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Testo: Luca 11,1-13 // Tempo ordinario 17 –C- // 28 Luglio 2013 Commenti e presentazione: Asun Gutiérrez. Musica: Gure Aita. Orfeón Donostiarra. Gesù inaugura un linguaggio totalmente nuovo chiamando Dio Gesù inaugura un linguaggio totalmente nuovo chiamando Dio “Abbá”. “Abbá”. Abbá” è il primo balbettio del bimbo che comincia a parlare Abbá” è il primo balbettio del bimbo che comincia a parlare e fa felici padre e madre dicendo ”papá e mamma” (“abbá/immá”). e fa felici padre e madre dicendo ”papá e mamma” (“abbá/immá”). Abbá” è infantile, familiare e quotidiano. Abbá” è infantile, familiare e quotidiano. Nessuno mai aveva osato rivolgersi a Dio come un bimbo piccolo a Nessuno mai aveva osato rivolgersi a Dio come un bimbo piccolo a suo papá. suo papá. Questo trattamento proviene dalla sua eccezionale conoscenza di Questo trattamento proviene dalla sua eccezionale conoscenza di Dio. Dio. E’ il Figlio che conosce il Padre e lo può far conoscere. E’ il Figlio che conosce il Padre e lo può far conoscere. Questo “Abbá” è una delle più sicure “ipsissima vox Iesu”, Questo “Abbá” è una delle più sicure “ipsissima vox Iesu”, ed è il cuore del suo messaggio. ed è il cuore del suo messaggio. E ben di più: introducendo il Padrenostro Gesú ci comunica questa E ben di più: introducendo il Padrenostro Gesú ci comunica questa conoscenza conoscenza e ci fa partecipi del “diritto” di rivolgerci a Dio come “Papá”, e ci fa partecipi del “diritto” di rivolgerci a Dio come “Papá”, e con ciò inaugura la nuova relazione con Dio cioé il cuore della e con ciò inaugura la nuova relazione con Dio cioé il cuore della Buona Notizia, Buona Notizia, la porta immette nel Regno. la porta immette nel Regno. Poiché Gesù, il Figlio, mi ha fatto conoscere di chi sono e di chi sarò, Poiché Gesù, il Figlio, mi ha fatto conoscere di chi sono e di chi sarò, per questo posso alzare gli occhi, sollevare la fronte, guardarti in volto e dirti: per questo posso alzare gli occhi, sollevare la fronte, guardarti in volto e dirti: PADRE. PADRE. José Enrique Galarreta José Enrique Galarreta

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Testo: Luca 11,1-13 // Tempo ordinario 17 –C- // 28 Luglio 2013Commenti e presentazione: Asun Gutiérrez. Musica: Gure Aita. Orfeón Donostiarra.

Gesù inaugura un linguaggio totalmente nuovo chiamando Dio “Abbá”.Gesù inaugura un linguaggio totalmente nuovo chiamando Dio “Abbá”.““Abbá” è il primo balbettio del bimbo che comincia a parlareAbbá” è il primo balbettio del bimbo che comincia a parlare

e fa felici padre e madre dicendo ”papá e mamma” (“abbá/immá”).e fa felici padre e madre dicendo ”papá e mamma” (“abbá/immá”).““Abbá” è infantile, familiare e quotidiano.Abbá” è infantile, familiare e quotidiano.

Nessuno mai aveva osato rivolgersi a Dio come un bimbo piccolo a suo papá.Nessuno mai aveva osato rivolgersi a Dio come un bimbo piccolo a suo papá.Questo trattamento proviene dalla sua eccezionale conoscenza di Dio.Questo trattamento proviene dalla sua eccezionale conoscenza di Dio.

E’ il Figlio che conosce il Padre e lo può far conoscere.E’ il Figlio che conosce il Padre e lo può far conoscere.Questo “Abbá” è una delle più sicure “ipsissima vox Iesu”,Questo “Abbá” è una delle più sicure “ipsissima vox Iesu”,

ed è il cuore del suo messaggio.ed è il cuore del suo messaggio.E ben di più: introducendo il Padrenostro Gesú ci comunica questa E ben di più: introducendo il Padrenostro Gesú ci comunica questa

conoscenza conoscenza e ci fa partecipi del “diritto” di rivolgerci a Dio come “Papá”,e ci fa partecipi del “diritto” di rivolgerci a Dio come “Papá”,

e con ciò inaugura la nuova relazione con Dio cioé il cuore della Buona e con ciò inaugura la nuova relazione con Dio cioé il cuore della Buona Notizia,Notizia,

la porta immette nel Regno.la porta immette nel Regno.Poiché Gesù, il Figlio, mi ha fatto conoscere di chi sono e di chi sarò,Poiché Gesù, il Figlio, mi ha fatto conoscere di chi sono e di chi sarò,

per questo posso alzare gli occhi, sollevare la fronte, guardarti in volto e dirti:per questo posso alzare gli occhi, sollevare la fronte, guardarti in volto e dirti:PADRE.PADRE.

José Enrique GalarretaJosé Enrique Galarreta

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Luca ci presenta Gesú mentre prega solo, con altri, in momenti di gioia e di Luca ci presenta Gesú mentre prega solo, con altri, in momenti di gioia e di crisi. crisi.

Come sempre, Gesú va ben oltre di quanto chiedono i suoi discepoli.Come sempre, Gesú va ben oltre di quanto chiedono i suoi discepoli.Per Lui, insegnarci a pregare non significa insegnaci una preghiera.Per Lui, insegnarci a pregare non significa insegnaci una preghiera.

Gesú non insegna formule. Gesú non insegna formule. Di fronte alla richiesta di un modo istituzionale di preghiera, Gesú offre uno Di fronte alla richiesta di un modo istituzionale di preghiera, Gesú offre uno

stile di preghieraa-vita che implica la fiducia assoluta in Diostile di preghieraa-vita che implica la fiducia assoluta in Dio e l’impegno personale e sociale. e l’impegno personale e sociale.

 Un giorno Gesù si trovava in un luogo a pregare e quando ebbe finito uno dei discepoli gli disse: «Signore, insegnaci a pregare, come anche Giovanni ha insegnato ai suoi discepoli». Ed egli disse loro: «Quando pregate, dite:

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Padre,

Gesù ci fa partecipi del suo Dio, della sua relazione con Abbá.Gesù ci fa partecipi del suo Dio, della sua relazione con Abbá.Ci dice di chiamare Dio come Lui lo chiama, Abbá (babbino). La parola Ci dice di chiamare Dio come Lui lo chiama, Abbá (babbino). La parola aramaica con cui i bimbi chiamano familiarmente il loro padre. La parola più aramaica con cui i bimbi chiamano familiarmente il loro padre. La parola più confidenziale, più affettuosa, più familiare. Non ha certo la solennità del confidenziale, più affettuosa, più familiare. Non ha certo la solennità del linguaggio liturgico.linguaggio liturgico.Per parlare con Dio, Gesù utilizza il linguaggio dei bambini, non quello dei Per parlare con Dio, Gesù utilizza il linguaggio dei bambini, non quello dei rabbini.rabbini.Usa la lingua di casa, non quella dei documenti. Adopera il “dialetto del Usa la lingua di casa, non quella dei documenti. Adopera il “dialetto del cuore”.cuore”.E ci insegna a fare lo stesso.E ci insegna a fare lo stesso.

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sia santificato il tuo nome,

““La santità è il profumo della vicinanza di Dio” La santità è il profumo della vicinanza di Dio” (Guardini).(Guardini).

Dire “sia santificato il tuo nome” è prestare la nostra voce perché Dire “sia santificato il tuo nome” è prestare la nostra voce perché risuoni nel mondo la gloria di Dio, mettere a disposizione la nostra risuoni nel mondo la gloria di Dio, mettere a disposizione la nostra vita perché in essa traspaia la luce della sua presenza.vita perché in essa traspaia la luce della sua presenza.Guardando Gesù impariamo a santificare il nome del Padre, perché Guardando Gesù impariamo a santificare il nome del Padre, perché nessuno lo sa fare come ha fatto Lui.nessuno lo sa fare come ha fatto Lui.

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Il Regno di Dio è il cuore del messaggio di Gesù, il motore della sua vita.Il Regno di Dio è il cuore del messaggio di Gesù, il motore della sua vita.Finché continuano ad esserci persone ammalate, tristi, emarginate, deluse, Finché continuano ad esserci persone ammalate, tristi, emarginate, deluse, impoverite, violentate... il Regno di Dio non è ancora diffuso. impoverite, violentate... il Regno di Dio non è ancora diffuso. L’impegno e la missione dei seguaci di Gesù è quello di annunciare il Regno, L’impegno e la missione dei seguaci di Gesù è quello di annunciare il Regno, non solo con parole, ma con segni innovativi e creatori. non solo con parole, ma con segni innovativi e creatori. Chiedere che “venga il Regno” è impegnarsi per costruirlo, perché esista Chiedere che “venga il Regno” è impegnarsi per costruirlo, perché esista davvero. E’ impegnarsi per cambiare il mondo. davvero. E’ impegnarsi per cambiare il mondo. Siamo tutti chiamati a costruire il Regno. il Regno è il nostro dono, il nostro Siamo tutti chiamati a costruire il Regno. il Regno è il nostro dono, il nostro compito, la nostra missione.compito, la nostra missione.

venga il tuo regno;

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dacci ogni giorno il nostro pane quotidiano,

Gesù parla del bisogno quotidiano, e ciò richiede che non si accumuli, non si Gesù parla del bisogno quotidiano, e ciò richiede che non si accumuli, non si accaparri da chi si trova in luoghi più fortunati.accaparri da chi si trova in luoghi più fortunati.Ha senso chiederci, ogni giorno, che cosa abbiamo oltre il nostro necessario? Ha senso chiederci, ogni giorno, che cosa abbiamo oltre il nostro necessario? Ho presso di me il pane di chi, ogni giorno, non ha ciò di cui ha bisogno? Ha Ho presso di me il pane di chi, ogni giorno, non ha ciò di cui ha bisogno? Ha senso chiedere per gli altri se io mi approprio di ciò che loro appartiene? senso chiedere per gli altri se io mi approprio di ciò che loro appartiene? ““Non chiedere a Dio che faccia ciò che Lui si aspetta da te per gli altri”.Non chiedere a Dio che faccia ciò che Lui si aspetta da te per gli altri”.““Date loro voi stessi da mangiare”. “L’avete fatto a Me”.Date loro voi stessi da mangiare”. “L’avete fatto a Me”.

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dacci ogni giorno il nostro pane quotidiano,

La percentuale dei bambini in rischio diLa percentuale dei bambini in rischio di  povertà o di esclusione in povertà o di esclusione in Spagna  è aumentato dal 26,2% al 30,6% , un dato che "Spagna  è aumentato dal 26,2% al 30,6% , un dato che "conferma conferma l’incremento della povertà infantile“. l’incremento della povertà infantile“. Chiedere il pane necessario suppone combattere le ingiustizie che Chiedere il pane necessario suppone combattere le ingiustizie che fanno crescere la povertà di tante persone che non hanno il fanno crescere la povertà di tante persone che non hanno il necessario quotidiano.necessario quotidiano.

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e perdonaci i nostri peccati,perché anche noi perdoniamo ad ogni nostro debitore,

E’ naturale che il problema non è il perdono da parte di Dio, E’ naturale che il problema non è il perdono da parte di Dio, che è garantito in tutto il Vangelo. che è garantito in tutto il Vangelo.

Il perdono, a se stessi e agli altri, può risultare più complicato.Il perdono, a se stessi e agli altri, può risultare più complicato.Sentirsi perdonati e saper perdonare è fonte di libertà e di pace. Sentirsi perdonati e saper perdonare è fonte di libertà e di pace.

Accogliere il perdono incondizionato e gratuito di Dio ci rende capaci di Accogliere il perdono incondizionato e gratuito di Dio ci rende capaci di perdonarci e di perdonare.perdonarci e di perdonare.

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Gesù ci invita a pregare non per essere liberati dalle prove, ma per avere la Gesù ci invita a pregare non per essere liberati dalle prove, ma per avere la forza di superarle, per non restare soffocati da quelle. forza di superarle, per non restare soffocati da quelle. Gesú conosce la tentazione, le nostre tentazioni, sempre contiamo sulla sua Gesú conosce la tentazione, le nostre tentazioni, sempre contiamo sulla sua comprensione e sulla sua forza per essere aiutati ad evangelizzarci sempre di comprensione e sulla sua forza per essere aiutati ad evangelizzarci sempre di nuovo, a non chiuderci sulla via della solidarietà con gli altri e della fiducia nuovo, a non chiuderci sulla via della solidarietà con gli altri e della fiducia nel Padre.nel Padre.

e non lasciarci cadere in tentazione».

Page 10: Testo: Luca 11,1-13 // Tempo ordinario 17 –C- // 28 Luglio 2013 Commenti e presentazione: Asun Gutiérrez. Musica: Gure Aita. Orfeón Donostiarra. Gesù

La costanza nel bussare, la fiducia totale nell’Amico,

la sicurezza indefettibile che la nostra richiesta sarà

accolta, fanno sì che dall’amico si

riceva quanto serve. Soprattutto sapendo che Soprattutto sapendo che

Dio è più che un amico:Dio è più che un amico: è Padre/Madre. è Padre/Madre.

 Poi aggiunse: «Se uno di voi ha un amico e va da lui a mezzanotte a dirgli: Amico, prestami tre pani, perché è giunto da me un amico da un viaggio e non ho nulla da mettergli davanti; e se quegli dall'interno gli risponde: Non m'importunare, la porta è già chiusa e i miei bambini sono a letto con me, non posso alzarmi per darteli; vi dico che, se anche non si alzerà a darglieli per amicizia, si alzerà a dargliene quanti gliene occorrono almeno per la sua insistenza.

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 Ebbene io vi dico: Chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. Perché chi chiede ottiene, chi cerca trova, e a chi bussa sarà aperto. Quale padre tra voi, se il figlio gli chiede un pane, gli darà una pietra? O se gli chiede un pesce, gli darà al posto del pesce una serpe? O se gli chiede un uovo, gli darà uno scorpione? Se dunque voi, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro celeste darà lo Spirito Santo a coloro che glielo chiedono!».

Gesù ci stimola a chiedere, a cercare, a chiamare incessantemente, animati da una fiducia senza limiti. Le domande sono retoriche, portano a rispondere: Nessuno lo rifiuterebbe! Quanto non farebbe un padre, una madre, un amico, un’amica..., molto meno ancora lo farebbe il Padre che è pronto a darci il bene più grande: l’anticipo del Regno, lo Spirito di Gesú, l’unico che ci può porre in sintonia con la volontà di Dio e aiutarci ad esserGli testimoni.

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Preghiera del Padre-MadrePreghiera del Padre-Madre

Figlio mio, figlia mia che ti trovi Figlio mio, figlia mia che ti trovi nel mondo.nel mondo.Sei la mia gloria e il mio Regno è in Sei la mia gloria e il mio Regno è in te.te.Sei la mia volontà e il mio amore.Sei la mia volontà e il mio amore.Il tuo nome è la mia gioia Il tuo nome è la mia gioia quotidiana.quotidiana.Ti amo.Ti amo.Ti sollevo e ti sostengo.Ti sollevo e ti sostengo.Ti do tutto quello che è mioTi do tutto quello che è mio- il pane, i fratelli, le sorelle, lo - il pane, i fratelli, le sorelle, lo Spirito -Spirito -Voglio che tu viva feliceVoglio che tu viva felicee che aiuti a vivere.e che aiuti a vivere.Ti perdono sempreTi perdono sempreE ti chiedo di perdonare.E ti chiedo di perdonare.Non temere.Non temere.Io ti libererò dal maleIo ti libererò dal malee da tutte le sue trappole.e da tutte le sue trappole.Giorno e notte ti penso,Giorno e notte ti penso,figlio mio, figlia mia. figlio mio, figlia mia. AmenAmen Ulibarri Fl.Ulibarri Fl.