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MESSICO Il presidente Calderón pre- senta il nuovo Piano nazionale di sviluppo pag 1 ECONOMIA, NORMATIVE, OPPORTUNITÀ E OBIETTIVI ALL’ESTERO PER LE IMPRESE ITALIANE Sommario Anno 2° - 21 luglio 2008 n. 11 SETTORI E AZIENDE ISRAELE Il nuovo orizzonte di Israele è l’economia della conoscenza (Dossier a pag.32) pag 1 Agroalimentare Energia Infrastrutture Elettronica Filiera legno Cemento Filiera moda Auto Elettromeccanica Turismo Metallurgia Finanza pag 8 Austria Albania Costa d’Avorio Bulgaria Moldavia Asia Centrale Messico Brasile Siria Marocco Danimarca Algeria Israele Turchia Emirati Arabi Uniti Bangladesh Kyrgizistan Corea pag 22 PAESI E MERCATI Calderón presenta il nuovo Piano nazionale di sviluppo MESSICO Il presidente messicano investe nelle infra- strutture per sostenere la domanda interna, ma per non appesantire il bilancio pubblico dovrà lasciare spazio ai privati. Punta anche a rafforzare il sistema creditizio e accresce- re la produttività. Strategica, infine, la rifor- ma del settore energetico a pag.5 Realizzata dal Sole 24Ore in collaborazione con l'Ufficio sostegno imprese della Farnesina (DGCE) - [email protected] Qual è lo stato della cooperazione italo- israeliana nel settore della Ricerca e Svi- luppo? Italia e Israele sono legate da un accordo in- tergovernativo di cooperazione industriale scientifica e tecnologica, sancito da un'appo- sita legge, entrata in vigore nel 2002 che si è rivelata uno strumento formidabile a sostegno Il nuovo orizzonte di Israele è l’economia della conoscenza dell'approfondimento dei rapporti tra i due Paesi nel campo della ricerca scientifica e tec- nologica e dello sviluppo industriale in attività hi-tech. L’accordo ha messo a disposizione un quadro unitario di riferimento formale che ha consentito di raccogliere molte iniziative spon- tanee del mondo accademico ed imprendito- riale e ha promosso l'avvio di numerosi pro- getti scientifico-industriali bilaterali. La soddi- sfazione delle due parti per quanto realizzato finora è tale per cui, nel corso della sua ultima visita ufficiale in Israele (7-9 luglio 2008) il Mi- nistro Franco Frattini ha stabilito, con il suo omologo israeliano Tzipi Livni, di triplicare il sostegno finanziario a questo accordo. segue a pag.2 L'economia israeliana nel corso degli ultimi 15 anni è radicalmente mutata grazie all'intenso sviluppo di industrie ad alto contenuto tecnologico che sono diventate la forza trainante del- l'economia. In concomitanza con questa trasformazione il Paese si e' aperto progressiva- mente agli scambi commerciali e ai movimenti di capitali. Il quadro macroeconomico e' sta- to stabilizzato con rigorose politiche monetarie e di bilancio e sono state attuate anche rifor- me strutturali quali la liberalizzazione di alcuni mercati e la privatizzazione di grandi imprese pubbliche. L'immagine del Paese agricolo fondato sul socialismo dei Kibbutz e' stata così soppiantata da quello di una nuova Silicon Valley sulle rive del Mediterraneo, con un nume- ro elevatissimo di imprese in fase di start-up, sostenute da un flusso crescente di investi- menti diretti esteri. Una Silicon Valley che in questi anni è riuscita a consolidare un impor- tante rapporto di collaborazione con l'Italia, come spiega, in questa intervista Sandro De Bernardin, Ambasciatore italiano a Tel Aviv. BAHREIN Nuovi megaprogetti di sviluppo urbano pag 6 Sandro De Bernardin, l'Ambasciatore italiano a Tel Aviv

Sommario Il nuovo orizzonte di Israele è l’economia della ... · Realizzata dal Sole 24Ore in collaborazione con l'Ufficio sostegno imprese della Farnesina (DGCE) - [email protected]

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MESSICOIl presidente Calderón pre-senta il nuovoPiano nazionale di sviluppo

pag 1

E C O N O M I A , N O R M A T I V E , O P P O R T U N I T À E O B I E T T I V I A L L ’ E S T E R O P E R L E I M P R E S E I T A L I A N E

Sommario

Anno 2° - 21 luglio 2008

n. 11

SETTORI E AZIENDE

ISRAELEIl nuovo orizzonte di Israeleè l’economia dellaconoscenza(Dossier a pag.32)

pag 1

AgroalimentareEnergiaInfrastruttureElettronicaFiliera legnoCementoFiliera modaAutoElettromeccanicaTurismoMetallurgiaFinanza

pag 8

AustriaAlbaniaCosta d’AvorioBulgariaMoldaviaAsia CentraleMessicoBrasileSiriaMaroccoDanimarcaAlgeriaIsraeleTurchiaEmirati Arabi UnitiBangladeshKyrgizistanCorea

pag 22

PAESI E MERCATI

Calderón presenta il nuovoPiano nazionale di sviluppo

MESSICO

Il presidente messicano investe nelle infra-strutture per sostenere la domanda interna,ma per non appesantire il bilancio pubblicodovrà lasciare spazio ai privati. Punta anchea rafforzare il sistema creditizio e accresce-re la produttività. Strategica, infine, la rifor-ma del settore energetico

a pag.5

Realizzata dal Sole 24Ore in collaborazione con l'Ufficio sostegno impresedella Farnesina (DGCE) - [email protected]

Qual è lo stato della cooperazione italo-israeliana nel settore della Ricerca e Svi-luppo?Italia e Israele sono legate da un accordo in-tergovernativo di cooperazione industrialescientifica e tecnologica, sancito da un'appo-sita legge, entrata in vigore nel 2002 che si èrivelata uno strumento formidabile a sostegno

Il nuovo orizzonte di Israeleè l’economia della conoscenza

dell'approfondimento dei rapporti tra i duePaesi nel campo della ricerca scientifica e tec-nologica e dello sviluppo industriale in attivitàhi-tech. L’accordo ha messo a disposizione unquadro unitario di riferimento formale che haconsentito di raccogliere molte iniziative spon-tanee del mondo accademico ed imprendito-riale e ha promosso l'avvio di numerosi pro-getti scientifico-industriali bilaterali. La soddi-sfazione delle due parti per quanto realizzatofinora è tale per cui, nel corso della sua ultimavisita ufficiale in Israele (7-9 luglio 2008) il Mi-nistro Franco Frattini ha stabilito, con il suoomologo israeliano Tzipi Livni, di triplicare ilsostegno finanziario a questo accordo.

segue a pag.2

L'economia israeliana nel corso degli ultimi 15 anni è radicalmente mutata grazie all'intensosviluppo di industrie ad alto contenuto tecnologico che sono diventate la forza trainante del-l'economia. In concomitanza con questa trasformazione il Paese si e' aperto progressiva-mente agli scambi commerciali e ai movimenti di capitali. Il quadro macroeconomico e' sta-to stabilizzato con rigorose politiche monetarie e di bilancio e sono state attuate anche rifor-me strutturali quali la liberalizzazione di alcuni mercati e la privatizzazione di grandi impresepubbliche. L'immagine del Paese agricolo fondato sul socialismo dei Kibbutz e' stata cosìsoppiantata da quello di una nuova Silicon Valley sulle rive del Mediterraneo, con un nume-ro elevatissimo di imprese in fase di start-up, sostenute da un flusso crescente di investi-menti diretti esteri. Una Silicon Valley che in questi anni è riuscita a consolidare un impor-tante rapporto di collaborazione con l'Italia, come spiega, in questa intervista Sandro DeBernardin, Ambasciatore italiano a Tel Aviv.

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Il più importante e' rappresentato dal pe-culiare modello di trasferimento e valo-rizzazione delle tecnologie che ha stimo-lato una massiccia crescita di start-upcompanies legate alla evoluzione dellaricerca scientifica. Questo modello si ba-sa su due pilastri fondamentali: da un la-to la costruzione di incubatori tecnologicinazionali, e dall'altro la costituzione diAssociazioni che accompagnano la vitascientifica di tutti gli Istituti di Ricerca. Lapremessa è che ogni Istituto cerca direndersi il piu' possibile autonomo rispet-to ai finanziamenti governativi. In questocontesto alle Associazioni di trasferimen-to delle tecnologie è affidato un duplicecompito: monitorare la produzione scien-tifica e rivolgersi al mercato per racco-gliere i finanziamenti necessari a mette-re in piedi start-up companies con l'o-biettivo di sviluppare prodotti e/o com-mercializzare brevetti. In quest'attività

dalla prima pagina

Come si creano questi contatti?Una parte degli stanziamenti previsti dal-la cooperazione scientifica con Israele èdestinata al finanziamento di conferenze,seminari e workshop che l'Ambasciatad'Italia a Tel Aviv organizza annualmente.Sono eventi importanti che agevolanol'allacciamento di rapporti e l'individua-zione di nuovi filoni di cooperazione traUniversità, Enti di Ricerca e operatori in-dustriali dei due Paesi. Nel 2008,adesempio, verranno organizzati eventi neisettori della chimica analitica, del trasfe-rimento tecnologico, delle innovazioni le-gate al settore della sicurezza dei siti edegli impianti, delle biotecnologie e delletecnologie dello spazio.

Israele si sta orientando verso il nuo-vo modello economico della cosid-detta economia della conoscenza.Quali sono i punti di forza del Paese?

Il nuovo orizzonte di Israeleè l’economia della conoscenza

DIPLOMAZIA ECONOMICA

Pomodori coltivati in serra in una fattoria sperimentale nel deserto israeliano, utilizzando acqua salata fossile

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sono supportate da un sistema molto di-namico di venture capital. Il Paese si ècosì popolato di centri di eccellenza af-fiancati a parchi tecnologici, con una co-stante osmosi tra accademia ed indu-stria. Allo stesso tempo però viene pre-servata la liberta' della ricerca scientificaperseguita nei diversi Istituti.

Quali sono le chiavi strategiche dicollaborazione con l'Italia?

La collaborazione con l'industria italiana,viene vista dagli ambienti hi-tech israelia-ni come un naturale complemento nelpassaggio dalla fase di ricerca e brevet-tazione a quella di realizzazione e com-mercializzazione dei prodotti finiti. Occor-re ricordare infatti che il tessuto industria-le israeliano non è molto articolato, conl'ovvia eccezione del settore della difesa.L'Italia è quindi vista come un valido part-ner nella fase di industrializzazione deiprodotti e delle tecnologie, grazie alla di-versificazione, flessibilità ed estensionedel nostro sistema industriale. Conte-stualmente negli ambienti imprenditorialiitaliani è cresciuta la consapevolezza delrilievo assunto dall'high-tech israeliano edelle opportunità che offre.

E quali le conseguenze concrete?

Si è consolidato un importante flusso diinvestimenti di carattere industriale e tec-nologico. Sono cresciuti anche i rapportidi cooperazione e collaborazione indu-striale. Le imprese israeliane hanno inol-tre acquisito una maggiore consapevo-lezza delle potenzialità dei nostri distrettiindustriali soprattutto di quelli ad altocontenuto tecnologico. Si è così creatoun importante serbatoio tecnologico tra i due Paesi che deve ancora esse-re sfruttato in tutte le sue potenzialità.Mi riferisco in particolare alle piccole emedie imprese italiane: una maggioreintegrazione con il contesto imprendi-toriale e di ricerca israeliano, sarebbein grado di aprire nuove opportunità at-traverso investimenti diretti o joint-ven-ture, in settori ad alta intensità d'inno-vazione tecnologica. Questo in aggiun-ta alle produzioni tradizionali.

Come valuterebbe lo stato delle re-lazioni economiche e industriali traItalia ed Israele?

In Israele si è consolidata un'immagine

molto positiva del made in Italy in ge-nerale con particolare riguardo al desi-gn dei prodotti ma anche alla validitàdelle nostre tecnologie. La diffusionedel made in Italy non incontra partico-lari difficoltà. Le uniche resistenzepossono derivare da preoccupazioniper le condizioni di sicurezza del Pae-se da parte degli imprenditori italiani.Inoltre l'Italia, grazie alla vicinanzageografica e culturale rappresenta perIsraele la porta ideale d'accesso versoil mercato unico europeo. Vanno anchericordate le comuni caratteristiche dipropensione all'innovazione e alla fles-sibilità che derivano dalla forte inci-denza di piccole e medie imprese inentrambi i sistemi economici.

Il tema dell'agroindustria nei Paesiin Via di Sviluppo è oggi al centrodell'attualità: qual'è il contributoche può venire in questo settore daIsraele?

Nel campo delle tecnologie per l'agri-coltura, il Paese offre soluzioni all'a-vanguardia per quanto riguarda il ri-sparmio idrico per l'irrigazione, lo sfrut-tamento dei terreni aridi per la coltiva-zione e le nuove tecnologie per l'ali-mentazione. L'industria dell'irrigazionein Israele ha svolto un ruolo pionieristi-co nello sviluppo di tecnologie quali lanuova tecnica denominata fertigazioneconsistente nella simultanea erogazio-ne, attraverso sistemi integrati compu-terizzati, di acqua e fertilizzanti, checonsente un notevole risparmio idricoassociato alla possibilità di sfruttareacque di minor qualità (saline o ef-fluenti), e di dosare convenientementei fertilizzanti evitando inutili contamina-zioni del terreno. Le applicazioni indu-striali di queste tecnologie hanno, or-mai, diffusione mondiale tanto che, adoggi, più dell'80% della produzione in-dustriale israeliana in questo settore èassorbita dall'export. Per quanto riguarda il settore dellenuove tecnologie per l'alimentazione,Israele conta su tre rinomati istituti diricerca che si dedicano quasi esclusi-vamente allo studio di soluzioni inno-vative per lo sfruttamento dei terrenied alla messa a punto di tecniche diagricoltura non tradizionali: il VolcaniInstitute, il campus di Sde Boqer del-l'Universita' di Ben Gurion del Negev(quest'ultimo specializzato in studi su

terreni desertici) e la Facolta' di Scien-za dell'Alimentazione dell'Universita'Hebrew di Gerusalemme. I più recentisviluppi riguardano le nuove tecnichedi allevamento ittico, gli studi sullepiante e sugli animali, gli studi geneticicondotti allo scopo di aumentare la tol-leranza delle piante a condizioni di ca-lore e di salinita'.

E nel settore delle Scienze ambien-tali e dell'energia?

I punti di forza del sistema israeliano inquesto campo sono le tecnologie perla desanilizzazione, il risparmio idricoapplicato e le ricerche avanzate sull'e-nergia solare. Accanto a queste situa-zioni di eccellenza convivono, comun-que, alcuni elementi di debolezza rela-tivi soprattutto alla carenza di knowhow relativo al monitoraggio delle ac-que (con particolare riferimento al trat-tamento di agenti inquinanti) e al trat-tamento e stoccaggio dei rifiuti. In que-sto quadro, appare del tutto evidentela chiara complementarietà tra Italia eIsraele nel settore energetico-ambien-tale.

A Tel Aviv è operante un Italian Bu-siness Desk: quale attività svolge?

Lo Sportello Unico di Tel Aviv che, ab-

biamo tradotto in inglese con Italian Bu-siness Desk unisce in modo sinergico gliUffici commerciale e scientifico dell`Am-basciata, l`ICE e la Camera di Com-mercio Israele-Italia raggruppati anchelogisticamente nella stessa sede, conl'eccezione, al momento, dell'ICE. L'obiettivo è di istituzionalizzare unastretta e proficua collaborazione tratutti i soggetti del Sistema Italia, conun rilevante sforzo di modernizzazionee razionalizzazione. Lo sportello èoperante dal 1 gennaio 2005 e l'espe-rienza di questi anni ha confermato lavalidità di un approccio integrato, con ilcoinvolgimento degli altri soggetti pub-blici e privati. L' ottimizzazione nell'uti-lizzo delle rispettive capacita` e risorseha consentito di accrescere e renderepiù efficace la nostra azione promozio-nale in Israele. Si aggiunge il consoli-damento di una struttura logistica alservizio di tutte le delegazioni o uomi-ni d'affari italiani in missione in Israele. Lo Sportello Unico è oggi considerato,tanto in Israele come nel nostro Paese,il principale punto di riferimento per ilSistema Italia.

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Piante in serra coltivate utilizzando una tecnica particolare di irrigazione alla radice

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te è prevista un'azione di impulso al ri-sparmio interno che dovrebbe raggiun-gere il 24 % del PIL nel 2012 con unacrescita di due punti rispetto al 2008; 3. accrescere la competitività dell'eco-nomia messicana, attraverso il migliora-mento dell'apparato produttivo, delle in-frastrutture, dell'educazione e della sa-lute, e anche mediante opportune rifor-me dell'assetto istituzionale e legale delPaese.Il Presidente della Camera Nazionaledell'Industria della Trasformazione(CANACINTRA) ha affermato che pergarantirsi il successo del Programma, ilGoverno dovrà ottenere un maggiorecoinvolgimento del sistema finanziariolocale, attraverso una facilitazione del-l'accesso al credito per ampliare e mo-dernizzare le infrastrutture e favorire losviluppo delle micro, piccole e medie im-prese, che danno attualmente lavoro al70% degli occupati. Nel corso della presentazione del Pro-gramma, il Presidente Calderón ha col-to l'occasione per fare ancora una voltariferimento all'importanza della riformaenergetica, sottolineando con enfasi lanecessità di discuterla ed approvarla inbreve tempo, per rafforzare Pemex, lacompagnia petrolifera nazionale. Il Pre-sidente ha sottolineato che l'industriapetrolifera rappresenta un motore fon-damentale per generare le risorse ne-cessarie allo sviluppo della produttività,degli investimenti e dell'occupazione.Calderón ha fatto appello all'unità, al disopra delle differenze politiche e ideolo-giche, chiamando a raccolta il settorepubblico, quello privato e la società civi-le, affinchè tutti possano dare il loro con-tributo al raggiungimento degli obiettividel Programma.

Il Presidente del Messico Felipe Cal-derón ha presentato il Programma Na-zionale di Finanziamento allo Sviluppo2008-2012 (PRONAFIDE). L'obiettivo éla crescita dell'economia a un tasso me-dio del 5 % annuo, la creazione di circa800mila nuovi posti di lavoro all'anno ela riduzione del 30% del tasso di po-vertà estrema. Le linee guida hanno iseguenti obiettivi:1. rafforzare la finanza pubblica per fi-nanziare maggiori investimenti nelle in-frastrutture e per sviluppare programmiche migliorino l'alimentazione, la qualitàe la copertura dell'assistenza sanitariae il sistema formativo consentendo, tral'altro, di combattere delinquenza e cri-minalità organizzata;2. consolidare un sistema finanziariosolido e rafforzare la Banca di Svilup-po stimolandola ad un maggiore dina-mismo in modo da promuovere l'acces-so al credito sia da parte dei privati chedelle imprese. Nel primo caso si trattadi promuovere l'acquisto e costruzionedi immobili, nel secondo di agevolare gliinvestimenti produttivi. Contestualmen-

Calderón presenta Piano nazionaledi sviluppo 2008 -2012

CONGIUNTURA

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East e dovrebbero essere completatientro 15 mesi. Responsabile dello svi-luppo immobiliare è Ithmaar Develop-ment Company, braccio immobiliare diIthmaar Bank. Fondata nel 2007 conun capitale di 2 miliardi di euro IthmaarDevelopment sta sviluppando, oltre alprogetto Dilmunia, anche quello turisti-co residenziale di Al Jazayer BeachResort, con un impegno previsto di cir-ca un miliardo di euro. L'emirato è at-tualmente coinvolto in una massicciaattività di sviluppo immobiliare in cui sisusseguono gli annunci di nuove inizia-tive. Il Consiglio Municipale della zona norddel Paese ha approvato il progetto UpTown promosso da AlThara InvestmentHouse, con un costo di realizzazioneprevisto di oltre 1 miliardo e mezzo dieuro. Sarà composto da tre edifici, duedei quali di 75 piani e un'altezza di 260metri, che ne faranno i più alti del Bah-rein. L'accordo finale, che deve ancoraessere siglato, prevede l'impegno di

In Bahrein sono stati avviati i lavori del-la fase iniziale del progetto Dilmuniacon un investimento stimato di oltre unmiliardo di euro, che prevede la realiz-zazione lungo la costa nord-est delPaese di una grande struttura sanita-ria-ricreativa con diverse cliniche spe-cializzate, affiancata da centri di medi-cina alternativa, beauty farm, centri be-nessere ecc. Lo sviluppo delle diverseattività avverrà con una approccio mo-dulare (a 'grappolo') ma saranno tuttedi dimensioni rilevanti. E' già stato anti-cipato ad esempio che uno degli ospe-dali, dedicato alla pediatria e alla gine-cologia, avrà una capienza di 316 postiletto. Nel luogo sorgeranno anche al-berghi a cinque stelle, un'area residen-ziale con oltre un centinaio di ville, unmigliaio di altre unità abitative e diversicentri commerciali. La superficie piani-ficata è di 1,25 milioni di m2 e sarà ingran parte ricavata dal mare. I relativilavori di spianamento sono stati affida-ti alla Boskalis Westminster Middle

Nuovi megaprogetti di sviluppo urbanoSono una 'città sanitaria', diversi poli turistico-residenziali,grattacieli e anche un 'village' con costruzioni ispirate allatradizione locale

GRANDI OPERE

Dilmunia è il secondo progetto inordine di grandezza della IthmaarBank's ed è principalmente dedicatoalla salute e ai servizi medici. L’Isoladella Salute - investimento previsto,un miliardo di dollari - fornirà strutturesanitarie all’avanguardia inserite inuna cornice simile da beauty farm dilusso. Il progetto prevede numerosiospedali specialistici, ambulatori ehotel costruiti secondo i dettami dellaengineering architecture.

AlThara di preservare i valori tradiziona-li e religiosi dei villaggi adiacenti all'in-sediamento, come richiesto dal Consi-glio Municipale e dai rappresentanti del-la zona. AlThara si é inoltre impegnataad offrire lavoro ai disoccupati locali, arealizzare progetti per la comunità e in-fine a stanziare delle somme per benefi-cenza. Nei pressi dell'aeroporto è stataannunciata invece la costruzione di unnuovo centro commerciale con un inve-stimento di 34 milioni di euro. Sempre in Bahrein, Abu Dhabi Invest-ment Authority (ADIH) ha annunciatol'avvio del progetto Al Areen Homesstimato in oltre 20 milioni di euro. Sor-gerà nella zona sud del Paese nelle vi-cinanze di un parco acquatico e di unparco naturale e del circuito di FormulaUno. Occuperà un'area di 20mila metriquadrati. Sarà composto da 40 villelussuose a due piani ciascuna di circa450 metri quadrati con piscine e giardi-ni. Nel cuore della capitale, su un'areadi 176mila metri quadrati sta inoltresorgendo il nuovo Ishbiliya Village,realizzato con un design ispirato alletradizioni locali. Una volta ultimatoospiterà 300 ville e 500 appartamenti lacui compravendita sarà permessa soloalla popolazione locale e ai cittadini delGolfo. Questi potranno inoltre usufruiredi un centro sociale, situato nel com-plesso edilizio, dotato di strutture perattività sociali, spirituali e del tempo li-bero. L'investimento è stimato in 95 mi-lioni di euro. Le Autorità bahreinitehanno anche concesso l'autorizzazioneper la realizzazione del nuovo com-

plesso turistico Al Bander Hotel & Re-sort che sarà situato nella parte sud-ovest di Manama. L'investimento é sta-to valutato in 85 milioni di euro e saràcostituito da tre edifici di 22 piani cia-scuno su una superficie di 150mila me-tri quadrati completati da piscine, parcogiochi, palestre e centri di benessere,sala conferenza, ristoranti e bar. Si af-fiancheranno alla già esistente struttu-ra del club nautico Al Bandar. Tra le al-tre iniziative che dovrebbero essereapprovate entro breve il progetto pre-sentato da Real ARCAPITA, che pre-vede la costruzione di un palazzo di 25piani nella zona vicino al lungomareFateh Corniche. L'inizio dei lavori èprevisto in luglio e il completamentoentro il 2010. Infine la società NomasEnterprises ha annunciato di aver da-to incarico alla compagnia Projacs In-ternational per la realizzazione di unnuovo progetto edilizio nella zona co-stiera di Juffair valutato a un costo dioltre mezzo miliardo di euro. Prevedela costruzione di 3 edifici per un totaledi 950 unità residenziali e commerciali.Per il momento il mercato sta assor-bendo senza difficoltà la nuova offerta.Platinum Tower, un nuovo progetto disviluppo lanciato in maggio, ha già re-gistrato la vendita del 90% degli spazi.L'edificio di 29 piani situato nella pre-stigiosa zona Seef, il cui costo é statovalutato in 42 milioni di euro, conterràunità residenziali e commerciali con re-lative zone parcheggio.

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Al Areen Development adiacenteall Bahrain International Circuit e all’Al Areen Wildlife Sanctuary saràcostruito con l’obiettivo di offrire aisuoi residenti la possibilità di vivere acontatto con la natura del Paese inabitazioni dotate di ogni comfort.Oltre al Banyan Tree Desert Spa andResort - l’unico del Golfo arabo adavere una piscina privata per ogni vil-la - il progetto prevede diversi hotel,alcuni quartieri residenziali e parec-chie strutture ricreative.

con la Cina continentale in testa. I produt-tori francesi hanno fatto la parte del leonecon 300 aziende presenti ma anche l'Italiasi è collocata in buona posizione con 76aziende che hanno esposto i loro prodottinell'ampio padiglione nazionale. In occa-sione della manifestazione è stata pre-sentata la nuova pubblicazione sui vini ita-liani in lingua cinese edita dall'ICE. Il pros-simo appuntamento sarà la Hong KongInternational Wine Expo che avrà luogodal 14 al 16 agosto e che affiancherà la lo-cale Food Expo.

Russia: forte crescita dell'export agroalimentare italiano

I dati emersi in occasione dell'edizione di Vi-nitaly Cibus, la manifestazione di promo-zione dei prodotti agroalimentari italiani diqualità, tenutasi in giugno a San Pietrobur-go e a Mosca, confermano la forte crescitadel 'made in Italy' sul mercato locale. Guidala classifica il comparto dei vini: nel 2007 so-no stati esportati in Russia vini italiani per57,5 milioni di euro (+43% sul 2006) per untotale di 237mila ettolitri. L'incremento inquantità è pari al 18,8% su base annua. Trale diverse categorie spiccano gli spumanti.L'Italia detiene nel settore un terzo delmercato russo con 23,6 milioni di euro(+69%) per 70 mila ettolitri (+76%), cifra checolloca il nostro Paese prima della Francia.Anche l'agroalimentare ha fatto registrareun positivo andamento trainato da olio di oli-va, pasta, parmigiano reggiano e grana pa-dano che hanno totalizzato un incrementodel 17,6%. Vinitaly Cibus è un'iniziativa pro-mossa da Istituto nazionale per il Com-mercio Estero (ICE), Regione Emilia-Ro-magna, Veronafiere, Fiere di Parma, Fe-deralimentare Servizi, Federvini, e Unio-ne Italiana Vini, sotto l'egida del Ministerodello Sviluppo Economico.

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AGROALIMENTAREHong Kong: crescita a due cifreper il mercato del vino

Secondo un'indagine dell'InternationalWine Spirits Record (IWSR) entro il 2011i consumi di vino e liquori sui mercati asia-tici raggiungeranno 11,6 milioni di ettolitricon una crescita del 49% sul dato del2006, superando di otto volte il tasso me-dio di crescita mondiale. Il dato è stato for-nito in occasione di Vinexpo Asia-Paci-fic, il più importante appuntamento enolo-gico dell'area asiatica, che si è svolto aHong Kong nel maggio scorso. La Cina,che con Hong Kong rappresenta attual-mente il decimo consumatore di vino almondo, secondo IWSR è destinata a rag-giungere l'ottavo posto nella classificamondiale nel 2011. In particolare negli ul-timi mesi le importazioni di Hong Kong ,dopo l'abolizione della tassa sulle impor-tazioni avvenuta in febbraio, hanno fattoregistrare un aumento su base annua del120% in termini di volume e del 200% intermini di valore. In occasione di Vinexpo,il chief secretary dell'amministrazione lo-cale, Henry Tang, ha sottolineato cheHong Kong è l'unico Paese asiaticoesente da tasse d'importazione sui vinie che ambisce ora a proporsi come centroregionale per commercio e distribuzionedi vini di qualità. Sta anche favorendooperazioni in loco di vendite all'asta. Tangha altresì riferito che è stato concluso unaccordo bilaterale con il Governo france-se che vedrà la Francia, già a partire dal-l'estate prossima, impegnata nell'assi-stenza tecnica, turistica ed educativa nelsettore enologico con la regione di HongKong. I dati consuntivi di Vinexpo confer-mano l'ottimismo delle previsioni. Alla ma-nifestazione erano presenti 692 esposito-ri (+ 21,83% rispetto al 2006) in rappre-sentanza di 31 dei maggiori paesi produt-tori di vini e distillati del mondo. L'appun-tamento, riservato esclusivamente aglioperatori del settore, ha attirato oltre8.000 visitatori (+23% sul 2006) prove-nienti principalmente dai paesi asiatici,

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Gabon: Governo avvia un pianoper lo sviluppo dell’allevamento

Il Governo del Gabon ha avviato, con ilsupporto della FAO, un programmaquinquennale d'investimento nel settoredell'allevamento, che dovrebbe consen-tire al Paese, secondo quando riportatodal Ministro per l'Agricoltura Boukoubi,di ridurre l'importazione di carni ovine,caprine e volatili. L'implementazione delprogramma prevede il supporto di 44esperti e tecnici cinesi. Ci sarà una fasepilota di 18 mesi, seguita da una di con-solidamento, che si svolgerà nei suc-cessivi 5 anni per arrivare al program-ma finale di trasferimento delle respon-sabilità, della durata di 3 anni.

Costa d'Avorio: avvia un pianoper incremento produzione riso

Il Ministero dell'Economia e delle Finanzedella Costa d'Avorio ha annunciato l'avviodi un programma di rilancio della risicoltu-ra finalizzato al raggiungimento dell'auto-sufficienza alimentare per il 2011. Prevedela valorizzazione di ulteriori 39mila ettari diterreno con l'obiettivo di aumentare la pro-duzione annua di 200mila tonnellate an-nue contribuendo così alla lotta contro ilcarovita. Il progetto beneficerà di un contri-buto di 2,7 milioni di euro da parte delFond International pour le Développe-ment Agricole (FIDA), di 1,8 milioni di eu-ro da parte della Banca Mondiale e di500mila dollari USA da parte della FAO.

Turchia: preoccupano gli effetti della siccità

Gli effetti della siccità degli ultimi mesicominciano a destare preoccupazionein Turchia. Si prevede per il 2008 unnetto calo nella produzione di grano,che dovrebbe diminuire di circa 2,5 mi-lioni di tonnellate rispetto al 2007. Fles-sione rilevante anche per l'orzo (-1,4milioni di tonnellate). Particolarmentecolpite le province del sud la cui produ-zione sarebbe diminuita nel suo com-plesso dell'80% rispetto al corrispon-dente periodo del 2007. Secondo unostudio dell'Eurasian Strategic StudiesCenter (ASAM) basato su dati predi-sposti dalla Turkish Union of Agricul-tural Chambers (TZOB) ed elaboratida ICE Istanbul, nel corso del periodoottobre 2007 e maggio 2008, le precipi-tazioni sono diminuite in media del 15%in tutto il Paese, con una punta del 44%nell'area del sud est dell'Anatolia. Lostudio ASAM evidenzia inoltre che altermine del gennaio 2008 avevano ab-bandonato le attività agricole oltre500mila addetti (-2,3% rispetto al 2007).E' da rilevare che il comparto agricolooccupa ancora il 23,2% della forza lavo-ro dell'intero Paese. ASAM rileva comeal fenomeno della siccità si aggiungaquello dell'inquinamento dell'ambiente esoprattutto delle falde acquifere chestanno danneggiando alcune tra le col-tivazioni più diffuse. Lo studio si conclu-de con l'osservazione che la Turchiadovrà dotarsi al più presto di una politi-ca ad hoc per sostenere i contraccolpidegli shock connessi all'aumento dellematerie prime agricole e a un utilizzopiù razionale delle acque.

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Costa d’Avorio una piantagione di ananas

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ENERGIA

Congo Brazzaville: produzionepetrolio cresce del 30 per cento

Duecentosettantamila barili di petrolioal giorno: è il nuovo target di produzio-ne del Congo Brazzaville dopo l'avviodell'estrazione del giacimento ad altaprofondità di Moho Bondo localizzato inacque profonde (1.100-1.200 metri) a80 chilometri al largo di Pointe Noire. IlPaese sta attirando crescente interes-se da parte delle compagnie petrolife-re. Operatore del giacimento che do-vrebbe produrre, a regime, 90mila bari-li al giorno è la francese Total che è giail maggiore produttore in Congo, e checon la nuova acquisizione dovrebbe ar-rivare ad estrarre 214mila barili al gior-no. Nel Paese è presente anche Eniche nel 2007 ha acquisito gli asset del-la francese Maurel & Prom diventandooperatore nelle concessioni M'Boundi(con una quota del 43,1%) eKouakouala "A" (66,67%) e nel per-messo esplorativo Le Kouilou (48%).Nel giacimento di M'Boundi, che ha ri-serve probabili per 320 milioni di barili,la produzione di spettanza Eni passeràda 67mila barili al giorno a circa 100mi-la nel 2010. Questo grazie anche all'u-tilizzo di tecnologie di perforazione dipozzi a iniezione d'acqua che consen-tirà un miglioramento del fattore di re-cupero del giacimento. Il gas associatoverrà inoltre utilizzato per alimentareuna centrale elettrica. La nuova ric-chezza derivante dagli idrocarburi checontribuiscono per il 90% alle esporta-zioni del Paese, sta attivando ancheuna serie di investimenti nel settoredelle infrastrutture. A Makoua, nel Norddel Paese, China Road and BridgeCorporation ha appena avviato i lavo-ri della strada nazionale asfaltataOwando- Mambili. Interessati a investi-re sono anche i capitali arabi. In occa-sione di una recente visita di Stato delministro consigliere di Stato del Sultanodel Dubai, Ahmed Bin Sulayem, sonostati esaminati diversi progetti nei set-tori immobiliare, portuale, alberghiero edell'edilizia popolare.

Siria: produzione petrolio in netto calo

Secondo i dati resi noti dal Ministero delPetrolio siriano, la produzione di greg-gio avrebbe registrato, nel primo quadri-mestre del 2008, una media di 366.300barili al giorno, di cui 195.500 prodottidalla Syrian Petroleum Company e170.800 dai gruppi privati stranieri cheoperano nel Paese. Nell'ultimo quadri-mestre 2007 la produzione siriana erastata di 380.000 barili al giorno. Il mini-stro delle Risorse Petrolifere, Sufian al-Alaw, prevede che quest'anno la mediascenderà a 260mila barili e nel 2009 a350.000 barili. Il Paese aveva toccatoun record 12 anni fa con una produzio-ne di 582mila barili ma ora registra uncalo in alcuni importanti giacimenti (Je-bisseh, al-Thayyam, Omar). Per miglio-rare i tassi di recupero numerosi giaci-menti sono provvisti di sistemi di iniezio-ne di vapore. Ma il problema di rilancia-re il settore, che riveste una grande im-portanza per l'equilibrio economico delPaese, resta di grande attualità. Per evitare che il declino degli attualigiacimenti si traduca in un'ulteriore con-trazione a medio termine della produ-zione, degli introiti fiscali e delle espor-tazioni nette, che nel 2007 sono state inmedia di 184mila barili al giorno, Sy-rian Petroleum, a partire dal 2003 hamesso all'asta nuove concessioni perl'esplorazione onshore che sono stateassegnate a operatori di diversi Paesi(Canada, Russia, Ucraina, Croazia,Egitto, Kuwait, India). Finora l'unico ri-sultato ufficialmente annunciato è unnuovo ritrovamento a Dier Ez Zour as-segnato al consorzio britannico-cana-dese Oilsanbds - Emerald SNG. Nel2007 è stata lanciata anche una primagara per concessioni offshore a cuihanno manifestato interesse DoveEnergy (Regno Unito) e DNO (Norve-gia). I blocchi, comunque, non sono an-cora stati assegnati ed è previsto unnuovo bando quest'anno.Attualmente il maggior operatore priva-to è Al-Furat Petroleum, una joint ven-ture tra Shell (37,5%), Oil and NaturalGas Corporation of India (ONGC) eChina National Petroleum Company(CNPC). Sfrutta i giacimenti di Dier EzZour che avevano raggiunto una punta

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massima di 400mila barili al giorno nel1994 ma che sono entrati ormai da di-versi anni in fase calante (- 12/15 percento annuo). Sono presenti anche ilgruppo Total (circa 60mila tonnellate algiorno) e la Canadese Tanganyika Du-blin (10mila tonnellate). Le riserve ac-certate del Paese, secondo Oil and GasJournal, sarebbero attualmente pari a2,5 miliardi di barili, suddivise tra greggileggeri e pesanti. Si aggiungono forma-zioni di scisti bituminosi che per il mo-mento non sono ancora stati oggetto disfruttamento. La Siria è anche un impor-tante produttore di idrocarburi liquidi conuna produzione nel 2007 di 446 barili algiorno, secondo le stime dell'AgenziaInternazionale per l'Energia.

Usa: Golfo del Messico al centrodella Offshore Technology Conference

Si è tenuta a Houston la 26esima edi-zione della Offshore TechnologyConference: presenti circa 2.500 so-cietà in rappresentanza di 35 paesi epiù di 75mila visitatori provenienti da110 paesi diversi. Uno dei temi domi-nanti, accanto agli scenari del mercatomondiale del petrolio, è stato quellodell'attività nel Golfo del Messico. Nel-l'area sono in corso 130 diverse attivitàdi esplorazione e/o produzione e il nu-mero è raddoppiato negli ultimi 5 anni.Trasformazioni significative sono in at-to anche nell'industria texana dei ser-vizi come dimostrano alcune recentioperazioni quali l'acquisizione dellaWH Energy da parte della Smith (3,2miliardi di Usd), la fusione di NationalOilwell Varco con Grant Prideco (7,4miliardi), l'acquisto di Basic Energy

Services da parte di Grey Wolf (1,4miliardi), il tentativo della Halliburtondi acquisire la britannica Expro. Leaziende del settore hanno sottolineatola necessità di ricominciare ad assu-mere nuove risorse umane soprattuttonei settori ingegneristico, e geologicoanche per far fronte al pensionamentodi più di metà dei quadri atteso neiprossimi 10 anni.

Messico: Q-cells annuncia investimento nei pannelli solari

La Q-Cells tedesca, primo produttoremondiale di cellule fotovoltaiche ha an-nunciato che investirà 3,5 miliardi didollari nella costruzione di un impiantoper la produzione di pannelli solari ba-sati su tecnologie thin film. L'impiantoverrà costruito nel nord-est del Messi-co, nella città di Mexicali (Stato dellaBassa California, al confine con gli Sta-ti Uniti), in collaborazione con il parcotecnologico Silicon Border Develop-ment. La costruzione dell'impianto ini-zierà nella seconda metà dell'anno e sisvilupperà a media e lunga scadenza.Si tratta di uno degli investimenti più im-portanti realizzati in Messico negli ultimianni: l'impianto genererà circa 4.500posti di lavoro diretti e fino a 13mila in-diretti e rappresenterà il centro di pro-duzione per tutto il continente america-no. I thin films, grazie alla loro flessibi-lità, sono adatti a ricoprire superfici co-me tetti, facciate di edifici, finestre edanche automobili, computer portatili etelefoni cellulari.

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Baja California (Messico) il Governo ha dotato alcune baracche nella Sierra di San Francisco di un sistema di radiotelefoni alimen-tati con pannelli solari allo scopo di rendere meno isolata la popolazione di quell’area

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Polonia: sarà venditrice nettasul mercato emissioni CO2

Si è svolto a Varsavia a fine giugno unForum, promosso dal locale Ministerodell'Ambiente, con la collaborazionedella Banca Mondiale e dell'AutoritàNazionale competente per il sistemadi scambio delle quote di emissione digas serra. Dai dati presentati è emersoche la Polonia è destinata a diventareun venditore netto. Tra il 2008 e il 2012Varsavia si troverà infatti a disporre diun surplus di AAU (unità di quantità as-segnate) pari a 706 milioni di tonnella-te di CO2, derivanti dalla differenza tra2.648 milioni di tonnellate di CO2 di-sponibili e il fabbisogno del periodo diimpegno, stimato in 1.942 milioni ditonnellate. Il Ministro dell'Ambiente,Maciej Nowicki ha precisato che ilsurplus è solo il frutto della chiusura dinumerosi impianti obsoleti e inquinantie anche dell'impegno del Governo diVarsavia a contenere quanto più possi-bile l'inquinamento prodotto dai gasserra. Nonostante la sostenuta cresci-ta economica degli ultimi anni, le emis-sioni di tali gas si sono mantenutecomplessivamente stabili. Nowicki haanche annunciato che i proventi del si-stema di scambio delle quote sarannoinvestiti in ulteriori progetti per ridurrele emissioni. Sarà anche creato a livel-lo nazionale un meccanismo traspa-rente ed efficace di gestione del siste-ma di scambio delle quote.

INFRASTRUTTURE

Cile annuncia un programma di licitazioni grandi lavori 2008

Il ministero cileno per i Lavori Pubblici(MOP) ha pubblicato la lista delle garedi licitazione per una serie di opere in-frastrutturali in concessione previsteper il 2008.

Il valore complessivo ammonta a 1.275milioni di dollari. Cinque di questi pro-getti, per un valore complessivo di cir-ca 500 milioni, sono già in fase di lici-tazione e le offerte tecniche saranno ri-cevute dal Governo entro il prossimomese di luglio. Di tale pacchetto fannoparte gli ospedali di Maipù e La Floridadi Santiago (per i quali concorre anchel'impresa italiana INSO S.p.A. insiemea tre imprese spagnole), il collegamen-to stradale di Melipilla, il nuovo acces-so all'aeroporto internazionale di San-tiago e un grande centro direzionaleper la Motorizzazione civile, ubicatinella Regione Metropolitana, nonchèla strada a doppia carreggiata tra lacittà di Vallenar e la città di Calderanella III Regione. Nei prossimi mesiverranno inoltre licitati i progetti con-cernenti la costruzione di due nuoviaeroporti (il primo nella IX Regione edil secondo a Punta Arenas nella XIIRegione), i recinti penitenziari di Anto-fagasta e Concepcion, il miglioramentodi 55 Km. della strada che collega lacittà di Puerto Montt con la località del-la Pargua ubicata di fronte all'isola diChiloé nella X Regione. Previste an-che le gare per il miglioramento e lagestione delle infrastrutture portua-rie e i servizi di trasporto marittimoper l'attraversamento del canale diChacao (che divide la costa cilena dal-l'isola di Chiloé) e dell'intero tratto ma-rittimo tra Puerto Montt Palena. Entro ilprimo semestre del 2009, sarà invecedefinita l'aggiudicazione della licitazio-ne di maggior interesse per gli investi-tori internazionali, l'autostrada urbanaVespucio Oriente il cui costo si aggiraintorno ai 1.000 milioni di dollari e a cuiè interessata anche l'italiana Impregi-lo. Il Ministro per il Lavori Pubblici,Sergio Bitar, ha avviato il rafforza-mento della struttura ministeriale chesi occupa delle concessioni allo scopodi velocizzare e rendere più agile l'iterprogettuale. Entro il 2010 è in pro-gramma l'aggiudicazione di ulterioriopere per un totale di circa 5.000 mi-lioni di dollari.

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Turchia: privatizzati altri due porti

Il Competition Board turco ha dato ilnullaosta definitivo alla privatizzazio-ne (concessione dei diritti per 36 anni)di due porti minori che appartenevanoalle Ferrovie dello Stato Turche(TCDD): sono Bandirma sul Mar diMarmara e Samsun sul Mar Nero. En-trambe le gare sono state vinte daoperatori locali. Il porto di Bandirma èstato ceduto al gruppo Celebi Holdingper un ammontare di 175,5 milioni didollari mentre per il porto di Samsunha prevalso l'offerta di Ceynak Loji-stik, per un ammontare pari a 125,2milioni di dollari. Il ricavato, secondoquanto riferito dall'Autorità per la Pri-vatizzazione (OIB), sarà impiegato es-senzialmente nel settore ferroviarioper la costruzione di nuove tratte, l'am-modernamento di quelle più vecchie el'acquisto di nuovo materiale rotabile elocomotive. Recentemente erano statiprivatizzati i porti di Smirne sull'Egeo edi Mersin, aggiudicati a investitoriesteri: rispettivamente Hutchinson eSingapore Port Authority.

Lettonia: Riga, nuova ferroviaper il porto e rinnovo aeroporto

LDz (Latvijas Dzelzcels), società di ge-stione delle ferrovie lettoni, sta elaboran-do un ampio piano di sviluppo, nell'am-bito dei programmi di sviluppo del Portodi Riga. Prevede la costruzione di untratto ferroviario lungo la riva sinistra delfiume Daugava, per evitare che i carichidi merci attraversino il centro della città. Ilprogramma prevede anche la ricostruzio-ne della stazione ferroviaria Skirotava,l'ammodernamento di quella di BolderajaII e il collegamento con Kundzinsala do-ve sarà costruito anche un nuovo termi-nale. LDz ha recentemente concluso unaccordo con la Sampo Banka per la con-cessione di un prestito di 20,4 milioni dieuro per finanziare i lavori ma punta an-che sui fondi di coesione europei sui qua-li sono stati già programmati 114 milionidi euro da riservare all'ammodernamentodelle Ferrovie. Separatamente il Presi-dente del Consiglio di Amministrazionedell'aeroporto di Riga, Krisjanis Peters,in una conferenza stampa ha annunciatoun progetto di ampliamento e rinnovodello scalo con un investimento previstopari a 150-200 milioni di euro che do-vrebbe essere realizzato nell'arco deiprossimi 3- 5 anni. A lavori ultimati l'aero-porto sarà in grado di gestire un transitopari a 20 milioni di passeggeri l'anno. L'a-rea totale dell'aeroporto aumenterà di154mila metri quadrati e saranno costrui-ti 23 nuovi ponti jetway.

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Riga (Lettonia) il porto

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Montenegro cerca partner privatiper un’autostrada verso la Serbia

La Banca Europea per la Ricostru-zione e lo Sviluppo (BERS) ha ospi-tato un incontro in Montenegro, con lapartecipazione del Premier Djukano-vic e dei Ministri dei Trasporti Lompare delle Finanze Luksic. Obiettivo prin-cipale era la presentazione del proget-to stradale Bar-Boljare. Si tratta dellacostruzione di un'autostrada di circa170 km, per collegare il porto monte-negrino di Bar con la frontiera serba, econgiungersi quindi con Belgrado. Ilcosto complessivo del progetto, che ri-durrebbe i tempi di percorrenza da 5 a2 ore circa, é stimato intorno a 2 mi-liardi di euro. La prima parte dell'au-tostrada implica infatti considerevolisforzi tecnici, con la costruzione di tun-nel e ponti lungo un difficile tratto mon-tagnoso. Pur trattandosi di un progettoprioritario, l'impegno finanziario è statogiudicato dal Governo montenegrinotroppo gravoso per assumerne l'interoonere della realizzazione. Le autoritàdi Podgorica hanno quindi deciso diesplorare la disponibilità di investitoriprivati a partecipare al rischio. La for-mula proposta è quella del partenaria-to pubblico privato e del regime di con-cessione. Accanto al supporto BERS ilprogetto dovrebbe beneficiare di quel-lo della Commissione europea e di Isti-tuzioni Finanziarie Internazionali.

Panama prepara la licitazione per nuovo terminal aereo

La società di gestione dell'AeroportoInternazionale di Tocumen dovrebbeassegnare, già da quest'anno, la licita-zione per la realizzazione della secondafase del piano generale di sviluppo del-lo scalo, per un controvalore di 60 milio-ni di dollari. Il programma prevede la co-struzione di un terminal nord di oltre20mila m2 con capacità ricettiva ade-guata alle esigenze, da definire, dellacompagnia di bandiera COPA (12 aereidi media grandezza, ovvero 8 di mediagrandezza e due di fusoliera più ampia).L'area commerciale occuperà 1.400 m2,quella di transito 4.900m2 e quella d'im-barco 3.200m2. La licitazione consi-sterà di sei lotti: edificazione delle piat-taforme, nuova ubicazione del salonepresidenziale, nuove vie d'ingresso perla movimentazione delle merci, par-cheggi, ampliamento del sistema di di-stribuzione del combustibile, restaurodella facciata principale e dell'edificioamministrativo. Grazie anche all'aggres-sivo piano di sviluppo commerciale del-la compagnia di bandiera COPA, movi-mentazione e transito merci e passeg-geri nel maggiore aeroporto di Panamanel 2007 sono aumentate del 18,4% ri-spetto al 2006. Lo scorso anno hannooperato a Tocumen 26 compagnie ae-ree, con 3,8 milioni di passeggeri(+18,3%), dei quali il 33% in transito.

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Panama lo skyline della città visto dall’aereoporto

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Malta privatizza i porti turistici Il Governo maltese ha annunciato che en-tro il 2008 intende avviare il processo diprivatizzazione dei porticcioli turistici (ma-rine) attualmente gestiti dalla Malta Mari-time Authority (www.mma.gov.mt).Si tratta della marina di Msida (la piùcapiente del Paese, con 700 posti bar-ca su 15 pontili galleggianti e numero-si servizi annessi) e di quella di Mgarra Gozo (208 posti barca su 10 pontili).L'obiettivo è di coinvolgere sempre piùil settore privato (che già gestisce nu-merose marine) per promuovere unsalto di qualità del settore della nauti-ca da diporto. In prospettiva, le auto-rità mirano a far trasformare Malta inun centro regionale per la nautica ed iservizi marittimi connessi, compresiquelli già esistenti di riparazione e ma-nutenzione per super yatch.

Costa d'Avorio avvia il progettod’espansione del porto di Abidjan

Il Presidente della Costa d'Avorio,Gbagbo, ha avviato con una cerimo-nia di posa della prima pietra per il pro-getto di estensione del porto diAbidjan che prevede la costruzione diun terminal per container sull'IsolaBoulay, nella laguna che circonda lacapitale. L'intervento si iscrive infattiin un programma di lavori più vastoche comprende una serie di collega-menti con il nuovo aeroporto, l'auto-strada e la Ferrovia del nord (fino al

Burkina Faso) e l'autostrada litoraneaverso Dakar e Lagos Nei lavori ècoinvolto anche il gruppo Trevi che siè aggiudicato la realizzazione dellefondazioni del ponte che dalla terrafer-ma porta all'Isola Boulay (40 milioni dieuro) e prevede di realizzare quelle delterminal dei container (circa altri 40 mi-lioni di euro). Ulteriori possibilità di in-tervento sono rappresentate dalla pre-vista costruzione di altri due ponti e al-tre opere nel contesto del progetto.

Russia: Bers finanzia un’acquisisioneprivata di servizi municipali a rete

La Banca Europea per la Ricostru-zione e lo Sviluppo (BERS) ha deli-berato uno stanziamento di circa 84milioni di euro a favore del gruppo pri-vato Indville Management, per finan-ziare l'acquisizione di RKS (RussianCommunal Systems), una società cheopera nel settore dei servizi municipalia rete. In precedenza la società eracontrollata da RAO/UES l'ente pubbli-co che detiene il monopolio del merca-to elettrico. Obiettivo dell'operazione èdi tracciare la strada per una maggiorepresenza di capitali e operatori privatie stranieri nel settore dei servizi idrici,di teleriscaldamento e simili. BERS siè dichiarata disponibile anche a valuta-re un successivo intervento diretto nelcapitale di Indville.

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Abidjan (Costa d’Avorio) La mappa del porto

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ELETTRONICA

Messico: Bosch investe 100 milioni di dollari

Nel 2008, Bosch Messico investirà100 milioni di dollari nell'ampliamentodella capacità produttiva. Lo ha dichia-rato il presidente Charles Visconti inoccasione della riunione annuale dellasocietà che opera nel Paese in tre di-versi siti industriali e occupa 6.800 di-pendenti. Negli ultimi 3 anni gli investi-menti del gruppo in Messico sono am-montati a 500 milioni di dollari, con lacreazione di 3.300 nuovi posti di lavo-ro. I nuovi investimenti saranno princi-palmente orientati al settore auto (ac-censione, sistemi di frenatura, control-li elettronici ecc.) per il mercato messi-cano e per l'esportazione. Nel Paese Bosch è cresciuta anchecon una serie di acquisizioni. Tra le piùrecenti una fabbrica di sistemi di frena-tura a Satillo e una serie di attività nelsettore delle tv a circuito chiuso. Ilgruppo tedesco ha concluso un accor-do di joint venture con l'impresa Male,che prevede la costruzione di due fab-briche entro il 2011 in Germania e Au-stralia con il coinvolgimento di 100 in-gegneri. Nel 2007 Bosch Messico haregistrato una crescita del 24% su ba-se annua delle esportazioni (918 milio-ni di dollari) e del 44,7% delle venditesul mercato interno (936 milioni).

In particolare in Messico la società èpresente sia sul mercato OEM che nel-la ricambistica dove è organizzata conuna serie di reti di assistenza (BoschCar Service, Bosch Diesel Service,Bosch Diesel Center).

FILIERA LEGNO

Gabon: aumentano gli introitidell’industria del legname

Il Ministro dell'economia forestale e dellapesca gabonese, Emile Doumba, ha co-municato i dati sull'andamento della filie-ra del legno nel Paese. Il fatturato com-plessivo è cresciuto del 16,8%, il valoreaggiunto del 22% e l'occupazione del3%. Ne beneficiano anche la casse delloStato. Gli introiti derivanti dai diritti fore-stali sono aumentati del 21%. Si aggiun-ge un aumento del 46% degli introiti fi-scali sulla produzione di tronchi e del23% sull'esportazione di prodotti lavorati,per un totale di 40 milioni di euro. Nel2007 l'esportazione di tronchi ha totaliz-zato 1,93 milioni di m3 (1,76 nel 2006) egli introiti, pari a 192 milioni di euro, so-no aumentati del 17%. Il 56% della pro-duzione è stato destinato ai mercatiasiatici e il 38% all'Europa.

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Gabon un ispettore del Wwf monitora le operazioni di taglio del legname per proteggere la foresta pluviale dallo sfruttamento illegale

CEMENTO

Turchia: Barbetti finalizza l’acquisto del 30% di Cimko

Le cementerie Aldo Barbetti di Gubbiohanno finalizzato l'acquisto per 390 milio-ni di dollari dal gruppo Sanko di una quo-ta pari al 30% della Cimko (materiali dacostruzione). Lo ha annunciato il portavo-ce della stessa Sanko. Gli accordi prelimi-nari erano stati siglati un anno fa. Cimkogestisce due cementifici portland a Adya-man e Kahramanmaras. Il primo ha unacapacità produttiva (clinker) pari a 640mi-la tonnellate. Il secondo raggiunge i 2,5milioni di tonnellate. La produzione com-plessiva di cemento è pari a circa 4 milio-ni di tonnellate annue. Si aggiungono 4 si-ti per la produzione di calcestruzzo pre-confezionato. Il fatturato annuo previsto èdi 300 milioni di dollari circa. Gli accordi trai partner prevedono un peso paritetico nelmanagement. Sanko ipotizza anche di ri-durre la propria partecipazione al 30%,collocando in Borsa le quote eccedenti.

Bahrein: GFH annuncia progetti cementieri

La società bahreinita di investimenti,Gulf Finance House (GFH), con unazionariato istituzionale e privato ap-partenente ai Paesi del Golfo, che ope-ra in base ai principi di finanza islami-ca, ha annunciato la creazione di unanuova società cementiera che si chia-merà CEMENA (Cements Middle Eastand North Africa). Capacità produttivainizialmente prevista: 12 milioni di ton-nellate annue per un investimento di1,3 miliardi di euro. Gli impianti do-vrebbero sorgere in Siria, Bahrein,Giordania, Yemen, Oman, Emirati Ara-bi e Libia. I partner tecnici che stannomettendo a punto il progetto sono ilgruppo indiano Holtec e China Natio-nal Building Material Group. Secon-do GFH il consumo di cemento in Ara-

bia Saudita, negli Emirati e nei quattroPaesi produttori del Golfo, attualmentepari a 62 milioni di tonnellate, dovreb-be crescere del 40% nei prossimi 3-5anni. Oltre a entrare sui mercati locali,la nuova società potrebbe successiva-mente dirigere le sue esportazioni inEuropa.

FILIERA MODA

Turchia: Miroglio si espande con Ayaydin

Il gruppo Miroglio che ha acquisito il50% di Ayaydin, uno dei principali playerdel settore tessile-abbigliamento dellaTurchia si propone l'obiettivo di aumen-tare, già nel 2008 il giro d'affari nel Pae-se a circa 70 milioni con un incrementodelle aperture di nuovi punti vendita.Un'ulteriore quota del 10% è stata sotto-scritta direttamente e attraverso un fondodi private equity da Simest, la finanziariaper l'internazionalizzazione controllatadal Ministero dello Sviluppo Economi-co. Il gruppo italiano ha dichiarato chel'operazione con Ayaydin, tra costi di ac-quisizione e altri impegni, ha un valore di60 milioni di euro. Nei termini dell'accor-do è inserito anche un piano di investi-menti quinquennale di 120 milioni di eu-ro. Ayaydin opera nello stesso segmentodi mercato di Miroglio e gestisce i marchiIpekyol, Twist e Machka sul mercatodomestico e su quelli emergenti, tra iquali spiccano Russia, Romania, Ucrai-na, Bulgaria, Kazakhstan e Moldavia."Questa joint venture rientra nelle nostrestrategie di sviluppo in aree del mondooggi in notevole crescita" ha commentatoGiuseppe Miroglio, chief executive delgruppo piemontese che nel 2007 ha pro-dotto un fatturato di 1,03 miliardi di euro.Ayaydin ha una rete distributiva di 90 ne-gozi e ha chiuso il 2007 con 45 milioni dieuro di ricavi.

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Portogallo: si rafforza l'industria calzaturiera

L'industria calzaturiera portoghese stariportando risultati in controtendenza ri-spetto all'andamento medio del settorein Europa. Nell'ultimo anno ha regi-strato una crescita in termini di volumidel 4,5 per un totale di 75 milioni dipaia. Nel 2007, il 90% della produzioneportoghese é stata esportata con unacrescita delle vendite all'estero del 2%.Ma anche le vendite sul mercato inter-no sono cresciute, grazie all'aumentodella domanda e i calzaturifici localihanno dimostrato una buona capacitàdi adattamento alla concorrenza delmade in China e del made in Vietnamoltre che di altri Paesi come India, Ma-laysia e Macau. Il Paese consolida co-sì la propria posizione di terzo esporta-tore europeo e settimo a livello interna-zionale. Il Portogallo è altresì l'unico Paese UEcon un saldo positivo. Nel 2007 la pro-duzione complessiva europea è statadi 573,3 milioni di paia. L'Italia ha so-stanzialmente mantenuto i livelli pro-duttivi (243 milioni di paia), registrandosolo una flessione modesta in terminipercentuali, pari allo 0,4%. Ma la Spa-gna, con 109 milioni di paia, ha ripor-tato una flessione del 7,5% e la Franciacon 36,7 milioni di paia è calata del 5%.Complessivamente l'Europa registrauna crescita del 7,7% delle esporta-zioni ma un aumento molto più accen-tuato (+15%) delle importazioni. In que-sto contesto l'associazione portoghesedegli industriali calzaturieri (APICCA-PS), in coordinamento con l'agenziagovernativa per l'internazionalizzazio-ne del sistema produttivo nazionale(AICEP), ha in programma per il 2008la realizzazione di un'importante cam-pagna promozionale nei mercati inter-nazionali, che coinvolgerà 140 impresee sarà diretta al raggiungimento di untriplice obiettivo: il consolidamento del-le esportazioni verso i mercati europei,l'espansione del made in Portugal neinuovi mercati a elevato potenziale dicrescita (in particolare Cina, Giapponee Russia) e il riposizionamento dellaproduzione nazionale verso segmentidi fascia più elevata.

AUTOMessico: Ford e GM accelerano gli investimenti

Meno Usa e più Messico nelle mondo del-l'auto americano: l'imperativo di abbassarei costi di produzione sta portando le caseautomobilistiche statunitensi a premerel'acceleratore sulla delocalizzazione. FordMotor Company ha annunciato un inve-stimento di 3 miliardi di dollari, destinatialla riconversione dell'impianto di Cuauti-tlán (Stato del Messico), dove sarà prodot-to il modello Fiesta per il Nordamerica apartire dal 2010, e alla costruzione di unanuova linea per la produzione di motoridiesel per camion medio-leggeri nello Sta-to di Chihuahua. L'investimento dovrebbeportare, entro il 2012, la produzione an-nuale della Ford México a 500mila vei-coli e 330 mila motori. Nel segmento vet-ture l'obiettivo Ford è di recuperare posi-zioni sul mercato USA con l'introduzione divetture compatte a basso costo e bassiconsumi. La stessa Ford sta anche finaliz-zando un accordo con la società tedescaGetrag per la costituzione di una joint ven-ture nel settore delle trasmissioni. Sorgeràa Irapuato (Stato di Guanajuato). General Motors Moraine, che ha recen-temente chiuso tre impianti a Ulsa(Ohio), Janesville (Wisconsin) e Ottawa(Canada) ha completato un ciclo di in-vestimenti per 1,36 miliardi di dollariin Messico che riguarda soprattuttol'ampliamento dello stabilimento di Ra-mos Arizpe localizzato nello Stato diCoahuila, nel nord del Paese. Producemotori e trasmissioni sia per il mercatolocale che per l'esportazione. L'amplia-mento ha generato quasi 900 nuovi postidi lavoro. Per contro, GM chiuderà la li-nea di produzione del modello Kodiak, uncamion di media portata che non rientranei segmenti di maggior successo delgruppo. La linea fa parte dell'impianto diToluca (Stato del Messico) che però nonsarà chiuso in quanto è previsto l'avvio dinuovi progetti in aggiunta alle produzioniesistenti. Generale Motors opera in Mes-sico dal 1935, occupa 13.500 dipenden-ti a cui si aggiungono 90.000 posti di la-voro indiretti. E' presente con quattro sitiproduttivi, una pista di collaudo, un cen-tro di ingegneria ed un centro di ricambi.

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Slovacchia: l’export auto sale del 34% nel 2007

Nel 2007, le esportazioni di autovettu-re della Repubblica slovacca hanno re-gistrato una crescita pari al 34% su ba-se annua per un totale di 8,42 miliardidi euro (255 miliardi di corone) co-prendo una quota pari al 24,2% delleesportazioni totali. La crescita è impu-tabile all'avvio della produzione dellefabbriche di PSA Peugeot-Citroen eKia Motors e all'ammodernamentodell'impianto della Volkswagen. Nel2007 sono state prodotte oltre 571milaauto (circa il doppio rispetto al 2006).Con 105,7 unità per 1000 abitanti laSlovacchia figura al primo posto nelmondo per la produzione pro-capite diauto. Secondo le ultime stime elabora-te dall'OCSE nel 2008 e 2009 il tassodi crescita del PIL dovrebbe risultarepari rispettivamente al 7,3% e 6,1% el'inflazione al 4% e 3,6%. Nel 2007 lacrescita è stata del 10,3%.

ELETTROMECCANICA

Turchia: Sanko propone joint venture alla Riello

Abdulkadir Konukoglu, Presidente diSanko Holding in Turchia, in una se-rie di interviste rilasciate alla stampalocale ha dichiarato di puntare allarealizzazione di una joint venture conil gruppo Riello per la produzione nelPaese di bruciatori e apparecchi dicondizionamento. Ettore Riello Presidente e Ammini-stratore delegato del gruppo italianocommenta: "Abbiamo siglato un accor-do commerciale con Sanko Holding.La partnership è operativa da un paiodi mesi, siamo molto contenti, le cosestanno andando molto bene tanto chein prospettiva c'è la possibilità di valu-tare qualcosa di più anche nel settoredella produzione. Al momento, però,non c'è nulla di definito".

In base all'accordo siglato con Sanko,il gruppo veronese ha delegato alla so-cietà turca la gestione di tutta la gam-ma dei prodotti e del marchio in Tur-chia. "E' un'operazione", spiega il Pre-sidente, "coerente con la nostra strate-gia di presidiare i mercati attraversoaccordi solidi e duraturi con partner lo-cali. E' infatti necessario fornire nonsolo i prodotti ma anche servizi ade-guati e per questo bisogna avere unarete sul territorio".

TURISMO

Marocco: Tui acquisisce compagnia aerea low cost

Il gruppo turistico tedesco Tui ha ac-quisito l'intero pacchetto azionario diJet4You, la prima compagnia aereamarocchina low-cost. Jet4You disponedi cinque aerei e impiega circa 200 di-pendenti. Il fatturato registrato nel2007 è stato pari a 51 milioni di euro ele previsioni annunciano un incremen-to che lo porterà a toccare quota 85milioni entro la fine del 2008. Tui con-trolla una flotta aerea di circa centovelivoli, 10 navi da crociera, 79 tour-operators e la quarta società marittimaportacontainer del mondo. Il gruppo tedesco, che già deteneva il40% di Jet4Yo, ha rilevato le quote inpossesso degli altri tre soci, gli im-prenditori alberghieri Guy Marrache eAhmed Ben Abbot Taarji (20%), Inve-stima, filiale della Società GeneraleMarocco (20%) e Attijari Capital Ri-sk, filiale marocchina dell'AttijariwafaBank (20%). Il traffico aereo in Ma-rocco ha registrato, nel 2007 un au-mento del 17%. Il Ministro ha sottoli-neato come l'incremento del settoresia trainato, in particolare, dalla cresci-ta delle low-cost, alle quali va ricondot-to oltre il 90% dei 142 nuovi collega-menti aperti nel 2007.

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Turchia: Turkish Airlines cresce nel low-cost

La compagnia low-cost AnadoluJet, delgruppo THY (Turkish Airlines) le cui at-tività sono iniziate lo scorso aprile con304 voli settimanali, ha recentemente de-ciso di incrementare la frequenza a 370voli verso 20 città del Paese. Secondo al-cune stime aziendali, nel primo anno diattività dovrebbe essere raggiunto un to-tale di 2 milioni di passeggeri.

Turchia: in forte crescitail numero dei visitatori

E' boom turistico in Turchia: secondoi dati dell'Ufficio Statistico (TUIK), neiprimi cinque mesi dell'anno in corso so-no stati 7.381.032 i turisti provenientidall'estero, con un aumento del 15,2%rispetto allo stesso periodo del 2007.Nel solo mese di maggio l'incremento èstato pari al 20,2% rispetto allo stessomese dell'anno precedente, per un to-tale di 2.748.564 visitatori. Sempre osservando i dati relativi ai pri-mi cinque mesi del 2008, il 54% dell'af-flusso proviene da Paesi dell'OCSE,mentre il 30% dall'Est Europa. I turistipiù affezionati alla Turchia risultano es-sere i tedeschi, i russi, gli inglesi, gliolandesi, i bulgari, gli iraniani, gli ucrai-ni, i francesi, gli americani ed i georgia-ni. La città più visitata è risultata anco-ra una volta Istanbul (2,6 milioni di visi-tatori il 35% del totale), seguita da An-talya, sulla costa del Mar Mediterraneo,ed Edirne (regione della Tracia al con-fine con Bulgaria e Grecia).

Austria: introiti record per la stagione invernale

L'industria turistica austriaca chiude lastagione invernale 2007-2008 (novem-bre - aprile) con un fatturato in cre-scita del 10,1% rispetto alla stagio-ne precedente. Gli introiti ammontanoa 12,5 miliardi di euro. In aumento è ri-sultato anche il numero di pernotta-menti (+3,9%) per una cifra complessi-va di 63,3 milioni.

METALLURGIA

Gabon: produzione record di manganese per Eramet

La compagnia mineraria dell'Ogooue(Comilog), controllata dal gruppofrancese Eramet, ha registrato nel2007 una cifra d'affari in rialzo del40%, per un totale di circa 350 milionidi euro. La produzione di diossido dimanganese ammonta a 3,3 milioni ditonnellate, il 10% in più rispetto al2006. Nel 2008 è prevista l'estrazio-ne di 3,5 tonnellate, sino a raggiunge-re l'obiettivo di 4 milioni di tonnellatenel 2009. Nel primo trimestre la pro-duzione è cresciuta del 10,7% per untotale di oltre 846mila tonnellate. Oraè in progetto anche una nuova fabbri-ca per produrre silicato di manganesee manganese metallico. Resta però da risolvere un problemadi approvvigionamento di energia, co-me segnalato recentemente dal pre-sidente della società elettrica gabo-nese SEEG (Société d'énergie etd'eau du Gabon). Comilog si collocaal secondo posto nella graduatoriamondiale dei produttori di ossido dimanganese. Le riserve minerarie, lo-calizzate nella regione di Moanda,ammontano a circa 200 milioni di ton-nellate. Il tenore del minerale è parial 50 per cento.

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Turchia Pera Palace

FINANZA

Qatar: piattaforma NYSE Euronextper la Borsa di Doha

Entro breve il Doha Securities Market(DSM), la Borsa Valori del Qatar, adot-terà la stessa piattaforma tecnologicaintegrata di NYSE Euronext. Il cam-biamento fa parte dell'operazione con-clusa a fine giugno con cui Qatar In-vestment Authority (QIA) ha ceduto aNYSE Euronext il 25% del DSM perun ammontare pari a 260 milioni di dol-lari Usa. E' previsto inoltre che, entrotre anni, QIA lanci un'offerta pubblicadi vendita di un'ulteriore quota del pac-chetto di azioni del DSM in suo pos-sesso, pur conservando la maggioran-za assoluta. L'alleanza con NYSE Eu-ronext a cui spetterà la nomina di tredegli undici membri del board di DSMpunta a rafforzare ulteriormente il pre-stigio della piazza finanziaria di Doha(Qatar Financial Centre) che sui mer-cati mediorientali si trova in competi-zione con Bahrein, Abu Dhabi, Kuwaite, soprattutto, Dubai.

Pakistan: Artigiancassa apre linea di credito per PMI

Artigiancassa (gruppo BNP Paribas)ha siglato in giugno una convenzionecon la SME Bank, un'istituzione par-tecipata in maggioranza dallo Statopakistano, specializzata nell'erogazio-ne di credito alle piccole e medie im-prese del Paese. L'accordo prevedel'apertura, da parte della Banca italia-na, di una linea di credito di7.750.000 euro. I criteri e le procedure di selezione deibeneficiari dei prestiti saranno stabilitida una nuova entità, la InvestmentPromotion Unit (IPU), appositamente

creata dall'Unido (Nazioni Unite) edalla Small and Medium EnterpriseAuthority (SMEDA) pakistana. Avràsede a Lahore e potrà avvalersi di unapporto finanziario a fondo perduto(dono) di 1,4 milioni di euro erogatodalla Direzione Generale per la Coo-perazione allo Sviluppo del Ministe-ro degli Esteri italiano per la forma-zione delle risorse umane e l'assi-stenza tecnica. L'intera operazione rientra infatti nelleiniziative bilaterali messe a punto treanni fa dal Governo italiano e da quel-lo pakistano. Alla sigla della conven-zione hanno partecipato il Sottosegre-tario di Stato all'Economia e alle Fi-nanze, Giuseppe Vegas e il ministrodelle Finanze pakistano, Naveed Qa-mar. I criteri di impiego prevedonouna focalizzazione su settori con fortipotenzialità di crescita dove l'Italiapossiede tecnologie competitive:estrazione di marmo e pietre preziose,trasformazione agroalimentare (in par-ticolare la nascente produzione di oliod'oliva), filiera del cuoio e settore dellapurificazione dell'acqua.

Abu Dhabi: fondo sovranopunta su prodotti ETF

Abu Dhabi Investment Authority,principale fondo sovrano del mondocon oltre 800 miliardi di dollari Usa diasset, ha ufficializzato nei giorni scorsil'intenzione di ristrutturare il proprioportafoglio aumentando la quota diprodotti ETF (basati su indici) rispettoai fondi hedge.Attualmente la quota dei investimentidel fondo sovrano di Abu Dhabi in in-vestimenti alternativi sui mercati emer-genti, fondi di private equity e hedgefunds copre il 34 per cento del totale.

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AUSTRIANuove acquisizioni a Est

Continua a rafforzarsi la presenza delleimprese austriache a Est. In Ungheria ilgruppo Strabag (costruzioni) ha presopieno controllo della società unghereseAKA, di cui già deteneva il 25%. Il princi-pale asset di AKA è la concessione, finoal 2013, dell'Autostrada M5 (da Budapestal valico di Rsozke al confine con la Ser-bia a Roszke). La catena di supermercatiSpar ha annunciato invece l'acquisizionedella ungherese Plus, precedentementedi proprietà del gruppo tedesco Tengel-mann. Con 1,1 miliardi di euro di fattura-to e 204 filiali, Spar è al momento la se-conda catena più importante di super-mercati in Ungheria. Il settore della gran-de distribuzione peraltro, nei Paesi dellaNuova Europa continua a registrare tassidi crescita a due cifre. Il fatturato lordo diRewe Austria che controlla le reti Billa,Merkur, Bipa e Penny ad esempio, haregistrato nel 2007 una crescita da 5,58miliardi di euro a 9,64 miliardi di euro. Lasocietà controlla le attività Rewe sul mer-cato austriaco ma anche in Bulgaria,Croazia, Repubblica Ceca, Romania,Russia, Slovacchia e Ucraina dove la cre-scita media del fatturato è stata del 24%.In Bulgaria prosegue l'inarrestabile avan-zata ad est di Wienerberger (laterizi) cheha annunciato un investimento di 25 mi-lioni di euro per la realizzazione di unnuovo stabilimento a Lukovit. Non solo,ma ha annunciato inoltre di essere alla ri-cerca di un nuovo sito sul Mar Nero in cuirealizzare un'altra fabbrica. Scambio diasset invece in Romania tra Vienna In-surance Group (VIG) che ha ceduto lasua compartecipata romena Unita alla

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società austriaca Uniqa, che riesce in talmodo a rafforzare la propria presenza inquel Paese. Confermato infine in modo uf-ficiale il progetto di Voest Alpine di creareun grande polo siderurgico in Turchia conun investimento di 5 miliardi di euro. Lasocietà austriaca ha dichiarato che la de-cisione finale verrà presa entro la fine del-l'anno.

ALBANIA

Ok da Tirana per sei parchi industriali

Il primo ministro albanese Berisha haannunciato la prossima realizzazione nelPaese di 6 nuovi parchi industriali nellelocalità di Shengijn, Koplik, Spitalle (Du-razzo), Scutari, Elbasan e Valona. La de-cisione adottata dal Consiglio dei Ministriprevede che i parchi siano gestiti da im-prese private e che il ministero dell'Eco-nomia, del Commercio e dell'Energia as-suma il ruolo di Autorità contraente. L'Associazione Imprenditori ItalianiOperanti in Albania (AIIOA) é il sog-getto promotore del progetto relativoallo sviluppo del distretto industriale diKoplik. Informazioni dettagliate sull'ini-ziativa sono disponibili online sul sitohttp://www.aiioa.com/Koplik%20guida.htmSecondo quanto riferito dalla stessa AIIOAla relativa procedura di gara dovrebbe es-sere lanciata nel giro un mese.

Elbasan Operai di una fonderia negli anni ’90

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COSTA D’AVORIO

Banca Mondiale approva un finanziamento di 127 mln Usd

La Banca Mondiale si appresta a con-cedere alla Costa d'Avorio un dono di127 milioni di dollari USA che permet-tera' di finanziare un progetto di infra-strutture di urgenza (94 milioni di dolla-ri), un progetto di 'governance' e di svi-luppo istituzionale (13 milioni di dollari)e un progetto multisettoriale di lottacontro l'HIV/AIDS (20 milioni di dollari).

BULGARIA

BERS approva nuovo programma strategico

Il Consiglio di Amministrazione dellaBanca Europea per la Ricostruzionee lo Sviluppo (BERS) ha approvato lanuova strategia Paese per la Bulgaria.Il documento mette in risalto i positivirisultati ottenuti grazie a un quadromacroeconomico stabile, sostenuto dauna politica fiscale prudente, che haconsentito una crescita del PIL intornoal 6% nel 2005, 2006 e 2007. Identifica preoccupazione il deficit del-le partite correnti che é passato dal 6%del PIL nel 2004 al 21% circa nel 2007.La Banca rileva peraltro come il flussodegli investimenti esteri abbia consen-tito fin qui di compensare il deficit. Maavverte che il dato può tradursi inun'area di vulnerabilità, specie nell'at-tuale fase di incertezza dell'economia

internazionale. A fronte della crescenteconcorrenza dei Paesi emergenti asia-tici, la chiave di successo è rappresen-tata da un aumento della produttività,attraverso ulteriori interventi strutturalimirati ad aumentare efficienza e tra-sparenza del settore pubblico, ridurre icosti amministrativi per le imprese, mi-tigare le rigidità del mercato del lavoro.Al dicembre 2007, BERS ha impegna-to in Bulgaria 1,5 miliardi di euro in 118progetti, per il 31% nell'industria, il21% nell'energia, il 37% nelle istituzio-ni finanziarie e l'11% nelle infrastruttu-re. Le iniziative in fase di preparazionea fine 2007 ammontavano ad oltre 332milioni di euro.Per il prossimo triennio, la strategiaPaese della banca individua tre obiet-tivi prioritari:1. promuovere la competitività delleimprese locali, diversificando l'offertadi prodotti finanziari di supporto, facili-tando l'impiego dei fondi UE post ac-cessione, stimolando l'espansione re-gionale e gli investimenti, sia locali cheesteri;2. favorire l'intervento del capitaleprivato nel settore delle infrastrutture,attraverso formule di PPP (partenaria-to pubblico-privato), sia a livello muni-cipale che nazionale, per la gestionedei rifiuti, i servizi idrici ed i trasporti(incluso lo sviluppo dei corridoi di tran-sito Trans-Europei);3. sostenere gli investimenti pubbli-ci e privati nella generazione, tra-smissione e distribuzione di ener-gia, nonchè nelle nuove tecnologie,incoraggiando il risparmio energetico ela riforma del quadro regolatore, in unaprospettiva di apertura al mercato re-gionale.

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Varna, Bulgaria Il porto

MOLDAVIA

Fiba Group (Turchia) costruiràun centro commerciale a Chisinau

Fiba Group, holding turca che fa capoal finanziere Hüsnü Özyegin, attual-mente considerato l'uomo più riccodella Turchia con un patrimonio perso-nale di 3,5 miliardi di dollari, ha an-nunciato la realizzazione di un grandecentro commerciale (72mila m2) chesorgerà a due chilometri dal centro diChisinau. Veicolo dell'operazione èuna società di diritto moldavo (Lemisrl) controllata a sua volta per il 50%da una finanziaria olandese (Colon-nafin) che fa capo direttamente aÖzyegin e per la quota restante da unaconsociata di Fiba (Summa AS). L'in-vestimento previsto ammonta a 86,7milioni di dollari . L'operazione sarà fi-nanziata con un prestito sindacato acui partecipa anche la Banca Europeaper la Ricostruzione e lo Sviluppocon 44,6 milioni di euro. Fiba è attual-mente uno dei principali operatori im-mobiliari sul mercato della vicina Ro-mania, dove opera nel segmento com-merciale (Bucuresti Mall, Romania'sfirst mall, Plaza Romania) in quello de-gli uffici (Anchor Plaza) e in quello re-sidenziale (InCity Residences).

ASIA CENTRALE

Bers finanzia il microcredito

La Banca Europea per la Ricostru-zione e lo Sviluppo (BERS) premel'acceleratore sul microcredito comestrumento di rilancio e diversificazio-ne delle economie delle Repubblichedell'Asia Centrale e del Caucaso e piùin generale nell'Europa dell'Est. Ingiugno ha promosso e sottoscrittodue prestiti sindacati, per un totale fi-no a 60 milioni di USD, alla Microfi-nance Bank of Azerbaijan. Obiettivo:promuovere il credito alle micro e pic-cole imprese. La MFBA é la dodicesi-ma banca del Paese per asset ed èl'unica specializzata nel microcredito.In Kazakhistan ha deliberato un pre-stito aperto per un ammontare fino a50 milioni di USD a favore di BankCenter Credit (BCC), per la promo-zione del credito alle micro, piccole emedie imprese, in particolare al difuori di Almaty e Astana. BCC è unabanca di medie dimensioni (la sestanel Paese), con un'estesa rete di filia-li e una speciale vocazione a favoredelle PMI. Sempre in Kazakhstan haapprovato un prestito fino a 60 milionidi USD a favore di Bank Caspian unadelle prime dieci banche del Paese,con obiettivi analoghi. In Russia hadeliberato due prestiti fino a circa 1miliardo di rubli (intorno a 27 milioni dieuro) a favore Sovcombank. Si trattadi una banca privata di medie dimen-sioni, con sede a Kostroma e una pre-senza radicata in Russia centrale,Urali, Siberia, Estremo Oriente. Piùcontenuto (fino a 10 milioni di USD)l'importo deliberato a favore dellaCredit Bank of Moscow (CBM), unabanca di medie dimensioni (60esimanel paese per asset), con sede a Mo-sca e presenza nel Distretto FederaleCentrale.

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Moldavia Un palazzo e una chiesa Ortodossa in una strada della capitale Chisinau

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MESSICO

Paese più competitivo grazie al caro petrolio

Secondo uno studio realizzato dagli eco-nomisti canadesi Jeff Rubin e BenjaminTal, della banca canadese CIBC WorldMarkets, l'aumento dei prezzi del petrolioè destinato a provocare una dislocazionenei vantaggi competitivi dei Paesi che pro-ducono per il mercato statunitense. In par-ticolare assumerà un maggiore rilievo la vi-cinanza ai mercati e il contenimento deicosti di trasporto con un rilancio dei rap-porti economici a livello regionale. Secon-do CIBC, infatti, per ogni dollaro d'aumen-to del prezzo del barile di petrolio si verifi-ca un aumento dell'1% nel costo del tra-sporto. Nel 2000, secondo le elaborazionidella CIBC, con il petrolio a 20 dollari al ba-rile, il costo del trasporto equivaleva a unatariffa doganale del 3%, mentre attualmen-te è salita al 9%. Quando si giungerà ai200 dollari al barile, i costi di trasporto sa-ranno equivalenti alle tariffe doganali esi-stenti negli anni Sessanta, prima delRound del GATT (General Agreement onTariff and Trade). A supporto della loro te-si i due economisti ricordano che tra il1960 e il 1973 le esportazioni delle mercihanno registrato una crescita di oltre il50%. Ma tra il 1973 e i primi anni Ottanta -quando gli shock petroliferi fecero aumen-tare vertiginosamente il prezzo del greggio- nonostante i tassi di crescita del PIL, ilcommercio mondiale smise di aumentaree assunse una connotazione più regionale.Ad esempio la parte delle importazioni nonpetrolifere degli Stati Uniti provenienti dal-l'Europa e dall'Asia diminuí del 6%, mentreaumentarono in proporzione le importazio-ni dai Carabi e dall'America Latina. In questo contesto dovrebbero avvantag-giarsi soprattutto Paesi come il Messico,che è attualmente oggetto di rivalutazioneanche da parte di altri centri di analisi eco-nomica. Uno studio realizzato dalla filialelondinese della Società di consulenza Sal-les Sainz Grant Thornton International,indica il Messico come la quarta economiaemergente dopo Cina, India e Russia. Asuavolta la società di consulenza Accenture,colloca il Paese tra le sei principali econo-mie emergenti, insieme ai BRIC (Brasile,Russia, India e Cina) ed alla Corea del Sud.Il potenziale del Messico si riscontra, in par-ticolare, nelle sue qualità di business loca-

tion. Secondo JP MorganChase è partico-larmente interessante come 'business loca-tion' per il mercato nordamericano graziealla stabilità macroeconomica acquisita ne-gli ultimi 8 anni, a cui si aggiunge una rete diaccordi commerciali con ben 43 Paesi. Ciòha prodotto una crescita significativa delleesportazioni nel settore manifatturiero e del-l'industria di assemblaggio.

BRASILE

Crescita record nel primo trimestre 2008

Il Brasile ha registrato nel primo trimestredi quest'anno una crescita del 5,8% subase annua, la più alta degli ultimi dodicianni. L'aumento è stato determinato da unforte incremento della domanda interna,dall'aumento dei lavoratori con regolarecontratto di lavoro e quindi da una maggio-re massa salariale nel sistema economicoe dalla disponibilità di credito a tassi parti-colarmente favorevoli. L'industria ha bene-ficiato di questa situazione registrando unincremento nei primi tre mesi dell'anno del6,9% rispetto allo stesso periodo delloscorso anno. Il progresso generale delPaese aveva peraltro ottenuto un impor-tante riconoscimento negli scorsi mesi gra-zie all'innalzamento del rating creditizio daparte di Standard and Poor's e Fitch. Lacrescita della domanda interna cominciatuttavia a creare qualche preoccupazionenelle autorità monetarie per il pericolo disurriscaldamento dell'economia. Gli ultimidati disponibili proiettano l'aumento deiprezzi al consumo su base annua al +6%contro l'obiettivo del governo che era, a ini-zio anno, del 4,5%. Per contrastare il feno-meno, la Banca Centrale ha deciso di in-terrompere la discesa del tasso di scontoiniziata nel maggio 2005 con due succes-sivi rialzi, portandolo all'attuale 12,25%,con conseguente rafforzamento del realnei confronti del dollaro statunitense e del-l'euro. Il dato si traduce in un freno all'au-mento delle esportazioni brasiliane (+2,1%) a fronte di un forte incremento per-centuale delle importazioni (+18,9%).

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SIRIA

Il Governo istituisce l'Agricultural Support Fund

Il Governo di Damasco ha deciso di isti-tuire un Agricoltural Support Fund,che sostituirà gradualmente ogni formadi sostegno pubblico al settore agricolo. IlConsiglio di Amministrazione sarà costi-tuito dai rappresentanti di diversi ministe-ri, delle Unioni dei Coltivatori e dell'A-gricultural Cooperative Bank. Il fondodovrà individuare correttivi adeguati percompensare l'aumento, sul mercato in-terno, del prezzo dei vari prodotti agricolistrategici (grano, orzo, cotone) derivantidalla crescita del costo dei fertilizzanti esoprattutto dei carburanti.Secondo quanto annunciato dal ministrodell'Agricoltura, Adel Safar, il budget ini-ziale ammonterebbe a 100 miliardi di liresiriane (2,17 miliardi di dollari). Un primoprovvedimento annunciato è la correspon-sione agli agricoltori di una somma pari acirca 40 euro per ogni 1000 m2 di terrenocoltivato. Il fondo dovrebbe essere finan-ziato in buona parte con le risorse rispar-miate dall'avviata riduzione dei sussidi sulprezzo del gasolio. Il Paese importa ognianno oltre 4 milioni di tonnellate di gasolioa un prezzo (circa 1 dollaro al litro) larga-mente superiore rispetto a quello del mer-cato interno. In maggio il Governo ha ef-fettuato un primo taglio e i prezzi presso idistributori e rivenditori sono triplicati, pas-sando da 15 a 54 cents al litro.

MAROCCO

Crescita prevista superiore al 6 per cento

Il Marocco prevede per il 2009 un tas-so di crescita del 6,8% contro il 6,1%di quest'anno, secondo quanto riferitodal ministro dell'Economia, Salaheddi-ne Mezouar. L'economia marocchinadovrebbe mantenere un tasso di infla-zione del 3%, mentre il deficit di bilan-cio dovrebbe collocarsi ugualmente in-torno al 3%. La legge finanziaria del2009 sarà elaborata sulla base delprezzo del petrolio di 120 dollari al ba-rile, contro i 75 dollari di quest'anno,ha aggiunto Mezouar. I principali indi-catori economici, ha spiegato, hannoconosciuto un 'evoluzione positiva nelcorso dei primi mesi del 2008, nono-stante una produzione cerealicola me-dia e una congiuntura economica inter-nazionale difficile. L'economia ma-rocchina secondo il Ministro rimane'solida' nel 2008, grazie alle perfor-mance dei settori non agricoli, come ilturismo, le costruzioni, i lavori pubblicie le industrie di trasformazione. Traqueste il nuovo polo produttivo delgruppo Renault e l'ampliamento delleattività locali di trasformazione dei fo-sfati in partnership con gruppi esteri.

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Marocco La cisterna portoghese di El-Jadida

DANIMARCA

Rasmussen taglia i sussidi per aumentare la forza lavoro

La crescita economica rallenta e il gover-no Rasmussen annuncia l'avvio di unpiano di contenimento della spesa pub-blica con particolare riguardo al welfare.L'obiettivo è duplice: ridurre gli esborsiper inattività e pensioni e aumentare laforza lavoro disponibile. In Danimarca ladisoccupazione negli ultimi tre anni èscesa dal 6,1% nel 2004 a circa il 2,9%ma nel 2008 si prevede che possa ri-salire su livelli attorno al 4%. I provvedimenti annunciati prevedonouna riduzione del cosiddetto periodo dicopertura parziale dei lavoratori part-ti-me, da 52 a 30 settimane. E' inoltre allostudio la riduzione della durata dei sussi-di alla disoccupazione che dovrebbe pas-sare dagli attuali 4 anni (in precedenza sitrattava di 9 anni) a 30 mesi. L'obiettivo èdi anticipare il ritorno al lavoro di personein grado di farlo. Attualmente invece, irientri tendono a concentrarsi alla fine delquarto anno. Si calcola che queste mi-sure dovrebbero ridurre la disoccupazio-ne strutturale di circa 15-20.000 persone.Al contempo è stato riaperto un pro-gramma per l'avvio al lavoro di ap-prendisti in età adulta, in base al qualesi prevede l'ammissione di circa 1.500persone nel 2008. Si sta valutando ancheun piano di abbattimento delle assenzeper malattia che attualmente comportanoun costo sociale stimato in quasi 5 miliar-di di euro l'anno. Al fine di favorire il mas-simo impiego delle risorse umane si pre-vede una graduale introduzione di prov-vedimenti volti a posticipare l'età pen-sionabile a 66 anni, entro il 2023, e a 67anni a partire dal 2025.

Infine, dal 2023 la pensione anticipata nonscatterà più all'età di 60 anni, bensì a 63 an-ni. Un ulteriore obiettivo riguarda l'aumentodel tasso di occupazione dei lavoratori stra-nieri. Si calcola che il numero complessivodi permessi di lavoro, concessi a cittadinieuropei, sia attualmente pari a 13mila, aiquali bisogna aggiungere circa 20mila lavo-ratori pendolari tedeschi e svedesi.

ALGERIA

Boom dell'export italiano nel I trimestre 2008 (+54,55%)

Sono circa novanta le imprese italianeche hanno partecipato allo Stand Italia(3mila m2) organizzato in occasionedella quarantunesima edizione dellaFiera internazionale di Algeri. Lametà di queste era presente per la pri-ma volta. Nel primo trimestre del 2008le esportazioni italiane in Algeria, paria 765 milioni di dollari Usa, sono cre-sciute del 54,55% rispetto all'analogoperiodo 2007. Tra i fornitori esteri delPaese, l'Italia si colloca al secondoposto dopo la Francia. Il compartotrainante del made in Italy in Algeria èquello dei beni strumentali, seguito dalsettore delle macchine impiegate nellecostruzioni, nei lavori pubblici e nellafabbricazione di laterizi. Hanno inoltrepartecipato alla fiera anche operatoriitaliani del settore agricolo, agro-indu-striale, idrico, meccanico, delle mate-rie plastiche e di prodotti e servizi vari.

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Copenhagen Il canale a Nyhaven al crepuscolo

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con un livello della disoccupazione ma-schile pari al 5,9% contro il 6,7% diquella femminile. La partecipazione allaforza lavoro rimane, inoltre, particolar-mente debole in alcuni determinati set-tori della popolazione, quali quelli delledonne arabe e degli ebrei ultraortodos-si. Il tasso di disoccupazione varia, infi-ne, molto da città a città. A Tel Aviv siattesta sul 4,8%, a Haifa sul 6,4%, aGerusalemme sul 7,5% e infine, nellaregione della Galilea, all'8,3%. In que-sto contesto la Banca Centrale haelevato il tasso di interesse di riferi-mento di 0,25, punti portandolo al 3,5%fornendo un segnale di attenzione alpossibile surriscaldamento dei prezzi.Si tratta di un rialzo peraltro inferiore aquello che molti analisti economici pre-vedevano, in considerazione del livelloraggiunto dall'inflazione che in aprileera assestato su un valore annualizza-to del 4,7% . Questo indica anche lapreoccupazione di non voler provocareun eccessivo freno alla crescita che co-munque è prevista in rallentamentonella seconda metà dell'anno. Sempresul fronte monetario è da segnalarel'accettazione dello shekel israelianonel sistema di regolamento multivaluta-rio Continuous Linked Settlement(CLS) che consente il regolamento del-le transazioni attraverso un meccani-smo payment versus payment. Il siste-ma regolava, finora, operazioni in euro,in dollari statunitensi, australiani, ca-nadesi , singaporeani, neozelandesi edi Hong Kong, yen, sterlina, franchisvizzeri, e corone danesi, norvegesi esvedesi.

ISRAELE

Il Pil cresce del 5,4 per cento nei primi quattro mesi del 2008

Secondo i dati forniti dall'Ufficio Cen-trale di Statistica israeliano, il pro-dotto interno lordo é cresciuto del 5,4%nei primi tre mesi dell'anno. La produ-zione industriale é salita del 6,1% no-nostante le preoccupazioni ripetuta-mente manifestate dai rappresentantidella locale Confindustria in merito alcontinuo rafforzamento della monetaisraeliana rispetto alle principali valuteinternazionali. L'esportazione di beni eservizi é cresciuta del 12,6%. Partico-larmente rilevante (+ 33,7%) la cresci-ta delle esportazioni di prodotti softwa-re ed informatici. Più contenuto l'incre-mento delle esportazioni industriali (+6,2%) mentre sono fortemente diminui-te le esportazioni di prodotti agricoli. Inforte ripresa anche il numero dei turi-sti in arrivo (43% su base annua). Neiprimi quattro mesi dell'anno sono arri-vati in Israele 936mila turisti. Sul fronte della domanda, l'UfficioCentrale di Statistica ha altresì ri-scontrato un aumento del 6,2% nellaspesa per consumi e del 9,6% di quel-la per investimenti. Cresciute anche leimportazioni di beni e servizi, rispetti-vamente del 18,7% e del 6,8% rispettoal trimestre precedente. Nel primo tri-mestre del 2008 è sceso ulteriormenteil tasso medio di disoccupazione israe-liano che ha raggiunto il livello più bas-so degli ultimi 13 anni attestandosi sul6,3% contro il 6,7% del 2007. Secondoquanto pubblicato dall'Ufficio Centraledi Statistica, il numero dei disoccupatié stato mediamente di 184.600 unità

Questa Newsletter, pubblicata a cadenza quindicinale, è realizzata da Il Sole 24 Ore Radiocor in collaborazione con l’Ufficio Sostegno Impresedella Direzione Generale per la Cooperazione Economica della Farnesina: [email protected] www.esteri.it/MAE/IT/Ministero/Servizi/Imprese

Direttore Responsabile:Fabio TamburiniProprietario ed Editore:Il Sole 24 ORE S.p.A. Radiocor Agenzia d’informazione Redazione:Via Monte Rosa, 91 20149 Milano Tel: 02.30221 - Fax: 02.3022.481

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TURCHIA

Erdogan rilancia l'Anatolia Sudorientale

Il primo Ministro Erdogan, ha lanciatoufficialmente nella città di Dyarbakir ilnuovo piano di azione quadriennale(2008 - 2012) per aprire una nuova fa-se del progetto GAP (Progetto AnatoliaSud Orientale), avviato nel 1977 con lacostruzione dell'impianto conosciutocome Diga di Ataturk, per lo sfrutta-mento a fini idroelettrici delle acque delTigri e dell'Eufrate e successivamenteampliato con l'introduzione di attivitàlegate allo sviluppo integrato della re-gione del sud est anatolico. I nuovi in-vestimenti previsti, articolati in un'ot-tantina di progetti, ammontano a 14miliardi di euro, di cui poco meno del-la metà (6,3 miliardi) con fondi pubbli-ci. Il resto sarà finanziato con i proven-ti delle prossime privatizzazioni (500milioni), con il supporto del Fondo as-sicurativo per la disoccupazione (4,2miliardi) e il coinvolgimento del settoreprivato (3 miliardi). Quattro le aree di intervento: svilup-po economico (700 milioni di euro),sviluppo sociale (2,7 miliardi), infra-strutture (10,5 miliardi), sostegno alleistituzioni locali (100 milioni). Informa-zioni più dettagliate si possono trovaresul sito dell'Autorità di gestione delprogetto.http://www.gap.gov.tr/gap_eng.php?sayfa=English/bilgisr.html

EMIRATI ARABI UNITI

Italia al settimo posto tra i Paesi fornitori

Sono più di 150 le imprese italiane chehanno partecipato alla prima edizionedell'Italian Business Day, evento didiplomazia economica organizzato dal-l'Ambasciata d'Italia congiuntamente aitre organismi associativi di imprese ita-liane operanti negli Emirati di Abu Dha-bi (Italian Business Group Abu Dha-bi), Dubai (Italian Business CouncilDubai & Northern Emirates) eSharjah (Italian Industry & Commer-ce Office).Nel 2007, per il secondo anno conse-cutivo, gli EAU sono stati la prima de-stinazione dell'export italiano in MedioOriente e Nord Africa. Le nostre espor-tazioni hanno raggiunto un valore di4.442,9 milioni di euro, con un aumen-to del 34,2% rispetto al 2006. Secondogli ultimi dati del ministero dell'Econo-mia emiratino, nel primo trimestre del2008 l'Italia si è collocata, tra i Paesifornitori degli EAU, al settimo posto inassoluto con una quota sull'import to-tale pari al 4,7% e al terzo posto tra iPaesi dell'Unione Europea dopo laGermania (7,6%) e il Regno Unito(5%). Nell'Emirato di Abu Dhabi l'Italiasi è attestata al quinto posto tra i Pae-si fornitori, con una quota dell'8,7%delle importazioni dietro Arabia Saudi-ta, Germania, USA e Giappone. Lecommesse acquisite negli Emirati Ara-bi Uniti, dal settembre 2006 ad oggi,sono state pari a 6 miliardi e 468 milio-ni di dollari Usa, superando il valore (4miliardi e 990 milioni di dollari USA)degli otto anni precedenti.All'Italian Business Day era presente ilministro federale del Commercio Este-ro, sceicco Lubna Al Massimi. Nell'oc-casione è stato inoltre lanciato il primonumero della newsletter in ingleseEmirates Italian Business destinataalla business community locale. Lanewsletter è pubblicata anche sul sitoweb dell'Ambasciata italiana.

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Turchia

BANGLADESH

L'economia è in netta ripresa,superata la fase critica

L'economia del Bangladesh, secondoun recente rapporto dell'Asian Deve-lopment Bank (ADB), sembra aver su-perato la fase critica dovuta all'incer-tezza politica derivante dallo stato diemergenza proclamato all'inizio del2007 e da una serie di successive ca-lamità naturali: inondazioni a luglio edagosto, ciclone Sidr a novembre. ADBprevede una crescita del PIL pari al 6%per il 2008.Le perdite del raccolto invernale sem-brano largamente compensate dal rac-colto di riso di aprile e maggio che po-trebbe superare i 16,5 milioni di tonnel-late con un aumento superiore al 10%sull'anno precedente. Il settore agrico-lo incide per circa il 20% del PIL, maimpiega più del 52% della popolazioneattiva, quindi la sua crescita é di pri-maria importanza per l'intero ciclo eco-nomico. Nell'industria, il volume delleesportazioni nel terzo quadrimestredelle aziende medio-grandi ha regi-strato un aumento del 16,7%. Si é mantenuta costante la crescita nelsettore dei servizi, trainata dalle tele-comunicazioni, ma con buoni risultatianche nel settore dei porti e trasporti.Secondo ADB i buoni risultati raggiun-ti sono attribuibili almeno parzialmentealle tempestive azioni intraprese dalGoverno per il rilancio dell'agricolturadopo il ciclone e alle misure varate perridare fiducia all'imprenditoria locale.

KYRGIZISTAN

Chudinov avvia riforme per attrarre investimenti

Il primo Ministro del Kyrgzstan, IgorChudinov, ha lanciato un programmachiamato 100 giorni di riforme, conl'obiettivo di rendere più favorevole ilclima per gli operatori economici desi-derosi di investire. Uno dei primi risul-tati dovrebbe essere la semplificazio-ne dell'iter burocratico per la regi-strazione di nuove imprese che d'ora inpoi sarà svolta da una struttura unica(one-stop shop). Altre semplificazioni, attualmente alvaglio del Ministero della Giustizia, ri-guardano invece la procedura di liqui-dazione di imprese. Infine il Governosta per introdurre una nuova legge aprotezione dei depositi bancari dopoaver ottenuto il sì del Parlamento. Allafine degli anni '90 il Paese fu interes-sato da una serie di fallimenti a catenadi istituzioni creditizie e la nuova leggeè volta a tutelare in particolar modo ipiccoli risparmiatori. Il massimo am-montare risarcito ai privati dallo statoin caso di bancarotta di un istituto ban-cario sarà pari a 20.000 Som (348 eu-ro). Attualmente presso il sistema ban-cario kirgyzo sono depositati circa 24miliardi di Som, pari ad oltre 400 milio-ni di euro.

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Kyrgyzistan

COREA

Boom dell'export italiano,+ 30,1% nei primi tre mesi del 2008

Nei primi tre mesi dell'anno le esportazio-ni italiane verso la Corea sono aumenta-te del 30,1 % per un controvalore totaledi 1,06 miliardi di dollari USA. Il dato èstato reso noto dalla Korean Internatio-nal Trade Association. Livelli analoghidi crescita sono stati conseguiti anche daaltri Paesi europei. Secondo valutazionidell'Ufficio ICE a Seoul gli esportatori ita-liani hanno accresciuto le rispettive quo-te di mercato in numerosi comparti comerisulta dai seguenti dati riferiti ai primiquattro mesi del 2008 con variazioni subase annua: nel settore alimentare ilcaffè passa dal 21,1% al 25,44%, il vinodall'11,76% al 13,34%, le conserve di po-modoro dal 16,58% al 21,1%, il formag-gio dal 2,3% al 2,45%, la pasta dal13,22% al 19,79%, l'olio di oliva dal13,52% al 19,74%. Nei prodotti di largoconsumo l'abbigliamento passa dal

6,84% al 6,98 %, l'occhialeria dal 53,3%al 57,9%, i mobili dal 5,59% al 6,15%, lecalzature dal 9,25% al 9,31%. Nei benistrumentali e intermedi la metalmeccani-ca in generale dall'1,02% all'1,32%, lemacchine utensili dal 2,17% al 2,8%, lemacchine per movimento terra dal 2,44%al 3,95% ecc. Da rilevare che, sempresecondo le statistiche elaborate dall'ICE,nel 2007 la Corea, con soli 48 milioni diabitanti, ha importato dall'Italia una cifrapari al 58,3% di quanto l'Italia esporta inGiappone e al 40% di quanto esporta inCina. Rimangono stazionarie, invece, leesportazioni coreane verso l'Italia. Neiprimi tre mesi dell'anno esse hanno regi-strato una diminuzione dello 0,9% su ba-se annua ed un ammontare totale di 1,08miliardi di dollari USA. Questo andamen-to riprende la tendenza del 2007, duran-te il quale le esportazioni coreane in Ita-lia erano diminuite del 3,1%. Tra le causedi questo leggero calo la scelta di nume-rosi armatori italiani di rivolgersi a cantie-ri navali cinesi per le costruzioni delle lo-ro navi mercantili, anche perché i cantie-ri locali sono saturi di commesse.

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Seoul

L'Italia è attualmente il terzo partnerscientifico di Israele dopo gli USA e laGermania. In particolare i due Paesi so-no legati da un accordo intergovernativodi cooperazione industriale scientifica etecnologica ratificato per legge ed entra-to in vigore nel 2002 che ha consentito, atutt'oggi, il finanziamento diretto di circa30 progetti congiunti di ricerca tecnologi-ca e industriale. Lo stesso accordo haconsentito l'organizzazione di circa 30 fraconferenze, seminari e workshop italo-

israeliani su temi che variano dalle tec-nologie ambientali, all'intelligenza artifi-ciale, ai nuovi materiali, alla biologia mo-lecolare e cellulare, all'agricoltura, all'a-strofisica, alle applicazioni scientifiche aibeni culturali, all'oncologia e via dicendo.Si aggiungono ulteriori iniziative per pro-muovere ulteriormente la collaborazionebilaterale in campo sanitario, ambientalee in campo agricolo. Un esempio recenteè l'accordo tra il Collegio degli infermie-ri di Bergamo e l'ospedale Tel Hasho-

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IERIsraele: collaborazione scientifica

a largo spettro

UNIVERSITÀ E RICERCA

Un accordo siglato nel 2002 ha prodotto una trentina diprogetti di ricerca scientifica e tecnologia Un fitto calendario di incontri e seminari mirati a promuovereaccordi di cooperazione tra Istituzioni ed Enti di ricerca.Il supporto dei fondi FIRB e di quelli della Comunità Europea.I temi vanno dalla visione artificale, agli atomi freddi, allenanoscienze, alla medicina d'urgenza

A Tel Aviv si è svolto all'inizio di que-st'anno un Forum italo-israeliano suScienza e Tecnologia che ha visto lapartecipazione di una delegazione dipiù di 40 tra esperti e studiosi italianidelle Istituzioni Accademiche e di Ri-cerca tra i quali rappresentanti del Mi-nistero della Ricerca, dell'ENEA, delCNR, delle Univer-sità Italiane, e studio-si di oltre di 15 traUniversità e Centri diRicerca. L'incontro, articolatoin diverse sessioni, siè concentrato sui set-tori in cui più promet-tenti sono le prospet-tive di approfondi-mento della coopera-zione e più grandel'interesse delle duecomunità scientifiche:

medicina d'urgenza, epatologia, tech-nology transfer, nanoscienze, con parti-colare riferimento alla nanofotonica edai nanomateriali, ingegneria dei sistemi,scienze ambientali. Nel corso del Fo-rum si e' registrata la consapevolezzadi entrambe le parti della opportunita' dirafforzare gli strumenti di cooperazione

esistenti nel campodella ricerca e dellosviluppo orientato al-le applicazioni indu-striali ed allo stessotempo di costruire unquadro permanenteanche per la ricercadi base ed applicatache, al momento, vie-ne gestita autonoma-mente e singolar-mente dai singoli Isti-tuti ed Universita' deidue Paesi.

Un Forum per progettare il futuro

mer di Tel Aviv, per la istituzione di cor-si periodici da tenersi in Israele nel cam-po della medicina di emergenza riservatia gruppi selezionati di infermieri italiani.La rete di contatti e collaborazioni scien-tifiche include anche numerose inteseper progetti congiunti (circa 15) firmatida Universita' italiane ed israeliane. Unsupporto in questa direzione viene dalMinistero dell'Università e della Ricer-ca scientifica (MIUR) attraverso i Fondiper gli investimenti della ricerca di base(FIRB). A queste si aggiunge la compo-nente europea: sono 89 i progetti finan-ziati dalla Comunità Europea nell'ambitodel sesto Programma Quadro di ricer-ca tecnico scientifica che coinvolgono di-rettamente Università, Enti di ricerca eimprese italiane ed israeliane. Di questi,19 sono a coordinamento italiano.Questo importante flusso di iniziative sitraduce nella presenza di studiosi e ri-cercatori italiani pienamente integratinello staff accademico di oggi, molti deiprincipali istituti di ricerca: WeizmannInstitute of Science, Tel Aviv Univer-sity, Hebrew University of Jerusalem,Universita' Ben Gurion del Negev, ealtri. In alcuni casi ricercatori ed espertihanno anche funzioni dirigenziali comemembri delle commissioni di presidenzao presidi di facoltà e occupano posti dirilevanza assoluta nella direzione e rea-lizzazione delle ricerche. La sfida, ora, èdi far fronte alla crescente domanda discambio di studenti di dottorato o di po-stdottorato.

Oggi avvengono nella maggior partedei casi, grazie ad iniziative locali, neiquadri degli accordi stipulati tra entiisraeliani e singole universita' italiane.Di seguito sono indicati alcuni esempi dicollaborazione tecnico scientifica di par-ticolare rilevanza.

Neuroscienza

E' stata organizzata una specifica Confe-renza presso il Weizmann Institute ofScience (12-14 Marzo 2007) a seguitodella quale si sono concretizzati una se-rie di progetti congiunti nel settore farma-ceutico, attualmente al vaglio degli orga-nismi di finanziamento della ComunitàEuropea.

Nuovi Materiali

Grazie all'organizzazione presso ilWeizmann Institute of Science (19-21Marzo 2007) di Workshop binazionalesulle applicazioni dei materiali amorfi, siè potuto facilitare l'inizio di una fortecollaborazione tra la prestigiosa istitu-zione israeliana e l'Universita' di Ro-ma La Sapienza che ha prodotto lapubblicazione di una serie di lavori con-giunti di ricerca sulle piu' prestigiose ri-viste internazionali, in particolare sullostudio dei vetri e delle proprieta' mecca-niche dei materiali amorfi.

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IER

In occasione del Forum italo-israelianosu scienza e tecnologia tenutosi all'ini-zio di quest'anno, è stata decisa l' istitu-zione di un laboratorio congiunto sullananofotonica e sugliatomi freddi tra ilLENS di Firenze (La-boratorio Europeo diSpettroscopia Nonli-neare) e il Weiz-mann Institute ofScience di Rehovot.In queste disciplineentrambi i Paesi so-no all'avanguardiamondiale. La fisica degli atomifreddi, in particolare,si propone l'obiettivo

di costruire sperimentalmente nuovistati atomici della materia per applica-zioni innovative quali orologi atomici ecomputazione quantistica.

La comunita' scientifi-ca internazionale con-sidera la fisica degliatomi freddi uno deipiù importanti settoridella ricerca rispettoai quali la promozionedel sapere scientificoavrà come ricadutaquella di rivoluzionarele future tecnologiedell'informazione, del-la criptazione, dellananotecnologia e del-la sicurezza

LENZ e Weizmann lavoreranno insieme sugli atomi freddi

Scienza della Visione Nel corso di un Seminario binazionalesvoltosi al Technion Institute di Haifanel maggio dello scorso anno hanno pre-so avvio le prime trattative per la stipuladi un agreement tra CNR, l'Universita'di Genova e il Technion per la realizza-zione di progetti specifici nel settori del-l'ingegneria della visione e delle sue mol-teplici applicazioni in campo industriale.

Telemedicina e sistemi sanitari

Grazie all'impulso fornito anche attraver-so specifici seminari, sono stati avviati di-versi accordi operativi, il più significativodei quali è l'Accordo di Collaborazionenel settore delle scienze mediche tra laRegione Lombardia e il Ministero dellaSanità israeliano che prevede la possi-bilità di attivare iniziative di cooperazionecon particolare riferimento ai settori delpronto intervento, dell'assistenza a di-stanza, della formazione del personalemedico alle emergenze sanitarie. A se-guito della firma di tale Accordo quadro èstata ulteriormente promossa la firma diun Memorandum of Understanding trail Collegio degli Infermieri di Bergamo el'Ospedale Tel Hashomer di Tel Aviv, cheprevede l'organizzazione, su base an-

nuale, per i prossimi cinque anni, di uncorso di formazione a beneficio di ungruppo di infermieri italiani nei settori del-la medicina di emergenza e della rispostaagli scenari di "mass casualties". Il primodi questi corsi si aprirà il 19 ottobre 2008presso le strutture dell'Ospedale Tel Ha-shomer di Tel Aviv.

Teoria delle reti complesse

In questo caso, nell'ambito di una Confe-renza binazionale svoltasi presso l'Uni-versita' di Tel Aviv (23-25 Ottobre2007), si è proceduto alla firma di un ac-cordo di cooperazione scientifica ed ac-cademica tra l'Universita' di Catania equella di Tel Aviv nel campo dell'ingegne-ria e della microelettronica.

Ambiente e chimica analitica

Diversi incontri organizzati in questo con-testo hanno consentito di accendere unastretta collaborazione sulle nuove appli-cazioni di tecnologie per la rilevazione diagenti inquinanti delle acque, tema sulquale le due Societa' Italiana ed Israe-liana di Chimica Analitica sono da tem-po impegnate all'interno di progetti NATOsull'ecoterrorismo.

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Eliat (Israele) un ricercatore utilizza una tecnica di elettroforesi su gel durante la separazione del Dna

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tato del 31,3% per un valore di 894,1 mi-lioni di dollari. L'import italiano e' inveceaumentato del 33,2% per un valore di524,1 milioni di dollari. I principali settoridel nostro export verso Israele sono rap-presentati da macchinari ed apparecchia-ture elettriche, prodotti chimici, metalli eprodotti in plastica.

Le importazioni italiane da Israele si con-centrano principalmente sui prodotti chi-mici e derivati, sui prodotti in plastica egomma e su macchinari e d attrezzatureelettriche.

L'Italia e' il quinto partner commercia-le di Israele in termini di interscambiocomplessivo, con un avanzo commercia-le storicamente a favore dell'Italia.

Nel 2007 l'export italiano e' aumentatodel 24,8% rispetto al 2006 per un valoredi 2,3 miliardi di dollari, classificando l'Ita-lia quarto fornitore dopo USA, Cina eGermania. Per contro, l'import italiano e'aumentato del 25,1% per un valore di 1,2miliardi dollari, classificando l'Italia quintoacquirente di Israele dopo USA, Germa-nia, Regno Unito e Paesi Bassi.

I primi dati disponibili per il 2008 confer-mano le tendenze in atto: nel periodogennaio-aprile l'export italiano e' aumen-

Italia quarto fornitore di Israeledopo Usa, Cina e Germania

COMMERCIO ESTERO

L'interscambio di Israele in milioni di dollari

Anno *export *export quota import import quotaglobale verso Italia mercato globale verso Italia mercato

2002 18.956,9 645,8 3,4% 25.913,8 1.529,2 5,9%

2003 20.218,2 704,8 3,5% 26.484,2 1.393,7 5,3%

2004 24.681,1 756,7 3,1% 31.775,2 1.563,0 4,9%

2005 26.751,9 826,6 3,1% 35.429,4 1.731,9 4,9%

2006 30.660,4 986,7 3,2% 38.786,4 1.838,7 4,7%

2007 35.669,5 1.234,5 3,5% 46.585,8 2.295,0 4,9%

2008 (gen feb) 6.039,7 185,7 3,1% 6.764,8 323,6 4,8%

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*diamanti esclusi