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Evento organizzato da l'Arci e Ass, Libera Gioia del Colle
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In collaborazione con
ARCI Comitato Regionale Puglia
Via Marchese di Montrone, 57
tel e fax 080 5245606 - 3929405155
e mail [email protected]
Novembre 2011 – Giugno 2012
“Essere cittadini non vuol dire far parte di una società, vuol dire trasformarla” (Augusto Boal)
In collaborazione con
ARCI Comitato Regionale Puglia
Via Marchese di Montrone, 57
tel e fax 080 5245606 - 3929405155
e mail [email protected]
Il Teatro dell’Oppresso è un metodo teatrale elaborato negli anni '60 da Augusto Boal in Brasile per aiutare i
“campesinos” a rispondere alle situazioni di oppressione, attraverso una messa in scena di temi conflittuali e
condivisi. Consiste essenzialmente nell’uso del linguaggio teatrale diffuso, attraverso giochesercizi, per avviare
processi collettivi di coscientizzazione, cioè di cambiamento personale e sociale.
É un teatro politico, ma non ideologico e considera l’oppressione non come un dato a priori ma come una
ricerca continua sulle condizioni che permettono la liberazione dell’essere umano. Fulcro del lavoro è l’analisi
per la trasformazione delle situazioni oppressive, di disagio, conflittuali della vita quotidiana. Nel Teatro
dell’Oppresso (TdO) la tecnica teatrale non ha una finalità “estetica”, ma diventa strumento di indagine ed
esplorazione dei conflitti e dei condizionamenti sociali dell’individuo e del gruppo. Si presenta come mezzo
dialogico, maieutico e non-violento.
Dall’influenza del pensiero di Paulo Freire, il TdO prende l’atteggiamento non indottrinante bensì maieutico: non
dà risposte ma pone domande e crea contesti utili per la ricerca collettiva di soluzioni.
Un'ipotesi centrale del metodo è che “il corpo pensa”, ovvero una concezione dell’essere umano come
globalità di corpo, mente ed emozione dove l’apprendimento/cambiamento vede coinvolti tutti e tre gli aspetti,
in stretta relazione (da TdO Giolli)
Il corso si snoda in 8 incontri laboratoriali dove verrà costituito un collettivo di ricerca che esplorerà e
apprenderà alcune delle tecniche principali del TdO (Teatro immagine, Testo Giornale, Teatro Forum, Teatro
Invisibile) e, utilizzando il metodo Freire di pedagogia della coscientizzazione, educazione popolare e
investigazione del territorio per sondare i bisogni, lavorerà alla costruzione di interventi-azioni in una
prospettiva popolare sui temi della mafia e dell’antimafia.
> QUANDO: Ogni laboratorio si svolgerà il sabato e la domenica dalle h. 10.00 alle 18.30, secondo il seguente calendario:
- 12 e 13 novembre
- 10 e 11 dicembre
- 21 e 22 gennaio
- 11 e 12 febbraio
- 10 e 11 marzo
- 14 e 15 aprile
- 12 e 13 maggio
- 9 e 10 giugno > LUOGO: il Laboratorio si terrà presso il bene confiscato assegnato all’Arci Bari e sito in Piazza San Pietro, Bari > CONDUZIONE: Mariagiovanna Italia, operatrice di teatro sociale e Teatro dell'Oppresso > A CHI E’ RIVOLTO?: operatori culturali, formatori, educatori, insegnanti, animatori, attori. Non ci sono limiti di età e non è assolutamente necessario avere avuto precedenti esperienze teatrali. > PARTECIPANTI: da 10 ad un massimo di 14 COSTO: per una scelta politica, ogni laboratorio (due giornate) ha il prezzo popolare di € 35 (non è possibile partecipare ai singoli laboratori)
In collaborazione con
ARCI Comitato Regionale Puglia
Via Marchese di Montrone, 57
tel e fax 080 5245606 - 3929405155
e mail [email protected]
Laboratorio Teatro dell’Oppresso e Antimafia
(Per 8 incontri da novembre a giugno)
Scheda di adesione
Nominativo ______________________________________
Organizzazione____________________________________
Recapiti mail e telefono: _____________________________
Professione:_______________________________________
Età: _____________________________________________
Si prega di inviare la scheda compilata, entro giovedì 10 novembre 2011 all’indirizzo [email protected]
Per informazioni: 080 5245606 – 3929405155 (Grazia Moschetti)