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STEPHAN EL SHAARAWY È L’UOMO DEL MOMENTO. IL MILAN, E ANCHE L’ITALIA DEL FUTURO, DIPENDONO DA LUI: «MA SO CHE CI VUOLE POCO PER TORNARE GIÙ» LA STELLA NASCENTE ANNO 13. N.45 (617) 1 d cembre 2012 Poste Italiane Spedizione in A.P. D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004 art. 1, c1, DCB Milano. Non acquistabile separatamente da La Gazzetta de lo Sport, € 1,50 (SportWeek € 0,50 € 0,30 + La Gazzetta dello Sport 1 20). Nei giorni successivi € 1 50 + il prezzo del quot diano. Non vendibile separatamente.

SportWeek 01/12/2012

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SportWeek 01/12/2012

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stephan el shaarawy È l’uomo del momento.il milan, e anche l’italia del futuro, dipendonoda lui: «ma so che ci vuole poco per tornare giÙ»

la stellanascente

ANNO 13. N.45 (617) 1 d cembre

2012 Poste Italiane Spedizione in

A.P. D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004 art. 1, c1,

DCB Milano. Non acquistabile separatamente

da La Gazzetta de lo Sport, € 1,50 (SportWeek

€ 0,50 € 0,30 + La Gazzetta dello Sport €

1 20). Nei giorni successivi € 1 50 + il prezzo

del quot diano. Non vendibile separatamente.

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DI MATTEO DORE

parolaIN

introduzione

Un grande musicista diceva che The future is unwritten, il futuro non è scritto. Qualcuno sostiene che sia

già qui tra di noi, solo che non è distribuito in maniera uniforme. Altri immaginano il domani come una

realtà che sta al di là di un cancello, un qualcosa che possiamo vedere o immaginare, ma non ancora toc-

care. E il passato sarebbe chiuso dietro a un altro cancello, anche se la serratura di questa seconda infer-

riata non chiude per niente bene e noi siamo continuamente strattonati indietro a rivivere quello che

dovrebbe rimanerci alle spalle. Ma questa è un’altra faccenda e lasciamola lì.

Il futuro, dunque. Comunque la si pensi, che sia già tra di noi o non ancora, tutti sappiamo che possiamo

vederlo apparire all’improvviso. Nello sport questa sensazione capita spesso, quando ci si presenta da-

vanti agli occhi qualcuno o qualcosa che ci spinge un po’ più avanti. Perché c’è un ragazzo che corre più

veloce, o perché viene realizzata un’impresa che nessuno aveva fatto, o solo perché nasce una speranza

che prima non avevamo.

Secondo noi di SportWeek una delle facce del domani è quella di Stephan El Shaarawy: per come gioca,

per come vive, per la persona che è. Pulito, educato, talentuoso. Anche rassicurante. Egiziano per parte

di padre, italiano per parte di madre e per storia, cultura, amicizie e abitudini quotidiane, Stephan è la

prova vivente della società che siamo diventati e in cui vivremo sempre di più. La sua storia vale più di

un libro di sociologia: i cambiamenti lasciano ferite, non esistonomigrazioni senza sradicamenti e chiun-

que vive in queste situazioni arriva a un punto in cui si chiede: io chi sono? Però Stephan, certo aiutato

dalla sua condizione di privilegiato del pallone, sembra muoversi verso il domani con poche tensioni,

senza subire insulti, senza troppe soferenze. Accomunato a Mario Balotelli, ma comunque diversissimo

da lui, Stephan è il nostro futuro. Anzi è addirittura qualcosa in più, è il futuro come vorremmo che fosse.

Il FUTUro(come vorremmo che fosse)

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zoom

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start

cover storY

L’hoteL-museo di kiev dedicatoa vaLeri Lobanovski

aLLegri, guardioLae L’aspirapoLvere

international

ripartenze

La foto di

copertina è di

Edoardo Delille

el shaarawY

in campo fa La voce grossa, fuoriÈ iL ritratto deLLa modestia: a 20 anni,

iL faraone deL miLan ha giÀ capito tutto

intervista

da mosca ai Lakers e ritorno:parLa iL coach itaLiano n.1 deL basket

ettoremessina

generazione .it

gLi azzurri figLi di coppiemiste o straniere

ecco i nuoviitaliani

seb, È ancora festaterzo mondiaLe di fiLaper vetteL che aLLungaLa Lista dei suoi record

sabato 1 dicembre 2012n. 45 (617)

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club

berlusconi È tornato:cosa cambia al milan?

ufficio di gene

n. 45

l’attore presenta il suo nuovo film e spaziaa tutto campo su politica e zeman

antonio albanese

l’ospite

nell’81 finÌ nei guai perdroga. oggi aiuta glialtri a uscire dal giro

la storia

angiolinogasparini

i nuovi messi e vettel (col mouse)

campioni di videogame

a shanghai

viaggiarriva laneve: eccola nostraguida a pistee offertevantaggioseper gustarsile primediscesenelle regionidel norditalia

musica

sapevate che la giudicedi x factor era una(timida) pallavolista?

idee e suggerimentiper tutti i gusti

e per tutte le tasche

arisa e lospogliatoio

Regali

di Natale

speciale

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DI luIgI garlan

Do

R I PA R T E N Z E

{

anton

ocalann

l’AsPIRAPolvEREdI AllEgRIsIlvIo bERluscoNI:

«Chi non lo vorrebbe uno come Guardiola?

Ne abbiamo parlato anche con Allegriª

Come dice la pubblicità di quella

carta di credito: ci sono cose che

nonhannoprezzo.Quantopaghe­

reste per vedere la faccia diAllegri nelmo­

mento in cui Berlusconi gli comunica:

«Massimiliano, stiamo pensando di pren­

dere Guardiola al tuo posto»? Ad Allegri,

istintivamente, saràvenutoda rispondere:

«Presidente, se ha una quarantina di mi­

lioni tipo quelli spesi dal Barcellona per

Alexis Sanchez per comprarmi qualcosa

dimeglio di Traoré, semi dà unMessi e se

mimette alle spalle un vivaio che produce

Xavi e Iniesta, posso farcela da solo».

Invece avrà deglutito macchinosamente,

comesuo tic, e avrà risposto: «BravinoPep.

Qualcosa ha vinto. Bella idea,

presidente». È come se unma­

rito comunicasse alla moglie:

«Sai, stopensandodisostituir­

ti con Angelina Jolie». Lei,

magari sorpresa in pieno sa­

lottoallaguidadell’aspirapol­

vere, non esattamente in te­

nuta hollywoodiana, cosa

può rispondere? «Ah, be­

ne...».Allegri è stato sorpreso

allo stesso modomentre sta­

va passando lo straccio a

Milanello, in pienavigilia di

Milan­Juve. Il tecnico ha impiegato lunghi

mesi e tanto stress per ridare un senso tat­

tico alMilandisastrato dalmercato estivo,

aveva appenamesso in fila due buone par­

tite e trascinato la squadra alla fondamen­

tale qualificazione di Champions. Forse si

aspettava un attestato di gratitudine pub­

blica, il corrispettivopresidenzialedell’ab­

braccio afettuosodiGalliani aBruxelles e

parole incoraggianti nell’imminenza del

terribile incrocio con la Juve capolista, che

da anni spende sul mercato. Invece Berlu­

sconi, che pochi giorni prima aveva rico­

perto di complimenti Montella, regala

parole al miele anche a Conte e comunica

al proprio allenatore tutte le sue voglie per

Guardiola.Allegri non si è scomposto. Ci è

abituato. È stato il primo allenatore della

storia delegittimato il giorno della presen­

tazione, quando il presidente gli dettòpub­

blicamenteuomini e schemidi gioco senza

mai dargli la parola. Silvio parlava come

unventriloquoeMaxsorridevaal suofian­

co, come il corvoRockfeller.MapoiAllegri

ha vinto uno scudetto di testa sua, facendo

fuori tutti gli uomini del presidente, da

Ronaldinho in giù. E continua a farlo. Ha

guadagnato la saggezza della moglie che

governa la casa e lascia credere al marito

che i pantaloni li porta lui. Ha battuto an­

che la terribile Juve del bravissimo Conte

lasciando dire che il merito fosse del finto

centravanti Boateng, suggerito dal Cava­

liere. Guardiola non gli

rovina certo il sonno. Per­

chéunallenatore, insegui­

todaipresidenti più ricchi

della terra, dovrebbeveni­

re ad allenare Constant e i

parametri zero? Massimi­

liano Allegri deglutisce,

mandagiù, spinge l’aspira­

polvere a Milanello e fi­

schiettando conclude: «Sì,

Angelina Jolie lascia Brad

Pitt e viene da te...».

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LO

RE

NZ

.IT

Collezione Twin Twelve. Cassa in acciaio, cinturino in pelle,

fondo e corona a vite, impermeabile 10 ATM., movimento a quarzo.

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DI PAOLO CONDÒ

I N T E R N AT I O N A L

GLEBGARAN

CH

IL CALCIODEL COLONNELLOMERITA UN MUSEOA kIEv LA fIGLIA DI valeri lobanovski GEstIsCE uN HOtEL DOvE sONO EsPOstI

I CImELI DELL’ALLENAtORE CHE fECE GRANDE L’uRss E LA DINAmO kIEv.

squADRE tOtALI (E DI PALLONI D’ORO) suL mODELLO DELLA GRANDE OLANDA

La trasfertadiChampionsdelParisSt.

GermainaKievha ispirato aungior-

nalista dell’Équipe, Bernard Lions,

una breve gita fuori porta nei boschi che

circondano la capitale ucraina, più preci-

samente nel sobborgo di Kozin. Là, la vec-

chia casa di Valeri Lobanovski è stata tra-

sformata dalla figlia Svetlana in un

hotel-ristorante con annesso museo dedi-

cato alla memoria del grande allenatore

ucraino. «Ed è proprio l’ammirazione che

ancora suscita il suo ricordoa farmarciare

gli afari», ha spiegato al collega francese.

«Essere sua figlia è una responsabilità pe-

sante, devoaveremolta cura in ciò chedico

e faccio». Lions racconta che

all’ingresso del museo sono ap-

pese le bandiere di Juventus e

Milan procurate da Alexandr

Zavarov e Andriy Shevchenko,

i due ragazzi del vivaioDinamo

che, in tempi e con risultati di-

versi,hannoesportatonelgran-

de calcio occidentale il talento

della scuola di Kiev.

Gli anni di Lobanovski hanno

prodotto tredici “scudetti” (otto

sovietici, cinque ucraini), due

coppedelleCoppe, unaSuper-

coppa europea, tre Palloni d’oro (Blochin,

Belanov e, quand’era al Milan, Shevchen-

ko), più le esperienze sulle panchine

dell’UnioneSovietica edell’Ucraina.Me lo

ricordo nel punto probabilmente più alto

della sua carriera, la semifinale dell’Euro-

peo ’88 vinta 2-0 dall’Urss sull’Italia di

AzeglioVicini; nel dopopartitaVladimiro

Caminiti, carocollegadiTuttosport chepur-

troppo ci ha lasciato, gli aveva rivolto una

domandamolto articolata. Evidentemente

troppo, secondo il giudiziodel tecnico, che,

mostrando un insospettabile sense of hu-

mour, si alzò porgendo la sedia al giornali-

sta. La verità è che Lobanovski, artefice di

un calcio totale così spettacolare da essere

paragonabile aquellodellaGrandeOlanda

(e, in quel periodo storico, al nascente Mi-

lan di Sacchi), era un uomo rafnato e un

precursore, dallemetodichedi allenamen-

to (fu uno dei primi a introdurre l’uso del

computer) ai gusti personali. Svetlana rac-

conta chenel 1982, al ritornodalMondiale,

il padrevenne fermato alla frontiera sovie-

tica perché s’era portato in valigia una co-

pia dellaMaya Desnuda di Goya, giudicata

dai doganieri materiale pornografico. Fu

l’unica volta in cui Valeri ricorse al suo

statusdi eroedell’Urss e la stampagli ven-

ne restituita.

Valeri Lobanovski è scomparso ormaidie-

ci anni fa, stroncato in

panchina da un malore e

nonc’è immaginepiù tene-

ra di quella scattata al suo

pupilloSchevchenkoquan-

do gli portò la coppa dei

Campioni vinta a Manche-

ster. La statuadelColonnel-

lo eretta allo stadio di Kiev

sembraquasi sorridere. Era

il suo sogno, l’avrebbemeri-

tata.

ucraina

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DI LANFRANCO VACCARI

SSCORyHALL

storico jack(e il circodei record)tAyLOR HA SegNAtO 138 puNtI IN uNA SeRA, pRImAtO NCAA.

LA guARDIA DeI gRINNeLL HA SeguItO IL “SIStemA”

DeL SuO COACH, CON uNA meDIA DI uN tIRO OgNI 20 SeCONDI

Ci sono i record e poi ci sono record.

Quello accreditato a Jack Taylor,

la guardia dei Grinnell College

Pioneers che la settimana scorsa ha se-

gnato 138 punti in una partita, appartiene

alla seconda categoria. È il massimo mai

registrato nella storia della Ncaa, supe-

rando i 113 di Bevo Francis di Rio Grande

contro Hillsdale nel 1954. Però ha più a

che fare con il circo che con il basket, con

un esperimento da laboratorio di uno

scienziato bizzarro che con una partita

vera. E comunque è una grande trovata di

marketing, chehamesso sullamappa

Grinnell, 9.128 abitanti, 80 chilome-

tri a est di DesMoines, Iowa, inmez-

zo al nulla, cioè alle grandi pianure

del Midwest.

Alla fine il punteggio è stato 179 per

i Pioneers, che appartengono alla

Division III dellaNcaa (il livello più

basso), e 104 per i Faith Baptists Bi-

ble College Eagles, che non stanno

nella Ncaa e neppure nella Naia

(l’associazione delle università di

secondo livello sportivo)manell’as-

sociazione dei college religiosi, e

per di più in seconda divisione.

Nei 36’ in cui è stato in campoTay-

lor ha tirato 108 volte, quanto han-

no fatto la stessa notte del 20 no-

vembre Indiana eGeorgetownnella finale

del torneo Legends Classic, ma in due, e ad-

dirittura più di quanti ne presero Syracu-

se e Connecticut in una famosa partita del

2009, che finì al sesto supplementare (ri-

spettivamente 103 e 106, per un finale di

127-117). La sua media è stata un tiro ogni

20”:WiltChamberlain, quando segnò 100

punti contro iKnicksnel 1962, avevapreso

un tiro ogni 46” e Kobe Bryant, quando

arrivò a 81 contro i Raptors nel 2006, uno

ogni 73”.Ha chiuso il primo tempoaquota

58 e ne ha aggiunti 80 nel secondo, a una

media di 4 punti al minuto: l’ultima volta

che una squadra di Division I ha segnato

altrettanto in un tempo è stato nel 2009 (il

Virginia Military Institute contro il Cen-

tral Pennsylvania College). Ha preso 71

tiri da 3,mettendonedentro 27, hafinito 25

su 37da 2 e 7 su 10ai liberi, e nonhadistri-

buito nessun assist.

Si potrebbe andare avanti con le statisti-

che. Ma forse è più interessante spendere

qualche parola sullo scienziato bizzarro.

Si trattadell’allenatoredeiPioneers,David

Arseneault. Ha inventato “Il sistema”,

quello che gli consente di far parlare di sé.

Lo ha riassunto in una formula: 94S +

47 3’s + 33%OR + 25SD + 32TO’s W. La

si traduce così: hai il 95% di probabilità

di vincere lapartita se tiri 94volte (di cui

la metà da 3), prendi il 33% dei rimbalzi

ofensivi, permetti agli avversari 25 tiri

in meno dei tuoi e li costringi a 32 palle

perse.ControgliEagles, tutti questi obiet-

tivi sono stati abbondantemente superati.

Taylor ha avuto il suo quarto d’ora di ce-

lebrità, conuna richiesta d’intervista per-

fino dall’Australia.

E forse il sito della Arseneault’s Produc-

tions ha venduto un po’ di copie del libro

(a 15 dollari) e dei dvd (fra i 25 e i 50 dolla-

ri) in cui The System è svelato in tutti i suoi

segreti.

Uno dei 108 tiri di Jack Taylor contro gli Eagles.

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DI massImo perrone

30 110.000.000

USCITO 30 ANNI FA, L’ALBUM DI MICHAEL JACKSON È IL PIÙ VENDUTO DELLA STORIA: 110 MILIONI DI COPIE.

E PENSARE CHE IL SINgOLO OMONIMO DOVEVA CHIAMARSI STARLIgHT OMIDNIgHT MAN

diciotto

Gli omonimi diMichael Jackson che

hanno un profilo suWikipedia. Gli

sportivi sono 6. Tre statunitensi: due

ex giocatori di football nella Nfl e un ex

giocatore di basket nella Nba (che

vinse la Ncaa 1984 con Georgetown).

E tre inglesi: due calciatori di serie

minori, uno dei quali ancora attivo, e

un ex nazionale di rugby. Date di

nascita comprese fra il 1957 e il 1980.

sette

I mesi impiegati per registrare Thriller

neiWestlake Studios di Los Angeles:

dal 14 aprile, quandoMichael Jackson

e PaulMcCartney incisero The Girl

is Mine, all’8 novembre, quando venne

completato il mixaggio. Le canzoni su

cui lavorarono erano 30: ne restarono

9. Una trentina anche le persone

che parteciparono alla realizzazione,

fra cui Jef e Steve Porcaro dei Toto,

Eddie VanHalen e due sorelle

di Jackson: La Toya e Janet.

centoventiquattromilioni...

Le persone che hanno visto su

YouTube – al 26 novembre – il video

ufciale di Thriller (totale che andrebbe

sommato agli altri video “uguali” sul

sito). Costato 500mila dollari, diretto

da John Landis, venne prodotto da

Jackson perché la Sony, un anno dopo

l’uscita dell’album, lo riteneva uno

spreco di denaro. Durata originale:

13 minuti e 43 secondi. Ilmaking of

di un’ora, accoppiato al video,

ha venduto oltre 9milioni di copie.

centodiecimilioni

Le copie vendute da Thriller secondo

la stimamassima. Quelle certificate

sono 42milioni, di cui 29 negli Stati

Uniti (totale, quello degli Usa,

eguagliato solo da Their Greatest Hits

degli Eagles). Lamorte diMichael

Jackson nel 2009, anche se è brutto

dirlo, ha contribuito a rilanciare

gli acquisti di tutti i suoi album

a partire dal più famoso.

trentacinque

Gli anni che aveva nel 1982 Rod

Temperton, l’autore di Thriller. Voleva

chiamarla Starlight, ma Quincy Jones

gli chiese di cambiare il titolo. Tornò in

albergo, ne scrisse 2/300 diversi, andò

a dormire pensando di aver scelto

MidnightMan. «Ma il giorno dopomi

svegliai dicendo quella parola: thriller.

E lo vedevo già, quel titolo, in testa alla

classifica di Billboard».

trenta

Gli anni passati dall’uscita (30

novembre 1982) di Thriller diMichael

Jackson, l’albumpiù venduto della

storia. Jackson aveva 34 anni, era il suo

sesto disco in studio, scrisse 4 delle 9

canzoni. Il produttore eraQuincy Jones,

il budget di 750mila dollari. Thriller fu

per 37 settimane non consecutive il n. 1

della classifica di Billboard, un risultato

secondo solo alle 54 della colonna

sonora diWest Side Story. Tutti i 7 singoli

tratti dall’album entrarono in top ten.

un tHriller da record

7

18124.856.14335

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WWW. MA S E R AT I S TO R E . COM I N FO + 3 9 . 0 4 9 9 3 2 3 7 7 7

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start

terzo mondiale di fila con la red bullcon la conquista del titolo di f.1 2012,il 25enne vettel ha allungatola lista dei suoi giÀ numerosi primati

la classificadei trofeisportiviassegnatida piÙ anni

indistruttibilee finanziatoanche da sting,sarÀ destinatoai bimbi poveri

i migliori atletiraccontatiogni domenicada dmaxe sportweek

p. 24la coppa

del

nonno

p. 26il pallone

della

felicitÀ

p. 30in tv i miti

dello

sport

giovane sebÈ sempre festa

vctorr.cavano

19

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start/immagini

ForseFernandoAlonsohadimostra-

to di meritare questo titolo più di

lui. Forse LewisHamilton ha più talen-

to di lui. ForseMichael Schumacher era

più impeccabile di lui. Forse. Di certo,

però, c’è che SebastianVettel ha segnato

un’era comenonè riuscito anessunodei

grandi che corrono con lui o che hanno

corso prima di lui. Lo dicono i numeri.

Se il destino degli ultimi anni avesse

curvato leggermente da un’altra parte,

forse ora Alonso eHamilton avrebbero

in bacheca più Mondiali del tedesco.

Forse.Di certo il destinohadeciso di far

splendere il sole, anche con la pioggia,

sulla carriera di questo simpatico 25en-

ne. Esatto, solo 25 anni e già tre Mon-

diali in tasca. Nessuno èmai stato velo-

ce come lui, in chiave anagrafica.

mister precocitÀ o baby fenomeno sono i soprannomi di un pilota che a soli 25 anni

ha giÀ battuto tutti i record di gioventÙ. e, nonostante rivali considerati spesso

piÙ talentuosi di lui, tiene salda in testa la corona di re. raggiungerÀ schumacher?

20

Page 21: SportWeek 01/12/2012

clvemason,yasuyosh

chba,rcardo

mazalan,serg

omoraes,ka

pfaffenbach,thomaslohnes

Mister Precocità o Baby Fenomeno,

chiamatelo come volete, ma è su questo

aspetto che il tedesco accumula record

su record. Nessuno aveva mai vinto i

primi tre titoli in carriera di fila e nes-

suno c’era mai riuscito così giovane.

Ogni suo risultato è finito nelle statisti-

che tra i primati: più giovane a conqui-

stare punti (19 anni e 349 giorni a Indy

2007), a centrare la pole (21 anni e 72

giorni), a vincere un GP (21 anni e 73

giorni), ad aggiudicarsi il titolo iridato

(23 anni e 134 giorni). In Brasile (da ulti-

mo a 6°) e adAbuDhabi (da ultimo a 3°),

ha smentito chi sosteneva fosse bravo

solo a vincere partendo davanti a tutti.

Riuscirà a superare anche i record im-

possibili diMichaelSchumacher?Forse.

Alessia Cruciani

...alla festa scatenata

dopo il bagno per la pioggia arriva il bagno di folla che corre ad

abbracciare Sebastian Vettel, campione del mondo per il terzo anno di Ƃla.il tedesco ha ricevuto i complimenti anche del connazionale michael

schumacher (foto in alto), unico ad aver vinto sette mondiali di f.1.

dalla tensione...

tifose di vettel seguono trepidanti il gp

del brasile ricco di colpi di scena, come

il contatto al 1° giro con senna (sopra a

sin.) che lo ha spedito all’ultimo posto.

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Page 22: SportWeek 01/12/2012

campioni a coloriin f.1 il blu avanza

l’albo d’orodelmondiale rappesentato con le liVree dellemonoposto: dopo 63 edizioni (gli sponsor arriVanonel 1968),domina sempre il rosso. ma la red bull di Vettel si fa notare...

STarT/infographic

1952

ascari(ferrari)

1979

scheckter(ferrari)

1962

g. Hill(brm)

1989

prost(mclaren)

1972

fittipaldi(lotus)

1999

Hakkinen(mclaren)

2009

button(brawn)

1978

andretti(lotus)

1958

Hawthorn(ferrari)

1985

prost(mclaren)

1968

g. Hill(lotus)

1995

schumacher(benetton)

2005

alonso(renault)

1950

farina(alfa romeo)

1960

brabham(cooper)

1987

piquet(Williams)

1970

rindt(lotus)

1997

J. Villeneuve(Williams)

2007

raikkonen(ferrari)

1959

brabham(cooper)

1986

prost(mclaren)

1969

stewart(tyrrell)

1996

d. Hill(Williams)

2006

alonso(renault)

1951

fangio(alfa romeo)

1961

p. Hill(ferrari)

1988

senna(mclaren)

1971

stewart(tyrrell)

1998

Hakkinen(mclaren)

2008

Hamilton(mclaren)

Page 23: SportWeek 01/12/2012

23

1954

fangio(maserati/mercedes)

1981

piquet(brabham)

1964

surtees(ferrari)

1991

senna(mclaren)

1974

fittipaldi(mclaren)

2001

schumacher(ferrari)

2011

Vettel(red bull)

1956

fangio(ferrari)

1983

piquet(brabham)

1966

brabham(brabham)

1993

prost(Williams)

1976

Hunt(mclaren)

2003

schumacher(ferrari)

1953

ascari(ferrari)

1980

Jones(Williams)

1963

clark(lotus)

1990

senna(mclaren)

1973

stewart(tyrrell)

2000

schumacher(ferrari)

2010

Vettel(red bull)

1955

fangio(mercedes)

1982

rosberg(Williams)

1965

clark(lotus)

1992

mansell(Williams)

1975

lauda(ferrari)

2002

schumacher(ferrari)

2012

Vettel(red bull)

1957

fangio(maserati)

1984

lauda(mclaren)

1967

Hulme(brabham)

1994

schumacher(benetton)

1977

lauda(ferrari)

2004

schumacher(ferrari)

argento 7%

Bianco

14%Verde 11,5%

azzurro 5,5%

giallo 3,5%

nero 3%

oro 1,5%

rosso

38%

Blu

16%

Page 24: SportWeek 01/12/2012

1I premI pIÙ antIchI sport per sport. nel tIro con l’arco ce n’È uno In palIo da 339 annI

di Giovanni cortinovis

24

START/classifica

Page 25: SportWeek 01/12/2012
Page 26: SportWeek 01/12/2012

start/news

il pallonedella felicitÀfinanziato anche da sting, contiene una schiuma che lo rende

indistruttibile per 30 anni. i bambini dei paesi poveri ringraziano

Un’idea semplice, tecnologia avanzata,

una giusta causa: così è nato One World

Futbol, pallone “indistruttibile” pensato

per giocare a calcio su qualunque super-

ficie. L’idea è venuta al californiano Tim

Jahnigen:nel 2008, guardandoundocu-

mentariosuibambinidelDarfur,notache

ipalloni concuigiocanosonounammas-

so di rifiuti, tenuti insieme con lo spago.

Nel fango, infatti, quelli “veri” si bucano

o sgonfiano in 24 ore. Dopo due anni di

ricerca, Jahnigen scopre che, riempiti di

Pop-Foam, una specie di schiuma dura, i

pallonidiventanoindistruttibili,durando

finoa30anni. «Hacambiato lamiavita»,

ha raccontatoalNewYorkTimes, trovando

anche un finanziatore d’eccezione: Sting.

L’ex Police, amico di vecchia data di Jah-

nigen, oltre a 300mila dollari, ha donato

ilnomealpallone:OneWorldFutbol, inono-

realla suacelebre canzoneOneWorld (Not

Three). In quattro anni sono stati prodotti

oltre 33 mila palloni, distribuiti in 140

Paesi. Il costo iniziale (40 dollari) è sceso

anchegrazieall’interessamentodiUnicef

e Medici Senza Frontiere e di industrie

private (laChevrolethapromessodicom-

prarne 1,5milioni). SilviaCimini

benefattore

sting (vero nome

gordon matthew

thomas sumner).

l’artista inglese

ha 61 anni.

solidarietÀ

Selvaggiacontro tutte(le milaniste)

di sebastiano vernazza

selvaggia lucarelli parte seconda.

sette giorni fa vi abbiamo raccontato

dell’alleanza tra la blogger e carolina

marcialis, la moglie di cassano, unite

contro le ìwags” del milan. beh, ci

sono stati sviluppi. selvaggia

conduttrice di celebrity now su sky

ha partecipato a una puntata

di X factor. seduto in platea

c’era il milanista antonio

nocerino con la consorte

federica. la lucarelli, in

tempo reale, ha scritto su

facebook: «c’è nocerino

una fila davanti a me: ora gli

lascio un pizzino con le coordinate

del mio citofono». finita la

trasmissione, la signora nocerino

subito informata del post da

un’amica ha fatto una scenata di

gelosia al marito e si è aggirata

furiosa per lo studio in cerca della

lucarelli: il ìpovero noce” ha cercato

di placarla, ma si è beccato un insulto

(«deficiente!»).

poi federica è andata a casa e si è

sfogata su un social network, con

scrittura per la verità un filo incerta:

«penso che quella sia solo una

vecchia vacca, che se le dessi

importanza, cosa che ovviamente

non è successo in quanto la reputo

una poco di buono». poteva

selvaggia tacere? non poteva, e a

stretto giro di posta è arrivata la

contro replica: «dite alla signora

nocerino che la storia del citofono è

un tormentone ludico. e poi ìvecchia

vacca”? ah bella, vecchia a chi?

(perché, vacca sì?, domandiamo noi)».

il piccolo mondo del calcio milanese

è sferzato dall’uragano selvaggia,

nulla sarà più come prima. per averne

conferma chiedere a nocerino:

meglio affrontare leo messi che finire

nella morsa di due donne furibonde. Ker

oberly

Il gioco

ipse diXit

chi ha detto questa frase?

(la soluzione a pagina 108)

di tancredi palmeri

26

Page 27: SportWeek 01/12/2012
Page 28: SportWeek 01/12/2012

ronaldmartnez,g

lrego

jr

Ora ti ruboil tricicloe vado in fuga

di gianluca gasparini

Va bene tornare ogni tanto bambini,

ma qui si esagera. perché quando

1.500 concorrenti, tutti adulti, si

presentano a una gara di livello

internazionale in sella a un triciclo la

faccenda assume contorni seri. si

tratta delle gare su Big Wheels, la più

famosa delle quali va in scena ogni

anno, più o meno verso pasqua,

a san Francisco. nata nel 2000

percorrendo le curve contorte in

discesa della famosissima lombard

street. ci si può presentare al via in

sella al mezzo “rubato” a un figlio, e

per anni è capitato e capita tuttora.

oppure si può utilizzare il meglio che

offre il mercato. perché, incredibile a

dirsi ma negli states niente deve

sorprendere, sulla scorta di questa

nuova passione sono nate piccole

industrie che costruiscono Big

Wheels per gli adulti. il primo triciclo

della storia fu prodotto nel 1969 dalla

louis marx & co., con l’obiettivo di

offrire un veicolo sicuro anche per i

bambini più piccoli, non ancora pronti

per la bici. se ne sono venduti milioni.

ma nessuno avrebbe pensato che si

arrivasse a farne uno sport vero e

proprio: oggi gli appassionati hanno

a disposizione mezzi tecnicamente

evoluti creati usando parti di kart

e biciclette in grado di essere

portati in discesa (con guidatore

dotato di casco e paracolpi) fino

a 75 km orari di velocità. coraggio…

tipi bizzarri a san francisco

Bagarre alla Bring Your own Big Wheel race.

aUto, MoGLiEViLLE... coMEspEnDE KobEin due anni BrYant puÒ diVentare il recordman

di guadagni nella storia dell’nBa. delle spese, lo È giÀ...

Caseda sogno,mega auto, elicotteropri-

vato. È la vita luccicantediKobeBryant,

stella dei LALakers: 17 anni di carriera,

5 anelli vinti, terzo atleta per guadagni

nella storia Nba con 191milioni di euro.

Con gli altri due anni di contratto da 23

milioni, potrebbe scalzare dalla vetta

KevinGarnett, ala di Boston. Peraltro il

numero 8 gialloviola sa investire i suoi

risparmi, vicini ai 115 milioni di euro.

Tra le autounaFerrari da 253mila euro,

Lamborghini, Bentley,RangeRover. Poi

tre ville (valore 14,5mln), tutte aOrange

County. Caro anche il rapporto con la

moglie Vanessa. Dopo l’anello di dia-

manti viola (da 3 mln) per il perdono

dallo scandalo giudiziario (Kobe fu ac-

cusatodiviolenzasessualedaunacame-

riera del Colorado), Vanessa avrebbe

chiesto circa 57mln di euro nel 2011 per

il divorzio, non ancora avvenuto. E co-

munque il Mamba vive nel lusso ma è

generoso. A Steve Blake, compagno di

squadra ai Lakers, haprestato l’elicotte-

ro personale per un appuntamento me-

dico. C’è chi può… Nicola Sellitti

bryant E i sUoi aVEri

Kobe in azione. sotto: casa, Bentley, elicottero.

basket e soldi

start/neWs

28

Page 29: SportWeek 01/12/2012
Page 30: SportWeek 01/12/2012

da domani, 2 dicembre, ogni domenica sera appuntamento in tv con il nuovo

programma che racconta sei atleti leggendari: si comincia dal “Fulmine”

Nelmesedidicembre ladomenicaèspor-

tiva, in televisione,grazieanchealnostro

giornale: SportWeek debutta sullo scher-

mo collaborando alla realizzazione di

Campioni sempre, il nuovoprogrammadi

DMax (canale 52 del digitale terrestre e

140 di Sky) che racconta la vita di sei

atleti leggendari. Non solo suc-

cessi emedaglie, ma anche scon-

fitte e debolezze: un modo per

conoscere inprofonditàAli eTy-

son,Bolt, Thorpe e le sorelleWil-

liams.

Si comincia domani, domenica 2

dicembre (alle22.55), con lastoria

dell’uomo più veloce del mondo: Usain

Bolt verrà “spiegato” svelando, attraver-

so le immagini del registaGaëlLeiblang

che l’ha seguitomoltodavicino, comeha

preparato l’Olimpiade di Londra, nei 12

mesi precedenti quei 100 metri

visti damiliardidipersone.Die-

ci secondi, anzimeno, chevalgo-

nounavita.Machenonbastano

a raccontarla. Lui lo fa così: «Per

arrivareaquelpunto ci vogliono

giorni e giorni di sacrifici. E ci

sono momenti in cui vorresti morire,

fermarti, mandare tutti al diavolo». Ab-

biamo l’opportunità di scoprire, per la

prima volta, anche quei momenti che di

solito restano nascosti.

televisione

start/news

nei segreti di bolt

sW e dmaX

2 dicembre

Usain bolt

la marcia di

avvicinamento

dell’uomo più

veloce del mondo

a londra 2012.

23 dicembre

ian thorpe

la vicenda del

nuotatore australiano

che si è ritirato a soli

24 anni, per poi

riscoprire l’amore

per lo sport.

16 dicembre

serena e venUs

Williams

la storia delle

sorellone invincibili

del tennis: ecco

come sono state

“create” dal papà.

9 dicembre

ali e tyson

uno sguardo

ravvicinato alla

carriera dei due

pugili: un idolo

incontrastato e una

star assai discussa.

al lavoro

Usain Bolt, 26 anni,durante un allenamentoa Kingston, in Giamaica.

la domenicaalle 22.55:

le prossimepUntate

mchaelsteele

30

Page 31: SportWeek 01/12/2012

Ogni Grand Cru Nespresso è come un viaggio per i vostri sensi.Un viaggio appassionante tra note aromatiche, profumi,colori, sfumature di gusto, che vi porterà ad attraversareil mondo intero. Così, finalmente, il vostro amore per il caffènon avrà davvero più confini.

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Page 32: SportWeek 01/12/2012
Page 33: SportWeek 01/12/2012

accade quell’anno

START/vintage

fumare fa male allo sport. ma in quegli anni non l’avevano ancora capito

LAMACCHINADELTEMPO

Facciamo un salto indietro negli anni

per rivivere il nostro passato

che clASSe

anni 30, in un campo

da tennis nell’essex,

due tenniste si prendono

una pausa accendendosi

una sigaretta. Capelli ben

pettinati e completini mini,

le ragazze sono la conferma

che eleganza e tennis

inglese procedono da

sempre fianco a fianco.

nell’anno in cui viene eletto presidente Franklin

Delano Roosevelt, creatore del new Deal

e unico nella storia americana a ottenere

quattro mandati di Ƃla, gli Stati Uniti cercanodi uscire dalla grande depressione seguita

alla crisi economica del 1929 ospitando

due Olimpiadi: la terza edizione dei giochi

invernali a Lake Placid (new York) e la decima

di quelli estivi a Los angeles (California).

Divi in Laguna

venezia ospita la

prima edizione della

Mostra del Cinema.

Cruciverba

esce la prima copia

della Settimanaenigmistica.

Fondata Littoria

Mussolini fonda

la città di Littoria,

attuale Latina.

doppiA olimpiAde

negli uSA di RooSevelT

33

Page 34: SportWeek 01/12/2012

23

padova (1995)

36

Juventus (2004)

24

lazio (2011)

26

lazio (2007)

25

milan (1973)

37

napoli (1985)

8

real madrid (2011)

9

barcellona (2006)

7

psg (2012)

2

napoli (2011)

3

brasile (2012)

1

Juventus (2012)

13

milan (1988)

17

roma (2010)

15

portogallo (2004)

14

inter (sempre)

16

manchester utd (2002)

33

manchester utd (2010)

35

roma (1981)

34

colombia (1990)

27

Juventus (1981)

footballbarbershop

il gioco/Barba e capelli

illustrazioni di Fabio marinello

34

Page 35: SportWeek 01/12/2012

28

inter (1982)

31

fiorentina (2000)

29

Juventus (1984)

32

inter (2012)

10

brasile (2002)

6

aJax (1970)

12

brescia (2001)

4

inter (1973)

5

atalanta (2012)

20

real madrid (2012)

19

colombia (1990)

21

inter (1998)

18

manchester city (2011)

22

milan (2003)

38

aJax (1973)

40

Juventus (2012)

39

Juventus (1961)

30

everton (2012)

41

roma (2000)

11

napoli (2010)

42

e lui?

voltate pagina

abbiamo scelto un po’ di calciatorie li abbiamodisegnati prendendospuntoda unmomentodella lorocarriera. qualcunoha cambiatopettinaturamille volte, qualcuno

mai… tuquanti ne riconosci?(la soluzione È a pagina 108)

35

Page 36: SportWeek 01/12/2012

cover story/Pensare da Faraone

eGIZIANo

stephan el shaarawy,

20 anni, nato da padre

egiziano e madre

italiana. cura di

persona la cresta

(che non piace al

presidente

Berlusconi): il suo

parrucchiere di fiducia

è ad arenzano.

36

Page 37: SportWeek 01/12/2012

crestA

ALtA

ProFILo

BAsso

da semplice promessa,

in tremesi l’attaccante

egizianodelmilan È

diventato la rivelazione

del calcio italiano.

viene coccolato

da compagni, societÀ

e sponsor come

una star. ma lui non

È proprio tipo da

montarsi la testa, come

dimostra in questa

intervista: «non si finisce

mai di diventaremigliori»

di Fabrizio Salvio ˜ foto di Edoardo Delille

Stephan El Shaarawy

37

Page 38: SportWeek 01/12/2012

cover story/Stephan El Shaarawy

ascoltare le persone giuste. Ma da tutti

ho imparato anche solo osservandone la

serietànell’allenamento, la compostezza

nelle uscite pubbliche, l’educazione nel

rapporto coi tifosi...».

E sotto il profilo squisitamente calci-

stico, gente come Ibrahimovic e Thia-

go che cosa le hanno trasmesso?

«L’intensità e la qualità nel lavoro di tut-

ti i giorni.All’inizio è statodifficilepren-

dere il ritmo,maadesso credodi essermi

abituato» (sorride).

Ibra non la bacchettava di continuo?

(ride) «Faceva lo stesso con tutti! È divo-

ratodallavogliadivincere.Holetto lasua

autobiografia, mi incuriosiva conoscere

il suo percorso di vita e professionale,

proprio per capire di più sul suo conto,

sulla sua smisurata ambizione».

E Gattuso ce l’aveva o no con lei,

quando lamentava che ai colleghi più

giovani oggi non si possa muovere

un appunto, se non si vuole ricevere

la loro reazione stizzita?

«Io posso solo dire che con Rino non ho

mai litigato. Non credo ce l’avesse con

me, ma con i giovani in generale».

Rispetto all’esordio in A, è diverso

pure l’approccio alla gara?

«Sì. Gioco di più e di conseguenza ho

maggiori responsabilità.Ma le 28 parti-

te fatte l’anno scorso, tra campionato e

coppe,mi sono servite tanto.Nonhogio-

catopococomequalcunocontinuaadire:

ho giocato quanto serviva».

» uno degli idoli della curva, se non

il principale, in questo momento: la

cosa la carica o preoccupa?

«Mi carica. Nonmi fa nessuna paura. E

poi, sentire che mi cantano lo stesso

coro dedicato a Kakà, il mio idolo, mi fa

venire i brividi: “Siam venuti fin qua,

siam venuti fin qua per vedere segnare

Stephan...”».

prudenti e umili a rischio di apparire

banali. Così vuole il grande circo del

pallone, nel quale aungiovane si perdo-

na (forse) il dribbling irridente, ma non

a battuta irriverente. Cresta alta e pro-

filo basso, dunque.

Gli occhi, però, non tradiscono mai. E

quelli di Stephan restano gli stessi della

sua prima intervista da attaccante del

Milan, proprio a noi di SW, a luglio di un

anno fa: brillanti, rivelatori, vivi. Gli oc-

chidi chi sa ciò chevuole e comeottener-

lo. Di chi – per istinto e personalità –

amerebbe labattuta sottile e l’originalità

di pensiero.Ma seun understatementpri-

vato aiuta a essere protagonisti da cal-

ciatori, il prezzo da pagare è onesto. So-

prattutto quando, più della lingua, hai

dimostrato di saperemuovere i piedi.

Diciassette mesi dopo le sue prime

parole da rossonero, quanto è cam-

biato il calciatore e quanto l’uomo?

«Tantoentrambi.Edentrambicertamen-

te migliori».

Cominciamo dal calciatore.

«Come dice Allegri, il mio allenatore,

devo imparareancoramolto: ilmovimen-

to senza palla, lo smarcamento».

E dal punto di vista umano?

«Ho preso la patente, così non mi faccio

più portare a Milanello da Antonini!

(ride). Sul serio: sonopiùmaturo. Lamia

crescita è stata favorita dall’ambiente di

lavoroedal fattodi esserearrivato inuna

grande città. AMilanello ho conosciuto

campioni chemihanno trasmesso tanto,

vivereaMilanoticambiaper forza,quan-

do finorahai vissuto sempre in famiglia

o in piccoli centri».

Chi le ha insegnato di più, al Milan?

«Scelgo Ibra e Thiago Silva per la parte

tecnica, Seedorf, Inzaghi e Ambrosini

per quella umana: consigli sul come ge-

stire lamia vita aMilano, come compor-

tarmi fuori dal campo, come scegliere e

el tritacarne di interessi ed eccessi che è

diventato il calcio, lo status professiona-

lediungiocatoreècertificato–anche–da

quanta gente ha intorno mentre parla.

Per l’intera durata dell’intervista che

segue, StephanElShaarawyèstatomar-

cato stretto (assai stretto) da un numero

di persone sufficiente ad acchiappare al

volo e neutralizzare, prima ancora che

finissenel registratoredel cronista, qual-

siasi dichiarazionemenchemisuratagli

fossesfuggitadallabocca. Inprecedenza,

a SportWeek era arrivata la raccomanda-

zionedinon farpassare il giovanottoper

quello cheancoranonè (sicuri?):uncam-

pione fatto e finito. Scrupolo comprensi-

bile, in ragione della sua età. Ma super-

fluo. Il miglior giovane talento italiano

e capocannonieredel campionato ci pen-

sa da solo, a mantenersi saldo a terra. A

20 anni appena compiuti e con poco più

di una stagione di serie A alle spalle, ha

capito comegira ilmondo, il suomondo:

una specie di montagne russe in cui si

va su egiù avelocità folle, rischiandoun

granmal di testa. O, peggio, di deraglia-

re, senonsi sta attenti a comeci simuove

fuori dal campo, dove conta mostrarsi

tutti intorno

Sotto, un momento

dell’intervista realizzata

con El Shaarawy: notate

quante persone, oltre

al cronista, stanno

attente a ciò che dice.

38

Page 39: SportWeek 01/12/2012

Sentire i tifosi cantareper me lo stesso coroche dedicavano a Kakà

mi mette i brividi

39

3a giornata

4a

1a

2a

3a

4a

5a

6a

7a

8a

9a

10a

11a

12a

13a

18a

19a

20a

21a

23a

24a

25a

26a27a

28a

29a

30a

32a

33a35a

5a

7a

13a

8a

stagione

2011-2012

stagione

2012/2013

90’

minuti

giocati

180’

270’

360’

450’

540’

630’

720’

810’

900’

990’

1080’

1170’

Ieri precario

oggi titolare

inamovibile

IL CONFRONTO

Complici le partenzedi Ibrahimovic e Cassano,

El Shaarawy in questastagione ha conquistato

di fatto una magliada titolare nell’attacco

del Milan. Ecco il confrontotra i due suoi campionati.

I dati sono aggiornatial 25 novembre.

goL

goL

goL

goL

goL

goL

goL

goL

goL

goL

goL

goL

DoPo

14 GiornAte

179 MINUTI1 GOL

DoPo

14 GiornAte

1.163 MINUTI10 GOL

Page 40: SportWeek 01/12/2012

cover story/Stephan El Shaarawy

passo sempre lo straccio!».

Quando stanno da lei, i suoi le danno

ancora la ritirata?

(ride) «No, no, mi lasciano libero!».

Passatempi?

«Sto tanto a casa. PlayStation e, alla tv,

calcio – tutto quello che riesco a vedere

– e snooker, una specialità del biliardo.

Anzi, adessomi compro il tavolo».

Di Milano cosa ha visto? Il Duomo?

«No».

Il Castello Sforzesco?

«No».

Il Cenacolo di Leonardo?

«No. Ho girato qualche ristorante».

Ha raggiunto i 10 gol in campionato

e vinto la scommessa con Ambrosini,

che le avrebbe pagato le vacanze

estive ai Caraibi se avesse appunto

raggiunto questa cifra. Ha deciso la

meta precisa?

«No. E neppure quella delle vacanze in-

vernali, chepuremipaga luiper i gol che

ho segnato.Ma andrò inmontagna».

A chi sente di dover dire grazie in

questo momento?

Berlusconi l’ha abbracciata durante

la sua visita a Milanello prima della

trasferta a Napoli. Quando vi siete

parlati per la prima volta?

«Dopo lapartita diUdine, l’anno scorso.

Avevamo vinto con un mio gol e negli

spogliatoiGallianimi passò il suo cellu-

lare e disse: c’è il presidente per te. Di-

ventai tutto rosso e non riuscii ad aprire

bocca, mentre lui si complimentava».

A Milanello lo spartiacque tra com-

parsa e attore protagonista è dato

dal posto a tavola a pranzo. Lei, oggi,

siede con i senatori?

«Sono al tavolo dei grandi già dall’anno

scorso. Quando arrivi dalla Primavera

o dalla B, come nel mio caso, è difficile

creare un rapporto con chi è da tanti

anni in una squadra e ha vinto in pro-

porzione.Masonostatiproprio i “vecchi”

a venirmi vicino. Ambro, Abate, Anto-

nini, Bonera: sono loroquelli con cui ora

ho la familiarità maggiore».

E fuori come va?

«Abito in zona San Siro. L’anno passato

ho avuto in casa papà, oggi c’è mamma,

ogni tanto passamio fratello».

Insomma, c’è sempre qualcuno che

l’aiuta in cucina e nelle pulizie…

«Ma io un piatto di pasta lo so fare, e

grande festa

Stephan va a festeggiare

Robinho dopo il rigore

del definitivo 1 0 segnato

da quest’ultimo contro

la Juve a San Siro.

come fare gol

rispettando l’ambiente

la scarpa

«Oggi soprattutto ad Allegri. Non è uno

cheparla tantoma,quando loha fatto,mi

hadatobuoni consigli, calcistici eumani.

Dopo questa serie di partite in cui ho

fatto molto bene, mi ha detto di restare

coi piedi per terra perché sono giovane e

devo ancora dimostrare tanto».

Convinca chi legge che ha seguito il

consiglio e non si è montato la testa.

«Parlino conquelli chemi stannovicino

emivoglionobene.Sono lostessodi sem-

pre con tutti, a cominciare dagli amici

storici di Savona, dove sononato. È cam-

biato solo che adesso gli pago la pizza».

Però, quel soprannome, Faraone, non

è troppo impegnativo?

«Ma non me lo sono dato io! Mi definì

così in diretta il telecronista Sky di

Genoa-Empoli, alle finali del campiona-

to Primavera di due anni fa. Avevo fat-

aleSSandRo

Sabattn

40

Page 41: SportWeek 01/12/2012

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Page 42: SportWeek 01/12/2012

cover story/Stephan El Shaarawy

è uno specialista in certi giochini: ci sfi-

diamo al “giro del mondo” (palla alzata

da terra e il piede che le gira intornopri-

ma che ricada), il pallone in bilico sulla

fronte o la nuca…».

Il difensore più rognoso affrontato

finora?

«Troppo facile fare nomi come quelli di

Chiellini e Samuel. Scelgo allora Puyol

e Piqué del Barcellona: in Champions,

contro di noi, l’anno passato mi hanno

davvero impressionato».

E il giocatore del nostro campionato

che non conosceva e l’ha colpita?

«L’atalantinoDenis: forza, tecnica e sen-

so del gol».

Quando potrà dire: sono arriva-

to?

«Mai, credo. La forza del campione

consiste nel non accontentarsi».

Ha paura di qualcosa?

«Ogni tantopensochecivuoledav-

vero poco, per tornare giù».

Cosa non le piace, del calcio?

«…» (suggerimento dal fondo: “I giorna-

listi!”.Stephanride,gliocchibrillanoeper

un momento rivediamo l’impertinente ra-

gazzo conosciuto un anno fa a Savona).

to gol e mi ero inginocchiato mimando

il tipico gesto degli egiziani, con le dita

dellemani chiuse a ventaglio. Da allora

sono diventato il Faraone emi sta bene,

anche perché sono egiziano da parte di

padre».

Quando si guarda allo specchio pen-

sa: ìChe bello, sono diventato gran-

de in fretta”; oppure, ìChe peccato,

quante cose mi sono perso”?

«La prima che ha detto. Sono cresciuto

tanto,ma non così in fretta da non avere

ancora da imparare, in tutti i sensi».

Sia sincero: ci ha sempre credu-

to.

«Sì, ci ho sempre creduto. Ci ho

sempre messo tutto quello che

avevo, senza guardare troppo

lontanoma cercando di prende-

re il meglio da quello che avevo

a portata di mano in quel mo-

mento».

Avrebbe avuto un valore di-

verso se fosse diventato im-

portante per il Milan con Ibra

e Cassano ancora rossoneri?

«Sicuramente lo spazio per me è

aumentato anche grazie alla loro

partenza,manonesiste contropro-

va. E in ogni caso nella scorsa sta-

gione ho giocato un buon numero di

gare e avuto tante occasioni da gol. La

differenza è che quest’anno le metto a

frutto».

Non dica che è un goleador per vo-

cazione…

(sorride) «Le statistiche dicono questo.

Sono sempre stato più attaccante da rete

che da assist».

Tra poco firmerà il rinnovo del con-

tratto fino al 2018. Ha fiducia che

il Milan tornerà grande?

«Il Milan è già grande».

In allenamento qual è il nume-

ro che le riesce meglio?

«Il tunnel nel “torello”. Robinho

Ci ho sempre creduto.Ci ho sempre messo

tutto quello cheavevo, senza guardare

troppo lontano

GIoIe AZZUrre

El Shaarawy ha segnato

1 gol in 4 presenze nella

Nazionale maggiore

e 3 in 6 presenze

con l’Under 21.

© riprodUzioNE riSErvata

42

Page 43: SportWeek 01/12/2012

saucony.eu

Felpa con cappuccio in omaggio -

TRIUMPH 10 LIMITED EDITION

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Page 45: SportWeek 01/12/2012

lorenzo

melon

INCHIESTA/Sotto il tricolore

lo sport azzurro racconta tante storie di figli di coppie miste,come el shaarawy, o nati qui da genitori stranieri. simbolodi una parte del paese di cui la politica spesso si È dimenticata

di lanfranco Vaccari

IN ITAlIA C’È uN TESoro

Generazione .it

nel film, Nader si mette le

lenti a contattoper avere

gli occhi azzurri e sem-

brare più simile agli

amici che gli stanno in-

torno. Scappa di casa per ribellarsi alla

madre, chepermotivi religiosi e cultura-

li è contraria al suo rapporto con una ra-

gazza. Vive una contraddizione fra il

mondofamiliare, egizianoemusulmano,

e quello della sua adolescenza, italiana e

multiculturale.Alìhagli occhiazzurri, pre-

sentato al recenteFestival diRomaper la

regiadiClaudioGiovannesi, è la storiadi

un’integrazione conflittuale.

Nellavita,Nader si èmesso le lenti a con-

tatto e ha avuto uno scontro con suama-

dre per un amore da quindicenne.Ades-

so di anni ne ha 19, è fidanzato con

BrigitteApruzzesi (la sua compagna an-

che nel film) e va in giro con i suoi occhi

marroni. «Sochisono»,hadetto. «Misen-

to più egiziano che italiano perché imiei

genitori sono tutti e due egiziani. Certo

ho il sensodiappartenereancheall’Italia

perché sono nato qui, però non posso es-

sere italiano al cento per cento».

Assieme a un altro milione di giovani,

Nader, che di cognome fa Sarhan e parla

con un pesante accento romano, appar-

tiene al gruppo degli italiani di seconda

generazione. È una definizione legalisti-

co-sociologica concettualmente discuti-

bile, cheattribuisce laprimagenerazione

ai genitori, adulti cresciuti con usi e co-

stumi, modi di pensare e atteggiamenti

più omeno lontani (e a volte radicalmen-

te diversi) da quelli che avrebbero incon-

trato qui. Ed è ancheuna categoria abba-

stanza estesa da mettere insieme

percorsi disparati: quelli nati o arrivati

nella prima infanzia in questo Paese,

quelli “non accompagnati” (al seguito di

sedicenti familiari o implicatinel trafco

dei minori), quelli venuti dopo i 12 anni

lA pArmENSE

la judoka azzurra

edwige Gwend,

22 anni. nata in

Camerun, arrivò

nel Parmense

a 9 mesi con la

madre. Agli

europei 2010

vinse l’argento più

l’oro a squadre.

45

Page 46: SportWeek 01/12/2012

StuForSter,jonathan

nackStrand

inchiesta/Generazione .it

per ricongiungersi alla famiglia (il sotto-

gruppo più numeroso).

L’immigrazioneèunarealtà troppocom-

plessaperessereridottaaununicodeno-

minatore e certamente non può essere

quello dello scontro culturale, della lace-

razionedifciledaricomporre.Se tutte le

strade portano a Roma, tutti sembrano

seguirneunadiversa.E ilmicro-

cosmo dello sport le pantografa.

Nel calcio c’era Mario Balotelli,

nato a Palermo da genitori gha-

nesi che poi si sono trasferiti nel

Brescianodove lui è stato dato in

afdoauna famigliadiConcesio

(manon essendo l’afdomai sta-

to trasformato in adozione, ha

dovuto aspettare fino ai 18 anni

per ottenere la cittadinanza). Poi

èvenutoStephanElShaarawy.È

nato a Savona da padre egiziano

emadreitaliana,quindi ilproble-

madellanazionalitànonsi èmai

posto. Il padre si era laureato in

PsicologiaalCairo,ma in Italia il

diplomanon è riconosciuto dun-

que si è guadagnato da vivere

facendo il portiere di notte in un

albergo diAlbenga.

È stato tuttavia aiGiochi di Lon-

dra 2012 dove l’Italia ha dato di

sé un’immagine assai più varie-

gata della percezione che molti

suoi abitanti tradizionali proba-

bilmente hanno. I naturalizzati

erano 21 su 291, il 7,2 per cento,

quasidiecivoltepiùdellapercen-

tuale nella popolazione in gene-

rale (lo0,8).Fraessi ci sonoquel-

linatiquidagenitoristranieri (2),

quelli che ci sono cresciuti (12, e

altri treavrebberopotutoesserci

se la burocrazia non fosse tanto

pachidermica), quelli che hanno

acquisito la cittadinanzaperma-

trimonio (7). Della delegazione

facevano parte anche quattro

atleti nati all’estero da un padre

italiano, che però proprio per

questo non rientrano in questo

discorso. Al primo gruppo ap-

partengono Gloria Hooper, atle-

tica, genitori ghanesi, e Ivan

Zaytsev, pallavolo, genitori russi. Al se-

condo Noemi Batki, tuffi, ungherese;

Mihai Bobocica, tennistavolo, romena;

Carolina Costagrande, pallavolo, argen-

tina;PietroFiglioli,DeniFiorentini eDa-

nijel Premus, pallanuoto, il primo brasi-

lianoeglialtriduecroati;EdwigeGwend,

judo,camerunese;MihailLasko,pallavo-

lo,polacco;AnzhelikaSavrayukeAndrea

Stefanescu,ginnasticaritmica,unaucrai-

na e l’altra romena; DraganTravica, pal-

lavolo, croato; Claudia Wurzel,

canottaggio, tedesca (“esclusiper

burocrazia”: Hakim Chenakia,

boxe, nato inMarocco, da 17 anni

vive a Bologna; Eusebio Haliti,

atletica,nato inAlbania, residen-

te a Bisceglie da 188 mesi al mo-

mento di Londra 2012, due in

menodelnecessario, ecomunque

campione italiano juniores;Dari-

ya Derkach, atletica, nata in

Ucraina, da 10 anni residente a

Pagani, Caserta). Al terzo Nadia

Ejjafini, atletica, Marocco; Liba-

nia Grenot, atletica, Cuba; Josefa

Idem, canoa, Germania; Amau-

rys Pérez (Cuba) e Anikó Pelle

(Ungheria), pallanuoto; Natalia

Valeeva,arco,Moldova;Wenling

Tan, tennistavolo, Cina (il prece-

dente più famoso, in questa cate-

goria, è quello di FionaMay).

Èperfino troppoovviocheognu-

nodi lorosiportidietroesperien-

zediverse.Alcunihannovissuto

in modo traumatico il viaggio di

migrazione, altri l’hanno consa-

pevolmente (e felicemente, sipre-

sume, andandosi a sposare) scel-

to. Alcuni si portano dentro la

frattura fra un “prima” e un “do-

po”, chememorie enostalgienon

ricompongono,altrihannoimpa-

rato l’italiano allo stesso tempo

della lingua eventualmente par-

lata in famiglia, non sono mai

tornati (oquasi)nelPaesed’origi-

ne dei genitori e lo conoscono so-

lo attraverso le narrazioni fami-

liari, più o meno velate di

nostalgia e rimpianto.

Soprattutto per questi ultimi il

quadro legislativo italiano è pa-

radossale. Come tutti i Paesi che

hannoconosciutonellalorostoria

forti ondate migratorie verso l’esterno,

l’Italia riconosce il diritto di sangue (de-

rivatodaunodei genitori) enonquellodi

azzurre in pista

La quattrocentista nata a cuba Libania

Grenot, 29 anni e, sopra, la velocista

veronese Gloria hooper. I suoi genitori

sono ghanesi, ma si conobbero in Italia.

Episodi sgradevoli?Ne ho subiti, ma hocapito che è un loroproblema, non mio

gloria hoopEr

46

Page 47: SportWeek 01/12/2012
Page 48: SportWeek 01/12/2012

Claud

oVlla,elsa

inchiesta/Generazione .it

suolo (derivato dal posto in cui si è venu-

ti al mondo). In Europa, solo la Francia

adotta il secondo (e dal 1515), ma ai suoi

migrantifinoalla terzagenerazionerico-

nosce anche il primo.Al contrario, i Pae-

si verso cui si sono riversati i flussi mi-

gratori (le due Americhe con l’eccezione

di Cuba eHaiti) regolano con lo ius soli la

questione della cittadinanza.

Da anni, in Italia, la discussione

su come adattare la legislazione

allanuova realtà si è arenataper

la strumentalità delle posizioni

dei partiti, che giocano con la

demagogia, la paura o, sempli-

cemente, il razzismo. Ma per

rendersi contodi come l’integra-

zione (e le sue difcoltà, spesso)

abbia cambiato la faccia di que-

sto Paese basta visitare blog co-

me quello eccellente – che il

corriere.it ha intitolato “La città

nuova” o siti comequello diRete

G2–Seconde Generazioni. Op-

pure guardarsi la serie di video

che il blog avoicomunicare.it ha

messo su YouTube, intitolato

“Permesso di soggiorno”. Dallo

sport si possono trarre storie

illuminanti. Ealmeno trevale la

pena di raccontarle.

EdwigeGwend è nata 22 anni fa

a Édéa, lungo il fiume Sanaga,

Camerun. Quando aveva nove

mesi, è venuta in Italia con sua

madre e uno dei fratelli, ricon-

giungendosi al padre, emigrato

dueanniprima. Igenitori faceva-

noglioperaiaParma,nonriusci-

vano amantenere i figli, nel frat-

tempo saliti a sei. È stata

cresciuta da una vicina di casa,

Maria («Lamiamammabianca»,

come dice l’azzurra). Fa judo da

quandoerapiccola.A8anni,pri-

ma di un torneo, si sentì dare

della “negra” dalla coetanea che

avrebbe di lì a poco afrontato (e

battuto). È nelle Fiamme Gialle.

Agli Europei di Vienna 2010 ha

vinto l’argento nella sua catego-

ria e l’oro a squadre. Sul podio

aveva il tricolore al collo.

GloriaHooperènatavent’annifaall’ospe-

dalediVillafrancadiVeronaedèsempre

vissuta in quella provincia. Entrambi i

suoi genitori sonopastori protestanti. Si

sono conosciuti a Napoli dopo essere

sbarcati in Italia in tempi diversi e si so-

no sposati. Lei non èmai stata inGhana.

Ha parlato una variante della lingua

kwa, la piùdifusa in quella parte d’Afri-

ca, solo con la nonna, fino a quando otto

anni fa è tornata a casa: «Con i genitori

parlavamo l’inglese e con i miei

fratelli sempre l’italiano», dice.

Ha subito episodi sgradevoli,

naturalmente, «mahocapito che

è un loro problema, non mio».

Per un certo periodo, fra l’infan-

zia e l’adolescenza, si è sentita

«unpo’ confusa: sei lì,manonsai

benedove, esattamente».Mapoi,

crescendo, è aumentata la consa-

pevolezza, aiutata dall’assenza

di conflitti in famiglia (come in-

vece nel caso di Nader Sarhan):

«Alla fine, tutto si riduce a cono-

scere se stessi, a sapere chi si è».

E lei chi è? «Italiana».

Ivan Zaytsev è nato nel 1988 a

Spoleto,dovesuopadreVjaceslav

giocava come alzatore, «imme-

diatamentedopo lafinaleolimpi-

ca che lui ha perso a Seul». La

madre, Irina Pozdnjakova, era

stata una nuotatrice. A 3 anni è

tornatonell’alloraUrss,perché il

padre era andato ad allenare la

squadra di Voronezh, 300 km a

suddiMosca.Maa8eradinuovo

aSpoleto, sempreal seguitodelle

migrazioni paterne. «Ho fatto la

mia scelta a 12-13 anni», dice. È

diventata definitiva a 18, quando

il padre è tornato per sempre in

Russia e lui si è fermato a Roma:

«Avevo anche ricevuto un invito

dalla nazionale russa juniores,

manonl’homaipreso inconside-

razione.Nonostantefossicresciu-

to in una famiglia in cui si parla-

va russo, non mi andava di

lasciare tuttoquellochestavo im-

parando per esplorare qualcosa

disconosciuto».Haunafidanzata

di Roma, che ha anche scelto co-

mesuacittàdi elezione.Ehaper-

fino lasciato scadere i termini di

validità del passaporto russo: «Perme, è

una cosa superflua». È stata la sola occa-

sione di contrasto con la famiglia.© riproduzione riserVata

Ho lasciato scaderei termini di validità

del passaporto russo:è una cosa superƃua

ivan zaytsev

su la cresta

lo schiacciatore azzurro (e della lube

Macerata) ivan zaytsev, 24 anni, di genitori

russi. sopra, Mario Balotelli, 22 anni, di

sangue ghanese, dal 2010 al Manchester City.

48

Page 49: SportWeek 01/12/2012
Page 50: SportWeek 01/12/2012

il miglior allenatore di bas

ket italiano, tornato

al cska mosca dopo una stagio

ne a los angeles,

racconta in un libro

la sua esperienza

ai lakers

e la sua vita in viaggio tra i due

mondi. «ho

il rimpiant

o di non esser

e andatoprima in america

.

guardo spess

o indietroa come stavo

benecon certa

gente. e quand

o alle partite veniva

charlize thero

n…»

il ponte

di messin

a

Dall’Euro

pa allaNba e rito

rno

intervista/Un mondo di basket

di gianluca gaspa

rini ˜foto di mikhail g

alustov

50

Page 51: SportWeek 01/12/2012

palmarÈs

super

ettoremessina

, 53 anni, ha

allenato virtus

bologna, itali

a,

treviso, cska

e real madrid.

ha

vinto 4 volte l’eurolega (2 con

bologna, 2 con il cska

), 4 scudetti

in italia eun argent

o agli europei

51

Page 52: SportWeek 01/12/2012

intervista/Ettore Messina

Basket,uominiealtripia-

neti. Puoi scrivere un

libro per raccontare

un’avventura unica,

durata una stagione,

nel cielo della pallaca-

nestro. E finire per infi-

larci la tua storiaprofessionale, quelladi

padre, i ricordipiùstruggentidegli inizi,

il dolore per la perdita di qualcuno che

contava davvero tanto nella tua esisten-

za. Nove mesi da assistant coach ai Los

AngelesLakers.Edentro–a colpi di sto-

rie, aneddoti, analisi e anchepsicanalisi

– unavita.Questo ha fattoEttoreMessi-

na, tecnico italiano di 53 anni, insieme

al giornalista Flavio Tranquillo. Ora il

libro è uscito, lui è tornato aMosca, sul-

la panchina del Cska con cui vinse due

volte l’Eurolega,molte cose sonocambia-

te tra i gialloviola di Los Angeles con

Mike Brown, il tecnico che l’aveva volu-

to lì, esonerato a inizio novembre. Non è

cambiato invece il modo riflessivo, pro-

fondo e acuto con cuiMessina afronta il

suomondo.

A distanza di mesi che sensazioni

sono rimaste della stagione con i

Lakers?

«Rimpianto è una parola grossa da usa-

re.Però lo faccio:mi è rimasto il rimpian-

to di non averlo fatto prima. È un’espe-

rienza senza uguali, sono consapevole

del fatto cheabbia rappresentatoqualco-

sa di davvero unico perme».

A Los Angeles che cos’ha scoperto

di se stesso, come tecnico e come

uomo, che non conosceva?

«Più che scoprire qualcosa di nuovo il

lavoro con i Lakers mi ha permesso di

tornare amomenti legati a tanti anni fa,

quando facevo l’assistente aBucci e altri

capi allenatori. Sensazioni analoghe, en-

tusiasmi analoghi, è stato come fare

rewind nella mia vita professionale. Poi

magari mi ha aiutato a coltivare qualità

di cui storicamente nonmi posso vanta-

re, tipo la pazienza o il non rimuginare

troppo sui risultati. Lì avere tante parti-

te una dietro l’altra ti costringe a pensa-

re al giorno dopo, ti impedisce di fossi-

lizzarti sull’accaduto. Devi guardare

avanti per forza: per come sono fatto io è

un gran bene».

Che cosa l’ha impressionata di più

dell’Nba?

«Esiste questo stereotipo secondo cui lì

lavorano poco e anch’io c’ero un po’ ca-

duto. Invece i giocatori sono estrema-

menteprofessionali, gente chesiprepara

benissimo individualmente e in gruppo

Quando possovado a vederegli allenamentidi mio Ƃglio:vederlo lottare,tirare, mi riportaa quando erobambino egiocavo come lui

l.a., russia

e milano…

Messina in

versione tecnico

del cska in una

gara di eurolega

dell’ottobre

scorso. sotto a

sinistra assistant

coach dei Lakers.

Prima di Ƃnire aLos angeles era

stato a un passo

dalla Ƃrma conl’olimpia Milano.

52

Page 53: SportWeek 01/12/2012

NebojsaParausc

dal natale nba in campo

alle chiacchiere con kobe

il libro

per ogni partita. Atleti,

anche giovani, capaci di

capire al volo i video di

analisi che gli mostri.

Intelligenti. Conuna re-

sistenza alla faticamen-

tale e fisica che non cre-

devo fosse possibile».

Il libro è un dietro le

quinte ancor più inte-

ressante al la luce

dell’esonero di Brown

da Los Angeles. Ha

provato a immaginare

cosa possa essere suc-

cesso?

«Sì, e ho anche parlato

conMike dopo il suo al-

lontanamento. Non

c’eranoproblemidi rap-

porti personali, questo

mi sento di escluderlo.

Ma quest’anno hanno

fatto una scelta diversa

per il tipo di attacco da

usare, hanno iniziato a

perdere in precampio-

nato e non hanno aspet-

tato che si potesse rime-

diare. Il nuovo sistema

nonèstato ritenutoadat-

to e il dubbio che ti viene

è sul perché il tentativo non sia stato

bloccato amonte, durante lapreparazio-

ne.Ma è solounavicendadi basket, solo

una questione tecnica, condivisibile o

meno.D’Antoni?Unascelta sorprenden-

te, sembrava fatta per Phil Jackson e poi

è successo qualcosa di strano. Ma one-

stamentenonhocapito equindimiviene

difcile parlarne».

Com’è stato il suo ritorno in Russia?

Come va la stagione con il Cska?

«È una stagione particolare: abbiamo

perso due o tre giocatori importanti e i

nuovi devono inserirsi inuna formazio-

ne e inun club cui non sono abituati.Ma

come risultati non vamale. Solo la scon-

fitta con il Barcellona è stata brutta, per-

ché abbiamo giocato solometà partita. I

dubbi per ora arrivano solo dal punto di

vista della personalità. Dobbiamo cre-

scere come chimica di gioco, ma questo

è normale e previsto. Più importante in-

vece è lavorare sulla nostra capacità di

imporci contro tutti. A quel punto sco-

priremo dove possiamo arrivare».

Ogni tanto nel libro affiorano bellis-

simi ricordi del passato, soprattutto

a Bologna (un episodio in particola-

re, protagonista l’avvocato Porelli,

è particolarmente divertente). Quan-

do si arriva al top quanto si sente

nostalgia delle origini?

«I ricordi li ho spesso, purtroppo o per

fortuna,nonsosepossaessereun limite.

Sarà per l’età, ma guardo tanto indietro

ragionando anche su ciò che avrei potu-

to fare diversamente. Le relazioni, gli

afetti, le persone, tutto. Senza pensare

se ho vinto o perso, quello no, ma se e

come stavo bene con certa gente. È la co-

sa chemihaspintoadaccettare il ritorno

alCska: il ricordodelle esperienze comu-

nihaprevalso forse sulla razionalità. Fu

così anche quando accettai di tornare

sulla panchina della Virtus dopo aver

lasciato la Nazionale. Sono un vecchio

sentimentale? Vecchio di sicuro...».

Suo figlio Filippo ha 8 anni ed è nel-

le giovanili del Cska. Che sensazione

si prova a vedere giocare proprio a

basket un figlio piccolo?

«Quando posso vado a vedere i suoi al-

lenamenti. Mi metto su un angolo e sto

rigorosamente in silenzio.Vederlo tirare

un libero, lottare per una palla persa,

andare a canestro con entusiasmo, come

afronta le situazioni,mi riporta a quan-

do ero bambino e giocavo come lui. Ma

vale anche per quando lo guardo gioca-

re a calcio.Niente èpiùbellodi fare sport

con altre persone, il gruppo, essere par-

te di una squadra. E nonmi interessa se

vince o perde, l’importante è che abbia

un buon tecnico che gli insegna e fa sta-

re tutti bene. In che lingua gli parlano?

Russo... Fa come certi stranieri di coppa

da noi, fino agli Anni 80: si mettevano

in fila, guardavano cosa facevano gli al-

tri e li imitavano per filo e per segno».

Il parterre dei Lakers è sempre pieno

di star. Banderas è citato nella dedi-

ca a sua moglie all’inizio del libro (ai

lettori scoprire perché...). Invece

Charlize Theron da vicino com’è?

«Molto mamoltomamolto bella...».© riProduzioNe riservata

53

Page 54: SportWeek 01/12/2012
Page 55: SportWeek 01/12/2012

ZOOM

hirOshiMa unitadalla freccefoto di Masashi hara

P.56 P.62 P.68

L’esultanzadopo il gol contro iCerezoOsakanonè casuale. La

squadra giapponese di Hiroshima si chiama Sanfrecce

dall’unionediSan(tre)edell’italiana“frecce”.Laleggendavuole

cheunpapà,per insegnareai trefigli l’importanzadell’unione,

disse che piegare una freccia è facile, ma tre insieme è dura.

55

Page 56: SportWeek 01/12/2012

zoom

Un tufo dalla piattaforma dei 10metri dura più omeno tre secondi. Per riportare l’intera

sequenza su una pellicola cinematografica servirebbero circa 70 fotogrammi, usando la

misura canonicadi 24al secondo. Settantaminuscoli frame che, tutti insieme, dannoall’oc-

chioumano– imperfetto – l’illusionedi vedereununicomovimento, fluido e continuo comefoto di Hassan ammar

settanta

tuffatori in uno

56

Page 57: SportWeek 01/12/2012

avvitamento

il tuffo dell’indiano meiti

Chingshubam da 10 mt

ai campionati di nuoto

asiatici a dubai.

un corpo che tocca l’acqua dopo mille evoluzioni. La bellezza dei tuf è tutta qui: la perfe-

zione di un gesto il più possibile elegante e naturale, che serve per convincere giuria e

spettatori, si costruisce in realtà attraverso la fatica e la costanza dimettere al posto giusto,

come le tessere in unmosaico, ogni singola parte del corpo in ogni istante. Silvia Cimini

57

Page 58: SportWeek 01/12/2012

zoom

In principio era il paracadutismo, poi è arrivato il base jumping e oggi ecco le tute alari, utiliz-

zabili per entrambe le discipline. Anziché buttarsi da un aereo, i base jumper si lanciano nel

vuotodastrutturefisse:Baseè l’acronimodiBuildings (edifici),Antennas (antenne),Spans (cam-

pate di un ponte) e Earth (rocce). Un fenomeno nato negli Anni 80 che oggi conta 1.600 pra-foto di vadim mahorov

i voli infiniti

di icaro 2.0

58

Page 59: SportWeek 01/12/2012

uomo uccello

Jumper russo immortalato

dal connazionale vadim

mahorov, fotografo

estremo di soli 23 anni.

ticanti e numerosi incidentimortali (20nel 2011). Grazie alla tuta alare il rischio si riduce: la

velocità in caduta libera diminuisce di 40 km/h e, anziché procedere in verticale, il jumper

scendecon traiettoriaobliqua, allontanandosidalla sededel lancio.Con lasua tuta,peresem-

pio, il giapponese Ito è riuscito a coprire una distanza di 26,9 km.Quasi come volare. g.cor.

59

Page 60: SportWeek 01/12/2012

zoom

Cosedell’altromondo. InAustralia laboxevantaunadiscreta tradizionemaconunabattuta

molti afermanosi tratti diuno sport inutile, visto che il pugilatovero ègiàuna caratteristica

del loro football. Inogni caso, ilmediomassimoLyndonEdneydimostraunacertaabilitànel

portareunbelmontantealmentodi JeremyVanDiemen, ancheseallafinesaràquest’ultimofoto di QUiNN RooNEY

IL BELLo DELLA BoXE

IN AUSTRALIA

60

Page 61: SportWeek 01/12/2012

chE coLpI

L’australiano Lyndon

Edney rifila un gancio al

connazionale Jeremy Van

diemen a Melbourne.

a imporsi per k.o. Tuttavia, in questa immagine che fissa l’eterna lotta di unuomo contro un

altro uomo, balza subito agli occhi una sfida non soltanto tecnica, ma anche fisica nel senso

più carnale del termine. Insomma, sembra che si stiano pestando di santa ragione solo per

dare un senso a questa domanda: chi dei due ha il tatuaggio più bello? Riccardo Crivelli

61

Page 62: SportWeek 01/12/2012

zoom

Quattro controquattro.Èquesta la regolabasedel giocodelpolo, unodegli sportpiùantichi

che ci sia (sembra che le prime partite si siano disputate in Persia nel 600 a.C.). Eppure le

variazioni sul tema sono diverse. Il campo in erba dove si afrontano gli avversari, grande

come quasi tre campi di calcio e dove i cavalli galoppano fino a 50 km/h, è stato spessofoto di KRYStLE WRiGHt

un mondiale

di peso

62

Page 63: SportWeek 01/12/2012

sostituito da altre superfici: le più comuni neve e sabbia. Ma c’è anche chi ha sostituito il

mezzo.Non è raro assistere a incontri di polo (soprattutto inMedioOriente) con i giocatori

sulla groppa del cammello. Oppure, come accaduto in questo torneo in Nepal, sul dorso

degli elefanti. Dove l’impresa diventamanovrare in velocità i pesantissimi pachidermi.

squadre

Alcuni protagonisti

dei Mondiali di polo

con gli elefanti che

si sono svolti in Nepal.

63

Page 64: SportWeek 01/12/2012

zoom

Come duellare coi Lakers a basket e perdere per un tiro finito sul ferro. Come avere 16 anni,

sfidare laprofdi latinoa tradurreunaversioneecapitolaresoloperunverbo irregolare.L’Ital-

rugbyconimaestriaustraliani (n.3delranking)èarrivataa50/60centimetridalsogno.Tanti

sarebberobastati aOrqueraper indirizzareunpo’piùasinistra lapunizionecheaunminutofoto di dino panato

testA A testA

con i mAestri

64

Page 65: SportWeek 01/12/2012

chi cede primA?

Venditti si “scorna”

con il piloneWallabies

Ben alexander in

italia australia 19 22.

dalla fine avrebbe regalato allaNazionale il 22-22 e così il primo “punto” contro gliWallabies,

finoravittoriosi controdinoi 17voltesu17. Inveceniente.Omeglio, sì: rimangono l’Italia, il suo

coraggioel’ideacheilSeiNazionipossaessereunmuromenoinsuperabiledelloStaplesCenter

o di Seneca in un compito in classe.

65

Page 66: SportWeek 01/12/2012

zoom

C’è quello che sta in panchina come a teatro: immobile e assorto. E c’è l’altro, fatto della

stessa pasta del signore che vedete sullo sfondo in questa foto: passionale, esuberante, ur-

latore. Sono le due evoluzioni della stessa specie, quella dell’allenatore. Giuseppe Sannino,

ex del Palermo calcio, appartiene alla seconda. «Mi dicevano: più in alto vai, più devi com-foto di Gene J. Puskar

che fatica fare

l’allenatore

66

Page 67: SportWeek 01/12/2012

la spaccata

Cromartie (Wisconsin)

intercetta un passaggio.

e un membro dello staff

a bordo campo lo imita.

portarti da gentiluomo. Ma l’importante è essere se stessi, e non vergognarsene. E poi, di-

pendedai giocatori chealleni: aMessinondevidireniente, si gestisceda solopure inpartita.

Quelli che ho avuto io, vanno spronati, se no si deprimono. Devono credere che possono

farcela, che sono i più forti anche se non è vero». Anche a costo di fare i salti mortali…

67

Page 68: SportWeek 01/12/2012

color run

È la corsa di 5 km

a Melbourne (Aus)

ispirata alla festa Hindu

sul cambio delle stagioni.foto di Quinn Rooney

qua ne corrono

di tutti i colori

zoom

68

Page 69: SportWeek 01/12/2012

dp

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Page 70: SportWeek 01/12/2012

presto al Cinema

antonio albanese, 48anni. il suo tutto tuttoniente niente uscirànelle sale il 13 dicembre.

in italia c’è bisognodi ridere. siamo tuttia un quarto d’oradall’esaurimento

70

Page 71: SportWeek 01/12/2012

le risatesono

primariein tutto tutto niente niente interpreta trepolitici strampalati alle prese con il voto.tra loro c’e’ pure “FrenGo”, cHe Ha lasciatoZeman per la reliGione. «perÒ Gli manca...»

di aldo Fittante ˜ foto di Fabio lovino

Antonio Albanese

statoposto sotto sequestro. «Magistratu-

ra e Interpol hanno verificato un attacco

informatico ai sistemi di elaborazione

dati e quindamente sono stati apposti i si-

gilli. Voto elettronico manipolato e con-

sultazione annullata. I tre candidati si

dicono estranei alla vicenda. Così come

Assange,AnonymouseCasaleggio.Dal-

lo staff di Cetto si contesta la decisione,

facendonotare che non sarebbe la prima

volta che un voto in Italia viene falsato,

specie alle primarie. Accordo totale per

una nuova convocazione congressuale

pubblica il 13 dicembre per scegliere in-

sieme il nuovo candidato premier. Si vo-

terà in circa 700 cinema italiani».

Lecito domandare, a questo punto,

che Italia i Nostri hanno incontrato.

«Le primarie sono ridicole e giravano

vocidibrogli.Lagente, invece,habisogno

di serenità e non a caso hanno risposto

tutti condivertimentoeconallegria.Per-

ché sorridere non è brutto, servirsi

dell’ironia non è affatto brutto».

Ma quali sono i programmi elettora-

li di Cetto, Frengo e Olfo?

«Cettounprogrammanon l’hamai avu-

to. Non gli serve. Peròamente, se proprio

reducidalle lorooriginalissime

primarie,CettoLaQualunque,

FrengoStoppatoeRodolfoFa-

varetto– i trestrepitosiperso-

naggi creatidaAntonioAlba-

neseper tv, cinema, teatro–siapprestano

ad affrontare le elezioni, ovvero la sfida

con gli spettatori paganti, che dal 13 di-

cembre, è sicuro, affolleranno le sale del-

lo Stivale. Vigilia dell’attesissima uscita

di Tutto tutto niente niente, sequel ideale di

Qualunquemente, trionfoalbotteghinonel

2011 (16 milioni di euro). Perché l’Italia,

si sa, ormai è solo un avverbio. ANatale,

dunque, si vota. È lo stesso Albanese ad

anticiparcelo: «Dopoavereriflettuttomol-

tamentesonoarrivatoallaconclusioneche

nonci sonopiù lecondizionipoliticheper

continuare». Segue (da trailer) un intero

Consiglio comunale ammanettato e por-

tato via dai carabinieri. «Le primarie le

hanno fatte il Pd e la Lega, le vuol fare il

Pdl, perché non avrebbero dovuto orga-

nizzarleCetto,FrengoeOlfo?»,sièchiesto

l’attore. Chiuse il 22 novembre dopo un

tour partito da Lucca venti giorni prima

con tanto di bus alla Renzi al seguito, le

primarie dei Nostri hanno avuto un epi-

logo dissacratorio: il sito levereprimarie.

it che doveva raccogliere le preferenze è

Che trio

Dall’alto, i tre ìpolitici” Cetto

La Qualunque, Frengo

Stoppato e Rodolfo Favaretto.

l’ospite/Politicamente

71

Page 72: SportWeek 01/12/2012

l’ospite/Antonio Albanese

bisogna averlo ’stu cazzu di programma,

gli piacerebbe: la depenalizzazione dei

reati, di tutti i reati.N’do culu!».

E Frengo?

«Liberalizzazione.Econseguente trionfo

di tutte le sostanze leggere e di quelle di

mediacorporatura(dalcioccolatofonden-

te al kerosene). Beatificazione invita; an-

che perché damorto, capite, ve la godete

meno. Fumo libero in sala operatoria.

Riforme, enciclichee concili dellaChiesa

cattolica a cadenza bisettimanale.Messa

in latino,ma sottotitolata a karaoke».

Non rimane che Olfo…

«Unmorsegòn come saluto ufficiale negli

incontri tra capi di Stato. Abbattimento

delle barriere doganali a favore di forti-

ficazioni conartiglieria pesante.Agevo-

lazioni fiscali per gli Eserciti Secessio-

nisti. Abolizione del divertimento per

decreto.AbolizionediProvince,Regioni

e dell’Italia intera».

Bene. Ma Tutto tutto niente niente

riparte da dove finiva Qualunque-

mente?

«Eravamo rimasti con l’amaro in bocca,

con uno spaccato del nostro Paese che

lasciava presagire nulla di buono. E dun-

quamente sorprenderemoCetto, (Rod)Ol-

fo e Frengo prima in carcere e poi liberi.

Gli spettatori si domanderanno: perché

riescono a uscirne? Qual è il destino che

li unisce? In realtà il loro comune deno-

minatore è la politica con la pminuscola.

tRA CHiesA

e seCessioNe

Sotto, Frengo

in udienza dal vescovo.

Più in basso, Olfo

“l’austriaco”.

Sono stato a Londra per l’Olimpiade: straordinario.E a basket e pallavolo me la cavavo. Cetto?

Se guardasse una partita dopo si farebbe una doccia

72

Page 73: SportWeek 01/12/2012

toRNA Cetto

A sinistra, “Cetto”,

già protagonista

di Qualunquemente,

con il sottosegretario

interpretato da

Fabrizio Bentivoglio.

Cettoèunpolitico “disinvolto” che ilpub-

blicoconoscemegliodegli altri. Stavoltaè

alleprese conuna travolgente crisipoliti-

ca e sessuale. Rodolfo rincorre il Sogno

Secessionista: è un nordista estremo, che

per combattere la crisi commercia inmi-

granti clandestini. Frengo, per contro, è

“stupefacente”, in tutti i sensi possibili:

tornadalbuenretiro incastratodaunama-

dre ingombrante e col sognodi riformare

la Chiesa e guadagnarsi la beatitudine».

Un ritratto ancora più feroce del Bel-

paese…

«Sì,unagirandoladi situazioniparados-

sali e travolgenti.Olfo rappresenta l’egoi-

smo, il cinismo, la parte fascista dell’Ita-

lia. Tre storie per tre personaggi

stralunati, ma non è un film a episodi:

interagiranno tra loroattraversoun’uni-

ca vicenda. Diciamo che sarà pieno di

effetti speciali. Tutto tutto niente niente è

più folle, demenziale e comicodiQualun-

quemente, che ospitava solo Cetto. Nella

situazione in cui ci troviamo c’è bisogno

di qualcosadi comicoper tatuaremeglio

il nostro tempo. Abbiamo bisogno di ri-

dere: siamo a un quarto d’ora dall’esau-

CELEBRE DOPO

SU LA TESTA!

E MAI DIRE GOL

LA CARRIERA➽ TRA TV E CINEMA

Attore sì e anche regista. Poicomico, scrittore, sceneggiatore,doppiatore... Per il poliedrico

Antonio Albanese, lecchese (è natoa Olginate nel 1964) ma di genitoripalermitani, Tutto tutto niente

niente (regia di Giulio Manfredonia,nel cast anche Paolo Villaggio e

Fabrizio Bentivoglio; nelle sale dal13 dicembre) è il film n. 17. La

popolarità, però, arrivò per lui graziea due programmi cult: Su la testa!(1992) e Mai dire gol (dal ’93 al ’96),dove creò personaggi diventaticelebri (Frengo e Stop, Pier Piero,

Epifanio, Alex Drastico).

© RIPROduzIOnE RISERvAtA

rimento. E in realtà, forse, comemi piace

pensare, è semplicemente neorealismo».

Frengo è l’unico ad avere una ìmatri-

ce” sportiva…

«Sì, i telespettatori lo ricordanozemania-

no,mapoi è scappatoall’estero.Loabbia-

mo fatto tornare dal Sudamerica, figlio

di un’integralista religiosa».

Altri personaggi?

«Oltre a Frengo e Olfo, come Cetto inter-

pretatidame, c’èFabrizioBentivoglio,un

sottosegretariomaligno.ELunettaSavi-

no, lamadre di Frengo. Poi ci sonoVito e

TecoCelio (il vescovo).Gli altri sonoquel-

li del gruppo di Qualunquemente, da Lo-

renza Indovina (CarmenLaQualunque)

aNicolaRignanese (Pino),daLuigiMaria

Burruano (l’imprenditore) ad Alfonso

Postiglione (il ragioniere) e Davide Gior-

dano (Melo LaQualunque)».

Dimentica il Presidente del consiglio:

pare evocare un’eventuale entrata a

Palazzo Chigi di Beppe Grillo…

«Un comico ha l’obbligo di osservare le

cose, ancheperchéhapiù tempoadispo-

sizione. Le provocazioni bisogna racco-

glierle. Quando oltre un anno fa io, Piero

Guerrera, il registaGiulioManfredonia,

AndreaSalernoedEnzoSantinabbiamo

iniziato a scrivere Tutto tutto niente niente,

il fenomeno-Grillostavaprendendopiede

e allora ci siamo detti: se a capo del Go-

vernomettessimouncomico?Cosìèstato

e abbiamo chiamato PaoloVillaggio».

E un comico, oggi, non rischia di esse-

re sorpassato dall’incredibile realtà?

«L’incredibile realtà si puòneutralizzare

solo grazie a una delle forme d’arte più

elevate: la comicità. Chedev’essere rigo-

rosamente popolare, parola tra l’altro

bellissima.NondimentichiamocheCet-

to, Frengo e Olfo non sono cattivi: sono

ridicoli. E ridicolo per me è una parola

debole in partenza, nel senso che i tre,

che rappresentano molti, non sono né

possono essere affascinanti».

Antonio Albanese segue lo sport?

«Non ho tempo. Ma da giovane ero un

discreto giocatore di basket e pallavolo».

Tifoso?

«No, peròmi piace tantissimo guardare

lepartite congli amici.Quest’estate sono

andatoper la primavolta all’Olimpiade,

a Londra. Ed è stato straordinario».

E Cetto?

«Se guardasse una partita di calcio, su-

bito dopo si farebbe una doccia».

Frengo?

«Forse rimpiange i tempi in cui Zeman

andava per la maggiore. Come direbbe

lui: “Giuoco, giuoco…”».

Rodolfo?

«Non conosce la differenza tra pallaca-

nestro e pallavolo...».

Che cosa accadrà nel suo 2013?

«Realizzerò un film con Gianni Amelio

ambientato e girato aMilano».

Amelio l’ha recentemente definita

un ìchapliniano per eccellenza”.

«Amelio è un uomo stupendo. Ci inse-

guiamoda tempoe il fatto che finalmen-

te faremo un film assieme mi riempie

d’orgoglio. È un grande onore».

73

Page 74: SportWeek 01/12/2012

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Page 75: SportWeek 01/12/2012

nel 1981 È stato il primo calciatore italiano beccato con la polvere

bianca. poi l’ex difensore di inter e ascoli È stato assolto con formula

piena. e oggi lavora per una comunitÀ di recupero di ragazzi

tossicodipendenti. tra i vigneti e i suoi adorati cavalli

di gianfelice facchetti ~ foto di fabrizio annibali

io cavalcocontro la coca

Angiolino Gasparini

la Storia/Il calcio che aiuta in maglia inter

angiolino gasparini,

oggi 61 anni. in a, tra il

’70 e l’83, giocò anche

con brescia e ascoli.

per lui, 205 gare e un gol.

75

Page 76: SportWeek 01/12/2012

Il primo incontro conAngiolinoGaspari-

ni funelbelmezzodei festeggiamentiper

i cent’anni dell’Inter, squadra in cui gio-

cò tra il ’75 e il ’78; arrivò aMilano dopo

avermosso i primipassi nel calcio aBre-

scia e Verona e vi trascorse tre stagioni,

poi via, all’Ascoli. L’abbiamo ritrovato a

margine di un anniversario altrettanto

importante: i vent’anni della “Lautari”,

comunità che si occupa del recupero di

persone tossicodipendenti. «Il fondatore,

AngeloBonomelli, èunamicod’infanzia;

nel ’96mi chiese seavessi avutovogliadi

dargli unamano. Io, unavolta smessodi

giocare, volevo voltare pagina, così per

un po’ lavorai con mio suocero. Facevo

calze. Quando chiusi l’attività m’imbar-

cai in quest’avventura emozionante.

Guardati intorno, i ragazzi arrivano da

tutta Italia, dalle nostre sedi nate un po’

ovunque dopo tante fatiche».

Gasparini fu il primo calciatore arresta-

to per cocaina in Italia, nel 1981. Questo

nongli impedì di giocare l’intera stagio-

ne che stava per iniziare: il processo

glielo fecero nel ’90: 8mesi con la condi-

zionaleperdetenzionedi stupefacenti. E

nel ’95 fu assolto in appello con formula

piena perché il fatto non sussiste.

Ne è trascorso di tempo da allora. Oggi

siamonel “Borgo laCaccia”aPozzolengo,

dove s’incrociano le province di Brescia,

Verona eMantova. Ci accolgono unmat-

tino tiepidoeunvociaresommessoall’in-

domani della baldoria. I ragazzi e le ra-

gazze pian piano popolano la piazzetta;

ogni due passi è un “Ciao Angelo. Buon-

giorno.Bella festa,vero?Adopo”.Tutti lo

salutano, magari ci scambiano una bat-

tuta e, in quel darsi conto semplice e

schietto, ci si legge dentro il sapore della

terra su cui camminano destini che s’in-

davanti alle stalle; ovunque l’occhio si

posi,quidentrosi respirabellezza,primo

passo per aprire nuovi scenari a sguardi

che ildolore l’hannovistodavicino.«Cer-

chiamodiofrireun’opportunitàaquesti

giovani per ricominciare. Chi viene qui

lo sceglie, non potrai mai trattenerlo a

forza, non servirebbe a nulla. Giorno do-

po giorno, andiamoavanti grazie al frut-

to del nostro lavoro enulla più, tra le bot-

ti e la stalla... È dura,ma si resiste».

Difcilmente chi esce dal calcio ha il co-

raggio di aprire un nuovo capitolo nella

propria vita. Quasi tutti vivonodi ricor-

di, aspettano una chiamata dal campo

crociano: un ex calciatore di Serie A e

tanti giovani in rincorsa sul domani.

SuquestacrostascuradiLombardiaven-

gonoallevati cavalli e cresce lavite, prin-

cipali attività della cooperativa agricola

“laCaccia”, di cuiAngelo è presidente da

dieci anni. «Siamo della stessa famiglia.

Noi ci occupiamodialcuneattività, dalla

cantina aquegli animali per cui tanti an-

ni fa persi la testa. Il mio sabato e la mia

domenica?Semicerchi,mi troviaspasso,

in sella. Qualche giorno fa, alla Fiera di

Verona, abbiamo raccolto parecchie sod-

disfazioni...».Pocodistantidanoi trestal-

loni al passo escono a farsi spazzolare

la storia/Calcio e coca

Andiamo avanti grazieal frutto del nostro lavoroe nulla più, tra le botti e lastalla. È dura, ma si resiste

76

Page 77: SportWeek 01/12/2012

da cui non sono mai usciti del tutto. «Io

nonhomai avutonostalgia di quelmon-

do, ho tanti amici che rivedo volentieri,

però il mio posto è qui».

Gasparini sui campi di calcio è stato uno

stopper di qualità, bravo nel gioco aereo

e nell’anticipo, ha collezionato da profes-

sionista481presenze,micabruscolini. «Il

calcio mi ha dato tutto, mi sono sempre

divertito... Se hodei ricordi? Lamemoria

non è il mio forte, però quando arrivai

all’Intermimisero instanzaconuncerto

Facchetti; erogiovane,unpo’ insonne, lui

invece alle 9 si tirava la coperta sugli oc-

chi e spegneva la luce...Miavevapreso in

simpatia. A Milano, per me interista da

sempre, fu il sogno di una vita, ma ad

Ascoli conservo i ricordi più cari: città,

amici, compagni. E Costantino Rozzi, il

presidente:unapersonaspeciale.Sapeva

benequando farsivivocon lasquadra; se

tutto filava compariva la domenica, in

caso contrario caricava tutti amolla».

ParlandodiAscoli, riportiamo lamemo-

ria al 29 luglio 1981. Che cosa accadde

quelmattino (erano le 5) quandoduepo-

liziotti arrivarono nel ritiro della squa-

dra ebussaronoalla suaporta? Silenzio.

Poi: «Ne dobbiamo riparlare? Ho fatto

una grossa... Ehm... Ho provato. Ci ho

volutomettere ilmuso dimio e ho paga-

to». Gasparini venne arrestato per pos-

sesso di cocaina; trascorse una settima-

na in carcere. «Tutti mi furono molto

vicini, daRozzi in giù». Pochi giorni pri-

ma di quell’episodio aveva incontrato

Giovanna, la donna con cui da allora

condivide lavita e chegli ha regalatodue

figli: Alessandra e Paolo. «Non c’è un

filo diretto che lega me qui oggi a quel

che accadde allora, un amicomi ha solo

chiesto aiuto e io ho scelto di esserci. Co-

sa faccio? Tengo i contatti con l’esterno,

clienti, banche, sono queste piccole fac-

cende quotidiane a farmi stare bene.

Sonocontentodi avervissuto e continua-

rea farpartedi questa storiameraviglio-

sa. La felicità: è qui, no?».

La lista dei calciatori che hannoavuto problemi con la giustiziaordinaria o sportiva per lacocaina è lunga e illustre (unnome su tutti: Maradona,positivo nel ‘91). Dopo il casoGasparini l’elenco si allunga traAnni 80 e 90 con Caniggia eBortolotti (suicidatosi nel ’95), maè negli ultimi 15 anni che la lista èdiventata davvero corposa. Oltrea stranieri (Aguilera, Shalimov,Mutu) ed ex azzurri (Iuliano,Carnevale, Bachini, Pagotto,Padovano) e a tanti atleti di B eC, di recente è toccato a Flachi eCarrozzieri. Nomi famosi ancheall’estero, dagli inglesi Fowler,Gascoigne e Merson a Higuita(Colombia) e agli iridati argentiniTarantini e Batista.

Quanti bigfiniti nella“polvere”

CALCIO E COCAINApiacere quotidiano

Lavoro, stalle, animali (come la capra mascotte

Nuvoletta) e incontri in piazzetta: è la vita

della Comunità “Lautari” di Pozzolengo (Bs).

© rIPrOduzIONE rIsErvAtA

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Page 78: SportWeek 01/12/2012
Page 79: SportWeek 01/12/2012

tendenze/I campioni del futuro

ecco i nuovi

messi e vettel

(con il mouse)a shanghai si sono sfidati i migliori giocatori al

mondodel videogame starcraft 2. tra i giovani

professionisti, anchemedici e transessuali

di Marco Consoli

e-sport

Icampioni entrano nell’arena, intro-

dotti daportabandiera inminigonna

sexy emusica trionfante, tra due ali

di folla esaltata che cerca di toccarli

e incrociarne losguardo.Ma,anziché

indossare i guantoni, arrivano conmou-

se e tastiera. La sfida è elettronica e l’at-

mosfera a metà tra il concerto rock e la

partita a scacchi: siamo a Shanghai,

dove 32 giocatori di tutto il mondo (gli

italiani sono stati eliminati nelle semi-

finali) si sono sfidati per il titolo mon-

dialediStarCraft 2, il secondovideogame

per Pc della saga che Blizzard ha lan-

ciato nel 1998.

«Quando l’abbiamo creato», spiega il

capo programmatore Alan Dabiri, «era

soloungioco,ma la competizionepresto

si è trasformata in un vero sport. E que-

sta è la prima volta in cui abbiamo dato

la possibilità a qualunque fan di iscri-

versi alle eliminatorie online». E infatti

tra gli atleti ingara, quasi tutti pro, qual-

che outsider c’è, come Carlos Cruz, che

vive in Brasile, nella giungla del Mato

Grosso e fa ilmedico: «Giocodaanni,ma

per me è una passione che coltivo tra un

turnodipronto soccorso e l’altro».Eppu-

re è arrivato in finale, come seun runner

delladomenicaavesseseriamentelachan-

ce di vincere l’oro olimpico.

Perché gli e-Sport, ovvero gli sport elet-

tronici, permettonodi partecipare vera-

mente a chiunque abbia talento. In gara

ci sono i due fratelli spagnoli Juan e Pe-

dro, il primo tutto concentrato sulla car-

riera sportiva, il secondocon la testa agli

studi universitari. E c’è Sasha Hostyn,

transessuale canadese che gioca solo da

un anno e partecipa nonostante questo

sport sia dominato dai maschi e lui si

senta femmina.Peraltro senza ilminimo

timore di prese in giro da parte del pub-

blico, perché qui si tifa sempre a favore

e mai contro.

L’unico serio discrimine, ai fini del ri-

sultato, sembra essere l’età.Ad esempio

a 29 anni Carlos sa di essere troppo vec-

chio contro ragazzini che spesso hanno

poco più della metà dei suoi anni e ri-

flessi fulminei per digitare sulla tastie-

ra del computer le istruzioni da impar-

tire alle proprie “pedine”.

entusiasmo

Un pubblico digiovanissimi, circa 9.000

persone, ha tifato peri campioni di StarCraft.

79

Page 80: SportWeek 01/12/2012

La partita infatti si svolge muovendo

eserciti di armate d’ispirazione fantasy

su uno scenario inquadrato a volo d’uc-

cello. E lo scopo è raccogliere risorse

energetiche necessarie a costruire più

armi possibili, escogitando poi la stra-

tegiaperannientare ilnemico.Comeuna

sfida a scacchi dei bei tempi tra Karpov

eKasparov, solo che lemosseavvengono

in contemporanea, senza aspettare il

turno dell’avversario.

Ai 9.000 appassionati che riempiono

l’arena (per lo più ragazzi cinesi, qual-

cuno accompagnato dalla fidanzatina, e

qualchemamma conbambini), che tifa-

no come ossessi esponendo cartelli coi

nomi dei loro beniamini, la sfida che a

un profano potrebbe sembrare noiosa e

ripetitiva piace da morire. «Il motivo è

che i giocatori nonvedonoquello che sta

facendo l’avversario,mentre il pubblico

sì», chiarisceMarcus, fan brasiliano, «e

questo crea un’enorme suspense».

Unpo’ come succede guardando i tornei

di poker in tv, dove lo spettatore conosce

le carte di tutti i contendenti e può stu-

diarne le strategie. E come in quel caso,

anche qui c’è una trasmissione in diret-

ta tv, con il Caressa cinese che si agita e

urlaaogni incursioneasorpresadi trup-

pe in territorio nemico, e la sua spalla

che commenta le tattiche come da noi si

giudicherebbeunadiagonaleounosche-

ma da calcio d’angolo.

«Per riuscire in questo sport ci vogliono

talento, una grande motivazione, alle-

namenti continui e la capacità di assor-

bire le sconfitte senza arrabbiarsi, per

nonperderemai laconcentrazione», spie-

ga lo statunitense Dan Scherlong.

Sarà anche per questo che i campioni

sono i teenager coreani: glaciali, concen-

tratissimi e soprattuttometodici. A dif-

ferenza degli atleti delle altre nazioni, si

allenano in veri e propri campus: otto

ore al giorno di computer, con partite e

analisi delle tattiche. «LaCorea domina

perché il fenomeno degli e-Sport è ini-

tensione

Arrivati da tutto il mondo,

i 32 finalisti di StarCraft

hanno affrontato le sfide

con grande tensione ed

esultanza negli incontri

diretti uno contro uno.

tendenze/e-sport

Cybercalciatori

a Las Vegas

GLI ALTRI TORNEI

I tornei di videogame più famosi sonoquelli organizzati da Blizzard e i WorldCyber Games, olimpiadi del gaming.Ci sono anche leghe professionistichecon partite che in Corea sonotrasmesse in tv, nel resto del mondo suInternet. I giochi sportivi attraggonosempre più sponsor, come Red Bull chespinge il Game Tour (ultima tappa alMotor Show), con gare tra i miglioripiloti di F.1 2012, o Virgin, chepromuove il torneo di Fifa 13:i migliori cybercalciatori del mondosi sfideranno a Las Vegas il 9 febbraio.

ziato proprio lì, dieci anni fa», ammette

il campione olandese Manuel Schen-

khuizen. «E quindi rispetto agli altri

Paesi il loro è un movimento già strut-

turato».Chevuoldire sponsor,program-

mi televisivi dedicati a StarCraft ed altri

sport-videogiochi, e ricchi premi in de-

naro.Alla fine della due giorni di batta-

glie accesissime, sono stati proprio i co-

reani a trionfare: primo, secondo e terzo

posto. Che cosa se ne farà dei 10mila

dollari del primopremio?È la domanda

che viene rivolta nell’affollatissima con-

ferenzastampaalvincitore,LeesakWon,

19 anni. «Lì darò a mia madre, tanto a

me interessava vincere la coppa e dimo-

strare che sono il migliore». E stringe e

bacia il suo trofeo per la gioia dei nume-

rosi fotografi.© riproduzione riServAtA

80

Page 81: SportWeek 01/12/2012

TESSUTOTRASPIRANTECONPICCOLI PALLINI ARGENTATI

CHERIFLETTONO IL CALORECORPOREO.

MANTIENE IL TUO CALORE, NON IL TUO SUDORE • COLUMBIA-BASELAYER.IT

Page 82: SportWeek 01/12/2012
Page 83: SportWeek 01/12/2012

SPECIALE/Sotto l’albero

sfizioso o utile,originale o classico,economico o costoso:qual È il donoperfetto da scartareil 25 dicembre? ilmomento di fare gliacquisti È arrivatoe sportweek vi vieneincontro proponendotanti oggetti sceltipensando a soddisfarela testa, il cuore, i piedi.e anche la pancia

di fabrizio sclavi, irene traina e fabio finazzi

anatomia

del regalo

Consigli per Natale

cuore

piedi

pancia

83

testa

Page 84: SportWeek 01/12/2012

speciale/Regali di Natale

TESTA

Braun

Series 7 edizione

limitata Boss

con tecnologia

innovativa

Sonictec

€ 367

LaCOSTE

Cappello con visiera

e interno in montone € 63

CaSiO

Fotocamera Exilim-n con texture

dorata effetto matelassé € 100

OaKLEy

Maschera da sci Head-Up Display

con funzioni Gps, Bluetooth

e molto altro € 599

dOLCE & gaBBana

CufƂe in edizionelimitata realizzate

a mano in legno

di mogano € 1.700

TimEx

OriginaL

Orologio

con cinturino

tartan € 59

guESS By marCianO

Cappello in lanacon banda colorata € 69

haCKETT LOndOn

Papillon con fantasia

€ 90

84

Page 85: SportWeek 01/12/2012

TOninO LamBOrghini

Occhiali da sole in acetato con aste in legno

€ 289

CarrEra By

SafiLO

Foldable helmet

super protettivo

per city bike

€ 80

ParKEr

Penna Jotterpersonalizzatacon il designdi 10 CorsoComo € 20

SamSung

Smartphone con funzionalitàall’avanguardia come il riconoscimento

di volto, voce e gesti € 699

LiBrOnE

gazzETTa

Oltre 100 annidi storia dellosport attraverso450 prime paginedella Gazzettadello Sport € 85

KOKOriCO JEan PauL gauLTiEr

Profumo aromatizzato alla foglia di Ƃco€ 79

iTaLia EnErgETiCa

Orologio ecologico

con ricarica ad acqua

€ 10

TOd’S

Porta putter, porta tee

e porta palline in pelle

martellata, con putter

da golf smontabile.

Da € 152 a pezzo

EgO

Sedia Sestri con seduta

in vetro e Ƃnitura dorata€ 1.400

85

Page 86: SportWeek 01/12/2012

cuore

speciale/Regali di Natale

Versace eros

Profumo

composto

da note

che esprimono

sensualità

e potenza

da € 44

Moschino

Cover per iPhone con l’orsetto

Gennarino in versione natalizia € 38Prada

Porta iPad in safƂano con garofanoin rilievo € 270

geox resPira

Mocassino in camoscio con tacco,

suola traspirante e nappine € 150

Fred Perry

Camicia in seta

stretch con Ƃocco€ 147

dirk bikkeMbergs

cintura rigida metallizzata € 483

swaroVski

Orecchini in metallo

e cristalli € 132

bleu de chanel

Profumo alle note di agrumie pepe rosa, vetiver, noci,

frutti di bosco € 89

86

Page 87: SportWeek 01/12/2012

“coMe caVoli

aMerenda”

di Piero Figura

Ciondoli

scaramantici

in peltro lucido

da € 45 alberto

guardiani

Décolleté

Flutterby in

camoscio con

tacco farfalla

€ 550dodo

Anelliin oro rosae argento€ 350

oregon scientiFic

Tablet per i più piccolicon rivestimento in silicone € 150

casaMania

Sedia remembermedi Tobias Juretzek

realizzata con vecchijeans € 726

Paul sMith

Palla di neve Love € 190

o bag by FullsPot

Borsa in gommacon dettaglio in pelomurmasky da € 95

Miia suPerkart

Macchinina gonƂabileper Nintendo Wii € 40

Fornasetti

Piano tavolo Gift in legnodipinto a mano € 690

87

Page 88: SportWeek 01/12/2012

pancia

speciale/Regali di Natale

Gant

Maglia in lana con disegni nordici

€ 154

siGG

Bottiglia

ecologica

in alluminio

riciclabile

€ 20

canon

eos 6d

Nuova reƃexpiù piccola

e leggera

da € 2.154

Kartell

Piatti Jelly design di Patricia Urquiola

€ 69

Marville

Cintura in pelle e corda € 39

house of Marley

auricolari ecosostenibili da € 25

nutella

Barattolo natalizio

da 1 kg

€ 7

GaZZetta-head

Racchetta

modello Instinct,

piatto corde 100,

usata da Tomas

Berdych e Maria

Sharapova,

in vendita

nei GazzaStore

di Milano e Roma

e dal 15 dicembre

su www.

gazzastore.it

€ 149

88

Page 89: SportWeek 01/12/2012

city tiMe

Pull Jacket da viaggio € 290

Kiehl’s

cremaper il corpodisegnatain edizionelimitata

dall’artistaKenny Scharf

€ 49

herMes

cofanetto per il poker concarte e Ƃches € 7.350

ladurÉe

Scatolada 6 macaronsdella collezionecachemire € 15

Playlife

porta caffè con stampa tartan € 10

andcaMicie

Camicia in ƃanelladi cotone € 60

PoMMery JacK PoP

Bottiglie di Champagne con carte da gioco € 15 cad

arMani dolci

Scatola di cioccolatini quadrati misti da € 13

Pasticceria cucchi Milano

Panettone confezionato in scatola natalizia d’autore

€ 36 al kg

89

Page 90: SportWeek 01/12/2012

piedi

speciale/Regali di Natale

New BalaNce

Felpa con cappuccio

ispirazione runner

€ 79

ReeBok

Sneaker realizzate con Alicia Keys

con graƂca di New York e di una tastiera€ 90

Gallo

Calze in

morbido cotonecon decorazioninatalizie

€ 21 al paio

oNitsuka tiGeR

Stivaletto imbottito

modello Snow Heaven€ 125

FRaNklyN & MaRshall

Guanti in lana senza ditacon stampa Ƃocco di neve

€ 40

BRooks

Scarpa da corsa con suola sagomata€ 120

FRaGiacoMo

Scarpa artigianale

da golf a tiraturalimitata € 700

diadoRa

Sneaker modello Condor special edition€ 100

90

Page 91: SportWeek 01/12/2012

aBici

Bicicletta pieghevole colorata

€ 650

supeRGa

Scarpacon suolain gomma

vestita in lanacon fantasiaispirazionenordica € 89

tiNtaMaR

Cyclo bag “intelligente”da agganciare al manubrio

della bicicletta € 45

MizuNo

Scarpa da runningWave Rider 15

€ 160

coNveRse

Sneaker alte Holiday Collectioncon piccoli brillanti € 210

puMa

Sneaker modello Easy Rider78 con stampa camouƃage

€ 95

vieNNa Bike By valeNtiN vodev

Triciclo pieghevole in grado di trasportare 40 kg di carico€ 4.990

FoosBall

By yaRoslav

GalaNt

Calciobalilla

realizzato con

ricamo ungherese

€ 18.000

piGR

Tappeto Bear in feltrodisegnato da Klein & Kochper Parkhaus € 200

91

Page 92: SportWeek 01/12/2012
Page 93: SportWeek 01/12/2012
Page 94: SportWeek 01/12/2012
Page 95: SportWeek 01/12/2012

CLUB

Govann

Smeone

luoghi e prezzi delle sciate prenatalizietra val d’aosta, alto adige, lombardiae trentino, guida a piste e offerteper iniziare la stagione delle discese

duro in campo,tenero fuori.chabal si svelanella suaautobiografia

due volumicelebranol’eccellenzadei nostrifumettisti

con lo stepbruci i grassi (ese aggiungi chilialle caviglie Èancora meglio)

p. 101iL doLCe

orCo

deL rUgBy

p. 103disney

formato

itaLia

p. 104gradini,

pesi e sei

in forma

prima nevenoi Ci siamo

95

Page 96: SportWeek 01/12/2012

johannahuber,g

ovann

smeone

piste libere, temperature non troppo rigide, eventi. e soprattutto

sconti. per attirare chi ama sci e snowboard in bassa stagione.

ecco le mete ideali per cominciare il divertimento giÀ prima di natale

CLuB/viaggiare

di max monti

la prestagione, per gli appassionati di

sport invernali, èufcialmente inizia-

ta. Una spolverata di neve naturale e un

po’ di quella artificiale (in perenne lotta

conle temperaturespessosopralamedia)

hannogiàpermessodisistemare ilprimo

stratodineveessenzialeperpreparare le

piste. Per molti, questo è uno dei periodi

più belli: il turismo di massa raggiunge

le località montane solo dopo Natale e,

fino ad allora, per chi si dedica agli sport

da discesa ci sono piste vuote, sconti e

interessanti eventi. La lista delle località

giàattivenonèperò infinita

ed è essenziale una verifica

dellecondizionineveprima

dimettersi in viaggio.

La regina indiscussa della

neveperenneèCervinia, in

Valled’Aosta.Qui si scende

già su molti dei 360 km di

piste del comprensorio ita-

lo-svizzero. Le novità pre-

natalizie,oltrealleproposteper ipacchet-

ti da 4 a 7 giorni di vacanza (con un

giornodi skipassohotel gratuito), preve-

dono agevolazioni sia sul versante italia-

no (conskipassa€30), sia suquello sviz-

zero con la tarifa “Pre-Ski” a € 49. E a

breve verranno aperti duenuovi traccia-

tidedicatiallo slowskinell’areapiùselvag-

giaeafascinantedel comprensorio, sotto

la parete sud del Cervino.

Il contraltare lombardodella “rivale”val-

dostana è l’area dellaValtellina conBor-

mioeLivigno.Laprima,sede il29dicem-

bre della libera maschile di

Coppa del Mondo di sci, ha

piste aperte da quota 2.550

m fino agli oltre 3 mila di

Cima Bianca. Nel periodo

dal 9 al 21 dicembre, lo ski-

passègratuito (sesiprenota

un albergo in zona) o costa,

scontato,€32.Pergli appas-

sionati di freeride, il 15 e 16

dicembre ci saranno i “Crazy Freeride&

Telemark Days”, due giornate in cui le

guide alpine accompagneranno i turisti

lungo ipercorsi inneve frescadella zona.

Al di là del Passo del Foscagno, quasi in

Svizzera, c’è poiLivigno, premiata come

migliorresortsciisticoeuropeodell’anno.

NelcomprensoriodelMottolino, laprima

seggiovia carica di sciatori parte oggi, 1

dicembre, e anche qui, prenotando un

soggiorno, loskipassègratisfinoavener-

dì 21. In loco, sempre oggi, aprirà anche

ilpiùgrandesnowparkd’Europa,mentre

nei prossimi giorni diverranno accessi-

bili leprimezonedi fuoripistadelproget-

to “Freeride Experience”.

Spostandosi nella zona alpina del Tren-

tino edelleDolomiti, quasi tutte le locali-

tàaprono ibattenti inquestofinesettima-

na. Da provare, con skipass a € 40, i

tracciati del nuovo “Dolomiti Superski”

versione 2.0. Grazie a un sistema di po-

stazioni wi-fi dislocate su tutto il percor-

96

Page 97: SportWeek 01/12/2012

Cervinia

Km piste: 160a Valtournenchee Cervinia(360 con Zermatt).Impianti: 20a Cerviniae Valtournenche(54 con Zermatt).Piste: 66 a Cerviniae Valtournenche(149 con Zermatt).Skipass giornaliero:

€ 39 (solo versanteitaliano) o € 54 (perl’internazionale).Snowpark: due, unoa Cervinia (2.800 m,il più alto d’Europa)

e uno aValtournenche.Tel: 0166 94.43.11Sito: cervinia.itBormio

Km piste: 50Impianti: 22Piste: 21Skipass giornaliero:€ 35 (bassastagione)ed € 39 (alta).Snowpark: uno(apertura previstaa Natale)Tel: 0342 90.14.51Sito: bormioski.euLivigno

Km piste: 115Impianti: 30Piste: 78Skipass giornaliero:€ 32 (fino al 21/12),€ 38 (bassastagione),€ 42 (alta)Snowpark: tre,il Mottolino (il piùgrande d’Europa),il Carosello 3000e l’AmerikanTel: 0342 99.69.15e 0342 97.00.25Sito: skipasslivigno.com e mottolino.it

DoLomiti SuperSki

Km piste: 1.220Impianti: 450Piste: oltre 400(divise in 12 zone)Skipass giornaliero:€ 45 (bassastagione), € 50 (alta)Snowpark: 21Tel: 0471 79.53.97Sito: dolomitisuperski.comSoLDa

Km piste: 40Impianti: 10Piste: 17Skipass giornaliero:€ 33,50 (bassastagione), € 36 (alta)Snowpark: unoTel: 0473 61.30.47Sito:seilbahnensulden.itvaL SenaLeS

Km piste: 35Impianti: 13Piste: 16Skipass giornaliero:€ 38,50 (bassastagione), € 41 (alta)Snowpark: due (unoa quota 3.000 me l’altro a 2.000 m)Tel: 0473 67.91.48Sito: valsenales.com

impianti, piSte, park a prezzo SContato

lA guIdA

da cervinia alla val senales per scegliere tra quasi 1.600 km di discese

so, è possibile condividere l’esperienza

sui social network in tempo reale, verifi-

care l’afollamentodellepistee lecodeagli

impianti. Infine, con Skibeep, app scari-

cabile on line, saràpossibile restare sem-

pre connessi con i propri compagni di

sciata controllandone la posizione.

InAltoAdige, laneveègarantitaaSolda,

attivagiàdaunmese conqualchedecina

di kmdi piste. Per le prime tre settimane

di dicembre c’è l’oferta skipass per 6/13

giorni al costo di 4/9 giorni.Daprovare i

nuoviprecorsidi freerideescialpinismo.

Un po’ più a nord, inVal Senales, l’area

vicina al ghiacciaio divenuto famoso per

la scopertadiÖtzi, lamummiadeighiac-

ci, si scia da metà ottobre. Con un unico

impianto è già possibile correre lungo

una pista di 8 km. E ognimartedì, a par-

tiredal4dicembre, èpossibilepartecipa-

re, sci ai piedi, all’escursione con guida

finoal luogodi ritrovamentodellamum-

mia, a quota 3.210m.

vogLia Di BianCo

a destra, sciatori

in valtournenche.

sotto, un impianto

nel parco dello

stelvio e il paese

di solda.

più in basso, da

sinistra baite sulle

piste di cervinia

e di livigno.

97

Page 98: SportWeek 01/12/2012

CLUB/mUsiCa

Che vergogna con

le altre in spogliatoio

la cantante e giudice di x factor presenta il primo cd live,

debutta al cinema e parla di sport: «ero brava in ginnastica

e a pallavolo, ma non mi cambiavo mai con le compagne.

il calcio? mi ha rovinato un amore. ma adoro cassano»

giuDizio

✤✤✤✤✤

amami toUr

arisaWarnerMusic

Due inediti, uno

scritto dalla stessa

arisa, e i migliori

brani live dell’amami

Tour. il tutto con la

complicità di Ben

Fenner, ingegnere

del suono e

produttore già al

fianco di radiohead,

cranberries,

Depeche Mode.

di raffaella oliva

arisa

giuDizio

✤✤✤✤✤

giuDizio

✤✤✤✤✤

altri ascolti

caravan

sULLa strada

francesco de gregoricon un titolo che omaggia la beat generation

di Jack Kerouac, De gregori ci regala un nuovo

disco da ascoltare e riascoltare: nove brani

per viaggiare con la mente, con ospiti

Malika ayane e nicola Piovani.

Come of age

the vaccinesgli strokes in salsa cockney: ecco i vaccines

di come of age. alla seconda prova, il quartetto

rock londinese ha scalato le classifiche inglesi.

Dal vivo il 12 e 13 dicembre a roncade (Tv)

e a Milano.

sony Music

la prima volta che l’abbiamo vista a

Sanremo, nel 2009, quando vinse tra

le nuove proposte con Sincerità, ci aveva

dato l’idea di essere una ragazza fuori dal

mondo, che da quel palco sarebbe potuta

scappare da unmomento all’altro, in pre-

da al panico.Oggi è cambiato tutto: riposti

nell’armadio gli occhialoni e gli abiti rétro,

Arisa sembra un’altra persona. Quando

la incontriamo alla Warner, la sua casa

discografica, la troviamo più magra, più

donna, a suo agio tra i mille impegni che

riempiono la sua agenda: la trentenneRo-

salba Pippa – questo il vero nome della

cantante nata a Genova e cresciuta a Pi-

gnola, in Basilicata – ha appena pubblica-

to il primo cd live Amami Tour; per la se-

conda volta è giudice diXFactor; nei mesi

scorsi ha dato alle stampe il romanzo Il

Paradiso non è granché (Storia di unmotivetto

orecchiabile). Non bastasse, ha doppiato la

protagonista Lucille nel cartoonUnmostro

a Parigi, ora nelle sale. E dal 13 dicembre

sarà sul grande schermo come attrice nel

cinepanettone Colpi di fulmine di Neri

Parenti.

Non ha paura di esporsi troppo?

«No, le cose che facciohanno tutteunsenso

perme. Il libro l’ho scrittoperché sonouna

grafomane. La tvmiha aiutata a svelarmi.

Il cinemamiappassiona,nelfilmdiParenti

faccio la perpetua, personaggio che cono-

sco: l’esempio della donna austera e mat-

tacchiona che mantiene l’ordine fa parte

dellamiacultura,per interpretarlomisono

ispirata amia zia Carmela».

La musica resta al primo posto?

«Sì, con il disco dal vivo ho voluto suggel-

lareunperiodo chemiha resapadronadel

mio lavoro.L’ineditoMeravigliosoamoremio

parla della mia anima e di quanto sia im-

portante averne cura. In questi anni ho

imparato a tener conto delle mie esigenze.

Chiedo ancora consigli, persino alla gente

per strada, ma sono io l’ago della bilancia.

Anche aXFactor, dovemi sento un’allena-

trice di “pulcini”».

Dov’è Ƃnita la sua timidezza?

«Mai stata timida, semmai vergognosa: ho

sempre preferito stare un passo indietro

perchénonmisentivoall’altezza.Daragaz-

zahogiocatounpo’ a pallavolo:manonmi

spogliavomai davanti alle compagne, tro-

vavo sempre un cantuccio».

È portata per gli sport?

«Alle elementari ero bravissima in educa-

zione fisica, facevo cose incredibili, piega-

menti, flessioni, ero una molla. Ma alle

98

Page 99: SportWeek 01/12/2012

Paolo

DeFrancesco

giuDizio

✤✤✤✤✤

giuDizio

✤✤✤✤✤

BMg

the jazz age

the bryan ferry orchestraPer i 40 anni di carriera Bryan Ferry rivisita

alcune delle sue composizioni in chiave jazz,

rifacendosi allo stile musicale degli anni 20

e a il grande gatsby di Francis scott Fitzgerald.

Per fan dell’ex roxy Music.

armi

alessandro grazianPadovano del ’77, grazian dimostra con

questo cd il suo talento di cantautore che ama

flirtare con il rock. i registri sono tanti,

la title track rimanda ai cccP, estate

è carica di malinconia, la qualità è sempre alta.

ghosT recorDs

medie, alle “Olimpiadi”diPotenza, succes-

se qualcosa: dovevo fare la stafetta, partii

velocissima,maauntrattomi fermai.Tutti

cheurlavano “dai, dai!” e io immobile…Ri-

masi traumatizzata. Forse lo feci perché

non amo le regole».

Ultimamente è dimagrita molto...

«Una dieta di un mese, poi basta. Mi sono

comprata la corda, ma l’avrò usata mezza

volta. Avevo un tapis roulant, ma l’ho dato

via. L’attività fisica non fa perme. Però so-

no fortissima a ping-pong!Mi piace il suo-

nodellapallina, la concentrazione chedevi

mettere nei movimenti ripetitivi».

Segue il calcio?

«Ah, quello ha dato il colpo di grazia alla

mia storia conGiuseppe (Anastasi, autore

ed ex fidanzato diArisa; ndr). Ero in tour e

lui restava a casa a guardarsi le partite;

quando tornavo gli chiedevo di fare una

passeggiata e lui niente, c’erano le partite.

Mi spaventa l’ossessione di alcuni uomini

per il calcio, anche se la capisco, in quel

campo un idolo ce l’ho anch’io».

Ossia?

«Cassano: è arrivato in alto con le sue forze

ed è così bravo che può permettersi di dire

ciò che vuole senza pensarci, può essere

fedele a se stesso».

poLiedriCa

rosalba Pippa, in arte arisa, 30 anni,

non è solo una cantautrice: ha scritto

un libro, partecipa a diversi programmi

tv e ha debuttato anche al cinema.

99

Page 100: SportWeek 01/12/2012
Page 101: SportWeek 01/12/2012

DavDRogeRs

giuDizio

✤✤✤✤✤

SÉbaStien

Chabal. la mia

piCCola Stella

con Christophe QuillienBalDini&CastolDi

290 pagine

€ 17,50

giuDizio

✤✤✤✤✤

propS. piloni

di Francesco VolpeaBsolutely FRee

138 pagine

€ 13

ma lo rispetta. Perché contro gli All Blacks

gioca a viso aperto, senzamai tirarsi indie-

tro. InNuovaZelanda, tuttoquestoèapprez-

zato. Gioie, dolori, fortune, sfortune, bei ri-

cordi, tristi ricordi, di vittorie, di sconfitte.

Nel raccontodiquesto superman, il lettoreva

alla scoperta di un grande campione visto

da lontano, dalla tribuna, alla televisione.

Ora può conoscerne ogni segreto. L’Orco

conclude dicendo: “potrei anche tagliarmi

barba e capelli, i miei contratti pubblicitari

lo permettono, e tornare finalmente una

persona normale...”. Ma la risposta non c’è.

Forseaunprossimolibro.Perchélacarriera

dell’Orco, spauracchiodi tantedifese, non è

ancora finita.Avrà ancora tantodagiocare,

da pestare, da placcare, da soffrire. E forse,

tra qualche anno, da scrivere.Ancora.

donna della sua vita. Nato per caso, come

spesso succede. La sua indifferenza verso i

giornalisti chesidivertonoa trovarglidifet-

ti anchequando luimigliora.L’affettoper il

pubblico.Quellodicasa,per ilqualesembra

un dio guerriero. Quello avversario. Come

quello neozelandese. Soprattutto, quello.

Che è fatto di intenditori veri. Così lo teme,

S ébastien Chabal, l’Orco. Con quella fo-

resta di capelli neri e quel barbone da

Passator cortese, è diventatounodei rugbi-

sti più popolari del mondo. Dove la sua fi-

gura da guerriero antico, sempre dentro a

ognimischia, a placcare e scrollarsi di dos-

so avversari comeunnovello Gargantua, è

notissima.Ammirata, temuta.Questaauto-

biografia ci rivela Chabal dal di dentro. La

sua storia. La giovinezza sul camion del

nonnocheguidavaquandoancoranonave-

va l’età. Poi i primi passi nel rugby. Guardi

le prime foto e non lo riconosci. Senza cri-

niera. Lo noti però dallo sguardo. Aggres-

sivo,arrabbiato, truce, cattivo.Unguerriero

a tutto tondo. Ma lui si rivela dentro con

delicatezza, dolcezza e simpatia. Si apre. E

ti rivela i segreti. L’amore per Annick, la

Oui je suis Chabal,sono l’Orco

più dolce che c’è

aggreSSiVo e arrabbiato in Campo.

deliCato e SimpatiCo Fuori. autobiograFia

SinCera del rugbiSta piÙ FamoSo del pianeta

di Carlo gobbi

È alto un metro e 92

Sébastien Chabal, 35 anni l’8dicembre. gioca nel lione.

in nazionale ha 62 caps e sei mete.

Club/libri

tutti nella mischia

Da “CastRo” a lo CiCeRo, stoRia Di DoDiCi gRanDi piloni Del nostRo RugBy

Sergio lanfranchi cheprima di sfidare la Franciasi toglie le graffette concui aveva suturato il taglioal sopracciglio perché“non voglio che i bleuspensino di avermeloprocurato loro”. martinCastrogiovanni che solocinque settimane dopoessersi fratturato duecostole contro l’inghilterra

all’olimpico, nello stessostadio, va in campo datitolare con la Scozia. evince. andrea lo Ciceroche, durante una partitacontro il mont de marsan,si rompe una costola mala gioca tutta e quasineppure se ne accorge.loro sono solo tre, ma intutto Francesco Volpe, exrugbista e dal ‘91 firma

ovale del Corsport, narrastoria, pregi e umanidifetti di una dozzina dipiloni (in inglese prop, dacui il titolo). gli apostolidella prima linea. genteche prima di leggerequesto libro evoca forsesolo forza, capocciate,muscoli. ma che dopoconquista per l’anima, ilcuore e il coraggio. lu.ca.

101

Page 102: SportWeek 01/12/2012

I l luccio è sempre stato la tigre dei nostri

fiumi. Poi l’arrivo di concorrenti come il

siluro e la lucioperca, la sparizione dell’ha-

bitat, l’inquinamento ne hanno ridotto la

popolazione a un livello che l’associazione

EsoxItaliadefinisce“drammatico”.E i ripo-

polamentihanno fattodanni: il luccioèuna

specie unica (Esox lucius), ma i ceppi sono

diversi: italianoedanubianosonotigratima

con livree differenti, il nordico è verde a

punti gialli. Da noi si trova un po’ di tutto.

«L’obiettivo è creare incubatoi dove far ri-

produrre il luccio per ripopolare corretta-

mente», diceCorradoForlani, presidentedi

Esox. Col freddo arriva il periodomigliore

perpuntare agli esemplari piùgrossi. Esox

educa al catch and release. «Suggeriamo la

pesca con esche artificiali: è catturante e

consentedi liberare lapreda inbuona salu-

te».Marilasciare il lucciononè facile. «Ser-

veunapresaopercolare, si evitano le arcate

branchiali e si scivolacon leditanell’angolo

dellamascella. Il pesce s’immobilizza e con

la pinza a becco lungo si slama facilmente».

di daniele miccione

pesca

inquinamento e concorrenti

sterminano il luccio. ecco come

rilasciarlo in buona salute

sALvIAMO

LA TIgRE dEI FIUMI

sTORE

il nuovo negozio di berlino dedicato ai

G shock (in alto nell’edizione limitata

realizzata con burton. € 169)

Q uella di G-Shock è la storia di un uo-

mo in anticipo sui tempi, l’ingegner

Kikuo IbediCasio cheall’iniziodegliAnni

80 – prima che outdoor e sport estremi di-

venissero unamoda– si eramesso in testa

di progettare un orologio indistruttibile.

Dopomolti tentativi (e altrettanti prototipi

spiaccicati sul marciapiede, lanciati dal

terzo piano del suo ufcio per testarne la

resistenza) l’illuminazione: ai giardinetti,

osservando dei bambini giocare con una

palladi gommae immaginandounmecca-

nismo protetto da un guscio a prova di

tutto. A 30 anni esatti di distanza il mito

diG-Shock gode di ottima salute (come, del

resto, l’ingegner Ibe) e celebraquesto anni-

versario aprendo in Europa una serie di

temporary store (da Berlino, a Londra, a

Milano prossimamente) che, oltre a riper-

correrne la storia, saranno teatro di eventi

culturali e anteprimedimodelli creati con

il contributodi artisti di talentoprotagoni-

sti della scenamusicale o di aziende, come

nel caso della limited edition realizzata in

collaborazione con Burton.

di enrico aiello

tech sport

casio aPre una serie di neGozi

Per festeGGiare l’oroloGio

G shock. Presto anche a milano

TREnT’AnnI

sEnzA Un gRAFFIO

di fabrizio sclavi

cult

realizzato in faGGio

e firmato adam+harborh, abbina

desiGn e funzionalitÀ

sChIACCI LE nOCI

E sALvI LE dITA

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ECOLOgICO

firmato da adam+harborh, lo schiaccianoci

è realizzato in legno di faggio lucidato a cera,€ 25

dAvAnTI E dIETRO

un esemplare di esox lucius.

L o schiaccianoci ecologico realizzato in

legno di faggio lucidato a cera porta la

firmadiAdam+HarborhDesign.Realizza-

to secondo il principio dell’incudine e il

martello, prevedeun foro contenitore in tre

dimensioni per schiacciare le noci ma an-

che lemandorleo lenocciole.Cosìpiaceagli

scoiattoli perché sembra un albero di de-

sign, alla padrona di casa perché è un sal-

vadita e al marito perché costa poco: € 25.

102

Page 103: SportWeek 01/12/2012

E rededeigrandimaestriamericani(Bar-

ks, Taliaferro, Gottfredson), la scuola

Disney italiana è da decenni considerata la

migliore al mondo. Scarpa e Cavazzano,

Carpi eDeVita,Mastan-

tuono e Ziche, Concina e

Pezzin e tutti gli altri au-

tori, a volte sconosciuti

ma sempre emozionanti,

ci hanno regalato 80 an-

ni di storie, spesso non

limitandosia raccontare

i personaggi originali

ma creandone di nuovi

(Paperinik su tutti). Co-

meun lungoeavvincen-

te romanzo, ecco l’enci-

clopedia definitiva che

racconta quest’epopea.

Tra aneddoti, schede,

biografie, racconti, analisi e nostalgia:

un’avventura alla quale tutti abbiamo par-

tecipato. In due preziosi volumi brossurati.

ALTRI FUMETTI

di fabio licari

comics

due volumi dedicati alla scuola

tricolore del celebremarchio.

da decenni È la n. 1 al mondo

LA gRAndE

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Makkoxrcs lizard

240 PaGine

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LA CAsTA

dEI META-BAROnI

Jodorowsky GimenezmaGic

544 PaGine € 49

Giudizio

✤✤✤✤✤

L e vendite di auto in Italia sono in pic-

chiata e le previsioni a breve termine

non sono incoraggianti, come suggerisce

un sondaggio di Swg: il prossimo anno, il

77%degliutenti sicuramentenoncambierà

auto, il 19% forse lo farà, se potrà permet-

terselo, e soltanto il 4% lo farà concertezza.

Ma nel clima di scarso ottimismo c’è chi

ritiene che si debba insistere stimolando

interesse e spirito d’iniziativa.Èquello che

fanno gli organizzatori delMotor Show (5-

9dicembre;motorshow.it) che,purcostretti

a ridurrespazi espositivi enumerodeigior-

ni d’apertura, rilanciano la classica mani-

festazionebolognesesemprerispettando la

filosofiadiofrirealvisitatoreunarassegna

delprodotto, lapossibilitàdi efettuare test

dellenovità, di afacciarsi aunafinestra sul

futuro e naturalmente di fruire dello spet-

tacolo di esibizioni e gare. Così, negli spazi

allestiti alla Fiera di Bologna, esporranno

una quindicina di case, nelle aree esterne

sono allestiti tracciati per i test, ci sarà un

padiglione dedicato alla mobilità elettrica

e alternativa, mentre nella “Motorsport

Arena” ci saranno gare Gt, dei trofei Lam-

borghini, Ferrari, Porsche, autostoriche,

Rally S2000, Superstars Series, drifting, lo

showdi stuntmen e, venerdì 7, l’immanca-

bile esibizionepit stopdellaFerrariF.1.Poi,

sabato 8 e domenica 9, la novità con i “Red

Bull Speed Day”, nelle quali si esibiranno

la Citroën Wrc del Mondiale rally con il

campionissimo Sébastien Loeb, le F.1 Red

Bull e Toro Rosso, l’Audi R8 del Mondiale

endurance, le vetture della Nascar, le Nis-

san350Zdelle garedrifting, sino allafinale

del “RedBullKartFight”,unasortadiMon-

diale per piloti non professionisti.

di carlo canzano

auto

la crisi si sente, ma la rasseGna

boloGnese continua a offrire

un ricco menu di Gare ed eventi

LO spETTACOLO

dEL MOTORshOw

io nel mio locale, i calciatori in

camPo, i cantanti sul Palco. e se

tutti andassimo un Po’ oltre?

ChE IngREdIEnTE

L’EMOzIOnE

C on le dovute diferenze, mi sono im-

maginato di essere una star sul palco

e un campione in campo. Le dovute dife-

renze sono tante, ma ne cito tre: non faccio

quei numeri (sommati i miei “spettatori”

sono tanti, ma mai in una volta sola); sono

proverbialmente timido e non sono andato

aSanremo.Scherzi aparte, capita che,dopo

avermangiatoal “D’O”,qualcunomidicadi

essersi emozionatocomeaunconcerto.For-

se, sui palchi e sugli spalti, un sogno comu-

ne c’è: comunicare qualcosa che vada oltre

canzoni, risultati o piatti. Provateci.

BUCCIA dI CEdRO, pIsTACChIO E RIsO

INGREDIENTI pER 4 pERSoNE:pER IL RISo* 280 g di riso carnaroli

* 1,5 l di acqua

* 60 g di grana padano grattugiato

* 60 g di burro dolce

* 10 ml di spremuta di cedro

* 2 g di sale Ƃno* 10 g di buccia di cedro grattugiato

pER LA SALSA* 50 g di pasta di pistacchio pura 100%

* 100 ml di acqua

* 5 g di zucchero semolato

pER LA FINITURA* 200 g di farina di pistacchio tostata

in forno

tostare il riso in una pentola senza

grassi e portarlo a cottura con l’acqua

bollente salata, aggiungendola poco

per volta Ƃnché è cremoso ma al dente.mantecare con grana, burro e spremuta

di cedro, poi salare e profumare con la

buccia di cedro. in un pentolino portare

a bollore l’acqua con la pasta di

pistacchio e lo zucchero. disporre il riso

in un piatto fondo, mettere al centro

la farina di pistacchio, terminare

con un Ƃlo di salsa di pistacchio.

di davide oldani

cucina pop

103

Page 104: SportWeek 01/12/2012

CLUB/gym

di Sabrina Commis foto di Ugo Zamborlini

PettoraLi

SPaLLe e triCiPiti

3 serie da 5 rip x gamba.Avampiede sullo step,

mani alla larghezza delle

spalle, piegare le braccia

sollevando un piede.

retto deLL’addome

e oBLiqUi

3 serie da 10 rip. x latoUn piede sullo step, salire

ƃettendo il ginocchio dell’altragamba. Ruotando il busto

avvicinare il gomito.

addominaLi

e qUadriCiPiti

3 serie da 15 rip.Da terra, saltare sullo step,

atterrare in squat, gambe

ad ampiezza bacino, braccia

avanti, addominali contratti.

gamBe e gLUtei

3 serie da 15 rip. x latoUn piede sul gradino, braccia

tese avanti, ƃettere a 90°il ginocchio posteriore

insieme a quello anteriore.

TRANER:CLAUD

OBOVO;PALESTRA:DOWNTOWN

DAZ(M

LANO)

Col gradino la forma saleLO STEP È UN BUON ALLENAMENTO CARDIOVASCOLARE E BRUCIAgRASSI

PER TUTTI I MUSCOLI. E COI PESI ALLE CAVIgLIE DIVENTA PIÙ EffICACE

104

Page 105: SportWeek 01/12/2012
Page 106: SportWeek 01/12/2012

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Page 107: SportWeek 01/12/2012

Sognando

Californiamoto guzzi rilancia lo storico modello

con linee tutte nuove e il piÙ grande

bicilindrico realizzato in europa

sagomati sulle teste del motore, il frontale

con il faro poliellissoidale contenente luci

diurne a led, il parafango posteriore dotato

di un doppio gruppo ottico a led e abbrac-

ciato dalle borse da 35 litri. Il motore (lo

schemaèsempreGuzzimaoraè ilpiùgros-

so bicilindrico realizzato in Europa: 1.380

cc) eroga 97 cv a 6.500 giri con una coppia

di 120 Nm a 2.750 g. C’è il controllo di tra-

zione (per laprimavoltasuunacustom)con

tecnologia Ride by Wire multimappa (sele-

zionabili tre curve di erogazione: turismo,

veloce, pioggia) e il cruise control (di serie

come l’antifurto). A occhio pare meno im-

ponente di quanto suggerito dalle misure

(lunghezza2.445mm,interassediben1.685

mm e sella ad appena 740 mm da terra) e

nella guida sorprende l’agilità che fa scor-

dare ilpesodi337kg.Soprattutto inmarcia

le vibrazioni scompaiono, grazie al sistema

“elastico” di fissaggio del motore al telaio.

Daapplauso.Davvero conquestaCalifornia

l’Aquila di Mandello può tornare a volare.

Ammesso che avesse smesso di farlo…

Di antico c’è rimasto soltanto il nome,

California, cheda41anni identificauno

deimodelli dimaggiornotorietàdellaMoto

Guzzi. Per il resto – senza rinunciare a gra-

diti richiami alla tradizione – l’ultima nata

della Casa diMandello è tutta nuova e rap-

presenta una bella sorpresa. È piacevole

ammirarne la linea (quiparliamodellaver-

sione touring, già dai concessionari) e con-

statare l’ottimo livello della realizzazione,

delle finitureedellesoluzioniadottate.Mol-

tobelli il serbatoio (inmetallo), con i fianchi

CLUB/dUe rUote

di carlo canzano

la versione “cattiva” esce a gennaio. e con “iguzzi” lo smartphone diventa computer di bordo

La California Touringè già in vendita mentrea fine gennaio arriveràla versione custom(foto a destra),sorella “cattiva”, piùessenziale, forsepersino più elegantepriva com’è dei tanticomponenti dedicatialla versione turistica.

Costerà anche di meno(prezzo finale € 17.300)ma pure lei saràpersonalizzabile conuna lunga serie diaccessori. Tra questic’è lo iGuzzi, undispositivo checonsente dicollegare ilproprio

smartphonetrasformandolo in unasorta di piattaformamultimediale, parteintegrante della

strumentazioneche gestiscele informazionisul veicolo

e sul viaggioconsentendo,

grazie al collegamentobluetooth, diaccedere a molteplicifunzioni tipichedei computerdi bordo (medie,consumi, autonomiaresidua) e indicazioniaggiuntive(temperature,contagiri, livelli).

qUadrante

150 mm

di diametro

con la scala

del contagiri

analogico

ricavata lungo la

circonferenza

esterna

e il display

multifunzione full

matrix sospeso

al centro.

MOTO GUZZI CaLifornia TourinGÈ l’ultima, moderna versione del modello

nato nel 1971 su derivazione della v7

per la polizia di los angeles. tutta nuova,

ha motore bicilindrico 1.4 litri.

€ 19.300

e la custom è in arrivo

107

Page 108: SportWeek 01/12/2012

Doug

Pensnger

STAFF

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NuMerANDo

il gioCo Di pAgiNA 34

il gioCo Di pAgiNA 26

Sw È iN eDiColA TuTTA lA SeTTiMANA

caratteri in questo numero: 136.142

Parole in questo numero: 24.086

Parola PiÙ frequente: FerrAri (17 volte)

Parola PiÙ lunga: ToSSiCoDipeNDeNTe (17 caratteri)

testata Di ProPrietÀ De “la gazzetta Dello sPort srl” - a. bonacossaDireTTore reSpoNSAbile: ANDreA MoNTi

viceDirettori: gianni valenti (vicario), franco arturi,stefano cazzetta, ruggiero Palombo, umberto zaPelloni©rcs meDiagrouP sPa- Divisione quotiDiani - via solferino, 28 - milanoseDe legale: via rizzoli, 8 – milano

ANChe Sui TAbleT

SportWeek è disponibile anche

su iPhone, iPad, i principali

tablet e pc per chi ha scaricato

la App di Gazzetta e si è abbonato

a La Gazzetta dello Sport.

Nel prossimo numero

segnalazioni, commenti, suggerimenti:scriveteci a [email protected]

Sabato prossimo da non perdere il nostro Speciale Inverno

dedicato ai protagonisti della stagione sugli sci: i campioni

come Federica Brignone, che si è raccontata a SW. Ma anche

voi, che scoprirete una guida ai migliori luoghi dove passare

le vacanze e tutte le novità della moda per la montagna.

1 Arturo Vidal 2 edinson Cavani 3 neymar 4 sandro Mazzola 5

ezequiel schelotto 6 Johan Cruijff 7 Zlatan ibrahimovic 8 Zinedine

Zidane 9 ronaldinho 10 ronaldo 11 Marek Hamsik 12 roberto

Baggio 13 ruud gullit 14 Javier Zanetti 15 Abel Xavier 16 David

Beckham 17 Marco Borriello 18 Mario Balotelli 19 rené Higuita

20 Cristiano ronaldo 21 Taribo West 22 Paolo Maldini 23 Alexi

Lalas 24 Djibril Cissé 25 gianni rivera 26 goran Pandev 27

gaetano scirea 28 Beppe Bergomi 29 Michel Platini 30 Marouane

Fellaini 31 gabriel Batistuta 32 rodrigo Palacio 33 Wayne rooney

34 Carlos Valderrama 35 Bruno Conti 36 Pavel nedved 37 Diego

Maradona 38 Johan neeskens 39 omar sivori 40 Andrea Pirlo

41 Francesco Totti 42 stephan el shaarawy.

Cristiano ronaldo alla Cnn dalla piscina del suo manager

108

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Page 110: SportWeek 01/12/2012

U F F I C I O D I G E N E

DI GENE GNOCCHI

umbErtO

GratI

bErlUsCONI È tOrNatO

a OCCUparsI DEl mIlaN:

ChE COsa È CambIatO?

Beh, caro lettore, è cambiato praticamente

tutto. Intanto Berlusconi non deve più

scrivere la formazione su un foglietto e

darla a un passacarte che la consegni ad

Allegri,ma la comunica lui personalmen-

te ai giocatori il sabato dopo l’allenamento

di rifinitura che lui stesso dirige a bordo

di un trattorino coi ribaltabili. In secondo

luogo, a tempi brevi verrà rivisto con sche-

mi personalizzati il lookdi ogni giocatore,

che avrà anche una valigetta di ForzaMi-

lan che comprende: una scatola di menti-

ne per avere sempre l’alito profumato, una

foto di Galliani con dedica, la rac-

colta dei calendari Pirelli con evi-

denziate quelle poche che sono

scappate alla mattanza e quindi

eventualmente disponibili per i

giocatori e un libretto con gli sche-

mi disegnati personalmente da

Silvio, da eseguire inpartita.Oltre

a un buono settimanale dal par-

rucchiere di Berlusconi, che prov-

vederà a uniformare le capiglia-

ture rendendo tutti i giocatori

uguali ad Angelino Alfano.

Serve davvero fare presciistica

prima di mettere gli sci?

Allora. Secondo Aristotele nel suo De pre-

sciistica nevem incombentem utilitatio, la pre-

sciistica sta allo sci come la pretombolisti-

ca sta alla tombola. In poche parole, ha un

sensoallenarsi alla tombolaquando la tom-

bola stessa si consuma hic et nunc così come

lo sci in quanto non è riproducibile una

vallata in una sgangherata palestra citta-

dina?So che sono riflessioni probabilmen-

te troppo acute per questo modesto setti-

manale,ma lascienzavadispensata inogni

ambito e io non sarò certo quello che si tira

indietro solo per il fatto di venire dopo la

pubblicità di qualche costoso giaccone.

È vero che i lottatori di sumo

sono considerati dei sex symbol?

Certo, è assolutamente vero, e questo è un

dato oggettivo, basta sfogliare le riviste di

gossip per rendersene conto. Proprio ieri

leggevo ad esempio su Novella 2000 che

Charlize Theron sta ora con Takeshi Te-

rondo,un lottatoredi sumodi930chili che

gira sempre col suo lenzuolo arrotolato al

fondoschienae leinonsivergognaaffatto,

anzi. E l’altro giorno legge-

vosuVistocheKeiraKnight-

ley ha lasciato il suo fidan-

zato James Righton per

MatubashiHarakiri, il cam-

pione olimpico di sumo ca-

tegoria oltre 2.000 kg, an-

che se ha chiesto all’Ikea di

rinforzare il suo letto Billo.

Mentre George Michael, a

quanto ne so, sta con la na-

zionale juniores di sumo.

110

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