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Cara/o amica/o,Cara/o amica/o,Cara/o amica/o,Cara/o amica/o,
questa sera con la gioia del vino nuovo o con Maria che indica Gesù come colui che può fare qualche cosa di grande per la tua vita. Ogni giorno ricevi tanti messaggi, quasi da ubriacarti. Sei anche contenta/o di trovarvi in mezzo ad una bufera di mille saluti: vuol dire che sei in compagnia di molti amici.
Questa sera arriva anche Maria per dirti: c’è un messaggio che pure io vorrei affidarti, che ti potrebbe far piacere. So che attendi di fare una festa come si conviene, senza che manchi nulla per stare bene in compagnia. Ed aggiunge: sappi che Gesù ti può aiutare perché la festa riesca bene, dalla quale ripartire non stanca/o ma rinfrancata/o, con il cuore gonfio di gioia. Arriva perfino a dirti: “Qualsiasi cosa vi dica, fatela”. Maria è una madre che ha scoperto che suo Figlio ha davvero una parola unica da dire, anche alla tua vita. Noi del Seminario ti auguriamo di fidarti di questo Figlio e far tesoro di ogni parola che lui dice. E’ sulla sua parola che noi siamo in Seminario per diventare presbiteri, il cuoi compito è proprio quello di far “correre” la sua parola. Non ti abbiamo mai chiesto niente, ora approfittiamo per chiederti una tua preghiera per noi. Grazie,
don Giosuè, gli altri educatori e i seminaristi
Seminario Diocesano
di Concordia-Pordenone
MARIA SERBAV
A
MARIA SERBAV
A
MARIA SERBAV
A
MARIA SERBAV
A
NEL SUO CU
ORE
NEL SUO CU
ORE
NEL SUO CU
ORE
NEL SUO CU
ORE
TUTTE QUE
STE COSE
TUTTE QUE
STE COSE
TUTTE QUE
STE COSE
TUTTE QUE
STE COSE
Fate quello Fate quello Fate quello Fate quello che vi diràche vi diràche vi diràche vi dirà
1
Nello Scrigno della Vita
RITO DELL’ASPERSIONERITO DELL’ASPERSIONERITO DELL’ASPERSIONERITO DELL’ASPERSIONE
Canto di invocazioneCanto di invocazioneCanto di invocazioneCanto di invocazione
Effonderò il mio Spirito TM: F. Frisina
Rit. Effonderò il mio Spirito su ogni creatura,
effonderò la mia gioia,
la mia pace sul mondo.
Vieni o Spirito consolatore,
vieni, effondi sul mondo la tua dolcezza. Rit.
Vieni e dona ai tuoi figli la pace,
vieni e donaci la tua forza. Rit.
Vieni, o Spirito Onnipotente,
vieni e crea negli uomini un cuore nuovo. Rit.
2
PER INCOMINCIARE PER INCOMINCIARE PER INCOMINCIARE PER INCOMINCIARE
AD APRIRE LO SCRIGNOAD APRIRE LO SCRIGNOAD APRIRE LO SCRIGNOAD APRIRE LO SCRIGNO
diacono Cari fratelli e sorelle, con la benedizione dell’acqua noi
facciamo memoria di Cristo, acqua viva, e del sacramento della
nostra rinascita dall’acqua e dallo Spirito Santo. Nel giorno del
Battesimo, infatti, siamo rinati come figli di Dio Padre e
membra vive della Chiesa, mentre lo Spirito è disceso su di noi
per colmarci dei suoi doni e guidarci alla pienezza della vita,
nella sequela di Gesù Cristo. Ringraziamo il Signore per questo
dono inestimabile e chiediamo il suo aiuto, perché siamo
capaci di realizzare nella vita ciò che abbiamo ricevuto nella
fede.
Noi ti lodiamo, o Dio creatore,
che nell’acqua e nello Spirito
hai dato forma e volto all’uomo e
all’universo.
tutti Gloria a te, Signore!
diacono Noi ti benediciamo, o Cristo,
che dal petto squarciato sulla croce
hai fatto scaturire i sacramenti della
nostra salvezza.
tutti Gloria a te, Signore!
diacono Noi ti glorifichiamo, o Spirito Santo,
che dal grembo battesimale della Chiesa
ci hai fatto rinascere come nuove creature.
tutti Gloria a te, Signore!
diacono Dio onnipotente
che nei santi segni della nostra fede
rinnovi i prodigi della creazione e della redenzione,
benedici ���� quest’acqua
e fa’ che tutti i rinati nel Battesimo
siano annunziatori e testimoni della Pasqua
che sempre si rinnova nella tua Chiesa.
Per Cristo nostro Signore.
tutti Amen.
diacono Ravviva in noi, Signore,
nel segno di quest’acqua benedetta,
il ricordo del Battesimo
e l’adesione a Cristo Signore,
crocifisso e risorto per la nostra salvezza.
tutti Amen.
3
Accoglienza della ParolaAccoglienza della ParolaAccoglienza della ParolaAccoglienza della Parola
Lode e gloria a Te
Lode e gloria a Te.
Lode e gloria a Te
Luce del mattino.
Lode e gloria Te!
M'ha fatto camminare
m'ha fatto camminare
per questo canto:
lode e gloria a Te!
4
ASCOLTO DELLA ASCOLTO DELLA ASCOLTO DELLA ASCOLTO DELLA
PAROLAPAROLAPAROLAPAROLA
Canto per l’aspersioneCanto per l’aspersioneCanto per l’aspersioneCanto per l’aspersione
Come il cervo
Rit. Come il cervo va all'acqua viva,
io cerco te ardentemente: io cerco te, mio Dio!
Di te, mio Dio, ha sete l'anima mia!
Il tuo volto, il tuo volto, Signore, quando vedrò? Rit.
Mi chiedono e mi tormentano: dov'è, dov'è il tuo Dio?
Ma io spero in te: sei tu la mia salvezza! Rit.
Il cuore mio si strugge quando si ricorda della tua casa.
Io cantavo con gioia le tue lodi. Rit.
A te penso e rivedo quello che hai fatto per me:
grandi cose, Signore, mio Dio. Rit.
Ti loderò, Signore e ti canterò il mio grazie.
Tu sei fresca fonte, l'acqua della mia vita. Rit.
Lode e gloria...
Lodatelo nel tempio
lodatelo nel ciel,
io sempre canto:
lode e gloria a Te!
Lode e gloria...
5
Dal Vangelo secondo Giovanni Dal Vangelo secondo Giovanni Dal Vangelo secondo Giovanni Dal Vangelo secondo Giovanni (2,1-12)
l terzo giorno vi fu una festa di nozze a Cana di
Galilea e c’era la madre di Gesù. 2Fu invitato alle
nozze anche Gesù con i suoi discepoli. 3Venuto a
mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: «Non
hanno vino». 4E Gesù le rispose: «Donna, che vuoi
da me? Non è ancora giunta la mia ora». 5Sua
madre disse ai servitori: «Qualsiasi cosa vi dica, fatela». 6Vi erano là sei anfore di pietra per la purificazione rituale dei
Giudei, contenen. ciascuna da o/anta a centoven. litri. 7E Gesù
disse loro: «Riempite d’acqua le anfore»; e le riempirono fino
all’orlo. 8Disse loro di nuovo: «Ora prendetene e portatene a
colui che dirige il banche/o». Ed essi gliene portarono. 9Come
ebbe assaggiato l’acqua diventata vino, colui che dirigeva il
banche/o – il quale non sapeva da dove venisse, ma lo
sapevano i servitori che avevano preso l’acqua – chiamò lo
sposo 10
e gli disse: «Tu= me/ono in tavola il vino buono
all’inizio e, quando si è già bevuto molto, quello meno buono. Tu
invece hai tenuto da parte il vino buono finora». 11
Questo, a Cana di Galilea, fu l’inizio dei segni compiu. da
Gesù; egli manifestò la sua gloria e i suoi discepoli crede/ero in
lui. 12
Dopo questo fa/o scese a Cafàrnao, insieme a sua madre,
ai suoi fratelli e ai suoi discepoli. Là rimasero pochi giorni.
6
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SPAZIO PER I TUOISPAZIO PER I TUOISPAZIO PER I TUOISPAZIO PER I TUOI
APPUNTIAPPUNTIAPPUNTIAPPUNTI
7
Canto di esposizioneCanto di esposizioneCanto di esposizioneCanto di esposizione
Anima di Cristo TM: RnS
Anima di Cristo santificami,
corpo di Cristo salvami.
Sangue di Cristo inebriami,
acqua del costato lavami.
Rit. Lode a te per la tua immensa carità,
lode a te: tu ti doni a me,
Lode a te per la tua immensa carità,
o Signor, io mi dono a te.
Passione di Cristo confortami,
o buon Gesù esaudiscimi.
Nelle tue piaghe nascondimi,
non permetter ch’io mi separi da te. Rit.
Dal maligno difendimi,
nell’ora della morte chiamami.
E comandami di venire da te,
con i santi tuoi adorarti. Rit.
ADORAZIONEADORAZIONEADORAZIONEADORAZIONE
EUCARISTICAEUCARISTICAEUCARISTICAEUCARISTICA
8
Canoni di AdorazioneCanoni di AdorazioneCanoni di AdorazioneCanoni di Adorazione
Ubi caritas TM: Taizè
Ubi caritas et amor,
ubi caritas Deus ibi est.
Ora puoi decidere come continuare la preghiera. Di seguito potrai scegliere tre “ strade” che ti proponiamo:
L’INCROCIOL’INCROCIOL’INCROCIOL’INCROCIO
* ADORAZIONE SILENZIOSA ADORAZIONE SILENZIOSA
* CONDIVISIONE DI GRUPPOCONDIVISIONE DI GRUPPO
* COLLOQUIO O CELEBRAZCOLLOQUIO O CELEBRAZIONE DEL IONE DEL
SACRAMENTO DELLA RICSACRAMENTO DELLA RICONCILIAZIONEONCILIAZIONE
Per orientarti puoi utilizzare la piantina che trovi a pagina 21
Tu sei Re
Tu sei Re.
Tu sei Re,
sei Re Gesù.
Noi eleviamo i nostri cuori.
Noi eleviam le nostre mani
rivolti verso il tuo trono,
lodando Te.
9
5 5 5 5 PASSI P
ER ENTR
ARE IN
PASSI P
ER ENTR
ARE IN
PASSI P
ER ENTR
ARE IN
PASSI P
ER ENTR
ARE IN
PREGH
IRA
PREGH
IRA
PREGH
IRA
PREGH
IRA
2222 SCEGLI LA POSIZIONE
SCEGLI LA POSIZIONE
SCEGLI LA POSIZIONE
SCEGLI LA POSIZIONE
CHE TI AIUTA DI PIÙ A PREGARE
CHE TI AIUTA DI PIÙ A PREGARE
CHE TI AIUTA DI PIÙ A PREGARE
CHE TI AIUTA DI PIÙ A PREGARE
puoi stare in piedi, s
eduto,
in ginocchio come ti
trovi meglio a
“sintonizzarti ” con L
ui.
1111
METTITI DI FRONTE AL SIGNORE
METTITI DI FRONTE AL SIGNORE
METTITI DI FRONTE AL SIGNORE
METTITI DI FRONTE AL SIGNORE
con gratitudine e riconoscenza,
anche oggi ti ha regalato una
giornata da vivere… digli grazie.
4444 AFFIDA AL SIGNORE
AFFIDA AL SIGNORE
AFFIDA AL SIGNORE
AFFIDA AL SIGNORE
LE PREOCCUPAZIONI
LE PREOCCUPAZIONI
LE PREOCCUPAZIONI
LE PREOCCUPAZIONI
CHE PORTI IN CUORE
CHE PORTI IN CUORE
CHE PORTI IN CUORE
CHE PORTI IN CUORE
pregare significa
condividere tutt
o
se stessi con un
Tu speciale.
VOLGI IL TUO PENSIER
VOLGI IL TUO PENSIER
VOLGI IL TUO PENSIER
VOLGI IL TUO PENSIERO O O O
UNICAMENTE A LUI
UNICAMENTE A LUI
UNICAMENTE A LUI
UNICAMENTE A LUI Prega così:
Signore, fa che tutte le mie azioni
siano rivolte solamente a te.
3333
IMMAGINA LA SCENA DE
IMMAGINA LA SCENA DE
IMMAGINA LA SCENA DE
IMMAGINA LA SCENA DEL VANGELOL VANGELOL VANGELOL VANGELO
Aiutati con l’immaginazione per osservare i protagonisti del Vangelo
e per provare i loro sentimenti.
5555
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Alcune provocazioniAlcune provocazioniAlcune provocazioniAlcune provocazioni
♦ Nelle nozze di Cana anche Maria è vigile a quello che accade e mancando il vino si preoccupa di mettersi a disposizione. Nel bisogno sei altrettanto solerte nel metterti a disposizione degli altri?
♦ Nonostante le parole dette da Gesù alla Madre, “Maria ordina
ai servi…..”. Convinto che la cosa sia giusta, sei tu altrettanto ostinato?
♦ Solo fare, senza metterci un po’ di cuore ed amore nel nostro
operato rende le nostre azioni insipidi e sterili. Sei convinto del tuo “fare il bene “? E quali sono le motivazioni più profonde?
♦ La mia vita con Gesù sicuramente cambia, “come il vino di
Cana”. Quale salto di qualità farà la tua vita se rimani con Lui?
♦ Nella vita non dobbiamo delegare agli altri le nostre scelte. In
Gesù vedi l’incontro con il fratello maggiore? Colui che anima la tua vita per arrivare a una gioia vera?
PER RIFLETTEREPER RIFLETTEREPER RIFLETTEREPER RIFLETTERE
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SANT’ AELREDO ABATESANT’ AELREDO ABATESANT’ AELREDO ABATESANT’ AELREDO ABATE
Dai «Discorsi» Accostiamoci alla sua sposa, accostiamoci alla sua madre; accostiamoci all'ottima sua serva. Tutto questo è la beata Maria. Ma che cosa faremo per lei? Quali doni le offriremo? Potessimo almeno darle quello che dobbiamo per debito! Noi le dobbiamo
onore, noi le dobbiamo servizio, noi le dobbiamo amore, noi le dobbiamo lode. Noi le dobbiamo onore perché è madre di nostro Signore. Infatti colui che non onora la madre, senza dubbio disonora il figlio. La Scrittura dice: « Onora tuo padre e tua madre» (Lv 20, 12, ecc.). Che cosa diremo dunque, fratelli? Non è forse ella nostra madre? Certo, fratelli, ella è veramente nostra madre. Per lei infatti siamo nati non al mondo, ma a Dio. Tutti noi, come ben sapete e credete, siamo stati nella morte, nella decrepitezza, nelle tenebre, nella miseria. Nella morte, perché avevamo perduto il Signore; nella decrepitezza perché eravamo nella corruzione; nelle tenebre perché avevamo perduto la luce della sapienza e così eravamo del tutto perduti. Ma per mezzo della beata Vergine Maria siamo nati molto meglio che non per mezzo di Eva, per il fatto che Cristo è nato da lei. Invece della decrepitezza abbiamo riacquistato la freschezza; invece della corruzione l'incorruzione; invece delle tenebre la luce. Ella è nostra madre, madre della nostra vita, madre della nostra incorruzione, madre della nostra luce. Dice l'Apostolo riguardo a nostro Signore: «Egli è diventato per noi sapienza, giustizia, santificazione e redenzione» (1 Cor 1, 30). Ella dunque, che è madre di Cristo, è madre della nostra sapienza, madre della nostra giustizia, madre della nostra santificazione, madre della nostra redenzione; perciò è per noi più madre della madre nostra secondo la carne. Dunque da lei abbiamo una natività migliore, perché da lei è la nostra santità, la nostra sapienza, la nostra giustizia, la nostra san�tificazione, la nostra redenzione. Dice la Scrittura: «Lodate il Signore nei suoi santi» (Sai 150, 1). Se nostro Signore si deve lodare per quei santi per mezzo dei quali opera miracoli e prodigi, quanto più è da lodare in colei nella quale fece se stesso, che è mirabile su tutte le cose mirabili.
12
SANTA GIUSEPPINA BAKSANTA GIUSEPPINA BAKSANTA GIUSEPPINA BAKSANTA GIUSEPPINA BAKHITA, HITA, HITA, HITA, VERGINE VERGINE VERGINE VERGINE
(Memoria liturgica: 8 febbraio)
Nasce nel Sudan nel 1869; rapita all'età di sette anni, venduta più volte, conosce sofferenze
fisiche e morali, che la lasciano senza un'identità. Sono i suoi rapitori a darle il nome di
Bakhita («fortunata»). Iniziò per Bakhita un’esistenza di privazioni, di frustate e di passaggi di
padrone in padrone. Poi venne tatuata con rito crudele e tribale: 114 tagli di coltello lungo il
corpo: “Mi pareva di morire ad ogni momento… Immersa in un lago di sangue, fui portata sul
giaciglio, ove per più ore non seppi nulla di me… Per più di un mese [distesa] sulla stuoia…
senza una pezzuola con cui asciugare l’acqua che continuamente usciva dalle piaghe
semiaperte per il sale”. Nel 1882 viene comprata a Kartoum dal console Italiano Calisto
Legnani. Nel 1885 segue quest'ultimo in Italia dove, a Genova, viene affidata alla famiglia di
Augusto Michieli e diventa la bambinaia della figlia. Quando la famiglia Michieli si sposta sul
Mar Rosso, Bakhita resta con la loro bambina, Alice, presso le Suore Canossiane di Venezia.
Ed ecco l’incontro con Cristo. La giovane viene ospitata nel Catecumenato diretto dalle Suore
Canossiane di Venezia (1888). “Circa nove mesi dopo, la signora Turina venne a reclamare i
suoi diritti su di me. Io mi rifiutai di seguirla in Africa… Ella montò sulle furie”. Nella questione
intervennero il patriarca di Venezia Domenico Agostini e il procuratore del re, il quale “mandò
a dire che, essendo io in Italia, dove non si fa mercato di schiavi, restavo… libera”. Il 9
gennaio 1890 riceve dal Patriarca di Venezia il battesimo, la cresima e la comunione e le
viene imposto il nome di Giuseppina, Margherita, Fortunata - che in arabo si traduce Bakhita.
Nel 1893, dopo un intenso cammino, decide di farsi suora canossiana per servire Dio che le
aveva dato tante prove del suo amore. Nel 1893 entra nel noviziato. “Pronunciate i santi voti
senza timori. Gesù vi vuole, Gesù vi ama. Voi amatelo e servitelo sempre così”, le dirà il
cardinal Giuseppe Sarto, nuovo Patriarca e futuro Pio X. Nel 1896 pronuncia i voti e si avvia
ad un cammino di santità. Cuoca, sacrestana e portinaia saranno le sue umili mansioni,
descritte e testimoniate dal recente e ben riuscito video prodotto dalla Nova-T, dal titolo “Le
due valigie, S. Giuseppina Bakhita”, con la regia di Paolo Damosso, la fotografia di Antonio
Moirabito e la recitazione di Franco Giacobini e Angela Goodwin. Il titolo si rifà alle parole
che Bakhita disse prima di morire: “Me ne vado, adagio adagio, verso l’eternità… Me ne
vado con due valigie: una, contiene i miei peccati, l’altra, ben più pesante, i meriti infiniti di
Gesù Cristo”. Donna di preghiera e di misericordia, conquistò la gente di Schio, dove rimase
per ben 45 anni. La suora di “cioccolato”, che i bambini provavano a mangiare, catturava per
la sua bontà, la sua gioia, la sua fede. Già in vita la chiamano santa e alla sua morte (8
febbraio 1947), sopraggiunta a causa di una polmonite, Schio si vestì a lutto.
13
IL SANTUARIOIL SANTUARIOIL SANTUARIOIL SANTUARIO
Le apparizioni della Madonna hanno sempre un perché. I suoi santuari racchiudono un mistero misericordioso e glorioso: tutti i santuari della Vergine sono belli,ricchi di fede e invitanti. Come diceva il papa PaoloVI i Santuari sono “cliniche dello Spirito”. Quando, nei Santuari, nel silenzio della quotidianità ci si avvicina alla cripta della Madonna, ci viene spontaneo aprire liberamente il cuore alla Madre di Gesù percependo l’incontro mistico di questo luogo.
La prodigiosa immagine della Madonna di Rosa è un modesto affresco del 1500 e rappresenta la
Madre di Dio in atto di offrire ai suoi devoti il Bambino Gesù benedicente. La sua storia è legata alle
vicende del fiume Tagliamento che a causa dei suoi straripamenti costrinse il villaggio di Rosa ad
occupare quattro nuove posizioni sulle sponde del fiume. L’immagine era custodita sotto l’atrio di
casa della famiglia di Giovanni Giacomuzzi. Il 2 febbraio 1655, festa della Presentazione di Gesù,
Maria Giacomuzzi fanciulla di 8 anni, soggetta a frequenti attacchi epilettici, durante la recita del
Santo Rosario viene rapita in estasi. Riavutasi racconta che la Madonna dal dipinto le ha così
parlato:” Io non sto bene in questo luogo ove si bestemmia mio Figlio!. Di a tuo padre che si ravveda e che mi faccia trasportare in una chiesa posta su una strada frequentata. Avverti anche gli abitanti della zona di astenersi dal peccato della bestemmia. Per causa di questa enorme empietà furono devastate dalla grandine le vostre campagne negli ultimi anni e stanno sospesi sul vostro capo castighi ancora più terribili. Fa quanto ti dico, e d’oggi in avanti non sarai più esposta agli attacchi del male, che finora ti ha molestato.” Le autorità ecclesiastiche e civili presero in considerazione il
fatto soltanto per le argomentazioni di un santo francescano, Padre Vitale Vitali, predicatore della
quaresima di quell’anno nel duomo di San Vito, il quale, ispirato, aveva preso a difendere la
veggente. Il trasporto della prodigiosa immagine nella chiesa di San Nicolò fuori le mura di San Vito
avvenne il 3 marzo 1655. Da subito si verificarono fatti miracolosi: “Oggi – scrive padre Vitali al
vescovo di Concordia – il 3 aprile 1655, è venuto da San Giovanni uno storpio con le stampelle.
Dopo aver pregato questa Vergine è stato risanato alla presenza di tutto il popolo.” Visto
l’insufficienza della chiesa ad accogliere tutti i pellegrini, nel secondo centenario dell’apparizione,
ebbe l’inizio della costruzione di un tempio più capace, inaugurato il 6 settembre 1868. I
bombardamenti del 31 dicembre 1944 e quello successivo del 22 marzo 1945 lo ridussero ad un
cumulo di macerie, ma l’immagine dopo faticose ricerche fu ritrovata intatta. L’8 settembre 1953
venne quindi posta la prima pietra del nuovo maestoso Santuario che fu benedetto e aperto al culto
nell’agosto del 1960 dal vescovo Mons. Vittorio De Zanche.
La chiesa a croce latina e la Cappella della Madonna è collocata sul lato sinistro del presbiterio e
costituisce Il centro artistico devozionale di tutto il santuario. L’immagine della Madonna troneggia sul
tabernacolo fra marmi policromi, eleganti colonne e angeli oranti. Di fronte vi è l’altare a S.
Giuseppe lavoratore e giovane falegname, quando ci si inginocchia tra i banchi di questa cappella
sembra d’essere accolti dalla piccola e universale famiglia di Nazareth.
Madonna di RosaMadonna di RosaMadonna di RosaMadonna di Rosa San Vito al T. (Pn)
14
Genesi 41, 46-49.53-57 Il faraone disse a Giuseppe: «Ecco, io ti metto a capo di tutto il paese d'Egitto». Poi Giuseppe si allontanò dal faraone e percorse tutto il paese d'Egitto. Durante i sette anni di abbondanza la terra produsse a profusione. Egli raccolse tutti i viveri dei sette anni, nei quali vi era stata l'abbondanza nel paese d'Egitto, e ripose i viveri nelle città, cioè in ogni città ripose i viveri della campagna circostante. Giuseppe ammassò il grano come la sabbia del mare, in grandissima quantità, così che non se ne fece più il computo, perché era incalcolabile. Poi finirono i sette anni di abbondanza nel paese d'Egitto e cominciarono i sette anni di carestia, come aveva detto Giuseppe. Ci fu carestia in tutti i paesi, ma in tutto l'Egitto c'era il pane. Poi tutto il paese d'Egitto cominciò a sentire la fame e il popolo gridò al faraone per avere il pane. Allora il faraone disse a tutti gli Egiziani: «Andate da Giuseppe; fate quello che vi dirà». La carestia dominava su tutta la terra. Allora Giuseppe aprì tutti i depositi in cui vi era grano e vendette il grano agli Egiziani, mentre la carestia si aggravava in Egitto. E da tutti i paesi venivano in Egitto per acquistare grano da Giuseppe, perché la carestia infieriva su tutta la terra.
TESTI BIBLICI TESTI BIBLICI TESTI BIBLICI TESTI BIBLICI
DI RIFERIMENTODI RIFERIMENTODI RIFERIMENTODI RIFERIMENTO
Atti degli Apostoli 10, 30-33 Cornelio allora rispose: «Quattro giorni or sono, verso quest'ora, stavo recitando la preghiera delle tre del pomeriggio nella mia casa, quando mi si presentò un uomo in splendida veste e mi disse: Cornelio, sono state esaudite le tue preghiere e ricordate le tue elemosine davanti a Dio. Manda dunque a Giaffa e fa' venire Simone chiamato anche Pietro; egli è ospite nella casa di Simone il conciatore, vicino al mare. Subito ho mandato a cercarti e tu hai fatto bene a venire. Ora dunque tutti noi, al cospetto di Dio, siamo qui riuniti per ascoltare tutto ciò che dal Signore ti è stato ordinato».
15
1 Libro di Samuele 16, 1-6 E il Signore disse a Samuele: «Fino a quando piangerai su Saul, mentre io l'ho rigettato perché non regni su Israele? Riempi di olio il tuo corno e parti. Ti ordino di andare da Iesse il Betlemmita, perché tra i suoi figli mi sono scelto un re». Samuele rispose: «Come posso andare? Saul lo verrà a sapere e mi ucciderà». Il Signore soggiunse: «Prenderai con te una giovenca e dirai: Sono venuto per sacrificare al Signore. Inviterai quindi Iesse al sacrificio. Allora io ti indicherò quello che dovrai fare e tu ungerai colui che io ti dirò». Samuele fece quello che il Signore gli aveva comandato e venne a Betlemme; gli anziani della città gli vennero incontro trepidanti e gli chiesero: «È di buon augurio la tua venuta?». Rispose: «È di buon augurio. Sono venuto per sacrificare al Signore. Provvedete a purificarvi, poi venite con me al sacrificio». Fece purificare anche Iesse e i suoi figli e li invitò al sacrificio. Quando furono entrati, egli osservò Eliab e chiese: «È forse davanti al Signore il suo consacrato?».
Giudici 6, 25-27 In quella stessa notte il Signore gli disse: «Prendi il giovenco di tuo padre e un secondo giovenco di sette anni, demolisci l'altare di Baal fatto da tuo padre e taglia il palo sacro che gli sta accanto. Costruisci un altare al Signore tuo Dio sulla cima di questa roccia, disponendo ogni cosa con ordine; poi prendi il secondo giovenco e offrilo in olocausto sulla legna del palo sacro che avrai tagliato». Allora Gedeone prese dieci uomini fra i suoi servitori e fece come il Signore gli aveva ordinato
Preghiera inizialePreghiera inizialePreghiera inizialePreghiera iniziale
Raggi dell'amore di Dio
Aiutami a diffondere dovunque il tuo profumo, o Gesù. Dovunque io vada. Inonda la mia anima del tuo Spirito e della tua vita. Diventa padrone del mio essere in modo così completo che tutta la mia vita sia un'irradiazione della tua. Perché ogni anima che avvicino possa sentire la tua presenza dentro di me. Perché guardandomi non veda me, ma Te in me. Resta in me. Così splenderò del tuo stesso splendore e potrò essere luce agli altri.
Madre Teresa
CondivisioneCondivisioneCondivisioneCondivisione
16
CONDIVISIONECONDIVISIONECONDIVISIONECONDIVISIONE
DI GRUPPODI GRUPPODI GRUPPODI GRUPPO
17
SegnoSegnoSegnoSegno
Sua madre disse ai servitori: “Qualsiasi cosa vi dica, fatela”. – Affidarsi al Signore e a Maria
Preghiera finalePreghiera finalePreghiera finalePreghiera finale
Signore, ho tempo, ho tutto il tempo mio, tutto il tempo che tu mi dai, gli anni della mia vita, le giornate dei miei anni, le ore delle mie giornate, sono tutti miei. A me spetta riempirli, serenamente, con calma Ma riempirli tutti, fino all’orlo, per offrirteli, in modo che della loro acqua insipida tu faccia un vino generoso. Non ti chiedo o Signore, il tempo di fare questo e poi ancora quello, ti chiedo la grazia di fare coscienziosamente nel tempo che tu mi dai, quello che tu vuoi ch’io faccia.
18
PreghieraPreghieraPreghieraPreghiera
Signore, donaci il vino della gioia
O Signore, Tu ci affidi la responsabilità di diffondere la gioia che viene dall'averti conosciuto, la gioia che viene dal saperci amati da te. Tu deponi questo tesoro dentro di noi, lo metti nelle nostre mani, affinché noi lo moltiplichiamo e lo condividiamo. Ogni nuovo giorno che nasce, è un dono che tu ci fai per accrescere in noi la gioia. Tu desideri solo che prendiamo coscienza della gioia che è in noi. Allora aiutaci a conquistarla anche quando la nostra vita sembra naufragare tra le onde della rassegnazione. Cambia la nostra tristezza in vita, cambia la nostra ombra in luce, cambia la nostra acqua in vino nuovo e trasformala in fontana di gioia, per noi e per tutti i fratelli. Amen
Don Angelo Saporiti, Preghiera alle Nozze di Cana
BenedizioneBenedizioneBenedizioneBenedizione
CHIUSURA TEMPOCHIUSURA TEMPOCHIUSURA TEMPOCHIUSURA TEMPO
DI ADORAZIONEDI ADORAZIONEDI ADORAZIONEDI ADORAZIONE
19
Canto di reposizione Canto di reposizione Canto di reposizione Canto di reposizione
Svegliati, o Sion
Rit. Svegliati, svegliati, o Sion,
metti le vesti più belle,
scuoti la polvere e alzati
santa Gerusalemme.
Ecco ti tolgo di mano
il calice della vertigine.
La coppa della mia ira
tu non berrai più. Rit.
Sciogli dal collo i legami
e leva al cielo i tuoi occhi.
Schiava figlia di Sion
Io ti libererò. Rit.
Come son belli sui monti
i piedi del messaggero.
Colui che annunzia la pace
è messaggero di pace.
Rit. Svegliati, svegliati, o Sion,
metti le vesti più belle,
scuoti la polvere e alzati
santa Gerusalemme. (3v.)
Santa Gerusalem
CANTO DI CHIUSURACANTO DI CHIUSURACANTO DI CHIUSURACANTO DI CHIUSURA
20
Canto FinaleCanto FinaleCanto FinaleCanto Finale
Con un cuore solo Rit. Con un cuore solo cantiamo alla gloria di Dio,
con un’anima sola noi diamo lode al Signor.
Come incenso salga al cielo oggi questa nostra lode,
formiamo un sol corpo in Cristo il Signor. (2v)
Uniti in Cristo il Signor.
Signore, il popolo tuo è riunito
per fare un solo corpo che dia lode a te.
Ogni distanza in te non ha misura,
noi siamo la tua Chiesa, Gesù. Rit.
Sui tuoi sentieri di pace e amore
noi camminiamo uniti verso te, Signore.
Nella Parola tua saremo salvi,
rafforza in noi la fede, Gesù. Rit.
Che il mondo ci riconosca, Signore,
dal modo in cui ci ameremo gli uni gli altri.
Nel volto di ogni uomo vediamo
la tua presenza viva, Gesù. Rit.
SALUTO FINALESALUTO FINALESALUTO FINALESALUTO FINALE
21
CHIESA voi siete qui
STUDIO
TEOLOGICO
SI SI
PRIMO PIANO
PIANO TERRA
PER LA CONDIVISIONE
AC: Aula Condivisione.
AC1 AC2 AC3 AC4
SI SI
SI SI
SI
SI SI
SI: SACERDOTI
A DISPOSIZIONE
PER TUTTA
LA SERATA:
per Riconciliazione o Direzione Spirituale
PER ORIENTARTI
PER ORIENTARTI
PER ORIENTARTI
PER ORIENTARTI
22
fine se�mana 24-25
marzo
presso la Parrocchia di
Valvasone
Incontro residenziale PEM
(preparazione esperienze
missionarie)
Info 0434.221233
mercoledì 21 marzo ore 20-22
Seminario
Preghiera di adorazione per le
vocazioni
IN AGENDAIN AGENDAIN AGENDAIN AGENDA
domenica 4 marzo ore 9-12
Seminario
Incontro Nuovi Vol e Scala di
Giacobbe, per fare insieme un
cammino di discernimento
vocazionale. Info don Giuseppe
DA NON PERDERE (segnare assolutamente sul cellulare)
# venerdì e sabato 30-31 marzo
Pellegrinaggio Diocesano dei Giovani alle Palme
# sabato 31 marzo ore 20.30
Veglia Diocesana dei Giovani: luogo da des.narsi
# sabato 28 aprile pomeriggio o sera
Veglia Diocesana per le Vocazioni in Seminario
23
domenica 18 marzo ore 9.30
- 19.00
Comunità Missionaria di Villaregia
GimVi Giovani, cammino di
formazione per conoscere più da
vicino la realtà della missione.
Info 0434.364030
fine se�mana 9-11 marzo
Esercizi Spirituali per Giovani e Adul.
promossi dall’AC e aper. a tu=.
Info 0434.521481
domenica 18 marzo
Santuario di Madonna di Strada a
Fanna
“Dall’ira alla pace”, cammino
francescano sui vizi e le virtù.
Info frate Lorenzo 0427.77037
fine se�mana 9-11 marzo
formazione AC Se/ore Giovani
STOP&GO.
Info 0434.521481
Novità dal Seminario!
Tu= i lunedì alle 18.30 chi vuole può
partecipare alla S. Messa a al vespro
(19.30) con i Seminaris. nella Chiesa del
Seminario.
Visitate il nuovo sito del Seminario!
www.seminario.pn.it
E inoltre…
Lo sapete che in Diocesi, tra fra, suore, seminario, missionari abbiamo una
marea di opportunità per un discernimento vocazionale o per cammini vari di
spiritualità? C’è proprio tu,o tu,o… Trovate ben spiegate e descri,e tu,e
queste occasioni nel fascicole,o
“Rispondere all’amore si può”, preparato
dal Centro Diocesano Vocazioni. Vale la
pena darci un’occhiata, può servire anche
per dare suggerimen ad amici!
Contattaci: [email protected]
don Giuseppe 0434.508647
don Federico 0434.508658
fine se�mana 9-11 marzo
formazione AC Se/ore Giovani
STOP&GO. Info 0434.521481
domenica 18 marzo ore 15-18
Casa Madonna Pellegrina
i.nerario di fede per fidanza.
“Insieme per sempre”.
Info don Fabio 393.4865401
Affidarsi al Signore o a Maria Ci sono nella tradizione popolare una gran quantità di preghiere che si definiscono “di affidamento” a Maria, allo Spirito Santo, al sacratissimo cuore di Gesù… Sono preghiere molto semplici da ripetere a ritmi stabiliti con fedeltà. Il senso di questo gesto nasce dal fatto che molti aspetti ed eventi della nostra vita sono difficili da capire: disgrazie inaspettate ma anche momenti speciali di grazia donati dalla Provvidenza, senza averle meritate o calcolate e neppure chieste. Tutto questo ci fa pensare che, pur essendo noi liberi, la nostra vita non è in mano nostra: se Dio esaudisse solo le nostre preghiere noi non arriveremo neanche a metà. Accorgersi di questo fa venir voglia di chiedere con toni particolarmente accesi al Signore che ci tenga una mano sulla testa e non ci abbandoni. Da qui l’usanza, una volta maturata questa convinzione, di una preghiera precisa e ripetuta che ricordi a Dio ma soprattutto a noi stessi che non vogliamo allontanarci dal suo progetto di bene. La preghiera può essere scritta di pugno oppure se ne trovano pronte nei libri di preghiera delle nonne, in qualche vecchio libro dei canti delle parrocchie oppure in raccolte di preghiere tradizionali.
PROSSIMO APPUNTAMENTPROSSIMO APPUNTAMENTPROSSIMO APPUNTAMENTPROSSIMO APPUNTAMENTOOOO ECCO TUA MADRE (GV 19, 25ECCO TUA MADRE (GV 19, 25ECCO TUA MADRE (GV 19, 25ECCO TUA MADRE (GV 19, 25----27)27)27)27)
Venerdi 16 marzo 2012
ESERCIZIO DI PREGHIERA
ESERCIZIO DI PREGHIERA
ESERCIZIO DI PREGHIERA
ESERCIZIO DI PREGHIERA
CON MARIACON MARIACON MARIACON MARIA