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I .C . “LINA MANDELLI” GIUGNO 2019
L A N O S T R A S C U O L A I N P R I M A F I L A P E R L A T U T E L A D E L L A T E R R A
E C O L U I N I F O R P L A N E T ! S T R I S C I O N I , B I C I , F L A S H M O B , D I F F E R E N Z I A T A … E T A N T O A L T R O
IC MANDELLI,
UNA MINIERA
DI NOTIZIE
In questo secondo quadrime-
stre noi del giornalino scola-
stico abbiamo avuto molto da
fare, nella nostra scuola era
tutto un brulicare di iniziative
dall’ecologia alla legalità,
dallo sport allo spettacolo.
Ci siamo tutti impegnati mol-
tissimo, abbiamo seguito gli
eventi e scritto articoli, ma il
lavoro più lungo è stato tabu-
lare i risultati dei questionari
sull’uso dei videogiochi, spe-
riamo che vi possano far ri-
flettere. Importante è la se-
zione che abbiamo dedicato
all’ecologia: tante le iniziative
proposte dalla scuola, a ripro-
va che il tema del riscalda-
mento globale all’interno di
queste mura è una questione
di grande attualità. Inoltre,
abbiamo inserito una sezione
“gossip” con interviste ai bi-
delli che speriamo possa
incuriosire i lettori. Particolar-
mente ricche le pagine di
sport complete di tutti i tornei
sostenuti dagli alunni con
relativi risultati. La sezione è
inoltre completa di un’esclu-
siva intervista a un giovane
campione di nuoto che fre-
quenta la nostra scuola.
Speriamo tanto che gli argo-
menti trattati possano inte-
ressarvi. Con questo numero
si chiude purtroppo la reda-
zione dei ragazzi di terza me-
dia dell’anno 2018-2019.
Lasciamo fiduciosi il compito
di produrre una nuova edizio-
ne di “The Schoolpaper” agli
alunni di seconda che il pros-
simo anno ci sostituiranno.
Buone vacanze a tutti!
Lorenzo Brugnetti, 3E
THE SCHOOLPAPER
VIDEOGAMES, COME LI USIAMO?
Ultimamente si parla
tanto di dipendenza da
videogiochi, l'Organizza-
zione Mondiale della
Sanità (OMS) ha inserito
il "gaming disorder", os-
sia l'uso compulsivo dei
videogiochi, nella classi-
ficazione internazionale
delle patologie.
Abbiamo quindi deciso di
realizzare un sondaggio
per indagare il tipo di
uso che gli studenti fan-
no di questi dispositivi.
(Continua a pag 4)
SOMMARIO:
CCRR: a settembre bagni nuovi! Pag. 5
Saluto alle proff Anscherlik, Marconi, Penzo Pag.7
Intervista all’astrofisico Luca Perri Pag.8
Serate da star coi laboratori di teatro e musica Pag.14-15
Sport: atletica, volley, scacchi, orienteering Pag.11-13
comportamenti quoti-
diani hanno sull’am-
biente e sulle emissio-
ni di CO2 e quindi sui
cambiamenti climatici
in atto”. Ma la richiesta
di partecipare ai Fri-
days for Future è parti-
ta proprio dagli alunni.
(continua a pag 2)
La scuola Luini sta par-
tecipando ai Fridays for
Future. L’iniziativa è
partita dalla classe 1B e
dalla professoressa Flo-
riana Vanelli insegnante
di matematica e scien-
ze. “Durante le lezioni
sull’atmosfera è stato
assegnato agli alunni il
compito di svolgere una
ricerca riguardante il
riscaldamento globale.–
ci ha spiegato — È stato
fornito loro materiale
informativo quale sito-
grafia, libri e articoli di
giornale. Da lì poi è par-
tito il dibattito sulle con-
seguenze che i nostri
(dalla Prima pagina)
Ma la richiesta di partecipare ai
Fridays for Future è partita pro-
prio dagli alunni, i quali hanno
chiesto di discutere su Greta
Thunberg, una ragazzina svede-
se di 15 anni che ha manifesta-
to contro il riscaldamento glo-
bale organizzando degli sciope-
ri generali degli studenti ogni
venerdì. “Greta è una persona
coraggiosa che ammiro molto,
perché non si è mai arresa di
fronte agli ostacoli” afferma
uno degli alunni intervistati.
È stato poi realizzato un cartel-
lone con lo slogan “Stop al ri-
scaldamento globale” [nella
foto], posizionato sul cancello
della scuola.
Come confermano gli alunni, il
progetto ha aiutato a sensibiliz-
zare la classe, perché adesso tut-
ti sono più ecologici: “Spesso mi
capita di dire a mia sorella dove
buttare le cose per la raccolta
differenziata” dice un alunno.
Anche la nostra scuola si dimo-
stra da anni ecologica. Infatti si
impegna a utilizzare dei mezzi
ecosostenibili quali pannelli solari
D A G L I A L U N N I D I 1 B L A P R O P O S T A D I A D E R I R E A I “ F R I D A Y S F O R F U T U R E ”
“P RO F, S A LV I A M O I L P I A N E TA ?”
GIUGNO 2019
per produrre energia elettrica e si
impegna da sempre nella raccol-
ta differenziata.
La scuola si sta impegnando a
continuare questa tradizione pro-
muovendo altre iniziative come
“Andiamo a scuola in bici”.
Giorgia Panceri 3E
PAGINA 2
WHAT TYPE OF CYCLIST ARE YOU?
I ragazzi della 1F, con la prof Marilena Casati, hanno rea-
lizzato un questionario in inglese sull’uso responsabile
della bicicletta. Mettetevi alla prova e… SAFE CYCLING!
Di Giovanni, Greta, Dino, Alessandro, Marco
1. You win a bicycle. Do you buy ...
a. A cake to celebrate
b. New bike shorts
c. A helmet
2. For your safety (when you are cycling) you have to…
a. Be comfortable and relaxed
b. Be visible to cars and careful
c. Go fast so you can escape danger
3. When a person is waiting to cross the road at zebra
crossing…
a. The person must wait and you can go
b. You stop and the person crosses
c. You stop only if the person in on the zebra cros-
sing
4. The traffic lights turn orange
a. You go
b. You go faster
c. You stop immediately
5. It starts to rain…
a. You ride your bike very
fast
b. You stop immediately
c. You cycle carefully and
look for shelter
6. In ITALY you go past cars…
a. On the left
b. On the right
c. On the left and on the right
7. When you go past parked cars
a. You go faster
b. You look left and right
c. You are careful, you watch for pedestrian, doors
opening and any danger
Your score:
7 points: you are a responsible cyclist! Always be care-
ful when you are on the road
5-6 points: you know some of the highway code rules.
Now learn all of them. It’s important for your safety
and the safety of other people
<5 points: You don’t know the highway code. This is
very dangerous. Learn it as soon as possible!
1 PUNTO PER OGNI RISPOSTA CORRETTA. RISPOSTE CORRET-
TE: 1.C; 2B; 3B; 4C; 5C; 6A; 7C
Da inizio maggio ogni venerdì, alla scuola media Luini di Usmate Velate, decine di ragazzi hanno aderito
al movimento contro l’inquinamento iniziato da Greta Thunberg sei mesi fa.
Il “FridayForFuture” consiste nel cercare di inquinare il meno possibile, restando alla larga dalle auto e,
nel caso della Luini, venendo a scuola in bicicletta.
Le professoresse Floriana Vanelli, Cinzia Salvino e Patrizia Cantù, hanno accompagnato, anche loro in
bicicletta, i ragazzi attendendoli ai punti di ritrovo: l’entrata della Villa Scaccabarozzi e il municipio di
Usmate.
Una iniziativa che oltre a far bene alla sa-
lute fa bene anche all’ambiente: lo scopo,
infatti, è quello di portare l’attenzione de-
gli studenti e delle loro famiglie
sul “climate change”, proponendo mezzi
trasporto alternativi all’auto e ridurre l'e-
missione di CO2.
L’iniziativa è stata preceduta da interventi
di informazione nelle classi in cui, tra le
altre cose, i professori hanno consigliato
di indossare una pettorina riflettente e un
casco, cosa che teoricamente i ragazzi
dovrebbero fare ogni volta che vanno in
bici.
Di Matteo Fumagalli 3E
hanno scritto con i loro corpi lo slo-
gan che vedete nella foto qui sopra.
La “regia” era affidata alle professo-
resse Penzo e Salvino che, dal balla-
toio all’ultimo piano dell’istituto, gui-
PAGINA 3 GIUGNO 2019
Un flash mob per gridare al mondo che
il nostro splendido Pianeta è unico, e
merita di essere salvato. Venerdì 24
maggio, i ragazzi delle classi prime e
seconde si sono radunati in giardino e
davano la coreografia tenendosi in
contatto telefonico con i professori di
motoria, Cantù e Guccione. Un modo
simpatico e di impatto visivo per dire:
“Noi ci vogliamo impegnare, e voi?”
FEBBRAIO 2019
Ultimamente si parla tan-
to di dipendenza da video-
giochi, l'Organizzazione
Mondiale della Sanità
(OMS) ha inserito il
"gaming disorder", ossia
l'uso compulsivo dei vi-
deogiochi, nella classifica-
zione internazionale delle
patologie, definendolo
come "una serie di com-
portamenti persistenti o
ricorrenti che prendono il
sopravvento sugli altri
interessi della vita".
Abbiamo quindi deciso di
realizzare un’inchiesta su
questo argomento tra gli
studenti della nostra
scuola. Abbiamo prepara-
to un questionario anoni-
mo che è stato sottoposto
a tutte le classi in modo
da raccogliere tutte le
informazioni utili.
Le risposte sono state
classificate dividendole
tra maschi e femmine, e
anche per classe (prima,
seconda e terza media).
Alla prima domanda, ov-
vero: “Hai mai giocato ai
videogiochi?”, il 95% dei
ragazzi e delle ragazze di
ogni fascia d’età hanno
risposto senza esitazione
che lo hanno fatto almeno
una volta nella vita, a sor-
presa è emerso che le
ragazze sono vere e pro-
prie gamer: l’89% vi gioca
regolarmente. La maggior
parte dei ragazzi di secon-
da media gioca all’incirca
tre ore al giorno, mentre
quelli a quelli di terza ba-
sta un’ora in tutta la gior-
nata, il 36% ammette di
aver sottratto tempo allo
studio per continuare a
giocare ai videogame. Il
dato più preoccupante è
che circa il 16% degli in-
tervistati afferma di gioca-
re anche durante la notte
più di una volta alla setti-
mana. Ma di preciso qua-
le dispositivo è il preferito
dei ragazzi e delle ragaz-
ze? Il cellulare! Probabil-
mente per via della prati-
cità e comodità a portarlo
in giro per giocare anche
fuori casa. Il 73% dei ra-
gazzi e delle ragazze lo
utilizzano per questo sco-
po.
Alla domanda: “Hai mai
shoppato (cioè speso sol-
di reali per avanzare nel
gioco)?”, si rimane molto
sorpresi per le diverse
risposte date, infatti sono
soprattutto i maschi che
hanno speso soldi in vi-
deogiochi, mentre tra le
femmine questa pratica
risulta quasi assente. In
totale i ragazzi che hanno
“Shoppato” nella nostra
scuola sono circa il 29%.
Quando è stato chiesto
agli alunni che cos’è, se-
condo loro, la ludopatia,
molti hanno risposto che
è la dipendenza dai giochi
d’azzardo, ma in partico-
lare dai videogiochi, an-
che se molti affermano di
non aver approfondito a
SONDAGGIO SULL’USO DEI VIDEOGIOCHI: ATTIVISSIME ANCHE LE GAMER
UN TERZO DEI RAGAZZI HA “SHOPPATO”
PAGINA 4
COS’È LA LUDOPATIA ?
LA PREVENZIONE
COMINCIA IN CLASSE
Abbiamo ritenuto importante par-
lare del rapporto tra ragazzi e
videogiochi, online ma anche offli-
ne. Molte volte infatti, l’utilizzato-
re non è a conoscenza dei rischi
in cui può incorrere; perciò la no-
stra scuola sta promuovendo da
diversi anni iniziative sull’utilizzo
responsabile di Internet, affron-
tando anche problematiche come
il cyberbullismo e l’adescamento
sui social. La professoressa My-
riam Russo, in particolare, per
dare agli alunni gli strumenti per
usare la tecnologia con consape-
volezza, organizza ogni anno con-
ferenze destinate a ragazzi e ge-
nitori, tenute da esperti del setto-
re. Inoltre, con noi, suoi alunni
della 3E, ha voluto fare in classe
un percorso proprio sulla ludopa-
tia, che ci ha dato l’idea per un
sondaggio nella scuola sull’utiliz-
zo dei videogiochi.
La ludopatia è infatti l’incapacità
delle persone di fare a meno di
qualcosa che provoca piacere a
livello inconscio, può essere il
gioco d’azzardo o un normale
videogioco, tanto da trascurare
altre attività quotidiane, con con-
seguenze negative per la salute,
per le relazioni interpersonali e
spesso anche con cospicue perdi-
te economiche.
Riteniamo che informare gli alun-
ni su questa tematica sia dovero-
so e speriamo che possa essere
anche utile come prevenzione.
Come dice il detto: “Conscere per
combattere”!
Lorenzo Brugnetti, 3E
scuola questo fenomeno.
Dall’inchiesta emerge
che le famiglie controlla-
no e danno delle regole
sull’uso di questi dispo-
sitivi, favorendo un at-
teggiamento prudente,
ma è sempre meglio non
esagerare perché il peri-
colo è dietro l’angolo.
Per aprire un confronto
su queste tematiche la
nostra scuola ogni anno
promuove varie iniziative,
in classe ma anche
aperte alle famiglie, co-
me gli incontri con gli
esperti tenuti a maggio
in aula magna:
“Videogiochi online e
offline. Quali rischi? Qua-
le il ruolo educativo geni-
toriale?” e “Aiuto, mio
figlio è sui social!” (nella
foto un momento dell’in-
contro).
Di Giorgia Panceri e
Shruti Ferri 3E
Lo spoglio del sondaggio
è stato elaborato da
Matteo Fumagalli e
Riccardo Valtorta 3E
Negli ultimi incontri del CCRR sono state prese le ultime decisioni riguardo i nuovi bagni e l’intitolazione della via adia-
cente alla nostra scuola
Il preside ci ha informati che i primi bagni a essere sistemati saranno quelli del piano terra, che sono quelli più malan-
dati e vengono utilizzati anche da utenti esterni in occasione di spettacoli in aula magna. I lavori si effettueranno a
partire dal 5 giugno, in modo che siano pronti per settembre. I bagni del tempo normale e quelli maschili del tempo
prolungato si rifaranno successivamente, perché è necessario stanziare altri fondi.
La ex via Tiepolo, ovvero la via che costeggia la scuola sul lato in cui si trova la fabbrica di ceramiche Ipa, è stata ribat-
tezzata “Via Gino Bartali”. Il nome è sta-
to suggerito dalla classe 3F, in onore del
ciclista che durante il periodo della Se-
conda Guerra Mondiale ha salvato la
vita a molte famiglie ebree nascondendo
nella sua bicicletta documenti falsi per
metterli in salvo.
Per quanto riguarda il giardino, dopo il
forte vento che a ottobre aveva sradica-
to gli alberi, il preside ha annunciato che
si ricostruirà la rete del campo da calcio
e si metteranno delle nuove staccionate.
I lavori sono già iniziati come si può
vedere nella foto a lato.
Di Giorgia Piovesan 3B
nella Nintendo WII.
I dipendenti hanno poi fatto
fare un tour dell’azienda agli
studenti che intanto prendeva-
no appunti.
Dopo il pranzo, fornito dall’a-
zienda, la classe ha osservato
come dei robots che utilizzava-
no i loro microchip riuscivano a
eseguire semplici azioni come
inseguire una palla.
Tra la curiosità e lo stupore, gli
alunni hanno iniziato a farsi
un’idea di come sarà il mondo
del lavoro in futuro e soprattut-
to capire l’importanza del lavo-
ro di squadra.
Lorenzo Brugnetti e
Shruti Ferri 3E
PAGINA 5
LA 3E IN VISITA ALLA ST MICROELECTRONICS DI AGRATE OSPITI SPECIALI IN UN’AZIENDA... DEL FUTURO
GIUGNO 2019
nata. I dipendenti hanno
illustrato in cosa consiste
creare un microchip e quali
applicazioni microchip di
questo tipo potrebbero ave-
re all’interno di una “smart
city”: da scarpe che memo-
rizzano la forma del piede e
registrano le attività fisiche
a semafori i quali monitora-
no la sicurezza e la qualità
dell’aria oltre a dirigere il traffi-
co in maniera intelligente.
Ai ragazzi è stato poi mostrato
come nasce un microchip: il
silicio man mano viene model-
lato e vengono aggiunti senso-
ri e attuatori, così può diventa-
re oggetto di commercio come
La ST Microelectronics di Agrate ha con-
cesso, per la prima volta a una classe di
scuola media, di visitare l’azienda. La
3E della nostra scuola è stata la fortuna-
ta, grazie all’intermediazione di Renato
Fumagalli, ex dipendente e ora “Maestro
del Lavoro”. La classe ha visitato la
struttura il 22 febbraio per tutta la matti-
Da febbraio, ogni lunedì, alle
10:30 del mattino, la scuola Ber-
nardino Luini apre le porte a due
cuccioli a quattro zampe. Si tratta
di un progetto di Pet Therapy, ov-
vero un approccio educativo che si
basa sull’interazione con un ani-
male da compagnia.
Il progetto è gestito in collaborazio-
ne con Paola, della fattoria “La
Monella” di Velate che, con i suoi
cani, cavalli, pony ed asini cerca di
garantire un futuro radioso ai ra-
gazzi con alcune difficoltà nell’a-
scoltare e nell’essere ascoltati.
Questa associazione opera dal
2003 e ha già operato in varie
scuole.
Nel caso della Luini, l’organizzazio-
ne si avvale di Stella (nella foto,
con Paola, ndr), una labrador re-
triever, e Bounty, un golden retriever,
due cani veramente speciali perché
amano quello che fanno, sono molto
docili e si abituano alle condizioni
richieste dai ragazzi, oltre che a rea-
gire allegramente anche quando l’a-
lunno li stuzzica.
“Prima di applicare la terapia - spie-
ga Paola – professori e organizzatori
si riuniscono per discutere delle diffi-
coltà del ragazzo e per un’ eventuale
soluzione; successivamente si proce-
de nella preparazione a tavolino di
passeggiate o percorsi con vari tipi di
ostacoli: bisogna ricreare un momen-
to perfetto per interagire con loro.
Per far sì che questa “cura” abbia
effetto, c’è bisogno della collabora-
zione del ragazzo, il quale deve solo
provare piacere e benessere nelle
attività in cui si cimenta; tutto ciò
Le prove d’Istituto dei “Kangourou della
matematica” il 21 marzo hanno visto
impegnati 55 studenti delle classi pri-
me. La prova migliore è stata quella di
Benedetta Vergani della 1F, che è quin-
di passata alle gare provinciali il 18
maggio. Sapevamo fin dall’inizio che i
nostri ragazzi avevano del potenziale e
questo test l’ha confermato. Speriamo
che anche il prossimo anno sia altret-
AL VIA KANGOUROU, KET, PET E DELF
P E T - T E R A P Y A S C U O L A , P E R R A F F O R Z A R E L E C A PAC I T À R E L A Z I O N A L I
STELLA, A QUATTRO ZAMPE PER TROVARE L’ARMONIA
GIUGNO 2019
ENGLISH -JAM
Goloso gemellaggio
Secondaria-Infanzia Venerdì 29 marzo Francesca
Giuffrida, Giulia Redaelli, Martina
Penati della 3C, con la professo-
ressa di inglese Alessandra Bi-
tossi sono andate alla scuola
d’infanzia Rodari per far impara-
re alcune parole d’inglese alla
nuova generazione. All’entrata le
ragazze sono state accolte dalla
classe dei Bruchi che cantavano
la canzone di benvenuto “Hello
Friends”. Poi insieme hanno visto
un breve cartone animato in lin-
gua, in cui dei procioni insegna-
vano a degli scoiattolini a lavarsi
le mani prima di mangiare e i
nomi di vari tipi di cibo. Finito il
video le ragazze, ripetendo insie-
me ai bimbi la frase “Wash your
hands”, li hanno accompagnati a
lavarsi le mani e, insieme a loro,
sempre spiegando in inglese,
hanno preparato dei buonissimi
panini con “apricot jam or peach
jam”.
Martina Penati, 3C
ritornerà utile un giorno, poiché avrà
effettuato un importante progresso per
sopravvivere nel mondo odierno”.
Matteo Fumagalli 3E
PAGINA 6
tanto fruttuoso.
Massiccia la partecipazione anche agli
esami per le certificazioni linguistiche
Ket e Pet per inglese (nella foto il grup-
po il 25 maggio, poco prima dell’esa-
me) e Delf per francese. Non sono an-
cora disponibili i risultati ma comunque
vada… sarà un successo!
Riccardo Valtorta di 3E
Tre insegnanti “storiche” della
nostra scuola hanno raggiunto
l’età della pensione e ci lasceran-
no. La passione che hanno porta-
to dentro queste aule, la loro pro-
fessionalità e carica innovativa,
però, resteranno con noi, affettuo-
sa eredità del loro passaggio che
ha contribuito a rendere la Luini
la scuola vivace e accogliente che
tutti conosciamo.
PROF LAURA PENZO
Da quanti anni insegna in questa
scuola?
Dal 1986, ovvero da 33 anni.
Ricorda il giorno in cui ha deciso
di diventare insegnante? Perché
ha scelto di insegnare tecnologia?
In realtà non ho scelto io di diven-
tare insegnante, infatti prima
facevo l’architetto, ma dato il
poco lavoro nello studio, ho fatto
la domanda di inserimento in
graduatoria come insegnante e
mi hanno nominata per tutto l’an-
no in una scuola fuori Milano. Alla
fine ho scelto di rimanere.
Come ricorda la Luini dei suoi
primi anni?
Sono capitata in questa scuola e
ho deciso di restare perché ho
trovato insegnanti molto valide
che avevano reso questa scuola
un po’ diversa dalle altre, ad
esempio la prof. Mandelli a cui
abbiamo dedicato la scuola e
anche la prof. Fedeli.
Com’è iniziata la sua passione
per la robotica?
La trovavo una cosa utile per i
ragazzi perché era un gioco, ma
allo stesso tempo implicava un
ragionamento. Dunque ho parteci-
pato ad un corso per insegnanti al
Museo della Scienza grazie a cui
la scuola ha ricevuto in omaggio
un robottino.
Da bambina guardava Mazinga?
Non ho mai guardato molto la
televisione e inoltre da piccola
non ne possedevo una.
La tecnologia si sta evolvendo in
modo sempre più rapido: la sen-
sazione prevalente è di fiducia o
di timore per il futuro?
Mi spaventa un po’ il distacco tra
la realtà e il mondo della tecnolo-
gia. La tecnologia in sé è positiva
ma bisogna saperla utilizzare
bene, non passivamente come
spesso accade e in più bisogna
vivere la realtà. Non sopporto la
gente che al ristorante si
mette a fotografare quello
che ha nel piatto. Nonostan-
te questo, penso che l’uso
della tecnologia sia molto
vantaggioso.
Cosa le piace fare nel tempo
libero?
Mi piace molto disegnare ma,
ora che sono sempre impe-
gnata con la scuola, ho dav-
vero poco tempo libero da
dedicare al disegno; quindi
spero di riprendere questa
abitudine quando sarò final-
mente in pensione. Oltre a
questo adoro la montagna e
fare un po’ di sport come
camminata e canoa.
Qual è la cosa che le man-
cherà di più?
Il fatto di essere sempre
occupata.
Ha qualche rimpianto?
Mi dispiace di non essere
riuscita ad avere più ore
pratiche per approfondire gli
argomenti, ad esempio con
esperimenti, come succede-
va nei primi anni, in cui ave-
vo solo tre classi. Adesso che
ne ho nove diventa più diffi-
cile farlo nelle mie poche ore
ed è rimasta solo la teoria.
Dove sarà nei prossimi me-
si?
Ancora non ho programmato
le vacanze.
Un saluto per tutti noi, alunni
e colleghi, che a settembre
torneremo in aula...
Spero che le condizioni mi-
gliorino per chi rimane a
scuola.
Ma la domanda più impor-
tante è: d’ora in poi chi chia-
meremo per sistemare i
computer, le Lim, le stam-
panti che fanno le biz-
ze???!!! Aiutooo!!!!!
PROF ANNA MARCONI
Da quanti anni insegna in
questa scuola?
Dal 2000, quindi da 19 anni.
Ricorda il giorno in cui ha
deciso di diventare inse-
gnante? Perché ha scelto di
insegnare arte?
In un certo senso non ho
deciso io di diventare inse-
gnante: mio papà mi ha
iscritta al corso di abilita-
zione e poi alle graduatorie,
dopo di che mi hanno chia-
mata e stando a contatto
con i ragazzi è nata la mia
passione per l’insegnamen-
to.
Come ricorda la Luini dei
suoi primi anni?
E’ stata fin da subito una
bella esperienza: un am-
biente accogliente, con una
grande armonia tra alunni e
insegnanti.
Preferisce la pittura o la
scultura?
Tendenzialmente la scultura,
ma ho deciso di dedicarmi
alla pittura per un fattore di
spazi e di forza che purtrop-
po ogni tanto manca.
Se fosse un dipinto, quale
sarebbe?
Tutti e nessuno!
Napoleone teneva la
Gioconda sopra il letto,
lei che dipinto ci mette-
rebbe?
Ci metterei “San Girola-
mo” di El Greco
Quale colore la rappre-
senta meglio?
L’arcobaleno
Cosa le piace fare nel
tempo libero?
Pregare e leggere.
Qual è la cosa che le
mancherà di più?
Sicuramente poter sgri-
dare i ragazzi e prenderli
amabilmente in giro!
Ha qualche rimpianto?
Sì, mi sarebbe piaciuto
stare vicina a tutti i ra-
gazzi, ma ciò è impossibi-
le a causa del loro numero.
Dove sarà nei prossimi mesi?
In casa, sul terrazzo a curare
le piante, oppure a passeggio.
Un saluto per tutti noi, alunni
e colleghi, che a settembre
torneremo in aula...
Un grandissimo abbraccio e
tutto il bene possibile a tutti!
PROF PAOLA ANSCHERLIK
La professoressa Paola An-
scherlik è arrivata alla Luini il
1 settembre del 2001 e per
18 anni ha insegnato tecno-
logia nelle sezioni A-D-F.
Non ci è stato possibile inter-
vistarla perché in questi gior-
ni è assente, ma ne approfit-
tiamo per augurarle pronta
guarigione…
Alice Togni e
Francesca Damian 3C
PAGINA 7 GIUGNO 2019
Un saluto affettuoso alle proff Paola Anscherlik, Anna Marconi e Laura Penzo
ARTE &TECNOLOGIA, LA NOSTRA PASSIONE
“Siamo sicuri quando si parla di esplorazione spaziale, astro-
logia e cosmologia di saper distinguere una ricerca affidabile
da una bufala completamente campata in aria?” è così che
l’astrofisico e scrittore Luca Perri il 7 Maggio ha iniziato l’in-
contro con le classi Terze della Luini. Perri ha 33 anni e colla-
bora con l’osservatorio di Brera e il planetario di Milano; il suo
amore per lo spazio e il voler scoprire cosa è vero e cosa no lo
ha portato a scrivere due libri: “Astrobufale” e “Balle spaziali”
dove racconta alcune delle più famose fake news sullo spazio
e di come poterle riconoscere.
In aula magna Perri si è finto il famoso conduttore Gerry Scotti
ed è partito con un quiz, cui gli studenti dovevano rispondere
per alzata di mano ottenendo dei punti per ogni risposta cor-
retta. La pima domanda: “È vero che il sole sorge ad est e
tramonta a ovest?” in apparenza semplice, ha invece lasciato
i ragazzi perplessi, infatti Perri ha spiegato che il sole non
sempre sorge e tramonta nello stesso punto, ma cambia sem-
pre direzione un esempio sono le giornate lunghe e corte.
Altra sorpresa per i ragazzi è stato scoprire che il fluttuare dei
corpi nello spazio non è dovuto all’assenza di gravità: “Già
l’astronauta Samantha Cristoforetti aveva fatto notare che su
alcuni libri scolastici si dice, erroneamente, che nello spazio
non c’è gravità – ha precisato Perri – in realtà quello che cam-
bia è il peso dell’atmosfera”.
Alla fine i ragazzi hanno ottenuto un punteggio non molto alto,
chiedendosi se non ci si possa più fidare dei libri di testo:
“Non sempre bisogna fidarsi di una sola fonte – ha risposto
l’astrofisico - bisogna cercare altre fonti che appoggino la
prima”.
Nella seconda parte dell’incontro Perri ha risposto alle do-
mande degli studenti, ad esempio: “Cosa ne pensa di chi
dice che è meglio usare i soldi per aiutare la povera gente
invece di costruire astronavi?”. Con esempi concreti Perri ha
spiegato che la ricerca spaziale ha ricadute positive e impor-
tanti sulla vita quotidiana qui sulla Terra, ad esempio gli studi
effettuati per i sistemi di telecomunicazioni, per il filtraggio
dell’acqua (gli astronauti devono filtrare la propria urina e
renderla acqua potabile) e persino i chewing gum allo xilitolo,
creati come alternativa al dentifricio per gli astronauti.
Luca è stato molto apprezzato dai ragazzi per il suo modo
coinvolgente, divertente, ma allo stesso tempo molto profes-
sionale di interagire.
Shruti Ferri, 3E
Nella foto in alto, un momento dell’incontro in aula magna;
sotto Perri con i ragazzi di 3E
PAGINA 8 GIUGNO 2019
L’astrofisico scrittore fa volare la platea parlando delle stelle e della vita
A CACCIA DI ASTROBUFALE CON LUCA PERRI
Il racconto di Alessandra Fabiani della 2E
COSA PROVA UNA RAGAZZA BULLIZZATA? Come si sente una ragazza di prima media vittima di bullismo? Lo ha
descritto Alessandra Fabiani, della 2E, in un breve, ma intenso, rac-
conto premiato come miglior lavoro prodotto da una studentessa di
scuola media da parte della giuria del “Progetto Interforze della Re-
gione Lombardia”. Non si tratta di un’autobiografia, la storia è di pura
invenzione, ma ha la freschezza di una testimonianza reale. Eccolo:
Ciao, sono Federica,
ho 12 anni, sono alta 1,60 e peso 70 kg. Vado in prima media; vi sto
raccontando questa storia per far sapere a tutti il significato della
parola bullismo, da una ragazza che lo ha provato sulla propria pelle:
"Avevo appena cominciato la prima media, ero felicissima! Dopo due
settimane di scuola, avevo già un sacco di amici, o così credevo…
Pensavo che a nessuno interessasse se fossi magra o in carne, ma
mi sbagliavo. Più o meno due mesi dopo l'inizio della scuola, girava-
no delle voci nei corridoi su una ragazza stupida, che si credeva cari-
na ed era grossa come un elefante; non avevo capito che parlavano
di me fino a quando la mia migliore amica, Roberta, mi ha fatto leg-
gere dei commenti su alcune delle mie foto di Instagram; erano sen-
za cuore, alcuni dicevano: “Guardate sta cicciona quanto si crede
bella!!!” oppure “Guardate l'elefante”. Così ho deciso che la mia vita
sarebbe dovuta cambiare radicalmente. All'insaputa dei miei genitori
ho deciso di seguire una dieta, per tornare di nuovo 'magra'. Dopo
due settimane i risultati ancora non si vedevano; così ho deciso che
dovevo mangiare solo verdura per un po' di tempo e vedere che effet-
to faceva. Dopo sole tre settimane avevo perso ben sette kg, ma da
qualche giorno mi sentivo molto stanca e debole.
Ora i ragazzi della mia scuola non scrivevano più quei brutti messag-
gi alle mie foto, ma io avevo il bisogno di essere meno in carne, allora
continuai la mia dieta. Un giorno a scuola ebbi uno svenimento, i miei
amici e i professori si preoccuparono e chiamarono il 118; arrivò
l'ambulanza. Avevo avuto un forte calo di zuccheri. Questo successe
molte altre volte, così tante che i miei genitori furono costretti a por-
tarmi all'ospedale per fare gli esami del sangue.
Rimasi lì per ben quattro giorni, il quinto diedero ai miei genitori il
risultato degli esami, praticamente non avevo più zuccheri nel san-
gue. Il giorno dopo i miei genitori vennero a sapere della dieta che
avevo deciso di seguire. Si arrabbiarono molto, ma dopo capirono
perché l'avevo fatto e si scusarono per non averlo capito prima."
Ragazzi, quello che voglio dirvi con questo racconto è che il bullismo
non è una cosa bella e può portare a far star male le persone bulliz-
zate, o peggio, può anche portarle al suicidio.
Un anno scolastico intenso e
ricco di emozioni per la 3C che,
oltre alle numerose attività svolte
insieme alle altre classi, ha avuto
il privilegio di trascorrere due
giorni nell’artistica e accogliente
città di Padova. I ragazzi sono
partiti la mattina del 18 marzo
insieme ai lori docenti: le profes-
soresse Bitossi e Bottini e il pro-
fessor Miani. La prima tappa era
il “Fenice Green Energy Park”,
dedicato alle energie rinnovabili
e alle biomasse. La guida ha
spiegato come le biomasse po-
trebbero essere impiegate per
contrastare il riscaldamento glo-
bale; gli alunni si sono cimentati
nella creazione del biodiesel par-
tendo da semplice olio di girasole
e hanno partecipato ad alcune
attività all’aperto, nonostante il
tempo non fosse dei migliori. La
serata si è svolta piacevol-
mente tra chiacchiere, risa-
te e una gustosa cena in un
hotel nelle vicinanze di Pa-
dova. L’indomani mattina
gli alunni sono ripartiti alla
volta del fiume Brenta, do-
ve si sono imbarcati per
visitare Villa Widmann,
un’elegante residenza del
XVIII secolo, con un immen-
so giardino e affreschi ri-
traenti simboli della mitolo-
gia greca. Arrivata a Pado-
va la classe ha seguito una
guida per le strade della
città che li ha condotti alla
meravigliosa Cappella degli
Scrovegni, affrescata da
Giotto. Gli studenti hanno
prima visionato un breve
documentario sulla Cappel-
la per poi poter ammirare
dal vivo i magnifici affre-
schi. Una volta conclusa
la visita i ragazzi sono
risaliti sul pullman pronti
per il ritorno a casa. Gli
alunni hanno apprezzato
molto quest’ultima gita
con i compagni.
Francesca Damian e
Alice Togni, 3C
PAGINA 9 GIUGNO 2019
PADOVA— Visita al Fenice Green Energy Park e alla Cappella degli Scrovegni
IL PIENO DI BIODISEL E CAPOLAVORI, GRAZIE!
Gita sulla neve per i ragazzi di Terza CIASPOLANDO IN VALMALENCO
Dopo un risveglio all’alba non tanto gradito, i ragazzi delle classi terze han-
no intrapreso il viaggio verso Chiesa Valmalenco dove li attendevano i mae-
stri di sci e le guide di ciaspole.
La gita si è svolta anche quest’anno con successo: tutti i ragazzi si sono
divertiti sia che abbiano scelto di sciare lungo le piste soleggiate della strut-
tura, o di intraprendere vari sentieri innevati indossando un paio di ciaspole.
La giornata si è svolta in questo modo: la mattina verso le 11:00 i vari grup-
pi di sci si sono diretti verso le piste. I più capaci si sono avventurati insieme
a un maestro per le piste più complesse ricevendo piccoli consigli dall’e-
sperto. I principianti si sono diretti verso le piste più semplici imparando i
concetti base dello sci. Chi, invece, ha scelto le ciaspole è partito per una
camminata di circa tre ore su sentieri innevati ma anche tra i boschi, se-
guendo un percorso più lungo o uno facilitato. Tutti hanno avuto qualche
difficoltà, qualcuno si è anche ritrovato con la faccia nella neve, comunque
tutti si sono messi in gioco volentieri. Il momento più emozionante è stato
sicuramente camminare sulla superficie ghiacciata del lago Palù.
Per l’ora di pranzo tutti i ragazzi si sono riuniti nella zona di noleggio e bar
per mangiare un panno insieme. Nel pomeriggio le alternative erano conti-
nuare a sciare o con un professore o con uno degli esperti della zona, oppu-
re noleggiare un bob e fare qualche discesa.
La giornata si è conclusa con foto ricordo e una cioccolata calda per com-
pletare la gita con piacere prima del rientro a casa.
Martina Penati della 3C
PAGINA 10 GIUGNO 2019
FUORI DA SCUOLA
SONO SUPERSPORTIVA
Alessandra Casiraghi ha 48 anni e abita a Loma-
gna
La cosa più strana che le è capitata da quando
lavora qui?
Strani ritrovamenti nei bagni: una spugna nella
turca, una scarpa sola…
Da studentessa cosa ne pensava dei bidelli?
Ho avuto un bel rapporto con una delle bidelle,
perché la conoscevo: era una mia vicina, una
signora tuttofare.
Cosa pensa sarebbe diventata se non avesse
iniziato questo lavoro?
Avrei continuato a fare l’impiegata
Lei ha frequentato la Luini? I suoi figli, se li ha?
Io non ho frequentato la Luini, ma mio figlio veni-
va in questa scuola.
Fuori da scuola spicca in qualche ambito?
Mi piace fare sport: palestra, nuoto e camminata.
UN RIMPIANTO? ISCRIVERMI ALLA SCUOLA D’ARTE
Ci misurano la febbre quando non stiamo bene, ci passano “sottobanco” dei grissini quando dimentichiamo la merenda,
ci riportano le felpe che dimentichiamo in giro, suonano la campanella e quando tutti noi torniamo a casa entrano in
gioco loro, spazzoloni alla mano per ripulire tutto… Ma chi sono? Chiamiamole
collaboratrici scolastiche o col più affettuoso, vecchio nome di “bidelle”: siamo
andati a fare quattro chiacchiere indiscrete con loro ed ecco qui cosa ci hanno
raccontato…
Lucia Lioy, ha 64 anni e abita a Usmate Velate.
Una cosa che ama e una che odia del suo lavoro?
Mi piace stare a contatto con i ragazzi e i loro genitori, anche se ultima-
mente il lavoro è aumentato.
Era brava a scuola? Allora cosa ne pensava dei bidelli?
In generale a scuola andavo bene, in particolare in arte, la mia materia
preferita. I bidelli della mia scuola però erano severi
Cosa pensa sarebbe diventata se non avesse iniziato questo lavoro?
Beh, mi sarebbe piaciuto molto fare la scuola d’arte...
Fuori da scuola spicca in qualche ambito?
Mi piace cucire.
Di Francesca Damian e Alice Togni della 3C
Stefania Cattaneo ha 47 anni e abita a Usmate-Velate
Una cosa che ama e una che odia del suo lavoro?
Mi piacciono l’allegria e l’entusiasmo di molti ragazzi
che si impegnano in attività extrascolastiche, ma non
sopporto la maleducazione degli alunni, e anche di al-
cuni adulti
Era brava a scuola?
Non andavo bene in aritmetica e in francese, perché
non mi piacevano, ma in
geometria si.
Allora cosa ne pensava dei
bidelli?
Li rispettavo
Cosa pensa sarebbe diven-
tata se non avesse iniziato
questo lavoro?
La cuoca.
Ha degli hobbies?
MI piace camminare.
UNA BIDELLA COL CAPPELLO DA CHEF
Nella nostra scuola tra i molti
studenti abbiamo scoperto un
atleta che ha partecipato ai na-
zionali di nuoto, nella gare dei
50m stile (nella foto a lato): Ga-
briele Frigerio. Frequenta la clas-
se 3D del tempo normale, ha soli
14 anni e ha già un futuro in
mano. Pratica nuoto da quando
aveva due anni, a nove anni è
entrato nel corso di preagonismo
e da quattro anni a questa parte
pratica nuoto a livelli agonistici.
“Qualche giorno prima di partire,
sono arrivato in piscina a
Vimercate, dove mi alleno
— racconta Gabriele - e i
compagni più grandi mi
hanno fatto “la matrico-
la”, cioè mi hanno lascia-
to sulla testa una croce
fatta col rasoio. Un po’ me
lo aspettavo, è una tradi-
zione nella squadra nazio-
nale. Dopo le gare però,
sono subito andato dal
parrucchiere per sistema-
re i capelli… ma ormai
non c’era altra soluzione
che rasarmeli a zero!”.
Le gare nazionali giovanili
di nuoto quest’anno sono
state disputate il 18 mar-
zo a Riccione. Gabriele è
stato chiamato alle 11.30
per gareggiare: terza serie
di quattro, quinta corsia.
“Rispetto alle altre gare
cui avevo partecipato—
confessa lui— avevo molta
più ansia che però mi ha
aiutato a raggiungere un
ottimo risultato”, infatti si
è classificato settimo su
ventidue e si è inaspetta-
tamente garantito il po-
sto anche ai nazionali
estivi a Roma, dove po-
trebbe partecipare anche
nei 100m stile, oltre che
nei i 50m stile.
Perché hai scelto proprio
il nuoto?
“Lo pratico perché è uno
sport che mi appassiona
e che mi ha sempre aiu-
tato a sfogare lo stress e
a rilassarmi”
Hai mai avuto crisi tanto
da voler smettere di nuo-
tare?
‘’Sì ho avuto una crisi due
anni fa, tanto che ho pro-
vato a sostenere una le-
zione di pallanuoto a Vi-
mercate.”
Come trovi il tempo di
studiare?
‘’Ho imparato ad organiz-
zarmi dato che pratico
nuoto ogni pomeriggio, e
lo studio lo porto sempre
avanti, per questo riesco
ad avere ottimi voti.’’
Daria Mocchi e
Giorgia Piovesan 3B
PAGINA 11 GIUGNO 2019
Gabriele Frigerio della 3D protagonista ai Nazionali di nuoto di Riccione
“IN ACQUA AFFOGO LO STRESS E SOGNO ROMA”
La rappresentanza della Luini si piazza a metà classifica ai Regionali di scacchi
CINQUE ALFIERI IN BIANCO E NERO
Ormai è tradizione che i cinque migliori scacchisti della scuola partecipino all’annuale torneo regionale di scacchi,
infatti il prof. Siragusa tiene un laboratorio dedicato ai giochi da tavolo che avvicina gli studenti a questo sport. Que-
st’anno hanno gareggiato Lorenzo Brugnetti 3E, Riccardo Sironi 3A, Riccardo Biella 3E, Matteo Fumagalli 3E e Giaco-
mo Rivolta 2E.
L’evento si è tenuto il 10 aprile al Pala hockey di Lodi ed è durato circa 8 ore: dalle 10 alle 18. Hanno partecipato più
di 100 ragazzi di scuola primaria e secondaria per un totale di 5 categorie divise tra femminile e miste.
Il torneo si è articolato in cinque turni da un’ora ciascuno. Le squadre erano formate da quattro giocatori titolari e una
riserva. Ogni squadra otteneva due punti quando vinceva la maggior parte delle partite del turno, un punto per il pa-
reggio e zero se si vinceva solo la minor parte. A parità di punteggio vinceva la squadra con il maggior numero di punti
-giocatore che vengono assegnati per ogni vittoria realizzata in ciascuna scacchiera.
Gli alunni si sono piazzati a metà classifica, undicesimi su diciannove, in linea con il risultato dell’anno scorso: sesti
su dieci.
Si spera che uno sport così importante non vada a scomparire nel tempo a causa del disinteresse dei giovani, ma che
anche il prossimo anno la nostra scuola possa mettere in campo alunni volenterosi. Le possibilità per imparare sono
diverse, sia a scuola con il laboratorio di giochi da tavolo, sia partecipando a corsi tenuti da associazioni “storiche”
nel nostro territorio come “La mongolfiera”, frequentati dalla rappresentativa della Luini. Chi si sente pronto a sosti-
tuire i ragazzi di terza che il prossimo anno non potranno più gareggiare per la nostra scuola?
Lorenzo Brugnetti e Matteo Fumagalli, 3E
Un po’ di stretching e … via! Al centro sporti-
vo di Cernusco Lombardone il 21 marzo i
ragazzi delle seconde e delle terze si sono
sfidati nelle tradizionali gare di atletica.
Le condizioni meteo purtroppo non hanno
favorito gli atleti: il sole battente e il vento
freddo hanno messo a dura prova i ragazzi
che comunque ne sono usciti brillantemente.
Nella prima parte dell’evento si sono svolte
contemporaneamente le prove di getto del
peso, salto in lungo, salto in alto, lancio del
vortex e velocità.
GIUGNO 2019
L A 2 C P R E M I A T A C O M E M I G L I O R C L A S S E D E L T O R N E O , S E G U I T A D A 3 C E 3 F
ATLETICA, GRANDE TIFO PER LA STAFFETTA
IN PISTA ANCHE I PRIMINI Le piste di Cernusco Lombardone, il 29 maggio, sono state invase dai ragazzi delle classi
prime, impegnati nella Giornata di atletica. “È stata una mattinata divertente — racconta
Imogene Sicaro della 1D — perché abbiamo sperimentato vari sport. La maggior parte
dei miei compagni ha scelto di gareggiare nei 60 metri, io invece ho scelto il salto in lun-
go e la staffetta, nei quali sono più portata. Ero molto agitata prima di cominciare ed
essendo da sola in salto in lungo, l’agitazione avanzava sempre di più, ma alla fine si è
rivelata un’esperienza positiva. L’anno prossimo forse proverò anch’io i 60 metri”.
Riccardo Valtorta 3E
La seconda parte è stata
caratterizzata dalle corse,
infatti sono state organizza-
te le finali di velocità, le
prove di resistenza e le staf-
fette. Quest’ultima parte è
stata la più seguita dai
compagni, infatti molti
avevano già disputato le
proprie gare e si sono
seduti sugli spalti a fare il
tifo per i compagni impe-
gnati nelle corse.
La giornata si è conclusa
col trionfo della 2a C che,
aggiudicandosi sia il pri-
mo che il secondo posto
nelle staffette di seconda,
ha guadagnato il titolo di
miglior classe.
Da notare i risultati di 3a C
e 3a F posizionatesi al
secondo e terzo posto
nella classifica delle mi-
gliori classi del torneo.
Per quanto riguarda le
staffette di terza media, il
podio se lo sono aggiudi-
cato la 3a D, la 3a B e la 3a
C.
Gli alunni premiati sono
tornati a casa con una
medaglia, ma di sicuro
ogni partecipante ha ap-
prezzato questa giornata
all’aria aperta e in compa-
gnia.
Lorenzo Brugnetti e Matteo Fumagalli,
di 3E
PAGINA 12
Ottimi risultati per la Luini al torneo
brianzolo di pallavolo organizzato dalla
Fipav (Federazione italiana pallavolo),
disputato a Concorezzo il 13 e 14 mag-
gio, che ha visto in campo le squadre
vincitrici dei vari tornei scolastici. Dopo le
selezioni che si sono tenute negli ultimi
mesi, sono stati scelti ben 10 validi rap-
presentanti delle classi 3 A/B/C/F i quali
si sono classificati al terzo posto.
GIUGNO 2019
VO L L E Y — D O P P I E T TA A L T O R N E O S C O L A S T I C O B R I A N Z O L O
VOLA LA LUINI: 1C ARGENTO, BRONZO ALLE TERZE
ORIENTEERING: TERZO POSTO
La squadra Cadetti della scuola ha conquistato il terzo posto individuale di categoria alle finali regionali CSS (Campionati Sportivi Studenteschi) con gli alunni Ranzi e Redaelli, Vezzani e Brambilla (nella foto). Sfiorata la qualificazione della squadra alla finale nazionale.
La 1C, vincitrice del torneo d’Isti-
tuto, ha addirittura conquistato la
medaglia d’argento: “Appena ar-
rivate al torneo — racconta Gaia
Manganello della 1C — abbiamo
giocato le prime partite contro le
squadra delle scuole di Monza,
passando i vari turni in tabellone.
Poi, insieme alla prof Cantù ab-
biamo formato una selezione di 8
giocatori per affrontare le semifi-
nali che abbiamo vinto contro la
Manzoni di Burago e siamo pas-
sati in finale. Eravamo molto
emozionati ma anche carichi.
Anche se con qualche polemica
con chi segnava i punti abbiamo
giocato bene contro la Sabin di
Monza, anche se non siamo riu-
sciti a vincere la finale”. La 2D, vincitrice del torneo scola-
stico, non è riuscita a qualificarsi
tra le prime posizioni, nonostante
il suo grande spirito di squadra.
In bocca al lupo per il prossimo
anno!
Francesca Damian 3C
Nelle foto: in alto, la squadra del-
le Terze schierata in campo; a
sinistra i pallavolisti della 1C con
la medaglia d’argento al collo e
la coppa vinta al torneo.
PAGINA 13
PAGINA 14 GIUGNO 2019
Laboratorio teatrale delle prime: la vita di Liliana Sbergamo, residente a Usmate
VIAGGIO NELLA FRANCIA DI METÀ NOVECENTO
Lo spettacolo delle prime, Da Cingoli a Chalons
sur Marne, si basa su una storia vera successa
a una donna italiana, Liliana Sbergamo (nella
foto sotto), consulente durante il laboratorio e
presente allo spettacolo. Il gruppo era formato
da 4 ragazzi e 11 ragazze che hanno raccontato
la storia svolgendo il ruolo di narratori. Il rac-
conto parlava della vita di Liliana: da bambina
viveva a Cingoli, un
paesino delle Mar-
che, poi suo padre
trovò lavoro in
Francia, a Chalons
sur Marne e tutta
la famiglia si tra-
sferì. La storia continuava descrivendo le difficoltà di Liliana nell’integrarsi nella classe e con
i compagni. Anni dopo, all’età di quindici anni, ricevette una chiamata da alcune amiche
d’infanzia di Cingoli, che l’avevano contattata con l’intento di farla incontrare con un ragazzo.
Tornata dunque in Italia Liliana conobbe questo ragazzo con cui, anni dopo, si sposò.
In seguito, con suo marito e i suoi figli, si trasferì nella nostra cara Usmate-Velate.
Di Martina Monteforte della 3C
Laboratorio teatrale delle classi seconde: in scena un testo di Edgar Allan Poe CHI CI AMMIRA RESTA INTRAPPOLATO IN UN DIPINTO
Dopo un anno trascorso dietro le quinte per la progettazione di ben due spettacoli teatrali, finalmente le ragazze delle
classi prime e seconde sono riuscite a metterli in scena. Grazie all’esperta di teatro Miriam Alda Rovelli e le due profes-
soresse di lettere, Monica Carugo e Roberta Viganò, il 24 maggio, nell’aula magna della nostra scuola, sono state pre-
sentate le due storie: Il Ritratto ovale di Edgar Allan Poe e Da Cingoli a Chalons sur Marne, tratto da una storia vera.
Il gruppo delle seconde ha deciso, essendo formato da sole ragazze, di far interpretare a tutte il ruolo di narratrici, rac-
contando la storia immedesimandosi nei singoli personaggi del racconto.
La storia è ambientata negli ultimi anni dell’Ottocento, in un castello abbandonato e con protagonista un conte che de-
cide di rifugiarsi nel castello per sfuggire a una tempesta.
Qui trova un bellissimo quadro che raffigura una giovane donna e vicino un libro intitolato “Il ritratto ovale”.
Il libro racconta la vera storia
del quadro, dipinto da un pittore
follemente innamorato di sua
moglie, a tal punto da dedicarle
un ritratto così rassomigliante
che la stessa anima della don-
na viene intrappolata nell’ope-
ra.
Il , sconvolto dalla bellezza della
ragazza, prova a toccarlo, ma
anche lui viene intrappolato nel
dipinto.
Di Martina Monteforte della 3C
THE SCHOOLPAPER
GIORNALE SCOLASTICO DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO LINA
MANDELLI
VIA BERNARDINO LUINI 2 20040 USMATE VELATE
DIRETTORE RESPONSABILE: Liala Moioli
DIRIGENTE SCOLASTICO: Daniele Fumagalli
REDAZIONE: LABORATORIO DI GIORNALISMO CLASSI TERZE TP
Brugnetti Lorenzo,
Damian Francesca, Ferri Shurti,
Fumagalli Matteo, Mocchi Daria,
Monteforte Martina,
Panceri Giorgia, Penati Martina,
Piovesan Giorgia, Togni Alice,
Valtorta Riccardo
Il concerto della Rock Band e
della Dixie Band si è tenuto il
30 maggio, dalle 21 alle
22.30 in aula magna, davanti
a un pubblico scatenato.
La Rock Band ha suonato e
cantato quattro brani, scelti
tra le hit degli ultimi decenni:
Zombie dei Cramberries, Ca-
stel of glass dei Linkin Park,
Countig Stars degli One Repu-
blic e, infine, l’ultimo succes-
so di Elisa, Se piovesse il tuo
nome.
La Dixie, applauditissima dalle
studentesse della scuola, è salita
sul palco dopo la Rock Band e si
è esibita in quattro brani molto
vivaci: Wake me up, Danza Cudu-
ro, City of start, Mo better blues!
Daria Mocchi, 3B
V O C I E F I A T I P E R U N O S P E T T A C O L O C H E H A I N F I A M M A T O I F A N S
DIXIE E ROCK BAND SCATENATE
POTETE LEGGERE “THE SCHOLPAPAER”
ANCHE ONLINE Basta inquadrare il QR CODE qui sotto!
GIUGNO 2019 PAGINA 15
Un bel sole estivo ha accolto i ragazzi della Luini sa-
bato 1 giugno, tutti in tenuta sportiva, per partecipa-
re alla tradizionale festa di fine anno. I primini sono
partiti a piedi per andare al minigolf, dove hanno
passato la mattinata tirando in buca con le mazze,
saltando sui tappeti elastici del jumping-ball, giocan-
do a scacchi, calcetto e ping-pong. Contemporanea-
mente, nel palazzetto e nel giardino della scuola le
seconde e le terze si sfidavano in tornei di basket,
volley, calcio, ping-pong , scacchi e altri giochi da
tavolo.
GIUGNO 2019 PAGINA 16
PRIMO GIUGNO, GIORNATA EN PLAIN AIR
Nelle foto, una carrella-
ta di alcuni momenti
della giornata.