Sustainable Development Goals (SDGs): promesse e ambiguità, nel gioco della

geopolitica mondiale

Nicoletta Dentico Health Innovation in Practice

Milano, 10 dicembre 2018

70 anni dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani

La nuova agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile

Un difficile cammino, dagli MDGs agli SDGs The Global Consultation of Sustainable Development Goals

• The Rio+20 conference (the United Nations Conference on Sustainable

Development) in Rio de Janeiro, June 2012, galvanized a process to develop a new set of Sustainable Development Goals (SDGs) which will carry on the momentum generated by the MDGs and fit into a global development framework beyond 2015.

• In the interest of creating a new, people-centered, development agenda, a global consultation was conducted online and offline. Civil society organizations, citizens, scientists, academics, and the private sector from around the world were all actively engaged in the process. Activities included thematic and national consultations, and the My World survey led by the United Nations Development Group. Specialized panels were also held and provided ground to facilitate intergovernmental discussions. The UN Secretary General presented a synthesis of the results of these consultation processes.

• In July 2014, the UN General Assembly Open Working Group (OWG) proposed a document containing 17 goals to be put forward for the General Assembly’s approval in September 2015. This document set the ground for the new SDGs and the global development agenda spanning from 2015-2030.

L'Agenda 2030 & gli SDGs

• L'Agenda globale per lo Sviluppo sostenibile e gli Obiettivi di Sviluppo

sostenibile, da raggiungere entro il 2030, sono stati approvati a New York il 25 settembre 2015. In quella data, infatti, i 193 Paesi membri delle Nazioni Unite hanno adottato all'unanimita la risoluzione 70/1 intitolata "Trasformare il nostro mondo: l'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile".

• L'Agenda e entrata in vigore il 1°gennaio 2016, ed ha sostituito i precedenti Obiettivi di Sviluppo del Millennio (Millennium Development Goals - MDG) che avevano orientato l'azione internazionale di supporto allo sviluppo nel periodo 2000-2015.

• L'Agenda globale comprende 17 Obiettivi articolati in 169 ‘target' o traguardi.

• Gli obiettivi, interconnessi e indivisibili, bilanciano le tre dimensioni dello sviluppo sostenibile: crescita economica, inclusione sociale, tutela dell'ambiente, estendendo l'Agenda 2030 dal solo pilastro sociale previsto dagli Obiettivi del Millennio agli altri due pilastri, economico ed ambientale.

2000-2015: l’era degli MDGs

BONO

MSF

250 PPPH WEF PHA

World Bank

66% jump in development assistance (ODA) from 2000 to 2014: health a priority

SDGs 1. NO POVERTY 2. ZERO HUNGER 3. GOOD HEALTH & WELL-BEING 4. QUALITY EDUCATION 5. GENDER EQUALITY 6. CLEAN WATER & SANITATION 7. AFFORDABLE & CLEAN ENERGY 8. DECENT WORK & ECONOMIC GROWTH 9. INDUSTRY, INNOVATION & INFRASTRUCTURE 10. REDUCED INEQUALITIES 11. SUSTAINABLE CITIES & COMMUNITIES 12. RESPONSIBLE CONSUMPTION & PRODUCTION 13. CLIMATE ACTION 14. LIFE BELOW WATER 15. LIFE ON LAND 16. PEACE, JUSTICE & STRONG INSTITUTIONS 17. PARTNERSHIPS FOR THE GOALS

Alcuni concetti fondamentali intorno agli SDGs

• Gli SDGS devono essere UNIVERSALI, INTEGRATI, INTERCONNESSI;

• Gli SDGs riguardano non solo i paesi in via di sviluppo;

• Continua la lotta contro la povertà;

• Necessario terminare “il lavoro non concluso” degli MDGs;

• People, planet, prosperity, peace, partnership!

• Nessuno deve essere lasciato indietro

• Ispirati dalla nozione di solidarietà globale rafforzata

• Principio di equità

A che punto siamo?

• June 2018: l’ONU ha lanciato il rapporto con i dati aggiornati sullo stato di avanzamento degli SDGs

• Conflitti, cambiamento climatico e diseguaglianze sono fattori decisivi per l’aumento della fame e dello spostamento delle persone, e ostacoli al progresso degli SDGs

• Il rapporto evidenzia progressi nella proporzione delle persone che vivono sotto la linea della povertà, sul fronte della mortalità sotto i 5 anni e sull’accesso all’elettricità.

A che punto siamo? (2)

• On SDG 2 (zero hunger), the number of hungry people in the world has risen from 777 million in 2015 to 815 million in 2016, mostly as a result of conflicts and disasters and droughts linked to climate change. In 18 countries, conflict is a main driver of food insecurity;

• On SDG 4 (quality education), more than half of children and adolescents are not meeting minimum proficiency in reading and mathematics, with disparities persisting along gender, urban-rural and other divides;

• On SDG 6 (clean water and sanitation), in 2015, 2.3 billion people lacked a basic level of sanitation, and 892 million people practiced open defecation;

• On SDG 11 (sustainable cities and communities), 91% of the global urban population breathes air that does not meet the World Health Organization’s (WHO) air quality guidelines;

A che punto siamo? (3)

• On SDG 14 (life below water), global trends suggest declining marine fish stocks and deterioration of coastal waters, due to pollution and eutrophication.

• On SDG 15 (life on land), the world’s forest areas continue to shrink.

• On SDG 16 (peace, justice and strong institutions), more than 570 different flows involving trafficking in persons were found between 2012 and 2014.

• On SDG 17 (partnership for the Goals), official development assistance (ODA) for capacity building and national planning has been stable since 2010.

Credit Swisse, Wealth Report 2013dit Suisse's 2013 Global Wealth Report

Multidimensional inequalities

• Inequalities bewteen countries and within the same countries;

• Inequalities that do not have to do only with financial resources;

• Vital inequalities – based on life expectacy & the health conditions of individuals/ communities, countries (HIV/AIDS, hunger, wars.);

• Life inequalities – based on social class, gender, ethnic grouping

G. Therborn (2013), The Killing Fields of Inequality

La dimensione esorbitante della ricchezza globale

Solo qualche cifra…

• Cifra record di 16,7 trilioni di USD nel 2017 (Credit Suisse report)

• Sarebbero 56,540 USD se fossero ripartiti per ogni persona adulta;

• Nel 2017, il maggiore incremento dei miliardari nella storia, uno ogni due giorni (Oxfam report 2018);

• I miliardari hanno visto la loro ricchezza crescere di 762 mld USD in 12 mesi;

• Questa impennata di concentrazione delle ricchezze avrebbe potuto porre fine alla povertà estrema 7 volte;

• 82% della ricchezza creata nel 2017 verso il top 1%, nulla è andato 50% alla base della piramide;

• Da 21 a 32 trilioni di USD stanno nascosti in asset finanziari nei paradisi fiscali: una ricchezza offshore (Tax Justice Network);

• Out of Africa: si stima che 1,8 trilioni di USD siano stati sottratti al continente africano dal 1970 al 2008 in giurisdizioni segrete, riciclaggio di soldi, conti anonimi, elusione fiscale delle TNCs, flussi illeciti: (Global Financial Integrity Report)

Guerre e assistenza umanitaria

Conflitti nel mondo 2018 (www.atlanteconflitti.it)

Record di spese in armi nel 2017, cifre da guerra fredda

E per quanto riguarda il nostro pianeta, siamo in rosso!!

• 1 agosto 2018, Overshoot Day: il giorno dell’anno in cui finiscono le risorse della terra per l’anno e cominciamo a usare quelle del prossimo (The Global Footprint Network)

• Consumiamo più di quello che la Terra possa rigenerare

• Nel 2017 era il 2 agosto

• Nel 2016 era l’8 agosto

• Allo stato attuale consumiamo 1,7 pianeti

• 2 pianeti entro il 2030!!!!

“Huston, we have a problem”

E’ possibile sviluppare la sostenibilità in un regime di totale deregulation?

Quale ruolo del settore privato?

Porte girevoli e conflitti di interesse

• Commissionato dal gruppo Green/Free Alliance (EFA) al

Parlamento Europeo e pubblicato nel maggio 2018; • Ha identificato 88 casi di “porte girevoli” tra aziende del

settore fossile e la funzione pubblica nei 13 stati della UE presi in esame;

• Non solo dunque una patologia degli Stati Uniti (cfr. Rex Tillerson nominato da Donald Trump come CEO della ExxonMobil);

• Un turnover strutturale tra i funzionari pubblici & il settore industriale dei combustibili fossili, ma il paradigma viene replicato sistematicamente ad altri settori (salute, industria alimentare, etc. )

Incontri sempre più ravvicinati con

la business community

• 1997, l’appena eletto Secretario Generale delle

Nazioni Unite Kofi Annan invoca un

rafforzamento dei legami con il settore del

business come parte della proposta di riforma

dell’ONU

• 1999, lancio della iniziativa multi- stakeholder

Global Compact at World Economic Forum a

Davos

• 2000 : MDGs

La seduzione del concetto mobilitante di partnership

Le Partnership Pubblico- Private (PPP) sono generalmente definite come iniziative in cui attori del servizio pubblico, aziende del settore produttivo privato e/o organizzazioni della società civile si alleano per raggiungere un obiettivo comune, per condividere competenze, per condividere rischi, responsabilità, risorse, costi e benefici

(Rein et al., 2005)

Pragmatismo & ibridazione istituzionale

• PPPs viste come la logica risposta ai cambiamenti strutturali nei rapporti fra stato-mercato-società intervenuti dagli anni‘80 [globalizzazione, l’arretramento delle responsabilità statali, l’espansione della società civile, la massiccia crescita degli attori imprenditoriali, l’emergere di attori come le ONG, il rafforzamento delle politiche cosiddette tecnocratiche

• Principled pragmatism la parola chiave, al posto delle politiche – il nuovo modello del capitalismo illuminato (Likovsky, 2005)

• Approcci volontari al posto di norme e regolamentazioni vincolanti

In conclusione……. • Un lungo cammino di impegni, dal primo

rapporto Bruntland sulla sostenibilità (1972) agli SDGs (2015);

• Il ruolo degli stati in forte crisi, e così pure il multilateralismo – postdemocrazia?

• La agenda sostenibile degli SDGs presenta sicuramente molte e non trascurabili opportunità politiche

• Una grande occasione di sensibilizzazione della opinione pubblica e di attivazione delle società di tutto il pianeta

alcune domande aperte • Agenda della sostenibilità & regole del commercio

internazionale; • Il finanzcapitalismo senza controllo; • La progressiva privatizzazione dei beni comuni (servizi

essenziali, salute, educazione, ricerca); • Il paradigma montante degli accordi bilaterali (in ambito

commercio, migrazioni); • Le partnerships pubblico private: cavallo di Troia del

multilaterialismo? • Soft norms, al posto di politiche vincolanti • SDGs e costante riduzione degli spazi della società civile,

nel sud e nord del mondo; • SDGs e clima crescente di risentimento, attacco alla

solidarietà, “solidarietà negativa” • La “globalizzazione della indifferenza” in un contesto di

“terza guerra mondiale a pezzi”, come dice Papa Francesco

nicolettadentico@libero.it

GRAZIE!