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l’informazione sull’industria dello sport, del fitness, della piscina e del benessere pag 2 L’inchiesta sugli stadi Perché gli stadi italiani sono sempre più vuoti? Come rimediare? Una serie di interviste per scoprirlo insieme. News www.sportindustry.com SPORT & FITNESS PISCINE WELLNESS COMPLEMENTI pag 6 ASD e Social Network I rischi e i limiti dell’utilizzo di questi strumenti per le associazioni non profit; intervista all’avvocato Martinelli. Primo piano pag 8 Eracle Sports Center Vi diamo il benvenuto nel centro polisportivo voluto dal campione di calcio Gianluca Zambrotta. Primo piano pag 12 4 settori: tante novità Sport, fitness, piscina e benessere: le ultime innovazioni di prodotto presentate dalle aziende. Scelti per voi trimestrale - anno 5 - n. 17 - luglio-settembre 2014 Uno sport di cui andare fieri Sfogliando le pagine di questo numero di Sport Industry Magazine, vi accorgerete che ampio spazio è stato riservato a due impianti sportivi: Y-40, la piscina più profonda del mondo ubicata a Montegrot- to Terme, in provincia di Padova e l’Eracle Sports Center, a San Fermo della Battaglia (Como), fortemente voluto e di proprietà del calciatore Gianluca Zambrotta. Sono due impianti profondamente diver- si eppure hanno molto in comune, a co- minciare dalla passione per lo sport. Il proprietario di Y-40, Emanuele Boaretto, ha iniziato i corsi di subacquea che era anco- ra un ragazzo e ha sempre “patito” l’acqua fredda e poco profonda delle piscine in cui praticava il suo sport preferito. Gianluca ha dedicato tutta la sua vita al calcio, e questo gioco gli ha restituito tanto in cambio: gli ha insegnato valori e principi di vita che oggi vuole trasmettere agli altri. Sono anche due imprenditori, Gianluca ed Emanuele, che hanno investito fondi propri per creare spazi dove imparare uno sport, dove allenarsi, dove giocare, dove so- cializzare, perché il bello dello sport è “che non ci si immerge mai da soli”. Abbiamo scelto di dare spazio a queste due realizzazioni perché sono due esempi po- sitivi, perché sono la dimostrazione che oggigiorno c’è ancora chi crede e investe nello sport. Siamo anche andati a visitarli di persona, quest’estate, per poter condividere con voi la passione che abbiamo visto negli occhi di Gianluca e la sensazione di immergere i piedi nell’acqua termale, calda e “viva”, di Y-40. Ora speriamo che questo sia un inizio. Che a questi due impianti sportivi seguano ristrutturazioni, nuove realizzazioni, nuovi stadi e palazzetti; perché questo meritano le nuove generazioni: spazi di gioco e di vita adeguati al loro “sport del cuore”. Spazi sportivi dei quali poter andare fieri. ISSN 2038-5781 16 Expo and International Congress for Fitness, Wellness & Aquatic Clubs 16 Expo and International Congress for Fitness, Wellness & Aquatic Clubs www.forumpiscine.it UNISCITI ALLA FESTA International business in collaborazione con seguici su facebook è un progetto in concomitanza con con il patrocinio 19-20-21 Febbraio 2015 - Fiera di Bologna

Sport Industry Magazine 17 - luglio-settembre 2014

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Y-40, la piscina più profonda del mondo. Eracle Sports Center, l'impianto sportivo di Gianluca Zambrotta. Una inchiesta sugli stadi italiani. Social Network e associazioni sportive: quali limiti? Prodotti, sistemi e tencologie per impianti sportivi, piscine e fitness club.

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l’informazionesull’industriadello sport,del fitness,della piscina edel benessere

pag 2

L’inchiesta sugli stadiPerché gli stadi italiani sono sempre più vuoti? Come rimediare? Una serie di interviste per scoprirlo insieme.

News

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SPORT & FITNESS PISCINE WELLNESS COMPLEMENTI

pag 6

ASD e Social NetworkI rischi e i limiti dell’utilizzo di questi strumenti per le associazioni non profit; intervista all’avvocato Martinelli.

Primo piano

pag 8

Eracle Sports CenterVi diamo il benvenuto nel centro polisportivo voluto dal campione di calcio Gianluca Zambrotta.

Primo piano

pag 12

4 settori: tante novitàSport, fitness, piscina e benessere: le ultime innovazioni di prodotto presentate dalle aziende.

Scelti per voi

trimestrale - anno 5 - n. 17 - luglio-settembre 2014

Uno sport di cui andare fieriSfogliando le pagine di questo numero di Sport Industry Magazine, vi accorgerete che ampio spazio è stato riservato a due impianti sportivi: Y-40, la piscina più profonda del mondo ubicata a Montegrot-to Terme, in provincia di Padova e l’Eracle Sports Center, a San Fermo della Battaglia (Como), fortemente voluto e di proprietà del calciatore Gianluca Zambrotta. Sono due impianti profondamente diver-si eppure hanno molto in comune, a co-minciare dalla passione per lo sport. Il proprietario di Y-40, Emanuele Boaretto, ha iniziato i corsi di subacquea che era anco-ra un ragazzo e ha sempre “patito” l’acqua fredda e poco profonda delle piscine in cui praticava il suo sport preferito. Gianluca ha dedicato tutta la sua vita al calcio, e questo gioco gli ha restituito tanto in cambio: gli ha insegnato valori e principi di vita che oggi vuole trasmettere agli altri. Sono anche due imprenditori, Gianluca ed Emanuele, che hanno investito fondi propri per creare spazi dove imparare uno sport, dove allenarsi, dove giocare, dove so-cializzare, perché il bello dello sport è “che non ci si immerge mai da soli”. Abbiamo scelto di dare spazio a queste due realizzazioni perché sono due esempi po-sitivi, perché sono la dimostrazione che oggigiorno c’è ancora chi crede e investe nello sport. Siamo anche andati a visitarli di persona, quest’estate, per poter condividere con voi la passione che abbiamo visto negli occhi di Gianluca e la sensazione di immergere i piedi nell’acqua termale, calda e “viva”, di Y-40.

Ora speriamo che questo sia un inizio. Che a questi due impianti sportivi seguano ristrutturazioni, nuove realizzazioni, nuovi stadi e palazzetti; perché questo meritano le nuove generazioni: spazi di gioco e di vita adeguati al loro “sport del cuore”. Spazi sportivi dei quali poter andare fieri.

ISSN

203

8-57

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16th

Expo and International Congressfor Fitness, Wellness & Aquatic Clubs

16th

Expo and International Congressfor Fitness, Wellness & Aquatic Clubs

www.forumpiscine.it

UNISCITI ALLA FESTAInternational business

in collaborazione conseguici sufacebook

è un progetto in concomitanza concon il patrocinio

19-20-21 Febbraio 2015 - Fiera di Bologna

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newsUn’inchiesta sugli stadi italiani

Secondo gli ultimi dati riportati dall’AN-SA, “la Germania raggiunge una media dell’80% di riempi-mento degli stadi. In Italia, invece, siamo scesi al 40%”.Le motivazioni sono tantissime, dal fatto che siano percepiti come luoghi poco sicuri, dai quali è meglio “stare alla larga”, fino alla poca o assoluta mancanza di strategie di marke-ting per attirare nuovi tifosi e fidelizzare gli appassionati. Per comprendere perché gli stadi italiani siano ogni giorno più vuoti e dal desiderio di trovare soluzioni per risolvere questo pro-blema (ricordiamo che il calcio produce in Italia, in termini di Pil, cifre paragonabili a quelle della Fiat e che ha margini di crescita inespressi fuori da ogni immaginazione), abbiamo deciso di dedicare la nostra estate a intervistare una serie di personalità appartenenti al settore del calcio. Le prime due interviste sono già disponibili online: quella a Marcel Vulpis, giornalista sportivo e direttore di Sport Economy, e quella a Mario Macalli, Presidente della Lega Pro. Le interviste successive saranno pubblicate su www.sportindustry.com a distanza di due settimane l’una dall’altra. Dunque non vi resta che andare sul nostro Portale e iscrivervi alla newsletter mensile.

Per approfondire: bit.ly/sid5vulpis

Appuntamento a Febbraio con il Club e la Piscina

Dal 19 al 21 febbraio 2015 torna, in Fiera a Bologna, l’unico evento italiano formativo ed espositivo dedicato a chi gestisce impianti sportivi polifunzionali, centri fitness e piscine. Grazie a un ricco calendario di incontri – in parte a pagamento, in parte gratuiti – Fo-rumClub/ForumPiscine offre l’opportunità di entrare in contatto con professionisti di alto livello e di imparare dalla loro esperienza; consulenti, formatori, titolari e manager an-che extra-settore, italiani e stranieri, in grado di fornire strumenti di analisi, idee gestiona-li, case history, visioni e spunti di riflessione. Parallelamente al congresso, ForumClub/ForumPiscine si distingue per una vasta area espositiva, unica in Italia per completezza e varietà merceologica, che raggruppa prodot-ti, sistemi e tecnologie per la costruzione, l’allestimento, la manutenzione e la gestione efficiente di centri sportivi, fitness club, aree benessere e piscine. Alcuni esempi di che cosa potete trovare all’expo? Attrezzature professionali per l’allenamento, arredi e com-plementi per spogliatoi e aree docce, softwa-re gestionali, rivestimenti e pavimentazioni

Per approfondire: www.forumexpo.it

per il fitness e lo sport, servizi di consulenza e progettazione, soluzioni e tecnologie per il risparmio energetico, attrezzature e accessori per l’attività in acqua, prodotti e sistemi per la filtrazione, la disinfezione e il trattamento dell’acqua, coperture, rivestimenti e solarium e molto altro ancora. Per seguire tutti gli ag-giornamenti relativi all’evento, si consiglia di iscriversi alla newsletter (direttamente acces-sibile da www.forumpiscine.it o www.forumclub.it), oppure di iscriversi al Gruppo Facebook “ForumClub-ForumPiscine 2.0”.

Social Media e sport: 3 esempiTre esempi di social media marketing applicati alla promo-zione dello sport. Tre campagne di co-municazione molto diverse, che abbiamo scelto per voi perché più facilmente re-plicabili e perché ac-cumunate da tre differenti fattori principali:1. l’utilizzo delle immagini come veicolo di comunicazione e con-divisione;2. la passione per uno sport;3. il piacere della competizione.Il primo evento è stato organizzato da un centro sportivo privato, quello inaugurato di recente da Gianluca Zambrotta. Il secondo vede protagonista un’azienda che opera nel settore dell’abbigliamento sportivo. Il terzo è opera della Lega Nazionale Dilettanti, tra le più attive sui Social Network. Scopri su www.sportindustry.com in che modo sono state portate avanti queste campagne e che cosa si può imparare da esse.

Per approfondire: bit.ly/sid5social

Nel Salone dello sport

«La Lega Nazionale Dilettanti rinnova il suo impegno nel settore dell’impiantistica parte-cipando in maniera attiva all’organizzazione della seconda edizione dell’ambizioso pro-getto “SAIE Sport”. Grazie alla collaborazio-ne con Bologna Fiere, verrà infatti ospitato, all’interno di SAIE 2014, un intero padiglione dedicato all’impiantistica sportiva dove si alternerà l’esposizione dei prodotti con con-ferenze e presentazioni di nuove strategie del settore. La LND, assieme a un pool di azien-de leader in questo ambito, sta investendo da anni per far fare al mondo dilettantistico un salto di qualità nel discorso stadi, parten-do dagli studi per la realizzazione di manti di nuova generazione fino ad arrivare alla pro-gettazione complessiva con tecniche di inge-gneria all’avanguardia, passando per le attrez-zature funzionali allo svolgimento dell’attività calcistica. In questa ottica, l’organizzazione di un luogo di esposizione e confronto quale

Per approfondire: bit.ly/sid5saiesport

SAIE Sport offre un’opportunità di crescita im-portante, da non lasciarsi sfuggire». Queste le parole che Alberto Mambel-li, Vice Presidente Vicario LND, ha riservato all’evento “SAIE Sport & Technologies”, il salone biennale dedicato alle strutture, ai sistemi e ai materiali innovativi utilizzati ne-gli impianti sportivi, che si svolge all’interno del SAIE (Bologna, 22-25 ottobre 2014). Una piazza per parlare di sport e di edilizia, uno spazio di confronto sui temi che legano le attività ludico-sportive alla tecnologia, alla progettazione, alle soluzioni più innovative e attuali. Per conoscere tutte le iniziative: www.saie.bolognafiere.it

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Proponiamo al mondo dello sport soluzioni innovative, frutto di costante ricerca, di collaborazioni con esperti di biodinamica e laboratori universitari e grande attenzione alla tutela dell’ambiente ed alla sostenibilità, per garantire, oltre alla sicurezza degli atleti, la massima compatibilità ambientale e l’ottimizzazione dei costi di gestione degli impianti.Tanti prodotti, ognuno dedicato al tuo sport, tutti proiettati ad un grande ri-sparmio delle risorse e ad una ridotta manutenzione per rendere particolarmente vantaggioso l’investimento.

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news

Milano investe sullo sport

Secondo quanto ri-portato dall’assesso-ra allo sport Chiara Bisconti, il Comune di Milano ha pronto “un piano di investi-menti per 27 milioni di euro sugli impian-ti gestiti da Milano-sport, a partire da otto piscine pubbliche. Per quanto riguarda tutti gli altri impianti, il Comune ha già destinato 5 milioni di euro alla riqua-lificazione della piscina Cambini e altri 4,5 milioni per lavori sui centri sportivi Crespi e Carraro attesi da 20 anni. Grazie alla convenzione con Banca Prossima abbiamo sbloccato 2,5 milioni per la piscina Caimi e abbiamo fatto ripartire le fideiussioni a favore dei nostri con-cessionari per un valore, quest’anno, di oltre 10 milioni di euro”.

Per approfondire: bit.ly/sid5milano

Sport e gestione manageriale“Dalla prestazione sportiva dilettan-tistica alla prestazione professionale: l’evoluzione dell’inquadramento delle risorse umane all’interno del centro sportivo”. Questo il tema del primo dei cinque appuntamenti in programma a Bologna. L’evento, che si terrà il 13 ottobre 2015, rientra infatti in un ciclo di Corsi di Alta Specializzazione orga-nizzati da FIPE Servizi e dallo Studio Legale Associato Martinelli Rogolino, dedicato a tutti coloro che intendono incrementare la propria professionali-tà nella gestione manageriale dello Sport.

Per approfondire: bit.ly/sid5formazione

5 modi per sfruttare lo stadioDurante l’estate appena trascorsa abbiamo collezionato per voi 5 iniziative dedicate ad attrarre tifosi allo stadio, sia in occasione delle partite sia a campionato finito. Sono esempi veramente molto diversi, tutti acco-munati dalla volontà di coinvolgere, attrarre, a volte anche divertire; così da mostrare che lo stadio può essere uno spazio d’intrat-tenimento, di emozioni condivise, un luo-go sicuro aperto a tutti. Uno degli esempi vede protagonista lo storico Stadio Renato Dall’Ara di Bologna che, dal 13 giugno fino al 22 agosto, ha ospitato un grande cinema all’aperto. E poi la tribuna del Camp Nou aperta di sera per aperitivi e cene, l’intervallo

Per approfondire: bit.ly/sid5stadi

che diventa uno spettacolo più della partita, giovanissimi tifosi che gareggiano con i loro campioni, uno stadio trasformato in salotto a cielo aperto. Questo e molto altro su www.sportindustry.com.

Sicurezza in piscina: la campagna nazionale

È andato in onda per oltre un mese, nel cor-so di quest’estate, lo spot di circa 30 secondi che ha visto protagonisti Nicola Brischigia-ro, pluricampione mondiale di immersione in apnea e tra i massimi esperti in educazione acquatica familiare, e il calciatore Gianluca Zambrotta. I due sportivi sono infatti i testi-monial della Campagna Nazionale di pre-venzione incidenti e annegamenti in età pediatrica, che mira a sensibilizzare ed educa-re le famiglie sulla sicurezza in acqua.Una campagna che parte dalla consapevo-lezza che non basta favorire l’eccellente la-voro degli operatori di salvamento, ma che soprattutto occorre sensibilizzare, istruire ed educare, nel modo più consono, più dinami-

Per approfondire: bit.ly/sid5piscina

co e duraturo, coloro che per primi devono sovrintendere alla sicurezza acquatica dei bambini: i genitori.

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news

Certificati e sport

Approvate dal Ministro della Salute le “Li-nee guida di indirizzo in materia di certificati medici per l’attività sportiva non agoni-stica”. Il c.d. “Decreto del Fare”, convertito dalla L. n. 98/2013, aveva infatti disposto che gli esami clinici e gli accertamenti da compie-re per l’idoneità all’attività sportiva non ago-nistica avrebbero dovuto conformarsi a delle linee guida ministeriali che sono giunte esat-tamente a un anno di distanza. Chi deve fare il certificato, quali sono i medici certificatori, la periodicità dei controlli e gli esami clinici; tutto questo e molto altro su www.sportin-dustry.com.

Per approfondire: bit.ly/sid5certificati

Marketing ed estetica:7 errori comuni

Quali sono gli errori più comuni commessi da chi gestisce centri estetici in tema di marke-ting? La risposta viene da sette articoli scritti da Alessandro Talaia, specialista nella for-mazione in marketing per istituti di bellezza e centri estetici. Sono sette articoli molto interessanti, che affrontano il tema del marketing in modo scanzonato, a tratti anche molto divertente; l’intento è di informare, formare e allo stesso tempo farsi conoscere dai centri estetici che, oggi più che mai, hanno bisogno di fidelizza-re i clienti e avvicinarne di nuovi. Errori dai quali c’è molto da imparare, an-che per chi lavora in settori affini, come il benessere, ma anche in settori più “lontani”, come lo sport, la piscina e il fitness.

Per approfondire: bit.ly/sid5marketing

L’impegno della Regione LiguriaÈ stata un’estate ricca di cambiamenti per la Regione Liguria. Da una parte, una nuova delibera ha rivisto, anche se in minima parte, le norme che regolano la progettazione, la costruzione e la gestio-ne delle piscine condominiali, collettive e pubbliche.Dall’altra, invece, la Regione sta procedendo a una profonda mo-dificazione delle procedure che regolano l’assegnazione degli impianti sportivi da parte dei Comuni alle società sportive che operano sul territorio. Abbiamo già preso contatto con l’assesso-re allo Sport e Tempo Libero, Matteo Rossi, per un’intervista di approfondimento su questi e su molti altri temi, come l’impegno della Regione nei confronti degli impianti sportivi, i bandi attivati negli ultimi anni, l’importanza del turismo sportivo e dello sport a scuola. Non vi resta che iscrivervi alla nostra newsletter (accessi-bile direttamente da www.sportindustry.com), così da rimanere sempre in contatto noi.

Per approfondire: bit.ly/sid5liguria

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A distanza di 4 anni dalla presentazione ufficiale del progetto, oggi il centro spor-tivo di proprietà di Gianluca Zambrotta è diventato realtà.Una realtà unica nel panorama italiano: un centro polisportivo che si sviluppa su una superficie di 37.500 mq, dei qua-li 16.500 dedicati alle attività indoor e outdoor e circa 21.000 dedicati alla prati-ca di attività nel verde.Complessivamente, l’Eracle Sports Center comprende campi da calcio, da tennis/calcetto, da beach volley con sab-bia riscaldata, 1 parterre polivalente con tracciature per pallavolo e basket, conver-tibile per manifestazioni e convegni, sale per l’attività fisica e corsi. L’area acqua è dedicata in parte al nuoto (una piscina da 25 metri) e in parte all’acquafitness, al relax e ai bambini, grazie all’inserimento di una vasca polifunzionale di 100 mq di superficie. Nei prossimi mesi verrà com-pletato l’allestimento di bar - caffetteria, kinderoom, zona benessere e il percorso avventura nel verde.Vista l’importanza rivestita da questo nuo-vo centro, quest’estate siamo andati – io e il mio collega Davide Venturi – a vede-re con i nostri occhi il risultato finale e, dobbiamo ammetterlo, siamo rimasti ve-ramente impressionati. In quell’occasione abbiamo avuto modo di intervistare Paolo Grosso, consulen-te del Team Wellink – società incarica-ta dello start-up di Eracle Sports Center, Andrea Gregorio, direttore generale di Eracle Sports Center, lo stesso Gianluca Zambrotta, che ha condiviso con noi la

Dove batte il cuore dello sportL’architettura dell’edificio, le motivazioni che l’hanno visto nascere, l’impronta gestionale, le forme di comunicazione per promuoverlo; benvenuti nel cuore del centro sportivo di Gianluca Zambrotta.

Di Alice Spiga

filosofia dell’Eracle e Paolo Pettene, l’ar-chitetto che ha progettato il centro e ne ha diretto i lavori.In questo articolo abbiamo raccolto le in-formazioni più importanti che questi professionisti hanno voluto condividere con noi, sperando che possano essere d’aiuto e, perché no, d’ispirazione.

L’architettura dell’edificio Risponde l’arch. Paolo Pettene

«Il nuovo fabbricato è composto da un corpo di fabbrica centrale articolato su più livelli, risultato di strutture nate dal-la combinazione cemento, acciaio e ve-tro strutturale, con l’impiego di siste-mi costruttivi e tamponamenti a secco. L’articolazione su tre livelli è stata pensata per ottenere un inserimento in-tegrato sul terreno collinare. Al piano seminterrato trovano collocazione loca-li tecnici, spogliatoi e servizi sale corsi, campi tunnel tensostatico, parcheggio. A livello 0: piano vasche, sala fitness, campi calciotto-calcetto-tennis, spogliatoi, locali tecnici, parcheggio. Al primo piano: cam-pi beach-volley e paddle, locali tecnici. Le piscine (nuoto e polifunzionale) si col-locano in un unico ambiente (già predi-sposto per la separazione dei due bacini d’acqua), con struttura in acciaio a vista, copertura e tamponamenti laterali su due lati vetrati. In considerazione dell’esposi-zione dell’ambito vasche a sud, il vetro della copertura è del tipo con fotovol-taico integrato (impianto in grado di produrre 100 kW), mentre per i tampo-

namenti perimetrali scorrevoli sono stati utilizzati vetri basso emissivi.Per garantire le condizioni micro am-bientali dell’ambiente tramite il control-lo dei parametri di temperatura, umidi-tà, ricambi, velocità dell’aria, sono state installate due unità autonome di deumi-dificazione con batteria di post-riscaldo e recuperatori termodinamici di calore. L’illuminazione è del tipo a LED con dimmerazione automatica comandato (oltre che da pulsante) da rilevatore di luce diurna.Tutta l’impiantistica indotta risulta ad alta tecnologia e persegue la finalità di mas-simo contenimento dei consumi ener-getici, ponendosi l’obiettivo di recupe-rare ove possibile tutti i cosiddetti casca-mi energetici di calore. La gestione degli accessi, della fruizione degli spazi e la re-golazione degli impianti termomeccanici ed elettrici, nonché il monitoraggio dei consumi è totalmente domotico. In par-ticolare, sono stati inseriti sistemi di ge-stione e controllo remoti di impiantistici e della sicurezza, di anti-intrusione e di gestione della sicurezza anche in vasca. Oltre all’impianto fotovoltaico integra-to nel vetro della copertura della vasca, sono stati installati anche collettori so-lari in copertura al fine di produrre al-meno il 50% del fabbisogno giornaliero di acqua calda sanitaria. Le mitigazioni ambientali sono realizzate con quinte verdi, così come gli spazi a giardino con cortine alberate. Il colore verde risulta molto presente, a dimostrazione di una smaccata volontà sostenibile.»

La filosofia dell’EracleIntervista a Gianluca Zambrotta

Perché hai scelto di diventare imprendi-tore e realizzare un centro sportivo? «Essendo stato per molti anni atleta pro-fessionista, lo sport (e in particolare il calcio) è stato un elemento centrale della mia vita. Mi ha dato la possibilità di cre-scere come atleta e come uomo, e mi ha regalato emozioni uniche e indescrivi-bili. Lo Sport è una grande scuola di vita: ti insegna a soffrire e a saper perdere ri-conoscendo i meriti dell’avversario, ac-cettando la sconfitta con atteggiamento leale e corretto. Ti insegna che nulla si ottiene senza sacrificio, ma solo attra-verso una strada fatta di continui obiettivi da raggiungere con sudore e sacrificio».

Come trasferisci la tua straordinaria esperienza maturata nello sport pratica-to ai massimi livelli al ruolo che ricopri all’interno di un centro come Eracle? «È tutto incentrato sulla passione. La stessa passione che avevo in campo la traferisco nel mio centro, mettendomi in prima linea laddove necessario, per sup-

“È tutto incentrato

sulla passione. La stessa

passione che avevo in

campo la traferisco nel

mio centro”.

Gianluca Zambrotta

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primo piano impianti sportivi

portare sia dal punto di vista di immagine sia dal punto di vista umano. Sono spes-so in Eracle, cerco di verificare i cam-biamenti e gli sviluppi e di “recepire” le reazioni delle persone».

Che cosa diresti a una persona che non ha mai praticato esercizio fisico e sport per convincerla a “mettersi in moto”, a cambiare stile di vita? «Direi che lo sport non è solo fatica, ma anche condivisione, scambio e soprattut-to può essere fatto per gradi. I migliori ri-sultati si ottengono proprio procedendo con calma».

L’impostazione gestionaleIntervista ad Andrea Gregorio

Qual è il bacino di utenza al quale vi ri-volgete?«Proponendo sport outdoor, che attirano anche utenti più occasionali rispetto a quelli del fitness, abbiamo considerato un bacino di utenza con isocrona compresa nei 25 minuti in auto, corrispondente a circa 350.000 persone».

Affinché il centro risulti sostenibile dal punto di vista gestionale, a quale numero di iscritti mirate?«Gli obiettivi per quanto concerne il nu-mero di iscritti, condivisi con la società di consulenza che ci segue, sono diversi per i diversi reparti. Per quanto concerne gli abbonamenti che danno accesso alle attività fitness, l’obiettivo è avere 1.800 iscritti attivi entro la fine dell’anno e devo dire che, avendo già raggiunto quota 1.670, siamo molto soddisfatti e fiducio-si. I traguardi prefissati per il futuro sono 2.300 abbonamenti attivi entro la fine 2015 e 2.500 entro il 2016. A questa base

di clientela vanno aggiunti tutti i frequen-tatori che utilizzano i campi esterni e tutte le scuole sportive che ci porteran-no, con la necessaria progressione, 600 bambini per la scuola nuoto, 300 per la scuola calcio e 150 per la scuola tennis».

Vendete iscrizioni anche tramite web?«Vendiamo tramite il web esclusivamente per quanto riguarda l’affitto dei campi sportivi. Per gli abbonamenti preferiamo che i clienti entrino direttamente in con-tatto con il nostro personale. Abbiamo un pro-shop per la vendita di articoli sportivi, in special modo abbigliamento e accessori piscina».

Quante persone lavorano complessiva-mente all’interno di Eracle? Com’è orga-nizzata la forza lavoro? In che modo for-mate il personale? «Disponiamo di uno staff decisamente importante, composto da 67 persone tra dipendenti, professionisti e istruttori spor-tivi. È mio compito coordinare i respon-sabili dei vari settori, ossia fitness, acqua, sport esterni, accoglienza e customer care, marketing e comunicazione, ammi-nistrazione, bar-ristoro e manutenzione.Per la formazione dei responsabili di reparto, come anche per la selezione, ci siamo appoggiati a Wellink che sottopone lo staff a un piano di formazione conti-nua. Prevediamo inoltre 3 campi di for-mazione annuali rivolti a tutto lo staff».

La strategia di comunicazioneIntervista a Paolo Grosso

In che modo avete impostato la strategia di comunicazione dell’Eracle Sports Center?«L’abbiamo incentrata sulla spiegazione del nome e del logo, dando vita a un

percorso basato sulla leggenda delle do-dici Fatiche di Eracle. Abbiamo attuato una promozione itinerante con campa-gne locali e nei luoghi di aggregazione, impiegando anche internet, realizzando un battage con affissioni pre-apertura che hanno amplificato il concetto-slogan “Non conosce fatica”. E tutto ciò con un testimonial d’eccezione come Gianluca Zambrotta».

Sì, certamente avere un volto come Gianluca, la cui ottima reputazione è co-nosciuta in tutto il mondo, vi avrà age-volato. «Sì, assolutamente vero. Però non dimen-tichiamo che Eracle presenta un unicum rispetto a qualsiasi altro centro. Non è un fitness club, non è un wellness club, non è una piscina e nemmeno una polispor-tiva. È l’insieme di tutti questi elementi. Questo c’ha permesso, grazie a campa-gne di comunicazione mirate, di attrarre utenti targhettizzati che, una volta con-quistati, potessero essere realmente inte-grati e trasferiti da un servizio all’altro».

Utilizzate anche i Social Media? «Certo. I social media costituiscono un elemento strategico vincente delle campagne che attuiamo, sia quando cer-chiamo nuovi iscritti sia quando il cliente è già acquisito. Gestiamo le piattaforme con un gioco di squadra, che implica la condivisione dei contenuti con i respon-sabili di ogni settore. Dall’evento all’in-serzione pubblicitaria tutto è orientato al raggiungimento di un elemento che ap-parentemente sembra poco compatibile con i social: un numero. Un numero di fan, un numero di adesioni, un numero di condivisioni».

Si consiglia la lettura dell’articolo pubblicato su Piscine Oggi n°167, incentrato sull’architettura dell’edificio e sull’area piscina, e di quello presente su Il Nuovo Club n°140, più incentrato invece sul lato manageriale. Entrambe le riviste sono acquistabili su www.ilcampo.it.

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«Nel nostro territorio siamo più di 100 alberghi, siamo tutti una fotocopia l’uno dell’altro; tutti offriamo aree benessere, termali e piscine. L’unico modo per “emergere” era realizzare qualcosa che ci permettesse di distinguerci sul mercato, che ci desse un vantaggio competitivo su tutti gli altri». Da questa premessa nasce il proget-to Y-40, The Deep Joy, ovvero la pisci-na più profonda del mondo, realizza-ta a Montegrotto Terme, in Provincia di Padova. «Il prodotto finito – c’ha raccontato l’ar-chitetto Emanuele Boaretto, proprieta-rio, ideatore e progettista di quest’opera – doveva essere un record perché, tra le piscine esistenti, tutti si ricordano la più alta, la più ampia, la più profonda, le altre restano in secondo piano. Volevo fosse

Una piscina italiana da record

Benvenuti nella piscina più profonda del mondo, un’opera tutta italiana nata da un’ottima idea imprenditoriale.

Di Alice Spiga

un’opera che quasi si pubblicizzasse da sola, che facesse parlare di sé solo per il fatto di esistere».In questa sede, il fatto che sia la “più profonda” è forse il dato meno interes-sante. Certo, non capita tutti i giorni di assistere all’inaugurazione di una piscina da record, ma è l’idea imprenditoriale alla base di questa piscina che ci interessa mettere in evidenza.

L’idea imprenditorialePrima ancora di iniziare a disegnare il progetto, l’architetto Boaretto si è infat-ti domandato: “Cosa posso offrire alla mia clientela che le altre strutture già non offrano?” e soprattutto “Come posso fare in modo che il mio investimento si ri-veli remunerativo?”. La risposta alla prima domanda è venu-ta quasi spontanea. «Quando ancora stu-diavo Urbanistica e Architettura, e la mia famiglia gestiva già l’albergo Millepini, incominciai a frequentare i primi corsi di subacquea e ricordo ancora la pisci-na fredda e poco profonda. Già da allora, osservando i declivi naturali della nostra proprietà, immaginai, e disegnai, una pi-scina profonda almeno 10 metri, ossia il doppio di quelle che all’epoca venivano costruite in Italia. Il progetto è rimasto nel cassetto per diversi anni, in attesa del mo-mento giusto di realizzarlo. Quando alcu-ni anni fa, a causa della crisi, abbiamo visto diminuire in maniera sensibile i no-stri clienti, ho capito che era il momento di fare qualcosa di unico, che nessun altro offriva e che nessuno avrebbe potu-to offrire mai».

E ora? Chi finanzia il mio pro-getto?Il problema maggiore, con cui l’architet-to si è scontrato sin dagli esordi del suo progetto, è stato la ricerca di fonti di finanziamento. Nonostante la famiglia possedesse l’albergo adiacente, il citato Hotel Millepini, che già offriva centro be-nessere, termale e varie piscine interne ed esterne, esso non era comunque una garanzia sufficiente ad ottenere un mu-tuo. «In questo periodo storico – ricorda per noi l’architetto – aver trovato una banca che concedesse un mutuo è sta-ta un’impresa. Tra i numerosi istituti di credito contattati, solo Veneto Banca ha

accettato di concorrere alla realizzazione del progetto, intuendone, in virtù del suo forte radicamento nel territorio d’ori-gine, l’assoluta originalità e le ricadute benefiche dal punto di vista turistico, e quindi economico, che la piscina avreb-be potuto avere sul comprensorio euga-neo. Ci tengo a precisarlo: Veneto Banca non ha finanziato un’impresa, un’in-dustria, ma dei valori: ha finanziato l’impegno e il sacrificio che ha visto fare alla nostra famiglia per il raggiun-gimento della nostra idea. Sono questi i valori che un istituto di credito dovrebbe sostenere, valutare e premiare».

Come rientrare dell’investi-mentoIl rientro dell’investimento, previsto tra l’albergo e la piscina, avverrà in circa 10 anni, ovvero la durata complessiva del mutuo. Ma, come fare? Come gestire in modo proficuo una piscina che, co-munque, rappresenta un unicum nel pa-norama non solo italiano, ma mondiale? Prima di tutto, il fatto che sia una pi-scina da record sicuramente agevola il compito. Il progetto ha infatti avuto una grande risonanza mediatica, ha attirato sponsor e partner, con i quali l’arch. Boaretto ha stretto importanti collabora-zioni. In secondo luogo, e forse anche il dato più interessante, sono i molte-plici modi in cui l’architetto ha pensa-to di sfruttare questo particolarissimo spazio acquatico. Certo, è una piscina per gli appassionati di diving, per chi vuole imparare, per chi è esperto, per chi vuole migliorarsi. Ma se fosse solo questo, come potrebbe essere efficiente dal punto di vista gestionale? E infatti, nonostante la profondità così ingente, la piscina può ospitare un gran numero di attività. Nella parte “emersa” della piscina è stata ricavata una vasca 21x5 dove vendono ospitati corsi prenatal e postnatal, di acquaticità per i bambini e di acquagym. Le attività emerse e sommerse possono convivere senza problemi, in quanto sott’acqua vige un silenzio assoluto, che nemmeno la mu-sica da discoteca può infrangere. Senza contare che anche sott’acqua è stato in-stallato un impianto di diffusione sonora e di proiezione di immagini. «Sott’acqua si può fare praticamente di tutto – speci-

“Era il momento di fare

qualcosa di unico, che

nessun altro offriva e che

nessuno avrebbe potuto

offrire mai”.

Arch.Boaretto

Si consiglia la lettura dell’articolo pubblicato sulla rivista Piscine Oggi, n°167, disponibile sullo shop online www.ilcampo.it, che approfondisce tutta la parte tecnica, impiantistica e strutturale di questa piscina.

PER APPROFONDIRE

Foto subacquee di Fabio Ferioli

Page 9: Sport Industry Magazine 17 - luglio-settembre 2014

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primo piano piscine

fica Boaretto – Abbiamo già organizzato serate al buio, nelle quali i sub si muo-vevano nell’acqua solo con l’aiuto di tor-ce. Organizzeremo anche immersioni con maschera oscurata e piscina illuminata, così da poter simulare il comportamen-to corretto di chi perde l’orientamento e deve ritrovare l’uscita dalle grotte. Senza contare che abbiamo potuto trasmettere le partite dell’Italia agli ultimi Mondiali di calcio; le abbiamo proiettate sulle aper-ture finestrate ai lati della piscina, con tan-to di commento in diretta. Un’iniziativa, quest’ultima, che c’ha permesso di finire sui principali quotidiani. Abbiamo anche in programma serate dedicate ai Pink Floyd e persino un matrimonio, che verrà celebrato a 10 metri di profondità. Ora speriamo solo che arrivino anche gli astronauti».

Per fortuna che l’acqua è caldaAltro fattore che rende unica questa pi-scina e che, almeno in parte, ne decre-ta la sostenibilità gestionale è la voce “acqua calda”. Chi gestisce impianti na-tatori sa che il riscaldamento dell’acqua è una delle voci di bilancio più pensanti e più difficili da far quadrare. Per questo, oggigiorno dovrebbero essere molte di più le piscine che si dotano di impianti a funzionamento solare. In questo caso, Y-40 può contare su una fortuna non in-differente (soprattutto considerato che stiamo parlando di un volume d’acqua pari a 4300 mc, più del doppio dell’ac-qua contenuta in una vasca olimpionica): la piscina è infatti alimentata da acqua termale, che sgorga naturalmente a una temperatura di 87°C e viene raffreddata in vasca di compenso, così da arrivare in piscina a una temperatura di circa 33°C. Questo fornisce un duplice vantaggio: per

i frequentatori, la possibilità di immerger-si senza muta e nuotare in un’acqua estre-mamente “viva”; per la proprietà, invece, di poter riempire e mantenere la piscina risparmiando notevolmente dal punto di vista energetico, rendendo quest’opera non solo unica, ma anche delocalizza-bile.

Un cantiere… da recordOra, una domanda potrebbe sorgere spontanea: vista la particolarità di questa realizzazione, quanto tempo avranno im-piegato per costruirla? Ebbene, «Il primo colpo di pala – racconta Boaretto – è sta-to dato il 2 maggio del 2013 e il 1° mag-gio 2014 hanno posato l’ultima piastrel-la e stuccato l’ultimo mq della piscina. Hanno atteso il 3 maggio per riempirla, dopo aver ricontrollato tutta la silicona-tura del tunnel e il 5 giugno hanno avuto la prima inaugurazione ufficiale». Quindi: un anno, solo un anno, realizzando così quasi un record nel record. Senza contare che ogni singola azienda che si è occupata di Y-40 era italiana. Anche in questo caso è stata una spe-cifica richiesta dell’architetto che, per la sua piscina, ha voluto solo ed esclusiva-mente fornitori italiani. «Già nella fase progettuale – ci tiene a precisare l’archi-tetto Boaretto – abbiamo deciso che tutte le aziende impegnate nella realizzazione dell’opera dovessero essere italiane, ecce-zion fatta per i compressori delle bombo-le per i sub, che sono fabbricati da un’a-zienda tedesca, l’unica in tutto il mondo a certificarne la qualità dell’aria». Oggi, la piscina risulta in funzione e ben avviata. Tutto procede secondo i piani dell’architetto e noi ci sentiamo un po’ più orgogliosi di essere italiani.

Guarda la video-intervista a Emanuele Boaretto pubblicata nel canale Sport Industry di Youtube. Link diretto: http://bit.ly/sid5y40

PER APPROFONDIRE

Emanuele BoarettoArchitetto, titolare della Boaretto Group, un gruppo molto attivo nel campo della ricettività turistico-alberghiera. Ideatore, progettista e proprietario di Y-40, The Deep Joy.

VISTO DA VICINO

Progetto: Arch. Emanuele Boaretto - Impresa costruttrice: Cesare Cardin & figli, Fasolo Impianti Elettrici, Giorgio Onorati Idraulica - Rivestimento interno ed esterno: piastrelle ceramiche in Gres Porcellanato Florim Geotech - Impianto trattamento acqua: Culligan Piscine - Impianto sonoro filodiffusione in aria e in acqua: Aquarmony di Rokepo - Gestione aria nella ricarica delle bombole: Bauer Kompressoren - Attrezzatura subacquea: Aqua Lung & Suunto - Attrezzatura per apneisti: Omer & Momodesign - Arredamenti: Moroso

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I Social Network possono essere un po-tente veicolo per promozionare le proprie attività e per farsi conoscere a un pubbli-co più ampio. Però bisogna anche porre attenzione al tipo di promozione e di pubblicità che si svolge tramite questi mezzi di comunicazione. Questo discor-so vale, ovviamente, per le associazioni sportive dilettantistiche che scelgono di costituirsi come no-profit e che quindi scelgono di non fare attività commerciale. Come specifica l’avvocato Guido Martinelli, interpellato in materia dal-la nostra redazione: «Il problema deve essere visto a monte. Non è che esista un’impossibilità, un divieto o un qualsia-si tipo di ostacolo, per una associazione o società sportiva dilettantistica, di pro-mozionare la propria attività attraverso i Social Network o le varie forme di comu-nicazione online oggi utilizzate. Non c’è nulla che sia espressamente vietato. Il problema è la forma attraverso il qua-le questo tipo di pubblicità viene posta

Associazioni sportive e Social NetworkL’avvocato Guido Martinelli risponde ai nostri dubbi in merito all’utilizzo dei Social Network da parte delle associazioni sportive che operano senza scopo di lucro, entrando nel merito di limiti, rischi e opportunità.

Intervista a Guido Martinelli

in essere. Cerco di spiegarmi meglio con un piccolo esempio. Se un centro spor-tivo gestito in forma commerciale, quindi gestito da un’impresa, fa una determinata pubblicità, con la quale cerca di vendere i propri corsi, e un’associazione sportiva fa la medesima pubblicità, quindi vende accessi in palestra o servizi “estetici”, en-trambi stanno vendendo lo stesso tipo di servizio. La cosa non è vietata, anzi è as-solutamente compatibile, però attenzio-ne! Se vendono lo stesso servizio, se ven-dono in maniera indiscriminata a chiun-que ne faccia richiesta, questo non può che produrre una conseguenza: che le re-gole alle quali devono attenersi, sia l’im-presa, sia il centro gestito dall’associazio-ne no-profit, devono essere le medesime. Quindi entrambe devono assoggettare a IVA e a imposte sui redditi il corrispetti-vo che hanno disposto dall’acquirente di questo servizio. E questo perché è al di là di ogni dubbio che il soggetto, che si presenti in palestra richiamato da questa

forma di pubblicità, sia a tutti gli effetti un cliente».

Quindi, dove nascono i problemi con l’A-genzia delle Entrate?«Nascono perché diventa difficile, in pre-senza di un’attività promozionale di que-sto tipo, poter poi ritenere che in realtà la persona che è entrata nel centro spor-tivo sia entrata attratta dallo spirito associativo, attratta dall’attività sociale, attratta dalla voglia di tesserarsi all’ente di promozione sportiva o alla federazio-ne sportiva nazionale cui questa associa-zione sportiva fa riferimento».

Un’associazione sportiva no-profit in che modo può dunque farsi pubblicità online senza rischiare di perdere i propri bene-fici fiscali?«La risposta è: quella che arriva a casa, ogni giorno, a ognuno di noi, sotto for-ma di posta elettronica o nella buchetta delle lettere. Tutti infatti riceviamo lettere

Prima di pubblicare post

sui Social Network, le

associazioni no-profit

dovrebbero informarsi

sui “limiti” entro cui

rimanere e sui “rischi”

che si possono correre.

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primo piano norme e leggi

dal Fondo Italiano del FAI, dalla ricerca sul cancro, dalla lotta contro la leucemia; bene, queste comunicazioni sono tutte campagne associative, di tesseramento, sono campagne che non vendono servi-zi, bensì prevedono l’ingresso in un cer-to mondo, che ha predeterminate regole. Solo a chi entra in questo mondo è data poi la possibilità di accedere a tutta una serie di servizi».

Quindi lo stesso identico approccio può essere tenuto anche sui Social Network? «Sì, la promozione da parte di un centro gestito da un’associazione no-profit dovrà essere: “vieni da noi, diventa nostro socio, tesserati alla nostra federazione, tessera-ti al nostro ente di promozione sportiva, così facendo potrai frequentare il no-stro impianto e partecipare alle nostre attività”. La comunicazione in questo sen-so deve essere chiara, perché il soggetto che non vuole tesserarsi, che non vuole associarsi, deve avere ben presente che non può accedere a quel centro e ai suoi servizi. È questo infatti che distingue il centro profit dall’associazione sportiva, ed è anche quello che giustifica in manie-ra legittima il vantaggio fiscale di cui quest’ultima gode».

Diventa quindi necessario operare su due terreni diversi? «Sì. L’impresa profit comunica al pubbli-co in maniera generalizzata e chiunque può accedere ai centri sportivi da essa gestiti, però in questo caso è necessario assoggettare alla disciplina fiscale gene-rale, quindi a IVA e a imposte sui red-diti, i corrispettivi. Una scelta che può fare tranquillamente anche l’associazione sportiva, sia chiaro, adottando la mede-sima disciplina. Infatti, se un’associazio-ne sportiva, su Facebook, vende servizi e svolge un’attività commerciale, in quel momento sta facendo un’attività concor-renziale, si sta ponendo sullo stesso pia-no e alle stesse condizioni dell’impresa profit, quindi in questo caso è necessario l’assoggettamento a IVA e a imposte sui redditi. Dall’altro canto, l’associazione sportiva che invece sceglie di non svolgere un’at-tività aperta al pubblico, quindi non si pone sul mercato e non entra in con-correnza con l’attività svolta dalle impre-se, deve svolgere necessariamente un’at-tività riservata a chi è già socio o tesse-rato, oppure volta a trovare nuovi soci e tesserati».

Per quanto riguarda le foto, di bambini e ragazzi, che spesso le associazioni pub-blicano sulla loro fanpage di Fabook, pos-sono farlo? «Assolutamente sì, tenendo però presente che, quando siamo in presenza di mi-norenni, dobbiamo avere la liberatoria per l’utilizzo delle immagini, specialmen-te nel caso in cui le foto non siano con “spirito di cronaca”. Andrebbero infatti distinte, da una parte, le foto della festa messe sul giornalino dell’associazione, sul quale però non c’è un intento promozio-nale, ma un discorso legato alla volontà di far vedere quante attività vengono svolte e quanto lavora bene l’associazio-ne, ed è quindi evidente l’assenza di uno sfruttamento dell’immagine del minore o della persona fotografata. Diverso è il

caso in cui le foto vengano utilizzate per promuovere l’attività dell’associazione o per vendere dei servizi. In questo caso si ha un ritorno economico; non è detto che sia profittevole, ma è comunque eco-nomico, quindi vanno richieste liberato-rie e apposite autorizzazioni».

In linea generale, è sufficiente far firmare un’autorizzazione ai genitori all’inizio dell’anno? «Sì, anche se bisognerebbe vedere cosa viene scritto in questa liberatoria. Bisogna stare anche attenti a chi ha la responsa-bilità genitoriale sul minore in questio-ne; ad esempio, in caso di separazione o affidi condivisi, bisogna verificare che non firmi il padre se è la madre ad avere l’affidamento o viceversa».

Un ultimo consiglio?«Se la vostra associazione è no-profit e volete evitare di perdere i vostri privile-gi, non vendete servizi, fate campagne promozionali per incrementare il nume-ro dei soci e dei tesserati. Questo è vitale e lo sottolineo tre volte. Per la parte le-gata alla privacy, invece, la situazione è più complessa ed è sicuramente buona norma far sottoscrivere apposite libera-torie per la pubblicazione delle foto su pubblicistica aziendale, anche a finalità economiche».

Guido Martinelli Avvocato e docente a contratto presso l’Università di Bologna e Ferrara. Consulente di diverse Federazioni affiliate al CONI, autore di numerose pubblicazioni. Socio fondatore dello Studio Martinelli e Rogolino.

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Energon Esco è una società di servizi energetici con sede centrale a Modena e uffici a Roma nata nel 2009 da un’esperienza pluridecennale. Sem-pre attenta alla sostenibilità ambientale, fornisce energia elettrica, termica, frigorifera prodotta mediante sistemi cogenerativi e fonti rinnovabili. L’azienda riesce a distinguersi nel mercato grazie al know how tecnologico, al tipo di clientela ser-vita, ai servizi offerti e a una proposta contrattua-le molto conveniente per il cliente. Con Energon Esco si paga infatti solo l’energia che si consuma e non tutto ciò che serve produrla. In questo modo, il gestore può concentrarsi sul proprio core business, lasciando a uno specialista come Energon Esco la gestione della centrale termica, senza alcuna spesa. Su 120 impianti gestiti, in Italia Energon Esco dà energia a una ventina di centri natatori dislocati in diverse regioni d’Italia.

Dry-Pool è una griglia per piscina con bordo a sfioro brevettata, prodotta e venduta dall’azienda Casareggio. In modo del tutto invisibile, il bordo Dry-Pool permette di drenare l’acqua a bordo va-sca presentandosi come una mattonella “classica” in marmo antiscivolo; il piede poggia su un mate-riale del tutto naturale, per un comfort ottimale. Oltre ad assicurare un effetto elegante, Dry-Pool è garanzia di sicurezza nel pieno rispetto delle norme in materia. Inoltre, migliora la durata dell’impianto di filtraggio e riduce i costi di manutenzione poiché permette di svolgere un lavo-ro di “micro-filtraggio” dell’acqua e contemporaneamente impedisce che i residui si infiltrino nella canaletta di raccolta, depositandosi e ostruendo la valvola di ritegno.

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Novità 2014 per Polimpianti. L’azienda propone sul mercato un nuovo accesso-rio per facilitare l’avvolgimento del cavo a fine pulizia del modello Dolphin Wave 300 XL. Il nuovo arrotolatore, mon-tato sul carrello del pulitore, permette di agevolare le operazioni dei manutentori della piscina. Grazie al nuovo sistema, Dolphin Wave 300 XL si riconferma il robot ideale per grandi piscine commer-ciali, centri olimpici, parchi acquatici e piscine lunghe dai 25 ai 60 m, garanten-

do ottime prestazioni professionali. Su wwww.sportindustry.com è disponibile il video sul funzionamento del nuovo avvolgitore.

Manutenzione in piscina: sempre più facile L’energia, la gestiamo noi

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Prodotto da EXT3, “no limits” è un attrezzo per l’attività fitness che consente, all’utilizzatore finale e al personal trainer, di effet-tuare innumerevoli tipologie di esercizi di carattere funzionale, iso-tonico, atletico e posturale. Tra le sue caratteristiche spiccano la solidità e la robustezza del telaio - garanzie per eseguire ogni tipo di esercizio in totale sicurezza - e la possibilità di disporre, in poco spazio, delle medesime funzioni delle macchine isotoniche. Per quest’ultimo motivo, l’utilizzo è indicato non solo alla classica pa-lestra, ma anche a piccole realtà che non vogliono compromettere la professionalità e la qualità del proprio lavoro pur ottimizzando gli spazi: studi personal training, studi fisioterapici e varie realtà medicali, centri multi-sportivi e privati.

Attrezzature multifunzione professionali

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Geoplast presenta Gripper Outdoor, una super-ficie sportiva che permette la costruzione di cam-pi polivalenti nei quali è possibile praticare sva-riate discipline sportive e ludiche: calcetto, volley, tennis, pattinaggio, danza, ecc. Gripper Outdoor è composta in polipropilene (PP), un polimero dalle qualità straordinarie che garantisce massimo comfort, resistenza alle sollecitazioni, durevolezza nel tempo e perfomance di alto livello. Le piastrelle, fornite in dimensione di 25x25cm (16 pezzi per mq), vengono agganciate in modo semplice, rapido e preciso grazie al sistema di pre-assemblaggio dei fogli snap-fit. Il sistema assicura notevole velocità nelle operazioni di montaggio e smontaggio. Si pensi che un campo polivalente di circa 500mq può essere montato in sole 4 ore da 4 persone (tracciatura del campo a parte).

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T Control è una centralina per la gestione e il controllo di molteplici funzionalità delle piscine; lavorando in modo manuale o temporizzato (con predisposizione per unità radiocoman-do), gestisce e controlla filtrazione, fari LED, idromassaggio, carico elettronico, H2O. La funzione automatica è in gra-

do di regolare i cicli di filtraggio giornaliero in base alla temperatura dell’acqua, senza la necessità di alcun intervento. Se la temperatura dell’acqua scende al di sotto di 3°C, T Control avvia in modo autono-mo la funzione antigelo. Progettato e realizzato da Aqua Industrial Group, solida realtà presente nel mercato della componentistica per il trattamento dell’acqua dal 1974.

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“Pianificazione e Controllo di Gestione per Impianti Sportivi, Fitness Club e Piscine” af-fronta, per la prima volta, un tema di cruciale importanza come la programmazione e il controllo di gestione nel vasto settore costituito da impianti sportivi, fitness/wellness club e piscine a uso pubblico, rivolgendosi a realtà aziendali molto complesse che necessitano di veri e propri strumenti per essere governate con profitto.Questo manuale, la cui approfondita parte teorica è arricchita da numerosi esempi pratici che facilitano l’assimilazione delle nozioni e l’applicazione delle procedure, affronta tutti gli aspetti critici dell’organizzazione aziendale trattandola come un insieme organico, ossia valutando tutto il ciclo “programmazione-produzione-vendita- controllo” all’interno di un unico sistema che deve necessariamente muoversi in modo sincrono. Con quest’opera Alberto Manzotti – uno dei massimi esperti in materia – fornisce a imprenditori, gestori e manager strumenti e conoscenze imprescindibili per svolgere una sistematica attività di guida e orientamento della propria impresa, per impiegare le risorse in modo efficace ed efficiente in relazione agli obiettivi economici fissati.Questo volume non può dunque mancare nella vostra libreria per una ragione molto semplice: vi aiuterà a gestire in modo redditizio la vostra azienda e a ottenere il successo che meritate.

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È presidente di Sanitatem, società che opera nell’ambito della sanità privata. Vanta una consolidata esperienze nell’ambito finanziario ed amministrativo in qualità di dirigente in gruppi internazionali, attualmente è Consigliere di amministrazione e membro del comitato di gestione della Fondazione dello Sport del Comune di Reggio Emilia e docente presso la LUISS Business School di Roma.

“Il manuale che non c’era vi aiuterà a gestire con profitto la vostra azienda e a ottenere il successo che meritate”

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Pianificazione e Controllo di Gestione

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Page 13: Sport Industry Magazine 17 - luglio-settembre 2014

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Come faccio a scegliere il robot per la pulizia della piscina? Lo compro super accessoriato o basta il mo-dello base? E sarà poi il modello più adatto? Se state ancora aspet-tando risposte a queste domande, da oggi avete un nuovo referente: Pool Cleaners Specialist, una rete di rivenditori specializzati creata da

Astral Italia, che ha investito risorse ed energie per coinvolgere e formare i propri partner in questo specifico prodotto. Dal progetto è nato anche un sito web apposito che offre all’utente moltissime infor-mazioni relative ai pulitori automatici: il loro funzionamento, le carat-teristiche tecniche, i vantaggi e le qualità che li rendono indispensabili.

Scegliere il pulitore per la piscina

Fondata nel 1987 in provincia di Modena, ad opera dell’omoni-mo fondatore Eugenio Guzzi, l’azienda si distingue sul mercato per la produzione di trampolini elastici di altissima qualità, intera-mente costruiti e assemblati in Ita-lia. Prodotti di punta della ditta, i trampolini rispettano le più severe

normative Europee in ambito di sicurezza, e hanno la garanzia della certificazione TÜV Rheinland. Oltre alla vendita dei trampolini, l’azien-da si occupa di giochi gonfiabili, piscine con palline, playground, aree-gioco, oltre a fornire anche ogni tipo di assistenza.

Trampolini elastici di alta qualità

Per approfondire:

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In Palestra è un’azienda che produce articoli e accessori per il fitness e la palestra (boxe, fun-ctional training, yoga, pilates, ecc.), la fisiotera-pia e i centri sportivi di vario genere. Licenziata-rio del marchio Freddy nel settore, è presente sul mercato da 15 anni e produce la maggior parte dei suoi articoli in Italia, seguendo elevati standard di qualità e rispetto ambientale garan-titi dalle certificazioni Made in Italy, ISO9001 e ISO14001. Per questo motivo molti prodotti, dai tappetoni per le palestre, ai sacchi da boxe, agli accessori per la fisioterapia, ecc. possono essere prodotti anche su richiesta a misura del clien-te. È infine possibile personalizzare con loghi e colori una varia gamma di borse, asciugamani e t-shirt.

Tutto per vivere la palestra

Per approfondire:

bit.ly/sid5inpalestra

Y-40, la piscina più profonda del mondo ha scel-to i tornelli a tutt’altezza Kaba Kentaur. Una re-ferenza di grande prestigio per l’azienda Kaba, che da oltre 150 anni propone soluzioni e pro-dotti innovativi e all’avanguardia, soprattutto dal punto di vista tecnologico, per la protezione del-le persone e della proprietà. Per controllare e ge-stire l’accesso alla vasca interna, dopo un’attenta analisi, la proprietà ha scelto il tornello a tutt’al-tezza Kaba Kentaur FTS E02, nella versione a tre settori, bidirezionale a movimento manuale. La struttura del tornello, completamente in ac-ciaio, è resistente alla corrosione grazie al trattamento galvanizzato e quindi adatta ad aree interne con condizioni di umidità particolari.

I tornelli di sicurezza di Y-40

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scelti per voi novità dal mercato

SMEC nasce nel 1972 in una cantina, da un gruppo di amici tuttora in parte attivi in azienda, aventi la passione di tagliare, curvare e saldare il ferro. Da allora ad oggi, la capacità di SMEC di progettare e realizzare prodotti funzionali e duraturi nel tempo è maturata e si è consolidata, sfruttando l’esperienza acquisita in 35 anni di attività. Oggi SMEC si è specia-lizzata in cancelli e recinzioni, arredo urbano e carpenteria ad hoc; soluzioni che si distinguono sul mercato per un disegno funzio-nale e una ricerca tecnologica in costante evoluzione. SMEC è concessionario dal 1980 del gri-gliato elettrofuso ORSOGRIL, dal 1997 è associata al Consorzio ARREDO URBANO e dal 2013 ha aderito all’Associazione Impianti Sportivi AIS, associazione neo costituita senza fini di lucro che si prefigge di promuovere la realizzazione di impianti sportivi sostenibili energeticamente, economicamente e socialmente.

Passione per il ferro dal 1972

Per approfondire:

bit.ly/sid5smec

“Vogliamo ispirare ed edu-care i bambini a muoversi e a divertirsi al tempo stesso” (Philip Mills, AD Les Mills Inter-national). Da queste premesse nasce BORN TO MOVE™, il nuovo programma di corsi targati Les Mills dedicati ai

giovani. Si tratta di 6 programmi di allenamento che tengono conto delle preferenze e dei bisogni di ogni fascia di età, da 2 a 16 anni, in un contesto pieno di sport e allegria. Un programma che, di contro, permetterà di attrarre nuovi potenziali clienti e fidelizzare quelli attuali, grazie ad un’offerta completa per la famiglia, creando una fonte di reddito supplementare e rendendo più redditizio il vostro centro fit-ness o sportivo. E, cosa ancora più importante, vi permetterà di avere un impatto positivo sul futuro della vostra comunità.

Nati per… muoversi

Per approfondire:

bit.ly/sid5lesmills

Stratex Spa è oggi, in Italia, una delle aziende leader nella produzione di strut-ture in legno lamellare. La sua gestione produttiva è sempre stata caratterizzata da una continua ricerca e controllo della qualità, attenendosi rigorosamente alla normativa europea. Negli stabilimenti di Sutrio (UD) sono in funzione macchine produttive all’avanguardia, in particolare centri di lavoro, completamente integrati e automatizzati con le più moderne tec-niche del CAD-CAM, per la finitura del prodotto di qualunque forma e dimensione. Gli uffici tecnici e commerciali di Stratex sono in grado di fornire completa assistenza dalla nascita del progetto alla stesura dei disegni esecutivi e delle relazioni di calcolo, proponendole più oppor-tune soluzioni tecniche sia in fase progettuale sia nella posa in opera in cantiere delle strutture che l’azienda installa, impiegando maestranze specializzate, in tutto il territorio nazionale ed estero.

Il legno è la nostra arte

Per approfondire:

bit.ly/sid5stratex

Perché lasciare la vasca inutiliz-zata durante le basse stagioni? Perché non poterla sfruttare tutto l’anno? Per dare risposta a queste domande, Favaretti Group propone CristalBall, una copertura gonfiabile economica e pronta in pochi minuti. Basta attivare il gonfia-tore elettrico per aver a dispo-sizione una “bolla di cristallo”

sopra alla vasca. CristalBall non necessita di alcun tipo di lavoro in muratura né di permessi, può essere installata direttamente dal cliente finale e, con l’avvicinarsi della bella stagione, potrà essere agevolmen-te ripiegata e mettere via. Realizzata su misura in concerto con le spe-cifiche indicazioni del cliente, CristalBall viene sagomata sulla forma della vasca e permette di coprire anche eventuali zone relax.

Utilizzi la piscina tutto l’anno?

Per approfondire:

bit.ly/sid5favaretti

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trimestrale, anno 5, n. 17lug-set 2014

Periodico iscritto al ROC, con numero 6228 ISSN 2038-5781, e all’ANES. Associato al sistema Confindustria

Per contattare la [email protected]

Direttore responsabileFederico Maestrami

RedazioneAlice Spiga (responsabile redazione), Chiara La Piana, Davide Venturi, Sara Lisa di Mario

Hanno collaboratoGuido Martinelli, Paolo Pettene

Progetto graficoAlice Anna Rameschi, Claudia Gamberini, Sergio Melani

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È il primo stadio professionistico italiano illuminato con la tecnologia LED. Ci rife-riamo allo stadio della SPAL di Ferra-ra, che di recente ha visto la sostituzio-ne del vecchio impianto d’illuminazione con uno più efficiente. Dell’intervento si è occupata la Energeos/Ecosolar Ita-lia, importatrice unica per l’Italia del si-stema illuminante AAA-Lux interamen-te progettato e prodotto in nord Europa. «Il vecchio impianto – ci racconta l’azienda – era dotato di 72 fari da 2.200 watt che non riuscivano a soddisfare le esigenze illuminotecniche imposte dalla Lega Pro (500 lux verticali). Si sarebbero dovuti aggiungere ulteriori fari, del peso stimato di circa 40 Kg, ma le vecchie torri in cemento dello stadio non consentivano un ulteriore “appesantimento”. La soluzione da noi proposta ha fatto sì che, utilizzando 68 fari da 1.700 w dal peso di soli 25 Kg ciascuno, ottenessimo due risultati in un unico colpo: alleggerimento della struttura e illuminazione a norma di regolamento».

Benvenuti nel primo stadio a LED

Per approfondire:

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In base alle normative FINA, le piscine da competizione con bordo sfioratore sui quattro lati devono essere provviste, sui lati corti della vasca, di una parete di testata alta 30 cm sopra il livello dell’ac-qua. Con questa finalità, Piscine Casti-glione, azienda specializzata nella pro-duzione di piscine pubbliche e private, ha sviluppato una testata amovibile, con struttura in acciaio inox, rivestita da una griglia in ABS antiscivolo. Il grande vantaggio di questo sistema consiste nel permettere lo sfioro d’acqua sui quattro lati e, contemporaneamente, fornire un supporto ideale per le placche elettroniche di rilevamento dei tempi, nonché per i blocchi di partenza e gli anco-raggi delle linee galleggianti. Nella foto: piscina con bordo a sfioro e due testate amovibili, realizzata dall’azienda con l’esclusiva tecnologia brevettata Myrtha® in occasione degli ultimi Campionati Europei di nuoto (Len 2014, Berlino 13 - 24 agosto 2014).

Nuove testate amovibili per piscina

Per approfondire:

bit.ly/sid5castiglione

Porte da calcio regolamentari Italia 90, in lega leggera a sezione ovoidale mm 100x120, complete di bussole da interrare e paletti posteriori staccati reggirete in alluminio. Dimensioni cm 732x244. Realizzate secondo le NORME UNI 748 da Gammasport, dal 1988 una delle maggiori realtà produttive di attrezzature per lo sport in Italia. L’a-zienda dispone di ufficio progettazione e officina meccanica interni, così da rispondere a eventuali esigenze particolari della clientela.

Porte da calcio regolamentari

Per approfondire:

bit.ly/sid5gammasport

Si chiama Wav-e ed è un innovativo metodo d’allenamento basato sull’e-lettrostimolazione muscolare (EMS). Progettato per chiunque desideri man-tenersi in forma, è ideale per svolgere un allenamento completo, altamente efficace e mirato, che rafforza, scolpisce e tonifica con una seduta alla settimana della durata di appena 15 minuti. Gra-zie ai suoi impulsi, consente infatti di coinvolgere simultaneamente i muscoli del dorso, delle braccia, del petto, degli addominali, dei glutei e delle gambe, in fase sia agonista sia antagonista, rendendo possibile un allena-mento breve, molto intenso ed efficace. Il numero di fibre muscolari reclutate è quasi doppio rispetto a quello di un allenamento isotonico classico grazie alla combinazione dell’EMS e della contrazione volontaria.

Un elettro-allenamento

Per approfondire: bit.ly/sid5wave

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