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Distribuzione qualificata, anche per iFerr Perché un grossista dovrebbe scegliere la strada della partnership con un organo di informazione come iFerr? Lo abbiamo chiesto a Michele Tacchini, primo testimonial di questo nuovo sistema di diffusione del nostro magazine, che vuole attivare e consolidare tutte le sinergie possibili e attuabili tra anelli di una medesima filiera. iTestimonial L ’idea nasce da una consapevolezza: oggi la cosa più importante è comunicare bene, con contenuti mirati e attenti. Dopo di che però, nel mare magno dei possibili fruitori dei messaggi che si elaborano, è determinante essere certi di seguire un modello di diffusione effettivamente mirato ed efficace. Cosa non semplice, bisogna ammetterlo. Anche perchè la tentazione di affidarsi al trito e tradizionale classico invio postale a “occhi chiusi”, è sem- pre forte. Per uscire dal tunnel della routine quindi, e cercare nuovi strumenti per raggiungere con certezza un corretto target di lettori, l’idea vincente è di creare sinergie operative con anelli complementari della nostra filiera. Tra i primi a cogliere l’essenza di questa idea, proprio Michele Tacchini, storico distributore al’ingrosso di ferramenta specializzato in sicurezza, che dall’alto dei suoi quasi due metri, ha saputo guardare bene in prospettiva e si è reso conto che, collaborare con iFerr, sarebbe stata una bella opportunità per la sua azienda, ma anche per il mercato in generale. È così vero, Tacchini? Oggi come non mai credo che sia fondamentale unire le forze. Un editore intelligente fa lo sforzo di creare contenuti intelligenti e utili al mercato. Dopo di che è giusto che tutta la filiera contribuisca a far sì che questi contenuti raggiungano in modo corretto i destinatari. Quindi si tratta di una scelta ponderata, professionale, non di amicizia o simpatia? Ci mancherebbe altro! Qui si parla di lavoro. Dove i rapporti personali sono fondamentali ma solo se ben ancorati a radici di stima professionale. Il nostro mondo aveva sicuramente bisogno di una ventata di aria nuova, a proposito di comunicazione. iFerr rappresenta questo. Quindi come pensate di organizzare questo rapporto di partnership sinergica? Stiamo ancora studiando nel dettaglio l’operatività. Comunque in linea di principio credo che ci muoveremo in due differenti direzioni. Da un lato coin- volgendo i nostri agenti, ai quali chiederemo di consegnare copie della rivista in occasione delle loro visite commerciali ai punti vendita. Dall’altro contiamo di fare un’operazione puntuale di invio ai clienti inserendo copia del magazine in tutti i pacchi che spediamo con la merce ordinata. Ma perché questa idea le è piaciuta così tanto? Perché è innovativa. Una rivista nuova, con un nuovo approccio distributivo. Un sistema che crea effettiva connessione tra operatori di filiera. Le pare poco? A me certamente no, ma non è detto che anche gli altri ne recepiscano imme- diatamente la positività… Vede sono in questo mercato da molti anni. E ne ho viste di tutti i colori. Ma di una cosa sono sicuro: che i momenti duri si affrontano e si superano bene solo se si creano le giuste alleanze, le sinergie corrette, tra operatori professionali e professionisti. Sinergie che però tradizionalmente sono più facili in ambito commerciale. Proprio per questo credo che una partnership con un editore qualificato sia determinante. Ora, per noi grossisti la professione è vendere, non comunica- re. Mentre oggi abbiamo tutti un gran bisogno anche di comunicare, e bene. Se qualcuno può farlo per noi, noi dobbiamo essere pronti a intervenire dove e come possiamo. Quindi, in sostanza, cosa vi aspettate da questa partnership? Prima di tutto che la rivista abbia contenuti e forme tali da indurre alla lettura. Perché credo fermamente che un buon prodotto stimoli la curiosità anche degli utenti più ostici. Questo aiuterà l’intera filiera a promuovere idee innovative, crescere ed evolvere verso un modo più trasparente e organico, moderno e aggiornato di fare business. Anche in un mondo fino ad oggi piutto- sto statico, come il nostro. A PROPOSITO DI MALFATTI&TACCHINI La società Malfatti e Tacchini nasce nel 1908 grazie all’idea dei due fondatori di importare e distribuire articoli di ferramenta dalla Ger- mania, con particolare attenzione alle serrature e alla. Nel 1950 l’Azienda estende a tutta l’Italia la distribuzione di serra- ture, utensileria e articoli di ferramenta. Nel 1970 dalla nuova, am- pliata Sede di Bresso, le attività di Malfatti & Tacchini si concentrano sulla distribuzione globale in Lombardia consolidando la distribuzione nel resto d’Italia. Nel 1995 viene inaugurata l’unità logistica di Ossona (Milano) dove vengono gestite le merceologie più volumino- se. Oggi, lo storico punto vendita della Malfatti&Tacchini a Bresso è composto da 2.000mq di area magazzino e uffici, dove si gestiscono più di 30.000 referenze tra serrature e ferramenta ed utensileria. Un punto di approvvigionamento visitato giornalmente da 90 clienti. Il polo logistico di Ossona si estende su 12.000mq. con l’ambizioso obiettivo di evadere consegne rapide (entro le 36 ore) per almeno il 99% della merce ordinata. Bongiorno Antinfortunistica

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Distribuzione qualificata, anche per iFerrPerché un grossista dovrebbe scegliere la strada della partnership con un organo di informazione come iFerr? Lo abbiamo chiesto a Michele Tacchini, primo testimonial di questo nuovo sistema di diffusione del nostro magazine, che vuole attivare e consolidare tutte le sinergie possibili e attuabili tra anelli di una medesima filiera.

iTestimonial

L’idea nasce da una consapevolezza: oggi la cosa più importante

è comunicare bene, con contenuti mirati e attenti. Dopo di che

però, nel mare magno dei possibili fruitori dei messaggi che si

elaborano, è determinante essere certi di seguire un modello di

diffusione effettivamente mirato ed efficace. Cosa non semplice,

bisogna ammetterlo. Anche perchè la tentazione di affidarsi al

trito e tradizionale classico invio postale a “occhi chiusi”, è sem-

pre forte. Per uscire dal tunnel della routine quindi, e cercare nuovi strumenti

per raggiungere con certezza un corretto target di lettori, l’idea vincente è di

creare sinergie operative con anelli complementari della nostra filiera.

Tra i primi a cogliere l’essenza di questa idea, proprio Michele Tacchini,

storico distributore al’ingrosso di ferramenta specializzato in sicurezza, che

dall’alto dei suoi quasi due metri, ha saputo guardare bene in prospettiva e si

è reso conto che, collaborare con iFerr, sarebbe stata una bella opportunità

per la sua azienda, ma anche per il mercato in generale.

È così vero, Tacchini?

Oggi come non mai credo che sia fondamentale unire le forze. Un editore

intelligente fa lo sforzo di creare contenuti intelligenti e utili al mercato. Dopo

di che è giusto che tutta la filiera contribuisca a far sì che questi contenuti

raggiungano in modo corretto i destinatari.

Quindi si tratta di una scelta ponderata, professionale, non di amicizia o

simpatia?

Ci mancherebbe altro! Qui si parla di lavoro. Dove i rapporti personali sono

fondamentali ma solo se ben ancorati a radici di stima professionale. Il nostro

mondo aveva sicuramente bisogno di una ventata di aria nuova, a proposito di

comunicazione. iFerr rappresenta questo.

Quindi come pensate di organizzare questo rapporto di partnership sinergica?

Stiamo ancora studiando nel dettaglio l’operatività. Comunque in linea di

principio credo che ci muoveremo in due differenti direzioni. Da un lato coin-

volgendo i nostri agenti, ai quali chiederemo di consegnare copie della rivista

in occasione delle loro visite commerciali ai punti vendita. Dall’altro contiamo

di fare un’operazione puntuale di invio ai clienti inserendo copia del magazine

in tutti i pacchi che spediamo con la merce ordinata.

Ma perché questa idea le è piaciuta così tanto?

Perché è innovativa. Una rivista nuova, con un nuovo approccio distributivo.

Un sistema che crea effettiva connessione tra operatori di filiera.

Le pare poco?

A me certamente no, ma non è detto che anche gli altri ne recepiscano imme-

diatamente la positività…

Vede sono in questo mercato da molti anni. E ne ho viste di tutti i colori.

Ma di una cosa sono sicuro: che i momenti duri si affrontano e si superano

bene solo se si creano le giuste alleanze, le sinergie corrette, tra operatori

professionali e professionisti.

Sinergie che però tradizionalmente sono più facili in ambito commerciale.

Proprio per questo credo che una partnership con un editore qualificato sia

determinante. Ora, per noi grossisti la professione è vendere, non comunica-

re. Mentre oggi abbiamo tutti un gran bisogno anche di comunicare, e bene.

Se qualcuno può farlo per noi, noi dobbiamo essere pronti a intervenire dove e

come possiamo.

Quindi, in sostanza, cosa vi aspettate da questa partnership?

Prima di tutto che la rivista abbia contenuti e forme tali da indurre alla

lettura. Perché credo fermamente che un buon prodotto stimoli la curiosità

anche degli utenti più ostici. Questo aiuterà l’intera filiera a promuovere idee

innovative, crescere ed evolvere verso un modo più trasparente e organico,

moderno e aggiornato di fare business. Anche in un mondo fino ad oggi piutto-

sto statico, come il nostro.

A proposito di MAlfAtti&tAcchini La società Malfatti e Tacchini nasce nel 1908 grazie all’idea dei due fondatori di importare e distribuire articoli di ferramenta dalla Ger-mania, con particolare attenzione alle serrature e alla. Nel 1950 l’Azienda estende a tutta l’Italia la distribuzione di serra-ture, utensileria e articoli di ferramenta. Nel 1970 dalla nuova, am-pliata Sede di Bresso, le attività di Malfatti & Tacchini si concentrano sulla distribuzione globale in Lombardia consolidando la distribuzione nel resto d’Italia. Nel 1995 viene inaugurata l’unità logistica di Ossona (Milano) dove vengono gestite le merceologie più volumino-se. Oggi, lo storico punto vendita della Malfatti&Tacchini a Bresso è composto da 2.000mq di area magazzino e uffici, dove si gestiscono più di 30.000 referenze tra serrature e ferramenta ed utensileria. Un punto di approvvigionamento visitato giornalmente da 90 clienti. Il polo logistico di Ossona si estende su 12.000mq. con l’ambizioso obiettivo di evadere consegne rapide (entro le 36 ore) per almeno il 99% della merce ordinata.

Bongiorno Antinfortunistica