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06/05/2016
1
A.A. 2015/2016
Prof. Alberto Dreassi – [email protected]
DEAMS Università di Trieste
TECNICA BANCARIA:II MODULO
3LA FUNZIONE CREDITIZIA
06/05/2016
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LA FUNZIONE CREDITIZIA
TECNICA BANCARIA – II MODULO – A.A. 2015/63
Prevalenza dei prestiti rispetto ai titoli in quanto:
• Più flessibili e personalizzabili
• Non soggetti ai limiti delle emissioni di strumenti finanziari
• Più redditizi (ma anche più rischiosi), anche al netto del costo della raccolta, di concessione e monitoraggio dei prestiti, di natura amministrativa, di gestione e di capitale
• Evitano il free riding
• Consentono una maggiore stabilità di attivo e passivo («chiusura dei circuiti»)
Più recentemente, disintermediazione anche dal lato dell’attivo:
• Aumento dell’efficienza dei mercati finanziari
• Aumento delle alternative al canale bancario
• «Ritorno» al mercato mediante le cartolarizzazioni
LA FUNZIONE CREDITIZIA
TECNICA BANCARIA – II MODULO – A.A. 2015/64
Principali rischi della funzione creditizia:
• Rischio di credito: mancato o ritardato rimborso (parziale o totale), ovvero migration risko credit spread risk
• Rischio di tasso di interesse: inattese variazioni dei rendimenti ottenuti rispetto al mercato (tipologia, scadenza, eventuale rinegoziabilità)
• Rischio di liquidità: assorbimento con erogazioni e utilizzi, generazione con rimborso e servizio, ma assenza di mercato secondario
• Rischi connessi al recupero dei crediti deteriorati
Inoltre:
• Rischi di credito e di liquidità sono correlati
• L’innovazione finanziaria (derivati, cartolarizzazioni, …) consentono una gestione più efficiente dei rischi
Politica dei prestiti- Dimensione del PTF- Diversificazione- Criteri di affidamento
06/05/2016
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LA FUNZIONE CREDITIZIA
TECNICA BANCARIA – II MODULO – A.A. 2015/65
Dimensione:
• Vincoli esterni:
• condizioni del mercato finanziario
• struttura della domanda di prestiti (anche locali)
• normativa
• Vincoli interni:
• obiettivi e struttura della banca,
• risorse finanziarie disponibili (quantità e qualità),
• capitale (anche umano)
• Necessità di pianificare:
• la stabilità del PTF
• la qualità del PTF
• la flessibilità rispetto a mutamenti dell’ambiente
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LA FUNZIONE CREDITIZIA
TECNICA BANCARIA – II MODULO – A.A. 2015/66
Diversificazione:
• Classi di importo (rischio di concentrazione)
• Scadenza e durata media (rischi di credito e di liquidità)
• Erogazione per cassa e/o crediti di firma
• Forme tecniche e contenuti dei contratti (flessibilità)
• Tipologia e settore della clientela (rischio di concentrazione/correlazione)
• Area geografica (rischio di concentrazione)
Polit
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LA FUNZIONE CREDITIZIA: AFFIDAMENTO
TECNICA BANCARIA – II MODULO – A.A. 2015/67
• Valutazione dinamica della capacità di rimborso attuale e prospettica (richiede dati affidabili e capacità di analisi)
• Valutazione statica della consistenza patrimoniale: capacità passata di produrre reddito, solidità finanziaria (CCN, liquidità, …), recupero in caso di insolvenza
• Valutazione della strategia e dell’organizzazione aziendale rispetto all’ambiente
• Adeguatezza rispetto alla strategia di portafoglio della banca
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Analisi statuto
Verifica requisiti formali
Visure
Verifiche sui soci
Altre fonti informative
Eventuale visita
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Analisi dello storico cliente
Posizione CR e altre eventuali violazioni
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Struttura e andamento del settore
Struttura organizzativa
Strategia
Programmi di sviluppo
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Riclassificazione dei bilanci
Analisi per indici e flussi
Analisi previsionale
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Sintesi valutativa
Formulazione della proposta
LA FUNZIONE CREDITIZIA: RISCHI E TASSI
TECNICA BANCARIA – II MODULO – A.A. 2015/68
Scomposizione del rischio di credito e redditività dei prestiti:
• ELR (perdita attesa) = PD (fattori del debitore) x LGD (fattori dell’operazione)
• In assenza di costo del capitale (neutralità al rischio) e di costi operativi:
• Caso di avversione al rischio con costi operativi e della provvista:
1 + � = 1 + � 1 �� + 1 + � 1 ��� ��
Esitonormale Default
� =� + �� � ���
1 �� � ���
� =��� + �� � ��� + � ��� ��� + ��
1 �� � ���
TIT = tasso interbancario (provvista)k = assorbimento patrimonialeROE = rendimento obiettivo del capitaleCO = costi operativi
La perdita attesa è una speranza matematica: la sua variabilità (perdita inattesa) è al centro dei requisiti di vigilanza prudenziale (VaR)
La perdita attesa è una speranza matematica: la sua variabilità (perdita inattesa) è al centro dei requisiti di vigilanza prudenziale (VaR)
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LA FUNZIONE CREDITIZIA: PERDITE
TECNICA BANCARIA – II MODULO – A.A. 2015/69
0%
2%
4%
6%
8%
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14%
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18%
0% 1% 2% 3% 4% 5% 6%
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ELR
TIT=-0,005; k=0,04;ROE=0,12; CO=0,005
TIT=-0,005; k=0,08;ROE=0,12; CO=0,005
TIT=-0,005; k=0,04;ROE=0,2; CO=0,005
TIT=-0,005; k=0,04;ROE=0,12; CO=0,02
TIT=0,01; k=0,04;ROE=0,12; CO=0,005
0,00
100,00
200,00
300,00
400,00
500,00
0,00% 10,00% 20,00% 30,00% 40,00% 50,00% 60,00% 70,00% 80,00% 90,00% 100,00%
NORMALE PMI
LA FUNZIONE CREDITIZIA: PERDITE
TECNICA BANCARIA – II MODULO – A.A. 2015/610
Valutazione della perdita attesa:
• Modelli analitico-soggettivi
• Modelli basati su rating esterni
• Modelli basati su rating interni
Valutazione dei tassi di recupero (1-LGD) mediante modelli soggettivi interni o di mercato:
• Gravità dell’insolvenza (Attivo-Passivo)
• Liquidità dell’attivo
• Valore delle eventuali garanzie
• Grado effettivo di esposizione (privilegi, subordinazione, …)
Anche per perdite inattese, ma con benefici della non perfetta correlazione
1. Automazione/oggettività, economie di scala e contenimento costi operativi
2. Automatismo delle conseguenze del risultato del rating
Vantaggi:1. Pricing accurato2. Stima della redditività3. Misura della diversificazione4. Allocazione del capitale
Svantaggi:1. Eccesso di standardizzazione2. Mancanza elementi soggettivi3. Debole relazione banca-cliente4. Penalizzazione PMI
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LA FUNZIONE CREDITIZIA: CONTROLLO
TECNICA BANCARIA – II MODULO – A.A. 2015/611
• Revisione periodica della posizione
• Monitoraggio del comportamento dell’affidato: dell’impresa, nei confronti dell’affidante e rispetto all’intero sistema bancario:
• Centrale Rischi:
• Servizio informativo accentrato delle esposizioni del singolo cliente nei confronti del sistema bancario (accordato, utilizzato, forma tecnica, numero rapporti, deterioramento, garanzie, …) –
• >30k€ o in sofferenza; flusso mensile, trimestrale o a richiesta
• Andamentale interno
Decisioni sul singolo rapporto
Adempimenti normativiValutazioni di
portafoglio e di istruttoria
LA FUNZIONE CREDITIZIA: RECUPERO
TECNICA BANCARIA – II MODULO – A.A. 2015/612
Classificazione dei crediti deteriorati (vs. in bonis):
• sofferenze, situazione non temporanea e irrecuperabile
• incagli, situazione temporanea superabile (soggettivi) o scadute da oltre 270gg per almeno il 20% dell’esposizione (oggettivi)
• ristrutturate e rinegoziate,
• past due, ritardo superiore a 90gg
Contenzioso:
• Non attivare le procedure di recupero: perché non conveniente e il recupero è improbabile, oppure perché la situazione è superabile e sarebbero deleterie azioni giudiziarie
• Richiedere maggiori garanzie (ma: revocatorie)
• Pianificare un rientro con il cliente
• Ristrutturare l’intera esposizione o trasformare il credito in partecipazione
• Attivare le procedure giudiziali di recupero
• Cartolarizzazione, cessione del credito pro soluto e bad bank
06/05/2016
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LA FUNZIONE CREDITIZIA: FORME TECNICHE
TECNICA BANCARIA – II MODULO – A.A. 2015/613
• Clientela: residente o meno, IFM – PA – altri
• Scadenze:
• breve (<18m o a revoca), frequentemente autoliquidanti e derivanti dal fabbisogno di CCN, solitamente senza garanzia, tanti prodotti
• medio (18m<t<60m) e lungo (>60m), per investimenti, pochi prodotti molto flessibili
• Divisa: Euro vs. altre valute (utilità implicita o finalità speculative)
• Forme tecniche:
• Cassa
• Credito per elasticità di cassa e apertura di credito in C/C
• Smobilizzo crediti: sconto effetti, anticipo SBF su ricevute, anticipo fatture, factoring
• Anticipazioni su pegno di merci, crediti, valori mobiliari
• Riporto, P/T e prestito titoli
• Mutuo, leasing, prestiti in pool
• Credito al consumo (prestiti personali e carte)
• Firma
• Accettazioni bancarie, polizze di credito commerciale, cambiali finanziarie
• Credito documentario, fideiussioni
FUNZIONE CREDITIZIA: DATI
TECNICA BANCARIA – II MODULO – A.A. 2015/614
Normativa anti-usura per una panoramica sui tassi del sistema (al 31/3/2016):
• TEGM x 1.25 + 4% (max differenza: 8%)
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FUNZIONE CREDITIZIA: CARTOLARIZZAZIONI
TECNICA BANCARIA – II MODULO – A.A. 2015/615
Obiettivo: trasformare posizioni illiquide in liquide sfruttando i mercati dei capitali
Processo elementare:
• Il cedente seleziona un insieme di attivi (pool) e li cede
• Il cessionario (SPV) emette titoli (ABS), «garantiti» dal pool
• Gli investitori acquistano i titoli, trasferendo liquidità al cessionario con la quale si acquista il pool dal cedente
• Gli attivi (crediti: garantiti o meno, in bonis o deteriorati) generano flussi utilizzati per remunerare/rimborsare gli ABS
… banche non solo come cedente…
Debitore CEDENTE CESSIONARIO INVESTITORIInteressiCapitale
InteressiCapitale
Pool VSPrezzo
ABS VSPrezzo
FUNZIONE CREDITIZIA: CARTOLARIZZAZIONI
TECNICA BANCARIA – II MODULO – A.A. 2015/616
Rischi e opportunità…
CEDENTE CESSIONARIO INVESTITORI
• Maggiore liquidità• Minor capitale• Migliore qualità attivi• Perdite se il prezzo è
inferiore al bilancio• Mancato guadagno se
il recupero è superiore al prezzo
• Rischio di credito• Rischio di tasso
• Overcollateralisation• Rating• Tranching• Garanzie esterne
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FUNZIONE CREDITIZIA: CARTOLARIZZAZIONI
TECNICA BANCARIA – II MODULO – A.A. 2015/617
Altre funzioni:
• Advisor: consulente per l’operazione
• Arranger: organizza l’operazione
• Collocatore: cura il piazzamento degli ABS sul mercato
• Servicer: gestisce il portafoglio di attivi e i flussi collegati
• Garanti: migliorano l’appetibilità degli ABS
• Società di rating
FUNZIONE CREDITIZIA: CARTOLARIZZAZIONI
TECNICA BANCARIA – II MODULO – A.A. 2015/618
Innovazioni:
• CDO (collateralized debt obligation): cartolarizzazioni di titoli frutto di precedenti cartolarizzazioni (e CDO2, CDO3, …)
• Cartolarizzazioni sintetiche: il rischio di credito viene trasferito senza la cessione del pool di crediti (tipicamente con derivati)
• Cartolarizzazioni whole-business: il pool di attivi è rappresentato dall’intera attività di un intermediario
• Auto-cartolarizzazioni: il cedente sottoscrive gli ABS dal cessionario (possono essere successivamente ceduti, o godono dei servizi concessi da terzi, o possono essere oggetto di cessioni alla BC, …)
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FUNZIONE CREDITIZIA: DATI
TECNICA BANCARIA – II MODULO – A.A. 2015/619
FUNZIONE CREDITIZIA: DATI
TECNICA BANCARIA – II MODULO – A.A. 2015/620
Condizioni dell’offerta
06/05/2016
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FUNZIONE CREDITIZIA: DATI
TECNICA BANCARIA – II MODULO – A.A. 2015/621
Condizioni dell’offerta
FUNZIONE CREDITIZIA: DATI
TECNICA BANCARIA – II MODULO – A.A. 2015/622
Andamento della domanda
06/05/2016
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FUNZIONE CREDITIZIA: DATI
TECNICA BANCARIA – II MODULO – A.A. 2015/623
Andamento della domanda
FUNZIONE CREDITIZIA: DATI
TECNICA BANCARIA – II MODULO – A.A. 2015/624
Confronto europeo: credit standards
Enterprises Households
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FUNZIONE CREDITIZIA: DATI
TECNICA BANCARIA – II MODULO – A.A. 2015/625
Confronto europeo: terms and conditions
Enterprises Households
FUNZIONE CREDITIZIA: DATI
TECNICA BANCARIA – II MODULO – A.A. 2015/626
Confronto europeo: demand
Enterprises Households
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FUNZIONE CREDITIZIA: DATI
TECNICA BANCARIA – II MODULO – A.A. 2015/627
Confronto europeo: banche locali e altre banche
FUNZIONE CREDITIZIA: DATI
TECNICA BANCARIA – II MODULO – A.A. 2015/628
Confronto europeo: banche locali e altre banche
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FUNZIONE CREDITIZIA: DATI
TECNICA BANCARIA – II MODULO – A.A. 2015/629
Confronto europeo: banche locali e altre banche
FUNZIONE CREDITIZIA: DATI
TECNICA BANCARIA – II MODULO – A.A. 2015/630
06/05/2016
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FUNZIONE CREDITIZIA: DATI
TECNICA BANCARIA – II MODULO – A.A. 2015/631
FUNZIONE CREDITIZIA: DATI
TECNICA BANCARIA – II MODULO – A.A. 2015/632