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Tracheomicosi
di piante forestali
• Ophiostoma ulmi, O. novo-ulmi OLMO
• Ceratocystis platani PLATANO
• Ceratocystis sp., Ophiostoma sp. funghi di azzurramento del legno di conifere
Principali agenti
GRAFIOSI DELL’OLMO
http://meta.arsia.toscana.it/meta/meta?id_cms_doc=3&id_scheda_fito=81
In Europa si soprammettono popolazioni di Ophiostoma provenienti dall’America ma anche dall’Asia e si formano ibridi
•Grafiosi dell’OLMO da Ophiostoma ulmi, O. novo-ulmi
Coremio di Graphium ulmi su legno di olmo caratteristica dei funghi mitosporici
Sintomi di attacchi da Ophiostoma ulmi
Getti di Olmo campestre appena disseccati in seguito a infezione da
Ophiostoma ulmi, fungo ascomicete in Europa dagli inizi ‘900
Ophiostoma novo-ulmi
Sintomi di attacchi da Ophiostoma ulmi
Ophiostoma ulmi. Giovani rami con sintomi di danni al sistema conduttore per occlusione dei vasi legnosi delle sulle ultime cerchie (L. M.).
http://www.ag.ndsu.edu/pubs/plantsci/trees/pp324w.htm
Trachee di olmo sane (sin) e invase dal micelio di O. ulmi (alto)
Sintomi di attacchi da Ophiostoma ulmi
Sintomi di attacchi da Ophiostoma ulmi
Ciclo della grafiosi dell’Olmo
Cancro colorato del
Platano da
Ceratocystis platani
Funghi mitosporici (deuteromiceti). Endoconidiofori e endoconidi di Ceratocystis platani a parete spessa (SEM)
Ascomiceti. Periteci di Ceratocystis platani
Funghi mitosporici (deuteromiceti). Endoconidiofori e endoconidi cilindrici di Ceratocystis platani: particolare fuoriuscita del conidio dall’ifa (SEM)
Ascomiceti. Periteci di Ceratocystis platani su legno di Platano (SEM)
Funghi mitosporici (deuteromiceti).
Endoconidiofori e conidi di Ceratocystis platani (SEM)
Cancro colorato del Platano da Ceratocystis platani http://www.forestry.gov.uk/pdf/IUFRO_Shepherdstown_Soulioti_Ceratocystis_platani.pdf/$FILE/IUFRO_Shepherdstown_Soulioti_Cerat
ocystis_platani.pdf
Cancro colorato del Platano
Porzioni di corteccia morta per infezione da Ceratocystis platani
C. platani: azzurramento del legno colonizzato dal fungo
(P.C.)
C. platani: corteccia con necrosi e screpolature in seguito alla
diffusione del parassita nel legno
C. platani: fusto di
platano con corteccia
morta
5) LOTTA
PREVENZIONE: al fine di evitare l'infezione si seguono le seguenti norme di profilassi: evitare la potatura. Se proprio necessaria, effettuarla in inverno, avendo cura di disinfettare gli strumenti (sali quaternari d'ammonio, fiamma, ipoclorito, alcol, ecc.) e le ferite sul legno (mastici contenenti fungicidi tipo Benomyl, Carbendazim, Tiabendazolo);
evitare il ferimento accidentale dei platani (automobili, operazioni di manutenzione del verde e delle strade, atti vandalici, ecc.) attraverso l'apposizione di adeguate protezioni;
monitorare costantemente i platani in modo da individuare ed eliminare tempestivamente eventuali focolai; effettuare eventuali nuovi impianti di platano scegliendo posizioni non esposte a danni meccanici e adottando un sesto tale da consentire alle piante una crescita libera.
5) LOTTA
RISANAMENTO: il risanamento di piante affette viene tentato solo raramente, ad es. nel caso di platani monumentali e solo qualora l'infezione provenga dall'alto e sia ancora localizzata su un ramo o su una branca. In questo caso si procede all'asportazione della parte affetta e di un buon tratto della parte sottostante apparentemente sana (30-50 cm), ricordando che il patogeno procede più velocemente nei tessuti xilematici rispetto a quelli corticali. Nel caso esistono piante affette vicino a quella da tutelare, le prime devono essere eliminate subito, provvedendo ad una preventiva devitalizzazione con diserbante sistemico tipo Gliphosate. Questo viene fatto per ucciderne le radici nel caso non sia possibile estirparle o comunque separare la pianta sana da quelle malate contigue, ad es. mediante l'escavazione di una trincea.
ABBATTIMENTO: l'eliminazione dei platani infetti è ovviamente utile ma può risultare in parte controproducente se non si ha cura di limitare la produzione e diffusione della segatura, che costituisce fonte d'inoculo. Occorre dunque abbattere le piante seguendo tutte le indicazioni atte ad evitare ulteriori contaminazioni.
5) LOTTAABBATTIMENTO: l'eliminazione dei platani infetti è ovviamente utile ma può risultare in parte controproducente se non si ha cura di limitare la produzione e diffusione della segatura, che costituisce fonte d'inoculo. Occorre dunque abbattere le piante seguendo tutte le indicazioni atte ad evitare ulteriori contaminazioni.
MIGLIORAMENTO GENETICO: è opinione comune che valido strumento di tutela del platano sarà rappresentato in futuro dal miglioramento genetico. Costituiscono però fattori di difficoltà l'elevata suscettibilità e la scarsa variabilità del Platanus x acerifolia, nonché l'esiguo numero di specie appartenenti al genere Platanus. Alcuni cloni di P. occidentalis selezionati negli USA sono risultati notevolmente resistenti al cancro colorato grazie ad un attivo processo di compartimentazione che conduce all'arresto del processo infettivo. Tali cloni risultano però estremamente sensibili alla Gnomonia platani e globalmente inadatti al nostro ambiente.
LOTTA CHIMICA: sebbene alcuni principi attivi abbiano dato in vitro risultati incoraggianti (Carbendazim, TBZ, Imazalil), il loro uso a scopo terapeutico in vivo non è mai risultato soddisfacente.
LOTTA OBBLIGATORIA
(Direttiva 2000/29/CE e il D. Lgs 214/2005), ha classificato Ceratocystis fimbriata f. sp.
http://bur.regione.veneto.it/BurvServices/pubblica/DettaglioDgr.aspx?id=204335
Azzurramento del legnoAlterazione cromatica causata da vari funghi (spesso in associazione con insetti), fra i quali: Leptographium sp., Ceratocystis sp, e Sphaeropsis sapinea.
http://meta.arsia.toscana.it/meta/meta?id_cms_doc=3&id_scheda_fito=58
Azzurramento del legno del Pino causata da vari funghi:
Leptographium sp., Ceratocystis sp, e Diplodia pinea.
Funghi di azzurramento del pino gen. Ceratocystis, Ophiostoma
Considerati parassiti opportunisti di debolezza sono funghi trasportati da insetti scolitidi che
attaccano piante soggette a stress
provocando danni ai tessuti conduttori, morte
della pianta e azzurramento del legno
Fusto e radici
Leptographium sp.
Ceratocystis sp.
Funghi patogeni del pino
Disseccamento di piante adulte. Associazione di Pissodes conLeptographium sp. e Ceratocystis sp.
Leptographium sp. e Ceratocystis sp.Producono propaguli di diffusione all’interno
delle gallerie di insetti vettori
Risultati di rilievi in pinete del litorale tirrenico
Leptographium sp. e Ceratocystis sp.
Gallerie di insetti colonizzate da
Leptographium
0
10
20
30
40
Pinus pinea (52) P. pinaster (28) P. halepensis (13)
Specie ospite e numero piante
% g
alle
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co
lon
izzate
Web
http://meta.arsia.toscana.it/meta/meta?id_cms_doc=3&id_scheda_fito=81
http://hedgerowmobile.com/dutchelmdisease.html
https://www.youtube.com/watch?v=SI2JtnYORBg
https://www.youtube.com/watch?v=5FuzKuMBI3o
Movies Platano
https://www.youtube.com/watch?v=MHr_G1MTB4k
https://www.youtube.com/watch?v=vXU2UYqAyzU
https://www.youtube.com/watch?v=7Z-AVA3TioQ
http://www.youtube.com/watch?v=ZuxorPxwwlw
http://www.veoh.com/watch/v20057037QSc7nKyA