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Grandi infrastrutture in Lombardia BREBEMI 66 km TEEM 32 km BERGAMO MILANO MONZA PEDEMONTANA 70 km BRESCIA A8 A9 A7 A4 A4 MELZO LISCATE OSIO SOTTO CASSANO MAGNAGO OSPITALETTO MELEGNANO MILANO LE OPERE REGIONALI LA CITTÀ DI MILANO RHO-MONZA TEEM MOLINO-DORINO METRO 5 BREBEMI SEREGNO-MILANO VIE D’ACQUA ZARA-EXPO METRO 4

SOLEMI02: QUOTIDIANA-Z SOLE24ORE-12 20/07/14 · Domenica 20Luglio2014 ILGIORNALEDELL'ECONOMIAREALE @24ImpresaTerr SaraMonaci MILANO Tratante opere rimaste in mezzoalguado,almenoduesa-ranno

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Page 1: SOLEMI02: QUOTIDIANA-Z SOLE24ORE-12  20/07/14 · Domenica 20Luglio2014 ILGIORNALEDELL'ECONOMIAREALE @24ImpresaTerr SaraMonaci MILANO Tratante opere rimaste in mezzoalguado,almenoduesa-ranno

Domenica www.ilsole24ore.com20 Luglio 2014 @24ImpresaTerrILGIORNALEDELL'ECONOMIAREALE

Sara MonaciMILANO

Tra tante opere rimaste inmezzoalguado,almenoduesa-ranno pronte in tempo perl’Expo 2015. In realtà, almenoper ora, si tratta di un’opera emezza: la Brebemi, la strada di66chilometrichecollegheràleprovince di Brescia, Bergamoe Milano, più l’arco Teem, unaporzione di 7 chilometri diquella che dovrebbe diventaretra un anno la Tangenzialeesterna ad est di Milano (di 32chilometricomplessivi).

L’inaugurazione delle dueopereèfissatapermercoledì23luglio, aPozzuolo Martesana, edovrebbero partecipare il pre-mier Matteo Renzi e i ministrialleInfrastruttureeall’Agricol-tura, rispettivamenteMaurizioLupie MaurizioMartina.

Le due infrastrutture sonocollegate una all’altra: senzal’arco Teem la Brebemi nonavrebbeavutosbocco,rischian-do di essere inutile. Per questoilgruppoGavioe Intesa sanpa-olo, che hanno finanziato inte-ramente la prima strada, sonopoi intervenuti anche a rileva-re la maggioranza della secon-da. La società Teem punta co-munqueacompletareiltraccia-to per il prossimo maggio, an-che perché, sebbene l’arco ga-rantisca un’uscita all’autostra-da, non risolve il problema deltrafficosullestradeprovincialiCassaneseeRivoltana(checo-munque potranno beneficiarediinterventimitigatori). Ilpro-gramma è monitorato da Cal,la concessionaria lombarda.Per la Brebemi si attende inquestigiorniladefiscalizzazio-neda parte delCipe.

La Brebemi è un project fi-nancingpuro,privadifinanzia-mento pubblico, del valore dicirca 1,9 miliardi. È uno dei più

grandi project in Europa. LaTangenziale,delvaloredicirca2miliardi,beneficiadiuninter-vento pubblico dicirca 300 mi-lioni. Intesa sanpaolo e gruppoGavio hanno un accordo di go-vernance per il controllo con-giunto di entrambe le opere,tantochequalchemesefasieraparlato anche di una possibilefusionesocietaria,e,inprospet-tiva,dellaquotazione inBorsa.

Il progetto della Brebemi ri-sale al 1996: caldeggiata dalleCamere di commercio e dalleassociazioni industriali locali,ha dovuto però aspettare quasi20 anni. Inserita nel dossierExpo nel 2008, quando Milanoha vinto la candidatura al Bie, è

rimasta ancora ferma per qual-chealtroanno, finoadavereunimpulsodefinitivodaquando èdiventata,di fatto, interamenteprivata. Oggi è la prima operarealizzata completamente perl’evento universale del 2015,conunanno dianticipo.

I vantaggi, sostengono i ver-tici della società, sono rappre-sentati da quel 25% in meno ditracciato rispetto alla A4, chepermette di decongestionareil traffico lungo l’asse Torino-Trieste. Anche la Teem, rima-sta ferma per molto tempo, havisto ripartire i lavori conl’iniezione di risorse da partedi Gavio e Intesa.

Rimane invece in alto marela più grande opera regionale,la Pedemontana, un progettostradale di circa 70 chilometridal territorio di Bergamo a Va-rese. Controllata dalla societàautostradale Serravalle (a suavolta in fase di trasferimentodelle quote dalla Provincia diMilano alla Regione Lombar-

dia), ha bisogno di un investi-mento di 5 miliardi circa (com-presi gli oneri fiscali). Ad oggi,tra prestiti ponte, risorse pub-blicheeequityversato,ladispo-nibilità finanziaria si aggira in-tornoa1,7miliardi. Icantieri ri-schianospessoilblocco,peras-senzadirisorse,eprobabilmen-te per l’Expo sarà pronto solo ilprimo lotto. Intanto è attesa ladefiscalizzazione dell’opera,per un risparmio di 400 milio-ni, ma ovviamente non è un in-terventorisolutivo.

Questo per quanto riguardale grandi opere regionali. Neldossier Expo ci sono anche leinfrastrutture milanesi o pro-vinciali. Nel caso della città diMilano il risultato è soddisfa-cente solo per quanto riguar-da la lineadella metropolitana5, che per l’Expo taglierà il tra-guardo, seppure con qualchefermatainmeno(dacompleta-re entro ottobre 2015, almenosecondo il cronoprogramma).La linea 4 della metropolitana

invece, i cui cantieri sono statiavviati da poco per poter in-cassare comunque i finanzia-menti finalizzati all’Expo, nonarriverà a nessuna fermataper il 2015, e al massimo saràpronta per il 2017.

Infine le opere di rilevanzaprovinciale. Verrà completatalaMolino-Dorino, ilcosiddetto"stralcio-gamma"(cioèilcolle-gamento tra la A8 e il parcheg-giodelsitourbanisticodiCasci-naMerlata,cheserviràadospi-tare i visitatori dell’Expo) e laZara-Expo, circa 2 chilometridistrada aNord diMilano.

Non verrà invece realizzatalaRho-Monza,percuici sareb-be stato bisogno di un investi-mento di 250 milioni, rimastadi fatto priva di autorizzazio-ni ambientali e di risorse. Siprovvederà a fare dei miglio-ramenti alla viabilità locale.Inoltre la tramvia Milano-Se-regno, già appaltata, è riman-data a dopo l’Expo.

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I NUMERIDELLA SETTIMANA

Infrastrutture. Mercoledì sarà inaugurata la Brebemi, la seconda autostrada Brescia-Milano costata 2 miliardi in project financing

Expo, pronte le prime grandi opereVia anche all’arco Teem, tratto iniziale della nuova tangenziale dell’area cittadina

«L’Europa ha perso ilsenso del tragico».Così si esprimeva

con amarezza Jacques Delors difronte alla tragedia che si stavaconsumandonellaex-Jugoslavianeiprimianni ’90.

Quel senso del tragico chesembravaessersiimpressoafuo-co sulla pelle dell’Europa dopole immani tragedie delle dueguerre mondali, ci ammonival’allorapresidentedellaCommis-sioneeuropea,rischiavadismar-rirsi nelle enclave etniche deiBalcani e nell’impotenza dellegrandipotenze.Piùrecentemen-teunaltropresidentediCommis-sioneUe,RomanoProdi,oggial-laguidadellaCommissioneOnuperl’Africa,ciharicordatoquan-to sia importante per l’Europa, efondamentaleperl’Italia,guarda-re a Sud in termini strategici siasottoilprofilogeopoliticosiage-oeconomico, ma anche, e forseinnanzitutto, umanitario. A que-sto proposito è giusto ricordareanchel’appelloalParlamentoeu-ropeoinvistadelsemestreitalia-no di presidenza, appena lancia-to da Barbara Spinelli per una«strategia europea in materia dimigrazione e asilo», nel quale siricorda che il numero di profu-ghi richiedenti asilo e sfollati in-terni ha superato oggi i 50 milio-ni di persone, come rilevato dalrapportodell’AltoCommissaria-to dell’Onu per i rifugiati(Unhcr), il dato più alto dalla fi-ne del dominio nazi-fascista inEuropa. Ruth Klüger, scrittricesopravvissuta ad Auschwitz, ciricorda come la sua sia stata una«generazione di rifugiati che si èspostata nel mondo come maiprima di allora» in cui «la fuga èdiventata l’espressione del miomondoedelperiodonelqualeso-no vissuta». La fuga e il ritornodella figura dell’apolide evocatadaWalterBenjamineildramma-tico macroscenario europeo in-terroganoancheimicrocosmi.

A Milano tra il 18 ottobre del2013eil2luglio2014sonostatiac-colti 11.244 cittadini siriani, deiquali 3.250 bambini, in fuga dallaguerra civile. Sono dati che rica-vo da un pamphlet di inchiesta eracconto partecipato, curato daPierfrancescoMajorinoeCateri-na Sarfatti, di rara potenza inter-rogantesindaltitolo"Milanoco-meLampedusa?"edallacoperti-na che riproduce, a proposito diapolidi, un passaporto. Si trattadi un pamphlet di denuncia chescava nel disagio di una città co-meMilanoeraccontailsuoisola-mentoistituzionalenell’affronta-re l’emergenza profughi. Avevoperaltro avuto sentore di questadifficoltà della città proprio an-dandoconlostessoMajorino,as-sessore comunale alle Politichesociali, per quartieri a ragionaredi integrazione dei migranti,quando a Quarto Oggiaro la pre-sidentedelCentroAldinidenun-ciava sommessamente quantofosse stato faticoso, ancorchéumanamentenecessario,ospita-re centinaia di profughi in unastruttura pensata per la socialitàdegli anziani del quartiere. Matant’è, questo avveniva nella co-siddetta periferia di Quarto Og-giaro, mentre in centro serpeg-gia di nuovo la voglia di rondecontro iprofughi.

L’avere accettato di farsi cari-co,cioèdiassumereresponsabili-tà, per il destino dell’uomo in fu-ga dalla guerra, costa fatica. Losanno bene tutte quelle associa-zioni che hanno dato una manoal Comune recandosi alla stazio-necentralediMilanooaccoglien-dotemporaneamentegliinvisibi-li.Delresto,comeapprendopro-seguendo nella lettura del testo,le regole europee «di Dublino»

favorisconol’invisibilità.Seève-rocheilprimoPaeseche"identi-fica" il profugo è anche quellochedeve occuparsene in terminidi asilo ecco allora che è meglionon identificare, così non siamocostretti a preoccuparcene, anzilasciamo "libertà" di continuarela fuga in qualche altro stato di-sposto al riconoscimento. Nelfrattempo rimani invisibile equindi affidato alle tue reti, se vabene, al caso o peggio alla crimi-nalitàorganizzata, sevamale.

Questo destino di invisibilitàfruttodiunapoliticachehaper-soilsensodeltragico,èunpo’lostesso vissuto dai tanti che han-no provato ad attraversare ilMediterraneo con i barconi.D’altra parte, per chi ha memo-ria,èdai tempidell’assassiniodiJerry Masslo avvenuto nel 1989nei dintorni di Villa Literno chenonvieneorganizzataunaCon-ferenzanazionalesull’immigra-zione. Quella morte divenneall’epocailsimbolodeldirittoal-lostatusdirifugiato,riconosciu-to poco dopo dalla Legge Mar-tellidel1990.All’epocagliimmi-gratiinItaliaerano600mila,og-

gi sono all’incirca 4,5 milioni. Inmezzo,sonopassatiquasi25an-ni nei quali siamo passati da di-verse normative sull’immigra-zione, senza che queste sianoriuscite ad evitare il formarsi diterritoriperdutidellaRepubbli-ca. Ce lo ha ricordato di recenteanchequantoaccadutoaPesco-pagano, frazione di Castel Vol-turno,comune del Casertano dipoco più di 23mila abitanti, checonta 3.400 residenti stranieriufficiali e sino a dieci volte tantistranieri irregolari.

EsedallepartidiCastelVoltu-rno e Villa Literno il tempo nonsembra passare è forse giunto ilmomento di lanciare una nuovagrande conferenza nazionalesull’immigrazione che affronticonunanuovacoscienzaenuovistrumenti il processo migrato-rio. Potrebbe essere questo unluogo per interrogare anche ladeboleEuropadell’eurochesem-bra essere diventata membrodell’internazionale dell’indiffe-renza quando si tratta di migra-zioni. In attesa che le istituzioninazionalietransnazionaliaffron-tino il tema sul piano politico siprovvedaalmenodalpuntodivi-sta umanitario. Da questo puntodi vista la creazione di corridoiumanitari legali tra Europa eAfrica cui fa riferimento l’appel-lodiSpinellièassolutamentene-cessaria,cosìcomelacostituzio-nediunaretedicittàeuropee at-trezzate per l’accoglienza, comeproposto nel recente documen-to "Call di Barcellona" nel qualesi delinea quella che deve essereunamulti-governancetracomu-ni, governi e organizzazioni eu-ropee e internazionali come ri-cordatodaSarfatti,chealComu-nediMilanosioccupadiRelazio-ni internazionali e Politiche co-munitarie. Sono, queste, propo-ste minime in attesa che l’Euro-pa torni ad avere coscienza deltragico e fare qualcosa non solonelMediterraneo,territorioper-duto dell’Europa, ma volgendolo sguardo a Est dove in un altropezzo d’Europa si è riaffacciatoilmostro della guerra.

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Grandi infrastrutture in Lombardia

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BREBEMI 66 km

TEEM 32 km

BERGAMO

MILANO

MONZA

PEDEMONTANA 70 km

BRESCIA

A8

A9

A7

A4

A4

MELZO

LISCATE

OSIO SOTTO

CASSANOMAGNAGO

OSPITALETTO

MELEGNANO

MILANO

LE OPERE REGIONALI LA CITTÀ DI MILANO

RHO-MONZA

TEEM

MOLINO-DORINO

METRO 5BREBEMI

SEREGNO-MILANO

VIE D’ACQUA

ZARA-EXPO

METRO 4

LO SCENARIORestano però in ritardolaPedemontanae la Rho-MonzaAvanzanoi lavori di Metro 5ma la linea 4 resta alpalo

Silvia PieracciniISOLA DEL GIGLIO (GR)

Le previsioni meteo consi-gliano prudenza: la Costa Con-cordia partirà martedì mattinadall’isola del Giglio, con un pe-scaggiodicirca20metripernonsollecitare troppo lo scafo. E –ha spiegato Franco Porcellac-chia, responsabile di Costa Cro-ciere per la rimozione della na-ve – il pescaggio arriverà a 17,5metri sia prima della partenza,per tener fede alle prescrizionicontrattualidatealconsorzioTi-tan-Micoperi, sia prima dell’in-gressonelportodiGenova-Vol-tri,dove il relittoè diretto.

La fase prima della partenza,ha aggiunto Porcellacchia, saràl’emersione dall’acqua del pon-

te4,perchéaquelpuntosivedràriaffiorare la prora della navenaufragatail13gennaio2012.An-cora non è chiaro quando saràcompletatal’operazionedirigal-leggiamento (avviata lunedìscorso), ma è deciso che la par-tenzaavverràmartedì,dopol’ar-rivo del primo traghetto dellamattina da Porto Santo Stefano(alle 8.30). Il motivo è legato so-prattuttoallecondizionidelma-re, visto che è atteso un vento dilibeccio che domani determine-rà un aumento del moto ondosointornoall’isoladelGiglio:previ-sti 20-25 nodi con raffiche anchesuperiorieondealte1,4-1,5metrichepotrannoarrivare adue me-tri;nella notte tradomaniemar-tedìilventosiattenuerà,cosìco-meilmotoondoso.

«Le operazioni per la parten-za dureranno dalle quattro allesei ore», ha chiarito il capo dellaProtezione civile, Franco Ga-

brielli. A guidare il convoglio,composto da almeno 14 mezzi,sarà il rimorchiatore oceanicoBlizzard, in grado – come il ge-mello Resolve che lo affianche-rà – di una capacità di tiro di135milatonnellate, taledafaran-dare la nave alla velocità di duenodi all’ora e di arrivare a desti-nazionein quattrogiorni.

La rotta sarà decisa dal co-mandante del Blizzard martedìmattina in base alle condizionimeteo,mal’ipotesipiùprobabi-leèquellacheprevedeilpassag-gio a nord del Giglio per poi vi-rareaoveste,da qui,procederetraleisolediMontecristoeSco-glioAfrica(lasciandole asud)el’isola di Pianosa, e proseguireverso nord ovest, arrivando aGenova dopo aver percorso 191miglia. «I cittadini della Corsi-ca possono stare tranquilli» haconclusoGabrielli.

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Naufragio al Giglio. Gabrielli: nessun rischio per la Corsica

La Concordia riemergePartenza martedì per Genova

RelittoLeoperazioniper iltrasferimentodella CostaConcordiaa Genovatrainatada duerimorchiatori

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