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SOUND & Vision Magazine

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Sound & Vision Novembre 2010

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WWW.RIVEJAZZCLUB.ITRISTORANTINO_WINE BAR_JAZZ CLUB

NOVEMBRE

Ven 5

Sab 6

Ven 12

Ven 19

Ven 26

The Smart SetItalian Lounge Music

DjSet Back To BlackIl meglio del Soul Funk from 60/70

Jazz SessionImprovvisazioni Jazz-Pop

Magnetofono60’ Italian Jazz

Gianluca Carollo QuartetLibere evoluzioni jazz

cena con concertini Jazz and World music

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S. Rossi (VI) - G. Mari (VI) - A. Lo Giudice (VI) - F. Nicolli (VI) - T. Fiorese (VI) L. Sartor (VE) - Fox (VI) - F. Consoli (TV) - E. Sampong (VI) - - Stephanie Dark (TV) D. Zanin (VI) - E. Virago (TV) - L. Lago (VI) - R. Crisafi (VI) - A. Lago (VI) E. Zazzara (London) - D. Pensavalle aka DJd (VI) - C. Lo Giudice (VI) - J. Andreucci (PE)

Questo numero è stato realizzato grazie al contributo volontario di

Anno 7 - N° 78 - NOVEMBRE 2010Aut. Trib. Bassano d. G. N° 8/03 del 3.09.2003

DIRETTORE RESPONSABILE:EDITORE:

STEFANO ROSSIDANIELE PENSAVALLE ([email protected])

Grafica:

Cover by

Daniele Pensavalle

Andrea Blitz Studio (VR) - www.blitzstudio.it

Video Producer S&V TV : Domenico Rigon

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Stampa

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WEB:WWW.SOUNDANDVISION.IT - EMAIL: [email protected]: WWW.FACEBOOK.COM/SOUNDANDVISIONTWITTER: WWW.TWITTER.COM/SOUNDVISIONMAG

CHOOSEME!

SCEGLI SOUND AND VISION!Ti piace Sound & Vision?Pensi di avere un locale o un negozio in sintonia con il nostro “mag-style” & “life-style”. Diventa nostro sponsor/affiliato! Non è difficile, basta chiamare il nostro agente di zona e farti illustrare le soluzioni commerciali più interessanti e convenienti per la tua attività. Sound & Vision oggi è l’unica realtà dedicata interamente a tutte quelle persone che pensano ancora che il distinguersi sia l’unico modo per sopravvivere in questa società che ci vuole tutti uguali, più simili ad un partecipante del Grande Fratello che non a noi stessi!

BE YOURSELF & DO WHAT YOU FEEL!

IN QUESTO NUMEROGame Over di DjD

Intervista esclusiva agli Africa Unite

Eddie & The Hot Rods by Fox

Limelight di E. Zazzara

Gospel Festival 2010 di L. lago

Marcos Valle di L. Sartor

Film Review : Surf- Castle in The Sky di F. Consoli

Recensioni di A. Lo Giudice e DjD

BESTIVAL di E. Virago

CHILDREN OF THE REVOLUTION di J. Andreucci

GROOVE ARMADA di E. Virago

GUILTY PLEASURE di A. Lo Giudice

PROG SURREALISTA di D. Zanin

DILATED PEOPLE di L. Lago & Max mbassado’

ART CORNER : ORTOGRAFFIA di L. Lago

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GAMEEROV

di Dj D

GAMEOVER

Non è più possibile tenere una rubrica mensile!!! Una volta si poteva però! Le cose di rilievo di cui parlare accadevano con una cadenza più “frikkettona”, c’era lo spazio temporale per poter approfondire, per poter capire. Ne discutevi il Sabato sera con gli amici, analizzavi e ... ti ubriacavi... Da qualche anno a questa parte questo non è più possibile, forse lo fanno apposta! Esce la notizia che Berlusconi è indagato per frode fiscale assieme al figlio, non fai in tempo a capire il perché, come mai cos’altro ha combinato che il giorno dopo leggi che lo stesso ha ricevuto da Cosa Nostra tramite Dell’Utri e Ciancimino 20 miliardi per le sue aziende indebitate fino al collo. Sento che a Napoli la spazzatura non l’hanno mai tolta (ma questo lo avevo già capito...) e che è in atto un’intifada all’italiana a Terzigno dove gli abitanti sono considerati dei camorristi, ma Cosentino che siede in parlamento

non si può processare! I Tele/giornali vanno a nozze con la notizia di una povera ragazza uccisa dallo zio? dalla cugina? dalla zia? Chissà quante altre macabre deduzioni ci riserveranno sulla vicenda, ma non ci dicono però che per i precari con contratti a progetto non ci sarà la pensione. Leggo di uno che forma un nuovo partito politico contro le leggi ad personam e poi le vota (vedi alla voce Fini). Leggo di un “medico” che curava tumori che adesso mi oggi afferma che le centrali nucleari e gli inceneritori sono a rischio zero (vedi alla voce Veronesi), insomma un delirio... Sarà che sto invecchiando ma a questa velocità è più facile confondersi che farsi un’idea di quello che sta accadendo in questo fottuto paese.Mentre sto scrivendo quest’articolo vengo a sapere che: all’Università Cà Foscari di Venezia agenti in tenuta anti sommossa hanno impedito di leggere un comunicato ad una studentessa che protestava contro Scaroni (Pres. Eni - 1 anno e 4 mesi per tangenti) invitato dal rettore all’inaugurazione dell’anno accademico. Nuovo esempio di democrazia.Che a Vicenza il sindaco Variati, ha ben pensato per risolvere alcuni problemi di ordine pubblico nella zona della stazione di far chiudere tutte le attività commerciali adiacenti alle 22.00 e instaurando così in quella zona una sorta di coprifuoco! Complimenti! Gli sceriffi si moltiplicano a vista d’occhio, e per fortuna lui non è un leghista, se no ci saremmo trovati a Campo Marzio la guardia nazionale ...

ULTIMA ORAAperto a Milano un fascicolo sulla storia di una giovane minorenne di origini marocchine che ha raccontato di avere incontrato Berlusconi ad Arcore insieme ad altre ragazze. La ragazzina faceva parte di un gruppo del giro di Lele Mora. Ditemi voi se viviamo in un paese normale...

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Ven 12 Nov - Rokkafe (Castelcucco - TV)

SUPPORTED MONTHLY BY

SOUND VISION

DJSET

CAFE’VICENZA CASTELCUCCO - TREVISO VICENZA

BAR

ASTRA

Ven 26 Nov - Sartea (VI)Ven 12 Nov - Rokkafé (TV)

BACK TO BLACKTHE BEST OF SOUL FUNK FROM 60/70

Ven 5 Nov - Bar Astra (VI)Sab 6 Nov - Rive Jazz Club (VI)

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Il 2010 è stato un anno esplosivo per i Groove Armada. Black Light, il loro sesto album pubblicato lo scorso gennaio, ha girato l'intera Europea, America ed Australia tra festival, concerti ed eventi privati. E cosa succede? Che Tom Findlay e Andy Cato annunciano che quella del 16 ottobre è stata la loro ultima performance come band dal vivo e che d'ora in poi si vogliono concentrare su altri progetti. In effetti quella sera alla O2 Brixton Academy di Londra si respirava un'aria strana e il concerto è s tato un misto d i emoz ion i contrastanti, tra grande euforia e sottile tristezza. Però i Groove Armada hanno danno il meglio e forse anche di più perché SaintSaviour, la l o ro nu ova f ro n t wo m a n , è impressionante dal vivo, un vero miracolo della natura: potente nella voce, energica nelle danze e con degli abiti scenici che cambiano dal sobrio al folle senza mezze misure. E quando ha cantato “Look Me In The Eyes Sister” e “I Won't Kneel” il pubblico è andato in completo delirio. Lei non è stata l'unica vocalist della serata, c'era anche MC M.A.D., una vecchia conoscenza, con i capelli cresciuti e un po' appesantito dall'ultima volta che

GROOVE ARMADAO2 Brixton Academy, London di Emanuela Virago & Attila

EVENTS REVIEW - EVENTS REVIEW - EVENTS REVIEW - EVENTS REVIEW - EVENTS REVIEW

l'avevamo visto on stage ma sempre carismatico e voce ragga per eccellenza dei più bei pezzi dei Groove Armada. Impossibile stare fermi sulle n o t e d e l l a c o n o s c i u t i s s i m a “Superstylin'”. E' stata una serata strana, alle 21 eravamo già all'ingresso dello splendido teatro che dal 1983 ospita i migliori concerti in città, ma l'attesa fino a mezzanotte è stata estenuante come poche. Nemmeno il set di Retro/Grade, aka Serge Santiago e Tom Neville, giovane duo di produttori inglesi che hanno fatto da band di supporto a tutto il tour inglese, è riuscito a rilassare gli animi. Perché tutti erano lì per loro. Perché tutti non aspettavamo altro che risentire i pezzi che hanno fatto la storia del gruppo e il nuovo album dal vivo (che nulla ha a che vedere col cd). E non sono mancate le più grandi hit come “My Friend”, “Cards To Your Heart”, “Fogma” e “Madder”. L'ultimo ricordo, quando la band ha lasciato il palco, è stato quello di una cascata infinita di palloncini bianchi e argento caduta dal cielo, lo scoppiettio incessante - come una miriade di fuochi d'artificio -, la gente col naso all'insù. E il magone per aver capito che quello era davvero 'l'ultimo'. Chissà se l 'hanno real izzato anche loro.

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Via Zamenhof, n° 821 - 36100 Vicenza - Tel 0444.301837 - [email protected]

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Intervista Africa Unite

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AFRICA UNITEINTERVISTAESCLUSIVA AGLI

S&V: Nel vostro ultimo album c’è un brano “Mr Times” dove ci sembra che si metta in dubbio il “rastaferesimo”, è una giusta chiave di lettura? Mad: Si è giusta, ma devo puntulaizzare che noi non rinneghiamo nulla in quanto non siamo rastafariani. Mr time in realtà è un pezzo sulla morte, e su una visione veramente laica della morte, Infatti recita: “Non cerco dio, shiva, hallah, non credo in rastafari, satana o jah ...”. E’ un inno al vivere oggi, non pensando a paradisi o inferni futuri. Con questo ribadiamo la nostra scelta di laicità. Personalmente mi sono già scagliato contro la religione cattolica che trovo aberrante, riconducendo l’uomo a figura centrale di tutto.S&V: L’ignoranza conquisterà il mondo? Lapidazioni, trucidazioni delle persone più deboli sono sotto gli occhi di tutti, come fare ad

invertire la rotta? Mad: Se vuoi ci riagganciamo al discorso precedente. Ritengo che le religioni e gli estremismi religiosi hanno sempre cercato di tenere l’uomo nell’ignoranza con la grande trappola dell’aldilà. Viviamo ormai in civiltà multi etniche, la normalità dovrebbe essere di accettare ed accogliere queste persone comunque differenti da noi dal punto di vista religioso e di costume. Entra così un discorso culturale. La cultura non è estremismo ma accettazione delle differenze, l’accettazione dell’altro dovrebbe divenire regola comune ma spesso proprio le religioni influiscono negativamente sul processo di aggregazione.S&V: Quest’anno Bob Marley avrebbe compiuto 65 anni, come avrebbe cambiato il modo di fare reggae e di quale

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EXCLUSIVE INTERVIEW - EXCLUSIVE INTERVIEW - EXCLUSIVE INTERVIEW - EXCLUSIVE INTERVIEWPict by

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messaggio sociale si sarebbe fatto portatore in questi anni? Mad: Sinceramente non lo so (ride). Penso che si sarebbe sicuramente evoluto nel sound rimanendo però fedele alla sua ispirazione. La cosa grande di Marley è che ha avuto la forza riuscendo a traghettare il reggae da una situazione estremamente limitata geograficamente al grande pubblico. Questo gli è riuscito non tanto per la forza del ritmo ma con la forza delle sue canzoni. Marley è stato l’artista che ha scritto le canzoni più belle in assoluto usufruendo del ritmo reggae. In questo modo è riuscito a colpire l’immaginario di bianchi, neri, gialli, marroni, rossi e chi più ne ha più ne metta. Ha avuto quella forza superiore che solo i grandi songwriters hanno. Dopo Marley non c’è stato più nessuno che ha avuto questa forza. Anzi il reggae artisticamente si è involuto, non ha più trattato tematiche così forti.S&V: Ritenete che non esista nessuno che abbia preso il posto di Marley? Mad: Penso proprio di no.S&V: Manu Chao? Mad: Manu Chao è un

grandissimo fenomeno mondiale. Lui ha saputo trovare nella musica etnica la sua forza. Ma il messaggio di Marley è ineguagliabile, anche se bisogna dire che erano altri tempi, e c’èra più fame di musica, più voglia di musica e più forza nella musica stessa. Oggi la musica è relegata ad un secondo piano non ha più l’appeal di una volta. Riconducendo questa domanda in ambito rock,

forse il nuovo portatore di messaggi sociali potrebbe essere Bono Vox, le analogie derivano come per Marley dal paese di origine, piccolo come l’Irlanda, dove però c’erano lotte e scontri sociali forti, diventando così messaggero di ideali quali, la pace, coesione, etc. etc.. Quindi lo posizionerei come nuovo ambasciatore, anche se a livello e gusto personale non mi piace più di tanto.

L’intervista completa potete trovarlasu www.soundandvision.it

Video intervista www.soundandvision.it

Fotogallery su www.soundandvision.it

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NOVEMBRE 2010

Venerdi 05 D.J. DepaSabato 06 D.J. Richy Sixchic www.myspace.com/richysixchic

Venerdì 12 D.J. Conf www.myspace.com/djconfSabato 13 D.J. Omar R. www.myspace.com/rdjomar

Venerdì 19 D.J. Conf

Sabato 20 D.J. Ale Dem

Venerdì 26 D.J. Omar R. Sabato 27 D.J. Conf

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Mer 3 - CabaretVen 5 - “Back to Black” S&V Dj SetSab 6 - Jam Session + Dj Loba-Lo

Ven 12 - 25° Maiali InquinantiSab 13 - Quartetto a tutto tondo (Jazz) + Dj Papu

Ven 19- Dj Nice Sab 20 - 3eed BluesBand + Dj Erik Skank

Tutti i concerti dalle 19 alle 21Domenica Aperto dalle re 16.5o 9

Ven 26 - Dj Ale RockSab 27 - Live: Baby Blue (Prato) + Dj Wood

Mer 16+1 - Cabaret

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dischi da riscoprirea cura di Eugenio Zazzara (Roma)LIMELIGHT

'Almamegretta significa anima migrante, tratto da un dialetto che sta a cavallo tra il tardo latino e gli inizi del volgare. Ci è piaciuto perché non è né italiano né dialetto e rispecchia fedelmente la nostra attitudine a saltellare da un punto all'altro del pianeta, alla ricerca delle radici profonde'. Formatisi nel 1991, gli Almamegretta si sono rivelati una delle storie più originali partorite dalla n o s t r a m u s i c a . A caratterizzarli, una miscela di dub, funky, jungle e world music declinata secondo una formula inedita: da una parte, una marcata ascendenza regionale e locale; dall'altra, una sincera propensione all'internazionalismo e alla commistione di generi, che la band assorbe ed esprime poi in maniera del tutto inedita. La 'scala verso il paradiso' dei nostri è costituita da tre

d i s c h i , i n s e q u e n z a "Animamigrante", "Sanacore" e il protagonista di questo mese, "Lingo". Un processo di raffinazione e limatura che li ha portati a realizzare un disco senza confin i , l i qu ido, seducente, refrattario a qualsiasi etichetta di genere. Prodotto e registrato a Londra e zeppo di ospiti illustri, "Lingo" è la perfetta fusione tra spiritualismo e carne, tra solidità delle radici e vocazione migrante: è la colonna sonora del 'cittadino del mondo', a casa ovunque si trovi eppure senza fissa dimora. In molti ricorderanno il disco per due suoi singoli. In primis, "Black Athena", il pezzo forse più commerciale e marpione, figlio del melting pot londinese e delle teorie 'azzardate ma affascinanti' di Martin Bernal sulle ascendenze africane della civiltà europea, che Raiz proclama con ironia in una sorta

di rap in napoletano, sostenuto dagli interventi di Dave Watts dei Fun-Da-Mental e dai bassi di Bill Laswell. In "Gramigna", delle grida da muezzin squarciano il silenzio, e danno il la a melodie arabeggianti condite da una base dub accelerata e sospinta verso frequenze basse. Raiz dà sfogo al diritto personale di essere responsabili delle proprie scelte e di vivere la vita come più aggrada con melodie vocali tra le sue più belle di sempre, mentre D.Rad, fonico e fac to tum de l gruppo, imperversa con samples ed effetti. Ma il midollo spinale del disco, quello che gli conferisce quella particolare atmosfera calda e magmatica, è nelle tracce centrali. Dal jungle ammaliante di "Rootz", manifesto lirico del migrante ('senza nomme e senza età, si me vuo' a casa mia ll'aggio truvata ccà') , attraversata da intermezzi trip-hop, passando per il dub più classico di "47" fino ad arrivare ai momenti più elettronici e al contempo tribali di "Niñas": basso e batteria martellanti a dettare il

ritmo, folate e rasoiate di flauto, effetti e samples. Col trittico "Berberia", "Fatmah" e "En-Sof" si entra nella sezione più spirituale dell'album. La prima è uno strumentale d'atmosfera, da tempesta di sabbia notturna, scandito dal basso fretless e da gorgoglii di synth che si avvolgono su sé stessi. "Fatmah" è un florilegio di scale arabe, in cui Raiz canta appass ionatamente i l t o r m e n t o a m o ro s o , appoggiandosi sugli splendidi arrangiamenti d'archi dei due Minieri, mentre "En-Sof" è forse il brano col testo più mistico. Ma il capolavoro del disco è probabilmente "Suonno", danza della frenesia e convulsione u rbana : imper te rr i t a , trascinante e irresistibile. "Respiro" unisce una base à la Massive Attack a melodie a metà tra Medio Oriente e Mediterraneo, mentre gli ultimi solchi sono per il funky potenzialmente interminabile di "Fratelli". Miracolo di equilibrio e originalità: es 'la lengua del alma, negro!'.

ALMAMEGRETTA

LINGO

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EVENTS REVIEW - EVENTS REVIEW - EVENTS REVIEW - EVENTS REVIEW - EVENTS REVIEW

Mai sentito parlare di Bestival? Ogni settembre, all'isola di Wight, sold out

solitamente 9 mesi prima. Si chiama così perchè raccoglie The Best. Il meglio di tutti i

festival, il meglio degli ultimi 6 mesi di musica, il meglio dell'intrattenimento, il meglio dei

travestimenti. 4 giorni, 26 palchi, più di 200 artisti, 1.000 persone a servizio, 50.000 visitatori, 12km per

girarlo tutto. Bestival 2010, alla sua settima edizione, è stato l'evento che ha proclamato la chiusura ufficiale dell'estate; "è un festival che porta un target di gente molto alto, colto e appassionato" ci ha detto Ziggy Gilsenan che, con il marito John Hughes, Josie e Rob Da Bank, è la mente dietro a Bestival. Sul suo pass AA (All Areas) c'è scritto Captain. Capitano, assieme agli altri soci fondatori, di un festival che in pochi anni ha ottenuto successo e riconoscimenti a livello internazionale. Lo scorso 10 settembre il grande popolo di Bestival lo abbiamo incontriamo sul treno da Londra per Portsmouth prima e nel breve tragitto in traghetto poi. Facile riconoscere chi si dirigeva lì: zaino in spalla, wellies ai piedi

e una maschera di carnevale che spuntava dalla borsa. Sí, perchè è un vero e proprio rito travestirsi a

Bestival, tanto che probabilmente quest'anno il festival entrerà nel guiness dei primati come più grande festa in costume nel mondo. L'ultima edizione era intitolata 'The Year Of The Fantastic': animali, personaggi dei cartoni animati e da fiaba; si è visto di tutto a Bestival e ogni vestito era talmente ricercato, ogni maschera scelta con tale accuratezza che tutto distraeva dalla musica che dovrebbe essere il primo richiamo per chi arriva qui data la line-up che porta ogni anno sull'isola i migliori artisti e g l i e m e rg e n t i p i ù i n t e re s s a n t i .

di E a uel Vi ag

m na r o

www.viragoentertainment.it

@ Isola di Wight

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EVENTS REVIEW - EVENTS REVIEW - EVENTS REVIEW - EVENTS REVIEW - EVENTS REVIEW

BE TI AL 2010S V

Musicalmente infatti c'era da perdere la testa: dal british garage-rock dei Jim Jones Revue di scena all'Arcadia, lo spettacolare palco a forma di ragno nel Fire Field, agli Hurts - duo di Manchester tutto gel+giacca+camicia - protagonisti il sabato al Big Top, l'enorme tendone blu dislocato nel Fantasy Field, sede di altri grandi live: dai bravissimi e acclamati XX, a Tricky con qualche problema audio, e poi ancora Delphic – tra i nostri preferiti -, Wild Beasts, Flying Lotus e Jònsi. Il Bollywood Bar era sempre affollatissimo: dj set dalle 11.30 fino alle 3 del mattino con Untold, Klam, Nathan Fake, Zero 7, Gilles Peterson, Zane Lowe, Horse Meat Disco e gli Aeroplane. Qui c'era anche La Roux, starlette di culto del 2009 dal famoso ciuffo rosso, che a Bestival è tornata per suonare i dischi con la vecchia amica Dead Guy: peccato abbia sbagliato un paio di cambi durante il suo set manifestandone visibilmente il disappunto. Al Sailor Jerry's Ink City la grande musica di Goldhawks, Naive New Beaters, Chrome Hoof e White Rabbits si è alternata alla storia e opere di Norman 'Sailor Jerry' Collins, il padre del tatuaggio old school. Qualcuno sembra pure essersi rilassato nella sala cinema allestita in mezzo ai boschi guardando 'Hori Smoku', il suo film autobiografico. Ma Bestival 2010 è stato anche l'anno dei micro venues con il Polka Club, la Wedding Disco o l'Inflatable Church, intimi palchi per godere della musica da veri vip. O la Cabaret Tent, oasi di pace dopo la mezzanotte dove ognuno poteva ascoltare musica con le proprie cuffie ma animata prima da imperdibili shows come quello, tra i tanti, dei londinesi The Correspondents. Il Rock N Roll, ultima buia location dispersa nel Meadow Fields, presentava ottimi gruppi come Here We Go Magic, French Horn Rebellion, Mount Kimble, Chilly Gonzales, Erland and The Carnival e Caribou. Ma il richiamo al main stage, che stagliava da qualsiasi angolazione, era dato da Mr. Motivator, personaggio bizzarro col il miglior warm-up visto finora, anche se con i nomi presenti non si poteva davvero essere demotivati: Ellie Goulding, Janelle Monae, Simian Mobile

Disco, Hot Chip, Dizzee Rascal, Mumford&Sons, Roxy Music, The Prodigy. Il live più bello è stato quello di The Flaming Lips che chiudeva la serata di sabato: indimenticabile Wayne Coyne che si getta nella folla dentro un sfera gonfiabile. E teme di non farcela a ritornare sul palco. Quest'anno c'era anche The Wishing Tree, struttura fantastica a cavallo tra il mondo degli Hobbit e il quello di Pandora in Avatar: 8 metri di rovere rigenerato con meravigliosi drappi bianchi al suo interno che creavano un'atmosfera magica. Chissà in quanti avranno espresso come desiderio di tornare all'isola di Wight I biglietti 'early birds' per Bestival 2011 sono già in vendita!

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GUILTY PLEASURE - GUILTY PLEASURE - GUILTY PLEASURE - GUILTY PLEASURE - GUILTY PLEASURE

Chiamatela Legione! Quanti demoni convivono nella voce di Nina Hagen? Un discreto puttanaio, dico io. A rigor di logica, la cantante berlinese non potrebbe essere considerata un “guilty pleasure”, in quanto stiamo parlando di una grandissima artista, la cui rivalutazione sarebbe quantomeno doverosa ed è inutile che ridete, blasfemi! Definirla la giusta distanza tra Madonna e Diamanda Galas potrebbe dare l’idea, ma sarebbe irrispettoso verso Nina (che è molto meglio di entrambe). Diciamo che della prima anticipa il gusto alla rappresentazione e all’immagine, mentre con la seconda ha in comune le capacità vocali immense ed il loro utilizzo per fini non convenzionali. Tuttavia, a differenza della Signora Ciccone, Nina Hagen è una kamikaze commerciale, con un concetto di pop che terrorizzerebbe ogni discografico mainstream, e, a differenza della Galas, è una vera punk che non si prende sul serio neanche per mezzo brano. Non stiamo, insomma, parlando esclusivamente di una folle sperimentatrice, ma anche di un’artista fottutamente divertente, la cui esibita teutonicità la marchia come unica e come indigeribile. Prendiamo i primi due dischi ad esempio, si tratta di due perle di punk rock il cui idioma, agli ascoltatori superficiali, può ricordare i tendoni dell’Oktober Fest. Poi arriva la terza opera “Nunsexmonkrock” e l’Oktober Fest si sposta su Saturno. Ascoltate “Cosmic Shiva” o “Iki Maska” e ditemi dove avete sentito qualcosa di simile? Inutile che ci pensate, ve lo dico io: in nessun cavolo di posto- almeno non nel 1981! Nina sottopone punk e new wave allo stesso trattamento a cui i suoi conterranei krautrockers del decennio precedente avevano sottoposto la psichedelia, cavandone anche lei una musica veramente libera e veramente folle (i tedeschi, si sa, quando sono fedeli ai loro modelli raggiungono livelli di piattezza e noia imbarazzanti, mentre, quando decidono di buttare in aria il tavolo, fanno mangiare la polvere a qualunque artista angloamericano che può solo sognare di avere la libertà di registrare e pubblicare certi deliri).

NINA HAGEN (Guilty Pleasure # 3) di A. Lo Giudice

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live REVIEW - live REVIEW - live REVIEW - live REVIEW - live REVIEW - live REVIEW - live REVIEW

“Chiunque fa parte di un coro ci raggiunga qui sul palco”. Kurt Carr non fa in a tempo a dirlo che il teatro Coccia di Novara, che il 10 ottobre ha ospitato per la prima volta in esclusiva per l'Italia uno dei maestri mondiali del gospel contemporaneo, vincitore di numerosi Stellar Awards, si trasforma: il palco viene affollato dai Brotherhood Gospel Choir, da Myron Butler che la sera prima aveva infuocato a sua volta il teatro, da qualche componente dei padovani Summertime e da tanta gente che, se ha faticato durante tutto il concerto a contenersi in pacati e sincronici battiti di mani, ora non

vede l'ora di sprigionare tutta l'energia accumulata. E' il potere del gospel, è la presenza di un qualcosa di più grande (come canta lo stesso Kurt Carr nella

sua “The presence of the Lord”), in una parola è amore racchiuso in un contenitore fatto di speranza che, se dato ininterrottamente per quasi due ore al pubblico con emozioni a fior di pelle, ritorna indietro con pari intensità. Ritornare al Novara Gospel Festival significa rinnovare una forte emozione e fare il pieno di energia: lo sanno bene tutti i fedelissimi che arrivano da tutta Italia ma anche dall'estero per prendere parte alla tre giorni orchestrata da Paolo Viana, sempre all'altezza, sia per l'offerta degli artisti proposti che per l'aria che si respira, di quanti decidono di raggiungere quel microcosmo che tanto ha da insegnare anche a chi la musica la fa. Non vuole l'interprete Kurt: “Say yes” urla al pubblico, che subito gli rimbalza lo stesso suono ma più timido. “They are ready” ghigna. E si dà il via al concerto. “Ci sono molte sfumature nella musica gospel-

spiega- Ora percorreremo un viaggio attraverso queste diverse sfaccettature.” Si parte dal jazz, il tour non è solo musicale ma anche vocale.

Una ad una cantano le sue Singers, manuali di tecnica commutati in interpretazione, hanno voci graffianti, soffiate, magiche. “La musica è un linguaggio universale-

prosegue Kurt Carr- Per questo vogliamo proporvi dei brani che tutti conoscete.” Arrivano le cover quali “The greatest love of all” di Whitney Houston, “We are the world” e “That's what friends are for” le terranno per il gran finale. Arrivano i grandi brani di Kurt che tutti stanno aspettando: “In the sanctuary”, un accenno della loro versione di “Kumbaya”, una “For every mountain” sopra le righe. C'è tempo per cogliere l'armonia e il sostegno reciproco che regna all'interno del sestetto. C'è spazio per la commozione: “Qui tra di voi questa sera c'è una persona alla quale era stata diagnosticata la morte, 40 anni fa. E' come una madre per me, mi ha cresciuto quando ero nessuno. Tutto è iniziato da questa signora.” Si alza Margaret Alderman Monts, e con lei tutto il Coccia. E quando Kurt, al secondo bis, duetta con Wayne Ellington e Myron Butler l'emozione scoppia in un applauso lungo e ricco di gratitudine. E con lui, tutto il Coccia.

Kurt Carr al NovaraGospel Festival 2010di Lara Lago

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“The Attention”, cinque ragazzi viennesi innamorati del rhythm 'n'blues d'annata. E il vecchio adagio latino “nomen omen” non può essere più calzante per la capacità del gruppo di conquistarsi l'attenzione incondizionata dei fans e della critica più severa. Reduci da una serie di tour infuocati in tutta Europa nell'ambito dei festival di genere, spesso anche come spalla ai leggendari Fuzztones, “The Attention” hanno regalato anche a Vicenza un assaggio del loro talento. Sul palcoscenico del Bar Sartea la band é stata protagonista di una serata all'insegna del puro sano e vecchio Rock'n Roll. Un set giocato con stile in cui hanno reso omaggio ai padri del rythm'n blues e del northern soul sia con qualche standard che con composizioni originali tratte dal loro

album di debutto, rigorosamente in vinile, di recentissima uscita per la tedesca Screamin'Apple. Un inizio in sordina a ridosso delle 22, forse troppo presto per il pubblico del rock, in abbigliamento da baronetti e strumentazione vintage da far impallidire gli Small Faces, sono riusciti via via nel corso della serata a coinvolgere i presenti con un sound perfetto e con una serie di vecchi trucchi da consumati rocker. Il pirotecnico frontman, all'ennesima richiesta di bis, salta in piedi sul bancone del Sartea e coniuga in un colpo solo il rock n'roll con la tradizione imperialista del paese d'origine del gruppo. Kraut'n blues di gran classe, se non ci siete stati non perdeteli al loro prossimo passaggio in Italia.

LIVE REVIEW - LIVE REVIEW - LIVE REVIEW - LIVE REVIEW - LIVE REVIEW - LIVE REVIEW

THE ATTENTION!di Rosarita Crisafi

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info : www.soundandvision.it - Richiesta invito [email protected]

SOUND & VISION presenta

FOTOGRAFI:Alessio Furlan (Venezia)

Michela Del Forno (Siena) - Henry Ruggeri (Macerata) - Daniele Pensavalle (VI)Francesco Zanet (Udine) -

PHOTOS AROUND THE ROCK

Daniele Pensavalle

Il rock'n'roll è la forma espressiva più schifosa, brutale e malefica, un afrodisiaco pestilenziale, la musica preferita di tutti i delinquenti della terra.

Alessio Furlan

Francesco ZanetHenry Ruggeri

Michela Del Forno

INAUGURAZIONE SAB 18 DICEMBRE (ore 23.00) @ VICENZA (SOLO SU INVITO PERSONALE)SARTEA

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Quando impegni l'udito in una raffinata rassegna musicale, la mente inizia a viaggiare. Vagabonda attraverso innumerevoli dipinti realizzati dalla tua fantasia. E la descrizione di un sentimento così intenso, può dimostrarsi veramente ardua a parole.Ed allora prendi in mano la copertina del tuo album e provi a decifrare il messaggio subliminale che quella testata nasconde. Un disegno, un indizio, un semplice schizzo che possa indirizzart i a l la realizzazione della tua storia. E fu così che Roger Dean entrò a far parte dell'immaginario collettivo di fantasiose menti progressiste. Ideatore di innumerevoli copertine di long-playing discografici degli anni sessanta, è stato artefice del memorabile logo degli “Yes”. Ad essi dedicò la maggior parte della sua carriera, disegnando la copertina di ogni loro album e collaborando con la scenografia dei loro concerti. Le sue rappresentazioni mantengono un approccio paradossale con la

realtà del mondo: privilegiano figure delicate tendenti allo sferico, adatte a descrivere la delicatezza e la sensibilità dei brani di Anderson e compagni, inoltre esiste una continuità tra le diverse forme della natura (rocce, piante, cielo e terra sono un tutt'uno) e le rare figure umane o artificiali a volte rappresentate, vengono automaticamente assorbite dall'universo naturale che le circonda. “Yessongs”, “Fragile” e “Close To The Edge” sono forse l'emblema della fantasia mistica di Dean. Ma non bisogna scordare gli innumerevoli contributi che ha dato per la realizzazione di copertine di gruppi prog-rock, come Gentle Giant, Uriah Heep, Ramases, Greenslade, Osibisa e molti altri, compresi gli album solisti dei membri degli Yes (Asia, Rick Wakeman, Steve Howe). Un vero artista surreale che ha saputo, meglio di chiunque altro, descrivere attraverso la propria arte, l'emozione di un viaggio che inizia con una melodia, ma che f in i sce con un sogno.

prog surrealista di Denise zanin

La stravagante realtà di Roger Dean

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NOVEMBRE 2010

- Rockcafe’ (tv) - Back To Black Dj Set

- Vinile (vi) - Sturdust: Minimal Night Open Party

- Rive Jazz (vi) - Live: Jazz Session (Jazz) - Bar Astra (vi) - 25° Maiali Inquinanti- CSC (vi) - Dark Night - Live: R.U.N.I. + Anarcorural... - La Loggia (vr) - - Evaos (vr) -

- New Age (tv) - Live: Badly Drawn Boy + The italians

- ZweiBar (tv) - Super HH DjSet + Lady Gisa

- Shindy (vi) - Live: Killacat (reggae)

- Rocketz (tv) - New Wave night #2- De Gusto (tv) -

- Pop Corn (ve) - SpreadMag Party : Counterstrike- MoonClub (ve) - Shake Your Ass by re del Ciuffo

DjSet by Dj ConfDjSet by Dj Depa

"Dottor Funko and his troubles"

- Sartea (vi) - Live: Soyuz (vi) - Rockcafe’ (tv) - Claudio King P DjSet - New Age (tv) - Sbainight Rock Version- Rocketz (tv) - Live: Shaman’s Blues

- MoonClub (ve) - Study Hard Party Harder

- Vinile (vi) - Live: Coma Familia & Fuckheroes + djSet

- Bar Astra (vi) - back To Black Dj Set- Rive Jazz (vi) - Live: The Smart Set - La Loggia (vr) - DjSet by Depa - Evaos (vr) -

- De Gusto (tv) -

- Pop Corn (ve) - Break The Week by K. Tit & M. Nodes

DjSet by Dj Omar R.

"Dottor Funko and his troubles"

- Sartea (vi) - Live: Apple Party “Cockoo” (Asti) - Shindy (vi) - New Romantic Party

- Rockcafe’ (tv) - Dj Osai the real outsider

- ZweiBar (tv) - Last Night Party (The Italo Job)

- Rive Jazz (vi) - Live: Magnetofono- Shindy (vi) - I Love Minimal (Dj Beatz) - Bar Astra (vi) - Djset by Dj Nice - La Loggia (vr) -

- Rocketz (tv) - Live:Rumatera Set Acustico

- De Gusto (tv) -

- Pop Corn (ve) - Live: Ex Otago + Ragazzi del Tunnel- MoonClub (ve) - Pixeel

DjSet by Dj ConfDjSet by Soul Alliance

- New Age (tv) - Virgin Jam 160 (gratuito)

- Vinile (vi) - Vinile Classico Live+ DjSet

- Evaos (vr) -

"Dottor Funko and his troubles"

- Sartea (vi) - Live: The Mighty Stef (Ire) + Sakee Sed (Ita)

- New Age (tv) - Live: Anathema

- ZweiBar (tv) - Dj Iani (Retroscopia musicale 70/80/90) - De Gusto (tv) -

- Jack The Ripper (vr) - Live: Superhorrorfuck (punk rock)

- Rockcafe’ (tv) - Dj Cyco (uk Garage)

- Vinile (vi) - Trash Dance Night + Guest - Shindy (vi) - Shindyteque - Bar Astra (vi) - Quartetto a tutto tondo (jazz)+Dj Papu - La Loggia (vr) -

- Evaos (vr) -

- Rocketz (tv) - Live: Die Transfer + Dj Boogaloo Robert

- Pop Corn (ve) - BackDrop - Soul Allnighter- MoonClub (ve) - live: Lombroso

DjSet by Dj Omar R

DjSet by Richy Sixchic

Vernissage funky con Dj Ciaolomon

- New Age (tv) - Live: Soulfly

- Rockcafe’ (tv) - Dj Iani DjSet

- Vinile (vi) - Live: Zoo+The Medullary... + DjSet - Shindy (vi) - Shindyteque - Bar Astra (vi) - Jam Session (Jazz) + Dj Loba-Lo- Rive Jazz (vi) - Back To Black DjSet- CSC (vi) - Japanese New Music Festival - La Loggia (vr) - - JackTheRipper (vr) - Live: Cheap Wine (rock)- Evaos (vr) -

- Rocketz (tv) - Live: Renegades- De Gusto (tv) - FunkyTonico DjSet- Pop Corn (ve) - Live: The Subs + Csk DjSet- Moonclub (ve) - H. Medrano & The Groovey Monkeys

DjSet by Richy Sixchic

DjSet by Ale Dem

- New Age (tv) - Live: Club Dogo

- - Jack The Ripper (vr) - Live: the Situations (Garage)

- Rockcafe’ (tv) - Excuse me DjSet- ZweiBar (tv) - Dj Iani

- Vinile (vi) - Live: H. Arson+Last Century of Love+DjSet - Shindy (vi) - Live: Ulan Bator + Muleta - Sartea (vi) - Dj Cyco (Dubstep) - Bar Astra (vi) - 3eed Blues Band + Dj Eric Skank- CSC (vi) - Live: Julia Kent (Canada) - La Loggia (vr) - - Evaos (vr)

(Retroscopia musicale 70/80/90)

- De Gusto (tv) - - Rocketz (tv) - Scapigliati Party: Muzzled/TheShoes Live- Pop Corn (ve) - Live: Yuksek “Wah Wah Club Night” - MoonClub (ve) - Arrows Of Love (Uk)

DjSet by Ale DemDjSet by Dj Omar R.

Electro Deep alle radici del Synth

:::... DOMENICA 21 ...::::::... DOMENICA 14 ...:::

:::... DOMENICA 7 ...:::

:::... GIOVED 4 ...:::I’

:::... MERCOLEDI’ 3 ...:::

:::... MARTEDI’ 2 ...:::

:::... GIOVED 11 ...:::I’ :::... GIOVED 18 ...:::I’

:::... SABATO 13 ...:::

- Sartea (vi) - Morris & The Magical - De Gusto (tv) - Set by Django and live music (H 18.00)

- MoonClub (ve) - Live Paul Smith (uk)- Sartea (vi) - Tuzza & Mamo

- De Gusto (tv) - Set by Django and live music (H 18.00)

- Rocketz (tv) - Live: Kamikaze Queens (Germany)- Asha (tv) - Marcos Valle Live- Bar Astra (vi) - Cabaret

- Asha (tv) - Marcos Valle Live- Bar Astra (vi) - Cabaret- Sartea (vi) - Nu Groove by Dj Dax

- Asha (tv) - United Vibrations Live

- JackTheRipper (vr) - Live: Roulotte HiFi (Rock)

- ZweiBar (tv) - Live: Afropsichedelico- Sartea (vi) - Tronica II: Ad Bourke (roma) + Morpheground- Sartea (vi) - Tronica II: Fantastic mr Fox (Uk)

- Rocketz (tv) - Live:Los Esplosivos (mexico)

- Sartea (vi) - Raw house Nacht : Lucretio (Berlino)

:::... VENERD 5 ...:::I’

:::... SABATO 6 ...:::

:::... VENERD 12 ...:::I’:::... VENERD 19 ...:::I’

:::... SABATO 20 ...:::

:::... MARTED 23 ...:::I’

:::... GIOVED 25 ...:::I’

:::... MERCOLED 10 ...:::I’:::... MERCOLED 17...:::I’

:::... MARTEDI’ 16 ...:::

- Asha (tv) - James Taylor Quartet Live- JackTheRipper (vr) - Live: Andromeda (pop/rock)

- Bar Astra (vi) - Cabaret

- Sartea (vi) - Nu Groove by Dj Dax

- Asha (tv) - Dirty Soul Live- ZweiBar (tv) - Live: Fieldmen of Blues (Blues)

- JackTheRipper (vr) - Live: Lord Bishop - usa (rock)- Sartea (vi) - Semana Granda Suina

- Rocketz (tv) - Live: White Hills (USA) + Douge- ZweiBar (tv) - Live: Vooden Flags (Blues Soul)- New Age (tv) - Live: Job For A Cawboy + Whitechappel- JackTheRipper (vr) - Live: Zona Sismica (rock)

- De Gusto (tv) - Set by Django and live music (H 18.00)

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- CSC (vi) - Live: zZz (olanda) + Casa (italia)

- New Age (tv) - Beautiful live

-

- Rocketz (tv) - Live: Dee Dee & The Flicks- De Gusto (tv) -

Pop Corn (ve) - Jam Eventi & Blitz Studio Night"Dottor Funko and his troubles"

- Sartea (vi) - Live: Rat Race Marley tribute - De Gusto (tv) - Set by Django and live music (H 18.00)

- New Age (tv) - Live Skid Row

- Popcorn (ve) - Oasis Italia : P. Gallagher & P. Smith- Rocketz (tv) - Live:Bodyintime + The Sensibles

13° BASH BOWIE

8 JAN 2011INFO: WWW.SOUNDANDVISION.IT

:::... SABATO 4 DIC ...:::

:::... VENERD 3 DIC ...:::I’

:::... DOMENICA 28 ...:::

- De Gusto (tv) - Asolo Free Music Party GinoT DjSet ‘

- Pop Corn (ve) - Happy Bday Pop Corn Live + Guest- MoonClub (ve) - Sh.It 2nd Edition

- La Loggia (vr) -

- Rockcafe’ (tv) - Afrobeat DjSet

- New Age (tv) - Live: Black Rebel Motorcycle Club

- Vinile (vi) - Live: Buyaka: Hip Hop Night - Babaman

- Bar Astra (vi) - Live: Baby Blue (Prato) + Dj Wood- CSC (vi) - 2 Pigeons (electro dub)

- Rocketz (tv) - Live: Baby Beluga + King Size

- Sartea (vi) - Frankie Suleman (Breakbeat)

DjSet by Dj Conf- Evaos (vr) - DjSet by Dj Ale Dem- JackTheRipper (vr) - Live: The Record’s (BritPop)

- Shindy (vi) - ShindyTeque

:::... SABATO 27 ...:::

- Rockcafe’ (tv) - i Maledetti DjSet

- Zweibar’ (tv) - Super Bday Dj Osai Set

- Vinile (vi) - Escape me vs Beat Bit DjSet

- Rive Jazz (vi) - Live: G. Carollo 4et (Jazz) - Sartea (vi) - Back To Black Dj Set - Bar Astra (vi) - Dj Ale Rock - La Loggia (vr) - - Evaos (vr) -

- Rocketz (tv) - Live: Turtle Blues (J. Joplin Trib.)

- De Gusto (tv) -

Pop Corn

DjSet by Dj Omar r.DjSet by Dj Depa

- JackTheRipper (vr) - Live: Round 7 (usa hard Core)

"Dottor Funko and his troubles"- New Age (tv) - Live: Unknown Pleasure w/P. Hook- (ve) - Rasta Snob Night- MoonClub (ve) - Moon 90210

- Shindy (vi) - Live: The Fuzztones

:::... VENERD 26 ...:::I’

This bash will stay the longest in our memories, not just because it is the end of the tripbut because it is the last bash we'll ever do...

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CHILDREN OF THE REVOLUTIONCHILDREN OF THE REVOLUTION di Jessica Andreucci

ogni versante. La società si trasforma e per anni sembra di vivere in un Luna- Park globale. Curiosità, la sete di conoscenza e il frenetico desiderio di liberarsi dalle catene di politiche e morali polverose e fuori moda. Questi gli stimoli che animavano la maggior parte delle società occidentali e, al loro interno, arti, scienze e mezzi di comunicazioni di massa lavoravano in armoniosa interconnessione, in favore di una coscienza moderna e di nuovi, psichedelici, costumi con cui abbigliarla. Questo attivismo ha fatto si che si creasse una cultura underground, detta di serie B, pari a quella ufficiale in quantità e qualità. Dalla musica, al cinema, dalla pittura al teatro, fino alla moda e alla letteratura. Scopo di questa rubrica sarà analizzarne un “pochetto”, prendendo spunto da artisti ed eventi in scena qua e là per il nostro paese, che oggi stabiliscono un contatto con quei movimenti. Stimola il mio intento l' interesse per la scena che va dagli anni Cinquanta, fino ai Settanta, a cui oggi assistiamo. Questa rinnovata curiosità è positiva, ma non deve limitarsi all'emulazione di usi e costumi cosiddetti “vintage”. Tale atteggiamento favorisce solo una cultura che io chiamo “del New- old”, sterile quindi, e spogliata dei significati liberatori e rivoluzionari tipici di quei decenni. Un più attivo avvicinamento a quei magici anni, che nel mio piccolo cercherò di promuovere, dovrebbe favorire la comprensione anche storica degli eventi culturali e di cui siamo figli, al fine di stimolare la collaborazione di ogni branca sociale a favore di un rinnovo culturale, di cui ancora oggi l'Italia ha bisogno.

Qualche anno fa, per il mio compleanno, ricevetti un regalo da una collega di università. Il biglietto che lo accompagnava recitava: “ Per te, che ne sei figlia”. Il pacco conteneva un libro: “1968” di Mark Kurlansky.Bhè, si, io mi ritengo una figlia degli anni Sessanta, nel senso che di quel decennio condivido ogni stimolo socio-culturale. Ma in realtà, siamo tutti figli della rivoluzione.Gli anni Sessanta e Settanta sono stati un ventennio di incredibile (e a mio avviso irripetibile!) fermento. Anni stravaganti, di intensa mobilitazione, su

REVOLUTION

LEGGI:THE CHILDREN OF THE

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Do You Remember Jimi Hendrix ?

CHILDREN OF THE REVOLUTION - CHILDREN OF THE REVOLUTION - CHILDREN OF THE REVOLUTION

Figura ispiratrice della scena psichedelica. Innovativo e rivoluzionario nella sua musica. Inimitabile nel virtuosismo dallo sconvolgente (almeno per l'epoca) impatto sonoro. Pirotecnico e spettacolare nelle esecuzioni live. Icona del rock nella sua primordialità ed emblema della vitalità e dei suoi impulsi sessuali. A proposito di Jimi Hendrix si è detta qualunque cosa: si è studiato minuziosamente ogni mossa, si è indagato nei più profondi dei suoi pensieri. La curiosità per quest' uomo si è spinta oltre ogni limite; di lui si è detto fosse un dotato amatore e una personalità talmente grandiosa da poterne a malapena sopportare la presenza (dobbiamo anche ricordare che Hendrix era un ragazzo nero approdato nella Londra vittoriana dei Wigs, ragione per cui questo personaggio stravagante poteva destare qualche timore). Le immagini a lui più spesso associate sono quelle che lo vedono simulare rituali orgiastici durante le esibizioni, bruciare una chitarra sul palco di Monterey, dissacrare l'inno nazionale americano durante lo storico concerto di Woodstock. Una carriera breve e folgorante, la cui fiamma si spegne troppo rapidamente. Infatti il 18 settembre 1970 Hendrix muore, appena ventisettenne, lasciandoci tre studio album che sono gioielli di arte chitarristica, sovraccarica di

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CHILDREN OF THE REVOLUTION - CHILDREN OF THE REVOLUTION - CHILDREN OF THE REVOLUTION

feedback e distorsore, ma anche esemplari spaccati delle tendenze '60, in tutte le sue sfaccettature, dalle radici del blues nero di Robert Johnson, al Pop “bianco” degli Who. Solo tre anni di carriera che bastano a riempire scaffali di tutto il mondo con bootlegs di ogni genere, colmi di rarità, registrazioni in studio e interviste esclusive, risultato di politiche di mercato discutibili. Quanto basta, insomma, per tenere viva la leggenda fino ad oggi. A 40 anni dalla sua scomparsa, viene infatti inaugurata a Forlì una mostra “Remember Jimi & Rember Janis”, in scena dal 21 settembre al 2 ottobre , che ripercorre la vita di questo artista, dall'infanzia fino all'apice della sua carriera, passando per la fine dell'”Experience”, (trio formato assieme a Noel Redding al basso e Mitch Mitchell alla batteria) e le speranze per un nuovo progetto tutto nero, la “Band of Gypsys”. All'interno della mostra si può trovare il meglio per gli amanti dei feticci: accessori appartenenti a Hendrix e dischi autografati dalla band e da Buddy Miles, compositore statunitense membro della Band of Gypsys; poster originali e

rarità dell'epoca, la completa bibliografia, con almeno una cinquantina di titoli, e numerose corrisponde tra Hendrix e il resto della band. Tra i cimeli, autentica rarità è il programma originale del tour di “Electric Church” che Hendrix tenne nell'estate del 1968, e il biglietto originale di “Woodstock”. Parallelamente, vengono organizzati due interessanti incontri con importanti esperti Hendrixiani: il critico Enzo Gentili, autore di “Jimi Santo Subito”, e Roberto Crema, autore di “Jimi Hendrix in Italia 1968”, testo che racconta dell'unico tour italiano del chitarrista nel nostro paese. Due volumi indispensabili per gli amanti di questo artista e per chi vorrebbe approfondirne la conoscenza. Gentili conduce

i suoi ascoltatori al di là del repertorio ufficiale con una serie di immagini inedite sfuggite all'avidità dell'industria discografica. L'autore riassume i motivi di questo successo senza pari e perchè col tempo piuttosto che sfumare, il fenomeno Hendrixiano si sia amplificato. Oggi come ieri l'influenza che questo grande performer ha esercitato in chitarristi come Jimy Page, Uli Jon Roth, Frank Marino e Richie Kotzen, fino a musicisti di ultima generazione, è palese. E proprio a dimostrazione di questo il Naima Club di Forlì ospiterà infatti Carvin Jones (per anni chitarrista di Buddy Miles) e Randy Hansen, uno

dei migliori testimonial del sound di Jimi, accompagnato dal Fratello di Hendrix, Leo. Quale occasione migliore per ammirare il lascito di questo grande artista sulla musica contemporanea?

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EDDIE AND THE HOT RODS GLI INDIMENTICABILI DIMENTICATI A CURA DI FOX

La scorsa settimana ho riascoltato una raccolta del gruppo di Essex ed ho ritrovato tutta l'energia del rock duro e puro tornando agli anni d'oro dell'

esplosione punk, più di trent'anni fa, un' epoca che purtroppo sembra lontana come il tempo dei dinosauri. Per ogni canzone dell' antologia

ho cercato di ricordare gli albums di riferimento, almeno dei primi che conosco: Teenage Depression, Life on the line e Thriller, due su tre usciti con il mitico logo con la spilla da balia che identificava tutto ciò che poteva essere o sembrare o comunque nutrire s i m patie per il punk. Teenage Depression era molto grezzo,

ricordo una versione di The kids are alright dei Who, Life on the line è un gioiello e Thriller del 1979 si apre con The power and the glory che credo sia uno dei più perfetti inni rock mai

ascoltati.Eddie and the Hot Rods, assieme ai Dr. Feelgood e ai Rumours

di Graham Parker furono i maggiori esponenti del cosiddetto Mersey Sound, una sorta di rock duro misto ad accenni di blues elettrico velocizzato, suono sporco e grezzo, brani che tolgono il respiro e grinta interminabile, il tutto condito naturalmente da forti componenti british, una scena musicale molto particolare, inserita nel punk per comodità ma con i connotati del tipico “pub rock inglese”.Life on the line rimane ancora oggi il mio album preferito, nel frattempo credo la band abbia raggiunto i sei o sette dischi. Un lavoro che va oltre i crismi del genere e da vita ad un suono leggermente più articolato senza però guastare il gusto originale. Canzoni forti come la title track e l'introduttiva Do anything you wanna do si alternano ad un bellissimo strumentale

(We sing the cross) e al finale con The End of the beginning. Un capolavoro che aiutò ad attutire la

frequente teenage depression degli anni settanta.

LIFE ON THE LINE

Page 37: SOUND & Vision Magazine

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Page 38: SOUND & Vision Magazine

BEDROOM REVOLUTION di SIR TAYLOR

Marcos ValleSAMBA 68 us lp Verve rec V6-5053

Per vari motivi questa mia rubrica dedicata alla storia di un disco da collezione ha spessissimo riguardato dischi rock. Ho scritto di qualche colonna sonora ma poco rispetto a quello che vorrei. Benchè il rock è la musica che ho ascoltato più a lungo e che ancora mi piace molto, devo dire che il jazz col tempo mi ha conquistato quasi completamente. Come si dice si nasce incendiari e si muore pompieri.. può essere; più semplicemente direi che i gusti si affinano e alla lunga il ritmo, la melodia e le finezze compositive proprie del jazz ti prendono. Marcos Valle sarà in Italia per un paio di date a novembre (17Asha a Tv; 18 a Bologna) e vi assicuro non è il caso di farselo sfuggire! Lui ad oggi è sicuramente uno dei più grandi compositori di bossa nova e mpb (musica

pop brasiliana) secondo solo a Jobim e J. Gilberto ed uno dei musicisti che ha scritto tra i maggiori standard del genere. Tuttavia M. Valle ha saputo andare ben oltre i motivi pop e i ritmi jazz, componendo dei capolavori di musica psichedelica, stupende colonne sonore di

telenovelas, cimentandosi nella fusion accompagnato dalla sua band gli Azimuth e ritornando alla fine degli anni 80 con la moda dell'acid jazz a comporre della strepitosa club music con influenze disco. Veramente molto versatile. Del resto alle scuole superiori nella sua stessa classe c'erano Edu Lobo e Dori Caymmi ! Prima di terminare le superiori aveva già composto “Sonho de Maria” per i Tamba Trio (supergruppo jazz del tempo) e firmato per la EMI/Odeon per registrare un primo album. Di li a poco i suoi

brani entrano nel repertorio di artisti quali Elis Regina, Nara Leao, Wilson Simonal, considerando che un brano come Samba de Verao (so nice samba) conta più di 100 remake e molti in altre lingue (italiano incluso!). “Samba 68” è il secondo album inciso in America e pensato per il mercato internazionale con testi trascritti in inglese ed arrangiamenti particolarmente innovativi ed accattivanti che lo rendono sicuramente uno dei migliori dischi per iniziare un intensa love

Marcos Valle sarà ospitedell’Asha Club Mercoledì 17 Novembre

Page 39: SOUND & Vision Magazine

n ve bo m re

POP CORN CLUBvia della pila 103 Marghera VEinfo: www.popcornclub.it - 393.7573462facebook: POP CORN CLUB Veneziacomunicazione ed ingresso riservati ai Soci ARCI

story con la musica brasiliana e la bossanova in particolare. Il long playing non presenta novità assolute essendo i brani per lo più già apparsi in altre versioni in Brasile, ma come detto il lavoro di arrangiamento dell'amico Eumir Deodato si fa sentire eccome e rende questo album un capolavoro assoluto della bossanova ed un concentrato pressochè unico di hit. Su tutti ovviamente “Crickets Sings for Anamaria” che un caro amico musicista ebbe a definire anni fa come una bossa rap, centrando in pieno il potenziale innovativo che questo brano portava nel panorama musicale del 68. ”Batucada” con i suoi break ritmici e il riff trascinante di piano voce è ad oggi una club track insuperata, una versione molto raffinata e superiore a quelle apparse anni prima in un ep brasiliano rarissimo (180$) o a quella strumentale inclusa nel precedente lp americano ”Braziliance”. Nel album trovano spazio anche ”Pepino Beach” una veloce bossa scat , la melodica ”Chup chup I got away” e la citata “Summer Samba (so nice)”. Della band non si conosce molto se non che cori e controcanto sono della moglie Anamaria Valle e probabilmente alla batteria stava Dom Um Romao. Come detto un album essenziale a meno che non siate refrattari alla musica brasiliana (brutta malattia..).

Veniamo al lato collezionistico la stampa americana è quella di rierimento. Non rarissimo ma molto richiesto. Una copia buona vi costa almeno 60$ ( sui 100 se perfetta). Solitamente si trova l'edizione stereo con label blue e scritte argento. Interessantissima l'edizione italiana con cover plastificata di qualità ottima ed etichetta Verve oro con scritte nere. Di grande effetto, tuttavia inferiore come qualità sonora rispetto la stampa usa, forse meno costosa ma non facile da trovare. Ovviamente esiste la stampa brasiliana con la copertina incelofanata avvolgente come nello standard brasiliano. Normalmente monofonica e con ottimo suono. La grafica è simile in tutti i paesi. Esiste almeno un 45 giri con copertina, Francese, estratto dal lp.Menzione per la riedizione su cd molto curata, la mia copia è datata e forse è stata superata da una nuova stampa con bonus trax. Ma meglio del vecchio vinile che cosa c'è???

VENERDI 5r it Modal N des presen AK T E E

Kille T & o t: "BRE H WE K"

VENERDI 12ADM

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Page 40: SOUND & Vision Magazine

BOB RIFO e STEVE AOKI hanno creato RIFOKI, un

progetto che celebra la loro lunga amicizia e la loro

filosofia comune. Per questa occasione hanno chiesto

ad ONVIS di realizzare un nuovo jeans da indossare sul

palco. L'idea nasce dall'incontro tra due amici d'infanzia

ora giovani imprenditori, Bob Rifo e Shannon Sadler

(fondatore del brand ONVIS). Il desiderio di BOB RIFO e

STEVE AOKI è quello di condividere un'esperienza con i

propri amici. Il nuovo modello unisex, disegnato da

VENDETTA e battezzato RIFOKI jeans, mantiene le

caratteristiche dei jeans ONVIS. E' rigorosamente

cimosato e realizzato con una particolare attenzione

alla fattura e ai dettagli. La vestibilità super skinny e il

colore scuro riflettono appieno l'iconografia RIFOKI. Le

tasche sono profilate di pelle nera, i loghi sono

"ONVIS jeans e RIFOKI (BOB RIFO + STEVE AOKI) lanciano:

"RIFOKI jeans" stampati a mano all'interno del jeans per mantenere la

sartorialità dei capi ONVIS. Il RIFOKI jeans è

acquistabile esclusivamente on-line perchè i capi sono

realizzati su ordinazione, ad un prezzo di favore per i

fans del gruppo, tramite un coupon che verrà distribuito

all'interno dei canali RIFOKI. In aggiunta, per restare in

linea con la filosofia del marchio, un fan RIFOKI verrà

scelto per diventare una delle prossime TRUESTORY. Il

progetto non ha fini commerciali poiché il jeans non

sarà prodotto per poi essere stoccato in magazzino, ma

verrà realizzato solo su richiesta. In ogni caso non

verranno prodotti più di 5.000 esemplari di questo

primo modello. Questo è un progetto che nasce

dall'amicizia che c'è tra Sir Bob, Steve, Shannon e

Vendetta."

Page 41: SOUND & Vision Magazine
Page 42: SOUND & Vision Magazine

Cos'è Up To You e perchè è una novità nello scenario della discografia attuale?

Come funziona Up To You e in cosa si differenzia da altre attività simili?

E' un modello nuovo di etichetta che agisce nel Web e n e l D i g i t a l e p e r commercializzare la musica. Questo mercato ha già superato il Compact Disc negli States e sta per accadere anche in Europa.

Up To You è dedicata a music ist i , cantanti e band italiane emergenti. Offre il miglior servizio di distribuzione d i g i t a l e gra z i e a l l a pa r tnersh ip con The Orchard, leader mondiale. Il musicista vende i propri brani in tutto il mondo su

c e n t i n a i a d i s e r v i z i Download, Streaming e Telefonia. Appare negli stessi canali degli artisti affermati e aumenta la propria visibilità trovando nuovi ascoltatori altrimenti irraggiungibili.

In passato era così ma dall' mp3 in poi ci sono state molte trasformazioni. Anche la d i scogra f ia t ra d i z i o n a l e s i s t a digitalizzando per abbassare i costi e ricominciare ad investire. Il musicista paga poco per avere un servizio

Up To You seleziona anche artisti per la Televisione. Perchè i l m u s i c i s t a p a g a u n abbonamento? Non sono le etichette discografiche che investono per far crescere i talenti?

efficace che gli permette di r i ceve un ' a l t i ss ima percentuale sulle vendite.

Sfruttare le potenzialità del digitale, della musica autoprodotta anche se a basso costo, farla circolare legalmente, confrontarsi con il mercato e crescere.

I p ro p r i ascoltatori. Loro sono i migliori diffusori di musica nel Web e il musicista può raggiungerli in modo facile e diretto. Sei dj e produttore da tempo.

Importantissima La musica è sempre stata la

Allora che possibilità ci sono per gli emergenti?

Il Web è molto affollato e dispersivo: qual'è la risorsa concreta per i mu s i c i s t i ?

E' importante la tua esperienza nel dirigere Up To You?

mia unica vera passione e cerco sempre di seguire da vicino i musicisti con cui lavoriamo. Mi considero un ponte d'incontro tra l'artista e il mercato discografico digitale.

Ormai siamo entrati in una nuova era: la discografia indipendente si sta avvicinando alle esigenze degli artisti che iniziano a capirne le potenzialità.

Trovare il proprio percorso senza pregiudizi, proporsi anche all'estero e approfondire tutti gli aspetti della musica e di ciò che ruota intorno ad essa.

Come viene vista in q u e s t o m o m e n t o d i transizione la distribuzione digitale in Italia?

Cosa consiglieresti a un musicista o gruppo emergente italiano di questa epoca?

welcome into the new electronic era - intervista a gino t creatore di up to you

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EVENTS REVIEW - EVENTS REVIEW - EVENTS REVIEW - EVENTS REVIEW - EVENTS REVIEW

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et

From here no on gets ou

alive....

31.12.2010H 00.01

SARTEA space odissey

FESTA SOLO SU INVITOda richiedere c/o sartea

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Ascoltare i mostri sacri dell'hip hop, guardarli live on stage all'opera, ascoltare la loro voce, le loro rime e ripercorrere tutti i momenti in cui le loro canzoni sono state la nostra colonna sonora. I Dilated People arrivano a Padova, il 20 novembre, al centro sociale Pedro. E lo fanno con una scaletta accattivante, zeppa delle loro più grandi hit, ma senza tralasciare i percorsi solisti di Evidence e il nuovo album di Rakaa, "Crown of Thorns". In principio fu il writing, la scrittura sui muri e le linee del Metro Rail. Poi il loro writing prese forma nelle freestyle batles dell'hip hop shop di Hex a Los Angeles, per poi evolversi in lettering su carta e materializzarsi in scrittura. Nasce così l'incontro tra gli mc's Evidence (Mr Slow Flow), il suo compagno di writing Rakaa aka Iriscience e il turntablist Dj Babu. Lo stretto contatto con la strada, con quel suono del boom bap radicato sul territorio e intrecciato con i bassi del lowrider unito alla linfa vitale dall'underground Losangelino, terra tanto sismica quanto in fermento,

hanno prodotto i Dilated, un fenomeno musicale attento ai popoli e alla gente. Non è un caso infatti il loro nome: “gente dilatata” come abbattimento delle frontiere che finiscono per diventare mere linee immaginarie, in una città policentrica dove le etnie compongono un vero e proprio melting pot. “Worst come to worst my peoples come first” cantano, in un ritornello diventato emblema dell'hip hop mondiale. Da molti identificati come i paladini del "True Hip Hop" per antonomasia, i Dilated Peoples hanno dimostrato la capacità di contemperare liriche conscious e pungenti con un sound da puro "boom bap", un mix esplosivo che viene riprodotto anche sul palco dei loro live. Da sempre affiancati dai migliori produttori della scena americana come Dj Premier, e da nomi quali Cypress Hill, The Roots, Kanye West, John Legend, Xzibit, Guru, Mobb Deep,

Dilated PeopleHIPHOPHIPHOP HOPHIPHOPHIPHOPHIPHOPHIPHOPHIPHOPHIP HIPHOPHIPHOPHIP HOP

di Lara Lago & Max Mbassado Lara

Everlast/House of Pain, Talib Kweli e molti altri, hanno alle spalle un tour americano in veste di opening ufficiale dei Rage against the Machine. In tanti li aspettano a Padova, per l'unica data del nordest. In tanti li aspettano per vedere all'azione quella bomba esplosiva dal sapore di mostro sacro dell'hip hop.

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UT I SS A

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OGNI GIOV DI KARAOKE

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OGNI MERCOLEDI PIZZA PARTYBarettoH P Y BDAY!! NN di

A P ! 1 A O

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Milano, domenica sera, p i o g g i a . U n m i x potenzialmente letale: di uscire non se ne parla, televisione tantomeno. Mi scivola l'occhio sul regalo di un amico, un DVD che giace sulla libreria in attesa di una serata come questa. E allora play: 'Castles in the Sky', un surf-documentary, l'ultimo lavoro del raffinato regista californiano Taylor Steele. Nonostante l'argomento, il film e quanto di piu' lontano dall'elogio compiaciuto della p r e s t a n z a f i s i c a e de l l ' audac ia d i b iond i mascelloni alle prese con onde maestose, spesso ricorrenti nell'iconografia essenziale di pellicole su questo sport. Castle in the Sky si presenta invece gia' da subito come un sublime inno per immagini di una scena, quella surfistica, da decenni in silenziosa ma perenne evoluzione, da sempre tesa ad essere riconosciuta come

piu' prossima ad uno stile di vita che ad una semplice disciplina sportiva. Ci sono voluti oltre tre anni per mettere assieme i 45 minuti di girato, tutto rigorosamente in pellicola 16mm. E tanti viaggi: che ci portano dall'Islanda al Peru', al Vietnam e poi India, e poi ancora Africa. Il risultato e' un ispiratissima liturgia del viaggio come strumento empirico di conoscenza, in cui i ministri officianti sono alcuni tra i migliori surfisti professionist i , da Rob Machado a Dave Rastovich, giusto per citarne un paio. Le parole sono letteralmente lasciate alle immagini ed ad una colonna sonora che aderisce perfettamente, come un velo sotti le. Un'unica frase si ripete lungo il film, contrappunto ai cambi di scenario, ogni volta con una declinazione lievemente diversa, ma un incipit ricorrente: “there was once a

man, who became unstuck in the world….”C'era una volta un uomo, che si allontanò dal mondo”. Probabilmente il surf e' un po' come il blues, di cui si dice che sia divertente da suonare ma che non dia altrettanto trasporto agli spettatori. Eppure Taylor Steele riesce con questo documentario a schivare agilmente la trappola della ripetitività, regalando scene di s u r f s u g g e s t i v e e d autenticamente liriche, in un tutt'uno con altrettanto magnetiche rappresentazioni di paesaggi e di luoghi remoti, ignoti ai percorsi turistici. E sguardi: la camera da presa descrive scene di vita di villaggi costieri, ed in questi si sofferma ed incrocia sguardi e sorrisi di persone, che si trasformano in ritratt i , istantanee in movimento attraverso cui giunge la cifra stilistica del film. In nessun modo infatti il surf viene presentato come assoluto

protagonista della pellicola: i surfisti non sono celebrati per l'epica del gesto atletico, ma scevri da qualunque forma di adulazione sono lo strumento attraverso cui il regista opera la sua indagine, ed il surf diventa una danza quasi a margine, lungo le note della colonna sonora. Un bellissimo documentario, ed una rivincita di quel surf che ha piu' a che vedere con la spiritualita' e la ricerca di una armonia con gli elementi che con spalle ben tornite. Un silenzioso invito alla riscoperta del viaggio nella sua dimensione piu' autentica, fuori dalle mete classiche ed alla ricerca di una relazione più intima con i luoghi e le persone. Un bel regalo ed un augurio anche per la scena italiana, da qualche anno in evidente evoluzione: un incitamento per coloro che sfidano le intemperie per cercare un attimo di incanto anche tra le prosaiche coste nostrane.

Surf - Castle In The Sky

di f. consoli

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4 Zampe: 10 disegni preparati dall'autore, da colorare, modificare, completare e devastare a piacere. Mostra le tavole originali di ogni numero e chiacchiera con voi presso Piscina Comunale a Milano, spazio d'arte in cop is teria d i Adriano Pasquali, nella speranza che stimolati da grandi e piccoli autori nasca in ogni visitatore l'interesse verso il disegno segnato, disegnato, illustrato e nuvolettato. Ortobotanix: è lo spazio fisico dove il collettivo Infart sviluppa e divincola la fitta reti di contatti che ha tessuto in anni di attività. Mutevole in tutti i suoi aspetti fa della collaborazione la propria strategia, rappresentando una globalizzazione artistica che appiattisce i confini tra arte ufficiale e underground, c e rcando un d i a l ogo spontaneo tra settori troppo spesso in antitesi. Svincolato da logiche e dinamiche lucrative ha concepito l'attività fin qui svolta come pura sperimentaz ione.Liceo Artistico Fanoli: la "Settimana dell'arte" è un evento autogestito ed autoprodotto dagli studenti stessi all'interno dell'I.S.A.

Graffa, Ortobotanix e liceo artistico Fanoli. In una parola "Or togra f f ia" . E ' s tato inaugurato il 28 ottobre il nuovo progetto targato Infart e ospitato dall'Ortobotanix Gallery di Cittadella. GRAFFA: è una nuova fanzine, una raccolta di disegni pinzati da graffette, stampati con toner nudo e crudo. Presenta artisti, autori di fumetto e illustrazione di tutte le età e per tutte le età, con tavole di illustrazione e fumetto, proposte dall'autore senza alcun vincolo tematico o di censura, perchè si propone di essere libero territorio di s p e r i m e n t a z i o n e e d autopromozione. Invita al dialogo nella sezione Disegni a

art corner “L’ultima sfida di infart” di lara lago

"M.Fanoli" di Cittadella, ora liceo Artistico. Studenti e personalità esterne esplorano nuove tipologie di didattica e di approccio all'arte, superando le sempre più presenti ottusità istituzionali poste da un'idea di scuola povera di risorse ed ambizioni. Il contatto sociale ed intergenerazionale trova qui spunti progettuali talvolta autentici, rivelando incontri tra personalità e situazioni importanti, che lasciano il s e g n o . D a 3 ve i c o l i comunicativi che interagiscono n a s c e l ' O r t o g r a f f i a !L'esposizione delle tavole re a l i z z at e d u ra n t e i l Laboratorio didattico dei ragazzi del Fanoli si incontra in uno spaz io l ud i co ed interattivo con il progetto fanzine-mostra Graffa, i giovani talenti alle armi con la fanzine da loro realizzata si incontrano e confrontano con autori del panorama italiano ormai istituzionalizzati e giovani illustratori in cerca "di fama", il tutto descritto e analizzato in un documentario multimediale rea l i z zato da S te fano Bernardini, autore video nonché docente. Per chi sostiene che avanguardia, arte e scuola siano tre microcosmi d i s t a n t i t r a l o r o .

ORTOGRAFFIA

L’ho ricevuto in regalo 10 gg fa e ve n e vo g l i o assolutamente anche perché fa parte di quei libri che un attento conoscitore di musica non dovrebbe farsi mancare. Metà anni 80: la maggior parte dei giovani del fu Bel Paese s o n o i m p e g n a t i a imbellettarsi con abiti costosi, modellando la loro idea di futuro sul la "benestanza" e i colori delle TV private. Una f ra z i o n e d i e s s i è impegnata nei bagni di una q u a l c h e s t a z i o n e ferroviaria, armeggiando con cucchiaini e accendini. Altri ancora sono persi in elucubrazioni successive al Punk, o attaccati allo sfilacciato universo politico giovanile. E poi ci sono quelli che semplicemente decidono di rifiutare il presente, ritornando ad un "passato perfetto": questi sono i ragazzi di "80s

EIGHTIES COLOURS::: di DjD :::

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Colours". Il recupero parte dagli USA (forse lì il legame coi 60s si era solo affievolito attraverso gli anni), e ben presto anche in Italia si diffonde (sebbene in maniera sotterranea) il recupero della musica e dell'estetica di quello che fu il "decennio d'oro" del Novecento, gli anni 60 . S p i n t o d a i ven t i "nostalgici" d'oltreoceano, un manipolo di giovani decide di m a n i f e s t a r e i l s u o distaccamento dal presente cristallizzando una realtà immaginata e fantastica, fatta di eroi di carta e vinile. E inizia più o meno così l'avventura degli "80s Colours": una compilation, un network di fanzines fotocopiate, un interesse di appendice dalle riviste ufficiali, una fioritura (e mai termine fu più azzeccato) di gruppi, con il solo supporto "tecnologico" delle edicole, della SIP e delle Poste Italiane. Questo libro di Roberto Calabrò è un documento esaustivo di questa "scena" onesta e s i n c e r a , f e n o m e n o "singolare", che ha lasciato una collezione di dischi e pubblicazioni indipendenti importantissime per la mus i c a " unde rground " italiana. Dalle prime scintille agli ultimi fuochi, Roberto raccoglie con completezza e passione "tutto" di quegli anni: il censimento dei gruppi, d e l l e z i n e s , d e l l e compilations, dei nastri, insieme agli interventi dei p e rs onaggi re a lmen t e coinvolti, accanto ad un

i m p i a n t o f o t o g ra f i c o straordinario, proveniente in molti casi dagli archivi personali di musicisti e appassionati. I "colori degli anni 80" hanno fatto brillare in Italia un universo splendido di dedizione e motivazione: g r u p p i g a ra g e , b e a t , psichedelici, punk, hard e tutte le combinazioni che si possono costruire con questi generi. Con il gusto per la scoperta, con l'arte di arrangiarsi (parliamo pur sempre di un mondo privo di comunicazione in tempo reale, in cui spesso era possibile arrivare ad una buona approssimazione, ma era difficile arrivare all'"idea precisa" di ciò che si voleva realizzare), con la difficoltà a farsi capire dagli studi di registrazione, e il supporto della "scena", del giornalismo indipendente e dei palchi dall'altra parte. Roberto Calabrò ha ripuntato i riflettori su questo momento così unico con una passione che emerge dalle righe, un amore vero e d i s in teressato, tramutato in ricerca del materiale "umano" prima ancora di quello scritto o registrato. "80s Colours" è c o m p l e t o , e t u t t o i l movimento è racchiuso nelle sue pagine. E, aspetto più importante, accende "la voglia" (per chi, come me non c'era) di scoprire una nuova "corrente calda" nell'oceano della musica indipendente. Ora attendiamo che qualcuno si faccia avanti e inizi una seria campagna di ristampe.

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LE RECENSIONI a cura di A, Lo Giudice & DjD

Casa Discografica: Kitten Charmer 2010Sito Internet: http://www.kristinhersh.com/

La mia totale ammirazione per questo fenomenale artista è indiscussa quindi mi prendo la responsabilità di eleggere Swanlights disco del mese. In Swanlights non ci sono eclatanti novità, c'è la voce di Antony perfetta nell'emotiva imperfezione, come sempre guidata dal suo pianoforte e gli arrangiamenti dei brani curati nei minimi dettagli senza togliere mai la sensazione di una certa vivacità improvvisativa. Permane il tono cupo e sofferto, metafisico degli altri lavori discografici dell'artista. C'è chi lo ama per quello che è e sarà e chi lo trova noioso e decadentemente ripetitivo e continuerà a pensarla così. Anche la frase Thank You For Your Love ripetuta nell'omonima canzone cantata dalla corposa e dolente voce di Antony sembra assumere un aspetto nuovo, mai sentito. Nell'album Antony ricambia l'ospitalità avuta da Milady Byork nel suo album Volta di qualche anno fa affiancandola nel virtuoso duetto Fletta che risulta convincente anche nel puro gioco di voci che si realizza. Un album che si presenta omogeneo e frammentario nello stesso tempo. C'è la coerenza compositiva di Antony a fare da amalgama tra brani sostanzialmente diversi tra i quali meritano particolare attenzione le spettrali The Spirit Was Gone , Swanlights e la drammatica struggente conclusione con l'essenziale Christina's Farm. La coerenza e la complessità di questo artista tanto messo a fuoco e delineato quanto sfuggente e particolare vengono quindi, in questo album, nuovamente sviscerate nelle undici tracce nelle quali fortunatamente tutto cambia profondamente restando uguale.

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ANTONY & THE JOHNSONS“SWANLIGHTS”di DjD

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Mi accusano spesso di essere un animalesco rockettaro che apprezza solo cuoio, birra e sorca, ma mica è vero: non sopporto la musica noiosa spacciata per arte alternativa (e la fighetteria medio-alto borghese che impazzisce per gli Arcade Fire). Nulla contro a chi scrive canzoni antiche con gusto ed equilibrio, come le Smoke Fairies, duo inglese che, pare, è particolarmente apprezzato da Jack White. Ma non cercate analogie con gli stripes- l'unico punto in comune è una certa tendenza al minimalismo, ma, nella musica delle Nostre, c'è ben poco di giovanile ed urbano. Sono atmosfere da boschi e passati solo vagheggiati, proposte da due voci ancestrali ed un accompagnamento acustico ridotto all'osso. Insomma… i presupposti perché fosse una palla colossale c'erano tutti, ma le due fanciulle (forse perché sono fate, oltre che sorche) evitano i tranelli e ci consegnano un gran disco da serata brumosa.

Della serie “spingi la tua zona”, ecco i Plastic Fun di Bassano con il loro ep di esordio. Quattro canzoni e un remix, ovviamente, non possono dare l'idea di quale sia la vera cifra del terzetto: quello che emerge è un rock che pomicia con l'elettronica, fortemente debitore dei primi Subsonica. E, proprio come la band torinese, i Plastic fanno ballare e divertono (specie dal vivo, fidatevi di Zio Tony che, al loro concerto di sabato al Vinile, ha dato spettacolo di sé). In attesa che Alberto e soci prendano un proprio stile (e ci regalino qualcosa di più corposo, il cui materiale sta già venendo rodato nei loro live), provate a resistere al singolo “Numeri”, il cui video lo potete trovare su youtube. Impresa difficile, vi avviso.

SMOKING FARIES“Through Low Light and Trees”di A. Lo Giudice

PLASTIC FUN“Fuori da una logica”di A. Lo Giudice

GRINDERMAN“Grinderman 2”di DjD

ROYKSOPP“Senior”di DJD

C'era bisogno? Domanda stupida: il problema è se loro vogliono e se suonare insieme ancora li diverte. Ovviamente sì, dato il tour insieme, il progetto “la Caduta della Casa degli Usher” (idea originale, ma risultato scadentello) e, ora, questo album. Diciamolo subito,”Cattive Abitudini” non aggiunge nulla di nuovo a quella che è stata una delle più emozionanti storie rock degli anni '90 nostrani (e non solo- continuo a ritenere “Stanze”, “Lungo i Bordi” e “Da Qui” tra i dischi più belli di tutto il movimento post). Però, richiama degnamente ed è già molto. Forse con un po' più di foga rock nella recitazione di Emidio Clementi e un gusto più classico negli accordi, ma si tratta di un'opera che non segna nessuna rottura con i precedenti lavori usciti più di dieci anni fa. Se, pertanto, manca lo stupore, si tratta comunque di un disco dei Massimo Volume – e, quindi, un disco da avere assolutamente.

MASSIMO VOLUMECattive Abitudinidi A. Lo Giudice

C’è sempre una prima volta. Dopo averci regalato alcune delle canzone elettroniche più intense degli ultimi 10 anni (da Sparks a What Else Is There?) i Royksopp pubblicano un album di musica strumentale, controparte al “Junior” sentito l’anno scorso; la loro parte oscura, quella più raccolta che costruisce atmosfere con i suoni della natura (come i cip cip degli uccellini e la pioggia in The Alcoholic) sovrapposti ai synth, che racconta storie turbolente come sapevano fare i Vangelis (Senior Living) o ancora che solo con l’ausilio delle tastiere riesce a inventare un microcosmo fragile (Coming Home). Come dire: a chi occorrono i vocalist. Grande stile ed eleganza, e grande accessibilità.

Seconda prova per il side project di Nick Cave e Warren Ellis, dopo lo scoppiettante esordio del 2007. Nove tracce per dare un seguito ad un percorso che in questo album subisce alcune variazioni. “Grinderman 2” ha l´anima più sperimentale, spunti innovativi che in alcuni momenti distolgono l´ascoltatore, lo disorientano. Un blues-garage-rock che si fonde con altre dimensioni, visioni psichedeliche che conferiscono al sound del disco un valore allucinogeno. Nessuno mette in dubbio la capacità creativa e visionaria della coppia Cave-Ellis, ma questo nuovo capitolo è, secondo il mio personale parere, un leggero passo indietro, anche se rispetto a molte altre proposte del mercato merita un elogio.

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NIGHT CLUBBINGSOUND & VISION

Locale storico di Vicenza che da anni allieta e propone importanti novità. JND Festival Electronic Music, che ha portato il Sartea a livelli internazionali grazie ad una selezione ricercata di djs di ottimo livello provenienti dai Clubs di Berlino, New York e Londra. Ambiente liberty, affascinante e ricercato che risalta la qualità del servizio. Chiuso Lunedì

Il centro di Vicenza, al centro del mondo, nel centro della musica! “Nuovo Bar Astra” powered by his eclectic owner Mopi and his amazing staff. Music every day, music every night ,,, music inside. Taste us and you never forget us! Peace & Love!Da non perdere i mitici concerti e dj set aperitivo. Aperto tutte le Domenica dalle ore 16.59

Vinile classe 1976 punto di riferimento per artisti e promoter fuori dagli schemi della maggior parte dei locali presenti sul territorio. Recentemente rinnovato propone Live music & dj set con feste a tema o party di tendenza. Locale con sala fumatori disponibile per feste private & happening...

SARTEA BAR ASTRA VINILEC.so S. Felice 362 - VICENZA - Tel 0444.563725www.sartea.it - www.facebook.com/bar- sartea

Contrà Barche - VICENZAwww.facebook.com/barastra

Via Capitano Alessio 94 - Rosàwww.vinileclub.it - Tel 347.1601429

VI VI VI

LEGENDALIVEMUSIC

JAZZ

Dj Set

CocktailsBar

ClubPrivato

Ristorante

S&VAWARD

Mostre Fotoe Quadri

Wireless

GiardinoEstivo

Birreria

WineBar

EventiSKY

VegetarianFood

QUANTE VOLTE VI SIETE RECATI IN UN LOCALE CHE NON HA SODDISFATTO A PIENO LE VOSTRE ASPETTATIVE?

NIGHTCLUBBING VI VIENE IN AIUTO! I locali che trovate in questa sezione sono stati scelti e selezionati grazie

ad una attenta valutazione che considera: ambiente, programmazione proposta, originalità e qualità dei servizi offerti.

Tutti i locali sono stati selezionati e visitati dal nostro staff. Vi invitiamo quindi a frequentarli e fare di questi i vostri locali preferiti.

SOUND AND VISION AWARDQuesto simbolo è stato assegnato a quei locali che da oltre 4 anni hanno scelto Sound & Vision. E’ così doveroso e giusto rivolgereloro un nostro ringraziamento, con questo piccolo riconoscimento. Possiamo così garantirvi che la loro passione e coerenza nel gestireil proprio locale si riflette ampiamente sulla soddisfazione dei clienti che lo frequentano.

Ecco i simboli dellecaratteristiche dei locali

smokingarea

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Tra un mix perfetto di pezzi di design vintage anni ’50-’70 e di elementi tradizionali, Giovanna ha creato un locale unico nel suo genere, dove si respira un’atmosfera d’altri tempi. Pensare di essere arrivati in un esclusivo jazz club in una grande metropoli non è un azzardo! Cucina creativa, arte, musica il mix perfetto per un locale che vi darà mille emozioni tutte indimenticabili!

Lo Shindy Club da trent’anni è la discoteca dei bassanesi doc, informale ed “alternativa” offre serate di vario genere: il venerdì concerti live, il Sabato rock puro al primo piano, e musica elettronica nell’ Electric Ballroom. Avete presente la pubblicità “cosa sarebbe il mondo senza la Nutella?” Decisamente si abbina a “cosa sarebbe Bassano senza lo Shindy!”. Enjoy! . Aperto Venerdì e Sabato

Loggia Cafè è il punto di partenza ideale per la vostra serata, tutti i week-end con i migliori DJ Set della zona offrono divertenti serate dall'orario aperitivo in poi, sempre con nuove situazioni da vivere. Situato nel centro storico di Cologna Veneta. Chiuso il Lunedì

Dal 1999, in totale libertà e senza deleghe ad agenzie, organizza e diffonde musica ed arte in un mix eterogeneo di generi e di provenienze internazionali.Tutte le info su www.centrostabile.it

Evaos dove bere e mangiare, non è solo un gioco di parole ma un nuovo concetto di ristorante a 360° nell'arco della giornata, partendo dall'aperitivo con particolari Band e DJ Set arrivando ad eleganti cene e ottime degustazioni di vino. Nato con l'idea di rivoluzionare le vostre serate EVAOS si distingue fin da subito per eleganza e stile. Aperto tutti i giorni dalle 7:00 alle 02:00 chiuso la Domenica.

Posizionato sulla statale che va da Breganze a Marostica, con un ampio parcheggio sia di fronte che a lato, e arredato in modo un po' kitsch è particolarmente gradito ai giovani per i suoi colori vivaci e l'atmosfera sempre allegra, ravvivata dalle bellissime ragazze che vi aspettano sette giorni su sette dalle 06 del mattino fino alle 02 di notte. Oltre alle ottime birre facciamo delle Bruschette speciali, Panini, Insalatone e snack veloci adatti a tutti i gusti.

OSTERIA RIVE

SHINDY CLUB

LA LOGGIA

CSC Centro Stabile di Cultura

EVAOS

BARETTO

Via Rive - Cartigliano - Tel 348.8265815www.rivejazzclub.it

Contrà S. Giorgio - Bassano d. G. - Tel 0424.500000www.shindy.it

C.so Guà - Cologna V.ta - Tel 0442.41041

Via Leogra, S.P. 46 al km 21 - San Vito di Leguzzano (VI)Info Tel. 349.294328

Via del Commercio 40/a - SoaveTel 045.9586178 - [email protected]

Via Ponticello 40 - Molvena - Tel 345.2758203

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Rocketz Music Hall è la nuova locatin del rock con la R maiuscola! Locale dai sapori 50es che ospita ogni week end grandi bands italiane ed estere e dj set tutti da ballare! Rocketz sa essere il semplice bar per aperitivi, ma anche una birreria e ristorantino che propone sfiziosi piatti e snaks, nonchè cocktail bar! Dispone di una sala gioco e biliardo al piano superiore e di un'ampia area esterna e parcheggio. Rocketz si accende dal Mercoledì alla Domenica dalle 18.30 alle 02.00!

New Age Club è il rock club più esclusivo della parte nord-orientale della penisola. new age club è totale garanzia di professionalità e visibilità per gli artisti affermati da tutto il mondo. new age club è trampolino di lancio per le nuove realtà musicali. new age club è lo spazio di divertimento notturno senza vincoli anagrafici. lo staff del new age club vi dà il benvenuto per una nuova elettrizzante stagione di live allo stato puro!

ROCKETZ NEW AGEVia Piave 29 - Cavasagra di Vedelago (TV)Info ; Gruppo Facebook

Via Tintoretto - Roncade - Trevisowww.newageclub.it

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Un vero tempio del rock! Un punto d’incontro obbligatorio per la buona musica. Da qui sono passate le migliori band underground del pianeta. E se Elvis fosse ancora vivo dopo Las Vegas avrebbe scelto questo posto per esibirsi. Il Jack the Ripper è alternativo, fuori da mucchio, inossidabile, una garanzia di qualità e continuità. Rochenrol!!!

Zweibar Ist Wunderbar! Ristorante non convenzionale con menù che cambia spesso e accompagnato da ottimi vini. Cocktail fatti a regola d' arte e snack diversi dai soliti, in più...... la Nostra Musica (vedi Rock Cafe). Per l' Aperitivo.... dal cicchetto, all' affettato al coltello, fino al pesce crudo. Ai piedi di Asolo e fornito di comodo parcheggio Zweibar è aperto dal Mercoledi alla Domenica dalle 17.30 alle 2.00.

Dal '91 il "ROCK" è indiscusso punto di riferimento per tutti quelli che (scusate lo snobbismo) la musica la sentono un po' di più. Precursori della DJ CULTURE i due fratellini preparano con i loro super collaboratori anche ottimi drink. Ricerca e coerenza sono alla base del bel connubio tra passato, presente e futuro che ha vita in questo posto. Dal Martedi alla Domenica dalle 17.30 alle 01.00

Lo scenario cosmopolita di ASHA è dedicato al loisir, al piacere spirituale in cui emozioni e sapori si ampliano in una particolare armonia di sensi. ASHA offre un'esperienza memorabile in cui decor, illuminazione, acustica, grafica e staff risultano in perfetta sintonia tra loro, in un flusso di energia globale che avvolge e coinvolge chiunque. L'ospite è cuore pulsante e protagonista, anima di in un ambiente dall'appeal internazionale.

JACK THE RIPPER

ZWEIBAR

ROKKAFE’ ASHAVia Nuova 9 - Roncà - Tel 045.9971260www.jacktheripper.it

Ponte Pagnano - Asolo - Tel 347.737793www.zweibar.tk

St. dei Colli - Castelcucco - Tel 349.6027294www.rokkafe.com

Via Fonderia 35 - TREVISO - Tel 0422.304280www.asha.it

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TV TV

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Nuova anima per il Chalet de la Mot, oltre a riaprire come pub con 6 splendide spine di selezionata birra e ospitare numerosi live e dj set, vi delizierà con il ristorante aperto dal martedì alla domenica dalle 18 alle 24.

Una nuova alternativa per pochi. Selezioni internazionali, dall'escape al burlesque, dai concerti live al dj set. Moon Club: la nuova era. All'entrata e' preferibile un dresscode a tema. Seguiteci su facebook.

CHALET DEL LA MOTMOON CLUBBaselga di Pinè (TN) - Tel 380.7325710 Via Villafranca 28/D - Mirano Tel 346.7173166

TNVE

It's kinda funk! La Gusteria tipica de'Gusto jezza, funkeggia e gioca al chilometro zero. Nella fantastica atmosfera di Villa Barbaro a Maser, Rosti, Giulio e Mc ti aspettano per farti rilassare, bere, mangiare e musicare. Il territorio messo in vetrina per essere gustato. Il de'Gusto è il locale per tutti e di tutti, dalla mattina alla sera escluso il lunedì allieta le tue giornate e si propone come l'alternativa alla noia del quotidiano. Il passato è passato, il presente è passato, ma il futuro deve ancora passare. Vieni a trovarci.

Il nuovo Club nato come conseguenza e principale sede del WAH WAH CLUB, con lo scopo di portare a Venezia un CLUB che ora come ora manca. Un loft dove andare a bere una birra, dove organizzare la tua festa, dove sentire i concerti delle band piu fighe della scena indie rock e rock n roll ed i djs piu cool del momento, proiezioni, esposizioni, coinvolgimento, proposta, questi sono i segni particolare del POP CORN Club

DE’ GUSTO POPCORNVia Barbaro 4 - Maser - Via della Pila - Marghera - Tel 393.7573462

TV VE

COMINGSOON

THE BEST& COOL

RESTAURANTIN YOUR CITY

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