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FITOTECNOLOGIE PER LA GESTIONE E LA BONIFICA DI SITI CONTAMINATI - PESARO, 4 MARZO 2019
Sostenibilità ambientale e bonifica: il quadro normativo
e gli interventi di fitorimedio
Andrea Sconocchia Comitato Scientifico REMTECH; Resp.le GdL Fitorimedio
RECONNET
FITOTECNOLOGIE PER LA GESTIONE E LA BONIFICA DI SITI CONTAMINATI - PESARO, 4 MARZO 2019
Fitotecnologie e contesto
FITOTECNOLOGIE PER LA GESTIONE E LA BONIFICA DI SITI CONTAMINATI - PESARO, 4 MARZO 2019
Utilizzando le piante è inoltre possibile attuare sistemi di
controllo idrologico per realizzare interventi di
confinamento
Le fitotecnologie possono essere
inquadrate tra i sistemi biologici di
bonifica e sfruttano la capacità di alcune
piante di interagire con contaminanti
organici e inorganici presenti nel
terreno, nei sedimenti e nelle acque.
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La tecnologia e il layout applicativo
Fitovolatilizzazione
Rizodegradazione
Fitostabilizzazione
Fitoestrazione
Controllo idrologico
Contaminanti trattabili
Esplosivi (TNT, NG) Erbicidi e pesticidi Organoclorurati (TCE, PCB) Inquinanti organici Idrocarburi, Metalli pesanti, Radionuclidi
Processi Applicabili Energia solare
Trasformazione energetica del materiale
Energia da fonti rinnovabili
Realizzazione di un sistema vegetale permanente o materia prima
Crediti di carbonio/ risorse materiali
TERRENO BONIFICATO E RINATURALIZZATO
2 opzioni
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• Enti Pubblici: ARPA Umbria, ARPA Emilia Romagna, ARTA Abruzzo, ARPA Veneto e ERSAF Lombardia – (Ente Regionale per i Servizi all’Agricoltura e alle Foreste).
• Istituti di Ricerca: DISA (Dipartimento di Scienze Agrarie ed Ambientali) dell’Università di Udine; DIBAF (Dipartimento per l’Innovazione dei sistemi Biologici, Agroalimentari e Forestali dell’Università della Tuscia); DISPAA (Dipartimento di Scienze Produzioni Agroalimentari e dell'Ambiente) dell’Università di Firenze; Istituto per lo Studio degli Ecosistemi del CNR; IBAF-CNR (Istituto di Biologia Agro-ambientale e Forestale) .
• Società: Eni-Syndial, ENI, Saipem, CH2m Hill, SIRAI Società italiana per la Riqualificazione, FISE Assoambiente, HPC,
Il gruppo di lavoro sul Fitorimedio RECONNET
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Finalità del Gruppo di lavoro sul fitorimedio
• creare un polo italiano di riferimento per
l’applicazione delle fitotecnologie al settore delle
bonifiche dei siti contaminati;
• promuovere lo studio e approfondimento delle
problematiche di natura tecnologica e normativa;
• comunicare i risultati delle proprie attività;
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Rete Nazionale sulla gestione e la Bonifica dei Siti Contaminati
Gruppo di lavoro sul fitorimedio
Evento specializzato sulle bonifiche dei siti contaminati, la protezione e la riqualificazione del territorio
Seminari, Workshop Incontri
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…disponibile sul sito di RECONNET - sez. «Report e Documenti»
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FITOTECNOLOGIE PER LA GESTIONE E LA BONIFICA DI SITI CONTAMINATI - PESARO, 4 MARZO 2019
*"i benefici multipli forniti dagli ecosistemi al genere umano" (Millenium Ecosystem Assessment, 2005)
L’economia circolare e i servizi eco-sistemici*
• approvvigionamento (produzione di cibo, acqua potabile, materiali o combustibile); • regolazione (regolazione del clima e delle maree, depurazione dell'acqua, impollinazione e controllo delle infestazioni); • supporto alla vita (ciclo dei nutrienti, formazione del suolo e produzione primaria); • valori culturali (estetici, spirituali, educativi e ricreativi)
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Commissione europea - Pacchetto sull'economia circolare: domande e risposte
Bruxelles, 2 dicembre 2015
Cosa succederà con i criteri di cessazione della qualifica di rifiuto? La Commissione modificherà la legislazione per consentire ai materiali riciclati di essere riclassificati come "non rifiuti" qualora soddisfino un insieme di condizioni generali, uguali in tutta l'UE. Questa modifica mira a semplificare il quadro di riferimento legislativo per gli operatori del settore del riciclaggio e garantire condizioni eque. Quali sono le proposte per la biomassa e i bio-prodotti? I biomateriali come il legno, le colture o le fibre possono essere impiegati per un'ampia gamma di prodotti e usi energetici. Oltre a costituire un'alternativa ai prodotti fossili, i biomateriali sono rinnovabili, biodegradabili e compostabili. Nel contempo l'uso di risorse biologiche richiede attenzione per il loro ciclo di vita, i loro impatti ambientali e l'approvvigionamento sostenibile. In un'economia circolare l'uso a cascata delle risorse rinnovabili dovrebbe essere incoraggiato insieme al suo potenziale innovativo per nuovi materiali, sostanze chimiche e processi. La Commissione intende promuovere un uso efficiente delle bio-risorse mediante una serie di misure come la pubblicazione di orientamenti e la diffusione delle migliori prassi dell'uso a cascata della biomassa e sostenere l'innovazione della bio-economia;
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L’opportunità consiste nell’identificare sin dall’inizio, un processo integrato che si propone di offrire contestualmente: • un servizio: la gestione di un sito contaminato o
degradato attraverso interventi tecnologici per la bonifica, messa in sicurezza, protezione o rinaturalizzazione;
• un prodotto: la biomassa, la cui produzione, fatto salvo il compito espletato per la fornitura del servizio sopra descritto, è destinata ad un preciso impiego.
Economia Circolare Opportunità per fitotecnologie
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Il processo può essere modellizzato con una compresenza di due obiettivi paralleli e concomitanti. La soluzione elaborata sarà finalizzata a massimizzare i benefici della coppia di obbiettivi.
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I procedimenti di bonifica: Iter tecnico-amministrativo; i riferimenti principali
• Art.242 D.Lgs. 152/06 (Procedure operative ed
amministrative) • Art.242 bis D.Lgs. 152/06 (Procedura semplificata
per le operazioni di bonifica) • Art. 249 D.Lgs. 152/06 (Aree contaminate di
ridotte dimensioni) • D.M. 12 febbraio 2015 n.31 (punti vendita
carburanti) • Altro ….
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Riferimenti Tecnici • Allegato 3 parte IV titolo 5 D.Lgs.152/06
Criteri generali per la selezione e l'esecuzione degli interventi di bonifica e ripristino ambientale, di messa in sicurezza (d'urgenza, operativa o permanente), nonché per l'individuazione delle migliori tecniche d'intervento a costi sopportabili.
• Selezione delle tecniche di intervento
• Individuazione delle migliori tecniche di intervento a
costi sostenibili (BATNEEC)
• Buone pratiche per l’esecuzione NB: All.3 - Premessa (ultimo capoverso)
«Le modalità di gestione dei rifiuti e delle acque di scarico, o meglio, gli accorgimenti tecnici che possono essere previsti e progettati per evitare la produzione di rifiuti (per es. il riutilizzo delle acque e dei terreni) incidono in maniera determinante sui costi di un intervento a parità di obiettivi di bonifica o di messa in sicurezza da raggiungere.»
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Interventi di bonifica La bonifica di un sito inquinato è finalizzata ad eliminare l'inquinamento delle matrici ambientali o a ricondurre le concentrazioni delle sostanze inquinanti in suolo, sottosuolo, acque sotterranee e superficiali entro CSC o CSR.
Interventi di messa in sicurezza Gli interventi di messa in sicurezza sono finalizzati alla rimozione e all'isolamento delle fonti inquinanti, e al contenimento della diffusione degli inquinanti per impedirne il contatto con l'uomo e con i recettori ambientali circostanti. La messa in sicurezza di un sito inquinato è comprensiva delle azioni di monitoraggio e controllo finalizzate alla verifica nel tempo delle soluzioni adottate ed il mantenimento dei valori di concentrazione degli inquinanti nelle matrici ambientali interessate al di sotto dei valori soglia di rischio (Csr).
I contenuti dell’allegato 3
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Gli interventi di bonifica e di messa in sicurezza devono essere condotti seguendo i criteri tecnici generali riportati nell’allegato 3.
Di Seguito è riportata una valutazione qualitativa della rispondenza e/o adattabilità-compatibilità del ricorso a tecniche di fitorimedio con le finalità di quanto riportato nell’allegato 3.
Criterio/intervento compatibile nella maggior parte delle applicazioni.
Criterio/intervento compatibile solo in alcune applicazioni.
Criterio/intervento non applicabile.
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Rispondenza degli interventi Phyto ai criteri tecnici nell’allegato 3 al D.M. 152/06 parte IV titolo 5.
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• rimuovere le fonti inquinanti primarie e secondarie,
• evitare la diffusione dei contaminanti dal sito verso zone non inquinate e matrici ambientali adiacenti,
• impedire il contatto diretto della popolazione con la contaminazione presente.
Principali tipologie di interventi di messa in sicurezza d'urgenza: • rimozione dei rifiuti ammassati in superficie, svuotamento di vasche, raccolta sostanze
pericolose sversate;
• pompaggio liquidi inquinanti galleggianti, disciolti o depositati in acquiferi superficiali o
sotterranei;
• installazione di recinzioni, segnali di pericolo e altre misure di sicurezza e sorveglianza;
• installazione di trincee drenanti di recupero e controllo; costruzione o stabilizzazione di
argini;
• copertura o impermeabilizzazione temporanea di suoli e fanghi contaminati;
• rimozione o svuotamento di bidoni o container abbandonati, contenenti materiali o
sostanze potenzialmente pericolosi.
Messa in sicurezza d'urgenza
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Applicabile a siti con attività produttive in esercizio
Le misure di messa in sicurezza operativa si distinguono in:
Misure mitigative
Interventi finalizzati ad isolare, immobilizzare, rimuovere gli inquinanti dispersi nel suolo, sottosuolo, acque superficiali e sotterranee.
Misure di contenimento
Esse hanno il compito di impedire la migrazione dei contaminanti verso ricettori ambientali sensibili, quali acque superficiali e sotterranee. Esse sono generalmente applicate in prossimità dei confini del sito produttivo.
Messa in sicurezza operativa
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Misure mitigative
• sistemi fissi o mobili di emungimento e recupero con estrazione
monofase o plurifase;
• trincee drenanti;
• sistemi di ventilazione del sottosuolo insaturo e degli acquiferi ed
estrazione dei vapori;
• sistemi gestionali di pronto intervento in caso di incidente che
provochi il rilascio di sostanze inquinanti sul suolo, sottosuolo,
corpi idrici;
Messa in sicurezza operativa
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Misure di contenimento
• misure di sbarramento passive di natura fisica o statica
[barriere o diaframmi verticali in acciaio o in altri materiali impermeabili; sistemi di impermeabilizzazione sotterranei e di immobilizzazione degli inquinanti]
• misure di sbarramento attive di natura idraulica o dinamica
[sbarramenti realizzati con pozzi di emungimento con pompaggio; trincee di drenaggio delle acque sotterranee possibilmente dotate di sistemi di prelievo di acque contaminate]
• misure di sbarramento reattive di natura chimica
Messa in sicurezza operativa
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Interventi definitivi da realizzarsi sul sito non interessato da attività produttive in esercizio, al fine di renderlo fruibile per gli utilizzi previsti dagli strumenti urbanistici.
La scelta della soluzione da adottare tiene conto, nella valutazione delle diverse tecniche applicabili:
• dei benefici ambientali
• della sostenibilità dei costi
• (benefici sociali)
Bonifica e ripristino ambientale; messa in sicurezza permanente
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Gli interventi devono assicurare il raggiungimento degli obiettivi previsti:
• col minor impatto ambientale e
• la maggiore efficacia
Il sistema di classificazione :
• interventi in-situ: effettuati senza movimentazione o rimozione del suolo;
• interventi ex situ on-site: con movimentazione e rimozione di materiali e suolo inquinato, ma con trattamento nell'area del sito stesso e possibile riutilizzo;
• interventi ex situ off-site: con movimentazione e rimozione di materiali e suolo inquinato fuori dal sito stesso, per avviare i materiali e il suolo negli impianti di trattamento autorizzati o in discarica.
Bonifica e ripristino ambientale; messa in sicurezza permanente
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a), b), c), d) L'uso di inoculi costituiti da microrganismi geneticamente modificati (Mgm) negli interventi di bonifica biologica di suolo, sottosuolo, acque sotterranee o superficiali è soggetto a limitazioni di uso e prescrizioni. e) Non sono soggetti a limitazioni particolari, anche per gli interventi di bonifica condotti in sistemi non confinati, gli interventi di amplificazione (bioaugmentation) delle comunità microbiche degradatrici autoctone alle matrici da sottoporre a trattamento biologico ovvero l'inoculazione delle stesse con microrganismi o consorzi microbici naturali, fatta salva la non patogenicità di questi per l'uomo, gli animali e le piante.
Criteri generali per gli interventi in cui si faccia ricorso a batteri.
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La scelta della migliore tra le possibili tipologie di intervento applicabile in un determinato caso di inquinamento di un sito comporta il bilanciamento di vari interessi in presenza di numerose variabili, sia di ordine generale che soprattutto sito-specifiche, quali in particolare: • il livello di protezione dell'ambiente che sarebbe desiderabile
conseguire; • l'esistenza o meno di tecniche affidabili in grado di conseguire
e mantenere nel tempo detti livelli di protezione; • l'entità dei costi di progettazione, realizzazione, gestione
monitoraggio, etc. da sostenere nelle varie fasi dell'intervento. • la sostenibilità dell’approccio
Migliori tecniche disponibili (Bat)
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• Estensione area; • Concentrazione dei contaminanti; • Tipologia di contaminanti ; • Profondità della contaminazione; • Tempi disponibili; • Disponibilità di acqua • Disponibilità delle aree; • Funzionalità e fruizione dell’area nel corso
dell’intervento; • Esigenze ed aspettative delle parti interessate
(sensibilità sociale).
Gli elementi critici che riguardano gli interventi ‘fito’ ai fini del confronto delle tecnologie:
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Identificazione degli strumenti più adeguati per la valutazione della sostenibilità; Il capitolo 3 del manuale Reconnet fornisce indicazioni, il più possibile standardizzate per l’applicazione di detti strumenti; rivaluta in forma specifica, il lavoro del Gruppo di Lavoro sulla sostenibilità applicata alle bonifiche (SURF Italy)
Strumenti di supporto alle decisioni
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Andrea Sconocchia Comitato Scientifico REMTECH; Resp.le GdL Fitorimedio RECONNET