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Sport e Diabete:
L’autocontrollo
glicemico
Giorgio GrassiAmbulatorio di Diabetologia
dell’adulto
Citta della Salute e della Scienza
Quale glicemia è ottimale ?
Fonte: Diabetes Exercise & Sports Association North American Conferences, 2004
through 2007
Glicemia Effetto Metabolico Effetto sulla Performance
< 100 mg/dL Poco glucosio per fornire energia
sufficiente a muscoli e cervello
Profondissima stanchezza
e performance fortemente
compromessa
100-180 mg/dL Ottimale per garantire un
adeguato supporto energetico al
muscolo
Massima performance
> 180 mg/dL Il glucosio può entrare con
difficoltà nella cellula muscolare
in relazione al livello di insulina
Performance ridotta
> 240 mg/dL Insulina presente (IOB): la
glicemia scenderà durante
l’esercizio
Performace ridotta, è
possibile effettuare
l’esercizio
> 240 mg/dL Basso livello di insulina: Il
glucosio entra con molta difficoltà
nella cellula muscolare
Stanchezza e
performance al minimo,
controllare i chetoni e
correttivo insulinico
Modificata da “Pumping Insulin” J. Walsh , R. Roberts, 2000
Ipoglicemia tardiva
Segue esercizi di elevata
intensità
Segue esercizio di durata
A causa della
ricostituzione delle
riserve di glicogeno
muscolare, sensibilità
all'insulina avanzata
Può presentarsi sino a 24
ore dopo
(generalmente6-12 ore )
Prevenzione Ipoglicemia
tardiva Controllare la glicemia,
osservarne l’andamento
in particolare notturno
Riduzione della basale (moderata) o
della dose di insulina basale serale
Spuntino dopo l’attività, prima del
sonno dopo l’attività con carboidrati
a lento assorbimento
L’Adrenalina aumenta la glicemia!
Attività muscolare
Insulina
Carboidrati
Ormoni dello
stress e della
controregolazione
La bilancia glicemica
Adrenaline Raises BG!
Sollevamento pesi
Sport con “fiammate” di attività(golf, baseball, martial arts)
Sprints (running, swimming)
Attività con valutazione(gymnastics)
Attività nelle quali conta vincere: competizioni
Sources: Gary Scheiner www.integrateddiabetes.com , Colberg, Sheri: The
Diabetic Athlete, Human Kinetics, Champaign, IL, 2001.
RACCOMANDAZIONI ADA 2011
SULL’AUTOCONTROLLO GLICEMICO ED
ATTIVITA FISICA
• “La capacità di adeguare il regime terapeutico (insulina e terapia
nutrizionale) per ottenere una partecipazione sicura e di alta
performance ad attività sportive è stata recentemente riconosciuta
come un importante strategia di management in diabetici tipo 1.
• In particolare l’ importante ruolo che ha il paziente nel raccogliere i
dati dell’ autocontrollo glicemico in risposta all’ esercizio e nell’
usare questi dati per migliorare la performance ed aumentare la
sicurezza e oggi pienamente accettato.
• Rigide raccomandazioni sulla supplementazione di CHO calcolate
in base all’intensità e durata dell’ esercizio senza tenere conto dei
livelli glicemici del momento, di precedenti risposte metaboliche
all’ esercizio stesso e dello schema terapeutico individuale, non
sono del tutto appropriate. Tale approccio, infatti, frequentemente
vanifica gli effetti benefici”.
Autocontrollo e attività fisica:
Prima dell’attività
• E’ importante avere una idea il più
possibile precisa della tendenza
glicemica prima dell’attività controllando
la glicemia ad esempio 4 ore, 2 ore e
subito prima:
Trend in riduzione: insulina ++ -> alimentarsi
Trend stabile: condizione più favorevole
Trend in aumento: carenza di insulina,
rischio di iperglicemia, correggere al 30-50%
della dose che si utilizzerebbe per quel
livello glicemico
Autocontrollo e attività fisica:
Durante l’attività
• Attività di breve durata < 1h: in genere
non è necessario il controllo
• Attività di durata superiore (es partita di
pallone):
Conosciuta: necessario il controllo solo se
glicemia alta/bassa precedente
Da conoscere: un controllo intermedio per
“farsi esperienza” ma ……
• Attività di lunga durata (gita in
montagna..): opportuni controlli periodici
Autocontrollo e attività fisica:
Dopo l’attività
• Attività di breve durata < 1h: per farsi
“esperienza”
• Attività di durata superiore (es. partita di
pallone): Si
• Attività di lunga durata (gita in
montagna..): Si
Autocontrollo e attività fisica:
Dopo l’attività nelle ore notturne
• Attività di breve durata < 1h: non
strettamente necessaria
• Attività di durata superiore (es partita di
pallone): Si, per “farsi Esperienza”
• Attività di lunga durata (gita in
montagna..): Si, in genere sempre
Sessione: I I I GI ORNATA I NTERSOCI ETARI A
AMD- SI D- GAF ( Gruppo At t ività Fisica)
Autocont rollo e t ecnologie nell’at t ività f isica e sport iva
G. CoriglianoC. De Fazio
Meter
Physical Factors
• There are a number of physical factors that can
influence the accuracy of blood glucose strips.
The most common influencers are altitude and
temperature. All glucose monitoring systems are
studied by the manufacturer for the influence of
temperature and altitude on accuracy, but there is
some clinical data on what happens to accuracy
under extreme conditions.
J Diabetes Sci Technol Vol 3, Issue 4, July 2009
Consensus EGA for all 4 glucose meters compared
with YSI.
circles, sea level; crosses, simulated altitude
Although the latest-generation BGMs are highly accurate, caution still needs
to be exercised when these meters are used at higher altitudes.
Considerazioni
• L’attuale evoluzione tecnologica dei
glucometri ha limitato le interferenze
da fattori ambientali in modo
significativo (non sono chiare
differenze tra sistemi GOD/GD)
• La disponibilità di strumenti, le
caratteristiche di portabilità, la
semplicità d’uso rendono “easy” per
le attività sportive l’uso del
glucometro