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Note per la presentazione alla stampa della XXX edizione
Sponsor ufficialedel Rossini Opera Festival
Sotto l’Alto Patronatodel Presidente della Repubblica
XXX edizione9~20 agosto 2009
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Regione Marche
Enti fondatori
Comune di Pesaro Provincia di Pesaro e Urbino
Fondazione Scavolini
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Il Rossini Opera Festival è una fondazione promossa dal Comunedi Pesaro, dall’Amministrazione provinciale di Pesaro e Urbino,
dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro,dalla Banca dell’Adriatico e dalla Fondazione Scavolini.
Il Festival si avvale della collaborazione scientificadella Fondazione Rossini.
Il Festival 2009 si attua
con il contributo di: Ministero per i Benie le Attività Culturali, Comune di Pesaro, Regione Marche,
Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro, Provincia di Pesaro e Urbino;
con l’apporto di: Scavolini Spa,Banca delle Marche, Banca dell’Adriatico, Intesa Sanpaolo;
con la partecipazione di: Abanet Internet Provider,AMI-Azienda per la mobilità integrata e trasporti,
Concessionarie Gruppodiba, Harnold’s,Ratti Boutique, Alexander Savoy Vittoria Hotels;
collaborano: ASPES Spa, Azienda Ospedaliera San Salvatore,Conservatorio di musica G. Rossini,
IAT-Centro di informazione e accoglienza turistica.
Il Festival è membro dell’Associazione Europea dei Festival.
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PresidenteLuca Ceriscioli
Sindaco di Pesaro
Consiglio d’amministrazioneAlfredo Bocci SiepiGiovanni Bogliolo
Giorgio GirelliLorenza Mochi Onori
Marco MontagnaPiergiorgio Parroni
Collegio sindacaleAdriano Franzoni (presidente)
Vincenzo GalassoMassimo Marchi
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SovrintendenteGianfranco Mariotti
Direttore artisticoAlberto Zedda
Segretario generaleDario Zini
Direzione allestimenti sceniciMauro Brecciaroli
Direzione Teatri comunaliGiorgio Castellani
Coordinamento tecnicoClaudia Falcioni
Coordinamento di ProduzioneCaterina de Rienzo
Ufficio ProduzioneDaniela Ridolfini
Segreteria amministrativaPaola Vitali
Produzioni e Relazioni esterneFrancesca Battistoni
Pubbliche RelazioniWelleda Fochesato Donovan
Ufficio StampaSimona Barabesi
Segreteria Ufficio StampaGiacomo Mariotti
Direzione amministrativaMarco Angelozzi
Assistente del SovrintendenteMaria Rita Silvestrini
Segreteria artisticaSabrina Signoretti
Segreteria SovrintendenzaAlexia Mariotti
Contabilità, Economatoe Servizi informaticiLoris Ugolini
Servizi di Biglietteria e PromozionePatricia Franceschini
Edizioni e Archivio storicoCarla Di Carlo
Archivio musicaleFederica Bassani
Collaborazioni esterneLudovico Bramanti
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Il programma
La crisi economica che colpisce il teatro e la cul-tura non ha influito sulla qualità della program-mazione del Rossini Opera Festival 2009: la so-stituzione di un’opera complessa (Sigismondo) conaltra tecnicamente meno esigente (La scala diseta) – una decisione che ha permesso di riporta-re un secondo spettacolo nel centro cittadino av-vicendando due produzioni nello stesso teatro – ela permuta di un’opera in forma di concerto (Tan-credi) con una Petite Messe Solennelle celebrati-va del trentennale del Festival, hanno consentitodi realizzare un’operazione virtuosa, cui si è ag-giunta la generosa disponibilità di collaboratoridecisi a sfidare l’ottusa malasorte con l’entusia-smo e la creatività.
Damiano Michieletto, regista de La scala di seta(la più bella e sviluppata delle cinque farse concui il giovane Rossini ha imposto perentoriamen-te il suo genio di musicista e teatrante), che conla recente messa in scena di La gazza ladra hadimostrato di aver colto appieno il senso della vi-sionarietà rossiniana, accetta, assieme al fidoPaolo Fantin, la sfida di ripetere il successo conuna produzione low cost. Lo spettacolo verrà ar-ricchito con l’inserimento di una grande aria ‘doc’per il personaggio di Blansac, un protagonista tra-scurato da Rossini, forse per le modeste possibili-tà dell’interprete chiamato a ricoprirne il ruolo.Guidati da un direttore spiritoso e irriverente cheha fornito un contributo sostanziale alla discogra-fia rossiniana, Claudio Scimone (quest’anno festeg-gia il mezzo secolo di attività con i suoi leggenda-ri Solisti veneti) la interpretano beniamini del Rof:Anna Malavasi, Olga Peretyatko, Paolo Bordogna,Aldo Caputo, Carlo Lepore, José Manuel Zapata.
La surreale ironia rossiniana trasforma l’opera
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comica in un eccitante esercizio d’intelligenza:composta quando la farsa della tradizione italia-na era praticamente scomparsa, Le Comte Oryadotta intensivamente il più banale dei suoi stru-menti, il travestimento, e ne fa il protagonista as-soluto.I travestimenti dell’Ory, palesemente scoperti eimprobabili, mascherano sacrileghi sogni d’eva-sione e risvegliano desideri di chi da essi dovreb-be venir tratto in inganno, piuttosto che favorire ipropositi di chi li adotta. Il mascheramento affran-ca il personaggio dall’obbligo di agire secondo uncodice etico condiviso e gli consente di abbando-narsi a comportamenti che mai oserebbe tenerenella realtà quotidiana. L’idea geniale di Lluis Pa-squal, regista dello spettacolo pesarese, è stata diapplicare questo meccanismo a un gruppo di ami-ci che decidono di divertirsi praticando un giocobasato appunto sul travestimento, il francese jeude rôles. La maschera assunta per recitare la fin-zione fornisce il pretesto per approcci e discorsiambigui e diventa il passaporto per un viaggio aiconfini del lecito. In quest’ottica Le Comte Ory sirivela una corrosiva commedia aperta a mille let-ture e il fascinoso discorso musicale che la pro-muove non è più lo spropositato messaggio di ec-celsa levatura che accompagna una storia bana-le, ma il motore di una straordinaria avventuraonirica. Un cast di giovani, alcuni provenienti dal-l’Accademia Rossiniana, Natalia Gavrilan, MariaJosé Moreno, Rinnat Moriah, Laura Polverelli,Roberto De Candia, Lorenzo Regazzo, Yijie Shi af-fiancheranno Pasqual nella realizzazione di que-sto intrigante spettacolo, avvalendosi dell’espe-rienza del direttore d’orchestra Paolo Carignani,di ritorno a Pesaro dopo una lunga militanza al-l’estero dove ha sviluppato una carriera di granderilievo.
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Zelmira è opera che ancora non ha trovato la giu-sta collocazione nell’immaginario dei rossiniani.Accolta al suo apparire da successi deliranti (ba-sti ricordare gli esiti della tournée viennese chetanto irritarono Beethoven), viene oggi conside-rata una delle creazioni di Rossini più significan-ti, ma anche una delle più sfuggevoli e complica-te. Roberto Abbado, recentemente insignito di unprestigioso premio Abbiati, potrà contare su uncast stellare: Kate Aldrich, Marianna Pizzolato,Francisco Brito, Alex Esposito, Juan Diego Flórez,Gregory Kunde, Mirco Palazzi, Sávio Sperandio.L’affidamento del ruolo di Zelmira a Kate Aldrichribadisce la propensione del Festival di affidarealla voce di mezzosoprano i ruoli creati da Rossi-ni per Isabella Colbran; Juan Diego Flórez e Gre-gory Kunde rinverdiranno l’eccitante contesa deitenori rossiniani storici Giovanni David e AndreaNozzari; ma l’attesa curiosa riguarda il debuttopesarese di Giorgio Barberio Corsetti, regista diuna recente Pietra del paragone assai lodata. Conlui collaboreranno lo scenografo Cristian Tarabor-relli e, ai costumi, Angela Buscemi.
Un ambizioso progetto sviluppato in collaborazio-ne con l’Ente Concerti di Pesaro e con l’Accade-mia Musicale Napoletana diretta da Massimo Far-gnoli riguarda l’esecuzione integrale dei Péchésde vieillesse, da presentarsi nel corso dei prossi-mi quattro anni. L’opera pianistica, che ne costi-tuisce la parte più consistente, verrà accostata aquella di compositori in qualche modo legati al-l’immagine di Rossini, sfruttando anche coinciden-ze onomastiche (quest’anno quelle di Haydn eMendelssohn, di cui ricorrono i bicentenari rispet-tivamente della morte e della nascita).
L’Accademia Rossiniana prosegue il compito diinsegnare una corretta interpretazione di Rossinia giovani d’ogni provenienza, preparandoli ad af-frontare adeguatamente le richieste sempre piùnumerose di teatri e istituzioni che vedono nel fe-stival pesarese una fucina affidabile di specificitalenti. Il battesimo pubblico dei meritevoli avver-rà con l’ormai classico appuntamento del Viaggioa Reims di Emilio Sagi.
Anche quest’anno saranno in campo le due orche-
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stre che con tanto lodevole impegno contribuisco-no a mantenere alto il livello della manifestazio-ne: l’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna el’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento: oltre alleopere, interpreteranno rispettivamente la PetiteMesse Solennelle, diretta da Paolo Carignani ecantata da Kate Aldrich, Anna Bonitatibus, Fran-cesco Meli, Mirco Palazzi e un concerto celebrati-vo del bicentenario della morte di Joseph Haydn,diretto da Lukasz Borowicz e con la partecipazio-ne della grande Ewa Podles.
Oltre all’abituale partecipazione del Coro da Ca-mera di Praga diretto da Lubomír Mátl, quest’an-no il Rof registrerà la presenza, nella Zelmira, delCoro del Teatro Comunale di Bologna diretto daPaolo Vero.
I Concerti di Belcanto (Mariola Cantarero, JoséManuel Zapata, Gregory Kunde, Olga Peretyatko)e gli Incontri con gli studiosi della Fondazione Ros-sini completano, come di consueto, l’attività delRossini Opera Festival 2009.
Alberto ZeddaDirettore artistico
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L’Accademia, che si tiene ogni anno a Pesaro du-rante il periodo del Festival, riguarda le temati-che, vocali e drammaturgiche, connesse alla re-stituzione rossiniana e allo sviluppo dell’Edizionecritica ed è aperta ai professionisti dello spetta-colo e agli studiosi.L’Accademia Rossiniana 2009 si svolge dall’8 al23 luglio.È possibile prendere parte ai corsi in qualità diEffettivo o Uditore. La frequenza ai corsi è gratui-ta e a numero chiuso. Il piano didattico prevedeun seminario teorico, la presenza a prove del Fe-stival e un corso di interpretazione vocale, incen-trato principalmente sull’opera Il viaggio a Reims.Alberto Zedda sarà coadiuvato dal Maestro Lan-franco Marcelletti e dalla Prof.ssa Anna Bigliardi.Agli Effettivi ammessi all’Accademia saranno for-nite indicazioni per lo studio e il materiale musi-cale: spartito, variazioni e cadenze delle parti vo-cali assegnate.In prosecuzione del corso, gli elementi risultatiidonei parteciperanno al Concerto conclusivodell’Accademia, in programma il 23 luglio 2009;inoltre un gruppo selezionato di allievi prenderàparte allo spettacolo Il viaggio a Reims che ver-rà messo in scena i giorni 12 e 15 agosto 2009,con prove dal 24 luglio, nell’ambito del “Festivalgiovane”.Per i soli partecipanti allo spettacolo è previstaun’apposita borsa di studio.A conclusione del corso l’Accademia Rossinianarilascia ai partecipanti Effettivi e Uditori un atte-stato di frequenza.
Il Festival ringrazia:
Accademia Rossiniana 2009Seminario di studio sui problemidell’interpretazione rossiniana,diretto da Alberto Zedda.
Accademia Rossinianadel Rossini Opera FestivalVia Rossini, 2461121 PesaroTel. 0721.3800214Fax 0721.3800220e-mail:[email protected]
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