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Lezione: struittura e architettura
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STRUTTURA PER L’ARCHITETTURA
CHIARA CALDERINI
Dipartimento di Ingegneria delle Costruzioni, dell’Ambiente e del Territorio, Università di Genova [email protected]
Corso di Laurea Magistrale in Architettura A.A. 2012-13
LABORATORIO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA
MODULO DI PROGETTAZIONE STRUTTURALE
STRATEGIE
DALL’ARMADIO A GRATTACIELO….
STRATEGIE
Siamo capaci di costruirci un armadio?
STRATEGIE
Siamo capaci di costruirci un armadio?
Calderini’s house, Genova (Italy)…non ho fatto calcoli…
STRATEGIE
Perché riusciamo (più o meno) a costruirci un armadio senza fare «calcoli», mentre per una costruzione i «calcoli» sono
necessari?
CALCOLI?
STRATEGIE
Perché riusciamo (più o meno) a costruirci un armadio senza fare «calcoli», mentre per una costruzione i «calcoli» sono
necessari?
MODELLI!
STRATEGIE
Perché riusciamo (più o meno) a costruirci un armadio senza fare «calcoli», mentre per una costruzione i «calcoli» sono
necessari?
Perché in un armadio riusciamo, bene o male, a «sperimentare» sul campo la sua sicurezza
Perché è un oggetto di dimensione tale per cui possiamo lavorare con l’intuito, frutto di esperienze acquisite su oggetti simili
Perché un errore di progetto strutturale non ha gravi conseguenze (anche se…pensate a sicurezza domestica…)
STRATEGIE
Perché riusciamo (più o meno) a costruirci un armadio senza fare «calcoli», mentre per una costruzione i «calcoli» sono
necessari?
Perché in un armadio riusciamo, bene o male, a «sperimentare» sul campo la sua sicurezza
Perché è un oggetto di dimensione tale per cui possiamo lavorare con l’intuito, frutto di esperienze acquisite su oggetti simili
Perché un errore di progetto strutturale non ha gravi conseguenze
(anche se…pensate a sicurezza domestica…)
E’ molto difficile sperimentare al vero una costruzione intera, per le sue dimensioni
Non potendo fare sperimentazione diretta, non riusciamo ad acquisire sufficiente intuito
Un errore progettuale può avere gravi conseguenze per molte persone
STRATEGIE
Fare «calcoli», di fatto, significa fare un «modello» virtuale della costruzione (una «sperimentazione virtuale»).
Il passaggio di scala dall’armadio alla costruzione richiede:
- o una standardizzazione assoluta dei modelli costruttivi
- o il passaggio da modelli fisici a modelli virtuali
COSTRUZIONI NON-INGEGNERIZZATE (<1800)
Erano tutte fondate sulla sperimentazione diretta (trial and errors).
Il segreto era la ripetitività assoluta dei modelli costruttivi, rispetto ai quali si era accumulato un enorme patrimonio di sperimentazioni dirette.
Il limite era che difficilmente si poteva uscire dagli schemi convenzionali prestabiliti.
STRATEGIE
Fare «calcoli», di fatto, significa fare un «modello» virtuale della costruzione (una «sperimentazione virtuale»).
Il passaggio di scala dall’armadio alla costruzione richiede:
- o una standardizzazione assoluta dei modelli costruttivi
- o il passaggio da modelli fisici a modelli virtuali
COSTRUZIONI INGEGNERIZZATE (>1800)
Sono tutte fondate su modelli virtuali
In realtà duecento anni di modelli virtuali ci hanno dotato di «intuito» virtuale.
Abbiamo libertà infinita di definizione delle forme strutturali, anche se di fatto la standardizzazione permane.
STRATEGIE
Cosa è un modello virtuale?
E’ solo un modo, più o meno raffinato, di descrivere la realtà
STRATEGIE
POTENZA DEI MODELLI
PROGETTUALITA’ Fare modelli amplia enormemente la nostra capacità di previsione
LIBERTA’ Fare modelli ci dà una libertà di progetto che il solo intuito non ci sarebbe
DEMOCRAZIA! Fare modelli (e ancorarli a norme) ci consente di fare un’azione di democrazia
STRATEGIE
ARCHITETTI ED INGEGNERI
PROGETTAZIONE ORDINARIA: Il rapporto è abbastanza scarso. L’architetto progetta sulla base di forme e modelli costruttivi convenzionali. L’ingegnere si limita a fornire il dimensionamento delle strutture. Oggi, si fa sempre più ricorso a strutture prefabbricate, nel quale i dimensionamenti strutturali sono predefiniti. Anche le norme, per questo tipo di costruzioni, si basano più su regole empiriche (dimensioni minime, regole qualitative…). I modelli di calcolo sono molto semplici.
STRATEGIE
ARCHITETTI ED INGEGNERI
PROGETTAZIONE ORDINARIA: In realtà molti danni correlati ai grandi fenomeni naturali, nel mondo, sono proprio legati alla scarsa progettazione di queste costruzioni. Sono in atto, in molti paesi, azioni per la formazione degli architetti alla progettazione strutturale di queste costruzioni.
SISMA
VENTO
STRATEGIE
ARCHITETTI ED INGEGNERI vento
sisma
tempo
acce
lera
zio
ne
ve
loci
tà
tempo
In generale le storie di vento sono espresse in termini di:
velocità
In generale le storie sismiche sono espresse in termini di:
accelerazione
VENTO
VENTO
Perché la struttura vibra?
Il distacco dei vortici
VENTO
Interazione tra strutture
VENTO
VENTO
Grattacieli di prima generazione
Empire state building new york usa (1931)
World trade center new york usa (1972)
Sears tower Chicago usa (1974)
Struttura in acciaio
Sezione rettangolare
rastremazione
Struttura in acciaio
Sezione quadrata
Controllo passivo
Struttura in acciaio
Sezione quadrata
rastremazione
H=381 m , b/h=5.5 H=417 m , b/h=6.5 H=442 m , b/h=6.5
Grattacieli contemporanei
Jin Mao building shangai cina (1998)
Struttura mista
Sezione quadrata
Sagomatura degli spigoli
H=421 m , b/h=7.5
Petronas tower
kuala lumpur malesia (1998)
Struttura mista
Sezione circolare
Sfaccettatura spigoli
H=452m , b/h=7
World financial center
shanghai cina (2001)
Struttura mista
Sezione variabile in altezza
oro in sommit
H=460m , b/h=6.5
Grattacieli del futuro Grollo tower
melbourne australia
Struttura mista Sezione quadrata
Rastremaz. +sagomatura controllo
H=560 m , b/h=9
Miglin-beitler tower chicago usa
Struttura mista Sezione cruciforme
Rastremaz. + Sagomatura controllo
H=610 m , b/h=10.5
Millenium tower tokio giappone
Struttura in acciaio Sezione circolare
Controllo
H=800 m , b/h=6
VENTO
VENTO
VENTO
Ponte sulla Dora «Marchetti» (Raccordo autostradale di
Santhià)
VENTO
Vela copertura Piazza Portello - Milano
Angoli rientranti = zona di massima
debolezza nella costruzione Forma: problemi distributivi in pianta
SISMA
MORFOLOGIA STRUTTURALE
FORMA
CONVESSA CONCAVA
Forma: problemi distributivi in pianta
Possibili accorgimenti:
• Suddivisione del complesso strutturale mediante giunti di
separazione
• Irrigidimento della zona d'angolo
• Distribuzione di elementi irrigidenti tale da uniformare lo
stato deformativo della costruzione
• Modifica della forma planimetrica, sostituendo gli angoli
retti con angoli ottusi
SISMA
MORFOLOGIA STRUTTURALE
Basilicata, 1980 (M=6.9)
Problemi distributivi in pianta: esempi
Messico City, 1985 (M=8.1)
San Fernando, 1971 (M=6.4) Ospedale San Angelo dei Lombardi, 1980
SISMA
MORFOLOGIA STRUTTURALE
Forma: problemi distributivi in elevato
SISMA
MORFOLOGIA STRUTTURALE
Angoli rientranti o aggettanti =
zona di massima debolezza nella
costruzione
FORMA
RIENTRANTE AGGETTANTE
CM
CM
CMCM
CMCM
Messico City, 1985 (M=8.1)
Problemi distributivi in elevato: esempi
SISMA
MORFOLOGIA STRUTTURALE
Se CM e CR non coincidono nascono effetti
torcenti in pianta che inducono rotazioni
intorno al centro di rigidezza e possono
indurre un incremento della sollecitazione
negli elementi più lontani.
CM
CR
F
V M
La forza inerziale del sisma, a livello di ogni singolo piano, agisce nel centro di massa; il
baricentro delle reazioni taglianti è il centro di rigidezza.
Se CM e CR coincidono, il moto del piano
conseguente all’applicazione di forze nelle
due direzioni è puramente traslatorio CM CR
F
V
SISMA
MORFOLOGIA STRUTTURALE
Distribuzione delle rigidezze in pianta
SISMA
MORFOLOGIA STRUTTURALE
Distribuzione delle rigidezze in pianta
OBIETTIVO: MINIMIZZARE ECCENTRICITA’ TRA CENTRO DI MASSA E
CENTRO DI RIGIDEZZA.
Distribuzione perimetrale simmetrica:
CM coincide con CR
Distribuzione perimetrale non simmetrica:
CM non coincide con CR momento torcente
Nuclei in c.a.: elemento di rigidezza notevole.
In posizione perimetrale CM non coincide con CR
momento torcente elevatissimo
CM
CR
Alaska, 1964 (M=8.6) - Edificio di 5 piani
regolare in pianta, con distribuzione a L dei
controventi
Guatemala City, 1985 (M=7.5) - Distacco del nucleo scala
SISMA
MORFOLOGIA STRUTTURALE
Distribuzione delle rigidezze in pianta: esempi
SISMA
MORFOLOGIA STRUTTURALE
Distribuzione delle rigidezze in elevato
OBIETTIVO: MINIMIZZARE VARIAZIONI DI RESISTENZA LUNGO LA
STRUTTURA
Problemi di particolare gravità
Piano debole: piano la cui resistenza o la cui rigidezza sono sensibilmente inferiori di
quelle degli altri piani.
- le colonne di un piano sono più lunghe e flessibili;
- una parte degli elementi resistenti verticali è interrotta per motivi di destinazione d’uso;
- muri di tamponamento sono interrotti in corrispondenza di un piano: box, vetrine,ecc…
Zone deboli localizzate: presenza di colonne di differente lunghezza.
- edifici con porticati o gallerie pedonabili;
- gruppo di piani adibito ad un unico locale (aula magna o biblioteca);
- strutture realizzate su terreni in pendio.
Agadir, Marocco, 1960 (M=5.9)
Pilotis
Turchia, 1999 (M=7.4) - Pilotis
Bar, Montenegro 1979 (M=7.04) Zone deboli localizzate
SISMA
MORFOLOGIA STRUTTURALE
Distribuzione delle rigidezze in elevato: esempi
Distribuzione delle masse in pianta
Cause di non-uniformità:
- presenza localizzata di apparecchiature pesanti
- grandi masse d'acqua contenute in serbatoi oppure in piscine
- impiego di parti di piano in qualità di archivi o di biblioteche
Una distribuzione uniforme di massa determina una migliore ripartizione delle forze inerziali
Una distribuzione simmetrica di massa evita eccentricità tra centro di massa e di rigidezza
Iran, 1990 (M=7.7)
Serbatoio pieno
Serbatoio vuoto
SISMA
MORFOLOGIA STRUTTURALE
Distribuzione delle masse in elevato Una distribuzione uniforme di massa determina una migliore ripartizione delle forze
inerziali evitando concentrazioni di sforzo
Cause di non-uniformità:
- presenza localizzata di apparecchiature
- serbatoi
- biblioteche
SISMA
ARCHITETTURA E STRUTTURA
ARCHITETTURA E STRUTTURA
ARCHITETTURA E STRUTTURA
ARCHITETTURA E STRUTTURA
Izmet – Turchia (1990) – 20.000 morti 50% edifici abusivi
ARCHITETTURA E STRUTTURA
Marikina City- Filippine
ARCHITETTURA E STRUTTURA
Marikina City- Filippine – Flood and earthquake
SEISMIC VULNERABILITY EVALUATION FOR NON-ENGINEERED HOUSING IN DEVELOPING COUNTRIES
ARCHITETTURA E STRUTTURA
Algeria – Maggio 2003
ARCHITETTURA E STRUTTURA
Port-au-Prince (Haiti) - 2010 – 310.000 morti
ARCHITETTURA E STRUTTURA
Port-au-Prince (Haiti) - 2010 – 310.000 morti
ARCHITETTURA E STRUTTURA
Port-au-Prince (Haiti) - 2010
ARCHITETTURA E STRUTTURA
Port-au-Prince (Haiti) - 2010
ARCHITETTURA E STRUTTURA
Wind Storm - Bangladesh
ARCHITETTURA E STRUTTURA
ARCHITETTURA E STRUTTURA
p.163
ARCHITETTURA E STRUTTURA