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SHOAH
PER NON DIMENTICARE...
Il 27 gennaio 1945 fu liberato il campo di sterminio di Auschwitz. Il
mondo occidentale ha scelto questo giorno per commemorare la fine
della Shoà istituendo la «Giornata della Memoria".
“Voi che vivete sicuri Nelle vostre tiepide case, Voi che trovate tornando a sera Il
cibo caldo e visi amici: Considerate se questo è un uomo Che lavora nel fango
Che non conosce pace Che lotta per mezzo pane Che muore per un sì o per un
no. Considerate se questa è una donna, Senza capelli e senza nome Senza più
forza di ricordare Vuoti gli occhi e freddo il grembo Come una rana d’inverno.
Meditate che questo è stato: Vi comando queste parole. Scolpitele nel vostro
cuore Stando in casa andando per via, Coricandovi alzandovi; Ripetetele ai vostri
figli. O vi si sfaccia la casa, La malattia vi impedisca, I vostri nati torcano il viso
da voi.”
Primo Levi
Razzismo nazista
Antisemitismo hitleriano
Antisemitismo in Germania
Chamberlain e Rosemberg
Antisemitismo nazista
Tappe della persecuzione
Discriminazione razziale progressiva
Leggi di Norimberga
Notte dei cristalli
Dalla discriminazione alla persecuzione
Piano Madagascar
Aktion T4
La soluzione finale
Ghettizzazione
Eliminazioni caotiche
Conferenza di Wannsee
Soluzione Finale con eliminazioni metodiche
Auschwitz e altri campi di concentramento
Razzismo nazista Il NSDAP (Nationalsozialistische
Deutsche Arbeiter Partei – Partito
nazionalsocialista dei lavoratori tedeschi)
professava una ideologia razzista basata
su teorie pseudo-scientifiche per le quali
le caratteristiche fisico-biologiche
determinerebbero diverse manifestazioni
culturali e storiche.
Sulla base di queste teorie (la cui summa
è rappresentata dal Saggio sulla
disuguaglianza delle razze umane del
francese Joseph-Arthur de Gobineau
pubblicato nel 1855), gli uomini possono
essere classificati in razze secondo le
differenze che essi presentano in
caratteristiche fisiche (colore della pelle,
dei capelli e degli occhi, configurazione
del volto, forma e dimensione del cranio,
dimensioni del naso, ecc.).
Le differenze riscontrabili sotto il profilo
biologico producono differenze anche sotto il
profilo culturale e morale!
• Esiste una gerarchia tra le
razze, che le distingue in
superiori ed inferiori.
• La superiorità della razza
bianca, razza intellettuale
e spirituale, sulle altre
razze umane, più sensuali
e meno evolute, è
dimostrata con evidenza
dal livello di civiltà
raggiunto.
• E’ legittimo il dominio
coloniale da parte della
razza superiore europea
ed ariana sulle razze
inferiori
Antisemitismo hitleriano
Sembra molto poco probabile che
la scintilla che fece scattare in
Hitler la molla dell’odio contro gli
ebrei debba essere ricercata o
nella scoperta di essere
discendente diretto di ebrei
(essendo suo padre figlio
illegittimo) o nel trauma
provocato dalla morte della
madre, il cui medico curante era
un ebreo. Per la prima ipotesi non
esiste alcuna prova, mentre per la
seconda risulta che Hitler abbia a
suo tempo ringraziato il dottore
per le cure prodigate alla madre.
Antisemitismo in Germania
L’antisemitismo hitleriano era
riconducibile a più fattori:
• motivazioni religiose: l’accusa di
deicidio, le più antiche e le più radicate
a livello popolare anche per la
responsabilità delle Chiese cristiane
(antisemitismo religioso)
• motivazioni pseudo-scientifiche che
giustificavano una politica di
discriminazione ai danni di razze
ritenute inferiori e dunque anche degli
ebrei (razzismo “scientifico” e
antisemitismo razziale)
• motivazioni politiche e socio-
economiche, per le quali gli ebrei erano
adottati come “capri espiatori” sui
quali scaricare la rabbia e le
frustrazioni delle masse (antisemitismo
nazionalista e politico).
La sconfitta militare della
Germania al termine della
prima guerra mondiale andava
attribuita al disfattismo dei
socialisti e dei comunisti, i cui
partiti erano ritenuti controllati
da ebrei.
Anche la gravissima crisi
economica del dopoguerra era
ritenuta il frutto di un
complotto dell’ebraismo
internazionale ai danni della
Germania, in quanto gli ebrei
erano fortemente rappresentati
nei circoli industriali e
finanziari di tutto il mondo
capitalista (riattualizzazione
del mito dell’ebreo usuraio).
Le misure proposte per il
miglioramento razziale furono
la limitazione delle possibilità
di procreazione per gli
individui portatori di qualche
deficienza psico-fisica
(sterilizzazione), il divieto di
incroci tra razze diverse (che si
supponeva indebolissero le
capacità degli individui), lo
stimolo alla procreazione negli
individui più sani.
Naturalmente il nazismo offrì
la possibilità di mettere
pienamente in pratica i
programmi di purificazione e
selezione razziale degli
scienziati razzisti.
Antisemitismo razzista
Agli occhi di Hitler, gli
ebrei, popolo privo di un
proprio territorio
geografico preciso,
costituivano un fattore
di disturbo all’interno
della lotta naturale tra le
razze e rappresentavano
un pericolo di
inquinamento della pura
razza ariana.
La persecuzione (1933-1945)
Tutto ciò che gli ebrei
difendevano ed auspicavano (la
democrazia parlamentare, la
coesistenza pacifica tra i popoli)
rappresentava per Hitler un
modello negativo (ebrei =
democrazia, capitalismo,
comunismo). L’ebreo era una
“peste”, un “bacillo”, un
“parassita”, l’”eterna
sanguisuga”, il “vampiro dei
popoli”, che doveva essere
eliminato a tutti i costi, per non
indebolire la salute del popolo
ariano La crociata antisemita è
sentita come una missione
religiosa.
Discriminazione razziale progressiva
Tuttavia l’antisemitismo non appariva ancora, negli anni dell’ascesa del nazismo
e dopo la presa del potere. La componente fondamentale del nazionalsocialismo
non si distingueva granché dall’antisemitismo politico tradizionale, tipico degli
ambienti reazionari tedeschi. E sebbene si realizzasse progressivamente una
politica di espulsione, discriminazione e internamento degli ebrei, a lungo nulla
lasciò presagire che si sarebbe arrivati al genocidio.
Leggi di Norimberga 15 Settembre 1935
Legge per la protezione del sangue
e dell’onore tedesco
Art.1. I matrimoni tra ebrei e
soggetti di sangue tedesco o
assimilato sono proibiti. I
matrimoni stipulati in
contravvenzione della legge non
sono validi…
Art. 2. Sono proibite le relazioni
extraconiugali tra ebrei e individui
di sangue tedesco. Art. 3. Gli ebrei
non possono tenere al proprio
servizio come domestiche donne di
sangue tedesco… Art. 4. È proibito
agli ebrei esporre bandiere dei
colori nazionali tedeschi
Notte dei cristalli 9-10 Novembre 1938 Con il pretesto di un attentato contro un diplomatico tedesco a Parigi, si scatena
una ondata di violenze antisemite (pogrom). In tutta la Germania sono incendiate
119 sinagoghe e saccheggiati 7500 negozi di ebrei. Le vittime sono 91. 26.000 ebrei
vengono deportati nei campi di concentramento (istituiti fin dal 1933 per gli
oppositori politici). Gli ebrei sono obbligati al pagamento di un miliardo di
marchi a titolo di indennizzo ai loro persecutori; sono esclusi dalla vita economica
tedesca e le loro proprietà, una volta espropriate, sono svendute a prezzi irrisori ai
cittadini tedeschi
Piano Madagascar
I dirigenti nazionalsocialisti si propongono di espellere o emarginare gli ebrei dal
Lebensraum (spazio vitale) destinato al popolo germanico. Da questa
impostazione scaturiscono i progetti di creare un’immensa riserva ebraica ai
confini orientali della Polonia invasa (nella regione di Lublino) e di traslocare tutti
gli ebrei occidentali in una riserva extraeuropea, individuata nell’estate del 1940
nell’isola del Madagascar, possedimento coloniale della Francia ormai sconfitta e
occupata dai tedeschi. Questo progetto tanto pittoresco quanto irrealizzabile
viene presto abbandonato, mentre avrà un tragico sviluppo quello relativo alla
riserva polacca.
Aktion T4 Ottobre 1939
L’operazione prende nome
dall’indirizzo berlinese di
Tiergartenstrasse 4, sede della centrale
operativa. L’Aktion T4 mira, attraverso
l’eliminazione dei “malriusciti”, al
perfezionamento selettivo della “razza
ariana” - prevede “la morte per grazia ai
malati a giudizio umano inguaribili in
caso di valutazione critica dello stato
della loro malattia”; si tratta
dell’operazione eutanasia, che riguarda
tuttavia non solo i malati terminali, ma
prevede l'eliminazione dei bambini
malformati alla nascita, dei disabili
fisici e mentali e dei disadattati, i
cosiddetti “asociali” (criminali,
mendicanti, vagabondi, omosessuali o
semplicemente oppositori del regime),
semplicemente sulla base di una
certificazione medica. nell’agosto del
1941 in seguito alle proteste
dell’opinione pubblica e delle Chiese,
dopo aver causato non meno di 100.000
vittime.
A questo scopo vengono scelte alcune
case di cura tedesche, dove vengono
trasferite le persone selezionate;
successivamente ai familiari viene
comunicato l’avvenuto decesso per
cause naturali dei pazienti e la loro
cremazione. In queste case della
morte si passa dall’iniezione letale alla
saturazione di una camera stagna -
all’apparenza un locale docce - con
monossido di carbonio, procedimento
più rapido ed efficace.
Successivamente molti tra i
comandanti ed il personale cui
vengono affidate funzioni di sterminio
nei campi di concentramento,
vengono scelti dai ranghi del
programma T4.
La soluzione finale 1941-1945
Con l’occupazione della Polonia, che
ospita la più numerosa comunità ebraica
d’Europa (più di 3 milioni di persone)
dopo quella sovietica, la questione
ebraica richiede soluzioni nuove e
radicali, che in un primo tempo
riguardano la spoliazione degli ebrei,
quindi la loro deportazione, insieme a
centinaia di migliaia di non ebrei
(soprattutto polacchi, ma
successivamente provenienti un po’ da
tutto il mondo slavo orientale, in
particolare russi), in qualità di schiavi e il
loro utilizzo presso le industrie pubbliche
e private del Reich. Al processo di
Norimberga è stato calcolato che su
almeno 3.500.000 “schiavi” - ma
probabilmente molti di più - , non più di
1.200.000 sono i sopravvissuti.
• La mortalità diventa altissima
• L’IDEA di usare i ghetti polacchi come reclusori permanenti non può funzionare a lungo
Condizioni igienico sanitarie terribili nei
ghetti
• Le truppe naziste incontrano comunità ebraiche numerose
• Entrano in azione le Einsatzgruppen delle SS che eseguono rastellamenti della popolazione e fucilazioni di massa
Mentre inizia l’avanzata contro
l’URSS
• Vengono uccisi 30.000 ebrei in due giorni In Ucraina
(sett. 1941)
Tuttavia la procedura appare “poco efficiente”
Si devono adottare nuove tecniche
Gli ebrei devono essere deportati nei numerosi campi di
concentramento
Lo sterminio degli ebrei
I campi di concentramento
sono stati costruiti per gli oppositori
politici e i soggetti “ALIENI rispetto
allo «herrevolk»
20 gennaio 1942 presso Berlino a
Wansee, Reinhard Heydrich
comunica di aver ricevuto da
Goring (all’epoca reponsabile delle politiche relative
alla questione ebraica)
L’incarico di organizzare “l’auspicata
soluzione finale della questione
ebraica”
Conferenza di Wannsee
Il 20 gennaio del 1942 si tiene
a Wannsee, una località
presso Berlino, una
conferenza fra alti funzionari
delle SS, dove viene
presentato un progetto che
prevede lo sfruttamento degli
ebrei abili al lavoro fino al loro
esaurimento; i non abili al
lavoro (donne, anziani,
bambini, malati) devono
essere immediatamente
destinati al “trattamento
speciale”. L’obiettivo è
l’eliminazione degli 11 milioni
di ebrei censiti in Europa.
“nell’ambito della soluzione finale, l’Europa verrà passata al
setaccio da ovest verso est e gli ebrei verranno trasferiti, treno
per treno, in cosiddetti ghetti di transito, per poi essere
trasportati verso Est…
Auschwitz
Dall’estate del 1942 diviene un campo di sterminio, capace di realizzare migliaia di
cremazioni al giorno nei suoi quattro forni crematori, grazie all’utilizzazione del gas
Zyclon B (impiegato di norma per la disinfestazione dai parassiti). Auschwitz, per la
sua posizione geografica e per il fatto di trovarsi presso l’incrocio di quattro linee
ferroviarie, è il campo che meglio si presta allo sterminio di massa. Ad esso
affluiscono quotidianamente convogli ferroviari carichi di deportati provenienti da
tutta Europa, una parte destinati al “trattamento” immediato, una parte destinati al
lavoro con un periodo di probabilità di vita media non superiore ai tre mesi.
Le cifre della Shoah Il numero esatto degli ebrei
sterminati dalla furia antisemita
dei nazisti e dei loro alleati,
inclusi gli uomini della
Repubblica Sociale Italiana, non
lo si saprà mai. Tuttavia la cifra è
oscillante tra i 5 e i 6 milioni. Gli
ebrei sterminati risulterebbero
circa il 50% della popolazione
ebraica europea (11 milioni) e
dunque una percentuale ancora
più alta nei territori controllati
dal Reich. Il caso più
impressionante è quello dei
polacchi: dei 3.350.000 israeliti
della Polonia ne furono
sterminati 3 milioni, cioè l’89,5%
(7.000 su 44.000 le vittime tra gli
ebrei italiani, ovvero il 16%).
Polonia: 3 milioni circa URSS: + di 700.000
Romania: 270.000 Cecoslovacchia: 260.000
Ungheria: +di 180.000 Lituania: 130.000 circa
Germania:+di 120.000 Paesi Bassi: +di 100.000
Francia: 75.000 Lettonia: 70.000
Jugoslavia: 60.000 Grecia : 60.000
Austria: +di 50.000 Belgio: 24.000
Italia: 9.000 circa Estonia: 2.000
Norvegia, Lussemburgo, Danzica: 1.000 circa ciascuno
I nazisti stimavano in 11 milioni gli ebrei europei (Wansee)
Lo sterminio degli ebrei
Il piano prevede di destinare 6 nuovi CAMPI (Auschwitz, Treblinka, Belzec, Sobibor,
Chelmno e Majdanek)
All’eliminazione fisica degli ebrei sulla base di un’organizzazione “tecnicamente efficiente”
In questi campi vengono trasferiti tutti gli ebrei chiusi nei campi di concentramento e nei ghetti
31
Mi attirarono fuori dalla baracca
con promesse di cioccolata
e parole come ”Schätzchen”,
ma le altre donne sapevano,
e, ancor prima di udire i rumori là fuori,
mi chiamarono puttana dei soldati.
Anch’io sapevo,
ma la fame ha un modo tutto suo di cambiarti,
e di farti scordar chi sei.
Buffo, come vi possa essere speranza nella disperazione.
Gettarono la cioccolata per terra
e risero: ”Da friß.” La desideravo da impazzire,
ma il sapore fu di fango. ”Dreh dich rum, Judenschwein.”
Vidi enormi stivali neri, paia e paia,
e il terreno così fangoso
da far sprofondare il mio corpo.
Tirai su il mio abito da prigioniera ed allargai le gambe.
Erano così leggere e s’aprirono così facilmente
che ringraziai Dio, sapevo
che non avrei resistito.
Questo corpo non è più mio, questa fame;
finalmente, non c’è più motivo di lottare.
Mi chiedo ora se il loro desiderio di me
fosse una brama di morte:
fottere una donna calva ch’era soltanto pelle e ossa,
la cui unica salvezza era una tazza di zuppa acquosa
per cena, una fetta di pane raffermo,
e forse, se i soldati l’avessero di nuovo voluta,
questa volta, un pezzo di cioccolata vera.
(Stewart J. Florsheim)
La gestione dei campi
I campi destinati all’attuazione della
“soluzione finale” impegna un’amministrazione minuziosa e attenta
• Un obiettivo è minimizzare i costi
• Un altro è ottenere il massimo dei risultati
La supervisione è affidata agli ufficiali della SS che la dirigono e organizzano la
gestione complessiva di tutti il LAGER
• Gli ebrei vengono trasferiti in vagoni merci piombati senza acqua o cibo
• In queste condizioni molti ammalati, bambini donne e vecchi arrivano morti a destinazione
I sopravissuti, all’arrivo nei campi, vengono spogliati di vestiti e averi che vengono distribuiti alle famiglie dei
soldati tedeschi
• Alle donne vengono tagliati i capelli, che servono per fabbricare pantofole o calzature per i marunai dei sommergibili
• I responsabili nazisti ritengono che queste condizioni di vita favoriscano l’eliminazione degli ebrei
I campi di sterminio
Gli altri sono trasferiti nei campi di sterminio dove si
impiegano “tecniche moderne”
• Il sistema è quello delle CAMERE A GAS
I GRUPPI DI INTERNATI VENGONO DENUDATI, CONDOTTI IN LOCALI
CHE SEMBRANO DOCCE COLLETTIVE
• Dai condotti esce invece un gas tossico
• (monossido di carbonio, acido cianidrico prodotto da una grande industria tedesca col nome di Zyklon-B
I corpi vengono poi ispezionati alla ricerca dei denti d’oro che verrà poi
fuso e utilizzato
• I corpi vengono poi portati nei forni crematori dove si procede all’incenerimento dei corpi
• Capita che l’operazione di spoliazione di corpi sia effettuata da squadre speciali di detenuti ebrei, che in cambio di questi lavori, hanno un trattamento alimentare leggermente migliore
• Dopo alcune settimane, anche queste squadre sono soppresse
Le vittime
In questa operazione vengono uccisi 6 milioni di ebrei, 1 milione dei quali
sono bambini
Gli ebrei non arrivano solo dai territori
orientali ma da tutta l’Europa, anche
dall’Italia
Pochi i tentativi di resistenza
Fra questi è da ricordare la RIBELLIONE del GHETTO di Varsavia- 19 aprile 1943- Molti
cercano di fuggire ai rastrellamenti, ma pochi riescono a sottrarsi alle autorità militari
16 maggio 1943, l’ufficiale preposto all’operazione, informa le autorità tedesche che
l’operazione è stata portata a termine e che 28.000 ebrei sono morti o sono stati uccisi
Ci sono molti modi per ricordare lo scempio
dell’Olocausto. La Regione Umbria ha deciso di farlo con
una campagna che ha fatto molto discutere e che pesca a
piene mani nei luoghi comuni che riguardano la Shoah,
gli ebrei e la persecuzione nazifascista.