni. Ciò spiega perché la c9,1l1Po-
si concesse tempI di attuazio- nente contributiva della spesa ne molto lunghi, esentando i la- è tuttora trascurabile. . voratori "senior", con anziani- • pagma
l'ANALISI
Sandro Gronchi
con analoga procedura. In ogni momento è quindi in vigore una matrice di coefficienti, ciascuna riga della quale è intestata a una delle coorti in età di pensione. Il protocollo è corretto perché i coefficienti devoIlb dipendere dal-la longevità e quest'ultima di-
L od a pende dalla coorte di apparte-a prevz enz nenza (anno di nascita). ,
dih I limiti dei coefficienti re-« l.J ettosa» troatti~. Il mec~anismo it~a-
° ° lO ° no, che e retroattlvo e, a regIDle, derrlzzta zanz s~à~ie?TIal~,~roduceinconve-CL mentI dI tre tIpI. . . O In primo luogo, espropria ila-
~ Contmuil da pagma :I. voratori di un diritto maturato: dopo l'aggiornamento, i contri-
E sl?i~ga anche il generale buti versati,pr~ P?sSO~O ge~edIsmteresse per le malf0.r- rare pensione m nnsura infenomazionicongenitechedif- re. L'esproprio collide con
ferenziano il contributivo italia- l'orientamento costante della no dal "modello scandinavo", in- Corte Costituzionale a tutelare i ternazionalmente riconosciuto diritti acquisiti. come prototipo eccellente. Lo IO In secondo luogo, la retroattiscenario è cambiato dopo che ~ vità impedisce' ai lavoratori di riforma Fornero ha cancellato ~ programmare il futuro con cerprivilegio dei senior: dal Z012 l tezza. Infatti, vanifica, in misucontributi di tutti i lavoratori ge- ra sconosciuta ex ante, la scelta nerano pensioni, o quote, contri- di accrescere la pensione prosebutive.Lariformahaancheripri- guendo l'attività lavorativa 01-stinatolaflessibilitàdipensiona- tre la maturazione del diritto. mento, fra 63 anni e 3 mesi e 70 Potrebbe perfmo produrre efanni e 3 mesi, che il governo Dini fetti opposti se, con crescite raaveva reclarnizzato per attr~re pide della sopravvivenza, il coil Paese verso la scelta contnbu- efficiente applicabile dovesse tiva, ~a. che si er~ poi ~erd~t~ percentualmente ridursi più ~i con gh mterventi pegglOratlvl quanto il montante contributIdegliannizooo... . vo possa aumentare. Allora è
Le m~ormazlOm ,del siste- probabile che i lavoratori voma, pero, restan~ ~OSI tant: da gliano evitare il rischio tradunon trovare SpazIO m un artICO- cendo la vigilia di ogni aggiornalo. Accennerò a duesoltanto. La mento in un formidabile esodo prima riguarda l'aggiornamen- di massa. todeicoefficientichenelmodel- O In ultimo luogo, l'aggiornalo scandinavo, dove non esiste mentoretroattivoimputalongela pensione d'anzianità e si può vità (tavole di sopravvivenza) andare in pensione fra 60 e 67 an- diverse ai membri di una stessa ni, è regolato dal protocollo se- coorte, con ciò generando dispaguente: 1) in ogni armo solare en- rità intra generazionali lesive trano invigore nuovicoefficien- del principio di uguaglianza coti riservati alla coorte che com- stituzionalmente garantito. A pie60anninellostessoarmo;z)i talriguardo,lapensionedianziamedesimi non sono retroattIvI, nità (sopravvissuta alla riforma nelsensochelecoortipreceden- Fornero sotto mentite spoglie) ti mantengono il diritto ai coeffi- impedisce la defmizione esplicicienti loro assegilati in passato ta di un'età pensionabile rnini-
ma. Tuttavia, è stimabile che, per ogni coorte, la fmestra delle età pensionabili si apra a 57,5 an-
ni, ottenuti sommando l'obbligo scolastico di 15 al requisito contributivo di 42,5 richiesto alle donne per accedere alla (diversamente nominata) pensione di anzianità. Poiché la tìnestra si chiude a 70 anni e 3 mesi, ogni coorte andrà in pensione in un arco di circa 13 anni solari, durante i quali i coefficienti saranno mediamente cambiati per oltre sei volte. Perciò altrettanto numerose saranno le longevità imputate a una stessa coorte.
L'indicizzazione. La se conda malformazione congenitariguarda l'indicizzazione. Si ricordi che il sistema contributivo opera alla stregua di una banca virtuale intestando a ogni lavoratore un conto corrente su cui depositare i contributi e prelevare poi le rate di pensione. Il conto è fruttifero in ragione di un tasso d'interesse sostenibile che l'Italia ha identificato nella crescita del PiI, talché i prelievi possono superare i depositi. Gli interessi accreditati agli attivi restano sui conti maturandone altri per concorrere infme alla formazione dei montanti contributivi. Quelli accreditati ai pensionati, sulle giacenze che restano dopo le rate annue già prelevate, sono invece la risorsa deputata a finanziare l'indicizzazione delle rate stesse. Ecco perché il modello contributivo deve annualmente indicizzare le rate in base all'interesse sostenibile contestual-
mente accreditato agli attivi. Mail modello è duttile al pun
to da consentire che, al pensionamento, sia anticipata una parte dell'interesse maturando. Evitando dettagli tecnici, l'anticipazione prende le 'sembianze' di una maggiorazione dei coefficienti di trasfonnazione. Poiché gli interessi non sono pagabili due volte, all'anticipazione dovrà fare riscontro un'indicizzazione commisurata alla sola par-
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te residua dell'interesse maturando. In pratica, l'intera manovra serve ad appiattire il profùo temporale del vitalizio aumentandone la rata iniziale a scapito di quellafmale.
La Svezia scelse di anticipare 1'1,6% e perciò di indicizzare le pensioni contributive in base alla parte residua dell'interesse maturando. Per evitare differenze difficilmente gestibili sul piano sociale, la medesima indicizzazione fu estesa alle pensioni retributive fmché esisteranno. Nel biennio ZOlo-zon, la crisi economica ha schiacciato l'interesse sostenibile fin sotto 1'1,6% infliggendo alle pensioni svedesi una duraindicizzazione negativa,cioèunabbattimentonominale. La disciplina contributiva è stata tollerata in un Paese che, nel 1998, l'aveva scelta dopo una riflessione di sei anni. Allertata dal caso svedese, la Norvegia ha successivamente scelto di anticipare solo lo 0,75%. Come la Svezia, l'Italia ha scelto un'anticipazione importante dell'I,5% masi è paradossalmente dimenticata di adottare un'indicizzazione coerente. Se l'avesse fatto, non ci sarebbe stato bisogno, dal 1995, degli interventi "manuali" di sospensione o attenuazione dell'indicizzazione ai prezzi.
Dopo le contraddittorie riforme degli ultimi anni, non si avverte il bisogno di metterne in campo di nuove. Ma la posta in gioco è elevata: occorre salvare il sistema contributivo italiano prima di vederne la fragile architettura sgretolarsi sotto il peso delle sue incongruenze.
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VIII All'ORIGINE Anche dopo il 2011 il metodo contributivo resta gravato da inefficienze e limiti congeniti
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Lavoro e previdenza
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Le classifiche del Sole 24 Ore I
Realtù medie Biella e diverse piemontesi in evidenza nel rapporto tra prestazioni e abitanti
I !Vlt:U-Op!ll: Ben posizionate anche grandi province
, come Torino, Bologna e Milano LA PREVIDENZA
sul traguardo delle pensioni l'Italia resta tagliata in due La concentrazione più alta degli assegni post-Iavorativi nelle aree del Nord
Rossella Cadeo Sulle pensioni il dibattito è
sempre aperto, così come sulle misure necessarie per completare il percorso - avviato con la riforma Fornero di tìne 2011 - per la messa in sicurezza del sistema previdenziale. Si torna a ventilare l'ipotesi di un contributo di solidarietà sugli assegni più alti (3,5-4InÌlaeuro) da inserire nella prossima legge di Stabilità, si lavorasull'opportunità di includere anche i pensionati tra i beneficiari del bonus Irpef di 80 euro (sempre che si trovi la dote fìnanziaria che permetta di renderlo strutturale), si cercano nuove strade per allargare la platea dei salvaguardati e reinserire categorie di lavoratori esclusi, allentando i requisiti fissati con il primo intervento del 2011. Il quadro E se la spesa pensionistica oggi si attesta al 16,3% del Pil (avendo scongiurato il rischio che si superasse il 18% ) per un importo complessivo Ivs di 170 miliardii (190 incluse le prestazioniassistenziali), è anche vero che le prestazioni vigenti sono circa 14,5 milioni (oltre 18 compresi autonomi e altre gestioni) e che il rapporto tra contribuenti e pensioni si è ridotto da 129,1 a 126,4 dal 2012 al 2013.
Intanto si prevedono assegni meno ricchi con un costante calo dei tassi di sostituzione (effetto dell'innalzamento del re-
quisito anagrafico, del passaggio al sistema contributivo ma anche della congiuntura economica) e da più parti - tra le ultime voci che si sono levate, quella del commissario straordinario dell'Inps Vittorio Conti, in occasione della Relazione annuale a Montecitorio - si sottolinea la necessità di un rilancio delle adesioni alla previdenza complementare.
Bilancio A fronte di questa situazione in continua evoluzione e da tenere sotto controllo è comunque po~sibile fare un primo bilancio sull'andamento e la distribuzione territoriale degli assegni pensionistici da prima a dopo la riforma.
Secondo le elaborazioni effettuate dal Sole 24 Ore sugli ultimi dati Inp's, le anzianità (ora sostituite dalla "anticipata") sono passate dai 2,7 milioni del2003 ai circa4 milioni attuali, quasi raddoppiando in poco più di dieci anni, ma salendo solo del il 4>4% nell'ultimo triennio. Gli assegni di vecchiaia (i più numerosi) si mantengono da anni intorno ai 5 milioni, con un incremento inferiore al 2% dal 2003 ad oggi, ma segnando addirittura un calo dell'l,l % dal 2011 al 2013. In ridimensionamento anche i prepensionamenti: oggi sono circa 295mila mentre nel 2003 sfioravano quota 400mila (-25%), con una diminuzione del7% nell'ulti-
mo triennio. Ql.lanto agli importi, i più ele
vati si individuano nel segmento anzianità/anticipata e nei prepensionamenti (1.500 euro al mese la media segnalata dall'Osservatorio Inps) mentre la vecchiaia si aggira sui 670 euro, per una media totale di circa 1.100 euro.
Sul territorio Più articolato il quadro territoriale delle pensioni (che, si ricorda, non corrispondono aisoggetti percettori, ma al numero di assegni erogati dell'Inps).
A livello complessivo (si veda la tabella «Pensioni totali» a fianco che include vecchiaia, anzianità e prepensionamenti) si nota che nelle province del Nord e del Centro Nord le prestazioni "coprono" da un quarto a un quinto della popolazione, afronte di una media pari al 16%: ai massimi si trovano realtà di media grandezza, come Biella, Ancona, Ferrara (con un rapporto assegni/residenti intorno al 25%) e nella top ten si contano cinque piemontesi. Ben posizionate le realtà di maggiori dimensioni, come Torino, Bologna e Milano (SUI21%).
Tutta appannaggio delle province meridionali la coda della graduatoria, dove Napoli è ultima con il 7,6% mentre altre dieci realtà del Sud (tra cui sette siciliane) non arrivano al 10% nell'incidenza delle pensioni sulla popolazione. Un divario, quel-
lo dello scenario post-lavorativo, che non poteva non rispecchiare quello economico-occupazionale.
Anche nelle classifiche che danno lo spaccato territoriale della «Vecchiaia» e della «Anzianità» (a pagina 3) si osserva un'analoga ripartizione: le pensioni di vecchiaia sono diffuse nel 9% della popolazione italiana, ma la percentuale supera il 15% ad Ancona (seguita da Imperia, Trieste, Savona e Alessandria) e scende intorno al 5% a Napoli e in tre siciliane (Siracusa, Catania, Caltanissetta).
Biella, con il 15>4%, seguita da Ferrara e tre piemontesi spicca nelle anzianità, mentre qui è Crotone a scivolare all'ultimo posto preceduta da Napoli, entrambe suI2,2%, indice pari a un terzo rispetto alla media Italia (6,7%).
Roma - che per "densità" si colloca sotto la media in tutte le tre classifiche - per gli importi occupa invece il primo posto, seguita da Milano: entrambe con circa 1.400 euro al mese nella classifica «Pensioni totali» e oltre 2.000 nelle «Anzianità». Napoli si prende una rivincita salendo sul podio nella categoria «Vecchiaia», dopo la solita coppia. Ma anche negli importi resta ampio il divario tra Nord e Sud, con Catanzaro fanalino di coda nelle classifiche «Totale» e «Anzianità» e la sorpresa di Ancona ultima nella «Vecchiaia».
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Lavoro e previdenza
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IL TREND Variazioni % dette pensioni totali 2013/11: media, max, min.
Reggio Calabria
9,0
LA CLASSIFICA
Enna
-3,0
GLI IMPORTI Valori medi/mese 2013: media Italia, massimo, minimo (in euro)
Roma 1.421
Catanzaro 58H
L'incidenza % delle pensioni totali sutla popolazione residente
SUI euro rProv!~t_lJ!IP!.: _~ ,Bietta _ ~~.095,3
Ancona I 24,4i 807,2
Ferrara 24,3 1005,4
Vercelli 1~23.9- 1.051,4
Novara I 22,7! U72,6
Asti 22,3' 985,4
Alessandria 22,31 1058,3
Ravenna 22i 1046,7
Trieste
,Lecco
11 Savona
Piacenza
13 Cuneo
1I~ Varese
15 Modena
16 Rovigo
17 Torino
Bologna
19 Milano
Mantova
[
21,8 1U9,.
21:8 .... 1.157,7
2L7 1.057,0
-lL,1 LD~8,1 ~1.004.5
21,4: Ll43.9
t-_~ll.082,5
21.i 917,9
210 1.231,6
21,0 1.160,4
[;0,8 1375,2
I 20,8 991,9
21 Belluno 20,7
22 -Fortl (~sena 120,; 956,4
947,9
23 Cremona 20,5 1.096,6
Pavia ,,,_ L~~"~. 1074,1
25 Imperia I 20,4 83.,,7
Genova 20,4 l23.1,2
27 Udine
28 Como
29 ArellO
30 Siena
20,3 972,6
20?1 1.085,5
20i 987,1
20,0 967,3
31 ~~~~~~~sota 20,0 992,7
3~ ,Bergamo
33 Gorizia
Monza Brianza
35 Parma
)6 Firenze
37 ~~~~ao 38 iPistoia
39 'Pordenone
IfO jPrato
41 Macerata
42 Sondrio
43 Vicenz.a
Lucca
Perugia
Bolzano
47 ,Lodi
19,9 1038,S
!_~~; 1.072,6
19,s1 1.241"'
19,7 1.104,6
19,5 1081,2
, 19,4 1076,.,
19,3 _ ~87,6
~i ::~ Il::: 18,11 924,6
i8~t 1.043,7
18,01 982,4
18,0 940$
18,0 922,4
17,9 1199,9
l'Aq~ila ~17.9· 706,6
~:~~~ 117,9 867,4 ____ -I-----------+- __
50 Treviso 17,8 1.013,5
:verona ~--i;:; 1.029,6
~~obasso _ \~1 659,.,
53 _Term 17,7! 1.123,6
I~~: s~~a
ss ~zia 56 jGrosseto
57 Livorno
58 I;:~:o Brescia
61 ~La Spezia
62 Rimini
63 iPadova
6l~ !Isernia
65 I~~~~~~
:._~:l.._ .. ~: ~ 1.015,6
.~~13~,5 17,2' 1.009,7
I7,Ii 1202,1
, 16'911.070'6
, 16,9 1.007,9
~ 1.080,0
16,8 lJ04 .. 1 ~~I
I 16,61 923,8
i 16.5i 1.042,3 1-----' ~ 657,5
I 16,0 912,.,
--: --
66 ,Chieti 15,91 831,7 1 ---I
67 :~aar~~~a 1~,711.080,8 ~68~:T~er-amo r ~5,~1 803,0
69 IBnndisi : 15,01 898,2
10 Rieti 14,8 974,5
n Catanzaro 14,4 588,5 --~_._-
n :Viterbo lj9 909$ i~:r:e~:o ' .• ~.:.1. 1::~
75 INu~ro 13,8 829,4
76 Pescara 13,6 938,9
17 Frosinone 13,41
944,.1
7B Benevento ."._~L._6~,5 79 Potenza D,81 754,8
80 Oristano D,31 8.15,8
81 Roma D,l 1.421,0
82 ~:ra~~a S) Cosenza
fV4 latina
85 Avellino
86 ,Vibo V. , !Lecce
RS Bari
69 Messina
Foggia
91 Ragusa
92 Salerno
93 Cagliari
94 Sassari
95 Palermo
Trapani
91 jSiracusa
98 IEnna
U,O 845,6
U.O 751 .. 1
11,9 1001.0
11,8 708,0
11,7
ll,7
. 11,61 il2
n,l
791,6
768.6
973,7
903,5
861,2
10,7 820,5
10,6 820 .. 1
10,411.066$
. iò;! 999", ·~·-I--
9,7, 859,8
821,1
9,5 1.072,9
- 9~4J 740,1
99 ~~~~~~rani 9 .. 11 923,0
100 ~ Calta~i~sett~ ~ 101 Agrigento ~~~~:1
Caserta 8,71
944,4
745,0
859 .. 1
Crotone
Catania
105 ,Napoli
8,7 856,5
8,7 937,6
7,6 1.090,2
~t! 1.lìllli DIAIUI_IIM
Data
Pagina
Foglio
28-07-2014 2/3 2/4
- -- --=-- -~ - - - =--
IL TRENO GLI IMPORTI IL TREND GLI IMPORTI Variazioni % delle pensioni di Valori medi/mese 2013: media Variazioni % delle pensioni di Valori medi/mese 2013: media vecchiaia 2013/11: media, max, min Italia, massimo, minimo (in euro) anzianità 2013/11: media, max, min Italia, massimo, minimo (in euro)
Cagliari Ferrara Roma 917
4,0 Ancona 466 --5,0
LA CLASSIFICA Incidenza % delle pensioni di vecchiaia sulla popolazione residente
--1 %SU; Euro/ _ ~vlnce . jJO...p. mese
1 Ancona ~,5 466,3
2.Impena Il,a l 603,3
3 Trieste Il;S1 651,0
__ ~avon~ .... ~ 636,8
5 Alessandria l 11,9 681,9
6 Siena
Piacenza
Sll'Aquila
Ferrara
Firenze
ll 1Isernia
12 Belluno
li Asti
Ravenna
Campobasso
16 t0rlì Cesena
BieUa
Genova
~~OIOg;-:lO 'Modena
Udine
241 pj-;toia
Lecco
~~··Iparma 27 Pavia
28 Prato
lucca
INova~_ 'Milano
32 Varese 1
]Areuo
Gorizia
Mantova
Icomo
37 Perugia
38 Reggio ,Emilia
IRimini
1!.5 653,3
ilS 638,9 ~--
'11.4 501,9
11.4
11.4
~ ~
ll.I ll.I
662,9
710,2
512.6
556.1
6.>2,3
657,8
493,0
620,7
679,1
706.9
721,8
663,8
618)
646,1
584,8
656,9
594)
675,7
660,9
686,1
638,8
673,4
m,67
630,7
40 ~~~~~~ : 9~91 622,0
:Catanzaro _r-~.~j~ !~~~~~~~sola r9.9' 58S.1 . ---1...---:....
43 Pisa
ICuneo
45 -r L;Spezia-
Bergamo
Macerata
~na 'Sondrio
50 gnno _ Potenza
Verona
53jBolzano
9~ 655,6
92'J 606,2 -, 9,6, 675,2
Province S4 I M;-~~~~ ~
Brianza
Icosenza
56 Trento
57 Nuoro
Pesaro ~ino
S9 ~!bo.V. Terni
Eurol mese
658,0
621,2
590,2
632)
596,4
.~ .. IPord~none :..... .. fl.9-62 Treviso &.8
656,2
630,9
579,9
590,8
,Chieti
IBrindisi
65- :Benevento
,Reggio Icalabna
ITeramo
Grosseto
Livorno
Avellino
I~atera ~cenza
I Massa
,Carrara
74 Rieti
~Ilecce Padova
77 Viterbo
791~:;t~ lodi
81 Brescia
Messina
B3 Pescara
87 Roma
\Foggia
89 -rT;anto
90 Bari
IPalermo
n,Ragusa
93 Trapani
~~~ti_~a 95jEnna
Crotone
97 ! Agrigento
I
sassari
--99 Caserta
8,6 585,9
g,s 664,3
8,7 576,8
8,7 650,2
579,6
666$
702,3
567,0
605)
599,7
674,7
616,1
637.6
653$
631)
617,.:;
628,1
600,.
646,1
621,9
916,7
671,6
668,9
677 .. 1
622,6
622,9
639,2
685,4
574,2
648,9
581,2
695,2
Reggio Calabria
LA CLASSIFICA
Biella
0,2
Roma 272
(;ltanzaro 750
Incidenza % delle pensioni di anzianità sulla popolazione residente
1 Biella
2 Ferrara
3 Vercelli
4 Novara
S Cuneo
o'Ravenna
lecco
9' Varese
10:Mantova
Asti
12 Rovigo
13 Modena
14 Piacenza
Torino
16 Bologna
Icomo
;Arezzo
29 ':Reggio Emilia
Vicenza
Parma
lB Pistoia
Brescia
Prato
Bolzano
Sondrio
Siena
1-1-.4 Venezia
45 Verona
Ritaglio stampa ad uso esclusivo
Lavoro e previdenza
068391
Quotidiano
Codic
e a
bbonam
ento
:
Pag. 69
n Sole9]{l mmrn
Variazioni % delle invalidità civìli 2013/11: media, max, min
Palermo Imperia
15,4
LA CLASSIFICA
Ferrara
Caltanissetta 388
Data 28-07 -2014 Pagina 2/3 Foglio 3/4
LA RIFORMA FORNERO LA PENSIONE DI VECCHIAIA Dall' gennaio 2012 entra in Vigore La nuova pensione di vecchiaia, la Riforma Fornero, varata nel confe.rma.ndoi~r~quisit? . decreto Salva Italia (n. 201)de16 contn~utivo mlmmo del,20 anm, dicembre 2011: scompare la ha d~c~samente e!evato 11 pensione di anzianità, si estende il , requlslt? ~nagrafico. Pe~ le . , metodo contributivo nel calcolo lavoratncl del settore pnvato SI e dell'assegno, è prevista passati dai 60 a~ni del 2011 ai 62 l'equiparazione accelerata nei ~eI2012.A partire~aI201~ è tempi di ritiro per uomini e donne scattato un meccamsmo dI
LA PENSIONE ANTICIPATA
6 Incidenza % delle invalidità civili sulla popolazione residente
adeguamento dei requisiti pensionistici alte speranze di vita. Il requisito anagrafico è aumentato di 18 mesi a partire dal 2014 e aumenterà di ulteriori 19 mesi ne12016.
la nuova pensione anticipata, sostitutiva di quella di anzianità, prevede il raggiungimento di un requisito contributivo mini mo slegato da ulteriori condizioni anagraficheoquote. Un requisito decisamente più elevato rispetto alla vecchia «anzianità». Nel2014 è 42 anni+6 mesi per gli uomini
1 Oristano
_~INUOro :) Lecce
4 Reggio Calabria
__ 5jMessina
6 Cosenza
r1pescara
rs;nevent~ '1--9:Crotone
Terni
12ISa~~ 13 I Perugia
: Ragusa
15tC~liari Palermo
1:rnia
Siracusa
'Napoli
IUrbino ,-- 1-
24 Sondrio
Barletta iAndria Trani I
26 'Rieti
_ ~~~~ila
Enna
33 I Bari
franto 35 Pavia
Matera
[ASCOli Piceno
t46 Roma r' Massa Carrara
Chieti i--IGenova
50~cenza Lucca 430,8
_~~errara
53!Catania
iAncona
55Ilasp.:~a Udine
69~RO~~~ Gorizia
Asti
Arezzo
ivenezia
77lparma
,Belluno
79 'Padova
82 Aosta
Como
S4 Vicenza , IVCO
tTrie~ lecco
88 Novara
IT?~ lodi
Cuneo
428,4
428,7
417,0
427,9
--l':~_427,O 427.7
421,8
Stessa sorte per le lavoratrici autonome: i 60 anni del2011sono arrivati ai 64 e 9 mesi richiesti quest'anno per la pensione
OPZIONE DONNA Si tratta di un regime sperimentale che riconosce alle sole lavoratrici, fino al31 dicembre 2015, il diritto di accedere alla pensione di anzianità con i requisiti più favorevoli in vigore al31 dicembre 2007. La condizione è l'adesione al sistema di calcolo interamente contributivo. Nel2014, per
contributi settimanali (cinque anni di contribuzione e assicurazione) di cui 156 nel quinquennio precedente la data di presentazione della domanda. Due i sistemi di calcolo: • misto (retributivo e contributivo);' • cQntributivo. se il lavoratore ha iniziato l'attività dopo il31 dicembre 1995
Requisito 2014 È il requisito anagrafico corretto con le aspettative di vita necessario alle lavoratrici del settore privato per la pensione di vecchiaia
accedere all'opzione donna occorre essere i n possesso di un'anzianità contributiva di 35 anni e di un'età anagrafica di 57 anni e 3 mesi per le lavoratrici dipendenti, e 58 anni e tre mesi per quelle autonome. A queste lavoratrici si applica il regime delle finestre mobili di 12 o 18 mesi
CALCOLA LA TUA PENSIONE Sul sito del Sole 24 Ore è a disposizione dei lettori il cePensionometro», per calcolare il momento del ritiro e l'entità del primo assegno. È possibile inoltre stimare una rendita da previdenza integrativa (fondo pensione)
Owww.ilsole2ltOre.com/pensionometro
LA PENSIONE DI INVALIDITÀ l'assegno ordinario diinvalidità è riconosciuto a chi ha ridotto la capacità lavorativa a meno di un terzo a ca usa di infermità fisica o mentale. Hanno diritto all'assegno i lavoratori dipendenti, quelli autonomi e gli iscritti ad alcuni fondi pensione sostituivi che abbiano maturato almeno 260
A Crotone e Napoli le «anzianità» sono al 2,2% , un terzo rispetto al·dato medio nazionale
I Roma per densità è sotto la media ma recupera
92.IPordenone il primo posto nelle graduatorie degli importi I !Bologna
Milano
Firenze
96jBergamO
Varese
Brescia
Provvidenze econolniche 418,2
419,4 A Oristano i trattamenti di invalidità civile sfiorano il 10% della popolazione residente
stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.
Lavoro e previdenza
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Quotidiano
Codic
e a
bbonam
ento
:
Pag. 70
n Sole9]{l mmrn
Il trend
l' Numero Importo I pensioni medio
Anno _ _ _~_a_nzianità mensile!
20031
20081 - i
2009J
2010
Data 28-07 -2014 Pagina 2/3 Foglio 4/4
I Numero Importo I Numero Importo
pensioni medio i prepensio- medio vecchiaia mensile namenti mensile
5.041.901 533,59
5.086.257 555,67 j I
392.181 1.200,42
I 387.314 1.230,91
5.126.664 564,83 ii. 378.989 1.257,95
5.179.636 572,38 368.941 1.286,38
580,98 358.929 1.318,14
587,34
604,45
608,66
616,16
648,75
662,80
5.139.075 670,35
348.118 L346,42
337.268 L4OO,00
327.354' L415,48
318.012 L441,49
312.640 L469,34
304.845 L497,16
295.006 L521,50
Fonte: elaborazioni su dati Inps
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Lavoro e previdenza
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Quotidiano
Codic
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n Sole9]{l mmrn Data 28-07 -2014 Pagina 2 Foglio 1
Intensificate le verifiche e più interazione tra sistemi informatici
Tra stretta e semplificazioni Fabio Venanzi
Sfiorano i 2,8 milioni gli assegni (tra 1,9 milioni di pensioni e 850mila indennità varie) erogati ne12013 dall'Inps ai soggetti cui è stata riconosciuta un'invalidità civile, 5 prestazioni ogni 100 abitanti.
Quadro territoriale A concentrare il maggior numero di assegni sono le province del Sud (tabella nella pagina 3) con Oristano in testa (verso quotalO%),seguitadaNuoroe quattro realtà calabresi tra le prime 11. In fondo alla classifica della densità per abitanti c'è Bolzano (1,3%, che come Trento e la Regione Val d'Aosta gestisce autonomamente rispetto all'Inps le proprie pratiche di invalidità), Modena, Prato, Verona (tutte intorno al 3%). Contenuti i divari tra gli importi medi: dai circa 440 euro di Ferrara, Siena o Prato a poco meno di 400 in cinque realtà siciliane e diverse altre meridionali. Più ampia la forbice nel trend del numero delle prestazioni: a fronte di un calo medio dello 0,1% si va da un incremento del 15% a Palermo (10% a Lecco, Bat e Catania) a
un taglio di eguale entità a Imperia (10% a Imperia e Trieste).
Stretta Risultato anche della stretta operata su questa tipologia di provvidenze economiche. Da diversi anni il legislatore sta intervenendo con norme finalizzate a limitare la spesa del settore attuando - tramite l'Inps - verifiche straordinarie. Il primo intervento si è avuto con il Dl 112/2008 (e successivo Dm del 29 gennaio 2009) che ha previsto una verifica su 200mila posizioni nei confronti dei titolari di benefici economici di invalidità civile, cecitàe sordità civile rivolte sia agli accertamenti sanitari sia a quelli reddituali. Nei casi di perdita o insussistenza dei requisiti, l'Inps è tenuto a sospendere cautelativamente il pagamento mentre l'invalido chiamato a visita e assente ingiustificato subisce la revoca della pensione.
Tra il 2010 e il 2011 gli invalidi "esaminati" nel piano straordinario - esclusi quelli del 2009 -sono stati 350mila, esclusi i soggetti affetti da patologia grave stabilizzata o ingravescente. Il
campionamento è stato proporzionale all'incidenza territoriale degli invalidi civili per abitanti e ha riguardato i soggetti che percepiscono assegni o indennità antecedenti al 2007 tra i 18 e 67 anni di età.
Il programma di verifiche è stato portato avanti anche nel 2012 comprendendo l'accertamento della permanenza dei requisiti per i fruitori della legge 104/1992 (diversamente abili). Un passo in avanti è stato fatto nel 2013 con l'avvio della fase operativa che consente alle Asl di interagire con i sistemi informatici dell'Inps, semplificando il procedimento di gestione del-o le verifiche straordinarie e delle revisioni di invalidità civile.
Ciò consente alle Asl di consultare tutti i verbali definitivi relativi all'attività di verifica straordinaria dell'Inps. L'Istituto,nellarelazioneprogrammatica 201412016, ha evidenziato 1'eccessivo numero di verbali approvati con il silenzio-assenso nonché la disomogeneità delle modalità di trasmissione dei verbali da parte delle Asl.
Inoltre l'ultima legge di Stabilità (228/2012) ha previsto la rea-
lizzazione di un ulteriore piano di verifiche straordinarie per 150mila posizioni oltre all'ordinaria attività di accertamento.
Regole Con il Dl78/2009 sono state invece introdotte innovazioni nel processo di riconoscimento dei benefici in materia di invalidità civile, cecità civile, sordità civile, handicap e disabilità, con l'obiettivo di realizzare lagestione coordinata delle fasi amministrative e sanitarie finalizzata ad ab breviare il processo di erogazione delle prestazioni ed evitare altresÌ l'erogazione di prestazioni non dovute.
Si ricorda che la prestazione può essere erogata unitamente ad altre provvidenze: ad esempio l'indennità di accompagnamento (per gli invalidi totali e permanenti al 100% impossibilitati a compiere gli atti quotidiani della vita e non soggetta ad alcun limite reddituale, a differenza della pensione di invalidità). Agli invalidi totali può spettare anche la pensione di inabilità, compatibile con le altre pensioni erogate a titolo di invalidità e di accompagnamento ma incompatibile con attività lavorative. Ulteriori provvidenze economiche sono previste per sordi, ciechi assoluti e parziali.
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Lavoro e previdenza
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Quotidiano
Codic
e a
bbonam
ento
:
Pag. 72
n Sole9]{l mmrn Le previsioni
Data 28-07 -2014 Pagina 5 Foglio 1 /2
Lavoro LE ATTIVITÀ OCCASIONALI
I Per quest' anno si stima una vendita I di oltre 67 milioni di tagliandi da lO euro
I H giro d'affari Dalla sperimentazione del 2008 a oggi
I il sistema ha movimentato 1,2 miliardi
I voucher prendono quota tra i giovani Commercio, turismo, servizi: in due anni sono più che raddoppiati gli under 30 pagati con i ticket Inps F B b' . ti (rispettivamente +63% e +J.4l% rancesca ar . ,eri l'anno). Comparti dove i giovani
. App~endlstato: -Sl%. Tempo hanno intascato in media poco mdetermmato: -26%. ContrattI a piùdi400 euro.Sommepiùelevatermine: -16%. Collaborazioni: te per chi si è occupato di lavori -3S%· Tutto nel giro di due armi. domestici (600 euro) e per chi ha Tra tante spie rosse sulla cartina operato a negli enti locali: circa dell'occupazione giovanile, l'uni- 649 euro a testa anche se si tratta co segnale p~)sitivo arriva d~lav?- di appena 2.400 "fortunati". ro accessono: +142% nel blennIo 2011-201llntempidicrisiedigran- Il trend complessivo de difficoltà nel trovare un impiego, i "mini-job" pagati con i voucher portano una boccata di ossigeno alle nuove generazioni, che riescono a racimolare qualche entrata: nel 2013 hanno incassato 9,7 milioni di buoni, secondo l'elaborazione del Centro studi Datagiovani sull'archivio lnps, circa SOO
euro a testa. Piccoli sprazzi di luce, anche se di certo non rappresentano la soluzione alla disoccupazione giovanile.
Raggio d'azione allargato I buoni, introdotti nel 2008, sono stati pensati per le attività stagionali - in prirnis agricoltura, turismo, commercio e servizi - e come veicolo di emersione di lavoro in nero. E se all'inizio andavano per la maggiore tra gli ultrasessantacinquenni (44%), con i giovani bloccati sotto la soglia del 13%, oggi gli under 40 sono la maggioranza (63,SOfo), con il 44% di minori di 30 armi. Un effetto positivo della riformaFornerode12012chehaallargato il campo di applicazione dello strumento, prima vincolato quasi esclusivamente al settore agricolo o a certi periodi dell'anno (festività o vacanze estive). Il risultato è che il numero di lavoratori under 30 è passato dagli 86.soo del 2011 a quasi 210mila nel 2013, con una crescita del 39% nell'ultimoanno (rispetto a un +32% generale) e del 142% in un biennio.
Passando in rassegna le attività in cui sono stati impiegati i giovani, quelle agricole, di giardinaggio e pulizia o i lavori domestici vedono una presenza sparuta sul totale dei lavoratori (intorno al 20%). Il peso maggiore è nelle attività commerciali e turistiche, dove gli under 30 rappresentano oltre la metà dei lavoratori occasionali con ritmi di crescita eleva-
A livello generale la "corsa" dei voucher è a ritmo sostenuto: si è passati da poco più di l S milioni di ticket staccati nel 2011 agli oltre 40 milionidel2013-Neisoliprimi6mesi del 2014 ne sono stati venduti circa 27 milioni e mezzo, portando lo stock complessivo (calcolato dal 2008) aquota120,7milioni. Ebasandosi sulle tendenze del passato, si può stimare che a fme anno saranno oltre 67 milioni i buoni in tasca dei possibili committent~ il6so/0 in più rispetto al 2013. L'exploit, però, nasconde una marcata frattura territoriale: in quattro regioni del Nord si concentra oltre la metà dei voucher riscossi (Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna), mentre al Meridione lo strumento stenta a decollare (non si arriva al 13% dei buoni usati).
Cartacei o telematici, i voucher contengono una quota di retribuzione, ma anche contributi. Del valore nominale di 10 euro, il 13% va alla gestione separata Inps, il 5% rimane sempre all'Istituto per la gestione del servizio e il 7% spetta all'lnail per l'assicurazione sugli infortuni. Se si guarda all'intero periodo agosto 2008 -giugno 2014 il sistema dei voucher ha "movimentato" più di 1,2 miliardi di euro.lnrealtà, il giro d'affari è ancora più ampio. A seconda del canale di acquisto ci sono infatti delle spese da sostenere, eccezion fatta per le operazioni effettuate presso le sedi lnps o per via telematica. Dal tabaccaio si paga infatti l euro (a prescindere dal numero di buoni presi), lo stesso importo è dovuto agli sportelli bancari, mentre in posta la commissione sale a 2,SO euro (per comprare fmo a2S buoni).
©R;PRO;:JJlIOM. RISERVA1A
Il sistema dei voucher " Il pagamento delle prestazioni di lavoro accessorio avviene attraverso il meccanismo dei «buoni», il cui valore nominale è di lO euro. Disponibili anche buoni multipli da 20 e 50 euro. Il valore nominale comprende la contribuzione (pari al 13%) alla gestione separata Inps, di quella Inail per l'assicurazione anti-infortuni (7%) e di un contributo all'Inps per la gestione del servizio (5%)
L'acquisto j. l'acquisto dei buoni può avveni re per via telematica, presso le sedi Inps con versa mento su cl c posta le, presso i tabaccai, gli sportelli bancari abilitati e gli uffici postali. In caso di acquisto telematico il committente deve rendicontare sul sito web dell'Inps l'entità della prestazione svolta per ogni lavoratore. Da giugno è partita la procedura telematica sperimentale «FastPoa». Le richieste di abilitazione sono finora 125, provenienti in particolare da grandi committenti (società di calcio, società con punti di vendita sul territorio nazionale, parchi di divertimento, ecc.) e da studi di consulenza.
I limiti economici Per ciascun prestato re, con
riferimento alla totalità dei committenti, il limite è di
5.050 € netti (6.740 € lordi) in un anno solare, o nel caso di prestatori che ricevono misure di sostegno al reddito, di 3mila € netti (4mila lordi) nell'anno solare. Nel caso di committente imprenditore commerciale o libero professionista il limite economico diventa per il 2014 di 2.020 € netti (2.690 € lordO, fermo restando il limite complessivo di 5.050 € netti
I settori la riforma Fornero (legge
92/12) ha "liberalizzato" l'utilizzo dei voucher in tutti i settori. In agricoltura il lavoro accessorio è ammesso: - nelle aziende con volume d'affari superiore a 7mila €, impiegando pensionati e giovani con meno di 25 anni iscritti a un ciclo di studi - per il 2014, impiegando persone che ricevono sussidi di sostegno a l reddito in attività stagionali - nelle aziende con volume di affari inferiore a 7mila €, impiegando qualsiasi soggetto in qualsiasitipologia di lavoro agricolo, a patto che non sia iscritto nell'anno precedente nell'elenco dei lavoratori agricoli
La maxi-sanzione " la mancata denuncia preventiva del rapporto di lavoro accessorio comporta, in caso di contestazione da parte degli organi ispettivi, l'applicazione della maxi-sanzione per il lavoro nero
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La fotografia di Datagiovani
IL TREND GENERALE
Data 28-07 -2014 Pagina 5 Foglio 2/2
Il numero totale dei voucher (valore del singolo voucher pari a 10 euro) venduti da agosto 2008 a giugno 2014. Dati in milioni
2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 (primi sei mesi)
TOTALE (agosto 2008-giugno 2014)
Totale voucher venduti (2008-2014) stima
0,536 2,751 9,726 15,397 23,884 40,872 ... ... ...
Distribuzione p.er attività d'impiego dei lavoratori* In percentuale
Turismo, Commercio Servizi layon domestici
11% 18% 15% 3%
27,486
Stima 2014 67
Sport e cultura
11%
Imprese agricole
9%
!
Giardinaggio Altri settori e pulizia produttivii
9% 24%
C') Situazione vendite per settore dall' agosto 2008 aI30/06/2014; C**) variazione dei lavoratori under 35 interessati da almeno un'attivazione di contratto
IL BOOM DEI GIOVANI Voucher riscossi da under 30
2008 2013
Numero lavoratori under 30
2008 2013
12,9% del totale
43,7% del totale
Importo medio lordo voucher riscossi In euro
2008 2013
I settori degli under 30 Variazioni 2012/2013
~ Turismo
Commercio
i Servizi
lavori domestici
Sport e cultura
à~ Giardinaggio e pulizia
Imprese agricole
Il tremt degH altri contratti .. • 2011/2013
-16,l~ ~ ........
lrernil!l0J .t.e:FminatQ: -20 ~--.--_.-.-.-------.
-lS.~ ~'IemrPQ Ì;1il4~~rlllliin.ilitQ.·
-30 ~ --------------
-a$:%, ~)~
(QJttva:t1tl d'Ìi (QI1!j}lWra~n~
-40 ~ ---.----.----------. -.-----------
--- ----- -------- ------- _. __ ._-- --------- --~ Fonte: elaborazione del Sole 24 Ore/Datagiovani su dati Inps -ufficio legislativo I
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Gli adempimenti per i «datori»
Data 28-07 -2014 Pagina 5 Foglio 1
Tetti economici e comunicazioni: il vademecum per evitare sanzioni Alberto Bosco )osefTscholl
Per fare emergere una parte di lavoro sommerso e attribuire ai lavoratori alcuni diritti fondamentali, la riforma Biagi ha dettato una disciplina specifica (elencazione delle attività) per il lavoro occasionale di tipo accessorio come "capitolo" del lavoro occasionale.
Successivamente la legge 92/2012 e il DI 76/2013 hanno modificato la disciplina iniziale e data una nuova defmizione. Sono considerate prestazioni di lavoro accessorio le attività lavorative che non danno luogo, con riferimento alla totalità dei committenti, a compensi superiori a smila euro nel corso di un anno solare, annualmente rivalutati sulla base della variazione dell'indice Istat (5.050 euro per il 2014). CosÌ il concetto di occasionalità del lavoro accessorio è identificato con il limite economico del compenso.
Per evitare la maxi-sanzione per il lavoro nero il committente deve inviare la comunicazione preventiva del rapporto aU'Inps (modalità telematiche o contact center). L'acquisto dei buoni può avvenire mediante procedure di acquisto telematiche o cartacee (si veda la scheda a sinistra) e il committente dovrà monitorare il rispetto dei limiti economici e
rispettare gli adempimenti in materia di sicurezza del lavoro previsti dal Dlgs 81/2008. Il ministero del Lavoro (circolare 4/2013) e l'Inps (circolare 88/2(09) escludono la possibilità di ricorrere ai voucher nel caso di prestazioni a favore di terzi come nel caso degli appalti e della somministrazione (deroga solamente per gli steward negli impianti sportivi se impiegati da agenzie di somministrazione o altre so-
IOlvu:n Non sono ammesse le prestazioni rese a favore di terzi come gli appalti e la somministrazione
cietà appaltatrici dei servizi). La norma prevede poi un ul
teriore limite all'utilizzo per gli imprenditori commerciali e i professionisti: i lavoratori potranno effettuare prestazioni fino a 2mìIa euro (elevati a 2.020 euro per il 2014) per singolo committente. Qui i chiarimenti forniti dal ministero del lavoro (circolare 18/2012) sono molto restrittivi: per "imprenditore commerciale" è inteso qualsiasi soggetto, persona fisica o giuridica, che opera
su un determinato mercato, senza che l'aggettivo "commerciale" possa in qualche modo circoscrivere l'ambito settori aie dell'attività di impresa alle attività di intermediazione nella circolazione di beni. Il limite per singolo committente non dovrebbe valere, dunque, per i committenti che non svolgono attività commerciali o professionali come per esempio le associazioni senza fini di lucro e gli enti pubblici.
Sempre in materia di limiti del compenso è stato chiarito (Inps circolari 49/2013 e 176/2013) che questi sono da intendersi come importo netto e che l'anno solare va inteso come periodo dalI o gennaio al31 dicembre. Viene detratto quindi dall'importo lordo quanto dovuto a titolo di contributi e servizio.
Il lavoro accessorio nell'agricoltura è consentito a certe condizioni (si veda la scheda a sinistra) e i voucher si impiegano anche nella pubblica amministrazione (entro i limiti di spesa e del patto di stabilità) e nei confronti dei percettori di prestazioni di sostegno al reddito e di prestazioni integrative del salario (in tutti i settori produttivi, agricoltura ed enti locali, nel rispetto del limite di 3mila euro complessivi).
:t RIPHlDUZ!ON~ RISERVATA
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Data 28-07 -2014 n Sole9]{l mmrn Pagina 24
Foglio 1
Il dimezzamento «tardivo»
Rebus calcoli sul taglio ai permessi . ., te) si potrà modificare la riparti- questo applicare il taglio e, risuI- quadrimestre del 2014 e, su que-
Tl~lano Grandelh zione dei permessi fra le orga- tato alla mano, confrontarlo coI! sti, applicare la ~iduzione d~l Mlrco Zamberlan nizzazioni sindacali e, in quella quanto usufruito al 31 agosto. E 50%. Qualora, pero, le prerogatl-
Anche i sindacati devono sede, potranno essere decise evidente che un tale modo di ve fossero già totalmente usuI sottostare alla cura dimagrante compensazioni fra distacchi e procedere può portare ~ una si- fruite a131.a~OS!0, la no~ma ~er, imposta dalla spending review permessi. tuazione di delta negat.lvo,.vale der~b?e dI slgmficato ~ l SUOl ef
voluta da Renzi. Con l'articolo 7 Fin qui il testo normativo adire che quanto già fruItO nsul- fettl SI farebbero sentIre solo a deldecretosullaPubblicaammi- che, una volta tanto, appare ti maggiore di quanto spettante partire dal 2015. Un'interpretanistrazione sono dimezzati, dal chiaro nei suoi destinatari (i di- in base alla nuova disposizione. zione mediana potrebbe consi-
• lO settembre prossimo, i contin- pendenti di tutte le Pubbliche In questo caso, si aprono due d~rare i dis~acchi, le ~spettative I genti complessivi di distacchi, amministrazioni elencate alternative: la richiesta alle orga- e IpermeSSI spettantI da settemI aspettativeepermessispettan- dall'articolo l, comma 2, del Dl- nizzazionisindacali delrimbor- bre, calcolati in proporzione ri-
ti a ciascuna organizzazione sin- gs 165/2001) e nell'oggetto (le so per il corrispondente onere spetto a quelli da riconoscere I dacale. Per i distacchi si precisa prerogative sindacali citate so- sopportato dalle amministrazio- nell'intero 2014 e, su questa I che il risultato dell'operazione pra). I problemi nascono quan- ni e non dovuto, oppure una quantità, procedere al dimezza
di riduzione è arrotondato do si prende carta e penna e.si compensazione dei benefici mento. Si può arrivare: anc~e in all'unità superiore, e in ogni ca- cerca di quantificare il tagho spettanti a pari titolo nel 2015. questo caso, ad una situazIOne
I so ne è garantito almeno uno. previsto dalla disposizione. Appare chiaro che questa stra- di b~nefici fr~iti mag~iori. di I Alle organizzazioni sindacali Che cosa vuoI dire applicare da porta, in pratica, all'applica- quelhspettantl,nelcasolllcUlle
è consentita solo una diversa ri- la riduzione del 50% dei contin- zione della norma per tutto il organizzazioni sindacali abbiapartizione dei contingenti in se- genti complessivi a partire dali o 2014, mentre è chiaramente sta- no spinto molto su tali istituti de di contratto collettivo. Un settembre? Pensando proprio ai bilito che la data di riferimento nei primi otto mesi. Ma il quancorrettivo approvato in com- «contingenti complessivi.... già è ili o settembre. Abbracciando tumsarebbesicuramentemolto missione Affari costituzionali al- attribuiti dalle rispettive dispo- una tesi opposta, si potrebbe ri- più contenuto rispetto alla pri
sizioni regolamentari e contrat - solvere il problema del delta ne- ma ipotesi. la Camera, infine, prevede che con un futuro contratto (che ad oggi non si intravede all' orizzon-
Il PROBLEMA Non si sa come conteggiare la riduzione delSO per cento quando i contingenti già utilizzati superano
tuali» verrebbe naturale consi- gativo considerando solo i di- La situazi~ne non sarà: ~oderare tutti i distacchi, le aspet - stacchi, le aspettative e i permes- munque, faCllm~n.t~ ge~tlblle, tative e i permessi del 2014, su si ancora da fruire nell'ultimo stante le presumlblh fortI pres-
sioni sindacali. ©H!PRODUZìON~ R!SEHVATA
la nuova dotazione alleggerita
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L'ANALISI
Davide Colombo
Con «quota 96» salgono a sette le deroghe alla Fomero
~ante soluzioni
pensionistiche si. ossono trovare m
nome della staffetta generazionale nella Pa? Gli ultimi emendamenti al dI 90 confermano la capacità del legislatore di sfondare, quando la volontà politica è forte, laddove fmora i vincoli di bilancio avevano fatto da barriera. È il caso dei 4JllÌla insegnanti "intrappolati" dalla riforma Fornero che hanno maturato «quota 96» dopo l'inizio dell'anno scolastico 2011/2012, dipendenti pubblici che con le nuove regole sarebbero dovuti andare in pensione tra qualche anno e che invece ora recuperano la buona uscita lasciando il posto a giovani insegnanti. Si tratta di una sorta di settima salvaguardia, dopo la sesta del giugno scorso, anche se gli interessati non erano a rischio scopertura né in cassa integrazione: soggetti che per pochi mesi non poterono ritirarsi come altri colleghi prima dell'inizio delle lezioni del settembre 201110 faranno adesso. Il costo stimato sfiora i 400 milioni da qui al 2018, ma come per gli esodati veri le coperture si troveranno, ricordando sempre che i teorici risparmi della riforma delle pensioni del governo Monti cifrano 80 miliardi entro il 2021. Ma gli emendamenti previdenziali non finiscono qui. C'è la possibilità del pensionamento d'ufficio per i dirigenti con i contributi pieni, immaginato sempre nella
logica del ricambio generazionale, e c'è il colpo di spugna fmale sulle penalizzazioni dell'Io 2%
per chi scegliesse di ritirarsi con 42 anni e tre mesi di contributi senza avere 62 anni (costo 41 milioni entro il 2018). Tutto bene? Forse. La semplificazione sulle penalizzazioni può anche aiutare ma sul resto il giudizio è sospeso. La spesa previdenziale, vale ricordarlo sempre, è sotto controllo fino a quando la politica non la rimette in discussione. E come dimostrano gli ultimi passaggi parlamentari, le occasioni non vengono mai mancate.
-Q RIPRODUZIONE- RISFRVATA
Data 27 -07 -2014 Pagina 3 Foglio 1
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Data
Pagina
Foglio
27-07-2014 3 1 /3
Ok alla riforma della pubblica amministrazione· Anzianità, via i disincentivi della Fornero· T urnover, assunzioni più facili
Dirigenti Pa in pensione «d'ufficio» a 62 anni Tfr posticipato per i 4mi1a docenti che escono con «quota 96»
La Commissione Affari èostituzionali della Camera ha dato il via libera al Decreto Pa riservando. una spiacevole sorpresa ai dirigenti pubblici. Per dfetto di un emendamento potranno essere pensionati con quattro anni di ainticipo rispetto ai requisiti previsti dallariforma Fornero. Per quanto riguarda la mobilità, servirà la trattativa con il sindacato.
Bruno e Tutti ~ pagina:3 Wii 1'1I11alisi Davide Colombo
PENSIONI DI AN1U
Via libera della commissione. Addio ai disincentivi della riforma Fornero per chi lascia con 42 anni e 3 mesi di contributi ma senza i 62 di età
Dirigenti Pa in pensione 4 anni prima Si rafforza la staffetta generazionale, anche il turn over più facile -Mobilità, criteri decisi con il sindacato
Eugenio Bruno Claudio Tutti ROMA
L'ultima maratona notturna in commissione Affari costituzionali della Camera ha riservato una spiacevole sorpresa ai dirigenti della Pa. Che, per effetto di un emendamento del relatore Emanuele Fiano (Pd) potranno di fatto essere "pensionati" con 4 anni di anticipo rispetto ai requisiti previsti dalla riforma Fornero per i trattamenti di vecchiaia e rendere così più semplice la "staffetta generazionale". Ma il restylìng di venerdì notte - che ha portato all'ok in sede referente sul testo che da domani sarà all'esame dell'aula di Montecitorio (quasi certamente con la fiducia) - è intervenuto anche su quelli di anzianità. Eliminando i disincentivi previsti dal decreto salvaItalia del 2011 per chi lascia il lavoro in anticipo. Sono solo gli ultimi ritocchi in ordine di tempo al DI Madia che si sommano alle numerose modifiche varate nei giorni scorsi. Ad esempio, su "quota
96" per gli insegnanti, sul turn over che renderà più facile le assunzioni, sui poteri dell'Anticorruzione e sulla concertazione con i sindacati per la mobilità obbligatoria. Cambiamenti che, a detta della ministra della Pubblica amministrazione, sono stati guidata dalle logiche di «cambiamento ed equità» e sono serviti a migliorare il testo.
Come detto, le novità più salienti riguardano le pensioni. Da un lato, viene estesa ai dirigenti la possibilità di essere collocati d'ufficio in quiescenza da parte dell'amministrazione una volta raggiunti i 62 anni d'età, fermi restando i 42 anni e tre mesi di contributi maturati, come oggi accade per i dipendenti. Impedendo loro, di fatto, di optare per i 66 anni e 3 mesi necessari al pensionamento di vecchiaia. Due le deroghe già fissate: l'esenzione per i magistrati (che lasceranno a 70 anni) e l'innalzamento a 65 anni per medici e professori universitari. Dall'altro lato, si interviene sulle penalizzazioni della riforma F ornero per le uscite anticipa-
te. Chi conseguirà entro il 2017 i 42 anni e 3 mesi di contributi richiesti per i trattamenti di anzianità potrà abbandonare il lavoro anche prima dei 62 anni senza subire alcuna decurtazione dell'assegno (1% per gli scostamenti di un anno, 2% da due anni in su).
Sempre in zona previdenziale va poi ricordata la reintroduzione di "quota 96", intesa come somma di età anagrafica e contributiva, per 4mila insegnanti. I quali potranno presentare domanda di pensionamento all'Inps dopo la conversione in legge del decreto e a patto di rinviare il conseguimento della liquidazione (il Tfs per gli statali) fmo alla data di pensionamento prevista attualmente per effetto della riforma Fornero. Unamisura che costerà a regime circa 100
milioni da coprire con un inasprimento della spending review prevista dalla legge di stabilità 2014.
Rinviando alle schede qui accanto per le altre modifiche subite dal provvedimento, vale la pena soffermarsi sul pubblico impiego. Innanzitutto sul turn over
più facile: le assunzioni andranno fatte sulla base di soli parametri di spesa. E poi sulla mobilità obbligatoria entro i 50 chilometri. I criteri per applicarla andranno concordati con i sindacati;gli spostamenti da un ente all'altro dei genitori con figli fino a 3 anni o disabili sarà solo volontaria (servirà cioè il loro consenso). Novità anche per i vertici di Bankitalia, Ivass e Consob che, nei due anni successivi alla cessazione dell'incarico, non potranno intrattenere rapporti di collaborazione, di consulenza o di impiego con i soggetti regolati. A questo si somma il divieto di incarichi dirigenziali peri pensionati della Pa. ,
In commissione il decreto Pa ha visto crescere infine i poteri del presidente dell' Authority anticorruzione (Anac), Raffaele Cantone. La sua vigilanza sui contratti d'appalto a rischio coinvolgerà pure le concessionarie e potrà proporre commissariamenti anche quando il procedimento penale non sia stato ancora aperto (informando il procuratore della Repubblica).
t R!PRUDUZIUNE fHSf:RVA~ A
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n Sole9]{l mmrn Data 27 -07 -2014 Pagina 3 Foglio 2/3
La lunga crisi I Medici e doccnti universitnri Scuola
DECRETO PA Recuperano un anno: il trattamento di vecchiaia
I potrà scattare a 65 anni e non più a 66 Per andare subito in pensione i 4mila docenti dovranno rinviare l'incasso della liquidazione
Il provvedimento da lunedì in aula alla Camera
IRUtlN!MDl'Il ~=-~~-~--='---"--~ -- - --- --
Stretta più soft per Subito in pensione magistrati e militari 4mila insegnanti
Salvi fin? al 31 ~~cemb~e.z015 i L trattemmentl 111 servlzlo per magistrati e militari. Per gli altri dipendenti pubblici la dead-line resta ottobre 2014. Per la scuola si anticipa al 31 agosto per consentire, già da settembre, l'immissione in servizio del nuovo personale. Sì poi alla possibilità per le pubbliche amministrazioni di pensionare d'ufficio, anche dirigenti, alla maturazione del requisito di anzianità contributiva. Il preavviso è di 6 mesi
-
l~nBim ~-~-------~
I l governo sblocca la questione «quota 96»
consentendo a 4mila professori bloccati dalla legge Fornero di poter andare in pensione a settembre con i vecchi requisiti. Servirà fare domanda all'Inps. Gli interessati però non riceveranno subito il trattamento di fine servizio. Ma solo al momento della maturazione della pensione con le nuove regole. La misura costa 100 milioni a regime, coperti da un rafforzamento della spending review
-
PARIIlOPAft" ~-- _..=- -~-~----- -= --
Sottoposti al tetto Niente vincoli per i manager Pa per le nomine
A nche gli avvocati dello Lf-lStato e delle altre Pa dovranno sottostare al tetto di 240mila euro lordi previsti per il primo presidente della Cassazione. Novità sugli onorari: quelli dello Stato avranno il 50% delle spese liquidate con sentenza favorevole, l'altro 50% sarà diviso a metà tra borse di studio per la pratica forense e fondo taglia-cuneo; per le altre Pa le spese saranno ripartite tra tutti gli avvocati nei limiti fissati dai contratti
Cancellato l'obbligo per le .) società controllate dalle
pubbliche amministrazioni e per le aziende strumentali di riservare la maggioranza dei posti in consiglio di amministrazione ai dipendenti dell'ente controllante. Torna quindi la possibilità di nomina esterna, a patto che, dal 2015, la spesa complessiva per compensi e gettoni non superi 1'80% di quanto speso nel 2013. Confermati gli obblighi di trasparenza per le società
Sui criteri tornano Demansionamento in gioco i sindacati fino a un solo livello
Niente mobilità obbligatoria l per i dipendenti con bimbi sotto i tre anni, né per i genitori con figli disabili. li trasferimento ad altro ufficio, sempre nell' arco dei 50 Km, non partirà senza il loro consenso. Sindacati poi di nuovo in gioco, almeno per la definizione dei criteri attraverso cui spostare un lavoratore da un ente all'altro. I principi saranno infatti definiti da un decreto ministeriale, ma previa «consultazione con le organizzazioni rappresentative»
Commissari anche . .. per l concesszonan
,"[iene - e si allarga - il . . «pacchetto Cantone» che
prevede il commissariamento di aziende appaltatrici di lavori pubblici coinvolte nelle inchieste sulla corruzione. Un emendamento approvato consente di commissariare anche i concessionari di lavori pubblici e i generai contractor. Nel mirino gli appalti Mose. Limitazione, invece, all'obbligo di comunicazione delle varianti all' Anac: solo sopra 5,18 milioni e se superano il 10% del contratto
S' i conferma la possibilit~ di. assegnare nuove manSlOm
al personale nell'ambito dei posti vacanti. COnia specifica però che il "demansionamento" è ammesso solo fino a un solo livello inferiore. Si prevede anche che l'avvio di procedure concorsuali e le nuove assunzioni, pure a tempo determinato, per un periodo superiore a 12 mesi sono subordinate alla verificata impossibilità di ricollocare il personale in disponibilità
Giudizio sprint entro 45 giorni
Nel tentativo di accelerare il giudizio amministrativo
in materia di appalti il decreto dà la possibilità di definirlo con sentenza in forma semplificata in un'udienza fissata d'ufficio e da tenersi entro 30 giorni dalla scadenza del termine per la costituzione delle parti diverse dal ricorrente. Rendendo possibile un rinvio di altri 20 giorni per approfondimenti istruttori. In commissione tale termine è stato incrementato a 45 giorni
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Pag. 79
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Contratti a tempo senza tetti massimi
Oltre all'allargamento degli spazi per le assunzioni a
tempo determinato, gli enti locali ottengono anche l'autonomia sui contratti a termine. In pratica, le amministrazioni locali che rispettano i vincoli generali di spesa (obbligo di riduzione progressiva per gli enti soggetti al Patto, e divieto di superare il livello del 2008 per gli altri) possono stipulare liberamente contratti flessibili
Cresce lo spazio per le assunzioni
Si allargano sia I.,. nell'amministrazione centrale sia negli enti locali i parametri del turn over, che si basano esclusivamente sulla spesa e cancellano il criterio "per teste". Già nel 2014, gli enti locali e gli enti di ricerca possono dedicare alle assunzioni il 50% dei risparmi ottenuti con le cessazioni dell'anno precedente. Si amplia inoltre, in queste due categorie di amministrazioni, la possibilità di affidare incarichi esterni
Diritti di rogito nei piccoli enti
("' ancellati i diritti di rogito .) per i segretari comunali,
a meno che non operino in enti nei quali non ci siano altri dirigenti. La scelta è dovuta al fatto che negli enti più grandi, dove il segretario lavora accanto ad altri dirigenti, esistono già meccanismi retributivi che adeguano la sua busta paga a quella del dirigente più elevato, per cui non servono altri incrementi del trattamento economico
Salve 5 sezioni distaccate su 8
Si allenta la stretta sulle I.,. sezioni distaccate dei Tar. Grazie àlla decisione di mantenerle in vita dove c'è una Corte d'appello. Si salvano in 5: Salerno, Reggio Calabria, Lecce, Brescia e Catania. A scomparire saranno (ma solo da luglio 2015) Latina, Parma e Pescara. Addio poi al magistrato delle province venete e di Mantova. Le sue funzioni passeranno al provveditorato interregionale e alla Città metropolitana di Venezia
Data 27 -07 -2014 Pagina 3 Foglio 3/3
Cambia (ma resta) Abilitazione l'incentivo a12% più «flessibile»
Marcia indietro sugli . .incentivi de12% massimo alla progettazione interna delle Pa nelle opere pubbliche. Prima il governo aveva provato a cancellare del tutto la norma, poi aveva circoscritto l'eliminazione ai dirigenti. Ora la Camera riscrive la norma ma nella sostanza la mantiene in vita. Tra le correzioni, la costituzione di un fondo ad hoc, la previsione di un regolamento e un taglio del 20% da destinare ad altre spese
tAMERlE [{JNMmIJD ~ -- ~~- ~
Taglio degli oneri spalmato su 3 anni
I n vista della riforma complessiva prevista dal Ddl
delega all' esame del Senato le Camere di commercio tirano un sospiro di sollievo. AI posto del dimezzamento secco nel 2015 dei diritti camerali versati dalle imprese arriva la spalmatura su tre anni della sforbiciata: il 35% nel 2015, il 40% nel 2016 e ilso% nel 2017. I nuovi importi dei diritti saranno calcolati a costi standard da ministero dello Sviluppo eSose
Riforma dell'abilitazione nazionale, cioè del
"patentino" che permette di aspirare a una cattedra da associato o da ordinario, a partire dal 2015. Scende da 12
a lO il numero minimo di pubblicazioni necessarie per presentare la candidatura, e le procedure non saranno più legate all'emissione del bando nazionale. Promessa una revisione dei criteri di valutazione
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COBBIEBE DELLA SEBA
Assegni di reversibilità Addio agli aumenti di LORENZO SALVIA
arse erano stati troppo ottimisti, perché anche sulle pensioni il vento soffia in direzione ostinata e
contraria. Eppure l'appoggio era trasversale come si dice in questi casi, cioè allargato a più partiti. Ma il risultatofinale è opposto a quello sperato: dimenticare la reversibilità piena, o almeno più generosa di quella prevista adesso. La misura costa, il governo non ne vuole sentire parlare e ci ha messo una pietra sopra. Nella commissione Lavoro di Montecitorio sono in discussione quattro proposte di legge che rivedono le regole per il calcolo della pensione di reversibilità, quella che spetta al coniuge superstite dopo la morte del marito o della moglie. Dal 1995 l'assegno di reversibilità viene pagato per scaglioni, cioè scende mano a mano che sale il reddito del coniuge superstite: il 75% per chi ha un reddito tre volte la pensione minima, il 60% per chi il minimo lo supera di 4 volte e così via. Le proposte di legge - targate Pd ,
Gli scailloni Dal 1995 sono pagati per scaglioni, scende man mano che sale il reddito del coniuge superstite
.
Movimento 5 Stelle, Scelta civica e Legaintervengono proprio su questa tabella di conversione, rendendo più corposo l'assegno di reversibilità. Quella del Pd Luigi Bobbache l'aveva presentata subito, ancor prima di
diventare sottosegretario al Lavoro - prevede di eliminare gli scaglioni: reversibilità piena ma con una tassazione fissa del 20% sull' assegno «ereditato». Ma è toccato proprio ad una compagna di banco di Bobba -l'altro sottosegretario al Lavoro, Franca Biondelli - bocciare questa ipotesi. Quest'anno la misura costerebbe 1,4 miliardi di euro, tra dieci anni quasi 2 miliardi. Per questo il sottosegretario ha invitato la commissione a «verificare ipotesi alternative in modo da attenuare l'onerosità degli interventi». Le pensioni di reversibilità costano ogni anno circa 40 miliardi di euro, il 2,5% del Prodotto interno lordo, contro il 2,1% della Germania, 1'1,8% della Francia, lo 0,1% del Regno Unito. n piano per la spending review presentato dal commissario Carlo Cottarelli prevede per questa voce un risparmio di appena 100 milioni di euro a partire dal 2016. Briciole. Salvo modifiche, naturalmente.
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Data 27 -07 -2014 Pagina 5 Foglio 1
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la Repubblica Data 28-07 -2014 Pagina 9 Foglio 1
"No alla mobilità arbitraria nella Pa" ROSARIAAMATO
ROMA. Una «mobilità assolutamente discrezionale», che si traduce anche in una discriminazione tra dipendenti pubblici e privati. La nuova versione dell'art.4deldl sulla PubblicaAmministrazione non convince i sindacati: per Michele Gentile, responsabile settori pubblici della Cgil, la deroga al divieto di trasferimento del lavoratore da una unità produttiva all' altrainassenzadi «comprovate ragioni tecniche, organizzative e produttive» è un'inaccettabile violazione della normativa sul lavoro. L' art.21 03 del codice civile, spiega Gentile, stabilisce paletti ben fermi per il passaggio da una unità produttiva all'altra. TI decreto legge aveva cercato di superarli foriando il concetto di unità produttiva, che era stata "reinterpretata n come insieme di «sedi delle amministrazioni pubbliche, collocate nel territorio dello stesso comune». «La giurisprudenza della Cassazione parla chiaramente di omogeneità di produzione», ricorda Gentile. La norma è cambiata, è scomparso ogniriferimento all'unità produttiva, ma la deroga al-
l' art.21 03 rimane, e si applica solo ai dipendenti pubblici: «È una discriminazione», denuncia il sindacalista. Poco importa - secondo i sindacati -,- che siano aggiunti due correttivi: rimangono volontari gli spostamenti di genitori di figli fino a tre anni o disabili.
In generale, i sindacati guardano con scetticismo al provvedimento: «Sarebbe utile che le persone che lavorano potessero avere un orizzonte certo sulla loro pensione, e non cambiamenti ogni volta che arriva un nuovo governo», dice Giovanni Faverin, segretario della Cisl Funzione Pubblica. Neanche la promessa "staffetta generazionale" appare così allettante: «Svecchiare è positivo, ma solo se c'è la possibilità di ringiovanire», obietta Gentile. Altrettanto scettico Faverin: «La possibilità di andare in pensione prima dei 65 anni di per sé va bene, riguarda però relativamente poche persone, mentre il governo l'ha enfatizzato come elemento di ricambio generazionale.LaP.Ahapers0400.000dipendentiindeicianni: se non si utilizza il decreto per inserire giovani, dov'è la novità?».
@RIPRODUZIONERISERVATA
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Data 28-07 -2014
LA STAMPA Pagina 11 Foglio 1 /2
Uautunno di Renzi: unioni civili e lavoro il piano dopo le riforme istituzionali; apertura sui diritti, poi rivisitazione "totale" delle regole sull'occupazione
modello tedesco». FABIO MARTINI . ROMA Un annuncio accompagna-
to da una notizia: «E sarà suC'è il Renzi che ininterrotta-' perato il ddl Cirinnà perché mente coU)pulsa l'iPad per af- anche in questo campo vedrefer1C!r l'aria che tira e poi c'è mo una proposta ad hoc del un Matteo Renzi più riservato governo, che è pronto a prene programmatore, quello del dereuna S\Hl .. ~iniziathra», Di patto del Nazareno o della più Renzi non ha detto e duncandidatura Mogherini colti- que è ancora presto per capivata in segreto, e quel Renzi lì re come si dipanerà l'articolasta meditando di piazzare in to del governo sulle unioni ciautunno una doppietta di ri- vili tra omosessuali, ma è informe qualificanti: una che tanto chiaro che il governo inparlerà più all'elettorato di tende calare le sue carte già a «sinistra» e una che si rivolge- settembre, mettendo in conto rà al mondo della produzione. una discussione destinata a Due riforme destinate ad inte- svilupparsi in autunno. grarsi, anche se nessun nesso Una riforma di «sinistra», evidente le lega. Nella intervi- alla quale Renzi medita di far sta rilasciata ad «Avvenire» di seguire, una riforma di segno ieri, il presidente del Consi- diverso, quella del mercato glio ha fatto un annuncio Ìm- del lavoro, che potrebbe «riviportante: «lo ho sempre detto sitare» anc,he l'articolo 18 delche i diritti civili stanno in un lo Statuto dei lavoratori. Una pacchetto che parte da,lle ri- riforma che, sotto forma di deforme costituzionali. Una vol- creto legislativo, il presidente ta che il Parlamento avrà ter- del Consiglio immagina· di preminato di votare queste, di- sentare entro la fine del 2014, in scuteremo anche su quellaquesto'coerente con quanto da che ritengo essere una assolu- lui stesso promesso un mese fa: ta e corretta rappresentazio- «Punto alla- sua approvazione ne delle .civil partnership, sul' entro l'anno». A dispetto di una
Ci sarà una proposta ad hoc del governo sul modello tedesco
Matteo Renzi (premier, Pd)
Il dibattito parlamentare è la strada maestra che dobbiamo seguire
Sergio Lo Giudice (Pd)
discussione politica e parlamentare che potrebbe dare l'impressione sbagliata di una decisione imminente;
In queste settimane, presso la Commissione Lavoro del Senato, è in corso una vivace discussione, soprattutto dentro la: maggioranza, sulla legge delega sulla riforma del mercato del lavoro, destinata ad indicare al governo i «co1}tenuti necessari», ovvero i criteri ispiratori cui attenersi nella successiva formulazione del decreto legislativo. In altre parole, prima il Senato è poi la Camera indicheranno i principii e poi, autonomamente, il governo scriverà nel dettaglio il testo finale. Come? Sarà più facile, oltreché assumere; anche licenziare? Anche in questo caso il governo tiene le carte coperte e nell'intervista ad «Avvenire», il presidente del Consiglio, affrontando il tema tabù dell'articolo 18, usa un avverbio (totalmente) che potrebbe preludere a novità: «L'articolo 18? Sarebbe l'ennesimo inutile derby ideologico. lo sono per riscrivere totalmente le regole del lavoro». In
Non siamo contrari ad alcuni diritti, ma no matrimoni o adozioni
Renato Schifani (N cd)
altre parole, il premier, talora considerato un improvvisatore di talento, già da mesi ha deciso di collocare a fine anno la parte più hard della riforma del lavoro, facendola precedere da un altro passaggio politicamente forte: l'approvazione di una legge sulle,' unioni civili. In Parlamento la discussione ha ruotato attorno al ddl della senatrice Monica Cirinnà, del Pd, che prevede il ricon!>scimento delle unioni civili per le persone dello stesso sesso, unione che non si chiamerà «matrimonio», ma garantirà gli stessi diritti e doveri. Ad esclusione delle adozioni. Con cerimonia davanti al sindaco con tanto di fascia tricolore. Questo ddl non sarà integralmente recepito dal governo, anche se Renzi non ha ancora deciso quali modifiche introdurre. Nella sequenza immaginata dal premier, prima la riforma di «sinistra» é poi la riforma di «destra», c'è la concretizz.azione di quel «partito della nazione» di cui ha parlato davanti alla Direzione de(Pd, alludendo ad un partito capace di includere e parlare a elettorati finora considerati incompatibili tra loro.
Ennesimo cambio di rotta che dilaziona i tempi e non entra nel merito
Flavio Romani (Arcigay)
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Data 28-07 -2014 Pagina 7 Foglio 1
Per la svolta sul lavoro i tempi saranno ancora lunghi I NODI ROMA Lo hanno ripetuto tutti gli economisti e i numeri diffusi dall'Istat lo confermano. I primi segnali di ripresa, più evidenti in alcuni Paesi europei, meno in altri come in Italia, non porteranno da soli ad una soluzione per il problema dei problemi, ossia il dilagare della disoccupazione in particolare giovanile. Nelle ultime settimane il barometro dell'economia è tornato ad indicare un quadro variabile, se non orientato al brutto; ma anche questa primavera, quando il Vecchio Continente pareva bene o male diretto ad uscire stabil-
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mente dalla recessione, !'incubo era quello di una jobless recovery, owero di una ripresa della produzione non accompagnata
da un aumento dei posti di lavoro.
Questo è particolarmente vero nel nostro Paese, dove nella prima fase di questa lunghissima recessione (iniziata nel 2008 e poi riesplosa sul finire de12011) il ricorso ai tradizionali ammortizzatori sociali come la cassa integrazione hanno permesso di attutire !'impatto sociale di quanto stava accadendo.
Secondo il recente Bollettino della Banca d'Italia l'occupazio-ne dovrebbe stabilizzarsi nel corso di quest'anno, per poi tor-
nare ad una lieve espansione nel 2015. Già da quest'anno però dovrebbe aumentare l'offerta di lavoro, venendo meno il cosiddetto effetto di scoraggiamento: una quota di italiani cioè cercherà di nuovo di mettersi in gioco cercando un'occupazione. Da un punto di vista statistico, propria questa circostanza- di per sé positiva - contribuirà a mantenere ancora elevato il tasso di disoccupazione. Per questo per valutare la situazione occorre guardare anche al numero di occupati complessivi, che nell'ultima rilevazione dell'Istat ha fatto segnare un aumento di circa 50 mila unità.
L.ei. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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I Occupati e no I - --- -- ---- - --- - - ---- -- ----- ------I Dati a maggio 2014 (sui 15-64enni) POPOLAZIONE IN ETÀ DI LAVORO
I - ---- - I
I 39.899.000 -TOTALÉ GIOVANI (l5-24enni) 5.983.000
I I I
SECONDO BANKITALIA SOLO NEL 2015 SI POTRA ASSISTERE AD UNA NUOVA ESPANSIONE DEll'OCCUPAZIONE
Giovani 4)çcupaU ""'. ___ 15,5% -- 928.000
su.apfn~2014 -I su magyio2613 +0,4p:p. ~1,2p.p. +. 24.00o-(7.oon . (+1,7%1 1-1;7%[
Giovani disoccupati 11,2% 100;000 43,0%'1< su maggio 2m3
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ANSA c.antimatri I _._. _ _.. _. _. ~_. J
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Data 28-07 -2014 Pagina 13 Foglio 1
Statali, non serviranno spiegazioni per il traferimento in un altro ufficio LA RIFORMA ROMA Il trasferimento di un dipendente pubblico da un ufficio all'altro potrà avvenire senza che siano fornite spiegazioni di alcun tipo. Sembra proprio questa la conseguenza di un emendamento al decreto sulla Pubblica amministrazione, che cancella quanto previsto dal codice civile, secondo cui in casi di spostamento da un'unità produttiva a un'altra è necessario mettere sul tavolo «comprovate ragioni tecniche, organizzative e produttive». Ora invece il passaggio non dovrà essere giustificato e potrà quindi scattare in qualsiasi situazione, purché non venga superato il limite di distanza fissato a 50 chilometri. La modifica, passata in commissione Affari costituzionali alla Camera, non piace alla Cgil, secondo cui ciò aprirebbe a una «mobilità assolutamente discrezionale», con «un'inaccettabile violazione» delle regole del codice. Insomma sulla mobilità obbligatoria, che fin da subito ha rappresentato uno dei punti caldi della riforma, è spuntata un'altra novità, che sembra ampliare le possibilità di ricorso a questo strumento.
LE ALTRE MODIFICHE Gli altri emendamenti, approva·ti in settimana, hanno invece ammorbidito le previsioni, ridando voce ai sindacati per la definizione dei criteri di mobilità e salvando i genitori con figli piccoli (fino a tre anni) o sotto legge 104 (quella su chi assiste familiari disabili). L'ultima modifica saltata fuori, tra le tante che hanno portato a un restyling del decreto, supererebbe quanto stabilito dal codice civile, nell'ultima parte dell'ar-
ticolo 2103, in materia di mansioni del lavoratore. Per il responsabile Settori Pubblici Cgil, Michele Gentile, così facendo si aprirebbe a una mobilità libera. Insomma, prosegue, anche stavolta «piuttosto che utilizzare le norme già esistenti» si preferisce «costruire nuove leggi, con cui si creano pesanti precedenti su misure relative sia al lavoro pubblico sia privato». Il sindacato si è riservato un'analisi più approfondita del testo ma sta di fatto che nell'emendamento salta il riferimento all'unità produttiva e
OGGI IL DECRETO SULLA PUBBUCA AMMINISTRAZIONE DEL MINISTRO MADIA APPRODA AULA ALLA CAMERA
si esplicita la «non applicazione» di quanto previsto dal codice per il trasferimento. Oggi il decreto Madia arriverà nell'Aula di Montecitorio per la discussione generale. Intanto sono attesi i pareri della commissione Bilancio sulle modifiche già apportate, con diverse novità sul fronte pensioni: tra l'altro, fino al 2017 non sarà applicata nessuna penalizzazione per chi ha raggiunto l'anzianità contributiva, con il superamento del concetto di anzianità effettiva (valgono quindi i riscatti effettuati durante la carriera). Come detto sulle pen-sioni le novità sono numerose. Nel passaggio parlamentare la possibilità di pensionare d'ufficio i dirigenti (ma anche gli altri dipendenti) con il massimo dei contributi, è stata legata anche ad un riferimento anagrafico. Potranno essere mandati a casa soltanto gli statali che hanno compiuto almeno il 62esimo anno di età. La norma si applica anche ai professori universitari e ai primari degli ospedali. Ma in questo caso il requisito anagrafico minimo è stato fissato a 65 anni. Approvato anche l'emendamento con il quale verranno mandati in pensione 4 mila professori che nell'anno scolastico 2011-2012 avevano maturato i requisiti per la pensione, ma che erano rimasti incastrati da un errore della legge Fornero (si era indicato anche per loro come limite temporale l'anno solare in-
• vece di quello scolastico). Il pensionamento avverrà entro il prossimo primo settembre, con l'unica penalizzazione di dover aspettare altri due anni per vedersi liquidato il trattamento di fine servizio.
R.e.f. Marianna Madia © RIPRODUZIONE RISERVATA
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27-07-2014 2 1 /2
Il nodo dei piloti, sono loro gli irriducibili del negoziato
LO STAllO ROMA Per dire del clima che si respira a bordo, un sindacalista favorevole all'accordo che chiede l'anonimato prende di mira la Uilt e pronostica che «continuando tirare la corda finiranno per spezzarla e si ritroveranno con un mucchio di iscritti, ma tutti disoccupati». Ecco, appunto. Dietro le quinte dello psicodramma sindacale che si sta consumando tra favorevoli e contrari ai tagli salariali che Alitalia pretende per sedersi al tavolo con Etihad e chiudere la partita, si sta giocando una lotta di potere. Che si combatte anche con le armi dei tesseramenti e della rappresentanza sindacale. Per farla breve i riflettori, in queste ore convulse, sono accesi sui piloti: è su di loro che puntano il dito la maggioranza (circa il 65%) dei lavoratori che hanno accettato i sacrifici e che adesso confidano in un accordo in tempi rapidi con gli arabi.
Ma a quanto pare i piloti, in buona maggioranza, non ne vo-
gliono proprio sapere. Ed hanno trovato nella UiIt chi li rappresenta con energia in questa lotta impopolare e quasi solitaria. Ma piuttosto agguerrita a leggere gli sfoghi che si scambiano sul web.
Fonti sindacali raccontano che a fiumi, nei giorni scorsi, hanno abbandonato altre sigle per iscriversi proprio a quel sindacato. Gran parte della struttura nazionale piloti dell'Ugl, ad esempio, sarebbe emigrata verso Uiltrasporti e se al conto ci si aggiungono pure gli affiliati all'Anpac si arriva quasi a quota mille. Considerato che i piloti in servizio attivo sono 1.600, si éomprende bene che il problema è piuttosto serio.
LE RETRIBUZIONI «Come si fa a fare un accordo con gli arabi senza tenere conto della volontà dei piloti?» riassume senza girarci troppo intorno un dirigente del sindacato di categoria convinto che, alla fine, «bisognerà rinegoziare con noi». Nello specifico, le retribuzioni di chi governa gli aerei viaggiano tra i 45 e i 100 mila euro e si parla
di tagli (per soli 5 mesi, occorre ricordare) tra 400 e 1.100 euro. In media la riduzione sarà compresa tra 1'8 e il 10%. Dunque, nella peggiore delle ipotesi, entro fine anno la perdita in busta paga sarà di 5.500 euro. Poi, a partire dal 2015, tutto tornerà come prima.
Il fatto è che molti piloti non vogliono chinare il capo perché si sentono forti sul piano professionale. Lontano da Alitalia, ver-
lA CATEGORIA NON VUOLE ACCETIARE UNA RIQUIIONE CHE PUO ARRIVARE
SUllO SFONDO LA GUERRA TRA lE SIGLE SINDACALI:
A 5.5t10 EURO PER Il 2014
lA UllT FA Il PIENO DEI CONTRARI
so le compagnie arabe, c'è un mercato che li tenta e che ne ha già arruolati a piene mani. La fuga è cominciata 6 anni fa e non accenna a fermarsi. Secondo l'ultimo rapporto di Flightglobal Insight solo in Emirates, l'ottava compagnia al mondo per ricavi, i piloti italiani in servizio sono 120. E circa 90 sono stati contrattualizzati solo negli ultimi tre anni. Questione di benefit, di sicurezza lavorativa. E di denaro, ovviamente, considerato che gli stipendi raddoppiano.
GLI ALTRI DIPENDENTI Lo stesso ragionamento non possono certo farlo altri dipendenti Alitalia. Qualcuno, tra il personale di volo, potrebbe essere tentato dal cercare lavoro all'estero. Ma la maggioranza di quelli che guadagnano più di 20 mila euro (al di sotto di quella cifra lorda non è previsto alcun taglio) non sembra avere scelta. E infatti hanno firmato l'accordo. Da luglio, se la vicenda andrà in porto, il personale si vedrà ridurre lo stipendio da un minimo di 85 euro al mese per i lavoratori di terra fino ad oltre 1.300 euro per i comandanti più anziani e i dirigenti. Hostess e steward invece si vedranno togliere dalla busta paga una cifra che si aggira sui 300 euro al mese.
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26-07-2014 4 1 /2
La riforma della Pa cambia ancora altra stretta sui giudici ~ Niente aspettativa per i magistrati che lavorano con i ministeri Via al prepensionamento per i professori, penalizzati i militari
sarebbero almeno due i casi rile-
Il PDOVVEDIMENTO . vanti su cui questa tagliola si po-R. trebbe abbattere. Il primo è quel-
, . lo di Italo Volpe, già nel gabinetto ROMA E un ntorno al passato. Alla di Giulio Tremonti quando queprima bozza del decreto sulla st'ultimo era ministro dell'Econopubblic~ amministrazione. Nel mia ed oggi nella struttura di verpas~agglO parlamentare d:l prov- tice dei Monopoli di Stato. Il seved.lI~:~to l~stre~ta sul.le mcom- condo caso riguarderebbe Domepatlblhta del magIstrati torna ad nico Carcano, attuale capo del lei~asp~irsi. I gi~~ici, sian? essi o~- gislativo del ministero della giudman, contablh o ammmi"tratl- stizia. In realtà il Consiglio supevi, non soltanto ~aran~o costretti riore della magistratura ha già ad essere meSSI fuon ruolo per deliberato il ritorno nei ruoli di assumere incarichi ministeriali, Carcano" bocciando la proroga ma non potranno nemmeno più dell'aspettativa concessa ai temavere aspettative. Questo, ed è la pi in cui era capo di gabinetto del prima novità, sarà valido per gli ministro dela giustizia Annamaincarichi in corso anche nel caso ria Cancellieri. A conti fatti, dunin cui si tratti di semplici con su- que, almeno per il momento, lenze e non solo di uffici di diret- l'unico magistrato coinvolto dalta collaborazione dei ministri. In- l'emendamento dovrebbe essere somma, chi ha già esaurito il bo- Volpe. L'altra modifica che rinus del massimo di dieci anni guarda sempre i giudici è quella fuori ruolo previsto dalla ~egge che porta da due a tre anni il periSeverino del governo MontI; do- odo che deve separare il magivrà scegliere se lasciare definiti- strato dalla pensione per poter vamente la magistratura o lascia- far domanda di un incarico apire gli incarichi nei ministeri. Non cale. Nella prima versione questo solo. La seconda novità è che an- lasso di tempo era stato ridotto che i magistrati amministrativi, da 4 a 2 anni. che oggi potevano anche sceglie-re di lavorare part time per la ma- lE MODIFICHE
gistatura e poi prestare consulenze ai ministeri, saranno obbligati ad uscire dai ruoli e non potranno più esercitare le funzioni di giudice. Ma chi sono quelli in carica che rischiano di decadere? Ad una prima sommaria analisi
Confermato il taglio più soft per le Camere di commercio. La riduzione dei contributi del 50 per cento avverrà in tre anni e non più in uno solo. Nel 2015 la sforbiciata sarà del 35 per cento. Via libera a tarda sera anche all'emendamento sul pensionamento dei
professori «quota 96», i 4 mila docenti rimasti bloccati dalla riforma Fornero e che ora potranno andare in pensione già da settembre. Salta invece la norma che faceva salvi i trattenimenti in servizio dei militari fino al 2016. Confermate anche le novità sulla mobilità obbligatoria, con l'esclusione dei lavoratori con figli minori di tre anni o disabili a carico, e con !'introduzione del concerto dei sindacati nella deUnizione dei criteri di trasferimento. Rivisto anche il capitolo anticorruzio ne. Su proposta del governo è stato approvato un emendamento dà ora al presidente dell'Anac, Raffaele Cantone, il potere di proporre al prefetto una gestione straordinaria del contratto d'appalto o, viene aggiunto, della concessione, a rischio, anche nei casi in cui non sia già oggetto di procedimento penale. Approvato anche un emendamento proposto dal ministro della salute Beatrice Lorenzin, che prevede un'equa riparazione una tantum pari, rispettivamente, a 100 mila euro e 20 mila euro per ciascun danneggiato da emotrasfusioni infette o vaccinazioni obbligatorie, e sblocca l'iter dei ristori economici per circa 6.500 cittadini che hanno presentato domanda entro il 19 gennaio 20l0, semplificando le relative procedure di liquidazione.
Andrea Bassi © RIPRODUZIONE RISERVATA
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Le novità
Tagli più soft per le camere di commercio Il taglio del50 per cento dei contributi alle Camere di Commercio avverrà in tre anni. Per il primo anno, il 2015, la riduzione sarà del35 per cento. Le Camere avranno un più di tempo per riorganizzarsi e far fronte ai mancati introiti. Nel primo anno la riduzione non sarà più di 400 milioni ma solo di 250 milioni
Mansioni più basse ma solo di un livello Il passaggio parlamentare ha portato modifiche anche alle norme sui demansionamenti.l lavoratori pubblici in esubero potranno essere retrocessi per non perdere il posto di lavoro, ma di un solo gradino. Anche in questo caso, come per la mobilità obbligatoria, i sindacati avranno un ruolo nella definizione dei criteri.
Il ministro Marianna Madia
Figli piccoli, D niente obbligo di mobilità La mobilità obbligatoria entro i 50 chilometri avrà delle eccezioni. Per i lavoratori che hanno figli minori di tre anni e per coloro che hanno disabili a carico con i benefici della legge 104, sarà necessario il consenso al trasferimento. I sindacati avranno un ruolo nella definizione dei criteri di mobilità.
Professori, "quota 96" per la pensione I professori «quota 96», quelli con 60 anni di età e 36 di contributi, che non hanno potuto lasciare all'entrata in vigore della legge Fornero per un errore, potranno fare domanda di pensionamento e ritirarsi entro settembre. Il Tfs sarà invece liquidato quando si sarebbero maturati i requisiti con le norme della legge Fornero.
Data 26-07 -2014 Pagina 4 Foglio 2/2
EMOTRASFUSIONI, RISARCIMENTO UNA TANTUM 01100 MILA EURO AI CITT AmNI DANNEGIATI
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