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Nuovi poveri: anatomia della crisi Attività Sportello Famiglia Anno 2012 Relazione Attività 2012 SOTTOINDEBITIAMOCI

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Nuovi poveri: anatomia della crisi

Attività Sportello FamigliaAnno 2012Relazione Attività 2012

SOTTOINDEBITIAMOCI

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“SPORTELLO FAMIGLIA” ADICONSUM ATTIVITÀ 2012

INIZIATIVA PROMOSSA DA ADICONSUM CON IL SOSTEGNO DI POSTE ITALIANE S.P.A.

Questa versione si usa su fondo bianco o molto chiaro.

I Colori richiamano quelli della bandiera Italiana, e il verde della natura.

Il Marchio ADICONSUM contiene al suo interno il Marchio CISL.

La linea rossa rappresenta il consumatore

I colori Istituzionali del logo ADICONSUM sono:

Verde PANTONE Bianco PANTONE Rosso PANTONE

Verde Medio PANTONE Verde Chiaro PANTONE

(A.20.)

Il Marchio non può essere mai modi�cato nè utilizzato insieme ad altri elementi ad eccezione dei casi descritti in queste schede.

La riproduzione del Marchio deve avvenire utilizzando supporti digitali rilasciati dall’u�cio incaricato.

ADICONSUMAssociazione Difesa Consumatori e Ambientepromossa dalla CISL

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REALIZZAZIONE DEL PROGETTO

Prefazione

Il sovraindebitamento, anche se in Italia non può essere ancora considerato un problema sociale a livello di sistema, è indubbiamente un fenomeno in progressivo aumento, soprattutto in alcune zone del Paese e in alcune categorie di soggetti particolarmente vulnerabili, come pensionati, famiglie monoreddito, microimprese.

Questa condizione di disagio economico riguarda in particolare moltissime famiglie, nelle quali si determinano contestualmente anche situazioni di vera e propria emarginazione sociale. Tali situazioni, da cui è molto difficile uscire, possono indurre le famiglie a ricorrere al credito illegale, comunemente conosciuto come “usura”.

Adiconsum, associazione che tutela i diritti dei consumatori, è sempre stata molto attenta alle problematiche legate al sovraindebitamento delle famiglie. In questo ambito, Adiconsum svolge da almeno un decennio attività di assistenza e tutela a tutti i soggetti che si trovano in una situazione di disagio economico-sociale.

Questa attività è stata espletata soprattutto attraverso lo “Sportello Famiglia”. In particolare negli ultimi due anni (2011-2012), l’operatività dello sportello è stata garantita anche grazie al contributo di Poste Italiane S.p.A., azienda da sempre sensibile a queste problematiche.

L’attività di assistenza, sostanzialmente riservata alle famiglie, nei casi di importanti difficoltà socio-economiche, condizione di sovraindebitamento o rischio d’usura, ha previsto l’accesso a un percorso di reinserimento pieno nella vita sociale, nonché di mantenimento nell’alveo del credito legale, anche attraverso l’accesso ai Fondi Antiusura gestiti dall’Associazione.

L’operatività dei Fondi ha riguardato soprattutto quei soggetti in difficoltà economica che non sono stati più in grado, a causa di imprevisti (sovraindebitamento passivo), di coprire con le loro entrate le spese necessarie per il sostentamento del nucleo familiare (vitto, canone di affitto dell’abitazione o eventuale rata del mutuo, bollette, spese sanitarie, altri prestiti, ecc.). Alla base di queste situazioni ci sono spesso comportamenti non consapevoli e razionali di gestione del bilancio familiare.

Inoltre si è constatato, in molti dei casi trattati durante il corso dell’anno, l’aumento di soggetti che hanno usato in maniera irresponsabile il proprio denaro, creando forme di sovraindebitamento attivo, che ha determinato uno stato di semi povertà anche in nuclei familiari dai redditi medio alti.

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Gli strumenti utilizzati dall’Associazione per la realizzazione del progetto “Sportello Famiglia” sono stati i seguenti:

1. Sito Internet e assistenza on line;

2. Servizio di assistenza telefonica;

3. Assistenza per la presentazione di richieste al Fondo di Prevenzione Usura (presentazione di un mini report su casi pervenuti nel corso dell’anno 2012);

4. L’accordo con i SIC (Sistemi d’informazione Creditizia);

5. Realizzazione di materiale informativo riguardante il fenomeno del sovraindebitamento e dell’uso responsabile del denaro;

1. Il sito internet e la assistenza on line

Tutti coloro che si sono trovati in una situazione di difficoltà economica o più semplicemente hanno avuto bisogno di una assistenza finanziaria, hanno potuto mettersi in contatto con l’Associazione anche attraverso il sito internet www.adiconsum.it

Attualmente il sito internet prevede un’ampia sezione dedicata allo “Sportello Famiglia” ed al sovra indebitamento, comprendente anche le modalità di accesso ai Fondi Antiusura gestiti da Adiconsum e la possibilità di scaricare il modulo necessario per inoltrare la richiesta di accesso ai Fondi. Inoltre è presente uno spazio specifico per l’assistenza di tipo psicologico offerta da un professionista presso la nostra Sede Nazionale.

Moltissime sono state le richieste d’aiuto ricevute dal nostro indirizzo di posta elettronica [email protected], attraverso il quale si fornisce assistenza on line su tutti i temi riguardanti il sovra indebitamento, l’usura ed il mondo del credito.

Il numero delle richieste di assistenza pervenute nel corso del 2012 all’indirizzo di posta elettronica dedicato è stato pari a 975, con un aumento del 7,65% circa rispetto ai contatti registrati nello stesso periodo dell’anno precedente (1 gennaio 2011 – 31 ottobre 2011) .

Per questo servizio è stato messo a disposizione un nostro operatore specializzato, il quale ha provveduto a rispondere entro 2 giorni lavorativi a tutte le richieste pervenute. Circa il 35% delle mail ha riguardato semplici domande legate al mondo del credito (informazioni sulle caratteristiche della varie tipologie di credito: mutui, credito al consumo, ecc.); il 16% ha riguardato temi legati alle questioni inerenti tasse e tributi (ad es. IMU); il 43% ha riguardato problematiche legate al sovraindebitamento. Una parte di queste ultime è stata dirottata al Fondo Antiusura. Solo lo 0,5%, fortunatamente, ha riguardato casi di soggetti che hanno dichiarato di essere caduti nell’usura, mentre un residuale 5,5% ha riguardato altro.

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2. Servizio di assistenza telefonica e diretta presso la nostra sede Nazionale

La nostra Sede Nazionale ha fornito assistenza telefonica attraverso il numero 06.44.17.02.38 appositamente dedicato allo “Sportello Famiglia” nei giorni Lunedì, Mercoledì e Venerdì.

Nel dettaglio gli orari di assistenza offerta ai cittadini sono stati i seguenti:

il Lunedì e Venerdì dalle ore 9:00 alle ore 13:00 ed il Mercoledì dalle ore 15:00 alle ore 17:00.

Il numero dei contatti telefonici registrati per i primi 10 mesi del 2012 ammonta a 2.135 (+15,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente).

La presenza dello sportello telefonico ha garantito, a chi vi si è rivolto, la possibilità di ricevere risposte a semplici quesiti ed in caso di bisogno la risoluzione delle problematiche legate al sovraindebitamento attraverso l’utilizzo del Fondo Antiusura.

I collaboratori che hanno operato presso lo sportello telefonico hanno provveduto, attraverso l’utilizzo di schede appositamente predisposte, a raccogliere informazioni relative alle problematiche manifestate dai cittadini, a fini di monitoraggio.

Tra i vari dati registrati, vogliamo mettere in evidenza l’alto numero di chiamate ricevute da cittadini over 65 (il 31,4%): il numero elevato di persone anziane che si sono rivolte al nostro sportello telefonico deve farci meditare.

Si è constatato che per gli anziani spesso ottenere credito non è semplice (e non solo per ovvie questioni anagrafiche).

Molti di loro hanno dichiarato di essere stati vittime di truffe da parte di “pseudo mediatori”, ai quali hanno corrisposto somme di denaro in cambio del “sicuro accesso al credito”.

Nella maggior parte dei casi, si è trattato di persone che vivono da sole e che oltre ad avere problemi di tipo economico hanno manifestato anche problemi di salute, aggravati da cattive condizioni abitative. Da non sottovalutare, poi, la componente di disagio psicologico. I nostri collaboratori si sono trovati in più di un’occasione a fornire anche un sostegno teso ad alleviare il disagio causato dall’emarginazione sociale e dalla solitudine nella quale sono costretti a vivere questi soggetti, indirizzando alcuni di essi al nostro psicologo.

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3. Assistenza per la presentazione di richieste al Fondo di Prevenzione Usura nel corso dell’anno 2012

Circa il 13% dei soggetti che hanno usufruito dell’ assistenza online e telefonica e che hanno manifestato gravi difficoltà di tipo economico, legate soprattutto all’impossibilità di accesso al credito legale attraverso i normali canali bancari, sono stati indirizzati al Fondo Antiusura gestito da Adiconsum.

Il Fondo di Prevenzione dell’Usura e del sovraindebitamento si rivolge alle famiglie che si trovano in difficoltà economica e che non sono più in grado di coprire, con le loro entrate, gli impegni finanziari precedentemente assunti e nei casi più gravi le spese necessarie per il sostentamento del nucleo familiare. Il numero delle famiglie ascoltate, assistite ed orientate nell’ambito di questa attività, ormai più che decennale, è considerevole (2742).

3.1 Presentazione di un mini report sui casi pervenuti al Fondo di Prevenzione dell’Usura nel 2012

Gli interventi hanno consentito il reinserimento di molte famiglie nella vita sociale e quindi nel mercato (accesso al credito), evitando per alcune il rischio di cadere nella morsa dell’usura.

Il dati a nostra disposizione, derivanti dalle richieste presentate e dai documenti allegati alle richieste, ci ha permesso di realizzare un mini report composto da alcuni grafici e tabelle, che riassume l’operato del Fondo Antiusura nei primi 10 mesi dell’anno 2012 e conseguentemente anche parte della nostra attività di assistenza telefonica. Ovviamente, data la relativa esiguità dei dati raccolti, il risultato della ricerca non potrà essere considerato lo specchio della reale situazione del disagio sociale nelle famiglie italiane, ma potrà fornire spunti per avviare un dibattito costruttivo sul tema del sovraindebitamento, in un periodo di crisi economica mondiale.

3.2 Sistema utilizzato per la realizzazione del report

La ricerca ha riguardato l’analisi di 267 domande di accesso al Fondo di Prevenzione Usura presentate ad Adiconsum nel periodo che va dall’ 1 Gennaio 2012 al 30 Ottobre 2012. Lo strumento utilizzato per la raccolta dei dati è consistito in un questionario cartaceo semi-strutturato, costituito da domande “chiuse” e da domande “aperte”. Il questionario è basato su un modello preesistente, realizzato ed adottato dagli operatori di Adiconsum responsabili del Fondo, per raccogliere le prime informazioni relative ai soggetti che avanzano richiesta di erogazione del prestito. Le aree approfondite nella ricerca sono le seguenti:

üArea 1: Anagrafe dell’intestatario

üArea 2: Attività lavorativa dell’intestatario

üArea 3: Totale reddito del nucleo familiare

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üArea 4: Dati sull’abitazione

üArea 5: Bilancio mensile del nucleo familiare

üArea 6: Importo dei debiti

üArea 7: Motivazione alla base dei debiti contratti.

Oltre alle sette aree sopra elencate, approfondite dal questionario attraverso l’analisi della documentazione dettagliata presente nei 267 fascicoli, nella nostra ricerca sono state raccolte informazioni relativamente ad un’altra area di notevole interesse, non direttamente estrapolabili dai questionari e riguardanti l’accesso ottenuto in seguito alla presentazione della domanda (domande accolte e rifiutate).

Per l’analisi statistica dei dati è stato utilizzato il software statistico S.P.S.S. versione 11.0. Sulla matrice dei dati è stato effettuato il calcolo della distribuzione delle frequenze e percentuali in modo da fornire una preliminare descrizione dei soggetti dell’indagine, evidenziando come questi si differenziano in funzione della modalità di ciascuna variabile.

3.3 Analisi descrittiva dei dati

Il 62,50% delle domande analizzate sono state presentate da soggetti di sesso maschile con una età media di 48 anni. Dalle statistiche descrittive riportate nella tabella seguente, si può notare come il numero medio dei componenti del nucleo familiare è uguale a 2,5, con un reddito netto medio dichiarato di circa 1.700,00 €. Il debito medio complessivo si aggira intorno ai 50.000,00 € il che può sembrare strano visto che la media della spesa mensile dichiarata si aggira intorno ai 1.600,00 €, cifra inferiore all’importo medio del reddito. (tabella n°1)

TABELLA N° 1 (Statistiche descrittive) N° Media

Numero dei componenti del nucleo familiare 267 2,5Debito complessivo del nucleo familiare 267 50.635 €Importo del reddito nucleo familiare al netto trattenute 267 1.687 €Spese dichiarate mensili compresi eventuali prestiti in essere 267 1.600 €Età dell’intestatario principale 267 48

Per quanto riguarda l’attività del Fondo, nel periodo preso in esame dalla ricerca, ovvero nei primi dieci mesi del 2012, il Fondo ha garantito prestiti per un totale di 1.985.512,00 € (con un valore medio di 16.142,00 €), mentre la banca ne ha erogati per un totale di 1.183.755,00 € (con un valore medio di 9.767,00 €.)

Questa differenza è dovuta al fatto che le banche convenzionate utilizzano criteri diversi da quelli di Adiconsum per garantire l’accesso al Fondo.

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Grafico n° 1

I principali soggetti che si rivolgono al Fondo sono le famiglie (grafico n° 2), infatti il 51,30% delle domande presentate provengono da persone che dichiarano di essere coniugate, il 21% invece dice di essere celibe/nubile, il 19,50% separato/divorziato e l’8,20 % ha dichiarato di essere vedevo/a

Grafico n° 2

Per quanto riguarda il numero dei figli, il 46,80% dice di non averne, il 25,50 % dichiara di averne 1 mentre il 20,20% ne ha 2

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Grafico n° 3

Rispetto alla provenienza geografica delle persone che presentano domanda di accesso al Fondo Antiusura, vediamo come più del 50% provengono dalla Regione Lazio mentre le rimanenti regioni non superano il 10%. Questa distribuzione così disomogenea è spiegata dal fatto che, essendo la sede centrale del Fondo localizzata a Roma, ciò rende più facilmente raggiungibili le informazioni relative ai finanziamenti.

Grafico n° 4

Il 33% delle domande di accesso al Fondo è stato presentato da persone che hanno un regolare contratto di affitto, mentre il 31,10% dichiara di possedere una casa di proprietà. Al contrario invece il 20,20% dichiara di avere casa di proprietà acquistata accendendo un mutuo, infine il 15,70% ha una casa in comodato d’uso gratuito.

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Grafico n° 5

La maggior parte delle domande è pervenuta da persone che hanno come fonte di reddito principale un contratto di lavoro a tempo indeterminato (55,10%), il 23,20% da soggetti che percepiscono una pensione (grafico n° 6), mentre l’11,60% dichiara di svolgere un lavoro autonomo. La quota residua va suddivisa tra lavoratori precari e soggetti in cassa integrazione e/o mobilità (10,1%). Va ricordato che questa suddivisione, parametrata sui redditi prodotti, è riferita all’intestatario principale della richiesta di accesso al Fondo. Si è voluto puntualizzare ciò, in quanto risulta essere molto alta la percentuale dei soggetti cointestatari che svolgono invece lavori di tipo precario a tempo determinato (circa il 64,3% sul totale).

Grafico n° 6

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Tra le informazioni richieste nella domanda di accesso al Fondo, ve n’è una sull’ammontare mensile del reddito della famiglia. Quasi il 60% delle persone che hanno presentato domanda dichiara di avere un reddito mensile che varia tra i 1.000 e i 2.000 euro, il 18,70% tra i 2.000 e i 3.000 euro, il 17,20% arriva al massimo a 1.000 euro e solo il 5,60% guadagna oltre 3.000 euro mensili.

Grafico n° 7

Oltre ad aver chiesto alle persone che presentano domanda di accesso al Fondo di prevenzione di indicarci il loro reddito mensile, abbiamo ritenuto utile chiedere informazioni anche riguardo alla spesa mensile sostenuta dalle famiglie, in modo da evidenziare il rapporto esistente tra entrate e uscite. I risultati riportati nel grafico che segue, ci indicano che il 48,50% delle persone che ha presentato domanda dichiara di avere una spesa mensile che varia tra i 1.000 e 2.000 euro, il 20,30% dai 2.000 ai 3.000 euro, il 26,30% dichiara di non superare i 1.000 euro di spesa e infine il 4,90% dichiara di avere una spesa superiore ai 3.000 euro (grafico n°8). Se mettiamo in relazione le risposte date a queste ultime due domande, vediamo come le persone che presentano domanda di accesso al Fondo dichiarano di non spendere di più rispetto alle entrate mensili. Questa informazione però potrebbe non essere del tutto veritiera, in quanto chi presenta domanda tende a manifestarsi non come una persona che spende troppo, ma come una persona che ha avuto spese impreviste alle quali non è riuscita a fare fronte.

Grafico n° 8

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Abbiamo posto anche una serie di domande che ha avuto come obiettivo quello di analizzare sia i livelli di debito che le motivazioni che hanno portato il nucleo familiare ad indebitarsi.

Dall’analisi delle risposte date a queste domande, abbiamo estrapolato i seguenti dati: il 44,20% delle persone dichiara di avere debiti che variano tra i 10.000 e i 30.000 euro (ricordiamo che l’importo massimo finanziabile dal Fondo è proprio di 30.000,00 €), il 23,20% dichiara di avere dei debiti superiori a 70.000 euro, mentre il 17,20% ha debiti che variano tra i 30.000 e i 70.000 euro. Solo il 15,40% dichiara di avere debiti inferiori ai 10.000 euro.

Questi risultati, se incrociati con quelli visti in precedenza, potrebbero essere considerati anomali. Infatti, ci si potrebbe chiedere come mai, nonostante la maggior parte delle persone che presenta domanda di accesso al Fondo dichiari di non superare con le spese gli importi delle entrate mensili, vi sia una percentuale così alta di persone che presenta un debito complessivo pari all’importo finanziabile dal Fondo.

I motivi già ipotizzati nel commento al grafico precedente, trovano conferma nel grafico successivo che analizza le motivazioni che hanno portato le persone a presentare domanda.

Grafico n° 9

Quello che emerge dalle 267 pratiche prese in esame, è che il 36,30% delle domande indica la diminuzione dei redditi come la causa principale del sovraindebitamento, seguito dalle difficoltà nel sostentamento (28,50%), ossia l’impossibilità di sostenere le più comuni spese per la sopravvivenza. Il terzo motivo indicato nel 13,10% delle domande esaminate, è la sopravvalutazione degli introiti ossia la convinzione di riuscire a far fronte a delle spese extra finendo con l’indebitarsi.

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Grafico n° 10

4. L’accordo con i sistemi di informazione creditiziaL’accordo sottoscritto da Adiconsum con i principali SIC (sistemi d’informazione creditizia), quali: Crif, Experian e C.t.c., è ancora in essere.

Questo servizio messo a disposizione del consumatore ci ha permesso di accedere (previa autorizzazione dei richiedenti – ex D. Lgs. 196/2003) ai data base gestiti dai succitati uffici.

Il numero dei consumatori che, attraverso Adiconsum, ha avuto accesso ai SIC nei primi 10 mesi del 2012 è stato pari a 94.

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Conclusioni

Risulta più che chiaro che la crisi ha colpito particolarmente le fasce più deboli della società, troppo spesso senza protezione adeguata e sempre più esposte ad un vecchio welfare che non riesce più a coprire complessivamente lo stato di emergenza che stanno vivendo gli anziani i separati/divorziati e chi, alla ricerca di un colpo di fortuna, è diventato gioco-dipendente.

La strada giusta è quella di un welfare sociale che, così come fa il Fondo di prevenzione usura di Adiconsum, riesca a lenire le forti emergenze che rischiano di disgregare la nostra società.

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ADICONSUM offre il suo servizio su tutto il territorio italiano, rivolgiti alla nostra sede più vicina.Visita il sito: www.adiconsum.it

Inoltre ADICONSUM mette a disposizione dei consumatori un servizio a pagamento di prima assistenza e orientamento.

Telefona al numero: 8955000041* oppure manda una e-mail: [email protected]

*“Servizio di prima assistenza a pagamento, offerto da Adiconsum – Roma C.F. 96107650580: la chiamata ha un costo da rete fissa di € 0,97 al minuto con scatto alla risposta di € 0,12, da cellulare TIM di € 1,25 al minuto con scatto alla risposta di € 0,16, da cellulare Vodafone di € 1,27 al minuto con scatto alla risposta di € 0,12, da cellulare WIND di € 1,27 al minuto con scatto alla risposta di € 0,15, da cellulare H3G il servizio non è al momento attivo. Il costo massimo della chiamata è pari € 15,12. L’utente può richiedere la disabilitazione ai servizi 895 rivolgendosi al proprio gestore telefonico. Tutti i valori indicati sono IVA inclusa.”

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