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Regolamento e accesso alle proiezioni:Per accedere alle proiezioni delle opere in concorso e alla mostra è necessario l’accredito IFF. €. 7,00 ed è valido per l’intera settimana(con l’accredito si accetta il presente regolamento)Agli incontri e alle proiezioni della Chiesa dell’Assunta bisogna acquistare il biglietto (€.5,00 - per gli accreditati €. 3,00)Alle proiezioni delle 22.30 al Piazzale delle Armi bisogna acquistare il biglietto (€.5,00 - per gli accreditati IFF €. 3,00)
Cattedrale dell’Assunta | Terrazzo del convento | Casa del Sole | Giardino delle Clarisse , si può salire a piedi o accedere con l’ascensorePiazzale delle Armi | si accede SOLO a piedi
L’accredito non costituisce prenotazione, l’ accesso alle proiezioni è consentito fino ad esaurimento posti.Con l’acquisto dei biglietti per la cattedrale dell’Assunta e per il piazzale delle armi (2a serata) è garantito il posto a sedere
Il Castello Aragonese oltre ad essere un bene culturale dell’isola è una propietà privata pertanto si prega di osservare il massimo rispettodei luoghi.
Durante le proiezioni si prega di spegnere i cellulari o di abbassare la suoneria al minimo
Le location del festival
Cattedrale dell’Assunta Piazza d’Armi
Terrazza della Casa del Sole Terrazza del convento
Androne delle Clarisse
Cari amici lettori,
un’altra estate è pronta per essere vissuta e rac-contata attraverso il lin-guaggio del cinema, delle immagini, dell’audiovisivo. Come ormai da tradizione la nostra redazione resta “aperta per ferie”, per tra-sferire sul web la cronaca in tempo reale. Una cro-naca che, con la bella sta-gione, riguarda principal-mente il mondo della cel-luloide. Eccoci dunque in quel di Ischia, all’interno di scenari semplicemente incantevoli per raccon-tare il Festival ideato da Michelangelo Messina e dedicato al mondo del-le location e delle sceno-grafie. La kermesse che valorizza una componente importante del prodotto ci-
nematografico. Tra mare, sole e tanto cinema di qualità, seguiremo il festi-val proponendo interviste, servizi, protagonisti, video e gallerie fotografiche. Il web sarà la “casa madre” dei nostri reportage. Sfo-gliando questo numero una gustosa anteprima dell’evento con le intervi-ste al direttore artistico, al regista Francesco Patier-no, al direttore della Film Commssion della Regio-ne Campania, Maurizio Gemma. Tutti coinvolti anche nel dibattito che riguarda l’importanza e i vantaggi che il turismo può trarre da un set cine-matografico. Da Ischia a Giffoni il passo è breve. Due kermesse apparen-temente lontane, ma unite
dalla grande passione per il cinema. Il Festival nu-mero uno al mondo dedi-cato ai ragazzi festeggia i suoi 42 anni portando alla Cittadella ben 3300 giura-ti di 54 nazioni. Tutti uniti dal tema scelto per que-sta edizione ricchissima di star: la felicità. Perché nessuno deve permettersi di demoralizzare i giovani. Con Enzo Gragnaniello e Carlo Luglio, infine, par-liamo del documentario “Radici” che ad ottobre vedrà la sua luce in DVD. Un progetto per racconta-re Napoli attraverso poe-sia e musica. Felice estate cari amici. L’appuntamen-to è sul web con tantissimi servizi e contenuti. Perché noi restiamo “aperti per ferie”!
Giffoni: giovane da 42 anni. Grandi star in arrivo.ISCHIA FESTIVAL: CINEMA DELL’INCANTO
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luglio2012EDITORIALE
07
12 20 3607 MICHELANGELO MESSINABuon Compleanno al ‘mio’ Festival
20 GIFFONI Giovani, grandi star e tanta… Felicità!
12 FRANCESCO PATIERNOIl razzismo? Parliamone ad Ischia
36 ENZO GRAGNANIELLOAlle ‘Radici’ della mia Napoli
23 Libri | 27 Moda | 28 Social | 30 Radio33 Arte | 34 Talenti | 40 Palco & Scena42 Cinema | 44 Da non perdere |45 Programma Ischia Film Festival
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Manoscritti, dattiloscritti, articoli, disegni e fotografie non si restituiscono anche se non pubblicati. Nessuna parte di
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REGISTRAZIONE: n. 582 del 23/09/2002 presso il tribunale di Santa Maria Capua Vetere (Ce) - Iscritto al N°
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EDITORE: Vision Editoriale srlSEDE LEGALE:
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Caserta - via Cesare Battisti, 5 Tel. 0823.715215 - Fax: 0823.1765209
[email protected] - www.setweb.itIN REDAZIONE: Vincenzo Lombardi
(Direttore responsabile), Alfonso Papa, Domenico Ruggiero, Italia Vigliotti,
Rosario Pascarella HANNO COLLABORATO: Gaetano Ippolito, Loredana Tortora, Wanda
D’Amico, Marica Crisci, Angela Carretta, Alessandro Tocco, Bruno Musso, Franco
Mozzillo, Lorenzo Peluso, Giuseppe Mauriello, Carmen Melisi, Nica Crisci,
Veronica PapaDISTRIBUZIONE: Gratuita
STAMPA: Pieffe industria grafica TIRATURA: 15.000 copie.
Rubriche
Articoli
facebook: setweb.it | youtube: setfreepress
SOMMARIOluglio2012
Turismo e location: ecco il mio festival. Il cinema come luogo dell’anima
Michelangelo Messina
UN CAFFE’ VIRTUALE CON IL DIRETTORE ARTISTICO DELL’ISCHIA FILM FESTIVAL, CHE TAGLIA IL TRAGUARDO DEI DIECI ANNI. DOCUMENTARI, CORTOMETRAGGI E OPERE PRIME. SENZA DIMENTICARE CONVEGNI ED INCONTRI LEGATI AL TEMA DEL TERRITORIO. L’EDIZIONE 2012 TUTTA DA SEGUIRE ONLINE CON I SERVIZI ESCLUSIVI DI SET!
tx Gaetano [email protected] Marica Crisci & Domenico Ruggiero
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D- Dieci anni fa. Nasce l’Ischia Film Festival. Da dove parte l’idea di una kermesse dedicata alle location sull’iso-la?
“L’idea da cui sono partito è sempre stata divisa in due parti. La prima era quella di realizza-re un evento commerciale per aiutare le produzioni, soprattut-to italiane, a trovare un nuovo partner che potesse farle rispar-miare sul budget da investire
sul territorio, per poi rinvestire i risparmi ottenuti, divenendo così più competitivi sul merca-to internazionale. La seconda, dall’anima artistica, voleva pre-miare gli scenografi, spesso non gratificati, a cui andava il merito di trovare spettacolari location ai propri film. A quel punto il nuovo partner non poteva non essere il territorio, visto che il cinema da sempre lo ha promosso attraver-so i suoi racconti cinematografi-ci. Così – ricorda Michelangelo
Messina – il progetto prendeva forma ed evidenziava sempre più la necessità di sviluppare un dialogo tra le due idee, in un connubio tra produzione e cultu-ra. Per far ciò diveniva essen-ziale salvaguardare il territorio e il suo ambiente, la particolarità e la sua diversità culturale. Un disegno tanto complesso neces-sitava di un’organizzazione pre-cisa. Da qui la scelta di tre obiet-tivi da perseguire: far conoscere l’importanza del luogo, in gergo
location (termine fino a quel mo-mento sconosciuto), premiare quelle opere in grado di esalta-re il territorio e la sua cultura e creare attraverso la BILC accor-di commerciali e cineturistici. La scelta di realizzare poi il Festival ad Ischia, in casa, mi ha per-messo di sentirmi indipendente nelle mie scelte. Il Castello, in tal senso, esprimeva in pieno il concetto di “luogo dell’anima”, sottolineando l’importanza di un evento che vuole parlare dei luo-
ghi e della loro cultura”.
- Il cinema è spesso ignorato dalle istituzioni che si occupano di turismo. Ep-pure è successo che location diventassero dei veri attrattori turistici. Come “The passion” di Mel Gibson per i Sassi di Matera.
“Scommettemmo su questo film nel lontano 2003 e questo pic-colo “azzardo” di premiare per 8
VOGLIAMO RIMANERE UN EVENTO SEMPLICE ED ELEGANTE. A SOPRAVVIVERE SARANNO SOLO I FESTIVAL CON QUALCOSA DI SENSATO DA PROPORRE
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LE PROIEZIONI IN LUOGHI INCANTEVOLI: LA CATTEDRALE DELL’ASSUNTA, LA TERRAZZA DEL SOLE, LA TERRAZZA DEL CONVENTO E PIAZZA D’ARMI
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© Riproduzione riservata
la prima volta un film che era ancora in post-produzione fu forse la chiave del successo. L’uscita del film rappresentò un grande boom per Matera. I casi sono innumerevoli, ed oggi, con nostra grande soddisfazione, si parla continuamente di cinetu-rismo. Un neologismo nato ad Ischia ed oggi presente negli aggiornamenti dei dizionari di lingua italiana. Le istituzioni che si occupano di turismo in Italia e in Europa cominciano ad essere molto sensibili all’argomento e ci auguriamo che questo trend po-sitivo contamini presto anche la Campania”.
- Come si sono sposa-ti festival e turismo in questi dieci anni?
“In una località come Ischia, già nota ai più, ma spesso relegata a un turismo termale o balnea-re, il nostro Festival s’inserisce come evento atto a rivitalizzare l’immagine dell’isola verde, con-ferendole un’opportunità di rin-novamento unica nel suo genere e affatto slegata dall’identità del territorio. Non dimentichiamo che Ischia deve proprio al cine-ma la trasformazione da realtà povera e rurale a moderno di-stretto turistico. L’IFF cerca, nei limiti delle sue risorse, di ridare lustro al territorio”.
- Crescita sempre più esponenziale di manifesta-zioni. Eventi che nascono e muoiono in un’edizione. No-nostante la scarsità di fon-di. Quale deve essere oggi il “senso” di un festival del ci-nema?
“Non stiamo vivendo un momen-to facile per la cultura in Italia e penso che, paradossalmente, questo possa rappresentare quel filtro attraverso cui passe-ranno solo le iniziative che han-no “senso di esistere”. Per anni abbiamo assistito alla nascita e morte di eventi, giustificata solo dalla possibilità di intercettare fondi pubblici. In futuro la man-canza di finanziamenti consen-tirà di sopravvivere solo a chi può contare su un prodotto cul-turalmente sensato e ammini-strativamente sobrio. Se saremo all’altezza di questi parametri, forse, ci rivedremo per uno spe-ciale sui venti anni del festival. E anche per quelli di SET!”
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Francesco Patierno:
tx Carlo [email protected]
Ci vediamo ad Ischia per parlare di razzismo e ditante false moralità
IL REGISTA NAPOLETANO TORNA AL FESTIVAL DI ISCHIA PER PARLARE DI RAZZISMO AL NORD, ATTRAVERSO “COSE DELL’ALTRO MONDO”, L’ULTIMO FILM CON PROTAGONISTI DIEGO ABATANTUONO E VALERIO MASTRANDREA. E FORSE SVELERA’ QUALCHE NOVITA’ SUL NUOVO LAVORO GIA’ IN PREPARAZIONE….
- Hai sempre cre-duto e sostenuto il Festi-val di Ischia. Quest’anno la kermesse compie dieci anni. Cosa rappresenta questo appuntamento e che augurio ti senti di dare al Festival?
“L’Ischia Film Festival è una kermesse molto importante
non solo per il cinema, ma anche per i luoghi dell’Iso-la. Ho partecipato fin dalla prima edizione, ed è sem-pre una grande emozione tornare. Sono un grande sostenitore di questo Festi-val, è vero, e mi auguro che tanti altri registi vogliano omaggiare questo appun-tamento. Un appuntamento
dove le location sono regine assolute. Proprio durante la prima edizione – ricorda Francesco Patierno – ho presentato in concorso il film Pater Familias, ed ho vinto due premi, uno per la regia e l’altro per la fotogra-fia. Quest’anno ci tornerò con piacere, anche perché verrà proiettato il mio ultimo 12
LA CRISI STA RALLENTANDO IL PROCESSO DI EVOLUZIONE DEL CINEMA ITALIANO. MOLTI REGISTI NON RIESCONO A STACCARSI DAL COMMERCIALE
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nazione. Come in ogni pellicola che si rispetti, Cose dall’altro mondo ha avuto i suoi sosteni-tori e i suoi detrattori. Le polemi-che sono incominciate addirittura prima che il film arrivasse nelle sale. Il lungometraggio ha fat-to comunque la sua strada. Ho avuto il piacere di aver lavorato con un attore come Diego Aba-tantuono e sono soddisfatto del risultato ottenuto. Purtroppo vi-viamo in paese in cui si dà troppa importanza ai “si dice” piuttosto che a ciò che si vede. Diciamo di aver scelto la tematica giusta: cosa sarebbe la nostra vita se un bel giorno gli immigrati decides-sero di ritornarsene a casa loro? Ancora oggi uno dei dibattiti più accesi, specie sul web”.
- Hai qualche nuovo progetto che sta prendendo forma?
“Sì, stiamo al lavoro a un nuovo film, ma ora è ancora troppo pre-sto per parlarne. Il protagonista sarà Claudio Bisio”.
- Cosa ne pensi del ci-nema italiano e straniero degli ultimi anni?
“Sicuramente il cinema è tutt’ora in completa evoluzione, continua a modificarsi. Quello che noto, da spettatore, è che il cinema degli ultimi anni sta puntando più sulla drammaturgia. Nel senso che si dà più importanza allo sviluppo psicologico del personaggio che alla storia. Questo è un partico-lare che sto notando soprattut-to nelle serie tv americane. La serialità d’oltreoceano riesce davvero ad eguagliare il cinema e a volte anche a superarlo. Le produzioni televisive hanno del-le caratteristiche stilistiche molto particolari, che partono dal rac-conto della storia per poi anche loro, focalizzare l’attenzione sul personaggio.
film, Cose dall’altro mondo, piuttosto chiacchierato nel bene e nel male. Vedremo che reazio-ni susciterà in quel di Ischia”.
- Il ruolo delle Film Commission nelle ultime sta-gioni è stato molto importan-te. Quali potrebbero essere altre risorse per sconfiggere il problema dei costi produttivi?
“Le Film Commision fanno la dif-ferenza, per i film che vengono girati in territori inesplorati dal mondo cinematografico. Senza di loro le produzioni più commer-ciali e, soprattutto, quelle di “nic-chia” non potrebbero esistere. Certo che in questi tempi di crisi,
c’è sempre meno possibilità di trovare i fondi necessari per pro-durre un film. Senza soldi le Film Commission servono a poco”.
- “Cose dell’altro mon-do”, un successo con tante polemiche. Ad attaccarti furo-no principalmente quelli della Lega. Come hai reagito? E la tua reazione alle ultime noti-zie che riguardano il partito di Bossi?
“Le reazioni che ha creato il film, erano del tutto prevedibili. La trama del lungometraggio era piuttosto inconsueta, per questo avevo deciso di portare avanti il progetto con estrema determi-
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C
Maurizio Gemma
tx Gaetano [email protected]
Cinema e turismo: un binomio di successo per dare un calcio alla crisi
INCONTRIAMO IL DIRETTORE DELLA FILM COMMISSION REGIONE CAMPANIA, PARTNER SEMPRE PIU’ INDISPENSABILE PER LE PRODUZIONI DA PICCOLO E GRANDE SCHERMO. DOPO I TRIONFI DI “BENVENUTI AL SUD” E CHECCO ZALONE, PRONTA UNA NUOVA SCOMMESSA: “REALITY” DI MATTEO GARRONE, GIA’ TRIONFATORE A CANNES.
- Con la crisi eco-nomica le produzioni puntano al cosiddetto “ci-nema del reale”, in cui le “location” diventano fon-damentali. Quindi il ruolo delle Film Commission ha assunto proporzioni con-siderevoli.
“A partire dal secondo do-poguerra, le ambientazioni
reali sono sempre state im-portanti nel cinema, ma an-che nella grande tradizione documentaristica televisiva. Più recentemente i luoghi reali hanno assunto una funzione importante anche nella fiction televisiva. In Italia le Film Commission si sono affermate a partire dalla metà degli anni no-
vanta, svolgendo oggi una funzione importante, attra-endo e rendendo possibile produzioni anche in territori lontani dai centri di produ-zione tradizionali e contri-buendo alla promozione di questi territori anche in chiave turistica, definendo nuovi scenari e uno spazio di libertà creativa per autori
REALITY regia di Matteo Garrone / prod. Archimede e Fandango / Foto di Edoardo Castaldo / Location: Sant’Antonio Abate (NA) , Grand Hotel la Sonrisa / maggio 2011
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IL PROGETTO CINEMA E TERRITORIO E’ ECCEZIONALE. LUOGHI DA ‘SET’ COME MATERA E CASTELLABATE HANNO REGISTRATO BOOM INCREDIBILI
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LA KRYPTONITE NELLA BORSA regia di Ivan Cotroneo / prod. Indigo Film / Foto di Gianni Fiorito / Location: Napoli, Veduta da ex Complesso Conventuale Suor Orsola Benincasa / maggio 2011
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cinematografico di successo è un dato oggettivo”.
- “Reality”, il film di Matteo Garrone, premiato al recente festival di Cannes, è stato girato in Campania con il supporto della FCRC. Quali sono state le difficoltà?
La storia delle ambientazioni del film, sono quasi tutte girate nell’area vesuviana e a Napoli. Effettuati sopralluoghi in circa 150 ville vesuviane. Nel film si vedranno gli incantevoli scenari di Palazzo Pignatelli di Monte-calvo fra San Giorgio a Crema-no e Portici (per l’abitazione del protagonista) e Palazzo Pigna-telli di Monteleone nel quar-tiere Barra di Napoli (per l’area mercatale). Un’altra ambienta-zione bellissima è quella dello storico Mercato Ittico di Napoli, edificio progettato dall’architetto Luigi Cosenza alla fine degli anni ‘20”.
- Siamo a Ischia per il festival dedicato alle “loca-tion”. Secondo te oggi quale deve essere il ruolo dei festi-val, considerando lo sviluppo del web che ci consente di ve-dere tutto da casa?
“A mio avviso la formula tradi-zionale del festival generico è superata e obsoleta, anche se continua a svolgere una funzio-ne sociale, culturale e turistica. I festival – conclude Gemma – dovrebbero avere una funzione di approfondimento di contenuti ed espressioni artistiche e non più una funzione di vetrina. Il la-voro di Michelangelo Messina ed Enny Mazzella con il cinetu-rismo è eccezionale perché han-no saputo declinare il rapporto tra cinema e territorio offrendoci la possibilità di ascoltare esperti mondiali sul tema”.
e produttori. Le Film Commis-sion – spiega Maurizio Gemma – hanno saputo veicolare e valo-rizzare contribuendo in tal modo alla forte connotazione territoria-le di grandi successi come “Ben-venuti al Sud” di Luca Miniero e “Che bella giornata” di Gennaro Nunziante. Entrambi i film hanno riscosso un enorme gradimento di pubblico in tutta la penisola, successo che a nostro avviso è stato favorito in maniera signifi-cativa da un genuino senso dei luoghi e delle ambientazioni an-che grazie al significativo appor-to dei territori”.
- Le istituzioni sono consapevoli della vostra fun-zione di attrattore e marketing territoriale?
“Io parlerei di funzione strategi-ca della produzione audiovisiva.
Avere una produzione è un even-to vantaggioso per un territorio che le istituzioni non dovrebbero ignorare. Purtroppo tante Film Commission garantiscono a ma-lapena il ruolo di intermediazio-ne tra territorio e produzione per via di carenza di fondi ed atten-zione da parte delle istituzioni. In molti paesi esistono invece organismi nazionali articolati con antenne regionali e locali. Quin-di vengono realizzate politiche nazionali che garantiscono con-tinuità al lavoro delle FC anche a prescindere dai contesti politici locali. Per tornare agli aspetti le-gati al marketing territoriale, con “Benvenuti al Sud” Castellabate ha avuto un incremento del 40% dei flussi turistici in bassa sta-gione. Ciò dimostra che il ritorno di visibilità e promozione per un luogo interessato da un evento
© Riproduzione riservata
THE WHOLLY FAMILY regia di Terry Gilliam / prod. Garofalo - prod. esecutiva Blue Door / Foto di Maria Marin / Location: Bacoli (NA),Casina Vanvitelliana/ gennaio 2011
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SCinema, star, musica e tanti giovani. Ecco la cittadella della felicità!
LA KERMESSE NUMERO UNO AL MONDO DEDICATA AI RAGAZZI AVRA’ UN TEMA SPECIALE. OLTRE TREMILA GIURATI CON 54 NAZIONI RAPPRESENTATE. GRANDE SPAZIO ALLA MUSICA E ATTESA SPASMODICA PER L’ARRIVO DI DIANNA AGRON, LA ‘STAR’ DI GLEE. TANTE LE ANTEPRIME TRA CUI IL NUOVO CAPITOLO DE ‘L’ERA GLACIALE’
Sono 3.300 i bambini, ra-gazzi e giovani che giun-gono da ogni angolo del Globo per vivere l’indimen-ticabile esperienza del Gif-foni. Un’occasione per sta-re insieme, per conoscersi, per incontrarsi e confron-tarsi in nome della passio-ne per l’arte, la cultura e il cinema. Essere giurato significa avere la responsa-bilità di discutere, scegliere e votare il film che più de-gli altri ha saputo suscitare emozioni in sala. Oltre 54 nazioni rappresenta-te e 160 città italiane che daranno vita ad un vero melting pot di esperienze
e colori. Tre le new entry di quest’anno per quanto ri-guarda i giurati provenienti dall’estero: Cina, Venezue-la e Argentina. Dal 14 al 24 luglio ritorna la rassegna cinematografica per gio-vani più famosa al mondo, con rinnovato entusiasmo e con tantissime attività. Una quarantaduesima edizione ricca di ospiti internazio-nali e italiani, anteprime in esclusiva e tantissimi film in concorso, animata da migliaia di ragazzi, da sem-pre il vero cuore pulsante del Festival. Undici giorni di cinema, arte, cultura e tanta musica, grazie alla
tx Vincenzo [email protected]
42° GiffoniFilm Festival
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© Riproduzione riservata
collaborazione del Neapo-lis Rock Festival. La FELI-CITÀ è il tema che farà da filo conduttore all’edizione di quest’anno. Un motivo che, in un periodo di crisi generale per il nostro Paese e per il mondo intero, il Giffoni Film Fe-stival ha voluto suggerire proprio per guardare al fu-turo con ottimismo, schie-randosi apertamente dalla parte di chi vuole incorag-giare e non demoralizza-re i giovani. “Mai come in questo momento – dichia-ra il fondatore e managing director, Claudio Gubito-si – Giffoni sente il dove-re di non tagliare, quanto piuttosto di modificare, di evolversi. E sarà proprio la felicità ad esplodere nel tempo della crisi. Un meccanismo propulsore di energie positive che non si limiterà alle attività dentro l’area della Cittadella del Cinema. Un Festival con-diviso. Siamo felici che i nostri giovani da ogni parte del mondo saranno a Gif-foni per il ‘loro’ evento”.
Tante le anteprime di qua-lità e anticipazioni su ti-toli che arriveranno nelle sale italiane in autunno. Ci sarà MADAGASCAR 3 – RICERCATI IN EU-ROPA, seguito a ruota da STRUCK BY LIGHTNING, opera che segna il debutto cinematografico di uno dei protagonisti della serie-tv di successo Glee, Chris Colfer. Poi toccherà a UN MOSTRO A PARIGI, cam-pione di incassi in Fran-cia. Il film uscirà in Italia il prossimo 9 novembre con
un cast di voci d’eccezio-ne: Arisa, Raf, la coppia En-rico Brignano ed Enzo Decaro, Maurizio Mattioli e Simona Borioni. Altra anteprima con DIARIO DI UNA SCHIAPPA 3 – VITA DA CANI e grande evento con i protagonisti de L’E-RA GLACIALE 4 – CON-TINENTI ALLA DERIVA. Poi il tradizionale parterre di grandi firme ad infiammare i cuori. Madrina dell’evento, in occasione dell’apertu-ra del 14 luglio, la celebre conduttrice Mara Venier. Red carpet per Jessica
Alba e il duo comico Ale e Franz, Marco Giallini Le-onardo Pieraccioni, Car-lo Conti. Poi ancora Luca Miniero, la splendida Mar-tina Colombari e Filippo Nigro. Mercoledì 18 luglio la Cittadella del Cinema si infiammerà per l’arrivo, per la prima volta in Italia, della star di GLEE Dianna Agron. Ancora tante star di casa nostra: da Anita Ca-prioli a Chiara Francini, fino a Francesca Inaudi , Sonia Bergamasco. Arriva al ‘Giffoni’ anche un mito come Jean Reno.
IL DIRETTORE GUBITOSI: PROPRIO IN QUESTO MOMENTO DIFFICILE SENTIAMO IL DOVERE DI FAR ESPLODERE TANTA FELICITA’ ED ENERGIE POSITIVE
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Convitato di pietra, cancro, ‘fattore C’: la criminalità orga-nizzata è stata definita in tanti modi diversi. Raffaele Canto-ne, per otto anni alla Direzione distrettuale antimafia di Napoli, la conosce come pochi. La ca-morra è uscita ben al di fuori dei confini della delinquenza tradizionale, diventando ora un occulto quanto determi-nante socio in affari, ora un candidato ‘impresentabile’ alle elezioni, ora un alibi dietro cui nascondere l’inefficienza del-le amministrazioni pubbliche nel gestire grandi emergenze, prima fra tutte quella dei rifiuti
campani. Cantone, in “Opera-zione Penelope” (pag. 176, € 12), affila come un bisturi il suo sguardo per tracciare un lucido spaccato dei mali della società italiana, oggi più che mai dila-niata fra l’anticultura del ma-laffare e la volontà di voltare finalmente pagina, in nome del rispetto delle regole. Con una speranza: unire alla forza delle azioni il potere delle parole, per condividere una battaglia che è di tutti gli italiani, quella contro l’illegalità diffusa che può cor-rodere le basi democratiche ed economiche del paese.
QUEI ‘BAMBOCCIONI’ ANCORA TANTO UTILI AL NOSTRO PAESE
L’ILLEGALITA’ DIFFUSA CHE CORRODE ECONOMIA E DEMOCRAZIA
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Alessandro Aresu è nato nel 1983, è cresciuto negli anni in cui la televisione commercia-le è diventata un fenomeno di massa e i cartoni animati uno dei miti dei ragazzi, oggi gio-vani adulti in una società ge-rontocratica che sottovaluta la “Generazione Bim Bum Bam” (pag. 216, € 17). Nati tra il 1975 e il 1990, i suoi rappresentanti sono cresciuti con Uan, mentre la vecchia Italia si dibatteva tra debito pubblico, stragi di Stato e la Cina iniziava il suo proces-so di trasformazione. Giocando attraverso 131 “domande e ri-sposte precise”, Alessandro
Aresu ci svela cos’è stato sul serio il “trentennio perduto”, dal 1981 a oggi, attraverso un racconto ricco di ironia pun-gente e leggerezza, ma anche capace di intuire le ragioni della nostra decadenza. Un libro che costruisce in maniera sorpren-dente l’immaginario, lo stile e l’universo culturale di una ge-nerazione mal rappresentata dalle analisi del censis: circa dieci milioni di giovani italiani bollati come “bamboccioni”, che rappresentano una col-lettività più viva che mai, oggi cruciale per il futuro del nostro paese.
VOLTRE QUARANT’ANNI DI CARRIERA VISSUTI ATTRAVERSANDO I DIVERSI GENERI DELLA CINEMATOGRAFIA. L’ATTORE ROMANO SARA’ TRA GLI OSPITI DEL FESTIVAL DI ISCHIA PER PRESENTARE E DISCUTERE DI “DIAZ”, LA SUA ULTIMA INTERPRETAZIONE NEL FILM CHE RACCONTA I DRAMMATICI FATTI DEL G8 DI GENOVA NEL 2001.
Volto popolarissimo. Inter-prete di fiction di successo e produzioni internazionali. Dal “Maresciallo Rocca” a “La Passione di Cri-sto”, da “Ocean’s Twelve” a “Terra Ribelle”, fino a “Diaz”, l’ultimo lavoro cine-matografico, incentrato sui fatti del G8 di Genova del 2001. Una vita dedicata al cinema, nelle più svariate forme, dai film in costume al piccolo schermo, dall’I-talia all’America, passando per le rievocazioni di tragici scenari. Un volto garanzia di professionalità con un percorso di quarant’anni da raccontare.
- Una carriera lun-ghissima: quanto è cam-biato Mattia Sbragia e la sua passione per il cine-ma e quanto è cambiato il cinema intorno a lui?
“Diciamo che Mattia è in-vecchiato di quarant’anni (ride n.d.r.), anche se il suo amore per il cinema è rima-sto sempre lo stesso. Così come la passione. Mi devo-no sparare per farmela pas-sare. Il cinema, al contrario di me, è cambiato, visti i grossi problemi finanziari. Si è dovuto ridimensiona-re considerando la grande recessione che stiamo vi-vendo”.
tx Wanda D’[email protected]
MattiaSbragia
‘Con quella faccia un pò così…’: dalla commedia alle grandi produzioni
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© Riproduzione riservata
- In questi 40 anni di carriera ha toc-cato ogni genere: film in costume, commedia, grandi produzioni. Quali sono le qualità e le carat-teristiche che permetto-no ad un attore di essere così malleabile?
“La malleabilità è data da diversi fattori, sia dall’at-tore che dall’ambiente. Essere malleabili è un presupposto importante non solo nel cinema, ma in ogni ambito della vita. Bi-sogna avere la capacità di capire gli altri, uniformarti a loro e portare avanti un progetto comune. Dal pun-to di vista cinematografico la regia gioca un ruolo im-portante, così come tutto lo staff tecnico. Bisogna essere conformati per rag-giungere lo stesso scopo”.
- Di recente nelle sale con il film “Diaz”, film che racconta le vi-cende del G8 a Genova. Qual è la sua esperienza nel rivivere quella sto-ria?
“Interpreto il ruolo del com-missario che viene inviato da Roma a Genova per indagare sui fatti accaduti. Non si sa bene in funzione di cosa viene scelto, lui si è sempre occupato di ter-rorismo e viene mandato lì ad occuparsi, invece, di un problema di ordine pub-blico. La situazione è stata gestita come se si stesse facendo anti terrorismo. Ogni indagato, è stato te-nuto prigioniero a disposi-zione delle indagini, incar-cerati, bistrattati e a volte anche torturati, poi messi dentro dei pullman e spe-
diti oltre le frontiere italiane e spesso massacrati di bot-te. Di queste cose, come di altre, non si è mai capito di chi fosse la responsabilità e ci sono molti lati oscuri in questa vicenda. Ci sono dei processi aperti, ci sono persone che sono state condannate, ma che conti-nuano a rimanere nei loro posti. In Italia, ormai, la le-galità non ha più peso, no-nostante la legge preveda delle cose, ne vengono fatte sempre altre”.
- L’Ischia Film Festival che genere di opportunità può dare al
binomio cinema e territo-rio?
“Il Festival di Ischia è stato pensato in un modo mol-to particolare e credo non abbia altri riscontri simili, almeno sul territorio nazio-nale. Ha cominciato ad inte-ressarsi di quelle che sono gli sbocchi del cinema fuori dall’Italia, e ha preso in con-siderazione elementi che servono a veicolare quelle che sono le intenzioni. E’ un festival che dà importanza alle location, con attenzione a ciò che ha emozionato. E questi non sono elementi da sottovalutare”.
LE COMPONENTI PER UN BUON FILM? LA CAPACITA’ DI CAPIRE GLI ALTRI, UNA BUONA REGIA E TANTO AFFIATAMENTO CON LO STAFF TECNICO“ ”
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C tx Nica [email protected]
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ANO Cinema e moda sono anda-
ti sempre a braccetto e non esiste connubio migliore per il lancio di vere icone di stile che segnano un’epoca e che restano attuali nonostante il passare degli anni. E nono-stante siano appunto trascorsi ormai ben 50 anni non perde mai il suo fascino una del-le pietre miliari del cinema, il capolavoro di Blake Edwards tratto dal famoso romanzo di Truman Capote COLAZIONE DA TIFFANY. Un film che ha fatto sognare le donne di tutto il globo grazie proprio alla pro-tagonista femminile, Audrey Hepburn, che ha “vestito” appunto i panni di Holly Go-lightly, una giovane donna dai mille sogni e mille delusioni, esuberante, frivola, profonda e romantica. E da sogno sono gli abiti che indossa realizzati da GIVENCHY all’inizio della sua carriera, primo su tutti il tubino nero, le petit robe noir, della scena iniziale dove la protagonista lo indossa insie-me ad una collana multifilo di perle e grandi occhiali da sole. Il tubino nero è divenuto un capo indispensabile, adatto a tutte le occasioni perché con-ferisce un’allure senza tempo. La stessa Hepburn sosteneva che il suo stile era accessibile a tutte bastava tirare su i capel-li, indossare grandi occhiali da sole e un tubino nero. Un look semplice da riprodurre ma che proprio per la sua semplicità non contempla accessori supr-flui: un jeans e una maglietta dolcevita, una camicia bianca, il tubino nero, occhiali da sole, cappello e perle che completa-no il look da vera diva.
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tx Maria Michela Formisanoph Marica Crisci
INSIDE AFRICA ALL’ISCHIA FILM FESTIVAL PER PROMUOVERE LE MISSIONI IN TANZANIA Qual è la cosa che ami di più del-la Tanzania?Gli occhi acquosi dei bambini e il sorriso degli abitanti, espressione di una serenità “angelica” e di una gioia di vita per me, per noi, rara se non addirittura sconosciuta. Amo anche i colori dell’Africa, intensi, incontaminati; i paesaggi immen-si, senza confini, sfumanti verso il cielo; le voci della Savana, specie all’alba, un concerto che accom-pagna l’arrivo della luce e saluta il nuovo giorno; gli odori della terra, del mango in fiore, ma soprattutto lo spettacolo del cielo stellato la notte, una coperta luccicante che hai la sensazione di poter toccare alzan-do il braccio.
Che significa fare il medico in Africa?Le mie brevi ed intense esperienze di medico in prima linea sul fronte delle emergenze sanitarie di una
Il gran giorno per il documentario INSIDE AFRI-CA ha una data, un orario e una location pre-stigiosa. Perchè il 5 luglio alle ore 22, presso la Casa del Sole dell’isola verde, l’opera scrit-ta e diretta da Gaetano Ippolito, e prodotta da SET, sarà presentata all’Ischia Film Festival nella sezione fuori concorso “scenari”. E men-tre si preparano i bagagli per l’appuntamento con la manifestazione tra le più prestigiose del settore, facciamo due chiacchiere con Giusep-pe Valente, il medico missionario protagonista del documentario e presidente dell’associazio-ne “Una mano tesa per Tharaka” che da anni opera e realizza strutture sanitarie in Tanzania e Kenya.
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popolazione poverissima, hanno risvegliato ideali e stimoli etici sopiti sotto la coltre del lavoro di routine che svolgo da anni. Eppure furono proprio quegli ideali a spingermi alla facoltà di Medicina e Chirurgia, gli stessi che l’Africa mi ha restituito in-sieme all’entusiasmo del “fare utile”. Lavorare in questi ospe-dali di frontiera è difficile, perché spesso bisogna confrontarsi con la mancanza di strumenti, appa-recchiature, farmaci. Ci si trova spesso ad affrontare casi estre-mi rari in Occidente, perché lì ci si rivolge al presidio sanitario solo quando è l’ultima speranza di sopravvivenza, quando la ma-lattia o la malformazione hanno già fatto danni devastanti.
A che punto sono i lavori per
la costruzione del dispensario medico di Pande, questo pic-colissimo villaggio di capanne della Tanzania, per il quale da un anno state raccogliendo fondi?Le ultime notizie, inviatemi dal sindaco di Pande tramite un amico, sono entusiasmanti. La costruzione procede celermente e si amplia rispetto ai progetti e propositi iniziali. Da un semplice edificio per le vaccinazioni e la distribuzione di farmaci salvavi-ta, infatti, diventerà un Hospital-day, dotato di un primo soccor-so, di una sala travaglio e una sala parto, di una piccola sala operatoria per le emergenze e di duo o tre stanze di degenza. Un vero miracolo di moltiplicazione, insomma.
Quando si ritorna in Africa?Io ci tornerei subito, al massimo domani. E, invece, occorre at-tendere il momento opportuno. Non è possibile assecondare il “mal d’Africa” e/o dal desiderio di solidarietà, chiudendo tutto e partire. Il buon senso impone di dosare le “fughe” nel rispetto dei tempi e dei modi opportuni, ossia quelli che ci permettono di essere concretamente utili, e soprattutto coerenti all’azione di beneficenza che da anni portia-mo avanti in quelle terre. Ma oc-corre anche mantenere fede agli impegni professionali, familiari, civili e umani assunti qui, in Ita-lia, perchè la casa dell’amore e della solidarietà non ha le pareti dell’incoerenza.
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Marisoltx Vincenzo [email protected]
Originaria dell’Ecuador, tanti anni vis-suti in America. Marisol è una gran-de esperta di rock band e dj interna-zionali. Su Kiss Kiss conduce 00K format dedicato a musica, tendenze e notizie che arrivano da ogni parte del mondo. La sua estate? In diretta da Ibiza. Segui Marisol sul web: www.facebook.com/DjLoversShow
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M© Riproduzione riservata
Marisol, come è nata la tua passione per la radio e per la musica?
“Le sette note fanno parte del mio DNA. Da piccola ascoltavo tanta musica di generi diversi e sono cresciuta seguendo le band rock anni ‘80. Aver vissu-to a New York per tanti anni mi ha aperto la mente. Mi sono ap-passionata alla scena elettroni-ca e andavo a sentire i grandi dj come Tiesto, Van Bureen, Prodigy, Chemical Brothers. Ma anche band di spessore come U2, Prince, Pearl Jam, Aretha Franklin e tanti altri. Una cultura e una sensibilità musicale molto trasversale”.
Il tormentone dell’estate?
“Nel mondo della dance potreb-be essere il nuovo disco di Da-vid Guetta “Turn Me On” feat Nicki Minaj”. Lui poi fa sempre centro in queste occasioni”
Come è cambiata e si è evo-luta la radio in questi ultimi decenni? Cosa pensi dell’in-vasione tecnologica?
“Non vivo in Italia da molto tempo, quindi non saprei fare le dovute riflessioni in merito. Di certo ascoltando le varie ra-
dio penso che non venga fatta una programmazione musicale che rispecchi fino in fondo le esigenze degli ascoltatori. Noi di Radio Kiss Kiss abbiamo particolarmente a cuore que-sto aspetto e facciamo conti-nui sondaggi che ci aiutano a capire e a proporre la musica migliore. Sicuramente la tec-nologia aiuta la musica a girare il mondo. Ci ascoltano in stre-aming dall’America, Australia, dal mio paese di origine, l’E-cuador e da ogni angolo del mondo e questa è una cosa fantastica!”.
Ci parli dei tuoi impegni in radio, del tuo program-ma?
“A Radio Kiss Kiss conduco un programma insieme a Marco & Giò che si chiama 00K, dalle 15 alle 17 dal lunedì al vener-dì, mentre il sabato andiamo in onda dalle 13 alle 16. 00K è un contenitore di notizie dal Mondo che spaziano dalla tec-nologia alla natura, dai social network al mondo dei Club e dei Dj, affrontando ogni argo-mento con la dovuta ironia e leggerezza di un programma pomeridiano. Inoltre realizzo le interviste ai Dj più famosi del
mondo, seguendo da vicino il progetto Kiss Kiss Clubbing specializzato sul mondo dei Dj Superstar. Per l’Estate tra-smetterò da Ibiza. Un’isola magica che diventa il centro di tutte le tendenze più seguite al mondo. Da Settembre curerò un altro programma come uni-ca conduttrice…”
Una canzone è per sempre. Ci dici il tuo tris d’assi, i brani che in qualche modo hanno segnato la tua vita? “Voglio segnalare artisti che mi hanno accompagnato nei momenti più importanti della mia vita: Patti Smith, Janis Joplin, David Bowie, U2, The Cure, Tom Petty, Gloria Gaynor, Madon-na, Donna Summer, Michael Jackson. Comunque un brano tra tutti “Stairway To Heaven” dei Led Zeppelin”.
Marisol ci salutiamo con un consiglio da dare ai giovani che sognano di fare radio….
“E’ un mondo difficile e compe-titivo, dove non si finisce mai di imparare, ma l’importante è non farsi plasmare. Bisogna sempre mantenere la propria personalità e portare avanti le proprie passioni”.
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U tx Marica [email protected]
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aUn numero quello di Luglio de-dicato al cinema e non poteva mancare in questa rubrica, un gran capolavoro cinematogra-fico. Un film che parla della storia del pittore Johannes Vermeer: “La ragazza con l’orecchino di perla”, di Pe-ter Webber, uscito nel 2003 e candidato al premio Oscar per migliore scenografia, migliore fotografia e migliori costumi. Pittore olandese e grande esponente della pittura fiam-minga. In ogni suo dipinto, gli oggetto sono curati nei minimi dettagli, attraversati dalla luce che li rendono vivi, grazie all’utilizzo dei colo-ri che Vermeer applicava in modo particolare creando la sensazione di trasparenza. Vari studi sulle sue opere han-no portato all’ipotesi che Ver-meer per dipingere facesse uso della camera oscura, uti-lizzata di solito in fotografia. Si può spiegare cosi perché i suoi dipinti sono privi di disegno, ric-chi di dettagli e gli effetti di luce che rendono alcuni oggetti fuo-ri fuoco ed altri precisamente a fuoco come nella fotografia. Prendiamo come opera proprio “La ragazza con l’orecchino di perla”, attorno alla quale ruota l’intera trama del film. Si tratta di un ritratto a luce finestra di una ragazza molto giovane. La luce morbida evidenzia lo sguardo ammaliante e langui-do, la pelle chiara e giovane, per poi riflettere sulla grande perla dell’orecchino. Due pen-nellate separate tra loro crea-no la forma della perla, ma è l’occhio umano a completare la parte mancante.
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I PUNTI D’OMBRA NON HANNO MENO IMPORTANZA DELLA LUCE
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”Johannes Vermeer
Johannes Vermeer “La ragazza con l’orecchino di perla” (1665)
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Dreamway Tales
tx Wanda D’[email protected]
NOME: Dreamway Tales (Dario Cavaliere, voce – Ezio Vozza, chitarra – Augusto Bosco, chitarra – Claudio Iadicicco, basso – Luigi Formola, batteria)NATI A: Caserta/MarcianiseETA’: 21/26PROFESSIONE: Gruppo musicaleSOGNO NEL CASSETTO: Riempire uno stadio con un nostro concerto.
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Una ventata fresca in un’e-state caldissima. Una strada lastricata di sogni e raccon-ti quella dei DWT il nuovo gruppo made in Campania, ma dalle influenze oltre ocea-niche, che ha voglia di stupi-re, conquistare e soddisfare i gusti musicali degli Italiani.
Quando e come nascono i Dreamway Tales?
“I DreamWay Tales (Racconti dalla Strada dei Sogni) nasco-no ad ottobre 2007, attraverso pure coincidenze. Pensiamo sempre che se ognuno di noi si fosse mosso un giorno prima o un giorno dopo, forse avremmo potuto non incontrarci. Tutto è avvenuto tramite web, annunci e conoscenze varie. Il nome na-sce dal fatto che sin dall’inizio abbiamo voluto “raccontare”, e che tutti e cinque, nonostan-te le grandi differenze, anche nelle influenze, abbiamo in co-mune il fatto di essere dei veri e propri sognatori che spesso faticano a rimanere con i piedi per terra. Sin dall’inizio ci sia-mo mossi su influenze diverse, che andavano dal British Rock al vero e puro Metal. Siamo ri-
usciti fin da subito ad amalga-mare il tutto in quello che oggi sono i DWT”.
Inizialmente cantavate in in-glese. Nonostante i successi riscossi avete deciso di ab-bandonare l’inglese e passare a brani in italiano. Come mai? “Cantare in inglese è quello che ci è sempre venuto più na-turale. Provammo fin dall’inizio a cantare nella nostra lingua, ma ci risultava non difficile, ma “strano”. Molte band canta-no in inglese e si ritrovano poi a fare piccoli tour tra Austria, Germania, Svizzera. La nostra sfida più grande era, ed è an-cora, quella di poter emergere in Italia, dove il pubblico è diffi-cile da conquistare ed ha gusti musicali particolari. Abbiamo così deciso di cambiare da un momento all’altro, sfidando la sorte…”.
Di recente uscita il vostro primo Lp, “Disordine”, com-pletamente in italiano, con-tenente dodici tracce e una cover in inglese. Parlateci di questo progetto.
“E’ un progetto che per noi rap-presenta un Checkpoint: abbia-mo concentrato tutte le nostre energie in questo album, arri-vando addirittura a scriverlo per ben due volte! Abbiamo scritto circa venti brani in un periodo dove l’ispirazione non manca-va, e abbiamo deciso di sele-zionare i più validi, quelli che potevano esprimere nel miglio-re dei modi ciò che vogliamo comunicare. L’album si chia-ma “Disordine”, per un vero e proprio disordine interiore, mentale, che parte dalle nostre cinque teste, in vari campi, e si immagazzina e distribuisce in undici brani, insieme alla cover che più poteva rappresentarci e che al momento non anticipia-mo”.
I vostri futuri impegni?
“Siamo impegnati nel comple-tamento di questo album, e tutto ciò che lo riguarda: regi-strazione, missaggio, grafica, stampa e videoclip di quelli che saranno i due singoli. Su-bito dopo ci sarà la promozio-ne che ci porterà attraverso un minitour a visitare un po’ tutta l’Italia”.
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vai sulla pagina facebook del gruppo e segui tutti gli aggiornamenti:https://www.facebook.com/dreamwaytalesofficial. Sul sito www.setweb.it potrai vedere l’ultimo videoclip all’interno del servizio dedicato alla band.
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tx Antonietta [email protected] Rossella Sicignano
DUN’ESTATE DI IMPEGNI E CONCERTI PER IL CANTAUTORE NAPOLETANO CHE HA CHIAMATO A RACCOLTA UN SUPER CAST DI AMICI PER RACCONTARE LA SUA CITTA’ ATTRAVERSO IMMAGINI, CANZONI E LUOGHI MAGICI. UNO SPACCATO EMOZIONANTE E POETICO PER OFFUSCARE IL DEGRADO.
Dopo lo strepitoso succes-so di “Passione” firmato da John Turturro, la Napoli anima e musica “rischia” seriamente di provocare nuovi incanti agli spetta-tori. Grazie al progetto di “Radici”, al quale si è de-dicato anima e corpo Enzo Gragnaniello. Il film è un viaggio musicale nella me-moria di una Napoli di “sot-to”, dei suoi luoghi magici, mitologici e storici, ma an-che un percorso nella città di “sopra”, attraverso i suoi monumenti e i suoi quartieri più vivi, sempre punteggia-to dalle performance reali-stiche e oniriche di Gragna-niello con i Sud Express che si intrecciano in sipa-
rietti con artisti partenopei (un cast davvero straor-dinario) e con l’apporto di immagini cinematografiche di repertorio di una Napoli del dopoguerra e degli anni settanta. Una sorta di musi-carello su presente e pas-sato con un taglio leggero che infonde emozioni musi-cali e visive con il proposito di regalare allo spettatore scorci sulla bellezza di una città sempre offuscata dal male e dal degrado.
- Gragnaniello, i versi di una sua canzo-ne citano: “Resto solo io a guardare intorno a me le gocce d’acqua diventare lago dissetare piccoli ani-
EnzoGragnaniello
“Un ‘musicarello’ per far splendere le radici della bellezza di Napoli”
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mali”. Ci potrebbe spie-gare queste parole?
“Si è travolti da pensieri e sensazioni e allora si inizia a scrivere, questo accade quando gli occhi si guar-dano intorno e vedono il mondo e allora lo spirito vuole vivere. Dobbiamo ri-cordare che dietro le cose brutte ci sono tante altre cose meravigliose.”
- Musica e Cine-ma, un binomio perfetto da sempre. Cosa rende questo matrimonio intra-montabile?
“La musica è la colonna sonora di ogni vita che ac-compagna qualsiasi imma-gine. Quando c’è feeling all’interno di una coppia sposata, questo binomio non può che durare in eterno”.
- Quale canzone assocerebbe a questo momento della sua vita?
“È difficile! Ci sono così tante canzoni che al mo-mento non saprei cosa rispondere. Penso a “So-gnando” di Don Backy. Sognare è una parte fon-damentale della nostra vita che non può mai venire meno. Sognare è tornare a casa. Il sogno è lo spirito non la mente, il dono più bello di cui possiamo go-dere”
- “Radici all’infer-no e rami verso il cielo” è quanto viene sottoli-neato nel suo film-docu-mentario:
“È il popolo di Napoli che vive così, con le radici ben salde in una terra che brucia nelle viscere
e si protrae verso quel cielo azzurro sperando e vivendo. Napoli è la terra di vulcani attivi. Napoli è piena di sofferenze. Alla gente di Napoli, però, in questo periodo di profonda crisi, basta davvero poco per risollevarsi”.
- Allora cosa sono queste radici?
“Le radici sono i valori di ogni singola persona, di una famiglia, di una città. Le radici sono la storia, la vita, la poesia, la gentilez-za dei napoletani. Napoli non va vissuta ma sentita a occhi chiusi, contemplando
il mare, la collina, i profumi della terra e del mare che si mescolano a metà strada. La poesia serve ad alimen-tare lo spirito”.
La poesia di Gragnaniello si percepisce dall’entusia-smo semplice e spontaneo quando parla della sua Na-poli e della musica che av-volge la città. L’animo di un napoletano verace, parole fatte di acqua salata, cielo azzurro che si specchia nel mare del golfo. Per lui un’e-state di concerti senza tra-lasciare il progetto Malavita Social Gruop: “Per cantare l’amore e il disagio”.
LE RADICI SONO I VALORI DI OGNI SINGOLA PERSONA. LE RADICI SONO LA GENTILEZZA DEI NAPOLETANI, I PROFUMI DELLA NOSTRA TERRA…“ ”
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“Sperimentiamo attraverso il documentario, la nuova risorsa del cinema”
tx Gaetano [email protected] Rossella Sicignano
“INCONTRIAMO IL REGISTA CHE CI RACCONTA LA BELLA ESPERIENZA VISSUTA AL FIANCO DI ENZO GRAGNANIELLO. UN VIAGGIO INEDITO ED AFFASCINANTE IN COMPAGNIA DI ARTISTI COME JAMES SENESE, IDA DI BENEDETTO, TONY CERCOLA, CICCIO MEROLLA E TANTI ALTRI. UNA PRODUZIONE ‘FIGLI DEL BRONX’ DI GAETANO DI VAIO.
“Radici” è il titolo dell’ultima opera di Carlo Luglio, au-tore e regista, tra i soci fon-datori con Gaetano Di Vaio de “I Figli del Bronx”. Il film racconta il mondo mediter-raneo di Enzo Gragnaniel-lo. Un viaggio musicale alla scoperta delle due anime di Napoli. Oggi “Radici” sta facendo il giro dell’Europa con un doppio evento, la presentazione del film a cui segue il concerto di Gra-gnaniello.
- Come è nato il progetto “Radici”?
“Con Enzo Gragnaniello ci frequentavamo dai tempi
dell’album “L’erba cattiva”. Per me – spiega Carlo Lu-glio – Enzo è una miniera artistica mediterranea, più passa il tempo è più pro-duce opere di altissimo li-vello, è come il buon vino. Così ho deciso che questa miniera non doveva esse-re perduta, ma in qualche modo necessitava di esse-re preservata e diffusa nel mondo, perché nonostante Enzo sia un grande poeta, qui da noi non ha la visibili-tà che merita”.
- Cosa ti affasci-nava dal punto di vista cinematografico di Enzo Gragnaniello?
CarloLuglio
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“Lui racchiude in sé le due anime mediterranee, quel-la “solare” e quella “esote-rica”, che in fondo sono le due stesse anime di Napo-li. Questo mi ha consentito di lavorare in due direzioni: sotto l’aspetto “realistico”, raccontando la parte vera-ce, genuina e colorata, e poi sotto l’aspetto “onirico”, guardando alla sua parte sciamana, quella sfera che ha a che fare con il mon-do dei sogni. Raccontare Enzo è stato un viaggio nella Napoli “di sopra” e “di sotto”, nella Napoli dei quartieri, dei vicoli e dei musicisti, ma anche nella Napoli millenaria dei luo-ghi magici. Ho voluto rac-contare una città diversa, la Napoli della bellezza e della poesia, tra musica e luoghi”.
- Quali sono state le difficoltà nella realiz-zazione di “Radici”?
“Con immenso rammari-co, devo dire che le poche risorse che avevamo sono state destinate alle Sovrin-tendenze dei Beni Cultu-rali, sia a quella dell’area flegrea che a quella dell’a-rea partenopea. Hanno preteso di essere pagate per farci girare nei luoghi e nei siti storici, ignorando la promozione che il film avrebbe fatto in maniera indiretta al patrimonio ar-tistico culturale. Mentre Enzo e tutti i musicisti han-no aderito al progetto in maniera gratuita”.
- Documentario e fiction, le due facce del cinema.
“Per me non esiste nes-suna distinzione tra docu-
mentario e fiction. Si tratta soltanto di una scelta di linguaggio in funzione alla storia che vuoi raccontare. A volte l’adesione al mondo da raccontare ha bisogno di pudore per cui il documen-tario è la forma giusta, per-ché non c’è bisogno di un tocco visionario e onirico”.
- Il documentario come nuovo linguaggio cinematografico. La na-scita di un nuovo ‘neore-alismo’?
“Da questo punto di vista il documentario è una risorsa, un modello per raccontare a
costi bassi le diverse realtà sociali, e soprattutto diven-ta anche uno strumento di sperimentazione linguistica, dando vita a dei fenomeni autoriali come “La bocca del lupo” di Pietro Mar-cello. Sotto questo aspetto che ben venga la crisi, se il risultato è la nascita di nuo-vi autori come è accaduto nel dopoguerra con il “ne-orealismo”. Anche perché bisogna sottolineare che i finanziamenti pubblici han-no sviluppato un sistema parassitario che ha portato il cinema alla rovina”.
CARLO LUGLIO, CON GAETANO DI VAIO, E’ TRA I FONDATORI DELLA CASA DI PRODUZIONE ‘FIGLI DEL BRONX’, PREMIATA ALLA MOSTRA DI VENEZIA“ ”
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tx Alfonso [email protected]
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SubsonicaArenile Reload (Napoli)
Tiziano FerroStadio Olimpico (Roma)
Gigi FinizioVillaggio dei Ragazzi (Maddaloni)
Pino Daniele - Neapolis FestivalGiffoni Valle Piana (SA)
Caparezza - Neapolis Festival Giffoni Valle Piana (SA)
NEAPOLIS-GIFFONI: GEMELLAGGIO A SUON DI MUSICA. BATTIATO, EMOZIONI ALL’ARENA
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Diciamo che c’è solo l’imbarazzo della scelta. Un mese dove l’energia della mu-sica esploderà in tutto il suo splendore. Citazione d’apertura quasi d’obbligo per il Neapolis Festival che trasloca a Giffoni Valle Piana in concomitanza con il famoso Festival del cinema per ragazzi. Un ‘ge-mellaggio’ esplosivo che vedrà alla ‘Cit-tadella del Cinema’ un parterre di grandi nomi tra cui Pino Daniele, Caparezza e la poetessa Patti Smith. Laura Pausini infiammerà Piazza del Plebiscito, Fran-co Battiato regalerà emozioni all’Arena Flegrea. Tiziano Ferro concluderà la sua stagione da record andando all’assalto dell’Olimpico di Roma, ad agosto Mario Biondi in scena a Laurino in provincia di Salerno. Luglio sarà aperto dal nuovo show dei Subsonica in programma all’A-renile Reload di Bagnoli.
LA POETESSA PATTI SMITH AL FESTIVAL DEI RAGAZZI. TIZIANO FERRO ALLA CONQUISTA DI ROMA. I SUBSONICA CON IL NUOVO ‘LIVE’
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Franco BattiatoArenile Reload (Napoli)
Laura PausiniPiazza del Plebiscito (Napoli)
Mario BiondiJazz Festival - Laurino (SA)
Pino Daniele - Neapolis FestivalGiffoni Valle Piana (SA)
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TUTTI NELLA TELA DEL RAGNO. TANTA AZIONE IN “CONTRABAND”
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Genere: Thriller | Nazione: U.S.A. | Regia: Baltasar Kormákur | Cast: Kate Beckinsale, Mark Wahlberg, Gio-vanni Ribisi, Ben Foster, Diego Luna | Uscita: 25.07.2012
Genere: Commedia | Nazione: Fran-cia | Regia: Rémi Bezançon | Cast: Louise Bourgoin, Pio Marmaï, Josiane Balasko, Thierry Frémont, Gabrielle Lazure | Uscita: 27.07.2012
La copertina dell’estate al cinema, e non potrebbe essere altrimenti, è tutta per il nuovo capitolo dell’Uomo Ragno, firmato da Marc Webb. Si torna all’alba del supereroe della Marvel. Peter Parker è uno studen-te delle scuole superiori, non anco-ra morso dal ragno radioattivo che gli cambierà la vita. Una pellicola molto più cruda e contemporanea. Tra fiaba e fantasy anche “Bianca-neve e il cacciatore” con Kristen Stewart che interpreta il celebre personaggio che, stavolta, compie la sua ascesa sociale a colpi di spa-da e buona volontà. Il premio Oscar, Charlize Theron nei panni della regina cattiva. Film d’azione intel-ligente e lucido è “Contraband”, in sala dal 25 luglio. La storia di una guardia di sicurezza e di un ex traf-ficante d’alcool che viene tentato a tornare al contrabbando da un dub-bio amico dopo essersi imbattuto in problemi finanziari. Dalla Francia la bella commedia “Travolti dalla ci-cogna”. Una coppia felice e le diffi-coltà della maternità.
tx Vincenzo [email protected]
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I Sud Sound System, pionieri del raggamuffin italiano, celebrano quest’anno vent’anni di carriera con la pubblicazione della compi-lation “Best Of Sud Sound Sy-stem” (Universal Music). Attual-mente è in radio il singolo “Vola via”, uno dei due brani inediti della compilation. La band è in tour in tutta Italia. La compilation “Best Of Sud Sound System” racchiude i
brani più significativi degli ultimi die-ci anni di carriera della band salen-tina, estratti dagli album “Lontano”, “Acqua Pe Sta Terra”, “Dammene Ancora” e “Ultimamente” a cui si ag-giungono gli ultimi singoli di succes-so “Orizzonti” (con il Dj Riva Starr) e “Beddhra Carusa”, (con Ludo-vico Einaudi). Presenti anche due inediti: “Vola Via” e il “Mai Come Ora” featuring Rubens, oltre al re-mix del brano più popolare dei Sud Sound System “Le Radici Ca Tie-ni”, rivisitato e reinterpretato insie-me al gruppo giamaicano T.O.K. È in uscita il primo romanzo scritto da Nando Popu “Salento Fuo-co e Fumo” (Edizioni Laterza). La musica, il mare e una banda di fanatici delle due ruote. Una sgangherata famiglia e uno sporco, sporchissimo affare di rifiuti tossici da districare: il Salento raccontato dalla voce storica dei Sud Sound System.
Ligabue ha scelto la città di Napoli per uno dei tre concerti italiani che terrà nel 2012: il 20 luglio si esibi-rà nella cornice di Piazza del Ple-biscito sotto l’egida di “ROCK IN NAPOLI 2012”. Sono 10 anni che il Liga non suona a Napoli in un gran-de spazio all’aperto (ultima volta nel 2002 allo stadio), ed è la prima volta in assoluto che tiene un con-certo in Piazza del Plebiscito. Il con-certo, esclusivo ed unico, è stato possibile grazie all’intervento
dell’Amministrazione Comunale di Napoli, che hanno fortemente voluto e creduto nel progetto, con-sentendo così al rocker di suonare da protagonista, in una piazza stra-ordinaria da sempre teatro di grandi eventi musicali. Ligabue darà vita ad un live “essenziale”, con più rock e meno spettacolo. Nuovo album previsto per il 2013.
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dal 30 Giugno al 07 Luglio 2012Castello Aragonese
Proiezioni dalle ore 21:00Per accrediti:
Info Point Piazzale aragonese Orario: 10:00 \ 13:00 - 17:00 \ 22:00
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Incontri “Parliamo di Cinema” alla Cattedral
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Mattia Sbragia
Mattia Sbragia, nel cast del filmDiaz di Daniele Vicari, incontra ilpubblico della Cattedrale per rac-contare i retroscena del film sul G8di Genova. A seguire la proiezionedel film.
Fabrizio Cattani,CMartegiani e Marinafina
Il regista Cattani e due dgoniste in un incontro cblico per illustrare la scelrealizzare un film sull’infA seguire la proiezione d
Uccio De Santis e MiaBenedetta
Il regista e l’attrice protagonista delprimo film del comico pugliese in-trodurranno la proiezione del film.
Prima serataSeconda serata *
SABATO 30 GIUGNO DOMENICA 1 LUGLIO LUNEDI 2 LUGLIO MARTEDI’ 3 LUGLIO ME
Cattedrale dell’Assunta * Cattedrale dell’Assunta* Cattedrale dell’Assunta* Cattedrale dell’Assunta*
Piazzale delle Armi Piazzale delle Armi Piazzale delle Armi Piazzale delle Armi
Terrazza del Convento Terrazza del Convento Terrazza del Convento Terrazza del Convento
Casa del Sole Casa del Sole Casa del Sole Casa del Sole
Tutti gli accessi alle proiezioni e agli incontri sono consentiti finoAccredito : €. 7,00 (per l’intera settimana)Biglietti: €. 5,00 per ogni proiezione - incontro alla Cattedrale | P
€. 3,00 per gli accreditati. Il biglietto garantisce il posto* Accesso con biglietto
21.15 La tana del Bianco-niglio21.45 Incontro con Gustaf Hover e Luca Ragazzi22.15 Italy Love it or Leaveit
21.15 Appartamento adAtene23.00* Paradiso amaro
21.00 Ohe azpiko zera21.15 Do you really love me21.20 Le bonheur 23.00 El padre
21.30 Live radio21.45 Disinstallare unamore22.00 Voi siete qui
Luca Ragazzi e GustavHoferI due protagonisti del road movie ita-liano introducono il docu-film cheracconta il bel paese. A seguire la pro-iezione del film.
21.15 Oroverde21.30 Incontro con Uccio De Santis e Mia Benedetta22.00 Non me lo dire
21.15 The earth: our home23.00* Immaturi (il viag-gio)
21.00 Per noi il cinema era"proibito"21.30 Dashnamoure22.00 Llums22.30 La curt de l'America
21.30 Strata 'a foglia21.45 La bilancia22.00 The summit
21.15 Corti21.30 Incontro con Fabrizio Cattani ,Chiara Mar-chegiani, Marina Pennafina22.00 Maternity Blues
21.00 Almanya22.45* La sorgente del-l’amore
21.00 Anonimos21.15 Hombre con nube21.30 Enmesh22.00 Fratello d'Italia
21.30 Un nuovo corso21.40 148 Stefano mostridell'inerzia22.40 I palladiani
21.21.Ron22.Rag
21.23.peco
21.caen21.21.22.
21.21.dell22.
21.15 La casa dei trentarumori21.20 Incontro con Mattia Sbragia21.45 Diaz
21.15 Sa Gràscia22.30* Qualcosa di straor-dinario
21.00 The end of the world21.20 Berlin series21.45 Ensayo de una revo-luciòn22.15 Otra noche en latierra
21.30 Pizzangrillo21.45 C'era una volta incina… e c'ero anch'io22.15 (R)esistenza
Incontri “Parliamo di Cinema” alla Cattedral
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Mattia Sbragia
Mattia Sbragia, nel cast del filmDiaz di Daniele Vicari, incontra ilpubblico della Cattedrale per rac-contare i retroscena del film sul G8di Genova. A seguire la proiezionedel film.
Fabrizio Cattani,CMartegiani e Marinafina
Il regista Cattani e due dgoniste in un incontro cblico per illustrare la scelrealizzare un film sull’infA seguire la proiezione d
Uccio De Santis e MiaBenedetta
Il regista e l’attrice protagonista delprimo film del comico pugliese in-trodurranno la proiezione del film.
Prima serataSeconda serata *
SABATO 30 GIUGNO DOMENICA 1 LUGLIO LUNEDI 2 LUGLIO MARTEDI’ 3 LUGLIO ME
Cattedrale dell’Assunta * Cattedrale dell’Assunta* Cattedrale dell’Assunta* Cattedrale dell’Assunta*
Piazzale delle Armi Piazzale delle Armi Piazzale delle Armi Piazzale delle Armi
Terrazza del Convento Terrazza del Convento Terrazza del Convento Terrazza del Convento
Casa del Sole Casa del Sole Casa del Sole Casa del Sole
Tutti gli accessi alle proiezioni e agli incontri sono consentiti finoAccredito : €. 7,00 (per l’intera settimana)Biglietti: €. 5,00 per ogni proiezione - incontro alla Cattedrale | P
€. 3,00 per gli accreditati. Il biglietto garantisce il posto* Accesso con biglietto
21.15 La tana del Bianco-niglio21.45 Incontro con Gustaf Hover e Luca Ragazzi22.15 Italy Love it or Leaveit
21.15 Appartamento adAtene23.00* Paradiso amaro
21.00 Ohe azpiko zera21.15 Do you really love me21.20 Le bonheur 23.00 El padre
21.30 Live radio21.45 Disinstallare unamore22.00 Voi siete qui
Luca Ragazzi e GustavHoferI due protagonisti del road movie ita-liano introducono il docu-film cheracconta il bel paese. A seguire la pro-iezione del film.
21.15 Oroverde21.30 Incontro con Uccio De Santis e Mia Benedetta22.00 Non me lo dire
21.15 The earth: our home23.00* Immaturi (il viag-gio)
21.00 Per noi il cinema era"proibito"21.30 Dashnamoure22.00 Llums22.30 La curt de l'America
21.30 Strata 'a foglia21.45 La bilancia22.00 The summit
21.15 Corti21.30 Incontro con Fabrizio Cattani ,Chiara Mar-chegiani, Marina Pennafina22.00 Maternity Blues
21.00 Almanya22.45* La sorgente del-l’amore
21.00 Anonimos21.15 Hombre con nube21.30 Enmesh22.00 Fratello d'Italia
21.30 Un nuovo corso21.40 148 Stefano mostridell'inerzia22.40 I palladiani
21.21.Ron22.Rag
21.23.peco
21.caen21.21.22.
21.21.dell22.
21.15 La casa dei trentarumori21.20 Incontro con Mattia Sbragia21.45 Diaz
21.15 Sa Gràscia22.30* Qualcosa di straor-dinario
21.00 The end of the world21.20 Berlin series21.45 Ensayo de una revo-luciòn22.15 Otra noche en latierra
21.30 Pizzangrillo21.45 C'era una volta incina… e c'ero anch'io22.15 (R)esistenza
rale dell’Assunta
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Serata diPremiazione
Sabato 7 Luglio 2012
Cattedrale dell’Assuntadel Castello Aragonese
Ingresso ad invito
Inizio ore 20:30
Gli inviti per la serata finalesi possono ritirare pressol’info point e sono gratuitiper gli accreditati fino adesaurimento posti.
ni,ChiaraMarina Pen-
due delle prota-ntro con il pub-a scelta di
ull’infanticidio.one del film.
Andrea Roncato e Stefania Barca
Gli attori Stefania Barca e AndreaRoncato raccontano la loro espe-rienza nel film diretto da PupiAvati, già vincitore del ciak ci co-rallo 2011 alla carriera consegnato-gli alla nona edizione del festival
Francesco PatiernoIl regista Francesco Patierno intro-duce e presenta al pubblico del fe-stival il suo ultimo lavoro, cheracconta, con una sottile vena diironia, il fenomeno del razzismo inItalia. A seguire la proiezione delfilm.
Marco BellocchioPremiazione di uno dei grandi re-gisti italiani Marco Bellocchio, chericeverà il primo premio “LocationSociale” dall’associazione nazionaledelle film commission per il suoprossimo lavoro cinematografico“La bella addormentata” sul casoEnglaro.
MERCOLEDI’ 4 LUGLIO GIOVEDI’ 5 LUGLIO VENERDI’ 6 LUGLIO
Cattedrale dell’Assunta* Cattedrale dell’Assunta* Cattedrale dell’Assunta*
Piazzale delle Armi
Terrazza del Convento Terrazza del Convento Terrazza del Convento
Casa del Sole Casa del Sole
Piazzale delle Armi Piazzale delle Armi
fino ad esaurimento posti.
le | Piazza Armi (2a serata)sto
Casa del Sole
21.15 Napòlide21.30 Incontro con Andrea Roncato e Stefania Barca22.00 Il cuore grande delleRagazze
21.15 L’industriale23.00* Tre uomini e unapecora
21.00 Los aviones que secaen21.15 Accordo di grigio21.30 El ingegnio22.00 Nel nome di Galileo
21.30 15 summers later21.40 Damiano. Al di làdelle nuvole iniziano i sogni22.00 La Sombra del Sol
21.15 Il bando21.30 Incontro con Francesco Patierno22.00 Cose dell’altromondo
21.00 Ristabbanna23.00* This must be theplace
21.00 Gypsy funeral21.15 Jezioro21.45 L'angelo di Alfredo22.45 Virgen negra
21.30 Sto dove sto21.40 Travel Companions acolori22.00 Inside Africa
21.15 Papà21.30 Incontro con Marco Bellocchio22.00 Napoli 24
21.15 Zio Angelo e i tempimoderni23.00* Il pescatore di sogni
21.00 Hombre màquina21.15 Coptos21.30 Shwet22.00 Doni doni - soon youwill be artists
21.30 Non al denaro, nonal vento ne' al sole21.50 La crociera dellebucce di banana22.15 Mare Chiuso