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02/04/2011
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Sistema qualitativo/sistema quantitativo
Sistemi del vocalismo tonico romanzo
Dittongazione romanza
Esiti spontanei ed esiti condizionati
Università degli studi di Milano – Filologia romanza I-Z, a.a. 2010-11 – prof. R. Tagliani
Fono: è un elemento acustico composto da una serie di suoni che condividono un’onda sonora ben definitasuoni che condividono un onda sonora ben definita.
Fonema: è un’unità differenziante, indivisibile e astratta di un sistema linguistico. Rappresenta l’unità minima di un sistema linguistico, priva di significato proprio ma distintiva del significato delle forme superiori.
NB: Il fono è un fatto puramente acustico, cioè un insieme di caratteristiche del suono. Il fonema invece ha valore semantico, cioè è portatore di un significato ed ha valore distintivo.
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La fonetica studia la produzione e la i di i li i ti i (i f i) lpercezione di suoni linguistici (i foni), e le
loro caratteristiche articolatorie (è detta altresì fonetica articolatoria).
La fonologia studia i suoni linguistici dal t di i t d ll l f i d llpunto di vista della loro funzione e della
loro organizzazione in parole, a partire dalle unità distinte di suono, i fonemi.
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Il latino possedeva 10 fonemi vocalici:
Possedeva altresì 3 dittonghi:
OE AE AU
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Il sistema fonologico del vocalismo latino distingueva dunque suoni lunghi e suoni brevi. La quantità sillabica era connessa alla durata della pronuncia del fonema e/o all’aumento di volume acustico della sillaba, secondo questo schema:
[1] Ă [ +[2] Ă ] + +[3] Ā [ + +[4] Ā ] + + +
NB: il segno + indica il grado di pressione dell’espirazione durante la NB: il segno indica il grado di pressione dell espirazione durante la pronuncia, il simbolo [ indica la sillaba aperta e ] la sillaba chiusa.
Già nel latino volgare il livello [1] tende a marcarsi in aumento[+ > + +], e il livello [4] ad indebolirsi [+ + + > + +]: ciò determinò la scomparsa del valore fonologico distintivo della quantità sillabica.
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Nel passaggio dal lat. volg. alle lingue romanze, il valore fonologico distintivo è assunto dall’intensità di pronuncia e dal timbro (da quantitativo a qualitativo), secondo la seguente “legge” fonetica:
un suono LUNGO tende alla CHIUSURA;
un suono BREVE tende all’APERTURA.
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Sulla base della “legge” fonetica appena ricordata, il sistema vocalico del latino classico (quantitativo):(q )
Evolve nel sistema vocalico nel latino volgare (qualitativo):
Che NON SI È CONSERVATO in questa forma in alcuna delle lingue romanze, ma si è ulteriormente evoluto in
quattro distinti modelli:
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1. Sistema tonico romanzo occidentale
2. Sistema tonico sardo e dell’area Lausberg
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3. Sistema tonico romanzo orientale
4. Sistema tonico siciliano
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Come si è visto tutti i sistemi vocalici romanzi conservano a tonica ( < Ā, Ălatina): è una “legge” fonetica generale.) gg g
MA: nell’antico francese agiscono quattro leggi fonetiche speciali (qui ordinate in senso crescente, dalla meno diffusa alla più diffusa):
1. se A latina è in sillaba chiusa, rimane a: es. PAR-TEM > part
2. se A latina è in sillaba libera seguita da suono nasale > dittonga
in ai: es. FA-ME(M) > faim; PLA-NUM > plain
3 A l ti è i ill b lib d t d C l t l (d i t d [k]3. se A latina è in sillaba libera preceduta da C palatale (derivante da [k] latina) > dittonga in ie:es. CA-PRA(M) chievre; CA-NE(M) > chien
4. in assenza di condizionamenti, A latina in sillaba libera > ees. MAR > mer; PA(T)-REM > pere; MA(T)-REM > mere)
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Formazione del dittongo ascendente [iè] da ɛ < Ĕ
in sillaba libera:
PĔDEM > it. piede, sp. pié, fr. pied (ma port. pé, cat. peu, occ. pe)MĔLE > it. miele, fr. sp. miel, rom. miere (ma port. cat. occ. mel)
in sillaba chiusa o davanti a nesso consonantico:
FĔRRUM > sp. hierro, rom. fier (ma it. cat. ferro, fr. fer)FĔSTA > sp. fiesta, ma it. festa, a.fr. feste > fr. fête
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Formazione del dittongo asc. [uò]/[uè] da ɔ < Ŏ
in sillaba libera:
NŎVUM > it. nuovo, sp. nuevo, a.fr. nuef > fr. neuf (ma port. novo,occ. cat. rom. nou)
*CŎRE > it. cuore, a.fr. cuer > fr. cœur (ma port. cat. occ. cor)
i ill b hi d ti tiin sillaba chiusa o davanti a nesso consonantico:
PŎRTA > sp. puerta (ma it. porta, fr. porte) MŎRTEM > sp. muerte (ma it. morte, fr. mort)
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In area francese (e, parzialmente, retoromanza):
Formazione dittongo discendente [èi] > [òi] da ẹ < Ĭ/Ē
PĬLUM > a.fr. peil > fr. poil, retor. peilTĒLAM > a.fr. teile > fr. toile; retor. teila
Formazione dittongo discendente [òu] > [èu] da ọ < Ŭ/Ō
GŬLAM > a.fr. goule > fr. gueuleFLŌREM > a.fr. flour > fr. fleur
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ANAFONESI = innalzamento vocalico per influsso del gruppo consonantico palatalegruppo consonantico palatale
Generalmente: Ĭ, Ē > ẹ ed Ō, Ŭ > ọ
Ma, esclusivamente in area fiorentina:- Ĭ, Ē seguite da nj / lj / ski / nc / ng > i
es. LINGUAM > fior. lingua / sett. napol. lenguaFAMILIAM > fior. famiglia / sett. fameja, napol. famegliaM M o a g a / sett a eja, apo a eg a
- Ō, Ŭ seguite da nj / lj / ski / nc / ng > ues. PUNCTUM > fior. punto / sett. napol. ponto
UNGULAM > fior. unghia / sett. ongia, napol. ogna
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METAFONESI = assimilazione della vocale tonica che subisce un cambiamento (innalzamento) per effetto della vocale finale:
Italia settentrionale:e tonica (< Ĭ, Ē) > i per effetto di -i finale:
es. MENSE > sing. mese / pl. misi
o tonica (< Ō, Ŭ) > u per effetto di -i finale:
es. SPONSUS > sing. sposo / pl. spusi
Italia meridionale:e tonica (< Ĭ, Ē) > i; o tonica (< Ō, Ŭ) > u per effetto di -i e di -u finali:
Es. PLĒNUM> napol. f. sing. chiena / f. pl. chiene (non metafon.)m. sing. chinu / m. pl. chini (metafon.)
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Consonantismo latino e consonantismo volgare
Sistemi consonantici a confronto
Semivocali
Principali mutamenti romanzi:lenizione e palatalizzazione
Consonanti finali
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10
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10
-11
–p
rof.
R. T
agl
ian
iila
no
–F
ilolo
gia
ro
ma
nza
I-Z
, a
.a.
Un
ive
rsità
de
gli s
tud
i di M
Il sistema consonantico del latino manca dei suoni:
- fricativi sonori- fricativi palatali- affricati dentali- affricati palatali
Le innovazioni romanze sono diverse nei vari domini.
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Nel passaggio dal latino alle lingue romanze scompaiono:
1) Il f i ti f i l d [h] ( d h i t )1) Il suono fricativo faringale sordo [h] (c.d. h aspirata)
es. (iscrizioni pompeiane):
ic < HIC; abere< HABERE
cfr. gli ipercorrettismi (iscrizioni pompeiane):
holim < OLIM; hire < IRE
Vale anche in posizione interna di parola:Vale anche in posizione interna di parola:
es. SCHOLA > *SCOLA > pg. cat. occ. escola, sp. escuelafr. école, it. scuola, rom. scoală
es. THIUS > *TIUS > it. zio, sp. tío, port. tio
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2) scompaiono i fonemi labiovelari [kw] e [gw]
QUOMO(DO) > [k] pg. como, sp. como, cat. occ. ComNB: fr. comme, it. come [< QUOMODO + ET]
QUATTUOR >[kw] pg. quatro, sp. cuatro, cat. quatre, it. quattro[k] occ. fr. Quatre[p] rom. Patru
QUINDECIM > [kw] it. quindici[k] fr. pg. cat. occ. quinze, sp. Quince
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S i li l ti [ ] [j]Semivocali latine: [w] e [j]
Rappr. grafica: <V, u> e <I, i, j>
Es. VINVM VIR IAMEs. VINVM VIR IAMuinum uir iam
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[u]/[w]
[w] lat. classico > [ß] bilabiale fricativa del lat. volgare già in età imperiale (es. berus, baliat)
> [v]: VINUM > pg. vinho, cat. vi, occ. vin, fr. vin, it. vino,rom. Vin
> [b]: VINUM> sardo logud. e sp. vino (pronuncia: [bino]) (in pos. interna in castig. rimane /ß/:venir, mover
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[j] iniziale di parola
[j] lat. classico > [dʒ] > [ʒ]
IOCUM > [dʒ] it. gioco, occ. joc, a.fr. geu / jeu[ʒ] fr. jeu, rom. joc, pg. jogo[x] sp. juego
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Il fenomeno consiste nello spostamento dell’articolazione verso il palato (“schiacciamento”) per effetto di un agente palatalizzante (esito indotto dalla presenza di un altro suono)(esito indotto dalla presenza di un altro suono).
SUONO PALATALIZZANTE
SUONI COINVOLTILINGUE
INTERESSATEESITO
[j] tutti tutte vari
[i], [e] [k], [g]tutte
tranne il sardo[ts]/[s]; [dz]/[z][tʃ]/[ʃ], [dʒ]/[ʒ]
galloromanzo e
* solo quando in nesso con suoni occlusivi
[a] [k], [g]galloromanzo e
retoromanzo[tʃ]/[ʃ], [dʒ]/[ʒ]
[-l]* nessi occl.+ [l]italiano, spagnolo,
portoghese, romeno
vari
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1) nessi con [j]
[n]/[l] + [j] > passano alle corrispondenti palatali[n]/[l] + [j] > passano alle corrispondenti palatali
es. VINEA > lat.volg. vinia > it. vigna, fr. vigne,sp. viña, pg. occ. vinha, cat. Vinya
es. FOLIA > it. foglia, port. occ. folha, cat. Fulla;fr. feuille ([j]), sp hoja ([x])
[t], [d], [k], [g] + [j] > esiti diversi che possono condurre a suoni palatali affricati spiranti e fino al dileguo (incrociandosi altresìpalatali, affricati, spiranti e fino al dileguo (incrociandosi, altresì, con la lenizione.
es. RATIONEM > it. ragione, fr. raison, occ. razó, pg. razão, cat. raó
[p], [b], [m], [s] + [j] > talvolta esiti palatali o fricativi, assai diversi nelle diverse lingue
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2) palatalizzazione delle occlusive velari
[i]/[e] + [k]/[g] > [ts]/[s]; [dz]/[z][i]/[e] + [k]/[g] > [ts]/[s]; [dz]/[z]
in francese, spagnolo, portoghese, catalano, occitano
> [tʃ]/[ʃ], [dʒ]/[ʒ]in italiano, romeno, retoromanzo
es. CERVUM > fr. cerf, sp. ciervo [θ], pg. cervo, cat. cérvol, occ. cerv; it. cervo, rom. cerb
es. GENTEM > fr. gens, sp. gente [x], pg. gente, cat. gent, occ. genit. gente, rom. gintă
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3) Palatalizzazione occlusive velari iniziali + /a/)(agisce solo in area galloromanza e retoromanza)
[k] + [a] > [tʃ] > [ʃ] es. CASTELLUM > fr. chastel, occ. chastel / castel (ma: it. castello,sp. castillo)
[g]+ [a] > [dʒ] > [ʒ] es. GALLINAM > a.fr. geline, occ. jalina / galina (ma: sp it cat gallina)galina (ma: sp. it. cat. gallina)
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4) Palatalizzazione di L nei nessi con le occlusive:
LATINO PL BL FL CL GL
FRANCESE invariato invariato invariato invariato invariato
CATALANO invariato invariato invariato invariato invariato
OCCITANO invariato invariato invariato invariato invariato
ROMENO invariato invariato invariato [kj] [gj]
ITALIANO [pj] [bj] [fj] [kj] [gj]
SPAGNOLO [λ] [l] [λ] [λ] [l]
es. PLENUM > it. pieno, fr. plein, sp. lleno, pg. cheio, occ. cat. ple, rom. plin.
CLAVEM > it. chiave, fr. clé, sp. llave, port. chave, cat. occ. clau, rom. cheie
[λ] [ ] [λ] [λ] [ ]
PORTOGHESE [tʃ] [l] [tʃ] [tʃ] [l]
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La lenizione è l’indebolimento delle consonanti intervocaliche (spec occlusive ma non solo)intervocaliche (spec. occlusive, ma non solo).Esistono tre tipologie di lenizione:
a) geminata > scempia:
CATTUM > sp. pg. gato, cat. occ. cat, fr. chat, it. gatto
SICCUM > sp. pg. seco, cat. occ. fr. rom. sec, it. secco
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b) sorda > sonora
FATAM > pg. cat. occ. fada, sp. hada, fr. Fée (ma: it. rom. fata)
AMICAM > pg. sp. cat. occ. amiga, fr. Amie (ma: it. amica)
RIPAM > pg. sp. cat. occ. riba, fr. rive (ma: it. ripa/riva, rom. rîpă)
SAPERE > pg. sp. cat. occ. saber, fr. savoir (ma: it. sapere)
ROSAM > it. pg. cat. rosa, occ. roza, fr. rose (ma: sp. rosa)
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c) sonora > fricativa > ø
VIDERE > pg. sp. ver, cat. veure, occ. vezer, fr. voir, it. vedere, rom. vedea
HABERE > pg. haver, fr. avoir, it. avere, rom. avea, sp. haber [ß]
CABALLUM > pg. cavalo, fr. cheval, it. cavallo, rom. cal, sp. caballo
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[m] in posizione finale cade già in età imperiale:
I i i i i i ( IAM)Iscrizioni pompeiane: ia (< IAM)cu (< CUM)pane (< PANEM)
CUM > pg. com, sp. it. con, rom. cu
TAM > sp. cat. tan
QUAM > sp cuan rom caQUAM > sp. cuan, rom. ca
REM > fr. rien
MEUM > fr. mien
QUEM > pg. quem, sp. quien, rom. cine
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[s] in posizione finale si conserva come marcatore delplurale nelle lingue romanze occidentali (spagnolo,plurale nelle lingue romanze occidentali (spagnolo,portoghese, catalano, francese, occitano, sardo, dial. italianisettentrionali [ma non in tutti i casi], retoromanzo); cade,invece, nelle lingue orientali (italiano centromeridionale,romeno).
NB. La perdita di S è presente anche nelle lingue occidentali:in francese a partire dal XIII secolo è solo grafica Nelloin francese, a partire dal XIII secolo, è solo grafica. Nellospagnolo contemporaneo tende a modificarsi, soprattuttonel sud della Spagna, in fricativa faringale (h aspirata)
es. sp. los hombres, in Andalusia: [lohombre]
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[t] i i i fi l d d t tt t[t] in posizione finale cade dappertutto, tranne nell’antico francese, ove è conservata come marchio della terza persona singolare del verbo:
es. AMAT > aimetMISIT > mist > mit
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Assimilazione
Dissimilazione
Inserzione
Cancellazione
Metatesi
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ASSIMILAZIONE: Procedimento per il quale un segmento vocalico o consonantico diventa simile a un segmento adiacente g(precedente o seguente):
AD+RIPARE > it. arrivare, fr. arriver OCTO > it. ottoSPAT(U)LA > it. spalla SAXUM [saksum] > it. sasso
DISSIMILAZIONE: fenomeno opposto: un segmento vocalico o consonantico si differenza da un segmento adiacente che è identico:
QUAERERE > it. chiedere PEREGRINUS > it. pellegrino, fr. pèlerinARMARIUM > it. armadio RARUS > it. rado
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INSERZIONE: aggiunta di una vocale o di una consonante per facilitare la pronuncia di una sequenza di suoni. Cambia nome a p qseconda della posizione in cui avviene:
PROSTESI: inserzione iniziale di parola:• SPATHA > sp. pg. espada, cat. espasa, fr. épéé (a.fr. espee)
• SCHOLA > sp. escuela, pg. cat. escola, fr. école (a.fr. escole)
• it. per iscritto, in Ispagna
EPENTESI: inserzione interna di parola:• MANUALEM > it manovale IUN(GE)RE > fr joindreMANUALEM > it. manovale IUN(GE)RE > fr. joindre• VIDUA > it. vedova MIN(O)RE(M) > fr. moindre
• RUINA > it. rovina
EPITESI: inserzione finale di parola:• modificatore ossitono > parossitono: fior. portòe, uscìe, piùe
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CANCELLAZIONE: è l’eliminazione di uno o più segmenti vocalici o consonantici. Cambia nome a seconda della posizione:p
AFERESI:• ABBATISSA > it. badessa EVANGELIUM > it. vangelo• HISTORIA > it. storia ILLAC > it. là
SINCOPE:• SOLIDUS > lat.volg. SOLDUS > it. soldo, a.fr. sol, fr. sou, sp. sueldo, pg. soldo• MASCULUS > lat. volg. MASCLUS > it. maschio, a.fr. masle, fr. mâle, sp. pg. machog p pg
• AURICULA > lat. volg. ORICLA > it. orecchia, fr. oreille, sp. oreja, ph. orelha, rom. ureche
APOCOPE:• CIVITATEM > it. città, fr. cité• BONITATEM > it. bontà, fr. bonté• PIETATEM > it. pietà, fr. pitié
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METATESI: alterazione dell’ordine originario dei suoniMETATESI: alterazione dell ordine originario dei suoni.
POP(U)LUM > *plopu > it. pioppo
FAB(U)LA > *flaba > it. fiaba
COCLEOLA > *clociola > it. chiocciola
FORMATICUM > fr. fromage
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