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Anno 63* N. 96 Quotidiano Sped. abb. post, o 1/70 i L. 1.300 E 650 Ì 24 E 1986 O O A O Comunicazione di Natta in Ce sulla a i nel o si impone un riesame ili ti in seno alla Nato Per le relazioni a da Craxi l'inviato di n l segretario generale indica le condizioni perché «il logoramento dell'Alleanza non porti al suo snaturamento: eguaglianza tra i partners, ridefìnizione delle basi e della loro funzione, garanzia per ognuno della propria sovranità» - a dell'Europa e alla Libia de* elsa e compiuta dall'ammi- e a - chiede il dispiegamene di una vasta a n favo- e della pace, pe e an- che a del - neo le fondamenta — av- viando finalmente a soluzio- ne la questione palestinese del o e della pace. Al tempo stesso l'azione milita- e voluta da , ponen- do n discussione «scopi e - gole dell'Alleanza atlantica», esige -un , una - sione degli i e del i » all'allean- za. È questo l'asse della co- municazione che, in - a della e del Comita- to e e della Commis- sione e di , o Natta ha dedica- to alla e i a , che ha subito dalla conclusione del con- o comunista — una a . l o e del l ha sottolineato «la - sa e il o senza » che 1 comunisti oppongono ai , «anche quan- do o che in questa e e e co- e le specifiche motiva- zioni». a o netto e o deve e 11 - to della e e . Non si - ta solo di una a di - ne , , ma di e assieme la à e politico» compiu- to e . i ha o ha aggiunto Natta «la a e la dissociazione, pu cau- te», manifestate dal o , e ha «sostanzial- mente condiviso anche l'at- teggiamento» assunto dall'e- secutivo dinanzi al lancio di missili libici o Lampe- dusa, alla cui popolazione va la à dei comunisti. a si e a un'iniziati- va a pe - e gli Stati Uniti «a e n modo o e positi- vo della , se si vogliono e motivi di e , e e gli inte- i che possono non colli- . Natta ha quindi o la e manifesta- tasi nel i - ticl, che ha messo n causa f , finalità, e del- 'Alleanza». l , come e e della a , n intende e n di- scussione l'Alleanza atlanti- ca; non siamo stati ha det- to il o e —, non siamo i di una li- nea di o o o » (anche se al - mine o «non - buiamo alcun significato minimamente , e i vi sono Stati che mantengono con e di- f ;nltà una posizione - e: i o — ha detto Natta alla a scelta»). Cosi come «non siamo fauto- i di una politica di difesa a da i con la costituzione di un campo - mato, di un polo atomico». a o pe questo «sla- mo convinti che non può es- e accettata, né subita, l'a- a - ca che e n sta o al- l'Alleanza; che a i il a di un , di una e del suoi indi- i e i . Natta ha indicato con - cisione l nodi . «L'e- guaglianza a ; una a e delle e della Nato e, n tale ambito, delle basi i e della o funzione; la - zia, pe tutti 1 i , della a à e del o a e la - a politica e nel - to delle obbligazioni - tuali»: esse — ha concluso Natta — costituiscono «oggi più di i e condi- zioni é 11 o di fatto dell'Alleanza non conduca al suo - to, a o all'esaspe- e di , alla destabi- lizzazione e del - cesso di e della Comunità , autono- ma e unita». I l TESTO DEL DISCORSO DI NATTA E AURE NOTIZIE A PAQ- 2 Espulsi 22 libici da Bonn. Tripoli: «Via la stampa» l o della g ha deciso di e 22 diplomatici e i dell'ambasciata libica a , e al e e del i i a . d a sua vol- ta ne à . Copenaghen 4 o 5.1 paesi del x o la settimana . u invece ha o le e » e sull'applicazio- ne di e diplomatiche o . o la Libia ha o ai i i e del paesi della Cee di e il paese, come e pe i i decisi dalla Comunità a . A t - cato con una videocassetta l'implccaggione del - sta inglese Alee Collett. I SERVIZI A PAG. 2 E 3 TRIPOLI — Gheddafi a colloquio con un gruppo di giornalisti sovietici i noti i dati t delle cinque città campione L'inflazione scende ancora (6,6%) Il dollaro va sotto quota 1500 A Trieste i prezzi sono calati, non avveniva da quasi venti anni - Possibile un nuovo ribasso del tasso di sconto e del costo del denaro - Spostato a lunedì il vertice dei segretari del pentapartito - All'ordine del giorno le nomine a e impone Vitalone all'Antimafia Subito polemiche - Solo 12 voti per il discus- so ex magistrato - e di Flamigni A Che annata pe Vitalone... Vince il lungo o di o col Csm. i vengono i in a l i , nella cui difesa a tanto esposto. Ed a viene eletto, niente di meno, e della Commissione e antimafia. Alla alta a è o , con i voti (e solo quelli) dei colleghi . £ come al solito sono subito e e polemiche. i l'Antimafia ha o ad e i due nuovi i e i due i (Abdon Alinovi, comunista, a già stato o . Ventotto votanti, un (Segue in ultima) Michele Sartori A La manna - , accompagnata dalla di- scesa del o i è anda- to sotto quota 1.500), intacca «lo zoccolo o dell'inflazio- ne». l e della a a lo aveva an- nunciato qualche o fa e a la a viene dal dati t Le di e nelle città campione o di un aumento dei i oscillante a lo 0,2 e lo 0,4, o al mese - dente; e su base annua o è del 6,6 pe cento, o il 7,2 di . A , poi, succede ciò che non accadeva da quasi venti anni: 1 i calano. A e questo secco o dell'inflazio- ne n tutte e cinque le città campione è la e del i , e del 2-3 pe cento. Ci sono - vece a alcune voci che non hanno imboccato la Gabriella Mecuccì (Segue in ultima) Nell'interno A o a boss mafioso e ilfigliouccisi in ospedale A o a ucciso in ospedale boss della mafia e suo figlio da e kille i e . o , agli i i pe una condanna a 5 anni, si a o nel nosocomio pe i a dialisi. Nessuno ha visto, né sentito niente. A . 5 i in agitazione i diffìcili in estate? à n vista pe 1 i nell'estate i . i della flotta pubblica che i sono scesi n lotta nazionale minacciano di e le agitazioni se non à sbloccato l'ite della legge di o della . A PAG. 8 La e di a Eliade e del a Otto e lutti, uno nel mondo della a e uno n quello del cinema. A Chicago (dove a da ) è scom- o a Eliade, e e discusso o delle . A New k e nel suo o di n si è spento a 80 anni Otto , a dell'«Uomo dal o * e intelligentissimo . NELLE PAGINE DELLA CULTURA Seduta comune di Ce e Ccc Gli organismi dirigenti eletti nel Pei e del segretario - Polemica di Cossutta non rieletto Zangheri e Pecchioli proposti alla presidenza dei gruppi E O Alessandro NATTA Gavino ANGIUS Antonio BASSOLINO Giovanni BERLINGUER Gianfranco BORGHINI Paolo BUFALINI Gianni CERVETTI Giuseppe CHIARANTE Gerardo CHIAROMONTE Luigi COLAJANNI Massimo D'ALEMA Piero FASSINO Pietro INGRAO Nilde JOTTI Luciano GUERZONI Luciano LAMA Romano LEDDA Emanuele MACALUSO Lucio MAGRI Adalberto MINUCCI Fabio MUSSI Giorgio NAPOUTANO Achille OCCHETTO Gian Carlo PAJETTA Ugo PECCHIOLI Gianni PELLICANI Umberto RANIERI Alfredo REICHLIN Antonio RUBBI Giulio QUERCINI Mario SANTOSTASI Roberto SPECIALE Giglia TEDESCO Aldo TORTORELLA Ulla TRUPIA Livia TURCO Michele VENTURA Roberto VITALI Renato ZANGHERI A Alessandro NATTA Gavino ANGIUS Giuseppe CHIARANTE Massimo D'ALEMA Giorgio NAPOUTANO Achille OCCHETTO Alfredo REICHUN Aldo TORTORELLA Livia TURCO O Esteri. Giorgio Napolitano Istituzioni, Aldo Tortorella Autonomie. Gianni Pellicani Economia. Alfredo Reichlin Produzione. Gianfranco Borghini Agricoltura. Marcello Stefanini Lavoro, Antonio Bassolino Questioni sociali. Lucio Magri Trasporti-casa, Lucio Libertini Cultura-scuola, Giuseppe Chiarente Organizzazione, Gavino Angius Propaganda-informazione, Massimo D'Atema Finanza-amministrazione, Renato Pollini Mezzogiorno, Renzo Schettini Femminile, Livia Turco Ufficio per il programma. Luciano Lama Direttore dell'fUnità». Gerardo Chiaromonte Direttore di tRinascita». Romano Ledda Direttore dì iCritica marxista». Aldo Zanardo A — La e e la a del o sono state elette i dal Comitato e e dalla Commissione e di . Sono stati designati anche i - i de l'Unità, di e Critica sta e 1 i di sedici commissioni i di . , sono state e le e alla a del i del- la a e del Senato, sulle quali o e 1 deputati e 1 i comunisti. La seduta del Ce e della Ccc, a da o , si a a poco dopo le 16,30 con una e di Natta — che pubblichiamo a e sulla situazione nel o e 1 i nei i i all'Alleanza Atlantica. Questa a di posi- zione è stata fatta a all'unanimità dal- l'assemblea. Successivamente lo stesso o del , a nome della apposita commissione nominata a e subito dopo il , ha o le e pe 1 nuovi - smi i ed esecutivi. Nel complesso le indicazioni sono state accolte; ma il o del i della e è stato o da e a , secondo 1 - menti i nel dibattito. Natta ha o che la Commissione ha o di e 11 suo compito tenendo i — nel o dell'assetto - nale stabilito dallo Statuto gli i po- litici e i i dal 17° Con- o e ha voluto e ad una esigen- za di , sia sotto 11 o delle , sia pe ciò che e la compo- sizione degli i i e le scelte pe le à politiche. n a complessa e difficile — ha detto Natta siamo stati i e agevo- lati dal sostegno e dall'aiuto di alcuni del compagni di più e à e o politico. l compagno a ha consentito e voluto e alla , - ta, a nel campo della politica a e delle i . Non e che lo i quale sia stato il o di intelligenza, di competenza, di iniziativa che pe tanto tempo egli ha dato in questo ambi- to: lo sviluppo positivo e o della no- a politica — lo sappiamo bene è in a a legato alla sua a e al suo impegno. e e ben : pe suo o e pe sollecitazione , a non à affatto il campo, e quello, n , , - vento, del o nella politica a e nel i . Non e del - sto pensabile: non solo é è , ma é non , ed anzi à più - tenso il suo o alla a dove è vi- e della commissione , nel o , nella a del Cespi, . e che si a di una a e della sua attività noi o che il Comitato e e la Ccc o li suo nome pe la a della commissione del Ce pe gli i . l compagno Vec- chietti, a sua volta, con una e sensibili- tà e , di cui e gli sono o e di cui tutti dobbiamo i atto ha consentito a e la , in cui pu e potuto e a e un o o e . Ci è ben e la e che nella a del movimento ope- , socialista e comunista, egli ha avuto; la à e 11 e della sua , della sua passione politica, del suo o , e 11 modo e con cui, dalla confluenza del , egli ha voluto e militante e e del . Anche pe lui ha os- o Natta a non è o compiu- ta; nel , negli i - zionali, nel o slamo i che - à il suo o e la sua lotta. Così compa- Fausto Ibba (Segue in ultima) l'Unità domani Venticinque e uno scritto di Natalia Ginzburg , i figli, i nipoti Tre generazioni a confronto: coloro che hanno fatto o vissuto la Resistenza, i loro figli, che sono i quarantenni di oggi, e i loro nipoti, quei quindici-ventenni che hanno appena preso la parola grande diffusionej quarantenni del una risposta alla compagna che ha scritto ieri ali 9 «Unità» , marito-militante «assente e inetto» Caro direttore, una sola cosa mi ha sor- preso della lettera apparsa sulV'Unità* di la firma. avrei giurato che a scriverla era proprio lei: mia moglie. vece no. A farlo è stata Celeste di Cagliari, una com- pagna che non conosco ma alla quale sento di volere un gran bene (se me lo permet- te). contenuto della sua let- tera, infatti, potrebbe rap- presentare la sin tesi di quan- to Graziella (mia moglie) ha cercato di farmi capire anco- ra domenica scorsa. Ho pensato, poi, che se la lettera non è partita da casa mia forse è per fatto che lo e Graziella slamo ancora tren- tenni non ancora quaranten- ni, e forse limite di soppor- tazione non è ancora alle vi- ste. arriverà, può arriva- re. Chissà quante volte Celeste ha affrontato l'argo- mento con 11 suo compagno, quante altre compagne e compagni sono stati o sono tuttora alle prese con pro- blema. Che forse non è giu- sto ridurre alla domanda e la pena di rinunciare alla famiglia e alla vita pri- vata per 11 partito?: più giusto sarebbe porsi 11 quesito: 'fino a che punto si può sacrificare vita e fami- glia per partito?* che poi potrebbe portarci ad un % al- tra domanda ancora: «Afa 11 partito ha davvero bisogno che militanti, rlgentl rinuncino alla fami- glia ed alla vita privata?*. sta proprio qui 11 punto. Quanti di noi compa- gni forti delle letture di nin, della storia del nella clandestinità, affascinati dalla *scelta di vita* di mitici dirigenti, hanno saputo evi- tare di cadere nei/tdibl? Quanti hanno saputo ac- compagnare le proprie bat- taglie politiche ed ad un comportamento, ad un rapporto con la famiglia che potesse rappresentare un giusto equilibrio fra respon- sabilità di genitore e marito e responsabilità di dirigente? te sono cadu- to molte volte nell'alibi, e molte altre sono fuggito dal- le responsabilità della vita familiare. verifica subito fatta al termine della lettera con un compagno, per cui lui assi- curava di portar fuori 11 cane e cambiar la bombola del gas ed lo che giuravo di aver sempre cambiato le lampa- dine e sturato 11 lavandino, mi ha comunque portato alla conclusione che t problemi sollevati da Celeste sono tutt'altro che banali. Non si tratta di un capito- lo aggiuntivo al libro sulle frustrazioni dei funzionarlo del cui si vede pro- blema dalla parte delle com- pagne. della denuncia di un modo di intendere la mi- litanza, l'appartenenza ai partito termini totalizzali, per arrivare poi a giustifi- care un maschilismo di - . Non si tratta di ^metterla politica» per evitare di ri- spondere al quesiti precisi posti da Celeste, e che hanno a che fare con la sto- ria, la cultura, il potere ma- schile, ma se li riferimento è al militante comunista non si può rimandare la soluzio- ne del problema alla buona volontà del singoli. sarei stato tassente, anche sen- za (partito che mi ha dato moltissimo cultura, umanità, solidarietà, fidu- cia) ma lasciatemi pensare e dire che rispetto alla 'con- traddizione di sesso* vissute prima persona, la militan- za qualche problema più melo ha posto. Se quasi tutte le sere son fuori a *far riunioni*, se spes- so pranzo fuori o ritardo a cena, per cui non vado a prendere bimbo al nido e non dialogo con mia moglie, forse c'entra anche 11 partito, O quantomeno un certo mo- do di intendere la militanza fra riunioni, diffusioni e fe- ste dell'tUnità». allora c'entra anche un certo modo di essere del partito, della sua *macchlna*. Al Congresso, a abbiamo approvato un buon documento sul partito, pro- ponendoci lo snellimento delle sue strutture. non potremmo anche cominciare a pensare allo snellimento di certe procedure? Non po' tremmo cercare di evitare lunghe, verbose e denti riunioni? Già, questo sarebbe un passo avanti, ma le questioni poste da Celeste? sa che mi sono ricac- ciato neWaiibil Allora provo a rispondere alla domanda posta all'ini- zio: no, non credo che oggi il partito abbia bisogno di mi- litanti e dirigenti che rinun- ciano alla famiglia e alla vita privata. Al contrarto, l'esigenza è semmai quella di avere sem- pre più militanti e dirigenti calati in quelli che sono t problemi, le aspettative, 1 bi- sogni della gente, del giova- ni, delle donne, del lavorato- ri, dei disoccupati. allora è forse anche il caso di comin- ciare ad immergersi in quel- la piccola comunità che è la famiglia. vedere se que- sto modo riusciamo a far «entrare» davvero la società, la famiglia nel partito, con tutte le sue ricchezze e con tutte le sue contraddizioni. per questa strada riu- sciremo a costruire una nuova società e anche una nuova famiglia. Fabio Evangelisti o e l a a . butta giù queste poche e no dovuto a una volta e a a di spa- , é poi», alle 15,30 avevo già a nione.

si impone un riesam e ti in sen o all a Nat o dirigenti ...dellarepubblica.it.s3.amazonaws.com/Partiti... · «Via la stampa» l o della g ha deciso di e 22 diplomatici e i dell'ambasciata

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Anno 63* N. 96 Quotidiano Sped. abb. post, o 1/70

i L. 1.300

E 650 Ì 24 E 1986

O O A O

Comunicazione di Natta in Ce sulla a i nel o

si impon e un riesam e i l i ti in seno alla Nato

Per le relazioni a da Craxi l'inviat o di n l segretario generale indica le condizioni perché «il logoramento dell'Alleanza non porti al suo snaturamento: eguaglianza tra i

partners, ridefìnizione delle basi e della loro funzione, garanzia per ognuno della propri a sovranità» - a dell'Europa e alla Libia de*

elsa e compiuta dall'ammi-e a -

chiede il dispiegamene di una vasta a n favo-e della pace, pe e an-

che a del -neo le fondamenta — av-viando finalmente a soluzio-ne la questione palestinese — del o e della pace. Al tempo stesso l'azione milita-e voluta da , ponen-

do n discussione «scopi e -gole dell'Alleanza atlantica», esige -un , una -sione degli i e del

i » all'allean-za. È questo l'asse della co-municazione che, in -a della e del Comita-

to e e della Commis-sione e di ,

o Natta ha dedica-to alla e i a

, che ha subito — dalla conclusione del con-

o comunista — una a .

l o e del l ha sottolineato «la -

sa e il o senza » che 1 comunisti oppongono ai , «anche quan-do o che in questa

e e e co-e le specifiche motiva-

zioni». a o netto e o deve e 11 -to della e e

. Non si -ta solo di una a di -ne , , ma di e assieme la à

e politico» compiu-to e

.

i ha o — ha aggiunto Natta — «la a e la dissociazione, pu cau-te», manifestate dal o

, e ha «sostanzial-mente condiviso anche l'at-teggiamento» assunto dall'e-secutivo dinanzi al lancio di missili libici o Lampe-dusa, alla cui popolazione va la à dei comunisti.

a si e a un'iniziati-va a pe -e gli Stati Uniti «a e n modo o e positi-

vo della , se si vogliono e motivi di e

, e e gli inte-i che possono non colli-

. Natta ha quindi o

la e manifesta-tasi nel i -ticl, che ha messo n causa

f , finalità, e del-'Alleanza». l , come e

e della a , n intende e n di-

scussione l'Alleanza atlanti-ca; non siamo stati — ha det-to il o e —, non siamo i di una li -nea di o o o

» (anche se al -mine o «non -buiamo alcun significato minimamente , e

i vi sono Stati che mantengono con e di-

f ;nltà una posizione -e: i o — ha detto

Natta — alla a scelta»). Cosi come «non siamo fauto-i di una politica di difesa

a da i con la costituzione di un campo -mato, di un polo atomico».

a o pe questo «sla-mo convinti che non può es-

e accettata, né subita, l'a-a -

ca che e n sta o al-

l'Alleanza; che a i il a di un , di una e del suoi indi-

i e i . Natta ha indicato con -

cisione l nodi . «L'e-guaglianza a ; una

a e delle e della Nato e, n tale

ambito, delle basi i e della o funzione; la -zia, pe tutti 1 i , della a à e del

o a e la -a politica e nel -

to delle obbligazioni -tuali»: esse — ha concluso Natta — costituiscono «oggi più di i e condi-zioni é 11 o di fatto dell'Alleanza non conduca al suo -to, a o all'esaspe-

e di , alla destabi-lizzazione e del -cesso di e della Comunità , autono-ma e unita».

I l TESTO DEL DISCORSO DI NATTA

E AUR E NOTIZIE A PAQ- 2

Espulsi 22 libici da Bonn. Tripoli : «Via la stampa»

l o della g ha deciso di e 22 diplomatici e i dell'ambasciata libica a , e al e

e del i i a . d a sua vol-ta ne à . Copenaghen 4 o 5.1 paesi del x

o la settimana . u invece ha o le e » e sull'applicazio-ne di e diplomatiche o . o la Libia ha o ai i i e del paesi della Cee di e il paese, come e pe i i decisi dalla Comunità a . A t -cato con una videocassetta l'implccaggione del -sta inglese Alee Collett.

I SERVIZI A PAG. 2 E 3 TRIPOLI — Gheddaf i a colloqui o con un grupp o di giornalist i sovietic i

i noti i dati t delle cinque città campione

L'inflazion e scend e ancor a (6,6%) Il dollar o va sott o quot a 1500

A Trieste i prezzi sono calati, non avveniva da quasi venti anni - Possibile un nuovo ribasso del tasso di sconto e del costo del denaro - Spostato a lunedì il vertice dei segretari del pentapartito - All'ordin e del giorno le nomine

a e impone Vitalone

all'Antimafi a Subito polemiche - Solo 12 voti per il discus-so ex magistrato - e di Flamigni

A — Che annata pe Vitalone... Vince il lungo o di o col Csm. i vengono i in a l i

, nella cui difesa a tanto esposto. Ed a viene eletto, niente di meno, e della Commissione

e antimafia. All a alta a è o , con i voti (e solo quelli) dei colleghi . £ come al solito sono subito e e polemiche.

i l'Antimafia ha o ad e i due nuovi i e i due i (Abdon Alinovi, comunista,

a già stato o . Ventotto votanti, un

(Segue in ultima) Michele Sartori

A — La manna -, accompagnata dalla di-

scesa del o i è anda-to sotto quota 1.500), intacca «lo zoccolo o dell'inflazio-ne». l e della

a a lo aveva an-nunciato qualche o fa e

a la a viene dal dati t Le di

e nelle città campione o di un aumento dei

i oscillante a lo 0,2 e lo 0,4, o al mese -dente; e su base annua

o è del 6,6 pecento, o il 7,2 di . A , poi, succede ciò che non accadeva da quasi venti anni: 1 i calano. A

e questo secco o dell'inflazio-

ne n tutte e cinque le città campione è la e del

i , e del 2-3 pe cento. Ci sono -vece a alcune voci che non hanno imboccato la

Gabriell a Mecucc ì (Segue in ultima)

Nell'intern o

A o a boss mafioso e il figlio uccisi in ospedale A o a ucciso in ospedale boss della mafia e suo figli o da e kille i e . o , agli i i pe una condanna a 5 anni, si a

o nel nosocomio pe i a dialisi. Nessuno ha visto, né sentito niente. A . 5

i in agitazione i diffìcil i in estate?

à n vista pe 1 i nell'estate i . i della flotta pubblica che i sono scesi n lotta

nazionale minacciano di e le agitazioni se non à sbloccato l'ite della legge di o della .

A PAG. 8

La e di a Eliade e del a Otto

e lutti, uno nel mondo della a e uno n quello del cinema. A Chicago (dove a da ) è scom-

o a Eliade, e e discusso o delle . A New k e nel suo o di n si è spento a 80 anni Otto , a dell'«Uomo dal

o * e intelligentissimo . NELLE PAGINE DELLA CULTURA

Seduta comune di Ce e Ccc

Gli organism i dirigent i

elett i nel Pei e del segretario - Polemica di Cossutta non rieletto

Zangheri e Pecchioli proposti alla presidenza dei gruppi

E O Alessandr o NATTA Gavin o ANGIUS Antoni o BASSOLIN O Giovann i BERLINGUER Gianfranc o BORGHINI Paolo BUFALIN I Giann i CERVETTI Giusepp e CHIARANTE Gerard o CHIAROMONTE Luig i COLAJANN I Massim o D'ALEM A Piero FASSINO Pietr o INGRAO Nild e JOTTI Lucian o GUERZONI Lucian o LAM A Roman o LEDDA Emanuel e MACALUS O Luci o MAGRI Adalbert o MINUCCI Fabio MUSSI Giorgi o NAPOUTAN O Achill e OCCHETTO Gian Carlo PAJETTA Ugo PECCHIOLI Giann i PELLICAN I Umbert o RANIERI Alfred o REICHLIN Antoni o RUBBI Giuli o QUERCINI Mari o SANTOSTAS I Robert o SPECIALE Gigli a TEDESCO Ald o TORTORELLA Ul l a TRUPIA Livi a TURCO Michel e VENTURA Robert o VITAL I Renato ZANGHERI

A Alessandr o NATTA Gavin o ANGIUS Giusepp e CHIARANTE Massim o D'ALEM A Giorgi o NAPOUTAN O Achill e OCCHETTO Alfred o REICHUN Ald o TORTORELLA Livi a TURCO

O Esteri . Giorgi o Napolitan o Istituzioni , Ald o Tortorell a Autonomie . Giann i Pellican i Economia . Alfred o Reichli n Produzione . Gianfranc o Borghin i Agricoltura . Marcell o Stefanin i Lavoro , Antoni o Bassolin o Question i sociali . Luci o Magr i Trasporti-casa , Luci o Libertin i Cultura-scuola , Giusepp e Chiarent e Organizzazione , Gavin o Angiu s Propaganda-informazione , Massim o D'Atem a Finanza-amministrazione , Renato Pollin i Mezzogiorno , Renzo Schettin i Femminile , Livi a Turc o Uffici o per il programma . Lucian o Lama Direttor e dell'fUnità» . Gerard o Chiaromont e Direttor e di tRinascita» . Roman o Ledd a Direttor e dì iCritic a marxista» . Ald o Zanard o

A — La e e la a del o sono state elette i dal Comitato

e e dalla Commissione e di . Sono stati designati anche i -

i de l'Unità, di e Criticasta e 1 i di sedici commissioni

i di . , sono state e le e alla a del i del-la a e del Senato, sulle quali o

e 1 deputati e 1 i comunisti. La seduta del Ce e della Ccc, a da

o , si a a poco dopo le 16,30 con una e di Natta — che pubblichiamo a e — sulla situazione nel

o e 1 i nei i i all'Alleanza Atlantica. Questa a di posi-zione è stata fatta a all'unanimità dal-l'assemblea.

Successivamente lo stesso o del , a nome della apposita commissione

nominata a e subito dopo il , ha o le e pe 1 nuovi -smi i ed esecutivi. Nel complesso le indicazioni sono state accolte; ma il o del i della e è stato o da

e a , secondo 1 -menti i nel dibattito.

Natta ha o che la Commissione ha o di e 11 suo compito tenendo i — nel o dell'assetto -

nale stabilito dallo Statuto — gli i po-litic i e i i dal 17° Con-

o e ha voluto e ad una esigen-za di , sia sotto 11 o delle

, sia pe ciò che e la compo-sizione degli i i e le scelte pe le à politiche.

n a complessa e difficil e — ha detto Natta — siamo stati i e agevo-lati dal sostegno e dall'aiuto di alcuni del compagni di più e à e o politico. l compagno a ha consentito e voluto e alla , -ta, a nel campo della politica a e delle i . Non e che lo i quale sia stato il o di intelligenza, di competenza, di iniziativa che pe tanto tempo egli ha dato in questo ambi-to: lo sviluppo positivo e o della no-

a politica — lo sappiamo bene — è in a a legato alla sua a e al suo

impegno. e e ben : pe suo o e pe sollecitazione , a

non à affatto il campo, e quello, n , , -

vento, del o nella politica a e nel i . Non e del -

sto pensabile: non solo é è , ma é non , ed anzi à più -

tenso il suo o alla a dove è vi-e della commissione , nel

o , nella a del Cespi, . e che si

a di una a e della sua attività noi o che il Comitato

e e la Ccc o li suo nome pela a della commissione del Ce pegli i . l compagno Vec-chietti, a sua volta, con una e sensibili-tà e , di cui e gli sono

o — e di cui tutti dobbiamo i atto — ha consentito a e la , in cui pu e potuto e a e un

o o e . Ci è ben e la e che nella a del movimento ope-

, socialista e comunista, egli ha avuto; la à e 11 e della sua , della sua

passione politica, del suo o , e 11 modo e con cui, dalla confluenza del , egli ha voluto e militante e

e del . Anche pe lui — ha os-o Natta — a non è o compiu-

ta; nel , negli i -zionali, nel o slamo i che -à il suo o e la sua lotta. Così compa-

Fausto Ibba (Segue in ultima)

l'Unit à domani

Venticinque e uno scritt o di Natali a Ginzbur g

, i figli , i nipoti Tre generazion i a confronto : color o

che hann o fatt o o vissut o la Resistenza , i loro figli , che son o i quarantenn i di oggi ,

e i lor o nipoti , quei quindici-ventenn i che

hann o appen a pres o la parol a

grande diffusionej

quarantenni del una risposta alla compagna che ha scritto ieri ali9«Unità»

, marito-militant e «assente e inetto» Caro direttore,

una sola cosa mi ha sor-preso della lettera apparsa sulV'Unità* di la firma.

avrei giurato che a scriverla era proprio lei: mia moglie.vece no. A farlo è stataCeleste di Cagliari, una com-pagna che non conosco ma alla quale sento di volere un gran bene (se me lo permet-te).

contenuto della sua let-tera, infatti, potrebbe rap-presentare la sin tesi di quan-to Graziella (mia moglie) ha cercato di farmi capire anco-ra domenica scorsa.

Ho pensato, poi, che se la lettera non è partita da casa mia forse è per fatto che lo e Graziella slamo ancora tren-tenni non ancora quaranten-ni, e forse limite di soppor-tazione non è ancora alle vi-ste. arriverà, può arriva-re.

Chissà quante volteCeleste ha affrontato l'argo-mento con 11 suo compagno,

quante altre compagne e compagni sono stati o sono tuttora alle prese con pro-blema. Che forse non è giu-sto ridurre alla domanda

e la pena di rinunciare alla famiglia e alla vita pri-vata per 11 partito?:più giusto sarebbe porsi 11 quesito: 'fino a che punto si può sacrificare vita e fami-glia per partito?* che poi potrebbe portarci ad un%al-tra domanda ancora: «Afa 11 partito ha davvero bisogno che militanti,rlgentl rinuncino alla fami-glia ed alla vita privata?*.

sta proprio qui 11 punto. Quanti di noi compa-gni forti delle letture dinin, della storia del nella clandestinità, affascinati dalla *scelta di vita* di mitici dirigenti, hanno saputo evi-tare di cadere nei/tdibl? Quanti hanno saputo ac-compagnare le proprie bat-taglie politiche ed ad un comportamento, ad un rapporto con la famiglia che

potesse rappresentare un giusto equilibrio fra respon-sabilità di genitore e marito e responsabilità di dirigente?

te sono cadu-to molte volte nell'alibi, e molte altre sono fuggito dal-le responsabilità della vita familiare.

verifica subito fatta al termine della lettera con un compagno, per cui lui assi-curava di portar fuori 11 cane e cambiar la bombola del gas ed lo che giuravo di aver sempre cambiato le lampa-dine e sturato 11 lavandino, mi ha comunque portato alla conclusione che t problemi sollevati da Celeste sono tutt'altro che banali.

Non si tratta di un capito-lo aggiuntivo al libro sulle frustrazioni dei funzionarlo del cui si vede pro-blema dalla parte delle com-pagne. della denuncia di un modo di intendere la mi-litanza, l'appartenenza ai partito termini totalizzali, per arrivare poi a giustifi-

care un maschilismo di -.

Non si tratta di ^metterla politica» per evitare di ri-

spondere al quesiti precisi posti da Celeste, e che hanno a che fare con la sto-ria, la cultura, il potere ma-schile, ma se li riferimento è al militante comunista non si può rimandare la soluzio-ne del problema alla buona volontà del singoli.

sarei stato tassente, anche sen-

za (partito che mi ha dato moltissimo cultura, umanità, solidarietà, fidu-cia) ma lasciatemi pensare e dire che rispetto alla 'con-traddizione di sesso* vissute

prima persona, la militan-za qualche problema più melo ha posto.

Se quasi tutte le sere son fuori a *far riunioni*, se spes-so pranzo fuori o ritardo a cena, per cui non vado a prendere bimbo al nido e non dialogo con mia moglie, forse c'entra anche 11 partito,

O quantomeno un certo mo-do di intendere la militanza fra riunioni, diffusioni e fe-ste dell'tUnità». allora c'entra anche un certo modo di essere del partito, della sua *macchlna*.

Al Congresso, aabbiamo approvato un buon documento sul partito, pro-ponendoci lo snellimento delle sue strutture. non potremmo anche cominciare a pensare allo snellimento di certe procedure? Non po' tremmo cercare di evitare lunghe, verbose edenti riunioni?

Già, questo sarebbe un passo avanti, ma le questioni poste da Celeste?

sa che mi sono ricac-ciato neWaiibil

Allora provo a rispondere alla domanda posta all'ini-zio: no, non credo che oggi il partito abbia bisogno di mi-litanti e dirigenti che rinun-ciano alla famiglia e alla vita privata.

Al contrarto, l'esigenza è semmai quella di avere sem-

pre più militanti e dirigenti calati in quelli che sono t problemi, le aspettative, 1 bi-sogni della gente, del giova-ni, delle donne, del lavorato-ri, dei disoccupati. allora è forse anche il caso di comin-ciare ad immergersi in quel-la piccola comunità che è la famiglia. vedere se que-sto modo riusciamo a far «entrare» davvero la società, la famiglia nel partito, con tutte le sue ricchezze e con tutte le sue contraddizioni.

per questa strada riu-sciremo a costruireuna nuova società e anche una nuova famiglia.

Fabio Evangelist i o e

l a a

. — butta giù queste poche eno dovuto a una volta

e a a di spa-, é poi», alle

15,30 avevo già anione.

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e i fatti delterraneo

GIOVEDÌ 24 APRILE 1986

l segretario del Pei sollecita Fattivit à del governo in ogni sede

«giallo » d ira*.

Inviat o l governo italiano suggerì una risposta «congiunta» a Gheddafì

a era solo un espediente tattico per far sospendere il blitz»

A — l e al-o di , n , di e nell'am-

bito dell'Alleanza atlantica un'eventuale a co-mune» all'«attacco del -

o : -lazzo Chigi ha o le

i e i mattina sul quotidiano «La Stampa», ma o che la a di l a n

à soltanto un espediente «tattico» pe e gli Usa a e il già -mato blitz e o

. a un tenta-tivo di e tempo, nella

a che e una soluzione politico-diploma-tica n a a quella

. e secondo o Chigi, e que-

sta e dell'«equlvoco» che ha o la polemi-ca a il o italiano e Washington.

, com'è noto, -tato pe la e a ai i o la Libia, aveva chiamato in causa «alcuni » della Cee, 1 quali o addi-

a consigliato la Casa a di e

un'azione e a più va-sto o o Gheddafi, giudicando e una -

a limitata. l -dente o aveva an-che » di e -vuto la a di un ap-poggio e nel caso che fosse stata decisa un'azione più a a a e

e la politica libi -ca. i alleati che

o così consigliato , secondo alcuni i i che han-

no o fonti della stessa e Usa, sa-

o quelli di , a e a -

le. La a di o Chigi

ha definito «assolutamente » le notizie pubblica-

te n a e avallate dalla Casa . All a luce del nuovi , -gativo tuttavia si : chi ha , il o

o o ? a ve-diamo come — secondo fonti del o o — si sa-

e svolto il colloquio a l e , avvenuto a a poche e a che

gli i Usa o le

bombe su i e . L'inviato del o Usa a giunto n a -

niente da , n e . l suo compito a

quello di e agli allea-ti le » sul coinvolgi-mento libico negli attentati

o la discoteca di -no e o della Twa; e di

e a sanzioni diplomatiche ed economiche

o Gheddafi, nonché l'u-tilizzo anche delle basi Nato pe la a .

Ebbene, i gli e detto che gli Usa dovevano

e piuttosto sull'inizia-tiva politico-diplomatica pe

e il e di . ali tempo è i ,

e o . Questi e poi aggiunto che l'Occidente a il -schio di e tutta la sua debolezza di e al

o Gheddafi» ed e citato l'esemplo sto-

o di . A questo punto l e o di-

cendo che 11 e a Gheddafi e non a possibile; e comunque se

f o gli Usa o di ali i il o

che a l'Occidente, allo-a del a doveva esse-e a l'Alleanza atlan-

tica, poiché questa a la se-de più adatta pe una valuta-zione dell'entità del o e di una eventuale a co-mune.

A o Chigi, come si è detto, o che si -tò solo di un espediente «tat-tico» pe e tempo, non della a di un'a-zione n e stile. Co-munque sia, c'è da i se dell'eventualità di e quest'ultima a pe otte-

e almeno una sospensio-ne del blitz o la Libia si sia discusso nel o -liano. Alcune e la-sciano e di si e che,

, l e An-i non si siano i

. Si e solo così la » di co-municati a o Chigi e

, pochi i -ma che s giungesse a

. Ed e a un senso più o la nota diffusa in'quei i dal mi-

o degli : vi si -badiva la à ad un

o dell'Allean-za atlantica n i

i nel i della Libia»; e vi si aggiungeva che su un eventuale coinvolgi-mento «non vi è stata, ne è

, alcuna consultazio-ne in ambito Nato». Una no-ta che a e piutto-sto , dal momento che nessuno, nel o -liano, e tanto meno , aveva o a di una simile «ciambella» agli Stati Uniti. Ed a a più a se si tiene conto che venne diffusa quasi con-

e ad una e del e

diplomatico di , Anto-nio , al «New k Ti-mes»: «Siamo i ad

e appoggio agli Usa, ma non abbiamo pe 11 mo-mento e sufficienti a

e un'azione più , aveva detto .

, intanto, l ha -cevuto e l Nitze, e speciale della Casa a pe le que-stioni della a e del

. Nel colloquio si è o delle e del

dialogo Est-Ovest. Un comu-nicato ufficiale di o Chigi a che c'è stato anche uno scambio di valu-tazioni «su taluni temi che appaiono di e e pe l'alleanza e pe i i

. L'accenno è evidentemente alla i

a ed alle i polemiche.

a e anche una nuova a di posizione di

i sul conflitto Usa-Llbla. Nella a che tiene settimanalmente

, il o degli Esten polemizza anco-a con e

. «La giustizia unila-e — e — è -

sa e può , in un mondo n cui o tante tossine di sfasciamento, em-bolie e i a non .

i aggiunge: «A quanti o e come o o a colposo il dialogo con -li , à bene e che è difficile, pe esempio, e a a vista cosa voglia di-e con esattezza l'invito a

non e un o che è o n a di-

a da compagnie e tecni-ci .

Giovann i Fasanell a

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«Filmata» l'impiccagione del giornalista inglese

Nostr o servizi o T — Con una a messinscena

e a dei mussulma-ni socialisti t a a e l'uccisione del a inglese Alee Collett. l o ha fatto v e a ad un quotidiano di

, «An , una videocassetta con la e dell'impiccagione di un uomo. La

vittima viene a con gli occhi bendati e le mani legate o la schiena da una catena. La scena si svolge in apena campagna e e al

e non e nessuno. La » -vendicò l'omicidio lo o 17 e -do che Collett a stato giustiziato con una pub-blica . l suo , , non è stato

a a

La videocassetta contiene anche una dichia-e con cui si invitano le i

che detengono ostaggi inglesi o i a . Alcuni cittadini Usa sono in questo

momento i della «Jihad islamica-, e un o a inglese, John

, è stato o giovedì . l 17 , si , sulle montagne vicine a t o i i i di i e

i i da , due inglesi e un .

La motivazione dell'uccisione di Collett, defi-nito «spia» è molto simile quella annunciata negli i casi: «Una punizione pe i i Thatche e e ed il o e o e

o che ha o la o a in un o .

Natta: o o el rispetto delle regole nei rapport i tra le nazioni - a straordinari a importanza delle manifestazioni unitari e - a Comunità

europea deve riprendere l'iniziativa » - e i diritt i del popolo palestinese e la sicurezza degli Stati della regione

Questo il testo della comunicazione di Ales-sandro al Comitato centrale e alla Com-missione centrale di controllo.

e dopo la conclusione del o , la i che a la -

gione del o ha subito una -tazione, non e , ma

a e . e alla Libia decisa e compiuta

dagli Stati Uniti e della quale il e n si è assunto la , menan-

done vanto e o eventuali -zioni, ha messo e mantiene a o la pace in a a della scena in-

; ha e esposto il o ; ha o un colpo alle e nel

o di distensione Est-Ovest e alla possi-bilit à di a del dialogo ; ha posto in discussione gli scopi, le e della Allean-za atlantica, i i a i i i che ne fanno e e gli Stati Uniti.

Sia : noi non contestiamo la necessità di e e di e senza alcuna compiacenza il . Anche quando af-

o che in questa e a e e e le specifiche motiva-

zioni, la a , il o o sono senza .

l o non costituisce una a a di lotta; è soltanto violenza -

bile, e é a o , , innocenti cittadini dell'uno o o paese e che si e in negazione, in

antitesi della causa che i suoi i o o o di e .

a o netto e o deve e il o della e e -

ta. a compiuta dal o e in-

dica che la battaglia o il o in-o deve e combattuta e può e vin-

ta sul o della , dello Stato di . Così la lotta o il o -

nazionale va sostenuta nel o delle -le, dei i che debbono e i i

a le nazioni e gli Stati, al di i dei quali non vi è che la giungla, la legge e dell'oc-chio pe occhio, anzi, di cento occhi pe uno.

La a della , che -ce agli episodi più i della seconda -a mondiale, ha una logica solo nella -

te concezione della colpa collettiva e quindi della punizione collettiva; stupisce ed indigna che e e abbiano potuto discet-

e sulla legittimità dei i di i e di bengasi dove la e di decine e

decine di civili , la e di case di abita-zione, o il e danneggiamento delle sedi diplomatiche di paesi amici degli Stati Uniti, hanno o la testimonianza della

à e dell'inefficacia della . Non si a solo di e un o -

dine , o nei i di una concezione tanto più a di effetti deva-stanti, se sostenuta e a dal o di una e nazione e di una e potenza dalla quale in a a dipendono il siste-ma delle i e le e della convivenza

. Si a assieme di e la à e politico compiuto dalla

e : scendendo sullo stesso o del o lo si legittima, si

e e si a uno stato di , pedi più coinvolgendo i i alleati e -to mettendo a o la pace su scala mondia-le.

questo noi o che l'azione com-piuta dalla e statunitense con-

o la Libia può e qualificata soltanto co-me e . n tal senso abbiamo

o la a immediata e e condanna che oggi qui .

Nel contempo abbiamo o la -ca e la dissociazione, pu caute, manifestate dal o italiano nei i della deci-sione statunitense, non solo pe i meto-dologiche — e cioè pe il suo e unilate-

e o alle posizioni e all'avviso i dal o e e dalla Comunità a — ma sul o di tale decisione, né , né efficace, é e ingiusta.

E, aggiungo subito, che abbiamo sostanzial-mente condiviso anche l'atteggiamento assun-to dal o dinanzi al lancio di missili libici

o l'isola di Lampedusa — alla cui popola-zione o la a à — fos-se tale lancio o o meno, é non si possono e attentati al o e alla a del o , tanto meno

i o é a non aveva consentito a bellica, alla linea della

e e statunitense. o o di a im-

a le manifestazioni i e e levatesi in tutta a e in buona e dei paesi , che in a hanno assunto il e anche di a a o la à della a Thatche

e alla Libia. e le voci, iso-late ma i che negli Stati Uniti hanno

o à o , o che nonostante i guasti i nell'opinione

f iubblica di quel e dal i dei de-itt i del , !a e non è a

completamente a dalla psicosi del o e a bellicista.

L'atteggiamento assunto s è stato tanto o nella denuncia, quanto o nella ; ma l'annullamento dell'incon-

o z che doveva -e il secondo e sovietico-statunitense

mane a e a quali tensioni e minacce a umanità è stata e e sottoposta

a e della i nel -neo.

All a e e oggi e appello -ma di tutto: alla e dei popoli nell'inte-

e o della pace. e indubbia la necessità dell'adozione

di e e pe e o pe -e una possibile nuova ondata a di

cui si o segni molteplici in e e del mondo, come a a o indi-a all'attacco alla Libia. Lo ha o

anche la delegazione dei i non allineati i a i pe e la à del

e , e é tutto il o mondo, con una iniziativa che

e e e come l'atteg-

f lamento assunto a e s — e n sul o politico

della a . a al di là delle specifiche e tecniche,

e e senza i alla .

l fenomeno del o non e solo a Gheddafi, quali che possano e le sue ef-fettive à o alle evidenti

e e alle i sue . Né, a , si può e solo nel-

la politica della Libia l'ostacolo, l'impedimen-to alla soluzione dei i da cui ha o motivazione e alimento il o a

e e a e che si è -sato in tanta e del o continente.

È semplicemente a tale demonizza-zione della Libia; insensato, é delittuo-so il tentativo di eliminazione fisica di Ghed-dafi.

La Libia non può e un alibi e se il o è indubbiamente un fatto pesante,

un a acuto della convivenza -zionale esso a — e guai a non e coscienza e — alle questioni politiche di fondo: o conflitto a e e i

i ; alla negazione, e -mai, del o del popolo palestinese ad e una , una , uno Stato; alla disputa, anche in questa , pe la a a le due i potenze, nel o della quale la

e assillante degli Stati Uniti è stata più quella di e dalla e l'Unione Sovietica, anche o i

i come quello o a Camp , che non di e una effettiva dinamica della pace.

a come si può e i i sulla Libia e nel contempo e alla sanguinosa

e dello Stato libanese, dopo la sua invasione da e o di e che ne occupa a una e del ?

E come si può , senza e nel

e non si può e al-s la a di i alla Libia, quando a e gli i i i a i hanno

venduto montagne di tale ; cosi co-me è ben e la a statunitense ai

i della Comunità di non e applicato sanzioni alla Libia, di non e bloccato le

i del o libico, che come è noto viene o e o e -cializzato dalle possenti Compagnie -e !

e compiuto dagli i è quello di e abbandonato non , ma il o

o deciso a Venezia pe il -to dei i del popolo o palestinese, di non e mai o le i sta-tunitensi e i i di e a un effettivo

o su tale questione. E, , di e assistito all'attacco e con-

o il Libano, o a e il -chio di isolamento, di misconoscimento, di di-

e fisica o o all'Olp, o 3uando e pe la e ella a si andava o la linea

della a positiva di una via di uscita, di una soluzione negoziata.

Siamo convinti che la Comunità a de-ve e l'iniziativa, e una posi-zione a sulla situazione del o

, pe e dei , della , delle , di tutti gli Stati delia

e e e con conseguenza, é si avvìi al disinnesco la .

e n a che o e e o costituiscono a di vitale e pe gli Stati Uniti:

ma se questo è , lo è o — se non

TRIPOLI

, di «solitudine» degli Usa dinanzi alla Libia: solitudine della più e potenza che la a umana mai abbia conosciuto, dinanzi a un paese o con meno di e milioni di abitanti?

La solitudine è quella dei palestinesi, con-i nei campi da due , massa-

i e da nemici e da falsi ami-ci, i a una e che può costi-

e il o di a della più e ne-gazione della vita e del mondo, a poi nella e .

Giusta quindi una qualche più a e a di o da e dell'Eu-

a pe fa e alla minaccia; giusto è e , moniti al senso della

, alla valutazione attenta da e del g o di i dei i e dei i i

el suo , anzitutto con l'abbandono delle declamazioni, delle concitate intimazioni nei

i a e . E in questa fase a tanto avvelenata è

o giusto — e noi l'abbiamo condiviso — l'appello a che da ogni e cessi il fuoco, si allentino le tensioni, e gli uni accantonino le

e e e gli i spengano i i dei micidiali d :

a e che da e di tutti, anche del-, si o le condizioni pe e e

le e e e le iniziative pee il peggio nell'immediato, pe -

e in o piano e sul o o le auestioni , decisive: a e dal o

. Qui e non nella mancanza di appoggio all'at-

tacco o la Libia, si o la debolez-za, le , i mancamenti -pa.

l e o di Venezia — sei anni fa! — che e aveva o una posizione

a pe il o della i nel -dio e con la a di una soluzione

, equa del a palestinese, la Comunità a non ha fatto che ,

Eavida, fioca, divisa nei i degli Stati fniti , di e e anche nei i dell'U-

nione Sovietica: dell'ipotesi, della necessità di un suo coinvolgimento nel o di pace,

e o e anche dei i italia-ni non è stato la sottovalutazione del -smo, bensì il o su i -cantili, nella di miopi i

a Stati della Comunità e Stati a sponda .

di più — pe l'Unione Sovietica e o pe i i , non solo i ben-sì pe a Comunità, se tale essa vuole

e e e e e una funzione. a deve e gli Stati Uniti a

e in modo o e positivo della i in questa e se si vogliono e

i motivi di e , se si vogliono com-e gli i che possono non ,

E deve e e s — o non a e i -

dentemente stipulati con la sua esclusione — se l'Unione Sovietica ha o e a che si sviluppi qui e su scala mondiale il -cesso di distensione.

s ha avanzato una e di e i , a e dopo la -

pitazione delia i — meglio, delle bombe — sulla Libia.

a di esse ha avuto spicco quella della con-vocazione di una a pe la pace nel

: non si è o o di una

f a , posto che dieci anni a essa fu avanzata, anche se poi abbandonata,

dal o italiano. Evidentemente si a di un compito di

lunga lena: ma conta o e non continua-e a l'elenco delle difficoltà che vi

si . l o e ha tutti i titoli e gli obblighi

e gli i pe e e e e . e e e e con nettezza

che in nessun campo si può e che lo sviluppo della politica di distensione, pe la coesistenza e la , possa e -

o al o a le due i poten-ze. Se ciò vale o pe gli i -tegici in tanta a detenuti da Usa e , tanto più deve e pe la soluzione della

i nel bacino e e , in cui sono in gioco in modo e gli

i i dei i che in quest a-a debbono e e . Vi è infine un o e di questioni, di

e e e , che la i ha acutizzato e o alla luce: mialla e manifestatasi nei i

i che — — ha messo in cau-sa , finalità, e dell'Alleanza.

i e i sono i motivi di tale fenome-no. Ad e le e e le polemiche svi-luppatesi nella coalizione a e nella stessa a a o all'indi-

o e o del o — in -e del e del Consiglio e del o

degli i — e che da e del o e di i i i si sia voluto

e a o 1 i dell'Alleanza atlan-tica. n à a e a questi com-

i la sostanza del o che in que-sti ultimi tempi ha condotto ad una accentua-zione della diseguaglianza, ad un -mento della a — non solo oggettiva — nel o a gli Stati Uniti e i i

i facenti e dell'Alleanza atlantica. Tale , identificabile nella -ne e n di una linea di condotta e e di una a e di una volontà di o sulle scelte e fondamentali, ha avuto la sua più netta -sione nella adozione della a di a

, nella decisione, cioè, di e al-la e dello spazio.

Gli i di fondo che l'attacco alla Libia ha a o in a e nella -ca e tedesca e in Spagna e in a e negli i i i / occidentali, si pos-sono così : qual è l'effettivo ambito dell'Alleanza? Quali sono le e di con-

e a potenza leader e partners pe le auestioni attinenti la à e la a i questi ultimi? E qual è il o o a le basi della

e e dell'Alleanza — la Nato — e le basi statunitensi insediate sui -

i ? Sono quesiti pesanti, densi di implicazioni e

di potenzialità . l o , come e e della sini-a , non intende e in discussio-

ne l'Alleanza atlantica; non siamo stati, non siamo i di una linea di o -to o o (sia , alla a neu-

o non o alcun significato mi-nimamente infamante; vi sono Stati che man-tengano con e dignità una posizione neu-

. i o alla a scelta), né siamo i di una politica di difesa a da

i con la costituzione di un campo -mato, di un polo atomico: anche se a ha

e esigenze di a che vanno tuttavia e sul o politico e, co-munque, non con la moltiplicazione degli -mamenti!

o pe questo tuttavia siamo convinti che non può e accettata, né subita, l'asim-

a a che -zione n sta o all'Alleanza; che a i il a di un , di una e dei suoi i e i in-

. L'eguaglianza a partner?, una a de-

finizione delle e della Nato e — in tale ambito — delle basi i e della o fun-zione; la a pe tutti i i , della a à e del o a -

e fa a politica e nel o delle obbligazioni : costituiscono oggi più di i e condizioni é il logo-

o di fatto dell'Alleanza non conduca al suo , alla a o alla esaspe-

e di , alla destabilizzazione -e del o di e della Comunità

, autonoma e unita. a Questa mia esposizione, che non vuole e

non può e e né pe il suo aspetto specifico, né tantomeno pe la situazione in-

e complessiva, i e e i alcune conclusioni e .

l movimento di opinione in e della pa-ce, della a del o , della solu-zione negoziata dei conflitti nel bacino del -

o non deve e tensione, ha da i più ampio e o e intenso: -

ché o stato di o , le incognite minacciose a si acuiscono; e

e agitazione bellicistica degli ascari in atto, e i alla

e di cedimenti o, , alla giustificazione fatalistica della logica della violenza, o della .

È decisiva la mobilitazione e di tut-te le e ; è , e noi la chie-diamo , l'iniziativa del o italiano in ogni sede — da quella , al-l'atlantica, alle Nazioni unite, al e del-l'Occidente o di Tokio del -simo maggio, , ovviamente, ai i

i con tutti gli Stati — é si i la e della a nel ; -ché si gettino le fondamenta del o e della pace in questa , con l'impegno e la -cipazione di tutti.

l o è il a delle tensioni che dividono e minacciano il mondo, l'Est e l'Ovest, il d e il Sud: chiediamo che da questo dato oggettivo ogni a politica, il popolo nel suo assieme, le istituzioni che lo

o sappiano e in a tanto difficil e il senso del o cui il o

e è chiamato. Senza autocompiacimenti, mi a di po-

te e che il o comunista italiano, dal-i della i nel , se-

gnato dal o della Achille o e dalle sequele di Sigonella, senza -mente alle e posizioni, ha saputo -

e agli i i della Nazione e della pace.

questo, piuttosto che e con quanti hanno a una volta assunto a -

o di giudizio la fedeltà incondizionata al e Alleato (quale che sia il suo -

mento , così una delle componenti i della e italiana, o con quanti hanno voluto e gli avvenimenti i a fini di meschino cabotaggio , noi o i all'auspicio che tutti gli italiani si o conto che e e é la «zona del-le tempeste* in cui il o e si a coinvolto, faccia e posto alla distensione e alla coesistenza. Anche in tale

o a può e deve e alla -a e al consolidamento dello o di Gi-

, pe lo sviluppo del negoziato sul -mo che la questione chiave della no-

a epoca. n questa visione, noi chiediamo ai i

i i nazionali e a o di e o e tutte le e iniziative; noi chiediamo a tutte le e -nizzazioni, ai militanti, ai giovani comunisti di,

e senza , con la a pacata e e della , a le masse popo-

: a ognuno di , in una , la a e di comunista.

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20 l'Unit à - CONTINUAZIONI GIOVEDÌ 24 APRILE 1986

un convegno sulla droga

Così n a e

ossicodioendenti Dal nostr o inviat o

E — al microfoni, a parlare di droga

caserma, ci sono questa volta due uomini divisa:generale medico Bar-ba. capo del servizi sanitari della regione militare

ed capitano medico Giulio Guerra, capo del re-parto neuropslchtatrico del-l'ospedale militare di Vero-na. Ad ascoltarli sono un centinaio di 'addetti al lavo-ri» (operatori, psicologi, assi-stenti sociali, ccc.) venuti da tutta per partecipare al convegno nazionale sulla

del disagio pst-co-sociale come risposta al rischio di una tossicomania:

Verso la fine della confe-renza, viene proposta una sorta di -gioco; quello della

del ruoli'. capi-tano Giulio Guerra si alza e dice: «Ecco, vi descrivo una scena che si ripete ogni gior-no all'ospedale militare . Vie-ne di front e a voi un ragazzo di diciannove, vent'annl, con la faccia stravolta, spesso con le lacrime agli occhi.

e i pugni sul tavolo e di-ce: , non ce la faccio più. o di matto. Se non mi dà la licenza, lo mi ammaz-zo" . Voi cosa rispondereste, tenendo conto che la legge prescrive che il servizio mili -tar e è un dovere del cittadino italiano?* .

Le risposte non si fanno attendere. -logli proporrei di fare il servizio civile». «Gli chiederei come si deve cambiare il servizio militare , cosa si può fare per dargli un significato diverso». o ho parlat o con molti di loro, dicono che l'anno di leva è un anno perso». o partecipo al conve-gno, e sono un obiettore di coscienza, che lavora assieme a tossicodipendenti. Se fossi militare , non avrei potuto essere qui, stasera. Come obiettore posso vivere la mia vita, inse-rit o in una comunità, e non chiuso n una

. si è trattato di uno scontro, o di una polemica fine a se stessa. quattro giorni del convegno, nelle assemblee edparticolare nel lavori di gruppo, si è cercato di capire quale prevenzione e possibile fare oggi. caserma, per evitare che un momen-to delicato come il servizio militare sia pergiovane occasione di esporsi al rischio di tos-sicomania. La struttura militare — ha detto

capitano Guerra — non è causa di droga, ma fattore di rischio. Le caserme — ha ricor-dato generale Barba — non sono 'fuori* dalla società, e ne vivono tutti problemi.

in caserma può produrre, o raffor-zare, il disadattamento, anche perché da molti servizio militare è considerato un

da qui l'impegno del-la struttura militare, ed particolare della Sanità, per la prevenzione del rischio: 1) evi-tare che l'inizio del servizio militare sia un evento traumatico (prevenzione primaria); 2) prendersi cura del malessere psichicostauratosi. spesso preesistente (prevenzione secondarla); 3) recupero del giovani che già fanno uso di sostanze stupefacenti (preven-zione terziaria).

Già prima del servizio militare, comunque. in caso di tossicodipendenza accertata, il gio-vane viene 19841per questo motivo sono stati 3.432 (nel 19S3 erano stati 4.009, nel 1932 erano 3.864, nel 1981 erano 4.078, nel 1980 erano 3.724).

La visita medica può essere rinviata di un anno, nel caso che il giovane tossicodipen-dente abbia iniziato il recupero una comu-nità. un progetto di legge (ancora in di-scussione) si prevede di poter rin viare la visi-ta di tre anni, per dare spazio ad un recupero effettivo. Già oggi, comunque, la visita di

può essere effettuata presso la co-munità. con l'invio di un ufficiale medico.

sono 1 giovani che 'inventano' una tossicodipendenza per essere esonerati dal servizio militare controlli non si ferma-no all'accertamento della presenza di «so-stanze». magari occasionale, ma sono mirati all'esame dell'intera personalità del giova-ne). Grande parte del giovani. tende a nascondere la propria situazione di tossico-dipendenza. 1983, ad esemplo, alla visita di leva (che precede di un anno l'ingresso in servizio) sono stati riformati 675 giovani, mentre altri 3.328 casi di tossicodipendenza sono stati accertati dopo l'inizio del servizio. ha tossicodipendenza viene dichiarata o ac-certata. nel 70 per cento del casi circa, nel primi due mesi di servizio militare. La strut'

a struttur a militar e

come fattore di rischio ma anche occasione

terapeutica l problema

della prevenzione

a militare, oltre ad essere di rischio; secondo 1

medici militari può essere anche occasione terapeutica.

n questi giovani — ha detto capitano medico Guerra —

in stato d'ansia perché coar-tati e lontani da casa, si riat -tualizzano 1 modi di vivere dell'adolescenza, le tensioni adolescenziali vengono ri -messe in gioco, e le loro per-sonalità diventano più ag-gredirl i da un punto di vista psico-terapeutico.ha portato anche alcuni esempi. Ha parlato di Anto-nlo e Giacomo, due giovani che erano stati portati all'o-spedale militare di Verona perché 'chiaramente da ri-formare: Sono rima-sti in ospedale, in lavori di socializzazione, col-loqui, terapie di gruppo. -po un mese sono scappati: sono andati a vedere una partit a di calcio, e poi si sono ubriacati . Sono tornat i felici all'ospedale, perché si erano prese quelle libert à che pri-ma non avevano osato pren-dersi. Avremmo dovuto de-nunciarli: non abbiamo fatto, e sono tornati idonei ai corpo*. *Certo, numerosi so-no anche 1 fallimenti: abbia-mo provato a non riformare un giovane che faceva uso saltuario di stupefacenti, lo abbiamo impegnato in un lavoro all'ospedale, e ci sia-mo accorti che rubava all'in-terno della struttura per pro-

curarsi la droga:

Con una struttura diversa, sarebbe certo possibile fare di più. Forze armate ci sono gli ospedali militari ed consultori psi-cologici, ma — ha ricordato il capitano Guer-ra — «ogni mattina, al reparto neuro dell'o-spedale militar e di Verona, due o tr e ufficial i medici debbono visitare cinquanta giovani. Come è possibile dare risposte sicure?».

quattro giorni, al seminario dinone, operatori delle strutture pubbliche e del volontariato hanno discusso assieme ad ufficiali-medici su come sia possibile fare prevenzione caserma (altri gruppi di lavo-ro erano focalizzati sulla famiglia, il territo-rio, la scuola). «Fra i motivi di rischio — dice

dottor Letterio Scopellitl, coordinatore del seminario — abbiamo individuat o la demo-tivazione al servizio militar e e la percezione negativa circa la sua utilit à sociale. servi-zio militar e comunque esiste, ed occorre con-frontars i con esso, con le sue tensioni, provo-cate da mancanza di prospettive, e da diffi -coltà che in esso si riversano da altr i settori, come la famiglia, la scuola, l territorio . Ab-biamo rilevato l'esigenza di una sistematica cooperazione fr a struttur e civil i e militari , ora soltanto occasionale. e attivit à di pre-venzione sono in minim a parte medico-sani-tarie, ma prevalentemente di tipo socio-poli-tico e culturale».

convegno è stato organizzato daldì prima accoglienza; un'associazione di vo-lontariato (l'unica laica del Triveneto) con 300 soci, fondata otto anni fa per dare soste-gno al tossicodipendenti ed alle loro fami-glie. tema 'caserma* è di forte attualità in una regione come il Friuli Venezia Giulia, dove è concentrato 11 20% della forza milita-re italiana. Alle 9 di sera, a come nelle altre città, scatta li 'coprifuoco': giro ci sono soltanto giovani militari. una 'libe-ra uscita* fatta soltanto di film e pizzerie. C'è anche chi — come 11 Friuli — x-orrebbe che militari tornassero ad uscire in divisa, per potere «distinguerli dagli altri» . 17 disagio per un non voluto e non motivato a volte si trasforma disperazio-ne: l'ultimo suicidio è avvenuto una caser-ma di Treviso due settimane fa, ed una setti-mana prima un giovane si era ucciso anlago.

i siamo per una diversa distribuzione delle caserme sul territori o nazionale — dice

Gastaldo, della segreteria della Federazione comunista di — ma teniamo presente che questi giovani sono qui, e vanno trattat i meglio. Non possono es-sere un "corp o estraneo" alla società, ed è necessario che 1 Comuni creino spazi dove ci possa essere l'incontr o con 1 giovani che abi-tano qui* .

n le autorit à militar i — diceScopellitl — con questo seminarlo abbiamo avviato un dialogo. o li tempo della semi-na, attendiamo quello del raccolto*.

Jenne r Melett i

Pei, gli orga gno Perna ha voluto confer-mare una disposizione già in passato manifestata a la-sciare 11 lavoro nella direzio-ne: l che non vuole significa-re anche per lui una qualche rinunzi a agli i cultu-ral i e politic i così vivi e al-l'impegno nell'attivit à parla-mentare».

Natta ha poi affrontat o la questione del carattere e del-la struttur a degli organismi dirigent i ed esecvtlvl, ricor -dando che la commissione è partit a dàll'esegei.za di riaf -fermar e la «funzione fonda-mentale degli organi «- lettiv i e rappresentativi» dei parti -to. Volendo «mantenere fer-mi la funzione e 11 carattere del Ce» si è configurata la -rezione «come la sede n cui si definiscono le scelte politi -che essenziali, n cui si pro-muove e si orienta in modo unitari o la complessa attivi -tà del partito , nel campo -tuzionale e di governo e nella società». a struttur a della

e — che risponde al Comitato centrale dell'indi -rizzo e dell'azione del partit o — dovrà essere tale da «ga-rantirn e 11 più possibile la rappresentatività e l'autore-volezza politica; la funziona-lit à operativa; la capacità di dare un o unitari o al-le funzioni di governo e all'a-zione di massa del partito». Queste esigenze «di forza rappresentativa, di efficien-za di compattezza, pur nella aperta dialettica» hanno -dotto a non modificare 11 ca-ratter e della e stessa per quanto riguard a 11 nu-mero del componenti (la commissione ha inizialmen-te proposto che passassero da 33 a 3G, poi ne sono stati eletti 38). Con tali i si è cercato di realizzare «un mi-glior e equilibri o tr a la pre-senza dei compagni che svol-gono attivit à ed hanno re-sponsabilità nazionali e compagni con impegni in compiti di direzione a livello regionale e provinciale».

Natta ha affermato che ci si è soprattutt o preoccupati «di rispondere ad una esigen-za di ricambio e di rinnova-mento nel gruppo dirigente, che consentisse non solo una qualche rotazione o alter-narsi, ma anche un avanza-mento e una messa alla pro-va di energie e capacità nuo-ve».

Si è valutata anche l'op-portunit à di creare un altr o organismo esecutivo, oltr e alla Segreteria, tenendo con-to dell'esperienza del passato (in qualche periodo c'è stato un uffici o politico, in altr i un uffici o di segreteria). a questa eventualità è stata scartata. «Non c'è parso -fatt i che vi sia come in altr i momenti — ha detto 11 segre-tari o del Pei — la necessità di fare ricorso a due stru-menti per stimolare e porta-re avanti un processo di rin -novamento del gruppo diri -gente, mentre sotto il profil o del rapport o tr a le diverse istanze e della loro funziona-lit à abbiamo ritenut o che si dovesse evitare 11 rischio di una qualche riduzione o of-fuscamento dei compiti e del ruol o della , di un'inevitabil e maggiore complessità e pesantezza dei processi decisionali e del funzionamento operativo, e quello e di sovrapposi-zioni e confusioni di compiti, che hanno in passato deter-minato prim a la prassi delle riunion i congiunte e poi la confluenza in un solo e trop -po ampio organismo. Per questo motivo abbiamo cer-cato di delineare una Segre-teri a che, per 11 suo carattere e la sua composizione, possa assolvere, bene e ampiamen-te, alle funzioni di tipo ope-rativ o e di coordinamento

nel campo politico — di -rizzo e di iniziativ a di gover-no — e in quello di promozio-ne e direzione dell'attivit à del partito».

Per le commissioni di la-voro, Natta ha proposto una rldefinlzlone, che «supera da una parte e del sei dipartimenti , ma accorpa nello stesso tempo n grandi settori una serie di sezioni, in cui si erano articolat i e un po' i l dipartimenti» . Sia per le strutture , sia per la attribuzion e delle responsa-bilità , ci si è fermati al campi essenziali. e l'ulterior e specificazione di compiti e

, o di que-sti grandi settori, sarà affi -data alla direzione.

Natta, a questo punto, ha proposto la conferma nella direzione di 28 compagni: Natta, Angius, Bassolino, Borghlnl , Cervettl, Chlaran-te, Chlaromonte, i Cola-Janni, , Fassino, -grao, Jotti , Guerzonl, -luso, , , , Napolitano, Occhetto, Gian Carl o Paletta, Pecchloll, Pel-licani, , Quercini, Tedesco, Trupla , Tortorella , Zangheri. E ha avanzato la candidatura di: , -da, , , Santo-stasi, Speciale, a Turco, Vitali .

A parte , n realtà già considerato membro del-la direzione da quando ha la-sciato la Cgil, la commissio-ne — ha osservato Natta — si è orientata su due compa-gni, a e l che han-no una lunga esperienza di direzine, di lavoro e notevoli capacità; su quattr o dirigen-ti di grandi organizzazioni: 1 segretari regionali della

, della , della Puglia e il segretario della federazione di Napoli, di modo che 11 gruppo di compagni dirigent i regionali e federali verrebbe ad essere così di otto e rappresentereb-be alcune delle maggiori realtà del paese e del partito ; e, infine, la compagna a Turco, così che anche la pre-senza delle compagne nella direzione, se non più ampia, resti nella proporzione pre-cedente, e venga arricchit a da una giovane e capace diri -gente». Così, con Paolo Bufa-rmi , membro di diritt o — in qualit à di presidente della Ccc — 1 componenti della di-rezione sarebbero stati 37.

«Noi — ha osservato 11 se-gretari o del partit o — abbia-mo dovuto rinunciare , es-senzialmente per una neces-sità di rinnovamento, alla presenza all'aiut o di compa-gni di grande riliev o e impe-gno politico, quali sono Vec-chietti , Barca, Cossutta, Per-na, che hanno dato per de-cenni, dalla a ad oggi, un contribut o straordi -nari o di lavoro e di lotta, che hanno dirett o bene, come il compagno Barca, anche in questi ultim i anni, settori di grande , che sono stati vivamente impegnati, come Cossutta, nel confron-to congressuale. Sono certo che tutt i continueranno a dare, nel Parlamento e nel

Eartito , la loro operosa colla-orazione». Natta ha sugge-

rito , così come aveva fatto

per Pajetta, l'affidament o della presidenza di alcune commissioni del Comitato centrale: quella per lo Stato e le autonomie a Perna; la conferma di i in quella per le Attivit à cultu-ral i e la scuola, e di Cossutta n quella per la Propaganda

e le , infin e di Vecchietti-alla commissione per 1 Problemi del partito .

Proposti 1 compagni per la Segreteria (Natta, Angius, Chlarante, , Napoli-tano, Occhetto, , Tortorella , a Turco), Natta ha detto che il criteri o è stato questo: un compagno coordinatore, Occhetto; 1 compagni che dovranno di-rigere alcuni settori fonda-mentali: la politica estera, Napolitano; la politica eco-nomica, ; la politica

, Tortorella ; la politic a cultural e e scolasti-ca, Chlarante; l'organizza-zione, Angius; la propagan-da e l'informazione, -ma; il lavoro femminile, -via Turco.

o avere proposto 1 re-sponsabili delle sedici com-missioni di lavoro, Natta ha espresso alla compagna Tru -pla l'apprezzamento per l'at -tivit à svolta n questi anni «con grande passione e vigo-re». a sua presenza nella

e — ha aggiunto — potr à consentirle di conti-nuare a dare un contribut o di idee e un aiuto concreto su un tema che mi sembra sem-pre più rilevante e per 11 qua-le occorre grande concorso e collaborazione di forze. a compagna Trupla , d'altr a parte, anche n rapport o alla sua funzione di parlamenta-re europeo, potrà essere util -mente impegnata nell'attivi -tà internazionale del parti -to».

Oltr e alla costituzione di sedici commissioni di lavoro si è deciso di procedere al-l'attuazione di un uffici o di programma. Tenuto conto dei compiti complessivi di elaborazione che "gl i si vor-rebbero affidare, si ritien e opportuno che esso sia pre-sieduto dal segretario del partito . o a assu-merà «l'incarico e la respon-sabilità di predisporre, d'in -tesa con la segreteria, la defi-nizione del progetto di lavo-ro, del fin i e della struttura » di questo nuovo organismo, aspetti sul quali poi deciderà la .

Natta ha poi proposto le designazioni per gli organi di stampa. a commissione — ha detto — ha preso atto del-la richiesta avanzata da tempo dal compagno -luso di essere sostituito nel compito di direzione de l'U-nità. o qui dare un ri -conoscimento chiaro e rin -graziare vivamente -so, e con lui , che han-no compiuto in questi anni un lavoro duro, difficile , fati -coso. l'Unità ha corso 11 ri -schio di una crisi traumati -ca. Se ha resistito lo si deve certo al contribut o grande, generoso del partito , ma an-che all'opera tenace della di-rezione e della redazione del giornale. Al di là dei tanti possibili rilievi , questo è l'es-senziale, e mi premeva dirl o

Eletta la presidenza della Ccc Nella mattin a di i si è riunit a la Commissione centrale

di controll o che, a norma di statuto, ha proceduto alla elezio-ne di due vicepresidenti e di due segretari sulla base delle proposte avanzate dal presidente Paolo Bufalin l che ha an-che illustrat o 1 compiti e il ruolo che la Ccc e gli organi di controll o debbono esercitare nel rinnovamento e nel raffor -zamento del Partito . a presidenza della Commissione risul-ta così composta: Paolo Bufalinl , presidente; Gaetano i -rin o e Giuliano Procacci, vicepresidenti; Salvatore Caccia-puoti e Cesare Fredduzzi, segretari.

con chiarezza». o aver osservato che il giornale non è uscito del tutt o dallo «stato di difficoltà», Natta ha affer-mato che, oltr e al risana-mento finanziarlo , bisogna portar e avanti un rinnova-mento, che comporti -pegno di grandi energie e ca-pacità». A queste esigenze corrisponde la designazione di Chlaromonte, propri o per-ché c'è ancora bisogno «per il giornale e per il partit o della garanzia di una direzione di alto livello cultural e e politi -co, di sicura autorit à e pre-stigio. So bene che chiedia-mo a Chlaromonte di affron-tare un cimento, ma credo sia il compagno più o ad affrontarlo . Con lui pro-poniamo il compagno , che ha le energie e le capaci-tà per collaborare nell'im -presa di rinnovamento».

Per la direzione discita, ritenut i «superflui» 1 rl -coiosclmentl a Chiarante, che entra nella Segreteria del partito , Natta ha propo-sto o : «Un ri -torn o — ha lavorato alla ri -vista anche con me! —, ma nella veste di direttore». -ne la proposta, come diretto -re di Critica di Al -do Zanardo che sostituisce Tortorella .

e nuove responsabilità affidate a Napolitano e Chia-romonte aprono inoltr e il problema della guida dei due gruppi parlamentari . «Non occorre — ha rilevato Natta — che io sottolinei come Na-

Eolitano e Chiaromonte ab-iano garantit o un alto livel-

lo di direzione. E che non si sarebbero posti problemi se non ci fossimo trovat i di front e ad altr e preminenti esigenze. Non tocca alla no-stra assemblea la decisione.

a credo sia opportuno for-mular e una e qui — anziché nella , come è accaduto quando ci sono stati cambiamenti non successivi a congressi — na-turalment e 1 gruppi parla-mentari vaglieranno e su cui si pronunceranno».

Natta ha così proposto per la presidenza del gruppo del-la Camera, o Zangheri e «con lui un altr o compagno della e del partito , come più volte c'è stato solle-citato dallo stesso gruppo», Adalbert o ; per la

§residenza del gruppo del enato, Ugo Pecchloll. -

ne, questa l'indicazione con-clusiva di Natta, «proponia-mo che 11 compagno -so venga a collaborare con 11 segretario e che, n collega-mento con la e e la Segreteria, si occupi n parti -colare del rapport i con (mez-zi di informazione».

Fausto Ibba

l dibattit o nel Ce

Sulle proposte illustrat e da Natta si è registrato un serrato dibattit o in cui sono

i ventitr é compa-gni. V è stato un accordo pressoché unanime per quanto riguard a la struttur a degli organismi dirigent i ed esecutivi , Segre-teria, Commissioni), e per il senso complessivo della pro-poste. n quanto alla compo-sizione della , la maggior parte dei compagni intervenut i ha sostenuto l'e-sigenza che in essa figurin o uno o più compagni che rico-prono funzioni di governo nelle autonomie locali e nelle

. e prevalente, in merito, è stata che una simile presenza con-cretizza in modo visibil e 11

carattere del partit o come forza di governo e sottolinea il riliev o politico che si deve dare alla tematica delle au-tonomie e alla battaglia che anche in esse si registra per l'alternativ a democratica,

Queste riflessioni si sono concretate in varie proposte nominative: l vlceslndaco di Firenze Ventura, 11 sindaco di Bologna , l presi-denti comunisti delle regioni

, Toscana e Umbria .

Una seconda questione emersa dal dibattit o è stata quella di un più visibile rac-cordo tr a la direzione centra-le del partit o e la rilevante realtà di a e del .vari compagni hanno avan-zato la candidatura di Gio-vanni Berlinguer.

o ha assunto anche il tema della presenza fem-minil e negli organismi in di-scussione. o apprezzato il fatto che, per la prim a vol-ta si prevede la presenza n segreteria della responsabile femminil e del partito , e che tale responsabilità sia stata assegnata ad una giovane e valida compagna. a alcune

e hanno lamenta-to che la sostituzione della compagna Trupl a non sia stata preventivamente og-getto di consultazione tr a Te compagne.

, tr a 1 nomi pro-posti per la nuova , del compagno Cossutta, ha provocato, prima, una criti -ca del compagno Pestalozza, secondo il quale essa costi-tuirebb e una «stonatura», e poi l'intervent o dello stesso Cossutta, 11 quale ha detto di non condividere il suo man-cato reinserimento. Si tratt a — ha detto — di una esclu-sione che non ha riferiment o al processo di rinnovamento e di rotazione, ma che ha una motivazione politica, cioè il voler escludere un compa-gno che è stato portator e di un dissenso. Ciò non si conci-lia, ha aggiunto, con l'affer -mazione, fatta al congresso, secondo cui il dissenso non costituisce motivo di esclu-sione dagli organismi diri -genti. Questa esclusione può creare un fatto negativo per i l partit o e la sua unit à e può portar e anche alla separa-zione e alla cristallizzazione delle posizioni, anche perché può essere a come una scelta contro una certa componente storica del par-tito .

Alcuni compagni hanno obiettato a queste afferma-zioni. Giovanni Berlinguer ha notato che Cossutta si è dimenticato della seconda metà dell'affermazione con-gressuale sul dissenso, quel-l a per cui 11 dissenso non è ragione neppure per -sione negli organismi diri -genti.

Tognonl si è detto preoc-cupato per la parola «separa-zione» pronunciata da Cos-sutta, che non si concilia con lo spirit o di partito , e gli ha fatt o notare che di dissensi nel partit o non c'è solo il suo, ma nessuno ha pensato di proporr e candidature alla direzione n ragione di dis-sensi di altr o segno.

Oltr e al compagni già no-minati , sono intervenuti nell'ordine : Quercini. -li , Andriani , , Scheda, Gerace, Zangheri, Amati , Anit a Pasquali, Ber-tolin o Barca, Zagattl, Guer-zonl, Novelli, , Ca-stellano, Grazia Zuffa, Pa-squalina Napoletano, .

o questa discussione 1 lavori sono stati brevemente sospesi per consentire alla commissione di riunirs i per formular e la lista definitiv a del candidati.

i 1 lavori , 11 compa-gno Natta ha presentato le proposte conclusive della

commissione. Esse sono con-sistite nel fissare in 38 11 nu-mero del componenti della direzione e n 9 quello della segreteria. Accogliendo le motivazioni emerse nel di-battit o si è quindi convenuto che nella direzione debbano entrar e un amministrator e e un esponente della realtà di

. nomi corrispettiv i sono quelli del compagni -chele Ventura, vice sindaco di Firenze, e Giovanni Ber-linguer, segretario regionale del .

l segretario del partit o ha premesso a queste proposte conclusive alcune considera-zioni n merito alle questioni emerse dalla discussione. -ferendosi n particolar e al-

o di Scheda (il quale aveva lamentato di -travedere nella proposta di composizione della direzione un certo qual dosaggio tr a le different i «anime» presenti nel partito) , Natta ha notato che nel complesso lavoro di elaborazione della proposta si è fatto piuttosto uno sforzo teso a una composizione del-le forze che garantisse l'au-torizzazione ragionevole del-le energie migliori . Certo, ci sono «anime» diverse nel par-tito , ma questo non è un -conveniente: l'essenziale è che tali anime siano vive e non padrone di «anime mor-te», cioè non ispirarsi a logi-che di schieramento, di gruppo. Spetta ora a ognuno lavorar e n questo spirit o che conglunge libert à di con-fronto , rispetto reciproco sentimento unitario .

Natta ha quindi affermato che si è rivelato dissonante con questi orientamenti e

e n radice, -tervento di Cossutta. l dirit -to al dissenso nel partit o è assicurato ed è stato eserci-tato, non ci sono state emar-ginazioni. Cossutta ha pre-sentato posizioni propri e che sono state largamente di-scusse. Non si comprende come egli consideri tutelata la sua libert à di dissenso solo se fa parte della direzione (e perche non anche della se-greteria?). a completa li -bertà di dissenso — così am-piamente esercitata specie nell'ultim a fase — non può però diventare un vincolo, cioè l'acquisizione automati-ca dj una posizione dirigen-te. È stato giustamente l i -cordato che 11 dissenso non può essere motivo di esclu-sione, e non può al contempo costituir e ragione n sé suffi-ciente di e n organi dirigenti . A di là di ciò, col-pisce 11 fatto che Cossutta abbia voluto rivolgere degli ammonimenti al partito , e ciò non è accettabile. Egli ha anche detto che la sua non

e reciderebbe del fi -li della storia e della tradizio -ne del Pel. Non credo — ha notato Natta — che Cossutta o qualunque altr o compagno possano pensare che non es-sere membri della direzione significhi uno strappo con le tradizion i e la politica del partito .

A proposito della mancata consultazione delle compa-gne nella scleta della respon-sabile femminile, il segreta-ri o del partit o ha detto di considerare in generale vali-do il metodo della consulta* zione ma che, dopo li con-gresso, ciò si presentava con-cretamente , an-che perchè tale metodo avrebbe dovuto essere segui-to per altr e scelte di nomi.

n conclusione di seduta, Bufalinl , che presiedeva, fa-cendo riferiment o allo Sta-tuto, ha detto che le nomine del direttor i del nostro gior-nale e di » saranno sottoposte a delibera del Consiglio di amministrazio-ne de «l'Unità* martedì pros-simo.

strada della discesa: è il caso dell'abbigliamento (i prezzi sal-gono e talora di parecchio) e dei fitti.

Naturalmente i dati resi noti ieri mattina hanno fatto scatta-re una nuova ondata di ottimi -smo fra i ministri , ottimismo che si era già espresso alcuni giorni fa quando i prezzi all'in -grosso erano calati dell'i, 3 per cento. l prim o a rilasciare di-chiarazioni è stato il titolar e del Bilancio : « dati dell'in -flazione — ha detto — confer-mano il buon andamento della nostra economia». Poi ha an-nunciato una possibile, nuova riduzione del costo de! denaro.

Inflazion e Si tratt a di una implicit a con-ferma della voce che già nei giorni scorsi dava per probabile un calo ulterior e del tasso di sconto? Sembra propri o di sì visto che gli Usa e il Giappone lo hanno già fatto e che la Ger-mania si appresterebbe a farlo.

a calcola, infine, che solo dalle fiscalizzazioni del prezzo della benzina sono entrati nelle casse dell'erari o duemila mi-liard i in più e, in futuro , ce ne saranno certamente delle altre.

Goria preferisce non interveni-re su questi argomenti e si limi -ta a dir e che «l'effetto dollaro-petrolio porterà in attivo la bi-lancia dei pagamenti».

e i ministr i facevanoprim i commenti, c'era anche chi calcolava lo scatto di con-tingenza che dovrebbe esserci in maggio. Nelle buste paga i lavorator i troveranno in media 19mila lir e in più, pari ad una variazione dell'indice sindacale semestrale del 2,6-2,7.

E vediamo, infine, più in dettaglio l'andamento dei prez-zi nelle cinque città campione. Partiamo da Trieste che questa volta detiene il record del capo-luogo meno caro. prezzi cala-no dello 0.1 per cento. Quelli del comparto energia diminui -scono del 3.4 per cento, solo l'abbigliamento continua a cre-scere a tassi consistenti con un +1*0. Torin o e Bologna fanno registrare un +0,2 su base men-sile, mentre su base annua la crescita dell'inflazione è rispet-tivamente del 5,8 e del 6,6. a città dove il rallentamento è in-ferior e resta o con un più 0,4 rispetto a marzo e un più 6,8

su base annua. A Genova infin e si verifica un +0,3 e un +7. n tutt i questi capoluoghi le voci che salgono ad un ritmo che sembra non risentire del con-trochoc petrolifero sono — co-me del resto a Trieste — l'abbi -gliamento e i fitti.

l rallentamento dell'infla -zione è reale e generalizzato, ma attenzione ai troppo facili ottimismi . n altr i paesi euro-pei i prezzi crescono ormai su base annua ad un ritmo molto vicino allo zero. E infine: non è tranquillizzant e il comporta-mento del governo che, in pre-senza di una congiuntura così favorevole, non è riuscito anco-

ra a preparare un piano organi-co per sfruttarl a pienamente. Probabilmente anche di questo discuterà il vertice dei segretari dei partit i che, spostato a lune-dì affronterà, nell'ambito della verifica, i temi economici. Si tratt a dell'ottava riunione, pre-ceduta da altr e che hanno avu-to la caratteristica dell'inutili -tà. e questa volta sa-rà surriscaldato: all'ordin e del giorno, infatti , ci sono anche le nomine negli enti pubblici e ne-gli istitut i di credito. Uno di quegli argomenti che fanno al-zare la temperatura politica.

Gabriell a Mecucc i

astenuto (Alinovi) , ed ecco i ri-sultati: vicepresidenti il sociali-sta sen. o Segreto con 15 voti e il de sen. Claudio Vita-

, con 12. Segretari l'on. Franco Caffarelli , de, e l'on. Al-do , della Sinistra indi-pendente. l senatore Sergio Flamigni rilascia una secca di-chiarazione: il gruppo comuni-sta ha votato per Segreto e per

, mentre «la designazione dell'altr o vicepresidente, sen. Claudio Vitalone, è avvenuta per scelta esclusiva della . È un modo piuttosto evidente per prendere le distanze dalla no-mina del discusso parlamenta-re. o subito a Flamigni con altr e dichiarazioni espo-nenti democristiani. l sen. Sa-verio : a strana di-chiarazione del collega è da re-spingere, perché tenta di intro -durre . surrettiziamente, ca-pziose, pericolose distinzioni». l sen. o Saporito: i

sembra molto grave introdurr e artificiose distinzioni sui nomi dei vicepresidenti».

a perché tanto scandalo?

Vitalon e Claudio Vitalone, fino al 1979 (quando fu eletto senatore de nel collegio leccese di Tricase, impostovi da Andreotti , dopo una memorabile campagna elettorale condotta a suon di frasi trivial i e scurrili) , è stato uno dei più potenti sostituti procurator i di . Quello, per intenderci, nelle cui mani finivano i principal i processi, per uscirne spesso svuotati e ri-dimensionati. Era un giudice (e lo è tuttora , in aspettativa), ma era soprattutto un andreottia-no (e lo è tuttora , in servizio attivo).

Esagerazioni? Niente affat-to. Parlano gli atti ufficiali . Tempo fa, ad esempio, 23 sosti-tut i procurator i romani denun-ciano in un documento «il so-stanziale svuotamento dell'in -chiesta contro , l'esauri-mento delle inchieste avviate dai giudici Tamburin o e Vio-lante» operato da Vitalone, do-po essere riuscito a far giungere

nella capitale le maggiori in-chieste degli anni 70 sui servizi segreti e i tentativi di golpe. Vi-talone denuncia i 23, ma il Tri -bunale li assolve con una moti-vazione pesantissima per il so-stitut o romano: hanno riferito «obiettivi fatt i processuali».

1976: il Consiglio superiore della magistratura trasferisce d'uffici o Vitalone all'Aquila .motivi : l'ostentazione dei suoi rapport i privilegiat i con am-bienti de (feste, banchetti che egli da. invitando alti esponenti politic i ed i suoi imbarazzatis-simi colleglli), il nepotismo condito di molte irregolarit à a favore del fratell o avvocato, il farsi assegnare le inchieste più important i e trascurare colpe-volmente quelle minori , e così via- Vitalone ottiene dal Tar l'annullamento del trasferi-mento: ma solo per vizi di for-ma nella stesura del provvedi-mento.

1982: il Csm, per le 6tesse ra-

gioni del 1976, gli nega la pro-mozione al rango di consigliere di Cassazione. e Bertoni motiva così la posizione di Uni-cost, il gruppo di giudici mag-gioritar i nel Csm: Vitalone «è un chiaro esempio della stru-mentalizzazione politica della magistratura», egli è stato stru-mento di manovre, di affari , di lotte, con le quali la giustizia non aveva nulla a che fare». E Vitalone si scatena: prima de-nuncia penalmente l'inter o Csm, poi si rivolge alla giustizia amministrativa . l Consiglio di Stato, ancora una volta, gli dà ragione e annulla la mancata promozione: sempre per un vi-zio «di forma» nel provvedi-mento del Csm. Quest'ultimo

— siamo allo scorso novembre — deve adeguarsi e «promuove-re» Vitalone. a lo fa dopo un iter tormentato, irt o di contra-sti, con l'astensione obbligata dei membri denunciati penal-mente dal senatore de, e con un risultat o finale strabiliante: so-lo 14 voti a favore, meno della metà dell'inter o Consiglio (è la

prim a volta che accade, per una promozione).

1936: quando sei giudici del-la sezione fallimentare di a nel 1979 ritirano i passaporti ai fratell i Caltagirone, i costrutto-ri romani grandi supporter di Andreott i sospettati di banca-rott a fraudolenta, Vitalone, da poco senatore, dichiara: «Se fossi ancora in procura e ne avessi il potere, i sei giudici del-la fallimentare li avrei fatt i ar-restare in blocco». Una settima-na fa il giudice istruttor e ha as-solto pienamente i Caltagirone da ogni accusa. a la sconcer-tante decisione è stata impu-gnata dalla Procura Generale.

Ecco dunque Claudio Vitalo-ne: ora vicepresidente di una commissione parlamentare, con il compito — riferiamo le parole di ieri del sen. de -melio — di dare «impulso al-l'attività , concretezza ed effica-cia alle iniziative, sostegno ai magistrati e alle forze dell'ordi -ne, stimolo alla crescita della sensibilità nell'opinione pub-blica».

Michel e Sartor i

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e responsabile Giuseppe F. a

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