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TUTTO CORRE TUTTO SI MUOVE Raphaela Lukudo

Tutto corre Tutto si muove

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TUTTO CORRE

TUTTO SI MUOVERaphaela Lukudo

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Dynamic

Copertina e progetto fotografico a cura di Raphaela Lukudo.Editori DynamicFinito di scrivere nel giunio 2014Modena (Italy)

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Berlino 1936Olimpiadi

VIDEO

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The video I have just shown was made by Leni Ri-

efestahl. It is part of the full video called “OLYMPIA”

about the Olympic Games in Berlin in 1936.

Leni Riefestahl was born in Berlin in 1902 and died

in Pocking in 2003. She was an actress, a film di-

rector and a photographer. Leni is famous for the

documentaries she made about sea biology, Afri-

can culture and Nazi propaganda.

She was one of Hitler’s good friends and a mem-

ber of the National Socialist Party .

Her art exalts the heroism and the beauty: for those

themes had a strong influence on Nazi propagan-

da.

Leni Riefestahl

Berlin 1902- Pocking 2003

MOVIEMENT

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In this piece of the video we can see Jesse Owens,

a black American Athlete who won the 100mt,

200mt, 4x100 and long jump.

OLY

MPI

A

In 1936 Hitler asked Leni Riefestahl to make a film to

celebrate the 11th Modern Olympic Games in Berlin.

100mt-200mt

Long jump

In this video we do not see a negative

reaction of Hitler to the victory of a black

man, but He got angry because it was in op-

position to the nazi mentality.

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This long film took more than two years of work and it is considered the best pro-

duction about sport ever made because the film director gave great

importance to the large masses, the beauty of the body and the dynamism

of the athlete, values and themes which were at the basis of Nazi propaganda.

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Berlino 1936Olimpiadi

La decisione dello svolgimento dei Giochi olimpici a Berlino venne presa il 13 maggio 1931, quando la Germania era ancora una repubblica democratica. Quando nel 1933 Adolf Hitler salì al potere molte nazioni avanzarono la proposta di

cambiare sede, ma il CIO rifiutò.

Anche il Führer all’inizio si mostrò molto riluttante all’idea di dovere organizzare i Giochi olimpici, poi però quando Joseph Goebbels, il ministro della propaganda, gli fece capire

che tale occasione poteva rivelarsi un’efficace opera di propaganda, egli cambiò idea.

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Questa edizione fu anche la prima ad essere ripresa dalla televisione:

vista la scarsità di apparecchi televisivi privati, furono organizzati vari

punti d’ascolto (le cosiddette “sale pubbliche televisive”) in diverse zone

di Berlino affinché anche la gente comune potesse ammirare le imprese

degli atleti. Tutto questo portò a un’Olimpiade organizzata perfettamen-

te.

La solenne cerimonia di apertura delle olimpiadi avvenne il 1º agosto,

con un pubblico entusiasta di 120.000 persone che gridava a gran

voce “Heil Hitler”; mentre per la prima volta un tedoforo che reggeva

la fiaccola accesa a Olimpia entrava nello stadio.

Il governo tedesco non badò a spese: vennero costruiti impianti e strutture moderne e all’avanguardia che rappresentavano pienamente il gusto architettonico dell’epoca.

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1936 in Germania: Hitler già dal 1934 era divenuto capo dello stato ed aveva costruito una dittatura totatilaria. Acquisì il titolo di Fuhrer, unica fonte del diritto: gli organi istitu-zionali non avevano più potere e l’unica volontà politica era espressa dal Partito unico e dal suo capo.

Il regime aveva una polizia segreta, la Gestapo, che con le SS stroncava ogni tipo di opposizione. L’ organizzazione del potere nazzista si configurava come una sorta di “neofeuda-lesimo”, nel quale aveva valore la fedeltà personale al capo. I giovani erano inquadrati nella Gioventù hitleriana e controllati nelle loro coscienze dalla ideologia di Hitler, espressa nell’ opera “ Mein Kampf (1925)”.

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Uomo di grande potere carismatico riuscì a coinvol-gere e a mobilitare le masse popolari, attraverso la propaganda. Nel 1935 furono emanate le leggi di Norimberga che privavano i non ariani della cittadi-nanza del Reich e proibivano i matrinoni tra ariani e ebrei.

Il dinamismo nell’arte

“Tutto si muove, tutto corre, tutto volge rapido. Una figura non e’ mai stabile davanti a noi, ma appare e scompare incessantemente. Per la persistenza della immagine nella retina, le cose in movimento si moltiplicano, si deformano, susseguendosi, come vibrazio-ni, nello spazio che percorrono. Cosi’ un cavallo in corsa non ha quattro gambe: ne ha venti, e i loro movimenti sono triangolari.”

La pittura futurista, Manifesto Tecnico, 11 Aprile 1910

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Umberto Boccioni nasce a Reggio Calabria nel 1882 e muore a Verona nel 1916. La sua formazione avviene nello studio di Balla assieme a Severini. Dal divisionismo iniziale approda alla ricerca di vibrazioni dinamiche delle luci e dei colori che sembrano voler compenetrare tra loro oggetti, figure e ambienti.

UMBERTO

BO

CC

ION

I(Reggio Calabria 1882- Verona 1916)

La poeticaBoccioni per mezzo della compenetrazione dei piani vuole ottenere una fusione com-pleta dell’ambiente con l’oggetto.Afferma.«Se una forma sferica (equivalente plastico di una testa) è attraversata dalla facciata di un palazzo situato a maggiore distanza, il semicerchio interrotto e la facciata qua-drangolare che la interrompe formeranno una nuova unità, costituita dall’ambiente più l’oggetto……»

«I nostri corpi entrano nei divani su cui ci sediamo e i divani entrano in noi, cosi come il tram che passa entra nelle case, le quali a loro volta si scaraventano sul tram che passa e con esso si amalgamano»Pertanto lo stesso Boccioni ritiene che non solo vi sono influenze del colore dell’oggetto sull’ambiente e viceversa, ma anche influenze reciproche sui volumi

Sia in scultura che in pittura Boccioni arriva ad applicare la teoria delle linee-forza (teoria che venne pubblicata nel 1914 in (Pittura e scultura futuriste). Le linee-forza sono «la manifestazione dinamica della forma, la rappresentazione dei moti della materia nella traiettoria che ci viene dettata dalla linea di costruzione dell’oggetto e della sua azione» (es. Forme uniche nella continuità dello spazio, 1913.)La continuità è per Boccioni il superamento dei concetti di suddivisione e di ripetizione delle immagini; la forma unica è la sintesi delle 3 dimensioni, una sorta di quarta dimen-sione che è una continua proiezione di forze e forma nel loro infinito svolgersi nello spazio e nel tempo.

Forme uniche nella continuità dello spazio (1913)

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Dinamismo di un ciclista (1913)Olio su tela, cm 70 x 90Milano, Raccolta privata d’arte moderna

Il colore è vivo e brillante accentuato dall’intensità del segno dinamico. I valori plastici del ciclista sono portati in primo piano, fino a definire l’immagine con la consistenza di una struttura architettonica.

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Dinamismo di un foot-baller (1913)Olio su tela, cm 195 x 200

New York, Museum of Morden Art

L’oggetto rimane irriconoscibile, ma deve essere inte-gralmente ricostruito dall’osservatore, che viene “po-

sto al centro” del quadro, grazie all’energico ritmo che l’immagine, costruita

sulle sue diagonali, presenta.

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I CORRIDORI

I corridori (1926)Olio su tela 65.2x81 cm.Collezione privata a Londra

Delaunay fonde la scomposizione cubista della forma con il contrasto simultaneo del colore, dando vita a una pittura fortemente dinamica. La ricerca sul movimento e sul colore lo porta ad una forte stilizzazione, secondo i canoni dell’astrattismo.

Delaunay nasce a Parigi il 12 aprile 1885. Nel 1902 lavora come apprendista in un laboratorio di sceno-grafia a Belleville. Nel 1903 comincia a dipingere. Tra il 1905 e il 1907 Delaunay stringe amicizia con Henri Rousseau e studia le teorie sul colore di Michel Eu-gène Chevreul. In questo periodo dipinge in uno stile neoimpressionista, ma risente anche dell’influenza di Paul Cézanne. Negli anni 1907-08, l’artista ritorna a Parigi, dove entra in contatto con gli esponenti del Cubismo. Nel 1909 dipinge la sua prima Tour Eiffel.

Nel 1911 Vasily Kandinsky lo invita a partecipare alla prima mostra del Blaue Reiter (Ca-valiere azzurro) a Monaco. Nel 1912 inizia la serie delle Finestre. Nel 1913 dipinge i primi Dischi o Forme circolari, opere completamente astratte.Dal 1914 al 1920 vive in Spagna e in Portogallo. Verso il 1920 torna a Parigi dove si tiene una mostra delle sue opere ed inizia una seconda serie di Tour Eiffel. Nel 1924 si dedica alla serie dei Corridori. L’artista muore a Montpellier il 25 ottobre 1941.

ROBERT DELAUNAY

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Mi pare importante segnalare, in relazione al tema che mi sono proposta di trattare,

l’apertura di una mostra avvenuta a Roma, alla Casa delle Armi del Foro Italico in coc-

casione dei festeggiamenti per il centenario del CONI, dal titolo:

ESSERE IN MOVIMENTO.

Si tratta di una grande raccolta dedicata a Titina Maselli, incentrata sulle opere con sog-getti sportivi, calciatori, ciclisti e pugili, colti nel pieno dell’azione. Sono oltre 40 tra dipinti e opere su carta, dagli olii di piccolo formato realizzati tra il ‘40 e il ‘50 fino agli ultimi anni dell’attività dell’artista, con tele dal taglio quasi cinematografico.Dalla concezione del dinamismo futurista si passa attraveso una figurazione di soggetti fissati dalla folgorazione di un fotogramma cinematografico ad una rappresentazione più piatta con l’uso di piani bidimensionali e colori antinaturalistici, con esiti prossimi alla Pop Art.

Calciatori

Titina Maselli

Casa delle Armi del Foro Italico

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