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Ecco alcune pagine del numero 1 di Surf Casting Mania
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I l mare è un segreto. Questa frase mi frulla spesso in testa da quando uno sdentatis-simo pescatore siciliano me l’ha (s)biascicata contro in un lontano settembre. Era evidentemente un modo per allontanare uno scocciatore troppo insistente. Almeno
così pensai sul momento e durante i giorni successivi. Non passò molto tempo prima che mi rendessi conto di quale verità si nascondesse in quella manciata di parole. Il mare è un segreto, sì. E l’oracolo che ne custodisce il senso vive anch’esso tra la schiuma e le profondità, tra le rocce e la sabbia, tra le alghe e le correnti. Inaccessi-bile. Sono sempre rimasto affascinato di fronte a un pescatore che, piedi sulla sabbia, indaga le ragioni del mare grazie solo a un esile filo, per metà fuori e per metà dentro l’acqua. Un unico, semplice e debole filo porta le nostre domande al mare, in quel posto dove la vita per noi non è vita. Conoscerlo solo attraverso le vibrazioni che quel filo trasporta è poesia, mito, leggenda. Chi non assapora il privilegio di questa dispa-rità, noi infinitamente piccoli lui infinitamente grande, gode a metà delle risposte che l’acqua ci regala. Catturare un pesce non è una vittoria, una spacconata, un gesto da superuomo, bensì il risultato di un lungo apprendistato per conoscere la lingua del mare. Le nostre lenze, i nostri calamenti, i nostri finali, gli ami, i flotter, i piombi, le esche, i fili elastici, le canne, i mulinelli, i lanci, gli sguardi alla vetta e quelli al mare e alle sue onde non sono altro che le lettere e la punteggiatura di una lingua antica e immortale, complicata ed evanescente, dura e gioiosa allo stesso tempo. Il viaggio di un surf caster ha questa meta: saper leggere e parlare la lingua del mare. Ho la fortuna di essere il punto di raccordo di chi conosce questa lingua a tal punto da saperla persino cantare. La melodia di un lancio mozza il respiro se sa essere dolce e decisa, il gong di una ferrata fa sobbalzare se scandito a tempo. Chi conosce que-sta lingua è un privilegiato. Ecco perché, studiando i contorni di questa nuova rivi-sta, abbiamo voluto con noi chi ne padroneggia grammatica, sintassi, prosa e poesia. Ognuno a modo suo: chi con il timbro forte e roco e chi con l’eleganza di un sussurro, chi gridando e chi ridendo. I nomi che firmano questo primo numero e i successivi hanno un peso innegabile. Sandro Meloni è uno di quelli che non le manda a dire: lui la lingua del mare la parla con voce alta e impostata. Ora torna anche a scriverla, dopo ben quindici anni di silenzio. Autorevole, schietto, visionario. Marco Falchi legge alla perfezione “solo” da qualche decennio e parla sempre il giusto: esperienza e conoscenza non cedono mai alla parola di troppo. Informato, preciso, super tecnico. Mauro Balestri ha l’eloquio di uno che la sa lunga e che padroneggia il vocabolario. Intuitivo, comunicatore, pochi fronzoli. Fabrizio Gisarella ha quel guizzo mediterra-neo del “pane al pane e vino al vino”. Competente, appassionato, generoso. Vittorio Azzano è un’entusiasta che non smette mai di parlare per ravvivare la gioia dell’a-ver saputo imparare la lingua del mare. Elegante, tosto, informatissimo. Pasquale Barnabà padroneggia persino il dialetto dei tanti “quartieri” sottomarini. semplice, tenace, talentuoso. E tutti gli altri non sono da meno, ognuno con la sua punteggiatura e il suo stile.Avrei dovuto parlare di tecnica. Avrei potuto sottolineare con più o meno malizia la qualità dei contenuti di Surf Casting Mania. Avrei persino potuto ricordare alcune parole inappropriate, tanto per usare un eufemismo, di chi in questa squadra vede uno spauracchio da combattere. E invece eccomi qui a parlare di una fantomatica lingua del mare... A prendere pesci ci si mette poco, a sapere il perché una vita intera.
EDIT
OR
IALE
"parlare mare"
Carp fishing ManiaCerca in edicola il mensile tutto dedicato alla pesca delle grandi carpe: firme di prestigio e un bellissimo omaggio per chi si abbona!
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spinning Mania
Giulio Marcone
SO
MM
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IO26
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Meloni 15 anni dopo
Serra e eSche Mignon
Sand tiger e Sud africa
teleferica per la leccia
le Spiagge del Mondiale italia 2011
L’esperienza e la competenza di un
grande del surf casting
Una strategia semplice ed efficace
per stanare il predatore
Sulle rotte della tigre di sabbia, lo squalo dai denti a pugnale.
Adrenalina pura!
Tutto quello che c’è da sapere per pescare con l’aguglia
viva: inneschi, terminali e tattiche al microscopio
univerSità del leggero
il Surf ieri e oggi
I principi del beach
ledgering e la divisione della
spiaggia. Un maestro della
pesca light inaugura una
serie di articoli per chi ama pescare soft
Dallo studio del mare
quando tutto era agli inizi fino alla
tecnologia moderna.
Ecco come è cambiata la tecnica
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La morfologia delle spiagge, le strategie, i pesci per “fare gara”, le dritte di un agonista e del ct della nazionale under 21
inserto da staccare
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SURF CASTING Mania | 3
Anno I - N. 1 - Settembre 2011
dIrettore reSpoNSAbIle
Giulio [email protected]
Consulente: Vittorio AzzanoIn redazione: Fabio Marotta, Paolo Meneghelli
Impaginazione e dtp: Red Art di Paola Pogliani
Hanno collaborato: Mauro Balestri, Pasquale Barnabà, Marco Falchi,
Fabrizio Gisarella, Rosa La Candia, Stefano Marconi, Sandro Meloni
Foto di copertina: Alfredo MalcarneFoto: Vittorio Azzano, Pasquale Barnabà, Fabrizio
Gisarella, Rosa La Candia, Giulio Marcone, Claudio Martelli, Sandro Meloni
disegni e computer graphics: Ezio Giglioli
dIreZIoNe e redAZIoNe
Via Garberini, 18 - 27029 Vigevano (Pv) Tel. (+39) 0381 38.60.65 - Fax (+39) 0381 38.20.28
pUbblICItà
davide Morino (responsabile commerciale)Tel. (+ 39) 348 12.19.449
edItore: peNtA preSS S.r.l
Sede legale: Via Savona, 123 - 20144 Milano
Tel. (+39) 02 49.87.100 - Fax (+39) 02 49.80.041
publisher: Riccardo [email protected]
responsabile di produzione: Andrea [email protected]
dIStrIbUtore eSClUSIVo per l’ItAlIA
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StAMpA
MedIAGrAF S.p.AViale della Navigazione Interna, 89
35027 Noventa Padovana (Pd)Tel. (+39) 049 89.91.511 - Fax (+39) 049 89.91.501
SUrF CAStING MANIA
Pubblicazione mensile registrata al Tribunale di Milano il 27.06.2011 con il numero 357
Sped. Abb. Post. 45% MilanoTassa Riscossa Cpm Roserio
Una copia Euro 5,50
Sono vietati la pubblicazione e l’utilizzo anche solo parziale di testi, fotografie e disegni, se non espressamente autorizzati da Penta Press S.r.l. titolare del Copyright. L’invio di fotografie e materiale dattiloscritto
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sUrF castinGPassione • TeCniCa • naTURa • sFiDa • sTRaTeGie • aTTReZZaTURe • esCHe • neWs
Mania
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20neSSuno naSce iMparato
l’ittiologo peScatore
poSt-it
light Surf
eScheinneSchi
anyfiSh Six&bait
Spotlight
L’Abc della spiaggia: canaloni, banchi di sabbia, secche, alghe, foci
Affidiamoci alla scienza per scegliere lo spot dell’estate
Avvistamento: uno squalo grigio nelle acque brindisine. Il report di una battuta andata in bianco
Donne e pesca di galla
Cinque bocconi per il sarago
Una rip molto versatile
Un occhio al mercato
la ricetta del MeSe
parola agli eSperti
le rubriche per approfondire
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Surf newSLa gazzetta del surf caster con curiosità dall’Italia e dal mondo
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L’esperienza che contail mare di Sandro meloni
MASTERSURF
Dopo quinDici anni Di vita riservata torna sulle pagine Di una rivista il volto Del surf casting italiano. lui, il mare e la sua gente non li ha mai
abbanDonati. ha vissuto l’uno e ascoltato gli altri con la stessa passione e lo stesso trasporto Di sempre. ora si rimette in gioco con la sua penna tagliente e quello sguarDo mai banale sulle cose Del monDo. e si sa, non le manDa a Dire. per lui è una nuova sfiDa, per noi un motivo D’orgoglio
115.000sassolini
Scarpenelle
IL LIngottIno deI 115mILa rIngrazIamentI. meLonI ne parLa così: «dopo tantI perché sI è consumato anche LuI». a destra La copertIna deLL’ambìto e rIcercatIssImo numero zero dI castIng, rIvIsta bImestraLe Ideata e reaLIzzata da sandro meLonI neL 1994.
hIL IstILuate
surf casting Mania | 27
IL mare e noI
serraAttacco al
Con il vivo per i grossidalla penna di PASQUALE BARNABà
telesurfQuelli che il verme no...le dritte di FABRIZIO GISARELLA
PreDAtOr
CaCCia in branCo e si muove alla veloCità della luCe, piega le Canne e fa Cantare la frizione. indomito, spavaldo
e a volte “inCosCiente”, non sempre Cede alle nostre lusinghe, a meno Che non lo si stuzziChi Con furbizia:
un tranCio di pesCe pop up Che fluttua in Corrente è la nostra arma... pronti? dobbiamo domare un fulmine!
BOccONIsmall
Hil istiluate
Surf caSting Mania | 35
CaCCia al serra
N on sarà certo un gigante del mare, ma ha dalla sua una forza che in canna si sente tutta. Il sarago
è un tipo tosto, fa parte della famiglia degli Sparidi (la stessa di mormore, dentici e orate) e appartiene al genere Diplodus che nelle nostre acque conta cinque specie: tutti grandi avversari. Il più “stupefacente” è il sarago faraone (Diplodus cervinus) che arriva a 5 chili e si riconosce da cinque fasce verticali di colore marrone
che segnano i fianchi e la bocca, prominente con labbra carnose. Per far sì che incroci il nostro boccone, però, dobbiamo bagnare le lenze nelle acque meridionali del nostro Paese, specialmente in Sardegna e Sicilia. Altro degno rappresentante della specie è il sarago pizzuto (Diplodus puntazzo): muso ap-puntito e fasce sottili più o meno scure che dal dorso sfumano nel ventre bianco. Il sarago testa nera (Diplodus vulgaris) è di taglia più modesta (2-3 etti di media), niente
fasce sui fianchi, ma in compenso ha una macchia nera sulla testa e alla base della coda. L’altra specie senza strisce sui fianchi è il sarago sparaglione (Diplodus anularis), che possiede una sola macchia nera sulla coda, ed è il più piccolo della famiglia perché raggiunge al massimo i 20 centimetri. Infine, la specie più comune nei nostri mari è il sarago reale o maggiore (Diplodus sargus): arriva fino a 2,5 chili e senza dubbio è la vera preda del surf casting. Compresso late-
ralmente, ha una forma all’incirca ovale con bocca scarsamente pro-trattile e incisivi inclinati in avanti. Le fasce verticali sono nere, come la macchia sul peduncolo caudale. Il dorso è scuro, i fianchi argentei, mentre il ventre è bianco.
Menu riccoQuesto pesce tutto energia vive su fondali di roccia e sabbia, anche ricoperti dalla vegetazione, vicino alla costa fino a circa 50 metri di profondità. Il sarago è un grufo-
Il modo mIglIore per stanare un pesce è prenderlo per la gola, e Il sarago non fa certo eccezIone. ecco I bocconI mIglIorI per
InneschI dedIcatI a questo sparIde coccIuto e combattIvo
cinque bocconi cinqueSono le migliori eSche che poSSiamo offrire al Sarago, inneSchiamole a dovere è Sarà Strike garantito
un amerIcanodi taglia media è un’esca ok, soprattutto perché rilascia lentamente il sangue che attira alla grande il sarago.
boccaIn saragoal
due o tre bIbI innescati rovesciati
compongono un boccone più sicuro e compatto,
l’ideale per i saraghi di taglia.
la sardInaè estremamente tenera per un innesco duraturo, ma è talmente catturante che è sempre meglio averla come asso nella manica.
82 | Surf caSting Mania
le ricerche della redazioneUn pesce tante strategie I bocconi, le montature, le strategie, i calamenti
le precaUzioni che fanno la differenza
escheinneschi
latore che mangia un po’ di tutto: dalle alghe, ai vermi, fino ai piccoli molluschi, ma allo stadio adulto anche echinodermi (come le olotu-rie e le stelle di mare) e crostacei. Per andare a caccia di saraghi possiamo quindi utilizzare tanti bocconi che il muscoloso sparide inghiottirà in men che non si dica, e i più importanti e conosciuti sono questi: calamaro, bibi, sardina, cannolicchio e, infine, americano.
Sanguinano Molto e attirano i SaraghiL’americano ha il vantaggio di es-sere ricco di sangue. è un anellide vitale e abbastanza voluminoso, quindi con caratteristiche adatte a un substrato variegato come le estremità delle spiagge dove iniziano le zone di roccia mista a vegetazione. Il sarago è ghiotto di americani di taglia media: si può rischiare anche con qualche “be-stione” solo se innescato a pezzi. Il segreto è innescare con molta cura: il sangue deve fuoriuscire lentamente e mantenere il boccone appetitoso per diverso tempo.
doppio jollyIl bibi è un’esca che possiamo utilizzare tutto l’anno, innescato rovesciato è molto catturante ma al contempo ha lo svantaggio di esse-re poco resistente. Questo partico-lare sistema consiste nel rivoltare il verme “cicciotto” come un calzino: si rinuncia al “prezioso liquido” interno, ma si guadagna un boc-
cone dove viene esaltata tutta la sua freschezza. Per andare più sul sicuro è meglio preparare l’innesco con due o tre esemplari assicurati con il filo elastico. In questo modo l’intero boccone assume forma e volume giusti per tentare la cattura dei saraghi di taglia. Un’altra carta vincente che non deve mai man-care nella borsa di un surfcastman è la sardina. Sicuramente un’esca delicata, ma talmente tanto saporita che attira i saraghi come l’orso al miele. Leghiamola bene con il filo elastico su ami del 2-4 a gambo lungo, lanciamo e solitamente non dobbiamo aspettare troppo prima della mangiata dello sparide.
le due “c”Stiamo parlando del calamaro e del cannolicchio. Il primo è un gran boccone specialmente in pri-mavera. In questo periodo dell’an-no si tenta la cattura per tutta la notte fino all’alba, al contrario della norma che, invece, prevede catture concentrate in brevi periodi della notte oppure in due riprese. Il cefalopode va presentato al sa-rago su ami storti a gambo corto sia innescato tipo verme sia con la classica “fisarmonica”. Per quanto riguarda il cannolicchio sono mici-diali quelli della Laguna veneta e del Poetto di Cagliari, per via della consistenza maggiore e per un sapore marcatamente dolciastro. Con il filo elastico, possiamo usar-lo per preparare inneschi ad hoc a nostro piacimento.
E lE montaturE?Bracciolo Singolo, BaSSo o roveSciato, e lancio a favore di corrente: il Sarago è Servito!
N on serve inventare chissà che calamento per pescare il sarago
con esche così leggere e in condizioni normali dove è facile vincere la resistenza del vento. In fondo alla lenza è necessaria una zavorra di 150 grammi allungata (a ogiva), poi possiamo innescare un succulento americano su un amo del 4-6 a gambo corto, montato su un unico bracciolo in fluorocarbon dello 0,30 lungo circa 80 centimetri. Il collegamento al trave, a 20 centimetri circa dal piombo, va fatto con la classica successione perlina-girella-perlina. Un’altra soluzione sempre con un solo amo, ottima per raggiungere qualche metro in più, è lo short
rovesciato, ossia lo stesso bracciolo appena descritto ma con attacco alto, a circa un metro dalla zavorra. Anche se non “vola” bene quanto il primo, è molto più sensibile, cosa che, in mezzo alla turbolenza e con prede al di sotto del mezzo chilo, fa molto comodo. Per quanto riguarda lo shock leader abbiamo un problema con il nodo, perché qualsiasi alga trasportata dalla corrente andrà a finire proprio sulla legatura fra shock e madre. Se “l’erba” si accumula si creerebbe una massa incontrollabile. Nel nostro caso possiamo semplicemente eliminare lo shock leader montando una lenza madre più robusta, per esempio dello 0,35-0,40.
calamaro a “fIsarmonIca”,così dobbiamo far calzare la striscia
sull’amo per avere successo con
lo sparide.
cannolIcchIo gourmet consistenza e sapore
sono due caratteristiche base che deve avere un cannolicchio con
le carte in regola.
Surf caSting Mania | 83
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Estatea teleferica
aguglia
Con il vivo per i grossidalla penna di PaSQualE BaRNaBà
telesurf
lEccia
Pescare è un Po’ sognare. e Per un Pescatore non c’è sogno Più bello di un grosso Predatore che
fa fumare la frizione. se Poi si tratta di un Pesce scaltro, schivo e difficile come la leccia, allora
lo sPirito audace del surfista con gli attributi si butterà a caPofitto nell’imPresa, sfidando il mare con una sottile aguglia legata a una
Paratura che scivola sulla lenza tesa. tecnica, trucchi e Posti dove tentare lo strike!
controaguglia
Hil istiluate
Surf caSting Mania | 69
tra surf e roCk