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www.bo7.it conversione missionaria a vita è un dono. Nessuno può negare questa affermazione perché nessuno può pretendere di darsi la vita da solo; in ogni caso la riceviamo indipendentemente dalle nostre capacità. Da questa affermazione deriva una serie nutrita di conseguenze per indicare come dobbiamo accogliere, far crescere, utilizzare, gioire della nostra vita. L’affermazione tuttavia non è priva di qualche problematicità. Quando si dona, il donatore perde i diritti sul dono, trasferendoli al ricevente, cosicché quest’ultimo può disporre liberamente del dono perché ne diventa proprietario. Vale questo anche per la vita? Chi la riceve ne può disporre a suo piacimento? Una via per cogliere il senso del dono senza cadere in conseguenze evidentemente insostenibili è fare attenzione ai termini usati nel Padre Nostro: «e rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori». Il «debito» non è soltanto un termine economico–commerciale, è il riconoscimento di ciò che è «dovuto» perché essenzialmente non nostro. Ce ne rendiamo conto guardando a quello che succede nei confronti della natura: abbiamo ricevuto una natura meravigliosa ma non ne siamo padroni, ne siamo amministratori e custodi. Chi pretende di spadroneggiare sulla natura la rovina, rovinando se stesso e i posteri. Rimettiamo i nostri debiti quando restituiamo la nostra vita e la creazione avendo trafficato i talenti che ci sono stati affidati moltiplicando la gioia e la pace. Stefano Ottani L La vita è dono ed è anche debito Gara dei presepi, al via le iscrizioni Un libro su Biffi visto da vicino La visita pastorale a Calderara e Sala a pagina 3 a pagina 2 a pagina 5 Domenica, 8 dicembre 2019 Numero 46 – Supplemento al numero odierno di Avvenire DI ALESSANDRO RONDONI i sono accese le luci delle due torri in un momento di condivisa e gioiosa partecipazione popolare. Nel periodo natalizio si illuminano strade, vetrine e alberi. Il centro città si anima ancora di più e la gente si affretta ad acquistare regali per le feste in famiglia. E torna la voglia di fare il presepe. Perché il Natale è quell’annuncio che attrae tutti, anche quelli che non hanno consuetudini o assidue partecipazioni. Stupiti e meravigliati davanti a quel messaggio. Un gesto semplice ma anche artistico che si ammira nelle varie forme di creatività diffuse pure nel territorio bolognese. Come il presepe di Wolfango, presentato allo Stabat Mater dell’Archiginnasio, un agnostico cui piaceva il presepe. Ha creato statuette in terracotta di ogni genere per rendere contemporanei messaggio e personaggi e le tradizioni tipiche del territorio, compresa la sfoglina Zia Giglia che prepara i tortellini col mattarello. Nessuno è escluso da quell’annuncio. Altre inaugurazioni di rassegne e capolavori, come il presepe napoletano del ’700 delle collezioni Bordoni nel Palazzo Davia Bargellini, e quella di ieri nel Loggione monumentale di San Giovanni in Monte per la XXVII edizione, rappresentano momenti di significativa riflessione. Segni evidenti di arte e fede. E di incroci ai piedi del bambinello. Un fatto accaduto allora che si ripete ancora oggi con nuovi pastori protagonisti, stupiti come a quel tempo a guardare nell’infinitamente piccolo l’infinitamente grande. E attenti a non fare la parte del «dormiglione». Nelle varie chiese di Bologna vi sono allestimenti che vengono visitati da migliaia di persone colpite dalla creatività popolare. I percorsi sono numerosi e, fra gli altri, si possono ammirare i presepi nelle chiese di San Petronio, Santo Stefano, San Pietro, quello meccanico di San Francesco e quello allestito dal Comune a Palazzo d’Accursio. Così anche i presepi nelle case, nelle piazze, nei luoghi di lavoro, nelle scuole, nelle chiese, come segno del significato del Natale. Perché è facile perderlo fra le varie offerte del consumismo che vuole ridurre l’uomo ad oggetto, a cliente. Nel presepe si torna tutti meravigliati pastori, protagonisti intorno a quel bambino, segno di una presenza incarnata nella storia. Un Dio che si fa uomo è paradosso e stupore ancora oggi e chiede alla ragione di illuminarsi di più. Ai bolognesi è cara la tradizione del presepe che culminerà nella festa del 6 gennaio con l’arrivo dei Re Magi in Piazza Maggiore. In questo periodo di Avvento, anche la fiorita di oggi alla statua dell’Immacolata in piazza Malpighi offre la domanda popolare di un’attesa. Fare quindi il presepe, «admirabile signum», in questo tempo di fake news, come narrazione, racconto di un avvenimento reale che si è fatto vita e storia per tutti. S educativo di questi beni». Il cardinale Zuppi ha sottolineato che questo accordo «dà indicazioni anche ad altre regioni, perché si mettano su questa strada di valorizzazione e di formazione. Com’è possibile infatti, al di là della propria appartenenza religiosa, capire l’arte del nostro Paese e della nostra regione, se non si conoscono i principali riferimenti cristiani? Amche oggi, le opere d’arte e i beni culturali ecclesiastici sono una “Bibbia dei poveri”». L’Arcivescovo ha ricordato anche il grande lavoro svolto insieme da Ceer e Regione da quando, tre anni fa, fu firmato l’accordo per la valorizzazione dei 18 Cammini per viandanti e pellegrini dell’Emilia Romagna. Così come ha registrato più di 1600 visitatori la prima edizione di «Monasteri aperti», appuntamento con l’arte sacra e la spiritualità frutto del lavoro comune tra 10 diocesi emiliano– romagnole e una decina di associazioni di Cammini. Da parte sua il presidente Bonaccini ha ringraziato in modo particolare il vescovo Mazza per il suo prezioso contributo ad un accordo che, ha detto, «senza di lui non sarebbe andato in porto». E ha ricordato che «se il turismo marino della costa romagnola continua a “tenere” e a dare un grosso contributo alla nostra economia, quello nell’entroterra, un turismo molto più consapevole ed ampio, cresce a due cifre. E in esso rientrano pienamente i Cammini, le chiese, i monasteri, le pievi e le migliaia di opere d’arte di carattere religioso delle quali l’Emilia Romagna è ricchissima». DI CHIARA UNGUENDOLI n protocollo d’intesa «per la promozione e la valorizzazione del turismo e del patrimonio religioso in Emilia Romagna»: è quello che hanno firmato lunedì scorso nella sede della Regione Emilia Romagna il presidente della Conferenza episcopale regionale cardinale Matteo Zuppi e il presidente della Regione Stefano Bonaccini, alla presenza del vescovo emerito di Fidenza monsignor Carlo Mazza, delegato della Ceer per il Tempo libero, il Turismo e lo Sport e degli assessori regionali Andrea Corsini (Turismo) e Massimo Mezzetti (Cultura). «È il primo accordo di questo genere in Italia, in attuazione di quello del 2017 tra la Conferenza delle Regioni, allora presieduta da Bonaccini e la Conferenza episcopale italiana guidata dal cardinale Bassetti – ha spiegato monsignor Mazza –. E lo abbiamo promosso perché amiamo questa terra e desideriamo valorizzarne le grandi ricchezze culturali ed artistiche. Quelle religiose in particolare sono ingenti, frutto del genio umano– religioso dell’Emilia Romagna». «Mi piace definire la vocazione di questa regione – ha proseguito monsignor Mazza – quella alla “bellezza totale”: una vocazione che la porta a sintetizzare in opere millenni di storia e di cultura, e ad offrirle a chi vi viene. A ciò si aggiunge la capacità di ascolto e dialogo senza pregiudizi che caratterizza gli emiliani e i romagnoli e che ci porta a collaborare per promuovere il nostro territorio». «Il primo esito di questo accordo – ha concluso – sarà una forte qualificazione culturale e professionale di chi guida le persone alla scoperta dei beni culturali ecclesiastici, perché ne sappia cogliere ed esprimere la specificità. Il nostro scopo infatti non è confessionale o addirittura catechistico, ma intediamo far comprendere il valore culturale ed U Firmato un accordo tra il presidente della Ceer cardinale Zuppi e il presidente della Regione Bonaccini, alla presenza del vescovo emerito di Fidenza Carlo Mazza, delegato della Ceer per il tempo libero, il turismo e lo sport Turismo religioso, promuoverlo insieme Domenica l’«Avvento di fraternità» omenica 15, Terza di Avvento, come ogni anno si terrà in tutte le chiese della diocesi l’«Avvento di Fraternità»: le offerte raccolte durante le Messe saranno devolute alla Caritas diocesana che poi le distribuirà secondo criteri legati alla carità. «Insieme al Vicario per la Carità Massimo Ruggiano – scrive a tal proposito il direttore della Caritas diocesana don Matteo Prosperini – abbiamo pensato di devolvere anche quest’anno le offerte dell’”Avvento di Fraternità” alle parrocchie della diocesi che partecipano al “Piano Freddo” del Comune di Bologna, in collaborazione con Asp, Associazione Papa Giovanni XXIII e Comunità di Sant’Egidio». Da tempo infatti nel Comune di Bologna si attua un’accoglienza notturna nel periodo invernale, in luoghi protetti per chi è costretto a dormire in strada, denominata «Piano Freddo». Oltre a posti in più nei dormitori e all’apertura di nuove strutture, da anni si è avviata una collaborazione con le parrocchie della diocesi che hanno offerto la loro disponibilità. Quest’anno sono 6 le parrocchie coinvolte, che accoglieranno 30 persone nel periodo dal 1° dicembre al 31 marzo 2020 e alle quali saranno devolute le offerte pervenute alla Caritas dall’«Avvento di Fraternità». Si tratta di San Bartolomeo della Beverara (4 posti), Sant’Antonio di Padova alla Dozza (10 posti più 2 per allerte freddo), Bondanello, nell’ambito dell’Unità pastorale di Castelmaggiore (6 posti), Santa Rita (3 posti), San Girolamo dell’Arcoveggio (2 posti) e San Donnino (tre posti). Per informazioni: Caritas diocesana, tel. 051221296. D nelle chiese della diocesi Un grande bene culturale ecclesiastico della nostra regione: l’«Adorazione dei Magi» di Simone dei Crocifissi nel complesso di Santo Stefano a Bologna (foto G. Dall’Orto) ggi 8 dicembre è la solennità dell’Immacolata. Il cardinale celebrerà la Messa alle 11.30 nella basilica di San Petronio. Nella basilica di San Francesco, alle 9 Messa e alle 9.45 corteo di apertura della Fiorita all’Immacolata di piazza Malpighi, con rappresentanze delle Famiglie francescane. Alle 16 in piazza Malpighi, davanti alla colonna con sopra la statua dell’Immacolata, tradizionale Fiorita: omaggio floreale alla Madonna del cardinale arcivescovo, dei Vigili del Fuoco, di autorità civili e militari e di rappresentanza di parrocchie, enti e associazioni. Alle 16.30 in Basilica Vespri solenni e alle 17 Messa. O Immacolata, Messa e Fiorita il Cristo dei poveri cristi. Crocifisso; senza nessuna corona, nemmeno di spine; terreo; sanguinante. Eppure splendente. Nella sua immensa povertà, fa bene al cuore e al cervello andare a visitarlo in questi giorni di presepi belli e gioiosi nella città santa e profana, del consumismo celebrato e della solidarietà cercata. Il Natale più grande, che tutto comprende, è il Crocifisso della Basilica di Santa Maria Maggiore portato a nuova vita – di senso, restauro insieme alla chiesa, legni lavorati, colori ritrovati – ed esposto fino all’8 marzo al Museo civico medievale. Mostra “Imago Splendida”, capolavori di legno su cui spiccano tre Crocifissi di un anonimo artista bolognese del Duecento. Il rapporto fra Chiesa e Città diventa la proiezione, coinvolgendo pure l’università, di cosa possa unire una comunità. E’ quel Cristo, con il suo carico terribile, a illuminare davvero ogni festa, a unire nella speranza la mangiatoia di Betlemme e il calvario del Golgota. A farci guardare, noi che giriamo fra pacchi, orsetti gioiosi, Babbi Natali satolli, farci guardare i poveri che a noi si espongono ancora di più in questi giorni. Chiedendo, fissandoci, forse professionisti dell’elemosina: sta a noi, a quel Cristo miserabile, ricordarci in quale mondo viviamo. Il Cristo più povero, senza corone ne aureole, guarda, con i suoi occhi chiusi Bologna. Noi possiamo cercare di seguirne lo sguardo e cercare cosa è il Natale. I senza tetto che dormono come non mai in Strada Maggiore, in Santo Stefano, nelle piazze, non accettano i dormitori caldi in cui ogni sera eroici volontari li invitano. Sono qui per il Natale, ne sfruttano ogni secondo. Come i professionisti bianchi dell’elemosina che hanno allontanato, almeno un poco dalle zone più appetibili, i ragazzi neri che per tutto l’anno espongono il capellino e la mano davanti a bar, ristoranti, locali di minimo richiamo. E nessuno si chiede da dove vengono e perché hanno un rituale identico che pare comandato. Il Natale vero, il presepe umano è questo e molto altro. Il Crocifisso senza corona fa bene a tutti, credenti, agnostici che siamo. Nel 1223 Francesco d’Assisi creò il primo presepe, fatto di umani, per “gli occhi del corpo”, nella cappellina costruita sul luogo dove in quella notte fu celebrata la messa, un affresco mostra Maria che depone Gesù in una culla che è, in realtà, un sepolcro. E viceversa. Marco Marozzi È l’intervento. Il Cristo dei «poveri cristi» Pagine a cura del Centro di Comunicazione multimediale dell’Arcidiocesi di Bologna Via Altabella 6 Bologna tel. 051 64.80.755 - 051 051 64.80.797 fax 051 23.52.07 email: [email protected] Abbonamento annuale: euro 58 - Conto corrente postale n.° 24751406 intestato ad Arcidiocesi di Bologna - C.S.G. Per informazioni e sottoscrizioni: 051. 6480777 (dal lunedì al venerdì, orario 9-13 e 15-17.30) Lo stupore davanti al presepe In merito alla provocazione irriguardosa verso la Madonna registrata dalla cronaca cittadina dei giorni scorsi, l’arcidiocesi ha diffuso il seguente comunicato. a provocazione diffusa in queste ore dalla promozione di un evento e di una immagine irriguardosi nei confronti della Madonna è stata tale da determinare, a quanto pare, l’annullamento per l’offesa al sentimento comune. Infatti il buon senso vuole che vi siano libertà di pensiero, libera circolazione di idee e di pubblica manifestazione senza ledere e offendere la sensibilità popolare. Questo è quanto garantito anche dall’ordinamento italiano che riconosce i diritti purchè non offendano e ledano quelli altrui, anche attraverso il vilipendio alla religione. La laicità dello Stato vuole anche dire che quando si organizzano momenti comuni di festa o riflessione ciò avvenga senza prevaricare e offendere. La Chiesa, libera da qualunque strumentalizzazione politica, da sempre educa alla libertà e al rispetto e domenica 8 dicembre festeggerà, con la consueta partecipazione popolare, l’Immacolata Concezione senza offendere gli altri e le loro credenze. L Libertà di pensiero, ma senza alcuna offesa

Turismo religioso, promuoverlo insieme · 2019-12-17 · il turismo e lo sport Turismo religioso, promuoverlo insieme Domenica l’«Avvento di fraternità» omenica 15, Terza di

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Page 1: Turismo religioso, promuoverlo insieme · 2019-12-17 · il turismo e lo sport Turismo religioso, promuoverlo insieme Domenica l’«Avvento di fraternità» omenica 15, Terza di

www.bo7.itconversione missionaria

a vita è un dono. Nessuno può negare questa affermazione perchénessuno può pretendere di darsi la vita da solo; in ogni caso la

riceviamo indipendentemente dalle nostre capacità. Da questaaffermazione deriva una serie nutrita di conseguenze per indicare comedobbiamo accogliere, far crescere, utilizzare, gioire della nostra vita.

L’affermazione tuttavia non è priva di qualche problematicità.Quando si dona, il donatore perde i diritti sul dono, trasferendoli al

ricevente, cosicché quest’ultimo può disporre liberamente deldono perché ne diventa proprietario. Vale questo anche per lavita? Chi la riceve ne può disporre a suo piacimento? Una viaper cogliere il senso del dono senza cadere in conseguenzeevidentemente insostenibili è fare attenzione ai termini usati nel

Padre Nostro: «e rimetti a noi i nostri debiti come noi lirimettiamo ai nostri debitori». Il «debito» non è soltanto untermine economico–commerciale, è il riconoscimento di ciò che è

«dovuto» perché essenzialmente non nostro. Ce ne rendiamo contoguardando a quello che succede nei confronti della natura: abbiamoricevuto una natura meravigliosa ma non ne siamo padroni, ne siamoamministratori e custodi. Chi pretende di spadroneggiare sulla naturala rovina, rovinando se stesso e i posteri. Rimettiamo i nostri debitiquando restituiamo la nostra vita e la creazione avendo trafficato italenti che ci sono stati affidati moltiplicando la gioia e la pace.

Stefano Ottani

LLa vita è dono ed è anche debito

Gara dei presepi,al via le iscrizioni

Un libro su Biffivisto da vicino

La visita pastoralea Calderara e Sala

a pagina 3

a pagina 2

a pagina 5Domenica, 8 dicembre 2019 Numero 46 – Supplemento al numero odierno di Avvenire

DI ALESSANDRO RONDONI

i sono accese le luci delle due torriin un momento di condivisa egioiosa partecipazione popolare.

Nel periodo natalizio si illuminanostrade, vetrine e alberi. Il centro città sianima ancora di più e la gente si affrettaad acquistare regali per le feste infamiglia. E torna la voglia di fare ilpresepe. Perché il Natale èquell’annuncio che attrae tutti, anchequelli che non hanno consuetudini oassidue partecipazioni. Stupiti emeravigliati davanti a quel messaggio.Un gesto semplice ma anche artisticoche si ammira nelle varie forme dicreatività diffuse pure nel territoriobolognese. Come il presepe diWolfango, presentato allo Stabat Materdell’Archiginnasio, un agnostico cuipiaceva il presepe. Ha creato statuette interracotta di ogni genere per renderecontemporanei messaggio e personaggie le tradizioni tipiche del territorio,compresa la sfoglina Zia Giglia cheprepara i tortellini col mattarello.Nessuno è escluso da quell’annuncio.Altre inaugurazioni di rassegne ecapolavori, come il presepe napoletanodel ’700 delle collezioni Bordoni nelPalazzo Davia Bargellini, e quella di ierinel Loggione monumentale di SanGiovanni in Monte per la XXVIIedizione, rappresentano momenti disignificativa riflessione. Segni evidenti diarte e fede. E di incroci ai piedi delbambinello. Un fatto accaduto allorache si ripete ancora oggi con nuovipastori protagonisti, stupiti come a queltempo a guardare nell’infinitamentepiccolo l’infinitamente grande. E attentia non fare la parte del «dormiglione».Nelle varie chiese di Bologna vi sonoallestimenti che vengono visitati damigliaia di persone colpite dallacreatività popolare. I percorsi sononumerosi e, fra gli altri, si possonoammirare i presepi nelle chiese di SanPetronio, Santo Stefano, San Pietro,quello meccanico di San Francesco equello allestito dal Comune a Palazzod’Accursio. Così anche i presepi nellecase, nelle piazze, nei luoghi di lavoro,nelle scuole, nelle chiese, come segnodel significato del Natale. Perché è facileperderlo fra le varie offerte delconsumismo che vuole ridurre l’uomoad oggetto, a cliente. Nel presepe sitorna tutti meravigliati pastori,protagonisti intorno a quel bambino,segno di una presenza incarnata nellastoria. Un Dio che si fa uomo èparadosso e stupore ancora oggi echiede alla ragione di illuminarsi di più.Ai bolognesi è cara la tradizione delpresepe che culminerà nella festa del 6gennaio con l’arrivo dei Re Magi inPiazza Maggiore. In questo periodo diAvvento, anche la fiorita di oggi allastatua dell’Immacolata in piazzaMalpighi offre la domanda popolare diun’attesa. Fare quindi il presepe,«admirabile signum», in questo tempodi fake news, come narrazione, raccontodi un avvenimento reale che si è fattovita e storia per tutti.

S

educativo di questi beni».Il cardinale Zuppi ha sottolineatoche questo accordo «dà indicazionianche ad altre regioni, perché simettano su questa strada divalorizzazione e di formazione.Com’è possibile infatti, al di làdella propria appartenenzareligiosa, capire l’arte del nostroPaese e della nostra regione, senon si conoscono i principaliriferimenti cristiani? Amche oggi,le opere d’arte e i beni culturaliecclesiastici sono una “Bibbia deipoveri”». L’Arcivescovo haricordato anche il grande lavorosvolto insieme da Ceer e Regioneda quando, tre anni fa, fu firmato

l’accordo per la valorizzazione dei18 Cammini per viandanti epellegrini dell’Emilia Romagna.Così come ha registrato più di1600 visitatori la prima edizionedi «Monasteri aperti»,appuntamento con l’arte sacra e laspiritualità frutto del lavorocomune tra 10 diocesi emiliano–romagnole e una decina diassociazioni di Cammini.Da parte sua il presidenteBonaccini ha ringraziato in modoparticolare il vescovo Mazza per ilsuo prezioso contributo ad unaccordo che, ha detto, «senza di luinon sarebbe andato in porto». Eha ricordato che «se il turismomarino della costa romagnolacontinua a “tenere” e a dare ungrosso contributo alla nostraeconomia, quello nell’entroterra,un turismo molto più consapevoleed ampio, cresce a due cifre. E inesso rientrano pienamente iCammini, le chiese, i monasteri, lepievi e le migliaia di opere d’artedi carattere religioso delle qualil’Emilia Romagna è ricchissima».

DI CHIARA UNGUENDOLI

n protocollo d’intesa «per lapromozione e lavalorizzazione del turismo e

del patrimonio religioso in EmiliaRomagna»: è quello che hannofirmato lunedì scorso nella sededella Regione Emilia Romagna ilpresidente della Conferenzaepiscopale regionale cardinaleMatteo Zuppi e il presidente dellaRegione Stefano Bonaccini, allapresenza del vescovo emerito diFidenza monsignor Carlo Mazza,delegato della Ceer per il Tempolibero, il Turismo e lo Sport e degliassessori regionali Andrea Corsini(Turismo) e Massimo Mezzetti(Cultura). «È il primo accordo diquesto genere in Italia, inattuazione di quello del 2017 tra laConferenza delle Regioni, allorapresieduta da Bonaccini e laConferenza episcopale italianaguidata dal cardinale Bassetti – haspiegato monsignor Mazza –. E loabbiamo promosso perchéamiamo questa terra edesideriamo valorizzarne le grandiricchezze culturali ed artistiche.Quelle religiose in particolare sonoingenti, frutto del genio umano–religioso dell’Emilia Romagna».«Mi piace definire la vocazione diquesta regione – ha proseguitomonsignor Mazza – quella alla“bellezza totale”: una vocazioneche la porta a sintetizzare in operemillenni di storia e di cultura, e adoffrirle a chi vi viene. A ciò siaggiunge la capacità di ascolto edialogo senza pregiudizi checaratterizza gli emiliani e iromagnoli e che ci porta acollaborare per promuovere ilnostro territorio». «Il primo esitodi questo accordo – ha concluso –sarà una forte qualificazioneculturale e professionale di chiguida le persone alla scoperta deibeni culturali ecclesiastici, perchéne sappia cogliere ed esprimere laspecificità. Il nostro scopo infattinon è confessionale o addiritturacatechistico, ma intediamo farcomprendere il valore culturale ed

U

Firmato un accordo tra il presidente della Ceer cardinale Zuppi e il presidente della Regione Bonaccini, alla presenza del vescovo emerito di Fidenza CarloMazza, delegato della Ceer per il tempo libero, il turismo e lo sport

Turismo religioso, promuoverlo insieme

Domenica l’«Avvento di fraternità»omenica 15, Terza di Avvento, come ogni anno si terrà in tuttele chiese della diocesi l’«Avvento di Fraternità»: le offerte

raccolte durante le Messe saranno devolute alla Caritas diocesanache poi le distribuirà secondo criteri legati alla carità. «Insieme alVicario per la Carità Massimo Ruggiano – scrive a tal proposito ildirettore della Caritas diocesana don Matteo Prosperini – abbiamopensato di devolvere anche quest’anno le offerte dell’”Avvento diFraternità” alle parrocchie della diocesi che partecipano al “PianoFreddo” del Comune di Bologna, in collaborazione con Asp,Associazione Papa Giovanni XXIII e Comunità di Sant’Egidio». Datempo infatti nel Comune di Bologna si attua un’accoglienzanotturna nel periodo invernale, in luoghi protetti per chi è costrettoa dormire in strada, denominata «Piano Freddo». Oltre a posti inpiù nei dormitori e all’apertura di nuove strutture, da anni si èavviata una collaborazione con le parrocchie della diocesi chehanno offerto la loro disponibilità. Quest’anno sono 6 le parrocchiecoinvolte, che accoglieranno 30 persone nel periodo dal 1°dicembre al 31 marzo 2020 e alle quali saranno devolute le offertepervenute alla Caritas dall’«Avvento di Fraternità». Si tratta di SanBartolomeo della Beverara (4 posti), Sant’Antonio di Padova allaDozza (10 posti più 2 per allerte freddo), Bondanello, nell’ambitodell’Unità pastorale di Castelmaggiore (6 posti), Santa Rita (3 posti),San Girolamo dell’Arcoveggio (2 posti) e San Donnino (tre posti). Perinformazioni: Caritas diocesana, tel. 051221296.

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nelle chiese della diocesi

Un grande bene culturale ecclesiastico della nostra regione: l’«Adorazione dei Magi» di Simone dei Crocifissi nel complesso di Santo Stefano a Bologna (foto G. Dall’Orto)

ggi 8 dicembre è la solennitàdell’Immacolata. Il cardinale

celebrerà la Messa alle 11.30 nellabasilica di San Petronio. Nellabasilica di San Francesco, alle 9Messa e alle 9.45 corteo diapertura della Fioritaall’Immacolata di piazza Malpighi,con rappresentanze delle Famigliefrancescane. Alle 16 in piazzaMalpighi, davanti alla colonna consopra la statua dell’Immacolata,tradizionale Fiorita: omaggiofloreale alla Madonna delcardinale arcivescovo, dei Vigili delFuoco, di autorità civili e militari edi rappresentanza di parrocchie,enti e associazioni. Alle 16.30 inBasilica Vespri solenni e alle 17Messa.

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Immacolata,Messa e Fiorita

il Cristo dei poveri cristi.Crocifisso; senza nessunacorona, nemmeno di

spine; terreo; sanguinante.Eppure splendente. Nella suaimmensa povertà, fa bene alcuore e al cervello andare avisitarlo in questi giorni dipresepi belli e gioiosi nellacittà santa e profana, delconsumismo celebrato e dellasolidarietà cercata. Il Natalepiù grande, che tuttocomprende, è il Crocifissodella Basilica di Santa MariaMaggiore portato a nuova vita– di senso, restauro insiemealla chiesa, legni lavorati,colori ritrovati – ed espostofino all’8 marzo al Museocivico medievale. Mostra“Imago Splendida”,

capolavori di legno su cuispiccano tre Crocifissi di unanonimo artista bolognese delDuecento. Il rapporto fraChiesa e Città diventa laproiezione, coinvolgendopure l’università, di cosa possaunire una comunità. E’ quelCristo, con il suo caricoterribile, a illuminare davveroogni festa, a unire nellasperanza la mangiatoia diBetlemme e il calvario delGolgota. A farci guardare, noiche giriamo fra pacchi, orsettigioiosi, Babbi Natali satolli,farci guardare i poveri che anoi si espongono ancora dipiù in questi giorni.Chiedendo, fissandoci, forseprofessionisti dell’elemosina:sta a noi, a quel Cristo

miserabile, ricordarci in qualemondo viviamo. Il Cristo piùpovero, senza corone neaureole, guarda, con i suoiocchi chiusi Bologna. Noipossiamo cercare di seguirnelo sguardo e cercare cosa è ilNatale. I senza tetto chedormono come non mai inStrada Maggiore, in SantoStefano, nelle piazze, nonaccettano i dormitori caldi incui ogni sera eroici volontari liinvitano. Sono qui per ilNatale, ne sfruttano ognisecondo. Come iprofessionisti bianchidell’elemosina che hannoallontanato, almeno un pocodalle zone più appetibili, iragazzi neri che per tuttol’anno espongono il capellino

e la mano davanti a bar,ristoranti, locali di minimorichiamo. E nessuno si chiededa dove vengono e perchéhanno un rituale identico chepare comandato. Il Natalevero, il presepe umano èquesto e molto altro. IlCrocifisso senza corona fabene a tutti, credenti, agnosticiche siamo. Nel 1223Francesco d’Assisi creò ilprimo presepe, fatto di umani,per “gli occhi del corpo”, nellacappellina costruita sul luogodove in quella notte fucelebrata la messa, un affrescomostra Maria che deponeGesù in una culla che è, inrealtà, un sepolcro. Eviceversa.

Marco Marozzi

Èl’intervento. Il Cristo dei «poveri cristi»

Pagine a cura del Centro di Comunicazionemultimediale dell’Arcidiocesi di Bologna Via Altabella 6 Bologna tel. 051 64.80.755 - 051 051 64.80.797 fax 051 23.52.07email: [email protected]

Abbonamento annuale: euro 58 - Contocorrente postale n.° 24751406 intestatoad Arcidiocesi di Bologna - C.S.G.Per informazioni e sottoscrizioni:051. 6480777 (dal lunedì al venerdì,orario 9-13 e 15-17.30)

Lo stuporedavanti

al presepe

In merito alla provocazione irriguardosa verso la Madonnaregistrata dalla cronaca cittadina dei giorni scorsi, l’arcidiocesi hadiffuso il seguente comunicato.

a provocazione diffusa in queste ore dalla promozione di unevento e di una immagine irriguardosi nei confronti della

Madonna è stata tale da determinare, a quanto pare,l’annullamento per l’offesa al sentimento comune. Infatti il buonsenso vuole che vi siano libertà di pensiero, libera circolazione diidee e di pubblica manifestazione senza ledere e offendere lasensibilità popolare. Questo è quanto garantito anchedall’ordinamento italiano che riconosce i diritti purchè nonoffendano e ledano quelli altrui, anche attraverso il vilipendioalla religione. La laicità dello Stato vuole anche dire che quandosi organizzano momenti comuni di festa o riflessione ciò avvengasenza prevaricare e offendere. La Chiesa, libera da qualunquestrumentalizzazione politica, da sempre educa alla libertà e alrispetto e domenica 8 dicembre festeggerà, con la consuetapartecipazione popolare, l’Immacolata Concezione senzaoffendere gli altri e le loro credenze.

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Libertà di pensiero, ma senza alcuna offesa

Page 2: Turismo religioso, promuoverlo insieme · 2019-12-17 · il turismo e lo sport Turismo religioso, promuoverlo insieme Domenica l’«Avvento di fraternità» omenica 15, Terza di

generazione è assai presente nel presepiobolognese, dove una figura si chiamaproprio «Tradizione». Tra l’altro il Papa notacome sia possibile che san Francesco siastato colpito dalle rappresentazionidell’infanzia di Gesù nei mosaici dell’arcotrionfale di Santa Maria Maggiore: come dire,presepio chiama presepio, e quindi sievidenzia ancora di più come ogni presepiopossa ispirarne molti altri. La Garabolognese è quindi in perfetta linea con leesortazioni del Pontefice, e si sente piena digioia. Così aspettiamo le iscrizioni,soprattutto quelle delle scuole, che ognianno non mancano: ricordiamo che molte

rappresentazioni collocano la Natività nelbel mezzo degli ambienti della vitaquotidiana, presentati con le loro bellezze ele loro criticità. Per questo i presepi dellanostra Gara sono uno specchio dei tempi,ma anche un auspicio, un augurio eun’esortazione. Ricordiamo che le iscrizionidevono pervenire al più presto all’[email protected] poi girate ai vicari, che formerannocommissioni che valuteranno i presepi, inparticolare quelli delle scuole, per le quali lavisita della commissione è sempre una gioia.Non mancherà il presepio nel Cortiled’onore del Palazzo comunale, che ha

quest’anno un titolo singolare: «Il Presepiodella Ri–Nascita». Gentilmente messo adisposizione dal Laboratorio di Arte delCentro protesi Inail di Vigorso, è stato perquanti lo hanno realizzato un segno davverodi «nuova nascita», ritorno alla vita, dopogravi incidenti e menomazioni. Hannoinfatti lavorato i degenti del Centro, che nelfarlo ritrovavano una nuova vita dopol’avvilimento dell’incidente, e la creazioneartistica è stata una salutare cura diconsapevolezza e autostima, nel recupero dicapacità anche insospettate. Dobbiamoquesto presepio, con figure in terracotta agrandezza naturale, alla collaborazione tra

Gli appuntamenti in vista del NataleUna settimana di liturgie e concerti

DI GIOIA LANZI

a Lettera apostolica sul presepio di papaFrancesco «Admirabile signum» nonpoteva essere più dolce per noi del

Centro studi per la Cultura popolare. Leindicazioni e le motivazioni che spinsero ilcardinal Lercaro nel 1954 ad avviare la Gara«Il presepio nelle famiglie e nelle comunità»con particolare riguardo ai luoghi pubblici,di lavoro e di incontro, e poi il cardinale Biffia promuovere il rilevamento fotografico deipresepi partecipanti, sono in grandeconsonanza con l’intento del Papa, che hacolto non solo il sentimento ma la sostanzadel presepio, riconoscendolo comestrumento di annuncio e testimonianza. Eglicita «la consuetudine di allestirlo nei luoghidi lavoro, nelle scuole, negli ospedali, nellecarceri, nelle piazze... È davvero un eserciziodi fantasia creativa, che impiega i materialipiù disparati per dare vita a piccolicapolavori di bellezza. Si impara dabambini: quando papà e mamma, insiemeai nonni, trasmettono questa gioiosaabitudine, che racchiude in sé una riccaspiritualità popolare. Mi auguro che questapratica non venga mai meno; anzi, speroche, là dove fosse caduta in disuso, possaessere riscoperta e rivitalizzata». Il tema dellatrasmissione della fede di generazione in

LCentro Inail e Assa (Associazione scuolascultura applicata) fondata e portata avantidai professori di scultura Paolo Gualandi eMarco Marchesini, col tutoraggio di IreneMontanari, anche in collaborazione con laCattedra di Pedagogia speciale delDipartimento Scienze dell’educazionedell’Università. Molti luoghi, oltre allechiese, ospitano presepi pubblici: da CorteIsolani a piazza Capitini 1, e torna ilpresepio dell’Ascom in Palazzo Segni–Masetti. La Rassegna degli «Amici delPresepio» è stata appena inaugurata dalCardinale e ricordiamo che invitano apremiare i migliori presepi con un voto.Torniamo alle parole del Papa, che riprendeTommaso da Celano: «Uno dei presenti videgiacere nella mangiatoia Gesù Bambinostesso». Da quel presepe del Natale 1223,«ciascuno se ne tornò a casa sua pieno diineffabile gioia». Molte volte davanti aimiracoli si preferisce chiudere gli occhi e farecome tanti che, di quella prodigiosa visione,hanno invece detto che nella mangiatoiac’era un fantoccino rivestito da qualchedama: è indubbiamente più facile credere aun antichissimo presepio vivente che ad unmiracolo, ma è anche molto più audacericordare come Gesù si è fatto incontrare daFrancesco e come si fa incontrare e vederedai nostri «occhi del corpo» in ogni presepio.

DI CHIARA SIRK

Associazione Messa inMusica oggi proponedurante la Messa delle

ore 12 nella basilica deiSanti Bartolomeo eGaetano, in Strada Maggiore4, Missa «Jesu Redemptor»op. 5 di Adolf Kaim (1825–1887), rappresentante delmovimento cecilianotedesco, eseguitadall’Orchestra e dal Corodella Cappella musicale dellabasilica di San Francesco diRavenna, diretti da GiulianoAmedei. Domenicaprossima, 15 dicembre,sempre durante la Messadelle ore 12, il Coro Jacopoda Bologna, diretto daAntonio Ammaccapane, conil tenore Mario Astrada, lepercussioni di Tempus Fugite Luciano D’Orazio, organo,eseguiranno la Missa Luba diGuido Haazen (1921–2004),frate francescano che durantela sua missione nel Congobelga si lasciò influenzare daicori della città di Kamina,provincia di Katanga.Numerosi gli appuntamentidi canti e musiche natalizieche punteggiano questoperiodo. Oggi, alle ore 18,nell’Oratorio di SantaCecilia, via Zamboni, il duoClaudia Garavini, soprano, eWalter Proni, pianoforte,propongono un programmaintitolato «Splendoredell’Ave Maria nei secoli».Stesso orario, ma nelsantuario di Santa Maria

della Vita, ore 18, il CoroEuridice e l’ensemble distrumenti antichi Circe, eInge Beck, organo, eseguonomusiche di Bach,Mendelssohn, Scattolin ealtri. Sempre alle ore 18,l’Unipol Auditorium, viaStalingrado 37, ospita «AChristmas Welcome»,concerto di musiche nataliziecon i Bsmt Singers, lemigliori voci della BernsteinSchool of Musical Theater,diretti da Shawna Farrell eVincenzo Li Causi eaccompagnati al pianofortedal Maestro MariaGalantino. Alle 20.30, nellaparrocchia di San Mamantedi Liano (Castel San PietroTerme), il Coro dellaCattedrale di San Pietropropone Concerto di Natale«Veni Emmanuel». Mercoledì11, alle ore 21, nel santuariodi Santa Maria della Vita, ilCoro da Camera delCollegium Musicum, EnricoLombardi, direttore, FabianaCiampi, organo, proporrà unconcerto dell’Avvento.Sabato 14, ore 15.30, nellabasilica di San Petronio, ilCoro San Egidio, FilippoCevenini, direttore, eseguemusiche natalizie. MarcoBennardello, organo. Alleore 21, nella basilica di SanDomenico, secondaedizione di «Mozart torna aSan Domenico». Il Coro el’orchestra San Tommasoeseguiranno musichestrumentali e la Messadell’Incoronazione. Juan

Miranda, direttore. Sempresabato, stesso orario, nellachiesa dei Santi Giuseppe eIgnazio, via Castiglione 47,tradizionale concerto diNatale. Domani sera (ore20.30) all’AuditoriumManzoni concerto dellastagione di Musica Insieme.Al quartetto di archicomposto da GabrielePieranunzi, Fabrizio Falasca,Francesco Fiore e GiovanniGnocchi, si affiancheràAndrea Bacchetti, pianoforte,in un programma che offriràl’integrale dei Quartetti conpianoforte di WolfgangAmadeus Mozart. Al Teatrodelle Moline, da venerdì adomenica «La terra desolata»(The waste land) di ThomasEliot viene portato in scenada Annig Raimondi.Inaugura sabato 14, alle ore19, alla Temporary Galleryin via Orfeo 4/a, la mostraOltre i confini in cui PaoloGotti si misura con un temacomplesso, quello delsuperamento di limiti ebarriere, siano essi geografici,geopolitici, culturali, socialio anche solo mentali. Apertamartedì–venerdì ore 16,30–19,30; sabato e domenica11–13 e 16,30–19,30. È statainaugurata ieri al MuseoArcheologico. «Etruschi.Viaggio nelle terre deiRasna», la grande mostradedicata alla civiltà etrusca incui sono riuniti circa 1400oggetti provenienti da 60musei ed enti italiani einternazionali.

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Sopra, foto di gruppo col cardinale durante laColletta alimentare di quest’anno. A sinistra labasilica dei Santi Bartolomeo e Gaetano

invito

La lettera del cardinalearissimi, ormai alla sua 66ª edizione

torna la Gara diocesana «IlPresepio nelle famiglie e nellecollettività». Vi invito ad allestire ilpresepio e a fare della suarealizzazione nelle famiglie, nellescuole, nei luoghi di lavoro, inogni ambiente di vita,un’occasione di solidarietà, diaccoglienza e di partecipazionealla gioia che Gesù porta a tutti gliuomini. Vi esorto anche aiscrivervi a questa gara diocesanain cui si gareggia in creatività ebellezza, gara che volle il miopredecessore cardinale GiacomoLercaro, perché fosse memoria pertutti di come il Figlio di Dio,incarnandosi, scelse di abbracciareinteramente la condizione umana,calandosi in una situazione dipovertà e bisogno. «Rappresentarel’evento della nascita di Gesùequivale ad annunciare il misterodell’Incarnazione del Figlio di Diocon semplicità e gioia. Il presepe,infatti, è come un Vangelo vivo,che trabocca dalle pagine dellaSacra Scrittura. Mentrecontempliamo la scena del Natale,siamo invitati a mettercispiritualmente in cammino,attratti dall’umiltà di Colui che si èfatto uomo per incontrare ogniuomo. E scopriamo che Egli ci amaa tal punto da unirsi a noi, perchéanche noi possiamo unirci a Lui»(Lettera apostolica «Admirabilesignum» di papa Francesco). LaGara si rivolge a tutti, perchéadulti e bambini hanno il compitodi fare memoria della nascita delSalvatore, rendendolo incontrabileper tutti gli uomini. Gustate la gioia del Natale ecomunicatela a tutti. Vi auguro dicuore un santo Natale e invoco sudi voi la benedizione del Signore.

Matteo Zuppi, cardinale

C

Sono aperte le iscrizioni alla gara diocesana «Il presepio nelle famiglie e nelle comunità»

Quelle Nativitàdi vita quotidiana

Presepio della chiesa di San Nicolò di Calcara, riconosciuto come uno dei più belli nella Gara dei Presepi 2018.

avoro all’Ilva, ma non so quantodurerà – racconta Desiré –.Conosco l’importanza di un

gesto, di un aiuto nei momenti piùdifficili e anche se ho paura per il miodomani essere qui ad aiutare per me è unonore». «Ma Taranto – aggiungeGiuseppe – non è solo Ilva, è molto dipiù, è il luogo dove ho incontratopersone che mi vogliono bene per quelloche sono e oggi questo bene volevorestituirlo». «Facendo la Colletta s’èaccesa una luce – dice Alessandro,carcerato di Opera –. Ci siamo sentitiuomini, e si sta bene». Queste sono solo alcune delle «storie»emerse durante la 23ª Giornatanazionale della Colletta alimentare, chesi è tenuta sabato 30 in circa 13000supermercati in tutta Italia. «Anchequest’anno abbiamo avuto la riprova chesi può vivere un gesto di solidarietà in

qualunque condizione ci si trovi –sottolinea il presidente della FondazioneBanco alimentare Giovanni Bruno –.Non c’è situazione che possa mortificareil nostro desiderio di bene. Come ci harecentemente ricordato il Papa, “fissiamolo sguardo sull’essenziale che non habisogno di tante parole”: proprio inquesta prospettiva i numeri acquistano illoro più pieno significato». Quest’anno sono state raccolte 8100tonnellate di alimenti (l’equivalente di16 milioni di pasti), datosostanzialmente in linea coi risultaticonsolidati negli ultimi anni: quantoraccolto, insieme a quanto recuperato dalBanco nella sua ordinaria attività durantetutto l’anno, sarà distribuito a circa 7500strutture caritative che assistono oltre unmilione e mezzo di persone. «È stato bello – ha commentato StefanoDalmonte, presidente del Banco

alimentare dell’Emilia Romagna –. Per la23ª volta possiamo dire con certezza chedonare e donarsi fa parte di un’esigenza edi un’aspettativa che ognuno di noi hanel proprio cuore: giovani (tantissimi!),lavoratori e casalinghe, disoccupati eassistiti, alpini, bersaglieri, ecc: unpopolo ha nuovamente contribuito acostruire un pezzetto di società dove lapura logica dell’egoismo edell’indifferenza non vince. Devo dire ungrazie davvero agli emiliano–romagnoli(circa 500000) che hanno fatto la spesasolidale a favore dei più bisognosi». Tuttociò ha permesso di raggiungere, in unquadro attuale un po’ incerto nel Paese,l’ottimo risultato di 862 tonnellate dialimenti raccolti in regione in 1122 puntivendita, con l’aiuto di 19258 volontari,più di 196 nella nostra provincia in 256punti vendita con la partecipazione di5483 volontari.

Nella lettera apostolica«Admirabile signum»papa Francesco siaugura che questapratica «non venga maimeno» e formula lasperanza che «là dovefosse caduta in disuso,possa essere riscoperta erivitalizzata»

Colletta alimentare, risultati positivi

focus2 BOLOGNASETTE

Domenica8 dicembre 2019

Page 3: Turismo religioso, promuoverlo insieme · 2019-12-17 · il turismo e lo sport Turismo religioso, promuoverlo insieme Domenica l’«Avvento di fraternità» omenica 15, Terza di

Un librospiega Bifficom’erada vicino

Giovedì all’Istituto «Veritatis Splendor» alla presenza dell’arcivescovo Matteo Zuppi è stato presentato «L’altro cardinale»di monsignor Arturo Testi

Il Seminario arcivescovile

Seminaristi teologi eformatori del SeminarioFlaminio sarannodomani in udienza conl’arcivescovo e numerosiex alunni sacerdoti

«Regionale» dal Papa per il centenario DI STEFANO SCANABISSI *

omani i seminaristi teologidel Pontificio Seminarioregionale Flaminio «Benedetto

XV» in Bologna e i loro formatori,insieme al cardinale Zuppi,presidente della Commissione diVigilanza del Seminario, gli altriArcivescovi e Vescovi afferenti edanche emeriti, e un nutrito gruppodi ex alunni sacerdoti sarannoricevuti in udienza particolare nellasala Clementina da Sua Santità papaFrancesco, in occasione dei centoanni dalla fondazione del nostroSeminario, avvenuta sotto laprotezione della Madonna di Loreto,il 10 dicembre 1919. In questaoccasione di grazia lodiamo ilSignore per questi cento anni di vitaformativa, fatta di volti, di cuori chehanno corrisposto alla chiamata del

Signore per il sacerdozio,provenienti dalle nostre terre,educatori, docenti, personalereligioso e laico, di ambienti a noicari, in via dei Mille e piazza deiMartiri (1919–1965), via diBarbiano (1965–1984), ora inpiazzale Bacchelli. Sono ben 1840 ipreti usciti da questa benedetta casadel Regionale, per l’antica RegioneFlaminia, e che oggi raccogliegiovani dalle 9 diocesi di Bologna,Imola, Ferrara–Comacchio, Faenza–Modigliana, Ravenna–Cervia, Forlì–Bertinoro, Cesena–Sarsina, Rimini eSan Marino–Montefeltro. Ciincontreremo con il nostro amatopapa Francesco per ricevere la suabenedizione ed anche un nuovoimpulso di fede, speranza e carità eun incoraggiamento a proseguire neltempo la nostra bella avventura dirisposta alla chiamata del Signore,

implorando per le nostre chieseancora sante vocazioni di giovanidisposti a dire «Eccomi», per tutta lavita. Alle 12 quindi ci sarà l’udienzacon il Santo Padre, mentre alle 15.30una solenne Concelebrazioneeucaristica presieduta dal cardinaleZuppi nella basilica papale di SanPaolo fuori le Mura, concluderà ilnostro pellegrinaggio alla Sede diPietro. Le celebrazioni per ilCentenario del nostro SeminarioRegionale, inaugurate il 22novembre 2018 con la Prolusioneper l’Anno Accademico 2018–2019della Facoltà teologica dell’EmiliaRomagna, tenuta dal Segretario diStato, cardinale Pietro Parolin, siconcluderanno poi nella prossimaprimavera 2020 con una grandeconvocazione in Seminario di tuttigli ex alunni.

* ottavo Rettore

D

Una giornata del cardinale Zuppi tra preghiera e incontri

olevo raccontare una bella storia, equella del cardinale Matteo Zuppicertamente lo è. In un’epoca di

violenza e forti contrapposizioni, diignoranza e stupidità dilaganti, raccontareuna storia come questa fa bene anzitutto achi la racconta». Così Emilio Marrese,giornalista e regista, spiega cosa lo ha spintoad ideare e realizzare «Il Vangelo secondoMatteo Z. Professione Vescovo», undocufilm di 69 minuti sulla vita e l’attivitàecclesiale del cardinale Matteo Zuppi, dal

2015 arcivescovo di Bologna. Il film è statopresentato giovedì scorso in anteprimanazionale a Bologna, e dal 17 dicembre saràdisponibile, prima Bologna e poi in tuttaItalia, il dvd. Intanto oggi sarà proiettato alCinema Antoniano alle 19 e alle 20.30. Ilnumerosissimo pubblico dell’anteprima,giovedì scorso sempre all’Antoniano, tra ilquale erano presenti, oltre al regista, lostesso Zuppi e il sindaco Virginio Merola,ha accolto con grande calore edentusiasmo il film, applaudendolo alungo. Applausi meritati perché il raccontoè davvero bello, a partire dall’idea centrale:come spiega Marrese, «far vedere, e in uncerto senso vivere allo spettatore, unagiornata–tipo del cardinale Zuppi, dallamattina prestissimo quando si alza e perprima cosa va a pregare nella Cappelladella Casa del Clero (Casa di riposo persacerdoti anziani) dove vive e poi facolazione chiacchierando coi confratelli,

fino alla sera quando, a tarda ora, tornanella sua camera e spegne la luce perriposare». In mezzo, innumerevoli impegni«sacri» e «profani»: dalla Messa incattedrale, agli incontri con persone di ognitipo: dai barboni che chiedono l’elemosinaper le vie di Bologna, ai residenti di unquartiere periferico, dagli studenti di unliceo con cui parla di accoglienza eCostituzione, agli scout che incontra la seranella sala di un cinema parrocchiale e chiedeloro di «non addormentarsi», né la sera némai. Incontri sempre improntati a grandecordialità e ad una sincera ricerca di unrapporto interpersonale, umano e spirituale.A fare da filo conduttore, una bella anche sea tratti un po’ «strampalata» intervista aZuppi da parte di Alessandro Bergonzoni,che lo interroga sulla sua visione delmondo. Il cardinale ha così occasione diribadire alcune delle sue convinzioni –cardine, tra cui quella forse più famosa: «Ilcontrario della paura non è il coraggio, mal’amore», riferita certamente all’accoglienzadei migranti, ma in generale a tutti irapporti umani. (C.U.)

Veglia di pace al Baraccano

Pax Christi Bologna eIstituto De Gasperipromuovono mercoledì11 nel santuario SantaMaria della Pace delBaraccano una veglia dipreghiera, «Pace a questacasa! Pace alla politica?Pacificare la politica?»ricordando il messaggiodi papa Francesco, per la52ª Giornata mondialedella Pace. Dalle 18 alle20.30, spazio di silenzioe preghiera personale;dalle 20.30 alle 21riflessione su «lo“straniero” Gesù», a curadi don Nildo Pirani;dalle 21 alle 22.30 Vegliaproposta dall’Istituto DeGasperi; alle 22.30buffet.

Giovedì scorso al cinemaAntoniano la presentazionedel lungometraggio allapresenza del regista EmilioMarrese e dell’arcivescovo

Accordo Acli–diocesi per gestione dipendenti l mese scorso Arcidiocesi e Acli di Bologna hannosottoscritto un «Accordo quadro» per la gestione e

consulenza dei dipendenti di enti ecclesiastici. Le parrocchieche lo desiderano potranno usufruire di questo servizio acosti fissi e contenuti. Sarà Acli a rivolgersi direttamenteall’Ufficio amministrativo diocesano per tutte leautorizzazioni canoniche inerenti le posizioni. Per info:Ufficio amministrativo diocesano – Federica Trombacco, tel.0516480740 ([email protected]).«Siamo riconoscenti alla diocesi – sottolinea il presidentedelle Acli provinciali Filippo Diaco – che ci dà la possibilità direnderci utili a sacerdoti e parrocchie tramite i nostri servizidi Patronato. Per le Acli i diritti sono soprattutto quelli dellefamiglie, dei lavoratori e, dunque, anche di quelli impiegatiin parrocchie e uffici della diocesi. Vogliamo quindi aiutarequesti e i parroci che hanno la responsabilità di gestire talipratiche, affinché possano essere seguiti in questo percorso,mai semplice. Vogliamo farlo con competenza eprofessionalità, ma soprattutto con quella attenzione allapersona che caratterizza il nostro Associazione di ispirazionecattolica. Le Acli non sono un sindacato e pertanto possonorappresentare lavoratori e datori di lavoro senza posizioniparziali, con piena attenzione alla persona nella sua dignità».

I

consulenza

gennaio 2020

Un momento della presentazione del film

DI MARCO PEDERZOLI

ra le varie intuizioni contenute inquesto volume, e per le qualiringrazio il suo autore monsignor

Arturo Testi, vi è sicuramente il titolo.“L’altro cardinale”. In questo scritto dedicatoalla parte più privata di Giacomo Biffi,infatti, emerge una completezza dellanarrazione che di lui viene fatta spessotroppo semplicistica». Così l’arcivescovoMatteo Zuppi commentando il libro dimemorie di un testimone privilegiatodell’agire e dell’essere del cardinale Biffi, ecioé il primo dei segretari che loaccompagnarono nel corso del suo servizioepiscopale. All’Istituto «Veritatis Splendor»,voluto proprio dall’allora arcivescovo diBologna al termine del CongressoEucaristico nazionale del ‘97, sono stati intanti a ritrovarsi per la presentazione dellibro. Un clima di autentica gratitudine e

F«affettuoso ricordo ha contraddistinto laserata alla quale, oltre al cardinale Zuppi,hanno partecipato l’autore del volumemonsignor Arturo Testi e padre GiuseppeBarzagni, insieme col vescovo ausiliareemerito Ernesto Vecchi e Dina Patano oltreche al vaticanista de «Il Foglio» MatteoMatzuzzi. Dopo l’introduzione di padreGiorgio Carbone, moderatore della serata,Dina Patano non ha mancato una benevola«bacchettata» alla nostra testatasottolineando come «non mi sia maireputata la segretaria storica del cardinaleBiffi, ma "famigliare", un appellativo che dicerto mi piace di più». Tanti i ricordi donatialla platea, a partire «da quando lo conobbi,negli anni ‘60, durante un suo corso diteologia per laici. Da Milano lo seguì aBologna, dove ho potuto vedere da vicino itre fondamenti sui quali egli basò tutta lasua vita – confida Patano –: l’annuncio,l’Eucaristia e la carità». L’attualità del

messaggio di Giacomo Biffi, a quasi sedicianni dalla fine del suo mandato episcopalesulla cattedra di Petronio, si è reso evidenteanche dall’appassionato intervento delgiovane vaticanista Matteo Matzuzzi. «Unodei meriti di monsignor Testi – ha detto – èstato il suo evidenziare particolari spessoritenuti irrilevanti della quotidianità, comele abitudini a tavola del cardinale e cheinvece, a mio parere, danno sempreelementi interessanti per comprendere lapersonalità degli individui. Sono convintoche le opere di Biffi andrebbero studiatemolto di più di quanto non venga fatto – haconcluso –, perché l’amore per la Chiesa e lachiarezza di pensiero che locontraddistinguevano, unite all’assenza diidee preconcette, lo rendono attuale edefficace nel contesto ecclesiale corrente». Unautentico inno all’ambrosianità e all’ironiamai banale del cardinal Biffi al centro,invece, dell’intervento di padre Giuseppe

Barzaghi. «Dietro al suo umorismo si celavail senso profondo della teologia. Sapendoche Dio è in tutte le cose, pensiero alla basedel suo “Cristocentrismo cosmico”, eraconsapevole che la teologia di per sé stessaandava a toccare tutti gli ambiti della naturaumana. Quindi – conclude – diventaevidente il perché l’ironia lo abbiasostenuto anche nei difficili anni dellamalattia». Una testimonianza diretta delcardinale è infine giunta dall’ausiliareemerito, monsignor Ernesto Vecchi,consacrato vescovo proprio da Biffi. Dopoaver integrato il testo di monsignor Testi suedue vicende del mandato bolognese di Biffi,la polemica circa l’affresco in San Petronioraffigurante Maometto e il rapporto conLucio Dalla, il vescovo ha affermato«Lercaro mi insegnò a buttarmi nellamischia, Biffi a farlo bene ribadendomicome una piccola sbavatura dottrinale oggipossa diventare una frattura domani».

Sopra, un momento dellapresentazione del libroSotto, il cardinale Giacomo Biffi

Miracoli a Lourdes, il ruolo essenziale della scienza medicaavvero a Lourdes è «indispensabileun dialogo tra scienza medica eChiesa: il significato del “miracolo”,

pur essendo essenzialmente legato alla re-ligione e alla teologia, presenta chiare va-lenze di rilevanza medico–scientifica». Par-te da qui il ragionamento di Franco Balza-retti, vicepresidente nazionale Amci e mem-bro del Cmil (Comitato medico interna-zionale di Lourdes) in occasione della vi-deoconferenza «I miracoli di Lourdes trascienza e fede» all’Istituto Veritatis Splendornell’ambito del Master in Scienza e Fede.«Lourdes – spiega – è da sempre il Santua-rio della sofferenza e degli ammalati, ecco

D perché i medici sono importanti per la sto-ria di questo luogo, unico al mondo. La se-rietà della medicina, la lealtà e il rigore daessa dimostrati, rappresentano fondamen-ti essenziali per la credibilità e la fama delSantuario». A Lourdes «ci sono pellegriniammalati che credono di aver beneficiatodi una guarigione straordinaria; alcuni diloro desiderano darne testimonianza». Èqui che intervengono i medici, interpellatiper «spiegare» tali fenomenologie e che ri-sultano quindi indispensabili nella con-statazione della loro autenticità. Lo studiomedico–scientifico delle guarigioni riveste,da sempre, un ruolo centrale nell’iter pro-

cessuale del riconoscimento di un miraco-lo, soprattutto a Lourdes». Tuttavia «i me-dici si limitano solo a valutare il fenome-no della guarigione, mentre il riconosci-mento del miracolo è di pertinenza teolo-gica. Un miracolo non è solo un fatto sen-sazionale o inspiegabile, ma implica ancheuna dimensione spirituale». Il fine pecu-liare dei medici «è la ricerca della verità; u-na verità incontestabile. Il che presupponeuna cooperazione tra gli esperti delle variediscipline e i teologi, in quanto la guari-gione, per essere definita scientificamentenon spiegabile, necessita di speciali attri-buzioni». (F.G.S.)

Giornate invernali presbiteri ad Assisill’Hotel Domus Pacis di Assisi (piazza Porziunco-la 1) si terranno, dal 7 al 10 gennaio prossimi, pre-

sente l’Arcivescovo, le «Giornate invernali presbiteri».Nella mattinata di martedì 7 arrivo, sistemazione epresentazione delle Giornate; alle 15.30 intervento diCristina Pasqualini; alle 18.30 Messa nella basilica diSanta Maria degli Angeli. Mercoledì 8 alle 8.30 Mes-sa in Basilica; alle 10 intervento della biblista BrunaCostacurta; dopo cena incontro dei preti 0–20 annicon l’Arcivescovo. Giovedì 9 alle 8.30 Messa in Basili-ca; dalle 10 interventi di monsignor Pier Giulio Bram-billa e di fratel Enzo Biemmi. Venerdì 10 alle 8.30Messa in Basilica e incontro plenario con l’Arcivesco-vo. Info: [email protected]; [email protected]

A

La grotta di Lourdes

società - vita ecclesiale BOLOGNA 3SETTE

Domenica8 dicembre 2019

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Page 5: Turismo religioso, promuoverlo insieme · 2019-12-17 · il turismo e lo sport Turismo religioso, promuoverlo insieme Domenica l’«Avvento di fraternità» omenica 15, Terza di

a comunità di Sala Bolognese,cresciuta notevolmente negli scorsidecenni (basti pensare che dal 1995

al 2005 la popolazione è passata da 1400a 2200 abitanti, con moltissime famiglietrasferitesi per la vicinanza al centro diBologna e per le importanti possibilitàlavorative), sorge e si raccoglie da sempreintorno all’antica pieve romanica di SantaMaria Annunziata e San Biagio. Si trattadi uno dei monumenti più importanti distile romanico–lombardo della provinciadi Bologna, oltre che importantissimopunto di riferimento per tutta lapopolazione locale. Fu costruita nel 1096dove prima si trovava una chiesapaleocristiana del IV secolo, edificata asua volta sui resti di un tempio pagano.Un manoscritto del secolo scorso lasciatodall’arciprete Giacomo Bertucci econservato nell’archivio parrocchialenarra che il territorio di Sala fuevangelizzato da san Faustino, secondovescovo di Bologna, e che per sua volontàfurono costruite diverse cappelle e che suuna di queste sorse, appunto, la chiesamillenaria. I signori di Sala, che eranodiventati più prestigiosi e autorevoli,fecero ricostruire la chiesa plebanasostituendo il precedente edificiopreromanico, ormai piccolo e fatiscente.Così fu innalzata la chiesa nell’aspettoche conosciamo oggi: la pieve fuintitolata alla Vergine Madre di Dio e aiSanti Michele, Biagio e Giovanni. Ai latidella porta si trovano due lapidi diarenaria, di cui una, antica, ricorda laricostruzione della chiesa avvenuta nel1096 dove già sorgeva un edificio di culto,e l’altra, moderna, ricorda il suo restauroavvenuto nel 1920. Sul lato destro dellaPieve si trova la torre campanariamoderna del 1926 comunque benintonata allo stile della chiesa, con unacappella dedicata ai caduti della Prima

L guerra mondiale. L’interno della chiesa èa pianta basilicale, con tre navate diviseda due file di colonne. Sopra l’arcodell’abside maggiore si può ammirarel’affresco che raffigura l’annunciazionedell’angelo Gabriele a Maria Vergine,attribuibile al XV secolo. Per mezzo diun’ampia scala centrale e due scalelaterali si accede al presbiterio, dove sitrova l’altare maggiore. La mensadell’altare è costituita da una lastra dimarmo dove è scolpita la testa di GioveAmmone, divinità pagana dalle cornad’ariete, sulla quale, scalpellando, è stataricavata la croce. Questo altare paganodivenuto cristiano grazie all’esorcismodella croce sancisce la fine del periodopagano e il passaggio al cristianesimodell’antica popolazione salese. Ilterremoto del 2012 ha causato gravi

danni e la chiusura della basilica edanche le opere parrocchiali, il teatro inprimis, hanno subito gravi danni: i lavorisono tutt’ora in corso e a settembre 2018la basilica è stata riaperta. Durante questisei anni, la comunità ha risentitomoltissimo della mancanza di questofondamentale punto di riferimento emantenere i rapporti e coinvolgere lenuove famiglie è stato piuttosto difficile.Da un anno a questa parte, pur con lavoridi ripristino ancora in corso (i lavori peril nuovo piazzale sono stati interrotti peril ritrovamento di reperti storici) labasilica è stata finalmente riaperta e iparrocchiani hanno avuto la possibilità ela gioia di risentirsi più fortementecomunità ritrovandosi nuovamente inquesto importante luogo di culto.

Francesco Donini

i dati

I numeri della Zonaono 21.800 i residenti nelterritorio della Zona

pastorale, divisi tra i 13.300di Calderara di Reno e gli8.500 di Sala Bolognese.Oltre ai centri principali diCalderara di Reno, Padulle eSala, vi sono le frazioniprincipali che fanno capoalle parrocchie di Sacerno,Bagno di Piano,Bonconvento, Osteria Nuova,Sala Bolognese, Longara eSan Vitale di Reno. Molto importante per ilterritorio è l’attività di realtàquali quella delle Comunitàfamiliari della Comunità«Papa Giovanni XXIII» aPadulle e del gruppo scoutAgesci con sede nellaparrocchia di Calderara diReno: nato nel 1994 adopera di alcuni capitrasferitisi in quegli anni, efortemente voluto dalparroco, raccoglie ragazzi edadulti da tutto il territoriodella Zona ed oltre.Significativa è la nutritapresenza ed attività delCammino Neocatecumenale,presente nella Parrocchia diSanta Maria di Calderara diReno e che si articolaattualmente in novecomunità, per un totale dicirca 450 personeprovenienti anche da altreparrocchie, delle arcidiocesidi Bologna, Ferrara –Comacchio e Modena –Nonantola.

S

DI MARCO BONFIGLIOLI *

a Zona pastorale di Calderaradi Reno e Sala Bologneseattende con emozione, ormai

mista a trepidazione, la visitapastorale del nostro arcivescovo,che sarà anche l’ultima visita del2019, in pieno periodo diAvvento. «Attesa» è quinditermine quanto mai vivo edattuale in questo speciale periodo,che giunge a conclusione delprimo anno di attività dellanostra neonata Zona pastorale. È,la nostra, una realtà formata danove parrocchie che vivono edoperano in contesti assaieterogenei. Basta vedere lageografia della Zona: una parte adiretto contatto con l’hinterlanddi Bologna e l’aeroporto,andando ad allargarsi poi inpiena campagna, ben oltre laTrasversale di Pianura. Ad ambitirurali in cui, da secoli, sono

stabilmente impiantate le relativerealtà ecclesiali, si alternano zonepiù marcatamente industrialisviluppatesi e accresciutesi neldopoguerra, in cui molta linfanella vita delle parrocchie è stataportata anche dai nuovi residenti,provenienti da altre città e regioni. Le tante ed eterogenee realtà, chein passato avevano conosciutosolo sporadici contatti, hannocosì avuto modo di trovarsiaccomunate nel cammino dellaZona pastorale, che ha visto il suoprimo importante momentonell’assemblea tenutasi a gennaiodi quest’anno, che ha goduto diuna larga partecipazione. Ed èproprio nella chiamata del nostroarcivescovo ad essere «soggetti inuna rete di comunione, difraternità e dove tutti possonoportare il loro originale e specificocontributo» (Lettera Pastorale«Ciascuno li udiva parlare nellapropria lingua») che sono iniziate

le prime timide forme diconoscenza reciproca, di dialogoe di ricerca di un camminocomune. Proprio quella, ormai lontana,giornata di inizio anno ha vistopoi il costituirsi dei quattroambiti, con i relativi coordinatori,ai quali è stato integrato quellodella pastorale familiare. Si èvoluto partire dalle persone

presenti quel giorno e dallaraccolta delle idee, delle propostee delle difficoltà riportate, periniziare a tracciare una bozza dipercorso comune. Si tratta di un cammino tutt’altroche semplice, viste le differentimodalità di pensare la pastorale,di impostazioni e di stili dellaliturgia e di organizzazionegenerale del modo di vivere la vitaparrocchiale, non dimenticandola difficoltà di unire questo nuovocammino ai tanti impegni giàpresenti nelle singole parrocchie.Tuttavia, abbiamo già potutosperimentare come le stessedifferenze che in un primomomento sembrano allontanarci,si sono riscoperte come grandepossibilità di arricchimentoreciproco. Un ulteriore momento moltopartecipato è stata la veglia diPentecoste in cui ogni ambito,assieme alle varie realtà ecclesiali

della Zona, è stato coinvolto inun aspetto della preparazione: altermine della celebrazione è statadistribuita a tutti i presenti unapiccola girandola, con la scritta «Ilvento soffia dove vuole e ne sentila voce, ma non sai di dove vienee dove va: così è di chiunque ènato dallo Spirito» (Giovanni3,8). È proprio questo vento delloSpirito che ci porta attraversonuove strade e ci chiama a questopercorso di condivisione delnostro cammino di Chiesa diCalderara di Reno e SalaBolognese. L’imminente visita del nostroarcivescovo è stata uno stimolo inpiù che ci ha aiutato a scoprire,andando oltre alle difficolta,quanti talenti, scoperte, gioie sirivelano nel trovare nuovicompagni di cammino.

* moderatore Zona pastorale Calderara di Reno– Sala Bolognese

L

nizierà giovedì prossimo, 12 dicem-bre, la Visita pastorale del cardina-

le Matteo Zuppi nella Zona pastoraledi Calderara di Reno – Sala Bolognese.Primo appuntamento alle 18 di gio-vedì nella parrocchia di Calderara conl’accoglienza e la celebrazione dei Ve-spri seguiti, alle 18.45, dala presenta-zione del comune alla presentazionedel sindaco e delle istituzioni cittadi-ne nella locale «Casa della cultura». Al-le 20.15 cena e momento convivialenella parrocchia di Osteria Nuova in-sieme ai giovani, seguito alle 21.15 dal-la Veglia missionaria vocazionale «Miindicherai il sentiero della vita», ani-mata da giovani della Zona. Venerdì13 alle 6 Lodi animate dalle comunitàNeocatecumenali a Calderara di Renomentre alle 8, nella chiesa di Sacerno,Messa e momento di convivialità coiparrocchiani. Seguirà l’incontro del car-dinale coi sacerdoti della Zona nellacanonica e quello col circolo anziani«Club 2006» a Padulle delle 11.30.Pranzo e incontro, poi, al Centro «Bac-chi» di Calderara alle 12.30 prima del-l’appuntamento delle 15 coi bimbi egenitori della materna «San Francesco»di Calderara. Il cardinale sarà poi, alle16.15, nei locali della scuola materna«Riguzzi» di Longara per poi dirigersinella sede del Centro sportivo di SalaBolognese per l’incontro coi giovani ei membri della Polisportiva. Alle 19 Ve-spri nella parrocchia di Sala Bologne-se seguiti dal «Rinfresco...vo» nei loca-li parrocchiali. «Vediamoci al pozzo»sarà l’incontro conlusivo della giorna-ta, alle 21, nel salone parrocchiale diCalderara insieme con catechisti, scouted educatori. Sabato 14 Messa e Lodia Lippo alle 8 mentre alle 9.30 il car-dinale parteciperà a «L’uomo di fede,portatore di pace» nella sala confe-renza dell’Ih Hotels Bologna Gate 7 conla comunità islamica locale. Nella sa-la della cultura di Padulle alle 11.30 cisarà poi il saluto del sindaco di Salaseguito, alle 11.50, dall’incontro con imembri e i cooperatori della locale Ca-ritas di Padulle con i quali il cardina-le si tratterrà a pranzo. Alle 15, nellachiesa di Padulle, momento di pre-ghiera e incontro con le Case famigliedella Comunità «Papa Giovanni XXIII»per poi trasferirsi al centro sociale diLongara per l’incontro «La comunità alcentro». Seguirà un rinfresco con le fa-miglie nella palestra parrocchiale diLongara, prima dell’incontro «L’arte diessere famiglia» delle 21. La visita sichiuderà domenica 15 con la Messaconclusiva nel palazzetto dello sprt delCentro «Pederzini».

I

la visita

L’interno della pieve di Sala Bolognese

Tutte le tappedi una tre giornicomunitaria

Un momento dellaVeglia diPentecoste diquest’anno aOsteria Nuova

Calderara di Reno e Sala,l’attesa per il cardinale

Una Zonapastorale formatada noveparrocchie,che vivono eoperano in contestiassai eterogenei

Sala. Una comunità che vanta origini antiche

Calderara di Reno. San Vitale patrono dal 2020alderara di Reno ha il suo «nuovo» patro-no e lo festeggerà dal prossimo anno il 4

novembre, giorno della sua ricorrenza: San Vi-tale sarà così, dal 2020, il patrono di Caldera-ra di Reno. Lo scorso ottobre una delibera co-munale ha portato a compimento un percor-so condiviso da tempo tra Comune e parroc-chie della Zona pastorale: nei dodici mesi diavvicinamento al primo festeggiamento sa-ranno organizzati momenti pubblici di rifles-sione e informazione dedicati alla figura delnuovo protettore, che è presente nel cultodella zona già dal Medioevo. San Vitale infattiviene menzionato come toponimo della zonada molti secoli, tanto che l’arcivescovo di Bo-logna Lambertini, poi papa Benedetto XIV,volle che la chiesa edificata tra il 1733 ed il1748 fosse intitolata proprio al santo bologne-se. La stessa chiesa, chiamata appunto «San

C

Vitale» sorge ancora oggi tra Lippo e Longara.Vitale morì martire a Bologna tra III e IV seco-lo insieme al suo padrone, Agricola: entrambiavevano portato avanti il loro credo cristiano

fino alla morte. Il loro culto fu voluto da Am-brogio, che aveva apprezzato che i due si fos-sero presentati al martirio nella stessa condi-zione, non in quella di padrone e schiavo. «Ilsenso dell’istituzione della giornata dedicataal protettore – fa sapere il Comune – è identi-ficare chiaramente la comunità calderarese,conferendo un senso alla sua storia e alle sueradici. Circa un anno fa i parroci della Zonapastorale avevano espresso il desiderio di unpatrono autenticamente calderarese, indican-do come data il 4 novembre, per la Chiesa ilgiorno dedicato a San Vitale, e suggerendo oc-casioni di incontro e festa per caratterizzare lagiornata sotto i profili civile e religioso». La vi-cenda di Vitale schiavo e martire, sarà occa-sione per una più ampia riflessione su queivalori per i quali tanti martiri hanno dato lavita. (M. e M. M.)

San Vitale, statua nella chiesa omonima

visita pastorale BOLOGNA 5SETTE

Domenica8 dicembre 2019

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Non soltanto vipin un presepe d’artista

Inaugurata ieri dal cardinale in Santa Maria della Vita l’originale Natività di Wolfango con quel corteo di 200 soggetti in cui vengono ritratti personaggi noti e perfetti sconosciuti

Padre Marella secondo Wolfango

Un momento della Messa conclusiva (foto Pellegrino)

DI CHIARA SIRK

orna «Il Presepio di Wolfango».Viene esposto in Santa Mariadella Vita, in tutta la sua vitale

monumentalità, con quel corteo di200 statuine che lascia strabiliati perla capacità di ritrarre personaggi notie perfetti sconosciuti, notabili ecomuni bolognesi, familiari e capidi Stato. Ieri è stato inaugurato dalcardinale Matteo Zuppi, dal sindacoVirginio Merola e dal presidente diGenus Bononiae Fabio RoversiMonaco, alla presenza di tantepersone, perché l’opera di Wolfangoè amata da tutti. Dice monsignorStefano Ottani, vicario generale perla Sinodalità, presente allaconferenza stampa: «La mostranasce dall’incontro fra il cardinale ela figlia dell’artista, Alighiera PerettiPoggi e subito è nata l’idea di unanuova esposizione. Ne sono moltolieto perché fummo i primi adesporlo nel Salone dei Teatini dellachiesa dei Santi Bartolomeo eGaetano. L’iniziativa nacque perl’amicizia che legava monsignorGherardi a Wolfango. Così anche luisi ritrovò nel presepio e quellastatuina, oggi della parrocchia, è orastata data in prestito perl’occasione». «Per me – prosegue – èil vero regalo del Natale. In questigiorni Bologna è illuminata. Questopresepio ci ricorda il motivo diqueste luci, perché nasce il Salvatore.Wolfango – prosegue – non ritraevasolo benissimo l’aspetto dellapersona, ma sapeva rappresentarlanella verità più profonda. Così ilNatale, che ci chiede di essere noistessi, così da poter accogliere ilSignore e anche accogliercireciprocamente». Tutto questo sitrova nel presepio di un artista che sidiceva agnostico, ma che ogninovembre ripeteva un rito: crearealcune statuine. Ricorda la figlia:«Quando ero bambina decise che ifigli dovevano avere un presepio. Erail periodo in cui si trovavano solostatuine di plastica. Così iniziò afarle lui. In casa c’era la “stanza del

Tpresepe”, tante diventarononumerose, anno dopo anno. Nelpresepe entravano tutti, c’era la ziache faceva i tortellini, nostra madre,ma anche papa Giovanni XXIII eGandhi. Nato per la famiglia si èallargato alla città e poi al mondo».Dice Giulio Sommariva,Conservatore del Museodell’Accademia Ligustica di Belle Artidi Genova ed esperto di presepiantichi: «Il presepe napoletano del

Settecento, che a noi sembra“antico”, in realtà rappresentava lanascita di Gesù in quel momento, inmodo che chi lo guardavariconoscesse i vestiti, gli usi, e sisentisse “tirato dentro” quell’evento.Wolfango fa lo stesso: la nascita diGesù avviene nel nostro tempo». Infondo non è proprio questo ilNatale? Wolfango aveva colto laverità più profonda di questa festa. Ilsuo presepio resterà in Santa Maria

evo fermarmi a casatua». Questo ilsignificativo titolo

tratto dalla Bibbia e scelto peraccompagnare i momenti chehanno scandito la Visita pastoraledell’arcivescovo Matteo Zuppialla Zona pastorale di Crevalcoree Sant’Agata Bolognese. Primoincontro con la comuità aCrocette, dove il cardinale è statoaccolto dai sindaci dei due centriprincipali e dal clero della Zona.Si tratta di un territorio di anticavocazione agricola, ma nel qualegià da parecchi anni si è assistitoad una crescita importantedell’industria e del terzo settore.Non a caso presso la sede de «Lapiccola carovana» l’arcivescovo haincontrato i rappresentanti delmondo del lavoro «in una terracome la nostra che vanta, ad

D« esempio, la Partecipanza agraria –commenta don AlessandroMarchesini, parroco di Sant’AgataBolognese – ma anche poliindustriali d’avanguardia e unavanzato settore artigianale».Anche in questa Zona, la visita harappresentato un banco di provaper la nuova sinergia checoinvolge sempre piùstrettamente clero e laicato. «Unrapporto non inedito mavalorizzato, nel quale i nostrisacerdoti hanno spesso accolto lenostre proposte – commentaGiovanna Stanzani, presidentedella Zona». «I laici sono per noimolto preziosi, perché ci aiutanoa scoprire o riscoprire alcunesensibilità – le fa eco donAdriano Pinardi, parroco aCrevalcore e moderatore di Zona–. Lo fanno portandoci le

esperienze che li coinvolgononell’ambito della famiglia oppurein quello della professione,dandoci diversi spunti perinterpretare e collegare alcuniaspetti particolari che poipossiamo applicare nella nostrapastorale». Un occhio diparticolare attenzione la Visita loha riservato anche al mondodella scuola e dell’istruzione, ad

esempio con l’organizzazionedell’incontro «Educare: chi ecome?» nel teatro «Bibiena» diSant’Agata Bolognese. «Unmomento in cui tutte le scuoledel territorio e i loro dirigentihanno potuto mettersi in dialogoed ascolto, insieme al cardinale,anche condividendo opportunitàe sfide educative – spiega donMarchesini – facendo semprepresente a queste realtà lapresenza della parrocchia comeloro alleata». L’incontrodell’arcivescovo Zuppi con lacomunità non ha mancato unmomento di condivisione efratellanza, accaduto nei localidel laboratorio della CooperativaSammartini. Una variopintatavolata ha caratterizzato la «Cenadei popoli», che ha unito personedi origini e storie differenti unite

dal desiderio di condividere. «Unbel momento di questi giorni diVisita è stato anche l’incontro conla comunità della Casa protetta diSant’Agata Bolognese, nella qualeil cardinale Zuppi ha trovato iltempo per salutare ad uno aduno tutti e 78 gli ospiti – raccontadon Marchesini –». L’entusiasmoha contraddistinto le esternazionidi molti, che hanno vissuto lapresenza dell’arcivescovo nellaquotidianità per alcuni giorni.«Questo cammino di Zona entraora nell’ambito del concreto –conclude la presidente Stanzani –. Abbiamo lavorato econtinueremo a lavorare “gomitoa gomito”, cercando dicoinvolgere quante più personepossibili in autenticarappresentanza di chi vive laZona». (M.P.)

L’entusiasmo ha contraddistinto le esternazioni di molti,che hanno vissuto la presenza dell’arcivescovo nella quotidianità per alcuni giorni

Crevalcore e Sant’Agata, il bilancio della Visita pastorale

Incontro e mostra per Cherubino Ghirardaccia commemorazione per il V°centenario della nascita di P.Cherubino Ghirardacci,

bolognese e agostiniano (1519–1598) ha riunito venerdì scorsonella Sede dell’Ordine degliIngegneri della Provincia diBologna (Strada Maggiore, 13)numerose persone per unincontro a cura del Centro StudiCherubino Ghirardacci e dellaComunità agostiniana, con ipatrocinii di Dipartimento diArchitettura dell’Università diBologna, Bibliotecadell’Archiginnasio, Dipartimentodelle Arti dell’Università diBologna, Istituto StoricoAgostiniano, Comune di Bolognae Comitato per Bologna storica ertistica. Padre Ghirardacci ècelebre e benemerito per essereautore della monumentale

«Historia di Bologna» in trevolumi. Uomo che ha godutodella stima dei Priori generalidella sua epoca e del cardinaleGabriele Paleotti, espertocalligrafo e miniaturista, halavorato per i libri liturgici di SanGiacomo Maggiore e per i libricorali dei monaci della Certosa.Autore di un Calendario liturgicodella diocesi commisionatoglidalla Curia bolognese, fu persedici anni parroco di Santa

Cecilia. AI suoi meriti di eruditostorico con studi anche sufamiglie e personaggi bolognesi, siaggiunge il fatto di essersidedicato al alcune pubblicazionidi ordine liturgico e catechetico inaiuto dei laici per la migliorcomprensione dei Sacramenti e divari aspetti concreti della vitacristiana. La celebrazione saràarricchita anche da una mostra disue memorie, curata da PaolaFoschi e inaugurata pure venerdìscorso, che sarà visibile nelcomplesso dell’Archiginnasio(Piazza Galvani) fino 6 gennaio. IlComitato promotore è compostoda Luigi Bartolomei, AlessioCostarelli, Paola Foschi, LucaGulli, Giulia Iseppi, SofiaNannini, Padre MarzianoRondina, agostiniano e FrancescaSinigallia.

L

In famiglia il rito annuale della creazione di nuove statuine

Nel 5° centenario dellanascita dell’agostiniano,autore di una monumentaleStoria di Bologna, iniziativedel Centro Studi omonimo edella Comunità agostiniana

OGGIAlle 9.30 nella sede dell’Operadell’Immacolata (Opimm) Messaper la solennità della Patrona. Alle 11.30 nella basilica di SanPetronio Messa per la solennitàdell’Immacolata Concezionedella Beata Vergine Maria. Alle 16 in Piazza Malpighidavanti alla colonna con lastatua dell’Immacolatatradizionale «Fiorita» in onoredi Maria Immacolata. Alle 17 in Cattedrale Vespri e altermine affida il compito dinuovo Rettore a monsignorAmilcare Zuffi.

DOMANI A Roma, guida ilpellegrinaggio inoccasione del centenariodel Seminario Regionale«Benedetto XV»: alle 12in Sala Clementinaudienza di PapaFrancesco e alle 16 nellabsilica di San Paolo fuorile Mura Messa.

MARTEDÌ 10 Alle 11.30 nella Cappelladella sede della

Fondazione Ant onlus Messaprenatalizia.

MERCOLEDÌ 11 Alle 15.30 a Castelfranco Emilianella Casa di lavoro e direclusione Messa prenatalizia.

DA GIOVEDÌ 12 POMERIGGIO ADOMENICA 15 MATTINA

Visita pastorale alla Zona diCalderara – Sala Bolognese.

DOMENICA 15 Alle 18 nella parrocchia di SantaMaria in Strada inaugurazione ebenedizione della mostra deipresepi.

Casa di reclusione di Castelfranco

della Vita fino al 16 gennaio, giornodella sua morte. Orari: da martedì adomenica, ore 10–19. Al primopiano del complesso di Santa Mariadella Vita c’è una mostra di disegnipreparatori ed è possibile vedere unvideo in cui l’artista parla del suopresepio. Al Presepio è statodedicato un volume pubblicato daMinerva edizioni. L’iniziativa èsostenuta da Rekeep e GruppoManutencoop.

cultura6 BOLOGNASETTE

Domenica8 dicembre 2019

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Al via in Seminario il Corso di formazione per operatori liturgici organizzato dall’Ufficio diocesano Inizia sabato il Corso in Dottrina sociale della Chiesa promosso dalla Fondazione Centesimus Annus-Pro Pontifice

diocesiUFFICIO AMMINISTRATIVO. Da domani avenerdì 13 l’Ufficio amministrativo–BC delladiocesi sarà chiuso al pubblico per attivitàinterna. DIRETTORIO LITURGICO. È uscito il«Direttorio e calendario liturgico 2019–2020», reperibile in Segreteria generaledell’Arcidiocesi (via Altabella 6, orari: 9– 12.30 e 14.30–17.30) e nella libreria Paoline(via Altabella). In Segreteria generale èpossibile prenotare anche l’Annuariodiocesano.UFFICIO LITURGICO. «La parola di Dio nellavita della Chiesa» è il tema del corso diformazione per operatori liturgiciorganizzato dall’Ufficio diocesano. Primoincontro sabato 14 dalle 9.30 alle 12.30 inSeminario (piazzale Bacchelli 4). Interventidi don Stefano Culiersi, Claudia Manenti edon Francesco Vecchi. Info e prenotazioni,0516480741.SEMINARIO/1. Proseguono al Seminarioarcivescovile gli incontri dell’Itinerariogiovani su «Fede, discernimento vocazione»promosso dall’Ufficio per la Pastoralevocazionale. Oggi, «Ti affanni e sei turbataattorno a molte cose. La guarigione delcuore». SEMINARIO/2. Dalle 17.30 di giovedì 26 alle9.30 di domenica 29 in Seminario siterranno Esercizi spirituali per giovani eragazze guidati da don Paolo dall’Olio. Infoe iscrizioni: Seminario/Ufficio Pastoralevocazionale, tel. 0513392937, Azionecattolica, 051239832.

spiritualitàMADONNA DI GUADALUPE. Giovedì 12 sicelebra la festa della Madonna diGuadalupe, patrona dei popoli americani dilingua spagnola. Due le celebrazioni: alle7.30, al santuario della Beata Vergine di SanLuca, Messa presieduta dal Rettore emeritomonsignor Arturo Testi. Nella parrocchia diSanta Caterina di Saragozza dalle 9 alle17.30 Adorazione eucaristica per levocazioni; alle 17.45 Rosario meditato; alle18.30 Messa.

parrocchie e chieseSANTA MARIA IN STRADA. Domenica 15 alle17, nella parrocchia di Santa Maria in Strada(via Stradellazzo 25, Anzola dell’Emilia) si

terrà un Concerto di Natale a cura delmaestro Stefano Chiarotti. Alle 18l’Arcivescovo inaugurerà i presepi. Nelperiodo d’Avvento e del Natale funzionerà inparrocchia, sabato pomeriggio e dopo leMesse festive, il Mercato equo e solidale.SANT’ANTONIO DI SAVENA. Continua nellaSala Tre Tende della parrocchia di S. Antoniodi Savena (via Massarenti 59) il percorsosull’evangelizzazione sul tema «Ciascuno dinoi è una missione nel mondo». Domenica15 alle 11.15 secondo incontro:«Evangelizzatori con Spirito».

mercatiniTREBBO DI RENO. Oggi si conclude ilMercatino di Natale del quasi nuovo, delvecchio e dell’usato nella parrocchia di S.Giovanni Battista di Trebbo di Reno; orario9.30–12.30; 15–19. SANTA MARIA DELLA MISERICORDIA. Èallestito (fino a domenica 15) nella salettadel cortile interno sotto il chiostro dellaparrocchia di S. Maria della Misericordia(piazza di Porta Castiglione 4) il Mercatinodi Natale il cui ricavato andrà ad alcunerealtà della parrocchia. Orario: 9.30–12.30;16–19.ARCOVEGGIO. La parrocchia di S. Girolamodell’Arcoveggio oggi allestisce un Mercatinodi Natale con oggetti regalo. Orario: 10–12.30; 15.30–18.30. PADULLE. Mercatino diNatale oggi nell’oratorio diS. Maria Assunta di Padulle(via della Pace 9). Orari9.30–13; 15–19. Vi sipotranno trovare prodottiartigianali, idee regalo,presepi ed oggetti natalizifatti a mano. IL PETTIROSSO. Prosegue invia Indipendenza (a sinistraguardando la Cattedrale),oggi e nei giorni 14, 15, 21 e22 dicembre il Mercatino diNatale dell’associazione «IlPettirosso». Il ricavatofinanzierà i progetti caritatividell’associazione.SAN CRISTOFORO. Oggi(9.30–13; 16–19), nellaparrocchia di S. Cristoforo(via Nicolò Dall’Arca 71), si terrà il«Mercatino di Natale» il cui ricavato saràdevoluto alle necessità parrocchiali. SAN DOMENICO SAVIO. Oggi (9–13; 18–20)sarà allestito, nella parrocchia di S.Domenico Savio (via Andreini 36), ilMercatino di Natale con dolci dellatradizione e oggettistica natalizia. Ilricavato andrà alle iniziative dellaparrocchia. SANTA MARIA DELLA CARITA’. La parrocchiadi S. Maria della Carità (via S. Felice 64)organizza fino a domenica 15 il«Mercatino di Natale». Orari: venerdi 13,16–19.30; sabato 14, domenica 15, 10.30–13 e 16–19.30. Il ricavato alle operecaritative di Caritas e S. Vincenzo

parrocchiali. SANTISSIMA TRINITA’. Nella parrocchiadella Santissima Trinità (via S. Stefano 87)si conclude oggi il Mercatino di Natale(10–14; 15–19.30). ANGELI CUSTODI. Sabato 14 (15.30–19) edomenica 15 (8.30–12.30) nella parrocchiadei Santi Angeli Custodi (via Lombardi 37)si terrà il tradizionale Mercatino di Natale.Il ricavato andrà alla Caritas parrocchiale.SAN GIUSEPPE SPOSO. Oggi, Solennitàdell’Immacolata, sarà presente nellaparrocchia di S. Giuseppe Sposo (viaBellinzona 6) suor Agostina coi suoicollaboratori e il suo Mercatino perraccogliere fondi per il completamentodell’ospedale di Nsaka in Congo.

associazioni e gruppiPOSTALI. Martedì 10 alle 18 nella chiesa di S.Andrea di Cadriano don Vittorio Serracelebrerà la Messa in preparazione al Nataleper i dipendenti postali, in servizio e inpensione. Seguirà un momento di festa.«DON PAOLO SERRA ZANETTI». L’associazione«Don Paolo Serra Zanetti» invita all’incontroconviviale prenatalizio che si terrà sabato 14alle 20 nella parrocchia del Corpus Domini(via Enriques 56). È necessario prenotarsientro mercoledì 11 telefonando allo0514117388 o al 3483349986 (LauraVicinelli).CIF. Nella sede del Centro italiano femminile(via Del Monte 5) giovedì 12 alle 16 ClaraMaioli terrà una conferenza su «Dalle Maestàdella Vergine alla Deposizione di Cristo».VAI. Appuntamento in preparazione alNatale per il Volontariato assistenza infermimartedì 17 nella parrocchia di San GiuseppeSposo (via Bellinzona 6). Alle 16.30 incontrofraterno, alle 18.30 Messa.SERVI DELL’ETERNA SAPIENZA. Proseguononella sede di piazza San Michele 2 gliincontri promossi dall’associazione «Servidell’eterna Sapienza» guidati daldomenicano padre Fausto Arici. Tema delterzo ciclo è «Il Verbo si è fatto carne».Martedì 10 alle 16.30 si parlerà de: «Lo scopodell’Incarnazione».RNS. Il Rinnovamento nello Spirito Santo,Gruppo Cuori di Gesù e Maria invita allaMessa domani alle 20 nella chiesinaMadonna della Pioppa a Castel Guelfo(piazzale Alighieri 12).HERA FRULLO. Martedì 10 alle 16.45 nellaSala mensa dello stabilimento Hera delFrullo don Lorenzo Pedriali celebrerà laMessa prenatalizia per i dipendenti.

cultura e societàCINEMA TIVOLI. Si conclude al cinema Tivoli(via Massarenti 418) la rassegna «Proiezionidal presente»: giovedì 12 alle 20.30proiezione del film «I nostri» di MarcoSantarelli. In sala regista e protagonisti.ETICA ISLAMICA. Famiglie della Visitazione,Piccola Famiglia dell’Annunziata eparrocchie di Sammartini e della Dozza, colpatrocinio della Regione e dell’Ufficiodiocesano ecumenismo e dialogointerreligioso propongono un percorso didialoghi sull’Islam: incontri per conoscerel’etica islamica, condotti da Ignazio deFrancesco, fratello della Piccola Famiglia,delegato diocesano per il dialogointerreligioso. Prossimo incontro sabato 14dalle 10 alle 12 a Sammartini (ClubGiuseppe Dossetti, adiacente la parrocchia diCrevalcore) sul tema «Etica della sofferenza edella morte». CONFERENZA–CONCERTO. Giovedì 12 alle16.30 nella Sala Marco Biagi del QuartiereSanto Stefano (via Santo Stefano 119), siterrà una conferenza–concerto sul tema «Iprincipi dell’economia tra vita reale elinguaggio musicale». L’evento è organizzato

in occasione della presentazione del libro diLuisa Brunori «La città ideale. Tra psicologia,neuroscienze ed economia alla ricerca di unaformula win–win della convivenza», edito daFranco Angeli. Intervengono con l’autrice,l’economista Patrizio Bianchi e il maestroGiuseppe Modugno; modera Giorgio Tonelli. SCUOLA DI PACE. L’Associazione «Melograno»organizza sabato 14 alle 16.30 unaconferenza di Piero Stefani sul tema«Ebraismo e diritti umani». L’incontro si terrànella sede dell’associazione in via Lombardia36 e si inserisce nel ciclo dedicato atradizioni religiose e diritti umani dalla«Scuola di pace» promossa da QuartiereSavena, Regione, Ufficio per il dialogoecumenico interreligioso della diocesi e Servidi Maria di Ronzano.FONDAZIONE CENTESIMUS ANNUS. Sabato 14prende il via a Roma il corso in Dottrinasociale della Chiesa promosso dallaFondazione Centesimus Annus–ProPontifice. Gli incontri prevedono settemoduli (tre residenziali e quattro online).Quelli residenziali si terranno all’IstitutoMaria Santissima Bambina (via Paolo VI 21)dalle 9.30 del sabato alle 13 della domenica.Per info pagina dedicata del sitohttp://www.centesimusannus.org/corsi–2/corsi–in–dottrina–sociale–della–chiesa–per–laici–e–religiosi/ o tel. allo 0669885752.OGR E AMIANTO. «Giustizia per l’Ogr» è iltema del pellegrinaggio di sabato 14 a SanLuca «per la verità di una strage negata, perriportare la memoria là dove la strage èavvenuta». Raduno alle 9.30 presso la sededelle Officine grandi riparazioni (viaCasarini); partenza alle 9.45; passaggio alMeloncello alle 10.45 e arrivo previsto inBasilica alle 12 dove sarà celebrata una Messain ricordo delle vittime dell’amianto dell’Ogrdi Bologna.

musica e spettacoliTEATRO FANIN. Al Teatro Fanin di SanGiovanni in Persiceto (piazza Garibaldi 3)venerdì 13 alle 21 Angelo Pisani e KatiaFollesa presentano «Finché social non cisepari».

«Poggeschi per il carcere». Un dibattitosulla Costituzione per educare alla cittadinanza

omani alle 19 alla Biblioteca «Amilcar Cabral» (via SanMamolo 24), in occasione della Giornata mondiale dei Dirittiumani, l’Associazione «Il Poggeschi per il carcere» (in

collaborazione con Comune di Bologna, Centro Zonarelli, CentroAmilcar Cabral, «Next generatio Italy», Istituzione bibliotecheBologna e Garante delle persone sottoposte a misure restrittive olimitative della libertà personale) organizza un seminario dal titolo«Constitutions on air. Trasmettere la cultura dei diritti dal carcere allacittà» con Valerio Onida. Il grande costituzionalista dialogherà con lagiornalista Francesca Candioli e con gli studenti universitariimpegnati in un progetto di educazione alla cittadinanza in carcere,costruito come dialogo tra Costituzioni (quella italiana e quella deiPaesi da cui provengono i migranti) e come sforzo di trasmettere ivalori all’intera società civile. Introduce Ignazio De Francesco. Ildibattito sarà accompagnato dalla lettura scenica della Dichiarazioneuniversale dei Diritti dell’uomo a cura di Serena Dibiase e AlessandroMasella. Ingresso libero.

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Santa Teresa di Gesù Bambino. Uno spettacolodell’Anffas di Cento sulla Casa «Coccinella Gialla»

omenica 15 ore 16 nellaparrocchia di Santa Teresadi Gesù Bambino si terrà

uno spettacolo dal titolo «Viva lalibertà», messo in scena da ungruppo di una ventina dicomponenti tra persone condisabilità ed operatori dell’Anffasdi Cento. Lo spettacolo è statopensato e realizzato, nella suaversione originale, nel 2018, percelebrare il 60° anniversario dellanascita di Anffas, di cui ha volutoripercorrere le battaglie intrapresenel corso degli anni e laconseguente necessità di un«dopo di noi» che a Cento

prende il nome di «CoccinellaGialla», Centro socio–riabilitativoresidenziale per persone condisabilità. Si parla inizialmente diesclusione, di isolamento, diindifferenza: queste le condizionidi vita in cui si trovavano lepersone con disabilità e le lorofamiglie all’inizio degli anni ‘60.Con un balzo temporale si tornaal presente e agli obiettivi cheoggi Anffas si pone, ponendo alcentro la persona e il suopersonale progetto di vita. Da quila realizzazione del sogno, unsogno ambizioso: «CoccinellaGialla».

D

Castel San Pietro. Scuola«Don Sarti», open day

iovedì 12 alle 18 nei localidella scuola «Don LucianoSarti» di Castel San Pietro

Terme (via Palestro 38) la Scuolaprimaria presenterà alle famiglie ilProgetto educativo e la Proposta

formativa. Si svolgerà poi nel pomeriggio di sabato 14l’Open Day della Scuola dell’infanzia e della Scuolaprimaria: dalle 15 alle 18.30 genitori e bambinipotranno visitare le sezioni della Scuola dell’Infanziae conoscere il Progetto educativo: nella primariastudenti e insegnanti racconteranno il lavoro svoltodurante l’anno attraverso mostre, rappresentazioni eattività di laboratorio. «L’Open Day rappresenta unmomento importante perché si apre la scuola e siaccoglie chi vuole conoscere le attività che svolgiamoquotidianamente – racconta Gabriele Ravaglia,dirigente della Scuola –. Ci stiamo impegnando nellacostruzione di un Polo educativo 0–6, integrato traNido e Scuola dell’Infanzia. La nostra propostaeducativa intende riconoscere e accogliere i bisognidel bambino rispettandone tempi e modalità diespressione e accompagnandolo nell’incontro colreale». Info: tel. 051944590, scuoledonlucianosarti.it

G

Antoniano. Un film sulla vita di don Minzoni

ercoledì 11 alle 20.30 alCinema teatro Antoniano (viaGuinizelli 3) si terrà un

incontro sul dialogo interreligioso cuiparteciperanno il vicario episcopalealla Carità don Massimo Ruggiano, il

presidente della Comunità islamica italiana YassineLafram e il direttore dell’Antoniano fra GiampaoloCavalli. Il dibattito sarà preceduto, alle 19.30, da unbuffet di benvenuto, e seguito dalla proiezione del film«Oltre la bufera. Gli ultimi anni di vita di don GiovanniMinzoni» di Marco Cassini con Stefano Muroni.Ingresso gratuito. La serata è organizzata col contributodi Antoniano Onlus in collaborazione con CentroZonarelli, Centro studi Donati e Ape Onlus. Il filmdedicato alla vita di don Minzoni ha inizio dal suoritorno ad Argenta dopo la Grande Guerra. Qui donGiovanni tenta di riorganizzare la vita sociale e culturaledella comunità. Quando però i rapporti tra forzepolitiche e religiose sembrano prendere la piega dellacomprensione e della collaborazione, una nuova forzapolitica farà il suo ingresso devastante nella storia... Unfilm dai temi «contemporanei» che merita di essere vistoe ricorda un grande personaggio del secolo scorso.

M

Guadalupe, Mariatra scienza e fede

Master Ivs

«La Madonna di Guadalupe sfida allascienza, richiamo alla fede» la protago-

nista, martedì 10 alle 17.10 della video-conferenza all’Istituto Veritatis Splendor, te-nuta da Padre Nicola Tovagliari, Legionariodi Cristo, dell’Università europea di Roma.L’appuntamento è inserito nel Master in«Scienza e fede» attivato dall’Ateneo ponti-ficio Regina Apostolorum in collaborazionecon Ivs (via Riva di Reno 57, info e iscrizio-ni: tel. 0516566239, e–mail: [email protected]).

È

«Elefanti nell’anima», recital di poesieorna domenica 15 al Museo della Beata Vergine diSan Luca, alle 16,30, il «Recital di Poesie e musica.

La corsa della vita», a cura degli «Elefanti nell’anima»,che hanno scelto questo nome proprio con l’intento diricordare (gli elefanti hanno una memoria proverbiale)e non lasciare che gli eventi scorrano senza che ci se neavveda: vogliono invece trattenerli e pensare, cosa sco-moda magari, ma profittevole e a tutti utile. Lo farannocon le poesie di Saverio Gaggioli, Ludovico Bongini, Giam-piero Bagni, Stefano Pedroni, con gli intermezzi musi-cali di Ludovico Caponetti e della giovane Indah. Un ap-puntamento ormai tradizionale in cui, tra poesia e mu-sica, si scandisce il passare degli anni e delle prove, e in-sieme il perdurare dell’amicizia e della densa riflessio-ne sul senso degli eventi.

T

Giornata Adesione Unitalsinche quest’ anno, nella prima Do-menica di Avvento, l’Unitalsi ha ce-

lebrato la Giornata dell’Adesione. Ritosemplice ma profondo che ha visto nel-la sede bolognese la partecipazione deisoci che hanno rinnovato la loro pro-messa, condividendo il proprio impe-gno verso chi è nel bisogno. Al terminedella cerimonia guidata dall’assistentespirituale don Luca Marmoni, si è proiet-tato il video del Pellegrinaggio diocesa-no a Lourdes, cui partecipò l’arcivesco-vo Zuppi. Proprio in quei giorni il Papaannunciò la sua elezione a cardinale.

A

Concerto natalizioalla Trinità

omenica 15 alle 21avrà luogo nella

chiesa parrocchialedella Santissima Trinità(via Santo Stefano, 87)un concerto di musichee canti natalizi di anticatradizione europea,eseguiti dal Coroparrocchiale diretto daGianni Grimandi, con lapartecipazionedell’organista IstvanBatori e della violinistaCarolina Bertaccini.Ingresso libero.

D

Gli anniversaridella settimana

9 DICEMBRE Tassoni don Luigi (1945) Sarti don Gaetano (1946) Bassini don Enrico (1953) Galletti monsignor Vincenzo (1968)

10 DICEMBRE Marchesi don Emilio (1946) Molinari monsignor Abelardo (1961) Sfondrini don Giovanni (1971) De Maria monsignor Gastone (2006)

12 DICEMBRE Ghedini don Antonio (1956) Arrigoni don Giuseppe (1959) Vivarelli don Ugo (2012)

13 DICEMBRE Landi don Luigi (1949) Golfieri don Agostino (1957) Cocchi don Olindo (1959) Brocadello don Pasquale (1988)

14 DICEMBRE Emiliani padre Tommaso, filippino(1972)

15 DICEMBRE Dossetti don Giuseppe (1996)

in memoria

Don Minzoni

Domenica8 dicembre 2019

BOLOGNA 7SETTEnotizie

[email protected]

cinemaAUDITORIUM GAMALIELE via Mascarella 46 L’affido. Una storia 3737843659 di violenza

Ore 15.30 (ingr.gratuito)

ANTONIANO v. Guinizelli La famosa invasione 051.3940212 degli orsi in Sicilia

Ore 15.30 – 17.15Il vangelosecondo Matteo Z.Ore 19 – 20.30

BELLINZONA v. Bellinzona Downton Abbey 051.6446940 Ore 16 – 18.30 – 21

CHAPLIN P.ta Saragozza L’immortale 051.585253 Ore 16 – 18.30 – 21

GALLIERA v. Matteotti 25 Joker 051.4151762 Ore 16 – 18.45 – 21.30

ORIONE v. Cimabue 14 Miserere 051.382403 Ore 15

Il reggipettoOre 16.30Aspromonte

La terra degli ultimiOre 18A Tor Bella Monacanon piove maiOre 19.30

PERLA v. S. Donato 38 L’uomo del labirinto 051.242212 Ore 16 – 18.30 – 21

POP UP CINEMA BRISTOL v. Toscana 146 L’inganno perfetto 051.477672 Ore 16 – 18.15 – 20.30

TIVOLI v. Massarenti 418 Tutto il mio 051.532417 folle amore

Ore 16.30 – 18.3020.30

CASTEL D’ARGILE (Don Bosco) v. Marconi 5 L’uomo del labirinto

051.976490 Ore 17.30 – 21

CASTEL S. PIETRO (Jolly) v. Matteotti 99 La famiglia Addams 051.944976 Ore 15.30

Le Mans ‘66La grande sfidaOre 17.30 – 20.30

CENTO (Don Zucchini) v. Guercino 19 La Belle Epoque 051.902058 Ore 16 – 21

CREVALCORE (Verdi) p. Porta Bologna 13 Ailo 051.981950 Ore 16

Tutto il miofolle amoreOre 18.30 – 21

LOIANO (Vittoria) v. Roma 35 La Belle Epoque051.6544091 Ore 21

S. PIETRO IN CASALE (Italia) p. Giovanni XXIII Chiuso per lavori 051.818100

VERGATO (Nuovo) v. Garibaldi Cetto c’è 051.6740092 senzadubbiamente

Ore 21

le sale della comunitàA cura dell’Acec–Emilia Romagna

«L’inganno perfetto»

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L’incontro coni genitorie bambinidella scuolaparitaria«Stagni»di Crevalcore

«Economia egiustizia» è iltitolo dell’incontrodedicato al mondodel lavoro cuiil cardinaleha partecipatopresso la «Piccolacarovana»

Il teatro comunale «Bibiena»di Sant’Agata ha accoltol’incontro pubblico «Educare: chie come?» dedicato al mondodella scuola e dell’istruzione

Al teatro «Verdi» di Crevalcore si èsvolto l’incontro «Un tema unitariosu cui impegnarsi insieme. Il sognodei nostri paesi», con rappresentanti delle amministrazioni comunali

Nel secondogiorno della suaVisita, il cardinaleZuppi haincontratola Partecipanzaagraria diSant’AgataBolognesenella sededell’associazione

Un momento della Messaconclusiva alla Zona pastorale,nella chiesa parrocchialedi Crevalcore, presiedutadall’arcivescovo

Gli scatti della Visita a Crevalcorefocus.L’incontro con la gentein alcune immagini «sul campo»

I Vespri nellachiesa dei SantiFrancesco e Carlodi Sammartini,presiedutidall’arcivescovoZuppi nel primogiorno di Visita

Fra le tante realtàdisseminate sulterritorio alle qualil’arcivescovo MatteoZuppi ha fatto visitanei giorni scorsi,anche il doposcuola«Bussola» diCrevalcore

a molte parti è giunto un guidiziounanime sulla Visita pastorale aCrevalcore e Sant’Agata: a rendere

quei giorni speciali è stata la relazionediretta con il cardinale Zuppi. I momentispesso informali della quotidianità si sonouniti a quelli della preghiera e dell’incontropersonale e comunitario con tutti gliappartenenti alla comunità. Il camminodella Zona pastorale ha avuto il suo

battesimo proprio con questa Visita,offrendo uno stimolo concreto ed unentusiasmo travolgente per rivitalizzarepercorsi di collaborazione nell’annuncio delmistero di Dio, nella preghiera, nel serviziodella carità e nell’attenzione alle nuovegenerazioni. Si ringrazia per il materialefotografico Alessandro Veronesi, AlicePellegrino, Michele Varasani e RiccardoBranchini. (A.C.)

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album8 BOLOGNASETTE

Domenica8 dicembre 2019

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