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SETTESTRADE MOBILITÀ RESPONSABILE 4 Speciale auto elettrica IL FUTURO DELL’AUTO SARÀ ELETTRICO? PIACERE AUTOMOBILE CLUB 13 La campagna #MollaStoTelefono AUTO E DINTORNI 19 Rally della Capitale Poste Italiane SPA - sped. in abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv. In Legge 27/02/2004 n. 46) Art. 1 comma 1 DCB Roma LA RIVISTA TRIMESTRALE PER I SOCI DELL’AUTOMOBILE CLUB ROMA

Settestrade impaginato interno Layout 1 - Automobile Club d'Italia · Le auto elettriche in circolazione in Italia Nei primi tre mesi del 2016 in Italia sono state immatricolate 407

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SETTESTRADE

MOBILITÀ RESPONSABILE 4Speciale auto elettrica

IL FUTURO DELL’AUTO SARÀ ELETTRICO?

PIACERE AUTOMOBILE CLUB 13La campagna #MollaStoTelefono

AUTO E DINTORNI 19Rally della Capitale

Poste Italiane SPA

- sped. in abbon

amento postale D.L. 353/2003 (con

v. In Legge 27/02/2004 n. 46) Art. 1 com

ma 1 DCB Rom

a

LA RIVISTA TRIMESTRALE PER I SOCIDELL’AUTOMOBILE CLUB ROMA

DIRETTORE RESPONSABILEPaolo Riccobono

IN REDAZIONEPaolo PalleschiLaura FraccaroChiara PallariMattia PiolaDomenico Zaccaria

HA COLLABORATOLuca Romano

PROGETTAZIONE GRAFICAeprcomunicazione

REDAZIONETel. 06681621e-mail: [email protected]

EDITOREAcinservice Srl

SEDE LEGALE E AMMINISTRAZIONEVia C. Colombo, 26100147 - RomaTel. 0651497205/6

IMPIANTI E STAMPAPiramide ComunicationVia di Torrevecchia, 100168 - Romastampato nel mese di novembre 2016

SETTESTRADERegistrazione Tribunaledi Roma n.184 del 17.05.2001

AUTOMOBILE CLUB ROMAConsiglio DirettivoGiuseppina Fusco (Presidente)Francesco Forlenza (Vice Presidente)Pietro De SimoneGiovanni PuotiPietro Selicato

REVISORIGianluigi BarbieriUgo ErcolaniAnna Maria Serrentino

DIRETTORERiccardo Alemanno

SETTESTRADE

Trimestraledell’Automobile Club di Roma

Anno XV

n.1 Ottobre 2016

SE

TT

EST

RA

DE

SOM

MA

RIO

EDITORIALEGiuseppina Fusco - Presidente dell’Automobile Club Roma 3

MOBILITÀ RESPONSABILESPECIALE AUTO ELETTRICAL’auto elettrica cresce 4

La mobilità elettrica nel mondo. Numeri, diffusione, prospettive 5

L’INTERVISTAGiancarlo Morandi - Presidente COBAT 6

LE CASE AUTOMOBILISTICHE ALLA PROVA DELL'ELETTRICOElettrico, tra le case automobilistiche è sfida aperta 7

LE CITTÀ ITALIANE “SMART”: LUCI E OMBRESmart cities. Il modello di città sostenibile corre nel mondo. 8Ma l’Italia e Roma sono indietro

DOSSIER AUTO ELETTRICAEdilfar Rent e AC Roma insieme per la mobilità sostenibile 9

RAPPORTO CENSISUNRAE, un Mobility Champion per il cambio di passo 10

L’INTERVISTAMassimo Nordio - Presidente UNRAE 11Il Ministro Graziano Delrio mette al centro il trasporto pubblico

L’ESPERTO RISPONDEAuto e assicurazione 12

PIACERE AUTOMOBILE CLUBCAMPAGNA SENSIBILIZZAZIONE ATTENZIONE ALLA GUIDA#MollaStoTelefono #GuardaLaStrada 13

PROGETTO TESEOCon Teseo, anziani più sicuri in città 15

L’INTERVISTAEmiliano Monteverde - Assessore I Municipio alle Politiche Sociali 16e dei Servizi alla Persona, Promozione della Salute e Politiche dello Sport -Comune di Roma

SERVIZI AC ROMALa rete di Agenzie ACI Ready2Go di Roma 17

TACCUINOIl coro di AC Roma 18

AUTO E DINTORNITRADIZIONE MOTORISTICA A ROMALa Capitale e i motori: Nuvolari e la Ferrari iniziarono a vincere qui 19

ACI RACING WEEKENDPassione, adrenalina, agonismo 21

RALLY DI ROMA CAPITALEA tutto gas nella Capitale 23L’iniziativa di AC Roma “La strada non è un Videogioco” 25

PROVATI PER VOIPulita, economica: Peugeot ION 26

GUIDA APPCresce ancora l’app su misura per l’automobilista connesso 28

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EditorialeGiuseppina FuscoPresidente dell’Automobile Club Roma

Il nuovo Settestrade:restyling di contenutie grafica per la rivistadei Soci AC RomaSettestrade cambia e si rinnova. A partireda questo numero ritorna il magazinetrimestrale dell’Automobile Club Roma.Il nuovo corso editoriale vuole stabilire unarelazione ancora più stretta con i Soci iscrittie con tutti gli appassionati di motori,nel solco della tradizione avviata sin dal 1955,anno del primo lancio di Settestrade qualeveicolo dei valori di cui l’Automobile ClubRoma è portatore. La veste grafica è statasnellita per favorire una maggiore leggibilità,mentre la scelta dei contenuti sarà orientataad accrescere vicinanza e aderenza agliinteressi dei lettori. Mobilità sostenibile,ambiente, sicurezza e cultura motoristicasaranno argomenti privilegiati nei nuovinumeri di Settestrade, che, come sempre,vedrà Roma e la sua provincia quali suoinaturali scenari d’elezione.Il magazine prevede l’introduzione di nuovicontenuti strutturati in tre sezioni: “Mobilitàresponsabile” si occuperà dei temi chiave delsettore auto e moto di oggi (ambiente, sicu-

rezza, educazione stradale e stile di guida);“Piacere Automobile Club” sarà dedicataalla declinazione dei valori propri dell’identitàdell’Automobile Club Roma; “Autoe dintorni” infine, verterà sulla relazione cheil mondo dell’auto coltiva con gli aspetticulturali, a tutto tondo, che coinvolgonoRoma. Spazio inoltre sarà riservato a rubrichedi approfondimento. L’inserto, rinominato“Liberamente, in auto tra Roma e dintorni”,conterrà, invece, suggerimenti per itinerari nelterritorio di Roma e provincia da percorrerein libertà, cogliendo spunti per soste culturalio enogastronomiche. Il magazinedell’Automobile Club Roma troverà diffu-sione presso le 116 delegazioni ACIsul territorio e con una newsletter indirizzataai Soci iscritti. Sarà disponibile ancheuna versione digitale accessibile sul sito webdell’AC Roma. La nostra pagina su Facebook,inoltre, ospiterà news e immagini sul nostromondo. Seguiteci, il nuovo Settestradeè pronto a partire.

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Nel dibattito attuale i temi della tutela ambientale e delrisparmio energetico hanno visto accrescere la loro ri-levanza, tanto da porsi come snodi centrali per il miglio-ramento della qualità di vita nel futuro già a brevetermine. In particolare, quello delle nuove forme di mo-bilità sostenibile, elettrica in primis, è giunto ad avere oggiun ruolo strategico nelle scelte politiche nazionali e localidi molti Paesi.Il 2015 è stato un anno di svolta nel settore della mobilitàelettrica: i veicoli alimentati a batteria hanno superato laquota di un milione di unità nel mondo e si stima sarannocinque milioni nel 2025. Stati Uniti, Cina, Giappone e Nor-vegia rappresentano le eccellenze nel campo. L’Italia, in-vece, registra attualmente carenze strutturali che limitanolo sviluppo della mobilità elettrica su vasta scala. Criticitàche il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha ini-ziato ad affrontare con il Piano nazionale infrastrutturaleper la ricarica dei veicoli alimentati a energia elettrica(PNire) che, a luglio 2016, prevede uno stanziamento di33,3 milioni di euro per i prossimi tre anni per la realiz-zazione di 13 mila colonnine di ricarica e 6 mila stazionidi ricarica veloce.Il Ministero dell’Ambiente ha inoltre disposto, a fine luglio,un decreto per l’assegnazione, attraverso un bando pub-blico rivolto agli enti locali, di 35 milioni di euro previstidal Collegato Ambientale per il Programma sperimentalenazionale di mobilità sostenibile casa-scuola e casa-lavoro.La scarsità attuale di punti di ricarica è però solo partedi un problema più ampio. Altri fattori limitanti sono i

prezzi ancora alti dei veicoli elettrici, la loro autonomiainferiore rispetto a quelli ad alimentazione tradizionale el’assenza di incentivi fiscali statali.Detto dell’Italia, qual è la situazione a Roma? Secondo ilCentro Studi Continental, che ha elaborato un’analisi dadati Aci, nella Capitale al 2015 circolava quasi un quinto(il 19,2%) del parco auto elettriche presente in tutta laPenisola, pari a qualche migliaio di unità. Il documento an-novera Roma tra le realtà locali più consapevoli in materiadi mobilità elettrica, disponendo di una rete di ricarica increscita (l’Agenzia per la Mobilità prevede per fine 2016di portare il numero di colonnine a 300 con la collabora-zione di ACEA ed ENEL) e potendo beneficiare di normesulla circolazione che premiano l’impiego di mezzi a emis-sioni zero.Nel marzo 2016 la Regione Lazio e il Comune hanno poiraggiunto un accordo che prevede lo stanziamento di 77milioni di euro (54 dei quali riservati a Roma) per il fi-nanziamento nell’area metropolitana di un piano di mo-bilità sostenibile. Una finalità condivisa ed esplicitata anchenel documento programmatico della giunta del sindacoRaggi, che delinea lo sviluppo di un piano pluriennale delleinfrastrutture di trasporto incentrato sulla promozionedel trasporto pubblico e sulla razionalizzazione di quelloprivato. Molto resta comunque da fare per allineare Romaalle best practice europee.

Mattia Piola

L’AUTO ELETTRICA CRESCE

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MOBILITÀ RESPONSABILEspeciale auto elettrica

Nel mondo oggi circola più di un milione di auto elettriche. E tra nove anni il loro numero potrebbequintuplicare. Carenza di infrastrutture e sgravi fiscali gli ostacoli da affrontare per l’Italia. A Roma intanto crescono consapevolezza e sensibilità in tema di mobilità sostenibile.

I seguenti grafici illustrano la diffusione di veicoli a trazione elettrica nel mondo e in Italia. I dati sono tratti dall’elaborazionedell’International Energy Agency (IEA) aggiornata al 2015. Per l’Italia i dati sono forniti da UNRAE.

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LA MOBILITÀ ELETTRICA NEL MONDO.NUMERI, DIFFUSIONE, PROSPETTIVE

Le auto elettrichein circolazione in Italia

Nei primi tre mesi del 2016 in Italia sonostate immatricolate 407 unità di veicolipuramente elettrici, il 32,6% in meno rispetto alle 604 dello stessoperiodo 2015.Quella di quest’anno costituisce una quotadi mercato (0,1%) ancora irrilevante.

Fonte: dati UNRAE

2015 740 unità

2014 405 unità

2013 200 unità

2012 100 unità

primi3 mesidel 2016

407 unità

Paesi produttori di auto elettriche ibride (plug-in)

Fonte: dati IEA

Produzione di auto elettriche nel mondo (anno 2015)

Quando si accosta mobilità elettrica alla parola futuro, imme-diato si sviluppa il dibattito. Una sfida aperta tra ottimisti echi invece si mostra molto dubbioso su questo abbinamento.Per avere uno spunto in più e magari un po’ di chiarezza sul-l’argomento, abbiamo voluto ascoltare un parere autorevolesul tema: quello di Giancarlo Morandi, Presidente di COBAT. IlConsorzio Nazionale Raccolta e Riciclo è un ente di dirittoprivato istituito nel 1988 che eroga servizi integrati e perso-nalizzati per la raccolta, il trattamento e il riciclo di pile e ac-cumulatori esausti e rifiuti di apparecchiature elettriche edelettroniche. COBAT sarebbe quindi direttamente interessatose la mobilità elettrica dovesse decollare nei prossimi anni.Morandi ci ha parlato delle prospettive del segmento elettricoe del futuro che potrebbe aspettarci di qui a breve.

Presidente, il tema della mobilità elettrica è di-ventato oggi dominante nel dibattito sul futurodei trasporti a livello mondiale. Pensa che que-sta forma alternativa abbia possibilità di svi-luppo concrete nel nostro Paese?Assolutamente sì. Lo testimonia l’appena concluso Sa-lone dell’auto di Parigi, la più antica e blasonata esposi-zione e anche quella più innovativa. Quasi tutti i modellie concept presentati sono elettrici e, soprattutto, van-tano oltre 400 chilometri di autonomia. Certo, in Italiail mercato stenta ancora a decollare. Ma non possiamoignorare le tendenze globali. La rivoluzione arriveràanche da noi.

Nel caso in cui l’auto elettrica dovesse cono-scere una diffusione massiva, la questione dellagestione e del riciclo delle batterie e accumula-tori usati diverrebbe una delle voci che vedreb-bero il COBAT maggiormente coinvolto.Come affronterebbe il suo ente questo nuovoeventuale scenario?In realtà lo stiamo già affrontando. Le auto elettricheutilizzano batterie al litio, la stessa tipologia utilizzataper la quasi totalità dei dispositivi elettronici. Il pro-blema è che al mondo non esiste ancora un sistema diriciclo efficiente. È per questo che da oltre un annosiamo al lavoro con il CNR per una ricerca pilota pertrovare una soluzione che possa essere messa in praticasu scala industriale.

Due variabili potrebbero rivelarsi critiche perl’affermazione dell’elettrico: da un lato l’autono-mia delle batterie, dall’altro il loro impatto an-cora elevato sul costo iniziale di un veicoloelettrico. Quali sono, secondo Lei, le possibilievoluzioni sotto questi punti di vista?Come già detto, sul fronte dell’autonomia stiamo fa-cendo grandi passi in avanti. Per quanto riguarda invecela questione relativa ai costi, l’alternativa all’acquisto è ilnoleggio delle batterie scorporato dal costo dell’auto-mobile. Oltre a questo, esistono progetti per riutilizzarequeste batterie quando, non più utili per l’auto elettrica,hanno ancora una capacità di carica che può essere uti-lizzata per altri scopi, come lo storage di energia. E que-sto aiuterà a far scendere ulteriormente i prezzi.

Alla base del successo della mobilità elettrica,accanto ai temi economici e tecnologici si pon-gono anche fattori politici e organizzativi. Primofra tutti la capacità di collaborazione tra casecostruttrici e istituzioni a cui spetta mettere apunto le condizioni di crescita del trasportoelettrico. In che modo potrebbe il COBAT con-tribuire in un simile contesto?COBAT promuove la collaborazione tra case automo-bilistiche, produttori di energia, istituzioni e associa-zioni. È per questo che a maggio di quest’anno abbiamostilato, assieme a ENEL, A2A, Hera e Class Onlus, laCarta di Arese, un documento di indirizzo strategicosottoposto al Governo. Per riuscire nell’obiettivo, è fon-damentale che tutta la filiera dialoghi. E questo l’esecu-tivo sembra averlo capito, anche alla luce delle ultimemosse che favoriscono la creazione di una infrastrut-tura di ricarica. Ma questo è solo il primo passo di unlungo percorso.

IL PUNTODI VISTA DELPRESIDENTEDI COBAT

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MOBILITÀ RESPONSABILE

L’intervistaGiancarlo MorandiPresidente COBAT

speciale auto elettrica

Elettrico significa innovazione e competizione. Pratica-mente da sempre, visto che i primi veicoli elettrici pro-dotti risalgono al 1836. La tecnologia poi fece il suo corsoe cinquant’anni dopo circa in Gran Bretagna, Francia e, aseguire, negli USA comparvero per le strade auto alimen-tate grazie a una batteria elettrica. Proprio queste, primadella definitiva affermazione dell’industria petrolifera e delmodello di produzione fordista, risultavano le più apprez-zate e acquistate dai consumatori statunitensi. Conside-razioni che forse oggi un po’ stupiscono, ma che le caseautomobilistiche non hanno evidentemente messo daparte. Da ormai diversi anni, una rinnovata sensibilità am-bientale e la necessità di contenere le emissioni hannospinto i principali produttori mondiali a dare inizio a unasfida sullo sviluppo di modelli elettrici sempre più effi-cienti. Leader è Nissan che, apripista del segmento a fine2006, ha avviato un ambizioso programma di riduzionedelle emissioni di CO2 per i propri veicoli e nel 2010 hacommercializzato Nissan Leaf, la prima auto in assoluto atrazione interamente elettrica che in Italia è oggi arrivataa rappresentare circa la metà della quota di mercato delleplug-in. I giapponesi sono in buona compagnia. Le tede-sche Mercedes-Benz, BMW, Audi, Porsche hanno raccoltola competizione, lanciando sul mercato svariati modelli difascia premium. Volkswagen, Renault, Citroën, Kia e To-yota, invece, hanno investito sul loro segmento citycar diriferimento. Un capitolo a parte lo merita Tesla Motors,che ha scosso il mercato dell’elettrico puntando tutto sulprofilo luxury proponendo la Model S, una supercar da

700 cavalli di potenza. Un risultato industriale che ha scac-ciato i dubbi che da più parti erano stati sollevati circa ilrapporto tra alimentazione elettrica e prestazioni sustrada. L’elettrico è così diventato un banco di prova irri-nunciabile per i più prestigiosi marchi automotive, la mag-gioranza dei quali ha rivisto i loro piani di investimento,destinando risorse finanziarie crescenti alla progettazionee all’immissione in commercio di autoveicoli zero emis-sion. Un segmento questo, a così alto tasso di innovazionee sperimentazione, a cui neanche i colossi statunitensi del-l’economia digitale hanno saputo resistere. E così se Applecon il suo progetto Titan potrebbe rivelarsi un outsidercon le carte in regola per sparigliare il tavolo di gioco,Google con Fiat-Chrysler ha iniziato una joint ventureper portare sulle strade un’auto a guida autonoma. Il cam-biamento è su scala globale e non si gioca solo in Europae Nord America. Samsung, dal canto suo, ha infatti recen-temente annunciato di essere entrata nel capitale di Byd,azienda cinese leader dell’elettrico e produttore mondialedi autoveicoli elettrici secondo soltanto a Nissan. E Ali-baba, il corrispettivo cinese di Amazon, ha presentato unnuovo modello, sviluppato insieme al gigante automobili-stico Saic. Le prospettive del segmento elettrico sem-brano a oggi luminose - i dati di vendita sono in costantecrescita in tutto il mondo - anche se molte restano le in-cognite sul suo futuro, come i costi ancora sostenuti e lanecessità di una rete infrastrutturale di ricarica diffusa efunzionale.

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MOBILITÀ RESPONSABILEle case automobilistiche alla prova dell’elettrico

ELETTRICO, TRA LE CASEAUTOMOBILISTICHE È SFIDA APERTANissan domina il mercato del segmento elettrico mondiale, ma è sfida aperta a colpi di innovazione, design e performance tra tutti i maggiori produttori del settore automotive. I dati di vendita confermanoil trend positivo dell’elettrico, ma solo il tempo ci dirà se questo sarà veramente il nostro futuro.

30.417

Nissan BYD Tesla Mitsubishi Volkswagen BMW Renault Ford Zotye Chevrolet

25.592 24.867 24.11718.786

15.469 13.586 11.548 10.149 9.793

Ranking dei 10 maggiori produttori al mondo (gennaio-luglio 2015)

Fonte: InsideEVs - Il valore si riferisce al numero di auto prodotte

Mobilità sostenibile, sviluppo economico-sociale, aggior-namento dell’infrastruttura tecnologica digitale. Secondoautorevoli studi internazionali l’intelligenza di una città èil risultato della combinazione e dell’interdipendenza traquesti fattori. Il passaggio a un’economia globalizzata, “diflusso”, fatta cioè di mercati estesi e ridisegnata dallenuove tecnologie digitali, sta comportando un ripensa-mento della struttura stessa dei servizi ai cittadini. Bastipensare all’impatto che l’utilizzo delle tecnologie dell’ICT(Information and communication tecnology) potrebbe ap-portare ai nostri centri urbani in termini di riduzione del-l’inquinamento, viabilità e sicurezza. La presenza di unsistema di oggetti connessi (telecamere, semafori intelli-genti, strade in grado di interagire con mobile device) ègià oggi realtà in diverse metropoli del mondo. Stoccolma,Londra, Singapore, Parigi, Copenhagen, Helsinki e NewYork aprono la classifica del Networked Society Index2016, lo studio redatto da Ericsson che ha analizzato lasmartness di 41 città del globo. L’utilizzo dei big data, l’ado-zione su ampia scala di servizi di car e bike sharing e larealizzazione di strutture di interscambio tra forme dimobilità pubblica e privata sono gli interventi che hannofatto di queste esperienze le migliori al mondo. Venendoall’Italia, la ricerca Smart City Index 2016, condotta daErnst&Young, pone le città del Settentrione in testa aquelle più “smart”: Bologna è la prima, grazie alla crea-zione di un efficiente sistema di car sharing e di una retedi nuove piste ciclabili che ha inciso anche sulla riduzionedel numero di incidenti stradali. Seguono Milano, che èoggi il primo centro urbano nel Paese in termini di ri-corso alla mobilità condivisa, Torino e Mantova. Evidenzeconfermate in sostanza da un altro studio, il nono Rap-porto Smart Mobility, relativo al 2015, elaborato dall’as-sociazione Euromobility con il patrocinio del Ministerodell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare. L’in-dagine, che ha considerato le principali cinquanta città delnostro Paese, rivela un divario sostanziale tra Nord e Sud,che sconta una rete digitale non adeguatamente svilup-pata. Roma si piazza soltanto al nono posto (Smart CityIndex 2016) e diciannovesimo su scala mondiale

(Networked Society Index 2016). Dati non certo lusin-ghieri, che restituiscono il profilo di una città che ha moltoda recuperare. In particolare, l’indagine degli analisti diEricsson evidenzia l’arretratezza dell’infrastruttura per labanda ultra larga, la scarsa diffusione di hotspot Wi-Fipubblici oltre che l’utilizzo di Internet e smartphone in-feriore rispetto a città comparabili. Se essere smart signi-fica innanzitutto essere connessi, il progetto DigitRomaè il tentativo più recente della Capitale di colmare il suogap. Il servizio consiste in una rete di punti Wi-Fi che con-sente l’accesso gratuito a Internet e offre una piattaformaintegrata di servizi e contenuti fruibili in mobilità. L’ANCIpoi, con lo studio “Smart e Slow: la visione della mobilitàdel futuro” ha rilevato come le abitudini degli italiani intema di mobilità stiano cambiando. In crescita, seppur an-cora lieve, la mobilità “dolce” (a piedi e in bicicletta) e larichiesta di un più diffuso servizio pubblico. La città è chia-mata a diventare luogo di sintesi, nel quale ambiente, im-piego dell’energia, trasporti e mobilità siano organizzatisecondo criteri di funzionalità e sostenibilità. La sfida èaperta, a noi sta vincerla.

M. P.

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MOBILITÀ RESPONSABILEle città italiane “smart”: luci e ombre

SMART CITIES. IL MODELLO DI CITTÀ SOSTENIBILE CORRE NEL MONDO MA L’ITALIA E ROMA SONO INDIETROLe città del Nord Italia sono in testa quanto a sostenibilità ed efficienza. Per la Capitale c’è ancoratanta strada da compiere: sono lontane Stoccolma (prima della classe), Londra, Parigi, Copenhagen ele altre metropoli del mondo.

Fonte: Smart City Index 2016 - Ernst&Young

Città intelligenti:le realtà italiane

al top.

BolognaMantova

Milano

Torino

Nel quadro di interventi a favore del trasporto a trazioneelettrica, si colloca il contributo di AC Roma che dall'ot-tobre 2014 ha avviato un progetto di convenzione conEdilfar Rent, società romana specializzata nel noleggio abreve termine di autoveicoli. A conferma dell’evoluzionedel mercato e delle proposte di mobilità urbana privataè proprio la parabola in crescita di Edilfar Rent. Per sem-pre più utenti infatti il noleggio di un’auto sta divenendouna pratica comune, a dispetto del tradizionale acquistodefinitivo del mezzo. Specialità e tratto distintivo di EdilfarRent sul mercato è la possibilità di noleggiare veicoli elet-trici. Forte della partnership in esclusiva, stipulata nel2010 con Mercedes-Benz per la fornitura di vetture dicortesia ai clienti dei concessionari del marchio tedescodi Roma e Milano, Edilfar Rent è giunta ad offrire ai con-sumatori un’offerta unica in Italia che comprende appuntoanche Smart Fortwo Electric Drive e la nuova Mercedes-Benz Classe B Electric Drive. In particolare, l’accordo conAC Roma ha reso possibile il nolo di Smart elettriche diterza generazione in undici delegazioni AC Roma, negliotto store Mercedes-Benz e Smart della Capitale e neitre di Milano. Negli ultimi due anni tra Roma e Milanosono stati oltre 4.548 i noleggi di vetture elettriche, perun totale di 921.576 chilometri percorsi. Parlando di nu-

meri, Edilfar Rent ha chiusoil 2015 con un +6,2%, pari a24.381 noleggi, superandocosì il già ottimo risultatoottenuto dalla media nazio-nale pari a +5.7% (varia-zione 2015/2104 fatturatoNBT, NLT e Fleet Manage-ment; dato dal 15° Rap-porto ANIASA 2015). Ilrapporto di collaborazioneche lega AC Roma ed Edil-far Rent così ha il duplice

scopo di supportare un segmento in forte espansionequale quello del nolo di autovetture elettriche, soddisfa-cendo la domanda crescente di mobilità privata sosteni-bile, e contemporaneamente di sostenere il rispettoambientale promuovendo una modalità di trasporto eco-sostenibile. L’offerta di Edilfar Rent infatti è pensata perle necessità di quanti vivono e lavorano in contesti me-tropolitani come Roma e Milano dove maggiore è la ri-chiesta di mezzi di trasporto noleggiabili per breve tempoe a trazione elettrica. Il target di riferimento è rappresen-tato da persone di cultura e reddito medio alti quali pro-fessionisti, avvocati, notai, imprenditori, manager e amantidel green e dell’ambiente (il 60% sono uomini - fasciamedia di età 35-55 anni). La rete di delegazioni di Aci poirappresenta un punto di riferimento importante per gliautomobilisti che vogliano avvalersi comodamente delservizio di nolo in più centri dislocati sul territorio citta-dino. “Aci costituisce per noi il partner più appropriatoper lo sviluppo di una rete radicata che possa intercettarela richiesta crescente di mobilità responsabile” ha com-mentato Marco Berti, Presidente di Edilfar Rent. “In que-sto modo ci mettiamo nelle condizioni di far crescere lanostra società contribuendo allo stesso tempo alla tuteladell’ambiente”.

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MOBILITÀ RESPONSABILEdossier auto elettrica

EDILFAR RENT E AC ROMA INSIEMEPER LA MOBILITÀ SOSTENIBILEPer i Soci Aci la possibilità di prenotare veicoli elettrici Mercedes-Benz presso undici delegazioni.Più di 4 mila a oggi i noleggi effettuati dalla società Edilfar Rent a Roma e Milano.

Quale futuro per l’auto? Questa la domanda posta di re-cente dall’UNRAE, l’Unione Nazionale RappresentantiAutoveicoli Esteri. Un quesito questo che interroga tuttigli addetti ai lavori, dalle case automobilistiche alle istitu-zioni, e che concerne gioco forza il grande tema della mo-bilità sostenibile. Il comparto automobilistico sta vivendouna fase di transizione, nella quale i cambiamenti stannogià impattando sul business nel suo complesso. Gli sviluppitecnologici (motorizzazioni elettriche, espansione del-l’ibrido e guida autonoma solo per citarne alcuni), ilprezzo del petrolio e l’evoluzione della sensibilità dei con-sumatori modificheranno sostanzialmente il quadro at-tuale. Secondo Marco Baldi della Fondazione Censis, cheha presentato la ricerca commissionata dall’UNRAE sul-l’avvenire della mobilità nelle città italiane, “l’auto conti-nuerà ad avere un ruolo sociale” perdurante nei trasportiprivati anche nel prossimo decennio perché resta l’op-zione migliore per chi si muove in un contesto urbano.Un punto sul quale il Ministro delle Infrastrutture e deiTrasporti, Graziano Delrio, si è mostrato concorde sot-tolineando però le profonde criticità italiane che gravanosul trasporto pubblico locale. “La città non può esserepensata per l’auto. Servono piani di accessibilità e mobilitàcollettiva”. I grandi centri urbani secondo Delrio scon-tano oggi una carenza a volte strutturale dei mezzi pub-blici e ciò rende necessaria “una strategia industriale” chepreveda “pesanti investimenti”. Nel frattempo, i dati sul-l’andamento del mercato automobilistico italiano, presen-tati per l’occasione da Romano Valente, Direttore

generale dell’UNRAE, fanno ben sperare. Le vendite nelnostro Paese aumentano senza sosta da due anni e mezzoe nei primi sei mesi del 2016 si è registrato un incre-mento del 20%. Secondo Valente “la gente ha riscopertoil piacere dell’auto” rivelando una “voglia di mobilità chenon si riscontrava dall’inizio della crisi economica”. Undato positivo che per Massimo Nordio, Presidente del-l’associazione costruttori esteri, deve valere da stimolo amigliorare ancora il funzionamento delle politiche sullamobilità. Da qui la proposta di istituire un Mobility Cham-pion, una figura competente, dotata di esperienza che sap-pia fare da regolatore in tema di mobilità sostenibile inquanto parte terza in causa. Un appello che evidenzia l’in-soddisfazione per la mancanza di un’organicità dei prov-vedimenti sui trasporti, che finisce per lasciare spaziosoltanto a interventi sparsi e non coordinati. Questanuova cabina di regia dovrebbe così fungere da coordi-namento, promuovendo la cultura della mobilità respon-sabile e favorendo il rinnovamento delle infrastrutture el’adozione di nuovi veicoli a trazione elettrica. L’idea è lan-ciata, resta solo da vedere se sarà colta.

Domenico Zaccaria

UNRAE, UN MOBILITYCHAMPION PER IL CAMBIODI PASSO

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MOBILITÀ RESPONSABILErapporto censis

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L’intervistaMassimo NordioPresidente UNRAE

Presidente, parlando del quadro normativo sultema della mobilità Lei ha denunciato la balca-nizzazione della legislazione in materia di politi-che dei trasporti. Quali sono, secondo Lei, gliinterventi prioritari che andrebbero realizzatiper superare le criticità attuali? Da un lato bisognerebbe intervenire favorendo una ap-profondita conoscenza delle più moderne tecnologie ingrado di garantire un impatto contenuto sull’ambiente.Contemporaneamente credo che si dovrebbe operarenel senso di un coordinamento a livello nazionale chegarantisca uniformità di regole anche su base locale.

Il mondo dell’auto sta conoscendo già oggi pro-fonde trasformazioni, soprattutto a seguito dellarapida evoluzione tecnologica degli ultimi anni.In che modo l’UNRAE può essere attore di que-sto processo e accompagnarlo nei prossimi anni?Innanzitutto continuando e rafforzando il rapporto conle istituzioni centrali e sforzandosi di incrementare il li-

vello di intensità di dialogo con gli enti locali. Per ren-dere la mobilità più sostenibile è necessario un impegnocondiviso che parta a monte della questione, dal rinno-vamento del parco auto circolante in Italia, la cui etàmedia oggi è troppo elevata.

L’UNRAE ha proposto l’idea di istituire la figuradel Mobility Champion, che dovrebbe fungere daraccordo tra tutti i protagonisti del segmentoautomotive italiano. Può spiegarci più in detta-glio come questa figura dovrebbe agire per gui-dare questa fase di transito del mercato? Questo soggetto dovrebbe stabilire un piano di passag-gio dalla motorizzazione tradizionale a quella 2.0, cioèelettrica e a guida autonoma in prospettiva. Dovrebbeper esempio definire quali tecnologie favorire e comeintegrare il trasporto pubblico con quello privato.Si tratta di un percorso che interesserà qualche decen-nio e che va necessariamente condotto insieme alle au-torità governative nazionali.

Le posizioni espresse di recente dall’UNRAE e dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ben esemplificano il quadro attualedelle differenti sensibilità in tema di politiche di trasporto pubblico e privato urbano. Il Presidente di UNRAE, Massimo Nordio, lan-ciando la proposta di istituire un Mobility Champion in grado di razionalizzare gli interventi in tema di mobilità sostenibile, ha so-stenuto come l’auto sia oggi e sarà per almeno il prossimo decennio il mezzo privilegiato per la mobilità privata. Il Ministro delleInfrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio ha evidenziato piuttosto l’auspicio che l’Italia investa maggiori risorse sul trasportopubblico, che a oggi risulta un servizio non adeguato alle esigenze della cittadinanza, soprattutto nel contesto delle grandi città me-tropolitane.

Anche se l’auto resterà il mezzo principale di trasporto nel nostro Paese, il servizio pubblico locale dovrà necessa-riamente essere al centro dell’interesse della politica. Questo in sintesi il pensiero espresso dal Ministro dei Trasportie delle Infrastrutture Graziano Delrio che ha di recente ricordato come i nostri centri urbani non possano esserepiù progettati per l’auto. “È vero che l’auto ha un ruolo centrale, ma nei grandi centri urbani dobbiamo fare scelteche orientino verso i mezzi pubblici. Altrimenti se si fa come a Roma, dove si consegna tutto alla mobilità privata, lavita peggiora”.A tal fine andrebbero definiti “piani di accessibilità, di mobilità collettiva” perché “una profonda riforma del trasportopubblico locale è una necessità in questo Paese”. “Serve anche – ha continuato il Ministro - una strategia industrialeperché i pesanti investimenti necessari ci obbligheranno a scelte importanti". Delrio si è mostrato concorde poi sullapossibilità di identificare un Mobility Champion, richiamando l’esperienza analoga nel campo dell’infrastruttura digitale.Un passaggio il Ministro lo ha dedicato anche al tema della sicurezza stradale, sempre più rilevante a causa dell’usoscorretto degli smartphone al volante. “Dobbiamo fare qualcosa di più perché la riduzione virtuosa di vittime è ter-minata. Serve un'idea, serve un qualcosa di nuovo. E serve anche una riflessione perché oggi l’80% degli incidenti gravidipendono dalla distrazione dei telefonini”. Un argomento al quale l’Automobile Club ha dedicato la campagna disensibilizzazione #MollaStoTelefono e #GuardaLaStrada.

Il Ministro Graziano Delrio mette al centro il trasporto pubblico

Apriamo, a partire da questo numero, una serie di interventi sui temi che più da vicino interessano la vita di un automo-bilista. Dagli aspetti tecnici che riguardano la meccanica dell’auto, alle implicazioni legali, assicurative, mediche che scatu-riscono dall’essere proprietario di un veicolo fino alle buone pratiche di manutenzione e di guida ecologica. Qui troverannospazio quindi domande che coinvolgono l’esperienza automobilistica nelle sue molteplici declinazioni. Risponderemo for-nendo delucidazioni ai quesiti che più o meno comunemente ci riguardano tutti. In questa prima uscita, ci siamo soffermatisulle tematiche assicurative.

Vorrei disdire la mia polizza auto e passare a un altro assicuratore.Qual è il procedimento che dovrei seguire?

Dal dicembre 2012 non vige più il sistema del tacito rinnovo. Le compagnie assicurative lo hannoabolito dalle loro condizioni, facilitando così all’utente il passaggio da una compagnia a un’altra.La clausola del tacito rinnovo costringeva infatti il cliente che avesse voluto recedere a inoltrarerichiesta di disdetta alla propria assicurazione. In caso di mancato invio dell’istanza la prorogadella polizza auto era da intendersi rinnovata in automatico. Oggi invece è sufficiente, senza ef-fettuare alcuna richiesta, aspettare il termine di validità della copertura assicurativa e successiva-mente procedere alla stipula di un contratto ex novo con un altro assicuratore.

La mia polizza assicurativa RCA vale anche all’estero?

La validità del contratto di assicurazione stipulato per le auto immatricolate in Italia è da inten-dersi estesa ai Paesi che fanno parte dello Spazio Economico Europeo. Se si ha necessità disapere in quali Paesi extraeuropei è valido, il documento di riferimento è la Carta Verde, rilasciatadalla compagnia assicuratrice. Questo è un certificato internazionale di assicurazione integratoalla polizza, che ne estende la copertura nei Paesi extracomunitari aderenti all’accordo interna-zionale. Nel caso in cui non si abbia la Carta Verde, l’automobilista dovrà stipulare una specificaassicurazione di frontiera da sottoscrivere prima di circolare nel Paese in questione. Stati Unitie Canada, non aderenti alla Carta Verde, impongono infatti l’acquisto di una copertura sul posto.

Vorrei acquistare un’auto per mio figlio. È possibile estendere la validitàdella classe di merito acquisita sul veicolo di mia proprietà a quello chesarà intestato a mio figlio?

Sì, la legge Bersani (legge 40/2007) consente di stipulare un contratto di assicurazione per unulteriore veicolo, nuovo o usato, potendo mantenere la classe di merito CU di un veicolo cheè già di proprietà oppure intestato a un familiare convivente. Nel caso specifico, suo figlio potràbeneficiare per la propria auto appena acquistata della sua classe bonus/malus attuale. Dovràperò sincerarsi, al fine di avvalersi di tale opzione, di fare richiesta espressa al momento dellastipula del contratto, che comparirà sul certificato di attestazione di rischio.

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AC Roma rispondeAuto e assicurazione

Valeria da Ostia

Marco da Roma

Giuliano da Ardea

Quando guidi, zero distrazioni. Il messaggio lanciato loscorso luglio sui social dall’Automobile Club d’Italia èchiaro. La campagna di sensibilizzazione #MollaStoTele-fono e #GuardaLaStrada, rivolta ai ragazzi tra i 18 e i 29anni, ha avuto infatti come tema la sicurezza al volante.Sebbene i sinistri stradali nel primo semestre del 2015 ri-sultino in diminuzione (-2,9%), lo studio condotto dall’ACIregistra un aumento di quelli mortali (+1%). Gli incidenticon lesioni gravi a persone sono stati circa 85 mila, fa-cendo contare 1.596 morti e 119.599 feriti. Tre incidentisu quattro in Italia avvengono a causa della distrazione el’uso dello smartphone mentre si guida è tra le principalicause. Da qui l’idea di nominare l’iniziativa con gli hashtag#MollaStoTelefono e #GuardaLaStrada, che è stata tral’altro la prima in Italia progettata da un ente della Pub-blica Amministrazione esclusivamente per i canali social.La finalità di ACI è stata infatti quella di intercettare il tar-get dei giovani guidatori, veicolando i contenuti sui mezzidi comunicazione maggiormente utilizzati dai ragazzi.

Anche la scelta del testimonial, l’attore Francesco Man-delli, è stata orientata a questo scopo. L’accoglienza e inumeri ottenuti dalla campagna hanno premiato ampia-mente gli sforzi dell'ACI. Già ai primi giorni di agosto laprevisione di copertura dei post era stata superata, conoltre 3,5 milioni di visualizzazioni su Internet del video-clip: 1.750.000 provenienti da Facebook e Instagram,150.000 da YouTube, 100.000 da Twitter e un altro milionee mezzo dalle altre piattaforme online quali agenzie distampa, siti di news e motori di ricerca. Inoltre, sono stateacquisite dieci milioni di impressioni totali. A questevanno poi sommati i milioni di contatti (lettori, telespet-tatori e radioascoltatori) raggiunti grazie ai servizi gior-nalistici che hanno popolato la Rete. L’iniziativa disensibilizzazione di ACI ha riscosso accoglienza anche daparte di personaggi noti e otto tra Ministri e Sottosegre-tari hanno pubblicizzato la campagna indossando una ma-glietta con i loghi simbolo del progetto. I giovani però,secondo Mandelli, anche se hanno compreso l’importanza

#MOLLASTOTELEFONO#GUARDALASTRADA

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PIACERE AUTOMOBILE CLUBcampagna sensibilizzazione attenzione alla guida

La campagna di ACI per la sicurezza alla guida fa il pieno sui social media

Stefania GianniniMinistro dell'Istruzione

dell'Università e della Ricerca

Rosario FiorelloShowman

Luca ArgenteroAttore

di evitare comportamenti pericolosi, come ad esempio ilnon allacciare le cinture di sicurezza o il guidare in statodi ebbrezza, non hanno ancora interiorizzato il rischio po-tenzialmente fatale che scaturisce dall’utilizzo del telefonocellulare alla guida. AC Roma ha naturalmente fatto pro-pria l’iniziativa di sensibilizzazione, promuovendola a li-vello locale. “Quando siamo alla guida dovremmo essere

concentrati esclusivamente su questa attività” ha detto ilPresidente di AC Roma Giuseppina Fusco “perché in quelmomento siamo responsabili non soltanto di noi stessima anche della sicurezza degli altri”. Chattare o scattareselfie e foto significa perdere da uno a quattro secondi.Quando siamo al volante, un solo secondo a cinquantakm/h corrisponde a percorrere quindici metri “al buio”,durante i quali non si ha alcun controllo della strada. Allostesso modo, quattro secondi sono più di sessanta metridi strada. La campagna #MollaStoTelefono è stata lanciatacon un video d’impatto che ricostruisce la dinamica di unincidente stradale. La scena vede protagonisti tre amici inmacchina, che presi dalla loro spensieratezza, non sem-brano nemmeno accorgersi del dramma in corso.Gli oggetti contenuti nell’auto fluttuano all’interno del-

l’abitacolo mentre il veicolo ruota su se stesso primadello scontro fatale con l’asfalto. A quel punto il fumo av-volge l’inquadratura. Mandelli, ora nei panni di se stesso,raccoglie lo smartphone caduto a terra, il solo incolumenel tragico impatto, e lo spegne mentre si sentono delleambulanze avvicinarsi al luogo dell’incidente. Come riba-dito dal Presidente Fusco, “mission principale di AC Roma

è la promozione della sicurezza stradale” e questa inizia-tiva rappresenta un tentativo di comunicare il messaggioa coloro che - come emerge anche dai dati del rapportoACI-ISTAT 2015 - sono maggiormente esposti ai rischidovuti a pratiche di guida non corrette. Ludovico Fois,Consigliere nazionale per le relazioni esterne e gli affariistituzionali di ACI, ha sottolineato poi il carattere forte-mente “innovativo” di #MollaStoTelefono e #GuardaLa-Strada sia per il linguaggio adottato, che per l’originalità ela scelta di diffusione, operata integralmente tramite socialmedia.

Chiara Pallari

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Il Presidente di AC Roma Giuseppina Fusco.

Più sicurezza per anziani e persone disabili che si muovonoin città. Questa la finalità del progetto Teseo, iniziativa pro-mossa nel 2012 dal Comune di Roma in collaborazionecon il Municipio I, III e VIII e l’Automobile Club Roma.Teseo è un dispositivo sviluppato da ACI Consult, pensatospecificamente a tutela di persone con ridotta autonomiaper favorire la loro mobilità in città e negli spazi diversidal contesto familiare. Questo strumento permette la lo-calizzazione costante, tramite un dispositivo GPS e senzaun centro servizi dedicato, delle persone più fragili comeanziani colpiti da demenza senile e da sindrome di Alzhei-mer e quanti sono interessati da forme di disabilità. Neldettaglio, Teseo è un piccolo device dotato di una cartaSIM abilitata (dai principali gestori telefonici nazionali, qualiTim, Vodafone, Wind e Tre) che può informare in real timesulla precisa posizione del soggetto e inviare, in caso dinecessità, via SMS, una richiesta di aiuto a una rubrica ditre contatti preconfigurata. Teseo è inoltre in grado di in-viare agli smartphone la posizione esatta su mappa dellapersona, memorizzando tutto il suo percorso. Una funzio-nalità, questa, legata anche all’invio autonomo di un SOSlocalizzato nel caso in cui il soggetto si allontani da un de-terminato perimetro. Ma da dove viene l’idea del progettoTeseo? Un dato significativo riguarda proprio l’origine delprogetto che vede protagonista la stessa ACI. Un dipen-dente dell’Automobile Club, padre di una ragazza con di-sabilità, intuì qualche anno fa che il dispositivo, allorafornito dall’associazione ai soci automobilisti e impiegatoper il tracking degli autoveicoli, avrebbe potuto trovareapplicazione anche per la localizzazione delle persone. Fu

così che Teseo divenne un apparecchio socialmente utile,permettendo di monitorare in remoto gli spostamenti deifamiliari potenzialmente più in difficoltà. Oggi sempre piùil progressivo invecchiamento della popolazione è una re-altà che determina, tra le sue conseguenze, l’aumento del-l’incidenza delle forme di demenza senile. Secondo unostudio del 2013 dell’ILSA (Studio Longitudinale Italianosull’Invecchiamento) si registrerebbero tra i 25 mila e i 40mila casi solo nella città di Roma. L’attenzione a favoredelle fasce della società più esposte ai rischi rappresentaun punto fermo per l’AC Roma. Nell’ottobre 2015 la de-legazione romana, in un’iniziativa condivisa con l’Assesso-rato alle Politiche Sociali del I Municipio di Roma Centro,consegnò ai centri diurni anziani fragili presenti sul terri-torio trenta dispositivi Teseo che aveva precedentementeacquistato una volta che questi erano stati messi in com-mercio. Una sensibilità già confermata inoltre dalla sigla,nel 2013, di un protocollo di intesa con l’AIPD (Associa-zione Italiana Persone Down) che aveva a sua volta avviatoper prima la sperimentazione di Teseo. AC Roma si impe-gnava così a supportare l’impiego del dispositivo da partedei soci AIPD a un prezzo agevolato, a collaborare in azioniformative e a partecipare a incontri di consulenza laddoverichiesti dalle sedi locali dell’associazione nonché alla for-nitura di apparecchi gratuiti per sperimentazioni concor-date tra le parti. Un modo per dare concretezza alprogetto ACI per il Sociale e per essere più vicini a quantimeritano un’attenzione particolare.

Laura Fraccaro

CON TESEO, ANZIANIPIÙ SICURI IN CITTÀ

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PIACERE AUTOMOBILE CLUBprogetto teseo

L’iniziativa sociale di AC Roma ha promosso la diffusione del dispositivo Teseo nei centri anziani fragilidel I Municipio della Capitale.

A un anno dall’avvio del progetto Teseo nel Municipio di RomaCentro, abbiamo provato a trarre un suo primo bilancio inter-pellando Emiliano Monteverde, Assessore alle Politiche Socialie dei Servizi alla Persona, Promozione della Salute e Politichedello Sport.

Come è nata l’idea di adottare il progetto Teseonel suo Municipio? L’iniziativa è nata dal confronto con AC Roma e dallapresentazione del dispositivo Teseo. In quel momentoabbiamo ritenuto che potesse essere utile promuoverel’adozione dei device presso i tre centri diurni anzianifragili presenti sul territorio del Municipio. Il primopasso è stato quindi la donazione di trenta Teseo effet-tuata grazie all’interessamento dell’AC Roma.

Nel 2015 il I Municipio, insieme all’AC Roma,diede il via all’iniziativa. A distanza di un anno,può aiutarci a tracciare una prima valutazione?Il bilancio è senz’altro positivo. Teseo si è rivelato unprogetto utile, che ha prodotto un impatto concreto abeneficio delle persone interessate. Con l’AC Roma in-tendiamo ora proseguire il confronto per valutare ulte-riori miglioramenti tecnici eventualmenteda implementare.

Il progetto ha coinvolto i centri anziani fragilipresenti sul territorio municipale. In che modoavete condotto la sperimentazione sui soggettiinteressati dal progetto? Come è stata accoltal’idea dalle loro famiglie?Gli operatori che lavorano nei centri anziani sono stati iprimi referenti in merito alla verifica dell’effettivo e cor-retto utilizzo dei dispositivi da parte degli anziani coin-volti. Allo stesso modo le famiglie si sono mostrateinteressate dalla nostra proposta, rivelandosi collabora-tive sin dalla fase di avvio del progetto.

Ci sono eventuali, ulteriori proposte in cantiereche prevedano l’impiego delle nuove tecnologiea favore dei soggetti più deboli che abitano nelMunicipio?Sì, di recente presso un’area di sosta per disabili è statoinstallato Tommy 2.0, un dispositivo che produce un al-larme sonoro per dissuadere quanti intendano parcheg-giare abusivamente. Il progetto è nato dallacollaborazione tra il Municipio, ACI e ACI Consulting. Lanostra volontà è di estendere la sperimentazione aglialtri parcheggi disabili in concessione del territorio. Dacirca un anno e mezzo poi è stato lanciato il progettoE-lisir. Questa iniziativa permette a soggetti sordomutidi poter disporre di una traduzione in Lis tramite unservizio in videocentre che può essere chiamato diret-tamente presso gli sportelli municipali di contatto con ilpubblico. E-lisir ha permesso così l’erogazione del servi-zio agli sportelli senza necessità di prenotazione daparte del soggetto richiedente.

PROGETTOTESEO

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L’intervistaEmiliano MonteverdeAssessore I Municipio alle Politiche Sociali e dei Servizi alla Persona,Promozione della Salute e Politiche dello Sport - Comune di Roma

Servizi AC RomaLa rete di Agenzie ACI Ready2Go di Roma

Un servizio a tutto tondo, dalla teoria alla pratica. È quelloofferto dalle trenta autoscuole ACI Ready2Go abilitatepresenti sul territorio di Roma e provincia. Caratteristicapeculiare di questi centri è il modello di formazione, pen-sato per istruire il cliente nelle diverse fasi di apprendi-mento. Ogni autoscuola che abbia adottato il metodo diformazione “Metodo ACI”, infatti, mette a disposizionedei suoi allievi un programma standard organizzato inotto moduli teorici e prove pratiche che garantisconouna efficace trattazione degli argomenti. Durante le le-zioni inoltre gli insegnanti si avvalgono di dispositivi tec-nologici per favorire un’acquisizione delle conoscenze alpasso con i tempi e il più possibile interattiva. A questo siaggiunge poi la possibilità di fare esercizi quotidiani conquiz online, disponibili anche in modalità mobile e fruibiliin remoto grazie all’utilizzo di un applicativo didatticoprodotto da ACI. Il sistema Ready2Go, come spiega lostesso nome, è formulato per preparare con efficacia allapratica di guida, andando oltre la classica formazione ne-cessaria a chi voglia conseguire una patente. Un riguardospeciale, a partire dalla fase teorica in aula, è prestato cosìai temi della conduzione responsabile del mezzo, della si-curezza stradale e della guida eco compatibile. In parti-colare, la prevenzione di un incidente, il sistemasanzionatorio, l’efficienza del veicolo, le tecniche correttedi guida, la guida difensiva e i sistemi di sicurezza sono glialtri argomenti sui quali si articolano i moduli delle lezioni.Prepararsi per l’esame per la patente presso un’agenziaReady2Go significa affidarsi a istruttori professionisti, for-mati e autorizzati dall’Automobile Club dopo aver par-tecipato a un master formativo. Inoltre, i docenti sonocostantemente tenuti all’aggiornamento professionale eabilitati previo un corso specifico tenuto presso il Centrodi eccellenza di Guida Sicura ACI-Sara Vallelunga. La se-zione del corso riservata alla pratica, invece, si componedi due moduli finalizzati a rendere l’esperienza di guida ilpiù possibile aderente a quella che sarebbe la realtà stra-dale da affrontare una volta ottenuta la patente. Per que-

sto, le agenzie ACI Ready2Go sono dotate di un simula-tore per prove di guida, sviluppato dal Centro di ScuolaGuida Sicura ACI. Un dispositivo questo che consente ditestare le effettive capacità dell’allievo anche in condizioniambientali critiche (fondo stradale bagnato, visibilità ri-dotta, meteo avverso) e che rappresenta un fiore all’oc-chiello all’interno del modello di formazione “MetodoACI” e ne contraddistingue approccio e innovazione ri-spetto all’offerta comune delle autoscuole tradizionali.Chi frequenta un corso Ready2Go, inoltre, ha anche l’op-portunità di effettuare delle prove di guida ed esercita-zioni (tra cui frenata Abs e partenza Asr, cambio gommee montaggio catene da neve, slalom tra coni) in aree de-dicate e protette dove si possono sperimentare alcunetecniche e testare le reazioni della vettura. Al riguardo,l’AC Roma ha recentemente promosso, quale step con-clusivo dell’iter formativo, un’iniziativa che prevede l’ero-gazione di 750 corsi di guida sicura gratuiti da assegnarea neopatentati titolari della tessera ACI Ready2Go.

FORMAZIONE, INNOVAZIONE, SICUREZZA.LE TRE PAROLE CHIAVE

DEL “FORMAT AGENZIA” AC ROMA

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Non solo auto. Essere socio dell’AC Roma significa anchepoter condividere una passione diversa, non correlatastrettamente al mondo dei motori. Quella per la musicae il canto, che vive grazie al coro dell’Automobile Clubcapitolino. “Facciamo musica con uno strumento prezio-sissimo ma gratuito: la voce umana” ci dice il direttoreartistico Antonino D’Amico. Il senso di condivisione e diappartenenza è l’elemento alla base del complesso delletrenta voci dell’AC Roma, una realtà associativa internaall’organo provinciale romano, che rappresenta oggi an-cora un unicum a livello nazionale per l’Automobile Clubd’Italia. La storia di questa associazione inizia nel gennaio2013 e, a dispetto della sua recente fondazione, è ben pre-sto densa di appuntamenti. Già pochi mesi dopo, infatti,iniziano le prime esibizioni che vedono protagoniste levoci del coro in concerti tenuti in tutta Italia. Tra questifigurano il Festival Internazionale dell'Alta Val Pusteria, ilFestival di Salerno, la Rassegna di Magliano Sabina e i con-certi tenuti presso la Biblioteca Nazionale e a Fiuggi. “Perpoter cantare nell’ACR Chorus” - continua D’Amico - èsufficiente “essere intonati, soci ACI e disporre di unosmartphone, PC o tablet”. Quest’ultimo punto ha unaparticolare rilevanza per l’apprendimento di nuovi brani.L’utilizzo di un dispositivo digitale costituisce oggi un van-taggio non indifferente in termini di praticità e velocità dimemorizzazione.Innanzitutto, perché imembri del coro possonocosì ricevere comoda-mente sulla propria caselladi posta elettronica i branida eseguire durante leprove preparatorie per iconcerti al pubblico. Il co-rista può inoltre accedereal materiale musicale sem-pre disponibile sul sitoweb del coro, potendosicomodamente prepararesui brani che dovranno es-sere eseguiti. Il tutto è poi

reso ancora più facile grazie a una funzionalità che, dopol’accesso nell’area che raccoglie i materiali didattici, con-sente al corista di ascoltare “una voce sintetizzata checanta la sua parte mentre in sottofondo si sentono levoci” degli altri cantori e poi stampare lo spartito da me-morizzare. Una disponibilità di contenuti apprezzataanche da altri cori, che sono arrivati a richiedere all'ACIl’autorizzazione al loro utilizzo. La “cosa più interessanteè vedere lo spartito che prende vita e canta la propriaparte mentre le sillabe e le note corrispondenti scorronosul video” spiega il direttore D’Amico. Un ausilio utile acui si aggiungono i video presenti su YouTube, prodottiper far famigliarizzare con la notazione musicale anchechi magari non ha studiato musica in precedenza. La rapi-dità di apprendimento ha fatto sì che l’ACR Chorus po-tesse presentare in concerto oltre 60 brani in quattroanni e ogni anno dedicarsi a un autore o a un filone di ge-nere diverso (dalle armonizzazioni di Bepi de Marzi aquelle di Lamberto Pietropoli). “Noi cerchiamo sempredi ampliare le nostre conoscenze musicali rileggendo ge-neri e autori diversi” ci ricorda D’Amico. Così tecnologia,doti naturali ed entusiasmo diventano elementi che ren-dono il coro dell’AC Roma un gruppo di amici. Unico nelsuo genere.

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Taccuino

IL CORO DI AC ROMAStoria e attività del gruppo canoro dei soci romani

Magari può non venire spontaneo. Se si pensa all’automo-bilismo In Italia, i più citerebbero Monza, Imola, Maranello.Luoghi leggendari, nei quali lo sport dei motori ha presoforma e poi vita. Eppure Roma, apparentemente lontanadai centri dove la tradizione e il mito ebbero origine, puòannoverarsi tra le città teatro di eventi epici per il movi-mento motoristico. Nel 1925 si tenne la prima edizionedel Gran Premio della Capitale, allora denominato “PremioReale di Roma”: un evento celebrato dall’AC Roma nel2005 a ottant’anni dall’istituzione con un raduno che coin-volse migliaia di spettatori appassionati di auto d’epoca.Lancia, Alfa Romeo, Ferrari, Fiat e Maserati furono per ungiorno indiscusse protagoniste della scena sfilando in unpercorso indimenticabile da via Veneto fino al Quirinale epoi da piazza Venezia fino a Caracalla. Il Gran Premio diRoma da subito riscosse un gradimento sensazionale e sipose a fondamento del futuro successo dei motori nellacittà eterna. Due anni dopo infatti seguì un episodio chesegnò per sempre la storia dello sport italiano: la primavittoria automobilistica di Tazio Nuvolari. Il pilota manto-vano aveva già primeggiato sulle due ruote, ma fu a bordodella Bugatti 2000 che giunse il trionfo romano. Un suc-cesso inaspettato, come riportano le cronache di allora,ma meritato per l’intelligenza e la tempra mostrate al vo-lante. Pochi forse sanno poi che la prima vittoria della Fer-rari in assoluto avvenne proprio nella Capitale d’Italia. Erail 25 maggio 1947, si svolgeva il IX Gran Premio di Roma(Categoria Sport) sul circuito di Caracalla. La Ferrari 125S condotta da Franco Cortese staccò tutti gli avversari su

quelle strade così cariche di storia, popolate per l’occa-sione da oltre 60 mila spettatori. Quell’affermazione fu im-portante anche perché conseguito a scapito di una vetturadi primo rango come la Maserati di Guido Barbieri, giuntosecondo. Tutto, a partire dall’organizzazione, sembrò vol-gere a favore della rossa di Maranello: gli organizzatoriaprirono infatti per quell’occasione le iscrizioni anche allacategoria 1500 cc, permettendo alla Ferrari di competerecon la stessa auto impiegata nella precedente gara di Pia-cenza. La 125 S fu messa a punto dai meccanici per il cir-cuito romano e in prospettiva della successiva Mille Miglia.Una preparazione che la Storia, quel giorno, premiò con ilmassimo risultato. Di lì in poi il cammino della Ferrari loconosciamo tutti. Una sequenza sensazionale di vittorie etitoli mondiali che hanno reso la scuderia del Cavallino

LA CAPITALE E I MOTORI:NUVOLARI E LA FERRARIINIZIARONO A VINCERE QUI

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AUTO E DINTORNItradizione motoristica a roma

Rampante un pezzo del patrimonio culturale e sportivoitaliano. Una tradizione, una passione consegnata alla leg-genda di cui fu iniziatore e artefice Enzo Ferrari, alla cui fi-gura è stato di recente dedicato un volume di Luca DalMonte, Ferrari Rex. Biografia di un grande italiano del Nove-cento, che ripercorre in più di mille pagine tutta la vicendaimprenditoriale, storica e umana del genio modenese.Ultimamente poi stiamo assistendo a un ritorno della pas-sione, negli anni più recenti forse un po’ declinata, cherende unici i sostenitori ferraristi nel contesto della For-mula 1. Il Gran Premio di Monza dello scorso settembre,a esempio, ha registrato oltre 140 mila presenze. Scene di

giubilo e una pista invasa hanno caratterizzato i festeggia-menti per il podio di Vettel, un risultato sperato e accoltotrionfalmente in un campionato dove sono le Mercedes afare la parte del leone. Sembra dunque che si respiriun’aria di ritrovata fiducia nel movimento motoristico ita-liano. Uno spirito di cui Roma, ancora una volta, si è fattainterprete ospitando il Rally della Capitale, nel 2016 giuntoalla quarta edizione, penultimo suggestivo appuntamentodel Campionato Italiano di Rally prima del gran finale a Ve-rona.

Paolo Palleschi

20Festeggiamenti durante il Gp di Monza 2016

Franco Cortese su Ferrari 125 S

Motori, velocità e passione. Sono questi gli ingredienti delsuccesso degli ACI Racing Weekend del mese di settem-bre a Vallelunga. Quattro giornate dense di gare chehanno visto una massiccia partecipazione di appassionatie famiglie. Oltre 20 mila le presenze complessive regi-strate nell’area dell’autodromo di Campagnano Romano,richiamate dallo spettacolo e dalla passione per il rombodei motori in pista. Già nel primo fine settimana sono an-date in scena competizioni seguite dai tanti amanti deimotori che hanno affollato le tribune di Vallelunga. Il Cam-pionato Italiano Turismo ha visto trionfare Roberto Col-

ciago, che con due vittorie in sequenza ha chiuso in bel-lezza il quinto round della competizione. Il pilota dellaHonda Civic TCR conquista infatti il suo settimo e ottavosuccesso stagionale consolidando il primato davanti adAlberto Viberti (Seat Leon TCR BRC Racing Team) se-condo al traguardo in entrambe le occasioni. DavideUboldi e Walter Margelli si sono divisi invece i successinel quinto round del Campionato Italiano Sport Prototipi.Nicola Baldan si aggiudica la Seat Leon Cup, con una sen-sazionale rimonta. Nella Seat Ibiza Cup Gabriele Torelli èstato il mattatore di giornata, grazie a un doppio centro

AUTO E DINTORNIaci racing weekend

PASSIONE, ADRENALINA,AGONISMO

21Una fase della premiazione del MINI Challenge

All’Autodromo di Vallelunga grande affluenza di pubblico ed emozioni in pista

che gli consente di allungare in generale. Nemmeno lapioggia caduta nel secondo weekend di gare ha frenatol’entusiasmo degli appassionati che hanno popolato l’au-todromo. Gli occhi sono rimasti sempre incollati alla pistaper seguire ogni fase di gara. I testa a testa sul rettilineoche porta al traguardo e qualche sorpasso spettacolarein curva hanno fatto scaldare il pubblico, accorso nume-roso al richiamo dei bolidi. Lo spettacolo dei motori hasegnato allo stesso modo il secondo fine settimana, du-rante il quale sono andati in scena appuntamenti di rilievocome la penultima tappa del Campionato Italiano GranTurismo Carrera Cup Italia e la MINI Challenge. Una par-ticolare menzione spetta alla prova di Formula 4 ItalianChampionship, che ha avuto come indiscusso protagoni-sta il diciassettenne Mick Schumacher, figlio d’arte delgrande pilota tedesco Michael, arrivato primo al tra-

guardo tra gli applausi. Gli ACI Racing Weekend di Valle-lunga non sono però stati sinonimo soltanto di provesportive. L’Automobile Club ha voluto infatti promuo-vere, per tutta la durata della manifestazione, la sua cam-pagna di sensibilizzazione alla guida sicura#MollaStoTelefono distribuendo al pubblico magliette coni loghi dell’iniziativa. Tanti sono stati i selfie scattati e lecondivisioni sui social media per l’occasione. Agonismo,formazione, divertimento. Vallelunga significa tutto questo.

M. P.

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Mick Schumacher prima della partenza

Alla fine del mese di settembre Roma si è fermata per unintero fine settimana per il Rally della Capitale, giuntoquest’anno alla sua quarta edizione. Penultima tappa delCampionato nazionale e valevole anche per la Coppa Ita-lia 2016, la gara di Roma, che si svolge sulle strade del-l’EUR, ha tanti motivi per dirsi unica. La città eterna, comesempre, ha offerto uno scenario incantato a pubblico epiloti. Novità assoluta di quest’anno è stata la presenzadel Villaggio dei Motori, sviluppato su due aree allestitecome una vera casa del motorsport. Il parco assistenza siè trasferito a Roma - nel 2015 avevasempre fatto base a Fiuggi - per ren-dere ancora più partecipe il pub-blico che ha potuto seguire davicino le operazioni di tecnici emeccanici. Un’altra zona è stata in-vece dedicata all’esposizione di vet-ture da rally e delle ultime propostedei grandi marchi del racing. Unadoppia prova spettacolo intitolata“Città di Roma”, svoltasi presso ilColosseo Quadrato dell’Eur, hadato il via alle competizioni il ve-nerdì e il sabato pomeriggio. Unoshow al cardiopalma che ha richia-mato oltre 70 mila spettatori, sedutisulle gradinate per seguire le provecronometrate “uno contro uno” ainseguimento. Il calendario della ma-nifestazione ha previsto poi, a par-

tire dalla giornata di sabato, quindici prove speciali cro-nometrate sulle strade laziali, da Rocca di Cave a Bellegra,Rocca Santo Stefano, Guarcino-Altipiani, Monte Livata eMonastero. L’arrivo, collocato sempre al Colosseo Qua-drato, ha regalato ai piloti un vero bagno di folla. Un’emo-zione che difficilmente Umberto Scandola e GuidoD’Amore, i vincitori finali con la loro Skoda Fabia R5, di-menticheranno. Una delle soddisfazioni maggiori è, comeha ricordato anche Max Rendina, ideatore del Rally dellaCapitale ed ex campione del mondo WRC, l’essere riu-

A TUTTO GASNELLA CAPITALE

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AUTO E DINTORNIrally di roma capitale

A Roma la penultima tappa del Campionato Italiano Rally

sciti a coinvolgere non soltanto gli addetti ai lavori e chigià seguiva il rally per passione, ma le famiglie e tante per-sone richiamate dal fascino suggestivo di una gara di autoall’interno di Roma. La tappa capitolina del CampionatoItaliano Rally è stata inoltre occasione di promozione dialcuni progetti di solidarietà: nell’ambito dell’iniziativa“Uno sprint per Amatrice”, in collaborazione con l’Asso-ciazione Italiana Roma Club, sono stati raccolti fondi a so-stegno delle vittime del terremoto. Impegno e vicinanzasono stati ribaditi anche alla onlus Peter Pan, im-pegnata a Roma da più di ven-t’anni nell’accoglienzadelle famiglie di bam-bini malati di cancro ri-coverati in ospedale.Un’attenzione specialeal sociale, che certa-mente impreziosisceuno dei maggiori eventimotoristici in Italia.

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Umberto Scandola vincitore del 4° Rally di Romasu Skoda Fabia R5

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Un momento della prova a cronometro “uno contro uno”

Accanto all’iniziativa sportiva l’Automobile Club Roma, incollaborazione con l’organizzazione del Rally, ha tenutonella giornata di sabato un momento formativo rivolto aibambini sulle buone norme di guida.L’iniziativa, dal titolo “La Strada non è un Videogioco”, si èsvolta presso lo storico Parco Scuola del Traffico dell’Eured è stata occasione per sensibilizzare i più piccoli, al vo-lante di mini vetture, al rispetto del codice della strada edelle regole di sicurezza.

L’iniziativa di AC Roma

“La Strada non è un Videogioco”

Quale automobilista non ha giocato con la pista, quelladelle macchinine scala 1/32? Bolidi capaci di entusiasmareil bambino di ieri che oggi,, magari in fila sul Lungotevere,può trovarsi al volante della propria auto pensando a queigiocattoli mentre la realtà descrive il progresso tecnicoattraverso una Peugeot ION che procede nello stop-and-go senza alcun suono se non quello dello pneumatico suisanpietrini. Peugeot ION è l’automobile zero emissioniche il marchio francese ha lanciato sul mercato, anche ita-liano, e che rappresenta oggi la concreta opportunità dimobilità in un ambiente di traffico come quello di Romadove, come in tutti i grandi centri urbani, il Comune hadefinito le zone a traffico limitato nelle quali l’accesso èconsentito solo alle vetture con permesso e quelle ZEV,Zero Emission Vehicle.Guidare un’automobile ZEV è un’esperienza particolare,fuori del comune. L’automobilista è cresciuto con un con-cetto di auto nel quale la manualità delle funzioni, peresempio il cambio, ha sempre avuto un ruolo anche emo-

zionale durante la guida e la sonorità dell’abitacolo, in pre-senza di motori con più di quattro cilindri, ne ha sottoli-neato il coinvolgimento sensoriale moltiplicandol’esperienza stessa della conduzione, quale che fosse ilmodello o la cilindrata, portandola in quella dimensioneanche ludica, leva della scelta d’acquisto di un modello in-vece di un altro.Un’auto ZEV è l’opposto, l’esatto opposto. L’emozionenon è data dal frastuono dei quattro oppure otto cilindri:l’emozione è nella totale assenza di rumore durante lamarcia. Un’esperienza che - per ora - è vissuta da un li-mitato numero di automobilisti.Guidare Peugeot ION, passatemi il paragone, è come an-

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Provati per voi

PULITA, ECONOMICA: PEUGEOT IONCompatta ma con grande abitabilità per quattro persone, la Peugeot ION, animata da un motoreelettrico è la vettura ideale per muoversi dentro Roma e approfittare della sua definizione ZEV, ZeroEmission Vehicle, che permette l’accesso alla ZTL e scoprire, nell’assoluto silenzio di marcia, panoramidella Città Eterna dimenticati o sconosciuti.

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dare in barca a vela. S’ode il rumore del fruscio aerodina-mico, la vela. E come l’acqua lungo la linea di galleggia-mento, s’ode il rumore dello pneumatico sul fondostradale, qui a Roma enfatizzato in alcune strade dalla pre-senza del cubetto di porfido, tanto caro ai turisti moltomeno agli automobilisti e ai motociclisti soprattutto nellegiornate di pioggia. Cosa cambia al volante di Peugeot ION? Per la dinamicadi marcia la ZEV francese è simile a una vettura di paridimensioni con motore termico, analoga per peso e abi-tabilità. Il baricentro basso per via delle batterie migliora

alcuni aspetti della guida che è fantastica per le doti di ac-celerazione e ripresa della vettura, caratteristiche tipichedei motori elettrici. Fortissima spinta in partenza, propriocome le automobiline della pista elettrica. Da provare conil finestrino aperto per avere un’emozione indescrivibile.Tanto diverso il comportamento in frenata con un rallen-tamento più brusco per via del maggior freno motore delpropulsore elettrico. Basta sollevare il piede dall’accele-ratore e la spinta in avanti è quasi pari a quella oppostain accelerazione. Per altri aspetti possedere e guidare un’auto totalmente

elettrica obbliga a riprogettare l’approccio alla filiera“esco, guido, giro, cambio percorso, faccio benzina, tornoa casa”. L’autonomia di 150 chilometri ha bisogno di unpensiero diverso, un po’ simile a quello che si aveva con i“cinquantini” di gioventù. Bisogna calibrare gli spostamentiin base ai chilometri a disposizione, un terzo rispetto aun’auto a benzina o gasolio, altrimenti la sosta per il ri-fornimento di energia obbliga a tempi più lunghi di quellinecessari alla colonnina del self-service per il pieno. Lo sviluppo del mercato mondiale delle ZEV, il maggiorinteresse del pubblico verso l’auto tutta elettrica, ha datosprint alla ricerca di una tecnologia delle batterie che po-

tesse migliorare in modo sostanziale le performance diautonomia. Sono dello scorso settembre gli annunci dicostruttori come Tesla e General Motors che promet-tono autonomie fino a 600 chilometri (Tesla) e ricarichemolto più rapide rispetto al passato. L’ultima, doverosa, considerazione. Occhio al pedone. Leauto elettriche sono ancora oggetti rari nel traffico e sor-prendere qualcuno alle spalle è semplice. La Peugeot IONnon fa alcun rumore a bassa velocità. Per loro, i pedoni,lo spavento può essere dietro l’angolo.

Luca Romano

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Guida app

Più funzionalità e informazioni sulla propria vettura. ACIMobile Club, l’applicazione ufficiale dell’ACI, si aggiornacon due novità principali pensate per rendere ancora piùuser friendly l’esperienza dell’utente. “My Car” e “InfoTarga” sono le nuove funzionalità aggiuntive introdottecon il più recente release dello scorso luglio. Quest’ultimaè un servizio che consente di risalire gratuitamente alproprietario di un veicolo a partire dalla targa e il suo uti-lizzo è aperto sia ai soci dell’Automobile Club d’Italia che,a pagamento, a tutti gli utenti interessati a ottenere infor-mazioni maggiori. Conoscere la targa di una vettura con-sente inoltre di approfondire il modello, la potenza, lacilindrata e la data di immatricolazione. L’utente può poivenire a conoscenza dello stato attuale del veicolo, ovverose risulti o meno iscritto nel registro delle auto rubatedel Ministero dell’Interno. My Car, invece, a seguito dellaregistrazione, offre informazioni sullo stato di pagamentodel bollo auto e della visura e dettagli su tutto ciò checoncerne l’autoveicolo, come a esempio lo stato giuridicopatrimoniale. Inoltre include un servizio di avviso sca-denze utile per chi voglia tenere sempre sotto controllolo stato dei pagamenti delle tasse automobilistiche. Dettodelle novità più recenti, va ricordato che l’applicazione uf-ficiale di ACI è un aggregatore di info a 360 gradi per l’au-tomobilista. Permette di visualizzare dove sono localizzatii punti ACI (delegazioni, uffici PRA, URP, demolitori), dipoter consultare in qualsiasi momento il proprio certifi-cato di proprietà digitale e la propria tessera associativae trovare gli esercizi commerciali convenzionati. Una fun-zionalità è inoltre specificamente dedicata alla richiesta disoccorso stradale localizzato, in caso si abbia bisognodell’intervento di un carro attrezzi. ACI Mobile Club, lan-ciata tre anni fa e disponibile per i due principali sistemioperativi Android e iOS su smartphone e tablet, sta co-noscendo una fase di reingegnerizzazione che la porteràprossimamente a includere ulteriori miglioramenti. Fun-zionalità, semplicità d’uso e una veste grafica pulita sonole parole d’ordine. L’app infatti verrà ottimizzata con loscopo primario di soddisfare la necessità di essere sem-pre più vicina alle necessità dell’utenza, incrementandol’usabilità dei servizi digitali. Si andrà ampliando infatti,

nelle sue prossime versioni, la possibilità di personalizza-zione delle funzionalità da parte dell’utilizzatore, chepotrà scegliere a quali informazioni avere immediato ac-cesso in base ai suoi specifici interessi e necessità. Le no-vità non si esauriscono qui perché, a breve, arriverannodue altre estensioni. “Intorno a te”, servizio che fornisce

info sui servizi presenti sul territorio, come per esempiol’ubicazione di stazioni di rifornimento e la presenza diaree di sosta in prossimità della propria posizione.“Memo”, come fa intuire lo stesso nome, offre uno sca-denziario delle imposte automobilistiche, quali bollo e re-visione della vettura.

CRESCE ANCORA L’APP SU MISURAPER L’AUTOMOBILISTA CONNESSO

“InfoTarga” e “MyCar” le novità dell’ultima versione.In arrivo a breve altre due funzionalità

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