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Scuola media statale
“Salvatore Di Giacomo” Napoli
P.O.F. (Piano dell’Offerta Formativa)
Anno Scolastico 2002/2003
VICO S. EFRAMO VECCHIO, 11/A 80137-NAPOLI
www.digiacomoperladispersione.it
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SCUOLA MEDIA STATALE “SALVATORE DI GIACOMO”
VICO S. EFRAMO VECCHIO, 11/A 80137-NAPOLI
C. F.: 80021560638
IN QUESTA NUOVA SEDE DALL’ANNO SCOLASTICO 1992/1993
CODICE SCUOLA: NAMM03100N QUARTIERE: S. Carlo all’Arena
DISTRETTO SCOLASTICO: 046
TEL.: 081/441844
FAX 081/210549
E-MAIL: [email protected]
http: www.digiacomoperladispersione.it
DIRIGENTE SCOLASTICO
Maria Palumbo
VICARIO Elisabetta Tinnirello
DIRETTORE DEI SERVIZI AMMINISTRATIVI
Vincenzo Della Monica
ASSISTENTI AMMINISTRATIVI Leonarda Baldino, Laura Cacace, Giuseppina Franchini,
Massimo Langella, Rosaria Negri, Francesca Pezzella, Teresa Villani
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CLASSI
TIPOLOGIA NUMERO CLASSI
TEMPO NORMALE 30 ORE su 5 giorni, sabato libero
sezioni: B - D - F - I - L - M 15
TEMPO PROLUNGATO 36 ORE - sabato uscita ore 14.00
sezioni: N - O 6
SPERIMENTALE TEMPO POTENZIATO 33 ORE - sabato uscita ore 11.00
sezioni: A - C - E - G - H 15
SCHEMA CLASSI SECONDA LINGUA SPERIMENTALE CLASSI SEZIONE LINGUA 1 / 2 / 3 A inglese
3 B francese 1 / 2 C latino
3 D latino 1 / 2 E latino 1 / 2 G spagnolo 1 / 2 H francese
3 I latino
RISORSE UMANE ALUNNI/ALUNNE 880
ALUNNI/ALUNNE DIVERSAMENTE ABILI 16
PERSONALE DOCENTE 87
PERSONALE AMMINISTRATIVO 7
PERSONALE AUSILIARIO 14
ORARI DAL LUNEDI AL VENERDI Dalle 08.00 alle 20.30 LA SCUOLA
E’ APERTA IL SABATO Dalle 08.00 alle 14.00
DAL LUNEDI AL VENERDI Dalle 08.00 alle 14.00 LA SEGRETERIA FUNZIONA IL SABATO Dalle 08.00 alle 14.00
LA SEGRETERIA APRE AL PUBBLICO
MARTEDÌ – GIOVEDÌ - SABATO Dalle 09.00 alle 12.00
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
RICEVE TUTTI I GIORNI Dalle 09.00 alle 14.00
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FUNZIONI STRUMENTALI AL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
(FUNZIONI OBIETTIVO)
Al fine di migliorare sempre più la qualità del servizio da offrire alla propria utenza, il Collegio dei Docenti della S.M.S. “S. Di Giacomo” ha individuato le seguenti aree d’intervento. Tali aree sono state affidate ai docenti ritenuti più idonei dopo un’attenta analisi dei progetti da essi presentati ai colleghi sin dal maggio scorso. Nella prima riunione del nuovo anno scolastico, quindi, il Collegio dei Docenti, preso atto che nessuno dei nuovi colleghi desiderava presentare candidature in merito, nominava i seguenti insegnanti permettendo loro di mettersi al più presto al lavoro per far fronte alla notevole mole di impegni correlati all’avvio dell’anno scolastico.
AREA 1: COORDINAMENTO ATTIVITÀ DEL P.O.F.
Prof. GIUSEPPE FIORITO AREA 2: ORIENTAMENTO POST LICENZA; COORDINAMENTO DEL GRUPPO DI SOSTEGNO;
RELAZIONI CON LE SCUOLE ELEMENTARI.
Prof.ssa CARMEN VOZZO
AREA 3: SUPPORTO AD ALUNNI IN DIFFICOLTÀ; RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA ALUNNI IN DIFFICOLTÀ; COORDINAMENTO DELLE ATTIVITÀ EXTRACURRICULARI E DEI RELATIVI PROGETTI. Prof.ssa MARIACELESTE POLVERINO
AREA 4: PROGETTI FORMATIVI D’INTESA CON ENTI ED ISTITUZIONI.
Prof. GIUSEPPE LUCA DE LUCA PICIONE.
Nel corso dell’anno, inoltre, il Dirigente scolastico, su indicazione del Collegio dei Docenti, ha richiesto ed ottenuto dagli organi preposti, l’autorizzazione a nominare tre ulteriori Funzioni Obiettivo, individuate nei docenti:
Anna Apuzzo: SUPPORTO AI DOCENTI NELL’AZIONE DI INDIVIDUAZIONE E DELLO SCREENING DEI DATI RELATIVI ALLA PARTECIPAZIONE DEGLI ALUNNI ALLE ATTIVITÀ PROGETTUALI.
Fabio Esposito: SUPPORTO AGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI.
Antonio Lagonia: COORDINAMENTO DEL CENTRO TERRITORIALE
PERMANENTE
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CALENDARIO SCOLASTICO ANNO 2002/2003
INTERRUZIONI DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE DECRETATE DALLE AUTORITÀ MINISTERIALI
ELENCO FESTIVITÀ NAZIONALI
SOSPENSIONI DELLE LEZIONI DETERMINATE DALLA REGIONE CAMPANIA
INIZIO ANNO SCOLASTICO: 12 SETTEMBRE 2002 TERMINE ANNO SCOLASTICO:7 GIUGNO 2003
1° NOVEMBRE
8 DICEMBRE
25 E 26 DICEMBRE
1° GENNAIO
6 GENNAIO
LUNEDÌ DI PASQUA (21 APRILE)
FESTIVITÀ
NATALIZIE
23 DICEMBRE 2002
6 GENNAIO 2003
25 APRILE
1° MAGGIO
FESTIVITÀ
PASQUALI
17- 22 APRILE 2003
2 GIUGNO
SANTO PATRONO (19 SETTEMBRE)
TUTTE LE DOMENICHE
COMMEMORAZIONE
DEI DEFUNTI
2 NOVEMBRE 2002
INTERRUZIONI DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE DELIBERATE DAL COLLEGIO
DEI DOCENTI
LUNEDÌ 10 MARZO, MARTEDÌ 11 MARZO
MERCOLEDÌ 23 APRILE, GIOVEDÌ 24 APRILE
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REGOLAMENTO INTERNO 1. E’ OBBLIGATORIO PER GLI ALUNNI ESSERE PRESENTI A SCUOLA ENTRO LE
ORE 08.00. 2. PER LA SICUREZZA DEGLI ALUNNI NON E’ AMMESSO L’INGRESSO DI ALCUN
ACCOMPAGNATORE, SE NON CONVOCATO O PREVENTIVAMENTE AUTORIZZATO, OLTRE IL CANCELLO D’INGRESSO.
3. I RITARDI VERRANNO VERBALIZZATI SUL DIARIO DI CLASSE, AL QUINTO RITARDO L’ALUNNO SARA’ SOSPESO DALLE LEZIONI PER UN GIORNO PREVIA AVVISO TELEFONOCO ALLA FAMIGLIA DA PARTE DEL COORDINATORE.
4. AL TERZO RAPPORTO DISCIPLINARE SCRITTO, SARANNO CONVOCATI I GENITORI DELL’ALUNNO I QUALI CONFERIRANNO CON I DOCENTI DEL CORSO.
5. LE ASSENZE DALLE LEZIONI DEVONO ESSERE GIUSTIFICATE DAI GENITORI SOLO ATTRAVERSO L’APPOSITO LIBRETTO DELLE GIUSTIFICHE. LA MANCATA GIUSTIFICA OLTRE IL TERZO GIORNO PROVOCHERA’ LA CONVOCAZIONE DELLE FAMIGLIE. DOPO 5 GIORNI CONSECUTIVI DI ASSENZA E’ NECESSARIO ALLEGARE ALLA GIUSTIFICA IL CERTIFICATO MEDICO.
6. IN CASO DI USCITA ANTICIPATA L’ALUNNO POTRA’ ESSERE PRELEVATO SOLO DA UN GENITORE O DA UN FRATELLO MAGGIORENNE MUNITO DI DELEGA SCRITTA. IL CONTROLLO DEI DOCUMENTI SARA’ DELEGATO AL PERSONALE DI SEGRETERIA, MENTRE E’ ESPRESSAMENTE PROIBITO AI FAMILIARI DI ACCEDERE ALLE AULE.
7. DURANTE IL CAMBIO DEGLI INSEGNANTI GLI ALUNNI DOVRANNO RESTARE IN AULA TRANQUILLAMENTE.
8. L’USCITA PER RECARSI AL BAGNO SARA’ REGOLAMENTATA DAL PERSONALE AUSILIARIO PRESENTE NEI CORRIDOI, IL DOCENTE POTRA’ REGOLAMENTARE L’USCITA SECONDO LE ESIGENZE DELLA CLASSE.
9. E’ NECESSARIO CHE I GENITORI CONFERISCANO CON I DOCENTI SOLO DURANTE I PREVISTI INCONTRI O ATTRAVERSO APPUNTAMENTO. IN QUEST’ULTIMO CASO IL DOCENTE COMUNICHERA’ TRE DATE DISPONIBILI FISSANDO UN ORARIO COINCIDENTE CON IL TERMINE DEL PROPRIO ORARIO DELLE LEZIONI.
10. E’ VIETATO L’USO DEGLI ASCENSORI A TUTTI I MINORI NON ACCOMPAGNATI DA ADULTI.
11. L’ALUNNO CHE IN VIA ECCEZIONALE VOLESSE COMUNICARE TELEFONICAMENTE CON LA FAMIGLIA DOVRA’ MUNIRSI DI AUTORIZZAZIONE DA PARTE DELL’INSEGNANTE PRESENTE IN CLASSE ED ESSERE ACCOMPAGNATO DAL PERSONALE AUSILIARIO.
12. E’ VIETATA LA PERMANENZA NELLE AREE COPERTE O SCOPERTE DELL’ISTITUTO AL TERMINE DELLE ORE DI ATTIVITA’ SCOLASTICA.
13. LE FAMIGLIE SI RITENGONO RESPONSABILI DEL CONTROLLO DELL’ABBIGLIAMENTO DEGLI ALLIEVI CHE DOVRA’ ESSERE CONSONO A CRITERI DI DECORO E SICUREZZA PERSONALE.
14. E’ OBBLIGATORIO RISARCIRE I DANNI CAUSATI DAI PROPRI FIGLI A PERSONE E COSE, ATTRAVERSO C.C. POSTALE N°15549801 INTESTATO ALLA SCUOLA CON CAUSALE DI VERSAMENTO.
7 di 35 IL NOSTRO GRUPPO DOCENTE
LETTERE, STORIA E GEOGRAFIA
Agoretti Vincenza- Albanese Giuseppe - Alfieri Franca – Apuzzo Anna - Carrabba Eliana
CastellaDe Lucia MariaDomenichelli E Marsilia SilvanPrincipe ErminTortora Stefan
EDUCAZIONE ARTISFiorito Giuseppe–Men EDUCAZIONE MUSIBartolotta Anna-Del G EDUCAZIONE FISICD’Angelo Giuseppe – F RELIGIONE Ba GRUPPO DI SOSTEGAcciaio Miriam-BocciaEsposito Fabio - Murin
Are
a
logi
co -
mat
emat
ica
istic
a 2
Are
a lin
guis
tica
1
no Anna - D’attoli Fortunata Silvana - De Leva Rita - Del Bono Patrizia - Di Lorenzo Mariaconsiglia
milia Giuffrè Vittoria - Iaione Adelaide - Lo Priore Silvana a - Mollica Anna - Polverino Mariaceleste ia - Ricciardi Luisa - Salvo Paola - Santagada A.Maria Pia
ia - Urga Giovanna - Volpe Rosa - Vozzo Carmen
Di Majo Maristella - Monfregola Grazia Murru Rita - Vardaro Angelina
Monte Elvira rea
Ain
gu
LINGUA INGLESE
LINGUA FRANCESE
LINGUA SPAGNOLA Notari Luisa - Oro Maria Cristina
lSCIENZE MATEMATICHE Baker Rosemary Ann - Bellis Elisabetta – Chierchia Italia – Ferrante Nicola - Ferrara Patrizia - Marchese Annamaria – Palmieri Janua - Piscitelli Vincenza - Stolfa Fulvia – Tinnirello Elisabetta - Viggiani Rita EDUCAZIONE TECNICA Affinito Ombretta - Annella Lucia – Emblema Maria - Ferraro Silvana
Rispoli Luigi – Fusco Anna
TICA nillo M.Teresa-Perrottelli Antonio–Troise Giuseppe
CALE rosso Mario-Paolocci Ermelinda–Rossi Immacolata A asolino Patrizia – Samarelli rita – Vitale Gaetano iano Maria Rosaria – Caracciolo Ausilia
NO Annarita-Cibelli Rosario– De Vincentiis Daniela o Evelia - Sarnacchiaro Silvana
Are
a/es
pres
sivo
/cre
ativ
o/m
otor
ia
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LA SCUOLA ED IL SUO CONTESTO La realtà sociale delle famiglie e degli alunni della S.M.S."Salvatore Di Giacomo di Napoli è
caratterizzata da numerose problematiche economiche e culturali che, come quasi sempre avviene,
si ripercuotono sui processi di educazione e apprendimento degli alunni. La platea scolastica è
eterogenea, formata da alunni che provengono da ambienti socio-culturali diversi.
Famiglie di professionisti, impiegati, piccoli commercianti, artigiani e purtroppo anche in cerca di
occupazione.
Il quartiere di riferimento, S.Carlo all’Arena, ha una superficie molto estesa (7.640.000 mq.) che si
estende fino ai quartieri Piscinola, Miano, Secondigliano, S.Pietro a Paterno, vicaria s. Lorenzo,
Poggioreale, Stella, Arenella, e Chiaiano.
La struttura scolastica, moderna, confortevole e ben servita da mezzi di comunicazione pubblici e
privati, ha servito negli ultimi 10 anni fasce di utenza sempre più allargate, provenienti da zone
residenziali medio ed alto borghesi e socialmente depresse quali i Vergini, il Borgo Sant'Antonio
Abate, Capodichino, San Giovanni e Paolo, il Paradisiello fino a Capodimonte. Inoltre, la mancanza
di barriere architettoniche e la grande attenzione e professionalità dello staff di sostegno, ha
concretizzato una presenza di anno in anno sempre più numerosa di alunni diversamente abili, in
qualche caso anche espressamente indirizzati dalle autorità competenti che hanno individuato nella
."Salvatore Di Giacomo” la struttura più adatta sul territorio al loro ottimale reintegro.
In questo panorama socioculturale tanto vario, molti dei nostri ragazzi trascorrono il loro tempo
nelle strade, nelle sale giochi, nei bar o, viceversa, chiusi nei parchi residenziali o in casa davanti
alla televisione. Gli ultimi dati relativi al livello culturale delle famiglie dei nostri alunni presentano
la seguente situazione: analfabeti (5%), licenza elementare (30%), licenza media inferiore (45%),
media superiore (15%), diploma di Laurea (5%). Una platea scolastica, così eterogenea, richiede
risposte diverse essendo, inoltre, il territorio carente e/o in misura non soddisfacente, di centri di
aggregazione, di infrastrutture socio culturali, di centri sportivi, cinema, teatri, biblioteche.
La scuola si presenta pertanto come un punto di riferimento istituzionale, indispensabile strumento
di recupero e formazione delle famiglie e dei ragazzi. In questo contesto, quindi, la S.M.S.
"Salvatore Di Giacomo" opera seguendo le più moderne metodologie didattiche e sforzandosi di
determinare nel migliore dei modi il proprio dovere di agenzia formativa dello Stato.
È questo un compito che si presenta spesso molto arduo ma che viene altresì affrontato con
impegno e talvolta anche con coraggio da tutte le componenti dell’istituto, dai docenti al personale
amministrativo, dagli ausiliari agli assistenti materiali fino ai “nonni civici”, in ogni momento
dell’anno scolastico per assicurare alla nostra utenza la crescita psicofisica nella totale sicurezza
degli alunni a noi affidati.
9 di 35 CHE COSA E’ IL P.O.F.?
Il P.O.F. è il Piano per l’Offerta Formativa. E’ cioè tutto quanto si dispone, nell’ambito dell’organizzazione di un istituto scolastico, per poter assolvere al meglio il ruolo educativo al quale l’istituto stesso è preposto, tenuto conto anche dei suggerimenti dei genitori e delle realtà territoriali su cui opera. È, quindi, uno strumento; lo strumento attraverso il quale si realizza il progetto educativo dell’istituto. Ogni istituto ha un proprio progetto educativo, tutto quanto ritiene cioè basilare per la crescita psicofisica dei ragazzi ad esso affidati. Il progetto educativo della S.M.S. “Salvatore Di Giacomo” si basa su tre componenti ritenute fondamentali: Cittadinanza Autonomia Creatività Obiettivo dell’azione educativa del nostro istituto è, quindi, sviluppare e potenziare queste componenti fondamentali negli alunni affidatici attraverso tutti gli strumenti possibili quali:
• Raccordi tra varie discipline. • Costante aggiornamento del personale docente. • Particolare attenzione nell’affidamento di incarichi specifici a docenti valutandone con cura
preparazione e potenzialità. • Percorsi didattici personalizzati. • Corsi di recupero extracurriculari per gli alunni in ritardo di preparazione. • Lotta alla dispersione. • Ottimizzazione dell’utilizzo di attrezzature ed aule speciali. • Visite d’istruzione e viaggi di fine corso quali indispensabili esperienze di crescita. • Invito alla lettura anche tramite il prestito di testi presenti nella biblioteca scolastica. • Massima attenzione per gli alunni diversamente abili anche come preziosa risorsa. • Ampia offerta di attività laboratoriali extracurriculari come strumento di aggregazione ed
inserimento ma anche per favorire particolari propensioni evidenziatesi.
Diventare un buon cittadino.
Una persona che sia in grado di vivere insieme agli altri ed insieme agli
altri contribuire al miglioramento della
società rispettandone le regole comuni.
Imparare ad amare e rispettare l’ambiente, che oltre ad essere quello dei
grandi boschi e delle distese marine, è anche quello delle strade e dei
vicoli che abitiamo e dell’aria che respiriamo. Imparare a riconoscere e
rispettare le innumerevoli diversità culturali con le
quali sempre di più ci confrontiamo
quotidianamente.
Diventare una persona autonoma.
Un individuo che sappia fare delle scelte.
Che eserciti il libero arbitrio.
Che sappia riconoscere l’inganno che spesso si
cela dietro messaggi ingannevoli, diffusi
nell’intento di strumentalizzare
soprattutto i più deboli; coloro, cioè, che non possedendo strumenti
culturali idonei, stentano a costruirsi una propria
idea della vita. Un individuo, insomma, che sapendosi orientare,
sia in grado di saper scegliere liberamente
senza condizionamenti esterni.
Diventare una persona che utilizza al meglio le
proprie capacità intellettive.
Un individuo, cioè, che sappia affrontare le
problematiche professionali e non solo,
evitando di utilizzare schemi precostruiti.
Un individuo che sappia utilizzare il pensiero
cosiddetto “divergente”, il pensiero che cerca
le soluzioni attraverso l’intuito,
la fantasia, l’esperienza,
senza per questo rinunciare alla
razionalità ma anzi incrementandone, così,
le potenzialità.
10 di 35 FINALITÀ
• INNALZARE IL LIVELLO DI
SCOLARITÀ ED IL TASSO DI SUCCESSO SCOLASTICO
Perseguendo nel contempo la migliore possibile qualità dell’offerta formativa e l’ottimizzazione dei processi di insegnamento/apprendimento nella prospettiva della massima valorizzazione delle diversità storico-sociali, dell’identità psico-sociale e del potenziale umano di ciascun alunno. • ARTICOLARE LA
PROGETTAZIONE Nel rispetto della specifica identità storica, culturale, didattica, organizzativa, amministrativa e gestionale dell’istituzione scolastica. • DOCUMENTARE GLI OBIETTIVI E successivamente gli esiti del processo educativo ai fini del monitoraggio.
• SOSTIENE il processo di costruzione dell’identità personale nel segno della continuità pedagogica e nel rispetto degli stili di apprendimento dei singoli alunni
• PROMUOVE attività che compensano gli svantaggi e favoriscono l’integrazione degli alunni stranieri
• INDIVIDUA progetti finalizzati al potenziamento per innalzare il successo scolastico anche attraverso gli insegnamenti integrativi e l’articolazione flessibile del gruppo classe.
• VALORIZZA E POTENZIA Le singole capacità espressive ed il saper fare attraverso laboratori che realizzano attività pratiche per l’acquisizione di abilità e competenze.
• UTILIZZA le caratteristiche del tessuto sociale multi-etnico per promuovere una convivenza di cooperazione.
• SVILUPPA l’orientamento personale e sociale attraverso la promozione delle capacità di gestire in modo attivo il proprio processo formativo nella molteplicità delle attività culturali ed operative offerte.
• PROMUOVE una partecipazione attiva alla vita scolastica come luogo di significati e di valori attraverso attività cognitive, di comunicazione, di memoria e di confronto.
• PROMUOVE l’educazione alla legalità, alla cittadinanza ed alla responsabilità.
• ATTUA l’integrazione con il territorio in collaborazione con enti ed agenzie in esso presenti.
• ESPLICA la sua azione didattico educativa in un contesto che motiva la scelta di progetti molto radicati.
ISTITUZIONALI ESSENZIALI
EDUCATIVE E DIDATTICHE DELL’ISTITUTO
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OBIETTIVI GENERALI
OBIETTIVI DI
ABILITÀ (metodi e tecniche)
OBIETTIVI METODOLOGICI (l’allievo deve essere capace di)
• Organizzare il proprio lavoro (in classe, a casa) • Risolvere correttamente un problema • Preparare, realizzare, sfruttare un’indagine • Fare un esperimento, un ragionamento • Saper generalizzare, partendo da diversi casi • Elaborare, compilare e valutare un contratto • Costruirsi progressivamente un metodo di studio
(l’a• Padroneggi• Partecipare• Esporre i ri• Saper ascol• Padroneggi• Trovare un• Trascrivere• Utilizzare e• Riassumere• Utilizzare e
grafici, pro• Usare strum
misurazion• Utilizzare u
• Curios• Creativ• Pensie• Sicurez• Autono• Apertu
tolleran
OBIETTIVI DI
COMPORTAMENTO
• Contenuti • conoscenze
OBIETTIVI TECNICI llievo deve essere capace di) are la lingua parlata alle discussioni sultati del suo lavoro tare gli altri are la lingua scritta ’informazione un messaggio orale produrre diversi tipi di documenti d inventare codici, schemi esplicativi,getti, mappe enti ed apparecchiature (di
e, ottici, audiovisivi, ecc.) na notizia, un’istruzione per l’uso
(l’allievo deve essere capace di) ità e stupore ità
ro critico za di se mia e responsabilità ra agli altri (cooperazione nel lavoro, za, rifiuto di comportamenti razzistici ecc.)
(l’allievo deve acquisire)
OBIETTIVILEGATI AL SAPERE
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OBIETTIVI DIDATTICI
METODI E STRATEGIE
Ogni proposta di lavoro sarà adeguata alla realtà del preadolescente con le sue caratteristiche psicologiche e intellettuali.
criteri d’impostazione del metodo di lavoro:
• Coordinamento e coerenza fra i vari insegnamenti, sia nella scelta di atteggiamenti e stili educativi comuni, sia nell’organizzazione sinergica degli interventi e delle preposte dei contenuti, ricercandone opportunamente i nessi interdisciplinari.
• Impostazione del lavoro didattico che, partendo dall’esame della situazione iniziale, definita in base a prove d’ingresso e osservazioni sistematiche, procederà alla suddivisione della classe in fasce di livello e all’organizzazione del curriculum comprendente anche interventi mirati al sostegno, recupero e potenziamento.
• Attenzione alla psicologia degli alunni per stimolare curiosità e bisogni ad apprendere e conoscere, per promuovere la creatività e l’operosità.
• Individualizzazione dell’insegnamento in relazione alle esigenze ed alle caratteristiche degli alunni: alla lezione frontale si alterneranno attività di gruppo e lezioni dialogate, che favoriscano il dibattito democratico, perché l’alunno possa esprimere le proprie idee e confrontarle con quelle altrui, impari ad usare un linguaggio misurato e chiaro, si abitui all’esercizio dell’autocritica e dell’autovalutazione.
• Problematizzazione dei contenuti, che saranno presentati come ambiti di conoscenza e di occasioni operative e non come semplici informazioni.
Agli alunni che manifestino difficoltà di apprendimento verranno forniti interventi finalizzati al raggiungimento dei seguenti obiettivi minimi:
• Ascolto e comprensione, nelle linee essenziali, di messaggi verbali e non verbali. • Uso di un linguaggio orale e scritto semplice, ma adeguato alla situazione
comunicativa. • Capacità di affrontare e risolvere problemi semplici. • Capacità di organizzare il proprio lavoro in modo sufficientemente autonomo. • Rispetto di sé, degli altri e delle fondamentali regole di comportamento. • Capacità di riflettere su se stessi e di valutarsi in modo realistico.
(l’allievo deve essere capace di)
• saper osservare • saper riflettere e ragionare • acquisire un metodo di lavoro
• saper ascoltare • saper leggere e comprendere messaggi • esprimersi nei diversi linguaggi
13 di 35 Tutti gli sforzi del personale docente e non docente dell’istituto però, non possono risolversi felicemente senza l’indispensabile contributo delle famiglie, con le quali soprattutto negli ultimi anni si è cercato un dialogo costante, anche attraverso la creazione di apposite figure di sistema. Insegnanti scelti dal Collegio dei Docenti ed incaricati di contattare i genitori degli alunni, soprattutto se in difficoltà, per concordare strategie di recupero ed insieme cercare soluzioni, anche utilizzando strutture e specialisti esterni alla scuola. Noi pensiamo che il completo sviluppo formativo dell’allievo possa veramente verificarsi solo attraverso una costante collaborazione con le famiglie. A queste noi chiediamo di esserci accanto ed ad esse chiediamo anche pareri, consigli, considerazioni per migliorare sempre più i nostri servizi. A tele scopo, da quest’anno, esiste anche uno strumento in più: il sito web dell’istituto che potrà configurasi come un ulteriore, continuo punto di contatto tra scuola e famiglia. Chiediamo alle famiglie di comunicarci consigli, suggerimenti, richieste, proteste, osservazioni, utilizzando la cassetta postale interna (nell’atrio dell’istituto) o anche attraverso posta elettronica.
http: www.digiacomoperladispersione.it E-MAIL: [email protected]
CALENDARIO INCONTRI CON I GENITORI PREVISTI PER L’ANNO SCOLASTICO 2002/2003
(il prospetto, per motivi di servizio, potrebbe essere soggetto a cambiamenti che saranno comunque comunicati in tempo utile)
MERCOLEDI 30/10/2002 1. INCONTRI CON I GENITORI
2. ELEZIONE RAPPRESENTANTI DEI GENITORI
LUNEDI’ 09/12/2002 INCONTRO CON I RAPPRESENTANTI DEI GENITORI
VENERDI’ 07/02/2003 1. INCONTRO CON I GENITORI 2. CONSEGNA SCHEDE
MERCOLEDI’26/03/2003 INCONTRO CON I GENITORI
VENERDI’ 09/05/2003 INCONTRO CON I GENITORI
24 e 25 giugno 2003 CONSEGNA SCHEDE
14 di 35
AZIONI EDUCATIVE IN FAVORE DI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI
DIAGNOSI FUNZIONALE
(D.F.)
Formulata dagli operatori della A.S.L. e
rilasciata alla famiglia
psi
D
DFU
in
so
Ind
•
SULLA BASE DELLA DIAGNOSI
FUNZIONALE VIENE FORMULATO
IL
Consiste nella descrizione analitica della compromissione funzionale dello stato
cofisico dell’alunno, evidenziandone carenzee potenzialità.
Costituisce il documento che consente alirigente Scolastico di richiedere la nomina diinsegnanti specializzati a sostegno
Assume le indicazioni della D.F.
È definito dopo un primo periodo di serimento scolastico, dai docenti delle classi in cui l’alunno è inserito, dall’insegnante a stegno, con la collaborazione della famiglia e
l’apporto degli Operatori dell’A.S.L.
ica le caratteristiche fisiche/psichiche/sociali
PROFILO INAMICO NZIONALE(P.D.F.)
e affettive dell’alunno e pone in evidenza: Le difficoltà di apprendimento conseguenti
alla situazione di handicap • Le possibilitàdi recupero, le capacità che
l’alunno possiede e che vanno sollecitate, sviluppate, rafforzate
15 di 35
P
VIEN N
PIAIND
SULLA BASE DEL ROFILO DINAMICO
FUNZIONALE E MESSO A PUNTO U
NO EDUCATIVO IVIDUALIZZATO
(P.E.I.)
È formulato sulla base del P.D.F. dagli insegnanti della classe e a sostegno, con la
collaborazione della Famiglia, degli Operatori A.S.L. e con la consulenza di
esperti esterni
Indica tutti gli interventi specificamente previsti per l’alunno. Per poter stendere un
Progetto “integrato e globale” vengono individuati gli ambiti d’intervento che tengano in considerazione gli aspetti di
multimedialità e di polivalenza, fondamentali per una programmazione anche
personalizzata: - ambito psico-motorio - ambito linguistico - ambito logico-matematico - ambito antropologico
comportamentale-sociale
In particolare contiene: • la valutazione iniziale degli insegnanti e
dell’A.S.L. • gli obiettivi da raggiungere a medio e lungo
termine • gli interventi della scuola e le modalità di
utilizzo delle ore di sostegno • gli eventuali supporti sanitari, sociali e
riabilitatividella a.s.l. • gli eventuali interventi del Comune in cui
l’alunno risiede • gli interventi di collaborazione della
famiglia
Prevede momenti di verifica della progressione verso le mete prefissate aperti alla Famiglia e all’apporto degli Operatori
dell’A.S.L.
16 di 35
La valutazione Il processo di valutazione è parte fondamentale dell’attività didattica e formativa a favore degli alunni. Esso è indispensabile per verificare l’efficienza dell’azione programmata e per migliorarla effettuando eventuali modifiche. La migliore valutazione possibile è uno dei doveri dell’insegnante regolato dal DPR 416/74. Il processo di valutazione è, praticamente, ininterrotto dall’inizio alla fine delle attività didattiche poiché prevede una fase iniziale, una intermedia ed una finale. La valutazione iniziale: è il momento in cui l’insegnante analizza il livello di preparazione degli allievi e le loro abilità quali il metodo di studio, la capacità di lettura, la padronanza di tecniche di analisi e di sintesi, attitudini, ecc. I docenti si serviranno dei metodi che riterranno più opportuni informando gli allievi che le prove non hanno valore di giudizio positivo o negativo ma esclusivamente conoscitivo. La S.M.S. “S. DI GIACOMO” ha da quest’anno predisposto appositi corsi extracurriculari per il recupero di abilità di base. La valutazione intermedia: segue l’azione didattica nel suo sviluppo ed è indispensabile all’insegnante per controllare che le tecniche d’insegnamento adottate siano completamente efficaci ed aderenti alle esigenze dei singoli allievi. I sistemi di verifica usati (relazioni, questionari, esercizi, recensioni, esposizioni orali) dovranno essere quanto più diversificati possibile per misurare con la massima esattezza le differenti attitudini degli alunni potenziando e sviluppando, nel contempo, le loro capacità di analisi, sintesi, valutazione e creatività. La valutazione finale: parte dai livelli di partenza dell’allievo e ne accerta i progressi, l’impegno nello studio, l’interesse per le attività, l’assiduità del lavoro durante l’intero anno scolastico. È il momento in cui il consiglio di classe verifica se l’azione didattica esercitata ha raggiunto gli obiettivi programmati, se l’alunno cioè ha messo a frutto e goduto degli interventi per lui predisposti.
L’aggiornamento e la formazione Attività funzionale all’insegnamento ed indispensabile alla crescita professionale, l’aggiornamento degli insegnanti deliberato per quest’anno dal Collegio dei Docenti del nostro istituto verterà sul seguente argomento:
“UN CAMMINO VERSO LA QUALITA' DAL P.O.F. ALL'AUTOVALUTAZIONE D'ISTITUTO”
Il corso avrà la durata di 28 ore divise in 4 ore per 7 pomeriggi, dalle 15 alle 19
Primo incontro fissato per venerdi 27 settembre 2002
17 di 35
ATTIVITÀ EXTRACURRICULARI OPZIONALI La S.M.S.”S. DI GIACOMO” ha da sempre affiancato alle attività curriculari un ampio ventaglio di corsi extracurriculari opzionali. Corsi, cioè, ai quali possono iscriversi in orario aggiuntivo, tutti quegli alunni che vogliono usufruire di laboratori
che di anno in anno vengono aggiornati su proposta dei singoli docenti. Laboratori di attività come informatica, artigianato, pittura parietale, disegno, teatro, cineforum, musica, canto, lingua latina, lingua greca, spagnolo, attività sportiva, maggio dei monumenti, ed altre ancora, hanno permesso ogni anno a centinaia di nostri alunni di assecondare le proprie inclinazioni in gruppi eterogenei, seguiti con professionalità dai nostri docenti nella sicurezza di una struttura scolastica statale.
Quest’anno le attività extracurriculari saranno organizzate in modo da poter offrire alle famiglie un servizio in più. Per quegli alunni che avranno dimostrato lacune notevoli di base saranno predisposti corsi di recupero a cura di docenti di matematica, lettere, lingua straniera, i quali effettueranno vere e proprie lezioni individualizzate su piccoli gruppi (max 7 alunni per volta) per riavviarli in classe una volta rimediato al ritardo di preparazione. Per quegli allievi che invece si saranno segnalati per particolari propensioni, restano i corsi ormai tradizionali con la novità dei nuovi corsi di insegnamento del pianoforte. Anche in questo caso si tratterà di vere e proprie lezioni individualizzate a favore di piccoli gruppi di allievi che avranno evidenziato notevoli inclinazioni per lo studio della musica e che gratuitamente un’attività altrimenti economicamente prCome ogni anno le attività termineranno con mconsegna di certificati di credito formativo utili per Si riconfermano, inoltre, le attività di avviamento allaGioventù) che hanno visto da sempre grande numesuccessi agonistici.
E
LABORATORIO TEATRALpotranno provare ad affrontare oibitiva per molte famiglie. anifestazioni finali e con la il prosieguo degli studi. pratica sportiva (Giochi della
ro di adesioni e riscontro nei
18 di 35
ATTIVITÀ EXTRACURRICULARI OPZIONALI ANNO SCOL. 2002/2003
Progetto Durata in ore Docenti Giornata
orario EDUCAZIONE FISICA E
SPORTIVA 20
(x 5) 5 docenti di
Ed.fisica Mar/gio
14.15-16.15
IL LATINO CHE NOI PARLIAMO 32 Agoretti Mar 14.15-16.15
LABORATORIO DI LATINO 50 De leva
Mar/gio 14.15-16.15
sab 11.00-13.00
MAGGIO DEI MONUMENTI 30 (x 2) Di Lorenzo / Murru sab
11.00-13.00 ARTE DELLA TAPPEZZERIA E DEL RICAMO A PUNTO CROCE 50 affinito sab
11.00-13.00
LABORATORIO DI DECOUPAGE 50 Lo Priore sab 11.00-13.00
PROGETTO CINEFORUM 50 (x 2) Ferrara / Salvo Mar/gio
14.15-16.15
LABORATORIO MUSICALE 60 Paolocci giovedi 14.15-16.15
LABORATORIO DI PITTURA PARIETALE 50 Fiorito Sab
11.00 / 14.00 LABORATORIO DI
PIANOFORTE 50
(x 2) Bartolotta/Del Grosso Mar/gio 14.15-16.15
ALFABETIZZAZIONE PROGRAMMA DI SCRITTURA
WORD 30 Albanese Mar
14.15-16.15
ALFABETIZZAZIONE INFORMATICA 50 Piscitelli Sab
11.00 / 13.00 ALFABETIZZAZIONE TECNICO
INFORMATICA 50 Affinito giovedi 14.15-16.15
Hanno dato la loro disponibilità alla realizzazione di laboratori di recupero per alunni con gravi carenze di base, le seguenti docenti:
RECUPERO LETTERE De leva, Tortora, Vozzo
RECUPERO MATEMATICA Baker, Piscitelli N.B.: i tempi relativi ai corsi di recupero saranno stabiliti sulla base delle reali esigenze scaturenti dalle segnalazioni effettuate dai singoli Consigli di Classe.
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INCARICHI PER L’UTILE FUNZIONAMENTO DELLE ATTIVITÀ SCOLASTICHE
RESPONSABILE DEL LABORATORIO
SCIENTIFICO BELLIS
VISITE E VIAGGI D’ISTRUZIONE DI LORENZO, POLVERINO
BIBLIOTECA DOCENTI CARRABBA
DOCENTE VICARIO TINNIRELLO
DOCENTI COLLABORATORI DEL DIRIGENTE MARCHESE, VITALE
FORMAZIONE CLASSI ALFIERI, ESPOSITO, PAOLOCCI
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Viaggi d’istruzione di fine anno Da sempre il nostro istituto ha conferito fondamentale importanza ai viaggi d’istruzione delle classi terze che, al termine del loro ciclo di studi, con grande entusiasmo, intraprendono quello che per quasi tutti loro è la prima esperienza di viaggio senza i genitori. Un’esperienza dal notevole valore formativo oltre che culturale, che negli ultimi anni ha visto le nostre scolaresche soggiornare per alcuni giorni in campi-scuola organizzati da associazioni specializzate, accompagnati dai propri insegnanti, nel cuore del Parco Nazionale degli Abruzzi. L’esperienza ha suscitato tale entusiasmo da parte di docenti ed alunni da spingere il Collegio dei docenti a rinnovare l’opzione estendendola anche a quegli alunni delle classi seconde. inoltre, sempre da quest’anno, campi-scuola a tema hanno allargato il ventaglio dell’offerta con un Itinerario Medioevale presso Urbino ed un Itinerario Ligure nelle bellissime Cinque Terre con visita di studio al famoso Acquario di Genova.
VIAGGI D’ISTRUZIONE EFFETTUATI ALLA FINE DELL’ANNO SCOLASTICO
CLA
SSE
GIO
RN
I
SITO C
LASS
E
GIO
RN
I
SITO
II A 5,6,7, MAGGIO
CAMPO SCUOLA ABBRUZZO III A 5,6,7,
MAGGIO CAMPO SCUOLA
ABBRUZZO
II B 12,13,14 MAGGIO
CAMPO SCUOLA ABBRUZZO III B 12,13,14
MAGGIO CAMPO SCUOLA
ABBRUZZO
II C 24,25,26 MARZO
CAMPO SCUOLA MEDIOEVALE (URBINO) III C 12,13,14
MAGGIO CAMPO SCUOLA
ABBRUZZO
II D 24,25,26 MARZO
CAMPO SCUOLA MEDIOEVALE (URBINO) III D 12,13,14
MAGGIO CAMPO SCUOLA
ABBRUZZO
II E 24,25,26 MARZO
CAMPO SCUOLA MEDIOEVALE (URBINO) III E 24,25,26,27
MARZO
LE CINQUE TERRE E L’ACQUARIO DI
GENOVA
II F 24,25,26 MARZO
CAMPO SCUOLA MEDIOEVALE (URBINO) III F 24,25,26,27
MARZO
LE CINQUE TERRE E L’ACQUARIO DI
GENOVA
II G 24,25,26 MARZO
CAMPO SCUOLA MEDIOEVALE (URBINO) III G 12,13,14
MAGGIO CAMPO SCUOLA
ABBRUZZO
II H 12,13,14 MAGGIO
CAMPO SCUOLA ABBRUZZO III H 24,25,26,27
MARZO
LE CINQUE TERRE E L’ACQUARIO DI
GENOVA
III I 5,6,7, MAGGIO
CAMPO SCUOLA ABBRUZZO
III N 5,6,7, MAGGIO
CAMPO SCUOLA ABBRUZZO
III O 5,6,7,
MAGGIO CAMPO SCUOLA
ABBRUZZO
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La S.M. Prolunga 2002/200 sull'Art.4 settimana scaturisc ragazzi d riscontra dall'antic scolastic mensa ad figli in l'attuale per il 20 caratteris curricula dedicate riscosso incoragg di queste della per nello sco alunni,co attuati;so statistica docenti l
MAT
LETTE
SCIENMATEED. M
ED. AR
ED. FI
ED. TE
LINGU
LINGU
RELIG
Progetto del Tempo Prolungato per l'anno scolastico 2002 – 2003 S. "Salvatore Di Giacomo", che, dal lontano1987 / 88, attua il Tempoto su due corsi ( oggi: N e 0 ), intende realizzare anche per l'anno scolastico2 un modulo orario di 36 ore, basandosi sull'Art. 2 dell'O.M. 22/7/ 83 e del D.M. 22/7/83 che stabiliscono per gli alunni un minirno di 36 oreli ed un massimo di 40.I motivi che inducono a confermare tale strutturazione
ono principalmente dal consenso che ha trovato presso i genitori l'uscita deia scuola entro le ore 14.00. Infatti la commissione "Formazione classi" ha
to che la scelta del T.P. da parte delle famiglie è stata favorita proprioipazione del termine delle lezioni.. Inoltre, l'accorciamento dell'orarioo è stato anche dettato dalle non poche difficoltà di organizzazione di unaeguata e dall'abitudine, diffusasi ormai in molte famiglie, di impegnare i propriattività pomeridiane alternative allo studio.Va sottolineato, comunque, chemodulo orario di 36 ore settimanali ( specie nella nuova strutturazione proposta01/2002 ) nulla toglie allo spirito del T.P., che continua ad avere tutte letiche di "scuola operativa”, basata su precise scelte metodologiche. Alle oreri d'insegnamento, infatti, si affiancano moduli orari di vari laboratori ed oread attività integrative di sostegno, recupero e/o potenziamento. Il successoda tutte le iniziative di tal genere, già sperimentate negli anni precedenti,ia i docenti a perseverare nelle loro scelte metodologiche, convinti della validità offerte che, a giusta ragione, si possono dire "formative" per la maturazionesonalità e per la crescita umana dei ragazzi.In particolare,il progetto attuatorso anno scolastico 2001/02,si è rivelata un’esperienza positiva per glime si può evidenziare dai risultati dei tests di verifica dei laboratorimministrati alla fine del corso,a tutti gli alunni del T.P. L’indagine,oltre ad essere un’importante strumento di autovalutazione, ha fornito aie indicazioni per eventuali modifiche da apportare ai laboratori.
STRUTTURA DELL'ORARIO DEL T.P. SECONDO IL D.M. 22/7/1983
ERIE ORE CURRICULARI
ORE LABORATORI MODULARI
ORE ATTIVITA’ SOSTEGNO
ORE COORDINAMENTO
ORE A DISPOSIZIONE
RE 11(x1 classe)
3 (x 1 gruppo)
2(*)
1 (**)
1 (***)
ZE MATICHE
6(x 2 classi ) 3 (x 2 gruppi )
USICALE 2 (x 6 classi) 3 (x 2 gruppi)
TISTICA 2 (x 6 classi) 3 (x 2 gruppi)
SICA 2 (x 6 classi) 3 (x 2 gruppi)
CNICA 3 ( x 6 classi)
A 2 3 ( x 6 classi)
A 3 3 ( x 6 classi)
IONE 1 (x 18 classi)
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(*) Tenuto conto che le settimane scolastiche sono 33, le insegnanti di Lettere destineranno 66 ore ( 2 x 33 settimane ) ad attività integrative di sostegno finalizzate ad uno studio individualizzato, per alunni in difficoltà individuati in ciascun Consiglio di classe ( D.M. 22 / 7 /1983 ). Di queste 66 ore, 18 potrebbero essere anticipate, in ragione di 3 al giorno nei giorni(5-6-9-10-11-12)settembre attuando moduli di accoglienza per le prime e moduli di recupero e/o potenziamento per le seconde e le terze. In quest'ultimo caso, le rimanenti 48 ore ( 66 - 18 ) verrebbero suddivise in 2 ore settimanali per le prime 15 settimane di attività scolastica ( fino, cioè, alle vacanze natalizie ), e 1 ora settimanale per le rimanenti 18 settimane di scuola ( in tale periodo, quindi, le docenti di Lettere presterebbero servizio solo per 17 ore settimanali ) (**) Quest'ora settimanale di coordinamento interdisciplinare, prevista dall'Art. 4 del D.M. 22/7/ 83 Ordinamento T.P. ) si rende ancora più utile nell'ambito dell'attività modulare. (***) Infine, un'ora settimanale viene destinata ad eventuali supplenze, per venire incontro alle esigenze dell'organizzazione scolastica. Per l'attuazione del progetto su descritto e per raggruppare in due soli giorni settimanali le attività modulari di laboratorio ( che saranno, inoltre, compattate in chiusura della giornata scolastica ), le 6 classi a T.P. saranno divise in due gruppi, ognuno dei quali verrà impegnato nelle attività di laboratorio in un solo giorno settimanale ( il martedì o il venerdì) dalle ore 11 alle 14. Le classi 1 N- Il N e 1-0 costituiscono un gruppo; le classi 111 N- Il 0 e 1110 formano l'altro. Nell'ambito di ogni gruppo saranno formati 5 sottogruppi ( equieterogenei per capacità e temperamento ), ciascuno corrispondente ad un modulo di laboratorio di 18 ore ( 3 ore x 6 settimane ). I moduli saranno interscambiabili, così da permettere a ciascun gruppo di alunni di partecipare a tutte le cinque attività
previste. Al termine di ciascun modulo verranno effettuate prove di verifica per valutare la validità
dell'attività svolta e tali prove saranno, infine, sottoposte ad un’analisi statistica ( nelle tre settimane
eventualmente rimanenti ) : il monitoraggio finale sarà utile per la conferma o l'eventuale modifica
dei moduli effettuati ( si potrebbe ipotizzare, per esempio, una progressione annuale dei laboratori
modulari ).
MODULI DI LABORATORIO E INSEGNANTI UTILIZZATI
LABORATORIO DOCENTI I GRUPPO DOCENTI II GRUPPO
Laboratorio di cineforum Apuzzo-Iaione Alfieri – Marsilia Laboratorio Scientifico –
Informatico Bellis – Marchese Bellis – Marchese
Laboratorio di espressione motoria e sportiva Vitale Vitale
Laboratorio di botanica illustrata e giardinaggio Ferrante – Troise Ferrante – Troise
Laboratorio creativo - operativo D’Attoli – Del Grosso Del Grosso –De Luca
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S.M.S. “S. DI GIACOMO”– NAPOLI DISTRETTO 046
CENTRO TERRITORIALE PERMANENTE
PER L’ISTRUZIONE E LA FORMAZIONE IN ETÀ ADULTA
Il centro territoriale permanente presso la S.M.S. “S. DI GIACOMO” è costituito da due moduli:
1° MODULO PRESSO L’ISTITUTO
2° MODULO PRESSO L’OSPEDALE PSICHIATRICO
GIUDIZIARIO ”S. EFRAMO” DOCENTI DOCENTI
ACCARDO EMILIA, CAIAZZO LUISA
ESPOSITO M.LUISA, LAGONIA ANTONIO
ROCCO RODOLFO, VINO MARIA
APREA MICHELE, D’ALESSIO ANTONIO
DAMIANO MARIA PIA,
DE LUCA PICIONE GIUSEPPE LUCA
1° MODULO
RECUPERARE E FORMARE… VERSO LA RICONQUISTA INTEGRALE ED INTEGRATA DELLA PERSONA
IL FLUSSO D’UTENZA RELATIVO ALL’ANNO SCOLASTICO 2001/2002
IL C.T.P. OFFRE
CORSI COMPLETAMENTE GRATUITI (EX 150 ORE) PER IL CONSEGUIMENTO DI
LICENZA ELEMENTARE e LICENZA MEDIA
TARGET
A
CORSI SEMIGRATUITI TARGETS A-B-C
CORSI A PAGAMENTO TARGETS
B-C
CORSI REGIONALI TARGETS A- B-C
ISCRITTI PER LA LICENZA MEDIA 199
ISCRITTI AL LABORATORIO D’INFORMATICA 180
ISCRITTI AL LABORATORIO DI CERAMICA 23
ISCRITTI AL LABORATORIO DI LINGUA INGLESE 87
ISCRITTI AL LABORATORIO DI NUTRIZIONE 24
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PREMESSA
Partendo dalle esperienze degli anni scolastici tra il 19997 ed il 2002, durante i quali presso la s.m.s “s. di giacomo” le ex 150 ore si sono trasformate in centro territoriale permanente, per l’istruzione e la formazione in età adulta, i docenti hanno approntato il seguente progetto in cui tale centro si configura specificamente a seguito di monitoraggio effettuato sul territorio, luogo di lettura dei bisogni dello stesso, di progettazione, documentazione ed attivazione delle iniziative di istruzione e formazione in età adulta nell’ambito del 46° distretto scolastico. Il centro è ubicato in una zona ad alta densità di popolazione, al centro di un’area che abbraccia quartieri come San Carlo all’Arena, Sanità, s. Pietro a Patierno, Materdei, Capodimonte, la cui utenza risulta così mcomposta: disoccupati, sottoccupati iscritti nelle liste L.S.U. corsisti, soprattutto minori, a rischio, extracomunitari, casalinghe, nonché alunni già in possesso di strumentalità di base ma desiderosi di arricchire ed approfondire le proprie conoscenze al fine di migliorarsi nell’attività lavorativa. Gli interventi finora effettuati si sono proposti come obiettivo finele le creazione di una sinergia tra le forze della scuola e del territorio. Il centro si sta attivando per stabilire protocolli d’intesa con vari enti locali, avendone già stipulato uno con l’Assessorato all’Educazione del Comune di Napoli, per promuovere, valorizzare e diffondere nel campo educativo, culturale, giovanile e sociale, lo sviluppo di una cultura moderna, europea, fautrice di azioni miranti alla legalità. Il progetto educativo promosso dai docenti del C.T.P., si articolerà tenendo presente le attività già sperimentate nell’anno scorso:
1. Attività di accoglienza e di ascolto
2. Analisi dei bisogni dei singoli corsisti
3. Definizioni di itinerari formativi che identifichino obiettivi riconoscibili sulla
base della situazione individuale
4. Creazione di gruppo di interesse e di approfondimento
5. Raccordo organizzativo e didattico con l’ e.d.a.
6. Raccordo organizzativo con enti locali ed istituzioni
7. Raccordo con enti ed agenzie non statali
8. Tutoraggio e valutazione individuali
9. Orientamento professionale (bilancio delle competenze-esperto della regione
campania)
10. Partecipazione a progetti dell’unione europea
11. Promozione e gestione delle iniziative d’istruzione e formazione presso
l’istituto ospedaliero s.eframo (offerta di competenze didattiche, tecniche e
laboratoriali).
25 di 35
Tra i vari ambiti relativi alla progettualità si ripropongono i seguenti aspetti:
1. flessibilità dell’orario delle lezioni: l’orario delle attività didattiche darà modulato in
relazione alle esigenze dei corsisti, tra i quali molti sono adulti impeganti in attività
lavorative.
2. articolazione flessibile del gruppo classe: analogamente i corsisti impegnati nel progetto
saranno divisi in gruppi di lavoro sulla base di prerequisiti e motivazioni.
Visti i risultati conseguiti nel 1999/2000, 2000/2001 e 2001/2002 relativi a:
1. collaborazione con reti di scuole e soggetti esterni:
Progetto anticamorra, realizzato con il contributo della Regione Campania ed il
patrocinio del Comune di Napoli, in rete con gli Istituti: I.T.S.A.S. “E. DI SAVOIA”,
S.M.S. "BORDIGA II”, S.M.S. "SALVATORE DI GIACOMO", S.M.S. "NOSENGO”,
S.M.S. “PERGOLESI”, S.M.S.”VIRGILIO IV” S.M.S.”DE FILIPPO”
S.M.S.”LOMBARDO RADICE”, 88° C.D. “DE FILIPPO”. Gli interventi formativi e la
produzione di materiale informativo sono stati realizzati in collaborazione con gli esperti
dell’Agenzia Didattica Campana, con interventi regionali (partecipazione a Galassia
Gutenberg, collaborando al convegno EDUCARE ALA LEGALITÀ con il patrocinio
dell’Assessorato alla Cultura de4lla Regione Campania).
2. Attività di orientamento in sintonia con le attività dei settori “Orientamento
Professionale” ed O.R.M.E.L. della Regione Campania sono stati realizzati stages curati
dagli esperti dell’Agenzia Didattica Campana, collegandosi al progetto comunitario
I.P.S.O.S., in partenariato con le strutture regionali.
26 di 35
Il Centro Territoriale Permanente Prevede per l’anno scolastico 2002/2003, la realizzazione di un progetto che, sulla scia dei suddetti risultati, rafforzi la posizione del Centro come polo di recupero e formazione che possa agire su un territorio e su istituzioni dove è tangibile il disagio ed il bisogno di integrazione ad un contesto sociale di normalità, soprattutto là dove è presente un tasso di dispersione scolastica elevato ed una notevole presenza di semi-analfabeti. Finalità precipua di questo progetto sarà, partendo dal monitoraggio sul territorio, la formazione base per il miglioramento culturale e professionale, mirata all’introduzione nel mondo lavorativo, attraverso il passaggio dal “sapere” al “saper fare”. Si ribadisce che il motivo essenziale per la creazione di questo progetto è la considerazione che l’educazione al metodo di lavoro, non è trasmissione e ricezione passiva di contenuti e discipline, bensì la trasformazione dell’utente in protagonista, trasmettendogli la capacità di operare grazie anche all’uso ed alla conoscenza di mezzi multimediali, fondamentali per l’inserimento nella realtà sociale in cui egli stesso si muove. Obiettivo primario della scuola è quello di mettere a proprio agio gli alunni, consentendo loro, attraverso vari modi di comunicazione, di crescere “culturalmente ed intellettualmente”. Queste parole sono tanto più valide se rivolte ad un utente adulto che ha lasciato la scuola nda più o meno tempo ma che da essa, ora, si aspetta un aiuto essenziale per la propria formazione sia culturale sia, perché no, professionale. Obiettivo fondamentale del progetto “RECUPERARE E FORMARE…verso la riconquista integrale ed integrata della persona” è quello di offrire all’utenza un pacchetto formativo che abbia come finalità la formazione della persona e del cittadino. Per tale scopo sarà indispensabile, partendo dall’analisi dei bisogni (come da monitoraggio allegato), l’individuazione ed l’integrazione della personalità sociale dei corsisti:
27 di 35 TARGETS
TARGET A
CORSISTI NON IN POSSESSO
DI TITOLO ED EXTRACOMUNITARI
TARGET B
CORSISTI IN POSSESSO
DI TITOLO ED EXTRACOMUNITARI
TARGET C
CORSISTI IN POSSESSO DI
COMPETENZE FORTI ED EXTRACOMUNITARI
AC
QU
ISIZ
ION
E F
OR
MA
ZIO
NE
DI B
ASE
SPECIALIZZAZIONE
ARRICCHIMENTO
PROGETTI FINANZIABILI ATTRAVERSO
1. Fondi del C.T.P.
LEZIONE
FRONTALE PER LIVELLI
A CLASSI APERTE
LABORATORI
FALEGNAMERIA (oggettistica-cornici) CERAMICA
INFORMATICA
PRE-STAMPA
MUSICA
MIS.7,3: DONNE AL MERCATO DEL LAVORO
LABORATORI
LABORATORI
LINGUA INGLESE 2
LINGUA ITALIANA 2 NUTRIZIONE 2 INFORMATICA 2
(Patente Europea)
LINGUA INGLESE 1
LINGUA ITALIANA 1 (corsi brevi)
CERAMICA
FALEGNAMERIA (oggettistica-cornici)
NUTRIZIONE 1
INFORMATICA
MUSICA
2. Fondi C.I.P.E.3. Fondi P.O.R.
4. Fondi P.O.N.
28 di 35
BISOGNI FORMATIVI DEI TRE TARGET
A) ACQUISIRE FORMAZIONE
B) SPECIALIZZARSI
C) ARRICCHIRSI DI BASE
Il progetto, pur avendo come finalità ultima l’educazione alla comunicazione, si articolerà in
maniera da rispettare i suddetti target
A) Licenza Media (didattica frontale e laboratoriale)
B) Già in possesso di licenza (formazione, orientamento allo studio ed al lavoro,
didattica laboratoriale)
C) In possesso di forti competenze (arricchimento, riorientamento al mondo del
lavoro, didattica laboratoriale)
I docenti, quindi, articoleranno i loro percorsi formativi a seconda del target al quale gli
interventi sono rivolti.
LINEE DI PROGETTAZIONE
Questi gli obiettivi della progettazione didattica per gli adulti:
• Alfabetizzazione culturale e funzionale
Diritto all’istruzione
• Consolidamento e promozione culturale
Diritto all’orientamento
• Rimotivazione e riorientamento
Diritto al riorientamento
• Acquisizione e consolidamento di conoscenza e competenze specifiche
Diritto alla formazione
29 di 35 TARGET A: NON IN POSSESSO DI TITOLO
1. ALFABETIZZAZIONE PRIMARIA: analfabeti ed extracomunitari
2. ALFABETIZZAZIONE CULTURALE:
• trova i contenuti nei saperi minimi (saper leggere, scrivere, fare i calcoli) attraverso esperienze socializzanti
3. ASSI DI INTERVENTO:
• Linguaggio italiano • Linguaggio anglosassone nell’ambito della cultura europea
• Alfabetizzazione alla multimedialità
• Educazione alla comunicazione • Educazione alla legalità • Educazione ambientale (visite guidate sul territorio ed ai beni culturali) • Protezione civile • Educazione alla nutrizione
O.P.G. “S. EFRAMO”
• Alfabetizzazione per extracomunitari
4. ALFABETIZZAZIONE FUNZIONALE: Lettura ed adeguata integrazione alla vita sociale (individuazione delle esigenze del corsista attraverso un percorso di orientamento) ASSI DI INTERVENTO:
• unità didattiche capitalizzabili
30 di 35 TARGET B: IN POSSESSO DI TITOLO DI STUDIO. I corsisti appartenenti a questo target saranno sottoposti, nella fase iniziale, all’analisi delle competenze attraverso lo strumento del bilancio delle stesse. Tale fase consentirà di proporre a ciascun corsista un percorso adeguato alle competenze pregresse. Consolidamento culturale attraverso il potenziamento dei contenuti (sviluppare, sulle abilità già in possesso, nuove conoscenze) ASSI DI INTERVENTO:
• Singole discipline ed attività laboratoriali • Promozione culturale
Diventare fruitori più consapevoli dell’offerta formativa e lavorativa presente sul territorio, attraverso un raccordo con enti ed istituzioni ASSI DI INTERVENTO: Formazione
• Raccordi con enti ed associazioni locali per orientarsi Lavoro
ORIENTAMENTO FORMATIVO:
A) Istituzioni pubbliche
B) Università
C) Associazioni
ORIENTAMENTO FORMATIVO:
A) Enti no profit
B) Artigianato
C) Piccole e medie imprese
D) Uffici di collocamento
31 di 35 TARGET C: IN POSSESSO DI COMPETENZE FORTI I corsisti appartenenti a questo target saranno sottoposti, nella fase iniziale, all’analisi delle competenze attraverso lo strumento del bilancio delle stesse. Tale fase consentirà di proporre a ciascun corsista un percorso adeguato alle competenze pregresse. Interagire con i corsisti in possesso di competenze forti (diplomati e laureati anche extracomunitari), proponendo un percorso individualizzato di spendibilità delle competenze con percorsi a forte specializzazione finalizzati a:
A) Acquisizione della lingua italiana (per extracomunitari)
Formazione Rimotivazione e riorientamento
Lavoro
B) Uso del computer e software specialistici
Tutte le varie opzioni prevedono un coinvolgimento dei corsisti proponendo loro, in alcuni casi, attività di tutoraggio all’interno di gruppi di lavoro. ASSI DI INTERVENTO: percorsi di
A) • corsi di lingua italiana • corsi di orientamento
B) • informatica • linguistici • giornalismo • educazione ambientale
Il progetto, pur avendo come finalità ultima l’educazione alla comunicazione, si articolerà in maniera tale da tener presente i bisogni dei suddetti tre targets d’utenza, per cui ogni docente si inserirà in esso secondo i seguenti percorsi formativi: Tali percorsi rispecchiano quel piano formativo che ha come obiettivo globale la formazione dell’individuo nella prospettiva europea della futura società del terzo millennio.
DIDATTICA FRONTALE
DIDATTICA
LABORATORIALE
ORIENTAMENTO SCOLASTICO E
PROFESSIONALE
32 di 35
RACCORDO CON ENTI ED ISTITUZIONI
I.T.I.S. “GALILEO FERRARIS”
COMUNE DI NAPOLI UFFICIO DEL LAVORO
AGENZIA ITALIA-LAVORO
M“MA
RE
PR
CENTRO N.O.C. (Nucleo Operativo
Capodimonte)
S.M.S.
“S. DI GIACOMO”
GIONE CAMPANIA I
OVINCIA DI NAPOLI C
EXTR
A.S.L. NAPOLI
SOVRIARCHIT
AMB
ASSOCIAZIONI INDUSTRIALI
SALESIANI “BOSCO
AGENZIA DIDATTICA CAMPANA
ISTITUTO AGISTRALE RGHERITA DISAVOIA”
.T.C. “CARUSO
ENTRO NEA ACOMUNITARI
NT. AI BENI ETTONICI E IENTALI
DON ”
33 di 35 RAPPORTI CON ENTI ED ISTITUZIONI
Nel corso degli anni scolastici1999/2000, 2000/2001, 2001/2002, il C.T.P. “S. Di Giacomo” , in ottemperanza alle circ. M. 455/97, 456/98 ed alla Direttiva N. 22 DEL 6/2/2001, si è proposto come luogo di lettura dei bisogni del territorio relativo al 46° distretto, promuovendo una serie di rapporti con enti ed istituzioni con la finalità di attivare progetti educativi e formativi con enti esterni articolati secondo queste direttrici:
LIVELLO TERRITORIALE
LIVELLO LOCALE
LIVELLO REGIONALE
LIVELLO NAZIONALE
LIVELLO COMUNITARIO
Consiglio circoscrizionale
Comune di Napoli
• Assessorato all’educ.ne
• Assessorato all’identità
Sovrintendenza
Regionale scolastica
M.I.U.R.
• Ufficio studi
Unione
Europea • 22’ commissione
Centri sociali comunali
Provveditorato agli studi • Uff. stampa • Uff. IRIS • Uff. EDA • Uff. personale
Regione Campania
• Sett. Istruzione e cultura
• Sett. orient. Professionale
• Sett. ormel • Sett.polit.
giovanili • Sett. Form.
professionale
Ministero del Lavoro
• Ufficio Prov. del Lavoro
Ministero della Ricerca
Francese • Università di
Parigi • Accademia
di Creteil
Associazioni culturali
Ist. Psichiatr. Giudiziario ”S. Eframo”
Sovrintendenza ai Beni
Architettonici
Associazioni
Sindacali
Ministero del Lavoro Belga • Centro per la
form. adulti Chiesa di S.Eframo Vecchio
CENTRO N.O.C. (Nucleo Operativo Capodimonte)
Periodico “Progetto
Campania”
Associazione Naz. Dirigenti
Scolastici
46° Distretto scolastico
CENTRO N.E.A.
Agenzia Didattica Campana
Agenzia Italia Lavoro
Circoli didattici
CENTRO C.A.S.A.
Scuole medie inferiori
I.T.S.A.S. “E. di Savoia
Scuole medie superiori
Chiesa dei Cappuccini
Provincia di Napoli
• Asses.Politiche Formative
34 di 35 ATTIVITÀ PROGETTUALI
• Progetto Lotta Alla Dispersione 2003/2004 A cura dell’Assessorato all’Educazione del Comune di Napoli La S.M.S. "Salvatore Di Giacomo" è scuola polo per l’Area Collinare (Quartieri Arenella, Avvocata, Stella S.Carlo, Vomero) Beneficiario: S.M.S. Tutte Le Sezioni.
• Progetto Pilota Due A cura dell’ INValSi (Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema dell’Istruzione); M.I.U.R. (Ministero dell’Istruzione dell’università e della Ricerca) Beneficiario: S.M.S. Tutte Le Sezioni.
• Progetto P.O.N. A cura della Commissione Europea
Autorità di Gestione del Programma Operativo Nazionale Scuola; Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Dipartimento per
lo sviluppo dell’istruzione Beneficiario: S.M.S. Tutte Le Sezioni. Presentati 2 formulari per la Misura 3 azione 3.1 (annualità 2003 e 2004)
• Progetto P.O.N. A cura della Commissione Europea
Autorità di Gestione del Programma Operativo Nazionale Scuola; Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Dipartimento per
lo sviluppo dell’istruzione Presentati 8 formulari per la Misura 6 Azione 6.1 “Educazione Permanente”
(annualità 2003 e 2004) Beneficiario: Centro Territoriale Permanente
• Progetti Fondi Cipe A cura dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Beneficiario: Centro Territoriale Permanente Presentati 6 formulari ad integrazione del progetto di alfabetizzazione Funzionale
• Piano Nazionale di Formazione degli Insegnanti sulle Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione
A cura del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Beneficiario: S.M.S. e C.T.P. (20 docenti ammessi)
• Progetto di Sperimentazione Musicale A cura dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Campania
Beneficiario: S.M.S. sezione B.
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