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cronache ipogee pagine di informazione speleologica per il Friuli Venezia Giulia - n. /207 cronache ipogee Spiro Dalla Porta Xydias l’ultimo romantico tra le montagne Amava definire le volte che se l’era vista passare accanto «appuntamenti mancati». Come nel 1970, durante la salita alla Torre Coldai, quando pre- cipitò colpito da un masso. O quando la fatalità lo tenne lontano da una tragedia alla Solleder sul Civetta. Del resto, come tutte persone segnate da percorsi di alta spiritualità, Spiro Dalla Porta Xydias non aveva mai ab- bassato lo sguardo di fronte all’ultimo appuntamento, che ha affrontato con coscienza e serenità alle soglie del se- colo di vita. Alpinista, scrittore, regista, Spiro aveva una visione fortemente metafisica dell’esistenza, mutuata dagli insegnamenti del filosofo e mistico svizzero Frithjof Schuon, di cui era stato discepolo. E questa percezione trascendente lo ha guidato per tutta la vita, sia nell’attività alpinistica che in quella artistica, tanto da meritargli l’ap- pellativo di “ultimo dei romantici” (come titola anche la biografia di Andrea Bianchi). Un’idea forte dell’esistenza e delle sue varie espressioni, prima fra tutte l’alpinismo, che sorprenden- temente è passata indenne attraverso mode e mutamenti di pensiero e di azione, dall’alpinismo eroico dell’ante- guerra al movimento del Nuovo Mattino degli anni Settanta, dalla nascita del free-climbing all’arrampicata sportiva. «Nel desiderio di elevazione - aveva detto di recente - c’è la totalità dei lati umani; siamo legati alla terra ma allo stesso tempo liberi dalla terra. La nostra vita, la terra stessa, non è solo materia, e la montagna è il limite terreno che tende oltre se stesso al cielo». E oggi le sue idee e la sua figura, sopravvissute agli scossoni e alle turbolenze di una società - di cui l’alpinismo è spesso stato specchio - in perenne evoluzione e involuzione, continuano a essere di riferimento per tante giovani leve dell’alpinismo. L’avventura di Spiro Dalla Porta parte dai Bruti della Val Rosandra, quel gruppo di scapicollati e fortissimi rocciatori che hanno lasciato il segno nella “Valle”, luogo dell’anima di Spiro. Perché fu lì che, nel 1942, salì la sua prima via, a 24 anni, ed era lì che stupiva con la sue acrobazie Emilio Comici, mito ed esempio di cui Spiro Dalla Porta è stato convinto e a volte discusso esegeta. La sua ultima sca- lata è del 1987, sulla Via dei Tedeschi al Pic Chiadenis sul Peralba, mentre in Italia è ricordato fra i precursori dell’al- pinismo esplorativo con spedizioni in Grecia, Montenegro, Norvegia. Nato a Losanna da famiglia di origine greca, Spiro Dalla Porta Xydias si trasferì giovanissimo a Trieste. In un secolo di vita ha inanellato 107 prime salite assolute - fra cui l’invernale sugli strapiombi del Campanile di Val Montanaia, il suo capolavoro - e oltre cinquanta libri pubblicati fra narrativa, memorie, monografie, romanzi, saggi storici. L’ultimo è “L’aiuto rischioso”, libro-intervista di Giovanni Grandi pre- sentato nel settembre scorso in occa- sione della sua ultima uscita pubblica per i 60 anni del Soccorso alpino di Trieste, di cui Spiro fu il fondatore. Come fu tra i fondatori del Teatro Sta- bile di Trieste, dove ricoprì vari ruoli fino al 1957, come ricorda il direttore Franco Però: «Ero stato suo allievo, assieme a tanti altri, Paolo Rumiz, Stefano Lescovelli, Ugo Vicic, Luisa Crismani, all'Accademia d'Arte Dram- matica di Trieste, e abbiamo anche arrampicato insieme; in occasione di "Paurosa bellezza" di Marko Sosi›, che parla di alpinismo e che produr- remo con il Teatro Sloveno ad aprile - avremmo voluto avere Spiro… non ce l'ha fatta: ma la prima dello spettacolo sarà dedicata a lui». Sono tanti, tantissimi, a Trieste, ad ave- re un ricordo di Spiro Dalla Porta da custodire negli album della memoria. Di lui e dei suoi amici e sodali storici, da Jose Baron a Bianca Di Beaco, da Ezio Rocco a Tiziana Weiss. Sempre pronto a difendere posizioni senza sottrarsi a confronti e polemiche, Dalla Porta ha camminato a schiena dritta continuando fino all’ultimo a cercare, esplorare, riflettere. «Trieste e l'inte- ro Friuli Venezia Giulia perdono un grande uomo che lascia una traccia indelebile nel mondo dell'alpinismo, una delle sue grandi passioni, e che ha inciso fortemente nella vita cultu- rale ed artistica delle nostre terre», ha detto l'assessore regionale alla Cultura, Gianni Torrenti. Pietro Spirito Tratto da "Il Piccolo" del 20 gennaio 2017. (Foto Massimo Silvano - Archivio Il Piccolo)

Spiro Dalla Porta Xydias l’ultimo romantico tra le montagne · Come nel 1970, durante la ... nevicate eccezionali e ora anche il lutto per la perdita dei propri cari. ... Il numero

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pagine di informazione speleologica per il Friuli Venezia Giulia - n. �/20�7

cronache ipogee

Spiro Dalla Porta Xydiasl’ultimo romantico tra le montagne

Amava definire le volte che se l’era vista passare accanto «appuntamenti mancati». Come nel 1970, durante la salita alla Torre Coldai, quando pre-cipitò colpito da un masso. O quando la fatalità lo tenne lontano da una tragedia alla Solleder sul Civetta. Del resto, come tutte persone segnate da percorsi di alta spiritualità, Spiro Dalla Porta Xydias non aveva mai ab-bassato lo sguardo di fronte all’ultimo appuntamento, che ha affrontato con coscienza e serenità alle soglie del se-colo di vita. Alpinista, scrittore, regista, Spiro aveva una visione fortemente metafisica dell’esistenza, mutuata dagli insegnamenti del filosofo e mistico svizzero Frithjof Schuon, di cui era stato discepolo. E questa percezione trascendente lo ha guidato per tutta la vita, sia nell’attività alpinistica che in quella artistica, tanto da meritargli l’ap-pellativo di “ultimo dei romantici” (come titola anche la biografia di Andrea Bianchi). Un’idea forte dell’esistenza e delle sue varie espressioni, prima fra tutte l’alpinismo, che sorprenden-temente è passata indenne attraverso mode e mutamenti di pensiero e di azione, dall’alpinismo eroico dell’ante-guerra al movimento del Nuovo Mattino degli anni Settanta, dalla nascita del free-climbing all’arrampicata sportiva. «Nel desiderio di elevazione - aveva detto di recente - c’è la totalità dei lati umani; siamo legati alla terra ma allo stesso tempo liberi dalla terra. La nostra vita, la terra stessa, non è solo materia, e la montagna è il limite terreno che tende oltre se stesso al cielo». E oggi le sue idee e la sua figura, sopravvissute agli scossoni e alle turbolenze di una società - di cui l’alpinismo è spesso stato specchio -

in perenne evoluzione e involuzione, continuano a essere di riferimento per tante giovani leve dell’alpinismo.

L’avventura di Spiro Dalla Porta parte dai Bruti della Val Rosandra, quel gruppo di scapicollati e fortissimi rocciatori che hanno lasciato il segno nella “Valle”, luogo dell’anima di Spiro. Perché fu lì che, nel 1942, salì la sua prima via, a 24 anni, ed era lì che stupiva con la sue acrobazie Emilio Comici, mito ed esempio di cui Spiro Dalla Porta è stato convinto e a volte discusso esegeta. La sua ultima sca-lata è del 1987, sulla Via dei Tedeschi al Pic Chiadenis sul Peralba, mentre in Italia è ricordato fra i precursori dell’al-pinismo esplorativo con spedizioni in Grecia, Montenegro, Norvegia.

Nato a Losanna da famiglia di origine greca, Spiro Dalla Porta Xydias si trasferì giovanissimo a Trieste. In un secolo di vita ha inanellato 107 prime salite assolute - fra cui l’invernale sugli strapiombi del Campanile di Val Montanaia, il suo capolavoro - e oltre cinquanta libri pubblicati fra narrativa, memorie, monografie, romanzi, saggi storici. L’ultimo è “L’aiuto rischioso”, libro-intervista di Giovanni Grandi pre-

sentato nel settembre scorso in occa-sione della sua ultima uscita pubblica per i 60 anni del Soccorso alpino di Trieste, di cui Spiro fu il fondatore.

Come fu tra i fondatori del Teatro Sta-bile di Trieste, dove ricoprì vari ruoli fino al 1957, come ricorda il direttore Franco Però: «Ero stato suo allievo, assieme a tanti altri, Paolo Rumiz, Stefano Lescovelli, Ugo Vicic, Luisa Crismani, all'Accademia d'Arte Dram-matica di Trieste, e abbiamo anche arrampicato insieme; in occasione di "Paurosa bellezza" di Marko Sosi›, che parla di alpinismo e che produr-remo con il Teatro Sloveno ad aprile - avremmo voluto avere Spiro… non ce l'ha fatta: ma la prima dello spettacolo sarà dedicata a lui».

Sono tanti, tantissimi, a Trieste, ad ave-re un ricordo di Spiro Dalla Porta da custodire negli album della memoria. Di lui e dei suoi amici e sodali storici, da Jose Baron a Bianca Di Beaco, da Ezio Rocco a Tiziana Weiss. Sempre pronto a difendere posizioni senza sottrarsi a confronti e polemiche, Dalla Porta ha camminato a schiena dritta continuando fino all’ultimo a cercare, esplorare, riflettere. «Trieste e l'inte-ro Friuli Venezia Giulia perdono un grande uomo che lascia una traccia indelebile nel mondo dell'alpinismo, una delle sue grandi passioni, e che ha inciso fortemente nella vita cultu-rale ed artistica delle nostre terre», ha detto l'assessore regionale alla Cultura, Gianni Torrenti.

Pietro Spirito

Tratto da "Il Piccolo"del 20 gennaio 2017.

(Foto Massimo Silvano - Archivio Il Piccolo)

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gennaio 20�7...CONFERENZA sulRiCOvERO ANtiAEREOdi MONFAlCONE

Lunedì 16 gennaio presso la sala conferenze della Biblioteca del Co-mune di Monfalcone nell'ambito della manifestazione "A ridosso della storia" Ciclo di conferenze storico archivisti-che", Pietro Commisso di Monfalcone e Maurizio Radacich del Club Alpinistico Triestino hanno presentato la loro ricer-ca sul Ricovero antiaereo in galleria di Salita Granatieri a Monfalcone.Dopo il saluto dell'Assessore alla Cultura del Comune di Monfalcone preceduto dall'intervento del respon-sabile dell'Archivio storico del Comune di Monfalcone, dott. Stefano Olivo, gli autori della ricerca hanno presentato, in modo sintetico ad un attento e nu-merosissimo pubblico, composto da oltre cento persone, la loro ricerca storica.All'interno della conferenza vi è stato un intervento da parte del dott. Ales-sandro Pesaro dell'Università di Lincoln (Gran Bretagna) in conferenza skipe e seguito poi dalla presentazione del video realizzato all'interno del ricovero di Monfalcone da Lucio Mircovich del

CAT, video a disposizione del pubblico sul portale internet Youtube.Nel corso della ricerca all'interno della galleria sono stati rinvenuti numerosi oggetti appartenenti alla popolazione civile e militare che si ricoverava al suo interno nel corso dei bombardamenti allei del secondo conflitto mondiale.Questi reperti sono oggi conservati presso il Consorzio Culturale del Mon-falconese di Ronchi dei Legionari.Lo studio dell'ipogeo e la presenta-zione di questi rinvenimenti furono già oggetto nel corso del 2016 di una mo-stra denominata "Nel tunnel. Vita e vite nel ricovero antiaereo di Monfalcone" realizzata presso la Società di Mutuo Soccorso di Monfalcone e in cui ci fu collaborazione del Club Alpinistico Triestino tramite la consulenza storica di Maurizio Radacich.I risultati di questa ricerca sono stati poi condensati in un libro che dovrebbe vedere la luce nel corso del 2017.Pubblicazione ampiamente auspicata dai presenti alla conferenza che hanno manifestato il loro vivo compiacimento per aver riportato alla luce un capitolo della storia monfalconese che sino ad oggi era stato poco trattato e qualche volta ignorato.

Monfalcone. Maurizio Radacich e Pietro Comisso. (Damiano Visintin)

Monfalcone. Il folto pubblico presente alla conferenza. (Damiano Visintin)

AiutACi Ad AiutAREun fondo di solidarietà per le vittime di Campo Felice

A Campo Felice, in Abruzzo, un elicottero è precipitato durante una missione di soccorso,le cinque persone dell’equipaggio e l’infortunato a bordo non sono sopravvissuti all’impatto.Il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS) desidera fare qualcosa di concreto per essere accanto alle famiglie delle vittime che hanno perso la vita nell’incidente del 24 gennaio 2017.Valter Bucci, 57 anni, medico rianimatore, Davide De Carolis, 39 anni, tecnico di elisoccorso e Mario Matrella, 42 anni, tecnico di soccorso alpino e speleologico, erano soccorritori del CNSAS.Le altre vittime sono il pilota di INAER Gianmarco Zavoli, 46 anni, l’infermiere Giuseppe Serpetti, 60 anni, e il ferito trasportato, Ettore Palanca, 50 anni.Bucci e Matrella avevano appena fatto ritorno come volontari del CNSAS dalle operazioni di Farindola, all’Hotel Rigopiano. Le loro famiglie in questi giorni hanno dovuto affrontare le scosse di terremoto, i disagi causati da nevicate eccezionali e ora anche il lutto per la perdita dei propri cari.Non lasciamoli soli: esiste un FONdO di sOlidARiEtÀ, istituito dal CNSAS, per le vittime e i feriti del Soccorso Alpino e Speleologico e le loro famiglie, già utilizzato nel corso degli ultimi anni in altre drammatiche occasioni, come per l’incidente durante una missione dell’elicottero del Suem 118 di Pieve di Cadore e in Val Lasties sul Pordoi. I nostri iscritti sono volontari che dedicano gran parte del loro tempo per essere d’aiuto a chi ne ha bisogno.Ci rivolgiamo agli amici della montagna, a chi apprezza il valore del volontariato e a tutte le innumerevoli persone che in questi giorni hanno manifestato vicinanza e sostegno al CNSAS. Offri in libertà un tuo contributo concreto con una donazione, anche minima: può essere di grande aiuto al nostro fondo di solidarietà.

Codice iBAN: it41 W056 9601 6000 0000 2744 X61Grazie a nome di tutto il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico.

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È usCitO il N. 63di pROgREssiONE,RivistAdEllA COMMissiONEgROttE "E. BOEgAN"

È in corso di distribuzione Progres-sione 63, il volume che raccoglie (ma non solo) l’attività e le riflessioni della Commissione Grotte "Eugenio Boegan".Il numero si apre con un intervento di Giovanni Badino sul futuro della spe-leologia esplorativa in Italia: un’analisi sulla salute di questa disciplina: come in Italia diminuiscono le nascite e il paese sta rapidamente invecchiando, così sta invecchiando la speleologia esplorativa: oggi sul Canin non ci vanno più le squadre di under 21 degli anni ’70 e ’80 dell’altro secolo (di cui ci parla Sergio Serra nell’articolo che segue) ma sempre più attempati padri di famiglia.Le 192 pagine del volume contengo-no la nostra attività, svolta anche in ambito extra-nazionale: sul Carso, la Squadra Scavi raggiunge i −232 all’87 VG, un gruppo affronta la ricerca del Timavo in un altro buco soffiante segnalato nell’Ottocento e, quelli più giovani, scavano ed esplorano sul Cocusso e in Val Rosandra.Nel Friuli tutta una serie di grottone: Abisso Anubi, Abisso Capelli, Politrau-ma, Rotule Spezzate, Amplesso del Complesso, Jeti1.All’estero, la Davorievo Brezno, Jama Maja, Shpella Muladei, Shpella, Kole Geges e le grotte di Atacama in Cile.Poi una decina di pagine dedicate alla ricerca (Speleotemi del Madagascar, idrologia al Davorjevo Brezno, Progetto C3 Canin), quindi Didattica, Grotta Gigante, Tecnica, un nutrito gruppo di notizie su convegni e incontri, sedici pagine di storia (la pittura di Caspar David Friedrich, Francesco Vercelli, vecchie firme alla 12 VG), molte le notizie in breve (aggiornamento dell’ar-chivio multimediale, ricordo di Joseph Marinitsch, informatizzazione dell’eme-roteca, nuove scoperte alla Grotta Im-possibile, calcite criogenica sul Canin), novità editoriali e recensioni.E, per chiudere, dieci pagine per ricor-dare Mario Gherbaz e Fabio Venchi, vecchi soci che ci hanno lasciato nel 2016, doveroso omaggio a chi ha passato la vita nella Commissione dandole un contributo che è impossi-bile quantificare.

MAuRiZiO RAdACiCHsOCiO ONORARiOdEl CluB AlpiNistiCOtRiEstiNO

Socio dal 1994, a Maurizio Radacich è stato conferito il titolo di Socio onorario con le seguenti motivazioni: Per l’im-pegno e la professionalità dimostrata contribuendo al miglioramento e alla crescita della nostra organizzazione, nel campo dell’editoria, della didattica e della divulgazione della storia cittadina e della speleologia. Con particolare riferimento all’organizzazione storico-didattica del rifugio antiaereo e bunker denominati «Kleine Berlin».

Kleine Berlin. Alcuni momenti dell'opera teatrale rappresentata dagli attori de "La macchina del Testo". (Lucio Mircovich)

Maurizio Radacich. (Franco Gherlizza)

pER NAtAlE,A pRAdis;NON sOlOspElEOlOgiA

Anche quest’anno la partecipazione al tradizionale “Natale in Grotta 2016” che si è svolto nelle Grotte Verdi di Pradis, è stata buona.La manifestazione è organizzata dal Gruppo Speleologico Pradis, in colla-borazione con il CSIF di Udine, con la Parrocchia di Pradis-Clauzetto e con il Comune di Clauzetto.Durante la serata, il Gruppo Speleolo-gico Pradis, assieme agli “Amici Pesca-tori Clauzetto”, ha raccolto la somma di 1.015,69 € che è stata devoluta interamente alla Croce Rossa Italiana per il Terremoto del centro Italia.

Giorgio Concina

«il ROtOlOdi RAvENsBRüCk».NEllA klEiNE BERliN

Giovedì 26 gennaio, in occasione della Giornata della Memoria, l'Associazione Teatrale “La macchina del Testo” ha rappresentato l'opera teatrale "Il ro-tolo di Ravensbrück" (tratta da una storia vera, documentata alla Risiera di San Sabba) presso le gallerie an-tiaeree della "Kleine Berlin".Lo spettacolo, tratto dal romanzo inedito della scrittrice triestina Elena Blancato Kanzian, è stato interpretato da Mariella Terragni, Michela Cembran e Pierluca Famularo, con le musiche di Carlo Moser. Alla fine della rap-presentazione, cui ha partecipato un interessato pubblico, è seguito un bre-ve intervento a cura del dottor Franco Kanzian, specializzato in storia del territorio del Friuli Venezia Giulia.

Lucio Mircovich

Messa di Natale all'interno delle "Grotte Verdi di Pradis" (Guglielmo Esposito)

Il presepio allestito all'interno delle "Grotte Verdi di Pradis" (Guglielmo Esposito)

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Sono orami 110 anni che la Società Alpina delle Giulie illustra, descrive e appalesa alla collettività, attraverso la rivista Alpi Giulie, le bellezze naturali della nostra regione. Dal 2010, con l’entrata nel Comitato di Redazione di Mario Galli, la rivista esce annualmente con i due numeri diversificati: il primo, nel solco della centenaria tradizione, con l’attività sociale e quindi presentando studi, scritti di divulgazione sulle realtà del territorio, letteratura, alpinismo, speleologia, recensioni: il normale contenuto della rivista di una sezione del CAI. Il secondo numero è riservato ad una monografia tematica: sono usciti Ricordo di Emilio Comici a 70 anni dalla morte (AA.VV., 2010), La Squadra Volante (AA.VV., 2011), L’idrografia sotterranea del Carso (M. Galli, 2012), La storia geologica delle Giulie (G. B. Carulli e M. Galli, 2013), Cento anni - La conquista del Monte Nero (AA.VV., 2014) e Guida alla flora e al paesaggio vegetale delle Giulie (F. Martini, 2015).La monografia del 2016, curata da Elio Polli, è stata dedicata al nostro Carso: Carso nascosto. Guida alla scoperta di alcune particolarità poco note del Carso triestino. In 126 pagine l’Auto-re, uno dei maggiori conoscitori del Carso (ambiente che ha cominciato a percorrere, comprendere e amare con il papà Silvio sin dalla più tenera età), accompagna il lettore lungo sentieri conosciuti e meno noti alla scoperta, come recita il sottotitolo, di alcune particolarità poco note.La monografia, che tratta del Carso inteso in senso un po’ più ampio del solito toccando pure siti periferici (quali la zona di Becca e Occisla), è organizzata in dodici capitoli. I primi otto sono tecnico-descrittivi: Morfolo-gia (pp. 10-26), Idrologia (pp. 27-44), Stagni (pp. 45-50), Speleologia (pp. 51-73), Flora e vegetazione (pp. 74-80), Alberi notevoli (pp. 81-90), Capanne in pietra (pp. 92-96), Carso curioso (pp. 97-104), il nono è dedicato alle cartine topografiche (pp. 106-115) mentre gli ultimi tre riportano gli elenchi delle specie botaniche e delle grotte citate nel testo (pp. 116-119 e 119-121) e una bibliografia (pp. 122-125) che,

pur essendo essenziale, è forte di ben 81 voci.Tutti i capitoli sono interessanti e de-gni di essere letti: con questa guida l’escursionista (ma anche il grottista che, pur amando il Carso sotterraneo, non disdegni quello di sopra) potrà conoscere particolarità del Carso - archi naturali, torrioni, monoliti, campi solcati, vasche e raccolte d’acqua, alberi centenari, capanne in pietra (ca-site), pietre dalla conformazione strana - anche se la sua attenzione sarà riservata al più esteso (ben 22 pagine) che è quello riservato alla speleologia ove è descritta estesamente la dozzina di grotte che l’A. ha ritenuto degne di essere viste per le particolarità geo-morfologiche o botaniche. Ma di grotte non si parla solo in questo capitolo, sono ben 121 le cavità richiamate a vario titolo nel libro.Di ogni elemento descritto - alberi, roccia, grotta, cisterna, capanne in pietra (le costruzioni che i grottisti trie-stini hanno sempre conosciuto come casite) - Polli ha fornito le coordinate geografiche, accorgimento che permet-te all’escursionista provvisto di GPS di recarsi a colpo sicuro sul sito, peraltro graficamente indicato su una delle die-ci cartine che corredano la monografia formandone il nono capitolo.Una prosa, che talvolta sfiora il lirismo e da cui traspare tutto l’amore dell’Au-tore per l’ambiente descritto, rende il libro di lieta e scorrevole lettura; il rispetto della microtoponomastica locale arricchirà il lettore con una più approfondita conoscenza del territorio, che - ricordiamolo - non è costituito soltanto da ‘cose’ fisiche ma anche da cultura e tradizioni.Il libro, che Elio Polli dedica alla me-moria di suo padre Silvio, si chiude con un ringraziamento a quanti vi hanno contribuito in vario modo, con particolare attenzione a Dario Marini “principe degli indagatori carsici”, da cui l’Autore dice di aver mutuato l’amore per il Carso, e alla consorte Maria Grazia che lo ha accompagna-to e spronato nelle ricerche (e che è l’Autrice dei disegni di fiori e piante che ingentiliscono l’opera).Fra le cose non buone riscontrate - teniamo presente che la perfezione

non è di questa terra - ne menzionerei due. Innanzitutto la resa grafica, che non rende giustizia alle foto: alcune risultano impastate, altre sono troppo scure (soprattutto quelle di carattere speleo), quasi tutte però troppo piccole e per questo meno ‘leggibili’. Il secondo appunto, formale (ma il Maestro Finoc-chiaro soleva ripetere che la forma è spesso indice di sostanza) concerne la presentazione: tutti numeri monografici ricordati più sopra erano stati stampati su quinterni e cuciti con filo, quindi rilegati con un dorso che conferisce loro la dignità di libro. Il lavoro di Elio Polli è stato invece presentato - come i normali numeri di Alpi Giulie - con la graffettaura e senza dorso: si dirà che è cosa da poco, soprattutto in quest’epoca in cui l’informatica tende a soppiantare la carta stampata, ma non è così, il lavoro ne esce svilito.È stato un peccato, con poca spesa in più il risultato sarebbe stato notevol-mente migliore e nella libreria (di casa o sociale che sia) il volume avrebbe avuto una più degna visibilità.

POLLI Elio, 2016: Carso nascosto. Guida alla scoperta di alcune parti-colarità poco note del Carso triestino, Alpi Giulie, anno 110, N. 2/2016, pp. 128, Trieste dicembre 2016.

Pino Guidi

Carso nascosto

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Petnjak: monumento naturaleNella vicina Slovenia, sotto il versante del Monte Straža (m 580 s.l.m.) si trova il villaggio di Brestovizza (Brestovica, m 428 s.l.m.) presso Poverio (Povir). Lo si può raggiungere sia dal paese di Divaccia (Divača) che da quello di Sesana, percorrendo la strada 446 fino all’altezza di Poverio (Povir), dove si gira (verso destra se si proviene da Divaccia) per Brestovizza.Brestovizza è un gruppo di poche case veramente fuori dal mondo: qui finisce la strada asfaltata (vi arriva un autobus) mentre, superate le abitazioni sistemate su un dolce pendio rivolto al sole, si prosegue solo per carrarecce e sentieri che portano verso i campi coltivati e verso i boschi.Si può raggiungere in breve la sommità del M. Straža, ma anche continuare e scendere nel Solco di Sinadole (Sena-dolska Dolina), un bellissimo esempio di paleosolco che testimonia l’antica presenza di una rete fluviale.A testimoniare che vi è ancora attività agricola è anche la presenza di antichi stagni-abbeveratoi, situati poco lontano dal paese, praticamente in mezzo ai campi. Questi ambienti, costruiti dai contadini per garantire l’abbeverata degli animali quali bovini, ovini e ca-prini, risultano attualmente ricchi di vegetazione acquatica e si presentano come delle piccole oasi umide naturali, dove trovano il loro habitat riproduttivo molte specie acquatiche e soprattutto gli anfibi.

Ma la nota caratteristica più importante di questo luogo è la Riserva Naturale di Petnjak.La si raggiunge dal paese di Brestoviz-za: una volta superate le ultime case si imbocca una carrareccia che porta in direzione nord-est e poi verso nord sulla collina del M. Straža.Dopo circa 15 minuti di cammino, un cartello sulla destra ci indica il sentiero per arrivare sul bordo della grande dolina di Petnjak, già visibile dalla carraia.Davanti a noi si apre una profonda dolina di crollo, le cui pareti verticali del lato settentrionale hanno un’altezza di quasi cento metri.Dal bordo meridionale della grande dolina, un ripido sentiero ci permette di scendere fino al fondo dove ci aspetta un’interessante sorpresa.La dolina infatti prosegue con una grotta molto ampia che si estende sotto la grande parete di roccia.L’ambiente è molto suggestivo sia per le rocce verticali che ci sovrastano sia per la vegetazione che, a causa del clima più fresco e più umido è totalmente diversa rispetto al bosco esterno.Raggiunto l’ingresso della grotta pre-valgono felci e muschi e patine di alghe che “dipingono” le rocce di verde.La grotta è visitabile senza attrezza-tura: un sentiero ci conduce fino al fondo facendoci scoprire un mondo di fiaba.

È sufficiente una torcia elettrica anche se nell’antro penetra, specialmente in inverno quando gli alberi sono senza le foglie, una buona quantità di luce esterna.L’illuminazione artificiale ci permette di mettere in evidenza molte forme di concrezioni, sul soffitto, sul pavimen-to e lungo le pareti dove si formano bellissime “vele” cristalline, spesso trasparenti e dentellate. In un angolo, sul pavimento, in alcune piccolissime vaschette di concrezione dove si

Petnjak. Sul bordo della dolina di crollo. (Sergio Dolce)

Petnjak. Panoramica della dolina di crollo vista dal bordo meridionale. (Sergio Dolce)

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Petnjak. Un esemplare di pseudoscorpione (Neobisium spelaeum). (Sergio Dolce)

Petnjak. Un bolo alimentare di allocco su cui crescono le muffe. (Sergio Dolce)

Petnjak. Formazione di pisoliti. (Sergio Dolce)

Petnjak. Farfalla del genere Triphosa.(Sergio Dolce)

Petnjak. Stalattite di ghiaccio. (Sergio Dolce)

Petnjak. Concrezioni di ghiaccio. (Sergio Dolce)Petnjak. ...e al fondo della dolina si apre un'ampia grotta... (Sergio Dolce)

Petnjak. L'ingresso della grotta visto dall'interno.(Sergio Dolce)

raccoglie acqua di stillicidio, si può assistere alla formazione dei pisoliti, piccole sferette cristalline, arrotondate lentamente dalle gocce che cadono e che le fanno rotolare.La grotta è pure di grande interesse per la presenza di alcune specie ap-partenenti alla fauna cavernicola.Possiamo trovare esemplari di cavallet-te cavernicole (Troglophilus neglectus) e di farfalle (Triphosa dubitata) ma anche qualche pipistrello del genere Rhinolophus.Va detto che tutta la struttura (dolina più grotta) è una vera trappola del freddo: infatti l’aria fredda, più densa di quella calda, scende verso il fondo e continua a scivolare fino in fondo alla grotta, dove rimane imprigionata.Questo fenomeno provoca in inverno il congelamento dello stillicidio con la formazione di molte stalattiti e stalag-miti di ghiaccio: bisogna stare molto attenti dove il pavimento risulta com-pletamente coperto da una trasparente lastra ghiacciata.In questo caso gli animali, che non potrebbero certo vivere in un “free-zer”, si rifugiano in un ramo laterale ascendente dove rimane una “sacca” di aria più calda.Nelle zone più buie vive anche Neobi-sium spelaeum, un aracnide apparte-nente all’ordine degli pseudoscorpioni, cieco e quindi strettamente troglobio. Di piccole dimensioni (lunghezza mm 10), è provvisto di chele ma non pos-siede la tipica coda degli scorpioni, quindi è pure privo di pungiglione.La grotta è anche un sito di nidifi-cazione dell’allocco (Stryx aluco), un rapace notturno più grande di un gufo comune, ma un po’ più piccolo di un gufo reale.Ne sono prova i numerosi resti di pasto sparsi qua e là nella caverna. Si tratta di boli alimentari, formati da resti non digeriti pelo e ossa delle prede (soprattutto micromammiferi), che vengono quindi rigurgitate.

Secondo i racconti offriva riparo agli abitanti di Brestovizza ai tempi delle incursioni turche e delle crociate. D’inverno e durante le condizioni meteorologiche peggiori vi portavano anche il bestiame.Petnjak è stato dichiarato dalla Slo-venia “monumento naturale” ed è identificato con il n° 326314 nell’ar-chivio mondiale delle aree protette (WDPA).

Sergio Dolce

Petnjak. Stalagmiti di ghiaccio. (Sergio Dolce)

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Tunnel in laVaNella classica suddivisione delle ti-pologie di cavità basata sulla genesi delle stesse, una categoria è relativa a quelle di origine vulcanica.Per noi fisicamente e speleologicamen-te nati, cresciuti e vissuti in ambiente carsico, non è facile ammettere che possano esistere grotte diverse da quelle da noi conosciute e frequentate abitualmente.Comunque sia la nostra predisposi-zione d’animo e mentale, dobbiamo considerare, oltre alle nostre care grotte di origine carsica, anche altri fenomeni analoghi, derivati però da altre cause, altrettanto interessanti e degne di attenzione e, tra queste, le grotte di origine vulcanica.In questi casi, quasi incredibilmente, la composizione litologica, le condizioni tettoniche e geomeccaniche e l’azione delle acque non risultano determinanti per la genesi e l’evoluzione del feno-meno.Ciò che determina la formazione di questa tipologia di cavità è la compo-sizione chimica (soprattutto basaltica) e le caratteristiche fisiche (fluidità) delle lave.Allorquando da un apparato vulcanico vengono espulsi materiali incandescnti con caratteristiche compatibili, questi, nel loro percorso verso valle, si raffred-dano superficialmente ed, eventual-mente, lateralmente, consolidandosi e permettendo contemporaneamente un flusso incandescnte nelle porzioni più interne che continua a scorrere verso valle. Quando la fase di emissione ter-mina, il flusso magmatico incandscente continua a scorrere sino ad esaurimen-to ed a raffreddamento, lasciando alle spalle una galleria vuota.La dinamica del fenomeno è cono-sciuta con il termine “roofing”, ed il risultato morfologico viene definito “tunnel di lava”, ma credo di poter avanzare l’ipotesi che potrebbe essere più appropriato il termine “tunnel in lava”, visto che si tratta di un vuoto in un contesto ben definito.Eventi evolutivi geomorfologici succes-sivi, dovuti a cause soprattutto struttu-rali, graviatative e meteoriche possono causare crolli di volta o varchi laterali, ampliamenti, restrizioni ed occlusioni, anche solamente parziali.

Teorie speleogenetiche (da: Campagnoli A., Sbaffi E., Sbaffi V. & Sbaffi A., 2008).

Tubi in lava (da: Collignon B., 1992).

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Il fenomeno è manifastazione relativa-mente frequente e comune laddove si presentino le condizioni.Incredibilmente (nemo profeta in patria), nonostante la presenza della tipologia nel territorio nazionale, personalmente ho potuto esplorare un tunnel in lava in un contesto molto lontano ma, forse proprio per questo, molto affascinante e pregno di nostalgici ricordi.La grotta si apre nel complesso vulca-nico del Volcán Masaya (Popogatepe), La boca del infierno, nella Sierras de Mateare y Managua, in Nicaragua.

La caldera comprende numerosi crate-ri, di cui i più grandi e rappresentativi sono il Masaya (Crater San Fernando, Crater San Juan) e il Nindirí (Crater Santiago, Crater San Pedro), alcuni dei quali presentano tuttora fenomeni di attività.La cavità è denominata Cueva Tzinan-canostoc ed a seconda degli idiomi locali presenta sinonimi quali Cueva de Xinancanostoc o Cueva de los Murciélagos.L’ingresso è sito a SE del Crater Santiago e si presenta con un portale

di medie dimensioni aprentesi diretta-mente nella bancata lavica.La morfologia interna presenta una conformazione a galleria a sezione pressochè omogenea e costante con lunghezza di circa 150 m, raggiungen-do con inclinazione altettanto costante, profondità di circa 20 m.Non presenta nessun tipo di concrezio-ne, bensì una caratteristica presenza di radici di varie dimensioni che, data la modesta profondità, riescono a fuo-riuscire dalla volta e ad attraversare la galleria intestandosi nuovamente nel

Inquadramento geografico Masaya. Inquadramento geografico Masaya.

Sul Crater San Pedro, Volcán Nindirí (Volcán Masaya-Nindirí, Sierras de Mateare y Managua, Nicaragua), 9 Settembre 2007. (Foto R. Ferrari)

Nel Crater San Pedro, Volcán Nindirí (Volcán Masaya-Nindirí, Sierras de Mateare y Managua, Nicaragua), 9 Settembre 2007. (Foto R. Ferrari)

Dal Crater Santiago, Volcán Nindirí (Volcán Masaya-Nindirí, Sierras de Mateare y Managua, Nicaragua), 9 Settembre 2007. (Foto R. Ferrari)

All’imboccatura della Cueva Tzinancanostoc (Cueva de Murciélagos) (Volcán Masaya-Nindirí, Sierras de Mateare y Managua, Nicaragua), 9 Settembre 2007. (Foto R. Ferrari)

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Nella Cueva Tzinancanostoc (Cueva de Murciélagos) (Volcán Masaya-Nindirí, Sierras de Mateare y Managua, Nicaragua), 9 Settembre 2007.

(Foto R. Ferrari)

Bibliografia essenzialeCollignon B., 1992 - Il Manuale di Speleologia. Prima edizione, Zanichelli editore, Bologna, Maggio 1992.Campagnoli A., Sbaffi E., Sbaffi V. & Sbaffi A., 2008 - Buio pesto. Speleologia per bambini. Federazione Speleologica Regionale del Friuli Venezia Giulia, Recanati, 2008.ferrari R., 2012 - Nicaragua: Cueva Tzinancanostoc o Cueva de Murciélagos. Sopra e sotto il Carso - Notiziario del Centro Ricerche Carsiche “C. Seppenhofer” - Gorizia, Anno I, N. 5 Luglio 2012: 6-7, Centro Ricerche Carsiche “C. Seppenhofer”, Gorizia, on-line, Luglio 2012.

pavimento: questo fenomeno, molto appariscente e peculiare, riporta alle immagini più familiari delle colonne stalattitiche tradizionali delle cavità originatesi in rocce carbonatiche.La galleria termina in una sala dove la tradizione vuole che gli antichi abitanti Chorotegas vi svolgessero delle ceri-monie con relative offerte per placare il vulcano.

Cueva Tzinancanostoc (Cueva de Murciélagos) (Volcán Masaya-Nindirí, Sierras de Mateare y Managua, Nicaragua), 9 Settembre 2007.

(Foto R. Ferrari)Cueva Tzinancanostoc (Cueva de Murciélagos) (Volcán Masaya-Nindirí, Sierras de Mateare y Managua, Nicaragua), 9 Settembre 2007. (Foto R. Ferrari)

La denominazione Cueva de los Mur-ciélagos, con la quale è più conosciuta, prende origine dalla numerosissima colonia di Chirotteri che in essa ha trovato dimora.

Riesco in superficie.La luce ed il caldo tropicale prendono nuovamente possesso del mio corpo ed io mi affido a loro quasi in una

promessa di totale dipendenza.Come dal tunnel in lava, vorrei poter sperare di credere di riuscire a rive-dere la luce, un giorno, dal tunnel nei sentimenti e nei problemi personali nel quale sono entrato e di cui, purtroppo, non ne ricordo e comprendo l’entrata e non ne distinguo l’uscita.

Roberto Ferrari

Sul Crater Santiago, Volcán Nindirí (Volcán Masaya-Nindirí, Sierras de Mateare y Managua, Nicaragua), 9 Settembre 2007. (Foto R. Ferrari).

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febbraio 20�7...

sabato 4 febbraio ore 20.45

tRE uOMiNidi pAROlA

Con GIGI MAIERON,TONI CAPUOZZO

E MAURO CORONA

- SECONDA EDIZIONE -

Teatro della Corte di OsoppoVia XXII Novembre, 3

Dopo il grande successo della prece-dente edizione, sabato 4 febbraio alle ore 20.45 si aprirà il sipario sull’atte-sissimo spettacolo “tre uomini di parola” seconda edizione, il nuovo appuntamento per la stagione Grandi Ospiti di Anà-Thema Teatro al Teatro della Corte di Osoppo.

Musica, arte e parola si fonderanno in un'unica serata dando vita ad una chiacchierata teatrale tra lo scrittore, scultore e alpinista Mauro Corona, il giornalista Toni Capuozzo e il cantau-tore carnico Gigi Maieron.Si parlerà di ambiente, della crisi economica, del rapporto dell'uomo con la natura, delle proprie radici in un susseguirsi di voci e note.La scena si apre su un'ipotetica oste-ria, con tanto di tavolino e fiaschetto di vino dove i tre protagonisti chiacchie-reranno a braccio sulle vicende della vita quotidiana. I tre “uomini di parola” porteranno sul palco anche tutta la loro amicizia e confidenza esprimendo un

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«Giovediamoci in sede 2017»Giovedì 2 febbraio 2017, alle ore 20.30nella sede del Club Alpinistico Triestino

via Raffaello Abro, 5/a - Trieste

I soci e gli amici sono invitati alla serata con proiezione:

I migratori del Grande Nordintratterrà la serata Sergio Dolce

(L’incontro è preparatorio alla gita all’Isola della Cona, del 5 febbraio,

riservata a soci e simpatizzanti)

Giovedì 16 febbraio 2017, alle ore 20.30nella sede del Club Alpinistico Triestino

via Raffaello Abro, 5/a - Trieste

i soci e i simpatizzanti sono invitati alla serata con proiezione:

«I segreti del Golfo»Documentario di Pietro Spirito e Gigi Zanini

prodotto dalla sede Rai del Friuli Venezia Giulia.

Intervengono Pietro Spirito e Gregor Basiaco

«Giovediamoci in sede 2017»

Il documentario privilegia sguardi e approcci dal mondo sommerso, evocando vicende storiche, svelando segreti e illustrando la natura spesso sorprendente del Golfo di Trieste, con interviste

a esperti e studiosi, immagini di repertorio e d’archivio, suggestive riprese subacquee.

giOvEdiAMOCi 2017Ricominciano, presso la sede del Club Alpinistico Triestino, le serate denominate "giOvEdiAMOCi" nel corso delle quali soci, amici e simpatizzanti propongono audiovisivi, conferenze, ecc..Questi gli appuntamenti di febbraio, aperti a tutti.

Giovedì 9 febbraio 2017, alle ore 20.30nella sede del Club Alpinistico Triestino

via Raffaello Abro, 5/a - Trieste

i soci e gli amici sono invitati alla serata con proiezione:

Tra passione e professioneAppunti e ricordi naturalistici tra vulcani

di Nicaragua, Guatemala ed Ecuador

a cura di Roberto Ferrari e Gabriella Graziuso

Con letture di Charles Robert Darwin e Alexander von Humboldt

«Giovediamoci in sede 2017»

legame che solo un affetto sincero e di lunga data può raccontare.Molti saranno gli argomenti trattati durante la serata e per gli spettatori sarà come essere seduti insieme a loro a quel tavolo a sorseggiare un buon vino. Toni, Gigi e Mauro sono tre uomini diversi tra loro, ma accomunati dalla provenienza della stessa terra e animati dallo stesso spirito impegnato; e nel segno di questa comunanza di ideali, si ritrovano per trasmettere un patrimonio di esperienze con sempli-cità e originalità.Il contatto tra i protagonisti ed il pub-blico sarà diretto, senza scalette: tutto è rigorosamente improvvisato per dare alla serata ampia libertà di dialogo.Luigi Maieron, dopo diverse esperienze sia nel folk che nel rock, intraprende la carriera di cantautore, e vince nel 1993 e nel 1995 due edizioni del Festival del canto friulano. Nel 1997 consegue il Premio Friûl. Il suo primo CD ufficiale Anime Femine (Anima donna) esce nel 1998, interamente formato da brani in lingua friulana, e lo porta all'assegnazione del premio "Moret d'Aur" 2006.Assieme all'ertano Mauro Corona è il protagonista del progetto Due uomini di parola, rappresentato sia nel 2006 che nel 2007.Mauro Corona, come lui stesso ama ricordare "nasce sul carretto dei geni-tori friulani, venditori ambulanti, sulla strada che da Pinè porta a Trento". Dopo i primi anni dell'infanzia trascorsi in Trentino ritorna al paese d'origine Erto (Pordenone) con la famiglia. Lì vive in prima persona la tragedia del Vajont. Ha ereditato dal nonno scultore la passione per il legno e dal padre cacciatore la passione per le vette. Molti suoi romanzi sono stati tradotti in diverse lingue.Toni Capuozzo inizia l'attività di giorna-lista nel 1979 scrivendo per Reporter, Panorama, Epoca. Successivamente si occupa di mafia per il programma Mixer di Giovanni Minoli. In seguito, opera presso alcune testate giornali-stiche del gruppo editoriale Mediaste (tg 4 e tg 5) ed è spesso inviato in zone di guerra.

info e prenotazioni:0432 1740499 - 345 3146797

[email protected]

Biglietti:intero € 12 - ridotto € 10

www.anathemateatro.com

Giovedì 23 febbraio 2017, alle ore 20.30nella sede del Club Alpinistico Triestino

via Raffaello Abro, 5/a - Trieste

i soci e gli amici sono invitati alla serata “vintage”:

«Il CAT e i Giochi carsici»Edizione del1978 e del 1997.

Introduce la serata Lino Monaco

«Giovediamoci in sede 2017»

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lABORAtORiO di ARCHEOlOgiA spERiMENtAlEdOMENiCA 5 FEBBRAiO

dalle 10 alle 16palazzina AiAt - sistiana

uN giORNO dA uOMO pRiMitivOuna domenica diversa per imparare e divertirsi

Questa volta la Gemina vuole portarvi nel Mesolitico e nel Neolitico.Potrete diventare uomini primitivi, scheggiare la selce e lavorarla, preparare monili con le conchiglie e realizzare collane, assistere e tentare l’accensione del fuoco con vari metodi, tirare con l’arco e altro ancora....Vi aspettiamo domenica 5 Febbraio dalle 10 alle 16 negli spazi coperti della palazzina AIAT di Sistiana.

Il laboratorio è a pagamento. Per informazioni contattare la coop. Gemina ai seguenti recapiti:cell. 334 746 3432 - e-mail: [email protected].

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400 milioni di anni

calcari di piattaforma

Lo scorrere della Geologiail tempo profondo e l’evoluzione

350 milioni di anni

arenarie e peliti

1-5 mila anni fa

detriti attuali

10 mila anni fa

depositi morenici

DARWIN DAY 2017

Lo scorrere della Geologia:il tempo profondo e l’evoluzione

Come misuriamo e come percepiamo il tempo geologico e il se

DARWIN DAY 2017

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COMUNICATO STAMPA

Alpi Giulie Cinema 2017Giovedì 2 febbraio conferenza stampa di presentazione

Sarà una prima nazionale assoluta martedì 7 febbraio 2017 ad aprire la

XXVII edizione della Rassegna Internazionale di Cinema di Montagna

“Alpi Giulie Cinema” organizzata da Monte Analogo, in collaborazione con

ARCI Servizio Civile. Edizione parzialmente rinnovata in quanto la

programmazione è stata tutta accorpata in febbraio (Teatro Miela) e

marzo (BarLibreria Knulp). Sette giornate, 18 produzioni (Italia, Polonia,

USA, Austria, Francia, Romania, Turchia, Germania, Svizzera, Marocco,

Australia), vari ospiti, 2 premi (Scabiosa Trenta e Hells Bells) è in sintesi la

straordinaria e originale offerta di emozioni proposta in questa edizione,

come sempre con proiezioni sia pomeridiane che serali. La rassegna,

come di consueto, farà tappa successivamente in varie località della

regione e, novità, in Croazia e Slovenia.

La conferenza stampa di presentazione di

“Alpi Giulie Cinema” si terrà giovedì 2

febbraio 2017 alle ore 11.00 al Teatro

Miela, in Piazza Duca degli Abruzzi 3, a

Trieste.

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XXVII rassegna internazionale cinema di montagna - Trieste

teatro miela martedì 7-14-21 febbraiobar libreria knulp giovedì 2-9-16-23 marzo

teatro miela martedì 7 febbraioSul filo

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Con il patrocinio diComune di Trieste Regione Friuli Venezia Giulia

In collaborazione con Cooperativa BonawenturaBar Libreria KNULPARCI Servizio CivileSocietà Alpina delle Giulie - Sezione di Trieste del CAICommissione Grotte Eugenio BoeganMano Aperta

Quando decidemmo, in sei amici tutti legati al mondo della montagna, della comunicazione e della cultura, di dare vita all’Associazione Culturale Monte Analogo, lo scopo primo era di presentare la montagna e l’esplorazione attra-verso una visione più culturale e artistica che strettamente sportiva. Sempre con questo obiettivo abbiamo costruito il programma della rassegna Cinema & montagna di quest’anno. Forse mai come questa volta ci siamo avvicinati all’idea fondante dell’Associazione. Questo grazie e soprattutto allo spettacolo H-Ambient2 che aprirà, in prima nazionale al Teatro “Miela”, la nostra rassegna. Esplorazione, alpinismo, scienza, arte visiva e musica, tutto assieme dal vivo in un unico contenitore a restituirci un’idea pionieristica, ottocentesca, del salire una montagna (e che montagna! Uno dei giganti della Terra!) e nel contempo estremamente nuova, futuristica dell’alpinismo.Tre icone dell’alpinismo della fine del ’900 sono i protagonisti della seconda giornata, a ribadire come per poter progredire ci sia bisogno di salde e forti radici.Radici che vanno nutrite anche mantenendo l’ambiente vivo, vitale, vissuto.La profonda crisi economica che stiamo vivendo ci ha costretti a rivedere mol-te nostre convinzioni e modi di vivere, facendo scoprire a molti possibili alter-native anche tra le Terre Alte. È questa la linea guida della seconda parte della rassegna, quella che si svolge al Bar Libreria KNULP, unita al grande problema di strettissima e urgente attualità: quello delle migrazioni alle quali stiamo assistendo e con le quali, volenti o meno, dovremo convivere.Imprescindibile è la giornata dedicata alla speleologia nel corso della quale verranno proiettati i più recenti video sull’esplorazione sotterranea nei luoghi più disparati del pianeta. Giornata che culminerà con l’assegnazione di HELLS BELLS Speleo Award.A chiudere l’intera rassegna, la presentazione e premiazione dei video con-correnti al premio Alpi Giulie Cinema, riservato a registi e produzioni delle tre regioni alpine contermini Carinzia, Slovenia e Friuli Venezia Giulia, con l’as-segnazione della Scabiosa Trenta, premio ispirato dal grande vecchio nume tutelare: Julius Kugy.

Buona visione

ore 18.00

A LINE ACROSS THE SKY (USA - 40’) sottotitoli italianoA lungo considerata impossibile, ma in realtà tentata solamente da pochissimi intrepidi, la traversata di tuttie le creste maggiori del gruppo del Fitz Roy ha alimentato per de-cenni le fantasie degli scalatori diretti in Patagonia. Lo strabiliante profilo del Cerro Fitz Roy e delle sei cime che lo affiancano si sviluppa per oltre sei chilometri e un dislivello di quasi quattromila metri, attraverso pareti ricoperte di ghiaccio e neve. Tommy Caldwell e Alex Honnold sono riusciti a compiere quest’impresa in un unico tentativo nel febbraio del 2014.

METRONOMIC (Francia - 15’) sottotitoli italianoNell’autunno del 2013 la squadra di stuntman dei Flying Frenchies si ritrova alle Gorges du Verdon per una intera settimana insieme con i danzatori dell’aria della Compagnie 9.81, il gruppo musicale dei Radio Monkey e con gli operatori della Baraka Films. Dall’in-contro di queste compagnie di acrobati e artisti è nato uno spettacolo irripetibile, una performance basata in larga parte sull’improvvisazione più spericolata, sul rischio e sulla sfida alle leggi della gravità.

ore 20.30

H-AMBIENT2 (Italia - 46’) Prima Nazionale AssolutaConcerto-Video-Performance per Akai Ewi 5000 e Ambienti Himalayani Inesplorati.Grazie a una straordinaria squadra di alpinisti e all’abilità artistica del fotografo reatino Enrico Ferri, Alberto Peruffo (leader della Spedizione Zemu, presente in sala come live performer) ricompone l’ambiente estremo himalayano con gli ambienti artistici dell’arte comunemente intesa, classica e contemporanea. Musica e arte visiva spariscono dietro a uno strumento “diabolico” (l’AKAI EWI 5000) e a immagini che sembrano quadri di un’esposizione astratta e invece sono radicale natura. Il “racconto” di una spedizio-ne esplorativa che si trasforma in un’esperienza artistica senza “narrare” niente. Zero. Nessuna voce, qualche rara parola-traccia nelle immagini, molti suoni, e fotografie che sembrano artefatti e invece sono “pura” realtà himalayana.

ZEMU EXPLORATORY EXPEDITION (Italia - 29’)La straordinaria avventura esplorativa della Spedizione Zemu nell’area sud del Kanchen-zonga, ancora inesplorata a causa della difficile e pericolosa foresta subtropicale da attraversare. L’esperienza alpinistica è resa ancora più appassionante per la mancanza assoluta di collegamento con il mondo civile imposta dalle autorità militari per motivi politico-territoriali. Con pochissimi mezzi, dopo aver attraversato per 6 giorni l’impervia foresta, il piccolo gruppo internazionale di 7 alpinisti perlustra la zona, salendo 7 colli e 7 cime vergini ed esplorandone integralmente i ghiacciai sospesi. Zemu Exploratory Expedition documenta i luoghi dove è stato possibile realizzare H-AMBIENT2.

Associazione CulturaleMONTE ANALOGOVia Fabio Severo 31-Trieste (Italy)www.monteanalogo.net - [email protected]+39 040 761683 +39 335 5279319

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XXVII rassegna internazionale cinema di montagna - Trieste

teatro miela martedì 7-14-21 febbraiobar libreria knulp giovedì 2-9-16-23 marzo

teatro miela martedì 7 febbraioSul filo

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Con il patrocinio diComune di Trieste Regione Friuli Venezia Giulia

In collaborazione con Cooperativa BonawenturaBar Libreria KNULPARCI Servizio CivileSocietà Alpina delle Giulie - Sezione di Trieste del CAICommissione Grotte Eugenio BoeganMano Aperta

Quando decidemmo, in sei amici tutti legati al mondo della montagna, della comunicazione e della cultura, di dare vita all’Associazione Culturale Monte Analogo, lo scopo primo era di presentare la montagna e l’esplorazione attra-verso una visione più culturale e artistica che strettamente sportiva. Sempre con questo obiettivo abbiamo costruito il programma della rassegna Cinema & montagna di quest’anno. Forse mai come questa volta ci siamo avvicinati all’idea fondante dell’Associazione. Questo grazie e soprattutto allo spettacolo H-Ambient2 che aprirà, in prima nazionale al Teatro “Miela”, la nostra rassegna. Esplorazione, alpinismo, scienza, arte visiva e musica, tutto assieme dal vivo in un unico contenitore a restituirci un’idea pionieristica, ottocentesca, del salire una montagna (e che montagna! Uno dei giganti della Terra!) e nel contempo estremamente nuova, futuristica dell’alpinismo.Tre icone dell’alpinismo della fine del ’900 sono i protagonisti della seconda giornata, a ribadire come per poter progredire ci sia bisogno di salde e forti radici.Radici che vanno nutrite anche mantenendo l’ambiente vivo, vitale, vissuto.La profonda crisi economica che stiamo vivendo ci ha costretti a rivedere mol-te nostre convinzioni e modi di vivere, facendo scoprire a molti possibili alter-native anche tra le Terre Alte. È questa la linea guida della seconda parte della rassegna, quella che si svolge al Bar Libreria KNULP, unita al grande problema di strettissima e urgente attualità: quello delle migrazioni alle quali stiamo assistendo e con le quali, volenti o meno, dovremo convivere.Imprescindibile è la giornata dedicata alla speleologia nel corso della quale verranno proiettati i più recenti video sull’esplorazione sotterranea nei luoghi più disparati del pianeta. Giornata che culminerà con l’assegnazione di HELLS BELLS Speleo Award.A chiudere l’intera rassegna, la presentazione e premiazione dei video con-correnti al premio Alpi Giulie Cinema, riservato a registi e produzioni delle tre regioni alpine contermini Carinzia, Slovenia e Friuli Venezia Giulia, con l’as-segnazione della Scabiosa Trenta, premio ispirato dal grande vecchio nume tutelare: Julius Kugy.

Buona visione

ore 18.00

A LINE ACROSS THE SKY (USA - 40’) sottotitoli italianoA lungo considerata impossibile, ma in realtà tentata solamente da pochissimi intrepidi, la traversata di tuttie le creste maggiori del gruppo del Fitz Roy ha alimentato per de-cenni le fantasie degli scalatori diretti in Patagonia. Lo strabiliante profilo del Cerro Fitz Roy e delle sei cime che lo affiancano si sviluppa per oltre sei chilometri e un dislivello di quasi quattromila metri, attraverso pareti ricoperte di ghiaccio e neve. Tommy Caldwell e Alex Honnold sono riusciti a compiere quest’impresa in un unico tentativo nel febbraio del 2014.

METRONOMIC (Francia - 15’) sottotitoli italianoNell’autunno del 2013 la squadra di stuntman dei Flying Frenchies si ritrova alle Gorges du Verdon per una intera settimana insieme con i danzatori dell’aria della Compagnie 9.81, il gruppo musicale dei Radio Monkey e con gli operatori della Baraka Films. Dall’in-contro di queste compagnie di acrobati e artisti è nato uno spettacolo irripetibile, una performance basata in larga parte sull’improvvisazione più spericolata, sul rischio e sulla sfida alle leggi della gravità.

ore 20.30

H-AMBIENT2 (Italia - 46’) Prima Nazionale AssolutaConcerto-Video-Performance per Akai Ewi 5000 e Ambienti Himalayani Inesplorati.Grazie a una straordinaria squadra di alpinisti e all’abilità artistica del fotografo reatino Enrico Ferri, Alberto Peruffo (leader della Spedizione Zemu, presente in sala come live performer) ricompone l’ambiente estremo himalayano con gli ambienti artistici dell’arte comunemente intesa, classica e contemporanea. Musica e arte visiva spariscono dietro a uno strumento “diabolico” (l’AKAI EWI 5000) e a immagini che sembrano quadri di un’esposizione astratta e invece sono radicale natura. Il “racconto” di una spedizio-ne esplorativa che si trasforma in un’esperienza artistica senza “narrare” niente. Zero. Nessuna voce, qualche rara parola-traccia nelle immagini, molti suoni, e fotografie che sembrano artefatti e invece sono “pura” realtà himalayana.

ZEMU EXPLORATORY EXPEDITION (Italia - 29’)La straordinaria avventura esplorativa della Spedizione Zemu nell’area sud del Kanchen-zonga, ancora inesplorata a causa della difficile e pericolosa foresta subtropicale da attraversare. L’esperienza alpinistica è resa ancora più appassionante per la mancanza assoluta di collegamento con il mondo civile imposta dalle autorità militari per motivi politico-territoriali. Con pochissimi mezzi, dopo aver attraversato per 6 giorni l’impervia foresta, il piccolo gruppo internazionale di 7 alpinisti perlustra la zona, salendo 7 colli e 7 cime vergini ed esplorandone integralmente i ghiacciai sospesi. Zemu Exploratory Expedition documenta i luoghi dove è stato possibile realizzare H-AMBIENT2.

Associazione CulturaleMONTE ANALOGOVia Fabio Severo 31-Trieste (Italy)www.monteanalogo.net - [email protected]+39 040 761683 +39 335 5279319

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ore 18.00

CHRIS BONINGTON LIFE AND CLIMBS (Italia - 22’)Chris Bonington, uno dei più grandi alpinisti della seconda metà del Novecento, ripensa alle avventure di una vita passata a scalare le montagne di tutto il mondo. È questo il punto di partenza per un viaggio che abbraccia i sentimenti più profondi e contraddit-tori del suo essere alpinista e uomo: l’amore per la famiglia e la sua scelta di vivere per l’alpinismo, le conquiste ma anche la sofferenza per la perdita di tanti amici, diventano il racconto di una ricerca unica che non possono avere fine, come le grandi passioni.

JUREK (Polonia - 73’) sottotitoli italianoJerzy Kukuczka è stato uno dei più forti scalatori nella storia dell’alpinismo. Ha scalato gli ottomila per ben diciassette volte, aprendo nuove vie, a volte anche in inverno. La sua diciottesima spedizione è stata l’ultima: ha infatti trovato la morte sulla parete Sud del Lhotse nell’ottobre del 1989. Questo ritratto è il frutto di un lungo lavoro di ricerca che ha portato al ritrovamento di materiali rarissimi custoditi dalla televisione polacca e da suoi conoscenti.

ore 20.30

SOLO DI CORDATA (Italia - 84’) ospite in sala il regista Davide RivaUn ritratto filmico del fortissimo scalatore solitario Renato Casarotto che, ripercorrendo le sue più famose imprese alpinistiche e grazie a preziosi materiali di repertorio inediti uniti alla voce dei suoi più intimi amici e compagni di cordata, racconta, con pensieri e voce dello stesso Casarotto, la ricerca umana celata dietro l’esigenza dell’azione alpini-stica immersa nella natura più selvaggia. Una raccolta di immagini e pensieri sconosciuti che gettano luce sulla complessità umana e l’eclettismo di un uomo che, con la sua volontà e tecnica di salita, ha compiuto imprese straordinarie, molte delle quali ancora oggi insuperate e mai ripetute. Premio “Città di Imola” miglior film italiano Trento Film Festival 2016 - Primo Premio miglior film in assoluto Mountain Film Festival Bansko 2016.

Dal 2012 si tiene, in collaborazione con la Commissione Grotte Eugenio Boegan Società Alpina delle Giulie, Sezione di Trieste del CAI, HELLS BELLS Speleo Award. Ultimo nato della famiglia Alpi Giulie Cinema il concorso è dedicato specificamente a documentari, reportage e fiction di speleologia: girati dunque nel complesso e poco conosciuto mondo ipogeo. Una intera giornata dedicata alla speleologia.

alcune galline. Ma quel che all’inizio sembrava un progetto carico di avventure, presto si trasforma in un impegno gravoso e totalizzante, che li costringe a fare i conti ora con la testardaggine delle vacche, ora con la muffa dei formaggi, ma soprattutto, con una cronica mancanza di sonno. La loro relazione verrà messa alla prova dalla dura realtà che si nasconde dietro il sogno romantico della montagna.

ore 18.00

THE LAND BETWEEN (Marocco/Australia - 78’) sottotitoli italiano Il film offre uno sguardo intimo nella vita nascosta dei migranti dell’Africa sub-sahariana che vivono sulle montagne del nord del Marocco. Il loro sogno è quello di entrare in Europa saltando la barriera di Melilla, enclave spagnola. Il film documenta la quotidia-nità di questi migranti intrappolati in un limbo, così come la violenza e i maltrattamenti inflitti dalle autorità marocchine e spagnole.

ore 20.30

LEAVING GREECE (Germania - 79’) sottotitoli italianoPer gran parte dei rifugiati l’Egeo è la porta verso l’Europa. Ciò cosa significa per la Gre-cia? Ogni aspetto del suo sistema di asilo politico è sovraccarico. Nessuno è autorizzato a rimanere in Grecia, ma le autorità sono severe con chi tenta di uscire. Il film racconta la storia di tre rifugiati afgani, Hossein, Reza e Kakà. Un film sull’amicizia e sulle con-traddizioni della politica europea sui rifugiati.

ore 18.00

XXIII PREMIO ALPI GIULIE CINEMA “La Scabiosa Trenta”Il Premio, riservato alle produzioni cinematografiche di autori originari delle regioni alpine del Friuli Venezia Giulia, Slovenia e Carinzia dedicate alla montagna (sport, cul-tura e ambiente) verrà consegnato al Bar Libreria KNULP quando verranno proiettate le produzioni premiate dalla giuria, formata da autorevoli operatori nel campo della comunicazione, della cultura ed esperti della montagna. Il nome del premio richiama il fiore alpino immaginario cercato per una vita dal grande pioniere delle Alpi Giulie, Julius Kugy. Un artista scelto nell’ambito regionale interpreta questo fiore che costituisce il principale riconoscimento del concorso. Premiazioni ore 20.30.

Il programma potrebbe subire variazioni ed integrazioni

ore 18.00

BINTLOCH Elena Minuzzo - Gruppo Speleogico Geo C.A.I. Bassano (Italia - 15’)GLI ORSI DI GOVJEŠTICA G.S.B. U.S.B. Bologna (Italia - 9’)PROTEUS HUNTERS Ciril Mlinar Cic (Slovenia - 6’)D P 2016 Alessandro Mosetti - Gruppo Triestino Speleologi (Italia - 3’)PULENDO L’ABISSO FRA FERNETTI E ORLE Società di Studi Carsici A.S. Lindner (Italia - 7’)PATAGONIA 2016 Martino Frova - Team La Venta (Italia - 9’)EQUILIBRI SOTTERRANEI Paolo Forti - S.A.G.- Comm. Grotte E. Boegan Trieste (Italia - 5’)GOSTIVAR 2016 Daniele Campagnoli (Italia - 12’)SUNGAI AOUK Andrea Benassi - Onderaardsche Loop Project (Italia - 17’)BREZNO POD VELBOM Alberto dal Maso - Associazione XXX Ottobre C.A.I. Trieste (Italia - 17’)

ore 20.30 Premiazioniore 22.00 CUBA L’ALTRA DIMENSIONE Antonio Danieli - Team La Salle (Italia - 50’)Un progetto naturalistico per scoprire la Cuba che non ti aspetti. Proiezione in 3D

ore 18.00

LIMITES(Francia - Italia 5’) La routine soffocante di una metropoli ai piedi delle Alpi spinge una giovane ragazza a im-maginare e a idealizzare una vita alternativa sulle montagne. Decide quindi di mettersi in cammino, nell’intento di realizzare il suo sogno. Ma l’immagine di una natura unicamente benevole e idilliaca non corrisponde a una realtà in cui la montagna si rivela un ambiente abbandonato dagli uomini e alla mercé degli elementi.

LA MONTAGNE MAGIQUE(Francia/Polonia/Romania - 85’) sottotitoli italianoLa biografia di Adam Jacek Winkler si dispiega lungo quasi metà Novecento: rifugiato polacco a Parigi, Adam è fotografo, alpinista e militante politico. La sua vita è un continuo tentativo di superare ogni limite, animato dal desiderio bruciante di dare un significativo contributo alla trasformazione del mondo. La sua vita avventurosa prende improvvisa-mente una piega inaspettata nel corso degli anni ottanta, quando decide di trasformarsi in un cavaliere del ventesimo secolo e, abbandonata la Francia, armato di coraggio e passione, parte per combattere al fianco delle truppe di Massoud contro l’Unione Sovietica sulle montagne dell’Afghanistan. Attraverso l’utilizzo di un numero strabiliante di tecni-che di animazione, la vita di Adam viene rappresentata come un incantevole e ipnotico caleidoscopio di una persona che ha saputo fondere la ricerca della libertà con la febbre dell’avventura. Premio “Genziana d’oro” miglior film Trento Film Festival 2016.

ore 20.30

ALTA SCUOLA(Italia - 72’) Nel comune di Peio, a 1600 metri di altitudine, la scuola elementare pluriclasse è stata soppressa a favore di un moderno plesso scolastico nel fondovalle, che raccoglie i bambini di diversi paesi. Alcune famiglie hanno quindi deciso di optare per l’istruzione parentale, prevista dalla Costituzione Italiana, dando vita a Scuola Peio Viva. Al piano terra di una casa privata i genitori e alcuni insegnanti volontari fanno scuola assieme a nove bambini, dalla prima alla quinta classe. In questa scuola non si danno voti.

ore 18.00

EXTRAORDINARY PEOPLE(Turchia - 45’) sottotitoli italianoImmersi nelle profonde vallate che attraversano le regioni orientali del Mar Nero, un grup-po di persone fuori dall’ordinario porta avanti una serie di progetti che vanno dalla costru-zione di teleferiche a impatto zero fino alla costruzione di eremi abbarbicati sul ciglio di un precipizio. Ad accomunare tutte queste figure è un bagaglio condiviso di tradizioni che proseguono incessantemente nel corso degli anni.

LIFELINES (Regno Unito - 16’) sottotitoli italiano Dopo essere partito dal suo piccolo villaggio sull’Himalaya indiano a 2500 metri di altitu-dine per cercare fortuna a Dehli, Makar Singh si trova presto costretto a farvi ritorno per aiutare la sua famiglia in seguito alla morte improvvisa di suo padre. Ma questo cambio di programmi sarà per Makar l’occasione per organizzare una lotta per migliorare le condi-zioni di vita e per l’emancipazione della propria piccola comunità attraverso la creazione di infrastrutture e l’accesso alle telecomunicazioni.

LA CATENA (Italia – 18’)In Val Badia, alle pendici delle Dolomiti, Tobias gestisce insieme alla sua famiglia un maso a 1.500 metri di altitudine. In questo microcosmo tutti gli aspetti della loro vita quotidiana trovano il loro posto e il loro ritmo. Giorno dopo giorno, anno dopo anno, le stesse azioni si ripetono e i destini di uomo e animale, come gli anelli di una catena, si intrecciano indissolubilmente in una filiera che inizia con la nascita dell’animale e prosegue con la macellazione fino ad arrivare sulla tavola attorno a cui la famiglia si riunisce.

ore 20.30

Z’BARG (Germania/Svizzera – 85’) sottotitoli italiano Sarah e Sämi decidono di realizzare un sogno che covano da tempo: prendere in gestione una malga in montagna e trascorrervi l’estate in compagnia di vacche, capre, maiali e

teatro miela martedì 14 febbraioBiografie di alpinismo

martedì 21 febbraioHells Bells Speleo Award

giovedì 9 marzo

giovedì 16 marzo

giovedì 23 marzo

bar libreria knulp giovedì 2 marzo

ore 18.00

CHRIS BONINGTON LIFE AND CLIMBS (Italia - 22’)Chris Bonington, uno dei più grandi alpinisti della seconda metà del Novecento, ripensa alle avventure di una vita passata a scalare le montagne di tutto il mondo. È questo il punto di partenza per un viaggio che abbraccia i sentimenti più profondi e contraddit-tori del suo essere alpinista e uomo: l’amore per la famiglia e la sua scelta di vivere per l’alpinismo, le conquiste ma anche la sofferenza per la perdita di tanti amici, diventano il racconto di una ricerca unica che non possono avere fine, come le grandi passioni.

JUREK (Polonia - 73’) sottotitoli italianoJerzy Kukuczka è stato uno dei più forti scalatori nella storia dell’alpinismo. Ha scalato gli ottomila per ben diciassette volte, aprendo nuove vie, a volte anche in inverno. La sua diciottesima spedizione è stata l’ultima: ha infatti trovato la morte sulla parete Sud del Lhotse nell’ottobre del 1989. Questo ritratto è il frutto di un lungo lavoro di ricerca che ha portato al ritrovamento di materiali rarissimi custoditi dalla televisione polacca e da suoi conoscenti.

ore 20.30

SOLO DI CORDATA (Italia - 84’) ospite in sala il regista Davide RivaUn ritratto filmico del fortissimo scalatore solitario Renato Casarotto che, ripercorrendo le sue più famose imprese alpinistiche e grazie a preziosi materiali di repertorio inediti uniti alla voce dei suoi più intimi amici e compagni di cordata, racconta, con pensieri e voce dello stesso Casarotto, la ricerca umana celata dietro l’esigenza dell’azione alpini-stica immersa nella natura più selvaggia. Una raccolta di immagini e pensieri sconosciuti che gettano luce sulla complessità umana e l’eclettismo di un uomo che, con la sua volontà e tecnica di salita, ha compiuto imprese straordinarie, molte delle quali ancora oggi insuperate e mai ripetute. Premio “Città di Imola” miglior film italiano Trento Film Festival 2016 - Primo Premio miglior film in assoluto Mountain Film Festival Bansko 2016.

Dal 2012 si tiene, in collaborazione con la Commissione Grotte Eugenio Boegan Società Alpina delle Giulie, Sezione di Trieste del CAI, HELLS BELLS Speleo Award. Ultimo nato della famiglia Alpi Giulie Cinema il concorso è dedicato specificamente a documentari, reportage e fiction di speleologia: girati dunque nel complesso e poco conosciuto mondo ipogeo. Una intera giornata dedicata alla speleologia.

alcune galline. Ma quel che all’inizio sembrava un progetto carico di avventure, presto si trasforma in un impegno gravoso e totalizzante, che li costringe a fare i conti ora con la testardaggine delle vacche, ora con la muffa dei formaggi, ma soprattutto, con una cronica mancanza di sonno. La loro relazione verrà messa alla prova dalla dura realtà che si nasconde dietro il sogno romantico della montagna.

ore 18.00

THE LAND BETWEEN (Marocco/Australia - 78’) sottotitoli italiano Il film offre uno sguardo intimo nella vita nascosta dei migranti dell’Africa sub-sahariana che vivono sulle montagne del nord del Marocco. Il loro sogno è quello di entrare in Europa saltando la barriera di Melilla, enclave spagnola. Il film documenta la quotidia-nità di questi migranti intrappolati in un limbo, così come la violenza e i maltrattamenti inflitti dalle autorità marocchine e spagnole.

ore 20.30

LEAVING GREECE (Germania - 79’) sottotitoli italianoPer gran parte dei rifugiati l’Egeo è la porta verso l’Europa. Ciò cosa significa per la Gre-cia? Ogni aspetto del suo sistema di asilo politico è sovraccarico. Nessuno è autorizzato a rimanere in Grecia, ma le autorità sono severe con chi tenta di uscire. Il film racconta la storia di tre rifugiati afgani, Hossein, Reza e Kakà. Un film sull’amicizia e sulle con-traddizioni della politica europea sui rifugiati.

ore 18.00

XXIII PREMIO ALPI GIULIE CINEMA “La Scabiosa Trenta”Il Premio, riservato alle produzioni cinematografiche di autori originari delle regioni alpine del Friuli Venezia Giulia, Slovenia e Carinzia dedicate alla montagna (sport, cul-tura e ambiente) verrà consegnato al Bar Libreria KNULP quando verranno proiettate le produzioni premiate dalla giuria, formata da autorevoli operatori nel campo della comunicazione, della cultura ed esperti della montagna. Il nome del premio richiama il fiore alpino immaginario cercato per una vita dal grande pioniere delle Alpi Giulie, Julius Kugy. Un artista scelto nell’ambito regionale interpreta questo fiore che costituisce il principale riconoscimento del concorso. Premiazioni ore 20.30.

Il programma potrebbe subire variazioni ed integrazioni

ore 18.00

BINTLOCH Elena Minuzzo - Gruppo Speleogico Geo C.A.I. Bassano (Italia - 15’)GLI ORSI DI GOVJEŠTICA G.S.B. U.S.B. Bologna (Italia - 9’)PROTEUS HUNTERS Ciril Mlinar Cic (Slovenia - 6’)D P 2016 Alessandro Mosetti - Gruppo Triestino Speleologi (Italia - 3’)PULENDO L’ABISSO FRA FERNETTI E ORLE Società di Studi Carsici A.S. Lindner (Italia - 7’)PATAGONIA 2016 Martino Frova - Team La Venta (Italia - 9’)EQUILIBRI SOTTERRANEI Paolo Forti - S.A.G.- Comm. Grotte E. Boegan Trieste (Italia - 5’)GOSTIVAR 2016 Daniele Campagnoli (Italia - 12’)SUNGAI AOUK Andrea Benassi - Onderaardsche Loop Project (Italia - 17’)BREZNO POD VELBOM Alberto dal Maso - Associazione XXX Ottobre C.A.I. Trieste (Italia - 17’)

ore 20.30 Premiazioniore 22.00 CUBA L’ALTRA DIMENSIONE Antonio Danieli - Team La Salle (Italia - 50’)Un progetto naturalistico per scoprire la Cuba che non ti aspetti. Proiezione in 3D

ore 18.00

LIMITES(Francia - Italia 5’) La routine soffocante di una metropoli ai piedi delle Alpi spinge una giovane ragazza a im-maginare e a idealizzare una vita alternativa sulle montagne. Decide quindi di mettersi in cammino, nell’intento di realizzare il suo sogno. Ma l’immagine di una natura unicamente benevole e idilliaca non corrisponde a una realtà in cui la montagna si rivela un ambiente abbandonato dagli uomini e alla mercé degli elementi.

LA MONTAGNE MAGIQUE(Francia/Polonia/Romania - 85’) sottotitoli italianoLa biografia di Adam Jacek Winkler si dispiega lungo quasi metà Novecento: rifugiato polacco a Parigi, Adam è fotografo, alpinista e militante politico. La sua vita è un continuo tentativo di superare ogni limite, animato dal desiderio bruciante di dare un significativo contributo alla trasformazione del mondo. La sua vita avventurosa prende improvvisa-mente una piega inaspettata nel corso degli anni ottanta, quando decide di trasformarsi in un cavaliere del ventesimo secolo e, abbandonata la Francia, armato di coraggio e passione, parte per combattere al fianco delle truppe di Massoud contro l’Unione Sovietica sulle montagne dell’Afghanistan. Attraverso l’utilizzo di un numero strabiliante di tecni-che di animazione, la vita di Adam viene rappresentata come un incantevole e ipnotico caleidoscopio di una persona che ha saputo fondere la ricerca della libertà con la febbre dell’avventura. Premio “Genziana d’oro” miglior film Trento Film Festival 2016.

ore 20.30

ALTA SCUOLA(Italia - 72’) Nel comune di Peio, a 1600 metri di altitudine, la scuola elementare pluriclasse è stata soppressa a favore di un moderno plesso scolastico nel fondovalle, che raccoglie i bambini di diversi paesi. Alcune famiglie hanno quindi deciso di optare per l’istruzione parentale, prevista dalla Costituzione Italiana, dando vita a Scuola Peio Viva. Al piano terra di una casa privata i genitori e alcuni insegnanti volontari fanno scuola assieme a nove bambini, dalla prima alla quinta classe. In questa scuola non si danno voti.

ore 18.00

EXTRAORDINARY PEOPLE(Turchia - 45’) sottotitoli italianoImmersi nelle profonde vallate che attraversano le regioni orientali del Mar Nero, un grup-po di persone fuori dall’ordinario porta avanti una serie di progetti che vanno dalla costru-zione di teleferiche a impatto zero fino alla costruzione di eremi abbarbicati sul ciglio di un precipizio. Ad accomunare tutte queste figure è un bagaglio condiviso di tradizioni che proseguono incessantemente nel corso degli anni.

LIFELINES (Regno Unito - 16’) sottotitoli italiano Dopo essere partito dal suo piccolo villaggio sull’Himalaya indiano a 2500 metri di altitu-dine per cercare fortuna a Dehli, Makar Singh si trova presto costretto a farvi ritorno per aiutare la sua famiglia in seguito alla morte improvvisa di suo padre. Ma questo cambio di programmi sarà per Makar l’occasione per organizzare una lotta per migliorare le condi-zioni di vita e per l’emancipazione della propria piccola comunità attraverso la creazione di infrastrutture e l’accesso alle telecomunicazioni.

LA CATENA (Italia – 18’)In Val Badia, alle pendici delle Dolomiti, Tobias gestisce insieme alla sua famiglia un maso a 1.500 metri di altitudine. In questo microcosmo tutti gli aspetti della loro vita quotidiana trovano il loro posto e il loro ritmo. Giorno dopo giorno, anno dopo anno, le stesse azioni si ripetono e i destini di uomo e animale, come gli anelli di una catena, si intrecciano indissolubilmente in una filiera che inizia con la nascita dell’animale e prosegue con la macellazione fino ad arrivare sulla tavola attorno a cui la famiglia si riunisce.

ore 20.30

Z’BARG (Germania/Svizzera – 85’) sottotitoli italiano Sarah e Sämi decidono di realizzare un sogno che covano da tempo: prendere in gestione una malga in montagna e trascorrervi l’estate in compagnia di vacche, capre, maiali e

teatro miela martedì 14 febbraioBiografie di alpinismo

martedì 21 febbraioHells Bells Speleo Award

giovedì 9 marzo

giovedì 16 marzo

giovedì 23 marzo

bar libreria knulp giovedì 2 marzo

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cronache ipogee ��

27° CICLO DI ATTIVITÀ PER LA CONOSCENZADI ALCUNI ASPETTI DEL FRIULI VENEZIA GIULIA

pROgRAMMA 2017

Tutte le conferenze e presentazioni (se non diversamente indicato) si terranno al venerdì,alle ore 18.30, nella sala conferenze della Società Alpina delle Giulie

gENNAiO 2017venerdì 20 gennaio: Alessandro Tolusso - Presentazione del programma 2017 e premiazione delle migliori immagini pervenute per il 7° Concorso Fotografico a tema: “Dettagli e particolari naturali, Il giallo e i suoi toni in Natura, Flora”.

venerdì 27 gennaio: Roberto Ferrari - “Appunti e ricordi naturalistici tra vulcani di Nicaragua, Guatemala ed Ecuador”.

domenica 29 gennaio: Roberto Ferrari - Su e zò per el Carso: quatro ciàcole tra le piere (da Polazzo ad Aurisina).

FEBBRAiO 2017venerdì 10 febbraio: Mario Privileggi - "Cosa significa accompagnare in montagna per il Club Alpino Italiano”.

Mercoledì 22 febbraio - ore 19.00: Adriana Varisco - Proiezione “Qui Alpina: I soci presentano: “No col mus ma col TAM, 'ndemo a scarpinar doman”.

venerdì 24 febbraio: Elio Polli - "Particolarità epigee ed ipogee del Carso di Comeno, fra le località di Pliscovizza della Madonna/Pliskovica e Nova Vas".

domenica 26 febbraio: Elio Polli - Escursione sul Carso di Comeno con visita ad alcune particolarità epigee ed ipogee poco note del suo territorio (Slovenia).

MARZO 2017venerdì 3 marzo: Alessandro Tolusso e Viviana Zago - “Grotte e doline: bellezze naturalistiche e paesaggistiche nella zona di Divača”.

domenica 5 marzo: Alessandro Tolusso e Viviana Zago - Escursione naturalistica nella zona di Divača (Slovenia).

venerdì 24 marzo: Enrico Benussi - "Le aree portuali di Trieste. Luoghi di valore naturalistico?"

domenica 26 marzo: Enrico Benussi - Barcola-Miramare-Grignano. Itinerario per l'osservazione della fauna del litorale e del parco.

ApRilE 2017venerdì 7 aprile: Livio Poldini - "Muri a secco, pastini e biodiversità".

domenica 9 aprile: Livio Poldini - Escursione botanica fra Prosecco e S. Croce.

MAggiO 2017venerdì 5 maggio: Dario Gasparo - “Laguna, saline mediterranee, la scogliera di flisch più alta dell'Adriatico: ecco il Parco di Strugnano!”.

domenica 7 maggio: Dario Gasparo - Escursione nel Parco Naturale di Strugnano (Slovenia).

venerdì 12 maggio: Fabrizio Martini - “Da Trieste fin Lussin.... Itinerari floristici nel paesaggio alto adriatico”.

domenica 14 maggio: Fabrizio Martini - Escursione botanica da Podgorie al M. Lipnik (Slovenia).

venerdì 26 maggio: Andrea Colla - “Uomini e formiche".

domenica 28 maggio: Andrea Colla - Escursione alle isole Brioni (Croazia).

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cronache ipogee20

giugNO 2017

venerdì 9 giugno: Sergio Dolce- "Le vie del sale e le vie del ghiaccio".

domenica 11 giugno: Sergio Dolce - Escursione nella zona dell’altipiano del Nanos (Slovenia).

venerdì 16 giugno: Antonino Danelutto - “Carnia: l’amena conca di Pani in una tragica notte...”.

domenica 18 giugno: Antonino Danelutto - Escursione da Fresis (Enemonzo) a Pani.

sEttEMBRE 2017

venerdì 29 settembre: Stefano Pesaro - “Le Zoonosi, pericoli invisibili di origine animale. Affascinanti malattie della fauna che l'escursionista deve conoscere per la propria salute”.

OttOBRE 2017

domenica 1 ottobre: Stefano Pesaro - Escursione sulla costa nei dintorni di Pirano (Slovenia).

27° Corso di determinazione di Alberi ed Arbusti - la fascia collinare carsica e le doline

Le lezioni si terranno nella Sala Conferenze della S.A.G. Le iscrizioni sono a numero chiuso (20).

Martedì 03 ottobre 2017 ore 19.00-20.30 lezione Martedì 10 ottobre 2017 ore 19.00-20.30 lezione Martedì 17 ottobre 2017 ore 19.00-20.30 lezione Sabato 21 ottobre 2017 uscita didattica Martedì 24 ottobre 2017 ore 19.00-20.30 lezione

Viviana Zago e Alessandro Tolusso

venerdì 13 ottobre: Serena Vitri - “Due cavità utilizzate dall’uomo nell’alta val Natisone: il riparo di Biarzo (Paleolitico Superiore-Neolitico) e la grotta di S. Giovanni d’Antro (Medioevo)”.

domenica 15 ottobre: Serena Vitri - Escursione al riparo di Biarzo, alla grotta di S. Giovanni d’Antro e nei dintorni.

NOvEMBRE 2017

venerdì 10 novembre: Fabio Perco - “Un progetto preliminare per il ritorno dell’aquila di mare”.

domenica 12 novembre: Fabio Perco - Escursione nella Riserva Naturale della Foce dell'Isonzo.

venerdì 24 novembre: Renato Roberto Colucci - “Quanto è vecchio il ghiaccio sotterraneo delle Alpi?”.

diCEMBRE 2017

venerdì 15 dicembre: Stefano Schirinzi - “La nuova visione del sistema solare esterno”.

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27° anno della Commissione sezionale t.A.M.società Alpina delle giulie - sezione di trieste del C.A.i.

Continua anche quest’anno l’attività della Commissione sezionale T.A.M. della S.A.G. che giunge al suo 27° anno di vita.Nel corso del 2016 abbiamo potuto verificare che il sistema di avere più referenti (sempre membri del direttivo TAM) per le varie escursioni, ha avuto successo ed è stato apprezzato dai partecipanti; si continuerà quindi su questa strada.Come sempre resteremo fedeli ai principi ed alle finalità che ci siamo preposti fin dall’inizio: invitare Soci e non, alla conoscenza di “NATURA, STORIA E AMBIENTE” del nostro territorio e di quelli limitrofi.Quest’anno, come oramai dall’inizio, il programma sarà come sempre denso di appuntamenti, invitiamo comunque tutti a seguirci tramite la newsletter e visitando l’area del Gruppo TAM nel sito www.caisag.ts.it, in quanto potrebbero esserci ulteriori appuntamenti, ad oggi non prevedibili, anche di altre realtà, di nostro interesse.

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cronache ipogee 2�

L’ora di inizio delle conferenze, ovvero le 18.30, è stata ben accolta dalla maggioranza delle persone e viene quindi riconfermata, così da poter finire ad un’ora consona per la cena e usufruire dei mezzi pubblici.Come da lunga e assodata tradizione le conferenze e le uscite ci faranno apprezzare e conoscere luoghi di grande interesse; cosa di cui siamo molto grati a tutti quelli che collaborano con noi come relatori-guide.Ringraziamo inoltre tutti coloro che hanno partecipato e parteciperanno alle nostre attività dimostrando gratitudine per le nostre iniziative che anche quest’anno vogliamo portare avanti.

Il 20 gennaio, nella serata di presentazione del nuovo programma, verrà effettuata la premiazione delle migliori immagini pervenute per il 7° Concorso Fotografico Naturalistico.Il 22 febbraio, nella rassegna del mercoledì sera alle ore 19.00: “Qui Alpina: i Soci presentano” avrà luogo una proiezione con le foto scattate dai partecipanti alle gite svolte nel 2016 dal titolo: “No col mus ma col TAM, 'ndemo a scarpinar doman” assemblata e curata come sempre dalla brava e paziente Adriana Varisco.Le conferenze/escursioni, per un totale di 13, spazieranno in tutti gli ambienti; infatti 6 saranno dedicate alle zone costiere o che si affacciano al mare, 5 riguarderanno il Carso sloveno ed italiano, 1 tratterà l’ambiente montano ed 1, archeologica, riguarderà le Valli del Natisone. Oltre a questi doppi appuntamenti, avremo anche 3 conferenze che riguarderanno altri interessanti temi come l’accompagnamento in montagna, la glaciologia e l’astronomia.

Infine, il 27° Corso di Determinazione di Alberi ed Arbusti riguarderà la fascia collinare carsica e le doline e si terrà, riprendendo la consuetudine, nel mese di ottobre.Il corso sarà in parte la continuazione ed il completamento di quello svolto nel 2016, che a causa del ritardo nella stagione ha interessato più le geofite che gli alberi e prenderà in esame, in quattro lezioni ed un’uscita, le principali specie legnose di questi ambienti, con alcuni cenni al clima delle doline.

Il reggenteAlessandro Tolusso

REgOlAMENtO

Il presente programma potrebbe subire modifiche qualora subentrassero cause di forza maggiore.

Le conferenze, corredate da immagini, sono aperte a tutti.Gli incontri del venerdì sera saranno tenuti nella Sala Conferenze della Società, in via Donota 2, IV piano alle ore

18.30.Per la partecipazione alle gite è obbligatorio iscriversi il venerdì precedente l'uscita e versare la quota stabilita per

le spese di gestione, in caso di rinuncia la quota versata non verrà restituita e verrà trattata come donazione per l’attività.

La copertura assicurativa per il Soccorso Alpino e per infortuni contro terzi è garantita solo ai soci in regola con il pagamento annuale.

Le uscite saranno effettuate con mezzi propri. L'orario ed il luogo del ritrovo verranno comunicati di volta in volta nella serata del venerdì durante la rispettiva conferenza.

I partecipanti alle escursioni sono tenuti ad accettare con spirito di collaborazione le direttive del capo gita e ad osservare un comportamento tale da non creare situazioni difficili o pericolose per la propria ed altrui incolumità.

La Commissione TAM della Sezione si riserva di non accettare nelle escursioni persone ritenute non idonee ovvero insufficientemente equipaggiate.

I gitanti sono tenuti a rispettare l'ambiente, a non abbandonare rifiuti nei luoghi di sosta e lungo il percorso e ad osservare gli articoli sulla tutela e salvaguardia della flora e della fauna minore secondo le leggi vigenti nel luogo dell’escursione.

I minori dovranno essere accompagnati da persona responsabile e garante.Le iscrizioni e il pagamento al Corso di determinazione floristica su Alberi ed Arbusti sono aperti presso la Segre-

teria della SAG quindici giorni prima dell'inizio del corso e sono a numero chiuso (max 20 partecipanti).Per informazioni rivolgersi alla Segreteria dalle ore 17.30 alle ore 19.15 (sabato escluso) in via Donota 2, IV piano,

tel. 040 630464.

Contatti:

sito web:www.caisag.ts.itvedere nell’area dedicata ai gruppi: Commissione TAMe-mail:[email protected]@hotmail.it

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cronache ipogee22

Club Alpinistico Triestino Gruppo Montagna

Programma Attività Sociale 2017

DATA META TIPO ATTIVITA’ DESCRIZIONE DIFFICOLTA’

(IMPEGNO FISICO,

TECNICO)

22/01 M.te Santo di Lussari

Escursionismo in ambiente innevato

L'escursione invernale sulle Alpi Giulie con le ciaspole, al M.te Lussari è di media difficoltà. L'itinerario è lungo e discretamente faticoso. Capogita: Serena

EE (F=3, T=0)

19/02 Limski Kanal (CRO) Arrampicata

La profonda vallata della Draga di Lemme parte da Pisino e finisce nel mare a nord di Rovigno. Alla fine di questo canale marino lungo 12 chilometri ci sono delle pareti con una sessantina di percorsi di un massimo di 25 metri. Capogita: Patrizia

AR (F=1, T=5)

19/03

Sentiero Naturalistico della Valle di Beca e Occisla (SLO)

Escursionismo

L’escursione si svolge in una zona interessata da particolari fenomeni carsici dovuti al contatto di rocce marnoso-arenacee con strati di rocce carbonatiche. I ruscelli che scorrono sui terreni impermeabili (flysch) convergono verso un’ ampia depressione dove, incontrando le rocce calcaree, finiscono per precipitare in profonde forre, grotte e voragini. Capogita: Sergio

E (F=1, T=0)

09/04 Veliki Risnjak (CRO) Escursionismo

L’escursione da Platak a Cajtige si svolge per lo più in traversata, poi si sale al rifugio Sloserov Dom (m 1.415) e quindi in cima. L’uscita verrà coordinata col Hrvatsko Planinarsko Društvo (HPD) Petehovac di Delnice. Capogita: Paolo

EE (F=3, T=1)

13/05 14/05

Isole del Quarnaro (CRO)

Arrampicata Forse ancora non molto conosciuta dagli appassionati di arrampicata libera, l'isola di Krk offre numerose opportunità per chi ama questo sport. Capogita: Patrizia

AR (F=1, T=5)

18/06 Jof di Montasio – C. Terrarossa

Sentiero Attrezzato Leva

Il percorso si svolge in gran parte su cengia, sempre molto sicuro, con possibilità di salire alla Cima di Terrarossa e di incontrare moltissimi stambecchi e numerose marmotte. Possibilità di osservare con un po' di fortuna l'aquila reale. Capogita: Sergio

EEA, D (F=3, T=2)

08/07 09/07

Gr. del Civetta e Moiazza

A-Via ferrata B-Arrampicata in montagna

Doppio percorso per due giornate al rifugio Carestiato. Salita alla Moiazza per la via Costantini (A) o, in alternativa, salita alla Pala delle Masenade per la via Decima-Todesco (B). Altre possibili ascensioni a scelta in zona (Pala del Belia, Pala del Bò). Capogita: Vincenzo

A. EEA, ED (F=5, T=5)

B. AR, V, D+ (F=3, T=5)

18/08 19/08 20/08

Dolomiti- Cinque Torri

Arrampicata in Montagna

Il “Luna Park” dell’arrampicata in montagna. Capigita: Andrea S. e Vincenzo

AR, IV-V (F=2, T=5)

24/09 M.te Prisojnik (SLO) Via Ferrata

Un’ascensione fantastica, ma reale, nel mondo di alta montagna su uno dei giganti delle Alpi Giulie. Capogita: Paolo

EEA, TD (F=3, T=3)

04/10 29/10 Val Rosandra 23° Corso Base

d’Arrampicata Quattro domeniche in Val Rosandra con la Guida, gli assistenti e gli allievi del 23° CAT AR1/2017

12/11 Le Grotte di ghiaccio del Nanos (SLO)

Escursionismo

Un itinerario di interesse storico, naturalistico, geologico e speleologico, si svolge sull’altopiano del Nanos e percorre esclusivamente piste forestali con pendenze quasi irrilevanti. Capogita: Sergio

E (F=1, T=0)

17/12 Črni Kal (SLO) Arrampicata Arrampicata alla falesia di Črni Kal. Necessaria attrezzatura da arrampicata e casco. Capogita: Paolo

AR (F=1, T=5)

In rosso le uscite riservate ai soci CAT in regola con l’iscrizione.

Per informazioni: Vincenzo 331-7028861, [email protected]

CONDIZIONI MINIME PER LA PARTECIPAZIONE

- Iscrizione C.A.T. (ove richiesta) - Idonea e completa attrezzatura tecnica - Preparazione adeguata alle difficoltà

Il capogita ha il diritto di allontanare chiunque, a suo insindacabile giudizio, non rispetti le suddette condizioni minime per la partecipazione. Non disponendo di alcun potere coercitivo per l'allontanamento coatto, la sua funzione si limita semplicemente ad una comunicazione di "non-idoneità" che, a tutti gli effetti, lo pone al sicuro, dal punto di vista penale, in caso di incidenti [www.caicvl.eu/civile_e_penale.htm ].

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AttivitÀ Ed EsCuRsiONi pER il MEsE di FEBBRAiO 20174 Febbraio 2017 - ARRAMpiCAtA su gHiACCiO E dRY tOOliNg - val CimolianaEscursione semplice per tutti - Durata 6 ore - Dislivello irrilevante - Ritrovo ore 9.00 - Centro visite Cimolais.

5 Febbraio 2017 - CiAspOlAtA - introduzione alla nivologia e alle valanghe - Rifugio pradutEscursione semplice per tutti - Durata 7 ore - Dislivello 1000 metri - Ritrovo ore 8.00 - Centro visite Claut.

5 Febbraio 2017 - lANdsCApE pHOtO con CONCORsO iNstAgRAM - le pozze smeraldinetramonti di sopra, verso Frassaneit ci si ferma lungo il percorsoEscursione semplice per tutti - Durata 6 ore - Dislivello 100 metri - Ritrovo ore 8.00 - Centro visite Tramonti di sopra.

11 Febbraio 2017 - CiAspOlAtA NOttuRNA - la piana di pinedo con la luna piena - piana di pinedoEscursione semplice per tutti - Durata 3 ore - Dislivello 300 metri - Ritrovo ore 18.00 - Centro visite Cimolais.

11 Febbraio 2017 - NOttE iN tRuNA con CONCORsO iNstAgRAM - gita con le ciaspe o sci e notte in truna - val Zemola o zona Rifugio pradutEscursione semplice per tutti - Durata 2 giorni - Dislivello dipende dall’itinerario - Ritrovo ore 11.00 - Centro visite Erto o Claut.

12 Febbraio 2017 - ARRAMpiCAtA su gHiACCiO E dRY tOOliNg - val CimolianaEscursione semplice per tutti - Durata 6 ore - Dislivello irrilevante - Ritrovo ore 9.00 - Centro visite Cimolais.

14 Febbraio 2017 - EsCuRsiONE di sAN vAlENtiNO con CONCORsO iNstAgRAM - le fontane degli innamorati - Erto, il lago e san MartinoEscursione semplice per tutti - Durata 3 ore - Dislivello 200 metri - Ritrovo ore 19.00 - Centro visite Erto.

19 Febbraio 2017 - EsCuRsiONE NAtuRAlistiCA BOtANiCA - Fior di elleboro in Meduna: il primo fiore dell’anno - staligial, inglagna e CiulEscursione/attività semplice per tutti - Durata 5 ore - Dislivello 450 metri - Ritrovo ore 10.00 - Centro visite Tramonti di sopra.

26 Febbraio 2017 - sCiAlpiNisMO - passo di suolaEscursione impegnativa per allenati - Durata 6 ore - Dislivello 1157 metri -à Ritrovo ore 8.00 - Centro visite Forni di Sopra.

26 Febbraio 2017 - pAssEggiAtA CON l’AsiNO (per famiglie) - Carnevale con l’asinello - Forni di sotto e dintorniEscursione semplice per tutti - Durata 3 ore - Dislivello irrilevante - Ritrovo ore 10.00 - Centro visite di Forni di Sotto.

26 Febbraio 2017 - gEOtREkkiNg - diga e frana del vajont - Baita vajont, ex cantiere torno, diga del vajont, frana e Monte tocEscursione semplice per tutti - Durata 3 ore - Dislivello 100 metri - Ritrovo ore 10.00 - Punto informativo Diga del Vajont.

26 Febbraio 2017 - sCiAlpiNisMO - gita con scialpinismo - val ZemolaEscursione impegnativa per allenati - Durata 9 ore - Dislivello 1000 metri - Ritrovo ore 6.00 - Centro visite Erto

28 Febbraio 2017 - pAssEggiAtA CON l’AsiNO (per famiglie) - Maschere, natura e …cavalcatura - Forni di sopra e dintorniEscursione semplice per tutti - Durata 3 ore - Dislivello irrilevante - Ritrovo ore 10.00 - Centro visite Forni di Sopra.

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S t am p a to i n pr o pr i o C F T Tr ie s t e – u l t i m a m o d i f i c a 0 4 / 0 1 / 2 0 1 7

Le origini del Circolo Fotografico Triestino risalgono al lontano 1925, anno nel quale Roberto ZUCULIN fondò il sodalizio, da allora in ininterrotta attività. E’ uno dei circoli fotografici più longevi d’Italia, di gran lunga il più vecchio della regione.

Nel 1947 fu eletto Presidente Andrea POLLITZER, rimasto in carica fino al 1971; durante la sua presidenza il Circolo contribuì alla fondazione della FIAF – Federazione Italiana Associazioni Fotografiche - (8° Circolo in Italia).

Dal 1972 in poi la presidenza fu assunta da Tullio STRAVISI che la mantenne fino al 1993, anno in cui fu nominato Presidente onorario del Circolo.

Negli ultimi 12 anni è Presidente Alida CARTAGINE. Volendo fare un brevissimo consuntivo dell’attività del Circolo in questo secondo dopoguerra,

ricordiamo la partecipazione di nostri Soci a mostre nazionali ed internazionali, con un secondo premio conseguito nel 1957 ad una manifestazione internazionale organizzata da POPULAR PHOTOGRAPHY ed un primo premio assoluto per l’Italia alla PHOTOKINA del 1966. Da sottolineare anche la realizzazione di una serie di gigantografie illustranti le peculiarità del Carso Triestino, eseguite nel 1967 su incarico del Civico Museo delle Belle Arti ed esposte a Roma e a Lubiana.

Nell’ambito della sua attività, il Circolo Fotografico Triestino organizza un importante CORSO BASE DI FOTOGRAFIA, (giunto quest’anno alla sua 47° edizione), appuntamenti annuali con l’immagine tra cui, in particolare, il Trofeo Fotografico Internazionale Andrea Pollitzer (giunto,nel 2016, alla sua 36° edizione).

Collabora con Associazioni culturali, sociali e ricreative e realtà istituzionali nazionali ed internazionali, raggiungendo così obiettivi di qualità per quanto attiene al coinvolgimento nel più vasto campo della cultura delle immagini e della comunicazione.

Nel 2008, la F.I.A.F. ha assegnato al Circolo il prestigioso riconoscimento di BFI (Benemerito della Fotografia Italiana) per la sistematica , ininterrotta e significativa attività svolta in oltre ottanta anni.

Negli ultimi anni ha esposto, fra l’altro, anche presso lo Stadt Museum di Graz, il Museo Revoltella,

l’Università degli Studi e la Sala del Giubileo di Trieste, la Serra di Villa Revoltella del Comune di Trieste, i Musei Provinciali di Gorizia, in particolare con le mostre “Il Liberty a Trieste” e “Trieste Multietnica”.

Nell’estate del 2007, primo Circolo regionale ad avere questo onore, è stato invitato dal CRAF alla manifestazione internazionale Spilimbergo Fotografia con la mostra “Trieste Multietnica”.

Il sodalizio (che conta cca 200 iscritti) con un ricco programma di manifestazioni, nel 2015 ha festeggiato il suo 90° compleanno. In particolare, nei mesi di luglio/settembre 2016 il Consiglio Regionale del Friuli Venezia Giulia, nella sua prestigiosa sede di Piazza Oberdan in Trieste, ha ospitato la mostra “1925 - Circolo Fotografico Triestino – Lungometraggio di immagini”, con la stampa di un catalogo.

Il Circolo Fotografico Triestino, ricco dell’esperienza del passato, si è aperto con entusiasmo alle nuove

frontiere della fotografia. Ciò grazie soprattutto all’esperienza ed alle conoscenze trasmesse dai Soci più “anziani” e all’apporto

dei numerosi Soci “giovani” (che hanno trovato un ambiente sereno e dinamico sotto il profilo umano e culturale). Il digitale la fa oramai da padrone nella produzione di immagini e viene proposto agli interessati anche attraverso corsi avanzati organizzati annualmente.

A conti fatti, in questi ultimi quarant'anni cca 4000 fotoamatori hanno iniziato la loro “carriera

fotografica” presso le strutture di questo Circolo. Un piccolo “esercito” di soldati dell’immagine che viene catturata, fatta prigioniera ed elaborata,

ripensata ed alla fine nuovamente resa libera. Per imparare a vedere, per fornire un nuovo messaggio, per entrare negli occhi e nella

mente di chi sta guardando e … parlare. Un dialogo a due ... sembra un dialogo d’amore ... ed è proprio quello che abbiamo inteso

stabilire, intendiamo ora ed intenderemo perseguire anche nel futuro.

Iscritto N. 8 FIAF Federazione Italiana Associazioni Fotografiche

CIRCOLO FOTOGRAFICO TRIESTINO BFI Benemerito della Fotografia Italiana

---------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Via Zovenzoni, 4 – Trieste - tel. 040-635396/388.8836826

http://www.circolofotograficotriestino.it; E-mail: [email protected]; [email protected];

FB: Circolo Fotografico Triestino/Alida Cartagine

s t am p a to i n pr o pr i o C F t tr ie s t e – u l t i m a m o d i f i c a 0 4 / 0 1 / 2 0 1 7

DATE ARGOMENTO

LEZIONE 1 23-25/1 INTRODUZIONE AL CORSO E BREVE STORIA DELLA FOTOGRAFIA

LEZIONE 2 30/1-1/2 LA MACCHINA FOTOGRAFICA LEZIONE 3 6-8/2 COME FARE UNA FOTOGRAFIA LEZIONE 4 13-15/2 LA LUCE

LEZIONE 5 20-22/2 GLI OBIETTIVI (i vari tipi di obiettivi, il loro uso, le possibilità espressive)

LEZIONE 6 23-24-25-

27/2 1-2-3-4/3

USO DELLA PROPRIA MACCHINA FOTOGRAFICA (La giornata e l’orario saranno definiti d’accordo con il docente assegnato)

USCITA 1 5/3 Ore 9-30/12.30 – luogo da definire

CORREZIONE USCITA 1

6-8-9-10-11/3

Valutazione esercizi Uscita 1 (in sede) (La giornata e l’orario saranno definiti d’accordo con il docente assegnato).

LEZIONE 7 13-15/3 LA COSTRUZIONE DELL’IMMAGINE (accorgimenti per rendere efficaci le immagini fotografiche)

USCITA 2 19/3 Ore 9-30/12.30 – luogo da definire

CORREZIONE USCITA 2

20-22-23-24-25/3

Valutazione esercizi Uscita 2 (in sede) (La giornata e l’orario saranno definiti d’accordo con il docente assegnato)

LEZIONE 8 27-29/3 INTRODUZIONE ALLA FOTOGRAFIA IN BIANCO E NERO (prima parte)

LEZIONE 9 3-5/4 INTRODUZIONE ALLA FOTOGRAFIA IN BIANCO E NERO (seconda parte)

LEZIONE 10 10-12/4 IL RITRATTO

LEZIONE 11 19-20/4 IL PORTFOLIO FOTOGRAFICO (sequenza di immagini per esprimersi di più e meglio)

USCITA 3 23/4 Ore 9-30/12.30 – luogo da definire

CORREZIONE USCITA 3

24-26-27- 28- 29/4

Valutazione esercizi Uscita 3 (in sede) (La giornata e l’orario saranno definiti d’accordo con il docente assegnato).

LEZIONE 12 3-4/5 FOTOGRAFIA DI AMBIENTE E TERRITORIO USCITA 4 7/5 Ore 9-30/12.30 – luogo da definire

CORREZIONE USCITA 4

8-10-11-12-13/5

Valutazione esercizi Uscita 4 (in sede) (La giornata e l’orario saranno definiti d’accordo con il docente assegnato).

LEZIONE 13 15-17/5 REPORTAGE E FOTOGRAFIA DI VIAGGIO USCITA FINALE 21/5 EXTEMPORE FOTOGRAFICA - (Modalità e luogo da

definire) CORREZIONE uscita FINALE

dal 22 al 31/5

Valutazione ex- tempore (La giornata e l’orario saranno definiti d’accordo con il docente assegnato)

VISIONE EXTEMPORE 6/6 PREMIAZIONE EXTEMPORE USCITA FINE CORSO

(in sede)

(eventuali modifiche, che dovessero rendersi necessarie, saranno tempestivamente comunicate)

Questo 47° Corso Base di cultura fotografica (a numero chiuso) è

rivolto ai principianti, ma anche a chi desidera riappropriarsi della tecnica e della composizione dell’immagine.

E’ articolato su lezioni teorico - pratiche di un’ora ciascuna, integrate da uscite domenicali (nella mattinata dalle 9.30 alle 12.30 circa) per mettere in pratica le nozioni teoriche.

Le lezioni si svolgono, di norma, il lunedì (orario 19.00-20.00) oppure in alternativa ed a scelta dell’allievo, il mercoledì (orario 19.30-20.30), tranne (per ragioni di calendario) le lezioni n. 11 e 12 come da programma a lato riportato.

Le lezioni e l'assistenza durante le uscite sono curate da Soci del Circolo e/o da esperti esterni, particolarmente qualificati.

Le uscite domenicali sono finalizzate allo svolgimento, da parte degli allievi, di specifici esercizi, per mettere in pratica la teoria appresa in aula. Questi esercizi saranno successivamente visionati e commentati, durante una delle giornate segnate a lato, verificare i relativi risultati.

Alla fine del Corso Base verrà organizzata un’uscita fotografica a tema; ogni allievo potrà presentare le immagini che riterrà più idonee, per partecipare al concorso ed alla proiezione collettiva del 6 giugno.

L’importo richiesto, oltre all’iscrizione al CFT per il 2017, attiene al rimborso delle spese vive sostenute e comprende anche la fornitura di una dispensa per ciascuna lezione effettuata.

Gli iscritti al Corso possono partecipare anche alle molteplici attività del Circolo stesso, per apprendere, confrontarsi e completare la pratica “sul campo”.

A tal riguardo, all’inizio di ogni mese, è disponibile in sede, su FB e sul sito del CFT il programma specifico delle varie attività.

Informazioni aggiuntive ed eventuali modifiche (attualmente non previste per cause di forza maggiore) al programma del Corso saranno comunicate: - durante le lezioni e pubblicate all’albo in sede; - e/o per mail/SMS (si prega di fornire i relativi dati al Presidente);

Durante i mesi successivi verranno organizzati CORSI AVANZATI su argomenti che verranno concordati con gli allievi interessati e le cui modalità organizzative (date delle lezioni in sede e delle uscite, ecc.) saranno fissate e comunicate per tempo.

Per altre informazioni e qualsivoglia esigenza non riportata più sopra siamo a vostra disposizione presso la sede sociale in Via Zovenzoni nr, 4, oppure telefonando al cell. 388.8836826 (e-mail: [email protected]; [email protected]).

Le prenotazioni si accettano, in sede, ogni martedì dalle 18.00 alle 20.00 fino a completamento dei posti disponibili.

Auguriamo a tutti voi una buona permanenza e frequentazione.

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funziona così...

Questa rubrica vi viene offerta in forma gratuita e la durata dell'esposizione dei messaggi pervenuti sarà garantita per tre mesi.Passato questo lasso di tempo, se non viene rinnovata la richie-sta, il messaggio verrà rimosso.Chiediamo la cortesia di segna-lare alla redazione le eventuali contrattazioni, andate a buon fine in tempi inferiori a quelli tri-mestrali, evitandoci così di pro-muovere quegli articoli che sono già stati evasi dalle parti.Grazie.

La Redazione

info point...

Chi desidera pubblicare la pro-pria notizia o articolo sul pros-simo numero delle "Cronache Ipogee" è pregato di spedire lo scritto a: [email protected] notizie dovranno pervenire alla redazione entro la fine del mese in file formato word, le foto in formato .jpeg (risoluzione 300 dpi) indicando, possibilmente, l'autore della foto.Chi desidera vedere tutti i nu-meri precedenti può consultarli, o scaricarli, direttamente dal nostro sito:Cronacheipogee.jimdo.com.Buona lettura e, grazie.

La Redazione

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