Upload
sergio-primo-del-bello
View
210
Download
2
Embed Size (px)
DESCRIPTION
Biblioteca in cerca di alleati. Oltre la condivisione, verso nuove strategie. Stelline, Milano 15 marzo 2013. Sessione: "Biblioteche, Archivi, Musei: la convergenza possibile". "Il dialogo tra le istituzioni della memoria e la città" Intervento di Maurizio Vivarelli, docente di Archivistica, Bibliografia e Bivlioteconomia Università di Torino. Programma: convegnostelline.it/sessione.php?IdUnivoco=7 Fotografie: picasaweb.google.com/117290793877692021380/ConvegnoStelline2013?authuser=0&feat=directlink Registrazione in streaming con Livestream Procaster a cura di Sergio Primo Del Bello, ANAI Lombardia
Citation preview
Il dialogo tra le
istituzioni della
memoria e la città
MAURIZIO VIVARELLIDipartimento di Studi
storiciUniversità di Torino
Sala Bramante, venerdì 15 marzo 2013. Biblioteche, archivi, musei: la convergenza possibile
M.C. Escher, Galleria di stampe, 1956 (particolare)
ITALO CALVINO, Le città invisibili, 1972 «Il Gran Kan possiede un
atlante in cui sono raccolte le mappe di tutte le città: quelle che elevano le loro mura su salde fondamenta, quelle che caddero in rovina e furono inghiottite dalla sabbia, quelle che esisteranno un giorno e a cui ancora non s’aprono che le tane delle lepri […]. Il catalogo delle forme è sterminato: finché ogni forma non avrà trovato la sua città, nuove città continueranno a nascere».
In cerca del «catalogo»
In copertina: RENÉ MAGRITTE, Il castello dei Pirenei, 1959
La funzione di biblioteche, archivi, musei per la realizzazione di questo «catalogo» sta attraversando un periodo di crisi, per numerosi motivi di natura:
economica e finanziaria; politica, normativa, istituzionale; organizzativa; disciplinare, che investe cioè il livello dei princìpi,
delle metodologie, delle procedure; comunicativa, connessa alle relazioni tra modelli
documentari classici e configurazione del web; sociale, che riguardano le modalità di utilizzo da
parte delle persone delle informazioni documentarie;
formativa, che investe i percorsi di costruzione delle ‘professionalità’ in ambito bibliotecario, archivistico, museale.
Elementi di contesto
Elementi di contesto
In questo scenario è stato formalmente costituito il 12 giugno del 2011, da parte di AIB, ANAI, ICOM, il MAB Italia che, tra l’altro:
1. si propone come strumento di rappresentanza delle istanze dei professionisti degli istituti culturali;
2. promuove il coordinamento culturale, tecnico-scientifico e organizzativo delle attività degli operatori di archivi, biblioteche, musei
5. propone programmi e appronta strumenti per la crescita e il rafforzamento degli istituti culturali esistenti e la promozione di nuove iniziative;
8. effettua studi e ricerche; 11. svolge ogni altra attività che si renda necessaria per la
realizzazione dei fi ni individuati nel presente atto costitutivo.Atto costitutivo di MAB Italia, http://www.mab-italia.org/index.php/musei-archivi-biblioteche/mab-italia
L’organizzazione delle memorie culturali in ambiente digitale implica in ogni caso un ripensamento profondo delle tre tradizioni disciplinari, definitesi entro paradigmi pre-digitali.
L’organizzazione delle relazioni tra le rappresentazioni digitali degli oggetti documentari costituisce forse il principale problema teorico ed applicativo.
Il rischio principale è quello di confondere i dati ed i metadati con gli oggetti del mondo fisico, e soprattutto con i rispettivi contesti interpretativi.
Da ciò consegue il rischio di realizzare un ambiente documentario frammentario, in cui i dati non sempre riescono a qualificarsi come informazioni.
Elementi di contesto
Giordano Bruno, 1582 Il tema della connessione e
della universalità del sapere è stato uno degli elementi fondanti della riflessione filosofica del Cinquecento, e si radica in una nuova interpretazione delle tradizionali arti della memoria, fondate sulla teorie dei loci.
Giordano Bruno modifica ed innova i concetti di luogo e di immagine, che, non più statici, devono invece esprimere le relazioni che correlano le diverse tipologie di informazioni.
‘Relazioni’ e arti della memoria
GIORDANO BRUNO, Ars memoriae, in: De umbris idearum, 1582, http://giordanobruno.filosofia.sns.it/index.php?id=939
In seguito al graduale definirsi dei «campi» disciplinari, per motivi diversi, e connessi anche alle politiche accademiche, i ricercatori/contadini (P. Burke, Storia sociale della conoscenza, 2002) si sono preoccupati di difenderne con determinazione i «confini».
L’interesse della comunità scientifica si è dunque orientato più a discutere e motivare le differenze tra i «campi» che a prendere in esame gli elementi comuni.
Ciò vale per le diverse relazioni in linea teorica individuabili tra metodi e pratiche disciplinari di archivi e biblioteche, archivi e musei, biblioteche e musei, musei ed archivi.
La nascita delle ‘discipline’
1794-1928. Archivistica Tra 1794: la Convenzione francese afferma il principio della
«pubblicità» degli archivi e 1928: EUGENIO CASANOVA sistematizza il campo disciplinare nel suo trattato Archivistica.
1808-1839. Biblioteconomia 1808-29: MARTIN SCHRETTINGER, Versuch eines
vollständigen Lehrbuches der Bibliothek-Wissenschaft ; 1834: Handbuch der Bibliothek-Wissenschaft: nasce la «scienza della biblioteca», tradotta con ‘bibliothéconomie’ da Léopold Auguste Constantin Hesse nel 1839.
1948. Museologia 1948: si costituisce l’ICOM. International Council of
Museums, che, oltre la tradizione museografica settecentesca, definisce la museologia come la scienza applicata che si occupa del museo come istituzione permanente che acquisisce, conserva e comunica le testimonianze materiali ed immateriali dell’umanità per studio, educazione e diletto.
I «campi» delle discipline della memoria
Sul piano scientifico ciò suggerisce il rafforzamento di una linea di riflessione sulla matrice storica comune che le attuali istituzioni della memoria condividono.
La stessa costituzione del MAB può far ipotizzare l’utilità di una maggiore integrazione tra biblioteche, archivi e musei.
Sul piano professionale, in maniera pragmatica, va valutato di volta in volta quale livello di collaborazione garantisca i risultati migliori ai soggetti partecipanti.
I due livelli (scientifico e professionale) si intrecciano indissolubilmente quando si prendono in esame le questioni connesse al trasferimento delle memorie culturali in ambiente digitale.
Verso nuove forme di integrazione
Per questo può essere utile esaminare con attenzione alcune delle relazioni istituite, o istituibili, tra:
Archivi e biblioteche; Biblioteche e musei; Archivi e musei; Archivi e biblioteche e musei.
In questo modo può essere possibile valutare meglio le opportunità derivanti dall’approfondimento di temi e questioni comuni.
Verso nuove forme di integrazione
Archivi e biblioteche
Centro Internazionale di Studi Primo Levi, Torino http://www.primolevi.it/
Istoreto, Torino. Fondo Bruno Vasarihttp://metarchivi.istoreto.it/
Il concetto di ‘collezione’
In questo ambito possono essere messi in evidenza temi comuni i connessi a: ordinamento nei musei
e classificazione nelle biblioteche;
allestimento nei musei e presentazione dell’offerta documentaria nelle biblioteche.
Biblioteche e musei
LORENZO LOTTO, Ritratto di Andrea Odoni,1527
GEORGES PEREC, Brevi note sull’arte e il modo di riordinare i propri libri, 1985 per ordine alfabetico per continente o paese per colore per data di acquisizione per formato per genere per grandi periodi
letterari per lingua per priorità di lettura per rilegatura per collana
Interpretare lo spazio Il tema della valutazione della
percezione, interpretazione ed uso dello spazio da parte degli utenti è importante e scarsamente studiato, o almeno studiato con intensità diversa nelle diverse aree disciplinari.
Biblioteche e musei
Biblioteca San Giorgio, Pistoia
Palazzo Madama, TorinoInstallazione di Robert Wilson, 20012
Questo tema può costituire un proficuo punto di incrocio tra le esperienze di studio a matrice museologica e quelle che riguardano invece la valutazione dell’uso dello ‘spazio bibliografico’ delle biblioteche.
Lo spazio dell’archivio «Il pittore, che si accinge a fare un quadro,
non potrebbe dire se al primo suo bozzetto sarà per corrispondere in ogni parte l’opera finita; ma il soggetto, i principali personaggi, l’espressione e l’atteggiamento e le vesti loro, e molte altre cose, le sa prima di portare i colori dalla tavolozza alla tela […] Applicando l’esempio, dirò che quando pensai l’Archivio Centrale dello Stato […] ebbi però chiarissimo il concetto […] di un edifizio, in cui dargli sede […] pensai che l’ordine delle sale avrebbe conferito all’ordine dei documenti». (F. Bonaini, 1864).
Archivi e musei
L’Archivio Centrale di Stato di Firenze. Lettera del prof. Francesco Bonaini al direttore del giornale fiorentino “La Nazione”, 20 dicembre 1864, Firenze, Cellini, 1864. Cit. tratta da Diana Toccafondi, Archivi, retorica e filologia […], 2002, http://www.archiviodistato.firenze.it/nuovosito/fileadmin/template/allegati_media/libri/150_Archivi_Storia/150_Toccafondi.pdf.
Nell’immagine una prospettiva dei depositi dell’Archivio di Stato di Firenze agli Uffizi,
http://www.archivi.beniculturali.it/
Lux in arcana Mostra di documenti dell’Archivio Segreto
Vaticano
Archivi e musei
http://www.luxinarcana.org
Portali tematici del SAN. Sistema archivistico nazionale Archivi della moda del Novecento
Archivi e musei
http://www.moda.san.beniculturali.it/wordpress/
Livelli di integrazione personale: Museo Galileo (1) territoriale: MuseoTorino (2) universale: World Digital
Library (3)
Archivi e biblioteche e musei
http://www.wdl.org/en/http://www.museotorino.it/
http://www.museogalileo.it/
1
2 3
MiBAC, 2007 e 2013
Convegno: La convergenza tra archivi, biblioteche e musei e l'interoperabilità, Roma 2007
Rossella Caffo, La convergenza tra archivi, biblioteche e musei e l'interoperabilità. Iniziative concrete: CulturaItalia, MICHAEL, MINERVAeC (http://eprints.rclis.org/3808/1/caffo.pdf).
Convegno: Il catalogo nazionale dei beni culturali, Roma 2013
Programma(http://www.iccd.beniculturali.it/index.php?it/150/news/134/convegno-il-catalogo-nazionale-dei-beni-culturali-roma-16-e-17-gennaio-2013-complesso-del-san-michele-a-ripa-sala-dello-stenditoio).
SIGECweb, Sistema Informativo GEnerale del Catalogo (http://www.iccd.beniculturali.it/index.php?it/118/sistema-informativo-generale-del-catalogo-sigec).
IFLA, 2008
ALEXANDRA YARROW, BARBARA CLUBB and JENNIFER-LYNN DRAPER for the Public Libraries Section Standing Committee, Public Libraries, Archives and Museums: Trends in Collaboration and Cooperation (2008) (International Federation of Library Associations and Institutions. IFLA Professional Reports, No. 108). Conclusioni:
«Libraries, archives and museums must respond to these challenges by similarly defying physical boundaries: finding new ways to deliver information to the public, collaborating to preserve and digitise heritage information, and pursuing new joint-use facilities».
IFLA, 2008
Ambiti di collaborazione: Condivisione di informazioni; Metodologie per la conoscenza del contesto; Esperienze di programmazione e progettazione,
in particolare per quanto riguarda: Co-localizzazione; Co-gestione; Attività di comunicazione e di marketing dei
servizi; Integrazione di risorse documentarie eterogenee; Analisi dell’uso dello spazio documentario; Attività di formazione ed aggiornamento
professionale.
OCLC, 2011-2012KAREN SMITH-YOSHIMURA - CYNDI SHEIN, Social Metadata for Libraries, Archives and Museums. Part 1: Site Reviews; Part II Survey Analysis; Parte III Recommendations and Readings, Dublin (Ohio), OCLC Research, 2011-2012. «Single-organization sites […] tend to serve a specific
niche audience. They may not attract much traffic, but what they do attract may suffice for the site’s purposes. However, niche sites are also vulnerable to staff leaving and the burdens of maintaining the site. The more vibrant sites (with lots of user-contributed content) tend to be national or multi-institutional based, or serve a specific discipline. A critical mass and sense of community - whether existing or created - generates more user contributions and more outreach to new communities. Sites that have a community or national “brand” attract contribution and traffic». (Part I, p. 10-11).
Lavori in corso: Montelupo FiorentinoL’Amministrazione comunale di Montelupo Fiorentino ha maturato la volontà di co-localizzare, negli spazi attualmente occupati dal solo Museo della Ceramica, la biblioteca comunale (Centro Nautilus) e l’Archivio storico.I motivi della scelta, connessi anche a difficoltà di ordine finanziario, hanno tuttavia indotto l’Amministrazione verso un ridisegno radicale delle identità delle istituzioni coinvolte.Per raggiungere questo obiettivo si è operato:
costituendo un gruppo di lavoro locale; affidando un incarico ad un gruppo esterno
costituito da esperti di biblioteconomia e di museologia.
La conclusione del primo stralcio progettuale è prevista per il prossimo mese di settembre.
Lavori in corso: Montelupo Fiorentino
Alcune immagini dell’edificio che ospita attualmente il Museo della
Ceramica e, a sinistra, due ambienti interni.
Le diverse tipologie documentarie
Luoghi comuni della memoria
Per concludere Negli archivi, nelle biblioteche, nei musei si
situano e si ordinano gli oggetti documentari cui è affidata la conservazione e la comunicazione della memoria culturale.
Le rappresentazioni di questi oggetti, le relazioni tra questi oggetti, le relazioni tra le rappresentazioni di questi oggetti sono complesse: «Il catalogo delle forme è sterminato», come ha scritto nelle Città invisibili Italo Calvino.
Archivi, biblioteche, musei, meglio se collaborando, possono tuttavia rendere visibili i molti linguaggi con cui il catalogo è scritto, sottrarli all’oblio, ed insegnare a comprenderli.
In questo modo archivi, biblioteche, musei, hanno creato, e continueranno a creare in futuro, luoghi comuni della memoria.
Grazie
Cloud Atlas, regia di Lana e Andy Machowsky e Tom Tykwer (2012)Il dialogo tra l’Archivista e Sonmi~451.