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TEMPI NUOVI Presentata la rosa dei nomi da cui uscirà il candidato a sindaco del centrosinistra pag. 11 IN QUESTO NUMERO: ARDEA: LA SINISTRA VERSO LE PRIMARIE ANNO 1 - NUMERO 5 - DICEMBRE 2011 L’INFORMAZIONE GRATUITA A POMEZIA E ARDEA In aumento le persone che si rivolgono al centro Caritas di Pomezia pag. 18 SEMPRE PIU’ POVERI IN PIAZZA LA SIGMA TAU METTE IN CASSA INTEGRAZIONE 569 LAVORATORI LE RSU E I SINDACATI INVITANO ALLA MOBILITAZIONE SPECIALE NATALE 2011 DIFENDIAMO IL LAVORO

Tempi Nuovi n.5 - 2011

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L'informazione gratuita a Pomezia e Ardea

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TEMPI NUOVIPresentata la rosa dei nomi dacui uscirà il candidato a sindacodel centrosinistra pag. 11

IN QUESTO NUMERO:ARDEA: LA SINISTRAVERSO LE PRIMARIE

ANNO 1 - NUMERO 5 - DICEMBRE 2011 L’INFORMAZIONE GRATUITA A POMEZIA E ARDEA

In aumento le personeche si rivolgonoal centro Caritasdi Pomezia pag. 18

SEMPRE PIU’ POVERI

IN PIAZZALA SIGMA TAU METTE IN CASSA INTEGRAZIONE 569 LAVORATORILE RSU E I SINDACATI INVITANO ALLA MOBILITAZIONE

SPECIALENATALE2011

DIFENDIAMO IL LAVORO

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0303

Scendiamo in piazza. Per il lavoro, per ilavoratori, per la nostra città. Scendiamotutti, lavoratori e non, giovani e anziani,

donne e uomini, impiegati del pubblico e delprivato. Facciamolo per il futuro della nostracittà, per il presente e anche per il passato.Sabato 17 dicembre le Rsu della Sigma Tauhanno indetto una manifestazione per gridarea gran voce ciò che sta accadendo nella loroazienda, per coinvolgere la cittadinanza tuttanel sostegno a una vertenza difficile, con nu-meri da capogiro, che è simbolo della crisi oc-cupazionale che investe da anni il mondo dellavoro del territorio. 569 lavoratori in cassaintegrazione, con una modalità che cancellaun modello di relazioni sindacali che per de-cenni ha caratterizzato un’azienda come laSigma Tau, equivale a mettere in ginocchiocentinaia di famiglie del territorio, a dare uncolpo durissimo all’industria farmaceutica ea far sbriciolare l’ultimo pezzo di storia po-metina come città del lavoro. Perché la SigmaTau è da sempre il simbolo di questa città,della sua storia industriale e sindacale, per-ché quando la città ha scoperto che “addirit-tura” la Sigma era in crisi il disorientamentol’ha fatta da padrone, come un faro che sispegne e non indica più la strada, il futurodel territorio. Ma Sigma Tau è solo l’ultima, anche se impo-nente, vertenza di cui noi giornalisti siamostati testimoni negli ultimi due anni. Da Ca-samercato alla Playtex, dalla Herla a Aiaz-zone-Emmelunga, dal gruppo Di.Ma fino allerecenti Cecconi e Alfa 81. Vertenze che, in

modi diversi e con tempi e risonanza diffe-renti, hanno tenuto alta l’attenzione, media-tica e non solo, sulla crisi del lavoro nella

nostra città. E ora Sigma Tau, l’azienda delcompianto Cavazza, quella della ricerca e deifarmaci di fama internazionale, quella storica,il simbolo di un’età dell’oro, quella che ha por-tato Pomezia, con la cassa del Mezzogiorno, adessere uno dei primi poli industriali d’Italia.Tempi andati. Ora siamo qui, ad assistere e te-stimoniare l’ennesima vertenza, ma non unaqualunque: si tratta di una vertenza che dauna parte rischia definitivamente di mettere inginocchio l’economia del territorio, dall’altradi mettere la parola fine ad una cultura del la-voro e delle relazioni industriali su cui datempo aleggia il fantasma del modello Mar-chionne. E allora, scendiamo in piazza, con ilavoratori e le lavoratrici Sigma Tau, per so-stenere la loro lotta, per difendere il loro di-ritto al lavoro. Accogliamo l’invito delle Rsu, e lo raddop-piamo. Scendiamo in piazza tutte e tutti,quelle lavoratrici e quei lavoratori che neglianni e nei mesi scorsi sono stati protagonistidi occupazioni, manifestazioni, salite sui tettie sulle gru, che hanno lottato, hanno pianto,hanno contrattato, che spesso hanno perso,ma sempre a testa alta, con la forza che vienedalla condivisione di un’esperienza, dalla con-sapevolezza di essere tanti e di essere insieme.E allora ecco il nostro invito, ad essere tanti,ad essere insieme. Scendiamo in piazza il 17dicembre, occupiamo le strade e le piazze dellanostra città: lavoratori, disoccupati, cassain-tegrati, studenti, giornalisti, politici e istitu-zioni. Insieme per difendere la città del lavoroche rischia di sparire. TN

COPERTINA

2La Redazione

IN PIAZZA

PER IL LAVOROIN LOTTA

Sabato 17 dicembre

la manifestazione

in difesa dell’occupazione

nel territorio

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01PAGINA

Dicembre 2011

PAGINA

04 COPERTINA LA CRISI

LA STORIADI UNAGRANDEAZIENDA

1934

Nasce a BolognaCLAUDIO CAVAZZA

1950

Nasce la CASSA DEL MEZZOGIORNO

1957

Nasce laSIGMA TAU

1964

Viene costruitolo stabilimento di POMEZIA

1985

Muore EMILIO CAVAZZAil figlio CLAUDIO diventa PRESIDENTE

Qualche giorno fa, i lavoratori della Sigma Tau di Pomezia hannoricevuto la notizia della richiesta della CIGS (Cassa IntegrazioneGuadagni Straordinaria) per 569 unità. Questi numeri significano

che metà degli addetti saranno oggetto di quello che l’azienda ha comu-nicato essere una “operazione di risanamento resa necessaria per poterattuare un piano di sviluppo e salvaguardare il futuro di Sigma Tau, re-cuperando efficienza”. A livello di tutto il gruppo industriale questeunità, per le quali l’azienda sta richiedendo tale provvedimento, rappre-sentano più di un terzo degli addetti complessivi dello stabilimento diPomezia. Praticamente, un lavoratore su tre non è funzionale o compa-tibile, nella presente struttura organizzativa aziendale e con le attualimansioni assegnate, a supportare le sfide che la Sigma Tau dovrà soste-nere nei prossimi mesi, anche se l’azienda ribadisce la sua forte volontàdi non delocalizzare produzione e ricerca, nonostante le sfavorevoli con-dizioni economiche di mercato e di congiuntura economica.A partire da quest’ultimo punto, a giudicare dall’assetto organizzativodel gruppo, appare evidente che dal quel lontano luglio 1964, l’aziendafondata da Emilio e Claudio Cavazza ha da tempo oltrepassato i confinidel guardrail della Pontina, anche se forse le istituzioni (comune e pro-vincia) non se ne sono accorte, dato che già negli ultimi anni circa unquinto delle confezioni prodotte sono state realizzate all’estero, sui mer-cati locali.Già da qualche mese erano attese misure di riduzione della spese, maquella annunciata dalla società rappresenta una stangata forte per i di-pendenti, che non a caso hanno già svolto due giornate di sciopero perprotestare, ribadendo la necessità di salvaguardare l'alto valore produt-tivo e della ricerca. Al momento non ci sono ancora dati ufficiali su comeverrà ripartita la CIGS sui lavoratori di Pomezia, e su come questa inci-derà sul riassetto complessivo del gruppo. Fino ad adesso, pur nella gra-vità della situazione, i lavoratori dell’impianto di Pomezia sembrano

essere stati più fortunati, almeno rispetto ai loro colleghi delle control-late Tecnogen di Caserta e Prassis di Settimo Milanese i cui dipendenti(circa 100), hanno saputo che la Sigma Tau ha deciso la messa in liqui-dazione delle loro aziende.Certo è che un’azienda che rivendica pubblicamente di investire il 16%del proprio fatturato in ricerca, e dichiara di dover recuperare efficienza,lascia intravedere un futuro occupazionale che non appare ideale per ilnostro territorio.La ricerca nel settore privato farmaceutico, infatti, essendo in parte mar-ket-driven, è di fatto limitata, in Italia, al principale cliente: il settorepubblico. Comunicare di voler fare efficienza, attualmente, solo sul mer-cato locale, potrebbe significare che, per preservare i propri margini, laSigma Tau abbia deciso di non esporsi agli effetti della riduzione com-plessiva di spesa, previsti per il settore sanitario, oppure di non parteci-pare alla competizione con il farmaco generico. Sostanzialmente cioè,ridurre la produzione locale, a meno di non introdurre altre linee pro-dotto. Resta un dato di fatto, riferito al punto iniziale, quello riguardantei 569 lavoratori di Pomezia. L’azienda fondata dai Cavazza, la Sigma Taucon quel modello di gestione industriale che conoscevamo, probabil-mente, non esiste più. Forse è scomparsa con la morte del suo presi-dente, Claudio Cavazza, spentosi lo scorso 6 giugno. Sicuramente, conl’insediamento del nuovo CDA, il 13 settembre le strategie industriali delgruppo sono cambiate, e riprova ne è il licenziamento “consequenziale”lo scorso 15 novembre di 13 dirigenti. Ora, sembra essere giunta l’ora deilavoratori. E insieme quella di una città intera, città che ancora ambiscead essere grande, e che è diventata ciò che è sopratutto ospitando grandiaziende, alle quali sono stati dispensati grandi benefici e denari pubblici,e che meriterebbe grandi amministratori, capaci di pesare anche sullescelte economiche del territorio che rappresentano.

TN Antonello Serani

569 A CASA! Tanti sono i lavoratori a rischio licenziamento perché non più funzionali ai progetti aziendali

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Pubblichiamo di seguito la lettera che irappresentanti sindacali della Sigma Taudi Pomezia hanno inviato il 2 dicembrescorso al Ministero dello Sviluppo Eco-nomico, Corrado Passera, per chiedereun intervento diretto dopo l'ufficializza-zione della crisi aziendale da parte delgruppo:

Sig. Ministro,I lavoratori della Sigma Tau e la RSU voglionoesprimerLe, con questa lettera, i propri timoriper il futuro.All’improvviso l’azienda nella quale lavoriamoe della quale abbiamo orgogliosamente fattoparte nel corso degli anni, ha avviato proce-dure brutali di dismissioni di attività e lavora-tori. La Sigma Tau è una delle prime aziendefarmaceutiche italiane, una delle poche adaver creduto nell’attività di ricerca come mo-tore di sviluppo e crescita fino ad arrivare edinvestire in essa il 16% del proprio fatturato.Negli anni è stato consolidato un patrimoniodi know-how, tecniche e professionalità di al-tissimo livello; un clima di relazioni sindacalipositivo ed innovativo ha consentito di gestireal meglio tutti i necessari mutamenti nel corsodegli anni. Claudio Cavazza, da imprenditoreilluminato quale era, ha saputo coniugare pas-sione e lucidità, rigore e innovazione fino acreare un gruppo articolato in più siti in tuttaItalia ed anche filiali all’estero. Da ultimo ri-cordiamo l’acquisizione della ENZON.Oggi è in atto un pericoloso tentativo di sven-

dere il gruppo. Due siti di ricerca, uno di Mi-lano (Prassis) ed uno di Caserta (Tecnogen),sono stati messi in liquidazione con oltre 100lavoratori che perderanno il posto di lavoro.Nel sito di Pomezia è stata annunciata la vo-lontà di porre 569 lavoratori in CIGS a zeroore a partire dal 27 dicembre 2011. Questo nonha nulla a che vedere con un presunto piano dirilancio dell’azienda: serve altro.Serve un progetto che consenta al gruppoSigma- Tau di riaffermarsi davvero ed acqui-sire nuove quote di mercato. Serve un progettoche garantisca un futuro al gruppo ed ai lavo-ratori. Noi crediamo che questa discussione ri-guardi un patrimonio italiano da nondisperdere e che debba trovare spazio pressoil Ministero da Lei presieduto. Non crediamoche ci si possa limitare a parlare di ammortiz-zatori sociali nei singoli siti.Ma, Sig. Ministro, il tempo stringe. Ci augu-riamo un suo tempestivo intervento e La rin-graziamo per l’attenzione riservataci.

PAGINA

05COPERTINA

1992

Viene chiusa laCASSA DEL MEZZOGIORNO

2010

La SIGMA TAU sbarca negli USA con acquisizione ENZON(30 aziende in 15 paesi - 2400 dipendenti)

2011

Il 6 Giugno MUORECLAUDIO CAVAZZA

2011

27 NovembreARRIVANO I TAGLI

LA CRISI

Ritorno al contratto nazionale dei chimicie disdetta di tutti gli accordi sottoscrittinegli anni con il presidente Claudio Ca-

vazza. Insieme all'apertura della cassa integra-zione la “doccia fredda” per i lavoratori èarrivata anche sul piano contrattuale con la de-cisione unilaterale della Sigma Tau di revocaretutti gli accordi sindacali sottoscritti negli annipassati con i rappresentanti sindacalii. Unascelta stile-Marchionne, come l'hanno già defi-nita i lavoratori, che secondo la Rsu produrràun impoverimento economico dei lavoratori,“azzerando” un modello sindacale che era di ri-ferimento per il settore chimico-farmaceutico.

diritti, modello

marchionne

Quello che sorprende, stando in mezzo ailavoratori della Sigma Tau, è l'affettoche tutti provavano per Claudio Ca-

vazza. Il fondatore e presidente dell'aziendache – raccontano i lavoratori – era sempre di-sposto a rinunciare ad una parte dei propriguadagni, pur di venire incontro alle esigenzedei suoi dipendenti. Imprenditore con un'altramentalità Cavazza. Una mentalità molto similea quella di un altro industriale del nostro Paese,Adriano Olivetti. Per loro il fine ultimo di un'impresa non erasolo quello di generare il maggior numero diprofitti. L’impresa aveva un valore e uno scoposociale. L’impresa era e stava nel territorio e ri-pagava il territorio con il lavoro e dal territorioriceveva in cambio intelligenze e competenze.Imprese e imprenditori che però offrivanoanche dell'altro. E quell'altro si chiamava cul-tura. Nel caso di Olivetti poi c'erano anche ipiani territoriali con cui rendere bella e confor-tevole, oltre all'azienda, anche la città in cuiquesta viveva. L'esperienza di Adriano Olivetti viene raccon-tata in un libro-intervista di Luciano Gallino in-titolato “L'impresa responsabile”. Impresaresponsabile era la Olivetti così come lo era laSigma Tau di Cavazza. Ma i tempi cambiano enon sempre in meglio. Qualche tempo fa, sem-pre Gallino, pubblicò un nuovo libro che benraccontava questi cambiamenti, intitolato nona caso “L'impresa irresponsabile”. Quello cheoggi è la Sigma Tau, dopo la morte del suo fon-datore. E a tutti noi non può che rimanerel'amarezza per il fatto che di imprese responsa-bili e di imprenditori e intellettuali come Ca-vazza e Olivetti oggi non se ne vedanoall'orizzonte. TN Andrea Oleandri

L’ IMPRESA irRESPONSABILE

I LAVORATORI

scrivono

al ministro

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Dicembre 201106PAGINA COPERTINA LA CRISI

“scelte inspiegabili”Le storie di chi lavora e fa ricerca in azienda, tra rabbia e incertezza per il futuro

Giovani appena entrati in azienda, per lopiù impiegati nel settore Ricerca e Svi-luppo. Dipendenti di lungo corso, molti

di loro da più di 30 anni varcano l'ingresso sullavia Pontina per recarsi sul posto di lavoro. E poianche coppie, alcune giovani, che lavorano –moglie e marito – dentro la struttura. E' il mi-crocosmo dei lavoratori Sigma Tau di Pomezia,più di 1500, che ora rischia di essere messo se-riamente in discussione dalle misure di snelli-mento annunciate dalla società. Li incontriamofuori dalla fabbrica, durante uno dei sit-in or-ganizzati in queste “calde” giornate di dicem-bre. C'è chi, come Fabio, superata la soglia dei40 anni comincia a temere per il proprio futuroche rischia di poter essere anche fuori dallaSigma Tau. “Lavoro qui dal 1988 – spiega – emai avrei immaginato questa fine per l'azienda.Se succede è perchè senza Claudio Cavazzal'azienda sta cambiando completamenteforma”. “In azienda ci sono dei falchi – così lidefinisce Francesco – che hanno come unico in-tento quello di spolpare il più possibile. Assi-

stiamo ad un taglio delle teste senza alcuna va-lutazione etica”. I più agguerriti nella protesta sono i ricercatori,il settore della società dove si trovano anche lepersone più giovani. 280 impiegati dei quali,stando alle prime indiscrezioni, 85 dovrebberoessere messi in cassa integrazione. “Per laSigma Tau – urlano ai microfoni – è la fine cer-tificata della ricerca, che con questi tagli andràa finire in un binario morto”. In mezzo alle grida dei lavoratori c'è anche l'oc-casione di scoprire storie di vita che dannol'idea anche della possibile ricaduta sociale chepotrebbero avere i tagli al personale. Nicola eLia lavorano da vent'anni alla Sigma Tau, unamore nato dentro gli uffici dell'azienda. Hannofigli che studiano all'università ed ora temonoper il proprio futuro. Come loro sono decine leunioni nate dentro lo stabilimento e tra di loroci sono anche diverse lavoratrici in dolce attesa.Storie diverse, unite dal timore per il futuro.

TN Stefano Mengozzi

Il 28 novembre, mentre i lavoratori dellaSigma Tau erano in strada per protestarecontro i tagli durissimi annunciati dal-

l'azienda, a Ginevra il management del gruppofesteggiava l'immissione sul mercato di un in-novativo farmaco contro la malaria, che propriograzie ai ricercatori dello stabilimento di Pome-zia è stato sviluppato. E' in questa immagineche si racchiude la battaglia avviata dai dipen-denti della multinazionale del farmaco, decisi asalvaguardare il valore della ricerca in un sitoche negli anni si è contraddistinto proprio perle capacità di ricerca e sviluppo. Davanti ai can-celli dello stabilimenti a ricordare questo episo-dio sono i ragazzi più giovani impiegati allaSigma Tau, tutti laureati e con profili di altis-simo livello che ogni giorno dedicano le proprieore di lavoro dentro i laboratori alla ricerca. Maa dimostrare la forte connotazione sperimentaledell'azienda sono anche i dati, peraltro messisempre in evidenza proprio dalla direzioneaziendale Sigma Tau. La società infatti investeil 16 per cento del proprio fatturato nella ricercafarmaceutica, ma il dato che più di tutti tra-smette l'alto valore della ricerca promossa al-l'interno dell'azienda sono i 281 brevettiinnovativi registrati, nel periodo che va dal 1998al 2010, dall'intero gruppo Sigma Tau. Un datoche pone l'azienda al primo posto in Italia e trai primi in Europa per lo sviluppo di nuovi far-maci.

Paradosso

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in campo anche i politiciPartiti ed istituzioni si sono immediatamente mobilitati al fianco dei lavoratori

Appena giunta la notizia dell'avvio del pro-cedimento di cassa integrazione per 569dipendenti, non hanno tardato ad arri-

vare le reazioni politiche alla decisione dellaSigma Tau. Tra i primi quella del sindaco di Pomezia DeFusco che ha immediatamente inviato una let-tera all'Assessore al Lavoro della Regione LazioMariella Zezza con la richiesta di convocare ur-gentemente un tavolo di confronto, cosa avve-nuta poi lo scorso 6 dicembre. «La notiziadell'avvio del procedimento di cassa integra-zione per 569 dipendenti – scrive De Fusco –conferma le preoccupazioni già da me espressecirca una settimana fa, dopo il licenziamento di13 dirigenti. La crisi della Sigma Tau interessanon solo centinaia di famiglie del territorio – haconcluso il sindaco – ma tutta la nostra città che,per anni, ha visto questa industria farmaceuticacome uno dei punti di riferimento per la crescitae lo sviluppo di Pomezia». Anche RifondazioneComunista ha immediatamente espresso le pro-prie preoccupazioni tramite un comunicatostampa. «In un momento di grave crisi quale èquesto – dicono dal partito – un'azienda do-vrebbe preoccuparsi innanzitutto dei propri di-pendenti e non a massimizzare i profitti,alleggerendo la casa madre in vista di un possi-bile nuovo proprietario o dell'arrivo di qualchegrande azionista. Non crediamo alle giustifica-zioni portate dall'azienda di una crisi aziendale,né alla promessa di non delocalizzare gli stabili-menti. Troppe volte in passato, anche sul nostroterritorio, abbiamo visto promesse di questotipo rimangiate nel giro di pochi giorni». Preoccupazione per la decisione dell'aziendasono state espresse anche dai consiglieri regio-nali Montino (PD) e Bucci (IDV). Il primo si sca-glia contro quelle che sono le motivazioniavanzate dall'azienda al fine di giustificare lacassa integrazione per i 569 dipendenti. Il Capo-gruppo del PD parla di «parole piene di ipocrisiache significano cassa integrazione per migliaiadi famiglie del Lazio. Da giorni denunciamo lasofferenza delle imprese del Lazio, un grido d’al-larme sempre più confermato dai fatti. Il Lazioè alla deriva senza che la Giunta regionale si at-tivi. Mentre la stessa presidente oggi in un con-vegno loda il comparto farmaceutico trainodell’economia regionale e magnifica i finanzia-menti dell’attuale amministrazione, una delle

più grandi aziende del settore lascia a casa i la-voratori». Per Bucci invece «occorre capire cosasta accadendo, tutelare i lavoratori e l'intero si-stema economico del territorio interessato e delLazio tutto, vista anche l'importanza del-l'azienda: chiediamo un tavolo al fine di com-prendere meglio le prospettive reali futurerispetto al territorio ed ai lavoratori, con l'obiet-tivo di garantire i livelli occupazionali». «Questoanche perchè – conclude Bucci – un anno fa laSigma Tau ha effettuato importanti investimentiall'estero, come comprare un ramo di un'aziendafarmacologica, l'Enzon, per espandere il suomercato negli Stati Uniti d'America. Fatto anchequesto dissonante rispetto alla denunciata situa-zione di crisi». Da parte sua l'Assessore regio-nale Zezza ha ribadito l'impegno della GiuntaPolverini anche per affrontare questa vertenza,un «impegno continuo e costante rispetto allevertenze aziendali del territorio».

TN Andrea Oleandri

Un tavolo affollato, acceso e soffertoquello che si è tenuto il 6 dicembrescorso in Regione e che ha visto con-

trapposti i vertici della Sigma Tau da una partee organizzazioni sindacali dall’altra. Al tavoloanche il sindaco di Pomezia e il Responsabiledell’Assessorato al Lavoro regionale RaffaeleFontana. In strada, con tanto di striscioni,trombette e bandiere circa 400 lavoratoridell’azienda farmaceutica accorsi per soste-nere i loro rappresentanti e soprattutto la lorolotta in difesa del posto di lavoro. Un incontrolungo circa 4 ore: da una parte l’ad della so-cietà Andrea Montevecchi ha illustrato la si-tuazione critica dello stabilimento di Pomeziaper chiarire agli occhi della Regione la deci-sione del CdA di aprire la procedura di cassaintegrazione; dall’altra le posizioni decise deirappresentanti sindacali, che hanno richiestola sospensiva delle procedure fino all’aperturadi un tavolo nazionale al Ministero dello Svi-luppo Economico, posizione appoggiata anchedal Sindaco De Fusco e infine raggiunta graziealla mediazione del dott. Fontana. Appunta-mento al tavolo nazionale per il 15 dicembre,tavolo con cui la vertenza assume una dimen-sione nazionale e fa sperare lavoratori e sinda-cati che, nel frattempo, proseguono lo stato diagitazione.opa per lo sviluppo di nuovi far-maci.

in regione

I NUMERI DELLA

SIGMA TAU

281 NUOVIBREVETTI

(TRA IL 1998 E IL 2010)

60 MILIONIDI UNITA’PRODOTTE

(NEL SOLO 2010)

673 MILIONIDI EURO

(DI FATTURATO 2010)

FONTE: WWW.SIGMA TAU.IT

LA BREVISSIMA ! OBIETTIVO RISANAMENTO - “L’operazione di risanamento si è resa necessa-ria per poter attuare un piano di sviluppo e salvaguardare il futuro di Sigma Taurecuperando efficienza”. Così Sigma Tau giustifica i tagli annunciati.

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Dicembre 201108PAGINA

Pomezia

“L'illusione è la gramigna più tenace della coscienza collettiva: la storia insegna, ma non ha scolari”

Antonio Gramsci

Macchina amministrativa bloccata, poli-tica in bilico e tanta tanta incertezza.Sono questi gli ingredienti del mine-

strone politico pometino a soli 6 mesi dall’insedia-mento del De Fusco bis. Durante l’ultimoconsiglio comunale, il 28 novembre scorso, il ca-pogruppo del Pd Fabio Mirimich ha chiesto unaverifica di maggioranza che ha portato al ritiro ditutti i punti all’ordine del giorno, punti decisivisulle questioni di Urbanistica – a pochi giornidall’arresto della dirigente Ferrazzano – e di di-scussione e confronto sul conto consuntivo 2010.Punti che ritornano nel prossimo consiglio comu-nale, convocato in seduta straordinaria per il 13 e14 dicembre (quando il nostro giornale sarà instampa), con una differenza: si va all’approva-zione del consuntivo, come chiesto dal sindaco DeFusco e dall’assessore Maniscalco, prima dellafine dell’anno. E forse è proprio sul conto consun-tivo che la maggioranza a verifica non tiene, veri-fica che ad oggi non si è ancora tenuta, con il Pdsenza segretario e con quello dimissionario, An-gelo Zanecchia, che spara a zero contro la gestionedel primo cittadino; con la nomina ad assessore alBilancio di Maniscalco, ex An e Pdl, affacciatosi ingiunta tra le polemiche forti dell’opposizione equelle più tiepide della maggioranza stessa; conl’Idv che chiede un confronto per riaprire a Rifon-dazione Comunista e a Sel, per dare concretezza aquel progetto politico di centrosinistra che dalleelezioni ad oggi sembra aver assunto una deriva adestra. Una situazione che rischia di esplodere eche ha portato De Fusco a richiamare i suoi all’or-dine durante una riunione con i capigruppo con-siliari di maggioranza, in cui ha chiesto a loro dispingere con i propri partiti affinché si chiariscaimmediatamente la posizione di ognuno, per farripartire i lavori del consiglio comunale e sbloc-care la macchina amministrativa, per portare inapprovazione il consuntivo 2010 e il preventivo2011 entro fine anno. Ed ora ci siamo, a quantopare, almeno per il consuntivo. Ma di verifica ne-

anche l’ombra. E se da una parte lo scontro in-terno alla maggioranza ha un volto, nome e co-gnome, Antonio Maniscalco; dall’altra sembrasfuggito di mano a tutti il percorso politico che 6mesi fa ha portato alla vittoria De Fusco e la suamaggioranza, una maggioranza sui generis, da Ri-fondazione a Forza Pomezia. A mancare, proba-bilmente, è stato un programma politico con uncorpo tutto intero: si è puntato in questi mesi sullegambe per “correre” ai ripari, ma la testa è rimastaindietro: si sono persi i contenuti, le iniziative diampio respiro, si è persa la sinistra con la sceltadi Rifondazione di uscire dalla coalizione, si èperso il confronto tra le forze politiche, con unamaggioranza spaccata e un’opposizione debole. Inun momento di crisi generale, in cui ai cittadini sichiede di pagare la crisi, scoppiano grane giudi-ziarie e, ancor più doloroso, una crisi occupazio-nale senza precedenti che rischia di dare il colpofinale ad un territorio che già versa in difficoltàeconomiche. TN Stefano Mengozzi

CAOS IN MAGGIORANZA A POMEZIAAmministrazione bloccata dalle polemiche di coalizione. Pd senza segretario

La situazione finanziaria del nostro Co-mune è drammatica e rischia di trascinarea breve nella sua rovina le famiglie dei la-

voratori delle ditte fornitrici e delle aziende mu-

nicipalizzate, essendo i loro stipendi a forte ri-schio, e poi tutte le altre famiglie presenti nelnostro territorio, per la conseguente sospen-sione di servizi essenziali come le mense scola-stiche, la raccolta dei rifiuti e i trasporti pubblici.Ma il Sindaco De Fusco e la maggioranza di cen-tro-sinistra tacciono sull’argomento oppure mi-nimizzano, evitando di portare in discussioneeventuali soluzioni e nascondendo la reale con-sistenza del debito”. Parole di Rodolfo Serafini,coordinatore del Pdl di Pomezia, che contesta sututta la linea l’operato dell’amministrazione DeFusco. TN S.M.

Consuntivo in consiglio

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09LA BREVISSIMA ! CONGRESSO PRC - Il 19 novembre scorso il partito della Rifondazione Comu-

nista di Pomezia ha eletto, in fase congressuale, il nuovo segretario locale. Sitratta dell'ex assessora Anna Mirarchi, che succede a Concetta De Marco.

La città sta male, l’amministrazione sta peg-gio. Bisogna aprire subito una nuova sta-gione, ma gli attori che non sanno recitare

dovranno essere buttati fuori dal teatro”. AlbaRosa, capogruppo di Sinistra, Ecologia e Libertà aPomezia, affida ad una metafora la sua idea sulpresente e sul futuro politico della città. Un’analisiche mette in evidenza le criticità di questa gestioneamministrativa e l’incapacità di aprire una fasenuova per unire gli sforzi di tutti i soggetti politicicon l’unico obiettivo di risanare le casse comunali.

“La città - afferma Alba Rosa - sta attraversandoun momento drammatico di grande fragilità, conla crisi nazionale che si sta riflettendo pesante-mente sul nostro territorio. Abbiamo piccoleaziende, che neanche arrivano alla ribalta media-tica, che ogni giorno rischiano di chiudere e ac-canto arrivano i primi segnali di cedimento da un“faro” per il territorio come la Sigma Tau”. Davantia questa situazione di oggettiva difficoltà, attaccala capogruppo di Sel, “con il comune in uno statodi indebitamento pesante, non si capisce comepossa un’amministrazione neo-eletta ed in primisil sindaco neanche rendersi reperibile, come se lapolitica si potesse fare nelle stanze chiuse. Oggi Po-mezia ha un sindaco che non ha mai avviato undialogo politico con le forze politiche, mostrando

un atteggiamento inadeguato alla gravità della si-tuazione”. Ma le critiche non si fermano qui, dal piano poli-tico a quello dei contenuti messi in campo e dellemancate risposte, che secondo l'esponente di Selsono ormai troppe. “Siamo in un comune - attaccaAlba Rosa - dove non si ha il riscaldamento negliuffici comunali, con le strade piene di rifiuti e lemense a rischio. I debiti ci stanno seppellendo, èmai possibile che non si senta l’esigenza di convo-care un consiglio comunale per analizzare la situa-zione e trovare, tutti insieme, le vie d’uscita?”.“Credo - prosegue - che noi lo dobbiamo in primoluogo ai cittadini. Ma la risposta che arriva dal-l’amministrazione è un consiglio comunale convo-cato ancora una volta sotto Natale per portareall’approvazione provvedimenti urbanistici scolle-gati tra loro, senza un quadro d’insieme sullo svi-

luppo del territorio”. Tornano alla memoria le ra-gioni per le quali, nel novembre di due anni fa,Alba Rosa rassegnava le dimissioni da vice sindacodella prima giunta De Fusco: anche in quel casofurono le scelte urbanistiche, collegate ad un iso-lamento politico che oggi sembra tornare per altrisoggetti della maggioranza, a spingerla versol'uscita dalla maggioranza.“Dall’amministrazione comunale - conclude laconsigliera Alba - avremmo accolto positivamenteun segnale per fare un passo indietro e iniziare uncambiamento nella gestione amministrativa. L’ul-timo bilancio di previsione, dove ancora una voltasi sono gonfiate le entrate, è il segnale che si vuoleproseguire sulle spese eccessive per personale,staff e consulenze: tutto quello che serve loro permantenere in piedi la propria macchina politica”.

TN Stefano Mengozzi

L’AFFONDO DI ALBA ROSALa consigliera di Sel attacca la maggioranza e auspica il cambiamento

Alba Rosa: “Siamo in un

comune dove non si ha il

riscaldamento negli uffici

comunali, con le strade

piene di rifiuti e le mense

a rischio. I debiti ci

stanno seppellendo”

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Dicembre 201110PAGINA POLITICA Ardea

Alla fine è nata una giunta dimezzata, moltopiù precaria della precedente e con la sen-sazione che ancora molto si debba discu-

tere per ritrovare un minimo di unità dentro ilcentrodestra. Come promesso in consiglio comu-nale al momento dell'azzeramento della sua squa-dra di governo, Eufemi nella tarda serata di venerdì2 dicembre ha annunciato i primi nomi della nuovagiunta, arrivati dopo la decisione di azzerare tuttigli incarichi in seguito alle assenze di una parteconsistente della maggioranza in sede di votazionedegli assestamenti di bilancio. Per il momento il

sindaco si è limitato ad assegnare quattro incarichi,che rispecchiano la geografia dei gruppi che ani-mano il centrodestra. Riconfermati Carlo GiorgioBille all'Urbanistica (espressione del gruppo ricon-ducibile all'ex capogruppo Massimiliano Giordani),Nicola Petricca all'Ambiente (uomo vicino a LucaDi Fiori e al sindaco stesso) e Fabrizio Velocci (vi-cino all'altro esponente Pdl Fulvio Bardi) al Bilan-cio. La new entry, l'unica per ora, è quella diAlfredo Cugini, espressione del gruppo di Futuro eLibertà per l'Italia, che così ufficializzia il proprioingresso in maggioranza. Questi i nomi, che signi-ficano in primo luogo che rimangono fuori – al-meno per il momento – l'ex vice sindaco Maria PiaPagano e gli assessori Dei Santi, Rosa e Catozzi. Ma la sensazione è che ancora molto si debba fareper poter arrivare l'intera squadra di governo. E laconferma è il fatto che l'assessore all'Urbanistica“rinominato”, Carlo Bille, fino ad oggi non abbiaancora sciolto i dubbi e si sia rifiutato di ritirare ladelega assegnata dal sindaco, lasciando per ora atre il numero degli assessori che compongono lanuova squadra di governo. Rimane così fortissimala conflittualità dentro il Pdl, praticamente spac-cato a metà con sei consiglieri contro sei, e cosìanche l'Udc, con i consiglieri Montesi e Volante suposizioni contrastanti. Inevitabile allora che pertrovare un punto d'equilibrio saranno necessari sa-crifici almeno da uno dei due fronti contrapposti,

mossa della quale per ora non si vede alcuna trac-cia. Sarà il sindaco Eufemi, dopo gli incontri che sistanno susseguendo frenetici in questo fine setti-mana, a decidere come chiudere il quadro dellanuova giunta. Il compito non è affatto semplice,non è un caso infatti se più di qualcuno prospettaanche scenari inimmaginabili fino a pochi giorni fa,come la via delle dimissioni da parte del primo cit-tadino o la decisione di una parte della maggio-ranza di avviare una raccolta di firme per sfiduciareil sindaco. Soluzioni estreme, si dirà, ma non nuovead Ardea. TN Stefano Mengozzi

EUFEMI IN CERCA DI ASSESSORI

Sul sito del Comune è pubblicata la notizia cheanche Ardea si è iscritta alle Cartoniadi dellaProvincia di Roma; iniziativa già in corso e

che si protrarrà sino al 15 Dicembre. Ci fa piacerema a nostro parere ci troviamo di fronte ad un ul-teriore sussulto di demagogia populista”. E' l'attaccoche arriva all'amministrazione da Sinistra, Ecologiae Libertà. “Il fatto non può essere definito diversa-mente visto che sono mesi che sul territorio comu-

nale, come denunciato ripetutamente da vari sog-getti, non viene effettuata la raccolta differenziatadella carta. Oltre due mesi fa – attaccano - l’Asses-sore all’Ambiente aveva assicurato che era que-stione di giorni e che i cassonetti sarebbero statiriposizionati e che addirittura ci si stava organiz-zando la raccolta porta-a-porta anche della carta;come sempre solo parole ma niente fatti. Assessoree Sindaco – è l'appello di Sel - perché, a distanza diormai quasi tre anni dall’inizio della raccolta diffe-renziata, non rendete pubblici, come richiesto piùvolte e da più parti, i dati, trimestrali e per mate-riale, di come sta andando il servizio? E’ un dirittodei cittadini sapere come vanno le cose per un ser-vizio che pagano a caro prezzo”. TN F.T.

Differenziata,SEL chiede spiegazioni

Il voto sul bilancio manda in crisi la maggioranza e il sindaco azzera la giunta

Il Comune si iscrive alle

Cartoniadi, ma mancano

i cassonetti della carta

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11POLITICA Ardea

Due rivali di primo piano come Mauro Gior-dani e Antonino Abate e alle loro spalle glioutsider Enrico Cacciotti e Peppino Sar-

recchia. Sono i nomi ufficiali dei quattro conten-denti che si sfideranno nel prossimo mese in vistadelle elezioni primarie indette dal centrosinistra diArdea per la scelta del candidato sindaco delle pros-sime amministrative. La certificazione della sfida èarrivata nella serata di mercoledì, il giorno presceltodal commissario del partito Democratico di ArdeaRocco Maugliani per la presentazione delle candi-dature.Rispetto alle voci della vigilia nessuna novità, i quat-tro nomi in campo sono quelli che già erano previstidagli addetti ai lavori, tutti provenienti dal partitoDemocratico di cui rappresentano le quattro animeinterne alla segreteria comunale. Cacciotti rappre-senta la componente giovanile del partito Democra-tico, Peppino Sarrecchia è l'ex segretario comunalesfiduciato dopo l'estate. Di Mauro Giordani (ex con-sigliere provinciale e candidato sindaco nel 2007) eTonino Abate (attuale capogruppo Pd in consigliocomunale) c'è poco da dire in più. Anche perchèquasi certamente saranno proprio loro due a gio-carsi la partita per la candidatura a sindaco. Ilprimo, Giordani, può contare sulle candidature delpassato, che hanno consolidato un vasto elettoratoattorno alla sua persona. Abate dal canto suo puntasul sostegno di tutti i partiti del centrosinistra: Api,Socialisti e Sinistra Ecologia e Libertà.Ma aldilà delle gerarchie e delle previsioni (le pri-marie si svolgeranno il 22 gennaio prossimo), laprima vittoria è la nascita della coalizione di centro-sinistra. “Le forze politiche di centrosinistra diArdea: Partito democratico, Sinistra ecologia li-bertà, Partito socialista italiano e Alleanza per l’Ita-lia – si legge infatti in una nota congiunta - hannofirmato un protocollo d’intesa per la celebrazionedelle primarie di coalizione per la scelta del candi-dato sindaco per le amministrative della prossimaprimavera. Il protocollo sottoscritto prevede l’im-pegno al rispetto dell’impostazione politica di cen-trosinistra, l’osservanza di un codice dicomportamento ed etico, la lealtà dei candidati e ilmassimo impegno al fianco del prescelto candidatosindaco per vincere le elezioni”.

Pesa sulla tornata che porterà il centrosinistra alleprimarie la defezione dell'Italia dei Valori, che hamantenuto fede agli impegni delle scorse settimananon accettando l'invito, arrivato dal commissarioPd Maugliani, a partecipare alla tornata di consul-

tazione. Troppi paletti posti e alla fine la decisionedi proseguire con il percorso “autonomo” annun-ciato a novembre con la presentazione di colei chedovrebbe essere la futura candidata sindaco, Cri-stina Capraro. TN Stefano Mengozzi

PRIMARIE, ECCO I CANDIDATICacciotti, Sarrecchia, Abate e Giordani: gli aspiranti sindaci del centrosinistra

Basta con i manifesti selvaggi e incentivo aigiovani, chiamando solo quelli non occupatipresso i seggi”. E' la proposta che arriva da

Rifondazione Comunista e lanciata a tutti i partitidel territori di Ardea in vista delle elezioni. Dal Prcchiedono ai politici di “risparmiare al territorio iltravolgimento violento di manifesti e cartaccesparsi ovunque senza decoro e regole, rispettandogli spazi di affissione, evitando di impiastrare ogniluogo con facce ammiccanti e con materiale elet-torale”. E insieme alla condanna per le affissioni

abusive dal Prc chiedono un segnale nella dire-zione dei giovani senza lavoro. Chiedono di “dimo-strare la consapevolezza della crisi economica incui versa il paese, in particolare lo stato di preca-rietà dei giovani di Ardea. Ritenendo la tornata elettorale un momento digrande dispendio di denaro, chiediamo che sianochiamati ai seggi, come scrutatori, solo i giovanidisoccupati o inoccupati e donne senza redditoprefe ribilmente con figli a carico”.

TN Enrico Miceli

Il Prc dice no ai manifesti selvaggi

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Dicembre 201112PAGINA

Ardea

La riscossa dei cittadini contro la criminalità;un segno forte di presenza dello Stato, del-l’Amministrazione comunale e delle Istitu-

zioni a riprendersi ciò che è stato realizzato conproventi illeciti. E’ il secondo bene che restituiamoalla collettività: qui qualcuno ha costruito una strut-tura con i proventi di attività illecite, noi oggi lo de-stiniamo a bambini bisognosi a cui diamo unasperanza di vita, di educazione, di crescita, di forma-zione grazie all’aiuto di persone che si dedicano conforza a questo impegno e ringrazio per questo tuttala Cooperativa Boogan che si occuperà di questa casafamiglia».Così il sindaco di Ardea, Carlo Eufemi alla cerimoniadi inaugurazione della Casa Famiglia per minori“Iqbal”, nel Comune di Ardea, complesso realizzatoristrutturando e adattando un bene confiscato allacriminalità organizzata. Si tratta di una villa di due piani, con giardino e ga-rage, per un totale di 1450 mq di superficie, di pro-prietà di noti personaggi legati alla criminalitàorganizzata (Banda della Magliana), sequestratadall’Autorità Giudiziaria nel 1996, confiscata e trasfe-rita al Comune di Ardea nel 2008.«Finalmente inauguriamo la casa-famiglia Iqbal,simbolo della collaborazione istituzionale al serviziodei cittadini». E’ quanto dichiarato dall’assessore aglienti locali e politiche per la sicurezza della RegioneLazio, Giuseppe Cangemi, che ha spiegato come «laGiunta Polverini sia intervenuta con finanziamentopubblico previsto dal piano di zona relativo all’areaArdea-Pomezia della Asl Roma H».Ottimo esempio di collaborazione pubblico-privato,l’intera struttura è stata realizzata grazie ai fondi dellacooperativa sociale “BOOGAN” con l’intervento di di-

versi sponsor che hanno permesso sia la ristruttura-zione (l’edificio era fatiscente) con attenzione a solu-zioni per il risparmio energetico, sia l’arredo di tuttigli ambienti. La Casa Famiglia è in grado di ospitare 8 minori inetà compresa tra i 6 e i 16 anni, è una struttura inno-vativa, multiutenza, che offre direttamente un ampiagamma di servizi (centro educativo residenziale, spa-zio neutro, terapie, counseling, sostegno alla genito-rialità). TN Stefano Mengozzi

UNA SPERANZA PER TUTTI I BAMBINI

“Nessun bambino dovrebbe impugnare mai uno strumentodi lavoro. Gli unici strumenti dilavoro che un bambino dovrebbetenere in mano sono penne ematite.”

Iqbal Masih

Iqbal Masih nasce nel 1983 a Muridke, inPakistan. Aveva appena quattro anniquando iniziò a lavorare in una fornace di

mattoni; a cinque anni suo padre lo affidò adun fabbricante di tappeti in cambio di 16 dol-lari. Il bambino Iqbal lavorò per più di dodiciore al giorno per più di sei anni, picchiato,sgridato e incatenato al suo telaio, guada-gnando una rupia al giorno (circa tre cente-simi di euro). Nel 1992 il Pakistan promulgòuna legge contro il lavoro schiavizzato, ma iproprietari delle fabbriche continuavano apraticarlo. Nello stesso anno Iqbal, con altribambini, uscì di nascosto dalla fabbrica ditappeti per assistere a una manifestazione or-ganizzata dal Fronte di Liberazione dal La-voro Schiavizzato e, in quell’occasione, decisedi raccontare la sua storia in pubblico. Da al-lora la sua storia cambiò: con l’aiuto di un av-vocato del Fronte di Liberazione dal LavoroSchiavizzato scrisse una lettera di dimissionial suo padrone. Cominciò a raccontare la suastoria sui teleschermi di tutto il mondo, diven-tando il simbolo e il portavoce del drammadei bambini lavoratori. Iqbal aveva 11 anniquando, a Stoccolma, raccontò la sua storiaalla conferenza mondiale sull’infanzia. IqbalM. diceva:“nessun bambino dovrebbe impu-gnare mai uno strumento di lavoro. Gli unicistrumenti di lavoro che un bambino dovrebbetenere in mano sono penne e matite”. Il 16aprile 1995, domenica di Pasqua, a 12 anni,mentre correva in bicicletta nella sua cittàMuridke, dei sicari della mafia dei tappeti glispararono, uccidendolo. TN S.M.

Chi era Iqbal?

Inaugurata la casa famiglia Iqbal in una villa confiscata alla mafia

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Un sessantenne romano ma domiciliato adArdea è stato denunciato dai carabinieri perricettazione e violazione della normativa

circa la detenzione di reperti archeologici, nell'am-

bito dei controlli sul litorale Sud per prevenire e re-primere i reati contro il patrimonio.Non è la prima volta che nella zona di Ardea i Ca-rabinieri rinvengono beni archeologici di notevoleinteresse; in passato sono stati diversi e numerosi isequestri effettuati presso abitazioni utilizzatespesso come veri e propri depositi da appassionatiche detengono questi beni godendone in via esclu-siva. In questa occasione i militari, al termine di unaspecifica attività di indagine, hanno raccolto ogget-tivi elementi di riscontro al termine dei quali hannoindividuato un'abitazione dove i reperti erano op-portunamente custoditi.Durante la perquisizione i militari hanno così tro-vato e sequestrato un'acquasantiera in marmobianco con venature grigie di carrara composta treparti distinte, base, fusto e vasca, tutte decorate. Ilfunzionario ai beni archeologici per il Lazio inter-venuto ha stabilito che il pezzo rinvenuto, da con-siderarsi di notevole interesse culturale, erarisalente all'epoca fra il XVII e XVIII secolo. Il reperto è custodito al momento presso gli ufficidella locale Tenenza dei carabinieri in attesa che leindagini in corso, svolte anche con l'ausilio dei mi-litari specializzati del Nucleo Tutela PatrimonioCulturale, possano determinare il canale di approv-vigionamento del suddetto materiale.

TN Andrea Oleandri

BENI ARCHEOLOGICI, RICETTAZIONE AD ARDEA

Lo stato delle scuole di Ardea ri-mane a livelli decisamentebassi. In un contesto generale

di assenza di strutture, con pochiistituti scolastici che costringono lefamiglie a mandare i propri figlinelle scuole di Pomezia, e con la cro-nica assenza di un sistema forma-tivo completo (la ormai famigeratascuola superiore è ancora lontanadal veder luce), si aggiungono anchedisagi che rischiano di mettere in di-scussione il pieno funzionamentodegli istituti esistenti. Qualche giorno prima la polemicaaveva riguardato il funzionamentodegli impianti di riscaldamento dellescuole del complesso Sant'Antonio,sulla via Laurentina, risolto poi dagliuffici comunali. A rilanciare il pro-blema delle strutture, pubblicandoun fax dai toni duri inviato dalla di-rezione della scuola elementare divia Tanaro al comune di Ardea, è ilpartito di Rifondazione Comunista.Nel fax, indirizzato al sindaco Eu-femi e all'assessore Petricca, si fannonotare i continui danneggiamenti su-biti da ignoti vandali dalla scuola diTor San Lorenzo e la difficoltà di farelezione in un contesto di declino cre-scente degli immobili. “Nel corso di

sei mesi – si legge nella lettera che ri-sale al mese scorso – la scuola ha su-bito diversi furti e atti di vandalismosubito comunicati al comune. Da al-meno tre anni sono stati richiesti al-l'ente comunale lavori per mettere insicurezza la scuola. Risulteranno –sottolineano da via Tanaro – richie-ste di lavori per la sistemazione delleluci esterne, della rete di recinzione,del cancello carrabile. Segnaliamoancora una volta che le finestre pos-sono aprirsi facilmente anche dal-l'esterno”. Interventi da tempochiesti e mai realizzati, che spingonola Tamanti a far notare come “la let-tera da sola testimoni le mancanzereiterate del comune di Ardea versoil sistema scolastico”.

TN Francesca Tarantino

Scuole, allarme sicurezza

Quello dell’immigrazione è un fenomenoche il nostro territorio ha vissuto in primapersona nel corso degli ultimi anni. Spesso

la difficoltà più grande che c’è da affrontare sullastrada dell’integrazione riguarda proprio la scarsaconoscenza della lingua e di alcuni aspetti norma-tivi. Questo è ancora più vero nel caso delledonne, soprattutto per quelle che restano in casaper badare alle faccende domestiche e ai figli e acui viene quindi più difficile sviluppare una cono-scenza adeguata del luogo che le ospita. Per que-sto motivo dal 24 novembre è stato attivato uno“Sportello donna”, dedicato alle donne stranieree alle loro famiglie.Il servizio, coordinato dall’Associazione Art’In-cantiere in collaborazione con i Servizi, com-prende: assistenza in lingua araba, romena (altrelingue a richiesta) per accedere ad informazioni eservizi del territorio: scuola; assistenza medica;normativa; corso di lingua italiana. Lo sportelload Ardea sarà aperto il giovedì dalle 15.00 alle17.00 presso l’ufficio anagrafe. A Pomezia invecepresso l’assistenza sociale il giovedì dalle 12.00alle 14.00. TN E.M.

Aperto lo sportello donna

LA BREVISSIMA ! DROGA A SCUOLA - Spacciava droga davanti alla scuola. E' stato arrestato inflagrante un 17enne di Pomezia, trovato dai carabinieri con diverse dosi di ha-shish pronte ad essere cedute agli studenti in uscita dall'istituto.

Denunciato un 60enne romano che nascondeva un’acquasantiera del XVII sec.

La denuncia del Prc sulla scuoladi Tor San Lorenzo

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15CRONACA Pomezia

E’scattata all’alba del 24 novembre scorso l’operazione della Guardiadi Finanza di Pomezia che ha portato all’arresto di cinque persone(tra loro due funzionari comunali) per abuso d’ufficio e corruzione.

Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore di Velletri Giuseppe Tra-vaglini, hanno portato alla richiesta di custodia cautelare ai domiciliari neiconfronti del capo dell’ufficio tecnico di Pomezia, la dirigente Anna Fer-razzano, e del vice dirigente Domenico Consalvo. Insieme a loro agli arrestidomiciliari – decisi dal Gip di Velletri Zsuzsa Mendola - anche un impren-ditore di Roma, Roberto Luccarini, e due geometri di Pomezia – soci nellostesso studio tecnico – Luciano Gatto e Danilo Chiarelli. Accogliendo la ri-chiesta dei legali di difesa, il Tribunale del Riesame nei primi giorni di di-

cembre ha annullato l'ordinanza di custodia ai domiciliari per la Ferraz-zano, confermando però l'arresto degli altri quattro soggetti coinvolti.L’accusa riporta alla memoria gli anni più bui della storia della città, quellidella tangentopoli di inizio 2000. Solo che in questo caso, almeno per oravisto che le indagini non sono state dichiarate chiuse, non ci sono nomi diesponenti politici tra gli arrestati. Le attività messe in piedi dalla Procuradi Velletri e dalle Fiamme Gialle hanno consentito di mettere in luce unsistema di corruzione finalizzato all’ottenimento di concessioni edilizieche, a norma di legge e sulla base del piano regolatore vigente, sarebberodovute essere irregolari.Motore della corruzione sarebbe stato l’imprenditore titolare di una pic-cola società di costruzioni a Roma, la Comat srl. L’uomo avrebbe promessotangenti – per tramite dei due geometri finiti anche loro ai domiciliari –ai reggenti dell’ufficio tecnico per ottenere il via libera alla realizzazionedi alcuni villini in un’area che si trova sulla via del Mare, poche centinaiadi metri dopo il centro commerciale Sedici Pini. Una mazzetta – la cifra siaggira attorno ai 20 mila euro – che l’imprenditore avrebbe elargito perpoter sbloccare una pratica che il comune di Pomezia, all’inizio del 2010,aveva già analizzato e bocciato. A distanza di pochi mesi la concessionetorna sul tavolo dell’ufficio tecnico e viene autorizzata da Consalvo. La Pro-cura di Velletri aveva bloccato la costruzione dei villini (12 in tutto) giànell’estate dello scorso anno ma ha atteso più di un anno prima di proce-dere ai provvedimenti restrittivi per raccogliere tutti gli elementi che com-proverebbero la corruzione messa in atto. I capi d'accusa per i cinquearrestati sono quelli di corruzione, mentre per i due funzionari c'è anche ilreato di falsità ideologica in atto pubblico di cui dover rispondere davantiai giudici.

TN Stefano Mengozzi

URBANISTICA, SCANDALO TANGENTIUna mazzetta da 20mila euro in cambio una concessione edilizia. Indaga la Procura

Una vicenda complessa quella che sta alla base dei provvedimentidi custodia cautelare ai domiciliari eseguiti dagli uomini dellaGuardia di Finanza. Al centro un terreno, con sopra un immo-

bile che negli anni 80 era stato adibito a trattoria, che si trova lungo lavia del Mare. La costruzione era stata dichiarata abusiva trent’anni fa epoi sanata, dai vecchi proprietari, per poter aprire la trattoria. L’esercizioresta aperto per poco tempo e poi viene abbandonato, così come il ter-reno che rimane in disuso. Tutto questo fino a due anni fa, quando unimprenditore romano (Roberto Luccarini) si interessa all’area e l’acqui-sta. Da qui la richiesta di una concessione edilizia per demolizione e ri-costruzione dell’immobile, dalla quale il costruttore avrebbe ricavato lapossibilità di realizzare alcuni villini. La richiesta arriva all’ufficio tecnicoe viene subito negata e quindi inoltrata per competenza ai vigili urbani.Dopo qualche mese però – in questa fase di sarebbe esercitata la corrut-tela – la stessa pratica torna sul tavolo del funzionario Consalvo e vieneautorizzata. I vigili urbani, che notano due pareri opposti sulla stessapratica, inviano tutto in Procura. Le verifiche del sostituto procuratoreTravaglini insieme agli uomini della finanza spingono al sequestro delterreno – operato nell’estate dello scorso anno. Da allora attraverso in-tercettazioni telefoniche e ambientali gli investigatori acquisiscono leprove della corruzione: l’imprenditore – per il tramite dei due geometriche, entrambi, avevano anche lavorato presso il comune di Pomezia –offre una cifra (venti mila euro) per far autorizzare la pratica, fatto cheavviene nel giro di pochi giorni. TN S.M.

Le carte dell’inchiesta dellaProcura di Velletri

DA TRATTORIA ACENTRO RESIDENZIALE

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01 Dicembre 201116 CRONACA Pomezia

PAGINA

Sabato 12 novembre si è tenutoa Pomezia l'evento “Puoi con-tarci, esempi di forze associa-

tive del territorio” organizzatodall'associazione culturale La casadell'albero. L’avvenimento, che perun’intera giornata ha visto PiazzaIndipendenza popolarsi di standrappresentativi delle associazionipometine, che sono intervenute perl’annuale incontro, ha fornito l’oc-casione per i cittadini di osservarel’associazionismo che è presente eopera a Pomezia. I pometini chesono scesi in piazza, oltre che go-dersi una tiepida giornata di novem-bre, hanno potuto infatti conoscereda vicino le persone che si danno dafare per migliorare la nostra città.Perché sono i membri degli enti cul-turali come Fare Verde, oppure imembri dell’associazione Nuova La-vinium e dell’associazione Tyrrhe-num i vulcani che sfornano ideesempre nuove al fine di promuoverela formazione in campo di rispettoambientale e progetti di decoro ur-bano con l’obiettivo di proteggere emigliorare il territorio in cui vi-viamo. Ma l’associazionismo a Po-mezia non è solo finalizzato allasalvaguardia della flora, al migliora-mento delle strutture e alla divulga-zione della conoscenza della nostrastoria. Enti come Officine creative,Art’incantiere, Il laboratorio delleidee, Associazione Futuro, Amici diSingen e Gente Nuova ( che opera incollaborazione con OrizzonteDonna) si occupano di promuovereprogetti per favorire la collabora-zione dei cittadini, non solo al finedello sviluppo della città, ma anchecon l’obiettivo di promuovere opere

di sensibilizzazione dell’opinionepubblica su temi rilevanti come ilbullismo, la tossicodipendenza ol’importanza della tutela dei dirittidella donna. Tutto ciò senza dimen-ticarsi delle fasce che costituiscono ilfuturo della città: i bambini e i gio-

vani. In una cittadina come Pome-zia, il cui sviluppo non tiene il passocon l’espansione demografica che inquesti anni la sta investendo, la ne-cessità per chi fa associazionismo èquella di creare nuovi spazi e formedi crescita per i più piccoli. Altro

obiettivo è la promozione di corsi diformazione e di colloqui tra le scuolee le aziende che tentino di catapul-tare i giovani nel mondo del lavoro,oltre a sportelli di ascolto negli isti-tuti scolastici. Tali progetti non sa-rebbero neppure immaginabili senzail contributo fornito da tutti gli enticulturali. “La collaborazione fra as-sociazioni è una mossa intelligente”ha affermato Elisabetta Serra “perciòproponiamo giornate come questa alfine della condivisione di idee e ini-ziative”. Il presidente dell’associa-zione La casa dell’albero ritieneinfatti che sia necessario che tutte leenergie degli enti culturali venganoconvogliate in un’unica grande forzaperché, solo in tal modo, ci si può ri-volgere alle istituzioni e far capireloro che esiste gente che intende mi-gliorare la qualità della vita degli abi-tanti di questa città.

TN Francesca Tarantino

SPAZIO ALLE ASSOCIAZIONI “Puoi contarci”: l’evento per creare nuovi luoghi e forme di crescita per la città

Un voucher di 450 euro per ogni nuovo nato nel2011. E’ questa l’iniziativa promossa dalla Re-gione Lazio nel “Piano di utilizzazione annuale

2011 degli stanziamenti per il sostegno alla famiglia”,nell’ambito dell’attività di promozione delle politichefamiliari, interventi di sostegno dell’infanzia, della ma-ternità e della genitorialità. Per accedere al bonus Bebèil genitore deve essere residente da almeno tre anni nelterritorio della Regione Lazio e possedere un indica-

tore della situazione economica equivalente (ISEE)uguale o inferiore a 20 mila euro. Le domande di con-tributo, redatte secondo lo schema che si trova sul sitodel Comune di Pomezia (www.comune.pomezia.rm.it)con i relativi allegati (certificazione ISEE; certificato dinascita o adozione; copia documento d’identità) vannopresentate al Comune, entro e non oltre il 31 gennaio2012. TN Cecilia Prati

450 euro per ogni nuovo nato nel 2011.Le domande da presentare entro il 31 gennaio

Bonus bebè dalla Regione Lazio

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INSERTO PROMOZIONALE

La redazione di Tempi Nuovi vi augura Buone Feste e dàappuntamento a tutti i suoi lettori al 2012!

TANTI AUGURI! MSpeciale

Natale

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Domenica 18 dalle ore 10 alle ore 18.00 Nel piazzale della chiesa di San Lorenzo sottotendostruttura fornita dalla Proloco. Realizzazione di un mercatino di libero scambio,giochi e libri ed anche di abitini per bambini e ragazzi. Per creare un’occasione di

socializzazione sia per i piccoli che per le famiglie ed allo stesso tempo un momento diriflessione sul possibile “riuso” e “valore” dei giochi e dei libri attraverso lo scambioo eventualmente piccole vendite. TN

BABYMARKETA Tor San Lorenzo un mercatino dello scambio

Una serie di importanti appuntamenti musicali pre-natalizi sono stati organizzati dal Co-mune di Ardea, presso la Raccolta Manzù di Ardea. Si parte sabato 17 dicembre alle ore17.00 con la Corale Laurentiana, nella 2° edizione della rassegna “In..canti di Natale”.

Il giorno dopo, alle 17.30, sarà la volta del Coro Rutuli Cantores, che chiuderà la 18° edi-zione della rassegna “Natale in Coro”. Mentre per il 23 dicembre alle ore 19.00, si rinnovala ormai tradizionale occasione di celebrare, insieme con le imminenti festività, l’an-niversario di nascita di Giacomo Manzù con il “Concerto di Natale” dell'AssociazioneFilarmonica Città di Ardea. TN

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In occasione dell'avvicinarsi delle festività natalizie il Comunedi Pomezia ha organizzato il primo Natale solidale. Un eventoche si è già tenuto gli scorsi 8 e 10 dicembre a Pomezia e 11

dicembre a Torvaianica, ma che si rinnoverà anche i prossimi 17e 18 dicembre, rispettivamente in Piazza Ungheria e Piazza Indi-pendenza. In occasione di queste giornate le piazze delle due cittàsi riempiranno di giochi e animazione per bambini, di leccornie eprodotti fatti in casa per i più grandi. Un modo questo per unireutile e dilettevole. Il ricavato della manifestazione servirà infattiall'Amministrazione per dotarsi di un nuovo pulmino per diver-samente abili, un servizio fondamentale che da gennaio 2012 saràa disposizione dei cittadini. Il tutto grazie alla collaborazione deglistudenti delle scuole superiori, del comitato di quartiere NuovaLavinium, dei centri anziani di Pomezia e Torvaianica, che prepa-reranno crepes, zucchero filato, pop corn, panini e dolci a dispo-

sizione di tutti i cittadini, grandi e piccoli; agli sponsor;alla Parrocchia S.Isidoro; alle associazioni Tyrrhe-num, La Casa dell’Albero, Il cassetto nel sogno.Un Natale di solidarietà, che unisce la volontàdell'Amministrazione comunale di accompa-gnare la cittadinanza verso la celebrazionedelle festività natalizie, allo spirito dicollaborazione e partecipazione deicittadini, dai giovani studenti aglianziani. Un mese di solidarietà edivertimento, che vedrà nellepiazze il mercato del baratto, animazione per bambini,teatri magici, luna park, spettacoli di magia, spettacolodi ballo, break dance e i personaggi più amati daibambini, primo su tutti Babbo Natale. TN

MSpeciale

Natale SEGNALI

FESTA DI SOLIDARIETA’ L’Assessorato alla Cultura presenta il Natale solidale a Pomezia

Appuntamenti musicali presso la raccolta Manzù

SCRIVETE ABABBO NATALE

Forse non tutti lo sanno ma esiste un indi-rizzo preciso, nel Nord Europa, a cui recapi-

tare le letterine di tutti i bambini. Babbo Nataleinfatti abita in Lapponia, Finlandia, vicino al Polo

Nord ed il suo indirizzo postale è: Babbo Natale Joulupukin Pajakylä (Circolo

Polare Artico) 96930 Napapiiri Finlandia TN

MUSICA SOTTO L’ALBERO

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04MSpeciale

Natale SEGNALI

Salute, be-nessere ep i a c e r e .

Prodotti naturali per regali diversi dal solito. Èquello che offre l'erboristeria Natura e Salute

del dottor Raffaele Lionetti. Tisane prepa-rate al momento per rispondere ad ogni

esigenza e richiesta del cliente. Bellis-simi e raffinati servizi da tè, con i

quali poter sorseggiare le tante mi-scele. Eleganti scatole per con-

servare i propri infusi. Insomma proprio tutto che serve persentirsi d'accordo con Henry James secondo cui “nella vita cisono poche ore più piacevoli dell'ora dedicata alla cerimonia deltè pomeridiano”.Ma nell'erboristeria Natura e Salute potete trovare anche altreidee regalo. Delle stupende candele con le quali arredare e riem-pire l'ambiente con morbidi e soavi odori. Tutta la linea di pro-dotti dell'Erbolario: profumi, gel per il corpo, detergenti e moltoaltro. Per questo e tutto il resto vi invitiamo a recarvi all'erbo-risteria in via Ovidio 52 e affidarvi alle sapienti mani del dr. Lio-netti. TN

Successo di pubblico per l’iniziativa dello scorso 11 Dicembre

VIVA VERDI E... I LIONSUna serata magica per festeggiare il Natale ed insieme i 150

anni dell'Unità d'Italia. Suoni e parole che toccano al cuorequelle del concerto “Viva Verdi e...”, l'evento organizzato

l'11 dicembre scorso presso l'Hotel Selene di Pomezia dal Presi-dente della 2° Circoscrizione (Distretto 108L) del Lions Club

International, Luigi Mancini. Un concerto bellissimo, a cuihanno assistito decine di persone unite non solo nell'av-

vicinamento delle festività natalizie ma anche, e di-remmo soprattutto, per un fine nobile. L'incasso

della serata è stato infatti devoluto per sostenerele attività del service Libro Parlato Lions quelle

del centro Uonpi di Pomezia. I Lions, da sempre attenti alle cam-pagne di sensibilizzazione per il sostegno ai minori in difficoltà,quest'anno si sono superati con un evento davvero unico, una se-rata magica animata dalla grande musica popolare e da classicicome Donizetti, Rossini, e poi ancora Saenz, Marenco e Cajkovskij. Ad eseguire i brani artisti di livello indiscusso come Enrico Stin-

chelli, Laura Brioli, Violetta Chiarini e la ballerina Giovanna Spa-lice. Insieme ad altre voci magiche provenienti da tutta Italia

anche il balletto del Teatro Centro di Torre del Greco di AlbaBonandi. Madrina eccezionale della serata l'attrice di ci-

nema e teatro Milena Vukotic, mentre il responsabile

artistico è Salvatore Russo. Insomma una grande serata di musica(organizzata dal Lions Club grazie anche al patrocinio del comunedi Pomezia e della Regione Lazio), ma soprattutto - come già detto- di beneficenza. L'incasso, come detto, è stato devoluto a favoredei bambini affetti da gravi deficit visivi ed in parte utilizzato perl'acquisto di attrezzature di particolare importanza nel percorsoeducativo e di sviluppo dei ragazzi che frequentano il centro Uonpi(Unità Operativa di Neuropsichiatria dell'Infanzia e dell'Adole-scenza) di piazza Aldo Moro, a Pomezia. TN

Sotto l’albero ritrovate il piacere di regalaredei prodotti salutari e naturali

CONSIGLI PER IL BENESSERE

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Natale SEGNALI

Un’assoluta novità per il Natale pometino: la pista sulghiaccio dei giardini pubblici di piazza Indipendenza,iniziativa promossa dalla società Play Toys con la colla-

borazione de La Dolce Vita, Autonoleggio Party on the road,Moki e Hotel Selene, patrocinata dal Comune di Pomezia. Unregalo per grandi e piccini, per un Natale all’insegna del diver-timento sul ghiaccio. Numerosa la partecipazione da parte deicittadini all’inaugurazione: “Iniziamo nel migliore dei modi lecelebrazioni per le festività natalizie – ha detto il Sindaco En-rico De Fusco in apertura – è la prima volta che Pomezia vedela presenza di una pista sul ghiaccio, che, sono certo, farà di-vertire grandi e piccoli, e che darà un valore aggiunto a tuttequelle iniziative che il Comune sta programmando per renderele festività natalizie un momento di gioia e divertimento pertutti i cittadini”. Accanto a lui gli Assessori che hanno reso pos-

sibile l’iniziativa, ma soprattutto gli sponsor che, con illoro contributo e il loro spirito di partecipazione,hanno trasformato in realtà il sogno di una città. Adaprire le danze alcune pattinatrici professionisteche hanno dato mostra delle evoluzioni artisti-che che solo il ghiaccio può offrire. Un esem-pio per tutti quei bambini che in questigiorni si stanno cimentando sui pattiniin pista. Duemila biglietti sono statiinfatti donati al Comune di Pomeziaper tutti gli studenti delle scuole della città. La pista è apertaal pubblico dal lunedì al venerdì dalle 15 alle 23, il sabato,la domenica e i festivi dalle 15 alle 23, fino all’8 gennaioprossimo. TN

Per la prima volta a Pomezia una vera pista per il pattinaggio

NATALE SUL GHIACCIO

CONOSCEREIL VINO

Un'opportunità per tutti gli amanti delbuon bere per avvicinarsi alla cono-scenza del vino a costi limitati e con le-

zioni tenute da sommelier specializzati. E'quella ideata dal noto locale di Torvaianica, laDolce Vita, che ogni lunedì sera organizza corsid'introduzione per la conoscenza del vino. Ad il-lustrare vitigni, uvaggi ed etichette un somme-lier diplomato Ais (associazione italianasommelier), Valerio Palumbo, che ogni lunedìsera (ad un costo medio che si aggira tra i 20 edi 30 euro) accompagna i partecipanti in un viag-gio di aromi e profumi. Tra aneddoti e lezioni diassaggio, due ore (dalle 20,30 alle 22,30) datrascorrere in totale serenità ed insieme impa-rare a scegliere il vino giusto da abbinare aipiatti che arrivano a tavola.Info: 3333888102 TN

Per gli amanti del buonbere di qualitàal via i corsi per la conoscenza del vino

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06MSpeciale

Natale SEGNALI

Da qualche anno spopola ovunque il 3D.Ormai non c'è film di successo che nonapprodi nei cinema anche nella ver-

sione tridimensionale, regalando un'espe-rienza iper-realistica agli spettatori in sala.Oggi è possibile sfruttare questa tecnologiaanche comodamente seduti sulla propria pol-trona: sono in commercio, infatti, nuovi tele-visori capaci di riprodurre nel salotto di casala percezione della terza dimensione. Film, mada qualche tempo anche sport per gli appas-sionati sui canali Sky. Non solo, grazie ad ap-

posite video-fotocamere di nuova genera-zione, in 3D si possono anche girare filmatiamatoriali e scattare fotografie animate dal-l'innovativo senso di profondità.Provare questi prodotti scoprendone le fun-zionalità è possibile anche a Pomezia recan-dosi da Syrtis. Il negozio, sito in Via Roma 49,offre infatti un'ampia esposizione di questi ul-timi ritrovati del 3D che, nel periodo natalizio,possono essere anche un'interessante idea-re-galo per gli appassionati di tecnologia.

TN

LA MAGIA DEL 3DArriva anche nelle case la nuova tecnologia tridimensionale

Il piccolo Babbo Natale. È il titolo della let-tura animata e del laboratorio creativo or-ganizzata dall'associazione Officine Creative

assieme alla libreria Odradek. L'iniziativa è pen-sata per bambini da 3 a 7 anni, che potrannocosì festeggiare insieme l'arrivo del natale traparole, colori e fantasia!L'evento si terrà il 16 dicembre alle ore 17.00,ovviamente presso la libreria Odradek in ViaRoma 49. La prenotazione è obbligatoria:06/91629282. TN

IL PICCOLOBABBO NATALE

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Semplice, essenziale e allo stessotempo moderno e ricercato. I piattidella tradizione rivistati dallo chef

Paolo e un pizzico di innovazione in cu-cina per soddisfare anche i palati più esi-genti. Poche parole per definire la cucinadel ristorante “La fonte di Enea”, che a Po-mezia rappresenta una realtà culinaria diprimo livello, semplice e versatile adattocome ristorante in cui trovare la giusta in-timità ma allo stesso tempo in grado di of-frire servizi più ampi per cene aziendali ebriefing.L'avventura per i due proprietari del lo-cale, Paolo e Alberto, inizia nell'estate del2010, quando lasciano le rispettive occu-pazioni per gestire in prima persona un ri-storante e farne punto di raccolta di tuttal'esperienza raccolta in tanti anni di la-voro, più di venti, nella ristorazione. Arri-vano così a Pomezia, in una bellissima

struttura che si trova in via Sassuolo (an-golo via della Solfatara) che ha l'unicasfortuna di trovarsi in una zona poca co-nosciuta della città. Si potrebbe pensareche la collocazione possa penalizzare il ri-storante, in realtà basta la prima volta atavola alla Fonte di Enea per affermareche l'esperienza vale il viaggio ed anche ilposto. Un nome, La fonte di Enea, che èun omaggio al territorio pometino e allesue origini. E dalle origini della gastrono-mia, basi semplici poi rielaborate, parte lasfida dello chef Paolo per portare piatti atavola che non sono mai scontati. “Sele-zioniamo materie prima di qualità – cispiega – per trasformarle in cucina se-guendo la linea della creatività”. Tra leparticolarità del ristorante anche il fattoche la pasta servita è tutta fatta in casadallo chef, così come i dolci a cui affidauna cura particolare.Sedersi al tavolo della Fonte di Enea(aperto sia a pranzo che a cena) significaesplorare percorsi enogastronomici chespaziano dalla carne al pesce per arrivarea tutti i palati. Alcuni piatti sono assolu-tamente da provare, come il Cacio e pepein crosta di Grana, i tagliolini ai riccidi mare o le pappardelle al ragù di

mare. Per chi ama la carneda tenere presente che ilristorante selezionasolo carni nazionaliper servire, adesempio, unatagliata conlardo di co-lonnata eprovola assolutamente da non per-dere. Ma questi sono solo alcunisuggerimenti, anche perché lapeculiarità del menù dellaFonte di Enea è che èsempre aperto a cambicontinui, legati allaqualità delle mate-rie prime a di-s p o s i z i o n edallo chef.TN

LA FONTE DEI SAPORISemplicità e ricercatezza: gli ingredienti alla basedel successo del Ristorante la Fonte di Enea

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Natale SEGNALI

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D’Amore e D’Accordo già fa scuola. La no-tizia è la D’Amore e D’Accordo Barten-ders Academy, la scuola di american bar

che vedrà la luce a febbraio grazie alla collabora-zione del bar D’Amore e D’Accordo e dell’IstitutoFerro di Pomezia. Una vera e propria scuola incui gli studenti, che potranno scegliere tre diversilivelli di corso, studieranno la teoria e si cimen-teranno con la pratica in una riproduzione realedi un american bar in aula, in cui ogni parteci-pante lavorerà con la propria postazione. “La nostra scuola permette di imparare una verae propria professione – ci dice Simone D’Angelo,proprietario del bar e promotore dell’iniziativa –e di differenziarsi dagli autodidatti che già lavo-rano dietro a un bancone”. I corsi, che avrannouna durata di due settimane ciascuno, sarannotenuti da insegnanti/trainer titolati e ricono-sciuti a livello nazionale, oltre che noti nelmondo del beverage, che seguiranno passo passogli studenti in classi che non supereranno le noveunità. “La nostra scuola – continua Simone –può aprire le porte del mondo del bar. Alla con-clusione del corso rilasceremo una certificazionericonosciuta che sarà la carta vincente per chisceglie di lavorare in questo mondo”. I corsi sisvolgeranno presso l’Istituto Ferro di Pomezia,con orari distribuiti nell’arco della giornata, inaule allestite con scenografie curate da ItalPro-ject, azienda leader del settore, che ha realizzatoanche la location di D’Amore e D’Accordo. Unbar appena aperto che già riscuote un grandesuccesso in città: “Abbiamo realizzato un sognoaprendo un locale di classe a Pomezia – continuail proprietario – e ora ne stiamo costruendo unaltro mettendo in piedi una struttura che possa,con la serietà e la qualità che ci caratterizzano,fare scuola. Il connubio con l’Istituto Ferro nasceproprio da quest’intesa, far incontrare la qualitàdel nostro servizio con la garanzia della profes-sionalità”. E di professionalità Simone D’Angelone ha da vendere: 32 anni, una figlia di uno,nasce anche lui come bar tender, 9 anni fa, lavoranei più famosi ed importanti locali d’Italia, dalCountry Club di Porto Rotondo, al CashmereClub di Cortina, fino al Jet Set capitolino, sipiazza al 2° posto mondiale nel 2007 in Malesiain una competizione di American mixologist e13° nel Mondo a L’Avana in una gara di Barten-ders. Per tornare poi nella sua città, Pomezia,“perché credo – ci confessa – che in una cittàcome questa si possano realizzare cose impor-tanti, perché credo in un progetto qual è quellodi D’Amore e D’Accordo, che non è solo un bar,non è solo formazione, ma è un marchio cherende riconoscibile la qualità che fa la diffe-renza”. Un progetto ambizioso, quello di Simone,che vede in un futuro prossimo la linea d’abbi-gliamento e il franchising D’Amore e D’Accordo,non solo per Pomezia.Ma intanto il progetto prosegue in città: in pochesettimane eventi, degustazioni, musica “anchegrazie - conclude Simone - alla professionalità ealla formazione dello staff del nostro locale”, edora una vera e propria scuola di formazione perbarman.

TN Redazione

La prima scuola di barman a PomeziaNasce la D’Amore & D’Accordo Bartenders Academy, sono aperte le iscrizioni

INFO AZIENDE Consigli redazionali

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Dicembre 201118PAGINA CRONACA Pomezia

Dopo circa due anni di chiu-sura, la Caritas della chiesadi San Benedetto a Pomezia

ha riaperto i battenti. Da sempre loscopo di questo organismo pastoraleè quello di venire in sostegno della fa-scia di popolazione che si trova inmaggiori difficoltà ma negli ultimitempi, probabilmente a causa deglieffetti della crisi economica interna-zionale, anche a Pomezia questa re-altà sociale sembra essersi di moltoampliata. Paradossalmente non è fa-cile entrare in contatto con questa di-mensione popolare pur se in unacittà in cui, per lo meno tra la cittadi-nanza adulta, ci si conosce quasi tuttialmeno di vista. Noi abbiamo provatoa farlo tramite Silvano Galiè, respon-sabile del Centro di Ascolto della Ca-ritas, il quale ci ha dato un quadrogenerico di quella Pomezia che, comevolontario, sta imparando a cono-scere.Quali input hanno spinto la chiesa diS.Benedetto a riaprire la Caritas?A prescindere dalla Caritas, moltepersone chiedono aiuto alla chiesalocale in un momento di bisogno edessa, quindi, resta sempre a con-tatto con queste realtà. La riaper-tura della Caritas è dovutasemplicemente alla volontà del par-roco Don Giuseppe.Spieghiamo come funziona il Centrodi Ascolto. Nel Centro di Ascolto alcuni volon-tari, provenienti dalle tre parrocchiedi Pomezia, si mettono a disposi-zione per “ascoltare le persone”. Perfare questo ci siamo preparati se-guendo un corso, organizzato nel2010 dalla Diocesi di Albano, in cuiabbiamo imparato come rapportarcicon le persone e come capire le reali

necessità di chi ci sta davanti. Par-liamo con chi ne ha voglia e, se ci ren-diamo conto che qualcuno haesigenze particolari che la Caritasnon può soddisfare, lo indirizziamoverso le strutture più adatte a risol-vere il problema. Cerchiamo anche diinformare le persone sulle procedure

da affrontare per accedere ai servizia cui avrebbero diritto. E’ possibile tracciare un profilo gene-rico delle persone che si rivolgonoalla vostra Caritas?In quanto alla provenienza, per lo piùsi tratta di persone residenti a Pome-zia, sia italiani che stranieri. Di questi

ultimi, in gran parte si tratta di ru-meni e nordafricani. Nelle loro storieil denominatore comune è la diffi-coltà di arrivare a fine mese con leproprie risorse e, per quanto noi nonci intromettiamo nelle loro vite, cisiamo resi conto che moltissimi“nuovi arrivati” sono persone chehanno perso il lavoro in questo pe-riodo di recessione, cittadini chesono sempre stati indipendenti e cheimprovvisamente si trovano senzapiù nulla. Altri ancora un lavoro nonlo hanno mai avuto. Arrivano anchemolti genitori separati ed alcuni an-ziani.Che cosa vi viene richiesto più fre-quentemente?Proprio per questa forte affluenza deicosiddetti “nuovi poveri”, il bene piùrichiesto è sicuramente il cibo. Que-ste persone non hanno bisogno di ve-stiti ma di ciò che gli permette divivere giorno per giorno, beni chenon hanno più la possibilità di acqui-stare autonomamente.Quali sono i sentimenti che percepitenelle persone? C’è rabbia, imbarazzo,disillusione?Sicuramente si sente molta disillu-sione. Bisogna ricordare che chi ar-riva alla Caritas, solitamente, è giàpassato per tutte le altre strutture disostegno disponibili: alla Caritas lepersone si rivolgono come ultimaspiaggia, quando la loro condizioneè ormai molto pesante. Per questomotivo si percepisce anche forte im-barazzo ma questo soprattutto tra lepersone che non hanno mai avutodifficoltà economiche in passato:non accettano la propria condizioneattuale e si nota che si sentono moltoa disagio nel chiedere aiuto da noi.

TN Martina Zanchi

Cambia il volto della povertàTanti i “nuovi poveri” che si rivolgono alla Caritas di Pomezia

Le risorse che i Comuni destinano al sociale nell'ultimo triennio hannosubito tagli pesantissimi: basti pensare che il Fondo nazionale per lepolitiche sociali e' passato dal 2008 al 2011 da 929,3 milioni di euro

a meno di 220 milioni e il Fondo per la non autosufficienza nel 2011 non e'stato finanziato. A rivelarlo e' il Censis nel Rapporto sulla situazione socialedel Paese 2011. Oltre il 40% delle risorse per il sociale dei Comuni è impiegatoper famiglie e minori, il 21,2% per gli anziani, una quota simile per i disabilie il 7% circa per la lotta alla povertà. A subire l'impatto negativo dei tagli sa-ranno in primo luogo loro, ma anche gli occupati nel sociale. Nell'immediatofuturo il rischio di default sociale nei Comuni – secondo il rapporto del Censis– è nelle cose, perchè avranno molte meno risorse a fronte di un ipotizzabilebrusco incremento di domanda sociale indotto. TN M.Z.

Tagli al socialeIl pubblico riduce le risorse,rischio default sociale nei Comuni

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02PAGINALA BREVISSIMA ! PAGINA

19PRETI ALL'UNIVERSITA' - Dopo la fine dei rapporti con la Lum, che è stata al-lontanata dal college Selva dei Pini, il consorzio unversitario di Pomezia ha si-glato un nuovo accordo con l'Università Pontificia per i nuovi corsi.

Si è conclusa con altri venti ar-resti la vicenda giudiziaria ditre giovani di Torvaianica,

accusati e condannati per stupro.Lunedì 21 novembre scorso Emi-liano e Nicolas Pasimovich , fratelligemelli di 20 anni, nati in Argen-tina ma naturalizzati italiani, eMaurizio Sorrentino, 21 anni, natoa Torre Annunziata, sono stati con-dannati a 8 anni e 6 mesi per vio-lenza sessuale nei confronti di unasedicenne romena. La sentenza,letta intorno alle 21 presso il Tribu-nale di Velletri, ha scatenato unavera e propria rivolta dei parenti deicondannati che hanno sfogato lapropria rabbia verso le forze dell’or-dine e i giudici, costretti a barricarsiin un’aula del tribunale. 20 arrestie 6 feriti lievi tra le forze dell’ordineil bilancio di una serata di follia chenon ha precedenti. Minacciati i giu-dici, aggredite le forze dell’ordine edevastato il tribunale, per una sen-tenza ritenuta probabilmentetroppo severa dai parenti e dagliamici dei tre condannati, giunti altribunale per seguire l’ultimo attodel processo. Venti gli arrestatiquella sera, 12 uomini e 8 donne,tra i 19 e i 60 anni, tutti residenti traTorvaianica e Tor San Lorenzo, ri-masti in carcere per 15 giorni con leaccuse di reati che vanno dalla mi-

naccia a corpo giudiziario, resi-stenza e violenza a pubblico uffi-ciale fino al danneggiamentoaggravato e al concorso morale. Il 7dicembre tutti hanno lasciato il car-cere per decisione del tribunale diPerugia che, per competenza, ha alvaglio la procedura: 6 di loro, 4 uo-mini e 2 donne, sono ora ai domici-liari, tutti in attesa del processo.Una vicenda che ha infiammatol’opinione pubblica portando Tor-vaianica su tutte le pagine dei gior-nali e telegiornali nazionali, esuscitando reazioni politiche edistituzionali bipartisan, fino adun’interrogazione parlamentare fir-mata Udc. Una vicenda che ha ini-zio nell’aprile del 2010, proprio aTorvaianica, con la denuncia dellagiovane di aver subito una violenzasessuale dai tre ragazzi poi condan-nati. Alla vittima e alla sua famiglia,che ha lasciato il nostro Paese dopol’accaduto, è arrivata la solidarietàdelle istituzioni e delle associazionicontro la violenza sulle donne. Di“doppia violenza” ha parlato la Pre-sidente della Consulta femminiledelle Pari Opportunità del LazioDonatina Persichetti che ha riba-dito “il nostro no ad ogni forma diviolenza e, in particolare, in quelledove restano coinvolte le donne”.Ed oggi, mentre la maggior partedegli arrestati è tornata in libertà, cisi interroga sulla scelta dei giudicidi mantenere in carcere per 15giorni ragazze e ragazzi giovanis-simi, che forse, al momento di met-tersi in macchina per raggiungere iltribunale di Velletri, mai avrebberoimmaginato di finire in galera.

TN Martina Parisi

Assalto al tribunale,venti in manette

Rifiuti e Pomezia. Un bino-mio che ossessiona i citta-dini da alcuni mesi (ma

forse da alcuni anni). I rifiuti e laloro gestione sembrano diventatiormai un incubo per gli abitanti delComune che frequentemente sonocostretti a convivere con vere e pro-prie discariche a cielo aperto, cu-muli di rifiuti di ogni tipo,privazione di ogni forma di decorourbano. “L'occasione della setti-mana europea per la riduzione deirifiuti, che ricorsa quest'anno dal 19al 27 Novembre, e l'imminente sca-denza del contratto con la societàche gestisce la raccolta dei rifiuti aPomezia, ci offrono lo spunto pertornare a coinvolgere la cittadi-nanza per chiedere il loro preziosocontributo su questo fondamentaleservizio per la Città”. A dirlo l'espo-nente del Movimento 5 Stelle, Fabio

Fucci, su un'iniziativa avviata neigiorni scorsi per un'analisi attentadel sistema di raccolta dei rifiuti incittà “Noi del Movimento 5 StellePomezia abbiamo formulato duequestionari per valutare il grado diconoscenza e di soddisfazione deicittadini in merito al servizio di rac-colta stradale dei rifiuti e, per chi nebeneficia, del servizio di raccoltadifferenziata "Porta a Porta". Lacorretta gestione dei rifiuti – affer-mano - è una sfida su cui si basa laqualità della vita delle generazioniattuali e future. Partecipando mas-sivamente a questa iniziativa, ognicittadino potrà dare il suo contri-buto allo sviluppo di idee orientateal bene comune. Non si sprechi que-sta occasione”. Per compilare i que-stionari visitare l'indirizzo web:www.pomezia5stelle.it

TN Enrico Miceli

Rifiuti, la parola ai cittadiniIl Movimento 5 Stelle interroga gli utenti per migliorare il servizio

Cittadinanza attiva

Quindici giorni di carcere per le personefermate a Velletri. Il processo a Perugia

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POMEZIACOME

Viabilità, aree verdi, rifiuti e spazi per leassociazioni. Sono questi i must dei cit-tadini pometini quando si trovano ad im-

maginare la Pomezia dei loro sogni. Noil’abbiamo fatto il 15 novembre scorso, invitandolettrici e lettori a trascorrere una serata con noiper raccogliere idee, progetti e contributi per lanostra città. E queste due pagine raccolgono pro-prio gli spunti più significativi, per numero econtenuti, che abbiamo ricevuto quella sera, informa anonima, come messaggi scritti inseriti inun cubo, il cubo dei desideri, dell’immagina-zione, delle critiche, ma soprattutto delle idee,

quelle che a noi danno il senso dei disagi che icittadini vivono e di quello che vorrebbero avereper abitare meglio la loro città, per sé, per i pro-pri figli. Messaggi chiari, che attraverso noi pos-sono arrivare a chi decide sulla città, sui progettiurbanistici, su quelli di viabilità, sugli spazi dadedicare alla cultura e al futuro per eccellenza, ibambini. Ebbene i cittadini hanno le idee benchiare: i disagi sono noti ed evidenti, la viabilità,dal traffico cittadino fino alle difficoltà per rag-giungere la Capitale, con le richieste di rifaci-mento della Pontina e la “sempreverde”metropolitana Pomezia-Roma. La gestione dei

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Dicembre 201120PAGINA

Pomezia

Le idee, i progetti e i contributi dei lettori del nostro giornale, raccolti durante la serata “L’informazione dopo cena”, per migliorare la città

TEMPI NUOVI PER UNA SERA

Aumentare gli accessi

al mare di Torvaianica.

Rendere obbligatoria

l’installazione

dei pannelli solari

su tutti gli edifici

a partire da quelli

pubblici

Sogno strade

senza buche.

Più parcheggi.

Meno poltrone

in comune.

Politici onesti

e giovani

Città moderna, slegata dalle vecchieconcezioni di paese.Punto di incontro dei giovani della provincia

Meno trafficodopo le 17.30.

Più asili. Un negozio

di strumenti musicali

I VOSTRI MESSAGGI...

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21FOCUS Pomezia

MORTI

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rifiuti, con la frustrazione di vivere in una cittàperennemente sporca e il desiderio che la rac-colta differenziata venga estesa a tutto il territo-rio. E ancora spazi verdi, piste ciclabili, areeattrezzate per chi corre, pedala, passeggia. Unaviabilità alternativa che la pista ciclabile im-mersa nel parco del Querceto non soddisfa dicerto. E ancora, nota dolente della città, spazioalla cultura: cinema, teatro, ludoteca, spazi perle associazioni culturali, aperti a tutti, sulla trac-cia della Casa della cultura promessa in campa-gna elettorale ma mai arrivata! E molto altro èvenuto fuori, direttamente da loro, dai cittadini,che hanno voglia di partecipare allo sviluppodella città, che desiderano, pensano, immagi-nano una Pomezia migliore, perché ci sono nati,perché ci lavorano, perché qui cresceranno i lorofigli, perché chi ci arriva per la prima volta im-para ad amarla e a sentirla sua. E se qualcuno liascoltasse? TN Martina Parisi

Sogno strade

senza buche.

Più parcheggi.

Meno poltrone

in comune.

Politici onesti

e giovani

Una città che

possa vantarsi

del suo tanto

bistrattato

patrimonio

artistico

Più lavoro incentivando lepiccole imprese.

Attenzione all’ambiente

Vorrei che i cittadini

di Pomezia avessero

senso civico e la

consapevolezza

di ciò che significa

diritto

Spazi ricreativi, associazioni culturaliaperte la sera, casa

delle associazioni per attività gratuite

per i cittadini. Ludoteca comunale

Università del territorioadeguatA alle esigenzelocali

Più fontanelle. Unachiara gestione dei rifiuti. Una metro Pomezia-Roma. Parchi earee verdi. Bagni pubblici. Terreni pubblici per la coltivazione. Un teatro

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Dicembre 201122PAGINA

“Mio padre diceva che è bruttoessere poveri, perché non sipuò studiare, e senza studiarenon si può fare strada.”

Enrico Mattei

IRBM, banca europea delle molecole

C'è anche un pezzo di Pomezia, di quella cheancora tiene ed anzi continua ad investireanche in tempi di crisi, agli “stati generali”

della ricerca biologico molecolare. In realtà il ter-ritorio, grazie al contributo dato dall'Irbm Scien-tific Parck di via Pontina, è un po' il cuore pulsantedi un progetto che punta a creare la prima bancadati mondiale dei composti chimici. Una vera epropria biblioteca delle molecole che sarà di sup-porto ai ricercatori di tutto il mondo e che avràsede presso i laboratori dell'Irbm di Pomezia, tor-nati a splendere con la gestione della famiglia DiLorenzo. Il progetto è stato presentato il 28 ottobre scorsoal Maxxi di Roma, in occasione del convegno“Bioeconomy”. L’evento, organizzato dal Consor-zio CNCCS (Collezione nazionale dei Compostichimici e centro screening), costituito dal CNR,dall’Istituto Superiore di Sanità e dall’IRBMScience Park, è stato la vetrina per presentare que-sta novità al mondo della ricerca. «Spesso le inda-gini in biologia molecolare sviluppano diversemolecole da provare e molte vengono abbando-nate, perché si rivelano inutili nella ricerca speci-fica e non arrivano alla brevettazione. E restanoin fondo ai cassetti. Ecco, noi andiamo a ripulire icassetti dei laboratori — dice Piero De Lorenzo —. Il nostro laboratorio dell’Irbm Science Park hauna "library" di 100 mila molecole, alle quali con-tiamo di aggiungere quelle che ci forniranno il Cnre l'Istituto superiore di sanità. È un vero pozzo discienza dal quale molti potranno attingere. Inquesto abbiamo avuto un grosso supporto dalleistituzioni pubbliche. Come si può constatare,

quando i progetti sono seri e importanti, c'è atten-zione per la ricerca. E grazie ai finanziamenti delministero della Ricerca aspiriamo a svolgere ilruolo di banca europea delle molecole». Ma nonbasta avere la biblioteca, occorre anche saper tro-vare i "libri" giusti, riconoscere quelli che servono.E in questo eccelle la capacità di screening com-puterizzato del centro. «Possiamo ricreare in mi-croprovette il meccanismo molecolare alla basedella malattia e analizzare contemporaneamentel’effetto di migliaia di molecole per combatterla inmodo mirato», spiega Sergio Altamura, direttoredel dipartimento di biologia.

TN Stefano Mengozzi

Presentato a Roma il progetto che vede in prima lineal’istituto scientifico di Pomezia

Industriamoci. È questo il nome dell’iniziativa– alla sua seconda edizione, dopo il successodi quella dell’anno scorso – organizzata dalle

Piccole e Medie Imprese di Confindustria. Unprogetto importante per consentire ai più giovanidi avvicinarsi alle imprese, accrescendo al con-tempo la consapevolezza nei confronti del ruolosociale di quest’ultime. Un’iniziativa cui nel Lazioha aderito con entusiasmo anche la Ora Acciaio diPomezia che venerdì 25 novembre ha aperto leporte della propria azienda ad alcuni studenti diterza media della scuola Marone.Ad attendere i ragazzi e ad accompagnarli nel lorogiro dell’azienda c’era, tra gli altri, l’Amministra-tore delegato Piergiuseppe Angeletti che oggi pro-segue quella che nasce come vera e propriaimpresa familiare, fondata nel 1936 dal nonnodegli attuali proprietari, per arrivare pian pianoad essere una vera e propria eccellenza nel pano-rama Europeo e Internazionale nel settore dell’in-dustria di arredamenti per l’ufficio. Un’aziendache produce i suoi prodotti direttamente nel pro-prio stabilimento, utilizzando legni certificati FSC(ovvero provenienti da foreste gestite in manieracorretta e responsabile secondo rigorosi standardambientali, sociali ed economici). E proprio que-sto è stato raccontato e mostrato agli studenti chehanno potuto vedere da vicino, attraverso una vi-sita guidata dello stabilimento, tutte le varie fasidel ciclo di lavorazione che conducono la materiaprima a divenire un prodotto finito di qualità,contribuendo a portare in giro per il mondo ilmarchio del Made in Italy cui anche realtà del no-stro territorio, come la Ora Acciaio, danno il pro-prio – fondamentale – contributo.

TN Andrea Oleandri

L’ORA Acciaiosi apre agli studenti

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La moda è fatta per diventare fuori moda. Lo scriveva Coco Chanel –icona indiscussa di stile nel secolo scorso – e ancora oggi sono in moltia crederlo vero. Cosa fare, allora, quando i capi che abbiamo amato per

un’intera stagione (o alle volte anche più) sono ormai superati? C’è chi, comefossero reliquie, li conserva religiosamente in scatole che finiscono in soffitta,chi continua ad ammucchiarli nell’armadio sperando in un fantascientifico al-largamento degli spazi interni e chi li abbandona al loro incerto destino neicassonetti degli abiti usati. Ma a qualcuno viene un’idea. Sì, perché la modasarà anche nata per diventare fuori moda, eppure non esiste forse la possibilitàdi rendere un abito “immortale”? Flavia Maria David e Valentina Di Raimondohanno provato a rispondere sì a questa domanda, partendo dal presuppostoche ogni capo d’abbigliamento, dai vestiti alle scarpe e alle borse, può esserecontinuamente reinventato a seconda del gusto, o anche dalla moda del mo-mento. Eccolo allora il “segreto dell’immortalità”: la creatività unita al cambia-mento. Nasce così un progetto, che si trasforma in associazione il 19 settembrescorso: Flavia Maria David e Valentina Di Raimondo (l’una laureata all’Acca-demia di Costume e l’altra all’Accademia delle Belle Arti), danno vitaall’A.C.A.M., l’Associazione Culturale per Amanti della Moda. L’idea è quelladi creare uno spazio polifunzionale dove poter condividere la passione per ve-stiti e accessori dal sapore retrò. È possibile portare tutto quello che non si usapiù, purché in buone condizioni: sono ben accetti abiti maschili, femminili eper bambino, capi, questi ultimi, che spesso vengono indossati per periodimolto brevi. Dopo una valutazione da parte delle due ragazze e fatte le dovute

modifiche in sede, i soci possono scambiare i propri abiti in occasione di par-ticolari eventi-sfilate. Da segnare in agenda quello di inaugurazione, previstoper il 7 gennaio. Prima di questa data è possibile portare in sede gli abiti che sidesidera poi scambiare. L’associazione promuove anche corsi legati all’universomoda e che prevedono un piccolo contribuito da parte degli associati (più ele-vato il prezzo per i non associati). Si va da quello di self make up, tenuto daLaura Rocchigiani (truccatrice cinematografica) al taglio e cucito, a cura dellasarta/modellista Elisa Saporito. Attenzione anche all’ambiente con il corso dieco design di Silvia Tagliaferri: i partecipanti realizzeranno oggetti utilizzandomateriali riciclati. Tanta originalità anche nel corso di creazione dei gioielli,mentre chi ha difficoltà a far emergere il proprio stile, può seguire il corso dipersonal shopping: imparerà tutto ciò che occorre per avere un guardarobaperfetto. La passione per la moda si unisce a quella più generale per l’arte nelcorso dedicato alla fotografia (tenuto dal fotografo Luca Corsetti) e nella vi-sione di film in lingua dove la moda è protagonista. Il Made in Italy ha ancorauna possibilità: dipende anche da voi. TN Cecilia Prati

“L'approvazione degli altriè uno stimolante del qualetalvolta è bene diffidare”

Paul Cézanne

ACAM, quando l’abito è immortaleCreatività e cambiamento, le parole d’ordine della neonata associazione

LA MODA IN PRATICACosto tessera annuale:15 euroCosto dei corsi per associati: min. 4 euro – max. 80 euro(corso di fotografia)Frequenza corsi: da 1 a 3 ore, una volta a settimana(mattina o pomeriggio), da 4 a 12 mesiContatti: e-mail: [email protected]: Acam CulturaEmodaSede:Via Pontina Vecchia Km 33200

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25INFO AZIENDE

La passione per la pizza diventa mestiereA

meno di trent’anni, lo scorso settembre,ha imbarcato moglie ed un figlio di ap-pena due anni e si è trasferito da Roma

fino a Pomezia per inseguire il suo sogno: quellodi mettersi in proprio ed aprire una pizzeria dopopiù di 15 anni trascorsi alle dipendenze di altri inquella che ben presto era diventata la sua profes-sione: il pizzaiolo. E’ la storia di Patrizio Piscia-roli, 30 anni, che dopo anni di fatica perapprendere tutti i segreti dell’arte della pizza èriuscito nel suo obiettivo di aprire una pizzeria incui mettere a frutto tutta l’esperienza maturatanegli anni dietro un bancone o nelle cucine di di-verse pizzerie romane. Nasce così un locale che inpochi mesi ha già avuto un ottimo riscontro tra iclienti: stiamo parlando di “Pizza da Mamy”, lapizzerie aperta da Patrizio e dalla giovane mogliein via Copernico.Patrizio arriva a Pomezia dopo anni di duri sacri-fici alle dipendenze di altre pizzerie. “Ho iniziatoquesto mestiere da giovanissimo, avevo appena13 anni, andando ad aiutare i proprietari di unforno che si trovava nel mio quartiere di origine,Centocelle. Da allora, terminati gli studi, quellache era nata come semplice occupazione occasio-nale è diventato un vero e proprio mestiere”. Daquando è maggiorenne Patrizio inizia a lavorarein un gruppo commerciale di rilievo a Roma, pro-

prietario di diverse pizzerie, spostandosi da unazona all’altra ma sempre sotto lo stesso padrone.“In poco tempo ho appreso i segreti per “sfor-nare” una pizza di qualità e per quasi 15 anni sono

rimasto nella stessa società” racconta oggi.Se ne distacca solo quest’anno, prima dell’estate,quando decide di cogliere al volo l’occasione di ri-levare un locale in cui già in passato si trovavauna pizzeria. Lo sviluppo di questa storia ci portaal mese di settembre (quello dell’inaugurazione)e si chiama “Pizza da Mamy”, gestito diretta-mente da Patrizio Pisciaroli e consorte. La novitàpiù grande è rappresentata proprio dalla pizzaalla teglia, prodotta con una cura particolare perle materie prime che vanno a condimento e conun tipo di farina (“la doppio zero Manitoba” comefa notare Patrizio) che arriva da una regione delCanada occidentale e rappresenta un prodotto diqualità e raro da trovare in una pizzeria al taglio.“Una pizza - fa notare orgoglioso - che lievita 24ore prima di andare in forno ed essere servita”.Ma la pizza è in realtà solo una (anche se forsequella che la fa da protagonista) delle scelte of-ferte da “Pizza da Mamy”. Ogni sera i clienti pos-sono anche ordinare pizze tonde a portar via. Apranzo invece Patrizio allestisce una tavola caldacon primi e secondi piatti da far invidia ad un ri-storante. Chiude il cerchio una friggitoria unica,con supplì e crocchette che escono dalle sapientimani dello chef-pizzaiolo Patrizio Pisciaroli.

TN Redazione

Lenta lievitazione e ingredienti di qualità: i segreti di Pizza da Mamy

Consigli redazionali

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Ormai è presto. C’è un ossimoro alla basedell’opera prima di Andrea Camillo, gio-vane scrittore di Pomezia, che fa notizia

per aver pubblicato un romanzo a soli 20 anni. Pre-sentato lo scorso 25 novembre presso la bibliotecacomunale pometina, davanti ad una sala gremita,il suo testo nasce da un desiderio di scrittura che loaccompagna da anni: “Scrivere per me è una pra-tica quotidiana – ha raccontato – Inizialmente nonavevo pensato ad un romanzo, quello che scrivevoerano frammenti, sfoghi, pensieri, sensazioni, cheannotavo qua e là, fino a quando non ho scopertoun filo conduttore che ha portato le parole ad unpercorso narrativo organico”. Filo conduttore cheè quello del tempo, o meglio, dell’approccio alla di-mensione temporale: il contrasto tra l’immobili-smo e l’accelerazione della vita che conduce versoun’instabilità cronica, caratteristica principe dellanostra epoca, e che ritroviamo nelle contraddizioniincarnate dai personaggi, Marzio e Marta, ven-tenni, che si incontrano in un periodo di passaggio,quello dall’adolescenza all’età adulta. Ed è il loroincontro ad essere protagonista nel romanzo, inuna cornice, Ausenia, città industriale che ricordaper molti aspetti Pomezia, città in cui l’autore è cre-sciuto e vive. “Ausenia è lo sfondo – ha continuatoAndrea – ma è anche un personaggio, perchéospita le vicende di Marzio e Marta ma trasmetteallo stesso tempo anche dei messaggi”. E i messaggisono quelli che i nostri giovani cittadini conosconobene: idea di oppressione, senso di claustrofobia,

noia della routine, spaesamento del ritorno dopoessere stati altrove. Sentimenti e sensazioni che ac-compagnano i due giovani nel loro percorso di au-todeterminazione rispetto al tempo, un tempo chesembra infinito ma che corre velocemente, untempo che incute timore: la paura di fermarsi e per-dere qualcosa, anche fosse solo un attimo. Per

giungere poi, quasi fosse una metafora dell’etàadulta, a vivere assecondando la contraddittorietà,abbandonandosi alla corrente, facendosi cullare daltempo, in un atto di affidamento, di fiducia nellavita. Due mondi distanti si incontrano, è un eventoesplosivo. Buona lettura!

TN Martina Parisi

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ARTE - CINEMA - LIBRI - DISCHI - FUMETTI - ILLUSTRAZIONE - TECNOLOGIA

“Gli uomini si dividono in duecategorie: quelli che pensanoe quelli che lasciano che siano gli altri a pensare. ”

Fabrizio De Andrè

L’ESORDIO LETTERARIO DI CAMILLO“Ormai è presto”, opera prima del giovane scrittore pometino

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IDeep Purple nascono nel 1967 dall’unione dell’organista Jon Lord e delchitarrista Ritchie Blackmore. A completare la band arrivano il bassista

Nick Simper, il cantante Rod Evans ed il batterista Ian Paice. I primi trealbum ‘Shades of Deep Purple’ (1968), ‘Book of Taliesyn’ (1969) e ‘DeepPurple’ (1969) vengono completamente ignorati nella madrepatria Inghil-terra, ma il singolo Hush riscuote un incredibile successo negli States. I Pur-ple stentano a trovare una direzione fra hard,beat,psichedelica e progressive,ma la svolta arriva quando Lord,Blackmore e Paice decidono di sostituiregli altri due con i più dotati Ian Gillan e Roger Glover. La nuova line-up, chepasserà alla storia come Mark II, pubblica il suo primo album nel 1970 ‘Con-cert for Group and Orchestra’ . L’originale connubio rock-classica sorprendee riceve apprezzamenti ma il vero successo arriva qualche mese più tardicon ‘Deep Purple in Rock’. Devastante dalla prima all’ultima nota,questocapolavoro può essere considerato l’album definitivo dell’hard rock. Il suonoè volutamente grezzo e ruvido ma curato con notevole gusto. Il successoredi In Rock è ‘Fireball’ (1971) dove la band si cimenta in esperimenti rock-blues e country. Nel 1972 esce l’album che li consacrerà definitivamente,‘Machine Head’, il più venduto e quello che contiene le canzoni più celebri(chi non conosce il riff di ‘Smoke on the Water’ alzi la mano). L’anno si con-clude con l’uscita di ‘Made in Japan’, senza dubbio uno dei più grandi albumlive della storia del rock. Registrato in tre notti di agosto, splende dalla primaall’ultima nota, un muro sonoro fatto di tecnica,feeling e improvvisazioni,con la chitarra di Blackmore e l’organo Hammond di Lord ad inseguirsi inuna sfida perpetua e con un Gillan in stato di grazia. L’anno seguente vienedato alle stampe ‘Who Do You Think We Are’, seguito dall’abbandono diGillan e Glover per volere di Blackmore. I due vengono sostituiti dal bassistae cantante Glenn Hughes e dal cantante David Coverdale. La nuova line-updura solo due album,’Burn’ e ‘Stormbringer’, entrambi del 1974. Blackmore,abbandona il gruppo e viene sostituito da Tommy Bolin che però ha il tempodi incidere un solo album con la band(‘Come Taste the Band’ del 1975) acausa dell’improvvisa morte per overdose nel 1976. Dopo l’uscita del live‘Made in Europe’ (1976) la band è al collasso e decide di sciogliersi. Ci vo-gliono ben otto anni prima che la Mark II torni insieme per incidere ‘PerfectStrangers’ un disco che resuscita il puro sound anni ’70. La reunion riscuoteun enorme successo che i Purple cercano di cavalcare pubblicando nel 1987‘House of Blue Light’, una prova mediocre che convince Gillan ad abbando-nare di nuovo. Tra litigi, abbandoni, cambi e rientri escono una lunga seriedi album che però non riusciranno a rinverdire i fasti del passato.Album consigliato: Deep Purple in RockSito web: www.deep-purple.it

TN Andrea Faeti

Non fermare il Cambiamento

Le colonne del Rock

Con le parole che seguono ac-colgo felicemente l’invito diTempi Nuovi di occupare

uno spazio per dar voce alla reda-zione de Il Cambiamento (www.il-cambiamento.it), testata online dicui da più di un anno sono capore-dattrice. Accolgo l’invito anche per-ché ho appreso da pochi giorni cheil giornale che curo rischia di chiu-dere se non trova finanziamenti neiprossimi mesi. A più di un annodall’inizio delle pubblicazioni, vistoil consenso ricevuto sul web e dalvivo, posso dirlo: siamo un pezzosignificativo della libera informa-zione, apartitico, indipendente. Loabbiamo dimostrato in un anno incui ci siamo autofinanziati, grazieall’insostituibile ruolo svolto dal-l’Associazione PAEA(www.paea.it). Ce lo dicono i25.000 articoli visitati ogni giorno,gli 8600 lettori che ci seguono suFacebook, i 20.000 iscritti allanewsletter che continuano a lievi-tare. Abbiamo creato un portaleche veramente si muove dal vir-tuale al reale, che informa e illustranella pratica i percorsi alternativi e,soprattutto, dà motivazioni, stru-menti e conoscenze per cambiare.Al centro del progetto: l'ecologia, ilsaper fare, i nuovi stili di vita, la de-crescita, la permacultura, l'effi-cienza energetica, la bioedilizia,l’autoproduzione… ma soprattuttoun diverso modo di concepire ilgiornalismo, la ricerca di un'infor-mazione autentica, lontana da pre-giudizi e da influenze economiche

o partitiche, capace di spingersilontano dai riflettori del circuitomediatico dominante. Abbiamocreato e varato un bel veliero e ognigiorno cerchiamo di migliorarlo, direnderlo più forte e completo, peraffrontare qualsiasi tempesta.Adesso però il veliero rischia di af-fondare, e il problema non è solodelle redattrici e dei redattori de Il-Cambiamento, che quotidiana-mente si impegnano al massimodelle loro possibilità con il minimodelle risorse, ma di tutte e tutti noi,cittadine e cittadini, che ci tro-viamo di fronte all’ennesimo af-fronto alla piccola editoria che lottaogni giorno per una informazionelibera. Non accettiamo finanzia-menti da enti o imprese che nonabbiano un profilo etico e attentoall’ambiente, e allo stesso temponon accettiamo offerte commer-ciali che non siano in linea con iprincipi che ci ispirano. Abbiamoavviato, però, insieme alla ricercadi forme "etiche" di pubblicità, lepiù difficili da trovare, una campa-gna di sottoscrizioni che trovatequi:www.paea.it/it/supporta_il_cambiamento.php Leggete, condividete, partecipate,segnalate questo appello a possibilifinanziatori, anche singoli. Soste-neteci, come potete, in base al vo-stro coinvolgimento. È importante.Il cambiamento dipende da noi.

Per info:[email protected]

TN Claudia Bruno

DDEEP PURPLE

LA BREVISSIMA ! BORSE DI STUDIO - Lo scorso 8 dicembre il Comune di Ardea, nella personadel sindaco Carlo Eufemi, ha consegnato le borse di studio a 148 alunni "meri-tevoli" delle scuole elementari e medie del territorio rutulo.

L’ESORDIO LETTERARIO DI CAMILLO

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“Non mi fido della stampa scritta, o dei montaggi

di televisione e radio. Parlo solo in diretta, e pre-

ferisco le radio alla tv. Così sono costretti a

starmi a sentire davvero”

Socrates

NEW LINE, INIZIA UNA NUOVA STAGIONE

Nello scorso numero di “TempiNuovi” si era parlato dell'atleticaPomezia. Ma, a proposito di eccel-

lenze nello sport, non si può dimenticare laNew Line Amendola. La società, con i suoi nuotatori, è ormai dadiversi anni ai vertici del panorama nazio-nale e internazionale. Nel mondo agonistico fin dal 1985, la squa-dra formata dalla fusione della New Line diPomezia e dall’Amendola Nuoto di Ostia, di-retta da sempre Stefano Manzi con l’aiuto diben 6 tecnici sociali, ha ottenuto successiimportanti. Su tutti la parte della maggiorprotagonista è toccata a Debora Chiarello,medaglia di bronzo nel corso dell’estate siaai Campionati Europei Juniores che ai Mon-

diali Assoluti di nuoto pinnato, manifesta-zioni disputatesi in Ungheria a distanza di15 giorni l’una dall’altra a Miskolc e ad Hod-mezovasarhely, e che l’hanno proiettata trale migliori specialiste al mondo a soli 15anni di età. Fatto questo che ha portato ivertici societari a pianificare per la prossimastagione un allenamento particolare perpermetterle di attaccare i vertici assolutidelle classifiche per i prossimi Mondiali ju-niores, in programma a Graz, in Austria,nella seconda quindicina di luglio, e agli Eu-ropei assoluti, in Italia, a Lignano Sabbia-doro (UD), a metà agosto. Ma insieme a leivanno menzionati anche altri atleti che sisono distinti in modo particolare: FaridaDirkmaat, Veronica Carrieri, Simona Rao,

Federica Nardiello, Vanessa Barelli, ParideMirabella, Alessia Scarano, Ilenia Di Fran-cesco e Davide Carrieri, insieme in unasorta di “Top Ten” che li ha portati ad otte-nere i risultati più significativi di tutti nellascorsa stagione. Ed è con queste premesse che la New LineAmendola si appresta ad iniziare la stagionen. 27. Stagione presentata durante una con-ferenza stampa nell'aula magna dell'Univer-sità di Pomezia alla quale erano presenti,oltre ai dirigenti delle due società ed allamadrina della manifestazione Denise Ric-cardi, ex-Campionessa di Nuoto Pinnato edoggi istruttrice presso l’impianto pometinoe l’Assessore allo Sport del Comune di Po-mezia Rosaria del Buono. Ed è stata propriola Del Buono a chiudere la presentazionecon queste parole: «sapevo di una bellis-sima realtà sportiva in quanto nella piscinaNew Line nuotavo da ragazza, ma quantovisto e sentito mi trasmette qualcosa che vaal di là di quanto immaginavo. Sicuramenteuna delle attività sportive più al top credonon solo del nostro Comune, un calendariogare veramente imponente ed impegnativoe dei risultati che si commentano da soli. Unesempio per tutti che merita attenzioni par-ticolari». TN Andrea Oleandri

Dopo gli importanti successi ottenuti durante l’ultimo anno, al via la ventisettesima stagione agonistica

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29NUOVO COACH - La Romasistemi So.Se.Pharm Pomezia ha comunicato l’ac-cordo con Gabriele Diotallevi che ricoprirà il ruolo di Head Coach della primasquadra che milita nel campionato di serie A2.

E’ stata una bella serata dedicata al pugilatoquella del 26 novembre scorso quando,presso il Palasport di Pomezia, si è svolta la

manifestazione “La Notte della Boxe”: un evento pu-gilistico patrocinato dal Comune e presentato dallasocietà pometina ASD Oi Team. Hanno dato il viaalla serata sette incontri di giovani pugili dilettantiarrivati da tutto il Lazio in cui, in particolare, si sonocimentati anche quattro ragazzi appartenenti a dueteam locali: l’ASD Phoenix Gym e, appunto, l’OiTeam di Vittorio Oi. Proprio il 37enne pugile pome-tino sarà il protagonista dell’incontro clou del-l’evento ma, prima di lui, tanti giovani talenti si sonomessi in luce sul ring regalando al pubblico unospettacolo di buon livello tecnico che ha visto, tra lealtre, la bella vittoria di Claudio Cristea, allievodell’Oi Team di Pomezia. Conclusi gli incontri dei di-lettanti l’emozione si è fatta palpabile tra i tifosi diVittorio “The Time Machine” Oi, venuti a sostenereil pugile che nel 2011, proprio a Pomezia, ha conqui-stato il titolo dell’Unione Europea nella categoria su-perleggeri. Vittorio ha fatto la sua entrata nelpalazzetto accompagnato dagli applausi del pubblicoe, mostrando grande gioia per la calorosa accoglienzariservatagli dalla sua città, ha salutato l’avversario: il31enne ungherese Karoly Lakatos. Il match, che perOi è stato un test in vista del 2012 – quando, forse aGennaio, dovrà difendere la cintura dell’UE - si èsvolto in sei riprese da 3’ in cui i pugili hanno messo

in campo due strategie diametralmente opposte: pa-ziente ma alla continua ricerca del colpo del KO - finquasi a trovarlo - quella del pometino; mirata ad ac-cumulare più punti possibile con moltissimi jab, piùveloci che potenti, quella dell’ungherese. Dopo dueround passati a studiare Lakatos, Oi ha cominciato asfruttarne le imprudenze sfondandogli la guardia condestri e ganci potenti, cercando di spezzare il fiatodell’ungherese che, spesso, si è trovato costretto allecorde. Alla fine del match i giudici hanno decretatola vittoria ai punti di Oi, scatenando l’entusiasmo del

Palasport. Sicuramente un bel segnale per Vittorio,che ha battuto senza troppa difficoltà un avversarioinsidioso, e fa ben sperare per la difesa del presti-gioso titolo. A vederlo sul ring, si direbbe che il ritirodi “The Time Machine” sia ancora lontano ed è su-bito chiaro il significato del suo soprannome: in unafase della vita in cui altri appendono i guantoni alchiodo, Vittorio Oi continua a combattere contro imigliori professionisti d’Europa e, tra di loro, oggi èl’uomo da battere. TN Martinza Zanchi

ENNESIMO SUCCESSO PER VITTORIO OIIl pugile di Pomezia, in vista della difesa del titolo di Campione dell’Unione Europea, conquista una nuova vittoria durante un test match

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L’ULTI

MA

Twitter, Facebook, Google+ o la più tradizionale e-mail: sono i canali messi a dispo-sizione da Tempi Nuovi per entrare in contatto con la redazione per segnalare problemi,disservizi o anche solo interventi sui temi affrontati dal nostro giornale. L'intenzione

del periodico è quella di stabilire un rapporto collaborativo con i lettori, che attraverso scambidi segnalazioni potranno diventare protagonisti delle notizie e inchieste affrontate dal giornalenei prossimi mesi. Il 2011 si chiude con un bilancio più che positivo per Tempi Nuovi, che inpochi mesi è riuscito a raggiungere ampia diffusione tra Pomezia ed Ardea. Per il 2012 l'obiet-tivo è fare ancora di più, dare più informazioni e raggiungere tutti i cittadini di queste due città.Anche per questo tra qualche giorno sarà on-line il sito www.tempinuovi.info.

Seguiteci e scriveteci

COME ERAVAMO

Anni 30 - costruzione della Piazza - Pomezia

Numero 5 - Anno 1Dicembre 2011 - Distribuzione gratuita

Tiratura: 11.000 copie

EDITORE:Associazione Culturale DurangoDIRETTORE RESPONSABILE:Stefano MengozziE-MAIL:[email protected] REDAZIONE:Stefano Mengozzi, Andrea OleandrihANNO COLLABORATO:Martina Parisi, Enrico Miceli, AndreaFaeti, Martina Zanchi, Giulia Abbate,Claudia Bruno, Francesca Tarantino,Antonello Serani, Cecilia Prati.PROGETTO GRAFICO E IMPAGINAZIONE:Studio Grafico Durango

ChIUSURA REDAZIONALE: 11/12/2011STAMPA: Arti GraficheReg. Trib. di Velletri N. Reg. 13/11 del 22 Luglio 2011

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