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ANNO LXII - GIUGNO 2016 - numero 6Bollettino degli organi direttivi di Confartigianato Imprese BellunoPoste Italiane spa - spedizione in abbonamento postale -70% Aut. MBPA/NEST/BL/02/2015Contiene inserti redazionali

Cameradi CommercioTreviso Belluno:Ivana Del Pizzolin Giunta

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ProgrammaincontriterritorialiProgrammada staccare

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Turismobelluneseancora fermoal palo

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All’interno

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3Anno LXII - n. 6giugno 2016 EDITORIALE

Iscrizione al Tribunale di Belluno n.29 del 3.8.1955

DIRETTORE RESPONSABILE: Mariateresa Busatta

COMITATO DI REDAZIONE: Ermanno Pizzolato, MariateresaBusatta, Flavio Dal Pont, Marco Danielis, Ferdinando Prior,Maurizio Reolon.

SEDE: piazzale Resistenza, 8 - Belluno - tel. 0437 933111www.confartigianatobelluno.eu FOTO: archivio

IMPAGINAZIONE: Alessandro Toffoli

STAMPA: Lunika Srl, via Gresal 56, Sedico (BL)Esclusivista per la raccolta pubblicitaria: Lunika Srl.Numero chiuso in tipografia il 10 giugno 2016

Nell’inserto “L’Unione Artigiana PERSONE” approfondimenti sull’attività di Anap, Donne Impresa, Giovani Imprenditori, patronato Inapa e Caaf

Il CentroConsorzi ha fatto la sua sceltaPrendiamo atto che il Centro Consorzi ha fatto la sua

scelta. Una scelta in completa autonomia a testimo-nianza e riprova del fatto che, come abbiamo detto nelnumero precedente, non esistevano rapporti formalizzatiche potessero costituire un legame fra le nostre struttureassociative. Per quanto assurdo tutto ciò potesse essere.Ricordo che i rapporti con il Centro Consorzi non si eranorotti, ma solo interrotti per consentire ad entrambi di trovareun punto d'incontro; che però nei fatti non c'è stato. In par-ticolare il Centro Consorzi non ha voluto cedere il serviziosicurezza, che egli stesso riteneva avesse problemi di soste-nibilità economica. Prendiamo atto con amarezza della situa-zione, sottolineando che il Centro Consorzi ha fatto finoall'ultimo i propri interessi. E’ l’Associazione, semmai, che hasbagliato, perché non si è assicurata il controllo dei serviziaffidati a strutture esterne. Il Centro Consorzi, dunque, è fuo-ri dal nostro sistema associativo, perché ne ha scelto un altroe noi non abbiamo potuto farci niente perché non avevamonulla, e ripeto nulla, a nostro favore o in nostro potere chepotesse far cambiare una simile decisione, che riteniamocomunque sconcertante. Ora, i nostri sforzi sono rivolti alfuturo. Daremo prova della capacità di dare tutti i servizi dicui le imprese hanno bisogno per assicurare non solo assi-stenza sindacale, ma anche un “di più sindacale” dentro iservizi che l'Associazione eroga direttamente o tramite strut-ture esterne; che, da oggi in poi, saranno assolutamente col-legate, partecipate o controllate, come recita l'articolo 2 dellostatuto dell'Associazione. Ricominciamo da noi, come abbia-mo detto fin dall’inizio del nostro mandato: vogliamo che inostri imprenditori artigiani tornino ad essere protagonistidella loro Associazione.

Giacomo Deon

EDITORIALE

In questo numero

2015: bilancio di svolta per l’Associazione. . . . . . . . . . . 4Le tappe del cambiamento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4Formazione e sicurezza sul lavoro: siamo operativi . . . . . 7La Camera di Commercio di Treviso Belluno è realtà . . . 8Notizie tecniche. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 9Incontri territoriali: locandina da staccare . . . . . . . . . . 11Notizie tecniche. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 15Il turismo bellunese è ancora fermo al palo . . . . . . . . . 17Confartigianato Belluno... in azione . . . . . . . . . . . . . . . 18Due casi aziendali di economia digitale . . . . . . . . . . . . 21Brevi di economia digitale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 23

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Il 31 maggio scorso l’Assemblea dei delegati di Confartigiana-to Belluno si è riunita per l’annuale appuntamento fissato

per l’approvazione del bilancio consuntivo 2015 e del bilancio pre-ventivo del 2016, come da Statuto.

La relazione del presidente Giacomo Deon ha illustrato i cam-biamenti in atto nell’Associazione: a livello locale, regionale eorganizzativo.

Il 2015 è risultato l’anno in cui si sono messe le basi per unatrasformazione che nel 2016 si è concretizzata nelle strutture comenegli uomini: pensando ad offrire servizi per il futuro, dandoampio spazio alla partecipazione e alla delega, muovendosi per

un’Associazione innovativa.“Lo abbiamo fatto in Giunta esecutiva con l'affidamento di par-

ticolari deleghe secondo un criterio definito e comunicato ai soci -ha affermato il presidente Deon nella Sua relazione - lo abbiamofatto con la creazione di altri ambiti di partecipazione: Confartigia-nato turismo Belluno, Confartigianato persone Belluno Dolomiti, lastruttura dei referenti territoriali e il club della piccola industria, ilcredito: con il nuovo Consorzio Veneto garanzie, ex CRGA. Sono,quelle che ho detto – ha proseguito Deon - modalità e forme dellaresponsabilità e della partecipazione. Sono contenitori che atten-

4 Anno LXII - n. 6giugno 2016

primo piano

La tappe del cambiamento

Servizi per il futuro, ampio spazio alla partecipazione, pubblicazione d

Assemblea dei delegati di Confartigianato Imprese Belluno

2015: BILANCIO DI SVOLT

REGIONALIZZAZIONE DELLE CATEGORIE

Il 29 aprile scorso il Consi-glio generale della nostraFederazione regionale ha defi-nitivamente approvato il nuo-vo statuto di Confartigianatodel Veneto, all’interno del qua-le c’è l’articolo riguardante laregionalizzazione delle catego-rie. Per essere più chiari, l’arti-colo dice che le Associazioni /Unioni provinciali, per l’attivitàrelativa alle categorie, cedonosovranità in favore della Fede-razione regionale. Vale a direche la Federazione regionaleavrà, d’ora in poi, la responsa-bilità per l’attività per le categorie che chiameremo “mestieri”. Tuttociò comporta una semplificazione degli organismi interni della rap-presentanza e viene reso più efficiente l’intero sistema. Ci prende-remo cura di ogni singolo mestiere con servizi di informazioni piùprecisi e puntuali, intensificando l’assistenza sindacale, in sinergiacon le Associazioni provinciali.

Con la regionalizzazione dell’attività degli oltre 52 mestieridell’artigianato veneto, la nostra organizzazione ha avuto la mag-gior capacità di rinnovamento. Tutti questi sono ambiti che acco-glieranno quanti nella nostra Associazione vorranno impegnarsisecondo le proprie capacità personali e di tempo a loro disposizio-

ne in vista del prossimo rinnovo delle cariche associative, mentreConfartigianato del Veneto si rapporterà direttamente con le impre-se su tutto il territorio regionale.

La regionalizzazione delle categorie è un modello che introducepiù efficienza e autorevolezza in capo ai direttivi dei Gruppi regio-nali di mestiere (54) e delle Federazioni regionali di categoria (12).Questa nuova competenza in capo alla nostra Federazione regiona-le non fa venir meno, in nessun modo, l’impegno delle Associazioniprovinciali, compresa la nostra. Si tratta di suddividere gli ambiti dicompetenza: il livello regionale tratterà per tutto ciò che riguarda lanormativa, i progetti, le azioni sindacali di categoria; il livello pro-vinciale si occuperà dei servizi e delle attività di orientamento almercato, anche in chiave di aggregazione delle imprese.

SERVIZI PER IL FUTURO

Un’altra svolta impressa alla nostra Associazione riguarda i ser-vizi alle imprese, che sono un “di più sindacale”, ovvero, non c'èseparazione tra attività di tutela e attività di erogazione dei servizi.La scelta è di accompagnare le imprese associate facendosi caricodelle loro difficoltà; considerando, peraltro, che non è facile e chenello sforzo è coinvolta anche l'Associazione con i suoi dipendenti.Essere presenti nei servizi significa, ancora, essere presenti nellavita quotidiana di ogni impresa associata per comprenderne le dif-ficoltà che incontra e sapere se sono difficoltà sostenibili, utili o inu-tili. Come Associazione siamo, infatti, favorevoli ad una burocraziautile, che faccia rispettare le regole della concorrenza, siamo invecepersuasi che la burocrazia, quando è inutile, provoca danni che nonsono più accettabili.

Continua a pag. 6

Dalla relazione del presidente Giacomo Deon

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5Anno LXII - n. 6giugno 2016 primo piano

del bilancio, nuovo assetto

LTA PER L’ASSOCIAZIONE

Feinar ha deliberato l’apertura del servizio per la sicurezza aisensi del D.Lgs. 81. Con il servizio sicurezza abbiamo inoltre definitoun rapporto di collaborazione con Reviviscar e con Confartigianatoformazione della Marca Trevigiana per la formazione legata allasicurezza, ma più in generale alla formazione imprenditoriale.

DIMENSIONE IMPRESA DIVENTA CONFARTIGIANATO SERVIZI BELLUNO

Si chiamerà “Confartigianato servizi Belluno” la nuova societàdi servizi dell'Associazione, che nasce dalla trasformazione dell’at-tuale società strumentale di Confartigianato imprese Belluno“Dimensione impresa”. La nuova denominazione ha un forteimpatto comunicativo perché, su esplicita indicazione del gruppodirigente, “si sappia sempre chi siamo”. Con l'assemblea dei dele-gati 2016 si apre quindi una nuova fase associativa nei servizi. Ilbrand Confartigianato conferma l'impegno per un “di più sindacalenei servizi”. Iservizi, in altreparole, devo-no essere con-naturati allatutela sindaca-le e alla rap-presentanza.Non più, quin-di, separazio-ne di ambiti, ma integrazione delle attività, con una maggior consa-pevolezza dell'unità organizzativa e grande attenzione alla sempli-ficazione delle procedure con l'interventi di eliminazione dellaburocrazia inutile.

Un'Associazione, dunque, che agisce globalmente nell'interessedelle imprese associate, senza più divisioni di competenze.

Un cambiamento che richiederà un intervento formativo per icollaboratori.

FEINAR APRE AI SERVIZI INNOVATIVI

La nostra Associazione non verrà meno neanche agli impegnicon Feinar che, anzi, manterremo vivi e desti e, non a caso, ha datoinizio a una campagna di comunicazione per Feinar.

Dentro Feinar è stata avviata una fase di rinnovamento (vedinumero di aprile del nostro giornale associativo) con specificheproposte: un nuovo modo di concepire le tariffe dei servizi con l’in-troduzione, per quanto possibile, di un sistema forfettario a scaglio-ni; la formazione degli assistenti, paghe e contabilità, perché corri-spondano al meglio alle esigenze di accompagnamento delleimprese clienti; Il miglioramento dei servizi tramite una nuova piat-taforma informatica orientata alla soddisfazione delle impreseclienti. Confartigianato Belluno ha la proprietà del 50% di Feinar edè intenzionata a far valere le esigenze delle imprese artigiane clien-ti.

Nonostante i tempi di crisi e di cambiamento il bilancio di Fei-nar è positivo. Il maggior impegno si è concentrato nei servizi per

la contabilità neiquali si è registra-to un certo recu-pero sulle cessa-zioni del serviziodovu te mo l tospesso, purtrop-po, alla chiusuradi aziende. Feinarha dato inizio lo

scorso anno e continuerà nel corso del 2016, alla migrazione deidati nella nuova piattaforma informatica, che segna un notevolesalto di qualità nell'infrastruttura di servizio con l'introduzione delcloud computing: l’infrastruttura che presiede l'organizzazioneinterna. Feinar ha deciso di sviluppare le proprie attività nei servizia carattere innovativo, iniziando dalla sicurezza in azienda. In que-sto contesto si prefigura la trasformazione societaria di Feinar peradeguarla alle nuove opportunità di mercato: in ambito provinciale

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6 Anno LXII - n. 6giugno 2016

primo piano

ed extra provinciale. Feinar quindi si candida ad offrire un serviziodi assistenza globale alle imprese. Servizi di accompagnamento enon solo l’espletamento di pratiche burocratiche, per la gestione diimpresa, con un’evoluzione nei servizi di contabilità e delle risorseumane, con un’evoluzione dei servizi paghe. L'adeguamento diFeinar alle nuove sfide dei cambiamenti richiederà un interventoformativo per gli operatori chiamati ad assumere nuova veste pro-fessionale.

Confartigianato e Confindustria Belluno con l'apertura del ser-vizio sicurezza in Feinar confermano e rilanciano il loro impegno infavore delle imprese associate perché la sicurezza in azienda è con-cepita prima di tutto come valore aziendale e per il benessere deilavoratori. Le Associazioni federate, tramite Feinar, si impegnano asperimentare, anche nel campo della sicurezza aziendale, una fortecollaborazione come avviene negli altri servizi. Confartigianato eConfindustria Belluno si pongono inoltre l'obiettivo di rendere piùsemplici gli adempimenti a carico delle imprese, rassicurando gliimprenditori sulla qualità del servizio reso, anche in caso di visiteispettive, e garantire una prestazione all’altezza del confronto conle parti sociali e istituti di vigilanza.

CASA COMUNE PER IL SOCIALE

Il 29 aprile è stata data l’adesione a Roma al progetto di “casacomune per il sociale”, promosso sotto l’egida di Confartigianatopersone. Una nuova frontiera di servizi riferita alle persone, soprat-tutto e prima di tutto, quelle che lavorano nella piccola impresa enell’artigianato. A Belluno questo percorso è cominciato con lanascita, il 24 marzo 2015, di Confartigianato persone Belluno Dolo-miti. Ora si parte con un’organizzazione di livello nazionale. La“casa comune per il sociale” riguarda molteplici attività in partico-lare riferite al welfare territoriale ed aziendale. In Veneto possiamovantare ottime esperienze.

Come ad esempio “Solidarietà Veneto”: un ente di previdenzacomplementare che ha da poco raggiunto il miliardo di euro di rac-colta e ha deciso di riservare parte di questo ammontare ad alcuni

fondi per il sostegno di attività imprenditoriali. Altro esempio è ” Sani.in.Veneto”: un ente per la sanità comple-

mentare che ha raggiunto gli oltre 100.000 iscritti e che, fra nonmolto, dovrebbe essere ulteriormente allargato ai titolari imprendi-tori e loro familiari. Senza parlare dell’attività della nostra bilatera-lità, di EBAV che da perlomeno 20 anni eroga prestazioni assisten-ziali riconducibili al welfare aziendale. La “casa comune per il socia-le” inizia dunque a definire sul piano economico e organizzativo lemolteplici attività uscendo dallo spontaneismo per dare efficienzaed efficacia ad un sistema di attività e servizi rivolto alle persone.

CENTRO CONSORZI

Non siamo riusciti a far comprendere la necessità di essere par-te di un sistema che garantisca organizzazione, strumenti e prote-zione. Anche se, ad onor del vero, l’Assemblea dei delegati convo-cata l’anno scorso per il bilancio ha approvato all’unanimità undocumento riferito al Centro Consorzi dal titolo inconfondibile:NON POSSIAMO NON FARE SISTEMA. Oggi, per certi versi, rifon-diamo l’Associazione, anche se dobbiamo ripartire daccapo. Ripar-tiamo, però, con orizzonti più chiari, perché il legame con il CentroConsorzi, oltre ad essere valido solo per l’Associazione, ci impedivadi intraprendere strade nuove facendo scelte in autonomia. Neicontatti avuti col Centro Consorzi abbiamo, infatti, più volte dettoche i cambiamenti in atto non riguardano solo le imprese, maanche le nostre strutture associative. La velocità di questi cambia-menti ci impone scelte altrettanto veloci. “Non mi interessa sapere– afferma il presidente Giacomo Deon - chi, alla fine, avrà ragioneo torto. Alla fine, sia chiaro, si è persa una buona opportunità percollaborare”.

dono la disponibilità di chiunque dei nostri soci a mettersi in gioco.I nostri associati più volonterosi, infatti, con il prossimo rinnovocariche, avranno notevoli possibilità di impegno”.

Il segno del cambiamento è palese con un’altra scelta: la pub-blicazione del bilancio dell’Associazione. “E’ un segno di traspa-renza e condivisione della responsabilità con tutte le imprese asso-ciate – ha sottolineato Giacomo Deon - la pubblicazione avverràtramite il nostro sito internet nella parte riservata ai soci. I motividi questa precauzione sono semplici, tenuto conto che la nostra èun’organizzazione privata. Vogliamo accompagnare con la neces-saria gradualità un processo che ci sembra inevitabile, ma che èdoveroso condividere anche con le altre Associazioni di categoria:quelle che appartengono al nostro sistema associativo, ma anchenei confronti delle altre non appartenenti”.

Chiare le conclusioni del presidente Deon. “Quello di quest'an-

no, dunque, è un bilan-cio di svolta. Non pos-siamo ancora dire se ifatti ci daranno torto oragione, possiamo sen-z'altro affermare chegli organi direttivi diquesta Associazionehanno avuto il coraggiodi far conoscere e cre-scere, forte, il sensodella responsabilità:quando si fa rappre-sentanza e quando sierogano servizi a favo-re delle imprese. l'As-

segue da pag. 4

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7Anno LXII - n. 6giugno 2016 primo piano

sociazione torna ad essere titolare, riprende in mano le redini escommette nel proprio futuro. Un futuro che, come ho detto sopra,è ancora incerto e gravido di difficoltà per i danni provocati,soprattutto, da una finanza irresponsabile in preda all'avidità. Cre-diamo però che gli artigiani e i piccoli imprenditori abbiano ancorabisogno di un'Associazione che li aiuti e che sia loro vicino”.

L’esperienza ha fatto scuola, evidenziando uno strappo all’in-terno del sistema associativo. “Non vogliamo fare gli stessi sbagli– ha affermato Deon - perciò abbiamo intensificato i rapporti conConfindustria Belluno, anche tramite Feinar, e quindi con Revivi-scar, per le attività per la formazione professionale e imprendito-riale”. Per lo stesso motivo sono stati intensificati i rapporti conConfartigianato Marca Trevigiana, vista la positività dell’operazioneper la fusione della Camera di Commercio di Treviso Belluno.L’apertura va anche verso altre strutture: il nostro “ConsorzioVeneto garanzie” ex consorzio CRGA e, per la formazione impren-

ditoriale finanziata, con Confartigianato formazione della MarcaTrevigiana. “I legami con la consorella Associazione provinciale diTreviso – ha annunciato Deon – vedono altri campi di possibilecondivisione, come l’accompagnamento delle imprese per l’acces-so alle risorse dei fondi strutturali europei”. L’ipotesi allo studio èl’apertura di due sportelli: uno sportello di informazione, in accor-do con la Regione Veneto, e un altro per l’assistenza alle impreseper la presentazione delle domande da parte delle imprese inte-ressate.

“Spero proprio che oggi tutto sia più chiaro – ha così chiuso lapropria relazione all’assemblea dei delegati il presidente di Con-fartigianato Belluno - sia guardando indietro, sia guardando avan-ti. Spero siano più chiare le scelte che abbiamo operato e l’orizzon-te verso il quale ci muoviamo. Resta inteso che l’Associazione avrà,oltre al tornaconto economico, un largo margine di controllo deiservizi che fa in proprio o attraverso altre strutture”.

Abbiamo subito lo strappo del Centro Consorzi, ma non creia-mo disagi ai nostri associati. I servizi “Sicurezza nei luoghi di lavo-ro” e “Formazione” proseguono senza interruzione di continuità.

Confartigianato Imprese Belluno ha affidato a Feinar il compitodi avviare a breve un nuovo servizio sicurezza sui luoghi di lavoro,potendo contare su una solida struttura organizzativa e informati-ca nonché sugli spazi della nuova sede di Via Guido Rossa in loca-lità Mier, con l’obiettivo di offrire una nuova opportunità a tutti gliassociati.

Per quanto riguarda la formazione sarà Confartigianato serviziBelluno a gestirla. Il catalogo dei corsi spazia nell'ambito della for-

mazione finanziata: da programmi comunitari Fondo sociale o fon-do artigianato, ad Ebav, tanto per fare un esempio, continuandocon i corsi per la sicurezza nei luoghi di lavoro, fino alla formazio-ne di impresa.

L'attività formativa, offerta da Confartigianato servizi Bellunodirettamente o in collaborazione con Reviviscar di ConfindustriaBelluno Dolomiti e Confartigianato formazione della Marca Trevi-giana, si pone come obiettivo garantire la formazione obbligatoria,ma soprattutto proporre percorsi che riguardano i cambiamentitecnico organizzativi nell'ambito dell'impresa anche con interventipersonalizzati.

Siamo operativi...FORMAZIONE E SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO: nuovi riferimenti

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16maggio 2016: data storica per l’econo-mia bellunese. E’ il giorno in cui ha visto

la luce la nuova Camera di commercio di TrevisoBelluno, che riunisce 127.800 imprese operantinelle due province, con l’insediamento del primoConsiglio e l’elezione del presidente: il trevigianoMario Pozza di espressione Confartigianato.

L’evento ha registrato presenze importanti,quali: il presidente di Confartigianato delVeneto e presidente uscente della Cameradi Belluno, Luigi Curto; Il Segretario gene-rale di Confartigianato del Veneto, France-sco Giacomin; molti dirigenti di Confarti-gianato, tra cui il presidente bellunese,Giacomo Deon. Importanti anche le pre-senze dei politici: il sottosegretario all’Eco-nomia, Pierpaolo Barretta e l’assessoreregionale all'Attuazione del programma,

rapporti con Consiglio regionale, programmazione fondi UE, turi-smo, commercio estero, Federico Caner, oltre al presidente diUnioncamere, Giuseppe Fedalto.

A seguito dell’accorpamento avvenuto, la Camera di commer-cio di Treviso e Belluno risulta la quarta aggregazione in Italia,dopo quelle di: Liguria, Molise e di Venezia-Rovigo.

Nuova anche la governance dell’Ente camerale: il Consiglio èora composto di 33 membri e la Giunta di 7, tra cui la belluneseIvana Del Pizzol.

Il neo Presidente si presenta con un curriculum di tutto rispet-to: componente di Giunta nazionale di Confartigianato con delegaper la semplificazione, già Presidente della Confartigianato MarcaTrevigiana e Vice presidente uscente della Camera di Commerciodi Treviso.

Il presidente Pozza, dopo pochi giorni dall’insediamento, hafatto visita anche alla sede camerale di Belluno. Ha incontrato ilpersonale e ribadito che: “Sarà spesso presso la sede bellunese e

che bisogna fare squadra: da parte mia ci sarà la massima dispo-nibilità a collaborare”. Ha altresì lanciato l’idea di dar vita a unosservatorio economico bellunese. “Esiste già a Treviso, anzi èl’unica Camera a disporre di tale strumento – ha affermato Pozza– intendo portarlo anche a Belluno”.

8 Anno LXII - n. 6giugno 2016

attualità

16 maggio 2016: data storica

La Camera di commercio di Treviso Belluno è realtàPresidente è Mario Pozza, trevigiano di espressione Confartigianato.In Giunta la bellunese Ivana Del Pizzol

È già e non ancoradi Giacomo Deon

Mario Pozza è il nuovo presidente della Camera di Com-mercio di Treviso Belluno. Una manifestazione chiara e ogget-tiva di cambiamenti in atto che non dobbiamo perdere di vista.

In questo momento capisco il sentimento dei Bellunesi perla perdita della loro Camera di Commercio, ma è necessariocapire quello che sta accadendo tenendo conto di un quadropiù ampio, soprattutto, guardando ai processi in atto. L’asses-sore regionale Caner, all'insediamento del nuovo Consigliodirettivo, ha parlato del referendum per l'autonomia del Vene-to e della fase che si è aperta nei confronti dello Stato centraleper contrattare più ampi spazi di autonomia. La richiesta dellaRegione del Veneto allo Stato riguarda, soprattutto, le maggioririsorse per il Veneto per mantenere almeno i presidi sul terri-torio. I dati sono stati impietosi: c’è una riduzione di 10 voltele risorse a disposizione rispetto a solo pochi anni fa. Ebbene,per quanto riguarda la nuova Camera di Commercio di TrevisoBelluno ritengo che il processo non finisca qui e che la pro-spettiva sia la Camera di commercio regionale. In tale prospet-tiva la fusione tra Treviso e Belluno costituisce solo una primatappa. Le imprese bellunesi, quindi, non devono sentirsidefraudate, anzi. Dovremo invece concentrare gli sforzi su ciòche è possibile fare, tenuto conto che la realtà non si cambiae soprattutto che le risorse a disposizione non sono più quelledi una volta. Vorrei inoltre aggiungere qualcos’altro al ragiona-mento.

L'isolamento del Bellunese é senz'altro apprezzato dainostri turisti ospiti, ma in chiave economica non è più sosteni-bile semmai lo sia stato. Sempre più spesso le imprese bellu-nesi guardano alla pianura per allargare i propri mercati diriferimento e perciò è opportuno pensare che la sostenibilitàdell'economia bellunese é data dalle relazioni con la pianurasu tutte le tematiche strategiche come: il turismo, l'innovazio-ne, l'internazionalizzazione, l'economia digitale.

Su queste materie la nuova Camera di commercio di Trevi-so Belluno può dare una mano forte a tutte le interrelazioni frale imprese, che da parte nostra auspichiamo siano nel segnodegli affari e della solidarietà.

I membri bellunesi del Consiglio della Camera di commercio di Treviso BellunoDe Col Moreno artigianato APPIA BellunoDel Pizzol Ivana artigianato Confartigianato Belluno Roma Rosanna commercio Confcommercio BellunoGuerriero Augusto cooperazione Confcooperative BellunoRicci Paola industria Confind. Belluno DolomitiBerton Maria Lorraine industria Confind. Belluno DolomitiDal Paos Silvano servizi imprese Fed. Coldiretti BellunoDoglioni Paolo turismo Confcommercio Belluno

Mario Pozza

Ivana Del PIzzol

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Notizie TECNICHEAMBIENTE

IMPORTAZIONE DI MERCE IMBALLATA E SELEZIONE/RIPARAZIONE DI PALLET IN LEGNO

CONAI: INCENTIVI PER LA REGO-LARIZZAZIONE AGEVOLATAOltre ai produttori di imballaggi e di materie prime destinate all’imbal-laggio, devono iscriversi al CONAI e, se previsto, ai consorzi di filiera,anche gli importatori di merci imballate e le aziende che effettuano laselezione/riparazione di pallet in legno.Sono certamente due categorie che, a volte, non ritenendo di essereinteressate, non sono in regola con gli obblighi di legge. Considerate lepesanti sanzioni a carico degli inadempienti, è certamente apprezzabi-le l’iniziativa che CONAI ha intrapreso per offrire alle imprese interes-sate la possibilità di regolarizzare la propria posizione. CONAI ha infatti di recente definito una particolare formula per laregolarizzazione di alcuni obblighi consortili riservata alle micro e pic-cole imprese importatrici di merci imballate e/o operanti laselezione/riparazione di pallet in legno. L’iniziativa ha visto il coinvolgi-mento sia dei Consorzi di filiera sia delle principali Associazioni impren-ditoriali a cui fanno capo le piccole/micro imprese.Le imprese ammesse alla regolarizzazione agevolata potranno definirela posizione versando al CONAI il contributo ambientale dovuto dal 1°gennaio 2013 senza interessi di mora, anche mediante rateizzazionefino a 5 anni e senza interessi di dilazione.

Le richieste di regolarizzazione agevolata dovranno pervenire al CONAIentro e non oltre il 31 dicembre 2016 mentre le relative dichiarazionidel contributo ambientale dovranno essere inviate nei 30 giorni suc-cessivi alla richiesta stessa.

La regolarizzazione riguarda esclusivamente:• le imprese che importano e hanno importato merci imballate• le imprese operanti la selezione/riparazione di pallet in legno

Per aiutare le imprese a orientarsi negli adempimenti da espletare,sono stati realizzati due sintetici manuali operativi in cui sono statidescritti i pochi passi per la regolarizzazione.Sei una micro/piccola impresa importatrice di merci imballate? Clicca qui: TUTTI IN REGOLA-istruzioni importatori merci imballateSei una micro/piccola impresa operante la selezione/riparazione di pal-let in legno? Clicca qui: TUTTI IN REGOLA-istruzioni riparatori pallet legnoPer il documento completo TUTTI IN REGOLA clicca qui: TUTTI INREGOLA-versione completa.Per eventuali chiarimenti in merito all’iniziativa scrivere all’indirizzoemail [email protected] o contattare il numero verde 800904372(da rete fissa nazionale).

INFO: Confartigianato Imprese Belluno - Ufficio Ambiente, MaurizioReolon, tel. 0437933270, e-mail: [email protected]

CATEGORIE

Centri Revisione AutoRICHIESTA AGGIORNAMENTO TARIFFE

I Centri Revisioni Auto di Confartigianato e CNA hanno sollecitato alvice ministro ai Trasporti Riccardo Nencini lo sblocco della tariffa direvisione auto rivendicando un adeguamento rispetto alla cifra stabili-ta nel 2004, applicata dal 2007 e fino ad oggi rimasta invariata. Apochi giorni da quell'incontro hanno scritto alla Commissione LavoriPubblici del Senato indicando l'emendamento al Nuovo Codice dellaStrada: adeguare la tariffa in base all'indice ISTAT e applicare una pro-cedura automatica di aggiornamento biennale.Fare una revisione a norma significa rispettare gli standard qualitatividel processo di revisione, garantire operatori qualificati e aggiornati,così come locali, attrezzature e tecnologie conformi alla normativa.Professionalità, competenza, sicurezza per l'automobilista sono i cardi-ni del nostro lavoro quotidiano ma si traducono anche in costi: non è

più rinviabile un adeguamento della tariffa di revisione che tenga con-to degli importanti investimenti realizzati in nome della competitività edella sicurezza.“Il nostro settore – dichiara Manrico Venturin, presidente Autoripara-

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10 Anno LXII - n. 6giugno 2016

tori di Confartigianato Belluno - ha sempre promosso la cultura delleprocedure di qualità affinchè la revisione dei veicoli non venga perce-pita dall'automobilista come un balzello da pagare, ma come una for-ma di tutela per la propria e l'altrui sicurezza. Tariffe ferme al 2007sono diventate ormai insufficienti a coprire gli investimenti richiesti alcomparto e gli adempimenti che un operatore professionale deverispettare. In più forme diffuse di concorrenza sleale mettono semprepiù a rischio la sopravvivenza delle nostre imprese. Per questo chiedia-mo controlli su più fronti: sugli operatori irregolari e sui veicoli visto chedisponiamo dei dati (tramite PRA e MCTCnet2) per sapere il numerodei veicoli da revisionare ogni anno, ma anche sulle autorizzazioni checontinuano ad essere rilasciate anche in mancanza dei necessari requi-siti, a causa di una legislazione poco chiara e lacunosa. Su questi temici siamo rivolti al vice ministro Nencini sensibile alle nostre richieste;adesso alla Commissione Lavori Pubblici in Senato chiediamo un ade-guamento divenuto ormai improcrastinabile”.

IMPIANTISTIEfficienza a KM 0

Efficienza a chilometro zero, èun’iniziativa nata dalla collabora-zione di tre importanti realtà del ter-ritorio: Confartigianato imprese Bel-luno, Cna, Banche di credito coope-rativo e Ascotrade.E=km0 ha l’obiettivo di offrire un pacchetto completo per l’acquisto,l’installazione e la manutenzione di impianti ad alta efficienza (caldaie,pompe di calore e valvole termostatiche) per le abitazioni del territoriobellunese.INFO: Ufficio categorie – Mario Nenzi, tel. 0437 933241 [email protected]

ODONTOTECNICIPresentato al Senato un emendamento sulriconoscimento del profilo professionale diodontotecnico

L’emendamento prevede l’inserimento dell’odontotecnico tra le pro-fessioni sanitarie, con la necessità del possesso della laurea o di titoliequipollenti individuati con un accordo Stato-Regioni, e istituisce l’Al-bo per gli odontotecnici presso l’Ordine dei tecnici sanitari di radiologiae delle professioni sanitarie tecniche.L’emendamento riprende in sostanza il contenuto di alcune risoluzionie interrogazioni promosse da Confartigianato a impegnare il Governoal riconoscimento del profilo professionale dell’odontotecnico ricondu-cendolo a tutti gli effetti nell’ambito delle professioni sanitarieINFO: Ufficio categorie – Mario Nenzi, tel. 0437 933241 [email protected]

DISOCCUPAZIONE E AMMORTIZ-ZATORI SOCIALIPer gli interessati obbligo di colloquio con iCpl: a rischio i benefici

Per soggetti disoccupati o destinatari di ammortizzatori sociali è scat-tato l’obbligo di colloquio con i Centri provinciali per l’impiego (Cpl)pena la decadenza dei benefici. In particolare:• coloro che hanno diritto agli ammortizzatori sociali (NASPI,

dis_coll; mobilità) devono contattare il Centro per l’impiego di rife-rimento entro 15 giorni dalla domanda inoltrata telematicamenteall’Inps

• coloro che non hanno diritto ad ammortizzatori sociali devono con-tattare il Cpl per la sottoscrizione della dichiarazione di immediatadisponibilità al lavoro (DID) e per la sottoscrizione del Patto di Ser-vizio Personalizzato (PSP)

I contatti con i Centri provinciali per il lavoro della provincia di Bellunoavverranno su appuntamento da fissare via mail all’indirizzo: cpicollo-

[email protected] il patronato INAPA di Belluno resta a disposizione di coloro chesi trovino in simili condizioni (Belluno – tel. 0437 933220 – 221; Feltre:0439 878230).

notizie tecniche

SINDACALE

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Stacca e affiggi il manifestino sul retro.E ricorda gli appuntamenti!

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15Anno LXII - n. 6giugno 2016 notizie tecniche

FISCALE

Credito d’imposta IRAP per con-tribuenti senza personale

La legge di Stabilità 2015 (legge n. 190/2014, art. 1, comma 21 ) haintrodotto un credito d’imposta pari al 10% dell’IRAP dovuta daimprese e professionisti che non impiegano lavoratori dipendenti.In particolare, ai contribuenti che non si avvalgono di lavoratori dipen-denti, è riconosciuto, a decorrere dal periodo d’imposta successivo aquello in corso al 31 dicembre 2014, un credito d’imposta pari al 10%dell’Irap lorda, da utilizzare esclusivamente in compensazione, tramitemodello F24, a decorrere dall’anno di presentazione della corrispon-dente dichiarazione.Il credito d’imposta è riconosciuto indistintamente ai soggetti passiviche “non si avvalgono di lavoratori dipendenti” e quindi:• non spetta a chi impieghi, anche soltanto a tempo parziale, un dipen-dente a tempo determinato;• spetta a chi non dispone di lavoratori subordinati, bensì di collabo-ratori occasionali oppure a progetto.Per l’utilizzo in compensazione del credito d’imposta Irap va utilizzatoil codice tributo 3883 denominato “IRAP - utilizzo in compensazionedel credito d’imposta di cui all’art. 1, comma 21 , della legge 23 dicem-bre 2014, n. 190” da indicare nella sezione “Regioni” del modello F24,in corrispondenza delle somme indicate nella colonna “importi a cre-dito compensati” e riportando nel campo “anno di riferimento”, l’annod’imposta cui si riferisce il credito.Il credito d’imposta potrà essere contabilizzato già nel bilancio 2015,in diretta riduzione del carico fiscale dell’esercizio cui si riferisce il cre-dito.Se invece il credito fosse contabilizzato al momento di invio delladichiarazione, si dovrà rilevare a conto economico nel 2016 unasopravvenienza attiva.

Lavoratore autonomo che si avva-le solo di una segretaria non pagaIRAP

La Corte di Cassazione con sentenza n. 9451/2016 ha affermato chenon sussiste il requisito dell'autonoma organizzazione se il contribuen-te si avvale di lavoro altrui non occasionale finalizzato esclusivamentea mansioni di segreteria ed impieghi i beni strumentali minimi indi-spensabili per lo svolgimento dell'attività.Ai sensi dell'art.2 del D.lgs. 446/1997 presupposto per l'applicazionedell'imposta regionale sulle attività produttive è la presenza di un'au-tonoma organizzazione, il cui accertamento spetta al giudice di meritoed è insindacabile se congruamente motivato.L'orientamento recente della giurisprudenza pare valutare la sussisten-za del presupposto in base all'attitudine del lavoro svolto dal dipen-dente a potenziare l'attività produttiva. "Non occorre quindi che si trat-ti di una struttura d'importanza prevalente rispetto al lavoro del titola-re o addirittura in grado di generare profitti anche senza di lui, ma è

sufficiente che vi sia un insieme tale da porre il professionista in unacondizione più favorevole di quella in cui si sarebbe trovato senza diesso".Il requisito della autonoma organizzazione ricorre quando il lavoratoreautonomo:- è sotto qualsiasi forma il responsabile dell'organizzazione e non èinserito in strutture organizzative sotto l'altrui responsabilità;- impieghi beni strumentali eccedenti il minimo indispensabile per losvolgimento dell'attività o si avvalga di lavoro altrui non occasionale(diverso dall'espletamento di mansioni di segreteria o meramente ese-cutive che rechino all'attività un apporto del tutto generico).Il contribuente che intende richiedere il rimborso dell'imposta è tenutoa dare prova dell'assenza dei presupposti suddetti.

Nuova categoria di contribuentiammessi al rimborso dell'IVA invia prioritaria

Il D.M. 29 aprile 2016, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 13 maggio2016 stabilisce una nuova categoria di contribuenti ammessi al rimbor-so IVA in via prioritaria. Tali soggetti sono coloro che effettuano attivitàdi pulizia, di demolizione, di installazione di impianti e di complementorelative ad edifici di cui all' art. 17, sesto comma, lettere a) e a-ter)delD.P.R. 633/1972.Il rimborso in via prioritaria consiste nel ricevere il rimborso dei creditiIva annuali e infrannuali entro tre mesi dalla presentazione dell'istan-za. I soggetti individuati dal D.M. sopra citato si aggiungono alle altrecategorie già ammesse ai rimborsi in via prioritaria come i subappalta-tori edili, operatori che si occupano del recupero e della preparazioneper il riciclaggio metallici, esercenti cinematografici, ecc.Le nuove disposizioni si applicano a partire dalle richieste di rimborsorelative al secondo trimestre dell'anno d'imposta 2016.

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17Anno LXII - n. 6giugno 2016 turismo

Quando riuscirà la provincia di Belluno a fare una doppiapagina, come quella che vedete, apparsa su un noto quo-

tidiano nazionale e qui di lato riprodotta. Fare una pagina per mesignifica riuscire a pubblicarla comprando lo spazio a pagamento,ma anche realizzarla pensando al marketing territoriale attraversola predisposizione delle immagini, gli slogan e un racconto. Tuttoquesto non nasce per caso, è frutto di intelligenza, ma soprattuttodi condivisione di scelte precise sulla promozione territoriale. Det-to questo, i soldi credo siano l'ultimo dei problemi. Nel Bellunese,invece, sembrano essere loro, i soldi, sempre al primo posto; per-ciò mi vien da pensare che siano sempre di più un alibi. Dopo piùdi un anno dall'avvento della DMO: un ente per il turismo unico inprovincia di Belluno, non si vede ancora nulla, neanche che si avvi-cini alle capacità che, invece, esprimono i territori contigui alnostro. Sembra che i Bellunesi non ne vogliano proprio sapere difare le cose insieme, facendo sintesi dei tanti - legittimi beninteso– interessi. Infatti, non sono gli interessi in campo il problema (lediversità sono sempre lo stimolo alla ricerca della perfezione) è,piuttosto, l'incapacità di fare sintesi. Al turista ospite, infatti, nonimporta nulla che i Bellunesi non trovino la quadra sulle questioniche riguardano la promozione turistica. Vogliono servizi di accom-pagnamento per fruire delle bellezze territoriali e fare una bellaesperienza. In altre parole vogliono essere comodi: serviti e riveriti- come si diceva una volta. Tanto quanto gli stessi Bellunesi quandovanno in vacanza altrove. Lasciamo dunque da parte gli alibi. C’èda dire che la disgregazione non salverà l'economia turistica bel-lunese. Solo con progetti condivisi a livello provinciale, forse, lecose potranno cambiare. Se i Bellunesi, invece, vogliono continua-

re a credersi, ciascuno per il proprio ambito, migliori degli altri,significa che le cose non vanno così male e c'è spazio per ulterioripeggioramenti della situazione. Se qualcuno si sentirà colpito (espero non offeso) da queste mie parole, chiedo, fin d’ora, scusa.Scusate la mia trepidazione. Pensare alla forma del ragionamento,al dire e non dire, allo smussare gli angoli e a molte altre cautele,quando la situazione precipita è difficile. In altre parole, quello chevoglio dire si può rappresentare usando l’immagine di un’auto allaquale è saltato il freno e che si avvia verso il burrone con dentrodelle persone che non si stanno accorgendo di quanto sta succe-dendo.

Il turismo belluneseè ancora fermo al palo

Solo con i progetti condivisi le cose potranno cambiare

di Paolo Tramontin

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BELLUNO via dell'Artigianato, 4 - tel. 0437 31610 - fax 0437 32772

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CREDITO: CONVEGNO SUL BAIL IN

Successo di pubblico al convegno che si è svolto il 18 maggioscorso presso la sede di Confartigianato Belluno sulle nuove dispo-sizioni europee che impongono agli Stati di non fare più ricorsoalle risorse pubbliche per aiutare gli istituti di credito. Titolo dell’in-contro: “In un mondo che cambia l’importanza della consapevo-lezza finanziaria e la fiducia nelle banche: Bail In”.

L’attenzione dell’Associazione su un tema tanto importantequanto l’informazione finanziaria ha portato un altro appuntamen-to mercoledì 8 giugno, che si è tenuto presso la sala polifunzionaledi Feinar, durante il quale il Consorzio Veneto garanzie (ex CRGA)ha presentato nuove linee di servizi rivolte ai soci, quali: il leasing(offerto per il tramite di Fraer Leasing); la consulenza gestionale(tramite lo Studio Elle - dott. Piva); la gestione tesoreria aziendale(con Money Flow). Ha completato la serata un intervento sulleagevolazioni pubbliche per le imprese, proposto dall’Ufficio agevo-lati del Consorzio Veneto garanzie.

COBIS PRESENTATI I PROGETTI 2015 Nel convegno regionale che si è svolto a Zelarino il 18 maggio,

nell’ambito del quale sono stati presentati i progetti per la sicurez-za in ambito regionale, il funzionario Ferdinando Prior ha presen-tato l'attività per la sicurezza svolta in provincia di Belluno. Nelcorso dell'incontro sono state focalizzate le nuove attività delCOBIS: l'ente bilaterale regionale per la sicurezza, in favore delleaziende.

Nell’intervento di Prior è stata ricordata l’attività della Com-missione provinciale per la Sicurezza di Belluno che ha svoltoun’azione di coordinamento fra gli sportelli per la sicurezza e i rap-presentanti territoriali dei lavoratori (RTLS), ha proposto al COBISregionale iniziative progettuali legate al miglioramento dell’acces-so dei RTLS, alle informazioni sulla sicurezza, all’organizzazioneassieme a Cata e Spisal di alcuni convegni informativi per le azien-de sui sistemi di gestione della sicurezza (SGSL) e sui lavoriboschivi.

Le attività del Cobis e di Confartigianato in materia di sicurezzasono state riportate anche nel documento di rendicontazione delleattività dell’Organismo provinciale di Coordinamento - presiedutodalla direttrice dello Spisal di Belluno, dott. Daniela Marcolina - alquale partecipano tutti gli enti di vigilanza in materia di sicurezza,oltre ai sindacati, alle associazioni e agli organismi bilaterali.

DIRETTIVO REGIONALE SETTOREIMPIANTI A BELLUNO

Si è svolto presso la sede dell’Associazione a Belluno il 18 mag-gio scorso, il direttivo regionale dei settori impianti. L'incontro deidirigenti di categoria inaugura il nuovo assetto organizzativo perl'attività delle categorie con nuove competenze gestionali e orga-nizzative del livello regionale. L'impegno dei dirigenti di categoriasarà rivolto alla messa a punto di iniziative, progetti, attività divario tipo che poi saranno rivolte alle realtà territoriale in favoredelle imprese.Il direttivo delsettore impiantiè composto daipresidenti pro-vinciali del set-tore.

D u r a n t el’incontro sonostati approfon-diti i seguentitemi: la riforma degli appalti, la formazione sulle energie rinnova-bili, la riforma della legislazione sugli impianti termici.

IL DIGITALE NEL BELLUNESEOpportunità dai fondi europeiSono pubblicate sul sito dell'Associazione (www.confartigiana-

tobelluno.eu/bandi2020.asp) le slides di un recente convegno pro-mosso dai GAL (Gruppi di azione locale 1 e 2: Alto e Basso Bellu-nese) in collaborazione con il consorzio Bim Piave. L'infrastrutturadigitale per il territorio bellunese è una necessità legata allo svilup-po economico, considerando in particolare le zone cosiddette “afallimento di mercato”.

Nella documentazione sono indicate opportunità legate all'ac-cesso ai fondi strutturali europei e al programma “agenda digita-le”, sempre di derivazione europea che ha declinazioni sia a livellonazionale che regionale. In questo contesto il consorzio Bim Piaveè particolarmente attento ai progetti di infrastrutturazione di ban-da larga per una connessione alla rete Internet di almeno 30 mega,fino a 100 mega per le maggiori necessità.

Artigiancassa L’app Swizzy per il mercato digitale

degli artigiani e delle PMIL’App è stata ideata e realizzata per aiutare gli imprenditori a

promuovere, grazie alla diffusione degli strumenti digitali, le loroattività e a fidelizzare i clienti. Swizzy (www.swizzy.it) - disponibilesia da App Store per iPhone sia da Google Play per dispositiviAndroid - è uno strumento di marketing che permette agli impren-ditori di “fare rete” con i propri clienti e offre servizi a valoreaggiunto come programmi di fidelizzazione (coupon, fidelity card,campagne promo), gestione di prenotazioni, analisi delle prefe-renze dei clienti per sviluppare un’offerta su misura. Il lancio del-

18 Anno LXII - n. 5maggio 2016

Confartigianato Belluno... in azione

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l’App si inserisce nel quadro delle iniziative previste dal Piano Indu-striale 2016-2020 di Artigiancassa, approvato il 9 dicembre scorsodagli azionisti fra cui Confartigianato.

LUCI E OMBRE DEL NUOVO CODICEDEGLI APPALTI: CONVEGNO A BELLUNO

Lo scorso 4 maggio la Categoria edilizia di Confartigianatoimprese Belluno, insieme a Confindustria e Appia ha organizzatoun “focus” sul nuovo codice degli appalti.

Oltre una sessantina gli imprenditori intervenuti, presso la salaMuccin del Centro Congressi di Belluno, che hanno potuto ascolta-re due relatori esperti in materia di appalto: Pierluigi Piselli e Cri-stiano Giovanni Gasparutti dello studio Piselli Partners di Venezia.

“La portata innovativa della riforma – ha detto l’avvocato Piselli- non deve essere percepita in modo trionfalistico come possibilepanacea di tutti i mali né, per contro, con il senso quasi di frustra-zione di chi è stato di colpo privato di collaudati e largamente spe-rimentati strumenti di lavoro. Si deve avere la consapevolezza chesiamo in presenza di una sorta di work in progress in cui il momen-to del diritto intertemporale, in questa fase di passaggio, è forte-mente critico e potrebbe, se non gestito correttamente, e con tem-pi molto rapidi, portare ad una forte contrazione della spesa pub-blica per investimenti, con effetti devastanti nell’attuale congiuntu-ra.”

Una normativa che presenta, quindi, luci ed ombre, che neces-sita di importanti integrazioni e chiarimenti che la rendano imme-diatamente operativa e che ne consentano una immediata applica-zione.

19Anno LXII - n. 5maggio 2016 Confartigianato Belluno... in azione

Estendere Fondo antiusura a impresevittime incolpevoli dei “cattivi pagatori”

Confartigianato ha sollecitato la presentazione di emenda-menti al decreto legge 3 maggio 2016, n. 59 “Disposizioni urgentiin materia di procedure esecutive e concorsuali, nonché a favoredegli investitori in banche in liquidazione” proponendo l’esten-sione del Fondo antiusura agli imprenditori vittime incolpevoli dimancati pagamenti di crediti commerciali per evitare che lostress finanziario a cui sono sottoposti li costringa alla chiusuradell’azienda o a ricorrere a forme illecite di finanziamento.

“Si tratta – ha spiegato il presidente nazionale Giorgio Mer-letti – di un intervento indispensabile per affrontare concreta-mente il fenomeno drammatico dei ‘cattivi pagatori’ che spessoprovocano il tracollo delle piccole imprese creditrici. Il sostegnodel Fondo antiusura consentirebbe ai piccoli imprenditori dispezzare la catena di sudditanza che li lega ai loro debitori e fini-sce per trascinarli verso il fallimento dell’azienda”.

Bene Europarlamentari italiani. Avanticosì su rilancio Made in

“Avanti così sulla difesa del patrimonio manifatturiero italia-no”, così Confartigianato apprezza l’impegno degli europarla-mentari italiani che giovedì 26 maggio scorso, a Bruxelles, nel-l’ambito dell’approvazione della relazione sulla strategia delMercato unico europeo, hanno ribadito la richiesta di introdurrel’indicazione obbligatoria dell’origine dei prodotti, il cosiddetto“Made in”.

L’apprezzamento della nostra Associazione nazionale vaanche all’impegno manifestato dal Governo nel sollecitare alConsiglio Ue di sbloccare una volta per tutte i negoziati e a pro-cedere, senza ritardi, ad una piena approvazione del marchio diorigine.

“L’Italia – è la sottolineatura del Presidente Giorgio Merletti –non deve rinunciare a difendere l’origine dei propri prodotti e avalorizzare il patrimonio manifatturiero. Se non è l’Italia a tutela-re l’identità delle produzioni, quale altro Paese europeo è piùinteressato?”.

Interventi di Confartigianato

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21Anno LXII - n. 6giugno 2016 attualità

Parliamo ancora di tecnologie digitali come emblema deicambiamenti economici in atto. In America l’economia

digitale rappresenta il 32% del mercato, in Europa siamo sopra il20%, in Italia non arriviamo al 18%. Ebbene vorrei qui riportaredue casi aziendali della pianura prossima a Belluno, per riparlaredei cambiamenti di mercato.

Il primo caso aziendale è ad Oderzo: la NICE società che svi-luppa sistemi per automazione ha recentemente avviato una starup (nuova azienda) che si chiama Building APP, che svilupperà laricerca nel campo delle applicazioni telematiche nell’ambito del-la domotica. In altre parole, sistemi di controllo e di gestionedegli impianti nelle case.

Il secondo caso aziendale si trova a Roncade. La TEXA, chesviluppa sistemi diagnostici per autoveicoli, ha deciso di svilup-pare la ricerca sull'auto intelligente. Non solo l'auto elettrica e aguida assistita, ma un'auto intelligente, cioè, sempre connessa ecapace di dialogare con tutti i sistemi informativi.

Per quanto sopra ne ricaviamo che la connessione delle casee delle auto che permette la loro gestione e controllo è alla base

dello sviluppo del business e quindi dinuovi mercati. Le tecnologie digitalidiventano strumenti per la realizzazionedi nuovi prodotti e servizi. Si tratta direaltà aziendali non molto lontane da noie perciò la realtà diventa in qualchemodo più vera.

Quando, come Associazione, parlia-mo di banda larga e quindi della necessi-tà di infrastrutture telematiche per il ter-ritorio bellunese, pensiamo proprio a questo mondo, non moltolontano da qui, con la preoccupazione che le imprese associatenon solo dispongano di un computer, ma che lo sappiano ancheusare. Un primo passo potrebbe essere l’apertura di una caselladi posta elettronica.

Non è mai troppo tardi per imparare. Lo stiamo sperimentan-do con soddisfazione con gli anziani in pensione dell’ANAP, che,con le nostre imprese del settore ICT, hanno sviluppato un appo-sito programma di alfabetizzazione informatica.

Due casi aziendali di economia digitale

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23Anno LXII - n. 6giugno 2016 attualità

Incontro BIM Gsp e Associazioni di categoria Per le utenze del servizio idrico

Nelle scorse settimane BIM Gsp ha incontrato le Associazioni di cate-goria (per Confartigianato Belluno era presente il presidente dell’Edilizia,Paolo Tramontin) a seguito della segnalazione di difficoltà e ritardi riscon-trati da aziende associate in occasione di allacciamenti di utenze del servi-zio idrico. Bim Gsp ha convocato l’incontro per meglio approfondire lostato dei fatti, visto che, al contrario, recenti indagini di customer satisfac-tion dimostrano larghissima percentuale di soddisfazione da parte del-l’utenza dei servizi di Bim Gsp e la mancanza di segnalazioni da parte didisservizi. Il confronto, decisamente costruttivo da entrambe le parti, haevidenziato l’assoluta necessità di segnalare gli eventuali disservizi regi-strati da aziende o privati, così come caldeggiato dall’amministratore unicodi BIM Gsp, dott. Giuseppe Vignato, al fine di monitorare il riverificarsi dicasi denunciati dalle aziende, ma non noti a BIM Gsp.

Le aziende che dovessero, quindi, incontrare ancora difficoltà nellerelazioni con BIM Gsp possono contattare l’Ufficio categorie di Confartigia-nato imprese Belluno (Mario Nenzi – tel. 0437 933241; dott. FerdinandoPrior – tel. 0437 933240) per valutare un eventuale intervento a curadell’Associazione.

Nuova sede per la Direzione territoriale del lavoroLa Direzione territoriale del Lavoro ha lasciato la vecchia sede di via

Mezzaterra per trasferirsi in via Tasso, presso l’ex Distretto militare. La noti-zia è stata celebrata con un convegno al Teatro comunale di Belluno daltitolo: “Il lavoro che cambia”.

Le cifre sulla disoccupazione soprattutto giovanile sono impietose. Nelcorso del convegno si è parlato della riforma del mercato del lavoro, intro-dotta con il Jobs acts, che ha creato la nuova agenzia nazionale del lavoro:un'agenzia unica ispettiva che fra le sue finalità promette maggiore sem-plificazione burocratica e il superamento delle sovrapposizioni degli orga-ni, oggetto di continue denunce da parte delle associazioni di categoria.Negli ultimi anni la nuova struttura ispettiva si compone di quattro ispet-torati provinciali e di 74 ispettorati territoriali. Da questa attività sinergicadovrebbe derivare maggiore efficacia nei controlli e più efficienza organiz-

zativa. Il viceprefetto, Carlo De Rogatis, nel suo intervento di saluto, haaffermato che lo Stato è presente e conferma le sue posizioni a Belluno.

Consorzio Distretto OcchialeriaDopo il riconoscimento da parte della Regione Veneto del distretto

dell'occhialeria bellunese, fra i pochi rimasti ancora attivi per il significatoche riveste nell’economia bellunese, si è entrati nella fase operativa primadi tutto per attingere alle risorse messe a disposizione e quindi per il coor-dinamento dei relativi progetti. Le Associazioni di categoria dell'industriae dell'artigianato bellunesi hanno individuato in un consorzio che si chia-merà “Consorzio distretto occhialeria” la struttura organizzativa più ido-nea. Anche Confartigianato Belluno ha scelto di essere tra i soci del Con-sorzio, come deliberato dal Consiglio il 31 maggio scorso.

Certottica: il dopo Pra Luigino Boito è il neo presidente

L’assemblea dei soci di recente convocata ha designato la nuovagovernance di Certottica per i prossimi 3 anni. Dopo l’approvazione di unbilancio che, tra i chiaroscuri dei mercati nazionali ed internazionali, si èrivelato comunque positivo, è stato ufficializzato il passaggio di testimonedi presidente. Floriano Pra dopo dieci anni ha lasciato la mano a LuiginoBoito, già direttore.

Delineati anche gli altri membri del consiglio di amministrazione che,sulla base delle quote detenute dai diversi enti, sarà composto da: quattrorappresentanti di ANFAO (Giannino Lorenzon, Gianni Vetrini, CallistoFedon e Nicola Del Din) uno per Confindustria Belluno Dolomiti e Unin-dustria Treviso (Renato Sopracolle); due di: Veneto Innovazione Holding eParco Scientifico Veneto (Carlo Barbante e Luca Businaro) uno di APPIA,FRAV, Federottica, Associazione Italiana Ottici, Confaoi (Tiziano De Toffol);due per Cciaa di Treviso Belluno (Moreno De Col e Fabrizio Brogi) e unoper: Provincia BL, Consorzio BIM Piave, Unione Montana Centro Cadore eLongaronese Zoldano e Comune di Longarone (Marco Staunovo Polac-co). Nel prossimo consiglio di amministrazione, previsto per fine giugno,verranno affidate le deleghe ai membri designati e verrà indicato il nomedel coordinatore generale dell’Istituto.

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Anche due giovani imprendito-ri bellunesi (il presidente del

Gruppo, Alessandro Michielli e ilconsigliere Martino Fullin) hanno par-tecipato sabato 21 aprile a Courma-yer all’assemblea nazionale dei Gio-vani Imprenditori di Confartigianatoorganizzata in una cornice incante-vole, lo Skyway Monte Bianco.

"Trasmettere l’impresa per nondisperdere valore” è il tema sul qualesi sono sviluppati i lavori alla presen-za di rappresentanti del Governo,del Parlamento, del mondo accade-

mico e del credito. Si ètrattato di un focus sullatrasmissione d’impresa,il passaggio generazio-nale da padre a figlio,da maestro ad allievo.Un momento delicato e dispendiosoper le piccole imprese, poco incenti-vato dal Governo a dispetto di unPaese che ha investito decine dimilioni di euro in start-up innovative.

“Al Governo chiediamo non solostart up – ha detto il neo presidentedei Giovani Imprenditori, DamianoPietri – e di concentrare l’attenzionee gli investimenti sul passaggio gene-razionale nelle imprese italiane. Nel-le aziende ‘anziane’ c’è un grandevalore economico e di cultura produt-tiva che deve essere preservato erilanciato dai giovani, sostenendo efacilitando il passaggio di testimonea chi, erede del titolare o dipenden-te, vuole rilevare l’impresa con glistessi incentivi fiscali e creditizi oggiprevisti per le start up”. Una necessi-tà confermata dal Rapporto dell’uffi-cio studi confederale presentatodurante l’assemblea da cui emergo-no due aspetti allarmanti: per le neoimprese italiane è difficile sopravvi-vere ai primi anni di vita, mentre pergli imprenditori anziani è altrettanto

complicato passare il testimone a chivuole prendere in mano le redini del-l'azienda. Ed il Veneto e Belluno nonfanno eccezione.

In linea anche l’intervento delviceministro all’Economia e finanze,Luigi Casero. “E’ necessario prose-guire nella linea di semplificazione eriduzione della pressione fiscale edestinare l’incentivazione maggioreal passaggio generazionale tra arti-giani – ha spiegato il viceministroche ha pure aggiunto – come questoPaese ha bisogno di svecchiarsi, difar figli, di avere cittadini più giovanidal punto di vista anagrafico, l’im-presa ha bisogno della stessa cosaper poter crescere. Ritengo che loStato debba intervenire con una levafiscale per favorire questo e nei pros-simi mesi individueremo una serie dinorme per poterlo fare”.

Un tema che anche il GruppoGiovani bellunese ha iniziato adaffrontare nei mesi scorsi, avviandoun percorso di preparazione al tra-

inserto redazionale de “L’Unione Artigiana” di giugno 2016

I partecipanti veneti all’assemblea nazionale

continua a pagina 2

Anche i bellunesi all’assemblea nazionale dei Giovani imprenditori

Il Gruppo Giovani di Belluno nei mesi scorsi ha già promosso un percorso di preparazione al trasferimento d’azienda

Passaggio generazionale, servono incentivi come per le start up

Titolari, soci e collaboratori artigiani per provincia, anno 2014

Provincia % under % 45-59 % over 40 anni anni 60 anni

Fonte: Ufficio Studi Confartigianato

BELLUNO 24,3 59,2 16,5

Padova 24,4 60,1 15,5

Rovigo 27,1 59,3 13,7

Treviso 23,8 61,6 14,6

Venezia 22,8 62,2 15,0

Verona 27,1 59,5 13,4

Vicenza 25,0 61,6 13,4

ITALIA 26,4 59,2 14,4

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Una riflessione sulla realtàsocio economica del Paese e

la condivisione di quanto di eccellen-te viene fatto a livello territoriale: suquesti temi sono stati centrati i lavoridella VII Assemblea Programmatica“Il futuro non aspetta” di ANAP Con-fartigianato, tenutasi a Montesilvanodal 16 al 18 maggio e a cui ha par-tecipato anche la presidente diANAP Belluno, Antinesca De Pol.

ANAP nei tre giorni di lavori si èposta degli obiettivi specifici per ilfuturo: “correre insieme - come haspiegato il presidente Palazzi - e farfare all’Associazione quel balzo inavanti che è nelle sue corde. Questoimplica per ANAP crescere sia dalpunto di vista numerico che della sin-dacalizzazione, rafforzare il rappor-to con i soci e aumentare l’autorevo-lezza, la visibilità e l’efficacia degliinterventi dell’Associazione”.

ANAP, infatti, si propone di:diventare sempre più forza sociale,con un rapporto diretto e personalecon i soci tenuto dai gruppi territoria-li; essere punto di riferimento costan-te per i pensionati e trovare maggio-re integrazione e sinergia all’internodel sistema Confartigianato.

E’ auspicata anche la più ampia

partecipazione femminile nei ruoli diresponsabilità, arricchendo così lavisione di ANAP. Per questo è statocostituito il Comitato Donne, visto checirca il 50% dei soci è donna, di cuila presidente bellunese Antinesca DePol è coordinatrice.

L’assemblea programmatica si èoccupata anche di temi politico-sin-dacali, di sanità e di pensioni.

“L’assemblea programmatica –commenta la presidente AntinescaDe Pol – è risultata davvero stimolan-te, perché ha evidenziato il ruolo trai-nante delle strutture territoriali per-mettendo un confronto e uno scam-bio di idee e di azioni che sul territo-rio vengono attuate. E’ stato altresìun momento fondamentale per indivi-duare strategie per lo sviluppo dellanostra Associazione. Anche il Comi-tato Donne di ANAP ha prodotto unprimo documento”.

giugno 20162

E’ inviata a tutti i soci in alle-gato alla rivista “Persone &Società” di Anap nazionale,giunta nelle case nelle scorse set-timane, la “Guida al buon uso deiservizi sociali e socio sanitari inVeneto”, realizzata in sinergia datutte le Anap del Veneto.

Come il titolo fa subito intende-re, la Guida è stata pensata peressere un utile strumento di supportoagli anziani e alle loro famiglie almomento di dover ricorre a interventiin ambito sociale o socio-sanitario,ma anche per le famiglie che così pos-sono apprendere tutte le opportunitàofferte ai cittadini.

sferimento d’azienda con la consu-lenza di esperti.

L’Assemblea ha eletto il nuovoPresidente nazionale per i prossimi 4anni: è Damiano Pietri, 37 anni, diModena, titolare di un’impresa spe-cializzata nella produzione di bilan-ce di precisione.

Due veneti sono entrati in Giuntanazionale: Nicola Cavazzon diVicenza e Gabriele Garmilli di Vero-na.

Di seguito le testimonianze deidue partecipanti bellunesi.

Alessandro MichielliInteressante e stimolante il meeting

che ha messo a confron-to esponenti politici egiovani imprenditori.Bellissima l’esperienzadi una giornata di lavoritrascorsa assieme adaltri giovani imprenditoricon cui sono stati possibili scambi diidee e avvio di nuove relazioni. Un’oc-casione che mi ha permesso di ricari-carmi come rappresentante del Gruppobellunese e come imprenditore.

Martino FullinSono arrivato a una

personale conclusione:“piccolo è bello, mai n s i eme è mo l t omeglio”, perché è orache l’artigiano costruisca ponti tra lediverse generazioni ma soprattutto traimprenditori, così da unire le compe-tenze e diventare più forti nel mercatoe nei confronti delle Istituzioni perchéalla fine uniti si vince! L’evento mi haanche permesso di confrontarmi concolleghi di altre regioni.

Palazzi: “Far fare all’Associazione quel balzo in avanti che è nelle sue corde”

Anap: sempre più forza sociale

segue dalla prima

a cura di

Anape Confartigianato Imprese Veneto

Testi elaborati da

Carmelo Rigobello

con la collaborazione

del coordinatore regionale e dei coordinatori provinciali Anapaprile 2016

Guida al buon uso dei servizi sociali e socio sanitari in Veneto

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3giugno 2016

Un pullman con posti tutti esau-riti è partito di buon mattino daBelluno giovedì 12 maggio scor-so per raggiungere Porto Grandie imbarcarsi sulla motonave perun giorno di navigazione sul Sile

e nella laguna veneziana con approdoa Burano e Torcello. Molto graditaanche la sosta nell’isola di S. France-sco nel Deserto, così come il pranzo aBurano. Una giornata che ha lasciatoun ottimo ricordo a tutti i partecipanti.

Si è parlato di “Etichette alimentari sen-za misteri” lo scorso 20 maggio con ladott. Marta Fontana, tecnologo alimenta-re, assistente tecnico del DipartimentoAgroalimentare, Ambientale e Animaledell’Università degli Studi di Udine. L’ap-puntamento è risultato un’ottima opportuni-tà per imparare a leggere le etichette dei

prodotti alimentari che quotidianamente sicomperano. La dott. Marta Fontana hainvitato ad andare a leggere con oculatez-za gli ingredienti indicati, la loro quantità,l’ordine in cui appaiono nell’etichette,sapendo che si parte dall’ingrediente pre-sente in quantità maggiore per poi scende-re. Molti sono stati i casi esaminati.

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12 maggio – Gita in navigazione sul Sile

20 maggio – Di venerdì parliamo di… Etichette alimentari senza misteri

Giovedì 26 maggio a Pieve diCadore la campagna per la sicurezzadegli anziani “… sei sicuro di esseresicuro?” realizzata in collaborazionecon il Ministero dell’Interno e le Forzedell’Ordine: Polizia di Stato, Carabi-nieri, Guardia di finanza. Tutti gli espo-nenti delle Forze di Polizia hanno pun-tato l’attenzione sulla sicurezza deglianziani: in casa, per la strada, in ban-ca o in posta. L’invito è stato quello diprestare la massima attenzione in tutte

le situazioni, di non cadere in banalitranelli, di non credere a racconti rela-tivi a fittizie parentele o amicizie, dinon fidarsi nemmeno di persone all’ap-parenza eleganti e dai modi educati egentili, pronti a rendersi utili; non farentrare in casa sconosciuti, benché sipresentino come addetti alla manuten-zione di servizi o addirittura Forzedell’ordine; denunciare tutti i fatti chedovessero accadere e segnalare loroeventuali situazioni di pericolo.

26 maggio – A Pieve di Cadore: …sei sicuro di essere sicuro?

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Appun tamen tocon il “Fare reti

di impresa” lunedì 30maggio organizzato daDonne Impresa a Bellu-no presso la sala poli-funzionale di Feinar.

“L’incontro – ha spie-gato la presidente diDonne Impresa Belluno,Ivana Del Pizzol – rien-tra nell’attività che stia-mo svolgendo di diffu-sione della cultura del fare rete d’im-presa: uno strumento che permette allepiccole e piccolissime imprese didiventare più grandi assieme ad altreaziende, senza privarsi della propria.Una strada ormai obbligata peraggredire i mercati, altrimenti difficil-mente percorribile”.

Una ventina di aziende bellunesi,trevigiane e veneziane operanti neisettori metalmeccanica, artigianatoartistico, casa, benessere, moda, mar-keting e pubblicità sono intervenute

all’evento. Introdotti da una conferen-za informativa sul tema “Reti d'impre-sa: opportunità di crescita delle PMI"a cura della dott. Elena Zambelli dellaCamera di commercio di Treviso Bellu-no, a seguire hanno avuto spazio gliincontri strutturati su appuntamenti traaziende.

Obiettivo sviluppare conoscenze erelazioni commerciali in un’ottica dipossibili future reti d’impresa. Dalleore 16.00 alle 18.30 le aziende, sul-la base di un calendario di appunta-

menti B2B ogni mezz’ora fissatosecondo le richieste indicate dalle inte-ressate, hanno potuto incontrarsi, pre-sentarsi e fissare successivi appunta-menti per approfondire le valutazionidel caso.

Ampia soddisfazione è statadichiarata alla fine dell’esperienza daparte di tutte le partecipanti, che han-no colto l’opportunità di avviare con-tatti con aziende sconosciute: non unafiera ma un’occasione per futuri rap-porti commerciali.

giugno 20164

Incontri tra aziende e conferenza informativa

Fare rete: dalle paroleai fatti