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SCUOLA PRIMARIA DI CASINA “Monsignor Francesco Gregori”
Una storia di Roberto Piumini
narrata in rima per giocare
con le parole, ma anche per
spiegare che ….
“Le persone care restano
sempre con noi.”
Il nonno di Mattia sdraiato sul letto
ormai non aveva il respiro nel petto
tutti erano intorno a fargli compagnia
ma lui da lì voleva andare via.
Il nonno propose a Mattia un giretto,
con stupore si alzoò da letto;
aprirono la porta senza disturbare
e un dolce viaggio iniziarono a fare.
Fuori si ritrovarono davanti ad una
pianura
con un fiumicello pieno di acqua pura,
ma montagne non c’erano intorno
e difficile era la strada del ritorno.
Di là dal fiume un cavallo pascolava,
e la folta coda scodinzolava
Mattia e il nonno lo chiamarono Brigante
perché la sua coda era scattante.
Cammin facendo incontrarono un canale,
vi entrarono senza farsi male,
le tasche dei pantaloni allargarono
e i pesciolini senza esca pescarono.
Più avanti si ritrovarono vicino a un
ponte
ma difficile era scegliere le strade che
avevano di fronte,
Mattia scelse quella del ponte senza
monetina
perche la strada dei campi era carina.
Finalmente il ponte attraversarono
E un grande paese avvistarono
Mattia si sentiva una strana sensazione
il nonno si rimpiccioliva, che emozione!!
Mattia e il nonno arrivati nel paesino
sull’alto campanile volevano arrivare
ma un guardiano li bloccò al primo
scalino
e disse loro che per salire dovevano
pagare.
Grazie al gioco della morra son saliti sul
campanile,
dall’alto del paesino appariva tutto sottile
in mezzo alla piazza c’era un gran
mercato
a una brezza delicata hanno respirato.
Nonno e nipotino con la cravatta
andarono al mercato,
mela e pannocchia hanno comprato;
il nonno cominciava a sentirsi leggero
ma stava bene: si sentiva tutto intero.
Mattia e il nonno si trovarono davanti al
ponte,
lontano era da loro, anche se sembrava di
fronte.
All’orizzonte videro Brigante e tanti
girasoli
Come per magia non si sentirono più soli.
Il sole in cielo era raggiante,
e per poter arrivare dal cavallo Brigante
il campo di girasoli dovevano
attraversare,
ma grazie al filo di lana tutto riuscirono a
superare.
Per avvicinarsi al cavallo lentamente
un’idea si accese nella mente:
due morsi diedero alla mela,
il cavallo sentì il profumo del frutto
e a loro si avvicinò del tutto.
Fu così che Mattia e il nonno, il cavallo
trovarono,
con una mela morsicata lo pescarono:
Brigante abboccò
e con loro se ne andò.
Il nonno e Mattia salirono in groppa a
Brigante,
fra alberi e prati il cavallo li conduceva,
Mattia tutto per sé voleva Brigante
ma il cavallo al mondo apparteneva.
Con Brigante arrivarono vicino al mare,
ma stanchi, il cavallo vollero
abbandonare.
Il nonno intanto sempre più piccolo
diventò
preoccupato era Mattia che andasse via
ma con un gioco lo tranquillizzò.
Sulla spiaggia una cosa strana vide Mattia
una cavalletta trasparente
che dentro non aveva niente:
il corpo grande era andato via.
Poi per trovare il tesoro fecero un
giochino
e misero la cavalletta in uno scatolino.
Con la mappa nella mano
una buca scavarono piano, piano:
un baule vuoto trovarono,
ma vicino una moneta d’oro i pirati
lasciarono.
Dalla nave scesero i pirati,
sembravano tanti nanetti arrabbiati;
il nonno sempre più piccolo non poteva
fuggire,
Mattia lo prese in
braccio per non farlo
soffrire,
ma ugualmente in
prigione andarono a
finire.
Nella prigione il tempo trascorreva lento
noia e paura aveva Mattia,
da lì voleva scappare via,
il nonno che capì la situazione,
a Mattia raccontò una storia con
passione.
Imprigionati nella torre, affamati erano,
ma solo la pannocchia possedevano;
al nonno un’idea arrivò….
Sulla finestra, al calore del sole, mise il
mais che scoppiettò
e pop-corn diventò…
Prima di cadere nel sonno
un’idea venne al nonno
il tiro alla fune con i pirati
per scappare nei prati!!!!
Con il tiro alla fune la finestra crollò
e una nube di polvere diventò.
Il nonno e Mattia fuggirono dalla prigione,
il bimbo con il nonno in braccio aveva il
fiatone,
dietro i pirati li inseguivano ma sempre
più forte loro correvano.
Mattia e il nonno
osservarono il
mondo.
Mentre il sole
tramontava tondo,
tondo:
si intravvedevano
già le stelle
così luminose e
belle
Mattia teneva nella
manina
Il nonno grande
come una mentina
Poi con forza la
mano si annusò
E invisibile il nonno
diventò
Dentro al cuore di Mattia era andato,
mai più si sarebbe allontanato.
Mattia ritornò a casa e la porta aprì,
sul letto era il corpo immobile del nonno
ma la vocina dentro di lui non sparì
gli diceva che era lì anche nel sonno.
Mattia capì…
.
Una persona che amiamo
quando dal mondo se ne va
sempre viva nel nostro cuore rimarrà.