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Spi Anche su internet: www.marche.cgil.it/spi Spi rito di gruppo ottobre 2014 Suppl. a LiberEtà n. 10/2014 mensile del Sindacato pensionati italiani della Cgil direttore responsabile Giorgio Nardinocchi / a cura dello Spi Cgil regionale Marche Tariffa R.O.C. - Poste Italiane S.p.A. - Sped. in abb. postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1, DCB Roma LiberEtà Marche Marche Spi Cgil Marche: Le priorità per l’autunno pagina 2-3 Isola del Piano: prosegue il campo per la legalità pagina 7 Non autosufficienza: tutti gli sportelli sorti nelle Marche pagina 12

Spirito di gruppo - CGIL Marche Ottobre...fino al prossimo 30 settembre il no-stro impegno di supporto alla raccol-ta di firme per il referendum per la re-visione della legge 243/2012

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SpiAnche su internet: www.marche.cgil.it/spi

Spirito di gruppoottobre 2014

Suppl. a LiberEtà n. 10/2014 mensile del Sindacato pensionati italiani della Cgil direttore responsabile Giorgio Nardinocchi / a cura dello Spi Cgil regionale Marche Tariffa R.O.C. - Poste Italiane S.p.A. - Sped. in abb. postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1, DCB Roma

LiberEtàMarcheMarche

Spi Cgil Marche:Le prioritàper l’autunno

pagina 2-3

Isola del Piano:prosegue il campo per la legalità

pagina 7

Non autosufficienza:tutti gli sportellisorti nelle Marche

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Il nostro sistema pensionisti-co si regge su un patto tra le ge-nerazioni: quella che lavora, eche versa i contributi all’Inps,e quella che dopo anni di lavo-ro e quindi di versamenti rice-ve la pensione.Questo sistema ha dei punti deboli. Da un lato la crisi, la disoccupazione,l’evasione contributiva e le forme dilavoro precario volute e determinateda Maroni e Sacconi, ministri dei go-verni Berlusconi, che segnano pro-fondamente il versante che alimentail sistema, dall’altro la manomissio-

ne previdenziale delle “riforme” Ma-roni e Monti-Fornero. Un vera nefandezza: per cercare di co-prire la più gigantesca operazione dicassa fatta sul sistema previdenzialehanno inventato lo slogan del conflit-to tra le generazioni, secondo il qua-le gli anziani, privilegiati e tutelati,sottraggono risorse ai giovani.In questi mesi si stanno tenendo nelpaese assemblee unitarie per discute-re sulla piattaforma unitaria messa incampo dalle confederazioni sindacaliCgil Cisl Uil su fisco e pensioni. L’obiet-tivo è ridare equità al sistema previ-

Autunno, ecco le priorità

I NODI DA SCIOGLIEREMarch

e

Marche

2 OTTOBRE 2014

DI EMIDIO CELANI

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denziale e far sì che tutti i lavoratoripossano avere una pensione su cui fa-re affidamento. Ciò vale per i giovani,futuri pensionati, ma anche per quelliche sono già in pensione e che non sela passano bene dopo anni di decurta-zione del loro potere d’acquisto. Oc-corre risolvere definitivamente il pro-blema degli esodati, restituire ai lavo-ratori il diritto di decidere l’età dellapensione, sbloccare e ripristinare ilmeccanismo della perequazione auto-matica, estendere il bonus di 80 € aipensionati, agli incapienti e alle fami-glie con figli a carico. Il sindacato è poi attivo anche sul te-ma dello sviluppo e dell’occupazio-ne. Il piano del lavoro, proposto dal-la Cgil, pone al centro il tema di unmassiccio investimento pubblico suitemi caldi dell’ambiente, dell’istru-zione e del welfare, che faccia da trai-no alla ripresa, così come sperimen-tato nel dopo guerra con importanti ri-sultati. Anche per questo proseguiràfino al prossimo 30 settembre il no-stro impegno di supporto alla raccol-ta di firme per il referendum per la re-visione della legge 243/2012 sul prin-cipio del pareggio di bilancio (il co-siddetto “Fiscal compact”), che im-pone rigide regole e pesanti sanzioniin caso di sforamento degli obiettividi bilancio e blocca di fatto anche ipossibili investimenti produttivi daparte delle amministrazioni virtuose. Sul versante del confronto con la Re-gione Marche, prosegue l’impegnosindacale che punta ad una risposta al-

la insoddisfazione, diffusa e giusta,per le lunghe liste di attesa e il “per-verso” riscontro che rivolgendosi almercato, e quindi pagando, è possibi-le soddisfare i propri bisogni di salu-te. Il recente accordo sindacale co-mincia a produrre piccoli passi: unarecente delibera regionale ha attivato,oltre ad investimenti per nuovi mac-chinari (Rmn, Endoscopi, attrezzatu-ra per cardiologia, emodinamica e ra-dioterapia), 200 nuovi posti letto diResidenza protetta per anziani e 110posti per Semiresidenzialità Alzhei-mer, investimenti per circa 35 nuovioperatori Adi e nuove Case della Sa-lute.Nelle Residenze Protette, infine, è incorso la verifica delle modalità di ge-stione del 2013 circa l’erogazione dei100 minuti di assistenza e l’eventua-le restituzione della retta impropria-mente addebitata all’utente.

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Nonno Nello di Marco Pizzuti

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Abbiamo pensato di dare nuovo formato e nuova impostazionegrafica di Spirito di gruppo con l’intenzione di renderne più pia-cevole ed agevole la lettura. Le sue dimensioni sono ora identiche a quel-le di LiberEtà, la rivista dello Spi nazionale, molto apprezzata da tutti i letto-ri per la qualità dell’informazione e per il suo essere concepita come giorna-le completo e adatto all’intera famiglia.Anche la sua impostazione, semplificata nell’impaginazione e nella brevità de-gli articoli, tende a rendere il nostro giornale regionale più identificabile comesupplemento della testata nazionale.Con questa operazione abbiamo anche contribuito ad una richiesta di rispar-mio che i tempi ci impongono. Questo formato ci consente di ridurre le spe-se della carta, della stampa e, soprattutto, della spedizione che resta comun-que la voce più alta del costo complessivo e di cui rappresenta più della metà.Per la sopravvivenza in tranquillità di Spirito di gruppo sono però necessarialtri provvedimenti di risparmio che possono e debbono venire attraverso al-tri accorgimenti allo studio. Quello più importante dipende esclusivamente dainostri lettori che possono evitarci spese di spedizione abbonandosi a LiberE-tà consentendo così la spedizione congiunta dei due giornali. Stiamo poi rivedendo le liste di spedizione cercando di individuare quelle dop-pie alla stesa famiglia. Per questo obiettivo chiediamo a tutti i nostri lettoredi segnalarci qualsiasi doppio invio che possa essere eliminato.Infine, pensiamo che in futuro potremo passare progressivamente dalla spe-dizione cartacea di Spirito di gruppo a quella informatica per tutti gli iscrittiallo Spi delle Marche consenzienti che hanno un indirizzo e-mail e che ce locomunicano.

ORGANIZZAZIONEMarch

e

Marche

4 OTTOBRE 2014

Il nuovo “Spirito di gruppo”DIELIO CERRI

LiberEtàLa rivista dove le generazioni si incontrano

Per abbonarti rivolgiti alla lega Spi più vicina oppure effettua un versamento sul c/c postale n. 23020001, intestato a LiberEtà, Via dei Frentani 4/a, 00185 Roma, indicando nome, cognome, recapito completo e la causale (abbonamento a LiberEtà). L’abbonamento annuale costa 12,00 euro: il costo di un caffè al mese.

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OTTOBRE 2014 5

DI GIUSEPPE FILLICH

Dopo la recente nomina deicomponenti della segreteria,Paolo Filiaci, nuovo segretariodello Spi provinciale di Fer-mo, ha redatto il programmapolitico-sindacale. La premessaoperativa prefigura strategie di impe-gno organizzativo di rilievo: “ Inver-tire gli orientamenti dei governi na-zionali e locali che hanno prodottol’aggravamento delle condizioni di vitadi pensionate, pensionati e dei so-cialmente svantaggiati”. In quest’ot-tica risulta fondamentale la revisionedegli assetti territoriali delle legheper adeguare e potenziare l’intera or-ganizzazione di base e per attutire i di-sastrosi effetti della situazione eco-nomica e sociale in atto . La formazione dei quadri e dei col-laboratori rappresenta una condizioneoperativa indispensabile. Come purel’informazione e l’informatizzazio-ne. A tale scopo le riviste Spirito diGruppo e LiberEtà, di cui si chiede ilrafforzamento e la diffusione, posso-no rappresentare veri strumenti ope-rativi. Compito del sindacato è la contratta-zione con gli Enti Locali, strumentooperativo che permette una cono-scenza più approfondita dei bisogni edelle esigenze delle persone. La tas-sazione locale deve ispirarsi al prin-

cipio della progressività e vanno pre-viste maggiori detrazioni a favore deipiù svantaggiati. E’ necessario con-vincere gli amministratori a concordaredei “ patti antievasione”, con il coin-volgimento della Guardia di Finanzae delle Forze di Polizia, e rendere piùconsapevoli i cittadini che l’ evasionefiscale e contributiva è un crimine. La contrattazione con l’ Area Vasta4 sulle politiche socio-sanitarie fa re-gistrare con soddisfazione l’ inau-gurazione della Rsa di Amandola ela prossima apertura della Casa del-la salute a Sant’ Elpidio a mare. Nonè più rinviabile un efficace interventoper la riduzione delle liste di attesaper le visite diagnostiche e la pre-venzione.

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UOVI SEG

RETA

RISpi Fermo,si parte dal territorio

Paolo Filiaci,nuovo

segretariodello Spidi Fermo

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I NUOVI SEGRETARIMarch

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Marche

6 OTTOBRE 2014

DI ROMOLO SARDELLINI

Dopo il cambio al vertice del di-rettivo dello Spi e delle Leghe diMacerata, abbiamo intervista-to il neo segretario provincialeStefano Tordini.

Quali saranno le linee-guidaper le sue scelte?

“Il mondo sta cambiando, sono statimodificati anche i meccanismi pro-duttivi e le regole economiche; i pro-cessi lavorativi hanno subìto uno scos-sone con i macchinari-robot che han-no eroso la manodopera; la stessa di-stribuzione della ricchezza ha canali di-versi rispetto al passato. Questo cam-

biamento epocale dobbiamo affrontarlosenza paura e cavalcarlo noi per es-serne i protagonisti in positivo e noni terminali passivi che subiscono solo.Credo che dobbiamo indicare noi i temidel confronto, piuttosto che attenderedi essere interpellati; non possiamo enon vogliamo essere succubi”.

Ai pensionati, iscritti e non,cosa dice?

“La tutela dei diritti acquisiti è un pun-to fermo. In questo tempo di crisi i pen-sionati hanno dovuto più pensare a so-stenere figli e nipoti disoccupati o pre-cari cronici. Non è giusto: dopo annidi lavoro hanno diritto ad un riposo ef-fettivo ed alla serenità”.

Ma qui, in periferia, cosa si puòfare?

“Tramite la contrattazione territoriale,che resta strumento privilegiato diindirizzo e la capillarità dei nostrisportelli, cercheremo di individuare tut-te le strade percorribili per far si cheRegione e Comuni non demoliscano lostato sociale e, soprattutto, interven-gano per un rilancio effettivo del-l’occupazione, soprattutto giovanile. E’lì la chiave di volta: con la disoccu-pazione o con lavori instabili non si vada nessuna parte”.

“Per un nuovostato sociale”

Intervista a Stefano Tordini, segretario provinciale Spi CgilMarch

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Marche

StefanoTordini

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DI FILIBERTO GARGAMELLI

Dal 21 al 27 luglio al Campo An-timafia “Coltivare i frutti dellaLegalità” si è rinnovato l'in-contro fra ragazze e ragazzi esindacato pensionati Cgil.I ragazzi e le ragazze che hanno par-tecipato al Campo Antimafia “Colti-vare i Frutti della Legalità” sono tor-nati a casa dopo una settimana inten-sa di avvenimenti al campeggio allaFattoria della Legalità di Isola del Pia-no (PU).Formazione e incontri svolti al Cam-po hanno fatto conoscere a ragazzi eragazze l'attività del Sindacato. Han-no incontrato i segretari provinciali diCgil e Spi, che hanno raccontato lorola vicenda del caporalato nei cantieridella A14 e che ha portato Cgil e Fil-lea a costituirsi parte civile. I due ca-porali sono stati condannati e la Cgilha avuto un risarcimento danni sim-bolico di 1.000 Euro che saranno de-voluti a Libera PU.Insieme all'architetto Andrea Cecco-

ni ragazzi, ragazzee pensionati hannorealizzato quattrodivani riutilizzandovecchi bancali ed han-no continuato la manu-tenzione del fabbricatocominciata al Campo2013.Si è anche organizzata la bibliotecadella Legalità, con testi specifici de-dicati in particolare ai ragazzi dellescuole con il qualificato supporto del-la bibliotecaria Valeria Patregnani.La serata finale ha visto l'incontro diragazzi e ragazze con lo Spi, con lapresenza di Ivan Pedretti. Ha scrittouna “giovane Campista” fra le altrecose, ...grazie per credere così tantoin noi giovani, per darci una linea diguida che possa farci raggiungere i no-stri sogni e obiettivi. Purtroppo spes-so mi sento molto “miope” nelle mieazioni, ma con l'aiuto della lungimi-ranza di persone come te potremo cer-care di costruire un mondo sano comequello in cui abbiamo vissuto questasettimana....

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Coltivare i frutti della legalità

Continua l’attività Spi a Isola del Piano

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L'Auser di Macerata collaboracon l'Ircr per la realizzazione diun programma destinato aimalati di Alzheimer che va sot-to il nome di coltura-terapia. Sitratta di un segmento di un progetto(“Alzheimer: dalla residenzialità alladomiciliarità”) attivato con la guidadell'Inrca di Ancona ed il patrocinio delComune di Macerata, che vedel’Azienda impegnata ad offrire servi-zi assistenziali al di fuori di Villa Coz-za. L'Auser é stata selezionata per que-sto particolare settore per la sua po-liennale esperienza nella conduzionedegli “Orti per gli Anziani”.

Agli utenti ammessi al Progetto del-l'Ircr, nell’ambito di piani individua-li, vengono erogate gratuitamente pre-stazioni domiciliari di tipo infermie-ristico, socio-sanitario (Oss) e socio-ricreativo (coltura-terapia, musico-terapia, giardino Alzheimer e ginna-stica dolce) ed è inclusa, in caso di ne-cessità, l’istallazione domiciliare gra-tuita dei necessari ausili domotici.Per i familiari che ricevono un soste-gno attraverso l’Auto Mutuo Aiuto, lacoltura-terapia, é un aiuto indiretto, nelsenso che, mentre i loro congiunti –che abitualmente sono assistiti a do-micilio – vengono trasportati e per-mangono negli spazi verdi attigui al-l'Ircr, loro possono riposare ed avereun po' di tempo libero.Da parte sua l'Auser offre un altro con-tributo essenziale: il trasporto degli as-sistiti. “In tal modo - ha dichiarato ilpresidente dell'Auser di Macerata,Marinozzi - si dà anche concretezza al-l'interessamento pluriennale dello SpiCgil per i non autosufficienti e per laquestione dell'Alzheimer, seguendo lelinee di un obiettivo preciso: favorireil potenziamento di attività indivi-dualizzate, porre al centro dell’azionela persona e creare un sistema basatosui bisogni propri dell’anziano e sul-la creazione di attività che consenta-no il mantenimento delle capacità re-sidue”.

R.S.

I fiori dell'AlzheimerDAL TERRITORIO

8 OTTOBRE 2014

Marche

Marche

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DI MINA FORTUNATI

Giovedì 17 luglio, una simpa-tica calda giornata, passata al-l'Aula Verde di Valleremita diFabriano. La prima uscita di un pro-gramma estivo del sindacato pensio-nati italiani Spi Cgil di Fabriano, dacondividere con passeggiate, scambiodi idee, di esperienze vissute e scoperteancora da fare per arricchire le nostreconoscenze. Una passeggiata nellafrescura del verde bosco di Valdisas-so lungo il sentiero dell'Aula Verde,oggi sentiero S.Francesco, segnatodalle stazioni della via Crucis. Tra lechiome dei grandi faggi s'intravvedel'Eremo Di Santa Maria di Valdisasso,la nostra meta. Qui fervono i lavori perla ristrutturazione dell'antico eremo po-sto sulla base di speroni di roccia di tra-vertino che lasciano immaginare sce-nari geomorfologici del passato ricchidi acque che, nel tempo, hanno co-struito i suggestivi blocchi rocciosi.Una natura forte dove l'uomo, comespesso accade, entra prepotente ma nonsempre ha la meglio e gli elementi na-turali riescono a conservare la loro uti-lità e bellezza.Il gruppo si muove lentamente all'in-terno del bosco soffermandosi ognitanto per osservare l'ambiente che locirconda, poche fioriture, tante felci,una ricca varietà di alberi. Salendo lun-go il sentiero, i virtuosi apprezzano ilcanto degli uccelli, gli acuti dellapoina a caccia, la brezza leggera che

muove appena le foglie e con il nasoall'insù, le grandi chiome dei secola-ri faggi.La tranquilla passeggiata si concludeal rientro a Valleremita con una sostaal ristorante Fior di Bosco rifocillatidalla buona cucina e dalla ospitalitàcortese. La visita al Museo dell'AulaVerde chiude piacevolmente la gior-nata con la riscoperta di una Fabrianodei primi anni del Novecento, rac-contata dalle immagini del fotografoCasella, in mostra permanente pressola struttura.

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A passeggio per Valleremita

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Valleremita

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DI ROMOLO SARDELLINI

“Mi sono iscritto alla Cgilquando era ancora un ragazzoe solo da poco tempo ero en-trato in fabbrica. Era una tradi-zione di famiglia: tutti a casa soste-nevano questo nostro sindacato e le vi-cende della seconda guerra mondialefacevano ancora sentire (si era a metàdegli anni '50) tutto il peso delle tra-gedie vissute, ma c'era anche tanta vo-lontà di rimettersi presto in piedi e, so-prattutto, di ridare al Paese un gover-no autenticamente democratico”.Si presenta così Marino Scalabroni (unquasi ottantenne di Porto Recanati) perl'intervista che gli abbiamo propostoper onorare la sua lunga militanza nel-la Cgil, prima nella Fillea ed ora nel-lo Spi.“Oggi passeggio, specie al mattino

quando il tempo é buono – prosegue– per poter respirare meglio dopoaver inalato tanta polvere nei lunghianni di lavoro nel cementificio. Quan-do iniziai era ancora gestito dagliScarfiotti, poi è finito al gruppo Sac-ci e, per poter andare in pensione, hodovuto accettare il trasferimento aquella di Castelraimondo: per quasi do-dici anni ho dovuto fare avanti e die-tro tutti i giorni!”.Il pane, insomma, se l'é guadagnato...“Abbondantemente, direi, ma lo rifa-rei ancora perché non é morta la vo-glia di costruire qualcosa di positivoe di dare certezze ai nostri figli e ni-poti.”.Perché è rimasto iscritto alla Cgil pertanti anni? “Perché è l'unico sindaca-to che non si tira giù le braghe”.Cosa chiederebbe per il futuro? “Checontinuasse a difendere i lavoratori euna occupazione stabile per i giovani”.

Illungomare

di PortoRecanati

inizi anni ‘50

Pane e cementoPERSONAGGI

Marche

Marche

10 OTTOBRE 2014

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IVITÀ SINDACA

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Spi, al via la formazioneDI AURORA FERRARO

Per lo Spi Cgil, la formazione deiquadri e dei dirigenti è un fon-damentale strumento per la rea-lizzazione degli obiettivi politicie organizzativi che sono iscrittinel proprio statuto e nel pro-prio Dna.Quindi per il il 2° semestre del 2014è stato messo a punto un piano for-mativo che contiene vari interventi eche patirà subito con un corso, orga-nizzato su più moduli, destinato ai di-rigenti provinciali e di Lega finaliz-zato a migliorare le strategie relazio-nali ed organizzative. L’obiettivo è“rafforzare il senso di appartenenza emettere al centro i valori politici checostituiscono il vero motore del nostroagire”.Contestualmente ci sipreoccupa anche del-la crescita delle com-petenze sul piano del-la tutela individualeprevidenziale dei pen-sionati. Si punterà sul-la formazione mirataanche all'utilizzo del-la strumentazione in-formatica, oggi indi-spensabile, sia perl'evoluzione delleAmministrazioni, siaper la costante inno-vazione che la Cgil siè data.

Si ritiene inoltre necessario rafforza-re le pratiche politiche finalizzate alconfronto con le istituzioni locali, perquesto organizzeremo corsi di for-mazione destinati ai nostri quadri e di-rigenti, con un'attenzione particolarealle donne, che sono chiamate anchea sostenere la contrattazione di genereper migliorare, in particolare, la con-dizione delle anziane, notoriamentepiù svantaggiate e più deboli.La formazione, sarà, quindi la chiavedi volta con la quale lo Spi Marche in-tende sostenere in tutto il suo territo-rio le attività e le iniziative che met-terà in campo, comprese quelle più in-novative, come l'apertura nelle nostresedi degli Sportelli non autosuffi-cienza destinati a tutti coloro, iscrit-ti e no, che vivono la tragedia dellanon autosufficienza di un proprio fa-miliare, molto spesso anziano.

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LETTERE AL DIRETTOREMarch

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12 OTTOBRE 2014

Fano - Sede Spi Cgil, via Buozzi, 47Tutti i giovedì, dalle 9,00 alle 12,00Tel. 0721.830388e-mail: [email protected]

FermoFermo - Sede provincialeCgil, via Dell’Annunziata, 1Tutti i martedì,dalle 9,00 alle 11,00 e dalle 15,30 alle 18,30Per info: Laura StopponiTel. 3480966373e-mail:[email protected]

MacerataSede Cgil,via G. Di Vittorio, 2/4Tutti i giovedì, dalle 9,00 alle 12,00Per info: Maria Teresa CarloniTel. 0733.245711e-mail: [email protected]

PesaroSede Cgil, via Gagarin, 179Tutti i venerdì, dalle 17,00 alle 19,00Tel. 0721.4201e-mail:[email protected]

Sportello della nonautosufficienzaCome, dove, quando

Alla Redazione di “Spirito di Gruppo”

“Spirito di gruppo” di questo mese di luglio an-ticipa una buona notizia che sarà sicuramen-te apprezzata dai pensionati delle Marche: miriferisco all’annunciato proposito della rea-lizzazione di uno “Sportello della non auto-sufficienza”, che ritengo vada ad arricchirel’attività e la qualità dei servizi dello Spi Cgil.Quindi un valido punto di riferimento per tutti i pensio-nati che per la tutela dei propri iscritti e delle proprie esi-genze socio-sanitarie debbono districarsi da quelle in-combenze burocratiche alle quali la vita moderna ci ob-bliga e ci impone.Suppongo che a tutti gli iscritti Spi Cgil saranno comu-nicate informazioni utili su come attivarsi per avere as-sistenza e consigli da questo “Sportello” ed inoltre po-ter disporre anche di un elenco di tutti gli attuali Servi-zi che vengono assicurati dallo Spi Cgil; una tale co-municazione fornirebbe un’utile informativa della cui at-tività non tutti i pensionati sono a conoscenza.Mi è sempre impossibile astenermi dall’esprimere alcu-ne considerazioni sulle prospettive della nostra “rivolu-zione sanitaria” e dello stato di attuazione di ciò che han-no progettato e che ci chiedono di considerare un sacri-ficio imposto con nuovi assetti per un migliore serviziosanitario.Preoccupano la ristrutturazione ed il futuro del complessoospedaliero dell’ex Umberto 1°; futuro che doveva es-sere “in mano ai cittadini”, ma allarmano ancor più le no-tizie di cronaca sulla “nuova” Inrca sulla quale sembraaggirarsi lo spettro dell’incompiuta.Ciò che auspico, con gradimento certo di tutti i lettori,che su questo mensile, superando il “silenzio” sin qui man-tenuto, venga riservato uno spazio informativo sull’at-tualità di sviluppo del problema sanitario e sulle opinionidei pensionati.

Orlando De Gregori

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ONSIGLI DELL’ES

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OTTOBRE 2014 13

Nel numero scorso abbiamo detto che le scale di casa sonol’esercizio “da palestra” che si può fare più facilmente a casa.Ripeto che bisogna iniziare questa attività con molta cautela. Nella tabel-la sottostante, valida per due mesi, vi mostro come migliorare la forza del-le gambe senza andare in palestra,ma senza però correre rischi perla salute. Ho individuato nella ta-bella quattro gruppi di soggetti: 1)chi non fa MAI le scale perchéusa sempre l’ascensore oppureabita al pano terra 2) chi fa unoo due piani al giorno perché nonha l’ascensore in casa 3) e 4) chifa da due a 4 o più piani al gior-no o perché costretto o perchésceglie volontariamente di fare le scale, pur avendo a disposizione un ascen-sore. Nei casi 2, 3 e 4 il numero di rampe della tabella indica quelle da farein più di quelle fatte abitualmente, comprendendo anche quelle fatte per an-dare a trovare parenti ed amici, o fatte negli uffici, in ospedale, ecc.Il numero delle rampe indicato nella tabella è giornaliero. Soprattutto per iprincipianti (cioè per quelli che non fanno quasi mai le scale) è essenzialesalire le scale molto lentamente, magari fermandosi ogni 3-4 gradini, e man-tenendo sempre una respirazione normale. Gli amici che hanno problemi diartrosi alle ginocchia (adesso si chiama anche degenerazione delle cartila-gini) è meglio che consultino il proprio medico. Tuttavia è bene ricordareche il trattamento intra-articolare con farmaci (glucosammina) per rallen-tare la degenerazione delle cartilagini non sempre è efficace ed a volte puòessere rischiosa (può far aumentare la pressione degli occhi) e che pertan-to diventa un obiettivo importante quello di migliorare la forza della mu-scolatura della coscia, per esempio, salendo le scale a piedi.

SettimaneChi non fa mai Chi fa da 2 a 4 Chi fa da 4 a 8 Chi fa più di 8

le scale rampe al giorno rampe al giorno rampe al giorno

1 2 2 2 3 2 3 3 4 5 3 4 4 5 6 4 4 4 5 6 5 5 6 7 8 6 6 7 8 9 7 7 8 9 10 8 7 8 9 10

La salute in palestra

L’incontro aRecanati di

Auser e Spi su

l’osteoporosi

A CURA DIMARCELLOBAIOCCO

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LE ERBEMarch

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Marche

14 OTTOBRE 2014

di LAURA STOPPONI

Quale paura peggiore dei catti-vi pensieri? La Ruta li scaccia colsuo odore acre - che richiama un mistodi limone, menta ed eucalipto - e conla capacità di dare forza all’apparatoneurovegetativo semplicemente por-tandone in tasca un ramoscello.E poiché i cattivi pensieri son “figli deldemonio” nel medioevo questa erbaspontanea veniva coltivata per pro-teggere le case dai malefici che, in queitempi, erano soprattutto la mancanza diforza fisica, di salute, di coraggio. Come spesso accade le credenze po-polari hanno un fondamento scientifi-co pur rimanendo un mistero per qua-li vie cognitive ciò accada! Eppure il

principio attivo della Ruta, la rutina, ap-punto, è un potente antiossidante, com-batte la formazione dei radicali liberi,è antiemorragico, antitrombotico ed agi-sce sul rafforzamento delle membranecellulari in generale e su quelle dellecellule nervose in particolare.È una pianta erbacea, il cui fusto puòdiventare legnoso con l’accrescimen-to, dal quale partono numerosi rami conle foglie composte. I fiori piccoli di co-lore giallo, sono riuniti in corimbi e, unavolta maturi, si trasformano in capsu-le tondeggianti marcatamente incise acroce sulla calotta superiore; richiedela sola accortezza di essere manipola-ta velocemente perché può dare irrita-zione alla pelle aumentando la foto-sensibilità. Questa semplice pianta si usa preferi-bilmente fresca - e sempre in modicaquantità dato l’aroma intenso - per in-saporire arrosti di carne grassa ai qua-li conferisce aroma acidulo ma corpo-so, per le insalate miste e soprattutto peraromatizzare aceti balsamici e grappache vengono così arricchiti dal suo aro-ma inconfondibile. Ultima curiosità: il seme “fiori” dellecarte da gioco francesi copia esatta-mente la foglia della ruta. Buona raccolta di questo talismano delquale si possono anche tenere dei ra-metti tra la biancheria nei cassetti, insacchettini come la spighetta.

Ruta Graveolens: un talismano contro la paura

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OTTOBRE 2014 15

di Elisabetta Gabrielli

Nella recente pubblicazione“Di lotta e di memoria”, in-tervista a Carla Cantone a curadel giornalista dell’ Unità Mas-simo Franchi per Manni edi-tore, vediamo come la narra-zione della Memoria si quali-fichi quale uso di senso civicoe morale. Per Carla Cantone lamemoria rappresenta la strada maestraper continuare il cammino della gran-de speranza: il lavoro, l’emancipazionesociale, la dignità delle persone, il su-peramento della stagione dei diritti ne-gati. E’ un appello alla capacità di te-stimoniare storicamente quanto sia sta-to determinante il ruolo del mondo dellavoro per la costruzione democrati-ca e civile della società: la memoriadunque non più come semplice de-posito in cui si raccoglie il passato, macostante passione civile da trasmetteredi generazione in generazione. Lottae memoria dunque si fondono insie-me. Ecco perché il compito di rap-presentare i lavoratori si è fatto piùcomplesso: non soltanto bisogna con-tinuare ad occuparsi del rispetto e del-la applicazione dei loro diritti, ma nel-lo stesso tempo occorre tornare a ri-comporre un tessuto sociale che si èandato sfaldando, in cui equilibri

economici e giustizia sociale nonviaggiano più di pari passo. La Se-gretaria del maggior sindacato italia-no si interroga pertanto sulle trasfor-mazioni che hanno investito nell’ ul-timo ventennio la società e il mondodel lavoro: la questione generaziona-le, gli anziani e i pensionati fatti pas-sare per privilegiati e messi in con-trapposizione con i poveri precarisenza tutele, la rappresentanza sinda-cale con il percorso parallelo dei par-titi di riferimento. Tornano la memoriae i valori ereditati da Lama e Berlin-guer: “Essere di sinistra oggi signifi-ca assumersi la responsabilità di di-fendere tutto ciò che non è casta. Daibambini agli anziani, dai poveri a chiè precario o disoccupato”.

“Di lotta e di memoria”:intervista a Carla Cantone,segretario generale Spi Cgil

Carla Cantone

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Marche

Marche

16 OTTOBRE 2014

di Donatella Cesarini

Nel contesto del centenariodella Settimana Rossa, eventoche per circa un mese è statoprotagonista alla Mole Vanvi-telliana di una bellissima mo-stra fotografica e di richiamistorici fatti da importanti rela-tori, la Lega Spi di Ancona, loSpi provinciale e lo Spi regio-nale Marche hanno voluto in-serire per la prima volta nelleMarche, una Festa di Liberetà,il giornale mensile del Sinda-cato dei Pensionati Italiani.

La festa ha avuto la durata di due gior-ni, sempre con sede alla Mole: il 25giugno, quando un acquazzone non èriuscito a rovinare né lo spettacolo de-gli artisti di strada, offerto dai “non-ni” ai “nipotini”, né la rappresentazionedi teatro in vernacolo, alla quale era

presente un foltopubblico, e il 26giugno che ha vi-sto la partecipa-zione della nostraSegretario Gene-rale Carla Canto-ne, intervistata dal-la giornalista Lu-cilla Nicolini.Sono intervenutiMiriam Broglia,amministratore de-legato di LiberEtà,

e Vincenzo De Filippis, che ha colla-borato alla stesura del libro di CarlaCantone “L’ amore che mi ha catturatola vita”.L’ umanità, lo spirito ironico, il gran-de amore per il Sindacato, un’attivitàfatta più di azioni che di parole, han-no ancora una volta rivelato quanto lanostra Segretaria sia per tutti noicome una di famiglia, una donnasemplice e appassionata, che riesce acommuoversi al regalo di una bam-bola… Non poteva esserci miglior epi-logo per la festa del nostro amato gior-nale.

Ancona, 14 Luglio 2014

Festa LiberEtà ad Ancona

Segreteria regionale Spi Cgil Marche:

Emidio Celani, Elio Cerri, Aurora Ferraro

Comitato di redazione:Maria Angela Baiocchi,

Maria Federica Buroni, Marina Druda,Giuseppe Fillich, Elisabetta Gabrielli, Gherardo Giglioni, Franca RanzugliaRomolo Sardellini, Francesco Vagnoni

Grafica: M.G. di Paolo Guercio

Collaborazione fotografica: Maurizio Petrini

Stampa: Puntoweb srl

Sede: Via Primo Maggio, 142/a - Ancona Tel. 071/285741 Fax 071/2857400e-mail: [email protected]

Il libro diCarla Cantone“L’amoreche mi hacatturatola vita”