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mario cina padova - 2013 Storia della Filosofia 1. Un’introduzione in 16 schede _______________________________________ 01. Prima della Filosofia: il mito 02. Prima della Filosofia: Omero 03. Prima della Filosofia: Esiodo 04. Prima della Filosofia: L’Orfismo 05. Prima della Filosofia: gli albori del pensiero 06. Cosa è la Filosofia 07. Perché la Filosofia è nata in Grecia 08. Filosofie Orientali 09. Scienza greca e Scienza orientale 10. La nascita della Filosofia greca e il suo significato 11. I caratteri originali della Filosofia greca 12. Ambiti problematici della filosofia 13. I periodi della filosofia greca 14. Cronologia 15. I Filosofi 16. La Scuola Ionica ________________________________________

Storia della filosofia

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Un'introduzione in 16 schede

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Page 1: Storia della filosofia

mario cina – padova - 2013

Storia della Filosofia

1. Un’introduzione in 16 schede

_______________________________________

01. Prima della Filosofia: il mito

02. Prima della Filosofia: Omero

03. Prima della Filosofia: Esiodo

04. Prima della Filosofia: L’Orfismo

05. Prima della Filosofia: gli albori del pensiero

06. Cosa è la Filosofia

07. Perché la Filosofia è nata in Grecia

08. Filosofie Orientali

09. Scienza greca e Scienza orientale

10. La nascita della Filosofia greca e il suo significato

11. I caratteri originali della Filosofia greca

12. Ambiti problematici della filosofia

13. I periodi della filosofia greca

14. Cronologia

15. I Filosofi

16. La Scuola Ionica

________________________________________

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mario cina – padova - 2013

Testi consultati:

1. G. Reale – D. Antiseri – Storia della Filosofia – Bompiani - 2010

2. N. Abbagnano – G. Fornero – Protagonisti e Testi della Filosofia –

Paravia - 1999

3. F. Moser – Piccola Filosofia per non filosofi – Feltrinelli - 2002

______________

Non ho mai studiato Filosofia prima d’ora.

Forse è stata la mia fortuna perché è probabile che i professori sarebbero

riusciti a rendermela insopportabile come hanno fatto con il latino delle scuole

medie inferiori (dei miei tempi).

Beh, fortuna o sfortuna che sia il fatto è che fin dalle prime pagine mi sono

letteralmente innamorato di questa Scienza perché, credetemi, la Filosofia è

Scienza, è Scienza purissima (come l’Arte è Spirito supremo).

Questo lo dice un ingegnere nucleare.

E’ mia abitudine salire le scale un gradino alla volta. Il primo gradino, forse il

più alto, è stato capire che cosa sia la Filosofia e per quale motivo sia nata in

Grecia, paese certamente rozzo se confrontato con i raffinati Egitto o

Mesopotamia del tempo. Da questo non si prescinde.

Io credo di averlo capito e se ci sono riuscito io che non ho mai vinto un

premio Nobèl, ci possono riuscire anche gli altri.

Padova, 2013.

Mario Cinà

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SCHEDA DI FILOSOFIA - 1 -

Prima della Filosofia: il MITO

1. Le domande esistenziali dell’Uomo

Da un punto di vista biologico non esistono differenze tra uomo e animali.

Tuttavia l’evoluzione ha prodotto una diversità sostanziale perché l'uomo, a differenza

di tutti gli altri esseri viventi, ha la piena coscienza della sua vita ovvero ha la

cognizione della propria esistenza e dunque dei propri limiti e della propria inevitabile

morte.

Noi non sappiamo il momento in cui il primo ominide raggiunse tale traguardo ma da

allora l’uomo conosce il dramma della sua realtà e lo scandisce, ancora oggi, con una

serie di terribili domande.

L’uomo esiste.

L’uomo è consapevole di esistere.

Dalla consapevolezza di esistere scaturiscono le domande esistenziali.

Le domande esistenziali

Che cosa è l’Universo? Perché esiste l’Universo? L’Universo è sempre esistito?

Qualcuno lo ha creato? Perché non c’è il Nulla? Esiste Dio? E io chi sono? Da dove vengo? Dove vado? Perché esisto? La vita ha un senso?

Perché la morte? Perché il dolore?

2. Le risposte e il Mito

E’ naturale che l’uomo cerchi di rispondere alle domande che lui stesso si pone,

specialmente alle domande che ritiene più importanti in quanto legate al suo naturale

istinto di sopravvivenza.

Perché la morte? Perché il dolore?

Le risposte non sono mai state, non sono, e presumibilmente non saranno, mai uguali

ma mutano in relazione a) a chi risponde e b) all’evoluzione della società.

Non è possibile conoscere compiutamente il pensiero dell’uomo pre-istorico e quindi si

deve fare riferimento alle prime testimonianze scritte dell’uomo arcaico.

Poiché la filosofia doveva ancora nascere le prime risposte alle domande esistenziali

sono state fornite dal Mito.

Ai giorni nostri il Mito è inteso come leggenda, invenzione fantastica invece

per i Greci antichi il Mito (Mythos) rappresenta la realtà.

Il Mito assicurava la spiegazione del mondo e l'interpretazione della realtà attraverso

narrazioni, vere e proprie immagini letterarie, intensamente simboliche.

Secondo Aristotele anche coloro che amano il Mito sono Filosofi.

Le narrazioni mitiche si tramandavano oralmente e soltanto dopo un autore colto le ha

tramutate in forma scritta.

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SCHEDA DI FILOSOFIA - 2 -

Prima della Filosofia: OMERO

1. Omero educatore dei greci

Tutti i popoli del mondo hanno raccontato la propria storia attraverso il Mito.

Omero fu il primo poeta dell’Occidente che elaborò in forma scritta la narrazione mitica

della guerra di Troia (Iliade) e delle avventure di Ulisse (Odissea).

Iliade e Odissea hanno la stesa importanza che ha avuto la Bibbia per altri popoli in

quanto gli educatori greci attinsero dai poemi omerici gli elementi necessari della

propria educazione e formazione spirituale.

2. Le peculiarità “filosofiche” dei poemi omerici

La struttura di Iliade e Odissea è sostanzialmente diversa da quella dei poemi orientali

ed è intrisa di talune peculiarità tali da rendere possibile la nascita della Filosofia come

noi la conosciamo, ossia la Filosofia greca e quindi la Filosofia occidentale.

In Omero sono presenti in forma epica gli stessi temi

che in Filosofia sono presenti in forma razionale.

a) limite e misura: raramente i due poemi descrivono eventi mostruosi o deformi,

come invece accade nelle manifestazioni artistiche di altri popoli, ma delineano

avvenimenti armonici strutturati con senso del limite e della misura come contraltare

della smodatezza e dell’eccesso.

Limite e misura sono principi della Filosofia.

b) la causa prima: Omero non si limita a narrare eventi cadenzati nel tempo ma ne

ricerca sempre la causa. Egli come poeta pensa per “immagini” ma in ogni evento

epico narrato cerca sempre la rigorosa motivazione psicologica.

Ma la ricerca del principio delle cose è un principio strettamente filosofico. La Filosofia,

precisiamo, utilizza il pensare per concetti ovvero il pensare razionale anziché il

pensare per immagini di Omero.

Si sottolinea tuttavia che il pensare per immagini di Omero è più vicino al pensare per

concetti della Filosofia che al pensare dei poeti orientali.

La ricerca della causa prima è il principio fondamentale della Filosofia.

c) l’uomo nell’Universo: cercare come fa Omero la motivazione psicologica in ogni

evento umano significa collocare l’uomo nel contesto di una realtà totale (a tutto c’è

un perché) e la realtà totale si chiama Universo.

Il tema classico della Filosofia greca è trovare la posizione dell’uomo nell’Universo.

La posizione dell’Uomo nell’Universo è il tema classico della Filosofia.

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SCHEDA DI FILOSOFIA - 3 -

Prima della Filosofia: ESIODO

1. Esiodo e la Filosofia

Se Omero è una figura leggendaria, Esiodo (700 a.C.) è il primo poeta la cui

personalità ha carattere storico. La sua opera maggiore è la Teogonia (Theos=Dio e

gonie=origine) dove narra in forma mitologica l'origine degli dei e della loro

discendenza. E’ molto probabile che Esiodo abbia attinto da più antiche teogonie

orientali ma il suo racconto presenta organicità e completezza addirittura

lussureggiante tali da conferirgli una propria e autonoma originalità.

L’approccio di Esiodo alla spiegazione dell’Universo presenta aspetti simili (ma non

uguali) a quello dei filosofi e il suo ribadire che quanto narra sia vero è in linea alla

ricerca della causa vera, della causa prima dei filosofi.

La Teogonia di Esiodo mostra aspetti originali rispetto alle teogonie orientali.

2. Teogonia di Esiodo e Cosmogonia dei filosofi

Sicuramente esistono tratti comuni tra la Teogonia esiodea e la Cosmogonia dei

filosofi.

I punti di contatto tra i due sistemi sono:

a) la rappresentazione dalla totalità del reale ossia dell’Universo;

b) il puro approccio teoretico cioè, a differenza delle cosmogonie orientali, un

approccio privo di interesse pratico.

Una differenza sostanziale è invece costituita dalla razionalità o meno della

spiegazione.

Le spiegazioni di Esiodo sono le spiegazioni di un poeta e procedono con il mito, con la rappresentazione fantastica, con l’immaginazione poetica.

Le spiegazioni dei filosofi sono basate invece sulla razionalità.

3. La causa prima:

Esiodo afferma di voler raccontare la verità sugli Dei e afferma di dire cose vere

perché queste gli sono state riferite dalle Muse.

Sembrerebbe che si manifesti qui una delle caratteristiche che saranno poi peculiari

della ricerca filosofica, la ricerca del fondamento, del vero su cui poggiare.

Questa tesi è sostenuta con grande vigore da alcuni studiosi. Essi affermano che in

questo insistere di Esiodo sul fatto che egli voglia raccontare cose vere intorno agli

Dei, si manifesti già quella che poi sarà la caratteristica della filosofia.

Alcuni studiosi considerano Esiodo il primo filosofo greco.

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SCHEDA DI FILOSOFIA - 4 -

Prima della Filosofia: L’ORFISMO

1. ORFEO

Orfeo è una figura della mitologia greca risalente al 600 a. C..

E’ l'artista che incarna i valori eterni dell'arte e dell'amore.

Egli era sposato con Euridice e quando questa morì discese negli Inferi per riportarla

sulla terra. Ma prima che uscissero egli si voltò a guardarla violando così il giuramento

fatto agli Dei. Per punirlo gli Dei rispedirono Euridice agli Inferi. Per la disperazione

non amò nessuna altra donna e le donne, gelose di tanta fedeltà, lo uccisero.

2. I Misteri Orfici

A cominciare dal 600 a. C. si diffusero in Grecia le cosiddette religioni dei Misteri.

I Misteri, o Riti, della religione più importante si dicevano ispirati da Orfeo ed erano

dedicati al dio Dioniso o Bacco e si chiamavano appunto Misteri Orfici.

Gli Orfici introdussero il concetto di anima nella civiltà arcaica greca.

Credevano appunto nella trasmigrazione delle anime; insegnavano che l’anima nella

vita futura poteva raggiungere l’eterna felicità o l’eterna sofferenza o un temporaneo

tormento, a seconda della sua vita terrena. Gli Orfici erano una setta ascetica; il vino

per loro era soltanto un simbolo, come più tardi nel sacramento cristiano. L’ebbrezza

che cercavano era quella dell’ “entusiasmo”, dell’unione con il dio. In questa maniera

pensavano di acquistare la conoscenza mistica non raggiungibile con i mezzi ordinari.

3. L’Orfismo e la filosofia greca: il dualismo

Gli Orfici riuscirono a tenere in debita considerazione e a dare una risposta valida alle

esigenze religiose e morali che si manifestarono nel mondo greco a partire da un certo

periodo storico proprio perché, per la prima volta, l’Orfismo propose una nuova

immagine dell’uomo fondata su un dualismo sostanzialmente estraneo alla tradizione

arcaica greca. L’elemento dualistico entrò nella filosofia greca con Pitagora. Attraverso

Pitagora elementi orfici penetrarono nella filosofia di Platone, e attraverso Platone in

gran parte della filosofia posteriore, di quella almeno che conservava un certo grado di

religiosità.

Con l’Orfismo compare in Grecia una concezione della natura e dei destini

dell’uomo pressoché del tutto sconosciuta ai Greci delle età precedenti, per

molti aspetti rivoluzionaria la quale è stata giustamente considerata come

elemento di un nuovo schema di civiltà:

il dualismo tra anima (divina e immortale) e corpo (umano e mortale).

Questa concezione inserì nella civiltà europea

un’interpretazione nuova dell’esistenza umana.

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SCHEDA DI FILOSOFIA - 5 -

Prima della Filosofia: GLI ALBORI DEL PENSIERO

1. Il MITO.

La Filosofia greca, e quindi occidentale, non nacque dal nulla ma fu una lenta

costruzione fondata sulle prime risposte alle eterne domande dell’uomo.

Agli albori del pensiero è il MITO che risponde alle prime domande esistenziali.

Per gli antichi il Mito è un racconto reale - gli avvenimenti narrati sono realmente

accaduti - che assicura la spiegazione del mondo e dell’uomo.

I poeti, principalmente Omero e Esiodo, misero in forma scritta le tradizioni orali

mitologiche.

2. Omero

In Omero (800 a. C) sono presenti alcuni concetti sviluppati

successivamente dalla ricerca filosofica.

Limite e misura;

La posizione dell’Uomo nell’Universo;

La ricerca della causa prima.

3. Esiodo

Esiodo (700 a. C.) è stato definito il primo filosofo greco.

- rappresenta la totalità del reale ossia dell’Universo;

- ricerca la Verità;

- la ricerca della Verità è fine a se stessa perché priva di interesse pratico.

4. I Misteri Orfici

Dualismo tra anima (divina e immortale) e corpo (umano e mortale),

L’Orfismo introduce nella civiltà europea un’interpretazione nuova dell’esistenza

umana, una concezione della natura e dei destini dell’uomo, basata sul dualismo, per

molti aspetti rivoluzionaria che è stata giustamente considerata come elemento di un

nuovo schema di civiltà.

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SCHEDA DI FILOSOFIA - 6 -

Cosa è la FILOSOFIA

1. La Fisosofia è paura

Secondo Aristotele, che Dante definisce il maestro di color che sanno, “La Filosofia

nasce da thauma”. Alcuni hanno tradotto thauma come meraviglia. Ma in verità

thauma significa ben di più, significa terrore.

Per capire meglio ricorriamo alla Mitologia. La mitologia greca colloca il gigante

Taumante nella sfera demoniaca e il gigante incuteva talmente terrore da destare

meraviglia: meraviglia che nasce dal terrore, dalla paura.

La Filosofia nasce dalla paura.

2. Dal Mito alla Filosofia

Ma perché questa paura? Gli uomini hanno paura quando si rendono conto che:

- non è vero che il Mito racconta fatti realmente accaduti;

- non è vero che il Mito spiega il perché della morte e del dolore.

Comprendono che l’Uomo è vissuto nell’inganno perché pensava che il Mito fosse

verità e invece il Mito si è rivelato una falsa verità cioè un sogno. I sogni possono

essere liberamente interpretati, non possono essere fonte di verità.

Nasce quindi il desiderio, anzi la necessità, che la comprensione della morte e del

dolore non sia il contenuto di un sogno ma qualcosa che non possa essere smentito,

che non si possa negare, che abbia cioè una verità incontrovertibile, razionale.

La volontà di uscire dal sogno e di guardare la verità si chiama FILOSOFIA.

3. Filosofia = Amore della sapienza (philein-amare + sophia-sapienza)

La filosofia può essere intesa come lo studio del tutto (uomo e universo), di cui vuole

indagare: a) l'essenza, b) l'origine, c) il fine.

I Filosofi quindi sarebbero gli “amanti della sapienza” ovvero i Sapienti.

Però non tutti i Sapienti sono Filosofi.

Artisti e scienziati sono sapienti, danno risposte ai quesiti fondamentali dell’uomo ma

non si possono definire Filosofi.

La Filosofia presenta due facce:

- pone le domande che si pongono le discipline umanistiche;

- fornisce le risposte delle discipline scientifiche perché, anche se non conduce

esperimenti fisici o dimostrazioni matematiche, utilizza il ragionamento argomentativo

ossia la logica.

La filosofia è un esercizio razionale teso a

risolvere problemi fondamentali con l’uso dell’argomentazione logica.

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SCHEDA DI FILOSOFIA - 7 -

Perché la FILOSOFIA è nata in GRECIA

1. La Filosofia è un’originale scienza greca

E’ una constatazione che in Occidente:

I Greci sono stati i primi a scrivere i primi testi di filosofia.

La cultura occidentale affonda le radici nel mondo ellenico.

I Greci sono stati i primi occidentali a indagare in modo critico e razionale.

I Greci hanno creato il modo di pensare filosofico occidentale

2. La mancanza dello stato unitario e le poleis

I Popoli invasori della Grecia, quali Achei e Dori, non si mescolarono né tra di loro né con la gente del luogo (Pelasgi?, Elleni? Ioni?).

Le invasioni durarono molti anni e più che di eserciti si trattò di migrazioni di popoli.

I diversi popoli non si stabilizzarono in zone definite ma si distribuirono in territori discontinui.

A seguito di queste prolungate invasioni aumentò il senso di insicurezza e le popolazioni tendevano a rifugiarsi in centri autonomi detti poleis.

Dopo le invasioni ci fu un lungo periodo di pace e mancò quindi un nemico esterno che potesse coagulare le diverse etnie.

Il territorio greco, montuoso, agevolò la separazione e quindi mancò una casta sacerdotale potente.

La nascita di uno stato unitario (civiltà egiziana e persiana) fu impossibile.

3. La polis come democrazia

Le poleis erano centri di poche migliaia di cittadini (a parte stranieri, donne e schiavi)

dove tutti si conoscevano e costituirono, per secoli, il modello sociale e politico dei greci.

Assieme all’aristocrazia acquisirono potere i proprietari terrieri e i mercanti che si confrontavano nelle assemblee.

L’esercito non fu costituito solo dai cavalieri (aristocrazia) ma dalla fanteria (opliti) armata da agrari e mercanti.

Nelle assemblee si sviluppò l’arte della persuasione attraverso la retorica (arte

dell’orazione) e la dialettica (arte del convincimento).

La carenza di cibo spinse le poleis a fondare colonie indipendenti dalla città origine con conoscenza di altri popoli e conseguenti stimoli culturali.

Nelle colonie il senso della parità dei coloni era ancora più accentuato e di più si svilupparono retorica e dialettica per far prevalere le proprie opinioni nelle assemblee.

I commerci resero ricche le poleis e rimase il tempo da dedicare al pensiero.

Dal confronto democratico e laico nella Polis nacque la Filosofia ovvero la ricerca sulle cose e sull’uomo, al puro scopo di sapere

e non per qualche fine pratico.

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SCHEDA DI FILOSOFIA - 8 -

Filosofie Orientali

1. Le Filosofie orientali

Le Schede che stiamo leggendo si occupano della Filosofia greca e quindi Occidentale.

Ma ciò non esclude che l’Oriente non abbia sviluppato un sapere filosofico, tutt’altro.

Addirittura taluni studiosi, i cosiddetti “orientalisti”, affermano che gli inizi della

filosofia greca abbiano risentito degli influssi filosofici orientali al pari della matematica

e dell’astronomia mentre altri, i cosiddetti “occidentalisti”, lo negano.

Ma pare comunque evidente che le due filosofie hanno compiuto percorsi differenti e

sviluppato pensieri originali e distinti.

I pensatori orientali si confondono con i movimenti etico-religiosi che hanno

fondato: Gautama Budda, il Buddismo, Lao Tze, il Taoismo, Kung Fu Tzu,

il Confucianesimo, Zoroastro, il Zoroastrismo,...

2. Differenze tra il Sapere Orientale e il Sapere Occidentale

Secondo gli studiosi “occidentalisti” il Sapere Orientale:

- Affronta in genere problemi di natura esistenziale e attinenti alla salvezza dell’uomo;

- E’ di tipo religioso e tradizionalistico, ossia:

- E’ immerso in un’atmosfera mistica ed è intriso di rappresentazioni fantastiche;

- Si sviluppa per scopi pratici.

Secondo gli studiosi “occidentalisti” il Sapere Occidentale:

- Affronta soprattutto la conoscenza della natura e dell’essere in generale;

- Si caratterizza come libera indagine critica

e razionale:

- Pur presupponendo il Mito, tende a riconoscere come unica guida la ragione;

- Presenta un indirizzo teorico (dettato dal desiderio di conoscere il perché delle cose).

privilegio e patrimonio di una casta sacerdotale;

dipendente da una autorità ritenuta

sacra e immodificabile.

ogni uomo può filosofare in quanto

“animale ragionevole” (ragionevolezza = possibilità di cercare in modo autonomo

la verità);

Nasce da un atto di libertà di fronte alla tradizione, ai costumi e a ogni credenza

precostituita.

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SCHEDA DI FILOSOFIA - 9 -

Scienza greca e Scienza orientale

1. Le origini della scienza greca

Tutti gli studiosi sono concordi nell’affermare che la scienza greca nasce dalle nozioni

pervenute dalle ben più avanzate civiltà orientali. Si pensi che Omero risale all’800 a.

C., ed invece le civiltà egiziana e mesopotamica sono più antiche di oltre 2.000 anni.

Del resto sono gli stessi Erodoto e Platone che ne danno franca testimonianza mentre,

per inciso, mancano le analoghe affermazioni in tema di Filosofia.

Tuttavia gli studiosi sottolineano la profonda differenza metodologica

tra scienza greca e scienza orientale.

2. La matematica

L’aritmetica e la geometria conosciute dagli egiziani erano finalizzate agli scopi pratici

del vivere giornaliero. L’aritmetica risolveva i problemi di misurazione dei cereali o di

divisione di un certo numero di cose tra un certo numero di persone mentre la

geometria era utilizzata per la misurazione dei campi dopo le inondazioni del Nilo.

Ricordiamo che in Grecia il modo di pensare ed il linguaggio mitico erano stati

sostituiti dalla dialettica ossia dal confronto e dalla discussione di tesi contrapposte che

venivano dibattute in seno alla Polis. Il pensiero filosofico, ribadiamo, si formò in virtù

nella nascita della dialettica.

Il procedimento razionale della discussione permise ai Greci di portare la

matematica dal piano pratico-empirico a quello concettuale-teoretico.

3. L’astronomia

I Babilonesi studiarono i fenomeni celesti per scopi astrologici (predizioni, oroscopi) e

quindi utilitaristici e non certo speculativi anche se, occorre dirlo, erano implicitamente

presenti importanti elementi concettuali e teoretici.

L’esplicitazione e lo sviluppo a livello teoretico dei concetti astronomici fu

opera dei Greci perché adoperarono lo stesso spirito di indagine razionale,

della ricerca dei principi, dei perché da cui nacque la Filosofia.

4. La medicina

Gli Egiziani erano avanzatissimi nello studio delle malattie, avevano introdotte regole e

alcuni nessi tra causa ed effetto. Ma l’arte medica greca divenne arte consapevole a

causa dello studio filosofico della natura che era volto a cercare una spiegazione

naturale di ogni fenomeno ponendo la massima fiducia nella conoscenza razionale.

La medicina non sarebbe mai diventata scienza senza l’incrollabile fiducia dei Greci nello spirito critico dell’osservazione delle cose

per la ricerca di un ordine universale logico.

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SCHEDA DI FILOSOFIA - 10 -

La nascita della Filosofia greca e il suo significato

1. La genesi della Filosofia greca

Nelle Schede precedenti abbiamo visto che prima di inventare Filosofia i Greci, per

dare un senso all’esistenza, ricorrevano alle narrazioni mitiche, prima orali e poi scritte

a cura dei poeti.

Sia nel Mito e sia nelle forme religiose dei riti Orfici esistevano in nuce, a differenza

delle culture orientali, i tratti primordiali del ragionare filosofico.

Dal crollo delle certezze fornite dal Mito nacque la Filosofia intesa come scienza

razionale tesa alla ricerca di risposte incontrovertibili sulla natura del mondo e

dell’uomo.

La Filosofia (occidentale) poteva nascere soltanto in Grecia per le particolari condizioni

morfologiche del territorio e per le caratteristiche sociali e politiche dei popoli ellenici

(Poleis) e ebbe subito carattere diverso e originale dalle filosofie orientali.

Un analogo sviluppo ebbero le Scienze che se pur legate a quelle orientali, ben più

evolute, assunsero ben presto una spiccata originalità perché, insieme alla Filosofia,

ebbero un carattere teoretico speculativo e non legato ai casi pratici come in oriente.

La Filosofia nacque nelle colonie perché nelle colonie c’era più libertà,

benessere e cultura e raggiunse le più alte vette proprio ad Atene, ossia in

quella città in cui esistette la libertà più grande - come Platone stesso

riconobbe - di cui i Greci abbiano mai goduto.

2. La Filosofia secondo i Greci

In Grecia la parola “Filosofia” compare relativamente tardi. Secondo Pitagora filosofi

erano coloro che guardavano le cose con distacco e conducevano una ricerca

disinteressata cioè non legata al fatto pratico contingente.

Più tardi, la parola filosofia viene ad assumere due significati fondamentali.

Il primo: la ricerca razionale in qualsiasi campo si svolga; in questo senso tutte le

scienze fanno parte della filosofia.

Il secondo significato, più specifico, indica una particolare ricerca, che ha come

oggetto di studio ciò che è fondamentale o basilare, in relazione:

- alla realtà (= la metafisica come dottrina delle cause ultime o supreme delle cose);

- alla conoscenza (= la gnoseologia e la logica come studio dell'origine o della validità

ultima delle nozioni e dei ragionamenti);

- al comportamento (= l'etica e la politica come studio dei motivi e degli scopi ultimi

dell'azione individuale e sociale).

La Filosofia, presso i Greci, assunse il carattere di una ricerca radicale

sui fondamenti dell'essere, del conoscere e dell'agire e fu perciò

considerata la “regina” del sapere.

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SCHEDA DI FILOSOFIA - 11 -

I caratteri originali della Filosofia greca

Fin dalle origini la Filosofia presentò le seguenti specifiche:

1. Contenuto;

2. Metodo;

3. Scopo.

1. Contenuto: la filosofia vuole spiegare la totalità delle cose, ossia tutta quanta la

realtà, “tutto incluso niente escluso”.

Le altre scienze (matematica, fisica, biologia,...) invece si limitano a spiegare soltanto

determinati settori della realtà, gruppi di cose e di fenomeni.

Talete (il primo dei filosofi) si chiede qual è il principio di tutte le cose.

2. Metodo: la spiegazione che cerca la Filosofia vuole essere razionale.

L'argomento della Filosofia è la ragione e la motivazione logica. I Greci chiamano tutto

questo Logos e lo contrappongono al Mito.

Non basta alla filosofia accertare dati di fatto: la filosofia deve andare oltre il fatto per

trovarne le “ragioni”, la “causa”, il “principio”.

Ed è questo il carattere che conferisce la scientificità alla filosofia.

Filosofia è ricerca di cause e principi di tutta quanta la realtà.

3. Scopo: per Aristotele la filosofia ha un carattere puramente “teoretico”, ossia

“contemplativo”: essa mira semplicemente a ricercare la verità per se stessa,

prescindendo da sue utilizzazioni pratiche.

La filosofia è scienza “libera” in quanto non è asservita ad alcuna utilizzazione pratica.

Filosofia = amore di sapere per se medesimo, disinteressato amore del vero.

4. la sapienza greca: La compresenza di quelle tre istanze fondamentali

- spiegazione globale, metodo razionale e contemplazione della verità - ha prodotto

l'originalità della mirabile sintesi creativa del genio ellenico che fu la filosofia.

5. la sapienza orientale: La sapienze orientale è intrisa di rappresentazioni

fantastiche e in essa predomina l'elemento immaginativo e mitico, e quindi manca del

carattere di “scientificità”. Le scienze (matematica e geometria egizie, astronomia

caldaica), che pur chiamano in causa la ragione, mancano della “teoreticità”, cioè della

libertà speculativa, e, in quanto conoscenze particolari, anche del carattere della

globalità.

Page 14: Storia della filosofia

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SCHEDA DI FILOSOFIA - 12 -

Ambiti problematici della filosofia

FILOSOFIA (= philein: amare + sophia: sapienza):

indagine critica e razionale intorno agli interrogativi che l'uomo si pone

circa se stesso e le realtà che lo circondano.

Metafisica (= metà tà phisicà = dopo la fisica)

Scienza collegata: Teologia (= theòs: Dio + lògos: discorso): si interroga

intorno all'esistenza e all'essenza di Dio.

Agli inizi, per i “presocratici”, la Metafisica coincideva con la:

- Cosmologia (= kòsmos: universo + lògos: discorso): indagine intorno all'universo

naturale e ai principi che lo costituiscono.

Successivamente, secondo Aristotele, la Metafisica ha assunto il significato di:

- Ontologia (= òn òntos: essere + lògos: discorso): trattazione intorno all'essere o alla

realtà in generale.

Domande che si pone: quali sono i principi o gli elementi di base dell'Universo? - che

cos'è l'essere e quali sono le sue strutture di fondo? - esiste un Dio?

Gnoseologia (= gnòsis): conoscenza: tratta i problemi relativi

alla genesi, alla natura e alla validità della conoscenza

Scienza collegata: Logica = lògos (discorso): affronta ciò che sono i nostri

discorsi e le modalità con cui formuliamo i ragionamenti.

Domande che si pone: da dove provengono le nostre cognizioni? - in che rapporto

stanno la mente e le cose, il pensiero e l'essere? - quali relazioni sussistono fra i sensi

e la ragione? - che valore anno i nostri concetti? - quali sono le garanzie di un sapere

vero?

Etica(= ethòs): modo di vita: studia il nostro comportamento e

le norme cui esso obbedisce

Scienza collegata: Filosofia politica: si occupa dei problemi relativi alla vita

associata, alla giustizia, alla libertà, al fine dello Stato.

Domande che si pone: qual è il fine dello Stato? - quali sono le forme ottimali di

governo? - chi deve comandare? - che cos’è la giustizia? - che cos'è la libertà?

Altre tematiche filosofiche:

Filosofia del diritto - Estetica (arte e bellezza) - Filosofia del linguaggio -

Epistemologia (scienza) - Filosofia della storia.

Page 15: Storia della filosofia

mario cina

13

SCHEDA DI FILOSOFIA -13-

I periodi della filosofia greca

Abbiamo appreso che la Filosofia:

a) studia la “totalità della realtà;

b) utilizza il metodo razionale;

c) allo scopo puramente teoretico.

La Filosofia è quindi ricerca.

In base all’oggetto della ricerca si possono distinguere i periodi storici.

I. Il periodo cosmologico comprende le scuole presocratiche ed è

dominato dal problema di rintracciare l’unità che garantisce l'ordine

del mondo e la possibilità della conoscenza umana.

II. Il periodo antropologico, che comprende i Sofisti e Socrate, è

dominato dal problema dell'uomo.

III. Il periodo ontologico, che comprende Platone ed Aristotele, è

dominato dal problema dell'essere o della realtà in generale e dal

rapporto dell'uomo con essa. Questo periodo, che è quello della piena

maturità del pensiero greco, ripropone nella loro sintesi i problemi

dei due periodi precedenti.

IV. Il periodo etico, che comprende lo stoicismo, l'epicureismo, lo

scetticismo, l'eclettismo, è dominato dal problema della condotta

dell'uomo.

V. Il periodo religioso, che comprende le scuole neoplatoniche e quelle

affini, è dominato dal problema di trovare per l'uomo la via del

ricongiungimento con Dio, considerata come l'unica via di salvezza.

Questi periodi, non rappresentano rigide partizioni cronologiche: servono a

dare un quadro complessivo e riassuntivo della nascita, dello sviluppo e della

decadenza della ricerca filosofica nella Grecia antica.

Page 16: Storia della filosofia

mario cina

14

SCHEDA DI FILOSOFIA – 14 –

Cronologia

EGITTO E AFRICA VICINO ORIENTE MONDO GRECO E EUROPEO ASIA CULTURA

Circa 3200 a.C. -

Unificazione dei regni

dell'Alto e del Basso

Egitto

Circa 3200-2263 a.C.

-Antico Regno

Circa 2050-1770 a.C. -

Medio Regno

1720 a.C. - Invasione degli

Hyksos nel Delta del Nilo

Circa 1580-1085 a.C. -

Nuovo Regno

1379-1362 a.C. - Regno di

Amenofi IV

Circa

1361/1354-1352/1346 a.C.

- Regno di Tutankhamon

1304-1238 a.C. - Regno di

Ramses Il

Circa 1300-1250 a.C. -

Prigionia degli Ebrei in

Egitto

1274 a.C. - Battaglia di

Qadesh fra Egizi e Ittiti

Dopo il 1250 a.C. - Esodo

degli Ebrei verso la Terra

Promessa

1198-1166 a.C. - Regno di

Ramses III

1085-332 a.C. - Epoca del

Basso Egitto

814 a.C. - I Fenici fondano

Cartagine

671 a.C. - Assarliaddon, re

degli Assiri, conquista il

Basso Egitto

663 a.C. - Gli Assiri

riconquistano l'Egitto e

distruggono Tebe

631 a.C. - Fondazione di

Cirene a opera dei Greci di

Tera

610-594 a.C. - Regno del

faraone Nechao, costruttore

del canale del Mar Rosso

525 a.C. - Cambise II

conquista l'Egitto

519 a.C. - Dario I procede

alla riorganizzazione

amministrativa dell'Egitto

460-454 a.C. - Spedizione

disastrosa degli Ateniesi in

Egitto

450-400 a.C. - Conquiste

cartaginesi nell'Africa

settentrionale

348 a.C. - Primo trattato

romanocartaginese

332/331 a.C. -Alessandro

Magno fonda Alessandria

d'Egitto

327 a.C. - Secondo trattato

romanocartaginese

Circa 2750 a.C. - Fondazione di

Tiro

2675 a.C. - Gilgamesh, re di Uruk

Circa 2370 a.C. - Fondazione del

Regno di Akkad

Circa 2035 a.C. - Inizio della

penetrazione dei Semiti

occidentali in Mesopotamia

Circa 2000-1900 a.C. -

Insediamento degli Indoeuropei in

Asia Minore e in Iran

1792-1750 a.C. - Hammurabi, re

di Babilonia

1380-1191 a.C. - Impero ittita,

fondato da Suppiluliuma I

1366-1077 a.C. - Primo Impero

assiro

Circa 1230 a.C. - Entrata degli

Ebrei nella Terra Promessa e degli

Aramei in Mesopotamia

Circa 1191-1190 a.C. Invasione

dei popoli dei mare e scomparsa

dell'Impero ittita

1124-1103 a.C. - Nabucodonosor

I re di Babilonia

Circa 1030/1020-10 10/1000 a.C.

- Saul re degli Ebrei

Circa 1010/1000-970 a.C. -

Davide re degli Ebrei

Circa 1000 a.C. - Gerusalemme

capitale dei Regno di Davide

Circa 970-931 a.C. - Salomone re

degli Ebrei

931-722 a.C. - Regno di Israele

931-586 a.C. - Regno di Giuda

Circa 850/800-600 a.C. - Durata

del Regno di Urartu

Circa 705/704-681/680 a.C. -

Sennacherib re degli Assiri

689 a.C. - Distruzione di

Babilonia a opera di Sennacherib

Circa 668-631 a.C. -

Assurbanipal re degli Assiri

Circa 645-600 a.C. - Ciro I re di

Anzan

635-538 a.C. - Secondo Impero

babilonese

605-562 a.C. - Nabucodonosor II

re di Babilonia

Circa 600-556 a.C. - Cambise I

re di Anzan

586 a.C. - Nabucodonosor

conquista Gerusalemme

586-539 a.C. - Prigionia degli

Ebrei a Babilonia

Circa 555-530 a.C. - Ciro II il

Grande re dei Persiani

546 a.C. - Ciro II conquista Sardi

539 a.C. - Ciro II occupa

Babilonia

522-486 a.C. - Dario I re dei

Persiani

486-465/464 a.C. - Serse I re dei

Persiani

404-358 a.C. - Artaserse II re dei

Persiani

401-400 a.C. - Spedizione dei

Diecimila (condotta e poi descritta

da Senofonte nell'Anabasi)

334-327 a.C. - Alessandro

Magno conquista i territori

persiani, avanzando sempre

verso est

Circa 3500 a.C. - Inizio dell'Età del

bronzo in Anatolia

2700-2500 a.C. - Nascita della

civiltà minoico-cretese

2500-2 100 a.C. - Megalitico in

Europa occidentale

Circa 2000 a.C. - Insediamento dei

primi ellenici (Ioni) in Grecia

1570-1500 a.C. –

In Grecia nasce la civiltà micenea e

si diffonde la civiltà minoica

1250-1200 a.C. - Inizio

dell'invasione dorica in Grecia

1250-1184 a.C. - Guerra di Troia

Circa 1200 a.C. - Inizio della

colonizzazione greca in Asia

1200 a.C. - Insediamento degli

Umbri in Italia

Dopo il 1150 a.C. - Inizio dell'Età

del ferro in Grecia

Circa 950-525 a.C. - Prima Età del

ferro in Italia: civiltà di Villanova

Circa 900-500 a.C. - Prima Età del

ferro in Europa centrale: civiltà di

Hallstatt

753 a.C. - Fondazione di Roma

Circa 750 a.C. - Inizio della

colonizzazione greca in Occidente

Circa 700-550 a.C. Conquiste

etrusche in Italia

594 a.C. - Arcontato e leggi di

Solone ad Atene

561/560-528/527 a.C. - Pisistrato

tiranno c Atene

510 a.C. - Caduta dei Pisistratidi ad

Atene

509 a.C. - Caduta della monarchia

dei Tarquini nascita della

Repubblica a Roma

508-507 a.C. - Riforme di Clistene

ad Atene

504 a.C. - Il re etrusco Porsenna

conquista Roma

500 a.C.-30 d.C. - Seconda Età dei

ferro in Europa centrale: civiltà di

La Tène

490 a.C. - Prima guerra persiana

480 a.C. - Seconda guerra persiana

462/461-429 a.C. - Preminenza di

Pericle ad Atene

446 a.C. - Pace dei Trent'anni tra

Atene e Sparta

431-404 a.C. - Guerra dei

Peloponneso

430 a.C. - Peste di Atene (morte di

Pericle nel 429)

406-396 a.C. - Guerra vittoriosa di

Roma contro Veio

404-371 a.C. - Egemonia di Sparta

in Grecia

371-362 a.C. - Egemonia di Tebe in

Grecia

359-336 a.C. - Filippo II re di

Macedonia

343-240 a.C. - Espansione di

Roma nell’Italia meridionale:

guerre sannitiche

336-323 a.C. - Alessandro Magno

re di Macedonia

323 a.C. - Frazionamento

dell'Impero di Alessandro Magno

tra i diadochi

Circa 2500- 1500 a.C.

- Civiltà dell'Indo

Circa 2194-1766 a.C.

- Dinastia degli Hsia

in Cina

Circa 1766-1112 a.C.

- Dinastia Shang in

Cina

Circa 1397-1291 a.C.

– L’imperatore Pan

trasferisce la capitale

cinese a Anyang

(Ngan-yang)

Circa 1300 a.C. -

Arrivo degli Arii sulle

rive dell'Indo

1112-771 a.C. -

Dinastia cinese dei

Chou occidentali

Circa 1000-800 a.C. -

Gli Arii colonizzano la

valle dei Gange

771-221 a.C. -

Dinastia cinese dei

Chou orientali

605-520 a.C. -Vita del

filosofo cinese Lao-tse,

fondatore del Taoismo

Circa 559.478 a.C. -

Vita di Buddha

Saktamuni

Circa 55 1-479 a.C. -

Vita di Confucio

Circa 540-468 a.C. -

Vita di Maltavira,

fondatore del Jainismo

(o Jinismo)

518 a.C. - Spedizione

di Dario I nella valle

dell'Indo

Circa 512 a.C. -

Campagna di Dario I

in India

453-221 a.C. - Epoca

dei regni combattenti

in Cina

327-326 a.C. -

Spedizione di

Alessandro Magno in

India

Circa 3500-3300 a.C. - Tempio di

Uruk (Sumeri)

Circa 3400 a.C. - A Uruk compare la

scrittura cuneiforme

Circa 2800 a.C. - Primo complesso

megalitico di Stonehenge, nelle isole

britanniche

Circa 2600-2480 a.C. - Costruzione

delle piramidi di Cheope, Chefren e

Micerino in Egitto

Circa 2550 a.C. - Costruzione della

prima ziqqurat a gradoni a Ur, in

Mesopotamia

Circa 2500 a.C. - Civiltà dell'Indo,

nell'India settentrionale

Circa 2500-2250 a.C. -Tesoro di

Priamo a Troia

Circa 2100 a.C. - Nascita dei culto di

Osiride in Egitto

Circa 2000-1750 a.C. - Primi palazzi

minoici a Creta

1755 a.C. - Codice di Hammurabi

in Mesopotamia

1750-1570 a.C. - Scrittura lineare A

1500 a.C. - Italia del Nord: inizio

dell'Età del bronzo

1500- 1400 a.C. - Prime

fortificazioni di Tirinto e prime

tombe a cupola a Micene

1450-1400 a.C. - Scrittura lineare B a

Creta

1400 a.C. - Primi nuraghi in

Sardegna

Circa 1300 a.C. – E’ perfezionato a

Biblo (Fenicia-Libano) l'alfabeto di

Ugarit, a 22 caratteri

Circa 969-962 o 959 a.C. -

Fondazione del tempio di

Gerusalemme a opera di Salomone

900-725 a.C. - Ceramica geometrica

in Grecia

850-800 a.C. - Composizione dei

poemi omerici Iliade e Odissea

Circa 780-750 a.C. - I Greci

adottano l'alfabeto fenicio

776 a.C. - Istituzione dei giochi

olimpici

Circa 740-670 a.C. - Vita del poeta

Esiodo

622 a.C. - Redazione dei

Deuteronomio

534 a.C. - Creazione ad Atene di un

concorso di tragediografia: le

Dionisie

Circa 526/525-456/455 a.C. - Vita

del poeta tragico greco Eschilo

515 a.C. - Dedicazione del nuovo

tempio di Gerusalemme

Circa 496/494-406 a.C. - Vita del

poeta tragico greco Sofocle

Circa 484-425 a.C. - Vita dello

storico greco Erodoto di Alicarnasso

480-406 a.C. - Vita dei poeta tragico

greco Euripide

479 a.C. - Costruzione delle Lunghe

Mura che collegavano Atene al Pireo

Circa 470-399 a.C. - Vita del

filosofo greco Socrate

447/446-438 a.C. - Costruzione del

Partenone sull'Acropoli di Atene

428-347 a.C. - Vita del filosofo greco

Platone

384-322/321 a.C. - Vita del filosofo

greco Aristotele

Page 17: Storia della filosofia

mario cina

15

SCHEDA DI FILOSOFIA -15-

La Scuola Ionica

1. La cultura ionica. L’antica Ionia era una

regione dell’attuale Turchia dove i Greci

fondarono numerose colonie tra cui le poleis

di Mileto, Efeso, Samo,..

In queste città fiorì una classe di mercanti che

commerciava con tutto il Mediterraneo ed il

mar Nero. Il numero ridotto della popolazione,

l’assegnazione paritaria delle terre, il

confronto e lo stimolo con le diverse culture

dei popoli conosciuti, il diffondersi di una

scrittura dei segni semplice da imparare tutto

contribuì alla formazione di una società molto

dinamica che si diede forme democratiche di governo (relativamente a quel tempo) e

da cui nacque una nuova cultura, assolutamente diversa dalla precedente e

assolutamente diversa da quelle di più antiche ma anche più statiche civiltà.

La nuova cultura non era atea e non negò l’esistenza degli Dei.

Alla nuova cultura non bastò sapere come stavano le cose – questo lo

raccontava egregiamente il Mito - ma volle capire il perché delle cose.

2. Mito e Logos. Sia gli Egizi che Talete, ad esempio, credevano che la terra

galleggiasse sull’acqua. (Per inciso osserviamo che oggi la teoria delle deriva dei

continenti ritiene che la terra galleggi sulla roccia fusa, il cosiddetto magma). Ma gli

Egizi non chiedevano e non davano una spiegazione in quando credevano al Mito

mentre Talete arriva a questa stessa conclusione facendo delle ipotesi scientifiche

condotte attraverso osservazioni e deduzioni di leggi universali. Il mito dunque

chiariva ma non verificava i riscontri di quanto spiegato; il lògos (ossia il

ragionamento) invece, pur apprezzando il Mito, fonda l’autorità del suo sapere sulla

ragione, sulla spiegazione – appunto – logica dei fenomeni su cui tutti gli uomini di

intelletto possono concordare.

3. L’archè. La società arcaica era una società semplice e le complessità emergenti

potevano essere controllate dalle regole altrettanto semplici e immutabili dettate dagli

Dei. Nella nuova società che si era venuta ad affermare nella Ionia, fondata su scambi,

comunicazioni, confronti, servivano altri criteri capaci di convincere tutti ad accettare

queste regole. La ricerca degli intellettuali fu quindi tesa al ritrovamento della regina

delle regole cioè dell’origine del mondo, del principio unico ed eterno, della materia

iniziale, dalla quale tutte le cose hanno avuto inizio.

Una volta che è stato trovato l’origine del mondo, il principio del tutto, tutto diventa

spiegabile e regolabile e la nuova società potrà essere governata.

I Greci chiamarono “archè” il principio di tutte le cose.

Page 18: Storia della filosofia

mario cina

16

SCHEDA DI FILOSOFIA -16-

I Filosofi

1. La genesi delle Filosofia.

Nelle schede precedenti abbiamo visto che l’uomo è l’unico animale capace di

elaborare pensieri e di tradurli in linguaggio scritto.

I pensieri hanno prodotto domande e le domande hanno preteso risposte.

Le prime risposte alle domande esistenziali dell’uomo furono fornite dal Mito. Ma poi il

Mito non accontentò più gli uomini e gli uomini inventarono un nuovo modo di pensare

chiamato Filosofia.

La Filosofia occidentale nacque in Grecia e non poteva che nascere in Grecia. Infatti il

libero pensiero è figlio della democrazia e la democrazia fu inventata dai Greci.

I Greci furono “costretti” ad inventare la democrazia a causa dei molteplici fattori

sociali, storici e geografici che confluirono nella istituzione della “Polis” che costituì una

organizzazione politica unica, originale e irripetibile nel tempo antico.

Adesso è arrivato il tempo dei Filosofi e noi studieremo il loro pensiero iniziando con i

Filosofi della Scuola Ionica (Talete, Anassimandro e Anassimene di Mileto e Eraclìto di

Efeso).

Ma una domanda sorge spontanea:

I Filosofi hanno espresso opinioni o verità?

2. La Filosofia: opinione o scienza della verità?

Se la storia della filosofia fosse soltanto una galleria di opinioni - sia pure relative a

Dio e all’essenza delle cose naturali e spirituali - essa sarebbe una scienza

superfluissima e noiosissima, per quante utilità si potessero mai addurre che si

ricaverebbero da siffatto movimento di pensiero e d’erudizione. Che vi può esser di più

inutile che l’imparare una serie di semplici opinioni? che cosa di più indifferente? Basta

dare un’occhiata alle opere che espongono la storia della filosofia come semplice serie

di opinioni, per veder subito quanto siano aride e senza interesse.

Un’opinione è una rappresentazione soggettiva, un pensiero casuale, un’

immaginazione, che io mi formo in questa o quella maniera, e altri può avere in modo

diverso: l’opinione è un pensiero mio, non già un pensiero in sé universale, che sia in

sé e per sé. Ma la filosofia non contiene opinioni, giacché non si danno opinioni

filosofiche. Chi parla di opinioni filosofiche, anche se ha scritto storie della filosofia,

rivela subito la mancanza dei primi fondamenti. (W. F. HEGEL, Lezioni sulla storia della filosofia)

La filosofia è scienza oggettiva della verità, scienza della necessità della

verità, conoscenza concettuale, e non già opinare e filza di opinioni.