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  • Tutorial ECIPAR Nuove tecnologie per il marketing

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    Tutorial

    NUOVE TECNOLOGIE

    PER IL

    MARKETING

    Materiale sviluppato nellambito dellOperazione Rif. PA 2008-255/Rer FSE 4 PRO.COM. Nuove professionalit per lo sviluppo commerciale delle PMI approvata con Delibera di GR 1306/2008

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    Obiettivi I materiali di approfondimento ti permetteranno di:

    comprendere limportanza delle nuove tecniche di marketing;

    costruire con successo il rapporto con il cliente;

    comprendere limportanza della nuove tecnologie nella vendita;

    padroneggiare le principali tecniche utili alla fidelizzazione dei rapporti con il cliente.

    comprendere i cambiamenti dei comportamenti di acquisto del consumatore e di valorizzare l attivit con una comunicazione personalizzata, differenziata, innovativa.

    Le competenze che svilupperai riguardano:

    come utilizzare al meglio le nuove tecnologie per la comunicazione di impresa; come utilizzare le nuove tecniche di marketing per rafforzare e sviluppare il rapporto con

    i clienti; come rendere unica lesperienza di fruizione o di consumo dei prodotti da parte del

    cliente

    Indice dei Contenuti 1. Personal Marketing 2. Innovazione e marketing 3. La creazione di un sito Web che generi nuovo business per l'azienda Le ICT come strumenti di comunicazione e marketing: 4. Web Marketing 5 Spiral branding 6. Viral marketing 7. Multichannel marketing 8. Direct marketing 9. E-mail marketing 10. Telemarketing 11. Mobile Marketing 12. Proximity marketing 13. Marketing non convenzionale 14. Guerrilla marketing 15. Marketing tribale 16. Buzz marketing 17. Marketing esperienziale 18. Geomarketing

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    1. Personal Marketing Si sente sempre pi spesso parlare di marketing non-convenzionale, di marketing alternativo e di mezzi alternativi di comunicazione. Parole come word-of-mouth, viral marketing, guerrilla, ambient advertising, marketing tribale sono passate dallessere astruse definizioni di eccentrici guru del marketing doltreoceano ad oggetto di pubblicazioni scientifiche. Il marketing sta cambiando adeguandosi ai rapidi mutamenti della societ. La diffusione di massa della Grande Rete ha accelerato il passaggio a quella che molti definiscono societ dellinformazione o network society. Internet ha amplificato allennesima potenza le peculiarit della societ postmoderna, rendendo necessaria una revisione delle vecchie teorie del marketing, in parte ormai superate. Tra queste nuove teorie, molte vengono allocate alla leva della Promotion, che sta vivendo un momento del tutto particolare, dovuto maggiormente alla crisi dei classici strumenti di comunicazione. La nascita di un consumatore post-moderno ha portato allobsolescenza di alcune tecniche di promozione e al sorgere di fenomeni quali la crisi della fidelizzazione. Questo effetto si riscontra, in primis, nei settori dove lalta sensibilit al prezzo porta allattuazione di rilevanti politiche di sell-out. I consumatori sono soggetti a centinaia di messaggi pubblicitari giornalieri che non sono pi in grado di colpirli, a causa dellinadeguatezza degli strumenti, delle teorie e delle tecniche finora utilizzate dagli uomini di marketing. Il marketing della nuova era ha visto il passaggio dalladvertising, che puntava a persuadere i consumatori, alladvertainment, che punta ad intrattenere e stupire il pubblico, per stimolare la conversazione e innescare i meccanismi di diffusione virale. Lobiettivo di ogni impresa diventa quello di creare valore che duri negli anni, cercando affinit e intimit con i propri clienti. La nascita e lo sviluppo dei nuovi media comporta un uso integrato degli strumenti di comunicazione e di una sinergia di prodotto on e offline. Come ha insegnato Michel Mafessoli, la post-modernit intesa come sinergia tra arcaismo e sviluppo tecnologico, sulla scia della diffusione di massa delle tecnologie, ha riportato in auge dinamiche antiche. E cos che il marketing non convenzionale deve la sua ragion dessere al meccanismo di diffusione delle idee da sempre riconosciuto come la forma pi potente di pubblicit e di promozione: il passaparola (word-of-mouth). Il corso cercher di analizzare in maniera sintetica ed efficace gli strumenti innovativi di promozione che sano utilizzati con maggiore frequenza ed implementati nei piani di comunicazione aziendale.

    2. Innovazione e marketing Lultimo decennio stato caratterizzato soprattutto dalla rivoluzione dellinformazione, cio dallavvio di una radicale trasformazione dellorganizzazione economica e sociale dei paesi avanzati determinata soprattutto dagli eccezionali sviluppi delle tecnologie dellinformazione e della comunicazione. In particolare, lavvento e la diffusione di Internet ha gradualmente trasformato sia le strutture dei mercati, che i modi di operare delle imprese e delle organizzazioni complesse in genere. Le manifestazioni di questi cambiamenti sono sotto gli occhi di tutti.

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    Cambia la localizzazione delle attivit di produzione, si sviluppano nuovi canali di distribuzione delle merci e dei servizi, si manifestano fenomeni di convergenza di settori diversi, si affermano nuove forme di comunicazione e di relazione fra persone e organizzazioni, le forme pi consolidate di creazione del valore tendono ad essere rivoluzionate. Gli effetti dei cambiamenti in questione sono sempre pi evidenti. Gli acquirenti di beni e servizi, sia destinati al consumo che alla produzione di beni e servizi privati e pubblici, sono sempre pi informati e consapevoli delle offerte disponibili, pi esigenti nei confronti delle prestazioni dei prodotti acquistati, pi sensibili al prezzo. La fedelt del consumatore sempre pi connessa al grado di soddisfazione dello stesso ed in ogni caso non mai assoluta. In termini generali, possiamo affermare che stiamo assistendo al tramonto del mercato del venditore ed allavvento del mercato del compratore. Sotto lincalzare di processi di cambiamento cos ampi e diffusi, le imprese sono costrette a ripensare in modo innovativo i propri processi organizzativi e produttivi, nonch a ripensare obiettivi, strategie e strutture di mercato. In particolare, larea del marketing assume una rilevanza fondamentale nel concepire e nel realizzare i processi di innovazione che dovranno essere adottati dalle imprese. Nei prossimi anni, infatti, le imprese che conseguiranno il successo nelle realt di mercato che si vanno ormai configurando con sufficiente chiarezza saranno quelle che sapranno operare lungo le seguenti direttrici fondamentali:

    sviluppo di relazioni sempre pi personalizzate e durevoli con i clienti;

    sviluppo di forme di intermediazione, di distribuzione e di comunicazione in grado di accrescere il valore reso allacquirente finale;

    sviluppo della capacit di soddisfare le esigenze manifeste e potenziali della clientela sotto i vari profili, dalle caratteristiche dei prodotti e dei servizi, alle strutture ed ai canali da impiegare.

    Non si tratta certo di un compito facile, ma oggi disponiamo di strumenti in grado di consentire il conseguimento di obiettivi sempre pi ambiziosi. Le nuove tecnologie dellinformazione e della comunicazione stanno rapidamente evolvendo, determinando le condizioni per rendere sempre pi efficace ed efficiente la gestione strategica ed operativa delle relazioni di mercato. Non solo, ma i progressi in atto stanno rendendo possibile lapplicazione dei principi e degli strumenti del marketing avanzato ad un numero sempre pi ampio di imprese e di organizzazioni. In altri termini, lo sviluppo e la diffusione delle nuove tecnologie stanno determinando unintegrazione crescente fra i processi di innovazione ed i processi di marketing. Lo sviluppo dell Information Communication Technology, sviluppo in atto sin dagli anni 60, ma che ha assunto i caratteri attuali a partire dalla seconda met degli anni 90, ha consentito di superare gradualmente i limiti di quello che stato il marketing di massa. Si cos iniziato a parlare di marketing differenziato, di marketing personalizzato, di marketing su misura

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    Per approfondire i temi di cui sopra ti consiglio di visitare i seguenti siti web: www.mymarketing.net: il luogo di incontro, virtuale e interattivo, per dibattere sulle tematiche del marketing a 360 gradi, con il supporto dei pi avanzati strumenti della tecnologia multimediale. www.marketing.it: la prima comunit e marketspace indipendente del marketing in Italia. E' rivolta alle aziende, ai professionisti, ai fornitori di servizi di marketing, al mondo accademico e al mondo dello studio in generale. www.marketingjournal.it: il primo quotidiano on line per i manager della MarCom e Business Community www.marketingprofs.com: sito americano dedicata al marketing e alla comunicazione

    Ti consiglio inoltre i seguenti libri: Pastore A.-Vernuccio M., Marketing, Innovazione e Tecnologie digitali,Edito da Cedam Aiello G.M., Relazioni di marketing e tecnologie digitali,Edito da Giappicchelli

    3. La creazione di un sito Web che generi nuovo business per l'azienda Ogni azienda dovrebbe progettare un sito che ne esprima lo scopo, la storia, i prodotti, la vision e contenga diverse altre informazioni. Il sito Web dovrebbe rappresentare un modo semplice per entrare in contatto con lazienda e presentare contenuti sempre nuovi per invogliare chi lo guarda a visitarlo di nuovo; deve caricarsi rapidamente a video e avere una grafica accattivante. Un sito Web pu anche andare oltre lofferta di contenuti e offrire transazioni, diventando cos un sito di e-commerce La realizzazione di un sito Web aziendale consente di stabilire una presenza su Internet, tenere i clienti informati sulla propria azienda e magari creare un nuovo flusso di entrate attraverso un negozio in linea. Ma come si fa a realizzare un sito Web? Come pubblicare un sito Web veramente valido? La creazione di un sito semplice non tecnicamente impegnativa,di seguito illustriamo come puoi realizzare in sei fasi un sito che comunichi un'impressione positiva della tua azienda a clienti acquisiti e potenziali. a. Stabilisci scopo e aspetto del sito Inizia a pianificare il sito consultando prima di tutto quelli pubblicati da aziende del tuo settore. Cerca di stabilire cosa li rende efficaci e cosa no. L'analisi di altri siti pu contribuire a stabilire quello che si desidera ottenere con il proprio. b. Prepara una bozza del sito Una volta chiara l'idea del tono e dello scopo del sito, prendi carta e penna, oppure utilizza un software di disegno, e prepara una bozza con lo schema del sito e delle pagine.

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    Lo schema del sito funge da rappresentazione visiva e comprende tutte le pagine di cui sar composto e i collegamenti tra di esse. Cerca di creare uno schema basato su una logica che clienti e visitatori possano riconoscere Generalmente, gli sviluppatori di siti Web progettano strutture gerarchiche, dove la pagina iniziale si trova al livello pi alto, da cui si dipartono le pagine di secondo e terzo livello. Per quanto riguarda lo schema delle pagine, disegna uno schema che illustri la struttura di una pagina del sito. Il contenuto sar ovviamente diverso da pagina a pagina, ma la struttura di base dovr servire da modello per tutte le pagine del sito, l'uso di una struttura standard evita che i visitatori si sentano disorientati. Ancora una volta, pu essere utile analizzare gli schemi delle pagine di altri siti Web per determinare quali siano i pi efficaci. c. Registra un nome di dominio Il nome di dominio l'indirizzo che gli utenti digitano all'interno del browser per trovare un sito. Per esempio: www.azienda.com. Per poter utilizzare un nome di dominio ed evitare che venga usato da altri necessario registrarlo. Se il nome di dominio che hai scelto gi stato registrato da altri, devi apportarci qualche modifica.. d. Ospitare il sito Web Il sito Web deve risiedere su un computer denominato server Web. Il server Web rende disponibili le pagine del sito agli utenti che lo richiedono attraverso il browser. Per le piccole aziende, in genere, pi conveniente pagare un servizio di hosting o un provider di servizi Internet (ISP) affinch ospitino il sito su uno dei loro server. Se invece sei interessato solo alla creazione di una rete interna riservata all'azienda, detta anche "intranet", puoi ospitarla su un PC aziendale. e. Realizza e collaudail sito Web Se desideri creare un sito di e-commerce attraverso il quale elaborare gli ordini e i pagamenti tramite carta di credito, possibile, se non consigliabile, affidare la realizzazione del sito a un progettista Web. Se tuttavia sei una persona creativa, desiderosa di imparare qualcosa di nuovo, puoi provare a sviluppare da solo il sito Web con FrontPage, magari frequentando prima un corso. f. Pubblica e gestisci il sito Web Dopo aver verificato il funzionamento del sito, possibile caricare i file sul server di hosting. Collegati a Internet e digita il tuo nome di dominio per vedere finalmente il sito pubblicato sul Web, ma dopo gli inevitabili festeggiamenti per il lancio del sito, il lavoro continua. Se vuoi che i clienti percepiscano la tua azienda come dinamica e di successo, devi aggiornare il contenuto del sito regolarmente, ricordati che i siti Web che contengono riferimenti a eventi gi verificatisi fanno pensare che l'azienda non sia pi in attivit. Per approfondire i temi di cui sopra ti consiglio di leggere The cluetrain manifesto,scritto nel 1999 da quattro comunicatori esperti, R. Levine, C. Loche, D.Searls e D.Weinberger stato pubblicato prima solo on line e in seguito da Perseus Books e Fazi editore in Italia. Si tratta di un vero e proprio manifesto che raccoglie 95 tesi sulla comunicazione di impresa e lenorme impatto che larrivo di Internet ha prodotto sia sui mercati ( consumatori ) sia nelle organizzazioni.

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    4. Web Marketing Il Web marketing quella parte della strategia di marketing dellazienda che si traduce e si realizza tramite il suo sito internet ed l'insieme delle tecniche e degli strumenti che consentono di sviluppare i rapporti commerciali,acquisti, pubblicit, vendite, assistenza alla clientela, etc., tramite il Web. Il Web marketing, sostanzialmente, applica al web le tradizionali strategie di Marketing. Il Web marketing non una attivit da gestire in completa autonomia, al contrario deve procedere in linea con le politiche di marketing aziendali, dalle quali assumerne le strategie di base per declinarle in comunicazione web. Nella definizione e progettazione di un piano di marketing, oggi indispensabile prevedere e destinare le giuste risorse al web cos come si attivano budget per le altre forme di comunicazione sui media tradizionali. Per approfondire i temi di cui sopra ti consiglio di visitare i seguenti siti web: www.webmarketing.html.it: HTML.it il sito italiano di riferimento per Web developer e programmatori, nonch uno dei pi visitati e conosciuti siti italiani di informazione tecnologica. www.clickz.com: Dedicato soprattutto al web marketing, questo sito aggiornato quotidianamente ospita anche ottimi articoli sulla scrittura e i contenuti. Cercate le firme di Gerry McGovern, Nick Usborne, Debbie Weil, Susan Salomon. www.sitiwebmarketing.it: il blog vuole consentire laccesso a strumenti di web marketing anche avanzato a livello operativo a tutte quelle persone e imprese che non hanno la possibilit di investire budget da grande azienda e non hanno le conoscenze per gestire politiche di marketing on line in maniera approfondita. www.onemarketing.it: un blog di aggiornamento e approfondimento sul web marketing e le tecniche di posizionamento nei motori di ricerca Ti consiglio inoltre di leggere il libro di: T. Vescovi, Il marketing e la rete. La gestione integrata del Web nel business - Comunicazione, e-commerce, sales management, business to business, Edito da Il Sole 24 ore.

    5. Spiral branding Lutilizzo di azioni marketing che coinvolgono in modo coordinato e integrato pi media viene definito Spiral branding. Lintegrazione prevede una metodologia di programmazione concatenata, in pratica le azioni si susseguono secondo una sorta di spiralevirtuale di collegamento. Solitamente e quando possibile, si parte dal lancio di un messaggio pubblicitario distribuito contemporaneamente o sequenzialmente su TV, radio, stampa e web.

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    La scelta dei media da utilizzare in funzione del budget a disposizione, del tipo di investimento previsto e soggetto alle effettive esigenze dellazienda. Ad esempio per le piccole e medie imprese non indispensabile utilizzare i canali TV delle major, spesso le emittenti locali consentano di ottenere effetti maggiori rispetto al proprio mercato di riferimento. Importante, come sempre, leffettiva capacit da parte dellazienda di elaborare e concepire azioni mirate e calibrate in funzione del business di riferimento e degli obiettivi da conseguire. Le campagne marketing con strategia spiral branding sono ad alto valore aggiunto e puntano molto sulla marca con lobiettivo di fidelizzare la clientela ed aprire un dialogo one to one; la costruzione di una relazione stretta con il target apre nuovi orizzonti alle imprese che attraverso il dialogo con il proprio mercato possono dare vita a nuovi prodotti, migliorare quelli in produzione ,attivare servizi,personalizzare,ed attivare future campagne di comunicazione. Inoltre, seguendo una logica di viral marketing lutente viene invitato ad inviare una e-mail ad amici e conoscenti per farli accedere alla promozione; non certo una novit, ma nel web da ancora buoni frutti e dal punto di vista marketing , consente allazienda di reperire nuovi nominativi da inserire nei propri data base.

    6. Viral marketing Il Marketing virale un tipo di marketing non convenzionale che sfrutta la capacit comunicativa di pochi soggetti interessati per trasmettere il messaggio ad un numero esponenziale di utenti finali. un'evoluzione del passaparola, ma se ne distingue per il fatto di avere un'intenzione volontaria da parte dei promotori della campagna. Il principio del Marketing virale si basa sull'originalit di un'idea: qualcosa che, a causa della sua natura o del suo contenuto, riesce a espandersi molto velocemente in una data popolazione. Come un virus, l'idea che pu rivelarsi interessante per un utente, viene passata da questo ad altri contatti, da questi ad altri e cos via. In questo modo si espande rapidamente, tramite il principio del "passaparola", la conoscenza dell'idea. In genere, il termine riferito agli utenti della rete che, pi o meno volontariamente, suggeriscono o raccomandano l'utilizzo di un determinato servizio (per esempio, per la scelta di un indirizzo e-mail). Ultimamente, questa tecnica promozionale si sta diffondendo anche per prodotti non strettamente connessi a Internet: veicolo del messaggio resta comunque la comunit in rete, che pu comunicare in maniera chiara, veloce e gratuita. Il Marketing virale presuppone una strategia che stimoli e incoraggi gli individui a diffondere un messaggio generando una potenziale crescita esponenziale sia della notoriet sia dellinfluenza del messaggio stesso. Ci vuole unidea che affascini e si propaghi Per approfondire i temi di cui sopra ti consiglio di leggere il libro di Gianluca Arnesano, Viral marketing. E altre strategie di comunicazione innovativa, Edito da Franco Angeli

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    7. Multichannel marketing Da sempre il marketing utilizza una pluralit di mezzi per veicolare le comunicazioni pubblicitarie: dai depliant, alle brochure, agli spazi sui periodici, fino alla radio e la televisione. Allo stesso modo, i canali di distribuzione dei prodotti sono sempre stati molti: dalla vendita postale per catalogo, al ricorso ad agenti sparsi sul territorio, fino allutilizzo intenso dellintermediazione commerciale. Il marketing quindi sempre stato multichannel, sia per la comunicazione, sia per la distribuzione. grazie ad Internet oggi possibile rendere le esperienze di comunicazione e/o di acquisto omogenee, in grado cio di dare al cliente quelle sensazioni e quelle esperienze che in passato i diversi mezzi (stampa, televisione, ecc) o i diversi canali (il negoziante sotto casa, il catalogo spedito per posta) potevano dare solo separatamente. Il Multi-channel marketing d la possibilit di fare tutte queste cose allo stesso tempo, di promuovere la stessa iniziativa di marketing con pi mezzi, ma offrendo al consumatore la stessa identica sensazione o esperienza di acquisto con ognuno.

    Per approfondire i temi di cui sopra ti consiglio di visitare, allindirizzo web www.multicanalita.it, , il sito ufficiale dell'Osservatorio Multicanalit 2007, un'iniziativa

    lanciata dalla School of Management del Politecnico di Milano, Nielsen, Nielsen Online e

    Connexia.

    L'Osservatorio Multicanalit si rivolge in modo particolare alle aziende che operano nel settore

    del largo consumo proponendosi di rispondere alla domanda "la multicanalit paga allo

    scaffale?". Una domanda semplice che per ancora non ha avuto risposta.

    8. Direct marketing Oggi pi che mai il Direct Marketing al centro dell'attenzione nel mondo delle imprese. La ragione semplice: in un'epoca di globalizzazione mediatica in cui tutti parlano a tutti, si scoperto che solo parlando al "singolo" possibile stabilire un solido e duraturo rapporto con il cliente. E il Direct Marketing proprio questo: un contatto mirato, diretto, personalizzato e interattivo. Il Direct marketing sta mutando profondamente le relazioni tra produttori e consumatori. Le imprese, grazie a questi nuovi strumenti, possono instaurare con le singole persone rapporti pi diretti, possono chiamarle per nome, informarle preventivamente su prodotti di interesse, metterle al corrente di offerte, ecc. Il successo di questi nuovi modelli di comunicazione sta proprio nella conoscenza e nellanalisi del proprio target di riferimento, nellattenta segmentazione dei clienti potenziali che consente di raggiungere buoni riscontri in termini di acquisizione di nuovi clienti o di fidelizzazione dei vecchi clienti, di aumento del numero di persone che visitano un punto vendita o delle vendite sia dirette che via web. Obiettivi decisamente interessanti che unimpresa pu raggiungere con un impegno modesto dal punto di vista degli investimenti: le risorse necessarie per condurre una buona azione di Direct Marketing sono di gran lunga inferiori rispetto ai media tradizionali.

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    Una differenza che rende le leve di marketing diretto ideali per le piccole imprese che vogliono sviluppare campagne di contatto con i clienti, ma non dispongono delle risorse necessarie per investire su televisione e stampa. Inoltre, diversamente dai media tradizionali, il direct Marketing consente di monitorare e, soprattutto, quantificare i risultati di una campagna. Si tratta di un indubbio punto di forza e di differenziazione rispetto ai media generalisti che non consentono di valutare lefficacia di una campagna e di valutare gli effettivi ritorni sugli investimenti compiuti. Obiettivi che, bene precisarlo, non possono essere raggiunti sviluppando azioni spot ed isolate, ma devono essere perseguiti nel tempo, mediante di azioni continuative e opportunamente pianificate, tra cui:

    costruzione e normalizzazione del database : finalizzata alla individuazione di tutti i contatti da attivare;

    realizzazione del processo di Direct Marketing: fissando e presidiando tutti gli strumenti individuati (email, fax, telefono, invio postale, sms, mms, ecc.), valutando i contenuti della campagna e monitorando costantemente i tempi;

    analisi dei risultati: il processo deve concludersi con un report finale sintetico sulla redemption raggiunta. Pi numeri si raccolgono in questa fase pi le valutazioni potranno essere precise e puntuali;

    proposizione su prossimi passi: il direct marketing non si esaurisce con la redazione del report quantitativo. Trattandosi di un processo continuo, la conclusione non pu che essere propositiva, volta ad individuare nuove azioni da realizzare in area marketing (non necessariamente di direct marketing se la redemption stata particolarmente bassa).

    Per massimizzare i risultati delle azioni di Direct Marketing, necessario dare continuit alle azioni sviluppate: le azioni non devono mai essere singole ma continuative (anche una ogni trimestre) e differenziate nelle modalit (email, lettera, telefonata, invito per un evento, auguri, questionari, ecc.). Inoltre, bisogna prevedere aggiornamenti del Database: si pu valorizzare un investimento in database, solo se questo viene sottoposto ad aggiornamenti periodici (almeno una volta ogni semestre). Non ultimo, fondamentale individuare strumenti di supporto: il Direct Marketing solo uno degli strumenti di un piano di comunicazione che va accompagnato con una serie di azioni congiunte di comunicazione (pagine pubblicitarie o redazionali su riviste di settore, numero verde, presenza in fiere di settore.). Gli strumenti di Direct Marketing pi utilizzati sono:

    direct mail: invio ad un target preciso di materiale pubblicitario o promozionale specificatamente indirizzato e personalizzato, a mezzo posta, fax, email, sms, etc.

    e-mail marketing: una forma di comunicazione che viaggia su internet nella forma di email o di newsletter con obiettivi promozionali ed informativi

    direct response: inserimento di un coupon o un numero telefonico in ogni annuncio. E uno strumento che consente di misurare il numero di risposte. In Italia si vede poco perch i creativi si lamentano che sporca la loro bella pagina. E lunico sistema per misurare leffettivo valore di una pagina o di uno spot rispetto ad un altro.

    messaggi diretti multimediali (SMS, tv interattiva, ecc.): forma di direct marketing piuttosto recente che sfrutta i nuovi media per comunicazioni di tipo promozionale e commerciale.

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    Gli elementi essenziali del direct marketing

    Filo diretto azienda-cliente: nel Direct Marketing l'azienda parla al cliente senza intermediazioni per instaurare un rapporto diretto e personale.

    Colpire al centro dell'obiettivo: il Direct Marketing si rivolge a gruppi ben definiti di clienti e non genericamente al mercato.

    A tu per tu, anche in capo al mondo: nel Direct Marketing il contatto con i clienti avviene presso di loro, a casa o in ufficio, ovunque si trovino.

    Un biglietto di andata e ritorno: il Direct Marketing in grado di suscitare una risposta che torna dal cliente all'azienda: un ordine, una richiesta di informazioni, un dato personale...

    Ma quanto mi rendi?: nel Direct Marketing il rapporto tra contatti e ritorni (redemption) sempre misurabile e permette di valutare il risultato economico dell'operazione

    Per approfondire i temi di cui sopra leggii lebookdi Barry Silvestrin: Direct marketing B2B: corso accelerato (377 KB) Scarica l'ebook "Direct marketing B2B: corso accelerato" in formato pdf. Leggi inoltre: B. Stone: Direct marketing. I metodi e le tecniche vincenti, Edito da Il Sole 24 Ore/Pirola Kraft M. - Hesse J. - Hofling J. - Peters K. - RinasD., International Direct Marketing, Edito da Springer Verlag

    9. E-mail marketing Lo strumento e-mail quello di maggior utilizzo in Internet gli si dedicano dai tre minuti alle due ore e pi al giorno. Per questi motivi le-mail centrale in ogni politica di marketing, di pubblicit e di fidelizzazione dei clienti per le aziende che operano anche sul Web. Il primo punto da chiarire sulle politiche de-mail marketing che lo spamming, ovvero linvio indiscriminato di grosse quantit di messaggi di posta elettronica, vietato per legge e controproducente in termine di effetti. Infatti per avere un feedback parzialmente positivo, lo spamming comporta una spedizione massiccia, di dubbia utilit, facilmente confondibile, di maggior costo, con riflessi negativi sul mezzo e sulla qualit della comunicazione. Dunque opportuno escludere lo spamming e lavorare direttamente sui propri clienti. Il vantaggio delle-mail marketing e di Internet in generale rispetto ai sistemi tradizionali dato dalla possibilit di stabilire dei rapporti quanto pi vicini al tipo one to one nei confronti dei clienti, e il tutto a costi irrisori. Ci significa che non si devono fare azioni generalizzate, ma soppesare ogni attivit, valutare gli scopi e incrociarli con il profilo dei clienti in modo da cercare linterazione soltanto da coloro che possono essere veramente interessati. Nella posta tradizionale, su 100 lettere solo una produce un comportamento attivo di risposta. Con le-mail, il rapporto sale a 1,5 (pur sempre il 50% in pi). Se le-mail targettizzata in modo adeguato e il servizio/prodotto effettivamente dinteresse si pu salire la china fino a 3, 4 o addirittura 5.

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    E poi ci sono i costi: una comunicazione spedita con lettera tradizionale pu costare mediamente dieci volte pi delle-mail. Per approfondire i temi di cui sopra ti consiglio di visitare i seguenti siti web: www.mestierediscrivere.com : articoli, consigli pratici e tanti link per scrivere e comunicare meglio sul web www.excessvoice.com: la newsletter personale di Nick Usborne, dedicata alla scrittura online con un taglio decisamente marketing-oriented. www.sun.com/980713/webwriting/: sul sito della Sun trovate la guida "Writing for the Web", redatta da Jakob Nielsen e dai suoi collaboratori. Di parecchi anni fa, ma sempre interessante. www.redaction.be: Questo sito belga sicuramente uno dei migliori sulla scrittura online: chiaro, documentatissimo, ricco di esempi, di idee e di punti di vista, molti niente affatto scontati.

    10. Telemarketing Lo sviluppo tecnologico registrato negli ultimi anni nellambito dellICT ha fatto s che la percentuale di comunicazioni, transazioni e scambi di vario genere tramite telefono abbia assunto dimensioni ragguardevoli in misura tale da modificare anche e soprattutto i costumi commerciali. Industrie manifatturiere, di piccole medie e grandi dimensioni, societ commerciali e di servizi di vario genere, Enti ed Istituzioni pubblici e privati hanno modificato a loro volta profondamente le loro procedure di scambio e transazione, implementando Servizi Assistenza, Hot line telefoniche, Numeri Verde dedicati esclusivamente alla comunicazione con Clienti, acquisiti o potenziali. Il Telemarketing pertanto divenuto, anche se in alcuni casi abusato, un veicolo irrinunciabile di promozione e servizio. Il telefono quale strumento di comunicazione possiede alcune tipicit che lo rendono difficilmente paragonabile ad altri media: gli attori della comunicazione, mittente e destinatario, sono presenti nello stesso momento, condividono lo stesso spazio comunicazionale, potendosi scambiare istantaneamente e reciprocamente informazioni. Il flusso comunicativo soprattutto caratterizzato dalla presenza, ora e adesso, degli interlocutori: ci significa che abbiamo lopportunit di individuare o acquisire subito il parere e gli orientamenti di acquisto del nostro Cliente potenziale. Limmediatezza dello strumento rappresenta il suo valore: strutturando correttamente un iniziativa di telemarketing, siamo infatti in grado di conoscere in uno spazio-tempo molto contenuto leffettivo potenziale di mercato di un qualsiasi nostro prodotto servizio. In relazione alle dimensioni del nostro segmento di Clienti potenziali, sono infatti sufficienti poche decine di contatti telefonici per verificare leffettiva portata di unipotesi di proposta commerciale. Il Telemarketing consente, inoltre, una forte personalizzazione del contatto con il nostro Cliente: ascoltiamo le sue esigenze, gli presentiamo la nostra offerta di prodotti servizi evidenziando i vantaggi che potr trarre dallutilizzo dei nostri prodotti Ci permette di individuare molto velocemente il profilo di eventuali esigenze dellinterlocutore

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    misurarne il potenziale commerciale (scoring) consentendoci di indirizzare la nostra attenzione verso gli elementi rilevanti ed impostare, quindi, le successive attivit di consulenza e vendita. Qualora poi il Cliente potenziale non risultasse interessante per noi, il contatto telefonico sar comunque servito ad orientare i nostri sforzi commerciali verso interlocutori diversi, e migliori. Come dicevamo, infatti, proprio per le sue caratteristiche di misurabilit e concretezza il Telemarketing consente di individuare accuratamente i nostri effettivi Clienti potenziali e di orientare le nostre risorse, destinate alla promozione ed allo sviluppo commerciale, solo verso questi. Ci significa poter utilizzare in modo efficace ed efficiente le risorse di relazione a disposizione della nostra Azienda. Per approfondire i temi di cui sopra ti consiglio di leggere i seguenti libri: Darlene Maciuba-Koppel : Il manuale del telemarketing. Le tecniche e le pratiche del vendere per telefono, Edito da Franco Angeli Giuseppe Chionetti: Telemarketing, manuale operativo con CDROM, Edito da FAG Questo manuale dal taglio operativo e pratico rivolto alle piccole e medie imprese, ai professionisti e alle agenzie di servizio che considerano il rapporto personalizzato e professionale con il cliente un valore aggiunto e un vantaggio competitivo sul mercato. Di facile lettura, con numerosi esempi ed esercizi, illustra in modo concreto come far diventare il telefono il mezzo che senza (elevati) costi aggiuntivi, pu rafforzare il legame con i clienti fedeli, stimolare quelli tiepidi, recuperare quelli dispersi, individuare, avvicinare e conquistare quelli potenziali. Dalla lettura di questo volume si apprenderanno tutte le tecniche per impiegare il telefono al fine di vendere in modo convincente; trasformare i reclami in opportunit; misurare la soddisfazione della clientela; migliorare i flussi di cassa sollecitando i pagamenti.

    11. Mobile Marketing Il Mobile marketing un nuovo termine che identifica il marketing diretto ai telefonini, ai palmari e ai notebook. Con la crescente popolarit della telefonia mobile, il Mobile marketing potrebbe imporsi come uno dei metodi di marketing diretto pi efficaci ed ad alta crescita. Il termine Mobile marketing diventato abbastanza popolare fin dalla nascita dei servizi SMS agli inizi degli anni 2000 in Europa ed in alcune parti dell'Asia quando alcune aziende hanno iniziato a raccogliere i numeri dei telefonini e ad inviare contenuti promozionali. Il Mobile marketing via SMS, dopo aver ricevuto l'attenzione dei media, stato limitato in molte parti d'Europa in quanto visto come una nuova forma di pubblicit non voluta che ha sollevato le proteste dei consumatori. Ciononostante il Mobile marketing via SMS ancora la branca pi diffusa dell'industria del mobile marketing con centinaia di milioni di SMS inviati ogni mese nella sola Europa. Per le aziende le possibilit sono molteplici. il mobile marketing pu essere utilizzato per la fidelizzazione dei clienti. Attraverso servizi mirati (e nemmeno troppo costosi) si possono raggiungere i propri clienti in qualsiasi momento per i motivi pi diversi: dal messaggio di auguri il giorno del suo compleanno

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    alla segnalazione di una promozione particolare, alla richiesta di partecipazione a micro-sondaggi molto specifici. Le possibilit d'integrazione con altri mezzi (TV, Internet, ma anche la carta stampata), ne pu amplificare gli effetti. Ora, con l'arrivo dei nuovi telefoni UMTS, si aprono nuove frontiere e prospettive all'uso del cellulare. Dalle prime chiamate in mobilit agli SMS, ora le video chiamate, presto servizi multimediali completi. Il cellulare si trasformato sempre di pi in uno strumento elettronico complesso: pu funzionare per la comunicazione scritta, per l'accesso a Internet, come portafoglio virtuale, come agenda elettronica e con molti altri usi ancora, sempre pi legati, per esempio, all'intrattenimento.. Rimane evidente, per, che il maggior beneficio pu arrivare proprio in termini di comunicazione. Il cellulare, infatti, rimane soprattutto uno strumento di comunicazione e in questo modo pu essere sfruttato. Cercando di disegnare uno scenario plausibile del futuro dei servizi di mobile marketing, allora, possiamo pensare a pubblicit mirate, in arrivo esclusivamente al nostro passaggio in una certa zona, magari a una certa ora, alla diffusione di veri spot pubblicitari via cellulare.

    Per approfondire i temi di cui sopra ti consiglio di leggere il rapportodel dell'Osservatorio sul Mobile marketing 2007che parla anche del Bluetooth mobile marketing e advertising che puoi trovare al seguente indirizzo: www.osservatori.dig.polimi.it/dettaglioOsservatorio.php

    12. Proximity marketing Il proximity marketing o marketing di prossimit uno strumento di marketing che sfrutta le potenzialit comunicative associate alla telefonia mobile per veicolare messaggi e contenuti multimediali direttamente verso i terminali mobili degli utenti, presenti all'interno di una particolare area. L'idea del proximity marketing quella di sfruttare le potenzialit comunicative della tecnologia di telefonia mobile per raggiungere gli utenti o i potenziali clienti direttamente sui loro terminali mobili, solitamente all'interno di aree ristrette e ben definite: In un cinema multisala si potrebbe scaricare la programmazione sul telefonino. In un centro commerciali si possono ricevere notizie su offerte speciali o buoni sconto. In un negozio di giocattoli si possono scaricare le demo dei giochi pi nuovi. Per non parlare d'informazioni turistiche, itinerari di musei ecc. In quest' ottica, il proximity marketing permette di veicolare informazioni e contenuti multimediali (quali immagini, video, musica, applicazioni, giochi, suonerie, ecc) verso i terminali mobili degli utenti, presenti solitamente all'interno di un'area ristretta e ben definita. Se sei in un posto in un determinato momento, posso dedurre che ci sono alcune cose che stai cercando di acquistare. Fra gli strumento di digital proximity marketing si affacciata da tempo la vetrina interattiva touch screen: un concentrato tecnologico di alto profilo che implementa numerose applicazioni hardware e software. In buona sostanza si tratta di uno schermo di tipo touch screen che si installa sulla facciata di qualsiasi negozio fronte strada. Il passante ha cos la possibilit di poter interagire con lo schermo a qualsiasi ora del giorno e della notte ed effettuare acquisti e visionare la merce disponibile senza

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    dover entrare ed occupare il tempo del personale del negozio o aspettare egli stesso il turno qualora il personale fosse occupato. L'utente pu concludere il suo acquisto o abbandonare l'applicazione se non trova ci che lo soddisfa Altre modalit di utilizzo della vetrina interattiva sono interne. L'avventore del negozio pu visionare ad esempio tutti i capi di abbigliamento disponibili e capire come sarebbero una volta indossati, configurando un manichino virtuale con le sue caratteristiche fisiche.

    Per approfondire i temi di cui sopra ti consiglio di visitare il sito web: www.waymedia.it Waymedia un'azienda italiana che sviluppa e propone soluzioni ed applicazioni Bluetooth-based.

    13. Marketing non convenzionale Il marketing sta cambiando, adeguandosi ai rapidi mutamenti della societ. Internet ha amplificato all'ennesima potenza le peculiarita' della societa' postmoderna, rendendo necessaria una revisione delle vecchie teorie del marketing in parte ormai superate. Il Marketing non-convenzionale deve la sua ragion d'essere al principale e piu' ancestrale meccanismo di diffusione delle idee: il passaparola (word-of-mouth), da sempre riconosciuto come la forma piu' potente di pubblicita'. Gli strumenti, le teorie e le tecniche finora utilizzati si dimostrano sempre piu' inadeguati ad intercettare persone sempre piu' impermeabili ai messaggi pubblicitari. Il marketing della nuova era vede il passaggio dall'advertising - che puntava a persuadere i consumatori - all'advertainment, vale a dire ad una comunicazione di marca che punta ad intrattenere il pubblico, sempre piu' spesso a stupirlo, per stimolare la conversazione e innescare i meccanismi di diffusione virale. E ancora, dal broadcasting al narrowcasting: vale a dire dall'emissione di messaggi ad una massa indifferenziata verso forme e mezzi di comunicazione sempre piu' tribali, che si rivolgono solamente alle persone piu' interessate e influenti. Dalla pianificazione di campagne pubblicitarie sui mezzi di comunicazione di massa (media planning) al media hunting, in cui tutto puo' essere veicolo della comunicazione e dove i mini-media, contrapposti ai mass-media, assumono un ruolo rilevante e strategico. Gli approcci alle innovative tecniche di comunicazione e di marketing non convenzionale si basano sullo studio dal basso della psicologia del target, delle leve razionali ed emozionali, dello spazio in cui si muove, delle necessit che lo spingono a volere e a desiderare, dei codici che ne regolano ed influenzano il comportamento ad agire, a comprare ed a consumare. Ma in particolar modo ribaltano la strategia di approccio e la fenomenologia di relazione azienda-consumatore: non pi il consumatore che va alla azienda ,entrando in negozi o nei centri commerciali , ma l'azienda che va dal consumatore. E' il prodotto che si avvicina al suo fruitore scendendo dal piedistallo che lo ha retto per decenni, uscendo dagli scaffali e dalle vetrine. Si potrebbe affermare che il consumatore ad attrarre il prodotto e non viceversa. Il nuovo imperativo portare il brand a contatto con la gente, per conoscersi a vicenda sempre meglio ed in modo pi approfondito.

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    Le tipologie della comunicazione non convenzionale sono diversificate: ambient communication, tactical communication, local communication, street communication, guerrilla marketing, tribal marketing, event marketing, documentary advertising, buzz marketing o passaparola (word of mouth) , black marketing, product placement, stickering, psicogeomarketing. - Attivazione di campagne di stickering ( affissioni di adesivi) sono una delle soluzioni economiche pi frequentemente adottate per ottenere brand awareness in modo intensivo e subliminale. Azioni di questo tipo garantiscono spesso la memorizzazione, la riconoscibilit e la referenzialit del marchio ma non sempre la sua collocazione merceologica. - Far trovare oggetti particolari in luoghi urbani o extraurbani in cui non ci si aspetta di trovarli. La tecnica estrema detta Oop Art acronimo di Out Of Place Artifact. Solo per citare alcuni esempi esplicativi. Per approfondire i temi di cui sopra ti consiglio di visitare i seguenti siti web: www.ninjamarketing.it: :il primo blog/osservatorio sul marketing non-convenzionale, un punto di riferimento per molti creativi, professionisti del marketing e studenti di scienze della comunicazione, uniti dalla voglia di rinnovare il modo di comunicare delle aziende. www.brandforum.it :il primo osservatorio italiano sul mondo delle marche Ti consiglio inoltre di leggere il libro di Bernard Cova, Alex Giordano, Mirko Pallera: Marketing non-convezionale. Viral, guerrilla, tribal e i 10 principi fondamentali del marketing postmodern,Edito da Il Sole 24 Ore.

    14. Guerrilla marketing Questo tipo di marketing "sensazionalista" nasce dalla necessita' di ottenere i tradizionali obiettivi di marketing attraverso azioni non convenzionali, a basso costo ma ad alto impatto emotivo, bisogno generalmente comune alle piccole imprese. E' una strategia che punta a suscitare emozioni e curiosita'. Diversi sono gli strumenti utilizzati dal Guerriglia marketing:

    Stickering - Quando si parla di Guerriglia Markting e delle possibilit che essa offre di ottenere una grande visibilit con il minimo degli investimenti viene sempre portata ad esempio la tecnica di appiccicare adesivi in giro per la citt...

    Graffiti - Non molto diversa dall'utilizzo di adesivi la graffiti art che ha la caratteristica di esprimere un maggiore radicamento al territorio, inoltre l'elemento di illegalit innalza il livello di attenzione dei media...

    Urban Legend - Molto spesso le grandi aziende si trovano a dover approntare vere e proprie strategie di comunicazione per combattere il diffondersi di leggende metropolitane

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    che le vedono protagoniste. Non sempre queste leggende nascono casualmente ma soprattutto possono essere usate per in modo assolutamente proattivo...

    Fake Site - "Se esiste su internet" ma non sempre vero il contrario. Centinaia di cultural jammers hanno imparato che possibile ottenere una grande visibilit realizzando siti di prodotti o aziende inesistenti per promuovere concept che difficilmente riuscirebbero ad avere attenzione se espressi in modo diretto...

    Media Hoax - Convincere una testata giornalistica a parlare di te non facile nemmeno quando si dispone di un importante ufficio stampa. Per puro divertimento o per ragioni politico culturali molti soggetti hanno imparato a costruire pseudo eventi appositamente studiati per superare il filtro dei media di massa

    Oop Art - Un'altra tecnica interessante ed estrema quella degli Out Of Place Artifact (Oop Art) e consiste nel far trovare oggetti particolari in luoghi urbani o extraurbani in cui non ci si aspetta di trovarli...

    Per approfondire i temi di cui sopra ti consiglio di visitare i seguenti siti web: www.guerrigliamarketing.it: guerrigliamarketing.it nasce dall'incontro di professionisti della comunicazione che hanno sempre affiancato all'attivit business oriented la sperimentazione politico culturale nei circuiti alternativi e underground. www.bloguerrilla.it: uno spazio per parlare di ambient, ambush, viral, guerrilla e buzz marketing. E di leggere il libro di Luther Blissett, Sonja Brunzels Comunicazione-guerriglia. Tattiche di agitazione gioiosa e resistenza ludica alloppressione, Edito da DeriveApprodi

    15. Marketing tribale Il Marketing tribale una strategia di marketing volta a creare comunit intorno a un prodotto o a un servizio che si intende promuovere. Questa strategia si misura con il bisogno da parte dei consumatori di ristabilire un legame sociale arcaico e comunitario in seno a raggruppamenti che hanno l'aspetto di trib. La strategia da seguire non tanto stabilire un legame personale con il cliente, quanto mantenere il legame fra i clienti stessi, creare un valore di legame nel marchio o nel prodotto, fare leva sulla ricerca di autencit dei consumatori, puntare sull'attenzione ai gesti quotidiani e ai dettagli. Soddisfare le esigenze di un cliente attraverso un prodotto non pi sufficiente. Il consumatore post moderno alla ricerca di un mondo nel quale riconoscersi, esprime un forte bisogno emozionale di riunirsi in comunit che sorgono attorno al prodotto. Questo senso di appartenenza e lesigenza di riconoscersi attraverso un brand hanno alzato il livello di aspettative dei consumatori ed cos che alcune aziende, con locchio avanti, hanno introdotto il concetto di community e tribal marketing, una strategia del marketing mirante a creare una comunit collegata al brand. Questo metodo permette allazienda di ascoltare la voce di chi utilizza il prodotto, identificando i suoi bisogni, individuali e materiali, condivide emozioni, individua incertezze, costruisce legami emotivi attraverso il bisogno di autenticit da parte del consumatore.

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    Per approfondire il tema di cui sopra leggi il libro di Bernard Cova 'Il marketing tribale' edito da Il Sole 24 Ore.

    16. Buzz marketing Il Buzz marketing non coincide con il marketing virale, ma piuttosto ne il suo cuore e parte vitale: il passaparola da utente a utente, la fase di diffusione del messaggio marketing. Negli acquisti, la fiducia tutto, un consumatore sar sempre pi propenso ad acquistare un prodotto o un servizio segnalato in modo positivo da un amico o da un conoscente. Allo stesso modo, ricevuto un giudizio negativo, la sua propensione all'acquisto scender drasticamente. Prima del web, il passaparola era uno strumento conosciuto e utilizzato anche ai fini di marketing, ma era monodirezionale: che fosse provocato volontariamente con un'azione di tipo virale o che nascesse spontaneo da parte dei consumatori, una volta innescato, il passaparola non era pi controllabile. Cos, le critiche o le polemiche non erano gestibili dall'azienda stessa. Oggi, con il Web e i blog, le aziende devono essere pronte e disponibili a mettersi in ascolto e dialogare con i propri utenti/clienti, senza nascondersi dietro il dito delle pubbliche relazioni di tipo tradizionale. Questa la differenza epocale nel modo di fare marketing ieri e oggi.

    Per approfondire i temi di cui sopra ti consiglio di leggere il libro di S. Gardner, Buzz marketing with blogs for dummies, Edito da Wiley & Sons LTD.

    17. Marketing esperienziale Il 95% delle scelte dei consumatori sono dettate dall'inconscio, il consumatore non si comporta sempre in modo razionale, anzi nel processo dacquisto diventa determinante il fattore emozionale La rinnovata attenzione per la sfera del sensibile, tema che ormai da tempo domina la ricerca artistica, sembra ora influenzare anche il marketing. Il marketing esperienziale si basa sulla tendenza dei consumatori ad acquistare prodotti o servizi non tanto per le loro caratteristiche ma per le esperienze emozionali legate all'atto di acquisto e di fruizione. Il marketing esperienziale rappresenta il definitivo tramonto del marketing ancorato alla fisicit della merce, ma anche di quello che puntava tutto sul servizio. Si tratta di fattori qualitativi tuttora indispensabili, ma che sono valutati ormai alla stregua di prerequisti e non sono quindi qualificanti.

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    Oltre il prodotto, oltre il servizio, le aziende devono mettere a punto un progetto globale di intrattenimento e di spettacolarizzazione della merce che sia in grado di abbagliare tutti i sensi del consumatore, che riescano a stimolarne la mente e a toccarne il cuore, e che gli procurino relazioni coinvolgenti. Perch lobiettivo dellexperiental marketing dar vita ad un evento memorabile che impegni globalmente gli individui nell'atto stesso del consumo. Sapendo che il riuscire a creare la giusta atmosfera ci che veramente permette ad unazienda non solo di contraddistinguersi, ma addirittura di brillare di una luce cos forte da riverberare polvere di stelle anche sui suoi prodotti. Una delle tendenze del marketing esperienziale riguarda lo spazio del punto vendita. Nell attuale scenario di mercato il punto vendita non solo spazio commerciale, ma teatro di comunicazione, interazione,esperienza ed intrattenimento. I consumatori chiedono non solo di acquistare prodotti o servizi, ma emozione ed esperienze di shopping. Il pubblico ha riscoperto limportanza del contatto umano e lo ricerca anche nel punto vendita, col quale vuole instaurare un rapporto partecipativo ed emozionale. Ecco allora che il punto vendita risponde dotandosi di strumenti comunicativi e di attrazione basati sulla stimolazione di tutti e cinque i sensi del cliente. In particolare vista e udito, pur rimanendo i sensi principalmente coinvolti, sono oggi affiancati dallolfatto, in quanto sembra che odori e profumi giochino un ruolo fondamentale sia nella fase di accostamento al prodotto sia nella fase di ricordo; il cliente, poi, allilluminazione al neon preferisce le luci soffuse e i colori tenui. E approdata cos anche in Italia la nuova forma di punto vendita denominata concept store e ispirata allarte fusion: ne lesempio pi recente lo spazio Boffi a Milano.Uno spazio di 1200 metri quadri, sviluppato su tre livelli e organizzato in diversi ambienti che si differenziano tra loro per illuminazione, musica e profumazione. Fondamentale appare, dunque, il ruolo del design nella ridefinizione del punto vendita. La progettazione operer allora nel senso di una ricostruzione sensoriale, creando ambienti in cui i cinque sensi cooperino armoniosamente alla percezione, anzich venire narcotizzati per mancanza di stimoli o storditi per eccesso di stimoli Per approfondire i temi di cui sopra ti consiglio di visitare i seguenti siti web: www.meetschmitt.com: il sito web di Bernd Schmitt www.popai.it: il sito web del Point Of Purchase Advertising International Ti consiglio inoltre di leggere il libro di Mauro Ferraresi , Bernd H Schmitt Marketing esperienziale. Come sviluppare l'esperienza di consumo , Edito da Franco Angeli

    18. Geomarketing Chi entra nel mio negozio ? Dove risiedono i miei clienti? Dove lavorano? Dove si recano per gli acquisti? Qual allinterno del quartiere il mio concorrente diretto ? C una relazione fra il

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    numero dei bar e il flusso pedonale davanti al mio negozio ? Quali sono le postazioni migliori per aprire nuovi negozi? Molte di queste domande sono ricorrenti nella mente di un imprenditore, da una parte impegnato a gestire il proprio negozio e dallaltra ad osservare lambiente che lo circonda. Nellamplia gamma di strumenti offerti dal marketing ne esiste uno deputato a rispondere alle domande sopra citate: il Geomarketing, ovvero l'utilizzo della geografia al fine di rendere pi efficaci ed efficienti le decisioni e le attivit relative alla comunicazione, alla vendita, alla distribuzione ed al servizio ai clienti e di osservare la dimensione spaziale in cui limpresa opera. Il Geomarketing pu essere fondamentale per riorganizzare la rete di vendita o di assistenza clienti, per pianificare la pubblicit locale, per delimitare la zona in cui effettuare una ricerca di mercato, per organizzare le attivit di consegna delle merci. E gli stessi concetti applicati nel Geomarketing possono essere utilizzati per fissare i criteri di messa in opera di un sistema che consenta agli operatori del servizio clienti di dare tempestive e dettagliate informazioni sulla localizzazione di punti vendita e centri di assistenza e di individuare il tecnico pi vicino al luogo da cui proviene una richiesta di intervento. Il Geomarketing non uno strumento riservato alle grandi aziende, anche le piccole imprese che hanno un portafoglio clienti fortemente concentrato dal punto di vista geografico possono implementare un sistema di osservazione del territorio al fine di razionalizzare offerta ed attivit. Infatti molte informazioni sensibili sono pubbliche, facilmente reperibili presso i Comuni, le circoscrizioni, le guide del telefono e perfino nel web Essere informati ed implementare continuamente gli input provenienti dal territorio un mezzo strategico sempre pi potente per aumentare fatturati e rafforzare la propria insegna. Per fare Geomarketing necessario disporre di uno strumento informatico specifico, che rientra nella categoria dei sistemi informativi geografici, un software in grado di associare informazioni a delle mappe computerizzate e di gestire questa combinazione di mappe e dati. Opportunamente installato in maniera da consentire la condivisione delle mappe e dei dati, il sistema consentir ai suoi utilizzatori di disporre di informazioni complete e aggiornate e di prendere perci decisioni efficaci rispondendo in tempo reale alle sollecitazioni del mercato. Per approfondire i temi di cui sopra ti consiglio rivisitare i seguenti siti: www.geomarketing.it :portale sul mondo del geomarketing www.mondogis.it :sito della rivista sullinformazione geografica e Gis Ti consiglio inoltre di leggere la tesi Sistemi di geomarketing: analisi di una new location Athletes World che puoi trovare allindirizzo: http://tesi.cab.unipd.it/archive/00004576/01/Cor%C3%A0_Nicola.pdf Leggi, infine, il libro di Enrico Valdani e Fabio Ancarani , Strategie di marketing del territorio, Edito da Egea

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    Alcune Best Practice di successo

    Case-Study 1: Il Marketing virale La parola Viral marketing potrebbe sembrare molto offensiva in quanto il termine virale, che deriva da virus, ha una accezione negativa in tutto il mondo. Dal punto di vista del marketing il termine vuole definire una strategia che stimoli e incoraggi gli individui a diffondere un messaggio generando una potenziale crescita esponenziale sia della notoriet sia dellinfluenza del messaggio stesso. Per fare questo ci vuole unidea che affascini e si propaghi. Analizziamo il caso delle traverse di Ronaldinho, definito il pap di tutti i video virali. (Inserire il video che si trova allindirizzo web:http://it.youtube.com/watch?v=lsO6D1rwrKc ) Lidea della Nike stata di girare un video in bassa qualit che sembrasse amatoriale, dove si vede il calciatore che, in un momento di pausa dagli allenamenti, indossa le nuove scarpe Nike, palleggia e fa dei tiri in porta. Successivamente, in post produzione, il video stato modificato per far sembrare che Ronaldinho riesca nellimpossibile impresa di colpire la traversa della porta dal limite dellarea di rigore con la forza e la precisione necessaria per fargli ritornare il pallone sul petto per tre volte consecutive. E nato un caso, un enigma da svelare. La popolarit del giocatore e il mondo di internet hanno fatto il resto. In meno di un mese il video, uploadato su YouTube, ha girato tutto il mondo e in maniera vorticosa, finendo su blog e caselle email, stato commentato centinaia di migliaia di volte, i cybernauti si sono chiesti se fosse possibile o meno una simile impresa. E alla fine della catena il messaggio passato anche sui mezzi di comunicazione tradizionali, dai giornali in rete ai giornali cartacei fino a i telegiornali, che hanno ripreso il nuovo fenomeno della rete e hanno in questo modo fatto s che il messaggio arrivasse anche a tutto il resto del pubblico. Altro esempio interessante, che ti suggerisco di guardare attentamente, il video virale realizzato da VolksWagen per promuovere lutilitaria Fox. ( Inserire il video che si trova allindirizzo web: http://www.youtube.com/watch?v=vR5thHKSF9Q&eurl=http://marketing-adv.blogspot.com/ )

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    Case History di Multichannel Marketing Case-Study 2: Kinder La Kinder ha avuto lidea di far trovare la sorpresa dellovetto sia in termini fisici, sia su Internet, dove usando un piccolo codice trovato col giocattolo si pu accedere ad un video-game a sorpresa. (Visita il sito www.magic-kinder.com) Case Study 3: Costa Crociere Costa Crociere fa trovare i cataloghi non solo in agenzia, dove competenti impiegati ti portano con la fantasia sulla nave, ti dicono quando si parte, se c posto ecc, ma anche on-line dove puoi visitare le cabine, il pontile, la sala da pranzo, la piscina e intanto verificare disponibilit, i prezzi ecc.. (Visita il sito www.costa.it) Case Study 4: Banche on line Le Banche on-line che ti consentono di operare sul conto dal PC, dal palmare, dal Wap e intanto ti avvisano con gli stessi mezzi che c una quotazione da non perdere o che c una promozione sulle carte di credito, come se entrassi in banca e ti mettessi davanti al tuo funzionario di fiducia. (Visita il sito www.webank.it).

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    Case History di Mobile Marketing Case history 5: Bocconi LUniversit Bocconi di Milano ha rilasciato gratuitamente un videogame per cellulare, "Ice Cream Empire", nel quale l'utente chiamato a avviare e sviluppare una piccola attivit artigianale di produzione e vendita di gelati.. Si tratta del primo esempio al mondo di ateneo che pubblicizza i propri insegnamenti attraverso un videogame su cellulare. Come spiega Fausto Pasotti, responsabile marketing della Bocconi, siamo partiti dallidea che l'anno scorso il mondo dei videogame ha superato in fatturato quello del cinema. Si trattava a nostro avviso di un fenomeno molto importante, anche perch contemporaneamente si stava registrando anche un innalzamento dell'et media del videogiocatore. Poi abbiamo fatto un'altra considerazione: il cellulare il principale metodo di comunicazione fra gli adolescenti: tutti ne hanno uno, tutti lo utilizzano in ogni momento della giornata. Cos, considerando che il gioco di simulazione rientra nella categoria di gioco che fa educazione, abbiamo pensato a uno strumento educativo consono agli obiettivi e alla missione della nostra universit, che un ateneo di economia". Collegati al sito web dellAteneo e guarda il videogame http://www.unibocconi.it/ice/ Case History 6: Unicredit Una delle opportunit per le aziende che vogliono sfruttare il mobile come canale di comunicazione la creazione di mobile site, ossia di siti istituzionali realizzati appositamente per la fruizione attraverso device mobili. A inizio settembre, Unicredit ha annunciato il lancio di www.unicreditgroup.mobi, sito per i cellulari, disponibile sia in italiano che in inglese. Motivazioni alla base del servizio sono state la volont di migliorare l'interazione con i propri stakeholder e di consentire a tutti i clienti di restare costantemente in contatto con l'azienda. Da sottolineare come nella realizzazione del sito siano state tenute in debita considerazione le peculiarit del mezzo: sono state, quindi, sviluppate un'interfaccia leggera e dal design semplice e lineare, una struttura di navigazione e un'architettura informativa che consentono un accesso facile e rapido ai contenuti espressamente studiati per la fruizione attraverso cellulari. Sul sito sono presenti 5 sezioni relative ai contenuti istituzionali pi rilevanti: Sala Stampa, UniCredit in borsa, Investor Highlights, UniCredit in breve, Contatti. Case History 7: Coca Cola Coca Cola considera sempre pi la telefonia mobile un mezzo di marketing efficace per promuovere i suoi prodotti al target dei giovani consumatori. A dimostrazione di questo, nel mese di giugno, ha lanciato, sotto il brand Sprite e in collaborazione con Yahoo!, un servizio di social network interamente basato sui cellulari, in cui i membri possono creare un profilo, incontrare altri utenti e inviare foto direttamente via telefonino, dando vita a una community virtuale. Per ora il servizio attivo in Cina e negli Stati Uniti. In Messico, invece, Coca Cola ha realizzato un'iniziativa pilota legata ai QR-code: per partecipare bastava scaricare sul proprio cellulare il software SmartCode, scattare una foto a una confezione di Sprite, accedendo cos al sito mobile della promozione.

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    Case History di Guerrilla marketing Case history 8: SanPellegrino Non che il prodotto di Sanpellegrino avesse bisogno di acquistare fama: chi non conosce lo storico Chin? E' per stato interessante il coraggio e l'apertura di Sanpellegrino nel portare il claim "Bevi fuori dal coro" in situazioni di marketing non convenzionale con lidea di cannucce giganti posizionate in diversi punti delle grandi citt Torino, Milano, Perugia, Napoli, Roma e Riccione a copertura di pali, all'interno di alcune fontane, su magneti, sulle antenne. Inserire il video che si trova allindirizzo http://www.gcom.it/html/guerrillaMarketing_caseHistory_sanpellegrino.htm

    Case History di Marketing tribal Case history 9: Ducati Con pi di 7 milioni di visitatori unici allanno e oltre 10 milioni di pagine visualizzate al mese, che lo rendono uno dei siti motociclistici pi frequentati del mondo, il sito www.ducati.com rappresenta il maggiore canale di comunicazione di Ducati Motor Holding S.p.A, sia per fornire informazioni e servizi allutenza, sia per raccogliere dati sulla clientela per ogni esigenza di marketing. Dal sito si evince una cura particolare verso il cliente attraverso la Ducati community, dedicata al Mondo Ducati inteso come luogo reale ed ideale di incontro per la community dei fan, di passioni condivise, di occasioni daggregazione, di scambio desperienze. Tra le attivit peculiari della sezione si contano Eventi, unarea dedicata allinformazione su ogni iniziativa rivolta agli appassionati; Desmodonne, concepita appositamente per le motocicliste; le numerose Newsletter tematiche; una sezione Fun dedicata ai download e alle interazioni ludiche, da cui scaricare screensaver, wallpaper ed usufruire di un servizio di e-cards per linterazione con altri ducatisti. La sezione offre inoltre a tutti i Club Ducati la possibilit di costruire la propria Web Page personalizzata. Addirittura attraverso il Desmoblog a cura di Federico Minoli, nonch presidente ed amministratore delegato dellazienda possibile parlare direttamente con lui.. E un nuovo modo di comunicare, per coinvolgere la trib nei cambiamenti dellazienda e di ci che crea. Case history 10: Salomon Un esempio straordinario di applicazione vincente delle tecniche di marketing tribale rappresentato dallazienda Salomon, griffe riconosciuta nel settore dello snowboard e del roller skating che ha saputo entrare nel settore dei nuovi style sports nonostante unimmagine old-fashioned. Il genio di Salomon stato quello si partire proprio da questa visibilit appannata per approcciare in modo umile (Salomons humble approach) le trib degli snowboarder, entrando in punta di piedi nei loro rituali, supportandone riti e passioni. Adottando la tecnica dellhumble approach, Salomon non si posta lobiettivo canonico di diventare leader del mercato bens quello pi umile di raggiungere la community degli snowboarder,diventandone prima compagna e sostenitrice di avventure quindi trend setter e fonte ispiratrice.

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    Tale scelta lha permesso a Salomon di ottenere in poco tempo un traguardo eccezionale: riposizionarsi, allinterno di un mercato nuovo ma in costante crescita come quello degli style sports, in un ambito non presidiato e con unimmagine rinnovata, trendy E quindi vincente.

    Case History di Marketing esperienziale Case history 11: In Francia, paese europeo sede di alcune tra le innovazioni di settore pi forti, diverse catene distributive utilizzano strategicamente le variabili sensoriali per rendere sempre pi piacevole per i propri clienti lesperienza di shopping. Tra i tanti esempi a riguardo possono ricordarsi i negozi di profumi e cosmetici Sphora ambientati in maniera tale da stimolare tutti i sensi e i punti vendita Natures & Dcouverte che propongono prodotti legati al mondo della natura (ad esempio CD musicali con suoni provenienti dai boschi o dal mare, giochi per bambini in legno naturale) concepiti in maniera tale da offrire oasi della natura in un universo urbano come recita la brochure della catena e che utilizzano tecniche di gestione dei punti vendita molto innovative finalizzate a stimolare i sensi dei consumatori per far vivere loro unesperienza di shopping sempre pi appagante. Altro esempio recente di teatralizzazione dellofferta rappresentato dalla catena francese di giocattoli e mobili per bambini da 3 a 12 anni Apache. Qui sono utilizzate in maniera strategica le variabili sensoriali : ludito appagato attraverso la diffusione di musiche da circo e di musiche composte per connotare luniverso dellinfanzia, lodorato stuzzicato attraverso la diffusione di odori di caramelle nel passaggio segreto attraverso il quale i bambini entrano nel negozio, per il gusto sono state installate delle fabbriche di caramelle in miniatura nel punto vendita, e infine per la parte visiva sono stati utilizzati colori vivi e unilluminazione da circo che rende latmosfera molto particolare. Ikea una azienda a forte valore aggiunto. Ingvar Kamprad non sopportava lidea che i giovani Svedesi che mettevano su casa per la prima volta dovessero affrontare forti spese per i mobili. Cos si impegnato a fondo per ridurre i costi della fabbricazione e vendita dei mobili, puntando sui risparmi ottenibili fornendo mobili da assemblare e sui vantaggi della produzione e del marketing di massa. Ma Kamprad non si limitato a creare mobili di qualit a buon mercato; ha aggiunto allesperienza IKEA alcune caratteristiche che dimostrano una certa sensibilit per le modalit di questa particolare tipologia di acquisti: ha aggiunto un ristorante, sapendo che lacquisto di mobili richiede molto tempo e che gli uomini preferiscono sedersi a mangiare mentre le mogli fanno una prima ricognizione. Ha aggiunto unarea giochi con personale di assistenza, perch i bambini diventano difficili da gestire mentre si fanno acquisti ed meglio separarli dai genitori che devono concentrarsi sui prodotti. Ha fidelizzato la clientela introducendo una tessera aziendale e offrendo ai possessori una serie di prodotti a prezzi pi bassi.

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    Esercitazioni per la verifica dei contenuti appresi (autovalutazione) Il test ti consente di verificare lapprendimento di quanto contenuto nei moduli precedenti. 1 . Quale dei seguenti un tipico obiettivo di marketing? a ) aumentare i ricavi e i profitti derivanti dalle vendite b ) scoprire se i consumatori di pannolini sanno che esistono formati specifici per bambino e bambina c ) scoprire perch la nuova linea di abbigliamento a taglie forti non vende bene d ) decidere se il caso di proporre una versione nuova e migliorata di un prodotto gi esistente e ) tutti gli obiettivi sopra citati sono tipici obiettivi di marketing 2 . Quale dei seguenti tipi di non-store retalling quello che coinvolge di meno clienti e dettaglianti? A ) distributori automatici B ) la vendita televisiva C ) la vendita telefonica ( telemarketing ) D ) la vendita porta a porta E ) la vendita on line 3 . Quale, fra i seguenti, uno dei sette elementi che generano la customer experience? a) comprensione b) credibilit c) comunicazione d) coerenza e ) tutti 4 . In termini di customer experience, si definisce contesto: a) la capacit del sito di rispondere alle esigenze di consumatori diversi o di favorirne la personalizzazione dei contenuti. b) il layout del sito c ) il grado di collegamento con altri siti d )testi,foto,suoni e video presenti sul sito e) le modalit attraverso le quali il sito permette forme di comunicazione fra lutente e il sito 5 . Dopo avere effettuato un acquisto sul sito www.americangirl.com, Beth riceve una e-mail in cui le si comunica quando sar spedito il prodotto che ha acquistato e quando le arriver a casa. Le-mail unimportante elemento della/del---------------uno dei sette elementi del web design. a ) comunicazione b ) contenuto c ) adattamento d ) chiarezza e ) connessione 6 . La principale opportunit del marketspace la capacit di: a ) creare utilit di forma

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    b ) cambiare la forma del ciclo di vita del prodotto c ) eliminare lo shopping basato sulla comparazione d ) eliminare il bisogno di utilit e ) attrarre tutti i consumatori a qualsiasi livello di adozione 7 . Candie crea accessori e scarpe per teenager. Capendo che una delle principali ragioni per cui alle ragazze piace fare shopping lelemento socializzante insito nellacquisto, decide di creare un suo sito Internet. Nel sito per non vende i suoi prodotti, ma incoraggia piuttosto le utenti ad interagire tra di loro Il creatore del web ha enfatizzato dunque lelemento del/della------------. a ) adattamento b ) comunit c ) contesto d ) connessione e ) commercio 8 . La pi diffusa tipologia di consumatori on line costituita dai: a ) hunter-gatherers b ) click-and-mortar c ) brand loyalists d ) hooked, on line, and single e ) time-sensitive materialists 9 .La funzionalit delle interfacce stata potenziata dalla tecnologia-------- a ) del viral marketing b ) dellindividuazione dello spam c ) del guerrilla marketing d ) dellaggregazione del mercato e ) del collaborative fitering 10 .I visitatori del parco dei divertimenti degli Universal Studios possono utilizzare delle webcam per fare foto ricordo del parco da inviare via e-mail ai loro amici. In media ognuno manda quattro foto e il risultato che pi di sei milioni di foto del parco vengono inviate a potenziali visitatori. Gli Universal Studios utilizzano------------ per promuovere il parco. a ) lopt-out marketing b )ladattamento c ) il viral marketing d ) il marketing di nicchia e ) il permission marketing 11 . Vickies Jelly Jar una piccola impresa che produce e commercializza marmellate e confetture acquistabili on line sul sito www.jelly-jar.com. Vickies Jelly Jar utilizza quindi un sito ------------come negozio. a ) transazionale b ) promozionale c ) trasformazionale d ) aziendale e ) funzionale

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    12. --------------- la somma di interazioni totali che un consumatore effettua sul sito web di una azienda, a partire dallapertura dellhomepage e lungo lintero processo di visita. a )il marketing relazionale b ) lincontro del servizio c ) il marketing mix interattivo d ) la customer experience e ) la vendita relazionale 13 . Il banner un tipo di pubblicit trasmessa per mezzo di: a ) televisione b ) radio c ) affissioni d ) internet e ) periodici 14 . ----------------- il legame esistente fra lorganizzazione ed ogni suo cliente, dipendente,fornitore e partner in vista del raggiungimento dei rispettivi benefici a lungo termine a ) la responsabilit sociale b ) le leggi dello stato c ) gli interessi dei produttori d ) gli interessi dei fornitori

    e ) il marketing relazionale

    15 . Navigando in rete Miriam scorse un banner pubblicitario che chiedeva allutente se fosse interessato ad investire in una pensione integrativa. Quando rispose s, Miriam si trov in un sito che le richiedeva numero di telefono ed e.mail. Quindi le venne comunicato che un agente le avrebbe telefonato per proporle alcune opportunit di investimento. In quale fase del processo di vendita personale veniva impiegato il banner da parte della societ di investimenti?

    A ) qualificazione dei lead

    B ) svolgimento del preapproccio

    C ) raccolta dei dati secondari

    D ) Ricerca dei potenziali clienti

    E ) promozione del servizio

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    Controlla le risposte

    Domanda 1: la risposta esatta la (e Domanda 2: la risposta esatta la (a Domanda 3: la risposta esatta la (c Domanda 4: la risposta esatta la (b Domanda 5: la risposta esatta la (a Domanda 6: la risposta esatta la (a Domanda 7: la risposta esatta la (b Domanda 8: la risposta esatta la (b Domanda 9: la risposta esatta la (e Domanda 10: la risposta esatta la (c Domanda 11: la risposta esatta la (b Domanda 12: la risposta esatta la (d Domanda 13: la risposta esatta la (d Domanda 14: la risposta esatta la (e Domanda 15: la risposta esatta la (d

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    Bibliografia di riferimento Bassat, Livraghi, Il nuovo libro della pubblicit, il sole 24 ore, 2005 Belch Michael A., Advertising and Promotion: An Integrated Marketing Communications Perspective, McGraw-Hill/Irwin, 2003 M. Bonferroni, La nuova comunicazione di marketing, Tecniche Nuove, 2007 Boretto, Noci, Pini, Merketing Reloaded, Il sole 24 ore, 2007 B. Cova., Tribal Marketing: a Latin Deconstruction of a Northern Construction, First intenational conference on critical management studies, UMIST July 1999 Des Dearlove, Business the Richard Branson Way: 10 Secrets of the World's Greatest Brand Builder, Capstone, 2007 Don Topscott, Anthony Williams, Wikinomics, Rizzoli-Etas, 2007 G. Fabris, Il nuovo consumatore: verso il postmoderno, Franco Angeli, 2005 M. Ferraresi, B. H.Schmitt., Marketing esperienziale. Come sviluppare l'esperienza di consumo, Franco Angeli, 2006 J. H. Boyett, The Guru Guide to Marketing: A Concise Guide to the Best Ideas from Today's Top Marketers, Wiley, 2002 L. Kelly, Beyond Buzz. The next generation of word of mouth marketing, Amacon, 2007 P. Kotler, K. Keller L., Il marketing del nuovo millennio, Pearson Education Italia, 2007 P. Kotler, Marketing management, Pearson Education Italia, 2004 Levinson Jay Conrad, Guerrilla Marketing for Consultants, Wiley, 2004 I. Lurie, CM Conversation marketing, on line book,2006 M. Gladwell, The Tipping Point: How Little Things Can Make a Big Difference, Back Bay Books, 2002 A. M. Muniz Jr, T. C. OGuinn, Brand Community, Journal of Consumer Research, vol.27, marzo D. Peppers, M. Roger, Enterprise one to one: tools for competing in the interactive age, Currency Doubleday, New York, 1997 R.Kevin, Lovemarks: The Future Beyond Brands, powerhouse Books, 2004 Roger Best, Market-Based Management (4th Edition), Prentice Hall, 2004

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    Seth Godin, Purple Cow: Transform Your Business by Being Remarkable, Portfolio Hardcover, 2003 Seth Godin, The Big Moo: Stop Trying to Be Perfect and Start Being Remarkable, Portfolio Hardcover, 2005 Seth Godin, Small Is the New Big: and 183 Other Riffs, Rants, and Remarkable Business Ideas, Portfolio Hardcover, 2006 B. Walsh, Clear Blogging, Apress Book, 2007 Walzer , The paradign of virale commincation, Amsterdam, Ios Press, 2002

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